ITBO20130196A1 - Motore a combustione interna a "v" provvisto di contralbero di equilibratura - Google Patents

Motore a combustione interna a "v" provvisto di contralbero di equilibratura

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ITBO20130196A1
ITBO20130196A1 IT000196A ITBO20130196A ITBO20130196A1 IT BO20130196 A1 ITBO20130196 A1 IT BO20130196A1 IT 000196 A IT000196 A IT 000196A IT BO20130196 A ITBO20130196 A IT BO20130196A IT BO20130196 A1 ITBO20130196 A1 IT BO20130196A1
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IT
Italy
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internal combustion
combustion engine
wheel
shaft
mechanical transmission
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IT000196A
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Franco Cimatti
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Ferrari Spa
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    • F16F15/264Rotating balancer shafts
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    • F01B1/04Reciprocating-piston machines or engines characterised by number or relative disposition of cylinders or by being built-up from separate cylinder-crankcase elements with cylinders in V-arrangement
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
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Description

D E S C R I Z I O N E
“MOTORE A COMBUSTIONE INTERNA A “V†PROVVISTO DI CONTRALBERO DI EQUILIBRATURAâ€
SETTORE DELLA TECNICA
La presente invenzione à ̈ relativa ad un motore a combustione interna a “V†provvisto di contralbero di equilibratura.
ARTE ANTERIORE
Il contralbero, o albero d'equilibratura, Ã ̈ un componente di un motore a combustione interna utile per ridurre le vibrazioni provocate dal suo squilibrio, che genera delle forze alterne del secondo ordine e delle forze d'inerzia. Il contralbero, limitando le vibrazioni, riesce ad allungare la vita, migliorare le prestazioni del motore a combustione interna ed il comfort del pilota.
Le vibrazioni principali di un motore a combustione interna non sono dovute dalla combustione della miscela nei cilindri, anche nel caso in cui il monoblocco del propulsore sia particolarmente rigido e non sono causate neppure dalla rotazione dell'albero motore, che à ̈ equilibrato con appositi contrappesi o forme particolari (a meno che non sia studiato assieme al contralbero o meno per equilibrare le forze che generano le vibrazioni), ma sono determinate invece dal movimento alterno dei pistoni che accelerano sotto la spinta del gas, rallentando bruscamente e riprendendo velocità invertendo il loro senso di marcia.
A ognuno di questi cambiamenti di velocità corrisponde una spinta sull'albero motore che tende a scuotere il blocco: per esempio, nella fase di combustione, il pistone, "sparato" via come un proiettile, viene richiamato indietro dal sistema biella-manovella, che sopporta il conseguente "colpo di frusta" e lo trasmette, sotto forma di spinte (dette forze d'inerzia), al complesso del motore, ecco perché il propulsore viene agganciato al corpo della vettura con supporti elastici che smorzano, ma non annullano, il disturbo delle vibrazioni. Il pistone provoca le scosse più violente quando inverte il senso di marcia: in ogni istante del suo movimento, però disturba l'equilibrio del sistema perché non à ̈ mai fermo o a velocità costante: à ̈ infatti sempre in una fase di accelerazione o di rallentamento che genera a sua volta una spinta sul blocco.
Partendo se ad esempio dal punto morto superiore (PMS), cioà ̈ dal punto in cui il pistone arresta la sua corsa verso l'alto e supponendo che il motore giri a velocità costante, il pistone ha una velocità intensa a circa la metà della sua corsa (quando si trova a metà tra i due punti morti, leggermente spostato verso il punto morto superiore, questo dipende dalla lunghezza della biella rispetto alla manovella), seguita da una fase lenta all'avvicinarsi del punto morto, ma per quanto riguarda l'accelerazione del pistone si hanno i valori massimi ai punti morti ed à ̈ nulla quando si trova a metà della sua corsa (dove si ha la velocità massima), queste accelerazioni tanto sono accentuate e tanto maggiore sarà la forza d'inerzia (dipende anche dalla massa in movimento alternativo, pistone in primis) e la vibrazione. Questa disparità di velocità e di accelerazioni e la conseguente disuguaglianza delle forze d'inerzia rendono necessario equipaggiare con alberi speciali di equilibratura (detti appunto "controalberi") anche motori naturalmente ben equilibrati.
Tuttavia, l’inserimento di contralberi di equilibratura in una motore a combustione interna determina inevitabilmente un aumento dei costi, delle masse e degli ingombri (non solo per la presenza dei contralberi di equilibratura, ma anche per la presenza della trasmissione meccanica che traendo il moto dall’albero motore deve azionare i contralberi di equilibratura).
DESCRIZIONE DELLA INVENZIONE
Scopo della presente invenzione à ̈ fornire un motore a combustione interna a “V†provvisto di contralbero di equilibratura che sia privo degli inconvenienti sopra descritti e sia nel contempo di facile ed economica realizzazione.
Secondo la presente invenzione viene fornito un motore a combustione interna a “V†provvisto di contralbero di equilibratura, secondo quanto rivendicato dalle rivendicazioni allegate.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano alcuni esempi di attuazione non limitativi, in cui:
• la figura 1 à ̈ una vista schematica e prospettica di un motore a combustione interna realizzato in accordo con la presente invenzione;
• la figura 2 à ̈ una vista schematica, parziale ed in sezione assiale di un albero ausiliario del motore a combustione interna della figura 1 accoppiato ad una pompa di circolazione di un sistema di raffreddamento mediante l’interposizione di un dispositivo di innesto;
• la figura 3 à ̈ una vista schematica, parziale ed in sezione assiale dell’albero ausiliario della figura 2 in cui il dispositivo di innesto à ̈ disposto in una posizione di disinnesto diversa dalla posizione di innesto illustrata nella figura 2;
• la figura 4 à ̈ una vista schematica e prospettica di una variante del motore a combustione interna della figura 1;
• la figura 5 à ̈ una vista schematica, parziale ed in sezione assiale di un albero ausiliario del motore a combustione interna della figura 4 accoppiato ad una pompa di circolazione di un sistema di raffreddamento mediante l’interposizione di un dispositivo di innesto;
• la figura 6 à ̈ una vista schematica e frontale di una trasmissione meccanica del motore a combustione interna della figura 1 che aziona l’albero ausiliario della figura 2; e
• la figura 7 à ̈ una variante della trasmissione meccanica della figura 6.
FORME DI ATTUAZIONE PREFERITE DELL’INVENZIONE
Nella figura 1, con il numero 1 Ã ̈ indicato nel suo complesso un motore a combustione interna.
Il motore 1 a combustione interna comprende un basamento 2 che alloggia un albero 3 motore (schematicamente illustrato nelle figure 6 e 7) e due testate 4, le quali alloggiano i cilindri e sono disposte a “V†con un angolo tra le testate di 90°.
Il motore 1 a combustione interna comprende un sistema 5 di raffreddamento (schematicamente illustrato), il quale ha il compito di raffreddare il motore 1 a combustione interna e comprende un circuito idraulico all’interno del quale scorre un liquido di raffreddamento (tipicamente costituito da acqua miscelata ad un additivo anticongelante). Il sistema 5 di raffreddamento comprende una pompa 6 di circolazione di tipo centrifugo che ha la funzione di fare circolare il liquido di raffreddamento lungo il circuito idraulico.
Il motore 1 a combustione interna comprende un albero 7 ausiliario, il quale à ̈ montato girevole per ruotare attorno ad un asse 8 di rotazione e trasmette il movimento di rotazione alla pompa 6 di circolazione. Secondo una preferita forma di attuazione, l’albero 7 ausiliario à ̈ parallelo all’albero 3 motore e riceve il movimento direttamente dall’albero 3 motore mediante una trasmissione 9 meccanica a cinghia (o, secondo un equivalente tecnico, a catena); ovvero la trasmissione 9 meccanica a cinghia trasmette il movimento rotativo dall’albero 3 motore all’albero 7 ausiliario. Il motore 1 a combustione interna comprende anche un dispositivo 10 di innesto, il quale à ̈ interposto tra la pompa 6 di circolazione e l’albero 7 ausiliario ed à ̈ atto a collegare/scollegare meccanicamente la pompa 6 di circolazione all’/dall’albero 7 ausiliario.
Secondo una preferita forma di attuazione illustrata nella figura 1, l’albero 7 ausiliario (assieme alla pompa 6 di circolazione ed al dispositivo 10 di innesto) à ̈ collocato sopra al basamento 2 del motore 1 termico e tra le due testate 4, cioà ̈ tra lo spazio delimitato lateralmente dalle due testate 4 disposte a “V†.
Secondo quanto illustrato nella figura 2, la pompa 6 di circolazione comprende un albero 11 pompa che à ̈ montato girevole coassialmente all’albero 7 ausiliario (e quindi à ̈ montato girevole attorno all’asse 9 di rotazione); l’albero 11 pompa supporta una girante 12 che ruota all’interno di una camera 13 di pompaggio.
Il dispositivo 10 di innesto comprende una molla 14 che tende a spingere il dispositivo 10 di innesto verso una posizione di innesto (illustrata nella figura 2) in cui l’albero 11 pompa della pompa 6 di circolazione à ̈ solidale all’albero 7 ausiliario. Inoltre il dispositivo 10 di innesto comprende un attuatore 15 che à ̈ atto a venire azionato per spostare, contro l’azione della molla 14, il dispositivo 10 di innesto dalla posizione di innesto (illustrata nella figura 2) ad una posizione di disinnesto (illustrata nella figura 3) in cui l’albero 11 pompa della pompa 6 di circolazione à ̈ scollegato dall’albero 7 ausiliario. Grazie alla presenza della molla 14, il dispositivo 10 di innesto à ̈ normalmente innestato, ovvero in assenza di comando il dispositivo 10 di innesto à ̈ nella posizione di innesto (illustrata nella figura 2); tale caratteristica privilegia l’integrità del motore 1 a combustione interna, in quanto in caso di problemi all’attuatore 15 viene comunque garantito il funzionamento della pompa 6 di circolazione e quindi viene garantito il raffreddamento del motore 1 a combustione interna.
L’attuatore 15 può essere di tipo attivo, cioà ̈ può comprendere un azionatore comandato elettricamente che può venire pilotato a distanza da una unità elettronica di controllo, oppure può essere di tipo passivo, cioà ̈ può comprendere un elemento sensibile alla temperatura del liquido di raffreddamento (ad esempio un elemento termostatico di tipo bimetallico).
Il dispositivo 10 di innesto comprende un manicotto 16 che à ̈ provvisto di una dentatura 17 frontale, à ̈ montato assialmente scorrevole attorno all’albero 7 ausiliario, ed à ̈ provvisto di denti 18 assiali che impegnano corrispondenti denti 19 assiali dell’albero 7 ausiliario per essere angolarmente solidale all’albero 7 ausiliario e nello stesso tempo per potere scorrere assialmente rispetto all’albero 7 ausiliario stesso. Inoltre, il dispositivo 10 di innesto comprende un manicotto 20 che à ̈ provvisto di una dentatura 21 frontale, à ̈ solidale all’albero 11 pompa della pompa 6 di circolazione, ed à ̈ disposto di fronte al manicotto 16 in modo tale che lo scorrimento del manicotto 16 porti la dentatura 17 frontale del manicotto 16 ad impegnare/disimpegnare la dentatura 21 frontale del manicotto 20.
Secondo una preferita forma di attuazione, la molla 14 à ̈ compressa tra il manicotto 16 ed uno spallamento 22 anulare solidale all’albero 7 ausiliario. Inoltre, il manicotto 16 presenta una scanalatura 23 anulare orientata assialmente al cui interno à ̈ inserita una estremità della molla 14. Il manicotto 16 presenta una scanalatura 24 anulare orientata circonferenzialmente, che viene impegnata da un dito 25 dell’attuatore 15 che trasmette al manicotto 16 il movimento generato dall’attuatore 15 stesso.
Secondo una preferita forma di attuazione, à ̈ previsto un unico involucro (scatola) 26 di contenimento comune al cui interno sono alloggiati la pompa 6 di circolazione ed il dispositivo 10 di innesto. Tra l’involucro 26 di contenimento e l’albero 7 ausiliario à ̈ interposto (almeno) un cuscinetto 27, mentre tra l’involucro 26 di contenimento e l’albero 11 pompa della pompa 6 di circolazione à ̈ interposto (almeno) un cuscinetto 28. Secondo una preferita forma di attuazione, il dispositivo 10 di innesto à ̈ in bagno d’olio (ovvero à ̈ immerso in olio) per permettere la lubrificazione continua sia dei manicotti 16 e 20, sia del cuscinetti 27 e 28. Tra il dispositivo 10 di innesto e la pompa 6 di circolazione à ̈ interposto un premistoppa 29 che à ̈ disposto in prossimità della pompa 6 di circolazione ed ha la funzione di contenere l’acqua all’interno della camera 13 di pompaggio, ovvero di impedire il trafilamento di acqua all’esterno della pompa 6 di circolazione; inoltre, tra il dispositivo 10 di innesto e la pompa 6 di circolazione à ̈ interposto un anello 30 di tenuta che à ̈ disposto in prossimità del dispositivo 10 di innesto ed ha la funzione di contenere l’olio all’interno del dispositivo 10 di innesto, ovvero di impedire il trafilamento di olio all’esterno del dispositivo 10 di innesto. Secondo una preferita forma di attuazione, l’involucro 26 di contenimento comprende un canale di scarico di perdite (non illustrato) che si origina in una zona anulare “asciutta†compresa tra il premistoppa 29 da un lato e l’anello 30 di tenuta dall’altro lato.
Nella forma di attuazione illustrata nelle figure 1, 2 e 3, l’albero 11 pompa della pompa 6 di circolazione à ̈ disposto di fianco all’albero 7 ausiliario; in altre parole, l’albero 7 ausiliario termina in corrispondenza dell’assieme costituito dalla pompa 6 di circolazione e dal dispositivo 10 di innesto.
Nella forma di attuazione illustrata nelle figure 4 e 5, l’albero 11 pompa della pompa 6 di circolazione à ̈ internamente cavo ed à ̈ disposto attorno all’albero 7 ausiliario che à ̈ passante rispetto all’albero 11 pompa stesso; in altre parole, l’albero 7 ausiliario passa attraverso l’assieme costituito dalla pompa 6 di circolazione e dal dispositivo 10 di innesto all’interno dell’albero 11 pompa della pompa 6 di circolazione. Secondo quanto illustrato nella figura 5, in questa forma di attuazione tra l’albero 11 pompa della pompa 6 di circolazione e l’albero 7 ausiliario sono interposti una coppia di cuscinetti 31 per permettere una rotazione relativa tra l’albero 11 pompa della pompa 6 di circolazione e l’albero 7 ausiliario.
Secondo quanto illustrato nella figura 4, dal lato opposto rispetto alla trasmissione 9 meccanica, l’albero 7 ausiliario à ̈ meccanicamente collegato ad una ulteriore trasmissione 32 meccanica a cinghia (o, secondo un equivalente tecnico, a catena) destinata all’azionamento di almeno un dispositivo ausiliario (ad esempio una pompa di un dispositivo di servosterzo oppure un compressore di un impianto di climatizzazione). In altre parole, l’albero 7 ausiliario fuoriesce da un lato del motore 1 a combustione interna per collegarsi alla trasmissione 9 meccanica e l’albero 7 ausiliario fuoriesce dal lato opposto del motore 1 a combustione interna per collegarsi alla trasmissione 32 meccanica. In questo modo, le due trasmissioni 9 e 32 meccaniche sono disposte in corrispondenza di lati opposti del motore 1 a combustione interna e sono meccanicamente collegate ad estremità opposte dell’albero 7 ausiliario.
Secondo quanto illustrato nella figura 4, la trasmissione 32 meccanica comprende una ruota 33 (una puleggia nel caso di trasmissione a cinghia oppure una ruota dentata nel caso di trasmissione a catena) che à ̈ rigidamente fissata ad una estremità dell’albero 7 ausiliario ed à ̈ impegnata da una cinghia o da una catena (non illustrata) che aziona il dispositivo ausiliario (non illustrato).
Secondo quanto illustrato nella figura 6, la trasmissione 9 meccanica comprende una ruota 34 (una puleggia nel caso di trasmissione a cinghia oppure una ruota dentata nel caso di trasmissione a catena) che à ̈ rigidamente fissata all’albero 3 motore, una ruota 35 (una puleggia nel caso di trasmissione a cinghia oppure una ruota dentata nel caso di trasmissione a catena) che à ̈ rigidamente fissata ad una estremità dell’albero 7 ausiliario, e due ulteriori ruote 36 (pulegge nel caso di trasmissione a cinghia oppure ruote dentate nel caso di trasmissione a catena) per il comando della distribuzione del motore 1 a combustione interna, ovvero per ruotare gli alberi 37 a camme che azionano le valvole di aspirazione e di scarico del motore 1 a combustione interna. In altre parole, la trasmissione 9 meccanica costituisce la prima demoltiplica della rotazione dell’albero 3 motore verso gli alberi 37 a camme. Inoltre, la trasmissione 9 meccanica comprende un elemento 38 di trasmissione flessibile (una cinghia nel caso di trasmissione a cinghia oppure una catena nel caso di trasmissione a catena) chiuso ad anello che à ̈ avvolto attorno alle ruote 34, 35 e 36 e rende le ruote 34, 35 e 36 tra loro angolarmente solidali.
Ciascuna testata 4 del motore 1 a combustione interna comprende una corrispondente trasmissione 39 meccanica, la quale riceve il moto dall’albero 3 motore attraverso la trasmissione 9 meccanica ed aziona i due alberi 37 a camme. Ciascuna trasmissione 39 meccanica comprende una ruota 40 (una puleggia nel caso di trasmissione a cinghia oppure una ruota dentata nel caso di trasmissione a catena) che à ̈ solidale ad una corrispondente ruota 36 e due ruote 41 (pulegge nel caso di trasmissione a cinghia oppure ruote dentate nel caso di trasmissione a catena), ciascuna delle quali à ̈ solidale ad un corrispondente albero 37 a camme. Inoltre, ciascuna trasmissione 39 meccanica comprende un elemento 42 di trasmissione flessibile (una cinghia nel caso di trasmissione a cinghia oppure una catena nel caso di trasmissione a catena) chiuso ad anello che à ̈ avvolto attorno alle ruote 40 e 41 e rende le ruote 40 e 41 tra loro angolarmente solidali.
Nella forma di attuazione illustrata nella figura 6, la trasmissione 9 meccanica aziona direttamente entrambe le trasmissioni 39 meccaniche delle due testate 4 e di conseguenza, tutti gli alberi 37 a camme ruotano nello stesso verso; tale soluzione comporta alcuni inconvenienti, in quanto inevitabilmente le punterie di una testata 4 vengono maggiormente sollecitate e quindi sono sottoposte ad una maggiore usura meccanica rispetto alle punterie dell’altra testata 4. Per evitare di sollecitare maggiormente le punterie di una testata 4 à ̈ possibile ricorrere alla forma di attuazione illustrata nella figura 7, in cui la trasmissione 9 meccanica aziona direttamente una sola trasmissione 39 meccanica, mentre aziona indirettamente (ovvero attraverso l’interposizione di una ulteriore trasmissione 43 meccanica) l’altra trasmissione 39 meccanica; grazie alla presenza dell’ulteriore trasmissione 43 meccanica, il senso di rotazione della trasmissione 39 meccanica che à ̈ accoppiata alla ulteriore trasmissione 43 meccanica risulta invertito e quindi gli alberi 37 a camme di una testata 4 ruotano in senso inverso rispetto agli alberi 37 a camme dell’altra testata 4. In questo modo, le due testate 4 sono perfettamente speculari e quindi le punterie delle due testate 4 vengono meccanicamente sollecitate esattamente nello stesso modo.
L’ulteriore trasmissione 43 meccanica comprende una ruota 44 (una puleggia nel caso di trasmissione a cinghia oppure una ruota dentata nel caso di trasmissione a catena) che à ̈ solidale alla ruota 35 della trasmissione 9 meccanica ed una ruota 45 (puleggia nel caso di trasmissione a cinghia oppure ruota dentata nel caso di trasmissione a catena) che à ̈ solidale alla ruota 40 della corrispondente trasmissione 39 meccanica. Inoltre, l’ulteriore trasmissione 43 meccanica comprende un elemento 46 di trasmissione flessibile (una cinghia nel caso di trasmissione a cinghia oppure una catena nel caso di trasmissione a catena) chiuso ad anello che à ̈ avvolto attorno alle ruote 44 e 45 e rende le ruote 44 e 45 tra loro angolarmente solidali. In questa forma di attuazione, la ruota 36 della trasmissione 9 meccanica disposta in prossimità della ulteriore trasmissione 43 meccanica à ̈ meccanicamente scollegata da altri elementi (ovviamente al di fuori dell’elemento 38 di trasmissione flessibile della trasmissione 9 meccanica) e svolge unicamente la funzione di rinvio meccanico dell’elemento 38 di trasmissione flessibile della trasmissione 9 meccanica.
E’ importante sottolineare che l’albero 7 ausiliario à ̈ disposto in posizione centrale e ruota in verso opposto rispetto all’albero 3 motore (ovvero à ̈ controrotante) e quindi l’albero 7 ausiliario può venire sbilanciato (ovvero dotato di masse eccentriche) per equilibrare il motore 1 a combustione interna (ovvero per compensare almeno in parte le vibrazioni generate dal funzionamento del motore 1 a combustione interna). Ovviamente, dimensionando opportunamente le ruote 34 e 35 della trasmissione 9 meccanica à ̈ possibile ottenere il rapporto desiderato tra la velocità angolare dell’albero 3 motore e la velocità angolare dell’albero 7 ausiliario al fine di ottimizzare l’equilibratura operata dall’albero 7 ausiliario; in particolare, le due ruote 34 e 35 possono avere lo stesso diametro per imprimere all’albero 7 ausiliario la stessa velocità angolare dell’albero 3 motore e quindi equilibrare i momenti del primo ordine, oppure la ruota 35 può avere un diametro pari alla metà del diametro della ruota 34 per imprimere all’albero 7 ausiliario una velocità angolare doppia rispetto alla velocità angolare dell’albero 3 motore e quindi equilibrare i momenti del secondo ordine. E’ importante sottolineare che utilizzare l’albero 7 ausiliario della trasmissione 9 meccanica come “contralbero di equilibratura†presenta il vantaggio di utilizzare uno stesso componente (l’albero 7 ausiliario) per due diverse funzioni con una evidente ottimizzazione che permette di ridurre pesi ed ingombri.
Secondo una diversa forma di attuazione, l’albero 7 ausiliario potrebbe non venire utilizzato come “contralbero di equilibratura†; in questo caso, l’albero 7 ausiliario potrebbe anche venire fatto ruotare con lo stesso verso dell’albero 3 motore.
Nella forma di attuazione illustrata nelle figure 4 e 5, lo sbilanciamento dell’albero 7 ausiliario à ̈ particolarmente favorevole, in quanto può essere ottenuto inserendo masse eccentriche non direttamente nell’albero 7 ausiliario, ma nelle due ruote 32 e 35 disposte agli estremi opposti dell’albero 7 ausiliario: infatti le due ruote 32 e 35 presenta un diametro maggiore rispetto all’albero 7 ausiliario e quindi disponendo una massa eccentrica sulla periferia di una ruota 32 o 35 si conferisce alla massa eccentrica un braccio molto lungo rispetto all’asse 8 di rotazione; in questo modo, a parità di momento di inerzia à ̈ sufficiente una massa eccentrica molto più piccola.
Secondo una ulteriore forma di attuazione non illustrata, l’albero 7 ausiliario svolge unicamente la funzione di contralbero di equilibratura e quindi non viene utilizzato né per azionare la pompa 6 di circolazione, né altri dispositivi ausiliari; in alternativa, l’albero 7 ausiliario aziona altri dispositivi ausiliari mediante la trasmissione 32 meccanica, ma non aziona la pompa 6 di circolazione.
Il motore 1 a combustione interna sopra descritto presenta diversi vantaggi.
In primo luogo, il motore 1 a combustione interna sopra descritto permette di attivare la pompa 6 di circolazione dell’impianto 5 di raffreddamento solo quando à ̈ effettivamente utile/necessario (ovvero solo quando il motore 1 a combustione interna ha raggiunto la temperatura ottimale di lavoro).
Inoltre, nel motore 1 a combustione interna sopra descritto l’attuazione della pompa 6 di circolazione dell’impianto 5 di raffreddamento à ̈ sempre di tipo meccanico derivando la coppia motrice direttamente dall’albero 3 motore; in questo modo, l’attuazione della pompa 6 di circolazione à ̈ energicamente molto efficiente e non richiede alcun sovradimensionamento dell’impianto elettrico.
Nel motore 1 a combustione interna sopra descritto l’attuazione della pompa 6 di circolazione dell’impianto 5 di raffreddamento à ̈ sempre garantito, in quanto il dispositivo 10 di innesto à ̈ normalmente innestato; ovvero in caso di malfunzionamento dell’attuatore 15 del dispositivo 10 di innesto, il dispositivo 10 di innesto, grazie all’azione della molla 14, mantiene sempre il dispositivo 10 di innesto nella configurazione di innesto.
Nel motore 1 a combustione interna sopra descritto, l’albero 7 ausiliario può venire utilizzato anche come contralbero di equilibratura con una evidente ottimizzazione di masse ed ingombri.
Nel motore 1 a combustione interna sopra descritto, in particolare nella forma di attuazione illustrata nelle figure 4 e 5, i dispositivi ausiliari possono venire spostati sull’altro lato del motore 1 a combustione interna rispetto al lato da cui fuoriesce l’albero 3 motore liberando spazio che può venire sfruttato, ad esempio, per alloggiare i componenti meccanici necessari a realizzare una trasmissione integrale inseribile.
Infine, nel motore 1 a combustione interna sopra descritto, la trasmissione 9 meccanica viene utilizzata non solo per azionare l’albero 7 ausiliario, ma anche per azionare la distribuzione (ovvero per portare in rotazione gli alberi 37 a camme) con una evidente ottimizzazione di masse ed ingombri.

Claims (9)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1) Motore (1) a combustione interna a “V†comprendente: un albero (3) motore; alberi (37) a camme che azionano valvole di aspirazione e di scarico; un albero (7) ausiliario che ruota in verso opposto rispetto all’albero (3) motore ed à ̈ sbilanciato per funzionare come contralbero di equilibratura; ed una prima trasmissione (9) meccanica che riceve il moto dall’albero (3) motore e comanda la distribuzione portando in rotazione gli alberi (37) a camme; il motore (1) a combustione interna à ̈ caratterizzato dal fatto che la prima trasmissione (9) meccanica porta in rotazione l’albero (7) ausiliario.
  2. 2) Motore (1) a combustione interna secondo le rivendicazioni 1, in cui la prima trasmissione (9) meccanica comprende: una prima ruota (34) che à ̈ rigidamente fissata all’albero (3) motore; una seconda ruota (35) che à ̈ rigidamente fissata all’albero (7) ausiliario; due terze ruote (36), ciascuna delle quali à ̈ accoppiata ad una corrispondente testata (4) e trasmette il movimento a corrispondenti alberi (37) a camme; ed un primo elemento (38) di trasmissione flessibile chiuso ad anello che à ̈ avvolto attorno alla prima ruota (34), seconda ruota (35) e terze ruote (36).
  3. 3) Motore (1) a combustione interna secondo le rivendicazioni 2, in cui ciascuna testata (4) comprende una corrispondente seconda trasmissione (39) meccanica, la quale riceve il movimento di rotazione da una terza ruota (36) della prima trasmissione (9) meccanica e porta in rotazione almeno un rispettivo albero (37) a camme.
  4. 4) Motore (1) a combustione interna secondo le rivendicazioni 1, in cui la prima trasmissione (9) meccanica comprende: una prima ruota (34) che à ̈ rigidamente fissata all’albero (3) motore; una seconda ruota (35) che à ̈ rigidamente fissata all’albero (7) ausiliario; una terza ruota (36) che à ̈ accoppiata ad una prima testata (4) e trasmette il movimento a corrispondenti alberi (37) a camme della prima testata (4); un primo elemento (38) di trasmissione flessibile chiuso ad anello che à ̈ avvolto attorno alla prima ruota (34), seconda ruota (35) e terze ruote (36); ed una terza trasmissione (43) meccanica che riceve il moto dalla seconda ruota (35) e trasmette il movimento a corrispondenti alberi (37) a camme di una seconda testata (4) opposta alla prima testata (4).
  5. 5) Motore (1) a combustione interna secondo le rivendicazioni 4, in cui ciascuna testata (4) comprende una corrispondente seconda trasmissione (39) meccanica, la quale riceve il movimento di rotazione dalla terza ruota (36) della prima trasmissione (9) meccanica o dalla terza trasmissione (43) meccanica e porta in rotazione corrispondenti alberi (37) a camme.
  6. 6) Motore (1) a combustione interna secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5 e comprendente un basamento (2) che alloggia l’albero (3) motore e due testate (4), le quali alloggiano i cilindri e sono disposte a “V†; l’albero (7) ausiliario à ̈ disposta sopra al basamento (2) tra due le testate (4).
  7. 7) Motore (1) a combustione interna secondo la rivendicazione 6 e comprendente una quarta trasmissione (32) meccanica che à ̈ disposta dal lato opposto del motore (1) a combustione interna rispetto alla prima trasmissione (9) meccanica, riceve il movimento di rotazione dall’albero (7) ausiliario, ed aziona almeno un dispositivo ausiliario.
  8. 8) Motore (1) a combustione interna secondo una delle rivendicazioni da 1 a 7, in cui l’albero (7) ausiliario aziona almeno un dispositivo ausiliario.
  9. 9) Motore (1) a combustione interna secondo la rivendicazione 8, in cui l’albero (7) ausiliario aziona una pompa (6) di circolazione di un sistema (5) di raffreddamento.
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