IT201900005402A1 - Apparato e metodo per ordinare ed imballare bustine - Google Patents

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IT201900005402A1
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Pietro Donati
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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"APPARATO E METODO PER ORDINARE ED IMBALLARE BUSTINE"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce a un apparato per ordinare ed imballare bustine che permette di ordinare, di volta in volta e su piani orizzontali paralleli fra loro, un numero predefnito e variabile di bustine da inserire in confezioni, in particolare di forma scatolare. Il presente trovato si riferisce, inoltre, ad un connesso metodo per ordinare ed imballare le suddette bustine.
Ad esempio, le bustine possono contenere diverse tipologie di prodotti solidi, liquidi o in polvere, quali, a solo titolo esemplificativo, farmaci, integratori, alimenti, granuli, semi, creme, detersivi o altro.
STATO DELLA TECNICA
Sono noti apparati di ordinamento e imballaggio di bustine a flusso operativo sostanzialmente orizzontale, nell’ambito di macchine automatiche tipicamente denominate “astucciatrici” aventi la funzione di introdurre in maniera automatica oggetti all’ interno di confezioni o scatole.
Tali apparati comprendono tipicamente un gruppo d’imballaggio primario, in cui prodotti sfusi vengono dosati e confezionati in bustine, anche denominate nel settore imballaggi primari, ed un gruppo d’imballaggio secondario, in cui gruppi di bustine vengono inseriti in confezioni, o scatole, anche denominati nel settore imballaggi secondari. Fra il gruppo d’imballaggio primario e il gruppo d’imballaggio secondario è presente un gruppo di trasferimento che permette di movimentare in modo ordinato gruppi di bustine da inserire all’interno delle confezioni.
Il gruppo di imballaggio primario, il gruppo di trasferimento ed il gruppo di imballaggio secondario sono vantaggiosamente disposti secondo una configurazione di reciproco allineamento.
Il gruppo di trasferimento comprende un piano di avanzamento provvisto di scanalature operative ciascuna delle quali configurata per consentire lo scorrimento di una bustina dal gruppo di imballaggio primario verso il gruppo di imballaggio secondario. Tali scanalature di scorrimento sono in genere reciprocamente convergenti per compattare il gruppo di bustine da traferire al gruppo d’imballaggio secondario. Il gruppo d’imballaggio secondario può prevedere un cassetto di alloggiamento temporaneo o direttamente le confezioni da riempire.
Attualmente, gli apparati noti per ordinare ed imballare bustine consentono un loro inserimento in confezioni rispetto ad un unico livello di contenimento. Ciò non consente un’ottimale utilizzazione del volume interno della confezione e conseguentemente permette l’inserimento di un numero limitato di bustine.
Un ulteriore inconveniente degli apparati noti per ordinare ed imballare bustine è che le bustine vengono inserite alla rinfusa nelle confezioni. Ciò può provocare intraversamenti delle bustine che, oltre a ridurre il volume utile di contenimento delle confezioni, possono limitare o addirittura bloccare l’ingresso delle successive.
Esiste pertanto la necessità di perfezionare un apparato per ordinare e imballare bustine che possa superare almeno uno degli inconvenienti della tecnica nota.
In particolare, uno scopo del presente trovato è quello di realizzare un apparato per ordinare e imballare bustine che consenta di inserire le bustine in confezioni rispetto a più livelli di contenimento.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare un apparato per ordinare e imballare bustine che consenta di inserire le bustine nelle confezioni in maniera ordinata.
Un ulteriore scopo è quello di mettere a punto un metodo per ordinare ed imballare bustine in confezioni rispetto a più livelli di contenimento.
E’ pure uno scopo del presente trovato quello di ottimizzare la disposizione delle bustine all’ interno delle confezioni, in modo da poterne disporre un numero superiore, a parità di volume interno della confezione stessa.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell’idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi, un apparato per ordinare ed imballare bustine comprende:
- un gruppo d’imballaggio primario configurato per fornire le bustine contenenti un prodotto;
- un gruppo d’imballaggio secondario configurato per introdurre le bustine all’ interno di confezioni;
- un gruppo di trasferimento orizzontale interposto fra il gruppo d’imballaggio primario e il gruppo d’imballaggio secondario e comprendente un piano di avanzamento sul quale avanzano le bustine dal gruppo d’imballaggio primario a detto gruppo d’imballaggio secondario parallelamente ad una direzione di avanzamento.
In accordo con un aspetto del presente trovato, l’apparato comprende un dispositivo ordinatore interposto fra il gruppo di trasferimento orizzontale e il gruppo d’imballaggio secondario e provvisto di almeno due piani di appoggio configurati per supportare ciascuno un gruppo di bustine. Il dispositivo ordinatore comprende un dispositivo di azionamento configurato per movimentare il dispositivo ordinatore lungo una direttrice di spostamento lineare, sostanzialmente ortogonale alla direzione di avanzamento, per posizionare alternativamente il primo piano di appoggio o il secondo piano di appoggio sostanzialmente complanare con il piano di avanzamento.
In questo modo, il dispositivo ordinatore permette di organizzare gruppi di bustine su uno o più livelli prima che il gruppo di imballaggio secondario li inserisca in confezioni opportunamente predisposte per mantenere l’ordinamento precedentemente realizzato.
Detto dispositivo ordinatore permette, inoltre, di ordinare in modo semplice, economico e flessibile uno o più gruppi di bustine all’ interno di una confezione. Ad esempio il dispositivo ordinatore, organizzando e compattando le bustine su più livelli permette di ottenere un ottimale utilizzo del volume di contenimento della confezione.
In una forma di realizzazione, la direzione di avanzamento longitudinale giace sostanzialmente in un piano orizzontale, e la direttrice di spostamento lineare giace in un piano sostanzialmente verticale.
In accordo con forme di realizzazione, è previsto un metodo per ordinare ed imballare bustine. Il metodo per ordinare e imballare bustine prevede le fasi di:
- ricevere le bustine S contenenti un prodotto da un gruppo d’imballaggio primario;
- introdurre le bustine entro confezioni tramite un gruppo d’imballaggio secondario;
- avanzare le bustine dal gruppo d’imballaggio primario verso il gruppo d’imballaggio secondario tramite un gruppo di trasferimento orizzontale che è provvisto di un piano di avanzamento sul quale scorrono le bustine durante detto avanzare, in cui le bustine avanzano parallele ad una direzione di avanzamento.
In accordo con un aspetto del metodo secondo il presente trovato, è previsto movimentare un dispositivo ordinatore tramite un dispositivo di azionamento lungo una direttrice di spostamento lineare, sostanzialmente ortogonale a detta direzione di avanzamento longitudinale, in cui il dispositivo ordinatore è interposto fra detto gmppo di trasferimento orizzontale e il gmppo d’imballaggio secondario, ed è provvisto di almeno due piani di appoggio configurati per supportare ciascuno un gmppo di bustine, per posizionare detti piani di appoggio alternativamente complanari con il piano di avanzamento.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Questi ed altri aspetti, caratteristiche e vantaggi del presente trovato appariranno chiari dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fomite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 illustra una vista prospettica di un apparato per ordinare ed imballare bustine in accordo con forme di realizzazione;
- la fig. la illustra una vista prospettica ingrandita di un componente compreso nell’apparato di fig. 1;
- le figg. 2 - 10 illustrano una sequenza operativa di posizionamento di un gruppo di buste sul gmppo di trasferimento verticale e sul corrispondente cassetto di alloggiamento.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Si farà ora riferimento nel dettaglio alle varie forme di realizzazione del trovato, delle quali uno o più esempi sono illustrati nelle figure allegate. Ciascun esempio è fornito a titolo di illustrazione del trovato e non è inteso come una limitazione dello stesso. Ad esempio, le caratteristiche illustrate o descritte in quanto facenti parte di una forma di realizzazione potranno essere adottate su, o in associazione con, altre forme di realizzazione per produrre un’ulteriore forma di realizzazione. Resta inteso che il presente trovato sarà comprensivo di tali modifiche e varianti.
Prima di descrivere le forme di realizzazione, si chiarisce, inoltre, che la presente descrizione non è limitata nella sua applicazione ai dettagli costruttivi e di disposizione dei componenti come descritti nella seguente descrizione utilizzando le figure allegate. La presente descrizione può prevedere altre forme di realizzazione ed essere realizzata o messa in pratica in altri svariati modi. Inoltre, si chiarisce che la fraseologia e terminologia qui utilizzata è a fini descrittivi e non deve essere considerata come limitante.
Forme di realizzazione descritte utilizzando le figure allegate si riferiscono ad un apparato per ordinare e imballare bustine, indicato complessivamente con il numero di riferimento 10 nelle figure allegate. L’apparato 10 per ordinare e imballare bustine S comprendente un gruppo d’imballaggio primario 11 configurato per fornire le bustine S contenenti un prodotto, illustrato schematicamente con linea tratteggiata nelle figure, e un gruppo d’imballaggio secondario 14 configurato per introdurre in confezioni P le bustine S, del quale si vede solo parte della linea di trasporto.
Secondo forme di realizzazione, il gruppo d’imballaggio primario 11 può comprendere una o più stazioni, non raffigurate e di tipo noto nella tecnica, configurate per confezionare il prodotto all’ interno delle bustine S, come ad esempio una stazione di riempimento, una stazione di sigillatura delle bustine S riempite, ed una o più stazioni o dispositivi di trasferimento delle bustine S idonei a far avanzare contemporaneamente un gruppo formato da un desiderato numero di bustine S.
Secondo forme realizzative, il gruppo d’imballaggio secondario 14 può comprendere una o più stazioni, non raffigurate e di tipo noto nella tecnica, configurate per preparare le confezioni P riempite con le bustine S. Tali stazioni possono comprendere, a titolo esemplificativo e non limitativo, una stazione di formatura della confezione P, una stazione di introduzione delle bustine S nella stessa, opzionalmente una stazione di introduzione di uno o più ulteriori oggetti all’ interno della confezione P (come ad esempio un foglietto illustrativo, nel caso in cui le bustine S contengano un prodotto farmaceutico), ed una stazione di chiusura delle confezioni P.
L’apparato 10 comprende inoltre un gruppo di trasferimento orizzontale 12 interposto fra il gruppo d’imballaggio primario 11 e il gruppo d’imballaggio secondario 14. Il gruppo di trasferimento orizzontale 12 è provvisto di un piano di avanzamento 15 sul quale avanzano le bustine S dal gruppo d’imballaggio primario 11 al gruppo d’imballaggio secondario 14 parallelamente ad una direzione di avanzamento Z.
In accordo con un aspetto del presente trovato, l’apparato 10 comprende un dispositivo ordinatore 13 interposto fra il gruppo di trasferimento orizzontale 12 e il gruppo d’imballaggio secondario 14 e provvisto di almeno due piani di appoggio 28, 29 configurati per supportare ciascuno un gruppo di bustine S. Il dispositivo ordinatore 13 comprende un dispositivo di azionamento 46 configurato per movimentare il dispositivo ordinatore 13 lungo una direttrice di spostamento lineare, sostanzialmente ortogonale a detta direzione di avanzamento Z, per posizionare alternativamente il primo piano di appoggio 28 o il secondo piano di appoggio 29 sostanzialmente complanare con il piano di avanzamento 15.
In accordo con possibili soluzioni realizzative, le bustine S possono contenere prodotti solidi, liquidi o in polvere, quali ad esempio, farmaci, integratori, alimenti, granuli, semi, creme, detersivi o altro. Le bustine S possono presentare forme varie, quali ad esempio, rettangolari, a forma di stick, quadrate, o altro tipo in base al loro contenuto e/o alle esigenze produttive. A titolo esemplificativo e non limitativo, due o più bustine S possono essere separabili e collegate fra loro, ad esempio, per mezzo di una porzione di collegamento a strappo, o di altro tipo. In questo caso, tali bustine S vengono anche dette bustine S accoppiate. Le bustine S contenenti un prodotto presentano un certo spessore che definisce un bordo laterale delle bustine S. Secondo possibili forme realizzative le bustine S possono essere movimentate di costa, ovvero movimentando le bustine S con il loro lato del bordo laterale posto in appoggio sul piano di avanzamento 15, così da risultare disposte in posizione eretta e non adagiata sul piano sottostante, come negli esempi mostrati nelle figure allegate.
In accordo con forme di realizzazione, illustrate in fig. 1, il piano di avanzamento 15 presenta uno sviluppo oblungo lungo una direzione di avanzamento Z. La direzione di avanzamento Z definisce la direzione di scorrimento delle bustine S sul piano di avanzamento 15 nonché la direzione complessiva del flusso operativo dell’apparato 10.
Il piano di avanzamento 15 è delimitato da una prima estremità 16, in corrispondenza della quale le bustine S vengono alimentate al gruppo di trasferimento orizzontale 12 dal gruppo di imballaggio primario 11, e da una seconda estremità 17, in corrispondenza della quale le bustine S vengono trasferite al dispositivo ordinatore 13.
In accordo con le forme realizzative rappresentate, il piano di avanzamento 15 comprende una o più scanalature 18 lungo le quali le bustine S possono scorrere, di costa ovvero con il loro lato del bordo laterale in appoggio sul piano di avanzamento 15, dalla prima estremità 16 alla seconda estremità 17 del piano di avanzamento 15. Ciò permette di ottimizzare gli spazi in quanto possono essere movimentate più bustine S rispetto al caso in cui esse fossero adagiate sul piano di avanzamento 15, ed impilate una sull’altra. Infatti, movimentando le bustine S di costa non si ha l’inconveniente dello scivolamento di esse quando impilate una sull’altra.
Il piano di avanzamento 15 comprende un numero N* di scanalature 18 in modo tale che ad ogni ciclo operativo possano scorrere verso il dispositivo di ordinamento 13 un numero N* di bustine S simultaneamente.
Le scanalature 18 sono conformate per permettere alle bustine S di scorrere al loro interno, ed hanno dimensioni laterali sostanzialmente di poco maggiori rispetto allo spessore delle bustine S, o nel caso di bustine S accoppiate rispetto allo spessore di più bustine S, sì da far passare una o anche più bustine S contemporaneamente nella stessa scanalatura 18. Le scanalature 18 presentano una profondità, ortogonale al piano di avanzamento 15, inferiore all’altezza della bustina S per permetterne l’avanzamento lungo il piano di avanzamento 15 come verrà più in dettaglio spiegato nel seguito. Per altezza della bustina S s’intende la dimensione ortogonale al bordo laterale della bustina S.
Le scanalature 18 definiscono un percorso convergente dalla prima estremità 16 alla seconda estremità 17 che permette di avvicinare e compattare le bustine S in una direzione ortogonale alla direzione di avanzamento Z, come visibile in fig. 1.
Vantaggiosamente, le scanalature 18 convergono, in corrispondenza della seconda estremità 17 del piano di avanzamento 15, in un canale di uscita 19 avente dimensione laterale sostanzialmente di poco maggiore rispetto dello spessore complessivo del gruppo di bustine S. In tal modo le bustine S vengono ulteriormente compattate e successivamente trasferite al dispositivo ordinatore 13.
Il gruppo di trasferimento orizzontale 12 comprende uno o più organi di movimentazione 20 atti a far scorrere le bustine S sostanzialmente parallele alla direzione di avanzamento Z, lungo il percorso definito dalle scanalature 18.
In accordo con possibili soluzioni realizzative, gli organi di movimentazione 20 possono comprendere organi ad aspirazione, rulli trascinatori, o altri organi ancora, in grado di movimentare le bustine S lungo i percorsi definiti da ciascuna scanalatura 18 e del tutto equivalenti dal punto di vista funzionale a quelli menzionati in precedenza.
In accordo con forme di realizzazione, illustrate in figg. 1 - 10, il gruppo di trasferimento orizzontale 12 comprende un organo di movimentazione 20 provvisto di un rastrello di trasferimento 22 configurato per consentire l’avanzamento delle bustine S ciascuna lungo il percorso definito dalla rispettiva scanalatura 18, almeno in un primo tratto del piano di avanzamento 15.
L’organo di movimentazione 20 comprende, inoltre, un primo elemento di spinta 25 e un secondo elemento di spinta 26 configurati rispettivamente per trasferire le bustine S dal piano di avanzamento 15 al dispositivo ordinatore 13 e per trasferire le bustine S dal dispositivo ordinatore 13 al gruppo di imballaggio secondario 14.
Il rastrello di trasferimento 22 e gli elementi di spinta 25, 26 compiono un movimento solidale coerente con il ciclo operativo come verrà nel seguito descritto. A tale scopo, il rastrello di trasferimento 22 e gli elementi di spinta 25, 26 sono connessi ad una barra di supporto 30 avente uno sviluppo oblungo parallelo alla direzione di avanzamento Z. La barra di supporto 30 è connessa ad un organo di trasmissione 21, raffigurato esemplificativamente con un “blocco rettangolare” nelle figure, configurato per consentire all’organo di movimentazione 20 di compiere il ciclo operativo.
In accordo con possibili soluzioni realizzative, l’organo di trasmissione 21 può essere scelto in un gruppo comprendente una cinghia, un leveraggio od altro sistema di per se noto.
Il rastrello di trasferimento 22 comprende elementi trasversali 31 disposti ortogonali alla direzione di avanzamento Z e solidali alla barra di supporto 30.
Gli elementi trasversali 31 sono distanziati fra loro, lungo la direzione di avanzamento Z, di un interspazio 32, che si estende parallelo alla direzione di avanzamento Z, per una lunghezza maggiore della lunghezza del bordo laterale delle bustine S ciò per garantire il corretto avanzamento delle bustine S durante il ciclo operativo ed evitare indesiderati incagliamenti.
In accordo con possibili soluzioni realizzative, gli elementi trasversali hanno forma oblunga sostanzialmente parallela al piano di avanzamento 15. Vantaggiosamente, gli elementi trasversali 31 possono essere provvisti di una parete di spinta31a ortogonale al piano di avanzamento 15 e configurata per migliorare l’effetto complessivo di spinta sulle bustine S.
In accordo con possibili forme di realizzazione, gli elementi trasversali 3 1 possono essere direttamente connessi alla barra di supporto 30.
In accordo con forme di realizzazione illustrate, gli elementi trasversali 3 1 sono connessi fra loro da elementi di supporto longitudinali 34 paralleli alla direzione di avanzamento Z. In questo modo il rastrello di trasferimento 22 ha un conformazione sostanzialmente a griglia che ne aumenta la rigidità e la stabilità complessiva durante l’esecuzione del ciclo operativo. In particolare, uno degli elementi di supporto longitudinali 34 è libero, mentre quello opposto è connesso alla barra di supporto 30.
In accordo con forme di realizzazione, l’elemento di spinta 25 è posizionato immediatamente a valle del rastrello di trasferimento 22 ed è distanziato dall’ultimo elemento trasversale 31 del rastrello di trasferimento 22 di una distanza definita da un ulteriore interspazio 33, misurato anch’esso parallelamente alla direzione di avanzamento Z. Vantaggiosamente l’estensione dell’ ulteriore interspazio 33 è inferiore rispetto al suddetto interspazio 32. In particolare, l’ulteriore interspazio 33 ha una lunghezza di poco maggiore rispetto alla lunghezza del bordo laterale delle bustine S in modo da assicurare un preciso e voluto allineamento delle bustine S lungo la direzione di avanzamento Z.
Il secondo elemento di spinta 26 comprende una prima porzione 26a ed una seconda porzione 26b, configurate come elementi piatti o laminari, parallele fra loro e rispetto al piano di avanzamento 15, in modo da risultare disposti adagiati sostanzialmente su un piano orizzontale. La prima porzione 26a è configurata per spingere le bustine S presenti sul primo piano di appoggio 28 e la seconda porzione 26b è configurata per spingere le bustine S presenti sul secondo piano di appoggio 29, verso il gruppo di imballaggio secondario 14, rispettivamente quando il corrispondente piano di appoggio 28, 29 è sostanzialmente complanare al piano di avanzamento 15. In tale condizione, la seconda porzione 26b è configurata per penetrare nello spazio disposto fra i due piani di appoggio 28, 29, e la prima porzione 26a è mobile al di sopra del primo piano di appoggio 28, entrambi muovendosi ad una distanza verticale (altezza) rispettivamente dal secondo piano di appoggio 29 e dal primo piano di appoggio 28 idonea a determinare l’interazione fra le porzioni 26a, 26b ed il gruppo di bustine S presenti sui piani di appoggio 28, 29, così da generare la necessaria spinta di avanzamento sulle bustine S.
In accordo con forme di realizzazione, illustrate in figg. 2-10, l’organo di movimentazione 20 è azionato da un primo gruppo di azionamento 44 e da un secondo gruppo di azionamento 45 operativamente coordinati fra loro per portare il rastrello di trasferimento 22, il primo elemento di spinta 25 ed il secondo elemento di spinta 26 da una posizione inattiva o sollevata, in cui non sono idonei ad interagire con dette bustine S, ad una posizione attiva o di spinta, in cui sono idonei a spingere ciascuno un determinato rispettivo gruppo di bustine S. In una forma di realizzazione, il primo gruppo di azionamento 44 ed il secondo gruppo di azionamento 45 comprendono ciascuno un rispettivo motore elettrico, ad esempio di tipo brushless o a passo. In una forma di realizzazione alternativa, è prevista un’unica motorizzazione che comanda opportunamente entrambi i gruppi di azionamento 44, 45.
Il dispositivo ordinatore 13 è posizionato in prossimità della seconda estremità 17 del piano di avanzamento 15, in modo che il primo piano di appoggio 28 ed il secondo piano di appoggio 29 quando alternativamente complanari con il piano di avanzamento 15 possono realizzarne una naturale prosecuzione. Il piano di appoggio 28 è posizionato sopra il secondo piano di appoggio 29 ed è allineato verticalmente con quest’ultimo.
I piani di appoggio 28, 29 sono disposti paralleli fra loro e rispetto al piano di avanzamento 15.
Il dispositivo di azionamento 46 è configurato per portare il dispositivo ordinatore 13 da una prima posizione operativa U, in cui il secondo piano di appoggio 29 è complanare al piano di avanzamento 15 e il primo piano di appoggio 28 si trova al di sopra del piano di avanzamento 15, ad una seconda posizione operativa D, in cui il primo piano di appoggio 28 è complanare al piano di avanzamento 15 e il secondo piano di appoggio 29 si trova al di sotto del piano di avanzamento 15, e viceversa. In altre parole, il dispositivo di azionamento 46 consente di movimentare il dispositivo ordinatore 13 in maniera bidirezionale lungo una direttrice di spostamento lineare, come indicato dalla opposte frecce nelle figg. 5 e 9, che verranno descritte con maggiore dettaglio nel seguito.
Il dispositivo ordinatore 13 è posizionato, inoltre, in modo tale da essere sostanzialmente allineato con il canale di uscita 19.
Ciascun piano di appoggio 28, 29 presenta almeno un bordo di contenimento 35 (fig. la) configurato per delimitare lateralmente il gruppo di bustine S.
In accordo con possibili soluzioni realizzative, ciascun piano di appoggio 28, 29 può presentare una pluralità di pareti divisorie per supportare lateralmente ciascuna bustina S oppure uno o più gruppi di bustine S.
Il primo piano di appoggio 28 ed il secondo piano di appoggio 29 sono connessi fra loro e si muovo verticalmente in modo solidale. A tale scopo detti piani di appoggio 28, 29 sono scorrevoli su un braccio di guida 37.
Secondo forme di realizzazione il dispositivo di azionamento 46 è operativamente indipendente dal primo gruppo di azionamento 44 e dal secondo gruppo di azionamento 45.
Secondo forme di realizzazione, il dispositivo di azionamento 46 può comprendere una qualsiasi idoneo azionamento di tipo meccanico, elettrico, idraulico o pneumatico di tipo noto nella tecnica, come ad esempio un motore elettrico, oppure un cilindro pneumatico.
In accordo con forme di realizzazione qui previste, il dispositivo 10 comprende un dispositivo di supporto 36, interposto fra il dispositivo ordinatore 13 ed il gruppo di imballaggio secondario 14, mobile in modo solidale all’organo di movimentazione 20 almeno lungo una direttrice di spostamento lineare, e configurato per supportare le bustine S durante il loro trasferimento dal dispositivo ordinatore 13 al gruppo di imballaggio secondario 14. Nella fattispecie, il dispositivo di supporto 36 è mobile verticalmente in modo solidale al secondo elemento di spinta 26.
In accordo con le forme di realizzazione qui descritte, il dispositivo di supporto 36 comprende due piani di supporto 36a, 36b paralleli a detti piani di appoggio 28, 29 e vantaggiosamente aventi la stessa dimensione trasversale, rispetto alla direzione di avanzamento Z.
In accordo con possibili soluzioni realizzative, il dispositivo di supporto può comprendere un unico piano di supporto parallelo a detti piani di appoggio 28, 29 e configurato per supportare entrambi i gruppi di bustine S durante il loro trasferimento verso il gruppo d’imballaggio secondario 14.
In accordo con forme di realizzazione, il gruppo d’imballaggio secondario 14 può comprendere cassetti di alloggiamento 38 configurati per essere, uno alla volta, allineati con detto dispositivo di supporto 36 e opzionalmente con detto dispositivo ordinatore 13, per ricevere i gruppi di bustine S.
In accordo con le forme di realizzazione qui descritte, ciascun cassetto di alloggiamento 38 può comprendere piani di alloggiamento 39, 40 orientati in modo da essere paralleli ai piani di appoggio 28, 29.
I piani di alloggiamento 39, 40 sono complanari rispettivamente ai piani di appoggio 28, 29 quando il dispositivo ordinatore 13 si trova nella prima posizione operativa U.
Vantaggiosamente, la distanza, in direzione verticale, fra i due piani di alloggiamento 39, 40 deve essere coerente con il volume di contenimento della confezione P e con i piani di contenimento, in essa previsti, per lo stoccaggio finale delle bustine S.
In accordo con possibili soluzioni realizzative, i cassetti di alloggiamento 38 possono comprendere un unico piano di alloggiamento. In tal caso, ciascun cassetto di alloggiamento 38 può essere realizzato a misura per contenere esattamente i gruppi di bustine S precedentemente ordinati su uno o più livelli. In tal caso, infatti, il mantenimento della configurazione è garantita dal grado di riempimento delle bustine S e dalla quantità di aria presente al loro interno.
I cassetti di alloggiamento 38 fungono da contenitori di stoccaggio temporaneo dei gruppi di bustine S prima del loro inserimento nelle confezioni P. Ciò permette di disaccoppiare l’operazione di inserimento delle bustine S nelle confezioni P rispetto all’operazione di ordinamento delle bustine S, su più livelli, effettuato dal dispositivo ordinatore 13. L’inserimento delle bustine S nelle confezioni P può avvenire quindi in una stazione di confezionamento posizionata a valle o in altra posizione operativamente idonea.
A tale scopo, i cassetti di alloggiamento 38 possono essere movimentati con un dispositivo trasportatore 47, ad esempio a nastro, in modo che ogni cassetto di alloggiamento 38 possa essere, di volta in volta, riempito con uno o più gruppi di bustine S mentre a valle uno o più gruppi di bustine S vengono trasferiti all’ interno di una confezione P da un altro cassetto di alloggiamento 38 in modo di per se noto.
Nella forma di realizzazione illustrata, sia i cassetti di alloggiamento 38 sia le confezioni P sono mobili su rispettivi dispositivi trasportatori 47, 48 in una direzione trasversale T sostanzialmente ortogonale alla direzione di avanzamento Z.
In accordo con possibili forme di realizzazione, il gruppo d’imballaggio secondario 14 può essere sprovvisto dei suddetti cassetti di alloggiamento 38. In questo caso, l inserimento delle bustine S nelle confezioni P viene eseguito direttamente dal secondo elemento di spinta 26 in confezioni P opportunamente allineate, sia rispetto alla direzione trasversale T, sia in direzione verticale in modo che i piani di contenimento eventualmente, ma non necessariamente, previsti nella confezione P siano complanari ai rispettivi piani di appoggio 28, 29 del dispositivo ordinatore 13, quando il dispositivo ordinatore 13 è nella prima posizione operativa.
Forme realizzati ve qui descritte, si riferiscono anche ad un metodo per ordinare ed imballare bustine S. Il metodo per ordinare e imballare bustine S prevede le fasi di:
- ricevere le bustine S contenenti un prodotto da un gruppo d’imballaggio primario 11 ;
- introdurre le bustine S entro confezioni P tramite un gruppo d’imballaggio secondario 14;
- avanzare le bustine S dal gruppo d’imballaggio primario 11 verso il gruppo d’imballaggio secondario 14 tramite un gruppo di trasferimento orizzontale 12 che è provvisto di un piano di avanzamento 15 sul quale scorrono le bustine S durante detto avanzare, in cui le bustine S avanzano parallele ad una direzione di avanzamento Z.
In accordo con un aspetto del metodo secondo il presente trovato, è previsto movimentare un dispositivo ordinatore 13 tramite un dispositivo di azionamento 46 lungo una direttrice di spostamento lineare, sostanzialmente ortogonale a detta direzione di avanzamento longitudinale Z, in cui il dispositivo ordinatore 13 è interposto fra detto gruppo di trasferimento orizzontale 12 e il gruppo d’imballaggio secondario 14, ed è provvisto di almeno due piani di appoggio 28, 29 configurati per supportare ciascuno un gruppo di bustine S, per posizionare i piani di appoggio 28, 29 alternativamente complanari con il piano di avanzamento 15.
in una forma di realizzazione, la direzione di avanzamento longitudinale Z giace sostanzialmente in un piano orizzontale, e la direttrice di spostamento lineare giace in un piano sostanzialmente verticale.
Forme di realizzazione illustrate nelle figg. 2-10, illustrano il ciclo operativo dell’apparato 10 per ordinare su più livelli uno o più gruppi di bustine S utilizzando il dispositivo ordinatore 13.
Con riferimento alla fig. 2, viene illustrata la fase di caricamento del piano di appoggio 29 del dispositivo ordinatore 13. L’organo di movimentazione 20 si trova in posizione di spinta ovvero nella posizione in cui gli elementi trasversali 31, e nel caso di specie la pareti di spinta 3 la degli elementi trasversali 31, si trovano adiacenti al piano di avanzamento 15 in contatto con un rispettivo gruppo di bustine S (immediatamente alla sinistra del gruppo di bustine S da spingere) per spingere le bustine S lungo la direzione di avanzamento Z, come indicato dalla freccia F1 in fig. 2.
L’organo di movimentazione 20 viene fatto avanzare lungo la direzione di avanzamento Z verso il dispositivo ordinatore 13 e mentre gli elementi trasversali 31 del rastrello di trasferimento 22 spingono in avanti ciascuno un rispettivo gruppo di bustine S, il primo elemento di spinta 25 trasferisce l’ultimo gruppo di bustine S che è disposto sul piano di avanzamento 15 (dalla parte della seconda estremità 17) sul piano di appoggio 29 del dispositivo ordinatore 13 che si trova nella prima posizione operativa U.
Contemporaneamente, il secondo elemento di spinta 26 spinge i gruppi di bustine S, che erano stati precedentemente posizionati sui piani di appoggio 28, 29 del dispositivo ordinatore 13 durante il ciclo operativo precedente e illustrati in questo caso con linea tratteggiata, sui rispettivi piani di alloggiamento 39, 40 del cassetto di alloggiamento 38.Durante il passaggio delle bustine S dal dispositivo ordinatore 13 al cassetto di alloggiamento 38, le bustine S sono sostenute dai piani di supporto 36a, 36b del dispositivo di supporto 36.
Successivamente, con riferimento alla fig. 3, l’organo di movimentazione 20 viene portato nella posizione inattiva o sollevata (sollevandolo come indicato schematicamente dalla freccia F2) ovvero nella posizione in cui gli elementi trasversali 31, e nel caso di specie le pareti di spinta 3 la degli elementi trasversali 31, si trovano ad una certa distanza verticale dal piano di avanzamento 15 in modo da non interferire con le bustine S posizionate sul piano di avanzamento 15. Successivamente, con riferimento alla fig. 4, l’organo di movimentazione 20, che si trova in posizione inattiva o sollevata, viene fatto arretrare parallelamente alla direzione di avanzamento Z, in direzione opposta rispetto a quella di avvicinamento al dispositivo ordinatore 13, come indicato dalla freccia F3.
Si noti che nelle configurazioni operative delle fìgg. 3 e 4, il dispositivo ordinatore 13 rimane fermo, nella prima posizione operativa U.
Successivamente, con riferimento alla fig. 5, l’organo di movimentazione 20 viene portato nella posizione attiva, o di spinta (freccia F4), mentre contemporaneamente il dispositivo ordinatore 13 viene portato nella seconda posizione operativa D nella quale il primo piano di appoggio 28 è complanare al piano di avanzamento 15.
Successivamente, con riferimento alla fig. 6, viene illustrata la fase di caricamento del primo piano di appoggio 28 del dispositivo ordinatore 13. L’organo di movimentazione 20, che si trova in posizione di spinta, viene fatto avanzare lungo la direzione di avanzamento Z verso il dispositivo ordinatore 13 come indicato dalla freccia F1 e, mentre gli elementi trasversali 31 del rastrello di trasferimento 22 spingono in avanti ciascuno un rispettivo gruppo di bustine S, il primo elemento di spinta 25 trasferisce l’ultimo gruppo di bustine S che è disposto sul piano di avanzamento 15 (dal lato della seconda estremità 17) sul primo piano di appoggio 28 del dispositivo ordinatore 13 che è disposto nella seconda posizione operativa D. A questo punto del ciclo operativo, su entrambi i piani di appoggio 28, 29 è posizionato almeno un gruppo di bustine S.
Successivamente, con riferimento alla fig. 7, l’organo di movimentazione 20 viene nuovamente portato in posizione inattiva o sollevata (freccia F2) ovvero nella posizione in cui gli elementi trasversali 31, e nel caso di specie le pareti di spinta 3 la degli elementi trasversali 31, si trovano ad una certa distanza verticale dal piano di avanzamento 15 in modo da non interferire con le bustine S posizionate sul piano di avanzamento 15.
Successivamente, con riferimento alla fig. 8, l’organo di movimentazione 20, che si trova in posizione inattiva o sollevata, viene nuovamente arretrato parallelamente alla direzione di avanzamento Z, ma in direzione opposta rispetto a quella di avvicinamento al dispositivo ordinatore 13, come indicato dalla freccia F3. Si noti che al termine dell’arretramento dell’organo di movimentazione 20, il primo elemento di spinta 25 è disposto in una posizione idonea a interagire con l’ultimo gruppo di bustine S disposte sul piano di avanzamento 15 per trasferirle su uno dei due piani di appoggio 28, 29 alla volta, così da caricare questi ultimi, mentre il secondo elemento di spinta 26 è disposto in una posizione idonea ad interagire con i due gruppi di bustine S che si trovano sui piani di appoggio 28, 29 per trasferirli sui rispettivi piani di alloggiamento 39, 40 del cassetto di alloggiamento 38.
Successivamente, con riferimento alla fig. 9, l’organo di movimentazione 20 viene portato in posizione attiva o di spinta (abbassandolo come indicato dalla freccia F4) mentre contemporaneamente il dispositivo ordinatore 13 viene portato nella prima posizione operativa U nella quale il secondo piano di appoggio 29 è complanare al piano di avanzamento 15.
Con riferimento alla fig. 10, sostanzialmente identica alla fig. 2, viene illustrata la fase di caricamento del cassetto di alloggiamento 38 e contemporaneamente del secondo piano di appoggio 29 del dispositivo ordinatore 13 grazie al movimento dell’organo di movimentazione 20, che viene fatto avanzare lungo la direzione di avanzamento Z verso il dispositivo ordinatore 13 come indicato dalla freccia F1.
È chiaro che all’apparato e metodo per ordinare e imballare bustine fin qui descritti possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti o fasi, senza per questo uscire dall’ambito del presente trovato come definito dalle rivendicazioni.
È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz’altro realizzare molte altre forme equivalenti di un apparato e metodo per ordinare e imballare bustine, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell’ambito di protezione da esse definito.
Nelle rivendicazioni che seguono, i riferimenti tra parentesi hanno il solo scopo di facilitare la lettura e non devono essere considerati come fattori limitativi per quanto attiene all’ambito di protezione sotteso nelle specifiche rivendicazioni.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato per ordinare ed imballare bustine (S) comprendente: - un gruppo d’imballaggio primario (11) configurato per fornire dette bustine (S) contenenti un prodotto; - un gruppo d’imballaggio secondario (14) configurato per introdurre dette bustine (S) all’interno di confezioni (P); - un gruppo di trasferimento orizzontale (12) interposto fra detto gruppo d’imballaggio primario (11) e detto gruppo d’imballaggio secondario (14) e comprendente un piano di avanzamento (15) sul quale avanzano dette bustine (S) da detto gruppo d’imballaggio primario (11) a detto gruppo d’imballaggio secondario (14) parallelamente ad una direzione di avanzamento (Z), caratterizzato dal fatto che comprende un dispositivo ordinatore (13) interposto fra detto gruppo di trasferimento orizzontale (12) e detto gruppo d’imballaggio secondario (14) e provvisto di almeno due piani di appoggio (28, 29) configurati per supportare ciascuno un gruppo di bustine (S), detto dispositivo ordinatore (13) comprende un dispositivo di azionamento (46) configurato per movimentare detto dispositivo ordinatore (13) lungo una direttrice di spostamento lineare, sostanzialmente ortogonale a detta direzione di avanzamento (Z), per posizionare alternativamente detto primo piano di appoggio (28) o detto secondo piano di appoggio (29) sostanzialmente complanare con detto piano di avanzamento (15).
  2. 2. Apparato come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti piani di appoggio (28, 29) sono disposti paralleli fra loro e rispetto a detto piano di avanzamento (15).
  3. 3. Apparato come alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di azionamento (46) è configurato per portare detto dispositivo ordinatore (13) da una prima posizione operativa (U), in cui detto secondo piano di appoggio (29) è complanare a detto piano di avanzamento (15) e detto primo piano di appoggio (28) si trova al di sopra di detto piano di avanzamento (15), ad una seconda posizione operativa (D), in cui detto primo piano di appoggio (28) è complanare a detto piano di avanzamento (15) e detto secondo piano di appoggio (29) si trova al di sotto di detto piano di avanzamento (15), e viceversa.
  4. 4. Apparato come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di trasferimento orizzontale (12) comprende un organo di movimentazione (20) provvisto di un rastrello di trasferimento (22), configurato per consentire l’avanzamento di dette bustine (S) lungo detto piano di avanzamento (15), di un primo elemento di spinta (25) e un secondo elemento di spinta (26) configurati rispettivamente per trasferire dette bustine (S) da detto piano di avanzamento (15) a detto dispositivo ordinatore (13) e per trasferire dette bustine (S) da detto dispositivo ordinatore (13) a detto gruppo di imballaggio secondario (14).
  5. 5. Apparato come alla rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto organo di movimentazione (20) è azionato da un primo gruppo di azionamento (44) e da un secondo gruppo di azionamento (45) operativamente coordinati fra loro per portare detto rastrello di trasferimento (22), detto primo elemento di spinta (25) e detto secondo elemento di spinta (26) da una posizione inattiva o sollevata, in cui non sono idonei ad interagire con dette bustine (S), ad una posizione attiva o di spinta, in cui sono idonei a spingere ciascuno un determinato rispettivo gruppo di bustine (S).
  6. 6. Apparato come nella rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di azionamento (46) è indipendente da detto primo gruppo di azionamento (44) e da detto secondo gruppo di azionamento (45).
  7. 7. Apparato come nelle rivendicazioni 3 e 4, caratterizzato dal fatto che detto secondo elemento di spinta (26) comprende una prima porzione (26a) ed una seconda porzione (26b) parallele fra loro e rispetto a detto piano di avanzamento (15), in cui detta prima porzione (26a) è configurata per spingere dette bustine (S) presenti su detto primo piano di appoggio (28) e detta seconda porzione (26b) è configurata per spingere dette bustine (S) presenti su detto secondo piano di appoggio (29), verso detto gruppo di imballaggio secondario (14), quando detto dispositivo ordinatore (13) si trova in detta prima posizione operativa (U).
  8. 8. Apparato come alla rivendicazione 4, 5 o 7, caratterizzato dal fatto che comprende un dispositivo di supporto (36), interposto fra detto dispositivo ordinatore (13) e detto gruppo di imballaggio secondario (14), mobile in modo solidale a detto organo di movimentazione (20), almeno lungo detta direttrice di spostamento lineare, e configurato per supportare dette bustine (S) durante il loro trasferimento da detto dispositivo ordinatore (13) a detto gruppo di imballaggio secondario (14).
  9. 9. Apparato come nella rivendicazione 3, caratterizzato dai fatto che detto gruppo d’imballaggio secondario (14) comprende cassetti di alloggiamento (38) configurati per essere allineati, uno alla volta, con detto dispositivo ordinatore (13) ed opzionalmente con un dispositivo di supporto (36), configurato per supportare dette bustine (S) durante il loro trasferimento da detto dispositivo ordinatore (13) a detto gruppo di imballaggio secondario (14), per ricevere i gruppi di bustine (S), ciascun cassetto di alloggiamento (38) comprendendo piani di alloggiamento (39, 40) paralleli a detti piani di appoggio (28, 29), detti piani di alloggiamento (39, 40) essendo complanari rispettivamente a detti piani di appoggio (28, 29) quando detto dispositivo ordinatore (13) si trova in detta prima posizione operativa (U).
  10. 10. Metodo per ordinare ed imballare bustine (S) che prevede le fasi di: - ricevere bustine (S) contenenti un prodotto da un gruppo d’imballaggio primario (11); - introdurre dette bustine (S) entro confezioni (P) tramite un gruppo d’imballaggio secondario (14); - avanzare dette bustine (S) da detto gruppo d’imballaggio primario (11) verso detto gruppo d’imballaggio secondario (14) tramite un gruppo di trasferimento orizzontale (12) che è provvisto di un piano di avanzamento (15) sul quale scorrono dette bustine (S) durante detto avanzare, in cui dette bustine (S) avanzano parallele ad una direzione di avanzamento (Z), caratterizzato dal fatto che è previsto movimentare un dispositivo ordinatore (13) tramite un dispositivo di azionamento (46) lungo una direttrice di spostamento lineare, sostanzialmente ortogonale a detta direzione di avanzamento longitudinale (Z), in cui detto dispositivo ordinatore (13) è interposto fra detto gruppo di trasferimento orizzontale (12) e detto gruppo d’imballaggio secondario (14), ed è provvisto di almeno due piani di appoggio (28, 29) configurati per supportare ciascuno un gruppo di bustine (S), per posizionare detti piani di appoggio (28, 29) alternativamente complanari con detto piano di avanzamento (15).
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