ITBS20120020A1 - Dispositivo di regolazione e/o bloccaggio di una lastra - Google Patents

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ITBS20120020A1
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Giordano Bonomi
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Metalglas Bonomi S R L
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Description

DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda un dispositivo di regolazione e/o bloccaggio di una lastra ed un supporto per il supporto di una lastra comprendente detto dispositivo; nello specifico detti dispositivi sono anche adatti a permettere una regolazione della posizione della lastra.
L’architettura contemporanea si à ̈ rivolta sempre più all’utilizzo di elementi che, esteticamente, creano un senso di continuità.
In particolare à ̈ cresciuto sempre più l’utilizzo di lastre per le quali la continuità à ̈ ottenibile mediante dimensioni particolarmente estese.
Al fine di sfruttare detta continuità estetica e contemporaneamente ricercare la luminosità e relativi giochi di luci, sono utilizzate lastre trasparenti, ad esempio in vetro o simili.
E’ evidente tuttavia che con l’aumentare delle dimensioni di dette lastre aumentano contestualmente anche le difficoltà nel loro posizionamento e nel mantenimento in tale posizione predefinita.
Dispositivi per il bloccaggio, e la regolazione, di un elemento a lastra sono già noti nei settori della tecnica.
Tuttavia all’aumentare delle dimensioni delle lastre aumentano anche le dimensioni di detti dispositivi. Tale effetto à ̈ tuttavia indesiderato in quanto impatta negativamente sull'estetica di tali installazioni, intaccando il gusto per la continuità ricercato.
In altre parole, sebbene le lastre vengano richieste di dimensioni sempre più importanti, i dispositivi che le devono sorreggere devono essere di dimensioni sempre più ridotte, e devono risultare meno invasivi possibile.
Nell’arte nota, tuttavia, ad una miniaturizzazione di tali dispositivi corrisponde una minore versatilità degli stessi; nello specifico, la miniaturizzazione dei dispositivi influisce sulle possibilità di regolazione della posizione delle lastre installate, a maggior ragione all'aumentare delle loro dimensioni.
In alcuni settori della tecnica à ̈ infatti particolarmente sentita la necessità di regolare, in sede di installazione, l’inclinazione delle lastre e una volta collocate in tale posizione di mantenerla nel tempo il più saldamente possibile.
Inoltre, si utilizzano abitualmente lastre di ogni tipologia e materiale ed à ̈ pertanto richiesto che il dispositivo sia anche estremamente versatile, adattandosi alla lastra da bloccare e regolare.
Scopo del presente trovato à ̈ quello di fornire un dispositivo di regolazione e/o bloccaggio di una lastra, adatto ad incontrare al meglio le necessità tipiche dello stato dell’arte e di fornire un supporto adatto a contenere detto dispositivo.
Nello specifico il dispositivo di regolazione e/o bloccaggio di una lastra oggetto della presente invenzione risulta essere di dimensioni ridotte e adatto ad eseguire un bloccaggio e/o regolazione per lastre di notevoli dimensioni.
Il dispositivo à ̈ realizzato in accordo con la rivendicazione 1 seguente. Le rivendicazioni da questa dipendenti descrivono varianti di realizzazione.
Il supporto contenente detto dispositivo à ̈ realizzato in accordo con la rivendicazione 11. Le rivendicazioni da questa dipendenti descrivono varianti di realizzazione.
Le caratteristiche ed i vantaggi del dispositivo e del supporto che lo comprende, secondo la presente invenzione, saranno evidenti dalla descrizione di seguito riportata, data a titolo esemplificativo e non limitativo, in accordo con le figure allegate, in cui: - la figura 1 mostra una vista schematica assonometrica di una forma di realizzazione del dispositivo di regolazione e/o bloccaggio di una lastra oggetto della presente invenzione;
- le figure 1a, 1b, 1c e 1d mostrano delle viste schematiche assonometriche di alcuni componenti del dispositivo di bloccaggio e/o regolazione, in particolare di un lardone, di un elemento a cuneo e di un perno filettato, in accordo con una forma di realizzazione preferita, e di una generica lastra;
- la figura 2 mostra una vista in sezione di un supporto, come quello oggetto della presente invenzione, in una variante di realizzazione, in una configurazione a balaustra;
- la figura 3 mostra una vista in sezione di un supporto, come quello oggetto della presente invenzione, in una ulteriore variante di realizzazione, in una configurazione a balaustra;
- la figura 4 mostra una vista in sezione di un supporto, come quello oggetto della presente invenzione, in una ulteriore variante di realizzazione, in una configurazione a pensilina o tettoia.
Con riferimento alle figure in allegato con 1 Ã ̈ indicato un dispositivo di regolazione e/o bloccaggio di una lastra, oggetto della presente invenzione secondo una forma di realizzazione preferita.
Una lastra à ̈ indicata con 100. Per lastra si intende un elemento avente due dimensioni preponderanti; in particolare le lastre hanno spessore sensibilmente inferiore rispetto ad altezza e lunghezza. Sulla lastra 100 si individuano due facce/opposte 101, 102, lo spessore della lastra à ̈ la distanza che intercorre tra dette facce 101, 102. Inoltre, lungo l’altezza si individuano due estremità: un’estremità superiore 105 ed un’estremità inferiore 104 preferibilmente denominata piede di lastra 104.
Il dispositivo di regolazione e/o bloccaggio 1 oggetto della presente invenzione à ̈ adatto a cooperare con la lastra 100, preferibilmente cooperando con una delle sue facce 101, 102.
In una forma preferita di realizzazione il dispositivo 1 coopera con la lastra 100 per regolarla e bloccarla in una posizione predefinita, che tramite il dispositivo 1 Ã ̈ mantenuta nel tempo
Inoltre in una forma preferita di realizzazione il dispositivo 1 à ̈ adatto a cooperare con un’altra sua porzione con un elemento fisso che fa da riscontro, ad esempio una porzione di parete, oppure la parete interna di uno spacco in un pavimento, nel quale la lastra 100 à ̈ alloggiabile.
Pertanto in tale configurazione, il dispositivo 1 Ã ̈ posizionato tra la lastra 100 e una generica parte di detto elemento fisso prospiciente alla lastra 100.
In una ulteriore forma di realizzazione, il dispositivo 1 à ̈ adatto a cooperare con una sua porzione con suddetta lastra 100 e con un’altra sua porzione con un’altra lastra 100. In tale configurazione il dispositivo 1 à ̈ posizionato tra due lastre 100 prospicienti.
In una forma preferita di realizzazione il dispositivo 1 comprende almeno un lardone 10 e mezzi di posizionamento del lardone 50.
Preferibilmente il lardone 10 comprende almeno una superficie di appoggio 11 ed almeno una superficie di posizionamento 12.
In una forma preferita di realizzazione, il lardone 10 comprende una superficie di appoggio 11, posizionata verso l’esterno ed adatta a poggiarsi sulla rispettiva faccia 101, 102 della lastra 100. O ancora, in una variante di realizzazione la superficie d’appoggio 11, posizionata verso l’esterno à ̈ adatta a poggiarsi sull’elemento fisso.
La superficie d’appoggio 11 à ̈ adatta a poggiare sostanzialmente su una faccia di una lastra 101, 102 o su di un elemento fisso, in maniera tale che il lardone 10 si posizioni con la lastra 100 in una posizione preferita.
In una forma preferita di realizzazione la superficie di appoggio 11 replica pertanto la forma della faccia 101, 102 o dell’elemento fisso con cui coopera, in maniera tale da poggiarsi completamente alla lastra 100 ed avere in questa maniera un’area di appoggio attraverso la quale interagire con la lastra 100 stessa.
La superficie di posizionamento 12 Ã ̈ adatta ad interagire con i mezzi di posizionamento 50 in maniera tale che ad una movimentazione di detti mezzi di posizionamento 50 corrisponda una possibile movimentazione dalla posizione del lardone 10.
In particolare in una configurazione in cui il lardone 10 à ̈ in appoggio contro un componente, ad esempio una lastra o un elemento fisso, l’interazione con i mezzi di posizionamento 50 fa si che i lardoni 10 trasmettano delle forze a detti componenti.
A seconda delle varianti di realizzazione, il lardone 10 ha forma, in sezione trasversale, poligonale, irregolare/o regolare, ad esempio a parallelogramma, o trapezoidale; o ancora, in alcune varianti di realizzazione, alcune facce del lardone sono arcuate. In altre parole, sul lardone in sezione, si individuano due superfici sostanzialmente/opposte tra loro: la superficie d’appoggio 11 ed una superficie centrale 13.
In una forma di realizzazione preferita le superficie d’appoggio 11 e la superficie centrale 13 si estendono sostanzialmente parallelamente tra loro.
In sezione si individua, inoltre, almeno una superficie di posizionamento 12, posizionata verso l’esterno, inclinata rispetto alla superficie di appoggio 11.
Nello specifico il lardone 10 comprende più di una superficie di posizionamento 12, preferibilmente due superfici di posizionamento 12, ad esempio ai lati opposti del lardone 10 stesso; preferibilmente le due superfici di posizionamento 12 sono tra loro opposte; preferibilmente le due superfici di posizionamento 12 sono ai lati della superficie d’appoggio 11.
In una forma preferita di realizzazione i mezzi di posizionamento 50 sono adatti ad interagire con la superficie di posizionamento 12.
In particolare detta interazione à ̈ dovuta alla movimentazione relativa dei mezzi di posizionamento 50 nei confronti delle superfici di posizionamento 12.
Ad esempio i mezzi di posizionamento 50 interagiscono con i lardoni 10, nello specifico tramite le superfici di posizionamento 12, a seguito di una loro movimentazione, per bloccare la lastra; infatti, detta interazione provoca la movimentazione del lardone 10 stesso rispettivamente verso la lastra o verso l’elemento fisso.
Preferibilmente la superficie di posizionamento 12 Ã ̈ inclinata rispetto alla superficie di appoggio 11 in maniera tale che, in sezione, il profilo del lardone 10 si riduca seguendo la direzione di estensione di detta superficie di posizionamento 12 in allontanamento dalla superficie di appoggio 11.
In altre parole la superficie di posizionamento 12 Ã ̈ inclinata rispetto alla superficie di appoggio 11 in maniera tale da creare uno spazio.
Preferibilmente i mezzi di posizionamento 50 sono adatti ad alloggiare in detti spazi ed ad interagire con il lardone 10 a partire da detti spazi.
In questo modo ad una movimentazione dei mezzi di movimentazione 50 verso l’interno degli spazi, in altre parole verso l’interno del lardone 10 questo tende ad essere movimentato spostandosi verso l’esterno.
Viceversa ad una movimentazione in uscita o allontanamento dei mezzi di movimentazione 50 dagli spazi, allontanandosi dal lardone 10, questo, se soggetto a forze, ad esempio dovute alla presenza di una lastra 100, tende a spostarsi verso l’interno.
Inoltre in una configurazione in cui il lardone 10 non à ̈ soggetto a forze, ad una movimentazione dei mezzi di movimentazione 50 in allontanamento dagli spazi, in allontanamento dal lardone 10, corrisponde il fatto che il lardone 10 sia libero di essere movimentato. In questa maniera la lastra à ̈ libera di essere movimentata, in particolare ruotata, senza che il dispositivo 1 e/o il lardone 10 opponga resistenza.
In una forma preferita di realizzazione i mezzi di movimentazione 50 comprendono un elemento a cuneo 51 avente una forma sostanzialmente complementare allo spazio, ossia una forma complementare all’inclinazione della superficie di posizionamento 12 del lardone 10 in maniera tale da cooperare con questa.
In una forma preferita di realizzazione l’elemento a cuneo 51 comprende una superficie di interazione 52 ed una superficie di comando e regolazione 53.
Nello specifico la superficie di interazione 52 Ã ̈ adatta ad interagire con la superficie di posizionamento 12 come sopra illustrato.
In una forma di realizzazione preferita la superficie di interazione 52 ha andamento tale da permettere una traslazione/o una rotazione relativa del lardone 10, e della sua superficie di posizionamento 12, rispetto a questa.
Infatti la superficie di interazione 52 ha almeno una superficie inclinata, o più di una.
Preferibilmente la superficie di interazione 52 Ã ̈ curva in modo tale da permettere non solo una traslazione del lardone 10, ma anche una sua eventuale rotazione.
In ulteriori varianti di realizzazione, la superficie di interazione 52 ha andamento poligonale, comprendendo più piani tra loro inclinati adatti a favorire la traslazione/o la rotazione del lardone 10.
Ad esempio la superficie di interazione 52 ha forma triangolare.
Nello specifico la superficie di comando e regolazione 53 à ̈ opposta rispetto alla superficie di interazione 52; inoltre à ̈ adatta ad essere comandata per regolare il rispettivo elemento a cuneo 51 nel rispettivo spazio.
Preferibilmente il dispositivo 1 comprende mezzi di comando 60 manovrabili per attivare i mezzi di posizionamento 50.
I mezzi di posizionamento 60, in una forma di realizzazione preferita, movimentano gli elementi a cuneo 51 nei rispettivi spazi.
Nello specifico i mezzi di posizionamento 50 sono regolabili mediante mezzi di comando 60 specificatamente adatti ad operare sulla superficie di comando e regolazione 53.
Preferibilmente, il dispositivo 1 comprende due lardoni 10 affacciati tra loro.
In una forma di realizzazione preferita almeno una superficie d’appoggio 11, di almeno un lardone 10, à ̈ posizionata verso l’esterno, ed à ̈ adatta a poggiarsi sulla rispettiva faccia 101, 102 della lastra.
In una variante di realizzazione entrambe le superfici di appoggio 11, una per ogni lardone 10, sono posizionate verso l’esterno.
In tale configurazione comprendente due lardoni 10, una superficie di appoggio 11 à ̈ adatta a poggiarsi ad una faccia 101, 102 della lastra 100 mentre l’altra à ̈ adatta a poggiarsi su un elemento fisso.
Nello specifico le superfici di posizionamento 12 sono a loro volta posizionate verso l’esterno e inclinate in senso tra loro opposto. Preferibilmente, due lardoni 10 affacciati presentano le superfici di posizionamento 12 inclinate in maniera tale si creino due vani 5 unione dei rispettivi spazi presenti su ogni lardone 10.
Pertanto sono posizionati opposti tra loro, l’uno nel rispettivo vano 5, due elementi a cuneo 51.
Preferibilmente i mezzi di comando e regolazione 60 operano contemporaneamente su entrambi gli elementi a cuneo 51.
In una forma preferita di realizzazione i mezzi di comando 60 sono adatti ad operare in contemporanea su entrambi gli elementi a cuneo 51.
Tramite i mezzi di comando e regolazione 60 gli elementi a cuneo 51 sono regolabili e bloccabili sui lardoni 10.
I mezzi di comando 60 sono adatti ad allontanare reciprocamente gli elementi a cuneo 51 cosicché questi si allontanino dai lardoni 10 in maniera tale che questi siano, almeno in parte liberi di essere posizionati, in una posizione predefinita, sia rispetto alla lastra che rispetto a loro, a seconda delle necessità.
Ad esempio in questo modo la lastra 100 può essere posizionata in una posizione inclinata, ed in detta posiziona bloccata.
Infatti, una volta stabilita la posizione della lastra 100, tramite i mezzi di comando e regolazione 60, i due elementi a cuneo 51 vengono stretti sul lardone 10 che, pertanto, esercitando un forza sulla lastra 100, la blocca in tale posizione stabilita.
In una forma preferita di realizzazione i lardoni sono pertanto adatti a posizionarsi in funzione della posizione della lastra 100. In altre parole ad una posizione inclinata della lastra 100 corrisponde un posizionamento reciproco dei due lardoni 10 in modo tale che un lardone 10 sia inclinato in modo tale da mantenere il contatto con la faccia di lastra 101, 102 mentre l’altro rimane a contatto con l’elemento fisso. Preferibilmente pertanto il lardone 10 che coopera con l’elemento fisso rimane in posizione, mentre l’altro lardone 10 si riposiziona in modo tale da mantenere contatto con la lastra 100.
Operando sui mezzi di comando e regolazione 60 i due lardoni 10 eserciteranno forze rispettivamente sulla lastra 100 e sull’elemento fisso così da bloccare la lastra 100 in detta posizione predefinita.
In altre parole i due lardoni 10 si dispongono, prospicienti tra loro, ma non affacciati, o specchiati, in quanto sono adatti a riposizionarsi a vicenda in funzione dell’inclinazione della lastra 100.
In una forma preferita di realizzazione gli elementi a cuneo comprendono dei fori passanti di regolazione 55. In una forma preferita di realizzazione i fori passanti di regolazione 55 sono filettati.
I mezzi di comando 60 comprendono perni filettati 61, ad esempio viti, adatti a passare attraverso detti fori passanti di regolazione 55.
La testa 62 dei perni filettati 61 Ã ̈ adatta a cooperare con la superficie di comando e regolazione 53, al fine di trasmettere le forze ai mezzi di posizionamento.
Eventualmente i perni filettati 61 sono adatti a cooperare con i fori passanti di regolazione 55 per attuare detta movimentazione reciproca dei due elementi a cuneo 51.
In una forma di realizzazione nell’elemento a cuneo 51 nel quale non agisce la testa 62 del perno filettato 61 à ̈ comprende un elemento di bloccaggio adatto a cooperare con il perno filettato 61 ad esempio un bullone, o una rondella, adatto a svolgere il medesimo compito della filettatura nel foro passante di regolazione 55.
In una variante di realizzazione l’elemento a cuneo 51 nel quale non agisce la testa 62 del perno filettato 61 ha dimensioni maggiori rispetto al suo omologo in maniera tale da permettere una filettatura di dimensioni maggiori, che à ̈ pertanto adatta a supportare le forze di strappo dovute dall’interazione con la filettatura del perno filettato 61.
In una forma preferita di realizzazione, Ã ̈ prevista una cava di posizionamento 15, al fine di permettere il posizionamento di un perno filettato 61 disposta, sulla superficie centrale 13 di uno dei due lardoni 10, o di entrambi i lardoni 10.
Il numero di cave di posizionamento 15 sarà il medesimo del numero di perni filettati 61.
In una forma preferita di realizzazione i due lardoni 10 hanno la medesima forma, in altre parole i due lardoni 10, affacciati, sono tra loro speculari.
In una forma preferita di realizzazione anche gli elementi a cuneo 51 alloggiati in vani 5 differenti hanno superfici di interazioni 52 della medesima forma. Preferibilmente detta forma à ̈ arrotondata, emisferica o sferica.
In ulteriori varianti di realizzazione detta forma à ̈ invece poligonale.
In una forma preferita di realizzazione il dispositivo 1 comprende inoltre dei mezzi di bloccaggio 80 adatti a mantenere insieme tutti i vari componenti compresi nel dispositivo 1, preferibilmente a pacco.
In particolare i mezzi di bloccaggio 80 sono adatti a mantenere insieme i due lardoni 10 posizionati uno in fronte all’altro.
Grazie ai mezzi di bloccaggio 80 i due lardoni 10 sono mantenuti il più vicino possibile tra loro.
I mezzi di bloccaggio 80 comprendono un elemento elastico 81 adatto ad essere posizionato, preferibilmente in tensione, su entrambi i lardoni 10. Preferibilmente/ogni lardone 10 ha almeno una protrusione 18.
Nello specifico il lardone 10 comprende due superfici laterali 14, alle sue estremità; detta protrusione 18 à ̈ ricavata su una di dette superfici laterali 14.
In una variante di realizzazione preferita ogni lardone comprende almeno due protrusioni 18 per superficie laterale 14; pertanto l’elemento elastico 81 si estende intorno a quattro protrusioni 18 di due lardoni 10 affacciati.
In una forma di realizzazione preferita sono compresi due elementi elastici 81 per dispositivo.
Con riferimento alle figure in allegato, ed in particolare le figure 2, 3 e 4, si indica con il numero di riferimento 500 un supporto, oggetto a sua volta della presente invenzione, in alcune sue forme di realizzazione preferite.
Il supporto 500 Ã ̈ adatto a supportare una lastra 100 su una generica superficie.
In una forma preferita di realizzazione, il supporto 500 ha forma di C o U ed à ̈ adatto ad essere poggiato, montato, e fissato contro una superficie.
Preferibilmente tale forma di realizzazione del supporto 500 à ̈ ottenuta mediante un unico profilato o mediante l’unione di più profilati.
In una forma preferita di realizzazione, il supporto 500 comprende una base 501, adatta a poggiare contro la superficie.
Preferibilmente, il supporto 500 comprende, a partire da detta base 501, due ali 502. Dette ali 502 individuano tra loro uno cavità 550. La lastra 100, ad in particolare il piede di lastra 104, à ̈ adatta ad essere alloggiata in detta cavità 550.
In una forma di realizzazione la cavità 550 à ̈ adatta a contenere inoltre, in aggiunta alla lastra 100, almeno uno di detti dispositivi di regolazione e/o bloccaggio 1.
Preferibilmente, su ogni faccia 101, 102 della lastra 100, Ã ̈ posizionabile almeno un dispositivo 1.
Il numero di dispositivi 1 lungo una faccia 101, 102 di una lastra sarà variabile a seconda delle dimensioni di detta lastra 100, e pertanto del rispettivo supporto 500.
Preferibilmente/ogni dispositivo 1 agisce su una faccia della lastra 100 e su un un'ala 502.
In altre parole un dispositivo 1 ha un lardone 10 con la rispettiva superficie d’appoggio 11 in appoggio sulla lastra 100 mentre l’altro lardone 10 ha la rispettiva superficie d'appoggio 11 in appoggio sul supporto 500, preferibilmente sull’ala 502.
In una forma preferita di realizzazione il supporto 500 comprende anche un poggia lastra 560 adatto a fornire un solido appoggio al piede di lastra 104; in aggiunta in alcune varianti di realizzazione il poggia lastra 560 Ã ̈ anche adatto favorire la rotazione della lastra 100.
Nello specifico nella base 501 à ̈ ricavata una apposita cavità secondaria 551 adatta a contenere il poggia lastra 560.
Preferibilmente la cavità secondaria 551 si estende lungo tutta la base 501.
In particolare la cavità secondaria 551 à ̈ adatta a contenere il poggia lastra 560 e si affaccia sulla cavità 550.
Preferibilmente il poggia lastra 560 presenta un sottosquadro 561 adatto a contenere la lastra 100; preferibilmente à ̈ adatto a contenere lastre di differenti misure, ad esempio di differenti spessori. In una forma preferita di realizzazione il sottosquadro 561 ha dimensioni dello spessore della lastra 100 in maniera tale che i bordi del sottosquadro cooperino con le facce 101, 102. In una ulteriore forma di realizzazione il sottosquadro 561 ha al suo interno ulteriori sottosquadri 561’ in modo tale da poter contenere lastre di dimensioni, spessori, inferiori. In una variante di realizzazione la cavità secondaria 551 ha una forma arrotondata adatta a permettere al suo interno la rotazione del poggia lastra 560.
In una variante di realizzazione la cavità secondaria 560 ha forma sostanzialmente circolare, ad esempio di un settore circolare piuttosto che semisferico o ancora di un angolo anche maggiore.
Preferibilmente il poggia lastra 560 ha forma sostanzialmente cilindrica, in maniera tale che sia ruotabile. Il poggia lastra 560, infatti, comprende una superficie di scorrimento 562 adatta a poggiare nella cavità secondaria 551 ed a scorrere rotazionalmente in essa.
In una forma preferita di realizzazione l'inclinazione della lastra 100 Ã ̈ regolata e mantenuta in detta posizione nel tempo mediante supporto 500.
In particolare mediante il supporto 500 Ã ̈ possibile regolare e bloccare la lastra 100 in una posizione predefinita, preferita.
Ad esempio mediante il supporto 500 la lastra à ̈ posizionabile e regolabile secondo il seguente metodo; il metodo comprende le fasi di:
- allentare i mezzi di comando 60 di ogni dispositivo 1, facendo in modo che gli elementi a cuneo 51 non siano stretti sui rispettivi lardoni 10;
- movimentare la lastra 100, ruotandola, in modo tale che ruoti nella cavità secondaria 551, fino alla posizione predefinita; in questo modo i vari lardoni 10 si dispongono in modo tale da mantenere il contatto con la lastra e con l’elemento fisso;
- stringere i mezzi di comando 60 in modo tale che gli elementi a cuneo 51 si avvicinino reciprocamente, spingendo i lardoni 10; i lardoni 10 tendono ad allontanarsi a vicenda in modo tale da applicare delle forze di spinta da un lato l’ala 502 e dall’altro lato la lastra 100 che pertanto à ̈ bloccata in tale posizione.
In una variante di realizzazione, le due ali 502 del supporto 500 estendendosi dalla base 501 si estendono perpendicolarmente alla superficie contro cui il supporto 500 à ̈ poggiato o fissato, o in maniera sostanzialmente perpendicolare, o inclinate; analogamente anche la cavità 550 che individuano le due ali 502 si estenderà in maniera sostanzialmente perpendicolare, o inclinata rispetto alla superficie contro cui il supporto 500 à ̈ poggiato o fissato.
In tale variante di realizzazione, il supporto 500 stesso risulta essere già inclinato rispetto alla superficie su cui à ̈ posto.
Innovativamente il dispositivo di regolazione e/o bloccaggio oggetto della presente invenzione permette un semplice bloccaggio e una semplice regolazione di una lastra.
Vantaggiosamente il dispositivo à ̈ estremamente performante in quanto avente un’intera area, la superficie di appoggio, adatta a trasmettere la forza di bloccaggio alla lastra. In questo modo le forze in gioco bloccano la lastra in maniera accurata scaricando al meglio le forze sulla lastra; in questo modo anche lastre di dimensioni importanti possono essere bloccate.
Vantaggiosamente, rispetto ai dispositivi dell'arte nota, il dispositivo à ̈ di semplice costruzione e produzione, e di semplice montaggio.
Vantaggiosamente sia la semplicità costruttiva del dispositivo che il fatto che abbia una intera superficie per trasmettere le forze alla lastra, permette che sia realizzabile una sua miniaturizzazione.
Vantaggiosamente le forze di bloccaggio sono dovute all'interazione tra lardoni e mezzi di posizionamento; in questo modo sono progettabili forme di realizzazione differenti a seconda delle esigenze; ad esempio, variando gli angoli di inclinazione, o la forma degli elementi a cuneo.
In ulteriori forme di realizzazione, gli elementi a cuneo hanno forme più complesse, ad esempio aventi anche nervature e zone di rinforzo. Eventuali elementi di questo tipo possono essere accolti all’interno dei lardoni sui quali sono progettate e create apposite elementi complementari.
Vantaggiosamente, anche i lardoni sono studiati in modo tale da essere sempre aderenti con la superficie d'appoggio alla lastra o all'elemento fisso; ad esempio sono facilmente progettabili dispositivi adatti a poggiarsi su lastre curve/o di forme particolari mantenendo gli elementi sopra illustrati.
Vantaggiosamente i lardoni sono adatti a disporsi a seguito dell’inclinazione della lastra in modo tale da mantenere sempre in appoggio, sulla lastra o sull’elemento fisso, le rispettive superfici di appoggio.
Ad esempio un lardone manterrà la superficie di appoggio poggiata sull’elemento fisso, mentre l’altro lardone si inclinerà in maniera tale da mantenere la propria superficie d’appoggio poggiata sulla rispettiva faccia della lastra.
Vantaggiosamente pertanto il dispositivo di regolazione e/o bloccaggio si autoregola rispetto alla movimentazione, rotazione, della lastra inclinata su cui opera.
Vantaggiosamente l’operatore posiziona la lastra in una posizione predefinita, ad esempio inclinata, e/operando sui mezzi di comando blocca il dispositivo di regolazione e/o bloccaggio, autonomamente dispostosi in accordo con la posizione della lastra, in suddetta posizione.
Innovativamente il supporto contenente il dispositivo à ̈ adatto a contenere, regolare e bloccare lastre di differenti forme e misure mantenendo misure compatte. Vantaggiosamente infatti il supporto à ̈ adatto a contenere una lastra, preferibilmente un piede di lastra, e almeno un dispositivo di regolazione e/o bloccaggio per faccia.
Vantaggiosamente il supporto à ̈ adatto a contenere lastre di spessori differenti, in particolare grazie al fatto che i dispositivi sono facilmente regolabili in loco ed in particolare in virtù del fatto che i dispositivi si autoregolano in accordo con il posizionamento della lastra in una posizione predefinita.
Vantaggiosamente, inoltre, la distanza reciproca dei lardoni di un dispositivo à ̈ facilmente regolabile agendo sui mezzi di comando in maniera tale da bloccare lastre di spessori differenti.
Vantaggiosamente la lastra à ̈ regolabile in posizione dal montatore, facendola ruotare manualmente nel supporto.
Vantaggiosamente il montatore può posizionare la lastra in una posizione sostanzialmente perpendicolare alla superficie su cui il supporto à ̈ poggiato o fissato, ma anche perfettamente perpendicolare, o inclinata rispetto a questa, in funzione delle necessità che ha. Ad esempio due lastre consecutive sono allineabili a prescindere dall’inclinazione della superficie, che peraltro può essere irregolare, ad esempio a sua volta inclinata.
Vantaggiosamente il supporto può essere utilizzato come supporto per una balaustra, cosi come supporto per una pensilina.
Vantaggiosamente il supporto, in alcune forme di realizzazione, à ̈ inclinato rispetto alla superficie su cui à ̈ posto o fissato.
Vantaggiosamente a seconda dell’utilizzo del supporto, la base, ed eventualmente le ali, necessitano minimi cambiamenti progettuali, mentre i dispositivi rimangono sempre i medesimi.
Vantaggiosamente l'operazione di regolazione e bloccaggio risulta estremamente veloce ed attuabile dal montatore con semplicità.
Vantaggiosamente sia i lardoni che i mezzi di posizionamento sono ottenibili con semplici cicli di produzione di stampaggio.
Vantaggiosamente sia i lardoni che i mezzi di posizionamento possono essere in alluminio.
Alle forme di realizzazione del suddetto dispositivo e del suddetto supporto, un tecnico del ramo, al fine di soddisfare esigenze specifiche, potrebbe apportare varianti.
Anche tali varianti sono contenute nell’ambito di protezione come definito dalle seguenti rivendicazioni. In ulteriori forme di realizzazione sui dispositivi sono inseriti distanziali; preferibilmente detti distanziali sono posizionati, e/o fissati sulle superfici di appoggio di un lardone/o di entrambi i lardoni, in modo da interagire al meglio con lastra o elementi fissi.
Ad esempio detti distanziali sono in materiale più morbido del metallo, ad esempio gomma o plastica, così da cooperare con la lastra di vetro senza correre il rischio di rovinarla.
In ulteriori varianti di realizzazione i supporti comprendono inoltre velette di copertura e guarnizioni, adatte a proteggere il supporto e i dispositivi contenuti dagli agenti atmosferici.
Ad esempio tra le ali e la lastra sono posizionati delle guarnizioni; preferibilmente le guarnizioni sono fissate sulle ali e si estendono fino ad interagire con la lastra.
Inoltre in alcune varianti di realizzazione il poggia lastra à ̈ in un materiale cedevole così da fornire un appoggio dolce per la lastra e la possibilità di regolarne l’inclinazione angolarmente.
In alcune forme di realizzazione, sono prevedibili lardoni tra loro differenti all'interno del medesimo dispositivo; in particolare nel medesimo dispositivo, i lardoni possono avere superfici di posizionamento tra loro differenti, sia nel medesimo lardone che l’uno rispetto all’altro, cosicché siano scaricabili e trasmissibili differenti forze attraverso i lardoni alla lastra o ai supporti.
Inoltre, ciascuna variante descritta come appartenente ad una possibile forma di realizzazione à ̈ realizzabile indipendentemente dalle altre varianti.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di regolazione e/o bloccaggio (1) di una lastra (100), adatto a cooperare con una faccia (101, 102) di detta lastra (100) al fine di regolarla e/o bloccarla in una posizione predefinita, comprendente: - due lardoni (10) affacciati tra loro, in cui almeno uno di detti lardoni (10) comprende una superficie d’appoggio (11), posizionata verso l’esterno ed adatta a poggiarsi sulla rispettiva faccia (101, 102) della lastra, e superfici di posizionamento (12), inclinate rispetto alle superfici d’appoggio (11); - mezzi di posizionamento (50) interagenti con le superfici di posizionamento (12) in modo tale da movimentare la posizione dei lardoni (10) bloccando la lastra (100); - mezzi di comando (60) manovrabili per attivare i mezzi di posizionamento (50).
  2. 2. Dispositivo (1) in accordo con la rivendicazione 1, in cui ogni lardone (10) comprende due superfici di posizionamento (12) posizionate verso l’esterno, ed inclinate in senso tra loro opposto, in modo tale che tra i due lardoni (10) affacciati si creino due vani, opposti tra loro.
  3. 3. Dispositivo (1) in accordo con la rivendicazione 2, in cui i mezzi di posizionamento (50), alloggiati in detti vani, interagiscono contemporaneamente su ogni superficie di posizionamento (12) di entrambi i lardoni (10) del dispositivo di regolazione e/o bloccaggio (1).
  4. 4. Dispositivo (1) in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi di posizionamento (50) comprendono almeno un elemento a cuneo (51) comprendente almeno una superficie di interazione (52) adatta ad interagire sulle rispettive superfici di posizionamento (12) di entrambi i lardoni (10).
  5. 5. Dispositivo (1) in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la superficie di interazione (52) Ã ̈ inclinata, preferibilmente arrotondata o curva.
  6. 6. Dispositivo (1) in accordo con le rivendicazioni 4 o 5 e le rivendicazioni 2 o 3, in cui i mezzi di comando (60) sono adatti a movimentare in contemporanea gli elementi a cuneo (51) nei rispettivi vani, rispettivamente avvicinandoli o allontanandoli tra loro.
  7. 7. Dispositivo (1) in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 6, in cui gli elementi a cuneo (51) comprendono fori passanti di regolazione (55) filettati, e i mezzi di comando (60) comprendono perni filettati (61) adatti ad interagire con i fori passanti di regolazione (55) di due elementi a cuneo (51) opposti.
  8. 8. Dispositivo (1) in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti comprendente inoltre mezzi di bloccaggio (80) adatti a mantenere insieme a pacco i due lardoni (10) affacciati.
  9. 9. Dispositivo (1) in accordo la rivendicazione 8, in cui i mezzi di bloccaggio (80) comprendono un elemento elastico (81) adatto a cooperare con i due lardoni (10).
  10. 10. Dispositivo (1) in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni 8 e 9, in cui ogni lardone (10) comprende protrusioni sulle quali i mezzi di bloccaggio (80) sono posti e con le quali i mezzi di bloccaggio (80) interagiscono al fine di eseguire detto bloccaggio.
  11. 11. Supporto (500) adatto a supportare una lastra (100) rispetto ad una superficie, comprendente una base (501), adatta a poggiare contro detta superficie, e due ali (502), che si estendono da detta base (501), individuanti una cavità (550) adatta a contenere detta lastra (100) ed almeno un dispositivo (1) di regolazione e/o bloccaggio, in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, per ogni faccia (101, 102) della lastra (100).
  12. 12. Supporto (500) in accordo con la rivendicazione precedente, adatto a contenere e bloccare per mezzo dei dispositivi di bloccaggio (1) una lastra in una posizione predefinita, perpendicolare alla superficie contro cui il supporto (500) Ã ̈ poggiato o fissato, o sostanzialmente perpendicolare, o inclinata.
  13. 13. Supporto (500) in accordo con le rivendicazioni 11 o 12, le due ali (502), che si estendono dalla base (501), e di conseguenza la cavità (550) che individuano, si estendono perpendicolarmente alla superficie contro cui il supporto (500) à ̈ poggiato o fissato, o sostanzialmente perpendicolarmente, o inclinate.
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