ITBO20140068U1 - Giunto strutturale - Google Patents

Giunto strutturale

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ITBO20140068U1
ITBO20140068U1 ITBO2014U000068U ITBO20140068U ITBO20140068U1 IT BO20140068 U1 ITBO20140068 U1 IT BO20140068U1 IT BO2014U000068 U ITBO2014U000068 U IT BO2014U000068U IT BO20140068 U ITBO20140068 U IT BO20140068U IT BO20140068 U1 ITBO20140068 U1 IT BO20140068U1
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Tecno K Giunti S R L
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    • E01CONSTRUCTION OF ROADS, RAILWAYS, OR BRIDGES
    • E01DCONSTRUCTION OF BRIDGES, ELEVATED ROADWAYS OR VIADUCTS; ASSEMBLY OF BRIDGES
    • E01D19/00Structural or constructional details of bridges
    • E01D19/06Arrangement, construction or bridging of expansion joints
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E04BUILDING
    • E04BGENERAL BUILDING CONSTRUCTIONS; WALLS, e.g. PARTITIONS; ROOFS; FLOORS; CEILINGS; INSULATION OR OTHER PROTECTION OF BUILDINGS
    • E04B1/00Constructions in general; Structures which are not restricted either to walls, e.g. partitions, or floors or ceilings or roofs
    • E04B1/62Insulation or other protection; Elements or use of specified material therefor
    • E04B1/66Sealings
    • E04B1/68Sealings of joints, e.g. expansion joints
    • E04B1/681Sealings of joints, e.g. expansion joints for free moving parts

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  • Rod-Shaped Construction Members (AREA)

Description

GIUNTO STRUTTURALE
D E S C R I Z I O N E
Il presente trovato ha come oggetto un giunto strutturale .
Come è noto, con la locuzione giunto strutturale si identifica una interruzione di continuità tra due elementi accoppiati, siano essi due moduli di una medesima struttura (un edificio, un ponte, un'altra opera di ingegneria civile) o un elemento della struttura e le fondazioni o le opere adiacenti .
L'interruzione di continuità viene per esempio predisposta per consentire la dilatazione termica delle costruzioni coinvolte, e/o per permetterne movimenti ed oscillazioni, rispetto agli elementi circostanti .
Inoltre, si sta sempre più diffondendo una tecnica di realizzazione degli edifici che ne prevede l'isolamento sismico, ottenuto disaccoppiando il moto del terreno da quello degli edifici stessi, per mezzo di sconnessioni opportunamente distribuite .
In tal modo, l'edificio (definito in tal caso struttura isolata) può sopportare eventi sismici anche di grande intensità, e proprio per questo all’isolamento sismico si ricorre soprattutto per strutture quali ospedali, aeroporti, caserme dei pompieri, eccetera, per le quali è tassativo assicurare la piena operatività anche in condizioni di emergenza.
Quando l'interruzione interessa una superficie calpestatale (pavimentazioni, manti stradali, vie di fuga, corridoi, ponti), il giunto strutturale deve consentire ovviamente il transito di persone e mezzi. Con riferimento per esempio alle strutture isolate, ciò si rende evidentemente necessario per permettere il transito di persone e mezzi anche a seguito dell'evento sismico (e delle eventuali oscillazioni della struttura isolata rispetto alle fondazioni e alle opere circostanti ).
Sono quindi noti giunti strutturali comprendenti una lastra, che viene posta a copertura della fenditura (di larghezza variabile, in funzione delle esigenze) che mantiene distanziati gli elementi strutturali di interesse: la fenditura consente dilatazioni e movimenti relativi fra gli elementi, mentre sulla lastra sovrastante possono transitare persone e mezzi, assicurando la continuità del piano di calpestio.
Grazie a vari accorgimenti, la lastra può muoversi sia parallelamente alla direzione identificata dalla fenditura, che perpendicolarmente ad essa (comunque lungo il piano stesso di calpestio) , mantenendo in ogni caso invariata la condizione di sostanziale copertura della fenditura (e senza interferire con gli elementi strutturali connessi dalla lastra stessa).
Quando si verifica un movimento in direzione perpendicolare, la copertura è mantenuta grazie ad organi a soffietto, che collegano un lato della lastra ad uno dei due elementi strutturali, e che si allungano o si accorciano quando la lastra segue i movimenti di allontanamento o avvicinamento dell'altro, consentendo quindi il transito .
La possibilità di movimento in direzione parallela a quella identificata dalla fenditura, è invece ottenuta assicurando un profilato al lato della lastra opposto a quello interessato dagli organi a soffietto .
Il profilato presenta inferiormente una costola con sezione trasversale di forma coniugata a quella di un binario di guida, orientato secondo la direzione identificato dalla fenditura in quanto supportato a sbalzo da una cornice ancorata all'elemento strutturale adiacente.
Grazie all'accoppiamento di forma così realizzato, in caso di evento sismico la lastra può così muoversi parallelamente alla fenditura grazie alla costola, che scorre lungo il binario senza pregiudicare la continuità del piano di calpestio. Tale soluzione realizzativa non è però priva di inconvenienti .
Va infatti osservato come le fenditure possano estendersi per diversi metri e oltre (si pensi per esempio alle dimensioni trasversali di un ponte, o alla larghezza della discontinuità che si deve prevedere in corrispondenza del varco di accesso ad un edificio, quando si deve comunque garantire il transito a mezzi pubblici quali ambulanze o veicoli dei vigili del fuoco).
Soprattutto in tale contesto, sono quindi sufficienti minime deformazioni o dilatazioni del binario (e/o della costola) per compromettere il corretto funzionamento del giunto: in tali condizioni, la lastra non scorre infatti in modo ottimale, e spesso, viceversa, si verifica un vero e proprio grippaggio, con evidenti conseguenze negative .
Peraltro, appare evidente come anche in caso di soluzioni realizzative di più modeste dimensioni, il funzionamento corretto sia affidato ad un ottimale accoppiamento di forma fra costola e binario, assai difficile da garantire e mantenere nel tempo, come viceversa si deve richiedere, alla luce delle specifiche esigenze applicative e della criticità della soluzione in esame.
Compito precipuo del presente trovato è quello di risolvere i problemi sopra esposti, realizzando un giunto strutturale che consenta movimenti reciproci fra gli elementi strutturali connessi, garantendo comunque la continuità del piano di calpestio .
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del trovato è quello di realizzare un giunto strutturale che consenta movimenti di uno degli elementi strutturali connessi rispetto all'altro, in direzione parallela a quella identificata dalla fenditura realizzata fra gli elementi stessi.
Un altro scopo del trovato è quello di realizzare un giunto strutturale che assicuri un'elevata affidabilità di funzionamento, anche in caso di fenditure di grandi dimensioni, consentendo movimenti relativi anche di entità rilevante.
Un altro scopo del trovato è quello di realizzare un giunto strutturale che assicuri un'elevata affidabilità di funzionamento, anche in caso di transito di mezzi pesanti sul piano di calpestio individuato dagli elementi strutturali connessi. Un altro scopo del trovato è quello di realizzare un giunto strutturale in cui la lastra posta a copertura della fenditura, possa muoversi liberamente senza interferire con le strutture circostanti, anche ai margini della fenditura stessa .
Non ultimo scopo del trovato è quello di realizzare un giunto strutturale che risulti facilmente ottenibile partendo da elementi e materiali di comune reperibilità in commercio.
Un altro scopo ancora del trovato è quello di realizzare un giunto strutturale di costi contenuti e di sicura applicazione.
Questo compito e questi scopi vengono raggiunti da un giunto strutturale, collocabile in corrispondenza di una interruzione di continuità fra due elementi strutturali e comprendente almeno una lastra di copertura di una fenditura (C) interposta tra i margini contrapposti degli elementi strutturali, un primo lembo terminale di detta lastra essendo associabile al primo elemento strutturale da parte opposta alla fenditura, un secondo lembo terminale di detta lastra, opposto a detto primo lembo, essendo associabile al secondo elemento strutturale mediante mezzi di accoppiamento scorrevole, lungo una direzione principale di movimento, parallela ai margini contrapposti degli elementi strutturali, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di accoppiamento scorrevole comprendono un cursore vincolato a detto secondo lembo terminale e almeno parzialmente alloggiato in un binario di guida definito da una cornice ancorabile a sbalzo al secondo elemento strutturale, tra detto cursore e detto binario essendo interposti elementi volventi, per lo scorrimento di detto cursore e di detta lastra in detto binario a seguito di movimenti relativi del primo elemento strutturale rispetto al secondo elemento strutturale secondo la direzione principale.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di cingue forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, del giunto strutturale secondo il trovato, illustrate a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:
la figura 1 illustra il giunto strutturale secondo il trovato nella prima forma di realizzazione, in alzato laterale e sezionato secondo un piano trasversale alla fenditura;
la figura 2 è un particolare fortemente ingrandito del giunto strutturale di figura 1, in vista prospettica e sezionato come in figura 1;
la figura 3 è il particolare di figura 2, in esploso;
la figura 4 è un particolare fortemente ingrandito di figura 1;
la figura 5 è un particolare fortemente ingrandito del giunto strutturale secondo il trovato, nella seconda forma di realizzazione, in alzato laterale e sezionato secondo un piano trasversale alla fenditura;
la figura 6 è un particolare fortemente ingrandito del giunto strutturale secondo il trovato, nella terza forma di realizzazione, in alzato laterale e sezionato secondo un piano trasversale alla fenditura;
la figura 7 illustra il giunto strutturale secondo il trovato nella quarta forma di realizzazione, in alzato laterale e sezionato secondo un piano trasversale alla fenditura;
le figure da 8 a 10 illustrano il giunto strutturale secondo il trovato nella quinta forma di realizzazione, in alzato laterale e sezionato secondo un piano trasversale alla fenditura, in varie configurazioni operative.
Con particolare riferimento alle figure citate, è indicato globalmente con il numero di riferimento 1 un giunto strutturale, che può essere collocato in corrispondenza di una interruzione di continuità fra due elementi strutturali A, B.
Giova quindi rilevare sin da ora che il giunto strutturale 1 può raccordare elementi strutturali A, B qualsiasi, in funzione delle specifiche esigenze, senza con ciò fuoriuscire dall'ambito di protezione qui rivendicato.
I due elementi strutturali A, B possono quindi far parte della medesima struttura (un edificio, un ponte, un'altra opera di ingegneria civile), sebbene nell'impiego preferito il giunto 1 secondo il trovato sia destinato alle strutture isolate, e quindi in corrispondenza di interruzioni di continuità fra un edificio (la struttura isolata) e le fondazioni circostanti, per disaccoppiare il moto dell'edificio stesso da quello del terreno. In ogni caso, il giunto strutturale 1 secondo il trovato comprende almeno una lastra di copertura 2 di una fenditura C interposta tra i margini contrapposti degli elementi strutturali A, B.
La fenditura C consente dilatazioni e movimenti relativi fra gli elementi strutturali A, B, mentre sulla lastra 2 sovrastante possono transitare persone e veicoli, assicurando la continuità del piano di calpestio. Nel caso quindi di una struttura isolata, la fenditura C può essere realizzata lungo il perimetro dell'edificio, per sopportare eventi sismici anche rilevanti (e quindi le oscillazioni del terreno o delle fondazioni), mentre la lastra 2 può essere collocata lungo i varchi di transito, per permettere appunto a persone e veicoli di entrare o uscire anche in caso di terremoto.
Un primo lembo terminale 2a della lastra 2 può essere associato al primo elemento strutturale A da parte opposta alla fenditura C; a sua volta, un secondo lembo terminale 2b della lastra 2, opposto al primo lembo 2a, può essere associato al secondo elemento strutturale B mediante mezzi di accoppiamento scorrevole, lungo una direzione principale di movimento D, parallela ai margini contrapposti degli elementi strutturali A, B, e quindi, di fatto, identificata dalla fenditura C stessa .
Ai fini dell'ambito di tutela qui rivendicato, e con ulteriore riferimento al già citato impiego preferito, si precisa sin da ora che è indifferente la scelta dell'elemento strutturale A, B da associare alla struttura isolata: il primo elemento strutturale A può quindi appartenere ad essa così come essere parte delle fondazioni o del terreno circostante, in funzione delle specifiche esigenza (e ovviamente altrettanto si può dire per il secondo elemento strutturale B).
Più genericamente, si ribadisce che ciascun elemento strutturale A, B può essere scelto a piacere, senza fuoriuscire dall'ambito di protezione qui rivendicato.
Secondo il trovato, i mezzi di accoppiamento scorrevole comprendono un cursore 3 vincolato al secondo lembo terminale 2b. Il cursore 3 può essere infatti conformato dal secondo lembo terminale 2b stesso o, come nelle forme di realizzazione che di seguito verranno descritte, essere un componente a parte, vincolato alla lastra 2 in corrispondenza del secondo lembo terminale 2b.
In ogni caso, il cursore 3 è almeno parzialmente alloggiato in un binario di guida 4 definito da una cornice 5 che può essere ancorata a sbalzo al secondo elemento strutturale B.
Tra il cursore 3 e il binario 4 sono interposti elementi volventi 6: a seguito di movimenti relativi del primo elemento strutturale A rispetto al secondo elemento strutturale B secondo la direzione principale D (o comunque parallelamente ad essa), il cursore 3, appoggiato sugli elementi volventi 6 (e/o a contatto con essi), e la lastra 2, possono così scorrere, in modo ottimale, nel binario 4.
In particolare, nelle varie forme di realizzazione proposte nelle figure da 1 a 6, il cursore 3 comprende almeno un profilato 7 il quale presenta almeno una superficie di base 7a piana, scorrevole su una pluralità di rulli reciprocamente paralleli, che costituiscono quindi (in tali forme di realizzazione) gli elementi volventi 6.
Gli elementi volventi 6 sono trasversalmente distribuiti almeno lungo il fondo 4a del binario di guida 4 e quindi il profilato 7 può liberamente scorrere sui rulli e quindi rispetto al binario 4 stesso, in caso di movimento relativo lungo la direzione principale D (o parallelamente ad essa) del primo elemento strutturale A (associato alla lastra 2 e quindi al cursore 3) rispetto al secondo elemento strutturale B (associato alla cornice 5 e quindi al binario 4), o viceversa.
Si osservi quindi come sia prevista una prima forma di realizzazione in cui il giunto strutturale 1 secondo il trovato è provvisto solamente di una pluralità di rulli 6 interposti tra la superficie di base 7a del profilato 7 e il fondo 4a del binario 4, come in figura 6.
Nell'applicazione preferita del trovato, della quale nelle tavole allegate si forniscono due possibili forme di realizzazione (la prima nelle figure da 1 a 4 e la seconda nella figura 5), che differiscono fra loro unicamente per la conformazione dei componenti coinvolti, il profilato 7 presenta anche due superfici laterali 7b piane, ortogonali alla superficie di base 7a, per poter così alloggiare in un binario di guida 4 presentante sezione trasversale conformata sostanzialmente a "U".
Così, in tale applicazione preferita, tra le superfici laterali 7b e i fianchi 4b del binario 4 conformato a "U" sono trasversalmente interposti ulteriori elementi volventi 6, anch'essi costituiti da rulli, per aumentare l'area di appoggio complessiva (e poter sopportare carichi più elevati).
Utilmente, nelle varie forme di realizzazione sopra descritte il giunto strutturale 1 secondo il trovato comprende una lamina 8, che è interposta tra il profilato 7 (e quindi il cursore 3) e il binario 4.
La lamina 8 è provvista di una pluralità di asole 9 reciprocamente distanziate, che di fatto definiscono rispettive sedi per i rulli, permettendo così di mantenere per questi ultimi una predefinita distribuzione (scelta a progetto) all 'interno del binario 4.
Infatti, le asole 9 mantengono l'orientamento e le distanze reciproche corrette per i rulli, anche durante lo scorrimento del cursore 3 su di essi (o di qualsiasi altra sollecitazione), impedendo che possano inclinarsi, spostarsi e/o toccarsi tra loro, eventi che potrebbero compromettere il funzionamento ottimale del giunto 1 secondo il trovato .
Più particolarmente, mentre nella forma di realizzazione di figura 6 la lamina 8 è sostanzialmente piana, nell'applicazione preferita (nelle forme di realizzazione delle figure da 1 a 5), la lamina 8 è piegata ad "U". Così, e come si evince chiaramente per esempio dalla figura 3, la lamina 8 definisce una falda inferiore 8a, interposta tra la superficie di base la e il fondo 4a del binario 4, e due falde laterali 8b, rispettivamente interposte tra corrispondenti superfici laterali 7b e relativi fianchi 4b.
Ciascuna falda 8a, 8b presenta rispettive asole 9, per alloggiare e mantenere correttamente posizionati corrispondenti rulli.
Opportunamente, e con ulteriore riferimento alle forme di realizzazione sin qui illustrate, il cursore 3 comprende un longherone superiore 10 (almeno parzialmente sagomato a "L" nelle forme di realizzazione delle figure da 1 a 4 e 6), che è ancorato in modo rigido al secondo lembo terminale 2b della lastra 2.
Dal longherone 10 si sviluppa inferiormente un labbro longitudinale IOa (orientato quindi secondo la direzione principale D, e secondo il binario 4), che presenta sezione trasversale almeno parzialmente curvilinea.
La conformazione scelta per il labbro IOa ne permette l'accoppiamento girevole con una scanalatura 7c di forma coniugata, superiormente definita dal profilato 7, e quindi consente l'oscillazione del longherone 10 e della lastra 2 (attorno all'asse longitudinale del labbro IOa, che di fatto coincide o è comunque parallelo alla direzione principale D) , rispetto al profilato 7 e la cornice 5.
Si osservi come due possibili posizioni assunte dal longherone 10 a seguito dell'oscillazione siano riportate in tratteggio nelle figure 4 e 5, a scopo meramente esemplificativo.
In una quarta forma di realizzazione, alternativa alle tre sin qui descritte, proposta per fini illustrativi e non limitativi dell'impiego del trovato in figura 7, il cursore 3 comprende una trave profilata 11, che è sostanzialmente sagomata a "L" e che è rigidamente ancorata al secondo lembo terminale 2b della lastra 2.
Dalla trave 11 si sviluppa inferiormente una cresta longitudinale Ila che presenta sezione trasversale almeno parzialmente curvilinea (e con asse longitudinale orientato secondo la direzione principale D) .
La cresta longitudinale Ila può scorrere su una pluralità di sferette, che in questa forma di realizzazione costituiscono gli elementi volventi 6 e che sono distribuite lungo (l'intera superficie interna di) un canale 5a di forma almeno parzialmente coniugata alla cresta Ila, definito dalla cornice 5.
In una quinta forma di realizzazione, alternativa a quelle precedentemente descritte, che è illustrata nelle figure da 8 a 10 senza con ciò esaurire le possibili forme comunque rientranti nell'ambito di protezione qui rivendicato, il cursore 3 comprende una barra profilata 12, che è sostanzialmente sagomata a "L" e che è rigidamente ancorata al secondo lembo terminale 2b della lastra 2 (in modo analogo quindi alla trave 11).
Tra la barra 12 e il binario 4 sono interposte una pluralità dì sfere allineate (lungo di fatto la direzione principale D), che in questa forma di realizzazione costituiscono gli elementi volventi 6 .
Le sfere sono inferiormente vincolate in modo girevole alla barra 12 e sono libere di scorrere nel canale 5a a sezione trasversale almeno parzialmente curvilinea, superiormente definito dalla cornice 5.
In particolare, in tale forma di realizzazione il giunto strutturale 1 secondo il trovato comprende una piastra 13 trattenuta rigidamente da rispettive propaggini 12a contrapposte, che si sviluppano inferiormente dalla barra 12.
La piastra 13, che grazie alle propaggini 12a è resa solidale alla barra 12, è provvista di una pluralità di ricettacoli 14 reciprocamente distanziati per l'alloggiamento girevole delle sfere .
Qualunque sia la forma di realizzazione prescelta per i mezzi di accoppiamento scorrevole (sia essa una di quelle descritta nelle precedenti pagine, o altre ancora, comunque rientranti nell'ambito di protezione qui rivendicato), il primo lembo terminale 2a della lastra 2 è preferibilmente associato al primo elemento strutturale A mediante organi a soffietto 15 (anche di tipo noto).
Sebbene quindi non si escluda di realizzare giunti strutturali 1 secondo il trovato in cui l'unico movimento relativo consentito dal giunto 1 è quello di traslazione lungo la direzione principale D, preferibilmente, e grazie agli organi a soffietto 15, la lastra 2 può traslare solidalmente al secondo elemento strutturale B (mantenendo quindi la continuità del piano di calpestio) , qualora si verifichino movimenti relativi di quest'ultimo rispetto al primo elemento strutturale A, ortogonalmente alla direzione principale D.
Il funzionamento del giunto strutturale secondo il trovato è il seguente.
Come si è visto, il giunto strutturale 1 può essere collocato in corrispondenza di una interruzione di continuità fra due elementi strutturali A, B tra i quali è interposta una fenditura C, proprio per disaccoppiarli reciprocamente e permettere ad uno dei due elementi strutturali A, B di compiere movimenti relativi rispetto all'altro, pur garantendo la continuità del piano di calpestio superiore (grazie alla lastra 2 e agli altri accorgimenti descritti ).
La presenza dei mezzi di accoppiamento scorrevole consente infatti movimenti lungo la direzione principale D, mentre gli organi a soffietto 15 eventualmente (preferibilmente) presenti, consentono anche traslazioni ortogonalmente a tale direzione principale D (ma ovviamente, parallelamente alla lastra 2).
Utilmente, la presenza degli elementi volventi 6 garantisce possibilità di scorrimento ottimale del cursore 3 (e quindi della lastra 2 solidalmente al primo elemento A) , rispetto al binario 4 definito dalla cornice 5 (e quindi al secondo elemento B). Infatti, il cursore 3 può scorrere sugli elementi volventi 6 scelti (rulli, sferette, sfere, o altro) anche in caso di deformazioni o deterioramenti (compensati appunti dagli elementi volventi 6) del binario 4 e della cornice 5.
Grazie al giunto 1 secondo il trovato sono così scongiurati rischi di grippaggio o inceppamenti (come viceversa si verifica spesso ricorrendo ai giunti noti), in quanto l'accoppiamento scorrevole tra cursore 3 e binario 4 non è semplicemente ottenuto mediante forme reciprocamente coniugate (come appunto nei giunti noti); quindi, il funzionamento ottimale non è pregiudicato da deformazioni anche lievi o impurità raccolte nel binario 4, poiché l'interposizione degli elementi volventi 6 che rotolano su loro stessi mentre il cursore 3 scorre nel binario 4, compensa tali inconvenienti (insanabili con le soluzioni note). Le modalità di funzionamento sopra descritte, e i vantaggi conseguiti, non sono, evidentemente, in alcun modo limitati dalle dimensioni dei componenti coinvolti o dall'estensione della fenditura C: anche in caso di fenditure C particolarmente lunghe (o larghe) il cursore 3 può liberamente scorrere nel binario 4 (per traslazione di entità anche rilevanti), appoggiandosi sui rulli, le sfere o le sferette, che in ogni caso compensano eventuali deformazioni e assicurano lo scorrimento ottimale.
La scelta dello specifico elemento volvente 6 (e quindi della forma di realizzazione del giunto strutturale 1 secondo il trovato) può essere compiuta liberamente, in funzione delle specifiche esigenze .
Per esempio, il giunto strutturale 1 preferito, provvisto di rulli 6 disposti come nelle figure da 1 a 4 (o anche quello di figura 6), grazie all'elevatissimo numero di elementi volventi 6 collocabili fra cursore 3 e binario 4, offre una superficie di appoggio per il profilato 7 particolarmente estesa (ottenuta appunto dalla somma dei contributi dei numerosi rulli distribuiti non solo sul fondo 4a del binario 4, ma anche tra le superfici laterali 7b e i fianchi 4b ).
Ciò si rivela di indubbio interesse quando si prevede che sulla lastra 2 transitino veicoli pesanti, in quanto l'estesa superficie di appoggio assicura la capacità di sopportare carichi anche assai rilevanti.
Si osservi inoltre come utilmente la cornice 5 sia preferibilmente ancorata a sbalzo al secondo elemento strutturale B: quindi, durante la proprio corsa parallela alla direzione principale D il cursore 3 non interferisce mai con il secondo elemento strutturale B (né tantomeno con il primo elemento strutturale A) e il suo ingombro verticale .
Eventuali strutture circostanti, che dovessero svilupparsi verticalmente dagli elementi strutturali A, B (pilastri, montanti di porte e ingressi, stipiti, e simili) non intercettano mai il cursore 3 e la lastra 2, e non costituiscono per essi pericolosi fine corsa, tali da limitare in modo sgradito l'entità dello scorrimento consentito, e viceversa lasciando loro la possibilità di muoversi liberamente.
Per di più, nelle forme di realizzazione delle figure da 1 a 6, la scelta di realizzare un cursore 3 provvisto di un longherone 10 accoppiato al profilato 7 in corrispondenza del labbro IOa, inserito girevolmente nella scanalatura 7c, permette anche oscillazioni della lastra 2 rispetto alla cornice 5.
Analogo risultato è ottenuto nella altre forme di realizzazione descritte: nella figure 7 (in tratteggio) e nella figura 9 sono mostrate differenti possibili posizioni per la lastra 2, consentite dalla peculiare modalità di accoppiamento rispettivamente della trave 11 e della barra 12 con il canale 5a, che permette oscillazioni relative (attorno ad un asse coincidente o parallelo alla direzione principale D) grazie alle sferette o alle sfere.
Infine, si ribadisce come la lamina 8 (così come del resto la piastra 13) mantiene nella posizione voluta gli elementi volventi 6 (i rulli o le sfere), contribuendo al funzionamento ottimale.
Si è in pratica constatato come il giunto strutturale secondo il trovato, assolva pienamente il compito prefissato, in quanto, il ricorso ad elementi volventi interposti fra il cursore, vincolato al secondo lembo terminale della lastra, e il binario, definito dalla cornice ancorabile a sbalzo al secondo elemento strutturale, consente movimenti reciproci fra gli elementi strutturali connessi, garantendo comunque (con la lastra) la continuità del piano di calpestio.
Il trovato, così concepito, è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto innovativo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
Negli esempi di realizzazione illustrati singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno essere in realtà sostituite con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.
In pratica i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (10)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1.Giunto strutturale, collocabile in corrispondenza di una interruzione di continuità fra due elementi strutturali (A, B) e comprendente almeno una lastra (2) di copertura di una fenditura (C) interposta tra i margini contrapposti degli elementi strutturali (A, B), un primo lembo terminale (2a) di detta lastra (2) essendo associabile al primo elemento strutturale (A) da parte opposta alla fenditura (C), un secondo lembo terminale (2b) di detta lastra (2), opposto a detto primo lembo (2a), essendo associabile al secondo elemento strutturale (B) mediante mezzi di accoppiamento scorrevole, lungo una direzione principale di movimento (D), parallela ai margini contrapposti degli elementi strutturali (A, B), caratterizzato dal fatto che detti mezzi di accoppiamento scorrevole comprendono un cursore (3) vincolato a detto secondo lembo terminale (2b) e almeno parzialmente alloggiato in un binario di guida (4) definito da una cornice (5) ancorabile a sbalzo al secondo elemento strutturale (B), tra detto cursore (3) e detto binario (4) essendo interposti elementi volventi (6), per lo scorrimento di detto cursore (3) e di detta lastra (2) in detto binario (4) a seguito di movimenti relativi del primo elemento strutturale (A) rispetto al secondo elemento strutturale (B) secondo la direzione principale (D).
  2. 2. Giunto strutturale, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto cursore (3) comprende almeno un profilato (7) presentante almeno una superficie di base (7a) piana, scorrevole su una pluralità di rulli reciprocamente paralleli, costituenti detti elementi volventi (6) e trasversalmente distribuiti almeno sul fondo (4a) di detto binario di guida (4).
  3. 3.Giunto strutturale, secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che detto profilato (7) presenta due superfici laterali (7b) piane, ortogonali a detta superficie di base (7a), per il suo alloggiamento in un binario di guida (4) presentante sezione trasversale conformata sostanzialmente a "U", tra dette superfici laterali (7b) e i fianchi (4b) di detto binario (4) essendo trasversalmente interposti ulteriori detti elementi volventi (6), costituiti da detti rulli .
  4. 4. Giunto strutturale, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una lamina (8), interposta tra detto profilato (7) e detto binario (4) e provvista di una pluralità di asole (9) reciprocamente distanziate e definenti rispettive sedi per detti rulli, per il mantenimento di una predefinita distribuzione di detti rulli all'interno di detto binario (4).
  5. 5. Giunto strutturale, secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detta lamina (8) è piegata ad "U", per la definizione di una falda inferiore (8a), interposta tra detta superficie di base (7a) e detto fondo (4a) di detto binario (4), e due falde laterali (8b), rispettivamente interposte tra corrispondenti dette superfici laterali (7b) e relativi detti fianchi (4b), ciascuna di dette falde (8a, 8b) presentando rispettive dette asole (9).
  6. 6. Giunto strutturale, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto cursore (3) comprende un longherone superiore (10) rigidamente ancorato a detto secondo lembo terminale (2b) di detta lastra (2), da detto longherone (10) sviluppandosi inferiormente un labbro longitudinale (IOa) presentante sezione trasversale almeno parzialmente curvilinea, per l'accoppiamento girevole con una scanalatura (7c) di forma coniugata, superiormente definita da detto profilato (7), per consentire l'oscillazione di detto longherone (10) e di detta lastra (2) rispetto a detto profilato (7) e a detta cornice (5).
  7. 7.Giunto strutturale, secondo la rivendicazione 1 e in alternativa alla 2, caratterizzato dal fatto che detto cursore (3) comprende una trave profilata (11), sostanzialmente sagomata a "L" e rigidamente ancorata a detto secondo lembo terminale (2b) di detta lastra (2), da detta trave (11) sviluppandosi inferiormente una cresta longitudinale (Ila) presentante sezione trasversale almeno parzialmente curvilinea, e scorrevole su una pluralità di sferette, costituenti detti elementi volventi (6) e distribuite lungo un canale (5a) di forma almeno parzialmente coniugata a detta cresta (Ila), definito da detta cornice (5).
  8. 8. Giunto strutturale, secondo la rivendicazione 1 e in alternativa alla 2 e alla 7, caratterizzato dal fatto che detto cursore (3) comprende una barra profilata (12), sostanzialmente sagomata a "L" e rigidamente ancorata a detto secondo lembo terminale (2b) di detta lastra (2), tra detta barra (12) e detto binario (4) essendo interposte una pluralità di sfere allineate e costituenti detti elementi volventi (6), dette sfere essendo inferiormente vincolate in modo girevole a detta barra (12) ed essendo liberamente scorrevoli in un canale (5a) a sezione trasversale almeno parzialmente curvilinea, superiormente definito da detta cornice (5).
  9. 9.Giunto strutturale, secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto di comprendere una piastra (13) trattenuta rigidamente da rispettive propaggini (12a) contrapposte, sviluppantisi inferiormente da detta barra (12), detta piastra (13) essendo provvista di una pluralità di ricettacoli (14) reciprocamente distanziati per l'alloggiamento girevole di dette sfere.
  10. 10.Giunto strutturale, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti , caratterizzato dal fatto che detto primo lembo terminale (2a) di detta lastra (2) è associato al primo elemento strutturale (A) mediante organi a soffietto (15), per la traslazione di detta lastra (2) solidalmente al secondo elemento strutturale (B), a seguito di movimenti relativi del secondo elemento strutturale (B) rispetto al primo elemento strutturale (A) ortogonalmente alla direzione principale (D).
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