ITBO20130217A1 - Valvola a farfalla per un motore a combustione interna comprendente un piattello provvisto di un rigonfiamento laterale - Google Patents
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Description
D E S C R I Z I O N E
del brevetto per invenzione industriale dal titolo:
“VALVOLA A FARFALLA PER UN MOTORE A COMBUSTIONE INTERNA COMPRENDENTE UN PIATTELLO PROVVISTO DI UN RIGONFIAMENTO LATERALE”
SETTORE DELLA TECNICA
La presente invenzione è relativa ad un valvola a farfalla per un motore a combustione interna.
La presente invenzione trova vantaggiosa applicazione ad un motore a combustione interna per un motoveicolo, cui la trattazione che segue farà esplicito riferimento senza per questo perdere di generalità.
ARTE ANTERIORE
Un motore a combustione interna è provvisto di un numero di cilindri, ciascuno dei quali è collegato ad un condotto di aspirazione tramite almeno una valvola di aspirazione e ad un condotto di scarico tramite almeno una valvola di scarico. Il condotto di aspirazione è provvisto di una valvola a farfalla che viene comandata per variare la sezione di passaggio del condotto di aspirazione e quindi regolare la portata di aria fresca che viene aspirata dai cilindri.
Nei moderni motori a combustione interna per automobili, il sistema di aspirazione è sempre più frequentemente a geometria variabile, cioè è provvisto di un dispositivo di parzializzazione che varia la sezione di passaggio dell’aria dei condotti di aspirazione in funzione del regime del motore (cioè della velocità angolare di rotazione dell’albero motore) per incrementare le prestazioni del motore riducendone nel contempo le emissioni inquinanti. A regimi ridotti viene diminuita la sezione di passaggio dell’aria attraverso i condotti di aspirazione in modo da generare nel flusso di aria aspirata delle turbolenze che migliorano la miscelazione tra aria e carburante; grazie alla presenza di queste turbolenze che migliorano la miscelazione viene bruciato tutto il carburante iniettato e quindi si riducono le emissioni inquinanti generate dalla combustione. A regimi elevati viene massimizzata la sezione di passaggio dell’aria attraverso i condotti di aspirazione in modo da consentire un riempimento completo dei cilindri e quindi permettere la generazione della massima potenza possibile.
In ambito automobilistico, i dispositivi di parzializzazione possono essere dispositivi di parzializzazione di tipo tumble, oppure possono essere dispositivi di parzializzazione di tipo swirl. Un dispositivo di parzializzazione di tipo tumble utilizza per ciascun condotto di aspirazione un elemento di parzializzazione mobile tra una posizione attiva (o di parzializzazione), in cui l’elemento di parzializzazione riduce la sezione di passaggio dell’aria del condotto di aspirazione, ed una posizione di riposo (o di massima apertura), in cui l’elemento di parzializzazione non determina alcuna riduzione della sezione di passaggio dell’aria del condotto di aspirazione. Un dispositivo di parzializzazione di tipo swirl prevede che ciascun condotto di aspirazione comprenda due canali ed utilizza per ciascun condotto di aspirazione un elemento di parzializzazione inserito in uno dei due canali e mobile tra la posizione attiva, in cui l’elemento di parzializzazione chiude completamente il corrispondente canale, ed una posizione di riposo (o di massima apertura), in cui l’elemento di parzializzazione non determina una riduzione significativa della sezione di passaggio dell’aria del corrispondente canale.
In seguito ai vantaggi offerti dalla presenza di un dispositivo di parzializzazione, si sta cercando di implementare i dispositivi di parzializzazione anche nei motori a combustione interna per motoveicoli. Tuttavia, nei motori a combustione interna per motoveicoli vi sono vincoli dimensionali molto stringenti in quanto lo spazio a disposizione per l’alloggiamento dei motori è sempre molto contenuto; di conseguenza, risulta molto complesso trovare lo spazio per alloggiare un dispositivo di parzializzazione tradizionale del tipo di quelli utilizzati nei motori a combustione interna per autoveicoli. Inoltre, nei motoveicoli è sempre molto importante ridurre il più possibile la massa complessiva, in quanto la massa complessiva ha un influenza rilevante sulla maneggevolezza e guidabilità del motoveicolo; di conseguenza, nei motoveicoli è sempre problematico aggiungere nuovi componenti che aumentino, anche in modo contenuto, la massa complessiva.
DESCRIZIONE DELLA INVENZIONE
Scopo della presente invenzione è realizzare una valvola a farfalla per un motore a combustione interna, la quale valvola a farfalla permetta di superare gli inconvenienti sopra descritti e nel contempo sia di facile ed economica realizzazione. In particolare, la valvola a farfalla della presente invenzione riesce a svolgere anche le funzioni di un dispositivo di parzializzazione e quindi permette di aumentare la turbolenza nell’aria aspirata dai cilindri solo a bassi regimi.
Secondo la presente invenzione viene realizzata una valvola a farfalla per un motore a combustione interna, secondo quanto rivendicato dalle rivendicazioni allegate. BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
• la figura 1 è una vista schematica di un motore a combustione interna di un motoveicolo provvisto di una valvola a farfalla realizzata in accordo con la presente invenzione;
• la figura 2 è una vista prospettica, parzialmente esplosa e con parti asportate per chiarezza della valvola a farfalla della figura 1;
• la figura 3 è una vista frontale e con parti asportate per chiarezza della valvola a farfalla della figura 1; • le figure 4, 5 e 6 sono tre viste in sezione e con l’asportazione di elementi per chiarezza di parte della valvola a farfalla della figura 1 con un piattello a farfalla disposto in tre posizioni diverse;
• le figure 7 ed 8 sono due viste in scala ingrandita di un particolare della figura 4 rispettivamente con e senza un rigonfiamento laterale del piattello a farfalla e con in evidenza l’andamento del flusso dell’aria aspirata dal motore a combustione interna; • le figure 9 e 10 sono due diverse viste prospettiche di un piattello a farfalla della valvola a farfalla della figura 1;
• la figura 11 è una vista dal basso del piattello a farfalla delle figure 9 e 10; e
• la figura 12 è una vista laterale del piattello a farfalla delle figure 9 e 10.
FORME DI ATTUAZIONE PREFERITE DELL’INVENZIONE
Nella figura 1, con il numero 1 è indicato nel suo complesso un motore a combustione interna per motoveicoli. Il motore 1 a combustione interna è provvisto di almeno un cilindro 2, il quale è collegato ad un rispettivo condotto 3 di aspirazione (o trombetta di aspirazione) tramite due valvole 4 di aspirazione (solo una delle quali è illustrata nella figura 1) e ad un condotto 5 di scarico tramite due valvole 6 di scarico (solo una delle quali è illustrata nella figura 1). Il condotto 3 di aspirazione si origina in un cassonetto di aspirazione (contenete un filtro dell’aria ed illustrato in tratteggio) per riceve aria fresca (cioè aria proveniente dall’ambiente esterno) ed è regolato da una valvola 7 a farfalla servocomandata a controllo elettronico. Il motore 1 a combustione interna è privo di collettore di aspirazione e ciascun cilindro 2 è direttamente collegato con il cassonetto di aspirazione (contenente il filtro dell’aria) mediante un condotto 3 di aspirazione (o trombetta di aspirazione) corto e regolato da una rispettiva valvola 7 a farfalla.
In ciascun condotto 3 di aspirazione è inserito un rispettivo iniettore di carburante (non illustrato) che inietta ciclicamente il carburante all’interno del condotto 3 di aspirazione stesso; l’iniettore di carburante può essere disposto “sopra” alla valvola 7 a farfalla (cioè a monte della valvola 7 a farfalla rispetto al cilindro 2 e quindi più lontano dal cilindro 2), oppure “sotto” alla valvola 7 a farfalla (cioè a valle della valvola 7 a farfalla rispetto al cilindro 2 e quindi più vicino al cilindro 2).
Secondo quanto illustrato nelle figure 2 e 3, la valvola 7 a farfalla comprende un corpo 8 valvola alloggiante un motore 9 elettrico (illustrato nella figura 3), un condotto 10 di alimentazione tubolare a sezione circolare che costituisce un tratto del condotto 3 di aspirazione ed attraverso cui fluisce l’aria aspirata dal motore a combustione interna, ed un piattello 11 a farfalla (illustrato schematicamente in tratteggio), il quale è di forma circolare, impegna il condotto 10 di alimentazione e ruota tra una posizione di apertura (illustrata nella figura 5) e una posizione di chiusura (illustrata nella figura 6) del condotto 10 di alimentazione. Il piattello 11 a farfalla è calettato su di un albero 12 che è montato girevole attorno ad un asse 13 di rotazione per ruotare tra la posizione di apertura (illustrata nella figura 5) e la posizione di chiusura (illustrata nella figura 6).
Secondo quanto illustrato nella figura 3, il motore 3 elettrico è collegato all’albero 12 portante il piattello 11 a farfalla mediante una trasmissione ad ingranaggi ed è prevista una molla di ritorno (non illustrata ed accoppiata all’albero 12) atta a ruotare il piattello 11 a farfalla verso la posizione di chiusura. Il motore 9 elettrico presenta un corpo cilindrico, il quale è disposto in un alloggiamento tubolare del corpo 8 valvola disposto a fianco del condotto 10 di alimentazione. La trasmissione ad ingranaggi è disposta in una camera (illustrato nella figura 3) del corpo 8 valvola, la quale viene chiusa da un coperchio asportabile (illustrato nella figura 2).
Secondo quanto illustrato nelle figure 9, 10 e 11, il piattello 11 a farfalla presenta una forma discoidale (ovvero la forma di un disco) delimitato esternamente da un bordo 14 esterno anulare. Secondo quanto illustrato nelle figure 9 e 12, il piattello 11 a farfalla è provvisto di un rigonfiamento 15 laterale, il quale ha la forma di uno spicchio di limone (avente una ampiezza angolare di circa 15°-25°); il piattello 11 a farfalla presenta uno spessore minimo in corrispondenza (ovvero in prossimità) dell’asse 13 di rotazione, presenta uno spessore massimo in corrispondenza (ovvero in prossimità) del bordo 14 esterno anulare del piattello 11 a farfalla, ed è disposto in un solo lato del piattello 11 a farfalla rispetto dall’asse 13 di rotazione. In altre parole, l’asse 13 di rotazione divide il piattello 11 a farfalla in un lato destro ed in un lato sinistro ed il rigonfiamento 15 laterale è disposto solo sul lato destro del piattello 11 a farfalla oppure solo sul lato sinistro del piattello 11 a farfalla. Inoltre, il rigonfiamento 15 laterale interessa una sola faccia del piattello 11 a farfalla, ovvero il rigonfiamento 15 laterale è disposto solo sulla faccia superiore del piattello 11 a farfalla oppure il rigonfiamento 15 laterale è disposto solo sulla faccia inferiore del piattello 11 a farfalla.
Secondo quanto illustrato nella figura 4, tra una superficie 16 interna del condotto 10 di alimentazione ed il piattello 11 a farfalla (in particolare tra una superficie 16 interna del condotto 10 di alimentazione ed il bordo 14 esterno anulare del piattello 11 a farfalla) è definita una finestra 17 di passaggio dell’aria aspirata. La finestra 17 di passaggio è sempre doppia, ovvero è definita in modo simmetrico sui due lati opposti del piattello 11 a farfalla, e presenta una dimensione nulla quando il piattello 11 a farfalla è nella posizione di chiusura (illustrata nella figura 6) e presenta una dimensione massima quando il piattello 11 a farfalla è nella posizione di apertura (illustrata nella figura 5).
Come illustrato nella figura 4, grazie alla sua posizione il rigonfiamento 15 laterale restringe e prolunga assialmente la finestra 17 di passaggio dell’aria aspirata definita tra la superficie 16 interna del condotto 10 di alimentazione ed il piattello 11 a farfalla quando il piattello 11 a farfalla è prossimo alla posizione di chiusura del condotto 10 di alimentazione. La funzione del rigonfiamento 15 laterale è chiaramente apprezzabile confrontando le figure 7 ed 8: si osservi come la presenza del rigonfiamento 15 laterale restringa e prolunghi assialmente la finestra 17 di passaggio quando il piattello 11 a farfalla è prossimo alla posizione di chiusura del condotto 10 di alimentazione; restringendo e prolungando assialmente la finestra 17 di passaggio si modifica il flusso dell’aria aspirata che attraversa la finestra 17 di passaggio.
Grazie alla presenza del rigonfiamento 15 laterale, quando il piattello 11 a farfalla è prossimo alla posizione di chiusura del condotto 10 di alimentazione si generano delle turbolenze nell’aria aspirata che si propagano fino all’interno del cilindro 2 (che è disposto molto vicino alla valvola 7 a farfalla). Invece, il rigonfiamento 15 laterale non ha alcun tipo di effetto quando il piattello 11 a farfalla è nella posizione di chiusura (illustrata nella figura 6) ed ha un effetto molto limitato (di fatto trascurabile) quando il piattello 11 a farfalla è nella posizione di apertura (illustrata nella figura 5). Con riferimento alla figura 5, si osservi come il rigonfiamento 15 laterale abbia uno spessore simile allo spessore dell’albero 12 e quindi la presenza del rigonfiamento 15 laterale non comporta un effetto sostanziale sull’aria aspirata rispetto alla situazione in cui il rigonfiamento 15 laterale è assente.
Quando il piattello 11 a farfalla è prossimo alla posizione di chiusura inevitabilmente il motore 1 a combustione interna è a bassi regimi, mentre quando il piattello 11 a farfalla è prossimo alla posizione di apertura inevitabilmente il motore 1 a combustione interna è ad alti regimi; quindi la presenza del rigonfiamento 15 laterale permette di generare nel flusso di aria aspirata delle turbolenze che migliorano la miscelazione tra aria e carburante solo quando il motore 1 a combustione interna è a bassi regimi (ovvero solo quando il piattello 11 a farfalla è prossimo alla posizione di chiusura). E’ quindi evidente che il rigonfiamento 15 laterale permette di ottenere gli stessi effetti di un tradizionale dispositivo di parzializzazione senza tuttavia presentarne gli inconvenienti (costo, ingombro e massa).
E’ importante sottolineare che le turbolenze generate nell’aria aspirata dal rigonfiamento 15 laterale quando il piattello 11 a farfalla è prossimo alla posizione di chiusura si propagano fino all’interno del cilindro 2 solo quando il cilindro 2 è disposto vicino alla valvola 7 a farfalla e soprattutto solo quando tra la valvola 7 a farfalla ed il cilindro 2 non è presente alcun collettore di aspirazione, in quanto l’effetto ammortizzante dell’elevato volume di un eventuale collettore di aspirazione annullerebbe le turbolenza a monte del cilindro 2. Quindi, la valvola 7 a farfalla in cui il piattello 11 a farfalla presenta il rigonfiamento 15 laterale è adatta a venire installata solo in motori 1 a combustione interna privi di collettore di aspirazione, ovvero in motori motociclistici.
Nella forma di attuazione illustrata nelle figure allegate, il piattello 11 a farfalla comprende un unico rigonfiamento 15 laterale disposto su un solo lato del piattello 11 a farfalla rispetto dall’asse 13 di rotazione; tale forma di attuazione permette di semplificare il montaggio del piattello 11 a farfalla sull’albero 12, in quanto il piattello 11 a farfalla può agevolmente venire infilato in una feritoia centrale dell’albero 12 dal lato in cui non è presente il rigonfiamento 15 laterale. Secondo una alternativa forma di attuazione non illustrata, il piattello 11 a farfalla comprende due rigonfiamenti 15 laterali, i quali sono disposti su lati opposti del piattello 11 a farfalla rispetto dall’asse 13 di rotazione e sono disposti su facce opposte del piattello 11 a farfalla; tuttavia, tale forma di attuazione rende più complicato il montaggio del piattello 11 a farfalla sull’albero 12, in quanto il piattello 11 a farfalla non può venire infilato in una feritoia centrale dell’albero 12 (tipicamente si risolve il problema realizzando l’albero 12 in due pezzi distinti che vengono uniti tra loro attorno al piattello 11 a farfalla).
Secondo una preferita forma di attuazione, una superficie 18 esterna del rigonfiamento 15 laterale affacciata alla superficie 16 interna del condotto 10 di alimentazione presenta una forma sferica; in particolare, il centro della superficie 18 esterna sferica del rigonfiamento 15 laterale si trova sull’asse 13 di rotazione. Questa caratteristica, ovvero la forma sferica della superficie 18 esterna del rigonfiamento 15 laterale, permette di semplificare la realizzazione del condotto 10 di alimentazione, in quanto permette di evitare interferenze meccaniche tra la superficie 18 esterna del rigonfiamento 15 laterale e la superficie 16 interna di forma cilindrica del condotto 10 di alimentazione senza alcuna lavorazione aggiuntiva sulla superficie 16 interna stessa.
Secondo una preferita forma di attuazione (ben visibile nelle figure 9, 10 e 11), il piattello 11 a farfalla presenta centralmente due fori 19 passanti, i quali sono disposti sull’asse 13 di rotazione e sono atti a ricevere corrispondenti viti 20 di fissaggio (illustrate nelle figure 4, 5 e 6) che stabiliscono un collegamento rigido tra il piattello 11 a farfalla e l’albero 12. Si osservi come il rigonfiamento 15 laterale termina ad una certa distanza dai due fori 19 passanti per evitare interferenze con il montaggio del piattello 11 a farfalla sull’albero 12.
Secondo una prima forma di attuazione, il rigonfiamento 15 laterale è inizialmente separato dal piattello 11 a farfalla e viene fissato rigidamente al piattello 11 a farfalla stesso in un secondo momento; in altre parole, il piattello 11 a farfalla ed il rigonfiamento 15 laterale vengono realizzati separatamente ed indipendentemente (eventualmente con processi produttivi diversi e con materiali diversi) e quindi vengono tra loro uniti solo in un secondo momento (ad esempio mediante delle viti oppure mediante incollatura).
Secondo una diversa forma di attuazione, il rigonfiamento 15 laterale è monolitico e senza soluzione di continuità con il piattello 11 a farfalla in modo tale che il piattello 11 a farfalla ed il rigonfiamento 15 laterale formino un unico corpo indivisibile; in altre parole, il piattello 11 a farfalla ed il rigonfiamento 15 laterale vengono realizzati insieme e contemporaneamente con lo stesso identico processo produttivo e quindi formano un tutt’uno indivisibile fin dall’inizio. In questa forma di attuazione, il piattello 11 a farfalla ed il rigonfiamento 15 laterale possono venire ricavati insieme e contemporaneamente dal pieno mediante lavorazioni meccaniche, oppure il piattello 11 a farfalla ed il rigonfiamento 15 laterale possono venire ricavati insieme e contemporaneamente mediante stampaggio in uno stesso stampo. Nel caso di stampaggio del piattello 11 a farfalla e del rigonfiamento 15 laterale, si può utilizzare un processo di sinterizzazione all’interno di uno stesso stampo.
Generalmente, il piattello 11 a farfalla è realizzato in materiale metallico (acciaio o alluminio) oppure in materiale plastico, mentre il rigonfiamento 15 laterale è realizzato nello stesso materiale del piattello 11 a farfalla, oppure in un materiale diverso rispetto al piattello 11 a farfalla (tipicamente quando il piattello 11 a farfalla è realizzato in materiale metallico il rigonfiamento 15 laterale potrebbe essere realizzato in materiale plastico).
La valvola 7 a farfalla sopra descritta presenta numerosi vantaggi.
In primo luogo, valvola 7 a farfalla sopra descritta permette di integrare al suo interno la funzione di un tradizionale dispositivo di parzializzazione, ovvero permette di ottenere gli stessi effetti di un tradizionale dispositivo di parzializzazione, senza tuttavia presentarne gli inconvenienti (costo, ingombro e massa). Infatti, l’unica aggiunta che viene fatta rispetto ad una valvola 7 a farfalla tradizionale è il rigonfiamento 15 laterale che non comporta alcun aumento nell’ingombro della valvola 7 a farfalla, presenta un incremento di peso trascurabile, ed ha un costo addizionale di produzione molto basso (se comparato al costo di un tradizionale dispositivo di parzializzazione).
Inoltre, la valvola 7 a farfalla sopra descritta è di semplice ed economica realizzazione, in quanto è facilmente realizzabile mediante una semplice modifica del piattello 11 a farfalla senza alcuna ulteriore modifica a tutte le altre componenti.
Claims (14)
- R I V E N D I C A Z I O N I 1) Valvola (13) a farfalla per un motore a combustione interna; la valvola (13) a farfalla comprende: un corpo (8) valvola; un condotto (10) di alimentazione tubolare definito nel corpo (8) valvola ed attraverso cui fluisce l’aria aspirata dal motore a combustione interna; ed un piattello (11) a farfalla, il quale è disposto all’interno del condotto (10) di alimentazione ed è calettato su di un albero (12) montato girevole per ruotare attorno ad un asse (13) di rotazione tra una posizione di massima apertura ed una posizione di chiusura del condotto (10) di alimentazione; la valvola (7) a farfalla è caratterizzata dal fatto che il piattello (11) a farfalla è provvisto di un rigonfiamento (15) laterale, il quale ha la forma di uno spicchio di limone, presenta uno spessore minimo in corrispondenza dell’asse (13) di rotazione, presenta uno spessore massimo in corrispondenza di un bordo (14) esterno anulare del piattello (11) a farfalla, ed è disposto in un solo lato del piattello (11) a farfalla rispetto dall’asse (13) di rotazione in modo tale da restringere e prolungare assialmente una finestra (17) di passaggio dell’aria aspirata definita tra una superficie (16) interna del condotto (10) di alimentazione ed il piattello (11) a farfalla quando il piattello (11) a farfalla è prossimo alla posizione di chiusura del condotto (10) di alimentazione.
- 2) Valvola (7) a farfalla secondo la rivendicazione 1, in cui il piattello (11) a farfalla comprende un unico rigonfiamento (15) laterale disposto su un solo lato del piattello (11) a farfalla rispetto dall’asse (13) di rotazione.
- 3) Valvola (7) a farfalla secondo la rivendicazione 1, in cui il piattello (11) a farfalla comprende due rigonfiamenti (15) laterali, i quali sono disposti su lati opposti del piattello (11) a farfalla rispetto dall’asse (13) di rotazione e sono disposti su facce opposte del piattello (11) a farfalla.
- 4) Valvola (7) a farfalla secondo la rivendicazione 1, 2 o 3, in cui il rigonfiamento (15) laterale interessa una sola faccia del piattello (11) a farfalla.
- 5) Valvola (7) a farfalla secondo una delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui una superficie (18) esterna del rigonfiamento (15) laterale affacciata alla superficie (16) interna del condotto (10) di alimentazione presenta una forma sferica.
- 6) Valvola (7) a farfalla secondo la rivendicazione 5, in cui il centro della superficie (18) esterna sferica del rigonfiamento (15) laterale si trova sull’asse (13) di rotazione.
- 7) Valvola (7) a farfalla secondo una delle rivendicazioni da 1 a 6, in cui: il piattello (11) a farfalla è montato su un albero (12) montato girevole attorno all’asse (13) di rotazione; ed il piattello (11) a farfalla presenta centralmente due fori (19) passanti, i quali sono disposti sull’asse (13) di rotazione e sono atti a ricevere corrispondenti viti (20) di fissaggio che stabiliscono un collegamento rigido tra il piattello (11) a farfalla e l’albero (12).
- 8) Valvola (7) a farfalla secondo la rivendicazione 7, in cui il rigonfiamento (15) laterale termina ad una certa distanza dai due fori (19) passanti.
- 9) Valvola (7) a farfalla secondo una delle rivendicazioni da 1 a 8, in cui il rigonfiamento (15) laterale è inizialmente separato dal piattello (11) a farfalla e viene fissato rigidamente al piattello (11) a farfalla stesso.
- 10) Valvola (7) a farfalla secondo una delle rivendicazioni da 1 a 8, in cui: il rigonfiamento (15) laterale è monolitico e senza soluzione di continuità con il piattello (11) a farfalla in modo tale che il piattello (11) a farfalla ed il rigonfiamento (15) laterale formino un unico corpo indivisibile; ed il piattello (11) a farfalla ed il rigonfiamento (15) laterale vengono ricavati insieme e contemporaneamente dal pieno mediante lavorazioni meccaniche.
- 11) Valvola (7) a farfalla secondo una delle rivendicazioni da 1 a 8, in cui: il rigonfiamento (15) laterale è monolitico e senza soluzione di continuità con il piattello (11) a farfalla in modo tale che il piattello (11) a farfalla ed il rigonfiamento (15) laterale formino un unico corpo indivisibile; ed il piattello (11) a farfalla ed il rigonfiamento (15) laterale vengono ricavati insieme e contemporaneamente mediante stampaggio in uno stesso stampo.
- 12) Valvola (7) a farfalla secondo la rivendicazione 11, in cui il piattello (11) a farfalla ed il rigonfiamento (15) laterale vengono ricavati insieme e contemporaneamente mediante sinterizzazione all’interno dello stesso stampo.
- 13) Valvola (7) a farfalla secondo una delle rivendicazioni da 1 a 12, in cui la valvola (7) a farfalla è atta ad essere installata in un motore (1) a combustione interna privo di collettore di aspirazione.
- 14) Motore (1) a combustione interna comprendente: almeno un cilindro (2) provvisto di almeno una valvola (4) di aspirazione; un cassonetto di aspirazione; un condotto (3) di aspirazione che è esclusivamente dedicato ad un solo cilindro (2) e collega direttamente il cassonetto di aspirazione alla valvola (4) di aspirazione del cilindro (2) senza l’interposizione di alcun collettore di aspirazione; ed una valvola (7) a farfalla che è disposta lungo il condotto (3) di aspirazione; il motore (1) a combustione è caratterizzato dal fatto che la valvola (7) a farfalla è realizzata secondo una delle rivendicazioni da 1 a 13.
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IT000217A ITBO20130217A1 (it) | 2013-05-10 | 2013-05-10 | Valvola a farfalla per un motore a combustione interna comprendente un piattello provvisto di un rigonfiamento laterale |
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IT000217A ITBO20130217A1 (it) | 2013-05-10 | 2013-05-10 | Valvola a farfalla per un motore a combustione interna comprendente un piattello provvisto di un rigonfiamento laterale |
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2013
- 2013-05-10 IT IT000217A patent/ITBO20130217A1/it unknown
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