ITUA20163581A1 - Sistema per l’accoppiamento girevole controllato di un elemento di chiusura e di una struttura di supporto stazionaria - Google Patents

Sistema per l’accoppiamento girevole controllato di un elemento di chiusura e di una struttura di supporto stazionaria Download PDF

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ITUA20163581A1
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IT
Italy
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seat
pin
hinge
portions
hinge device
Prior art date
Application number
ITUA2016A003581A
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Inventor
Luciano Bacchetti
Original Assignee
In & Tec Srl
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05DHINGES OR SUSPENSION DEVICES FOR DOORS, WINDOWS OR WINGS
    • E05D11/00Additional features or accessories of hinges
    • E05D11/08Friction devices between relatively-movable hinge parts
    • E05D11/082Friction devices between relatively-movable hinge parts with substantially radial friction, e.g. cylindrical friction surfaces
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05DHINGES OR SUSPENSION DEVICES FOR DOORS, WINDOWS OR WINGS
    • E05D5/00Construction of single parts, e.g. the parts for attachment
    • E05D5/02Parts for attachment, e.g. flaps
    • E05D5/0246Parts for attachment, e.g. flaps for attachment to glass panels

Description

SISTEMA PER L'ACCOPPIAMENTO GIREVOLE CONTROLLATO DI UN ELEMENTO DI CHIUSURA E DI UNA STRUTTURA DI SUPPORTO STAZIONARIA
DESCRIZIONE
Campo di applicazione
La presente invenzione è generalmente applicabile al settore tecnico delle cerniere di chiusura o di controllo, ed ha particolarmente per oggetto un sistema per l'accoppiamento girevole controllato di un elemento di chiusura e di una struttura di supporto stazionaria.
Stato della Tecnica
Sono noti sistemi per l'accoppiamento girevole di un elemento di chiusura quale una porta, una finestra, un'anta o similare, e di una struttura di supporto stazionaria quale una parete, un pavimento, un telaio o similare.
In particolare sono noti sistemi per porte o ante in vetro i quali comprendono generalmente una piastra ancorata al telaio e un dispositivo a cerniera, ad esempio una pinza per vetro (cd "patch fitting") ancorata alla porta.
Tali sistemi sono suscettibili di miglioramento, in particolare per quanto attiene la semplicità, la velocità e la sicurezza di montaggio degli stessi.
Presentazione dell'invenzione
Scopo della presente invenzione è quello di superare almeno parzialmente gli inconvenienti sopra riscontrati, mettendo a disposizione un sistema per l'accoppiamento girevole di un elemento di chiusura e di una struttura di supporto stazionaria avente caratteristiche di elevata funzionalità e costo contenuto.
Un altro scopo è mettere a disposizione un sistema per l'accoppiamento girevole di un elemento di chiusura e di una struttura di supporto stazionaria che consenta il controllo eventualmente regolabile della movimentazione durante l'apertura e/o la chiusura.
Tali scopi, nonché altri che appariranno più chiaramente nel seguito, sono raggiunti da un sistema per l'accoppiamento girevole di un elemento di chiusura e di una struttura di supporto stazionaria in accordo con quanto qui descritto e/o rivendicato e/o illustrato.
Forme di realizzazione vantaggiose del trovato sono definite in accordo con le rivendicazioni dipendenti.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione preferite ma non esclusive dell'invenzione, illustrata a titolo di esempio non limitativo con l'ausilio delle unite tavole di disegno in cui:
le FIGG. 1 e 2 sono viste schematiche del sistema 1 in due differenti applicazioni; la FIG. 3 è un esploso di alcuni particolari del sistema 1;
la FIG. 4 è un esploso di alcuni particolari di una prima forma di realizzazione del sistema 1;
le FIG. 5A e 5B sono delle viste in sezione di alcuni particolari del sistema 1 di FIG. 4 in differenti fasi operative;
la FIG. 6 è un esploso di alcuni particolari di una seconda forma di realizzazione del sistema 1;
la FIG. 7 è una vista in sezione di alcuni particolari del sistema 1 di FIG. 6;
la FIG. 8 è un esploso di alcuni particolari di un'ulteriore forma di realizzazione del sistema 1;
la FIG. 9 è una vista in sezione di alcuni particolari del sistema 1 di FIG. 8;
le FIGG. 10, 11 e 12 sono delle viste in sezione del sistema 1 di FIG. 9 in differenti fasi operative;
le FIG. 13 e 14 sono delle viste in sezione di alcuni particolari del sistema 1 a cui è accoppiato un vetro di differenti dimensioni;
la FIG. 15 è un esploso di alcuni particolari di un'ulteriore forma di realizzazione del sistema 1;
la FIG. 16 è una vista in sezione di alcuni particolari del sistema 1 di FIG. 15;
le FIG. 17 e 18 sono delle viste in sezione ingrandite di alcuni particolari del sistema 1 di FIG. 15 in due differenti fasi operative;
la FIG. 19 è una vista ingrandita di alcuni particolari del sistema 1 di FIG. 15;
la FIG. 20 è un esploso di alcuni particolari di un'ulteriore forma di realizzazione del sistema 1;
la FIG. 21 è una vista parzialmente sezionata di alcuni particolari del sistema 1 di FIG.
le FIG. 22A e 23A sono degli esempi di applicazione della forma di realizzazione del sistema 1 illustrate nelle FIGG. da 15 a 21, le FIGG. 22B e 23B sono delle viste ingrandite di alcuni particolari di rispettivamente FIG. 22A e FIG. 23A.
Descrizione dettagliata di alcuni esempi di realizzazione preferiti Facendo riferimento alle figure citate, si descrive un sistema 1 per l'accoppiamento girevole controllato di almeno un elemento di chiusura D, quale ad esempio una porta, un'anta, un cancello o similare, il quale potrà essere ancorato ad una struttura di supporto stazionaria S, quale ad esempio un muro e/o un telaio di una porta o di una finestra e/o un pilone di sostegno e/o il pavimento.
Si comprende che a seconda della configurazione, come meglio descritto nel seguito, il sistema 1 potrà consentire il controllo durante l'apertura e/o la chiusura dello stesso elemento di chiusura D.
Il sistema 1 potrà quindi comprendere almeno un elemento fisso 2 definente un asse X che potrà essere ancorato ad uno fra la struttura di supporto stazionaria S e l'elemento di chiusura D ed almeno un elemento mobile 3 allungato definente un asse Y che potrà essere ancorato all'altro fra la struttura di supporto stazionaria S e l'elemento di chiusura D.
L'elemento mobile 3 potrà quindi comprendere almeno un dispositivo a cerniera 10, il quale potrà essere di qualsivoglia tipologia. Ad esempio esso potrà essere una cerniera di apertura e/o di chiusura dell'elemento di chiusura D, una cerniera di controllo, una cerniera del tipo "anuba", come mostrato nelle FIGG. da 15 a 23B, oppure una semplice cerniera di movimentazione quale una pinza per il vetro (cd "patch fiti ng"), come mostrato nelle FIGG. da 1 a 14.
L'elemento di chiusura D potrà essere una porta o anta in vetro.
Secondo un aspetto dell'invenzione, il dispositivo a cerniera 10 potrà essere ancorato alla porta D, mentre l'elemento fisso 2 potrà essere ancorato alla struttura di supporto S, ad esempio il telaio, il pavimento o il soffitto mediante una piastra di montaggio 40.
L'elemento fisso 2 potrà comprendere almeno un perno 42 il quale potrà definire l'asse di rotazione X. In particolare, il primo potrà essere solidalmente accoppiato oppure monolitico con la piastra di montaggio 40.
La piastra di montaggio 40 potrà essere montata nella parte superiore SI del telaio S, come mostrato in FIG. 1, oppure nella parte inferiore S2 del telaio S, come mostrato in FIG.
2, oppure in qualsivoglia posizione nel caso il dispositivo a cerniera 10 sia di tipo "anuba" come mostrato nelle FIGG. da 22A a 23B.
In particolare, nella forma di realizzazione illustrata nelle FIGG. da 1 a 14, la piastra di montaggio 40 potrà avere forma sostanzialmente planare, mentre il perno 42 potrà estendersi dalla stessa rispettivamente verso il basso o verso l'alto definendo l'asse X.
Il dispositivo a cerniera 10 potrà comprendere un corpo cerniera 11. In particolare, quest'ultimo e il perno 42 potranno essere fra loro reciprocamente accoppiati in modo da ruotare reciprocamente attorno all'asse X tra almeno una posizione aperta, corrispondente alla posizione di apertura della porta D, e almeno una posizione chiusa, corrispondente alla posizione di chiusura della porta D.
Il corpo cerniera 11 potrà comprendere una sede 12 per il perno 42. In particolare, questi ultimi potranno essere reciprocamente accoppiati in modo da consentire al dispositivo a cerniera 10 di ruotare attorno all'asse X.
Ad esempio, la sede 12 potrà avere forma sostanzialmente cilindrica.
Il perno 42 potrà includere una superficie laterale esterna 42' che potrà restare reciprocamente almeno parzialmente affacciata con la superficie interna 15 della sede 12 una volta reciprocamente accoppiati.
Secondo un aspetto dell'invenzione, il sistema 1 potrà comprendere mezzi 13 per l'ancoraggio del dispositivo a cerniera 10 alla porta D e mezzi 43 per l'ancoraggio della piastra di montaggio 40 al telaio S.
I mezzi per l'ancoraggio 43 potranno comprendere degli elementi maschio, ad esempio perni o viti, e corrispondenti elementi femmina, ad esempio delle sedi per gli stessi. In particolare, come mostrato nelle figure allegate, la piastra di montaggio 40 potrà comprendere almeno un'asola 44, preferibilmente una coppia di asole 44, destinate ad accogliere le viti corrispondenti per ancorare la piastra di montaggio 40 stessa al telaio S.
La porta in vetro D potrà definire un piano ιτ mentre il corpo cerniera 11 potrà avere forma sostanzialmente piastriforme definente un piano n'. Opportunamente, i mezzi di ancoraggio 13 potranno comprendere almeno un elemento di fissaggio piastriforme 17 cooperante con il corpo cerniera 11 per fissare da parti opposte la porta in vetro D in modo che il piano π e il piano π' risultino sostanzialmente paralleli oppure coincidenti.
Più in particolare, il corpo cerniera 11 potrà comprendere almeno una prima porzione 18 atta ad interagire con una corrispondente porzione DI della porta in vetro D, mentre l'elemento di fissaggio 17 potrà comprendere almeno una porzione 19 atta ad interagire con una corrispondente porzione D2 della porta in vetro D opposta alla porzione DI.
Opportunamente la porzione 18 del corpo cerniera 11 ed la porzione 19 dell'elemento di fissaggio 17 potranno essere reciprocamente affacciate in modo che la porta in vetro D resti interposta fra le stesse.
Eventualmente, come mostrato nelle figure allegate, il corpo cerniera 11 potrà comprendere una coppia di porzioni 18, 18' estendentesi da parti opposte rispetto al corpo cerniera 11 stesso per interagire con una corrispondente coppia di porzioni DI, DI' della porta D.
D'altra parte, il sistema 1 potrà comprendere una coppia di elementi di fissaggio 17, 17' con rispettive porzioni 19, 19' atte ad interagire con una corrispondente coppia di porzioni D2, D2‘ della porta in vetro D opposte alle porzioni DI, DI'.
Opportunamente, le porzioni 18, 18' del corpo cerniera 11 e le porzioni 19, 19' del rispettivo elemento di fissaggio 17, 17' potranno essere reciprocamente affacciate in modo che la porta D resti interposta fra le stesse.
In particolare, le porzioni 18, 18' si estendono dal corpo cerniera 11 in corrispondenza di una parete laterale dello stesso e gli elementi di fissaggio 17, 17' potranno essere dimensionati in modo da restare a filo della parete laterale opposta del corpo cerniera 11, così che la porta D sia posta in posizione sostanzialmente centrale rispetto a al corpo cerniera 11.
Più in particolare, come mostrato in FIG. 3, l'elemento di fissaggio 17, 17' potrà comprendere un elemento maschio 117, 117' destinato ad interagire con una corrispondente sede femmina 118, 118' della porzione 18, 18' del corpo cerniera 11.
Opportunamente, la porta di vetro D potrà comprendere almeno una coppia di fori F in corrispondenza dell'elemento maschio 117, 117' per consentirne il passaggio attraverso la stessa in modo da accoppiare reciprocamente la porta D e il dispositivo a cerniera 10. In corrispondenza di quest'ultimo, poi, il vetro potrà comprendere una porzione sagomata T.
Il sistema 1 potrà inoltre comprendente una coppia di copertine di finitura 30, 31 destinate ad entrare in contatto con il vetro V della porta D le quali potranno essere disposte da parti opposte rispetto al corpo cerniera 11 per nasconderlo alla vista dell'utente.
In questo modo il sistema 1 potrà avere un aspetto particolarmente gradevole.
In particolare, una prima copertina di finitura 31 potrà essere accoppiata con il corpo cerniera 11 in corrispondenza delle porzioni 18, 18' e l'altra copertina di finitura 30 potrà essere accoppiata con gli elementi di fissaggio 17, 17'.
In questo modo, vantaggiosamente, la copertina di finitura 30 potrà muoversi solidamente con questi ultimi per adattarsi ai diversi spessori del vetro V. In particolare, come mostrato nelle FIGG. 13 e 14, a seconda dello spessore del vetro V le copertine di finitura 30, 31 potranno variare la loro reciproca distanza in modo da essere sempre almeno parzialmente in contatto con il vetro V e nascondere il corpo cerniera 11 dalla vista dell'utente.
Secondo un particolare aspetto dell'invenzione, il sistema 1 potrà comprendere mezzi frenanti 20 per frenare la rotazione reciproca del dispositivo a cerniera 10 e della piastra di montaggio 40 attorno all'asse X.
In questo modo, vantaggiosamente, la porta D potrà essere frenata in apertura e/o in chiusura a seconda della configurazione del dispositivo a cerniera 10.
I mezzi frenanti 20 potranno comprendere almeno un elemento pressore 21 agente per attrito contro almeno una porzione 14 della superficie interna 15 della sede 12. In particolare, l'elemento pressore 21 potrà comprendere almeno una porzione 42" della superficie laterale esterna 42' del perno 42.
Più in dettaglio, l'elemento pressore 21 potrà avere una superficie esterna di 21' destinata ad entrare in contatto con la porzione 14 della superficie interna 15 della sede 12 all'atto della rotazione reciproca degli stessi.
Secondo una particolare forma di realizzazione mostrata in FIG. 5A e 5B, l'elemento pressore 21 potrà essere unitario con il perno 42. In particolare, la porzione 42" della superficie laterale esterna 42' del perno 42 potrà essere in contatto con la porzione 14 della superficie interna 15 della sede 12. In altre parole, la porzione 42" della superficie laterale esterna 42' del perno 42 definirà la superficie esterna di 2Γ dell'elemento pressore 21.
L'attrito contro la porzione 14 della superficie interna 15 della sede 12. potrà consentire di frenare la rotazione della porta D.
Secondo un altro aspetto dell'invenzione, il sistema 1 potrà comprendere mezzi 25 per la regolazione dell'azione frenante.
Eventualmente, la sede 12 potrà essere configurata in modo da determinare i punti in cui l'elemento pressore 21 agisce con maggiore / minore attrito contro la stessa.
Ad esempio, come mostrato nelle FIGG. da 16 a 19, il sistema 1 potrà comprendere degli elementi sagomati, ad esempio delle spine 22, disposte internamente alla sede 12 in modo che durante la rotazione del dispositivo a cerniera 10 queste ultime entrino in contatto con l'elemento pressore 21 in modo da aumentarne l'azione frenante.
In questo caso, la porzione di superficie esterna 2Γ dell'elemento pressore 21 in contatto con la spina 22 potrà definire la porzione di contatto 14 della superficie interna 15 della sede 12, come particolarmente illustrato in FIG. 19.
Eventualmente, come mostrato in FIGG. 10, 11 e 12, la superficie interna 15 della sede 12 potrà essere essa stessa opportunamente sagomata per definire i punti a maggiore / minore azione frenante, ad esempio potrà avere sezione sostanzialmente ovale.
Secondo una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva dell'invenzione, i mezzi di regolazione 25 potranno agire direttamente o indirettamente sull'elemento pressore 21 per forzarlo contro la superficie interna 15 della sede 12 in modo da variare l'intensità dell'attrito e quindi l'azione frenante.
Come particolarmente illustrato nelle FIGG. da 4 a 19, i mezzi di regolazione 25 potranno comprendere almeno un grano di regolazione 26 passante attraverso il corpo cerniera 11 il quale potrà presentare un'estremità operativa 27 destinata ad agire sull'elemento pressore 21 ed un'estremità di manovra opposta 28 destinata ad essere movimentata da un operatore.
Il corpo cerniera 11 potrà comprendere un foro passante 16 per il grano 26. Opportunamente, tale foro passante 16 potrà essere configurato in modo tale da essere accessibile dall'operatore affinché quest'ultimo possa manovrare l'estremità di manovra 28 del grano 26 stesso.
Ad esempio, il foro passante 16 potrà essere sostanzialmente trasversale all'asse X come mostrato nelle forme di realizzazione illustrate nelle FIGG. da 4 a 19 , oppure potrà avere uno sviluppo sostanzialmente coassiale allo stesso asse X come illustrato nelle forme di realizzazione di FIGG. 20 e 21.
Più in particolare, come mostrato nelle FIGG. 10, 11 e 12 e nelle FIGG. 17 e 18, il foro passante 16 potrà essere rotante attorno all'asse X solidalmente con il corpo cerniera 11 fra almeno una prima posizione di lavoro in cui il grano 26 e il foro passante 16 sono reciprocamente spaziati (FIG. 10, 12 e 18) ed almeno una seconda posizione di lavoro (FIG.
11 e 17) in cui il grano 26 e il foro passante 16 sono reciprocamente allineati in modo da consentire all'operatore di accedere selettivamente all'estremità di manovra 28 del grano 26.
Ad esempio, la seconda posizione di lavoro potrà corrispondere alla posizione aperta della porta D, e preferibilmente, ad una posizione aperta di circa 90°.
Grazie a tale caratteristica, l'operatore potrà accedere a tale estremità di manovra 28 quando il dispositivo a cerniera 10 e la piastra di montaggio 40 sono reciprocamente accoppiati. Vantaggiosamente, l'operatore potrà quindi accedere al grano 26 per regolare l'azione frenante anche quando il dispositivo a cerniera 10 e la porta D sono accoppiati, ruotando la porta D stessa come mostrato in FIG. 11 e 17, cioè senza necessità di smontare il dispositivo a cerniera 10 dalla stessa.
Come mostrato nelle figure allegate, il perno 42 potrà includere una sede passante 45 suscettibile di accogliere il grano di regolazione 26. Preferibilmente, la sede 45 potrà essere almeno parzialmente controfilettata rispetto al grano 26.
Tale sede 45, in modo analogo al foro passante 16, potrà avere uno sviluppo sostanzialmente trasversale all'asse X oppure potrà avere uno sviluppo sostanzialmente coassiale allo stesso asse X.
Opportunamente, la sede 45 e il foro passante 16 potranno essere sostanzialmente coassiali all'atto dell'accesso selettivo dell'operatore all'estremità di manovra 27 del grano 26, ad esempio quando il dispositivo a cerniera 10 è nella posizione di lavoro illustrata in FIG.
11.
Secondo un aspetto dell'invenzione, come mostrato in FIGG. 4, 5A, 5B e 20, 21, il perno 42 potrà comprendere almeno una porzione 48 mobile la quale potrà presentare almeno una rispettiva superficie laterale esterna 48' destinata ad entrare in contatto con la porzione 14 della superficie interna 15 della sede 12. In altre parole, almeno una parte di tale superficie laterale esterna 48' potrà definire la superficie esterna di contatto 21' dell'elemento pressore 21.
L'estremità operativa 27 del grano 26, potrà agire sulla superficie interna 48" della porzione 48 in modo da forzare la superficie esterna 48' della stessa contro la porzione 14 della superficie interna 15 della sede 12.
Eventualmente, il perno 42 potrà comprendere una seconda porzione 49 affacciata alla porzione 48 e reciprocamente accoppiate ad una loro estremità 50. In particolare, anche la porzione 49 potrà comprendere una rispettiva superficie laterale esterna 49' destinata ad entrare in contatto con la porzione 14 della superficie interna 15 della sede 12 per definire la superficie esterna di contatto 2Γ dell'elemento pressore 21.
Opportunamente, quindi, la sede 45 potrà essere configurata in modo tale da interagire con entrambe le porzioni 48, 49 del perno 42 in modo che il grano 26 potrà essere accoppiato con entrambe tali porzioni 48, 49.
In particolare, l'avvitamento del grano 26 potrà promuovere l'allontanamento delle porzioni 48, 49 e il conseguente maggiore attrito fra le superfici esterne 48', 49' delle stesse e la porzione 14 della superficie interna 15 della sede 12 (FIG. 5A e 21), mentre lo svitamento dello stesso grano 26 potrà promuovere l'avvicinamento delle porzioni 48, 49 e il conseguente minore attrito fra le superfici esterne 48', 49' delle stesse porzioni 48, 49 e la porzione 14 della superficie interna 15 della sede 12 (FIG. 5B).
Secondo una differente forma di realizzazione, l'elemento pressore 21 potrà essere un elemento sagomato, ad esempio un pattino destinato ad accoppiarsi con il perno 42 per scorrere all'interno della sede 45.
In particolare, l'elemento pressore 21 potrà avere una superficie interna 21" destinata ad interagire con l'estremità operativa 27 del grano 26.
In questo modo, l'avvitamento/lo svitamento del grano 26 potrà corrispondere la traslazione radiale dell'elemento pressore 21 in modo da regolare l'attrito tra quest'ultimo e la sede 12 e quindi l'intensità dell'azione frenante del sistema 1.
Opportunamente, l'elemento pressore 21 potrà essere configurato in modo che la porzione di contatto 14 della superficie interna 15 della sede 12 sia particolarmente elevata. Ad esempio, come illustrato in FIG. 6 l'elemento pressore 21 potrà avere una forma allungata a "C".
Grazie a tale caratteristica, le dimensioni della sede cilindrica 21 potranno essere minime.
Secondo un'altra forma di realizzazione dell'invenzione, l'elemento pressore 21 potrà essere almeno parzialmente realizzato in un materiale polimerico.
Ad esempio tale materiale potrà essere un poliuretano compatto relativamente duro. Ad esempio, la durezza Shore A di tale materiale potrà essere compresa fra 70 Sh A e 90 Sh A.
Secondo un'ulteriore forma di realizzazione preferita ma non esclusiva dell'invenzione, l'elemento pressore 21 potrà comprendere un corpo 23 realizzato in tale materiale polimerico.
Il corpo polimerico 23 potrà essere interposto all'interno della sede passante 45 tra l'estremità operativa 27 del grano 26 e l'elemento pressore 21 per forzare quest'ultimo contro la superficie interna 15 della sede 12.
In particolare, il corpo polimerico 23 potrà essere sostanzialmente unitario con l'elemento pressore 21, oppure, come illustrato nelle FIGG. da 6 a 9, potrà essere costituito da un parallelepipedo realizzato in tale materiale polimerico avente una superficie esterna 23' ed interna 23" destinata ad entrare in contatto rispettivamente con la superficie interna 21" dell'elemento pressore 21 e con l'estremità operativa 27 del grano 26.
Secondo un altro aspetto dell'invenzione, l'accoppiamento reciproco del dispositivo a cerniera 10 e della piastra di montaggio 40, cioè della sede 12 e del perno 42, potrà essere di tipo amovibile. In particolare, per realizzare tale accoppiamento la sede 12 e il perno 42 potranno essere accoppiati per scorrimento lungo l'asse X.
Opportunamente, il sistema 1 potrà comprendere mezzi antisfilamento 60 per impedire il reciproco distacco della sede 12 e del perno 42 una volta accoppiati.
Grazie a tale caratteristica, una volta accoppiati il dispositivo a cerniera 10 e la piastra di montaggio 40 in corrispondenza della porzione superiore SI del telaio S, i mezzi antisfilamento 60 potranno impedire il distacco per gravità degli stessi.
Secondo un particolare aspetto dell'invenzione, gli stessi mezzi frenanti 20 sopra descritti potranno impedire lo sfilamento reciproco del dispositivo a cerniera 10 e del perno 42.
In particolare, l'attrito tra la superficie esterna 2Γ dell'elemento pressore 21 e la porzione di contatto 14 della superficie interna 15 della sede 12 potrà bloccare lo scorrimento reciproco del perno 42 e della sede 12 lungo l'asse X.
In altre parole, i mezzi frenanti 20 potranno definire i mezzi antisfilamento 60.
Inoltre, i mezzi di ancoraggio 13 potranno essere di tipo amovibile in modo da consentire all'operatore di montare/smontare la porta in vetro D sul/dal telaio di supporto S con il dispositivo a cerniera 10 in posizione operativa montata in corrispondenza della parte superiore SI del telaio stesso S.
Operativamente, quindi, l'operatore potrà dapprima ancorare la piastra di montaggio 40 al telaio di supporto S nelle posizioni desiderate, ad esempio inferiormente e superiormente mediante i mezzi di ancoraggio 43 e successivamente accoppiare reciprocamente il dispositivo a cerniera 10 e la piastra di montaggio 40, cioè la sede 12 del primo e il perno 42 del secondo.
Eventualmente, ad esempio nel caso il dispositivo a cerniera 10 sia accoppiato nella posizione superiore SI del telaio S, l'operatore potrà agire sui mezzi di regolazione 25, ad esempio potrà avvitare il grano 26, per impedire il disaccoppiamento del dispositivo a cerniera 10 e della piastra di montaggio 40 a causa della gravità.
L'operatore potrà poi ancorare la porta D e il dispositivo a cerniera 10 mediante i mezzi di ancoraggio 13. Grazie ai mezzi antisfilamento 60, l'operatore potrà quindi movimentare la sola porta di vetro D, avvicinare la stessa al dispositivo a cerniera 10 in corrispondenza delle porzioni DI, DI' e ancorare la porta D alla cerniera mediante gli elementi di fissaggio 17.
In tal modo, l'operazione di montaggio potrà essere semplice e veloce.
D'altra parte, l'operazione di ancoraggio della porta D potrà essere eseguita in un intervallo di tempo successivo all'accoppiamento della cerniera 10 con la piastra di montaggio 40.
In ogni caso, grazie a tali caratteristiche sopra descritte, l'operazione di montaggio della porta in vetro D e del telaio S potrà essere estremamente semplice e potrà, inoltre, essere effettuata in sicurezza.
Successivamente, una volta posizionata la porta D come sopra descritto ed illustrato in FIG. 11, l'operatore potrà accedere all'estremità di manovra 28 del grano 26 per avvitare e/o svitare lo stesso in modo da regolare l'azione frenante dei mezzi frenanti 20.
In pratica, l'attrito dell'elemento pressore 21 contro la sede 12 farà da antisfilamento durante il montaggio della porta D contrastando la forza di gravità e da freno durante la movimentazione della stessa porta D.
Da quanto sopra descritto appare chiaro che l'invenzione raggiunge gli scopi prefissatisi.
L'invenzione è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nelle rivendicazioni allegate. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire dall'ambito di tutela del trovato definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un sistema per l'accoppiamento girevole controllato di almeno un elemento di chiusura (D), quale una porta, una finestra, un'anta o similare, e di una struttura di supporto stazionaria (S), quale una parete, un pavimento, un telaio o similare, comprendente: - una piastra di montaggio (40) ancorabile ad una fra la struttura di supporto stazionaria (S) e l'almeno un elemento di chiusura (D), detta piastra di montaggio (40) includendo un perno (42) definente un asse (X); - un dispositivo a cerniera (10) ancorabile all'altra fra la struttura di supporto stazionaria (S) e l'almeno un elemento di chiusura (D), detto dispositivo a cerniera (10) comprendendo una sede (12) per accogliere girevolmente detto perno (42), detta sede (12) includendo una superficie interna (15) destinata a restare reciprocamente almeno parzialmente affacciata con detto perno (42); - mezzi frenanti (20) per frenare la rotazione reciproca di detto dispositivo a cerniera (10) e di detta piastra di montaggio (40) attorno a detto asse (X); in cui detti mezzi frenanti (20) includono almeno un elemento pressore (21) agente per attrito contro almeno una prima porzione (14) della superficie interna (15) di detta sede (12).
  2. 2. Sistema secondo la rivendicazione 1, in cui detto dispositivo a cerniera (10) comprende un corpo cerniera (11) e mezzi per la regolazione (25) dell'attrito agenti direttamente o indirettamente su detto almeno un elemento pressore (21) per forzarlo contro detta almeno una prima porzione (14) della superficie interna (15) di detta sede (12).
  3. 3. Sistema secondo la rivendicazione 2, in cui detti mezzi di regolazione (25) includono almeno un grano di regolazione (26) passante attraverso detto corpo cerniera (11) avente un'estremità operativa (27) destinata ad agire su detto almeno un elemento pressore (21) ed un'estremità di manovra (28) opposta, detto corpo cerniera (11) includendo un foro passante (16) per consentire ad un operatore di accedere a detta estremità di manovra (28).
  4. 4. Sistema secondo la rivendicazione 3, in cui detto foro passante (16) è un foro assiale rotante attorno a detto asse (X) solidalmente con detto corpo cerniera (11) fra almeno una prima posizione di lavoro in cui detto grano di regolazione (26) e detto foro passante (16) sono reciprocamente spaziati ed almeno una seconda posizione di lavoro in cui detto grano di regolazione (26) e detto foro passante (16) sono reciprocamente allineati in modo da consentire ad un operatore di accedere selettivamente a detta estremità di manovra (28) con detto dispositivo a cerniera (10) in detta posizione operativa.
  5. 5. Sistema secondo la rivendicazione 3 o 4, in cui detto perno (42) include una sede passante (45) suscettibile di accogliere detto grano di regolazione (26), detta sede passante (45) e detto foro passante (16) essendo sostanzialmente coassiali all'atto dell'accesso selettivo dell'operatore a detta estremità di manovra (28) di detto almeno un grano di regolazione (26).
  6. 6. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto perno (42) definisce un asse (X), detto perno (42) e detta sede (12) essendo reciprocamente accoppiabili / disaccoppiabili per scorrimento lungo detto asse (X).
  7. 7. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto perno (42) include una superficie laterale esterna (42'), almeno una seconda porzione (42") di quest'ultima definendo detto almeno un elemento pressore (21).
  8. 8. Sistema secondo la rivendicazione 3 e 7, in cui detto perno (42) è formato da due porzioni (48, 49) fra loro affacciate ed accoppiate ad un'estremità (50), ognuna di dette porzioni (48, 49) includendo una rispettiva seconda porzione (42") della superficie laterale esterna (42') di detto perno (42), detto grano di regolazione (26) essendo accoppiato con entrambe le porzioni (48, 49) di detto perno (42) in modo che l'avvitamento / svitamento dello stesso promuova l'allontanamento / avvicinamento di dette porzioni (48, 49) e il conseguente maggiore / minore attrito fra le seconde porzioni (42") della superficie laterale esterna (42') di detto perno (42) e la superficie interna (15) di detta sede (12).
  9. 9. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 1 alla 6, in cui detto almeno un elemento pressore (21) include, rispettivamente è costituito da, almeno un corpo polimerico (23).
  10. 10. Sistema secondo la rivendicazione precedente, in cui detto almeno un elemento pressore (21) include inoltre un elemento a pattino (22) a contatto con la superficie interna (15) di detta sede (12), detto almeno un corpo polimerico (23) agendo su detto elemento a pattino (22) per forzarlo contro quest'ultima.
  11. 11. Sistema secondo la rivendicazione precedente, in cui la superficie interna (15) di detta sede (12) presenta una sagoma configurata in modo da determinare i punti in cui detto almeno un elemento pressore (21) agisce con maggiore / minore attrito contro la stessa.
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DE102008047708A1 (de) * 2008-09-18 2010-03-25 Daimler Ag Scharnier
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