ITBS20130043A1 - Dispositivo parafreddo regolabile in lunghezza - Google Patents

Dispositivo parafreddo regolabile in lunghezza

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ITBS20130043A1
ITBS20130043A1 IT000043A ITBS20130043A ITBS20130043A1 IT BS20130043 A1 ITBS20130043 A1 IT BS20130043A1 IT 000043 A IT000043 A IT 000043A IT BS20130043 A ITBS20130043 A IT BS20130043A IT BS20130043 A1 ITBS20130043 A1 IT BS20130043A1
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IT
Italy
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movement mechanism
thrust
door
cylindrical body
internal
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IT000043A
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English (en)
Inventor
Cesare Comaglio
Original Assignee
Comaglio S R L
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E06DOORS, WINDOWS, SHUTTERS, OR ROLLER BLINDS IN GENERAL; LADDERS
    • E06BFIXED OR MOVABLE CLOSURES FOR OPENINGS IN BUILDINGS, VEHICLES, FENCES OR LIKE ENCLOSURES IN GENERAL, e.g. DOORS, WINDOWS, BLINDS, GATES
    • E06B7/00Special arrangements or measures in connection with doors or windows
    • E06B7/16Sealing arrangements on wings or parts co-operating with the wings
    • E06B7/18Sealing arrangements on wings or parts co-operating with the wings by means of movable edgings, e.g. draught sealings additionally used for bolting, e.g. by spring force or with operating lever
    • E06B7/20Sealing arrangements on wings or parts co-operating with the wings by means of movable edgings, e.g. draught sealings additionally used for bolting, e.g. by spring force or with operating lever automatically withdrawn when the wing is opened, e.g. by means of magnetic attraction, a pin or an inclined surface, especially for sills
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    • E06B7/215Sealing arrangements on wings or parts co-operating with the wings by means of movable edgings, e.g. draught sealings additionally used for bolting, e.g. by spring force or with operating lever automatically withdrawn when the wing is opened, e.g. by means of magnetic attraction, a pin or an inclined surface, especially for sills with sealing strip being moved to a retracted position by elastic means, e.g. springs

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  • Civil Engineering (AREA)
  • Structural Engineering (AREA)
  • Specific Sealing Or Ventilating Devices For Doors And Windows (AREA)
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  • Freezers Or Refrigerated Showcases (AREA)

Description

DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda un dispositivo parafreddo per porte, ed in particolare un dispositivo parafreddo adatto ad essere montato su una porta o anta di porta munita di un catenaccio a pavimento.
I dispositivi parafreddo per porte comprendono generalmente un elemento fisso ed un elemento mobile rispetto all’elemento fisso, l’elemento mobile appoggiando a terra quando la porta à ̈ chiusa e sollevandosi quando la porta viene aperta.
In particolare, sono noti dispositivi parafreddo per porte che comprendono:
- un profilato canaliforme da fissare in una sede alla base di un battente di porta;
- un elemento mobile montato nel profilato canaliforme con possibilità di spostamenti in altezza, verso e lontano dal pavimento sotto la porta;
- almeno una guarnizione di tenuta portata dall’elemento mobile e destinata ad appoggiare a terra; - un elemento di spinta ad almeno un’estremità dell’elemento mobile destinato ad impegnarsi con un rispettivo stipite della porta per causare l’abbassamento dell’elemento mobile e l’appoggio a terra della guarnizione di tenuta solo quando la porta à ̈ chiusa.
Un meccanismo di movimentazione, ad esempio di tipo articolato mediante leve a parallelogramma e/o molle di ritorno, à ̈ montato nell’elemento mobile per consentire gli spostamenti in altezza di quest’ultimo. L’elemento di spinta à ̈ fissato al meccanismo di movimentazione in modo tale che, quando impegnato dallo stipite della porta, causa l’attivazione del meccanismo provocando quindi l’abbassamento dell’elemento mobile.
In una forma di realizzazione usuale, l’elemento di spinta comprende una barra filettata di collegamento al meccanismo di movimentazione ed una testa di spinta fissata ad un’estremità di detta barra filettata. La barra filettata à ̈ adatta a consentire, in fase di montaggio del dispositivo alla porta, un’escursione dell’elemento di spinta rispetto al meccanismo di movimentazione, in modo da effettuare una regolazione della sua estensione in funzione della distanza del dispositivo parafreddo dallo stipite della porta.
Un dispositivo parafreddo di questo tipo à ̈ descritto ad esempio nel documento IT1314655 a nome della stessa Richiedente.
Al fine di consentire il montaggio del dispositivo parafreddo su porte o ante di porte provviste di un catenaccio a pavimento, ovvero munite di un perno verticale che si abbassa per impegnare una sede ricavata nel pavimento, à ̈ noto ricavare un foro passante nel dispositivo parafreddo, in prossimità dell’estremità opposta rispetto a quella in cui à ̈ presente l’elemento di spinta.
A causa della presenza di tale foro passante, da una parte, e dell’elemento di spinta, dall’altra, il dispositivo parafreddo non può più essere prodotto in una o in poche taglie ed essere poi accorciato al momento del montaggio in opera per adattarlo alla lunghezza della porta o anta, se non per un adattamento fine, dell’ordine di pochi millimetri. Va tenuto presente, inoltre, specialmente nel caso di porte a doppia anta, la variabilità nella lunghezza dell’anta à ̈ molto elevata.
Di fatto, attualmente, il produttore di dispositivi parafreddo deve essere in grado di fornire una vasta gamma di taglie di dispositivi parafreddo e l’installatore deve conoscere la lunghezza precisa della porta o anta su cui deve essere montato il dispositivo, prima di ordinarlo.
Scopo della presente invenzione à ̈ quello di proporre un dispositivo parafreddo in grado di ovviare alle limitazioni di cui soffrono i dispositivi attuali, soprattutto nel caso dell’applicazione a porte o ante di porte provviste di catenaccio a pavimento.
Detto scopo à ̈ conseguito con un dispositivo parafreddo secondo la rivendicazione 1. Le rivendicazioni dipendenti descrivono forme di realizzazione preferite del dispositivo.
Le caratteristiche e i vantaggi del dispositivo parafreddo secondo l’invenzione risulteranno comunque evidenti dalla descrizione di seguito riportata di suoi esempi preferiti di realizzazione, dati a titolo indicativo e non limitativo, con riferimento alle allegate figure, in cui:
- La figura 1 illustra, in vista prospettica, il dispositivo parafreddo secondo l’invenzione con il profilato di supporto e l’elemento mobile separati tra loro;
- La figura 2 à ̈ una vista a parti separate di una testa di spinta dell’elemento di spinta del dispositivo parafreddo;
- La figura 3 rappresenta la testa di spinta assemblata e in una configurazione di minima lunghezza;
- La figura 4 rappresenta la testa di spinta assemblata e in una configurazione prossima alla massima estensione;
- La figura 5 mostra, in sezione assiale, una porzione terminale del dispositivo parafreddo in una configurazione di minima estensione dell’elemento di spinta, per consentire il taglio trasversale del dispositivo;
- la figura 6 à ̈ una vista analoga alla precedente, con l’elemento di spinta in una configurazione di utilizzo alla minima estensione;
- la figura 7 à ̈ una vista analoga alla precedente, con l’elemento di spinta in una configurazione di utilizzo alla massima estensione; e
- la figura 8 Ã ̈ una sezione trasversale del dispositivo parafreddo, prima del suo avvitamento ad una porta.
In detti disegni, con 1 à ̈ stato indicato un dispositivo parafreddo per porte o ante di porte secondo l’invenzione nel suo complesso. Il dispositivo di seguito descritto à ̈ idoneo in particolare ad essere montato su una porta o anta di porta provvista di un catenaccio a pavimento.
Il dispositivo parafreddo 1 comprende un profilato di supporto canaliforme 10, adatto ad essere fissato alla base del battente di una porta o di un’anta di porta, ad esempio mediante viti 12, ed un elemento mobile 20 montato nel profilato canaliforme 10 e munito di un meccanismo di movimentazione 22 adatto a consentire spostamenti in altezza dell’elemento mobile, verso e lontano dal pavimento sotto la porta.
L’elemento mobile 20 porta almeno una guarnizione di tenuta 24 destinata ad appoggiare a terra quando detto elemento mobile 20 à ̈ abbassato.
Il meccanismo di movimentazione 22 può essere un meccanismo articolato con leve a parallelogramma e molle di ritorno, ad esempio del tipo descritto nel brevetto IT1314655 a nome della stessa Richiedente. Poiché il meccanismo di movimentazione 22 à ̈ di per sé noto e per non appesantire eccessivamente la presente esposizione, per una descrizione dettagliata di un suo possibile esempio di realizzazione si rimanda al documento brevettuale sopra richiamato.
Ai fini della presente invenzione à ̈ sufficiente menzionare che a tale meccanismo di movimentazione 22 à ̈ fissato un elemento di spinta 30 che si estende ad un’estremità dell’elemento mobile 20 in modo da impegnarsi con un rispettivo stipite della porta per causare l’attivazione del meccanismo di movimentazione e provocare quindi l’abbassamento dell’elemento mobile 20.
L’elemento di spinta 30 comprende una barra filettata 32 di collegamento al meccanismo di movimentazione 20 ed una testa di spinta 34 fissata ad un’estremità di detta barra filettata 32.
Come verrà meglio spiegato in seguito, la barra filettata 32 à ̈ adatta a consentire, in fase di montaggio del dispositivo alla porta, una prima escursione dell’elemento di spinta 30 rispetto al meccanismo di movimentazione 22, cioà ̈ una prima regolazione della distanza tra l’estremità libera della testa di spinta 34, adatta ad andare a contatto con lo stipite della porta, e il meccanismo di movimentazione 22.
In accordo con un aspetto dell’invenzione, la testa di spinta 34 comprende due porzioni di testa 34a, 34b accoppiate telescopicamente tra loro in modo da consentire una seconda escursione dell’elemento di spinta 30 rispetto a detto meccanismo di movimentazione 22, cioà ̈ una seconda regolazione della distanza tra l’estremità libera della testa di spinta 34 e il meccanismo di movimentazione 22. Poiché detta seconda escursione si aggiunge alla prima, la somma delle due escursioni consente di ottenere una regolazione dell’estensione complessiva dell’elemento di spinta tale da permettere di adattare lo stesso dispositivo parafreddo a porte o ante di lunghezza anche notevolmente diversa. Infatti, il dispositivo può essere fornito con una lunghezza tale da coprire una vasta gamma di lunghezza di porte o ante e può essere tranciato dalla parte dove à ̈ presente l’elemento di spinta prima del montaggio sulla porta.
Più in dettaglio, in una forma generale di realizzazione la testa di spinta 34 comprende un corpo cilindrico interno 34a avente almeno una filettatura esterna 34a’, ed una boccola esterna 34b avente una filettatura interna 34b’ adatta ad accoppiarsi con detta filettatura esterna 34a’.
In una forma preferita di realizzazione illustrata nei disegni, la barra filettata 32 à ̈ formata integralmente con il meccanismo di movimentazione 20. In altre parole, la barra filettata 32 à ̈ solidale con e si estende da un’estremità del meccanismo di movimentazione 20. In questo caso, il corpo cilindrico interno 34a à ̈ una boccola interna (cioà ̈ ha un foro assiale interno) avente una filettatura interna 34a†per un suo avvitamento su detta barra filettata 32.
In una possibile variante di realizzazione – non illustrata – la barra filettata 32 à ̈ invece ricavata integralmente con il corpo cilindrico interno 34a ed il meccanismo di movimentazione 20 ha un foro filettato in cui si avvita la barra filettata 32.
Preferibilmente, il corpo cilindrico o boccola interna 34a ha una porzione di estremità con superficie esterna liscia 35 adatta ad impedire un completo svitamento della boccola esterna 34b dalla boccola interna 34a. In altre parole, la superficie terminale liscia 35, che ha un diametro almeno pari a quello delle creste della filettatura esterna 34a’, crea un impuntamento con la filettatura interna 34b’ della boccola esterna e funge quindi da elemento di fermo per evitare la separazione tra i due componenti della testa di spinta 34.
In una forma di realizzazione illustrata, per il suo avvitamento alla barra filettata 32, la boccola interna 34a ha un’estremità adatta ad essere impegnata da un utensile, ad esempio munita di un incavo 36.
Con particolare riferimento alla forma di realizzazione della boccola interna 34a con superficie terminale liscia 35, non potendo effettuare l’avvitamento della boccola esterna 34b su detta superficie, à ̈ necessario, in fase di assemblaggio della testa di spinta 34, infilare la boccola interna 34a nella boccola esterna 34b dalla parte rivolta assialmente verso l’esterno del dispositivo, ovvero rivolta verso lo stipite della porta. A tal scopo, la boccola esterna 34b deve essere attraversata completamente da un foro assiale passante 37.
Al fine di poter essere ruotata per il suo avvitamento/svitamento, la boccola esterna 34b à ̈ vantaggiosamente munita di un tappo 38 adatto ad essere impegnato da un utensile, ad esempio un cacciavite. In una forma di realizzazione, il tappo 38 à ̈ munito di almeno una coppia di alette elastiche 39 che si inseriscono nel foro assiale passante 37 e che sono adatte ad impegnare a scatto rispettive finestre 40 ricavate nella porzione terminale della boccola esterna 34b. Pertanto, la boccola interna 34a può essere inserita nella boccola esterna 34b e successivamente à ̈ applicato il tappo 38 per rendere la testa di spinta 34 facilmente e comodamente manovrabile, ad esempio con un cacciavite.
La figura 2, illustra, prima del loro assemblaggio, la boccola esterna 34b, la boccola interna 34a ed il tappo 38. Nella figura 3 la boccola esterna 34b à ̈ completamente avvitata sulla boccola interna 34a, in una configurazione di minima estensione della testa di spinta 34, e quindi in assenza della seconda escursione. Nella figura 4, la boccola interna 34a à ̈ quasi completamente sporgente dalla boccola esterna 34b, in una configurazione di massima estensione della testa di spinta 34, e quindi con la seconda escursione effettuata nella massima misura.
Per l’applicazione ad una porta o anta di porta provvista di un catenaccio a pavimento, il profilato di supporto 10, l’elemento mobile 20 e l’almeno una guarnizione di tenuta 24 sono attraversati, in prossimità dell’estremità opposta rispetto all’elemento di spinta 30, da un foro passante 40 adatto a ricevere un perno verticale del catenaccio a pavimento della porta.
Grazie all’elemento di spinta 30 sopra descritto, il dispositivo parafreddo 1 può essere regolato in lunghezza, cioà ̈ accorciato rispetto ad una lunghezza massima di partenza, dalla parte opposta rispetto a quella dove à ̈ ricavato il foro passante 40.
Infatti, come illustrato nella figura 5, disponendo l’elemento di spinta 30 nella configurazione di minima estensione, il profilato di supporto 10, l’elemento mobile 20 ed la guarnizione di tenuta 24 possono essere tranciati ad una lunghezza minima che à ̈ notevolmente inferiore rispetto alla lunghezza massima di partenza (nella figura 5 la porzione terminale tratteggiata può essere tranciata). Grazie al completo accorciamento dell’elemento di spinta, l’operazione di taglio può essere effettuata senza dover accorciare la barra filettata 32 o gli altri elementi dell’elemento di spinta. Dopo aver tagliato a misura il dispositivo parafreddo, l’elemento di spinta può essere allungato in modo che sporga dal dispositivo parafreddo nella misura adatta ad impegnare lo stipite della porta (figura 6).
La figura 7 evidenzia la lunghezza massima del dispositivo parafreddo che sfrutta la massima estensione dell’elemento di spinta. In pratica, la struttura telescopica dell’elemento di spinta permette sostanzialmente di raddoppiarne l’escursione rispetto ad un tradizionale elemento di spinta, e quindi di realizzare dispositivi parafreddo in grado di coprire lunghezze diverse di porte o ante.
Da notare che, partendo dalla configurazione completamente accorciata dell’elemento di spinta rappresentata nella figura 5, l’estensione massima viene ottenuta semplicemente agendo sull’estremità libera della boccola esterna 34b. Ad esempio, in funzione anche dei materiali con cui sono realizzati la barra filettata 32 e le due boccole della testa di spinta, inizialmente la boccola esterna 34b viene svitata dalla boccola interna (figura 6) e successivamente, quando la boccola esterna à ̈ giunta a fine corsa, grazie alla presenza dell’elemento di fermo 35 che rende praticamente solidi tra loro le due boccole, la rotazione della boccola esterna 34b provoca una corrispondente rotazione della boccola interna e quindi lo svitamento dalla barra filettata 32 verso la configurazione di massima estensione illustrata nella figura 7.
Alle forme di realizzazione del dispositivo parafreddo secondo l’invenzione un tecnico del ramo, per soddisfare esigenze contingenti, potrà apportare modifiche, adattamenti e sostituzioni di elementi con altri funzionalmente equivalenti, senza uscire dall'ambito delle seguenti rivendicazioni. Ognuna delle caratteristiche descritte come appartenente ad una possibile forma di realizzazione può essere realizzata indipendentemente dalle altre forme di realizzazione descritte.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo parafreddo per porte o ante di porte, comprendente: - un profilato di supporto canaliforme adatto ad essere fissato alla base del battente di una porta; - un elemento mobile montato nel profilato canaliforme fisso e munito di un meccanismo di movimentazione adatto a consentire spostamenti in altezza dell’elemento mobile, verso e lontano dal pavimento sotto la porta; - almeno una guarnizione di tenuta portata dall’elemento mobile e destinata ad appoggiare a terra quando detto elemento mobile à ̈ abbassato; - un elemento di spinta fissato al meccanismo di movimentazione ed estendentesi ad un’estremità dell’elemento mobile in modo da impegnarsi con un rispettivo stipite della porta per causare l’attivazione del meccanismo di movimentazione; dove detto elemento di spinta comprende una barra filettata di collegamento al meccanismo di movimentazione ed una testa di spinta fissata ad un’estremità di detta barra filettata, la barra filettata essendo adatta a consentire, in fase di montaggio del dispositivo alla porta, una prima escursione dell’elemento di spinta rispetto al meccanismo di movimentazione, caratterizzato dal fatto che detta testa di spinta comprende due porzioni di testa accoppiate telescopicamente tra loro in modo da consentire una seconda escursione dell’elemento di spinta rispetto a detto meccanismo di movimentazione.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, in cui detta testa di spinta comprende un corpo cilindrico interno avente almeno una filettatura esterna, ed una boccola esterna avente una filettatura interna adatta ad accoppiarsi con detta filettatura esterna.
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, in cui la barra filettata à ̈ formata integralmente con il meccanismo di movimentazione, e in cui il corpo cilindrico interno à ̈ una boccola interna avente una filettatura interna per un suo avvitamento su detta barra filettata.
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, in cui la barra filettata à ̈ ricavata integralmente con il corpo cilindrico interno, e in cui il meccanismo di movimentazione ha un foro filettato in cui si avvita la barra filettata.
  5. 5. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 2-4, in cui il corpo cilindrico interno ha una porzione di estremità con superficie esterna liscia adatta ad impedire un completo svitamento della boccola esterna da detto corpo cilindrico interno.
  6. 6. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 2-5, in cui la boccola esterna ha un foro assiale passante ed à ̈ munita, all’estremità opposta rispetto al meccanismo di movimentazione, di un tappo adatto ad essere impegnato da un utensile per la rotazione di detta boccola esterna.
  7. 7. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il profilato di supporto, l’elemento mobile e l’almeno una guarnizione di tenuta sono attraversati, in prossimità dell’estremità opposta rispetto all’elemento di spinta, da un foro passante adatto a ricevere un perno di un catenaccio a pavimento della porta.
  8. 8. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il profilato di supporto, l’elemento mobile e l’almeno una guarnizione di tenuta si estendono, dalla parte rivolta verso lo stipite della porta, fino in prossimità dell’estremità libera dell’elemento di spinta, quando detta estremità libera dell’elemento di spinta à ̈ alla massima distanza possibile dal meccanismo di movimentazione, detti profilato di supporto, elemento mobile e guarnizione di tenuta essendo adatti ad essere tagliati in funzione della lunghezza della porta.
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