ITBO20100185A1 - Dispositivo per il fissaggio di elementi ad un telaio - Google Patents

Dispositivo per il fissaggio di elementi ad un telaio Download PDF

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ITBO20100185A1
ITBO20100185A1 IT000185A ITBO20100185A ITBO20100185A1 IT BO20100185 A1 ITBO20100185 A1 IT BO20100185A1 IT 000185 A IT000185 A IT 000185A IT BO20100185 A ITBO20100185 A IT BO20100185A IT BO20100185 A1 ITBO20100185 A1 IT BO20100185A1
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Pierre Gaggiolini
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Ivision S R L
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Description

DISPOSITIVO PER IL FISSAGGIO DI ELEMENTI AD UN TELAIO
DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE
La presente invenzione s'inquadra nel settore concernente il settore della macchine per il montaggio di elementi ed in particolare si riferisce ad un dispositivo per il fissaggio di elementi ad un telaio particolarmente adatto a fissare degli elementi di ferramenta ad un telaio di un’anta di una finestra, di una porta o di elementi di un mobile od arredo.
Sono noti dispositivi in grado di assemblare automaticamente un telaio, costituito da due montanti reciprocamente connessi da due traverse, e destinato alle realizzazione di una finastra, di una porta o simili. Le facce esterne di alcuni dei montanti e/o traverse sono dotate di fori per l’incastro e di fori o di siti per l’avvitamento degli elementi di ferramente, ad esempio per le rispettive porzioni dei cardini. I telai assemblati da detti dispositivi noti vengono posizionati, in genere manualmente, su un piano di lavoro per il montaggio manuale delle cerniere e degli altri elementi di ferramenta. Tale montaggio attualmente avviene in due fasi manuali.
Nelle prime fasi un operatore monta ad incastro gli elementi di ferramenta nelle rispettive posizioni infilando ad incastro un pernetto o linguetta di ciascun elemento in un rispettivo foro del telaio ottenendo il posizionamento ed il pre-fissaggio dell’elemento al telaio. Nelle seconde fasi, l’operatore blocca gli elementi di ferramenta applicando viti nei fori predisposti in tali elementi. In genere il telaio non à ̈ dotato di fori perché si prevede l’uso di viti auto-foranti che l’operatore aziona in rotazione fino alla perforazione ed avvitamento nella parete del telaio e fino a che la rispettiva testa sia attestata e bloccata nel foro dell’elemento.
Uno svantaggio di tali modalità operative note consiste nel fatto che le fasi di avvitamento richiedono molto tempo da parte di operatori qualificati ed appositamente addestrati.
Ulteriore svantaggio degli avvitamenti manuali consiste nel fatto che sono forieri di un elevato numero di errori che compromettono l’esecuzione delle fasi successive, il montaggio dell’infisso e la qualità di quest’ultimo.
Uno scopo della presente invenzione à ̈ quello di proporre un dispositivo per il fissaggio di elementi ad un telaio in grado di minimizzare le operazioni manuali e di realizzare in modo automatico l’avvitamento degli elementi di ferramenta a tutti i lati del telaio.
Le caratteristiche dell'invenzione sono nel seguito evidenziate con particolare riferimento agli uniti disegni nei quali:
- la figura 1 illustra una vista assonometrica del dispositivo per il fissaggio di elementi ad un telaio, oggetto della presente invenzione;
- la figura 2 illustra una vista parziale ed assonometrica di una porzione ingrandita di figura 1 ove sono visibili un mezzo di movimentazione ed un mezzo di avvitamento in una condizione di rilevamento;
- la figura 3 illustra una vista laterale, parzialmente sezionata, della porzione illustrata in figura 2 nella medesima condizione;
- le figure 4 e 5 illustrano viste rispettivamente assonometrica e laterale della porzione illustrata in figura 2 in cui il mezzi di avvitamento à ̈ in una condizione di avvitamento;
- le figure 6 e 7 illustrano viste parziali e dall’alto di una ulteriore porzione del dispositivo di figura ove un telaio à ̈ in condizioni di progressivo avvicinamento ai mezzi di avvitamento e movimentazione;
- le figure da 8 a 10 illustrano viste parziali ed in sezione trasversale di mezzi a morsa in fasi successive di blocco del telaio nel raggio d’azione dei mezzi di avvitamento e movimentazione;
- le figure 11 e 12 illustrano viste dall’alto dei mezzi di movimentazione in fasi successive di rotazione del telaio di un angolo retto rispetto all’orientamento del telaio di figura 7;
- le figure da 13 a 16 illustrano viste parziali assonometriche dei mezzi di movimentazione in fasi successive di rotazione del telaio di un ulteriore angolo retto rispetto all’orientamento del telaio di figura 12;
- la figura 17 illustra una vista parziale e dall’alto dei mezzi di movimentazione in una fase di presa di un telaio non allineato rispetto al dispositivo.
Con riferimento alle figure da 1 a 17, con 1 viene indicato il dispositivo per il fissaggio di elementi ad un telaio oggetto della presente invenzione.
Tali elementi, ad esempio cerniere o loro parti, fermi o sedi per fermi ed aste, ed elementi di ferramenta in genere, sono provvisti di fori di fissaggio al telaio e di primi mezzi di posizionamento sul telaio consistenti, ad esempio, in pernetti e/o linguette e/o ardiglioni flessibili, per incastro.
Il telaio T à ̈ preferibilmente del tipo per imposte di finestre o porte ed à ̈ costituito da due montanti e da due traverse, ad esempio in alluminio, fissati reciprocamente per formare una sorta di cornice rettangolare o quadrata. Le facce laterali L esterne del telaio sono dotate di secondi mezzi di posizionamento, ad esempio fori per ospitare ad incastro i pernetti e/o le linguette e/o gli ardiglioni flessibili degli elementi da posizionare su tale telaio T che, inoltre, potrebbe opzionalmente essere dotato di fori di fissaggio per l’assemblaggio di detti elementi al telaio tramite viti non autoforanti, rivetti od altri membri di fissaggio di tipo che richiedono la presenza di fori su entrambi i corpi da fissare reciprocamente. In genere à ̈ previsto l’uso di membri di fissaggio consistenti in viti auto-foranti e la presenza, sui lati del telaio privi di rispettivi fori di fissaggio, dei soli secondi mezzi di posizionamento.
Il telaio e gli elementi sono quindi del tipo che prevede un pre-posizionamento degli elementi alle facce laterali ed esterne del telaio ed il successivo fissaggio reciproco ad esempio tramite viti d’assemblaggio auto-foranti.
In alternativa, l’invenzione prevede che il dispositivo possa fissare elementi di altro tipo ad un pannello, ad una piastra o ad una altro tipo di supporto alla sola condizione che gli elementi siano pre-posizionati e che siano dotati di fori di fissaggio allineati ad eventuali corrispondenti fori realizzati in tale pannello, piastra o simili. È anche previsto che il fissaggio possa avvenire, oltre che tramite viti, anche per mezzo di rivetti, di chiodature o l’applicazione d’incollaggi o la realizzazione di saldature in corrispondenza dei fori di fissaggio.
Il dispositivo 1 à ̈ dotato di un piano di lavoro 2, pressoché orizzontale, destinato a supportare il telaio T e comprendente una prima porzione 15 destinata a consentire ad un operatore di pre-posizionare ad incastro gli elementi sulle facce laterali esterne L del telaio T tramite mutuo impegno dei rispettivi mezzi di posizionamento primi e secondi. Il piano di lavoro 2 à ̈ anche dotato di una seconda porzione 16 allineata alla prima 15 e destinata al trasferimento del telaio con gli elementi verso la zona di fissaggio.
Il piano di lavoro 2 comprende inoltre una terza porzione 19 preferibilmente perpendicolare alle prime due porzioni 15, 16 con le quali forma una sorta di “L†di cui costituisce il piede.
La zona di fissaggio à ̈ all’intersezione tra la seconda porzione 16 e la terza 19 e reca, in prossimità del lato longitudinale della terza porzione 19 opposto a detta seconda porzione 16, dei mezzi a morsa 3 destinati al bloccaggio del telaio durante le operazioni di fissaggio degli elementi al telaio stesso.
La seconda porzione 16 à ̈ dotata di un mezzo spintore 17 azionato da rispettivi attuatori che lo trasferiscono da una posizione inferiore ad una superiore a tale seconda porzione 16 del piano 2 e lo traslano sopra di esso verso il lato adiacente ai mezzi a morsa 3 fino al riscontro del telaio T con un mezzo di battuta 18 fissato lungo tutto detto lato longitudinale della terza porzione 19 del piano. Il mezzo di battuta 18, che à ̈ perpendicolare alla direzione di traslazione del mezzo spintore, consiste in una barra a sezione rettangolare o in un listello piatto metallico leggermente sporgente superiormente al piano di lavoro 2 per riscontrare con il telaio, bloccandolo, senza nascondere la maggior parte della sua faccia laterale esterna L. Opzionalmente il mezzo a spintore può essere associato ad un rilevatore lineare che ne misura, a fine corsa, la distanza dal mezzo di battuta 18 per fornire la lunghezza di un lato del telaio a mezzi di gestione del dispositivo.
I mezzi a morsa 3 comprendono almeno un mezzo a ganascia 20 mobile, azionato da rispettivi attuatori verticale 21 ed orizzontale 22 che lo traslano da una posizione sottostante ad una sovrastante il piano 2 e viceversa, ed in avvicinamento ed allontanamento dal mezzo di battuta 18 per bloccare sulla zona di lavoro del piano un montante od una traversa del telaio T.
Le porzioni prima, 15, seconda 16 e terza 19 del piano di lavoro 2 possono essere di tipo a sfere, ad aria compressa, ad elementi longitudinali di scorrimento in teflon o preferibilmente, e come illustrato nelle figure, di tipo a spazzole e le parti del piano interessate dai movimenti dello spintore e del mezzo a ganascia sono dotate di aperture longitudinali per il passaggio e la traslazione degli organi di movimentazioni di tali spintore e del mezzo a ganascia.
Il dispositivo 1 comprende un mezzo di rilevamento 4, di tipo optoelettronico, ed un mezzo di fissaggio 5 del tipo in grado di fissare gli elementi pre-posizionati sulle facce laterali L del telaio T applicando dei membri di fissaggio ai fori di fissaggio degli elementi ed impegnandoli alle facce laterali del telaio.
Preferibilmente, e come illustrato nelle figure, il mezzo di fissaggio 5 à ̈ del tipo ad avvitatore con alimentazione automatica di uno o più tipi di viti selezionabili in remoto. In alternativa il mezzo di fissaggio 5 può consistere in una rivettatrice, chiodatrice, saldatrice o simili.
Tali mezzi di rilevamento 4 e di fissaggio 5 sono rigidamente bloccati l’uno rispetto all’altro lungo una direttrice di posizionamento D ovvero una retta geometrica che interseca l’asse ottico del mezzo di rilevamento e l’asse longitudinale d’azione del mezzo di fissaggio. Preferibilmente e come illustrato nelle figure, la retta geometrica che definisce la direttrice di posizionamento D à ̈ verticale.
I mezzi di rilevamento 4 e di fissaggio 5 sono connessi e fissati ad un primo mezzo a carrello 6 traslante in modo controllabile lungo una prima guida 7, parallela a detta direttrice D, ovvero verticale, di un secondo mezzo a carrello 8 traslante in modo controllabile lungo una seconda guida 9 parallela al lato del piano di lavoro 2 adiacente ai mezzi a morsa 3 ovvero orizzontale e parallela al mezzo di battuta 18. Tali mezzi a carrello 6, 8 e le guide 7, 9 permettono di posizionare su un piano verticale parallelo al mezzo di battuta 18 i mezzi di rilevamento 4 e di fissaggio 5. Tale posizionamento avviene tramite il controllo remoto di due motori rotativi dotati, ad esempio, di pignoni ingranati a rispettive cremagliere oppure di catene impegnate in rispettive corone o simili mezzi di traslazione, ove tali motori e mezzi di traslazione sono associati alle guide ed ai carrelli. Per una migliore precisione di controllo i carrelli e le guide possono essere anche associati a dispositivi di rilevamento della posizione dei carrelli, ad esempio degli encoder lineari.
I mezzi di gestione utilizzano i dati del mezzo di rilevamento 4 per determinare la posizione dei fori di fissaggio e che aziona i mezzi a carrello primo 6 e secondo 8 ed mezzo di fissaggio 5 per il fissaggio degli elementi alle facce laterali L del telaio T tramite i membri di fissaggio.
Preferibilmente: il mezzo di rilevamento 4 consiste in una telecamera elettronica dotata di propri mezzi d’elaborazione dei mezzi di gestione, programmati per riconoscere i vari tipi di fori di fissaggio.
In alternativa il dispositivo può essere dotato di mezzi di gestione centrale, ad esempio un elaboratore programmabile, che riceve i dati dagli encoder e dalla telecamera, riconosce i fori e ne calcola la posizione.
Il primo mezzo a carrello 6 supporta anche mezzi di rotazione 10 e di traslazione 11 per ruotare e traslare un connesso organo di presa destinato ad afferrare e movimentare il telaio T.
Tali mezzi di rotazione 10 e di traslazione 11 ruotano e traslano l’organo di presa rispettivamente attorno e lungo un asse geometrico perpendicolare al piano di lavoro 2 e passante per il suo lato adiacente ai mezzi a morsa 3 ovvero per la faccia interna del mezzo di battuta 18.
L’organo di presa comprende un primo mezzo di riscontro 12 comprendente due piastre piane reciprocamente unite a forma di “V†il cui vertice interno giace su detto asse geometrico. Le piastre del primo mezzo di riscontro 12 possono essere reciprocamente fissate in modo rigido per formare una “V†di 90°, per gli spigoli di telai rettangolari o di altri angoli per telai irregolari o con un numero di lati diverso da quattro. In alternativa l’invenzione prevede che le piastre del primo mezzo di riscontro 12 possano essere imperniate l’una all’altra ed essere bloccate per formare qualsiasi angolo desiderato.
Il primo mezzo di riscontro 12 à ̈ destinato a riscontrare con uno spigolo esterno del telaio ed un secondo mezzo di riscontro 13 dell’organo di presa à ̈ azionato da un rispettivo attuatore in avvicinamento ed allontanamento da detto asse geometrico. Il secondo mezzo di riscontro 13 à ̈ dotato di due rulli 14 affiancati e liberamente girevoli attorno ai rispettivi assi di rotazioni perpendicolari al piano 2 e destinati a riscontrare con il lati interni adiacenti ad uno spigolo interno del telaio per bloccare quest’ultimo in cooperazione con il primo mezzo di riscontro 12 e per poterlo ruotare tramite i mezzi di rotazione 10 e movimentare lungo il lato adiacente ai mezzi a morsa 3 ovvero lungo il mezzo di battuta 18 tramite il secondo mezzo a carrello 8. I rulli 14 del secondo mezzo di riscontro 13 permettono di serrare correttamente il telaio anche non correttamente allineato, come mostrato nella figura 17, senza eccessivi attriti e senza danneggiarne la superficie.
Il funzionamento del dispositivo prevede che il telaio, posto sulla prima porzione 15 del piano di lavoro 2, sia dotato degli elementi che vengono posizionati ed incastrati da un operatore umano, come illustrato in figura 1, od automatico che preleva gli elementi da appositi contenitori sovrastanti la prima porzione e li incastra al telaio seguendo istruzioni precedentemente apprese o fornite in tempo reale da una interfaccia utente o digitale.
Nel caso in cui le specifiche dei telai varino con molta frequenza, e/o che la loro sequenza di arrivo non sia nota, essi possono essere dotati di un RFID TAG di tipo per radio identificazione remota che viene letto da un illuminatore-ricevitore associato al piano di lavoro e che lo legge fornendo i rispettivi dati, elaborati o grezzi, all’interfaccia. Tali dati possono fornire la semplice identificazione del telaio ed essere utilizzati per richiamare le istruzioni di identificazione e posizionamento degli elementi oppure possono fornire direttamente tali istruzioni. Se uno o più fori di fissaggio non devono essere utilizzati oppure devono essere utilizzati in un modo particolare nelle fasi successive, essi vengono coperti od affiancati da una etichetta, ad esempio di tipo adesiva ed eventualmente dotata di colore o grafica identificabili dalla camera del mezzo di rilevamento 4.
Una volta completato il posizionamento degli elementi, il telaio viene spostato sulla seconda porzione 16 ove, a seguito di un comando esterno o di un segnale fornito da un rilevatore di presenza, i mezzi di gestione azionano in sequenza il mezzo spintore 17, portando un lato del telaio a battuta con il mezzo di battuta 18, il mezzo a ganascia 20 dei mezzi a morsa 3, bloccando il telaio sul piano di lavoro e contro il mezzo di battuta 18, ed il motore di traslazione del secondo mezzo a carrello 8 per rilevare la posizione delle estremità del lato del telaio bloccato al mezzo di battuta 18. In tale fase di rilevazione della posizione delle estremità del lato del telaio, i mezzi di gestione acquisiscono la misura della lunghezza del lato del telaio adiacente a quello misurato dal rilevatore lineare associato al mezzo a spintore.
I mezzi di gestione azionano i motori di traslazione del primo mezzo a carrello 6 ed eventualmente anche del secondo 8 per consentire al mezzo di rilevamento 4 di rilevare la posizione ed eventualmente il tipo di uno o più fori di fissaggio.
I mezzi di gestione, sulla base dei dati acquisiti dal mezzo di rilevamento 4, azionano il motore di traslazione del primo mezzo a carrello 6 ed eventualmente anche del secondo 8 per traslare il mezzo di fissaggio 5 fino a porlo in corrispondenza del foro di fissaggio dell’elemento e fissa reciprocamente tale elemento al telaio tramite un opportuno membro di fissaggio, ad esempio a vite di tipo auto-forante, a seguito di corrispondenti comandi impartiti dai mezzi di gestione.
Il mezzo di rilevamento 4 può determinare la posizione del foro di fissaggio tramite triangolazione ad esempio confrontando, tramite i mezzi d’elaborazione della telecamera, immagini del medesimo foro di fissaggio riprese da due punti diversi durante la traslazione della rispettiva telecamera. A seguito della fornitura ai mezzi di controllo dei mezzi di gestione dei dati di posizione e di tipo del foro o dei fori di fissaggio dell’elemento, tali mezzi di controllo comandano la traslazione del mezzo di fissaggio 5 per posizionarlo in modo da poter fissare l’elemento al telaio impegnando nei fori di fissaggio dell’elemento stesso l’adatto tipo di membro di fissaggio.
In alternativa la determinazione della posizione e del tipo dei fori di fissaggio può avvenire tramite i mezzi di gestione che, in cooperazione con il mezzo di rilevamento 4, azionano i motori di traslazione dei mezzi a carrello primo 6 e secondo 8 fino a porre il centro del foro di fissaggio al centro del campo visivo della telecamera del mezzo di rilevamento 4. Il mezzo di rilevamento 4 o i mezzi di gestione possono identificare il tipo di tale foro per la corretta scelta del tipo di vite di applicarvi.
A questo punto, quando il foro à ̈ al centro del campo visivo, il mezzo di fissaggio 5 à ̈ perfettamente longitudinalmente allineato a tale foro e posto sotto di esso di una lunghezza nota essendo uguale alla distanza fissa tra i mezzi di rilevamento 4 e di fissaggio 5. Quindi i mezzi di gestione azionano il motore di traslazione del primo mezzo a carrello 6 per traslare verticalmente il mezzo di fissaggio 5 di una lunghezza uguale alla distanza tra l’asse ottico del mezzo di rilevamento 4 e l’asse operativo del mezzo di fissaggio 5 che quindi viene a trovarsi esattamente in corrispondenza del foro di fissaggio dell’elemento e fissa l’elemento al telaio tramite un opportuno membro di fissaggio, ad esempio a vite, a seguito di un corrispondente comando impartito dai mezzi di gestione. Ovviamente se il membro di fissaggio à ̈ di tipo che richiede la presenza di fori su entrambi i corpi da fissare, ad esempio in caso di membri di fissaggio a vite non forante o di rivetto, la facce laterali del telaio saranno dotate di fori che, nella condizione posizionata degli elementi, saranno allineati ai fori di fissaggio degli elementi stessi.
Terminato il fissaggio degli elementi di un lato, i mezzi di gestione azionano il motore del secondo mezzo a carrello 8, i mezzi di rotazione 10 ed i mezzi di traslazione 11 per afferrare un angolo del telaio e ruotarlo di 90° per procedere al fissaggio degli elementi di un’altro lato del telaio.
È importante notare che i mezzi di gestione possono azionare contemporaneamente il motore del secondo mezzo a carrello 8 ed i mezzi di rotazione 10 per ottenere un moto di contemporanei traslazione e rotazione del telaio mantenendolo sempre entro la pianta del piano di lavoro 2 anche se quest’ultimo à ̈ di dimensioni ridotte. I mezzi di gestione possono calcolare ed effettuare tali contemporanee rotazione e traslazione in base ai dati di lunghezza dei lati del telaio, uno fornito ai mezzi di gestione stessi dal rilevatore lineare associato al mezzo a spintore e l’altro acquisito nella fase di rilevazione della posizione delle estremità del lato del telaio inizialmente a riscontro con mezzo di battuta 18. Tale modalità di spostamento permette, a parità di dimensioni del telaio, di realizzare un piano di lavoro più piccolo con risparmi sul costo del dispositivo e dei locali che devono ospitarlo.
Al termine del posizionamento di un nuovo lato del telaio a riscontro con mezzo di battuta 18, il telaio viene rilasciato dai mezzi di riscontro primo 12 e secondo 13 e viene bloccato dai mezzi a morsa 3 per iniziare un nuovo ciclo di fissaggi.
Quando gli elementi di tutti i lati sono fissati al telaio i mezzi di gestione azionano i mezzi di riscontro primo 12 e secondo 13 ed il motore del secondo mezzo a carrello 8 per portare il telaio ad una estremità d’uscita della terza porzione 19 del piano di lavoro.
Un vantaggio della presente invenzione à ̈ di fornire un dispositivo per il fissaggio di elementi ad un telaio in grado di minimizzare le operazioni manuali e di realizzare in modo automatico l’avvitamento degli elementi di ferramenta a tutti i lati del telaio.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo per il fissaggio di elementi, provvisti di primi mezzi di posizionamento e di rispettivi fori di fissaggio, a facce laterali (L), dotate almeno di secondi mezzi di posizionamento, di un telaio (T) o simile, detto dispositivo (1) comprende almeno un piano di lavoro (2), destinato a supportare il telaio (T); ove tali elementi possono essere posizionati su dette facce tramite mutuo impegno dei rispettivi mezzi di posizionamento primi e secondi; detto dispositivo (1) essendo caratterizzato dal fatto di comprendere un mezzo di rilevamento (4), di tipo optoelettronico, ed un mezzo di fissaggio (5), del tipo in grado di fissare gli elementi posizionati sulle facce laterali (L) del telaio (T) applicando membri di fissaggio ai corrispondenti fori di fissaggio.
  2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che tali mezzi di rilevamento (4) e di fissaggio (5) sono rigidamente bloccati l’uno rispetto all’altro lungo una direttrice di posizionamento (D).
  3. 3) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 oppure 2 caratterizzato dal fatto che il piano di lavoro (2) Ã ̈ provvisto di mezzi a morsa (3), destinati a bloccare il telaio (T), associati a tale piano ed adiacenti ad un suo lato; i mezzi di rilevamento (4) e di fissaggio (5) sono connessi ad un primo mezzo a carrello (6) traslante in modo controllabile lungo una prima guida (7), parallela a detta direttrice (D), di un secondo mezzo a carrello (8) traslante in modo controllabile lungo una seconda guida (9) parallela al lato del piano di lavoro (2) adiacente ai mezzi a morsa (3), detto dispositivo comprende inoltre mezzi di gestione che utilizzano i dati del mezzo di rilevamento (4) per determinare la posizione dei fori di fissaggio e che azionano i mezzi a carrello primo (6) e secondo (8) e il mezzo di fissaggio (5) per il fissaggio degli elementi alle facce laterali (L) del telaio (T) tramite i membri di fissaggio.
  4. 4) Dispositivo secondo la rivendicazione 3 caratterizzato dal fatto che preferibilmente: il mezzo di rilevamento (4) consiste in una fotocamera o videocamera dotata di mezzi di elaborazione dei mezzi di gestione, programmati per riconoscere i fori di fissaggio; nella condizione operativa, le guide prima (7) e seconda (9) sono rispettivamente verticale ed orizzontale e la direttrice di posizionamento (D) à ̈ verticale e passa per l’asse ottico di detta fotocamera o videocamera e per l’asse longitudinale del mezzo di fissaggio (5).
  5. 5) Dispositivo secondo la rivendicazione 3 caratterizzato dal fatto che il primo mezzo a carrello (6) supporta mezzi di rotazione (10) e di traslazione (11) per ruotare e traslare un connesso organo di presa rispettivamente attorno e lungo un asse geometrico perpendicolare al piano di lavoro (2) e pressoché passante per il suo lato adiacente ai mezzi a morsa (3) ove tale organo di presa à ̈ destinato ad afferrare e movimentare il telaio (T).
  6. 6) Dispositivo secondo la rivendicazione 5 caratterizzato dal fatto che l’organo di presa comprende un primo mezzo di riscontro (12) a “V†il cui vertice interno giace su detto asse geometrico e destinato a riscontrare con uno spigolo esterno del telaio ed un secondo mezzo di riscontro (13) azionato da un rispettivo attuatore in avvicinamento ed allontanamento da detto asse geometrico.
  7. 7) Dispositivo secondo la rivendicazione 6 caratterizzato dal fatto che il secondo mezzo di riscontro (13) à ̈ dotato di due rulli (14) affiancati e liberamente girevoli attorno ai rispettivi assi di rotazione perpendicolari al piano (2) e destinati a riscontrare con il lati interni adiacenti ad uno spigolo interno del telaio per bloccare quest’ultimo in cooperazione con il primo mezzo di riscontro (12) e per poterlo ruotare tramite i mezzi di rotazione (10) e movimentare lungo il lato adiacente ai mezzi a morsa (3) tramite il secondo mezzo a carrello (8).
  8. 8) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che il piano di lavoro (2) comprende una prima porzione (15) destinata al posizionamento degli elementi sui lati (L) del telaio (T) ed una seconda porzione (16) allineata alla prima (15) e destinata al trasferimento del telaio con gli elementi verso il lato adiacente ai mezzi a morsa (3) tramite un suo mezzo spintore (17) azionato da rispettivi attuatori per traslare da una posizione inferiore ad una superiore al piano (2) e per scorrere sopra di esso verso tale lato fino al riscontro del telaio con un mezzo di battuta (18) fissato lungo detto lato e leggermente sporgente superiormente al piano di lavoro (2).
  9. 9) Dispositivo secondo la rivendicazione 8 caratterizzato dal fatto che il mezzo di battuta (18) Ã ̈ fissato ad un lato di una terza porzione (19) del piano di lavoro (2) preferibilmente perpendicolare alla seconda porzione (16) ed intersecata ad essa.
  10. 10) Dispositivo secondo la rivendicazione 8 caratterizzato dal fatto che i mezzi a morsa (3) comprendono almeno un mezzo a ganascia (20) azionato da rispettivi attuatori verticale (21) ed orizzontale (22) che lo traslano da una posizione sottostante ad una sovrastante il piano (2) e viceversa, ed in avvicinamento ed allontanamento dal mezzo di battuta (18) per bloccare sul piano un montante od una traversa del telaio (T).
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