ITBO970620A1 - Metodo di alimentazione di pannelli ad una macchina sezionatrice. - Google Patents

Description

Il presente trovato si riferisce in generale alle sezionatrici di pannelli e concerne in particolare un metodo di alimentazione di pannelli ad una macchina sezionatrice.

Nell'industria del mobile, le macchine sezionatrici sono impiegate per sezionare pannelli sbozzati di grandi dimensioni allo scopo di ottenere da questi dei pannelli più piccoli, semilavorati, o finiti, i quali sono sagomati secondo opportuni formati.

I pannelli da sezionare vengono impilati, preliminarmente alle operazioni di sezionamento, su un piano di carico della macchina sezionatrice in modo da formare pile geometricamente regolari, nelle quali il numero di pannelli corrispondenti ad un preciso schema di taglio è scelto in funzione del numero di mobili da produrre.

Le pile, che vengono via via formate sul piano di carico della macchina, sono ottenute a partire da una pila di grandi dimensioni, la quale è disposta in corrispondenza di una stazione di carico collocata più a monte, ed è collocata lungo una linea di alimentazione che include, in successione tra loro, la stazione di carico, il piano di carico e la stazione di taglio della macchina sezionatrice.

L’alimentazione dei pannelli sbozzati dalla stazione di carico al piano di carico della macchina sezionatrice viene effettuata essenzialmente secondo due differenti tecniche di presa e di trasporto. La prima dì queste prevede la movimentazione dei vari pannelli mediante uno scorrimento, trasversalmente alla pila, del pannello di sommità che viene fatto traslare in appoggio sul pannello immediatamente sottostante. La seconda tecnica prevede invece il sollevamento ed il trasporto dei pannelli, pervenuti alla sommità della pila, mediante mezzi di presa del tipo a depressione d’aria.

Nella tecnica che prevede lo scorrimento dei pannelli in appoggio sulla pila, la presa ed il trasferimento dei pannelli vengono effettuati dopo una fase preparatoria nella quale il pannello da trasferire viene dapprima sollevato leggermente dalla pila, mediante mezzi di presa a vuoto applicati in corrispondenza di uno dei suoi lati. Successivamente, il pannello viene intercettato da uno spintore meccanico, orizzontalmente mobile, e viene spinto, e fatto avanzare lungo la linea di alimentazione, mantenendosi in appoggio sulla pila fino a raggiungere un dispositivo introduttore, preferibilmente del tipo a rulli contrapposti.

Il dispositivo introduttore trasferisce i pannelli ricevuti e li invia in successione tra loro al di sopra del piano di carico della macchina sezionatrice. Quando i pannelli raggiungono la verticale del piano di carico, vengono abbandonati dal dispositivo introduttore e cadono sotto l’azione del proprio peso depositandosi uno sull’altro sopra il piano di carico, ove opportuni mezzi allineatori provvedono a regolarizzare la pila man mano che questa viene formandosi.

Quando la pila raggiunge il numero di pannelli predeterminato, degli opportuni mezzi di trasferimento convogliano la pila medesima alla macchina sezionatrice per le lavorazioni successive.

Nella tecnica di introduzione che utilizza esclusivamente i mezzi di presa a vuoto, i singoli pannelli vengono dapprima sollevati dalla sommità della pila, in una condizione di completo distacco, poi sono trasferiti mediante un carrello mobile, che supporta gli stessi mezzi di presa al di sopra del piano di carico della macchina sezionatrìce, dove infine sono lasciati cadere sotto l’effetto del peso proprio.

I due metodi operativi sopra richiamati trovano ciascuno uno specifico campo di applicazione. La tecnica che prevede lo scorrimento dei pannelli viene utilizzata pressoché esclusivamente per pannelli di elevato spessore, i quali presentano una intrinseca rigidezza di insieme. La tecnica che prevede la presa ed il trasporto mediante mezzi operanti per depressione d’aria trova invece specifica applicazione per l’alimentazione di pannelli di ridotto spessore, dotati per questo di elevata flessibilità.

II fondamentale inconveniente di tali soluzioni è rappresentato dal fatto di richiedere tempi totali di ciclo i quali risentono negativamente, seppure con incidenze diverse tra le due varianti esecutive sopra richiamate, dei tempi operativi dei sistemi di presa a depressione.

Questo inconveniente è particolarmente sentito nell’alimentazione di pannelli sottili a macchine sezionatrici predisposte per l'esecuzione di schemi di taglio abbastanza semplici. In questo caso infatti poiché la macchina sezionatrice può eseguire il suo lavoro ad alta velocità, in tempi più brevi dei tempi necessari per la formazione della pila di pannelli in alimentazione, si ha l’inconveniente di una lavorazione discontinua della macchina sezionatrice poiché questa, non potendo essere alimentata con continuità, deve arrestarsi per attendere l’arrivo di nuovi pannelli.

Un altro inconveniente comune alle due soluzioni è rappresentato dal fatto di implicare la presa ed il trasferimento di un pannello alla volta dalla pila; per cui, anche in questo caso si corre nuovamente il rischio che la macchina sezionatrice debba attendere il completamento della formazione della pila di pannelli da lavorare.

Un ulteriore inconveniente è rappresentato inoltre dal fatto che, allo stato attuale, l’alimentazione delle macchine sezionatrici viene effettuata con impianti che sono strutturati per funzionare secondo Cuna o l’altra delle tecniche, per cui in generale non sono consentite la presa ed il trasferimento, su una medesima linea di alimentazione, di pannelli rigidi e di pannelli sottili. Per ovviare a questo inconveniente, alcuni impianti noti prevedono l’adozione di dispositivi di alimentazione doppi, i quali sono strutturati secondo l’una e l’altra delle tecniche di presa e trasferimento ed operano sulla linea di alimentazione alternandosi gli uni agli altri, a seconda del tipo di pannelli da alimentare. Tale soluzione, tuttavia, a motivo della maggiore complicazione costruttiva e gestionale, non sempre è giustificabile sotto il profilo economico.

Lo scopo del presente trovato è pertanto quello di eliminare gli inconvenienti ora menzionati.

In accordo con l’invenzione tale scopo viene raggiunto mediante un metodo di alimentazione di pannelli ad una macchina sezionatrice comprendente una fase di trasferimento nella quale i pannelli di una pila verticale sono trasferiti in successione dalla sommità della pila ad un piano di carico della macchina sezionatrice, la fase di trasferimento comprendendo una traslazione dei pannelli lungo una linea di alimentazione che viene percorsa dai pannelli, per un suo tratto iniziale e fino al raggiungimento di un dispositivo introduttore a rulli contrapposti, sotto la spinta di uno spintore orizzontalmente mobile, un tratto finale della linea di alimentazione, disposto tra il dispositivo introduttore ed il piano di carico della macchina sezionatrice essendo percorso dai pannelli sotto l’azione del dispositivo introduttore, metodo caratterizzato dal fatto che l’elemento spintore e la pila verticale eseguono una fase di traslazione relativa, diretta trasversalmente alla linea di alimentazione, con spostamenti controllati in ampiezza da mezzi di comando e di gestione in modo da consentire all’elemento spintore di impegnare e di trasferire dalla pila uno più pannelli formanti pacchi di pannelli sovrapposti determinati in funzione della ampiezza h di detta traslazione.

Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sottoriportate ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:

le figure 1 e 2 sono rispettivamente una vista in alzato ed una vista in pianta dall’alto di una linea di alimentazione di pannelli ad una macchina sezionatrice;

le figure 1a e 3 sono viste di alcuni particolari della linea di alimentazione rappresentati in scala di ingrandimento;

la figura 4 è una vista laterale di un particolare riferito a figura 3 ed illustrato in scala di ingrandimento e con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre;

la figura 5 è uno schema a blocchi che illustra le interconnessioni funzionali esistenti tra alcuni componenti della linea di alimentazione;

la figura 6 è un diagramma di funzionamento schematico della linea di alimentazione.

Conformemente alle figure 1 e 2 dei disegni allegati, con 1 viene indicata nel suo complesso una linea di alimentazione per alimentare automaticamente pannelli 2 ad una macchina sezionatrice, non completamente illustrata in quanto non interessante il presente trovato.

La linea di alimentazione 1 essenzialmente comprende una stazione di carico 3 di pannelli 2 ed un piano di carico 4 della macchina sezionatrice, disposti in successione tra loro e sottostanti ad una struttura 5 recante una travatura 5a orizzontale.

La stazione di carico 3 comprende una pedana 9 orizzontale, la quale è guidata verticalmente su una struttura 5b fissata al piano caipestabile P, ed è motorizzata in modo da risultare traslabile, tra due posizioni estreme rispettivamente corrispondenti ad una condizione completamente abbassata e ad una condizione completamente rialzata della pedana 9 dal suolo. La pedana 9 è destinata a ricevere una pila 17 verticale di pannelli 2 sbozzati, sovrapposti ed è atta a far traslare detta pila 17 verso l’alto, con brevi corse che si alternano a periodi di sosta. Le corse e le soste della pila 17 sono effettuate sulla base di segnali di commutazione di stato inviati da una cellula 51 fotoelettrica, la quale è collocata, rispetto alla pila 17, in posizione e ad una altezza opportune in modo da essere periodicamente intercettata dal pannello 2 di sommità della pila 17. La travatura 5a orizzontale sostiene in guida un carrello 6, il quale è orizzontalmente mobile, al di sopra della stazione di carico 3, ed è corredato di una serie di spintori 7 meccanici paralleli tra loro (vedi figura 2).

Gli spintori 7 sono portati da relativi bracci di supporto indicati nel loro complesso con 52 ed articolati in modo da permettere il movimento di sollevamento e di abbassamento verticale degli spintori 7 rispetto alla pedana 9 della stazione di carico 3.

Più in particolare, i bracci 52 comprendono un elemento di supporto 53, ed una guida 56 verticale collegati da due coppie di bielle 54 articolate, parallele e disposte in modo da formare con l’elemento di supporto 53 e la guida 56 verticale un complessivo meccanismo a quadrilatero articolato. I bracci 52 includono inoltre una traversa 55, disposta a collegamento di due delle bielle, quelle superiori ed indicate con 54a in figura 1a, alla quale si collega un pistone a fluido 58 il cui azionamento permette di variare la configurazione del quadrilatero. Un pattino 59, solidale agli spintori 7, è montato scorrevolmente mobile nella guida 56. Una vite motorizzata 60 controllata da un risolutore angolare 61 (encoder) è associata al pattino 59 ed imprime ad esso scorrimenti i quali sono controllati e modulabili in ampiezza lungo la guida 56.

Il pistone a fluido 58, la vite motorizzata 60 ed il relativo encoder 61 definiscono in combinazione tra loro primi mezzi attuatori medianti i quali gli spintori 7 possono essere prima posizionati ad una quota correlata con la cellula fotoelettrica 51 , e poi traslati verso la pedana 9, per delimitare sulla pila 17 una altezza h di pannelli 2, micrometricamente controllata, da trasferire dalla sommità della pila 17 alla macchina sezionatrice. Il piano di carico 4 della macchina sezionatrice è supportato da quattro viti motorizzate 10 (vedi sempre figura 2), corredate di relativi risolutori angolari 62 o comunque da equivalenti sistemi di rilevamento delle posizioni. Le viti motorizzate 10 che in combinazione con, ad esempio ma non limitatamente, degli encoder 62 definiscono secondi mezzi attuatori, sono orientate ortogonalmente al piano di carico 4, sono disposte in corrispondenza dei vertici del piano 4 e sono controllate in modo da imprimere al piano di carico 4 movimenti traslatori progressivi, intermittenti, a corsa breve controllata in ampiezza tra due posizioni limiti rispettivamente di massimo sollevamento e di massimo abbassamento del piano di carico 4 rispetto al suolo.

Il movimento traslatorio del piano di carico 4 viene effettuato su comando impresso alle viti motorizzate 10 in funzione di un segnale corrispondente alla intercettazione, effettuata ad opera di un pannello 2, di una cellula fotoelettrica 63 disposta nella posizione di massimo sollevamento del piano di carico 4.

Tra la stazione di carico 3 e il piano di carico 4 della macchina sezionatrice, la linea di alimentazione 1 comprende un dispositivo introduttore 8 (vedi figure 2 e 3) provvisto di una pluralità di unità 8t disposte in serie sulla larghezza della linea di alimentazione 1. Ciascuna delle unità 8t comprende quattro rulli 8s, 8i orizzontali, i quali individuano a due a due delle coppie di rulli verticalmente sovrapposti, traslate tra loro lungo la linea 1 di alimentazione.

I rulli inferiori 8i del dispositivo introduttore 8 sono fissati sulla struttura 5 e sono motorizzati, tramite trasmissioni 12 a cinghie o catene, da un motore 16 in comune (vedi figura 4). I rulli superiori 8s sono portati ad estremità di bracci 13, articolati sulla travatura 5 della linea 1 di alimentazione, e sono vincolati a steli 14 di pistoni 15 a fluido che identificano terzi mezzi attuatori della linea di alimentazione 1. Mediante l'azionamento dei pistoni 15, i rulli 8s superiori del dispositivo 8 introduttore possono essere sollevati od abbassati sulla travatura 5, per avvicinarsi od allontanarsi ai / dai rulli 8i fissi premendo contro questi ultimi gii eventuali pannelli 2 interposti.

La linea di alimentazione 1 comprende infine dei generali mezzi di comando e di gestione 70 (vedi figura 5), di tipo programmabile, i quali sono operativamente interconnessi con i mezzi attuatori e con le cellule fotoelettriche 51, 63, (che identificano più generali mezzi sensori) in modo da gestire automaticamente tutte le sequenze di funzionamento della linea 1 di alimentazione.

In uso, il funzionamento della linea 1 di alimentazione, per l'alimentazione della macchina sezionatrice viene descritto a partire da una condizione iniziale nella quale il carrello 6 è traslato sulla travatura 5a in una posizione laterale alla stazione 3 di carico, ad una distanza dal punto di carico 4 controllata in funzione del formato dei pannelli componenti della pila 17 (massima distanza dal piano di carico 4 della macchina sezionatrice), come mostrato in figura 1.

In corrispondenza di tale condizione iniziale, una pila 17 verticale di pannelli 2 da sezionare viene disposta nella stazione 3 di carico, al di sopra della pedana 9. La pedana 9, comandata dai mezzi di comando e di gestione 70 della linea di alimentazione 1 viene fatta traslare verticalmente verso l’alto, ed in modo controllato, fino ad una condizione nella quale almeno il pannello 2 di sommità della pila 17 si dispone ad una quota verticale superiore alla quota posseduta dagli spintori 7.

A seguito della intercettazione della cellula fotoelettrica 51, il movimento di salita della pila 17 viene arrestato. Gli spintori 7 vengono quindi abbassati rispetto alla cellula fotoelettrica 51, lateralmente alla pila 17 fino a disporsi al di sotto della sommità della pila 17 di una quota h determinata in funzione di parametri i quali sono programmati nei mezzi di comando e gestione 70 in funzione dello spessore unitario dei pannelli 2 e del numero di pannelli 2 del quale si desidera effettuare il trasferimento dalla pila 17 alla macchina sezionatrice. A seguito di un opportuno comando impartito dai mezzi di comando e gestione 70, il carrello 6 trasla lungo la travatura 5a trascinando in movimento gli spintori 7. Questi, interferendo con la pila 17 per l’altezza h preimpostata trasferiscono il pannello 2 di sommità, od un insieme di pannelli 2 di sommità, facendoli traslare, trasversalmente alla pila 17, lungo un tratto iniziale della linea 1 di alimentazione fino a raggiungere il dispositivo introduttore 8.

il dispositivo introduttore 8 impegna il pannello 2 ricevuto, o l’insieme di pannelli 2, serrandolo tra le prime coppie di rulli 8s, 8i, per effetto della spinta esercitata dai rulli superiori 8s contro la reazione opposta dai rulli 8i fissi, inferiori.

Raggiunta tale condizione, mentre il carrello 3 invertita la corsa ritorna verso la propria posizione iniziale con gli spintori 7 sollevati dalla pila 17 per intervento dei primi mezzi attuatoli 58, il dispositivo introduttore 8 trasferisce il pannello 2 (o l'insieme di pannelli), prelevato, lanciandolo lungo un tratto finale della linea di alimentazione 1 fino al di sopra del piano di carico 4 della macchina sezionatrice.

In corrispondenza del raggiungimento della verticale del piano di carico 4, il pannello 2 viene abbandonato dal dispositivo introduttore 8 e, sotto l'azione del peso proprio viene fatto cadere sul piano di carico 4 della macchina sezionatrice dove si impila verticalmente con i pannelli 2 precedentemente depositati.

Dal momento che i mezzi di comando e di gestione 70 della linea 1 di alimentazione sono in grado di gestire sia le traslazioni verticali della pedana 9 della stazione di carico 3, sia quelle del piano 4 di carico della macchina sezionatrice, con spostamenti controllati in ampiezza, la linea 1 di alimentazione trasferisce al piano di carico 4 della macchina sezionatrice, in successione i vari pannelli 2 prelevandoli dalla pila 17 mediante un controllo basato, non su un numero di pannelli predeterminato in funzione di uno spessore fisso di un singolo pannello 2, ma su un controllo di spessore totale di pannelli 2 il quale può essere determinato sia come somma di pannelli di uguale spessore unitario, sia come somma di spessori di pannelli 2 di spessore unitario diversi tra loro, ma concorrenti a formare lo spessore totale h.

Vantaggiosamente ciò consente il trasferimento in successione non solamente di pannelli 2 singoli (ad esempio di elevato spessore), ma anche di pluralità di pannelli 2 (ad esempio di spessore ridotto) formanti pacchi di altezza controllata, nei quali in particolare il numero di pannelli 2 componenti può essere programmato sui mezzi di comando e di gestione 70 con proporzionalità inversa dello spessore unitario dei singoli pannelli 2.

Naturalmente, in funzione dello spessore del singolo pannello 2, o della altezza complessiva del pacco di pannelli 2, i mezzi di comando e di gestione 70 possono essere programmati in modo da controllare gli spostamenti di traslazione del piano 4 di carico per creare, sul piano di carico 4 medesimo, e in funzione della altezza dei pannelli 2 (o dei relativi pacchi di pannelli 2) in transito attraverso il dispositivo introduttore 8, degli spazi di accoglimento nei quali i pannelli 2 accedono con percorsi di caduta di ridotta lunghezza.

In conseguenza del fatto che il dispositivo introduttore 8 è strutturato in modo da permettere la registrazione indipendente dei secondi rulli 8s di ciascuna unità 8t a rulli, i mezzi di comando e di gestione possono comandare l'attivazione distinta e separata dei pistoni 15 a fluido delle singole coppie di rulli 8s, 8i.

Da ciò deriva che la linea 1 dì alimentazione secondo il trovato, oltre al vantaggio di poter alimentare indifferentemente sia pannelli 2 singoli, sia pacchi di pannelli 2 di spessore e numero variabile, mediante un semplice intervento di programmazione dei mezzi di comando e di gestione 70, è in grado anche di permettere il passaggio automatico dall'una all'altra successione di pannelli 2, senza richiedere né l'arresto della linea di alimentazione 1, né tanto meno il riattrezzaggio di alcun dispositivo fisico di questa.

Un’ulteriore possibilità che conferma la versatilità operativa del metodo di trasferimento secondo il trovato è illustrata con lo schema di figura 7. Da questo si rileva in particolare che i mezzi di gestione e di comando 70 possono gestire anche successioni di pacchi di pannelli 2 di diverso spessore che possono essere combinate tra loro in modo qualsiasi in funzione del raggiungimento di un esatto numero totale N di pannelli da alimentare alla macchina sezionatrice.

Più in particolare, facendo riferimento allo schema di figura 6, e per migliore comprensione anche ad un esempio numerico, facendo l’ipotesi che sui piano di carico 4 della macchina sezionatrice si debba formare una pila 2 di pannelli composta in totale da N=35 pannelli 2 di un certo spessore, una CPU convenientemente programmata, indicata con 80 e localizzata sui mezzi di gestione e di comando 70, dopo aver stabilito che la pila 2 in formazione sul piano di carico 4 della macchina sezionatrice debba essere formata ad esempio mediante il trasferimento in sequenza di 11 insiemi uguali di 3 pannelli e di un dodicesimo insieme di soli 2 pannelli, comanda opportunamente la linea di alimentazione 1 in modo da:

traslare gli spintori 7 relativamente alla pedana 9 della stazione di carico ad ogni fase della sequenza in modo da determinare un abbassamento h relativo degli spintori 7 che è funzione della altezza totale H della pila 2 che si desidera formare sul piano di carico 4 della macchina sezionatrice;

comandare i terzi mezzi attuatori 15 in modo da adeguare l’interasse D tra le coppie di rulli 8s, 8i allo spessore dei pacchi di pannelli 2 in transito nel dispositivo 18 introduttore;

comandare la discesa del piano 4 di carico rispetto alla cellula fotoelettrica 62 di una quota sufficiente ad accogliere il pacco di pannelli 2 in uscita dal dispositivo introduttore 18 rendendone minimo, al tempo stesso, il percorso di caduta sul piano 4 di carico;

- comandare la ripetizione dei passi operativi sopraddetti per 11 volte con parametri costanti e per la dodicesima volta con parametri diversi; ed infine

comandare il termine della alimentazione al raggiungimento della quota H1 del piano di carico 4 dal suolo la quale è determinata in funzione della altezza totale H ed è calcolata, ad esempio, dalla CPU in relazione con l’angolo totale di rotazione descritto dall’encoder 62, od altri sistemi equivalenti, che controlla il movimento delle viti 10 motorizzate.

Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti neH'ambito del concetto inventivo. Inoltre, tutti i dettagli possono essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo di alimentazione di pannelli (2) ad una macchina sezionatrice comprendente una fase di trasferimento nella quale i pannelli (2) di una pila (17) verticale sono trasferiti in successione dalla sommità della pila (17) ad un piano di carico (4) della macchina sezionatrice, la fase di trasferimento comprendendo una traslazione dei pannelli (2), trasversalmente alla pila (17) lungo una linea (1) di alimentazione la quale viene percorsa dai pannelli (2) per un suo tratto iniziale, fino al raggiungimento di un dispositivo introduttore (8) a rulli (8s, 8i) contrapposti, sotto la spinta di almeno uno spintore (7) orizzontalmente mobile, un tratto finale della linea di alimentazione (1), disposto tra il dispositivo introduttore (8) ed il piano di carico (4) della macchina sezionatrice essendo percorso dai pannelli (2) sotto l’azione del dispositivo introduttore (8), metodo caratterizzato dal fatto che lo spintore (7) è la pila (17) verticale eseguono una fase di traslazione relativa diretta trasversalmente alla linea di alimentazione (1) con spostamenti controllati in ampiezza da mezzi di comando e di gestione (70) in modo da consentire allo spintore (7) di impegnare e di trasferire dalla pila (17) uno o più pannelli (2) formanti pacchi di pannelli (2) sovrapposti in funzione dell’ampiezza (h) di detta fase di traslazione relativa.
2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che i mezzi di comando e di gestione (70) sono programmabili in modo da gestire il trasferimento in successione di pannelli (2) corrispondenti ad uno spessore (h) di pila (17) fino a formare sul piano di carico (4) della macchina sezionatrice una pila (17’) di altezza totale (H) nella quale un numero totale (N) di pannelli, preimpostato e qualsiasi, viene ottenuto come combinazione di una opportuna successione di spessori (h) di pannelli (2) che sono trasferiti in sequenza dalla stazione di carico (3) al piano di carico (4) della macchina sezionatrice.
3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti spessori (h) di pannelli (2) possono essere diversi tra loro.
4. 4. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di traslazione verticale del piano di carico (4) della macchina sezionatrice, la quale fase di trastazione è controllata in ampiezza dai mezzi di comando e di gestione (70) in funzione dell’altezza (h) dei pacchi della pila (17) in transito attraverso il dispositivo introduttore (8), detta fase di traslazione essendo confrollata in modo da spostare progressivamente il piano di carico (4) della macchina sezionatrice per generare al di sopra del piano di carico (4) corrispondenti spazi di accoglimento nei quali i pacchi di pannelli (2) accedono con percorsi di caduta di ridotta altezza.
5. 5. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il numero di pannelli (2) che compongono i pacchi è scelto dai mezzi di comando e di gestione (70) con proporzionalità inversa dello spessore unitario dei pannelli (2) della pila (17).
6. 6. Dispositivo introduttore, comprendente almeno una coppia di rulli (8s, 8ì) orizzontali, paralleli e verticalmente sovrapposti dei quali un primo rullo (8I) è montato fisso ed è motorizzato, il secondo rulto (8s) essendo invece liberamente girevole e traslabilmente contrastato in modo da premere i pannelli (2) disposti tra i due rulli (8s, 8i) contro la reazione opposta dal rullo (8i) fisso, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno due dette coppie di rulli (8s, 8i) le quali sono traslate le une rispetto alle altre lungo la linea di alimentazione (1) dei pannelli (2).
7. 7. Dispositivo introduttore secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che i secondi rulli (8s) di dette coppie di rulli (8s, 8i) sono registrabili nella distanza (D) di interasse, indipendentemente tra loro.
8. 8. Dispositivo introduttore secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detti secondi rulli (8s) sono registrabili in altezza su comando dei mezzi di comando e di gestione (70), in funzione dell’altezza (h) dei pacchi di pannelli (2) istantaneamente transitanti tra dette coppie di rulli (8s, 8i).
9. 9. Metodo secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati scopi.
10. 10. Dispositivo, secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati scopi.