ITBS20130071A1 - Dispositivo a camme mobili per il comando di aghi di una frontura di una macchina tessile - Google Patents

Dispositivo a camme mobili per il comando di aghi di una frontura di una macchina tessile

Info

Publication number
ITBS20130071A1
ITBS20130071A1 IT000071A ITBS20130071A ITBS20130071A1 IT BS20130071 A1 ITBS20130071 A1 IT BS20130071A1 IT 000071 A IT000071 A IT 000071A IT BS20130071 A ITBS20130071 A IT BS20130071A IT BS20130071 A1 ITBS20130071 A1 IT BS20130071A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
piston
seat
actuator
air
section
Prior art date
Application number
IT000071A
Other languages
English (en)
Inventor
Ettore Lonati
Fausto Lonati
Tiberio Lonati
Original Assignee
Santoni & C Spa
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Santoni & C Spa filed Critical Santoni & C Spa
Priority to IT000071A priority Critical patent/ITBS20130071A1/it
Priority to CN201310452305.1A priority patent/CN104178900B/zh
Priority to BR112015029136-8A priority patent/BR112015029136B1/pt
Priority to US14/892,500 priority patent/US9689095B2/en
Priority to PCT/IB2014/061465 priority patent/WO2014188315A1/en
Priority to EP14731052.8A priority patent/EP2999813B1/en
Publication of ITBS20130071A1 publication Critical patent/ITBS20130071A1/it

Links

Classifications

    • DTEXTILES; PAPER
    • D04BRAIDING; LACE-MAKING; KNITTING; TRIMMINGS; NON-WOVEN FABRICS
    • D04BKNITTING
    • D04B15/00Details of, or auxiliary devices incorporated in, weft knitting machines, restricted to machines of this kind
    • D04B15/66Devices for determining or controlling patterns ; Programme-control arrangements
    • D04B15/68Devices for determining or controlling patterns ; Programme-control arrangements characterised by the knitting instruments used
    • D04B15/78Electrical devices
    • DTEXTILES; PAPER
    • D04BRAIDING; LACE-MAKING; KNITTING; TRIMMINGS; NON-WOVEN FABRICS
    • D04BKNITTING
    • D04B15/00Details of, or auxiliary devices incorporated in, weft knitting machines, restricted to machines of this kind
    • D04B15/32Cam systems or assemblies for operating knitting instruments
    • DTEXTILES; PAPER
    • D04BRAIDING; LACE-MAKING; KNITTING; TRIMMINGS; NON-WOVEN FABRICS
    • D04BKNITTING
    • D04B15/00Details of, or auxiliary devices incorporated in, weft knitting machines, restricted to machines of this kind
    • D04B15/66Devices for determining or controlling patterns ; Programme-control arrangements
    • D04B15/68Devices for determining or controlling patterns ; Programme-control arrangements characterised by the knitting instruments used
    • DTEXTILES; PAPER
    • D04BRAIDING; LACE-MAKING; KNITTING; TRIMMINGS; NON-WOVEN FABRICS
    • D04BKNITTING
    • D04B15/00Details of, or auxiliary devices incorporated in, weft knitting machines, restricted to machines of this kind
    • D04B15/66Devices for determining or controlling patterns ; Programme-control arrangements
    • D04B15/82Devices for determining or controlling patterns ; Programme-control arrangements characterised by the needle cams used
    • DTEXTILES; PAPER
    • D04BRAIDING; LACE-MAKING; KNITTING; TRIMMINGS; NON-WOVEN FABRICS
    • D04BKNITTING
    • D04B15/00Details of, or auxiliary devices incorporated in, weft knitting machines, restricted to machines of this kind
    • D04B15/94Driving-gear not otherwise provided for

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Textile Engineering (AREA)
  • Knitting Machines (AREA)
  • Looms (AREA)
  • Spinning Or Twisting Of Yarns (AREA)
  • Preliminary Treatment Of Fibers (AREA)

Description

DESCRIZIONE
“Dispositivo a camme mobili per il comando di aghi di una frontura di una macchina tessileâ€
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo per il comando degli aghi di una frontura di una macchina tessile. Più in dettaglio, la presente invenzione si colloca nel settore tecnico delle macchine tessili per maglieria, maglieria di tipo “seamless†, calzetteria e simili, in particolare macchine tessili circolari. Come à ̈ noto, le macchine tessili sono dotate di una pluralità di aghi che cooperano con un insieme di fili per la formazione della maglia; si pensi in particolare agli aghi del cilindro rotante di una macchina tessile circolare. Le macchine tessili sono dotate di dispositivi di comando in grado di agire su tali aghi in modo tale che essi cooperino in modo desiderato con i fili per la formazione di una determinata maglia avente determinate caratteristiche. I dispositivi di comando comprendono delle camme di comando (denominate nel settore come “camme aghi†) attive su uno o più aghi della macchina per portarli almeno tra una posizione disattivata, nella quale non interagiscono con i fili, e una posizione attiva, nella quale gli aghi interagiscono con uno o più fili per la lavorazione e formazione della maglia. I dispositivi di comando - in sostanza -muovono in modo controllato, mediante opportuni attuatori, le camme di comando affinché gli aghi risultino attivi o meno sui fili. Tali attuatori sono tipicamente attuatori fluidodinamici, in particolare attuatori o pistoni pneumatici, alimentati da aria compressa in modo tale da traslare avanti e indietro e conseguentemente movimentare le camme di comando in avvicinamento e allontanamento al cilindro rotante per attivare disattivare gli aghi durante la formazione della maglia.
Tipicamente una macchina tessile comprende una pluralità di dispositivi di comando, disposti attorno al cilindro rotante in modo tale da comandare il movimento di una pluralità, e preferibilmente di tutti, gli aghi del cilindro.
Nelle macchine note, il controllo di ciascuno dei dispositivi di comando avviene mediante una unità di controllo elettronica disposta in un’apposita sezione della macchina, ad esempio una cabina o cassonetto o centralina o quadro comandi. L’unità di controllo elettronica comprende una pluralità di elettrovalvole, ciascuna delle quali si occupa di comandare il funzionamento di un singolo attuatore all’interno di un dispositivo di comando. Tipicamente, nelle macchine note le elettrovalvole per il controllo dei dispositivi di comando sono unite in blocchi monolitici incorporanti una pluralità (ad esempio otto, sedici, etc.) di elettrovalvole e collegati all’unità di controllo.
Inoltre, ciascun attuatore all’interno del dispositivo di comando necessita di essere alimentato con aria compressa; a tal fine la macchina comprende un insieme di tubi che partono da un’unica sorgente di aria compressa (ad esempio un serbatoio) e raggiungono singolarmente un rispettivo attuatore; pertanto ad un determinato numero di attuatori presenti nei dispositivi di comando corrisponde un eguale numero di tubazioni di aria compressa singolarmente dedicate. Per consentire il controllo dei flussi di alimentazione di aria compressa agli attuatori, nelle macchine note à ̈ previsto che ciascuna elettrovalvola sia attiva su un rispettivo tubo di alimentazione d’aria, al fine di consentire o impedire il passaggio d’aria verso un attuatore, rispettivamente per attivarlo o disattivarlo.
Nelle macchine note ciascun dispositivo di comando comprende tipicamente due attuatori in grado di comandare indipendentemente due camme di comando; in tale configurazione il dispositivo à ̈ anche noto nel settore con il termine “bipletta†; affiancando un determinato numero di biplette à ̈ possibile configurare le cadute di maglia della macchina tessile. Ciascuna bipletta necessita pertanto di almeno due tubi di alimentazione dell’aria e di due o più elettrovalvole poste nell’unità di comando per comandare il funzionamento degli attuatori.
La Richiedente ha riscontrato che i dispositivi noti per il comando di aghi e altri organi mobili di macchine tessili non sono esenti da inconvenienti e sono migliorabili sotto diversi aspetti, in particolare con riferimento alle prestazioni ottenibili da tali dispositivi e alla loro integrazione all’interno della macchina tessile.
Un inconveniente tipico dei dispositivi noti à ̈ la necessità di destinare un singolo tubo di alimentazione dell’aria compressa per ciascun attuatore del dispositivo, in modo dedicato. Tenendo conto che in una macchina tessile sono presenti numerosi dispositivi di comando, ciascuno con più attuatori, ne risulta una struttura della macchina estremamente complessa, a causa dell’elevato numero di tubi dell’aria compressa dislocati lungo l’intera macchina, dalla sorgente di aria compressa (unica per l’intera macchina) verso tutti gli attuatori. Ciò aumenta notevolmente il costo per la progettazione, il cablaggio pneumatico, la manutenzione della macchina tessile; inoltre, la messa in opera delle macchine tessili note risulta maggiormente suscettibile di errori di montaggio, e il funzionamento soggetto e guasti e/o malfunzionamenti.
Un ulteriore inconveniente delle soluzioni note risiede nella necessità di frequenti e onerosi interventi di pulizia dell’impianto pneumatico, in quanto i numerosi ed estesi tubi di alimentazione d’aria sono soggetti a fenomeni di intasamento e accumulo di impurità, tali interventi sono cruciali in quanto la mancata o incompleta manutenzione dell’impianto pneumatico può causare guasti o malfunzionamenti negli attuatori del dispositivo o nelle camme di comando.
Un ulteriore inconveniente dei dispositivi noti, riscontrato dalla Richiedente, risiede nel lento e/o non ottimale controllo del movimento delle camme di comando, dovuto ai limiti di azionamento degli attuatori nei dispositivi noti. Infatti, il controllo dei singoli attuatori da parte delle elettrovalvole poste nell’unità centrale di comando della macchina tessile (ciascuna attiva su un singolo tubo di alimentazione d’aria per un attuatore) richiede tempi elevati, in quanto il passaggio dell’elettrovalvola tra la condizione di apertura del tubo di alimentazione (per attivare il corrispondente attuatore) e la condizione di chiusura del tubo (per disattivare l’attuatore) risente in ogni caso di un ritardo nella risposta sull’attuatore, dovuto alla distanza tra elettrovalvola e rispettivo attuatore e alla lunghezza del tubo di alimentazione dall’elettrovalvola all’attuatore. In altre parole, la velocità complessiva di elaborazione ed esecuzione del controllo dei dispositivi noti à ̈ limitata dalla struttura stessa dei dispositivi e dalla loro disposizione all’interno della macchina tessile. Per tale motivo le prestazioni ottenibili dai dispositivi di comando noti risultano limitate, in quanto oltre un certo limite non à ̈ più possibile aumentare la velocità di azionamento (attivazione/disattivazione) degli attuatori da parte delle elettrovalvole, dal momento che i collegamenti di alimentazione di aria compressa (che muove gli attuatori) non sarebbero in grado di commutare alla velocità richiesta il passaggio tra le condizioni di attivazione e disattivazione degli attuatori. Nelle macchine tessili note di tipo circolare, ad esempio, tale limite prestazionale si traduce in un limite nella velocità di rotazione del cilindro tessile (e quindi un limite di maglia prodotta per unità di tempo): infatti, tipicamente deve esse tecnicamente possibile muovere gli attuatori in un tempo corrispondente ad una porzione di rotazione del cilindro, e quindi non à ̈ possibile portare il cilindro ad una velocità di rotazione tale da richiedere commutazioni degli attuatori in un tempo inferiore al minimo tempo di risposta imposto dai collegamenti penumatici.
Si consideri che la configurazione delle macchine tessili note, le quali – come descritto sopra - richiedono complessi collegamenti di alimentazione pneumatica dall’unità di comando della macchina, ove sono presenti le elettrovalvole, ai singoli attuatori - à ̈ resa necessaria dalla presenza di olio, polveri e altre impurità in corrispondenza della zona della macchina in cui operano i dispositivi di comando delle camme aghi. Tale inconveniente richiede che il comando di passaggio/non passaggio di aria compressa dalla sorgente di controllo a ciascuno degli attuatori del dispositivo di comando prenda luogo lontano dal dispositivo stesso, in modo tale che la parte di controllo e l’interno degli attuatori non vengano contaminati da olio e altre impurità.
In questa situazione lo scopo alla base della presente invenzione, nei suoi vari aspetti e/o forme realizzative, à ̈ mettere a disposizione un dispositivo a camme mobili per il comando di aghi di una frontura di una macchina tessile che possa essere in grado di ovviare ad uno o più degli inconvenienti citati.
Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione un dispositivo a camme mobili per il comando di aghi di una frontura di una macchina tessile caratterizzato da una struttura semplice e razionale.
Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione un dispositivo a camme mobili in grado di migliorare le prestazioni di una macchina tessile, in particolare di aumentare la produttività tessile della macchina, ad esempio in termini di quantità di maglia prodotta nell’unità di tempo e/o di complessità della maglia prodotta.
Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione un dispositivo a camme mobili per macchine tessili circolari in grado di aumentare la velocità massima raggiungibile dal cilindro rotante portante gli aghi.
Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione un dispositivo a camme mobili per il comando di aghi di una frontura di una macchina tessile in grado di consentire un controllo più efficiente ed efficace degli aghi della macchina.
Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione un dispositivo a camme mobili per il comando di aghi di una frontura di una macchina tessile in grado di mantenere pulito, in modo semplice ed efficace, il circuito pneumatico della macchina stessa.
Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione un dispositivo a camme mobili per il comando di aghi di una frontura di una macchina tessile in grado di ridurre la necessità di manutenzione del dispositivo stesso e dell’intera macchina tessile.
Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione un dispositivo a camme mobili per il comando di aghi di una frontura di una macchina tessile caratterizzato da una notevole durata nel tempo e/o maggiormente resistente a guasti o malfunzionamenti.
Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione un dispositivo a camme mobili per il comando di aghi di una frontura di una macchina tessile avente una struttura versatile, facilmente adattabile alle diverse tipologie di macchine tessili e/o alle esigenze di produzione.
Un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ porre rimedio al suddetto inconveniente della presenza di olio e sporco nel punto in cui operano i dispositivi di comando delle camme, proponendo un dispositivo innovativo che possa operare in modo efficace in tali condizioni.
Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione un dispositivo a camme mobili per il comando di aghi di una frontura di una macchina tessile caratterizzato da un costo di realizzazione contenuto rispetto alle prestazioni e alla qualità offerte e/o da un’elevata facilità di montaggio e/o messa in opera e/o manutenzione.
Tali scopi, e altri eventuali, che meglio risulteranno nel corso della seguente descrizione, vengono sostanzialmente raggiunti da un dispositivo a camme mobili per il comando di aghi di una frontura di una macchina tessile secondo una o più delle unite rivendicazioni, ciascuna delle quali presa da sola (senza le relative dipendenze) o in qualsiasi combinazione con le altre rivendicazioni, nonché secondo i seguenti aspetti e/o forme realizzative, variamente combinati, anche con le suddette rivendicazioni.
In un suo primo aspetto, l’invenzione riguarda un dispositivo a camme mobili per il comando di aghi di una frontura di una macchina tessile, il dispositivo comprendendo:
- almeno un corpo avente almeno un ingresso d’aria destinato ad essere connesso ad una sorgente di aria compressa, almeno una sede di alloggiamento per alloggiare mobilmente almeno un primo attuatore in detto corpo, ed avente almeno un primo percorso d’aria definito all’interno di detto corpo e collegante detto almeno un ingresso d’aria con detta prima sede per movimentare detto attuatore mediante detta aria compressa;
- almeno una prima camma di comando mobilmente montata ed associata a detto corpo e destinata ad interagire con almeno un ago di una frontura di una macchina tessile;
- almeno un primo attuatore, mobilmente alloggiato almeno parzialmente in detta sede di alloggiamento in detto corpo e destinato a movimentare in modo controllato detta prima camma di comando.
In un aspetto il dispositivo comprende almeno una prima elettrovalvola montata e collegata direttamente a detto corpo del dispositivo e attiva direttamente almeno su detto primo percorso d’aria, detta prima elettrovalvola essendo configurata e predisposta per consentire o impedire selettivamente il passaggio d’aria in detto primo percorso d’aria per azionare in modo selettivo detto primo attuatore. In un aspetto detta prima sede à ̈ dotata di una prima estremità di fondo collegata a detto primo percorso d’aria e di una seconda estremità di testa, opposta a detta estremità di fondo, nella quale à ̈ parzialmente inseribile, o in corrispondenza della quale à ̈ associabile a detto attuatore una porzione di aggancio di una prima camma di comando, in modo tale che una porzione operativa di tale camma fuoriesca dalla prima sede e dal corpo per cooperare con uno o più aghi di una frontura di una macchina tessile.
In un aspetto detto primo attuatore comprende un primo pistone traslabile selettivamente in detta prima sede almeno tra una prima posizione nella quale à ̈ arretrato in detta sede in corrispondenza di detta estremità di fondo, preferibilmente in battuta su una superficie di detta estremità di fondo, e una seconda posizione nella quale à ̈ avanzato in detta prima sede verso detta estremità di testa. In un aspetto, in detta prima posizione del primo pistone detta prima elettrovalvola impedisce il passaggio d’aria in detto primo percorso d’aria e in detta seconda posizione detta prima elettrovalvola consente il passaggio d’aria in detto primo percorso d’aria.
In un aspetto detto corpo comprende un secondo percorso d’aria, definito all’interno di detto corpo e collegante detto almeno un ingresso d’aria o un ulteriore ingresso d’aria con detta prima sede in un punto a valle di detto primo pistone, e una seconda elettrovalvola montata e collegata direttamente a detto corpo e attiva direttamente su detto secondo percorso d’aria, detta seconda elettrovalvola essendo configurata e predisposta per consentire o impedire selettivamente il passaggio d’aria in detto secondo percorso d’aria.
In un aspetto detto primo attuatore comprende un secondo pistone alloggiato in detta sede in serie a detto primo pistone, ovvero a valle di detto primo pistone rispetto ad uno sviluppo longitudinale della prima sede da detta estremità di fondo a detta estremità di testa, detto secondo pistone essendo traslabile selettivamente in detta sede almeno tra una rispettiva prima posizione nella quale à ̈ arretrato in detta sede e attestato in battuta su una superficie di testa di detto primo pistone, e una rispettiva seconda posizione nella quale à ̈ avanzato in detta prima sede rispetto alla superficie di testa del primo pistone verso detta estremità di testa. In un aspetto, in detta prima posizione del secondo pistone detta seconda elettrovalvola impedisce il passaggio d’aria in detto secondo percorso d’aria e in detta seconda posizione detta seconda elettrovalvola consente il passaggio d’aria in detto secondo percorso d’aria.
In un aspetto detto secondo pistone del primo attuatore à ̈ dotato di una porzione frontale di aggancio alla quale à ̈ destinata ad essere collegata solidalmente una porzione di aggancio di una prima camma di comando, in modo tale che la traslazione del primo e/o del secondo pistone del primo attuatore determini una corrispondente traslazione di detta prima camma di comando in inserimento e in fuoriuscita da detta prima sede.
In un aspetto detto primo attuatore à ̈ configurato per operare selettivamente almeno tra le seguenti configurazioni operative:
- una configurazione arretrata, nella quale la prima e la seconda elettrovalvola chiudono il passaggio di aria rispettivamente in detto primo e detto secondo percorso d’aria, e il primo e il secondo pistone sono entrambi nella rispettiva prima posizione, la porzione di aggancio della prima camma risultando arretrata nella prima sede;
- una configurazione intermedia, nella quale la prima elettrovalvola consente il passaggio di aria nel primo percorso d’aria e la seconda elettrovalvola impedisce il passaggio di aria nel secondo percorso d’aria, il primo pistone risultando nella rispettiva seconda posizione e il secondo pistone risultando nella rispettiva prima posizione, la porzione di aggancio della prima camma risultando parzialmente avanzata nella prima sede;
- una configurazione avanzata, nella quale la seconda elettrovalvola consente il passaggio di aria nel secondo percorso d’aria, il secondo pistone risultando nella rispettiva seconda posizione, la porzione di aggancio della prima camma risultando completamente avanzata nella prima sede, mentre la prima elettrovalvola può consentire o impedire il passaggio di aria nel primo percorso d’aria, il primo pistone risultando nella rispettiva prima posizione o nella rispettiva seconda posizione.
In un aspetto il primo attuatore comprende almeno un primo elemento elastico alloggiato in detta prima sede e configurato e predisposto per generare una spinta su detto primo pistone e/o su detto secondo pistone diretta, lungo detto sviluppo longitudinale, dall’estremità di testa all’estremità di fondo della prima sede, detto primo elemento elastico essendo atto a mantenere il primo e/o il secondo pistone nella rispettiva prima posizione quando la prima e/o la seconda elettrovalvola impediscono il passaggio d’aria in detto primo e/o secondo percorso d’aria.
In un aspetto il corpo comprende al suo interno almeno un primo organo di scarico dell’aria, o scarico rapido, interposto in serie lungo almeno detto primo percorso d’aria e realizzante esso stesso una porzione di detto percorso d’aria, detto organo di scarico dell’aria essendo configurato e predisposto per consentire il passaggio di un flusso di aria da monte a valle dell’organo stesso lungo detto primo percorso d’aria verso il primo attuatore, e per intercettare e scaricare verso l’esterno dell’organo stesso, ovvero al di fuori del primo percorso d’aria, un flusso d’aria diretto da valle a monte dell’organo di scarico da detto primo attuatore lungo detto primo percorso d’aria.
In un suo aspetto indipendente la presente invenzione riguarda un metodo per il comando di aghi di una frontura di una macchina tessile, il metodo comprendente le fasi di:
- predisporre almeno un corpo avente almeno un ingresso d’aria destinato ad essere connesso ad una sorgente di aria compressa, almeno una sede di alloggiamento per alloggiare mobilmente almeno un primo attuatore in detto corpo, ed avente almeno un primo percorso d’aria definito all’interno di detto corpo e collegante detto almeno un ingresso d’aria con detta prima sede per movimentare detto attuatore mediante detta aria compressa;
- associare e montare mobilmente a detto corpo almeno una prima camma di comando destinata ad interagire con almeno un ago di una frontura di una macchina tessile;
- alloggiare mobilmente, almeno parzialmente, in detta sede di alloggiamento in detto corpo un primo attuatore destinato a movimentare in modo controllato detta prima camma di comando;
- montare e collegare direttamente a detto corpo del dispositivo almeno una prima elettrovalvola, in modo tale che sia attiva direttamente almeno su detto primo percorso d’aria, detta prima elettrovalvola essendo configurata e predisposta per consentire o impedire selettivamente il passaggio d’aria in detto primo percorso d’aria per azionare in modo selettivo detto primo attuatore. - azionare in modo selettivo, mediante detta prima elettrovalvola, detto primo attuatore, al fine di comandare il movimento di detta prima camma di comando e conseguentemente attivare o disattivare l’interazione di uno o più aghi con uno o più fili per la formazione della maglia.
In un suo ulteriore aspetto indipendente, la presente invenzione riguarda un dispositivo a camme mobili per il comando di aghi di una frontura di una macchina tessile, il dispositivo comprendendo:
- un corpo del dispositivo dotato di almeno una prima sede di alloggiamento avente uno sviluppo longitudinale e configurata per alloggiare mobilmente almeno un primo attuatore in detto corpo;
- almeno una prima camma di comando mobilmente montata ed associata a detto corpo e destinata ad interagire con almeno un ago di una frontura di una macchina tessile, preferibilmente con almeno un ago di un cilindro di una macchina tessile circolare;
- almeno un primo attuatore, mobilmente alloggiato almeno parzialmente in detta prima sede di alloggiamento in detto corpo e destinato a movimentare in modo controllato detta prima camma di comando.
In un aspetto detto primo attuatore comprende un primo e un secondo pistone distinti tra loro e traslabilmente alloggiati in detta prima sede, detti primo e secondo pistone essendo disposti in serie lungo detto sviluppo longitudinale della prima sede e potendo traslare in modo indipendente l’uno rispetto all’altro, detto corpo del dispositivo essendo uno e uno solo, ed essendo realizzato in pezzo unico.
In un aspetto la prima sede à ̈ dotata di una prima estremità di fondo, aperta su un lato posteriore del corpo, e di una seconda estremità di testa, opposta a detta estremità di fondo e aperta su un lato anteriore del corpo, destinato ad essere rivolto verso gli aghi della macchina tessile, l’estremità di fondo consentendo l’inserimento in successione di detti secondo e primo pistone e l’estremità di testa consentendo l’inserimento, almeno parziale, di una porzione di aggancio della prima camma di comando, in modo tale che la porzione di aggancio sia collegabile a detto secondo pistone e che una porzione operativa della prima camma fuoriesca dalla prima sede, su detto lato anteriore del corpo, per cooperare con uno o più aghi della frontura della macchina tessile.
In un aspetto detto secondo pistone à ̈ alloggiato nella prima sede a valle di detto primo pistone rispetto allo sviluppo longitudinale della prima sede da detta estremità di fondo a detta estremità di testa, detto secondo pistone essendo traslabile selettivamente in detta prima sede almeno tra una rispettiva prima posizione nella quale à ̈ arretrato in detta sede e attestato in battuta su una superficie di testa di detto primo pistone, e una rispettiva seconda posizione nella quale à ̈ avanzato in detta prima sede rispetto alla superficie di testa del primo pistone verso detta estremità di testa.
In un aspetto la prima sede presenta una sezione non decrescente dall’estremità di testa all’estremità di fondo. In un aspetto la prima sede presenta una sezione rastremata dall’estremità di fondo all’estremità di testa. In un aspetto la prima sede non presenta sottosquadri dall’estremità di testa all’estremità di fondo. In un aspetto la prima sede presenta in serie, dall’estremità di fondo all’estremità di testa, una prima sezione, una seconda sezione e una terza sezione, strettamente decrescenti e preferibilmente circolari. In un aspetto la prima sezione presenta un primo diametro, la seconda sezione presenta un secondo diametro minore del primo diametro, e la terza sezione presenta un terzo diametro minore del secondo diametro. In un aspetto la prima sede presenta un primo spallamento tra la prima e la seconda sezione e un secondo spallamento tra la seconda e la terza sezione.
In un aspetto il primo pistone comprende una porzione posteriore e una porzione anteriore solidali tra loro e sviluppantesi in serie lungo un asse longitudinale del primo pistone, detta porzione anteriore risultando a valle di detta porzione posteriore quando il pistone à ̈ inserito nella sede, detta porzione posteriore ricevendo una spinta da un flusso di aria compressa alimentante il primo pistone e detta porzione anteriore trasmettendo assialmente detta spinta a valle del pistone. In un aspetto le porzioni posteriore e anteriore del primo pistone hanno una conformazione cilindrica, la porzione posteriore avendo un diametro sostanzialmente pari a detto primo diametro e la porzione anteriore avendo un diametro sostanzialmente pari a detto secondo diametro, il primo pistone presentando un gradino tra la porzione posteriore e la porzione anteriore, detto gradino essendo sostanzialmente controsagomato a detto primo spallamento. In un aspetto il secondo pistone comprende una rispettiva porzione posteriore e una rispettiva porzione anteriore solidali tra loro e sviluppantesi in serie lungo un asse longitudinale del secondo pistone, detta porzione anteriore risultando a valle di detta porzione posteriore quando il pistone à ̈ inserito nella sede, detta porzione posteriore ricevendo una rispettiva spinta da un rispettivo flusso di aria compressa alimentante il secondo pistone e detta porzione anteriore trasmettendo assialmente detta spinta a valle del pistone. In un aspetto le porzioni posteriore e anteriore del secondo pistone hanno una conformazione cilindrica, la porzione posteriore avendo un diametro sostanzialmente pari a detto secondo diametro e la porzione anteriore avendo un diametro sostanzialmente pari a detto terzo diametro, il secondo pistone presentando un rispettivo gradino tra la porzione posteriore e la porzione anteriore, detto gradino essendo sostanzialmente controsagomato a detto secondo spallamento. In un aspetto il corpo à ̈ dotato di almeno un ingresso d’aria destinato ad essere connesso ad una sorgente di aria compressa per alimentare detti primo e secondo pistone con aria compressa e consentirne la movimentazione all’interno di detta sede.
In un suo ulteriore aspetto, la presente invenzione riguarda un metodo per la realizzazione di un dispositivo a camme mobili per il comando di aghi di una frontura di una macchina tessile, il metodo comprendendo le fasi di:
- predisporre un corpo del dispositivo dotato di almeno una prima sede di alloggiamento avente uno sviluppo longitudinale e configurata per alloggiare mobilmente almeno un primo attuatore in detto corpo, detta prima sede essendo dotata di una prima estremità di fondo, aperta su un lato posteriore del corpo, e di una seconda estremità di testa, opposta a detta estremità di fondo e aperta su un lato anteriore del corpo, destinato ad essere rivolto verso gli aghi della macchina tessile;
- predisporre almeno una prima camma di comando destinata ad interagire con almeno un ago di una frontura di una macchina tessile, preferibilmente con almeno un ago di un cilindro di una macchina tessile circolare;
- predisporre un primo attuatore comprendente un primo pistone e un secondo pistone e destinato a movimentare in modo controllato detta prima camma di comando;
- inserire dall’estremità di fondo della sede detto secondo pistone, in modo tale che risulti alloggiato traslabilmente in detta sede;
- inserire nell’estremità di testa della sede, almeno parzialmente, una porzione di aggancio della prima camma di comando, e montare tale porzione di aggancio a detto secondo pistone, in modo tale da rendere la prima camma solidale al secondo pistone;
- inserire dall’estremità di fondo della sede detto primo pistone, in modo tale che risulti alloggiato traslabilmente in detta sede e sia disposto in serie a detto secondo pistone lungo detto sviluppo longitudinale della prima sede;
- azionare selettivamente, e indipendentemente, detti primo e secondo pistone del primo attuatore per comandare il movimento della prima camma di comando.
Ciascuno dei suddetti aspetti dell’invenzione può essere preso da solo o in combinazione con una qualsiasi delle rivendicazioni o degli altri aspetti descritti. Ulteriori caratteristiche e vantaggi risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione, tra cui anche una forma di esecuzione preferita, esemplari ma non esclusive, di un dispositivo a camme mobili per il comando di aghi di una frontura di una macchina tessile in accordo con la presente invenzione. Tale descrizione verrà esposta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, forniti a solo scopo indicativo e, pertanto, non limitativo, nei quali:
- la figura 1 mostra una vista prospettica anteriore/superiore di una possibile forma realizzativa di un dispositivo a camme mobili secondo la presente invenzione;
- la figura 2 mostra una vista prospettica anteriore/inferiore del dispositivo di figura 1;
- la figura 3 mostra una vista laterale del dispositivo di figura 1;
- la figura 4 mostra una vista prospettica in esploso del dispositivo di figura 1; - la figura 5 mostra un’ulteriore vista prospettica in esploso del dispositivo di figura 1, con alcune parti rimosse;
- le figure 6a, 6b e 6c mostrano viste in sezione longitudinale del dispositivo di figura 1, con alcune parti rimosse, in tre diverse configurazioni operative, tali sezioni essendo ottenute sezionando il dispositivo lungo il piano VIIa-VIIa di figura 7;
- la figura 7 mostra un’ulteriore vista posteriore del dispositivo di figura 1, con alcune parti rimosse;
- la figura 7a mostra un’ulteriore vista in sezione longitudinale del dispositivo di figura 1, sezionato lungo il piano VIIa-VIIa;
- la figura 7b mostra un’ulteriore vista in sezione longitudinale del dispositivo di figura 1, sezionato lungo il piano VIIb-VIIb;
- la figura 7c mostra un’ulteriore vista in sezione longitudinale del dispositivo di figura 1, sezionato lungo il piano VIIc-VIIc;
- la figura 8 mostra una vista anteriore del dispositivo di figura 1, con alcune parti rimosse;
- la figura 9 mostra una vista prospettica di un organo di scarico facente parte del dispositivo di figura 1;
- la figura 9a mostra una vista in sezione longitudinale dell’organo di scarico di figura 9, sezionato lungo il piano IXa-IXa;
- la figura 10 mostra un’ulteriore vista prospettica anteriore, in esploso, illustrante alcune parti del dispositivo di figura 1;
- la figura 11 mostra un’ulteriore vista prospettica posteriore, in esploso, illustrante alcune parti del dispositivo di figura 1.
Con riferimento alle figure citate, con il numero 1 à ̈ stato complessivamente indicato un dispositivo a camme mobili per il comando di aghi di una frontura di una macchina tessile in accordo con la presente invenzione. In generale, lo stesso numero di riferimento à ̈ utilizzato per elementi uguali o simili, eventualmente nelle loro varianti realizzative.
Il dispositivo della presente invenzione à ̈ destinato ad essere collocato in una qualsiasi macchina tessile per il comando degli aghi che interagiscono con i fili per la formazione della maglia; il dispositivo si presta in particolare all’impiego su macchine di tipo circolare. La macchina tessile e i relativi aghi non sono mostrati nelle figure, in quanto di per sé noti e di tipo convenzionale. La presente invenzione si presta ad essere impiegata sia su macchine nuove sia su macchine già esistenti, in quest’ultimo caso in sostituzione dei dispositivi di comando delle camme aghi di tipo tradizionale. Il funzionamento dell’intera macchina tessile (ad esempio l’interazione tra le camme di comando e gli aghi, la cooperazione tra aghi e fili, etc.) non à ̈ descritto in dettaglio, essendo esso noto nel settore tecnico della presente invenzione.
Il dispositivo 1 a camme mobili comprende anzitutto un corpo 2 avente almeno un ingresso d’aria 3 destinato ad essere connesso ad una sorgente di aria compressa, non mostrata in quanto di tipo noto e costituita, ad esempio, da un compressore o un serbatoio posto a bordo della macchina tessile o nel locale dove la macchina à ̈ installata.
Il corpo 2 comprende almeno una prima sede 4a di alloggiamento per alloggiare mobilmente almeno un primo attuatore 5a nel corpo 2, ed almeno un primo percorso d’aria 6a definito all’interno del corpo 2 e collegante l’ingresso d’aria con la prima sede per movimentare l’attuatore mediante aria compressa.
Il dispositivo 1 comprende almeno una prima camma di comando 8a mobilmente montata ed associata al corpo 2 e destinata ad interagire con almeno un ago di una frontura della macchina tessile. Preferibilmente, il dispositivo della presente invenzione à ̈ destinato a interagire con gli aghi di un cilindro di una macchina tessile circolare, ovvero detta frontura à ̈ un cilindro tessile.
Il dispositivo comprende almeno un primo attuatore 5a, mobilmente alloggiato almeno parzialmente nella sede di alloggiamento e destinato a movimentare in modo controllato la prima camma di comando.
Il dispositivo comprende inoltre almeno una prima elettrovalvola 9a montata e collegata direttamente al corpo del dispositivo e attiva direttamente sul primo percorso d’aria 6a per consentire o impedire selettivamente il passaggio d’aria nel primo percorso d’aria al fine di azionare in modo selettivo il primo attuatore. Con l’espressione “collegata direttamente†, si intende identificare che l’elettrovalvola à ̈ montata o associata direttamente al corpo del dispositivo, o posizionata su di esso, in modo tale da risultare unita e solidale a tale corpo. La prima sede 4a à ̈ dotata di una prima estremità 11 di fondo collegata al primo percorso d’aria 6a e di una seconda estremità 12 di testa, opposta all’estremità di fondo, nella quale à ̈ parzialmente inserita (e associata al primo attuatore) una porzione di aggancio 81a della prima camma di comando 8a, in modo tale che una porzione operativa 82a della camma fuoriesca dalla prima sede e dal corpo per cooperare con uno o più aghi della macchina tessile. In sostanza, la porzione di aggancio à ̈ la parte di camma che viene collegata all’attuatore per ricevere da esso il movimento, mentre la porzione operativa à ̈ la parte di camma che fuoriesce dal dispositivo e risulta rivolta, a dispositivo montato sulla macchina, verso gli aghi di un cilindro tessile o di una frontura tessile. La porzione di aggancio, come mostrato esemplarmente nelle figure, può avere una forma sostanzialmente cilindrica, atta all’inserimento all’interno della sede 4a del corpo 2. La porzione operativa comprende la camma vera e propria, come mostrato esemplarmente nelle figure, e consiste in un profilo di camma aperto, tipicamente variamente curvilineo: quando la porzione di camma coopera con un ago, in moto rispetto ad esso (grazie ad esempio alla rotazione del cilindro portante gli aghi), ne forza il movimento lungo una direzione verticale, sostanzialmente ortogonale al moto del cilindro. La porzione operativa comprende tipicamente un profilo di camma avente un punto iniziale e un punto finale e sviluppantesi in modo tale da creare una determinata legge di moto per l’ago al suo passaggio sulla camma. Nelle figure sono mostrati profili di camma esemplari; in base alla tipologia di maglia e/o di lavorazione, à ̈ possibile selezionare una specifica camma di comando da associare al dispositivo della presente invenzione.
Ai fini della presente invenzione, si consideri che le camme di comando sono destinate ad agire direttamente sui cosiddetti “talloni†degli aghi, in modo tale che gli aghi si alzino e si abbassino per eseguire le lavorazioni tessili.
Nelle figure 1-4 à ̈ mostrata, inoltre, a titolo di esempio, una camma di ritorno 90 fissata frontalmente al corpo 2; tale camma di ritorno non à ̈ movimentata ma interagisce con gli aghi durante la rotazione del cilindro. In tal modo à ̈ possibile comandare il ritorno (“discesa†) degli aghi, in precedenza “attivati†da una comma di comando, in posizione abbassata, secondo un determinato schema tessile.
Preferibilmente il primo attuatore 5a comprende un primo pistone 15a traslabile selettivamente nella prima sede 4a almeno tra una prima posizione nella quale à ̈ arretrato nella sede in corrispondenza dell’estremità di fondo 11, preferibilmente in battuta su una superficie dell’estremità di fondo, e una seconda posizione nella quale à ̈ avanzato nella prima sede verso l’estremità di testa 12.
Preferibilmente, nella prima posizione del primo pistone 15a la prima elettrovalvola 9a impedisce il passaggio d’aria nel primo percorso d’aria 6a e nella seconda posizione la prima elettrovalvola consente il passaggio d’aria nel primo percorso d’aria. Tutti i pistoni presenti nel dispositivo della presente invenzione sono preferibilmente di tipo fluidodinamico, in particolare pneumatico.
Con l’espressione “percorso d’aria†si intende genericamente un condotto sviluppantesi all’interno del corpo 2 e portante un flusso di aria compressa all’attuatore. I percorsi d’aria mostrati nelle figure, che verranno descritti nel seguito in modo dettagliato, costituiscono soltanto un esempio non limitativo; possono esistere forme realizzative non mostrate per il dispositivo della presente invenzione aventi differenti percorsi d’aria, nelle quali tuttavia non cambia il concetto alla base, ossia il fatto che il percorso d’aria convogli in modo dedicato l’aria compressa, quando necessaria, per l’attivazione dell’attuatore.
Preferibilmente il corpo 2 comprende un secondo percorso d’aria 7a, definito all’interno del corpo e collegante l’ingresso d’aria 3 o un ulteriore ingresso d’aria con la prima sede 4a in un punto a valle del primo pistone; in una possibile variante realizzativa (non mostrata) il secondo percorso d’aria collega la prima sede con un ulteriore ingresso d’aria distinto da detto ingresso d’aria 3 e ricavato nel corpo del dispositivo. Nella forma realizzativa mostrata nelle figure 1-11, l’ingresso d’aria à ̈ unico per tutti i percorsi d’aria interni al corpo. Preferibilmente il corpo 2 comprende una seconda elettrovalvola 10a montata e collegata direttamente al corpo 2 e attiva direttamente sul secondo percorso d’aria; la seconda elettrovalvola à ̈ configurata e predisposta per consentire o impedire selettivamente il passaggio d’aria nel secondo percorso d’aria.
Preferibilmente il primo attuatore 5a comprende un secondo pistone 16a alloggiato nella sede in serie al primo pistone 15a, ovvero a valle del primo pistone rispetto ad uno sviluppo longitudinale della prima sede 4a dall’estremità di fondo 11 all’estremità di testa 12. Il secondo pistone à ̈ traslabile selettivamente nella prima sede almeno tra una rispettiva prima posizione, nella quale à ̈ arretrato nella sede e attestato in battuta su una superficie di testa del primo pistone, e una rispettiva seconda posizione nella quale à ̈ avanzato nella prima sede rispetto alla superficie di testa del primo pistone verso l’estremità di testa 12.
Preferibilmente, nella prima posizione del secondo pistone la seconda elettrovalvola 10a impedisce il passaggio d’aria nel secondo percorso d’aria 7a e nella seconda posizione la seconda elettrovalvola consente il passaggio d’aria nel secondo percorso d’aria.
Preferibilmente il secondo pistone 16a del primo attuatore 5a à ̈ dotato di una porzione frontale di aggancio 17a alla quale à ̈ destinata ad essere collegata solidalmente la porzione di aggancio 81a della prima camma di comando 8a, in modo tale che la traslazione del primo 15a e del secondo pistone 16a del primo attuatore 5a determinino una corrispondente traslazione della prima camma di comando in inserimento e in fuoriuscita dalla prima sede 4a.
Preferibilmente il primo attuatore 5a, quando comprende sia il primo sia il secondo pistone, Ã ̈ configurato per operare selettivamente almeno tra le seguenti configurazioni operative:
- una configurazione arretrata, nella quale la prima 9a e la seconda elettrovalvola 10a chiudono il passaggio di aria rispettivamente nel primo 6a e nel secondo percorso d’aria 7a, e il primo e il secondo pistone sono entrambi nella rispettiva prima posizione, la porzione di aggancio 81a della prima camma 8a risultando arretrata nella prima sede 4a;
- una configurazione intermedia, nella quale la prima elettrovalvola consente il passaggio di aria nel primo percorso d’aria e la seconda elettrovalvola impedisce il passaggio di aria nel secondo percorso d’aria, il primo pistone risultando nella rispettiva seconda posizione e il secondo pistone risultando nella rispettiva prima posizione, la porzione di aggancio della prima camma risultando parzialmente avanzata nella prima sede;
- una configurazione avanzata, nella quale la prima elettrovalvola e la seconda elettrovalvola consentono il passaggio di aria rispettivamente nel primo e nel secondo percorso d’aria, e il primo e il secondo pistone sono entrambi nella rispettiva seconda posizione, la porzione di aggancio della prima camma risultando completamente avanzata nella prima sede.
In alternativa, nella configurazione avanzata la seconda elettrovalvola consente il passaggio di aria nel secondo percorso d’aria, il secondo pistone risultando nella rispettiva seconda posizione, la porzione di aggancio della prima camma risultando completamente avanzata nella prima sede, mentre la prima elettrovalvola può consentire o impedire il passaggio di aria nel primo percorso d’aria, il primo pistone risultando nella rispettiva prima posizione o nella rispettiva seconda posizione.
In sostanza, per raggiungere la suddetta configurazione avanzata, à ̈ necessario che almeno la seconda elettrovalvola consenta il passaggio d’aria nel secondo percorso d’aria, portando il secondo pistone in avanti nella sua seconda posizione; il primo pistone, che precede il secondo pistone ed à ̈ in serie con esso, può essere sia disattivato che attivato, ovvero può essere sia nella sua prima posizione (con la prima elettrovalvola che impedisce il passaggio d’aria nel primo percorso d’aria) sia nella sua seconda posizione (con la prima elettrovalvola che consente il passaggio d’aria nel primo percorso d’aria).
Le tre configurazioni assunte dal primo attuatore 5a (nel suo complesso) sono illustrate nelle figure 6a (configurazione arretrata), 6b (configurazione intermedia) e 6c (configurazione avanzata). Si può infatti osservare che:
- in figura 6a il primo e il secondo pistone sono entrambi arretrati, con il primo pistone in battuta sul fondo della sede e il secondo pistone in battuta sulla testa del primo pistone;
- in figura 6b il primo pistone à ̈ avanzato (quindi distaccato dal fondo della sede 4a), mentre il secondo pistone rimane arretrato in battuta sulla testa del primo pistone;
- in figura 6c il primo e il secondo pistone sono entrambi avanzati, con il primo pistone avanzato (quindi distaccato dal fondo della sede 4a) e il secondo pistone anch’esso avanzato (quindi distaccato dalla testa del primo pistone).
Il secondo attuatore, descritto in seguito, à ̈ anch’esso illustrato nelle medesime configurazioni assunte dal primo pistone.
La presenza di due distinti pistoni per ciascun attuatore, disposti in serie in modo tale da definire tre diverse posizioni (o configurazioni) per l’attuatore, non costituisce una mera scelta arbitraria bensì à ̈ finalizzata ad un preciso scopo, di notevole importanza per numerose macchine tessili, in particolare macchine tessili circolari.
Infatti, alcune macchine tessili circolari comprendono, sul cilindro, due diverse tipologie di aghi:
- un primo gruppo di aghi (ad esempio circa la metà degli aghi del cilindro) dotati ciascuno di un tallone avente una prima estensione radiale verso l’esterno del cilindro; tale tipo di tallone à ̈ denominato nel settore tallone “basso†o “corto†;
- un secondo gruppo di aghi (tipicamente i rimanenti aghi del cilindro) dotati ciascuno di un tallone avente una seconda estensione radiale, verso l’esterno del cilindro, maggiore della prima estensione; tale tipo di tallone à ̈ denominato nel settore tallone “alto†o “lungo†.
Quando l’attuatore à ̈ in configurazione arretrata la corrispondente camma di comando si trova in una posizione “di zero†, nella quale non interagisce con nessuno degli aghi, lasciandoli “disattivati†o “disinseriti†(ovvero non cooperanti con il filo). Quando l’attuatore si porta in configurazione intermedia , la camma avanza (verso il cilindro rotante) fino alla posizione intermedia, nella quale non interagisce con gli aghi “corti†(in quanto hanno il rispettivo tallone “basso†, poco emergente radialmente dal cilindro), mentre interagisce con gli aghi a tallone lungo, i quali “salgono†sulla camma e vengono “inseriti†, ossia sollevati in posizione di lavoro.
Una volta sollevati gli aghi con tallone “alto†, l’attuatore può portarsi in configurazione avanzata, ossia spingere in avanti (verso il cilindro) la rispettiva camma di comando, che non trova l’ostacolo degli aghi a tallone “alto†, in quanto questi sono già stati sollevati dalla camma in posizione intermedia. In configurazione avanzata la camma di comando raggiunge il cilindro attestandosi su di esso (nel settore si indica talvolta che la camma “entra†sul cilindro) e qui può interagire con gli aghi a tallone †basso†, sollevando anch’essi e portandoli in posizione di lavoro, come fatto in precedenza per gli aghi a tallone “alto†. La suddivisione degli aghi in due gruppi à ̈ quindi necessaria per consentire l’inserimento delle camme di comando sul cilindro; la presenza di due pistoni per ciascun attuatore permette di attivare in sequenza i due gruppi di aghi, ripetendo l’operazione ad ogni rotazione del cilindro.
In aggiunta, all’occorrenza, le due distinte posizioni della camma (intermedia e avanzata) possono consentire di attivare due diversi gruppi di aghi in modo selettivo: portando le camme in posizione intermedia o avanzata in determinate frazioni di rotazione del cilindro à ̈ possibile interagire solo con i talloni di determinati aghi (in base alla disposizione nel cilindro degli aghi con talloni “bassi†e degli aghi con talloni “alti†).
L’attuatore comprendente due distinti pistoni azionabili in modo indipendente dalla rispettiva elettrovalvola consente quindi di ottenere tre diversi avanzamenti per la prima camma di comando: in tal modo à ̈ altresì possibile gestire, se necessario, più posizioni per l’ago comandato dalla camma di comando.
Una possibile forma realizzativa semplificata (non mostrata) del dispositivo della presente invenzione prevede che l’attuatore comprenda un solo pistone: in tal caso le configurazioni ottenibili sono soltanto due, rispettivamente arretrata e avanzata, che comandano rispettivamente il disinserimento e l’inserimento dell’ago o degli aghi cooperanti con il dispositivo.
La prima sede ha preferibilmente una conformazione cilindrica; il primo e il secondo pistone hanno anch’essi una conformazione preferibilmente cilindrica tale da risultare controsagomata alla sede. Preferibilmente, come mostrato nelle figure 7a-7c, l’attuatore comprende uno o più elementi di tenuta (ad esempio guarnizioni in gomma o simili) configurate per consentire uno scorrimento a tenuta d’aria del primo e del secondo pistone all’interno della sede e per evitare il trafilamento di aria tra il primo e il secondo percorso d’aria.
Preferibilmente, la prima sede 4a comprende una prima sezione di battuta 41a configurata per arrestare l’avanzamento del primo pistone dall’estremità di fondo della sede quando il primo pistone passa dalla prima alla seconda posizione. La prima sezione di battuta definisce la seconda posizione del primo pistone, e consiste preferibilmente in un restringimento di sezione (o spallamento) della prima sede.
Preferibilmente, la prima sede 4a comprende una seconda sezione di battuta 42a, posizionata a valle della prima sezione di battuta 41a rispetto allo sviluppo longitudinale della prima sede 4a dall’estremità di fondo all’estremità di testa; la seconda sezione di battuta à ̈ configurata per arrestare l’avanzamento del secondo pistone dalla superficie di testa del primo pistone quando il secondo pistone passa dalla rispettiva prima alla rispettiva seconda posizione. La seconda sezione di battuta definisce la seconda posizione del secondo pistone, e consiste preferibilmente in un ulteriore restringimento di sezione (o spallamento) della prima sede.
Come mostrato esemplarmente nelle figure 5, 6a, 6b e 6c, il primo attuatore 5a comprende preferibilmente almeno un primo elemento elastico 18a alloggiato nella prima sede 4a e configurato per generare una spinta sul primo pistone e sul secondo pistone diretta, lungo lo sviluppo longitudinale, dall’estremità di testa all’estremità di fondo della prima sede. Il primo elemento elastico à ̈ atto a mantenere il primo e/o il secondo pistone nella rispettiva prima posizione quando la prima e/o la seconda elettrovalvola impediscono il passaggio d’aria nel primo e/o secondo percorso d’aria.
Preferibilmente il primo elemento elastico 18a à ̈ configurato per:
- determinare il ritorno del primo e del secondo pistone nella rispettiva prima posizione quando il primo attuatore à ̈ in configurazione arretrata;
- determinare il ritorno del secondo pistone nella rispettiva prima posizione quando il primo attuatore à ̈ in configurazione intermedia, consentendo il passaggio del primo pistone nella rispettiva seconda posizione;
- consentire il passaggio del primo e del secondo pistone nella rispettiva seconda posizione quando il primo attuatore à ̈ in configurazione avanzata.
Preferibilmente il primo elemento elastico 18a à ̈ inserito nella prima sede 4a ed à ̈ interposto tra l’estremità di testa della sede e una superficie di testa del secondo pistone. Preferibilmente il primo elemento elastico 18a à ̈ una molla elicoidale.
In sostanza, l’elemento elastico agisce sulla testa del secondo pistone e spinge su entrambi i pistoni verso il fondo della sede; in tal modo l’elemento elastico consente di riportare nella rispettiva posizione arretrata il primo e il secondo pistone, quando la rispettiva elettrovalvola chiude il rispettivo percorso d’aria. L’elemento elastico ha una costante elastica tale da consentire di spingere i pistoni sul fondo della sede quando non à ̈ presente aria compressa nei percorsi d’aria e consentirne l’uscita quando à ̈ presente aria compressa. Ciò significa che l’elemento elastico non à ̈ in grado di arrestare la fuoriuscita di un pistone quando esso à ̈ alimentato con aria compressa (mediante apertura del proprio condotto d’aria ad opera della rispettiva elettrovalvola), mentre ne forza il rientro quando a monte del pistone non vi à ̈ aria compressa. Quando il primo pistone à ̈ alimentato con aria compressa mentre il secondo pistone non à ̈ alimentato, l’elemento elastico spinge il secondo pistone in battuta sul primo, il quale tuttavia si può portare nella sua seconda posizione (spingendo in avanti anche il secondo pistone); quando invece à ̈ il secondo pistone ad essere alimentato con aria compressa mentre il primo non à ̈ alimentato, l’elemento elastico si comprime sotto l’effetto di spinta operato dal secondo pistone, portando l’attuatore nella configurazione avanzata.
Preferibilmente, come mostrato nelle figure 5, 6a-6c, l’elemento elastico ha una prima estremità attestata su una superficie di battuta dell’estremità di testa della sede (realizzata come spallamento, o restringimento di sezione, all’interno della sede), preferibilmente a valle della seconda sezione di battuta. Preferibilmente l’elemento elastico à ̈ avvolto attorno alla porzione di camma inserita nella sede (o alla porzione di aggancio della camma).
Preferibilmente, come mostrato esemplarmente nelle figure 9 e 9a, il corpo 2 comprende al suo interno almeno un primo organo di scarico 30 dell’aria, o “scarico rapido†, interposto in serie lungo almeno il primo percorso d’aria (ossia intercettante il primo percorso d’aria) e realizzante esso stesso una porzione di tale percorso d’aria.
L’organo di scarico dell’aria 30 consente il passaggio di un flusso di aria da monte a valle dell’organo stesso lungo il primo percorso d’aria 6a verso il primo attuatore 5a, e intercetta - scaricandolo verso l’esterno dell’organo stesso (ovvero al di fuori del primo percorso d’aria) - un flusso d’aria diretto da valle a monte dell’organo di scarico dal primo attuatore lungo il primo percorso d’aria. In sostanza, l’organo di scarico rapido 30 si comporta come una “valvola di non ritorno†rispetto ad un flusso che lo attraversa positivamente, ossia lungo un verso di alimentazione di aria diretto al primo attuatore, impedendo il ritorno di aria dall’attuatore; in aggiunta, si comporta come una “valvola di scarico†rispetto ad un flusso che lo attraversa negativamente, ossia in senso opposto all’alimentazione di aria; tale valvola di scarico convoglia l’aria di ritorno (da valle a monte dell’organo) all’esterno dell’organo stesso, evacuando tale aria al di fuori del primo percorso d’aria.
Preferibilmente l’organo di scarico 30 comprende un corpo 31, preferibilmente in pezzo unico, dotato di una porzione posteriore 32, di una porzione anteriore 33 e di una porzione intermedia 34, interposta tra e collegante le porzioni anteriore e posteriore. La porzione posteriore 32 à ̈ collegata al lato del primo percorso d’aria 6a comunicante con l’ingresso d’aria 3 e la porzione anteriore 33 à ̈ collegata al lato del percorso d’aria comunicante con l’attuatore.
Preferibilmente le porzioni posteriore 32, intermedia 34 e anteriore 33 sono allineate assialmente tra loro, come esemplarmente mostrato nelle figure.
Il corpo 31 dell’organo di scarico 30 comprende un foro centrale 35, collegante la porzione posteriore con un’apertura 36 ricavata nella porzione intermedia 34 e comunicante con l’esterno del corpo, e almeno un foro laterale 37, attraversante la porzione intermedia e ponente in comunicazione la porzione posteriore 32 con la porzione anteriore 33.
L’organo di scarico 30 comprende una membrana elastica 38 alloggiata nella porzione posteriore 32 e configurata per operare selettivamente e reversibilmente, in modo automatico sulla base della direzione del flusso d’aria, tra una configurazione di apertura, nella quale la membrana consente il passaggio di un flusso d’aria dalla porzione posteriore alla porzione anteriore tramite il suddetto almeno un foro laterale 37, e una configurazione di scarico, nella quale la membrana impedisce il ritorno di aria a monte della porzione posteriore, e in cui un flusso d’aria proveniente dalla porzione anteriore 33 e attraversante il suddetto almeno un foro laterale viene convogliato nella porzione posteriore 32 ed evacuato, tramite il foro centrale 35, all’esterno del corpo 31 dell’organo di scarico. Preferibilmente i fori laterali 37 sono due (come mostrato nelle figure 9, 9a), ad esempio disposti in posizioni diametralmente opposte rispetto al foro centrale.
Preferibilmente la membrana elastica 38 comprende un corpo centrale 39, preferibilmente cilindrico, e una porzione anulare 39a estendentesi radialmente dal corpo centrale e pieghevolmente vincolata alla parte centrale. La porzione anulare 39a à ̈ configurata per piegarsi verso la porzione anteriore 33 del corpo 31 dell’organo di scarico 30 per effetto della spinta esercitata da un flusso d’aria rivolto da monte a valle dell’organo stesso, consentendo a tale flusso di attraversare il foro laterale 37 (nel caso in figura i due fori laterali) verso la porzione anteriore 33 e quindi verso l’attuatore 5a e chiudendo il foro centrale 35 mediante detto corpo centrale 39. La porzione anulare 39a à ̈ inoltre configurata per ostruire la porzione posteriore 32 del corpo dell’organo di scarico per effetto della spinta esercitata da un flusso d’aria rivolto da valle a monte dell’organo stesso, e per allontanare assialmente il corpo centrale 39 dal foro centrale 35 liberando un passaggio di aria, nella porzione posteriore, dal foro laterale (in figura due fori laterali 37) al foro centrale 35, e da quest’ultimo verso l’apertura 36 della porzione intermedia comunicante con l’esterno dell’organo di scarico.
La porzione anulare 39a costituisce una guarnizione a labbro rivolta nel verso di percorrenza dell’organo di scarico dalla porzione posteriore alla porzione anteriore. Preferibilmente il corpo centrale e la porzione anulare della membrana elastica sono realizzati in pezzo unico, preferibilmente in gomma o materiale plastico. L’organo di scarico ha la funzione di scaricare al di fuori del rispettivo percorso d’aria l’aria di ritorno dall’attuatore verso l’elettrovalvola (ad esempio l’aria indirizzata da valle a monte del percorso d’aria per effetto della spinta del primo e/o secondo pistone quando ritornano nella rispettiva prima posizione); ciò consente di espellere al di fuori del percorso d’aria impurità, particelle di polvere o sporco, olio lubrificante, condensa d’aria, etc., evitando che ciò raggiunga l’elettrovalvola all’inizio del percorso d’aria. Tale problema affligge infatti i dispositivi noti, nei quali la mancanza dell’organo di scarico non consente di mantenere pulito il percorso d’aria. Le suddette impurità (in particolare l’olio e la condensa) sono estremamente dannosi in particolare per l’elettrovalvola, e provocano tipicamente guasti, malfunzionamenti, degrado delle prestazioni.
I componenti del dispositivo descritti finora sono quelli relativi alla prima camma di comando (una sede, un attuatore con due pistoni, due percorsi d’aria e due elettrovalvole): un dispositivo così configurato à ̈ definito nel settore con il termine “monopletta†, in quanto comanda una singola camma aghi.
In una possibile forma realizzativa, il dispositivo oggetto della presente invenzione comprende inoltre un secondo attuatore 5b, mobilmente alloggiato almeno parzialmente in una seconda sede 4b di alloggiamento (preferibilmente identica o equivalente alla prima sede 4a di alloggiamento) ricavata nel corpo 2, il secondo attuatore 5b essendo in grado di movimentare in modo controllato una seconda camma di comando 8b che interagisce con almeno un ago di una frontura di una macchina tessile. In tale configurazione il dispositivo à ̈ detto “bipletta†, in quanto consente il comando indipendente di due distinte camme aghi. Un tale dispositivo comprende inoltre un rispettivo primo percorso d’aria 6b definito all’interno del corpo 2 e collegante l’ingresso d’aria 3 con il secondo attuatore 5b per movimentarlo mediante aria compressa. Il dispositivo comprende inoltre una rispettiva prima elettrovalvola 9b per il secondo attuatore 5b montata e collegata direttamente al corpo 2 e attiva direttamente sul rispettivo primo percorso d’aria 6b del secondo attuatore 5b; la rispettiva prima elettrovalvola 9b del secondo attuatore 5b consente o impedisce selettivamente il passaggio d’aria nel rispettivo primo percorso d’aria 6b per azionare in modo selettivo il secondo attuatore 5b.
Come possibile osservare nelle figure 5, 6a-6c, 7a-7c, il secondo attuatore 5b comprende un rispettivo primo pistone 15b del secondo attuatore identico al primo pistone del primo attuatore. Il corpo 2 comprende inoltre un rispettivo secondo percorso d’aria 7b del secondo attuatore, definito all’interno del corpo e collegante l’ingresso d’aria con la seconda sede in un punto a valle del rispettivo primo pistone del secondo attuatore, e una rispettiva seconda elettrovalvola 10b del secondo attuatore collegata direttamente al corpo e attiva direttamente sul rispettivo secondo percorso d’aria 7b del secondo attuatore. Il secondo attuatore 5b comprende preferibilmente un rispettivo secondo pistone 16b identico al secondo pistone del primo attuatore.
Preferibilmente il secondo pistone 16b del secondo attuatore 5b à ̈ dotato di una rispettiva porzione frontale di aggancio 17b alla quale à ̈ collegata solidalmente la porzione di aggancio 81b della seconda camma di comando 8b.
Preferibilmente, il secondo attuatore 5b à ̈ configurato per operare selettivamente almeno tra una rispettiva configurazione arretrata, una rispettiva configurazione intermedia, e una rispettiva configurazione avanzata, analoghe alle configurazioni arretrata, intermedia e avanzata descritte per il primo attuatore. Preferibilmente, la seconda sede 4b comprende una rispettiva prima sezione di battuta 41b configurata per arrestare l’avanzamento del primo pistone dall’estremità di fondo della sede quando il primo pistone passa dalla prima alla seconda posizione. Preferibilmente, la seconda sede 4b comprende una rispettiva seconda sezione di battuta 42b, posizionata a valle della prima sezione di battuta 41b rispetto allo sviluppo longitudinale della seconda sede 4b dall’estremità di fondo all’estremità di testa; la seconda sezione di battuta 42b à ̈ configurata per arrestare l’avanzamento del secondo pistone quando passa dalla rispettiva prima alla rispettiva seconda posizione.
Il secondo attuatore 5b comprende preferibilmente un secondo elemento elastico 18b identico al elemento elastico del primo attuatore.
Il dispositivo 1 della presente invenzione può vantaggiosamente comprendere anche un terzo attuatore 5c, preferibilmente identico o equivalente al primo e/o secondo attuatore, per movimentare in modo controllato una terza camma di comando aghi 8c: in tal caso il dispositivo à ̈ denominato “tripletta†.
Il dispositivo 1 della presente invenzione può vantaggiosamente comprendere anche un quarto attuatore 5d, preferibilmente identico o equivalente al primo e/o secondo e/o terzo attuatore, per movimentare in modo controllato una quarta camma di comando aghi 8d: in tal caso il dispositivo à ̈ denominato “quadripletta†.
Il dispositivo 1 mostrato nelle figure 1-11 si riferisce, senza che ciò costituisca alcuna limitazione per l’invenzione, alla configurazione completa, ossia quella in cui sono presenti quattro distinti comandi per quattro camme distinte; il dispositivo della presente invenzione può, all’occorrenza, integrare un numero maggiore di attuatori e/o camme di comando e/o percorsi d’aria e/o elettrovalvole (in base al numero di camme che si intende comandare e/o ai movimenti richiesti).
Nelle figure 1-11, i quattro attuatori 5a, 5b, 5c e 5d sono sostanzialmente identici tra loro: ciascuno di essi comprende una rispettiva sede (4a, 4b, 4c, 4d), un rispettivo primo percorso d’aria (6a, 6b, 6c, 6d), una rispettiva prima elettrovalvola (9a, 9b, 9c, 9d), un rispettivo primo pistone (15a, 15b, 15c, 15d), un rispettivo secondo percorso d’aria (7a, 7b, 7c, 7d), una rispettiva seconda elettrovalvola (10a, 10b, 10c, 10d), un rispettivo secondo pistone (16a, 16b, 16c, 16d), un rispettivo elemento elastico (18a, 18b, 18c, 18d). Ancora, ciascun singolo percorso d’aria comprende un rispettivo organo di scarico rapido (quindi preferibilmente due organi di scarico per ciascun attuatore).
Le quattro camme di comando 8a, 8b, 8c e 8d sono dotate ciascuna di una rispettiva porzione di aggancio e di una rispettiva porzione operativa; le camme sono tra loro funzionalmente equivalenti, e si distinguono per l’estensione assiale della porzione operativa e per le dimensioni e l’andamento del profilo di camma.
Preferibilmente, gli elementi dedicati al secondo, al terzo e al quarto attuatore sono equivalenti ai corrispondenti elementi dedicati al primo attuatore.
Preferibilmente (come mostrato nelle figure 1-11), la prima e la seconda elettrovalvola di ciascun attuatore (preferibilmente di tutti gli attuatori) sono identiche tra loro. Preferibilmente ciascuna elettrovalvola à ̈ singolarmente e rimovibilmente montate al corpo del dispositivo. Nelle figure 1-11 sono visibili otto distinte elettrovalvole (due per ciascuno dei quattro attuatori, dotati di due pistoni ciascuno).
Preferibilmente ciascuna elettrovalvola à ̈ montata al corpo 2 in modo tale da risultare separata dalle elettrovalvole adiacenti da uno spazio vuoto avente una dimensione maggiore o uguale di 0,5mm, preferibilmente di 1mm, ancor più preferibilmente di 2mm. In tal modo à ̈ possibile prevenire il surriscaldamento delle elettrovalvole durante l’uso, che tipicamente porta a guasti e malfunzionamenti delle elettrovalvole stesse.
Come mostrato nelle figure 1-11, il corpo 2 del dispositivo 1 comprende un lato posteriore 41, sul quale sono posizionate e montate le elettrovalvole degli attuatori, e un lato anteriore 42, opposto al lato posteriore 41, destinato ad essere rivolto verso gli aghi della macchina tessile e sul quale si aprono le rispettive estremità di testa (12) della prima sede, della seconda sede, della terza sede e della quarta sede, dalle quali emergono rispettivamente la prima, la seconda, la terza e la quarta camma di comando.
Con riferimento in particolare alle figure 4, 10 e 11, si descrive di seguito in maggiore dettaglio la struttura del corpo 2 del dispositivo, in accordo con una possibile forma realizzativa.
Il corpo 2 comprende preferibilmente un condotto di alimentazione 20 di aria sviluppantesi dall’ingresso d’aria 3 e terminante con una uscita d’aria 3a destinata ad essere collegata ad un rispettivo ingresso d’aria di un ulteriore dispositivo 1 per il comando di aghi o ad un altro dispositivo di utenza impiegante aria compressa.
In altre parole, il flusso di aria compressa proveniente dalla sorgente di aria compressa può giungere al dispositivo della presente invenzione mediante l’ingresso d’aria, alimentare i percorsi d’aria interni al corpo e proseguire oltre il corpo stesso fuoriuscendo dall’uscita d’aria 3a; in tal modo, collegando mediante un condotto d’aria esterno (ad esempio un tubo o simili) l’uscita d’aria del corpo 2 all’ingresso di un ulteriore dispositivo, à ̈ possibile alimentare tale ulteriore dispositivo direttamente in serie al primo, senza necessità di connettere l’ulteriore dispositivo singolarmente alla sorgente di pressione.
La connessione “in serie†verso un ulteriore dispositivo (in particolare verso un dispositivo identico facente parte della medesima macchina tessile) può proseguire per un numero a piacere di dispositivi, preferibilmente per tutti i dispositivi presenti nella macchina, creando una struttura “ad anello†che parte dalla sorgente ed alimenta pneumaticamente in serie i vari dispositivi, “entrando e uscendo†da ciascuno verso il successivo. Ciò à ̈ vantaggioso in quanto in una macchina tessile sono tipicamente presenti numerosi dispositivi di comando e la presenza di ingresso 3 e uscita 3a nel corpo 2 non rende più necessario collegare ciascun dispositivo singolarmente al compressore (o serbatoio o altra fonte di aria compressa), bensì à ̈ sufficiente alimentare il primo dispositivo 1 e da questo passare al successivo e così via.
All’interno del corpo 2, preferibilmente dal condotto di alimentazione 20 si diramano (in parallelo) tutti i percorsi d’aria, in modo tale che essi siano tutti alimentabili con aria compressa; in altre parole, i percorsi d’aria del corpo sono preferibilmente tutti collegati, in punti diversi, al condotto di alimentazione 20, e tramite quest’ultimo, all’ingresso di alimentazione d’aria 3. Preferibilmente (come mostrato nelle figure 1-5, 10-11) il corpo 2 del dispositivo comprende un unico ingresso d’aria 3 e/o un’unica uscita d’aria 3a e/o un unico condotto di alimentazione di aria 20. Nelle figure, il condotto di alimentazione ha conformazione ad “U†e l’ingresso 3 e l’uscita 3a d’aria risultano tra loro affiancati. Alcune parti dei percorsi d’aria interni al corpo 2 possono essere tra loro condivise (ad esempio parti del condotto di alimentazione 20 unico tra ingresso e uscita).
Preferibilmente il corpo 2 del dispositivo comprende una piastra esterna 51, rimovibilmente montata sul lato posteriore 41 del corpo stesso e dotata dell’ingresso d’aria 3 e dell’uscita d’aria 3a. Preferibilmente la piastra esterna definisce al suo interno, tra un suo lato esterno 51a e un suo lato interno 51b, il condotto di alimentazione 20.
Preferibilmente la piastra esterna 51 comprende, sul suo lato esterno 51a, almeno una prima sede di montaggio 52 configurata e predisposta per alloggiare, preferibilmente in modo rimovibile, la prima elettrovalvola 9a del primo attuatore 5a, e comunicante con il condotto di alimentazione 20. Preferibilmente la piastra esterna 51 comprende, sul suo lato interno 51b, almeno una prima apertura 54, comunicante con detta elettrovalvola, dalla quale si dirama il primo percorso d’aria 6a per il primo attuatore 5a. Preferibilmente, ciascuna elettrovalvola definisce al suo interno una porzione del rispettivo percorso d’aria nella quale à ̈ inserita. Più in dettaglio, ciascuna elettrovalvola à ̈ collegata al condotto di alimentazione di aria compressa e possiede una rispettiva uscita di aria compressa, selettivamente apribile e chiudibile. Quando l’elettrovalvola à ̈ comandata per non alimentare il rispettivo pistone, chiude la rispettiva uscita d’aria e pertanto il rispettivo percorso d’aria non porta aria compressa al pistone; al contrario, quando l’elettrovalvola à ̈ comandata per alimentare il rispettivo pistone, apre la rispettiva uscita d’aria e pertanto il rispettivo percorso d’aria porta aria compressa al pistone, determinandone il movimento.
Preferibilmente, la suddetta prima apertura 54 della piastra esterna à ̈ disposta sul lato interno della prima piastra in modo tale da corrispondere con l’uscita d’aria della prima elettrovalvola montata sulla sede di montaggio sul lato esterno della prima piastra; in tal modo, quando l’elettrovalvola apre e chiude la propria uscita d’aria, rispettivamente consente e impedisce il passaggio dell’aria compressa dall’ingresso d’aria 3 nel primo percorso d’aria. Preferibilmente la piastra esterna 51 comprende, sul suo lato esterno 51a, una seconda sede di montaggio 53 configurata e predisposta per alloggiare, preferibilmente in modo rimovibile, la seconda elettrovalvola 10a del primo attuatore 5a, e comunicante con il condotto di alimentazione 20. Preferibilmente la piastra esterna 51 comprende, sul suo lato interno 51b, una seconda apertura 55 , comunicante con la rispettiva elettrovalvola, dalla quale si dirama il secondo percorso d’aria 7a per il primo attuatore 5a. Come descritto per la prima apertura 54, la seconda apertura 55 à ̈ disposta sul lato interno della prima piastra in modo tale da corrispondere con la rispettiva uscita d’aria della seconda elettrovalvola montata sulla sede di montaggio sul lato esterno della prima piastra; in tal modo, quando l’elettrovalvola apre e chiude la propria uscita d’aria, rispettivamente consente e impedisce il passaggio dell’aria compressa dall’ingresso d’aria nel secondo percorso d’aria.
Preferibilmente, come mostrato esemplarmente nelle figure 4, 10 e 11, la piastra esterna 51 comprende, sul suo lato esterno, una pluralità di sedi di montaggio, ciascuna configurata per alloggiare, preferibilmente in modo rimovibile, una rispettiva elettrovalvola di uno di detti primo, secondo, terzo o quarto attuatore. In particolare, la piastra comprende una coppia di sedi di montaggio 52, 53 per ciascuna coppia di elettrovalvole di ciascun attuatore (nella forma realizzativa delle figure 1-11 sono presenti quattro camme di comando, ciascuna attuata mediante due elettrovalvole, per un totale di otto sedi di montaggio sulla piastra esterna).
Preferibilmente la piastra esterna 51 comprende, sul suo lato interno, una pluralità di aperture in detto condotto di alimentazione dalle quali si diramano rispettivi percorsi d’aria per uno di detti primo secondo, terzo o quarto attuatore, in cui ciascuna apertura à ̈ disposta sul lato interno della prima piastra in corrispondenza della rispettiva elettrovalvola posizionata esternamente alla piastra esterna.
In particolare, la piastra comprende una coppia di aperture 54, 55 per ciascuna coppia di percorsi d’aria di ciascun attuatore (nella forma realizzativa delle figure 1-11 sono presenti quattro camme di comando, ciascuna attuata mediante due percorsi d’aria, per un totale di otto aperture nella piastra esterna).
Preferibilmente le sedi di montaggio (52, 53) della piastra esterna sono preferibilmente identiche tra loro e configurate per distanziare le elettrovalvole adiacenti montate su di esse di uno spazio vuoto avente una dimensione maggiore o uguale di 0,5mm e/o di 1mm e/o di 2mm.
Preferibilmente il corpo 2 del dispositivo comprende inoltre una piastra interna 56, rimovibilmente montata sul lato posteriore 41 del corpo stesso in modo tale da risultare interposta tra il corpo 2 e la suddetta piastra esterna 51, la piastra interna essendo dotata di almeno un primo foro 57 passante tra un lato esterno 56a e un lato interno 56b della piastra interna e configurato per porre in comunicazione la prima apertura 54 sul lato interno della piastra esterna con l’estremità di fondo 11 della prima sede 4a, la prima apertura 54 e il primo foro passante 57 realizzando il primo percorso d’aria 6a portante aria compressa al primo pistone 15a del primo attuatore 5a.
Preferibilmente il primo foro passante 57 à ̈ posizionato nella piastra interna 56 in modo tale da risultare allineato con la prima apertura sul lato interno della piastra esterna, e il primo percorso d’aria raggiunge sostanzialmente in modo rettilineo l’estremità di fondo della prima sede.
Preferibilmente la piastra interna 56 à ̈ dotata di un secondo foro 58 passante tra il suo lato esterno e il suo lato interno e configurato per porre in comunicazione la seconda apertura 55 sul lato interno della piastra esterna con un condotto interno 59 del corpo 2 iniziante sul lato posteriore 41 del corpo stesso, sul quale à ̈ aperta l’estremità 11 di fondo della prima sede, sviluppantesi nel corpo 2 lateralmente alla prima sede 4a e sfociante nella prima sede in detto punto a valle del primo pistone.
Preferibilmente il secondo foro passante 58à ̈ posizionato nella piastra interna in modo tale da risultare disallineato, almeno lateralmente e inferiormente oppure lateralmente e superiormente, rispetto alla seconda apertura sul lato interno della piastra esterna, e il corpo comprende almeno una guarnizione 61 interposta tra la piastra esterna e la piastra interna in modo tale da realizzare una camera 62 ponente in comunicazione la seconda apertura con il secondo foro passante. Preferibilmente la seconda apertura 55, la camera 62 realizzata dalla guarnizione 61, il secondo foro passante 58 e il condotto interno 59 realizzano il secondo percorso d’aria portante aria compressa al secondo pistone del primo attuatore. Tale configurazione dei due percorsi d’aria consente di portare aria compressa singolarmente al primo e al secondo di un attuatore: in dettaglio, il primo percorso d’aria à ̈ lineare e sfocia sul fondo della sede (per muovere il primo pistone), mentre il secondo percorso d’aria à ̈ “deviato†all’interno del corpo per addentrarsi nel corpo stesso lateralmente alla sede ed entrare in quest’ultima in un punto a valle del primo pistone in modo tale da alimentare con aria compressa il secondo pistone (posto in serie al primo). La configurazione dei fori nelle piastre consente di superare i limiti geometrici imposti, nel corpo 2, dalla presenza di un’unica sede con due distinti pistoni (che necessitano di essere azionati singolarmente) e dalla presenza, in aggiunta, di più sedi (per più camme di comando).
Preferibilmente la piastra interna 56 à ̈ dotata di un ulteriore primo foro passante e di un ulteriore secondo foro passante, destinati a porre in comunicazione rispettivamente un’ulteriore prima apertura e un’ulteriore seconda apertura della piastra esterna e a realizzare i rispettivi primo percorso d’aria e secondo percorso d’aria per portare aria compressa ai rispettivi primo e secondo pistone del secondo attuatore.
Preferibilmente la piastra interna à ̈ dotata di una o più ulteriori coppie di primo e secondo foro passante destinate a porre in comunicazione una o più ulteriori prima e seconda apertura della piastra esterna per realizzare uno o più ulteriori primo e secondo percorso d’aria per portare aria compressa ad ulteriori primo e secondo pistone di ulteriori attuatori, ad esempio detto terzo attuatore e/o detto quarto attuatore.
Preferibilmente, come mostrato in particolare in figura 11, la piastra esterna 51 comprende, sul suo lato interno, una o più sedi di alloggiamento ciascuna configurata e predisposta per alloggiare, preferibilmente in modo rimovibile, un rispettivo organo di scarico 30, ciascuna sede di alloggiamento essendo posizionata in modo tale da allinearsi con una rispettiva apertura (54 o 55) sul lato interno della piastra esterna e con una rispettiva sede di montaggio (rispettivamente 52 o 53) di una elettrovalvola sul lato esterno della piastra esterna.
In una possibile forma realizzativa (come mostrato nelle figure 1-11) la piastra esterna 51 comprende una piastra intermedia 65, associata al lato interno della piastra esterna in modo tale da risultare interposta tra la piastra esterna stessa e detta piastra interna, la piastra intermedia presentando contro-sedi 66 di alloggiamento di un organo di scarico 30 ciascuna cooperante con una rispettiva di dette sedi di alloggiamento per alloggiare a tenuta un rispettivo organo di scarico e presentante un foro passante 67 in corrispondenza, o allineato, con una rispettiva apertura d’aria della piastra esterna.
Preferibilmente la piastra intermedia 65 à ̈ distinta dalla piastra esterna ed à ̈ ad essa rimovibilmente montata; in alternativa, la piastra intermedia può essere realizzata in pezzo unico con la piastra esterna.
In sostanza, le due piastre (esterna ed interna) consentono di definire i percorsi d’aria dalle elettrovalvole (tra loro affiancate) ai pistoni (allineati in serie, due per ciascun attuatore). La piastra intermedia può essere omessa nel caso in cui non siano presenti gli organi di scarico lungo i percorsi d’aria; qualora sia presente, la piastra intermedia concorre alla definizione dei percorsi d’aria. Nelle figure 1-11, che mostrano un dispositivo 1 del tipo “quadripletta†, sono presenti due guarnizioni 61 (nel settore note anche come guarnizioni “a piramide†), ciascuna delle quali definisce due di dette camere 62 tra la piastra esterna e la piastra interna. Una prima guarnizione definisce due camere, rispettivamente la camera del secondo percorso d’aria del primo attuatore e la camera del secondo percorso d’aria del secondo attuatore; la seconda guarnizione definisce due camere per i secondi percorsi d’aria del terzo e del quarto attuatore. Grazie alle camere realizzate tra la piastra esterna (o la piastra intermedia facente parte di essa) e la piastra intera, à ̈ possibile dislocare l’alimentazione d’aria (ovvero deviare ciascun secondo percorso d’aria) fino al secondo pistone di ciascun attuatore (essendo il secondo pistone in serie al primo pistone, e quindi non raggiungibile assialmente a causa della presenza del primo pistone). Le piastre esterna e/o interna e/o intermedia sono montate al corpo mediante opportune viti di fissaggio. Il corpo 2 à ̈ preferibilmente realizzato in materiale composito, ad esempio una miscela di materie plastiche (ad esempio nylon) e/o fibra di vetro e/o fibra di carbonio.
Preferibilmente, il dispositivo 1 comprende mezzi elettronici di controllo configurati e predisposti per gestire il funzionamento del dispositivo stesso, in particolare per comandare le elettrovalvole del dispositivo e per interfacciare il dispositivo con un’unità centrale della macchina tessile (non mostrata).
I mezzi elettronici di controllo possono ricevere le istruzioni relative alla gestione del dispositivo dall’unità centrale della macchina tessile oppure possono elaborare essi stessi le istruzioni di controllo per il dispositivo.
Preferibilmente i mezzi elettronici di controllo comprendono una scheda elettronica 70 associata (preferibilmente montata direttamente) al corpo 2.
Preferibilmente la scheda elettronica comprende una insieme di connettori 73 (ad esempio una serie di sedi o socket) configurati per connettere elettricamente ed elettronicamente le elettrovalvole alla scheda elettronica; ciascuna elettrovalvola comprende uno o più rispettivi piedini (o pin) 74 che si innestano in uno o più di detti connettori 73. Preferibilmente la scheda elettronica 70 comprende una porta di collegamento 71 (ad esempio una porta di rete o una porta per bus di campo) configurata per consentire il collegamento del dispositivo 1 all’unità centrale della macchina tessile. Preferibilmente, il dispositivo può comprendere un carter 72 alloggiante la scheda elettronica. Il corpo 2 può comprende (come mostrato esemplarmente nelle figure 1-11) una serie di fori 75 (o “sfiati†75), posti preferibilmente su una superficie laterale del corpo, colleganti l’interno di una sede con l’esterno del corpo e configurati per espellere l’aria dalla sede sotto l’azione dei pistoni del rispettivo attuatore, ovvero quando i pistoni si muovono tra la rispettiva prima e seconda posizione.
Infatti, l’andata e/o il ritorno di un attuatore tra le posizioni avanzata, intermedia e arretrata provoca una compressione dell’aria nella sede, che se non espulsa potrebbe fungere da molla pneumatica e impedire il movimento dell’attuatore (e quindi impedire il movimento della corrispondente camma di comando). Gli sfiati 75 consentono l’espulsione di aria in tali condizioni e sono preferibilmente due per ciascun attuatore, il primo sfiato posto a valle del primo pistone dell’attuatore (e a monte del secondo pistone), e il secondo sfiato avanzato assialmente rispetto al primo e posizionato (immediatamente) a valle del secondo pistone.
Preferibilmente ciascuno sfiato 75 comprende un rispettivo filtro 76 (preferibilmente alloggiato nello sfiato) in grado di trattenere olio, residui metallici, particelle di polvere, etc., evitando che tali impurità si introducano nella rispettiva sede attraverso lo sfiato. I filtri 76 possono essere filtri a carboni. Preferibilmente lo sfiato ha un diametro maggiore di o uguale a 1mm e/o 3mm e/o 5mm e/o 7mm. La presenza del filtro consente di realizzare uno sfiato di dimensioni elevate, che realizza in modo efficace la fuoriuscita dell’aria senza permettere l’ingresso di impurità all’interno del corpo.
In una possibile forma realizzativa, non mostrata, ciascun attuatore comprende un primo sensore associato al pistone e/o un secondo sensore associato al secondo pistone. Ciascun sensore à ̈ configurato per rilevare il cambiamento di stato del rispettivo pistone (ossia il passaggio tra prima e seconda posizione del pistone), ovvero di verificare che - all’azionamento del pistone ad opera della rispettiva elettrovalvola – il pistone raggiunga la rispettiva prima o seconda posizione. Preferibilmente, ciascun sensore à ̈ collegato alla scheda elettronica in modo tale da realizzare un anello di comando chiuso con la rispettiva elettrovalvola: quando l’elettrovalvola attiva o disattiva il pistone, la scheda verifica tramite il sensore che il pistone abbia effettivamente raggiunto il suo fine corsa e si sia attestato in battuta nella sua seconda posizione o, viceversa, che il pistone abbia effettivamente raggiunto il suo fine corsa opposto e si sia attestato nella sua prima posizione. In caso di guasto a malfunzionamento (ad esempio dell’elettrovalvola o del pistone), il sensore consente di rilevare l’anomalia e la scheda elettronica può bloccare il dispositivo o la macchina e/o predisporre opportuni segnali di allarme.
Di seguito si approfondisce un particolare aspetto della presente invenzione, relativo al corpo del dispositivo a camme mobili per il comando degli aghi di una macchina tessile.
Come descritto sopra, e visibile in particolare nelle figure 5, 6a, 6b e 6c, il corpo 2 del dispositivo à ̈ dotato di almeno una prima sede 4a di alloggiamento avente uno sviluppo longitudinale e configurata per alloggiare mobilmente almeno un primo attuatore 5a, il quale aziona la pima camma di comando 8a. Il primo attuatore comprende un primo pistone 15a e un secondo pistone 16a distinti tra loro e traslabilmente alloggiati - in serie - nella prima sede; i due pistoni dell’attuatore sono azionabili in modo indipendente l’uno rispetto all’altro.
Come mostrato esemplarmente nelle figure, la peculiarità del corpo 2 secondo la presente invenzione à ̈ quella di essere unico per l’intero dispositivo (ovvero non composto da parti distinte e montate tra loro): tale corpo 2 à ̈ realizzato in pezzo unico, ossia à ̈ un corpo monoblocco.
Come descritto sopra, la prima sede 4a à ̈ dotata di una prima estremità di fondo 11, aperta sul lato posteriore 41 del corpo, e di una seconda estremità di testa 12, opposta all’estremità di fondo e aperta sul lato anteriore 42 del corpo, destinato ad essere rivolto verso gli aghi della macchina tessile.
L’estremità di fondo 11 consente l’inserimento in successione del secondo pistone 16a e del primo pistone 15a, mentre l’estremità di testa 12 consente l’inserimento, almeno parziale, della porzione di aggancio 81a della prima camma di comando 8a.
Come descritto sopra, ciascuno dei due pistoni à ̈ traslabile selettivamente nella prima sede tra una prima posizione (arretrata) e una seconda posizione (avanzata), rispetto allo sviluppo longitudinale della prima sede dall’estremità di fondo all’estremità di testa.
Come mostrato esemplarmente nelle figure, la prima sede 4a presenta una sezione non decrescente (ossia strettamente crescente oppure composta da tratti in cui la sezione cresce (ad esempio allargamenti a gradino) e tratti a sezione costante) dall’estremità di testa 12 all’estremità di fondo 11, e non presenta sottosquadri dall’estremità di testa all’estremità di fondo. Preferibilmente la prima sede presenta una sezione rastremata dall’estremità di fondo all’estremità di testa.
Più in dettaglio, vantaggiosamente la prima sede 4a presenta in serie, dall’estremità di fondo all’estremità di testa, una prima sezione 101, una seconda sezione 102 e una terza sezione 103, strettamente decrescenti e preferibilmente di forma circolare.
Preferibilmente la prima sezione 101 presenta un primo diametro, la seconda sezione 102 presenta un secondo diametro minore del primo diametro, e la terza sezione 103 presenta un terzo diametro minore del secondo diametro.
Preferibilmente la prima sede 4a presenta un primo spallamento (o prima sezione di battuta 41a, definita sopra) tra la prima e la seconda sezione e un secondo spallamento (o seconda sezione di battuta 42a, definita sopra) tra la seconda e la terza sezione. Il primo e il secondo spallamento definiscono i finecorsa per il movimento di avanzamento rispettivamente del primo pistone e del secondo pistone, dalla rispettiva prima posizione alla rispettiva seconda posizione.
Come mostrato esemplarmente nelle figure, il primo pistone 15a comprende preferibilmente una porzione posteriore 24a e una porzione anteriore 25a solidali tra loro e sviluppantesi in serie lungo un asse longitudinale del primo pistone; la porzione anteriore 25a risulta a valle della porzione posteriore 24a quando il pistone à ̈ inserito nella sede. La porzione posteriore riceve una spinta dal flusso di aria compressa che alimenta il primo pistone (mediante il suddetto primo percorso d’aria), mentre la porzione anteriore trasmette assialmente la spinta a valle del primo pistone (verso il secondo pistone).
Preferibilmente, il primo pistone à ̈ inserito nella prima sede in modo tale che il suo asse longitudinale sia coassiale con lo sviluppo longitudinale della sede. Come mostrato esemplarmente nelle figure, le porzioni posteriore e anteriore del primo pistone hanno una conformazione cilindrica, la porzione posteriore avendo un diametro sostanzialmente pari al suddetto primo diametro e la porzione anteriore avendo un diametro sostanzialmente pari al suddetto secondo diametro. Il primo pistone presenta quindi un gradino tra la porzione posteriore e la porzione anteriore, tale gradino essendo sostanzialmente controsagomato al suddetto primo spallamento 41a.
Preferibilmente il secondo pistone 16a comprende una rispettiva porzione posteriore 26a e una rispettiva porzione anteriore 27a solidali tra loro e sviluppantesi in serie lungo un asse longitudinale del secondo pistone; la porzione anteriore risulta a valle della porzione posteriore quando il pistone à ̈ inserito nella sede. La porzione posteriore ricevendo una rispettiva spinta dal rispettivo flusso di aria compressa che alimenta il secondo pistone (mediante il suddetto secondo percorso d’aria), mentre la porzione anteriore trasmette assialmente tale spinta a valle del pistone (verso la camma di comando).
Come mostrato esemplarmente nelle figure, il secondo pistone 16a à ̈ inserito nella prima sede in modo tale che il suo asse longitudinale sia coassiale con lo sviluppo longitudinale della sede e - in aggiunta - con il rispettivo asse longitudinale del primo pistone.
Preferibilmente le porzioni posteriore 26a e anteriore 27a del secondo pistone 16a hanno una conformazione cilindrica, la porzione posteriore avendo un diametro sostanzialmente pari al suddetto secondo diametro e la porzione anteriore avendo un diametro sostanzialmente pari al suddetto terzo diametro. Il secondo pistone presenta quindi un rispettivo gradino tra la porzione posteriore e la porzione anteriore, tale gradino essendo sostanzialmente controsagomato al secondo spallamento 42a.
Preferibilmente la porzione anteriore 25a del primo pistone 15a e la porzione posteriore 26a del secondo pistone 16a hanno il medesimo diametro, sostanzialmente pari a detto secondo diametro della sede, e risultano, quando il secondo pistone si trova nella sua prima posizione, a contatto l’una con l’altra, ovvero con una superficie posteriore del secondo pistone attestata in battuta sulla suddetta superficie di testa del primo pistone.
Come visibile esemplarmente nelle figure, la porzione anteriore del primo pistone termina con la suddetta superficie di testa e la porzione anteriore del secondo pistone presenta la suddetta porzione frontale di aggancio (per il montaggio della camma di comando).
Preferibilmente il primo pistone 15a comprende una prima guarnizione 111 avvolta attorno alla porzione posteriore 24a in modo tale da risultare interposta tra quest’ultima e la prima sezione 101 della sede 4a e realizzare una tenuta d’aria tra il primo pistone e la prima sezione della sede sia staticamente che durante la traslazione del pistone.
Preferibilmente il primo pistone 15a comprende una seconda guarnizione 112 avvolta attorno alla porzione anteriore 25a in modo tale da risultare interposta tra quest’ultima e la seconda sezione 102 della sede 4a e realizzare una tenuta d’aria tra primo pistone e seconda sezione della sede sia staticamente che durante la traslazione del pistone.
Preferibilmente il secondo pistone 16a comprende una rispettiva prima guarnizione 113 avvolta attorno alla rispettiva porzione posteriore 26a in modo tale da risultare interposta tra quest’ultima e la seconda sezione 102 della sede e realizzare una tenuta d’aria tra il secondo pistone e la seconda sezione della sede sia staticamente che durante la traslazione del pistone.
Preferibilmente il secondo pistone 16a, ad esempio qualora fosse presente una molla pneumatica per il rientro del pistone, comprende una rispettiva seconda guarnizione (non mostrata) avvolta attorno alla rispettiva porzione anteriore 27a in modo tale da risultare interposta tra quest’ultima e la terza sezione 103 della sede e realizzare una tenuta d’aria tra il secondo pistone e la terza sezione della sede sia staticamente che durante la traslazione del pistone.
Preferibilmente il primo attuatore à ̈ dotato di mezzi per il montaggio diretto della prima camma al primo attuatore. Tali mezzi per il montaggio comprendendo una vite (eventualmente dotata di rosetta piana o elastica) inseribile in un foro del secondo pistone e impegnante un foro filettato realizzato nella porzione di aggancio della prima camma, in modo tale da rendere la prima camma solidale, e preferibilmente coassiale, con il secondo pistone.
In un aspetto detto foro nel secondo pistone à ̈ passante tra la porzione posteriore e la porzione anteriore, e detta vite à ̈ inseribile in detto foro dal lato della porzione posteriore del pistone in modo tale che la testa della vite sia accessibile dalla porzione posteriore e lo stelo della vite fuoriesca dalla porzione anteriore per avvitarsi in detto foro filettato della camma.
Le configurazioni operative (arretrata, intermedia, avanzata) che possono essere assunte dal primo attuatore sono le medesime già descritte sopra e mostrate nelle figure 6a, 6b e 6c.
Si noti, come esposto sopra, che il corpo 2 del dispositivo della presente invenzione può comprendere inoltre, a seconda delle esigenze della macchina tessile alla quale à ̈ destinato il dispositivo 1, anche un secondo attuatore 5b ed eventualmente un terzo attuatore 5c e un quarto attuatore 5d. La forma realizzativa esemplarmente mostrata nelle figure presenta proprio un corpo dotato di quattro sedi distinte (4a, 4b, 4c e 4d) per quattro attuatori azionanti ciascuna una rispettiva camma di comando. I numeri di riferimento utilizzati per elementi omologhi nei diversi attuatori (con rispettiva sede, camma di comando, etc.) sono i medesimi, aggiungendo la lettera “a†per il primo attuatore, la lettera “b†per il secondo attuatore, la lettera “c†per il terzo attuatore e la lettera “d†per il quarto attuatore.
Il corpo 2 secondo la presente invenzione, caratterizzato dall’essere realizzato in corpo unico, consente di mettere a disposizione un peculiare metodo per la realizzazione di un dispositivo a camme mobili per il comando degli aghi di una macchina tessile. Tale metodo comprende le fasi di:
- predisporre il suddetto corpo 2;
- predisporre almeno una prima camma di comando 8a;
- predisporre almeno un primo attuatore dotato dei rispettivi primo e secondo pistone;
- inserire dall’estremità di fondo della sede il secondo pistone, in modo tale che risulti alloggiato traslabilmente nella sede;
- inserire nell’estremità di testa della sede, almeno parzialmente, la porzione di aggancio della prima camma di comando, e montare tale porzione di aggancio al secondo pistone, in modo tale da rendere la prima camma solidale al secondo pistone;
- inserire dall’estremità di fondo della sede il primo pistone, in modo tale che risulti alloggiato traslabilmente nella sede e sia disposto in serie al secondo pistone lungo lo sviluppo longitudinale della prima sede;
- azionare selettivamente, e indipendentemente, il primo e il secondo pistone del primo attuatore per comandare il movimento della prima camma di comando (tra le configurazioni arretrata, intermedia e avanzata).
L’invenzione così concepita à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo, e che i componenti citati sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti. L’invenzione consegue importanti vantaggi. Innanzi tutto l’invenzione consente di superare almeno alcuni degli inconvenienti della tecnica nota. Inoltre, il dispositivo della presente invenzione ha una struttura semplice e razionale, e consente di ottenere in modo efficace le funzionalità tessili richieste dalle macchine tessili (sia nuove che già esistenti), in particolare movimentando con precisione le camme di comando di aghi di una frontura di una macchina tessile. Il dispositivo della presente invenzione consente vantaggiosamente di migliorare le prestazioni di una macchina tessile, in particolare di aumentare la velocità di produzione della maglia, accrescendo la produttività tessile della macchina. Inoltre, il dispositivo della presente invenzione à ̈ versatile, modulare e facilmente adattabile alle diverse esigenze tessili. Un ulteriore vantaggio del dispositivo della presente invenzione risiede nella capacità di mantenere i circuiti pneumatici puliti e privi di sostanze contaminanti. Inoltre, il dispositivo risulta maggiormente affidabile, resistente ai guasti e caratterizzato da una vita utile maggiore rispetto ai dispositivi noti. Inoltre, il dispositivo della presente invenzione necessita di una minore manutenzione. Il dispositivo della presente invenzione risulta inoltre di semplice e/o robusta e/o economica realizzazione.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (1) a camme mobili per il comando di aghi di una frontura di una macchina tessile, il dispositivo comprendendo: - un corpo (2) del dispositivo dotato di almeno una prima sede (4a) di alloggiamento avente uno sviluppo longitudinale e configurata per alloggiare mobilmente almeno un primo attuatore (5a) in detto corpo; - almeno una prima camma di comando (8a) mobilmente montata ed associata a detto corpo (2) e destinata ad interagire con almeno un ago di una frontura di una macchina tessile, preferibilmente con almeno un ago di un cilindro di una macchina tessile circolare; - almeno un primo attuatore (5a), mobilmente alloggiato almeno parzialmente in detta prima sede (4a) di alloggiamento in detto corpo e destinato a movimentare in modo controllato detta prima camma di comando (8a); in cui detto primo attuatore comprende un primo pistone (15a) e un secondo pistone (16a) distinti tra loro e traslabilmente alloggiati in detta prima sede, detti primo e secondo pistone essendo disposti in serie lungo detto sviluppo longitudinale della prima sede e potendo traslare in modo indipendente l’uno rispetto all’altro, detto corpo (2) del dispositivo essendo uno e uno solo, ed essendo realizzato in pezzo unico.
  2. 2. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, in cui la prima sede (4a) à ̈ dotata di una prima estremità di fondo (11), aperta su un lato posteriore (41) del corpo (2), e di una seconda estremità di testa (12), opposta a detta estremità di fondo e aperta su un lato anteriore (42) del corpo (2), destinato ad essere rivolto verso gli aghi della macchina tessile, l’estremità di fondo consentendo l’inserimento in successione di detti secondo pistone (16a) e primo pistone (15a) e l’estremità di testa consentendo l’inserimento, almeno parziale, di una porzione di aggancio (81a) della prima camma di comando, in modo tale che la porzione di aggancio sia collegabile a detto secondo pistone (16a) e che una porzione operativa (82a) della prima camma (8a) fuoriesca dalla prima sede (4a), su detto lato anteriore (42) del corpo, per cooperare con uno o più aghi della frontura della macchina tessile.
  3. 3. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto primo pistone (15a) à ̈ traslabile selettivamente in detta prima sede almeno tra una prima posizione, nella quale à ̈ arretrato in detta sede in corrispondenza di detta estremità di fondo (11), e una seconda posizione nella quale à ̈ avanzato in detta prima sede verso detta estremità di testa (12), e/o in cui detto secondo pistone (16a) à ̈ alloggiato nella prima sede a valle di detto primo pistone rispetto allo sviluppo longitudinale della prima sede da detta estremità di fondo a detta estremità di testa, detto secondo pistone (16a) essendo traslabile selettivamente in detta prima sede almeno tra una rispettiva prima posizione nella quale à ̈ arretrato in detta sede e attestato in battuta su una superficie di testa di detto primo pistone (15a), e una rispettiva seconda posizione nella quale à ̈ avanzato in detta prima sede rispetto alla superficie di testa del primo pistone verso detta estremità di testa, e/o in cui il secondo pistone (16a) del primo attuatore (5a) à ̈ dotato di una porzione frontale di aggancio (17a) alla quale à ̈ destinata ad essere collegata solidalmente la porzione di aggancio (81a) della prima camma di comando, in modo tale che la traslazione del primo e/o del secondo pistone del primo attuatore determini una corrispondente traslazione di detta prima camma di comando in inserimento e in fuoriuscita da detta prima sede.
  4. 4. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la prima sede (4a) presenta una sezione non decrescente dall’estremità di testa (12) all’estremità di fondo (11), e/o in cui la prima sede non presenta sottosquadri dall’estremità di testa all’estremità di fondo, e/o in cui la prima sede (4a) presenta in serie, dall’estremità di fondo all’estremità di testa, una prima sezione (101), una seconda sezione (102) e una terza sezione (103), strettamente decrescenti e preferibilmente circolari, e/o in cui la prima sezione (101) presenta un primo diametro, la seconda sezione (102) presenta un secondo diametro minore del primo diametro, e la terza sezione (103) presenta un terzo diametro minore del secondo diametro, e/o in cui la prima sede presenta un primo spallamento (41a) tra la prima (101) e la seconda sezione (102) e un secondo spallamento (42a) tra la seconda (102) e la terza sezione (103), detti primo e secondo spallamento definendo dei fine-corsa per il movimento di avanzamento rispettivamente del primo pistone (15a) e del secondo pistone (16a), dalla rispettiva prima posizione alla rispettiva seconda posizione.
  5. 5. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il primo pistone (15a) comprende una porzione posteriore (24a) e una porzione anteriore (25a) solidali tra loro e sviluppantesi in serie lungo un asse longitudinale del primo pistone, detta porzione anteriore (25a) risultando a valle di detta porzione posteriore (24a) quando il primo pistone à ̈ inserito nella prima sede, detta porzione posteriore (24a) ricevendo una spinta da un flusso di aria compressa alimentante il primo pistone e detta porzione anteriore (25a) trasmettendo assialmente detta spinta a valle del pistone, e/o in cui il primo pistone (15a) à ̈ inserito in detta prima sede (4a) in modo tale che il suo asse longitudinale sia coassiale con lo sviluppo longitudinale della sede, e/o in cui le porzioni posteriore e anteriore del primo pistone hanno una conformazione cilindrica, la porzione posteriore (24a) avendo un diametro sostanzialmente pari a detto primo diametro e la porzione anteriore (25a) avendo un diametro sostanzialmente pari a detto secondo diametro, il primo pistone (15a) presentando un gradino tra la porzione posteriore e la porzione anteriore, detto gradino essendo sostanzialmente controsagomato a detto primo spallamento (41a).
  6. 6. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il secondo pistone (16a) comprende una rispettiva porzione posteriore (26a) e una rispettiva porzione anteriore (27a) solidali tra loro e sviluppantesi in serie lungo un asse longitudinale del secondo pistone, detta porzione anteriore (27a) risultando a valle di detta porzione posteriore (26a) quando il secondo pistone à ̈ inserito nella prima sede, detta porzione posteriore (26a) ricevendo una rispettiva spinta da un rispettivo flusso di aria compressa alimentante il secondo pistone e detta porzione anteriore (27a) trasmettendo assialmente detta spinta a valle del secondo pistone, e/o in cui il secondo pistone (16a) à ̈ inserito in detta prima sede in modo tale che il suo asse longitudinale sia coassiale con lo sviluppo longitudinale della sede e preferibilmente con il rispettivo asse longitudinale del primo pistone, e/o in cui le porzioni posteriore e anteriore del secondo pistone hanno una conformazione cilindrica, la porzione posteriore (26a) avendo un diametro sostanzialmente pari a detto secondo diametro e la porzione anteriore (27a) avendo un diametro sostanzialmente pari a detto terzo diametro, il secondo pistone (16a) presentando un rispettivo gradino tra la porzione posteriore e la porzione anteriore, detto gradino essendo sostanzialmente controsagomato a detto secondo spallamento (42a).
  7. 7. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il primo pistone (15a) comprende una prima guarnizione (111) avvolta attorno a detta porzione posteriore (24a) in modo tale da risultare interposta tra quest’ultima e la prima sezione (101) della sede e realizzare una tenuta d’aria tra il primo pistone e la prima sezione della sede sia staticamente che durante la traslazione del pistone, e/o in cui il primo pistone (15a) comprende una seconda guarnizione (112) avvolta attorno a detta porzione anteriore (25a) in modo tale da risultare interposta tra quest’ultima e la seconda sezione (102) della sede e realizzare una tenuta d’aria tra primo pistone e seconda sezione della sede sia staticamente che durante la traslazione del pistone, e/o in cui il secondo pistone (16a) comprende una rispettiva prima guarnizione (113) avvolta attorno alla rispettiva porzione posteriore (26a) in modo tale da risultare interposta tra quest’ultima e la seconda sezione (102) della sede e realizzare una tenuta d’aria tra il secondo pistone e la seconda sezione della sede sia staticamente che durante la traslazione del pistone, e/o in cui il secondo pistone (16a) comprende una rispettiva seconda guarnizione avvolta attorno alla rispettiva porzione anteriore (27a) in modo tale da risultare interposta tra quest’ultima e la terza sezione (103) della sede e realizzare una tenuta d’aria tra il secondo pistone e la terza sezione della sede sia staticamente che durante la traslazione del pistone.
  8. 8. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto primo attuatore (5a) à ̈ configurato per operare selettivamente almeno tra le seguenti configurazioni operative: - una configurazione arretrata, nella quale il primo (15a) e il secondo pistone (16a) sono entrambi nella rispettiva prima posizione, la porzione di aggancio (81a) della prima camma (8a) risultando arretrata nella prima sede (4a); - una configurazione intermedia, nella quale il primo pistone à ̈ nella rispettiva seconda posizione e il secondo pistone à ̈ nella rispettiva prima posizione, la porzione di aggancio della prima camma risultando parzialmente avanzata nella prima sede; - una configurazione avanzata, nella quale il secondo pistone à ̈ nella rispettiva seconda posizione e la porzione di aggancio della prima camma risulta completamente avanzata nella prima sede, mentre il primo pistone può essere nella rispettiva prima posizione o nella rispettiva seconda posizione.
  9. 9. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre un secondo attuatore (5b), mobilmente alloggiato almeno parzialmente in una seconda sede (4b) di alloggiamento, preferibilmente identica o equivalente a detta prima sede (4a) di alloggiamento e ricavata in detto corpo (2), detto secondo attuatore (5b) essendo destinato a movimentare in modo controllato una seconda camma di comando (8b) a sua volta destinata ad interagire con almeno un ago di una frontura di una macchina tessile, detto secondo attuatore comprendendo un rispettivo primo pistone e un rispettivo secondo pistone aventi le medesime caratteristiche descritte in relazione al primo attuatore, e/o in cui il dispositivo comprende un terzo e/o un quarto attuatore, preferibilmente identici o equivalenti a detto primo attuatore, alloggiati in una terza sede (4c) e/o in una quarta sede (4d) di detto corpo (2) e destinati a movimentare in modo controllato una terza (8c) e/o una quarta camma di comando (8b).
  10. 10. Metodo per la realizzazione di un dispositivo (1) a camme mobili per il comando di aghi di una frontura di una macchina tessile, il metodo comprendendo le fasi di: - predisporre un corpo (2) del dispositivo dotato di almeno una prima sede (4a) di alloggiamento avente uno sviluppo longitudinale e configurata per alloggiare mobilmente almeno un primo attuatore (5a) in detto corpo, detta prima sede (4a) essendo dotata di una prima estremità di fondo (11), aperta su un lato posteriore (41) del corpo (2), e di una seconda estremità di testa (12), opposta a detta estremità di fondo e aperta su un lato anteriore (42) del corpo (2), destinato ad essere rivolto verso gli aghi della macchina tessile; - predisporre almeno una prima camma di comando (8a) destinata ad interagire con almeno un ago di una frontura di una macchina tessile, preferibilmente con almeno un ago di un cilindro di una macchina tessile circolare; - predisporre un primo attuatore (5a) comprendente un primo pistone (15a) e un secondo pistone (16a) e destinato a movimentare in modo controllato detta prima camma di comando (8a); - inserire dall’estremità di fondo (11) della prima sede detto secondo pistone (16a), in modo tale che risulti alloggiato traslabilmente in detta sede; - inserire nell’estremità di testa (12) della sede, almeno parzialmente, una porzione di aggancio (81a) della prima camma di comando (8a), e montare tale porzione di aggancio a detto secondo pistone (16a), in modo tale da rendere la prima camma solidale al secondo pistone; - inserire dall’estremità di fondo (11) della sede detto primo pistone (15a), in modo tale che risulti alloggiato traslabilmente in detta sede e sia disposto in serie a detto secondo pistone (16a) lungo detto sviluppo longitudinale della prima sede; - azionare selettivamente, e indipendentemente, detti primo e secondo pistone del primo attuatore per comandare il movimento della prima camma di comando.
IT000071A 2013-05-20 2013-05-20 Dispositivo a camme mobili per il comando di aghi di una frontura di una macchina tessile ITBS20130071A1 (it)

Priority Applications (6)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000071A ITBS20130071A1 (it) 2013-05-20 2013-05-20 Dispositivo a camme mobili per il comando di aghi di una frontura di una macchina tessile
CN201310452305.1A CN104178900B (zh) 2013-05-20 2013-09-27 用于支配针织机的针床上的针的移动凸轮设备
BR112015029136-8A BR112015029136B1 (pt) 2013-05-20 2014-05-15 Dispositivo de came móvel para comandar agulhas de um leito de agulha de um tear de malha; e método para realizar um dispositivo de came móvel
US14/892,500 US9689095B2 (en) 2013-05-20 2014-05-15 Mobile cam device for commanding needles of a needle bed of a knitting machine
PCT/IB2014/061465 WO2014188315A1 (en) 2013-05-20 2014-05-15 Mobile cam device for commanding needles of a needle bed of a knitting machine
EP14731052.8A EP2999813B1 (en) 2013-05-20 2014-05-15 Mobile cam device for commanding needles of a needle bed of a knitting machine

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000071A ITBS20130071A1 (it) 2013-05-20 2013-05-20 Dispositivo a camme mobili per il comando di aghi di una frontura di una macchina tessile

Publications (1)

Publication Number Publication Date
ITBS20130071A1 true ITBS20130071A1 (it) 2014-11-21

Family

ID=48877333

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT000071A ITBS20130071A1 (it) 2013-05-20 2013-05-20 Dispositivo a camme mobili per il comando di aghi di una frontura di una macchina tessile

Country Status (6)

Country Link
US (1) US9689095B2 (it)
EP (1) EP2999813B1 (it)
CN (1) CN104178900B (it)
BR (1) BR112015029136B1 (it)
IT (1) ITBS20130071A1 (it)
WO (1) WO2014188315A1 (it)

Families Citing this family (12)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
ITBS20130172A1 (it) * 2013-11-21 2015-05-22 Santoni & C Spa Dispositivo di comando per una macchina tessile
USD873307S1 (en) * 2017-11-23 2020-01-21 Santoni S.P.A. Textile machine
IT201900005730A1 (it) * 2019-04-12 2020-10-12 Santoni & C Spa Dispositivo di supporto e comando per macchine tessili circolari
IT201900005736A1 (it) * 2019-04-12 2020-10-12 Santoni & C Spa Dispositivo di supporto e comando per macchine tessili circolari
TWD207732S (zh) * 2019-06-12 2020-10-11 義大利商聖東尼股份公司 紡織機組件
TWD210322S (zh) * 2019-06-18 2021-03-11 義大利商聖東尼股份公司 紡織機構件
TWD208383S (zh) * 2019-06-18 2020-11-21 義大利商聖東尼股份公司 紡織機構件
TWD210323S (zh) * 2019-06-18 2021-03-11 義大利商聖東尼股份公司 紡織機構件
TWD207736S (zh) * 2019-06-18 2020-10-11 義大利商聖東尼股份公司 紡織機構件
TWD208198S (zh) * 2019-06-18 2020-11-11 義大利商聖東尼股份公司 紡織機構件
TWD208197S (zh) * 2019-06-18 2020-11-11 義大利商聖東尼股份公司 紡織機構件
CN110184734B (zh) * 2019-06-27 2024-04-05 绍兴巴鲁特智能科技有限公司 常开式机头三角气缸

Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US5187951A (en) * 1990-07-10 1993-02-23 Bentley Group Limited Circular knitting machines
US5802877A (en) * 1997-02-13 1998-09-08 James W. Yates Circular knitting machine for making a sock with a knitted toe pocket
EP2402492A1 (en) * 2010-06-30 2012-01-04 Kuo-Chao Chao Needle selecting device for a circular knitting machine

Family Cites Families (10)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
CS164985B1 (it) * 1969-03-12 1975-11-28
US3972207A (en) * 1974-11-04 1976-08-03 Vinatex Knitting Systems, Inc. Selection device for the needles of a knitting machine
IT1250422B (it) * 1991-05-31 1995-04-07 Lonati Srl Macchina circolare per maglieria o calzetteria con circuito pneumatico di servizio perfezionato
GB2318805B (en) * 1996-08-06 2000-07-26 Pai Lung Machinery Mill Co Ltd Jacquard mechanism of a circular knitting machine
TW511664U (en) * 2001-12-31 2002-11-21 Bo-San Lin Improved forward/backward structure of triangular steel for sock-knitting machine
DE602004018448D1 (de) * 2003-10-15 2009-01-29 Mbi Technology Co Ltd Rundstrickmaschine für Intarsien-Gestrickstücke
CN2775082Y (zh) * 2005-02-03 2006-04-26 大康织机股份有限公司 针织机的织针行程控制机构
CN200946190Y (zh) * 2006-08-18 2007-09-12 王来成 变色调纱装置的驱动机构
CN202214556U (zh) * 2011-08-19 2012-05-09 杨凤娟 多功能提花双面无缝一体成型机
CN202881596U (zh) * 2012-11-20 2013-04-17 宁波慈星股份有限公司 一种具有驱动凸轮的圆机密度调节装置

Patent Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US5187951A (en) * 1990-07-10 1993-02-23 Bentley Group Limited Circular knitting machines
US5802877A (en) * 1997-02-13 1998-09-08 James W. Yates Circular knitting machine for making a sock with a knitted toe pocket
EP2402492A1 (en) * 2010-06-30 2012-01-04 Kuo-Chao Chao Needle selecting device for a circular knitting machine

Also Published As

Publication number Publication date
US9689095B2 (en) 2017-06-27
WO2014188315A1 (en) 2014-11-27
BR112015029136B1 (pt) 2022-03-03
US20160102423A1 (en) 2016-04-14
EP2999813A1 (en) 2016-03-30
BR112015029136A2 (pt) 2017-07-25
EP2999813B1 (en) 2020-07-29
CN104178900B (zh) 2016-11-23
CN104178900A (zh) 2014-12-03

Similar Documents

Publication Publication Date Title
ITBS20130070A1 (it) Dispositivo a camme mobili per il comando di aghi di una frontura di una macchina tessile
ITBS20130071A1 (it) Dispositivo a camme mobili per il comando di aghi di una frontura di una macchina tessile
JP2012505359A5 (it)
KR101444574B1 (ko) 제어 밸브
CN102483173B (zh) 流体控制器
ITBS20130172A1 (it) Dispositivo di comando per una macchina tessile
JP5635132B2 (ja) 一体型単一弁から構成された二重弁
KR20190133257A (ko) 증압장치
KR101416566B1 (ko) 유압실린더의 동조장치
KR101397218B1 (ko) 제어 밸브
CN108350750B (zh) 具有快速关闭阀和调节阀的涡轮机
JP2012017793A (ja) 流体作動式調節弁装置及びそれを使用した自動機器の制御機構
KR20140094325A (ko) 압력 부스터의 메인에어 급기용 바이패스 장치
CN109402807A (zh) 制造卷绕筒子的纺织机
KR101204454B1 (ko) 역류방지밸브
IT201800007340A1 (it) Gruppo operatore per la lavorazione di un pannello ed il relativo metodo di lavorazione.
EP2063127A1 (en) Safety device for intake valves
KR20190056441A (ko) 간헐적 에어 발생장치
EP2610535B1 (en) Pilot-operated valve and fluid control unit comprising said valve
ITCR20120026A1 (it) Aspirapolvere plurifiltro con dispositivo di pulizia a scuotimento indipendente per ogni filtro
KR101193863B1 (ko) 작동표시형 체크밸브
KR20180135290A (ko) 이중 안전 밸브 및 이를 구비한 가스 배관 시스템
JP2006226385A (ja) 配管構造、弁体作動装置及び配管
CZ269091A3 (en) control device for a sliding cam system
UA93415C2 (en) Valve arrangement