ITBO20120166A1 - Gruppo di confezionamento. - Google Patents

Description

Titolo: GRUPPO DI CONFEZIONAMENTO.

D E S C R I Z I O N E

Il presente trovato ha come oggetto un gruppo di confezionamento.

Nel vasto campo delle macchine automatiche, sono note le cosiddette macchine "imbustinatrici", in grado di realizzare buste o bustine (tipicamente in materiale termosaldabile), dosando contemporaneamente al loro interno una predefinita quantità di sostanze, solitamente in polvere o granulari.

Tali macchine sono equipaggiate con un dosatore, in grado di erogare le sostanze da inserire nella buste, a loro volta costituite da due fogli affacciati e reciprocamente saldati lungo il perimetro, ricavati da una bobina di pellicola dalla quale si svolgono due nastri, successivamente tagliati, ad ogni ciclo, per ottenere i fogli.

Più in dettaglio, secondo una possibile modalità realizzativa, i due nastri, disposti reciprocamente affacciati mediante opportuni piegatori, vengono svolti dalla bobina, finché rispettive porzioni trasversali dei nastri stessi si vengono a trovare interposte fra due piastre saldanti contrapposte, dotate di possibilità di traslazione secondo una direzione tipicamente orizzontale, e ortogonale a quella di avanzamento del nastro che scende verso il basso.

Ad ogni ciclo di lavoro, le due piastre possono così traslare per portarsi in reciproco contatto, serrando fra esse le due porzioni dei nastri e realizzando nel contempo un primo cordone inferiore di saldatura e due cordoni laterali, mentre dai dosatori sovrastanti, per gravità, viene dosata la sostanza in polvere che viene così trattenuta all'interno delle buste in formazione. Successivamente, al termine della saldatura, le piastre traslano in direzione opposta rilasciando i nastri che possono avanzare, scendendo verso il basso e ripristinando la configurazione di inizio ciclo. Il successivo ciclo di saldatura, oltre a avviare la formazione di una nuova busta, consente la realizzazione del cordone superiore della prima, sigillando definitivamente il contenuto prima che opportuni coltelli separino la busta dal resto del nastro rendendo così disponibile alle successive lavorazioni la busta completamente formata.

Appare quindi chiaro come la movimentazione delle piastre risulti essere aspetto sicuramente critico all'interno del processo di formazione delle buste: solo garantendo un serraggio ottimale dei nastri, e per un prefissato tempo, Ã ̈ possibile assicurare la corretta formazione della busta, scongiurando nel contempo il pericolo di successive rotture e/o di fuoriuscita della sostanza raccolta all'interno, dovute ad una imperfetta saldatura.

E' inoltre opportuno rilevare come l'esigenza di una ottimale saldatura, risulti ancor più sentita nel settore farmaceutico, nel quale peraltro trovano maggior impiego le macchine imbustinatrici sopra descritte, in quanto, ovviamente, proprio in tale settore gli standard qualitativi imposti sono estremamente alti.

Sono quindi note macchine imbustinatrici che realizzano la movimentazione delle piastre mediante un meccanismo che prevede il ricorso a leve a ginocchiera, vincolate, con una loro estremità, alle piastre stesse, e in grado di trascinarle in traslazione, sostanzialmente secondo una direzione parallela al suolo (e quindi, come anticipato, ortogonale alla direzione di svolgimento dei nastri, che scendono verso il basso, e ai nastri stessi).

Tale soluzione realizzativa non à ̈ però priva di inconvenienti.

La scelta di ricorrere a leve a ginocchiera per il comando delle piastre, e per mantenerle in posizione di serraggio reciproco, determina la presenza di una pluralità di elementi sottoposti a spinte rilevanti.

Le leve infatti operano a sbalzo, e le spinte che trasmettono alle piastre si trasformano in sollecitazioni gravose per i componenti stessi e la struttura della macchina.

Inoltre, la presenza di una pluralità di elementi in movimento pone ulteriori problemi di affidabilità: l'ambiente nel quale le imbustinatrici sono chiamate ad operare à ̈ infatti spesso ricco di polveri disperse nell'ambiente (proprio per la natura del prodotto da inserire nelle buste), e tali polveri possono quindi facilmente entrare in contatto con i delicati meccanismi di movimentazione delle piastre, pregiudicandone il funzionamento e determinando nel tempo malfunzionamenti frequenti e rotture.

Compito precipuo del presente trovato à ̈ quello di risolvere i problemi sopra esposti, realizzando un gruppo di confezionamento che consenta una movimentazione ottimale degli organi di saldatura. Nell'ambito di questo compito, uno scopo del trovato à ̈ quello di realizzare un gruppo che assicuri la movimentazione degli organi di saldatura senza imporre spinte e sollecitazioni eccessive agli organi stessi e agli altri elementi strutturali.

Un ulteriore scopo del trovato à ̈ quello di realizzare un gruppo che realizzi una movimentazione affidabile e duratura degli organi di saldatura, anche in ambienti di lavoro sporchi e polverulenti.

Un ulteriore scopo del trovato à ̈ quello di realizzare un gruppo semplice e che assicuri la movimentazione delle piastre ricorrendo ad un numero minimo di elementi in movimento.

Non ultimo scopo del trovato à ̈ quello di realizzare un gruppo che risulti facilmente ottenibile partendo da elementi e materiali di comune reperibilità in commercio.

Un altro scopo ancora del trovato à ̈ quello di realizzare un gruppo di costi contenuti e di sicura applicazione.

Questo compito e questi scopi vengono raggiunti da un gruppo di confezionamento, comprendente almeno un dispositivo di erogazione di due nastri, lungo rispettive predefinite linee di avanzamento intermittente, interessate almeno da un apparato di saldatura, per l'accoppiamento stabile tra loro di corrispondenti lembi dei nastri, reciprocamente affacciati e paralleli, e da una unità dosatrice di una predefinita quantità di sostanza, inseribile fra i lembi accoppiati, a valle di detto apparato e di detta unità dosatrice essendo collocati organi di taglio, per il distacco dei lembi, con conseguente realizzazione di almeno un involucro del tipo di buste o bustine, contenenti la predefinita quantità di sostanza, detto apparato di saldatura comprendendo mezzi di movimentazione guidata di una coppia di ganasce contrapposte, disposte da parti opposte di dette linee di avanzamento e traslabili per portare rispettive superfici saldanti in serraggio reciproco, con conseguente saldatura dei lembi di nastro, interposti fra dette superfici saldanti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di movimentazione comprendono, per ciascuna di dette ganasce, almeno un albero rotante, su detto albero essendo calettata almeno una camma riscontrante contro rispettive superfici di riferimento della corrispondente ganascia, per la sua traslazione guidata.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, del gruppo di confezionamento secondo il trovato, illustrata a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:

la figura 1 illustra schematicamente il gruppo di confezionamento secondo il trovato, in vista frontale;

la figura 2 illustra schematicamente il gruppo di confezionamento secondo il trovato, visto dall'alto;

la figura 3 illustra schematicamente il gruppo di confezionamento secondo il trovato, in alzato laterale;

la figura 4 illustra schematicamente una prima serie di componenti del gruppo di confezionamento, con le superfici saldanti dell'apparato di saldatura reciprocamente distanziate, in alzato frontale;

la figura 5 illustra schematicamente i componenti del gruppo di confezionamento mostrati in figura 4, con le superfici saldanti in serraggio reciproco, in alzato frontale;

la figura 6 illustra schematicamente i componenti del gruppo di confezionamento mostrati in figura 4, con le superfici saldanti in serraggio reciproco, visto dall'alto;

la figura 7 illustra schematicamente una seconda serie di componenti del gruppo di confezionamento, in alzato frontale;

la figura 8 illustra schematicamente l'apparato di saldatura di figura 7, visto dall'alto.

Con riferimento alle figure citate, il gruppo di confezionamento secondo il trovato, indicato globalmente con il numero di riferimento 1, à ̈ preposto alla formazione di involucri del tipo di buste o bustine, tipicamente, ma non esclusivamente, in materiale termosaldabile, e al contemporaneo dosaggio al loro interno di una predefinita quantità di sostanze, solitamente in polvere o granulari, destinate al mercato farmaceutico, alimentare, cosmetico, eccetera.

Il gruppo di confezionamento 1 comprende quindi almeno un dispositivo di erogazione 2 di due nastri A lungo rispettive predefinite linee di avanzamento intermittente: per esempio, il dispositivo di erogazione 2 può comprendere almeno un'anima cilindrica 3 attorno alla quale à ̈ avvolta una bobina di pellicola B, realizzata nel materiale termosaldabile destinato a costituire gli involucri. La bobina B viene quindi progressivamente svolta e una lama provvede a tagliarla longitudinalmente al fine di ottenere dalla pellicola i due nastri A, che possono così avanzare lungo le rispettive linee fino a trovarsi, con rispettivi lembi, in configurazione affacciata e prossima.

Secondo una soluzione alternativa, il dispositivo di erogazione 2 può comprendere due anime 3, supportanti rispettive bobine di pellicola B, in modo tale che da ciascuna di esse possa svolgersi il rispettivo nastro A.

In ogni caso, qualunque sia la tipologia di dispositivo di erogazione 2 scelta, quando i due lembi vengono a trovarsi affacciati e prossimi, le linee sono interessate almeno da un apparato di saldatura 4, in grado, ad ogni ciclo, di accoppiare stabilmente tra loro i lembi stessi, tramite appunto saldatura.

Secondo una possibile forma di realizzazione, l'apparato di saldatura 4 Ã ̈ in grado, in un primo ciclo della macchina, di formare un cordone inferiore (orizzontale) di saldatura fra i lembi di nastro A, destinato a costituire il bordo inferiore dell'involucro in formazione, e due cordoni laterali (verticali), destinati a loro volta a definire i fianchi dell'involucro.

Nel ciclo successivo di funzionamento, a seguito di una discesa dei nastri A lungo la linea per un passo predefinito, la busta in formazione si porta al di sotto dell'apparato di saldatura 4: l'apparato 4 può così realizzare i cordoni laterali e il cordone inferiore per nuovi lembi di nastro A, e nel contempo il suddetto cordone inferiore di saldatura costituisce anche il bordo superiore della busta precedente, parzialmente formata, che viene così richiusa completamente.

Inoltre, le linee di avanzamento sono interessate anche da una unità dosatrice 5 di una predefinita quantità di sostanza, tipicamente in polvere o granulare (ma non si esclude il dosaggio di sostanze presentanti altra forma, anche allo stato fluido), che può essere inserita fra i lembi accoppiati.

L'unità dosatrice 5 può per esempio essere un alimentatore 6, sovrastante le linee di avanzamento e l'apparato di saldatura 4: mentre l'apparato di saldatura 4 conforma la busta in formazione (realizzandone, come poc'anzi osservato, il bordo inferiore e i fianchi), l'unità dosatrice 5 rilascia, per gravità, una predefinita quantità di sostanza (un farmaco, un prodotto alimentare, un cosmetico, eccetera) nella busta in formazione.

Per completare il confezionamento, a valle dell'apparato 4 e dell'unità dosatrice 5, sono collocati organi di taglio 7, in grado di effettuare il distacco dei lembi dalla restante porzione dei nastri A, con conseguente realizzazione di almeno un involucro del tipo di buste o bustine, contenenti la predefinita quantità di sostanza, rilasciata dall'unità dosatrice 5.

Si precisa che, secondo una prima forma di realizzazione, ad ogni ciclo di lavoro il gruppo di confezionamento 1 realizza e confeziona una busta piena della sostanza desiderata, così come à ̈ prevista la possibilità (dimensionando opportunamente i nastri A e adeguando opportunamente gli altri elementi) che il gruppo 1 confezioni ad ogni ciclo un numero superiore di involucri, in funzione delle specifiche esigenze e della produttività desiderata, senza con ciò uscire dall'ambito di protezione qui rivendicato. In ogni caso, l'apparato di saldatura 4 comprende mezzi di movimentazione guidata di una coppia di ganasce 8 contrapposte, che sono disposte da parti opposte delle linee di avanzamento e che sono dotate di possibilità di traslazione (tipicamente, ma non esclusivamente, secondo una direzione sostanzialmente orizzontale), per portare rispettive superfici saldanti 9 in serraggio reciproco, con conseguente saldatura dei lembi di nastro A, interposti fra le superfici saldanti 9 stesse, secondo le modalità già descritte nei precedenti paragrafi.

Secondo il trovato, i mezzi di movimentazione comprendono, per ciascuna ganascia 8, almeno un albero rotante 10a, 10b: su tale albero 10a, 10b à ̈ calettata almeno una camma 11, che riscontra contro rispettive superfici di riferimento della corrispondente ganascia 8, in modo tale da sospingerla in traslazione guidata, per consentire così alle superfici saldanti 9 di portarsi in configurazione di serraggio reciproco e realizzare i desiderati cordoni di saldatura fra i lembi di nastro A.

Più particolarmente, secondo una forma di realizzazione di rilevante interesse pratico, non esclusiva dell'applicazione del trovato, i mezzi di movimentazione comprendono, per ciascuna ganascia 8, almeno una coppia di alberi rotanti 10a, 10b reciprocamente solidali, che sono disposti sostanzialmente orizzontali e sovrapposti: su ciascun albero 10a, 10b à ̈ calettata almeno una coppia di camme 11, che riscontrano contro rispettive superfici di riferimento della corrispondente ganascia 8.

In questo modo, le camme 11 cooperano fra loro per mantenere l'allineamento verticale della ganascia 8 su cui agiscono, inoltre, determinano con il loro movimento di rotazione, solidale all'albero 10a, 10b su cui sono calettate, la traslazione guidata delle ganasce 8 stesse, secondo una direzione sostanzialmente orizzontale (indicata dalle frecce visibili in figura 1).

Preferibilmente, ma non esclusivamente, ciascuna camma 11 Ã ̈ sostanzialmente costituita da un primo cuscinetto 12, esternamente calettato su una rispettiva boccola 13 sostanzialmente cilindrica, eccentricamente fissata al rispettivo albero 10a, 10b.

Le camme 11 presentano quindi sezione trasversale circolare (coincidente con quella dei primi cuscinetti 12), e durante la rotazione delle boccole 13, i primi cuscinetti 12 si mantengono costantemente in contatto con le superfici di riferimento (tra le quali sono interposte), che presentano interasse pari al diametro della sezione trasversale delle camme 11 stesse.

Ciò consente alle camme 11, ad ogni ciclo di lavoro, di garantire la spinta in traslazione per la rispettiva ganascia 8, sia nella corsa di andata, che si conclude quando le superfici saldanti 9 si portano in reciproco serraggio (come visibile per esempio in figura 5), sia nella corsa di ritorno, che ripristina la configurazione di inizio ciclo, con le ganasce 8 distanziate fra loro per consentire l'avanzamento dei nastri A (nella disposizione illustrata in figura 4).

Utilmente, i mezzi di movimentazione comprendono anche, per ciascuna ganascia 8, almeno una coppia di secondi cuscinetti 14 coassiali, calettati almeno lungo l'albero superiore 10a, per sostenere verticalmente la rispettiva ganascia 8.

Secondo una forma di realizzazione preferita, citata a scopo illustrativo e non limitativo dell'applicazione del trovato, ciascuna ganascia 8 comprende un corpo scatolare cavo 15, che supporta una piastra 16 presentante, da parte opposta, la rispettiva superficie saldante 9.

Gli alberi rotanti 10a, 10b sono girevolmente inseriti, almeno parzialmente, nel corpo scatolare 15, in modo tale che le camme 11 e i secondi cuscinetti 14 coassiali alloggino in una cavità interna 17, a conformazione parallelepipeda, definita nel corpo scatolare 15.

Come si evince per esempio dalle figure 4 e 5, ciascuna camma 11 riscontra contro due pareti interne laterali 15a contrapposte del corpo scatolare 15, che costituiscono quindi le già citate superfici di riferimento e che presentano interasse pari al diametro dei primi cuscinetti 12.

La rotazione delle boccole 13 e dei primi cuscinetti 12, disposti in modo eccentrico rispetto agli alberi rotanti 10a, 10b ai quali sono solidali, consente quindi alle camme 11 di esercitare una spinta sulle suddette pareti interne laterali 15a, che provoca la traslazione guidata del rispettivo corpo scatolare 15 e della rispettiva ganascia 8, garantendo nel contempo il mantenimento del loro allineamento verticale (grazie alla scelta di disporre camme 11 su due differenti quote, corrispondenti ai due alberi rotanti 10a, 10b).

Con ulteriore riferimento alla forma di realizzazione preferita, i mezzi di movimentazione comprendono una rispettiva coppia di secondi cuscinetti 14 coassiali, calettati su ciascun albero rotante 10a, 10b: durante la traslazione di ciascuna ganascia 8, ciascun rispettivo secondo cuscinetto 14 può così rotolare lungo una parete interna superiore 15b o una parete interna inferiore 15c del corrispondente corpo scatolare 15, per sostenere i corpi scatolari 15 definendone nel contempo un riferimento verticale.

Vantaggiosamente, i mezzi di movimentazione comprendono una unità motrice 18 (per esempio, un motore elettrico), associata mediante rispettivi organi di rinvio a ciascun albero 10a, 10b, per comandarne la loro contemporanea rotazione e determinare quindi la movimentazione sincronizzata delle due ganasce 8.

In particolare, gli organi di rinvio comprendono, per ciascuna ganascia 8, una biella 19, che à ̈ associata con una sua prima estremità all'unità motrice 18; da parte opposta la biella 19 à ̈ girevolmente accoppiata ad una prima manovella 20, vincolata all'albero inferiore 10b (la cui rotazione viene così impartita dall'unità motrice 18). La prima manovella 20 à ̈ inoltre solidalmente assicurata, mediante un rispettivo braccio di connessione 21, ad una seconda manovella 22, a sua volta vincolata all'albero superiore 10a (che può così ruotare, comandato dall'unità motrice 18, solidamente all'albero inferiore 10b).

In sintesi quindi, l'unità motrice 18 comanda solidalmente il moto delle due ganasce 8 e dei quattro alberi 10a, 10b grazie alla presenza delle due bielle 19, ognuna delle quali associata a due rispettive manovelle 20, 22, come si evince anche dalle figure 1, 4, 5 e 7.

Favorevolmente, una ganascia 8 presenta una membrana elasticamente deformabile, affacciata e prossima alla rispettiva piastra 16, da parte opposta rispetto alla superficie saldante 9. La membrana à ̈ associata ad un circuito pneumatico, in modo tale da consentire l'iniezione al suo interno di aria compressa, in corrispondenza del serraggio reciproco delle superfici saldanti 9. Il conseguente incremento di volume della membrana la porta così a premere contro le piastre 16 innalzando la forza di serraggio reciproco, contribuendo così a garantire una ottimale saldatura.

Utilmente, il gruppo di confezionamento secondo il trovato comprende un'attrezzatura mobile di supporto 23 per gli alberi rotanti 10a, 10b e le ganasce 8: tale attrezzatura 23 comprende una coppia di bracci di sostegno 24 reciprocamente articolati in corrispondenza di un loro spezzone terminale (e, in corrispondenza di tale spezzone terminale, tali bracci di sostegno 24 sono imperniati all'intelaiatura del gruppo 1 stesso). Ciascun braccio di sostegno 24 supporta girevolmente una rispettiva coppia di alberi rotanti 10a, 10b e una corrispondente ganascia 8. Come si evince dalla figura 2 allegata, i bracci di sostegno 24 sono dotati, da parte opposta, di mezzi di serraggio reciproco 25 (la cui funzione sarà meglio chiarita in seguito).

Più in dettaglio, secondo una possibile forma di realizzazione, i mezzi di serraggio reciproco 25 comprendono una sorta di uncino 26, girevolmente vincolato ad uno dei bracci di sostegno 24, che può impegnarsi stabilmente con una colonna 27, fissata all'altro braccio di sostegno 24.

Qualunque sia la specifica forma di realizzazione scelta, i mezzi di serraggio reciproco 25 sono disattivabili a comando per consentire ad un operatore (o mediante comandi automatici) di divaricare i bracci di sostegno 24 e quindi di distanziare ciascuna ganascia 8 e la rispettiva superficie saldante 9 dai lembi di nastro A (per consentire manutenzioni o semplicemente quando il gruppo à ̈ in sosta, per evitare che il calore emanato dalle superfici saldanti 9 stesse possa danneggiare i nastri A).

Il funzionamento del gruppo di saldatura secondo il trovato à ̈ il seguente.

Nelle pagine precedenti, si à ̈ visto come il gruppo di confezionamento 1 secondo il trovato sia in grado di confezionare involucri, del tipo di buste o bustine, realizzati accostando fra loro, e saldandoli reciprocamente, due lembi di nastro A, che si svolgono da una bobina B di pellicola, avvolta attorno ad un'anima 3. Il gruppo 1 à ̈ inoltre equipaggiato di un alimentatore 6, che dosa una predefinita quantità di sostanza nella busta in formazione (prima della sua completa richiusura), e di organi di taglio 7, per separare la busta formata dalla restante porzione di nastro A.

La saldatura dei lembi à ̈ assicurata dalle due ganasce 8 contrapposte, dotate di rispettive superfici saldanti 9, che grazie ai mezzi di movimentazione possono traslare fino a portarsi in reciproco serraggio, saldando così fra loro i lembi di nastro A, interposti fra le superfici saldanti 9 stesse.

Come si à ̈ visto, la traslazione di ciascuna ganascia 8 (in entrambi i versi) à ̈ ottenuta grazie a due camme 11 calettate su ciascun albero rotante 10a, 10b; proprio la scelta di dotare il gruppo 1 di più camme 11 disposte su più livelli (ai quali sono disposti i due alberi 10a, 10b) assicura, oltre alla guida in traslazione, anche il necessario mantenimento dell'allineamento verticale delle ganasce 8 e delle superfici saldanti 9.

Inoltre, sugli alberi rotanti 10a, 10b sono anche calettati secondi cuscinetti assiali 14 che garantiscono il sostegno e il riferimento verticali delle ganasce 8 stesse.

E' quindi immediato osservare come la movimentazione delle superfici saldanti 9 e delle ganasce 8, così come il loro sostegno e riferimento verticali (e il mantenimento dell'allineamento verticale), sia ottenuto grazie ad un numero contenuto di elementi, rotanti attorno al loro asse (gli alberi 10a, 10b, le camme 11 e i secondi cuscinetti 14): le sollecitazioni e le spinte trasmesse dalle ganasce 8 in movimento si scaricano quindi sugli assi degli alberi 10a, 10b, a loro volta direttamente supportati dall'intelaiatura del gruppo 1 (senza il rischio di trasmettere le spinte a elementi in movimento disposti a sbalzo, come invece accade con i gruppi di tipo noto che ricorrono a meccanismi a ginocchiera e altri complessi cinematismi).

Più precisamente, durante il funzionamento gli alberi 10a, 10b sono mantenuti reciprocamente paralleli e prossimi alle linee di avanzamento dai bracci di sostegno 24, che li supportano, nella disposizione cioà ̈ in cui sono illustrati nelle figure allegate (e nella quale le piastre 16 e le superfici saldanti 9 compiono i movimenti di traslazione già descritti). A loro volta, i bracci di sostegno 24 sono reciprocamente vincolati grazie ai mezzi di serraggio 25: in questo modo, i bracci di sostegno 24, con gli alberi 10a, 10b e le ganasce 8 costituiscono una sorta di blocco unico, rigido e compatto, direttamente supportato dall'intelaiatura del gruppo 1 secondo il trovato ed à ̈ proprio su tale blocco unico, che positivamente si possono scaricare le sollecitazioni a cui sono sottoposti gli alberi 10a,10b.

Il gruppo 1 e i mezzi di movimentazione in particolare, si dimostrano quindi estremamente rigidi e compatti, assicurando così affidabilità e stabilità nel tempo.

E' inoltre importante osservare come i sopracitati elementi responsabili della movimentazione delle ganasce 8 siano tutti contenuti all'interno del corpo scatolare 15, venendo quindi isolati dall'ambiente esterno: ciò scongiura il pericolo che gli alberi 10a, 10b, le camme 11 e i secondi cuscinetti 14 possano entrare in contatto con polvere, sporcizia o altri agenti contaminanti presenti nell'ambiente esterno. Appare quindi evidente come anche questo aspetto contribuisca a garantire elevata affidabilità nel tempo e un funzionamento ottimale.

Come si à ̈ già visto infine, giova ribadire come la possibilità di divaricare i bracci di sostegno 24 (e con essi gli alberi 10a, 10b e le ganasce 8) consenta di avere accesso alle superfici saldanti e di distanziarle dai nastri A, per interventi di manutenzione e pulizia, o più semplicemente per preservare i nastri A che viceversa potrebbero venire danneggiati a causa del calore emanato dalle superfici saldanti 9.

Si à ̈ in pratica constatato come il gruppo secondo il trovato, assolva pienamente il compito prefissato, in quanto, il ricorso a mezzi di movimentazione delle ganasce, preposte alle saldatura di lembi contrapposti di nastro, che comprendono almeno un albero rotante, sul quale à ̈ calettata almeno una camma a sua volta riscontrante contro rispettive superfici di riferimento della corrispondente ganascia, per la sua traslazione guidata, assicura una movimentazione ottimale delle ganasce e delle superfici saldanti.

Il trovato, così concepito, à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.

Negli esempi di realizzazione illustrati singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno essere in realtà intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.

In pratica i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (10)

1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Gruppo di confezionamento, comprendente almeno un dispositivo di erogazione (2) di due nastri (A), lungo rispettive predefinite linee di avanzamento intermittente, interessate almeno da un apparato di saldatura (4), per l'accoppiamento stabile tra loro di corrispondenti lembi dei nastri (A), reciprocamente affacciati e paralleli, e da una unità dosatrice (5) di una predefinita quantità di sostanza, inseribile fra i lembi accoppiati, a valle di detto apparato (4) e di detta unità dosatrice (5) essendo collocati organi di taglio (7), per il distacco dei lembi, con conseguente realizzazione di almeno un involucro del tipo di buste o bustine, contenenti la predefinita quantità di sostanza, detto apparato di saldatura (4) comprendendo mezzi di movimentazione guidata di una coppia di ganasce (8) contrapposte, disposte da parti opposte di dette linee di avanzamento e traslabili per portare rispettive superfici saldanti (9) in serraggio reciproco, con conseguente saldatura dei lembi di nastro (A), interposti fra dette superfici saldanti (9), caratterizzato dal fatto che detti mezzi di movimentazione comprendono, per ciascuna di dette ganasce (8), almeno un albero rotante (10a, 10b), su detto albero (10a, 10b) essendo calettata almeno una camma (11) riscontrante contro rispettive superfici di riferimento della corrispondente ganascia (8), per la sua traslazione guidata.
2. 2. Gruppo di confezionamento, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di movimentazione comprendono, per ciascuna di dette ganasce (8), almeno una coppia di alberi rotanti (10a, 10b) in modo reciprocamente solidale, disposti sostanzialmente orizzontali e sovrapposti, su ciascuno di detti alberi (10a, 10b) essendo calettata almeno una coppia di camme (11), riscontranti contro rispettive superfici di riferimento della corrispondente ganascia (8), per la sua traslazione guidata, secondo una direzione sostanzialmente orizzontale, e per il mantenimento del suo allineamento verticale.
3. 3. Gruppo di confezionamento, secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette camme (11) Ã ̈ sostanzialmente costituita da un primo cuscinetto (12), esternamente calettato su una rispettiva boccola (13) sostanzialmente cilindrica eccentricamente fissata al rispettivo albero (10a, 10b).
4. 4. Gruppo di confezionamento, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di movimentazione comprendono, per ciascuna di dette ganasce (8), almeno una coppia di secondi cuscinetti (14) coassiali, calettati almeno lungo l'albero superiore (10a), per il sostegno verticale della rispettiva ganascia (8).
5. 5. Gruppo di confezionamento, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette ganasce (8) comprende un corpo scatolare cavo (15), supportante una piastra (16) presentante, da parte opposta, la rispettiva detta superficie saldante (9), detti alberi rotanti (10a, 10b) essendo girevolmente inseriti, almeno parzialmente, in detto corpo scatolare (15) per l'alloggiamento di dette camme (11) e di detti secondi cuscinetti (14) coassiali in una cavità interna (17) parallelepipeda definita da detto corpo scatolare (15), ciascuna di dette camme (11) riscontrando contro due pareti interne laterali (15a) contrapposte di detto corpo scatolare (15), costituenti dette superfici di riferimento, per la traslazione guidata di detto corpo scatolare (15) e della rispettiva ganascia (8), e il mantenimento del loro allineamento verticale.
6. 6. Gruppo di confezionamento, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di movimentazione comprendono una rispettiva coppia di detti secondi cuscinetti (14) coassiali calettati su ciascuno di detti alberi rotanti (10a, 10b), durante la traslazione di ciascuna di dette ganasce (8), ciascun rispettivo detto secondo cuscinetto (14) rotolando lungo una parete interna superiore (15b) o una parete interna inferiore (15c) del corrispondente detto corpo scatolare (15), per il sostegno e il riferimento verticali di detti corpi scatolari (15).
7. 7. Gruppo di confezionamento, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di movimentazione comprendono una unità motrice (18), associata mediante rispettivi organi di rinvio a ciascuno di detti alberi (10a, 10b), per la loro contemporanea rotazione e la movimentazione sincronizzata di dette ganasce (8).
8. 8. Gruppo di confezionamento, secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detti organi di rinvio comprendono, per ciascuna ganascia (8), una biella (19), associata con una sua prima estremità a detta unità motrice (18), detta biella (19) essendo da parte opposta girevolmente accoppiata ad una prima manovella (20), vincolata all'albero inferiore (10b), detta prima manovella (20) essendo solidalmente assicurata, mediante un rispettivo braccio di connessione (21), ad una seconda manovella (22), vincolata all'albero superiore (10a).
9. 9. Gruppo di confezionamento, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che una di dette ganasce (8) presenta una membrana elasticamente deformabile, affacciata e prossima alla rispettiva piastra (16), da parte opposta rispetto a detta superficie saldante (9), detta membrana essendo associata ad un circuito pneumatico, per l'iniezione di aria compressa in corrispondenza del serraggio reciproco di dette superfici saldanti (9), con conseguente aumento di volume di detta membrana e lo sviluppo di una pressione su dette piastre (16) da parte di detta membrana, con incremento della forza di serraggio reciproco.
10. 10. Gruppo di confezionamento, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti,caratterizzato dal fatto di comprendere un'attrezzatura mobile (23) di supporto per detti alberi rotanti (10a, 10b) e dette ganasce (8), detta attrezzatura (23) comprendendo una coppia di bracci di sostegno (24) reciprocamente articolati in corrispondenza di un loro spezzone terminale e dotati, da parte opposta, di mezzi di serraggio reciproco (25), ciascuno di detti bracci di sostegno (24) supportando girevolmente una rispettiva coppia di detti alberi rotanti (10a, 10b) e una corrispondente ganascia (8), detti mezzi di serraggio reciproco (25) essendo disattivabili a comando per distanziare ciascuna di dette ganasce (8) e di dette superfici saldanti (9) dai lembi di nastro (A).