ITBO970181A1 - Macchina per il collegamento degli artiglioni a relative fibbie. - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE
La presente invenzione concerne una macchina per il collegamento degli artiglioni a relative fibbie.
Attualmente tale operazione viene eseguita utilizzando una pressa meccanica a comando manuale che permette la chiusura dell'artiglione, provvisto di un occhiello ad una estremità e preventivamente fornito all'operatore, dopo averlo deformato, intorno al relativo ramo della fibbia. L'operatore effettua l’accoppiamento dell'occhiello con il relativo ramo della fibbia e posiziona il complesso fibbia-artiglione al di sotto del punzone della pressa. Agendo manualmente su tale pressa si provoca la deformazione dell'occhiello con conseguente stabile collegamento, a cerniera, dell artiglione al citato ramo.
Tale modo di procedere presenta degli inconvenienti: una limitata produttività legata ad un processo non automatico, una qualità del collegamento dell’artiglione funzione dell'abilità dell'operatore e, quindi, non sempre ottima; infine in tale procedure si rileva una pericolosità per l'operatore stesso.
La prerogativa della presente invenzione è quella di ovviare gli inconvenienti lamentati mediante una macchina per il collegamento automatico degli artiglioni al ramo di relative fibbie, conformata in modo da conseguire, rispetto allo stato attuale della tecnica, un incremento di produttività e una indubbia qualità del collegamento realizzato, il tutto mediante una combinazione di mezzi e/o dispositivi di semplice realizzazione e di limitata manutenzione.
Infine un'altra prerogativa dell'invenzione è quella di proporre una macchina che non comporti alcun pericolo per l'operatore.
Le suindicate prerogative vengono ottenute in accordo con il contenuto delle rivendicazioni.
Le caratteristiche dell'invenzione sono evidenziate nel seguito con particolare riferimento alle allegate tavole di disegno in cui:
- la fig.l mostra una vista prospettica di una fibbia del tipo ad anello chiuso con tre rami paralleli;
- la fig. 2 mostra una vista laterale schematica della macchina, oggetto dell'invenzione, con la relativa pinza in configurazione arretrata;
-le figg. 3a, 3b, e 3c mostrano viste della sezione III-III della fig.
2 in diverse fasi operative ;
-le figg. 4a, 4b, 4c e 4d mostrano una stazione di alimentazione di fibbie in diverse fasi operative;
- le figg. 5a e 5b mostrano una vista in pianta della citata stazione di alimentazione delle fibbie in due diverse fasi operative;
- la fig. 6 mostra una vista laterale schematica della macchina con la citata pinza in configurazione avanzata;
- le figg. 7a, 7b, 7c e 7d mostrano altrettante viste della sezione VII - VII della fig. 6 in diverse fasi operative;
- la fig. 8 mostra una vista prospettica di una diversa forma di realizzazione di fibbia del tipo ad anello chiuso senza ramo centrale; - la fig. 9 mostra una particolarità operative relativa al collegamento di un artiglione ad una fibbia del tipo mostrato in fig. 8.
Con riferimento alla fig. 2, con 806 indicata una fibbia la cui forma 6 mostrata in fig.l, con SI una stazione di alimentazione di fibbie, con S2 una stazione di alimentazione degli artiglioni e con 50 una pinza mobile longitudinalmente lungo una slitta 60 supportata da una colonna portante 100, parte integrante della struttura 200 della macchina.
A lato della stazione SI (Figg. 2,6} è prevista una stazione SO di orientamento delle fibbie, comprendente un piatto 40, portato dalla struttura 200, supportante due piastrine 41 che, congiuntamente al piatto, individuano una sede atta a ricevere la fibbia 80 con i rami estremi 80a di quest'ultima a contatto con le relative facciate longitudinali delle piastrine medesime (fig.5a).
Le piastrine sono bloccate al piatto 40 mediante bulloni 42 inserentisi in asole trasversali realizzate nelle piastrine stesse; in tal modo è possibile regolare la mutua distanza tra dette facciate, il che è vantaggioso al variare del formato delle fibbie. Il piatto 40 è interessato centralmente, secondo la direzione longitudinale Y, da una rientranza 40a, a sezione rettangolare, originantesi dalla parte rivolta verso la stazione SI. In tale rientranza è posta una slitta 49 portata da uno stelo verticale 45 di un martinetto 46; il cilindro di tale martinetto è portato da uno stelo 47, orientato longitudinalmente, di un martinetto 48.
Da quanto detto la slitta 49 è resa mobile verticalmente e longitudinalmente; nella posizione sollevata e arretrata (figg. 4a,5a), la parte superiore della stessa è complementare con il piatto 40 ed è interessata da due guide 43 simmetriche rispetto al piano longitudinale della slitta stessa, definenti tra esse un invito per il ramo centrale 80b della fibbia. Ciascuna guida 43 conforma nell'estremità rivolta verso la stazione SI, un gradino o battuta 43a, e nell'estremità opposta una rampa 43b.
La stazione di alimentazione SI, situata su di un primo elevatore 10 portato da uno stelo verticale 55 di un martinetto 51, è composta da tre pareti verticali 12 disgiunte disposte a "C" secondo un piano orizzontale. Tutte e tre le pareti 12 presentano alle proprie estremità delle sedi 13, atte a ricevere i relativi tre rami esterni della fibbia, associate ad adiacenti riscontri 11 aventi la funzione di mantenere ben ferma la fibbia 80 nel prefissato orientamento impostole dalla stazione SO (vedasi figg.4a,4b,4c,4d).
A lato della stazione SI, da parte opposta rispetto alla stazione SO, è collocata la stazione S2 di alimentazione degli artiglioni 170 (figg.2,6), costituita da una lama verticale 23 (fig. 3a) (mobile verticalmente in quanto portata da uno stelo verticale 21 di un martinetto 22) conformata in modo da ricevere da una attigua linea di alimentazione 30, secondo tecnica nota, il primo artiglione 170 in arrivo. Sopra le due stazioni di alimentazione delle fibbie e degli artiglioni, SI e S2, scorre la pinza 50, mobile longitudinalmente lungo la slitta 60, mediante uno stelo 53 di un martinetto 52 ancorato alla colonna portante 100.
La pinza 50 assume due configurazioni caratteristiche: arretrata e avanzata; la prima in corrispondenza della stazione S2 di alimentazione degli artiglioni 170 (fig.2), la seconda in corrispondenza della stazione di alimentazione delle fibbie SI (fig.6). Tale pinza 50 composta da due ganasce 51 fulcrate centralmente in 51a alla struttura 200, tenute separate da un divaricatore 70, provvisto di rullini di rotolamento 70a.
Il divaricatore si muove verticalmente per l'azione di uno stelo 76 di un martinetto 77; tra essi è previsto un dado 71, accoppiato con lo stelo, con il quale è possibile regolare l'apertura delle ganasce 51. Le pareti interne longitudinali delle ganasce 51 sono assoggettate, al di sotto del divaricatore 70, da una molla 72 responsabile del mantenimento delle ganasce aperte in posizione di riposo (fig.3a).
In prossimità di una delle estremità operative 51b delle due ganasce 51 e’ presente una vite 74 che attraversa le pareti longitudinali della relativa ganascia ed & stabilizzata alla parete esterna da un dado 73. Essa impedisce il contatto delle pareti interne delle ganasce 51 interponendovisi e quindi ne regola, mediante il dado 73, la loro chiusura .
Si descrive ora il funzionamento della macchina sopra descritta.
Partendo dalla posizione di riposo in cui la fibbia 80 & posta sul piatto 40, la slitta 49 inizia il suo ciclo operative.
Essa dalla posizione sollevata ed avanzata (fig. 4a), prima trasla a sinistra (rispetto alla stessa fig.4a) , per contrazione dello stelo 47 (fig. 4b), portando così la suddetta fibbia, in quanto intercettata, in corrispondenza dei relativi rami trasversali 80c, dal gradino 43a, sulla stazione di alimentazione delle fibbie SI; poi si abbassa (fig. 4c) lasciando la fibbia 80 nelle sedi 13, infine si riporta nella posizione di riposo traslando a destra e sollevandosi (estensioni, in relazione di fase, degli steli 47 e 45), chiudendo in questo modo il ciclo operativo (fig.4d). L'elevatore 10 viene mantenuto in posizione abbassata almeno finché la slitta 49 si trova nello spazio operative dell'elevatore medesimo.
In questo modo la stazione di alimentazione SI riceve fibbie ad intermittenza dalla slitta 49 con un prefissato orientamento. Le sedi 13 e i riscontri 11 hanno la funzione di "incastrare" la fibbia 80 nella giusta posizione per un preciso montaggio dell'artiglione (fig.Sb). Dalle fasi operative illustrate nelle figg.3a-3b-3c risulta evidente come il martinetto 22 dell'elevatore 20, relativo alla stazione S2 di alimentazione degli artiglioni 170, cooperi con la pinza 50 in configurazione arretrata. Infatti, dopo che la lama verticale 23 ha ricevuto in appoggio un primo artiglione in arrivo dalla linea di alimentazione 30, in idonea relazione di fase con la pinza 50 in configurazione arretrata, viene attivato il secondo elevatore 20, il quale, salendo, offre l'occhiello dell'artiglione alla pinza 50 sovrastante (vd. fig. 3b), per poi riabbassarsi (fig.3c) ad aggancio avvenuto. Nella configurazione avanzata (fasi operative figg.7a-7b7c-7d) la pinza 50, completa di artiglione, si porta in corrispondenza dell'elevatore 10 e coopera con quest'ultimo, in idonea relazione di fase, per consentire l'inserimento del ramo centrale 80b della fibbia 80 nell'occhiello dell'artiglione (fig.7a). L'elevatore 10 sale finché un sensore 290 ( fig. 7b ) non ne arresta l'ascesa.
A questo punto il divaricatore 70 scende lungo il proprio asse, e ciò favorito dal rotolamento dei relativi rullini 70a lungo le pareti interne delle ganasce 51, causando la chiusura parziale delle estremità operative 51b di queste ultime, con conseguente deformazione dell'occhiello e quindi completo montaggio dell'artiglione al ramo centrale 80b della fibbia 80 {fig.7c}. A collegamento effettuato l'elevatore 10 scende, privo di fibbia 80, riportandosi nella posizione di riposo (fig. 4a) ; mentre il divaricatore 70 sale lungo lo stelo 76, finché il dado 71 non ne blocca la risalita, permettendo così l'apertura delle ganasce 51, per l'azione della molla 72, e il conseguente rilascio del complesso fibbia-artiglione.
In quest'istante è previsto un getto d'aria 75 proveniente da un tubicino 91, posto lateralmente al di sotto delle ganasce 51, portato da un'asta 90 supportata dalla colonna portante 100, avente lo scopo di impedire al complesso fibbia-artiglione di cadere sopra la stazione di alimentazione SI (fig. 7d) nel momento dell'apertura delle ganasce 51. Con il getto d'aria 75 le fibbie complete di relativo artiglione vengono deviate lateralmente e raccolte in un contenitore (non illustrato) .
La precedente descrizione del funzionamento della macchina evidenzia i vantaggi che essa comporta; infatti dalle combinazioni operative verificantesi tra le citate stazioni S1,S2,S0 e la pinza 50 deriva un sicuro incrementa di produttività, un collegamento fibbia-artiglione di indubbia qualità, in quanto ora svincolato dalla destrezza dell'operatore, e una maggior sicurezza per l'operatore stesso. Da notare che la macchina proposta è utilizzabile, in modo semiautomatico, anche per il collegamento di artiglioni a fibbie di diversa forma, per esempio fibbie 190 del tipo ad anello chiuso con due soli rami (figg.8,9).
Si intende comunque che quanto sopra è stato descritto a titolo esemplificativo e non limitativo, pertanto alla macchina potranno essere apportate tutte le modifiche tecniche e funzionali necessarie ad esempio, per operare su fibbie e artiglioni di modello diverso da quelli illustrati, dette modifiche essendo rientranti nel medesimo ambito protettivo, così come sopra descritto e nel seguito rivendicato.
Claims (3)
- RIVENDICAZIONI 1)Macchina per il collegamento automatico degli artiglioni al ramo centrale di relative fibbie del tipo ad anello chiuso con almeno un ramo centrale caratterizzata dal fatto di comprendere: una stazione SO di orientamento delle fibbie; una stazione S2 di alimentazione degli artiglioni 170, ciascuno fornito con il relativo occhiello, provenienti da una adiacente linea di alimentazione 30, con tale stazione S2 mobile verticalmente tra una posizione abbassata, di ricevimento dell'artiglione di testa di detta linea, ad una posizione sollevata; una stazione SI di alimentazione di fibbie, collocate tra le citate stazioni SO e S2, mobile verticalmente tra una posizione abbassata di ricevimento di una fibbia fornita da detta stazione di orientamento SO, ed una posizione sollevata; una pinza 50 portata da una slitta 60, mobile longitudinalmente sopra le suddette stazioni, tra una posizione arretrata in cui coopera con la citata stazione S2 di alimentazione degli artiglioni situata nella posizione sollevata per agganciare, tra le ganasce 51 di detta pinza, l'occhiello del relativo artiglione, ed una posizione avanzata in cui la pinza medesima coopera con la citata stazione di alimentazione delle fibbie SI in posizione sollevata per consentire, dapprima l'inserimento del ramo centrale della fibbia nell'occhiello di detto artiglione situato tra le ganasce 51 della pinza e successivamente, mediante queste ultime, la deformazione permanente di detto occhiello per definire il collegamento dell'occhiello dell’artiglione al relativo ramo della fibbia; mezzi destinati a proiettare il complesso fibbia-artiglione, rilasciato dalle ganasce 51, in una prefissata direzione.
- 2) Macchina secondo la riv.l, caratterizzata dal fatto che la citata stazione di orientamento SO comprende: un piatto 40, supportato da una struttura 200, presentante centralmente una rientranza 40a a sezione rettangolare originantesi dal lato rivolto verso la citata stazione SI; due piastrine 41, amovibilmente bloccate superiormente al piatto 40, aventi le facciate longitudinali parallele e simmetriche rispetto alla direzione longitudinale Y, costituenti, in combinazione con il citato piatto 40, una sede per una fibbia 80; una slitta 49, guidata longitudinalmente dalla citata rientranza 40a del piatto 40, tra una posizione di ricevimento della fibbia ed una posizione di scarico di quest'ultima sulla stazione SI di alimentazione delle fibbie.
- 3) Macchina secondo la riv.2, caratterizzata dal fatto che la citata slitta 49 presenta centralmente due guide 43, definenti un invito per il ramo centrale 80b della fibbia 80, presentanti, nell'estremità rivolta verso la stazione SI di alimentazione delle fibbie, relative battute 43a, per il trascinamento della fibbia dalla stazione SO di orientamento alla stazione SI di alimentazione delle fibbie, e nell'estremità opposta, relative rampe 43b per un facile inserimento del citato ramo centrale nel citato invito. 41 Macchina secondo la riv.2, caratterizzata dal fatto di prevedere mezzi per la movimentazione verticale di detta slitta 49 destinati ad abbassare quest'ultima, in corrispondenza della citata stazione SI di alimentazione delle fibbie e a riportare la slitta medesima nella originaria posizione sollevata. 5) Macchina secondo la riv.l, caratterizzata dal fatto che la citata stazione di alimentazione delle fibbie SI comprende un elevatore 10, azionato da un attuatore 51, supportante tre pareti verticali disgiunte 12, disposte a "C" secondo un piano orizzontale, aventi alle estremità delle sedi 13 adiacenti a dei riscontri 11, costituenti una sede atta a ricevere la fibbia secondo un prefissato orientamento impostole dalla citata stazione di orientamento SO, e mobile verticalmente tra la posizione abbassata di ricevimento della fibbia orientata, e la posizione sollevata di inserimento del ramo centrale della fibbia nell'occhiello dell'artiglione. 6) Macchina secondo la riv.l, caratterizzata dal fatto che la citata stazione di alimentazione degli artiglioni S2 comprende un elevatore 20, azionato da un attuatore 22, supportante una lama verticale 23, conformata in modo da ricevere in appoggio un primo artiglione in arrivo dalla citata linea di alimentazione 30, mobile verticalmente tra una posizione abbassata, durante la quale la lama 23 riceve in appoggio il primo artiglione proveniente dalla linea 30 di alimentazione, e una posizione sollevata, di inserimento dell'occhiello dell'artiglione tra le ganasce 51. 7) Macchina secondo la riv.l, caratterizzata dal fatto<’ >che la citata pinza 50, supportata dalla citata slitta 60, mobile longitudinalmente secondo la direzione Y, comprende due ganasce uguali 51, fulcrate centralmente e disposte simmetricamente rispetto ad un piano verticale; primi organi, posti al di sopra dei fulcri 51a, per avvicinare mutuamente le estremità inferiori operative di dette ganasce, in contrasto con mezzi elastici 72 posti al disotto di tali organi; secondi organi per regolare la minima posizione di chiusura di dette estremità operative situati al di sotto dei citati fulcri 51a. 8) Macchina secondo la riv.7, caratterizzata dal fatto che i citati primi organi sono costituiti da un divaricatore 70, mobile lungo il proprio asse mediante un attuatore 77, avente un'escursione di risalita regolata dalla presenza di un organo di riscontro 71 serrato al citato asse 76, e scorrevole lungo le pareti interne delle citate ganasce 51 attraverso due rullini folli 70a atti a diminuire l'attrito. 9)Macchina secondo la riv.7, caratterizzata dal fatto che i citati secondi organi sono costituiti da una vite 74 posta ad una estremità inferiore di una ganascia, attraversante le relative pareti longitudinali, stabilizzata alla relativa parete esterna da un dado 73, avente lo scopo di regolare la chiusura minima delle citate ganasce 51. 10)Macchina per il collegamento automatico degli artiglioni a relative fibbie secondo la riv.l, caratterizzata dal fatto che i citati mezzi destinati a proiettare il complesso fibbia-artiglione in una prefissata direzione, comprendono una asta 90, portata da una colonna portante 100, supportante un tubicino 91, situato a lato delle estremità inferiori delle citate ganasce 51 della pinza 50, quando quest'ultima è posta in posizione avanzata, avente la funzione di mandar fuori un getto d’aria nell'istante di rilascio del complesso fibbia-artiglione al fine di proiettare quest'ultimo in una prefissata direzione..
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