ITBO20110349A1 - Dispositivo per l'alloggiamento stabile di oggetti. - Google Patents

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Description

Titolo: DISPOSITIVO PER L'ALLOGGIAMENTO STABILE DI OGGETTI.
* * * *
D E S C R I Z I O N E
Il presente trovato ha come oggetto un dispositivo per l'alloggiamento stabile di oggetti in particolare buste, bustine, sacche, sacchetti e simili.
Oggigiorno, le macchine automatiche vengono diffusamente impiegate in numerosi settori dell'industria e della tecnica, come ad esempio, nel settore farmaceutico, alimentare e cosmetico, dove le stesse sono preposte alla preparazione e al confezionamento di prodotti, in svariati formati a seconda delle esigenze.
In particolare, per prodotti in polvere, granulari, semiliquidi (creme, olii, ecc.), liquidi e simili, la modalità di confezionamento utilizzata ha visto negli ultimi decenni una forte tendenza all'utilizzo di involucri secondari del tipo di astucci, box, scatole e simili, all'interno delle quali il prodotto non à ̈ sfuso ma suddiviso mediante involucri primari, del tipo di buste, bustine, sacche, sacchetti e simili in dosi spesso conformi ad un singolo utilizzo (monodose). L'interesse crescente del mercato verso questo tipo di confezionamento, à ̈ strettamente correlato al fatto che il prodotto, confezionato secondo quantità monodose, ha un'elevata sicurezza nell'uso, nel corretto dosaggio, e un'ottimale conservazione, mantenendo inalterate le sue caratteristiche chimico-fisiche, fino al momento dell'utilizzo. Infatti, ad ogni impiego viene aperta una confezione contenente l'esatta quantità destinata ad essere immediatamente utilizzata, mantenendo quindi perfettamente conservato il prodotto da utilizzare nei giorni successivi.
Il processo di confezionamento per tali tipi di prodotto à ̈ generalmente ad asse verticale.
Inizialmente, i prodotti sfusi, contenuti all'interno di un contenitore massivo (tramoggia, serbatoio, ecc.), sono conferiti, per caduta, all'interno dell'involucro primario.
Tali involucri primari, appositamente riempiti, sono poi alloggiati orizzontalmente, all'interno di un cassetto mobile lungo la linea di assemblaggio della macchina astucciatrice, e disposti uno sopra l'altro, a formare una pila di numerosità predefinita.
Successivamente, la pila così formata à ̈ trasferita, sotto l'azione di uno spingitore, dal cassetto all'interno dell'imballo secondario.
Tale fase di disposizione in pila all'interno del cassetto, risulta particolarmente complessa a causa della natura dell'involucro primario utilizzato.
In particolare, gli involucri primari utilizzati a tale scopo, sono generalmente realizzati con materiale semirigido o deformabile, e quindi il prodotto, che fluisce verticalmente all'interno, tende a concentrarsi sul fondo della stessa formando un rigonfiamento.
Tale rigonfiamento provoca, in fase di sovrapposizione delle buste, una disposizione a "ventaglio", più o meno accentuata, che causa un'instabilità della pila alloggiata all'interno del cassetto, e di conseguenza il rischio di fuoriuscita dal cassetto di alcuni elementi della pila, e/o anomalie nella fase di trasferimento dell'intera pila all'interno dell'involucro secondario.
Per ovviare a tali inconvenienti si à ̈ soliti utilizzare un cassetto dedicato, ovvero ottimizzato nella forma e dimensioni a quelle dell'involucro primario, costituito da una coppia di sponde verticali, reciprocamente affacciate.
In corrispondenza delle sponde verticali sono disposte delle spazzole in grado di assicurare un equilibrio agli involucri primari impilati, sviluppando una reazione, in direzione verticale e verso il basso, che mantiene in posizione gli involucri primari alloggiati all'interno e impedisce che questi assumano una accentuata conformazione a ventaglio.
Tale tipologia di cassetto però non offre un valido impedimento all'eventuale fuoriuscita dallo stesso di alcuni elementi della pila, in corrispondenza del lato in cui non sono presenti le sponde verticali.
Inoltre, lo stesso non à ̈ in grado di assicurare elevata pulizia ed igiene, infatti l'eventuale presenza di residui del prodotto, causati da una rottura dell'imballo primario o altra ragione, sono trattenuti dalle setole delle spazzole rischiando di sporcare e contaminare gli altri imballi primari e/o confluire all'interno dell'imballo secondario, quando la pila vi à ̈ spinta all'interno.
Altre tipologie di cassetti presentano dei contrasti disposti orizzontalmente sulle sponde verticali, che, opponendosi al movimento dell'involucro, lo mantengono in posizione orizzontale.
Tutte le tipologie di cassetti sopra descritte sono dimensionate per accogliere uno specifico formato di cassetti, e ciò impone frequenti e laboriose operazioni di adeguamento, al cambiare del formato degli involucri e/o delle quantità di materiale che essi devono contenere.
Bisogna inoltre tenere conto del fatto che queste tipologie di cassetti sono trascinati da dispositivi di movimentazione rigidi, presentanti una velocità e quindi un tempo di ciclo definito, come ad esempio una catena o una cinghia dentata, che quindi si muovono per tratti che risultano univoci sulla stessa macchina.
Di conseguenza à ̈ necessario bilanciare la cadenza della macchina a monte imbustatrice con il dispositivo di movimentazione a valle dei cassetti, e quindi imporre una distanza fra le pile che sia conforme al tratto percorso dal sistema di movimentazione, tale distanza varia in relazione alla forma e dimensione dell'involucro primario utilizzato.
Questo complica ulteriormente le operazioni di cambio formato complesse e di maggior durata, che quindi determinano un incremento dei tempi di inattività dell'intera linea.
Compito principale del presente trovato à ̈ quello di risolvere i problemi sopra esposti, proponendo un dispositivo per l'alloggiamento stabile di oggetti, in particolare del tipo di buste, bustine, sacche, sacchetti e simili che garantisca il mantenimento degli oggetti in configurazione predefinita.
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del trovato à ̈ quello di proporre un dispositivo che consenta di alloggiare in modo stabile oggetti, in particolare del tipo di buste, bustine, sacche, sacchetti e simili, senza richiedere operazioni di adattamento al cambio formato degli oggetti stessi.
Un altro scopo del trovato à ̈ quello di realizzare un dispositivo che consenta di alloggiare in modo stabile oggetti, in particolare del tipo di buste, bustine, sacche, sacchetti e simili, in modo pulito e senza pericolo di contaminazione.
Un ulteriore scopo del trovato à ̈ quello di realizzare un dispositivo per l'alloggiamento stabile di oggetti, in particolare del tipo di buste, bustine, sacche, sacchetti e simili che assicuri un'elevata affidabilità di funzionamento. Un altro scopo del trovato à ̈ quello di proporre un un dispositivo per l'alloggiamento stabile di oggetti, in particolare del tipo di buste, bustine, sacche, sacchetti e simili di costi contenuti e di sicura applicazione.
Questo compito e questi scopi vengono raggiunti da un dispositivo per l'alloggiamento stabile di oggetti, in particolare del tipo di buste, bustine, sacche, sacchetti e simili e preferibilmente per macchine automatiche di confezionamento, comprendente almeno una coppia di sponde verticali, reciprocamente affacciate e delimitanti un ricettacolo idoneo all'alloggiamento di oggetti, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette sponde presenta rispettivi organi di contenimento, sporgenti da almeno una faccia di dette sponde e rivolti verso detto ricettacolo, detti organi essendo elasticamente deformabili, per il contenimento laterale di almeno un oggetto a seguito della sua introduzione in detto ricettacolo, detti organi opponendosi, con almeno una loro porzione, per attrito, al movimento di oggetti di varie dimensioni, introdotti in detto ricettacolo, per il loro alloggiamento stabile in detto ricettacolo.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, del Dispositivo per l'alloggiamento stabile di oggetti, in particolare del tipo di buste, bustine, sacche, sacchetti e simili, secondo il trovato, illustrata a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:
la fig.1 rappresenta il dispositivo secondo il trovato in vista prospettica dall'alto;
la fig.2 rappresenta il dispositivo secondo il trovato, con alcuni oggetti alloggiati al suo interno, in vista frontale;
la fig.3 rappresenta il dispositivo secondo il trovato, con un oggetto alloggiato al suo interno, visto dall'alto.
Con particolare riferimento a tali figure à ̈ indicato globalmente con 1 un dispositivo per l'alloggiamento stabile di oggetti, in particolare del tipo di buste, bustine, sacche, sacchetti e simili, preferibilmente per macchine automatiche di confezionamento, che comprende almeno una coppia di sponde verticali 2, reciprocamente affacciate e delimitanti un ricettacolo 3 idoneo all'alloggiamento degli oggetti 4.
Gli oggetti 4, quali buste, bustine, sacche, sacchetti e simili, definiscono l'involucro primario, per prodotti in polvere, granulari, semiliquidi (creme, olii, ecc.) liquidi e simili, destinato a sua volta ad essere inserito all'interno di un involucro secondario del tipo di astucci, box, scatole e simili.
Non si esclude peraltro l'impiego (comunque rientrante nell'ambito di protezione qui rivendicato) del dispositivo 1 secondo il trovato, per altre tipologie di oggetti 4, che necessitino di un alloggiamento stabile e in configurazione predefinita.
Secondo il trovato, ciascuna sponda 2 presenta rispettivi organi di contenimento 5, che sporgono da almeno una faccia 6 della sponda 2, e che sono rivolti verso il ricettacolo 3.
Tali organi 5, elasticamente deformabili, permettono il contenimento laterale di almeno un oggetto 4, a seguito della sua introduzione all'interno del ricettacolo 3.
Inoltre gli organi 5, con almeno una loro porzione, si oppongono per attrito al movimento degli oggetti 4 introdotti all'interno del ricettacolo 3, adibito al loro alloggiamento stabile.
Gli organi 5 offrono quindi un contrasto tale da impedire che gli oggetti 4, quando sono inseriti all'interno del ricettacolo 3, possano ruotare o inclinarsi.
Infatti, per il corretto funzionamento della linea à ̈ necessario che gli oggetti 4 permangano in posizione sostanzialmente orizzontale, ovvero in posizione idonea a permettere la sovrapposizione ordinata di oggetti 4 a formare una pila di numerosità predefinita, destinata ad essere inserita all'interno dell'involucro secondario.
Opportunamente, ciascun organo di contenimento 5 comprende almeno un rispettivo flettente 7, che sporge da almeno una corrispondente sponda 2.
Secondo una soluzione realizzativa di indubbio interesse pratico ed applicativo, ciascun organo di contenimento 5 comprende una pluralità di flettenti 7, che sporgono almeno dalla corrispondente sponda 2.
In una possibile forma di realizzazione, non limitativa dell'applicazione del trovato, i flettenti 7 sono disposti in parallelo sostanzialmente per l'intera lunghezza della sponda 2 e sono orientati secondo una direzione sostanzialmente verticale (ma non si esclude di disporli in modo differente, in funzione delle specifiche esigenze applicative).
Tale soluzione permette all'organo di contenimento 5 di offrire un maggior contrasto al movimento degli oggetti 4, in quanto un numero maggiore di flettenti 7 e quindi una maggior superficie di riscontro disponibile, implica che la resistenza offerta sia distribuita sull'intera lunghezza dell'oggetto 4.
Vantaggiosamente, ciascun flettente 7 sporge dalla rispettiva sponda 2, secondo un'inclinazione predefinita, che permette lo scorrimento orizzontale degli oggetti 4, alloggiati all'interno del ricettacolo 3, quando gli stessi sono sottoposti ad azione meccanica di spinta in tale direzione.
Tale azione di spinta à ̈ solitamente realizzata da uno spingitore, che lavora lungo una traiettoria sostanzialmente perpendicolare alla direzione di avanzamento del sistema di trasporto che movimenta il dispositivo 1.
Lo spingitore ha appunto la funzione di spingere, gli oggetti 4, alloggiati nel ricettacolo 3, all'interno di un rispettivo contenitore (involucro secondario) generalmente del tipo di astucci, box, scatole e simili, disposto frontalmente allo spingitore.
Per evitare che l'azione dello spingitore sia in una qualche maniera ostacolata dalla presenza dei flettenti 7, gli stessi sono inclinati secondo una direzione solidale con la direzione di avanzamento dello spingitore.
Infatti l'azione dello spingitore, e gli oggetti 4, sospinti dallo stesso, provocano la flessione elastica dei flettenti 7 verso le sponde 2, tale flessione consente quindi il passaggio degli oggetti 4 per il loro inserimento nei contenitori (guidandone di fatto il moto).
Successivamente al passaggio, la reazione elastica determina il ritorno dei flettenti 7 alla configurazione iniziale.
Più particolarmente i flettenti 7 presentano una conformazione sostanzialmente laminare e arrotondata in corrispondenza dalla parte rivolta verso l'alto.
Tale conformazione favorisce l'immissione degli oggetti 4 dall'alto, e implica anche che la resistenza offerta dai flettenti 7, sia distribuita sull'intera pila di oggetti 4, aumentandone ulteriormente la stabilità.
I flettenti 7 sono realizzati in materiale preferibilmente scelto fra materiale polimerico, materiale composito, materiale metallico, tessuto e simili: non si esclude peraltro l'adozione di altri materiali che presentino proprietà strutturali e funzionali equivalenti o comunque idonee al particolare scopo applicativo.
Utilmente, ciascuna sponda verticale 2 presenta rispettivi organi di contenimento 5 che sporgono da ciascuna delle sue facce 6.
Secondo un'ulteriore soluzione realizzativa, di particolare semplicità ed efficacia, il dispositivo 1 comprende una piastra di sostegno dalla quale si sviluppano, per esempio in corrispondenza di due bordi contrapposti della stessa, le sponde verticali 2 reciprocamente affacciate.
Secondo la soluzione preferita illustrata nelle figure allegate, il dispositivo 1 secondo il trovato, comprende una rispettiva base 8 di sostegno per ciascuna delle sponde verticali 2.
L'interasse delle basi 8 di sostegno à ̈ regolabile a piacere per variare le dimensioni del ricettacolo 3.
Quindi variando la distanza fra due dispositivi 1 posti in successione à ̈ possibile variare la larghezza del ricettacolo 3, questo permette quindi di poter alloggiare all'interno dello stesso oggetti 4 di dimensione differente a seconda delle necessità.
Il funzionamento del dispositivo 1 secondo il trovato à ̈ il seguente.
Come già descritto nei paragrafi precedenti, dopo aver riempito e sigillato, in una stazione a monte di una macchina automatica, oggetti 4, quali buste, bustine, sacche, sacchetti e simili, essi sono posizionati singolarmente o in pile precostituite all'interno del dispositivo 1.
Gli oggetti 4, alloggiati all'interno del dispositivo 1, sono quindi mantenuti in posizione orizzontale per mezzo del contrasto offerto dagli organi di contenimento 5 e trasferiti verso una stazione a valle, per il loro inserimento in rispettivi involucri secondari.
In quest'ultima stazione quindi, lo spingitore, mobile lungo una traiettoria predefinita di intercettazione, à ̈ in grado di sospingere gli oggetti 4 nei rispettivi contenitori, realizzando così il confezionamento voluto.
Da quanto esposto nelle pagine precedenti si osserva quindi come il dispositivo 1 secondo il trovato garantisca il mantenimento degli oggetti 4 in esso alloggiati, in configurazione predefinita, ovvero in una posizione sostanzialmente orizzontale, grazie all'azione dei flettenti 7 che per attrito e con almeno una loro porzione, si oppongono al movimento in qualsiasi direzione o verso degli oggetti 4 stessi.
Tale posizione orizzontale à ̈ idonea a permettere la sovrapposizione ordinata di oggetti 4 a formare una pila di numerosità desiderata.
Come osservato, ciascun flettente 7 à ̈ in grado di sviluppare per attrito, anche con una sola sua porzione, la resistenza al movimento degli oggetti 4 (consentendo quindi l'impiego del dispositivo 1 per differenti dimensioni e deformazioni di oggetti 4, senza richiedere un preventivo cambio formato). Inoltre, la presenza di più flettenti 7, disposti in parallelo a coprire quasi l'intera superficie della sponda 2, implica che la resistenza al movimento offerta dagli organi di contenimento 5, sia distribuita sull'intera lunghezza e altezza della sponda 2.
Questo contribuisce ulteriormente a conferire al dispositivo 1 la possibilità di alloggiare oggetti 4 di diversa lunghezza e spessore (e/o contenenti dosi diverse di prodotti in polvere, liquidi, eccetera), senza la necessità di effettuare operazioni accessorie nel caso del cambio di formato degli oggetti 4.
Inoltre, si osserva come la scelta di realizzare flettenti orientati sostanzialmente in modo verticale, consenta lo scivolamento verso il basso (al di sotto degli oggetti 4 stessi) di sporcizia o prodotti liberi (involontariamente fuoriusciti dalle tramogge di contenimento per esempio), scongiurando quindi il pericolo che questi possano contaminare gli oggetti 4 alloggiati nel ricettacolo 3.
Si à ̈ in pratica constatato come il dispositivo per l'alloggiamento stabile di oggetti, in particolare del tipo di buste, bustine, sacche, sacchetti e simili e preferibilmente per macchine automatiche di confezionamento, assolva pienamente il compito prefissato in quanto garantisce il mantenimento degli oggetti in configurazione predefinita.
Il trovato, così concepito, à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
Negli esempi di realizzazione illustrati singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno essere in realtà intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.
Inoltre à ̈ da notare che tutto quello che nel corso della procedura di ottenimento del brevetto si rivelasse essere già noto, si intende non essere rivendicato ed oggetto di stralcio (disclaimer) dalle rivendicazioni.
In pratica i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (9)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Dispositivo per l'alloggiamento stabile di oggetti, in particolare del tipo di buste, bustine, sacche, sacchetti e simili e preferibilmente per macchine automatiche di confezionamento, comprendente almeno una coppia di sponde verticali (2), reciprocamente affacciate e delimitanti un ricettacolo (3) idoneo all'alloggiamento di oggetti (4), caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette sponde (2) presenta rispettivi organi di contenimento (5), sporgenti da almeno una faccia (6) di dette sponde (2) e rivolti verso detto ricettacolo (3), detti organi (5) essendo elasticamente deformabili, per il contenimento laterale di almeno un oggetto (4) a seguito della sua introduzione in detto ricettacolo (3), detti organi (5) opponendosi, con almeno una loro porzione, per attrito, al movimento di oggetti (4) di varie dimensioni, introdotti in detto ricettacolo (3), per il loro alloggiamento stabile.
  2. 2. Dispositivo per l'alloggiamento, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti organi di contenimento (5) comprende almeno un rispettivo flettente (7), sporgente da almeno una corrispondente detta sponda (2).
  3. 3. Dispositivo per l'alloggiamento, secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti organi di contenimento (5) comprende una pluralità di detti flettenti (7), sporgenti da almeno detta corrispondente sponda (2).
  4. 4. Dispositivo per l'alloggiamento, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti flettenti (7) sporge dalla rispettiva sponda (2), secondo un'inclinazione predefinita, tale da permettere lo scorrimento orizzontale di detti oggetti (4), quando gli stessi sono sottoposti ad azione meccanica di spinta in tale direzione.
  5. 5. Dispositivo per l'alloggiamento, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti flettenti (7) presenta conformazione sostanzialmente laminare e arrotondata in corrispondenza dalla parte rivolta verso l'alto, per favorire l'immissione degli oggetti (4) dall'alto.
  6. 6. Dispositivo per l'alloggiamento, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti flettenti (7) sono realizzati in materiale preferibilmente scelto fra un materiale polimerico, un materiale composito, un materiale metallico, un tessuto.
  7. 7. Dispositivo per l'alloggiamento, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette sponde verticali (2) presenta rispettivi organi di contenimento (5) sporgenti da ciascuna delle sue facce (6).
  8. 8. Dispositivo per l'alloggiamento, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere una piastra di sostegno, da due bordi contrapposti di detta piastra sviluppandosi dette sponde verticali (2) reciprocamente affacciate.
  9. 9. Dispositivo per l'alloggiamento, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere una rispettiva base di sostegno (8) per ciascuna di dette sponde verticali (2), l'interasse di dette basi di sostegno (8) essendo regolabile a piacere per variare le dimensioni di detto ricettacolo (3).
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Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
GB1046331A (en) * 1963-01-30 1966-10-19 Veuve G Boinet Et Ses Fils Improvements in or relating to methods of making belt conveyors
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