ITBO980563A1 - Cerniera regolabile per infissi . - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:

CERNIERA REGOLABILE PER INFISSI.

Il presente trovato concerne una cerniera regolabile su tre assi per infissi, in particolare per infissi metallici di tipo pesante, ovvero presentanti caratteristiche di robustezza e quindi di peso maggiori rispetto agli standard per infissi da interni.

Le cerniere utilizzate per i suddetti infissi (cioè porte esterne, cancelli ecc.), devono necessariamente presentare particolari criteri di sicurezza e quindi differiscono da quelle utilizzate usualmente per infissi normali (per interni). Queste differenze sono di tipo strutturale e si caratterizzano nelle dimensioni più robuste, necessarie anche per il maggiore peso degli infissi, e nel fatto che per il loro fissaggio vengono comunque utilizzate viti che poi devono essere nascoste mediante la copertura con particolari piastrine antiscasso. Inoltre, proprio per la particolare applicazione, queste cerniere necessitano di regolazione al fine di poter adattare al meglio (a posizione dell’infisso mobile rispetto a quello fisso, date la minori tolleranze esistenti tra gli stessi.

Tali cerniere sono costituite da due corpi, solitamente in alluminio, fissabili agli infissi mobile e fisso, e da un perno di articolazione in acciaio, inseribile in rispettivi fori passanti dei corpi mediante l'interposizione di bussole di centraggio (usualmente in materiale plastico e autolubrificato); il perno è dotato, in una sua zona centrale, di un collarino realizzato in corpo unico con lo stesso perno e di diametro maggiore di quello dei rispettivi fori passanti dei corpi per evitare possibili scardinamenti del perno dalle sedi dei corpi (vedi anche brevetto IT - 1.221.237 della stessa Richiedente).

I corpi presentano delle ali di fissaggio all'infisso attraversate, perpendicolarmente al perno di articolazione, da robuste viti le cui teste vengono alloggiate in rispettive sedi ricavate nelle stesse ali. Queste, esternamente alle teste delle viti, presentano delle guide definenti delle sedi per robusti coperchietti di chiusura scorrevoli parallelamente al perno di articolazione. I coperchietti coprono interamente le teste delle viti e definiscono una superficie raccordantesi con continuità con la parte cilindrica della cerniera, nella quale viene ricavato il foro di alloggiamento della rispettiva bussola, e l'estremità libera dell'ala che si diparte da questa parte cilindrica e porta le guide per il coperchietto.

Le suddette bussole sono costituite, usualmente, da un elemento cilindrico chiuso ad una estremità e da un collarino posto in corrispondenza della estremità aperta; comportano inoltre un foro assiale, disassato rispetto all'asse longitudinale dell'elemento cilindrico, ed una serie di sporgenze o dentini, solitamente poste all'esterno della bussola e subito al di sotto del collarino di battuta sui corpo cerniera, equidistanti e destinate ad inserirsi in corrispondenti sedi ricavate nei fori dei detti corpi cerniera.

La conformazione di queste bussole permette di spostare l'asse dei perni di articolazione su di un piano parallelo al piano dell'infisso mediante una rotazione delle stesse attorno al loro asse, regolando così la posizione dell'infisso mobile rispetto alla parte fissa dell'infisso: questa regolazione avviene tramite un sollevamento dell'anta con relativo sfilamento dei dentini dalle relativi sedi di una o entrambe le boccole della cerniera, regolando le stesse nella nuova posizione, ed infine reinserendo le stesse boccole nei corpi cerniera contemporaneamente al riabbassamento dell'anta nella nuova posizione.

Tale operazione però risulta scomoda, oltreché di difficile attuazione, in quanto le ante da sollevare sono, come già accennato, di notevole peso e non sempre la prima regolazione assiale effettuata risulta essere quella definitiva, obbligando così l'addetto o gli addetti al montaggio a lunghi sforzi per tale regolazione.

A tale scopo la Richiedente ha ideato una soluzione (vedi brevetto EP - 794.307) in cui ogni boccola della cerniera sia composta da due elementi distinti accoppiati tra loro mediante mezzi di accoppiamento assiale e liberi di ruotare l'uno rispetto all'altro; il primo elemento è il cilindro di contenimento della porzione del perno, in quanto presenta una sede di alloggiamento del perno stesso disassata rispetto ad un asse di sviluppo longitudinale della boccola, mentre l'altro elemento definisce un primo collarino a diametro maggiore rispetto al diametro del rispettivo foro assiale di contenimento della boccola; sul primo elemento agiscono dei mezzi di regolazione atti a variare la sua posizione rispetto al secondo elemento attraverso una rotazione del primo elemento medesimo, tramite azione dall'esterno del relativo corpo cerniera montato ed in uso, tra più posizioni stabili che sono definite da scanalature presenti nel foro assiale.

Questa soluzione rende più facile e meno faticosa la fase di regolazione della posizione tra infisso mobile {non più da sollevare ad ogni regolazione) ed infisso fisso.

Entrambe le soluzioni ora descritte, però, permettono regolazioni della posizione dell'infisso mobile secondo passi discreti, ovvero funzione del numero di scanalature presenti sulla circonferenza delle boccole e, rispettivamente, nelle sedi dei corpi cerniera, mentre il mercato di tali prodotti richiede una regolazione degli infissi più precisa ed attraverso un sistema dì movimentazione del gruppo perno - boccola più continuo e capace di ottenere posizionamenti ancora più corretti delle precedenti soluzioni.

Oltre a ciò, sarebbe preferibile che la cerniera, per una maggiore completezza strutturale, possa prevedere la possibilità di una regolazione in altezza dell'infisso mobile rispetto a quello fisso; per eseguire tale regolazione, si possono utilizzare, in una soluzione nota da tempo, degli spessori ad anello, ovvero delle rondelle, inseribili sul perno e dello stesso diametro del collarino del perno medesimo per distanziare i due corpi cerniera.

Tale soluzione, seppure rapida, risulta scomoda, oltreché di difficile attuazione, in quanto le ante da sollevare sono, come già accennato, di notevole peso e non sempre la misura voluta si ottiene con una sola operazione di spessoramento, obbligando cosi l'addetto o gli addetti al montaggio a lunghi sforzi. Gli anelli presentano, usualmente, spessori di una certa dimensione e quindi la regolazione in altezza dei due corpi cerniera risulta di tipo discreto in funzione del numero di spessori inseriti e non continua come nella maggior parte delle volte il montaggio degli infissi di tale tipo richiederebbe.

Lo scopo del presente trovato è pertanto quello di eliminare gli inconvenienti ora menzionati attraverso la realizzazione di una cerniera per infissi strutturalmente semplice, estremamente precisa e veloce nella regolazione dell'infisso attraverso tra movimenti, ovvero attraverso i tre assi di sviluppo della stessa cerniera.

Ulteriore scopo è quello di realizzare una cerniera estremamente pratica e sicura nel suo montaggio sull'infisso mobile e su quello fisso.

Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sottoriportate ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:

la figura 1 illustra una cerniera regolabile per infissi, conformemente al presente trovato, in una vista prospettica in esploso con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre;

la figura 2 illustra la cerniera assemblata di cui a figura 1 in una vista prospettica dall'alto;

le figure 3, 4 e 5 illustrano la cerniera di cui alle figure precedenti in tre diverse configurazioni assumibili da un perno di cerniera; tutte le figure sono in vista in pianta dall'alto con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre;

la figura 6 illustra un infisso su cui è applicabile la cerniera oggetto del presente trovato, la figura è in una vista frontale schematica;

le figure 7 e 8 illustrano la cerniera riferita alla figura 11 in due diverse posizioni operative di montaggio di un infisso, entrambe le figure sono in viste frontali schematiche;

la figura 9 illustra un particolare della cerniera di cui a figura 11, ovvero un corpo cerniera inferiore, in una vista in pianta dall'alto con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre;

la figura 10 illustra la parte inferiore della cerniera, conformemente al presente trovato, con una variante realizzativa ed in una vista prospettica in esploso con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre;

la figura 11 illustra una ulteriore variante realizzativa della parte inferiore della cerniera, conformemente al presente trovato, in una vista prospettica in esploso e con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre;

- la figura 12 illustra la parte superiore della cerniera, conformemente al presente trovato, in cui sono visibili dei mezzi di bloccaggio della stessa su un profilato, la figura è in una vista prospettica con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre;

la figura 13 illustra una vista in sezione del corpo cerniera e del tassello di cui a figura 12.

Conformemente alle figure dei disegni allegati, e con particolare riferimento alle figure 1 e 2, la cerniera in oggetto è utilizzabile su infissi di tipo "pesante", quali ad esempio porte da esterni, portoncini, cancelli, ecc..

Questa cerniera, indicata nella sua totalità con 1, comprende un primo ed un secondo corpo 2 e 3 associabili ad un infisso mobile IM e rispettivamente ad un infisso fisso IF (qui illustrati schematicamente in figura 5, in quanto di tipo noto e non facenti parte del trovato) tramite rispettive ali 4 e 5 di alloggiamento di corrispondenti mezzi 100 a vite di fissaggio agli stessi infissi (descritti meglio nel seguito della trattazione).

L'articolazione dei due corpi 2 e 3 è realizzata tramite un perno 6 inseribile, con l'interposizione di una prima ed una seconda boccola 7 e 8 cilindrica di centraggio inferiore e superiore, entro rispettivi fori 9 e 10 assiali, passanti, presentati dal primo e secondo corpo 2 e 3 e sviluppantisi, i fori, lungo un asse longitudinale Z (che definisce l'asse verticale della cerniera).

Tra la prima boccola che definiamo "superiore" 7 ed il relativo foro 9 sono previsti dei primi mezzi 11 di regolazione della posizione del perno 6 di articolazione, agenti tra la stessa boccolo ed il foro 10, in modo da permettere una traslazione radiale, nei due sensi e radialmente, della posizione del perno 6 rispetto all’asse longitudinale Z e su un piano P parallelo all'infisso.

Come osservabile anche nelle figure 3, 4 e 5, questi primi mezzi 11 di regolazione del perno 6 prevedono, almeno per quanto riguarda il corpo cerniera 2 che definirà, a montaggio avvenuto, la parte superiore della cerniera 1, dei mezzi 35 di solidarizzazione tra la boccola 7 e la relativa porzione del perno 6 in essa alloggiato in modo da definire un corpo unico regolabile.

Oltre a ciò, la boccola 7 è prevista di una sporgenza radiale 12 esterna accoppiabile in un corrispondente incavo 13 presentato sulla superficie interna dal relativo foro 9 del corpo cerniera 2: l'accoppiamento tra sporgenza 12 ed incavo 13 definisce un punto di fulcro F (vedi figura 3), a mò di camma, della stessa boccola in modo da permettere un pendolamento, nei due sensi, della prima boccola 7, unitamente alla porzione di perno 6 in essa alloggiato, tramite relativi mezzi 14, azionabili dall'esterno, agenti tra il perno 6 ed il foro 9 cosi da permettere la suddetta regolazione della posizione del perno 6.

Ovviamente anche la seconda boccola 8 potrà avere dei mezzi di regolazione atti a permettere la variazione della parte di perno 6 in essa alloggiato, in particolare rispetto ad un asse perpendicolare al suddetto piano P. Tali mezzi sono di tipo noto (ad esempio, realizzare la seconda boccola 8 con foro eccentrico) e qui non verranno descritti.

Più in dettaglio, i suddetti mezzi 35 di solidarizzazione sono costituiti da una od una coppia di spianature 36 superficiali e contrapposte (nel caso di una coppia) e presentate dalla porzione di perno 6; tali spianature 36 si accoppiano, in scorrimento, nella boccola 7, la quale, a sua volta, presenta una od una coppia di relative superfici 37 rettilinee in modo da permettere il bloccaggio relativo tra perno 6 e boccola 7: in altre parole, si viene a formare un corpo unico, regolabile, composto dalla porzione di perno 6 e dalla boccola 7 su cui possono agire i mezzi 14 di pendolamento.

Questi ultimi sono disposti sostanzialmente trasversali, in sede di montaggio, rispetto alla sporgenza radiale 12 ed all'incavo 13.

Tali mezzi 14 di pendolamento, infatti, sono costituiti da una vite 15 passante trasversalmente nella prima boccola 7, la quale è provvista di relative aperture 16 svasate e coassiali; tali aperture 16 presentano dimensioni originarie inferiori al diametro della vite 15 in modo da ottenere una loro deformazione in sede di assemblaggio con la vite 15 tale da determinare un autobloccaggio tra vite 15 e prima boccola 7. La vite 15, inoltre, risulta avvitabilmente accoppiata con il perno 6 provvisto di un relativo foro 17 filettato passante.

La vite 15 viene pre-montata su boccola 7 e perno 6 prima che queste vengano alloggiate all'interno del foro 9 in modo da alloggiare completamente la vite 15 nel foro 9 ed a contatto, ad una sua estremità, con una superfice interna 18 arcuata del medesimo foro e, con l'altra estremità, parzialmente contraffacciata ad un asola 19 a sviluppo arcuato, realizzata passante sul corpo cerniera 2 e su una superficie 20 opposta alla suddetta superfice arcuata 18: in tal modo è possìbile l'azionamento, nei due sensi e dall'esterno del corpo cerniera 2 (vedi freccia F1 di figure 4 e 5), della stessa vite con un relativo mezzo operatore di tipo noto, con la quale si ottiene il pendolamento del gruppo perno 6 - boccola 7 (vedi frecce F2 ed F3 sempre di figure 4 e 5) attraverso lo spostamento, ovvero l'inclinazione, della vite 15 rispetto al piano P parallelo all'infisso ed intersecante il suddetto asse longitudinale X.

La vite 15, infatti, durante i due sensi di avvitamento e svitamento, non può avanzare od arretrare lungo il suo asse longitudinale e, conseguentemente attraverso uno scivolamento lungo le superfici 18 e 20 permette l'inclinazione del gruppo perno 6 - boccola 7.

Come osservabile nelle unite figure, la suddetta superficie interna 20 della boccola 7, quella provvista dell'asola 19, presenta una scanalatura 38 (definente un allargamento del foro della boccola), sviluppantesi per tutto lo sviluppo longitudinale della boccola 7, la quale scanalatura ha il compito di contenere almeno la parte esterna della testa 15T della vite 15 in appoggio sulla stessa superficie durante lo scorrimento atto a permetterne l'alloggiamento nella boccola 7. Questo accorgimento può essere preferibile in quanto la testa 15T della vite 15 risulta, usualmente, semisferica e quindi il contatto con la superficie cilindrica 20 avviene su un solo punto di tangenza. La testa 15T, quindi, trovandosi in uno spazio vuoto nel momento in cui si posiziona in prossimità dell'asola 19 potrebbe arretrare di qualche decimo fino a poggiarsi sulle zone di estremità dell'asola stessa, con conseguente possibile leggero gioco della vite 15 all'interno del foro 9 che potrebbe aumentare all'aumentare dell'inclinazione della vite 15 durante il pendolamento..

Realizzando la scanalatura 38 di una profondità ben definita e con uno sviluppo almeno pari allo sviluppo della testa 15T della vite 15, si eliminano eventuali giochi della vite 15 quando questa viene a trovarsi a contatto con la superficie interna 20 ed in prossimità dell'asola 19.

La suddetta sporgenza radiale 12 presenta un profilo a camma esterno, di contatto con l'incavo 13, a sviluppo arcuato sui tre lati in modo da permettere, in corrispondenza del pendolamento attuato con la vite 15, il mantenimento della posizione del perno 6 lungo il suddetto piano P parallelo all'infisso: in pratica il profilo a camma permette al perno 6 una vera e propria traslazione lungo il piano P, la quale è dovuta al sollevamento della sporgenza 12 all'interno dell’incavo 13 che recupera l'inclinazione a o a' data dalla vite 16 alia posizione del gruppo perno 6 - boccola 7 per ottenere una relativa traslazione T o T).

Il suddetto foro 9 del corpo cerniera 2 è sostanzialmente composto da una prima superficie 21 dove è realizzato l'incavo 13, le suddette seconda 18 e terza 20 superfice arcuate, contrapposte, e su cui agisce la vite 15 ed una quarta superfice 22 rettilinea, contrapposta alla prima superficie 21, su cui risulta sempre a contatto la boccola 7.

Sulla suddetta quarta superfice 22 è presente un secondo incavo 23 di riferimento realizzato centralmente sulla stessa superfice ed entro cui si impegna, in corrispondenza del montaggio della boccola 7, una seconda sporgenza 24 presentata dalla stessa boccola ed atta ad essere deformata in corrispondenza del suddetto pendolamento. Questo tipo di riferimento permette, in sede di montaggio, all'addetto un più rapido inserimento del gruppo perno 6 - boccola 7 e vite 15 nel foro 9 con gli elementi già in posizione centrale.

Nella figura 1 è anche possibile osservare come la sporgenza radiale 12, l'incavo 13, il secondo incavo 23 si sviluppino per tutta la lunghezza sia del corpo cerniera 2, sia della boccola 7; mentre la seconda sporgenza 24 potrà essere realizzare solo parzialmente rispetto alla lunghezza della prima boccola 7.

L'asola 19, da cui è possibile manovrare la vite 15, viene poi successivamente chiusa da una apposita piastrina antiscasso 30 che copre anche le viti di fissaggio disposte sull'ala 4 del corpo cerniera 2, come anche la parte superiore del corpo cerniera 2 che è provvisto di un relativo coperchietto 40.

Osservando ancora la figura 1, la parte inferiore della cerniera 1 finora descritta, ovvero il secondo corpo cerniera 3, il più vicino ad un piano calpestabile P' (visibile nella figura 6), sia provvisto di secondi mezzi 111 di regolazione della distanza assiale, ovvero lungo l'asse Z, tra lo stesso secondo corpo cerniera ed il primo corpo cerniera 2: in pratica viene ad essere regolata la distanza assiale relativa tra i due corpi cerniera 2 e 3, ovvero l'interasse H (vedi figura 8).

Questi secondi mezzi 111 di regolazione assiale risultano interposti tra il secondo corpo cerniera 2 e la rispettiva seconda boccola 8, alloggiata nel suddetto foro 10, in modo da permettere, in uso, la suddetta regolazione assiale, dall'esterno, ovvero della distanza tra il primo ed il secondo corpo cerniera 2 e 3.

Più precisamente, vedi sempre figura 1, questi secondi mezzi 111 di regolazione assiale sono costituiti direttamente dalla seconda boccola 8 provvista di una propria porzione esterna, indicata con 130, filettata ed avvitabilmente inseribile nel secondo corpo cerniera 3 provvisto di una corrispondente filettatura interna 131: tale abbinamento permette di sollevare od abbassare la seconda boccola 8 attraverso il semplice avvitamento o svitamento della stessa seconda boccola.

In un esempio puramente esemplificativo, la seconda boccola 8 può presentare la filettatura 130 esterna che si sviluppa solo parzialmente sulla propria superficie ed in prossimità di un collare 120 d'estremità della stessa seconda boccola.

Sempre osservando la figura 1, la seconda boccola 8 presenta un'asola 132 realizzata sulla propria base 133 per poter accogliere, in uso, un relativo utensile U (illustrato schematicamente in quanto di tipo noto) di regolazione tramite una rotazione, nei due sensi (vedi freccia F4), della stessa seconda boccola attorno all'asse longitudinale Z della cerniera 1: in tal modo si otterrà un innalzamento od un abbassamento della seconda boccola 8 con un relativo avvitamento o svitamento della stessa seconda boccola.

Per bloccare la seconda boccola 8 nella posizione desiderata, la stessa boccola è provvista di una coppia di intagli 134 contrapposti e realizzati in prossimità della base 133 della seconda boccola 8; questi intagli 134 sono impegnati, in uso, da una relativa coppia di denti 135 presentati da un coperchietto 136 di chiusura del secondo corpo cerniera 3 in modo da bloccare la seconda boccola 8. Nella figura 1 si può notare come la seconda boccola 8 sia provvista di quattro intagli 134, uniformemente distribuiti attorno alla base 133, per facilitare e velocizzare l’inserimento ed il bloccaggio, dall'esterno, del coperchio 136. (I posizionamento ed il bloccaggio in rotazione della coppia di denti 135 è realizzato grazie ad una serie di scanalature 160 realizzate internamente al secondo corpo 3 in modo da permettere ai denti 135 di bloccare la seconda boccola 8 e nel contempo alloggiarsi parzialmente nelle stesse scanalature.

Nella figura 10 è illustrata una prima variante realizzativa dei secondi mezzi 111 di regolazione assiale. In questa soluzione i suddetti secondi mezzi 111 sono costituiti da un corpo o piattello 137 di posizionamento, filettato, ed avvitabilmente inseribile, dal basso, nel secondo corpo cerniera 3, il quale è provvisto di una relativa filettatura 138 interna.

Questo piattello 137 è dotato, centralmente, di una sede 141 passante di accoglimento di un relativo utensile U1 di manovra (solo schematizzato, in quanto di tipo noto) e con il quale è possibile far ruotare, nei due sensi (vedi freccia F5), il piattello 137 in modo da sollevare od abbassare, dopo il montaggio della cerniera, la seconda boccola 8 lungo l'asse longitudinale Z.

In questo specifico caso, la seconda boccola 8 è provvista di denti 142 di bloccaggio e posizionamento, in rotazione, previsti disposti uniformemente sulla propria circonferenza esterna ed accoppiabili in relative sedi 143 realizzate sulla superficie interna del secondo corpo cerniera 3: questi denti 142 possono servire per ottenere la sopracitata regolazione del perno 6 secondo l'asse Y perpendicolare al piano P.

Nella figura 11 è illustrata una ulteriore variante realizzativa dei secondi mezzi 111 di regolazione. In tale soluzione è previsto l'utilizzo di una terza boccola 112 interposta coassialmente tra la seconda boccola 7 ed il secondo corpo cerniera 3 che alloggia la stessa seconda boccola 7.

Su questa terza boccola 112 agiscono dei mezzi 113 di movimentazione della stessa terza boccola lungo il suddetto asse longitudinale Z, i quali sono interposti tra la stessa terza boccola ed il secondo corpo cerniera 3 in modo da variare la posizione della terza boccola 112 rispetto al secondo corpo cerniera 2 che si trova associato all'infisso fisso IF.

Per ottenere questo tipo di movimentazione, la terza boccola 112 presenta una sporgenza radiale 114 (vedi figure 9 e 11) lungo la propria circonferenza esterna, sviluppantesi longitudinalmente per un tratto T della stessa, ed accoppiabile entro una corrispondente cavità radiale 115, passante longitudinalmente, ed aperta, parzialmente, sul foro 10 del secondo corpo cerniera 3. All'interno della cavità 115, opportunamente filettata, sono impegnabili i suddetti mezzi 113 di movimentazione, a vite (definiti da un opportuno grano 119), agenti sulla sporgenza radiale 114 per ottenere l'allontanamento o l'avvicinamento della terza boccola 112 al secondo corpo cerniera 3.

Come osservabile nelle figure 9 e 11, (a sporgenza radiale 114 della terza boccola 112 e la cavità radiale 115 realizzata sul secondo corpo cerniera 3 presentano una conformazione, in sezione, circolare.

Per poter ottenere un montaggio preciso della cerniera 1 , ed una posizione di partenza corretta della stessa cerniera, il secondo corpo cerniera 3 è provvisto del relativo foro 10 di alloggiamento della terza boccola 112 presentante un allargamento di estremità 117 atto a definire una sede di appoggio e battuta per un collare 118 presentato dalla terza boccola 112, in corrispondenza appunto di una posizione di completo alloggiamento della stessa boccola nel primo corpo 2 (vedi figura 7).

Una cerniera così strutturata viene montata secondo operazioni di tipo noto sìa all'infisso fisso, sia all'infisso mobile, mentre le operazioni di regolazioni vengono effettuate attraverso la movimentazione della vite 15, come descritto precedentemente ed illustrato nelle figure da 3 a 5, per quanto riguarda la posizione radiale sul piano P della porzione superiore del perno 6, ovvero attraverso l'avvitamento o lo svitamento della vite 15 che permette la traslazione T o T del perno 6 fino a raggiungere la posizione voluta ed ivi mantenerla bloccata.

Sul secondo corpo cerniera 3 vi è la possibilità di ottenere sia la regolazione radiale sull'asse Y perpendicolare al piano P, atraverso spostamento della posizione della seconda boccola 8 (eccentrica) e la regolazione lungo l'asse verticale Z attraverso, nel caso della prima soluzione, un avvitamento od uno svitamento, dal basso, della seconda boccola 8 (filetata): in tal modo si otiene un allungamento sostanzialmente della cerniera lungo l'asse Z ed un sollevamento (od abbassamento) dell'infisso mobile IM rispeto all'infisso fisso IF.

La regolazione dell'interasse H avviene, analogamente a quanto sopra detto, sia nella seconda soluzione di figura 10 (grazie aH'azionamento del piattello 137), sia nella terza soluzione di figura 11, grazie all'azionamento del grano 119 (vedi freccia F6 di figura 11) all'interno della cavità radiale 115 tramite un apposito utensile e che, premendo contro la sporgenza cilindrica 114 della terza boccola 112, permette il sollevamento della stessa terza boccola con conseguente movimento verso l'alto o verso il basso della seconda boccola 8 e del perno 6 grazie alla battuta ottenuta dal collare 120 della seconda boccola 8 e direttamente sulla prima boccola 7 disposti da bande opposte al collare 22 del perno 6 (vedi anche freccia F7 di figura 8): in tal modo si ottiene un allungamento sostanzialmente della cerniera lungo l'asse Z ed un sollevamento (od abbassamento) dell'infisso mobile IM rispetto all'infisso fisso IF (vedi freccia F8 di figura 6).

Eseguite tutte le regolazioni del caso l’operatore può innestare le piastrine 30 e 30' antiscasso sulle ali 4 e 5 della cerniera 1 a completamento del montaggio.

Nelle soluzioni di regolazione assiale si potrà quindi scegliere tra regolazione continua attraverso l'utilizzo del grano 119 o del piattello 137, oppure una regolazione a passi fissi con boccola 8 filettata, in quanto in questo caso è necessario tenere conto della regolazione lungo l'asse Y che viene effettuata propria dalla seconda boccola 8.

A completamento di tale soluzione è possibile osservare, nelle figure 12 e 13, che i suddetti mezzi di bloccaggio 100 di ognuno dei corpi cerniera 2 e 3 sono costituiti, notoriamente, da almeno una coppia di viti 150 accoppiabili in relative prime sedi passanti 151 presentate dalle ali 4 e 5. Queste viti 150 sono bloccatali in seconde sedi 152 filettate e presentate da un corrispondente tassello 153 inserito all’interno dei relativi telai 154 del suddetto infisso fisso IF e dell'infisso mobile IM. Questi telai (visibili solo parzialmente) presentano, a loro volta, corrispondenti fori 155, passanti, di passaggio delle viti 150 a diametro D1 maggiore rispetto al diametro D2 presentato dalle seconde sedi 152.

Nel caso specifico illustrato, ognuna delle viti 150 presenta, in corrispondenza della testa 150T, un profilo svasato PS di centraggio, il quale si accoppia con una contro svasatura presentata dalla relativa prima sede 151. Oltre a ciò, la porzione centrale 156 dello stelo 157 di ogni vite 151 presenta un diametro D3 sostanzialmente uguale al diametro D1 dei fori 155 passanti in modo da permettere un bloccaggio delle stesse viti, per interferenza, sul relativo foro 155 in corrispondenza deH'avvitamento delle viti 151 nei secondi fori 152 del tassello 153. In altre parole, la porzione 156 permette di eliminare la boccola che, notoriamente, viene utilizzata per poter ottenere il bloccaggio assiale della vite nell'infisso, ciò in pratica fa sì che si possa eliminare un pezzo dal set di cerniere da montare.

Tale cerniera raggiunge, quindi, gli scopi prefissati attraverso un sistema di regolazione su tre assi della cerniera di tipo semplice nella manovrabilità di regolazione, effettuata sempre con cerniera in uso e senza faticosi sollevamenti e rimontaggi successivi.

Tale regolazione risulta estremamente precisa e continua nelle posizioni raggiungibili e con possibilità, da parte del montatore, di visualizzare in modo semplice e comodo le posizioni dei vari elementi di regolazione della cerniera (vite su corpo cerniera superiore, grano filettato o boccole su corpo cerniera inferiore);

La cerniera, nella sua globalità, non viene eccessivamente appesantita da un numero elevato di elementi, mentre la sicurezza della stessa cerniera viene mantenuta negli standard ottimali della categoria.

Tali possibilità di regolazione rende questa tipologia di cerniera completa nella sua struttura e si porta su standard di montaggio e rendimento in uso estremamente elevati.

<(>I sistema di fissaggio della cerniera risulta estremamente pratico e sicuro e, nel contempo, alleggerito di un elemento con conseguente semplificazione del montaggio e riduzione dei costi di realizzazione e di magazzino.

Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti neH'ambito del concetto inventivo. Inoltre, tutti i dettagli possono essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (25)

1. RIVENDICAZIONI 1. Cerniera regolabile per infissi, cerniera (1) del tipo comprendente almeno un primo ed un secondo corpo (2, 3) associabili ad un infisso mobile (IM) e rispettivamente ad un infìsso fisso (IF) tramite rispettive ali (4, 5) di alloggiamento di corrispondenti mezzi a vite (100); un perno (6) di articolazione inseribile, con l'interposizione di rispettive prima e seconda boccola (7, 8) cilindrica di centraggio inferiore e superiore, entro rispettivi fori (9, 10) assiali, passanti, presentati dai detti primo e secondo corpo (2, 3) e sviluppantisi lungo un asse longitudinale (X); tra detta prima e seconda boccola (7, 8) e detti fori (9, 10) essendo previsti primi mezzi (11) di regolazione della posizione di detto perno (6) di articolazione, agenti tra le stesse boccole e i detti fori (9, 10), in modo da permettere una traslazione radiale, nei due sensi e sostanzialmente parallela al piano di detto infisso, della posizione del detto perno (6) rispetto a detto asse longitudinale (X), caratterizzata dal fatto che i detti primi mezzi (11) di regolazione di detto perno (6) prevedono, almeno su un detto corpo cerniera (2), dei mezzi (35) di solidarizzazione tra una detta boccola (7) e la relativa porzione di detto perno (6) in essa alloggiato in modo da definire un corpo unico regolabile, e che detta boccoia (7) risulta prevista di una sporgenza radiale (12) esterna accoppiabile in un corrispondente incavo (13) presentato sulla superficie interna dal relativo detto foro (9) del corrispondente detto corpo cerniera (2) ed atto a definire un punto di fulcro (F), a mò di camma della stessa boccola, in modo da permettere un pendolamento, nei due sensi, della stessa boccola unitamente alla detta porzione di detto perno (6) in essa alloggiato, tramite relativi mezzi (14), azionabili dall'esterno, agenti tra detto perno (6) e detto foro (9) così da permettere la detta regolazione di posizione di detto perno (6).
2. 2. Cerniera secondo la rivendicazione 1, in cui sono previsti dei secondi mezzi (111) di regolazione su un asse longitudinale (Z) ed agenti su detti corpi cerniera (2, 3), caratterizzata dal fatto che detti secondi mezzi (111) di regolazione sono disposti sull'altro detto corpo cerniera (3), ed agiscono sullo stesso in modo da ottenere la variazione della distanza assiale relativa (H) tra detto primo corpo cerniera (2) ed il detto secondo corpo cerniera (3); detti secondi mezzi (111) di regolazione assiale essendo interposti tra detto secondo corpo cerniera (3) e la rispettiva seconda boccola (8), alloggiata nel relativo detto foro (10), in modo da permettere, in uso, la detta regolazione, dall'esterno, della distanza tra detti primo e secondo corpo cerniera (2, 3).
3. 3. Cerniera secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi (35) di solidarizzazione sono costituiti da alme-_no una spianatura (36) superficiale presentata dalla detta porzione di perno (6) ed accoppiabile, in scorrimento, in detta boccola (7) presentante almeno una relativa superficie (37) rettilinea in modo da permettere il bloccaggio relativo tra detto perno (6) e detta boccola (7).
4. 4. Cerniera secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detti mezzi (35) di solidarizzazione sono costituiti da una coppia di spianature (36) superficiali realizzate contrapposte su detta porzione di perno (6) accoppiabile, in scorrimento, in detta boccola (7) presentante corrispondente superfici interne (37) rettilinee contraffacciate l’una all'altra.
5. 5. Cerniera secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dai fatto che detti mezzi (14) di pendolamento sono disposti sostanzialmente trasversali, in corrispondenza del montaggio di detto boccola (7) rispetto alla detta sporgenza radiale (12) ed a detto incavo (13).
6. 6. Cerniera secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi (14) di pendolamento di detto perno (6) e detta boccola (7) sono costituiti da una vite (15) passante trasversalmente in detta boccola (7), provvista di relative aperture (16) coassiali, ed avvitabilmente accoppiata con detto perno (6) provvisto di un relativo foro (17) filettato passante; detta vite (15) essendo interamente alloggiata in detto foro (9) di detto corpo cerniera (2) ed a contatto, ad una sua estremità, con una superfice interna (18) arcuata del medesimo foro e, all’altra estremità, detta vite (15) essendo parzialmente contraffacciata ad un asola (19) a sviluppo arcuato, realizzata passante su detto corpo cerniera (2) e su una superficie (20) opposta alla detta superfice arcuata (18) in modo da permettere, dall’esterno, l'azionamento, nei due sensi, della stessa vite così da ottenere il detto pendolamento del gruppo perno (6) - boccola (7) attraverso lo spostamento, ovvero una inclinazione, della detta vite (15) rispetto ad un piano (P) parallelo al detto infisso e passante per il detto asse longitudinale (X).
7. 7. Cerniera secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che detta superficie interna (20) di detta boccola (7), provvista di detta asola, presenta, in sezione, una scanalatura (38), sviluppantesi per tutto lo sviluppo di detta boccola (7), ed atta a contenere almeno la parte esterna della testa (15T) di detta vite (15) in appoggio sulla stessa superficie in corrispondenza dell'alloggiamento di detta vite (15) in detta boccola (7) in modo da permettere il contatto costante tra detta testa (15T) e la detta superfice interna (20) in corrispondenza del posizionamento di detta testa (15T) in prossimità di detta asola (19).
8. 8. Cerniera secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che detta scanalatura (38) presenta uno sviluppo almeno pari allo sviluppo presentato dalla testa (15T) di detta vite (15).
9. 9. Cerniera secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che detta sporgenza radiale (12) presenta un profilo a camma esterno, di contatto con detto incavo (13), ovvero arcuato in modo da permettere, in corrispondenza di detto pendolamento, il mantenimento di detto perno (6) lungo un piano (P) parallelo a detto infisso ed intersecante detto asse longitudinale (X).
10. 10. Cerniera secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto corpo cerniera (2) provvisto del detto foro (9) presentante detto incavo (13), su una prima superficie (21) dello stesso foro, presenta una seconda (18) ed una terza (20) superfice arcuate, contrapposte, e su cui agiscono detti mezzi (14) di pendolamento ed una quarta superfice (22) rettilinea, contraffacciata alla detta prima superficie (21), su cui risulta a contatto detta boccola (7) in corrispondenza di detto pendolamento della stessa.
11. 11. Cerniera secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che su detta quarta superfice (22) è presente un secondo incavo (23) di riferimento realizzato centralmente sulla stessa superfice ed entro cui si impegna, in corrispondenza del montaggio di detta boccola (7), una seconda sporgenza (24) presentata dalla stessa boccola ed atta ad essere deformata in corrispondenza di detto pendolamento.
12. 12. Cerniera secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta sporgenza radiale (12) e detto incavo (13) si sviluppano per tutta la lunghezza di detto corpo cerniera (2) e di detta boccola (7).
13. 13. Cerniera secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detti secondi mezzi (111) di regolazione assiale sono costituiti da una terza boccola (112), alloggiente detta seconda boccola (8), ed interposta coassialmente tra la stessa boccola ed il relativo secondo corpo cerniera (3); su detta terza boccola (112) agendo dei mezzi (113) di movimentazione della stessa terza boccola lungo detto asse longitudinale (Z), interposti tra la detta terza boccola (112) e detto secondo corpo cerniera (3), ed atti a permettere la variazione della posizione, lungo detto asse longitudinale (Z) di detta terza boccola (112) rispetto al corrispondente corpo cerniera (3).
14. 14. Cerniera secondo la rivendicazione 13, caratterizzata dal fatto che detta terza boccola (112) presenta una sporgenza radiale (114) lungo la propria circonferenza esterna, sviluppantesi longitudinalmente per un tratto (T) della stessa, ed accoppiabile entro una corrispondente cavità radiale (115), passante longitudinalmente, ed aperta sul detto foro (10) del relativo secondo corpo cerniera (3); entro detta cavità (115) essendo avvitabilmente impegnabili detti mezzi (116) di movimentazione, a vite, agenti su detta sporgenza radiale (114).
15. 15. Cerniera secondo la rivendicazione 14, caratterizzata dal fatto che detta sporgenza radiale (114) di detta terza boccola (112) e detta cavità radiale (115) realizzata su detto secondo corpo cerniera (3) presentano una conformazione, in sezione, circolare.
16. 16. Cerniera secondo la rivendicazione 13, caratterizzata dal fatto che detto secondo corpo cerniera (3) è provvisto del relativo detto foro (10) di alloggiamento di detta terza boccola (112) presentante un allargamento d'estremità (117) atto a definire una sede di appoggio e battuta per un collare (118) presentato da detta terza boccola (112), in corrispondenza di una posizione di completo alloggiamento della stessa boccola in detto secondo corpo (3).
17. 17. Cerniera secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detti secondi mezzi (111) di regolazione assiale sono costitutti da detta seconda boccola (8) provvista di una propria porzione estema (130) filettata ed avvitabiimente inseribile in detto secondo corpo (3) provvisto di una corrispondente filettatura interna (131).
18. 18. Cerniera secondo la rivendicazione 17, caratterizzata dal fatto che detta seconda boccola (8) presenta un'asola (132) realizzata sulla propria base (133) ed atta ad accogliere, in uso, un relativo utensile (U) di regolazione tramite una rotazione, nei due sensi, della stessa seconda boccola attorno ad un asse longitudinale (Z) di detta cerniera (1).
19. 19. Cerniera secondo la rivendicazione 17, caratterizzata dal fatto che detta seconda boccola (8) è provvista di almeno una coppia di intagli (134) contrapposti e realizzati in prossimità della base (133) di detta seconda boccola (8) ed atti ad essere impegnati, in uso, da una relativa coppia di denti (135) presentati da un coperchietto (136) di chiusura di detto secondo corpo cerniera (3) in modo da bloccare detta seconda boccola (8) nella posizione predeterminata.
20. 20. Cerniera secondo la rivendicazione 17, caratterizzata dal fatto che detta seconda boccola (8) presenta detta filettatura (130) esterna sviluppantesi solo parzialmente sulla propria superficie ed in prossimità di un collare (120) d'estremità della stessa seconda boccola.
21. 21. Cerniera secondo la rivendicazione 19, caratterizzata dal fatto che detta seconda boccola (8) presenta quattro intagli (134) uniformemente distribuiti attorno alla detta base (133).
22. 22. Cerniera secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che i detti secondi mezzi (111) di regolazione assiale sono costituiti da un corpo o piattello (137) di posizionamento, filettato, ed avvitabilmente inseribile in detto secondo corpo cerniera (3) provvisto di una relativa filettatura (138) interna; detto piattello (137) essendo dotato di una sede (141), passante, di accoglimento di un relativo utensile (U1) di manovra atto a permettere la rotazione, nei due sensi, di detto piattello (137) in modo da sollevare od abbassare, a montaggio di detta cerniera avvenuto, detta seconda boccola (8) lungo detto asse longitudinale (Z).
23. 23. Cerniera secondo la rivendicazione 22, caratterizzata dal fatto che detta seconda boccola (8) è provvista di denti (142) di bloccaggio e posizionamento, in rotazione, previsti sulla propria circonferenza esterna ed accoppiabili in relative sedi (143) realizzate sulla superficie interna di detto secondo corpo cerniera (3).
24. 24. Cerniera secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di bloccaggio (100) di ognuno di detti corpi cerniera (2, 3) sono costituiti da almeno una coppia di viti (150) accoppiabili in relative prime sedi passanti (151) presentate da dette ali (4, 5) ed avvitabilmente bioccabili in seconde sedi (152) presentate da un corrispondente tassello (153) inserito all'interno dei relativi telai (154) di detto infìsso fìsso (IF) ed infìsso mobile (IN) presentanti, a loro volta, corrispondenti fori (155) passanti di passaggio a diametro (D1) maggiore rispetto al diametro (D2) presentato da detti seconde sedi (152), caratterizzata dal fatto che ognuna di dette viti (150) presenta, in corrispondenza di detta testa (150T), un profilo svasato (PS) di centraggio accoppiantesi con una contro svasatura presentata dalia relativa detta prima sede (151), e che una porzione centrale (156) dello stelo (157) di ogni detta vite (151) presenta un diametro (D3) sostanzialmente uguale ai diametro (D1) di detti fori (155) passanti in modo da permettere un bloccaggio delle stesse viti, per interferenza, sullo stesso foro in corrispondenza di un avvitamento di dette viti (151) in detti secondi fori (152) di detto tassello (153).
25. 25. Cerniera secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati scopi.