ITBO20100064U1 - Sistema di portello articolato e prefabbricato, ad installazione semplificata e rapida, per uso nautico o per altri usi. - Google Patents

Sistema di portello articolato e prefabbricato, ad installazione semplificata e rapida, per uso nautico o per altri usi.

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ITBO20100064U1
ITBO20100064U1 ITBO20100064U ITBO20100064U1 IT BO20100064 U1 ITBO20100064 U1 IT BO20100064U1 IT BO20100064 U ITBO20100064 U IT BO20100064U IT BO20100064 U1 ITBO20100064 U1 IT BO20100064U1
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IT
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fixed
levers
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Simone Tabani
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Metalmeccanica Iacomelli S R L
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Description

DESCRIZIONE del modello industriale di utilità dal titolo:
“Sistema di portello articolato e prefabbricato, ad installazione semplificata e rapida, per uso nautico o per altri usi”
TESTO DELLA DESCRIZIONE
Il trovato tratta un sistema di portello articolato e prefabbricato, ad installazione semplificata e rapida, adatto per l installazione su superfici orizzontali, verticali od inclinate, particolarmente adatto per l industria nautica o per altri usi.
Sono noti portelli articolati con cerniere ad un relativo telaio, predisposti per un’apertura fino a 180°, che in posizione di chiusura cooperano tra loro a tenuta con Γ interposizione di una guarnizione. Nella tecnica nota, il telaio usualmente circoscrive lateralmente l’anta mobile, è di norma complanare a questa e le due parti sono tra loro collegate con cerniere a scomparsa che consentono il detto movimento d’apertura fino a 180°. Per il montaggio di questi sistemi di portello di tipo noto, è necessario predisporre lateralmente alla mastra principale, una mastra ausiliaria e cieca, adatta al contenimento del detto telaio e questa operazione complica l’installazione del sistema di portello che attualmente deve essere preinstallato, smontato più volte, poi finito esteticamente e quindi rimontato. Altre fasi di montaggio e di smontaggio del sistema portello sono previste per le fasi di allineamento complanare con la superficie esterna della parete con la mastra, operando in modo che il gap laterale che rimane tra telaio ed anta mobile risulti e rimanga uniforme. Nell’ambito della nautica, nell’intero ciclo di installazione di un sistema di portello noto, le varie parti che compongono il sistema stesso, anche se protette, vengono inevitabilmente sporcate e rovinate dalla stuccatura di rifinitura della superficie esterna della parete sulla quale viene montato il medesimo sistema di portello.
Il trovato intende ovviare a questi e ad altri inconvenienti della tecnica nota, con un sistema di portello come dalla rivendicazione 1) e successive rivendicazioni dipendenti, caratterizzato dal poter essere montato con facilità e rapidità su superficie finite, provviste perpendicolarmente di una semplice imbotte o mastra di dimensioni prefissate per Γ alloggiamento e per il fissaggio con viti e/od altri adatti mezzi dello stesso sistema di portello. Queste ed altre caratteristiche del trovato ed i vantaggi che ne derivano, appariranno evidenti dalla seguente descrizione esemplificativa e non limitativa, fatta con riferimento alle figure delle quattro tavole allegate di disegni, in cui:
- La fig. 1 illustra in prospettiva il sistema chiuso e montato sulla parete con la mastra di supporto dello stesso sistema;
- La fig. 2 illustra in prospettiva un esploso della detta parete con la mastra, del telaio e dell’anta mobile del sistema di portello;
- La fig. 3 illustra in prospettiva il telaio del sistema di cui trattasi;
- La fig. 4 illustra il sistema di portello completo, in posizione chiusa, montato in opera e sezionato secondo una linea trasversale, che interessa da una parte la mezzeria di una delle cerniere e dalla parte opposta i mezzi di chiusura;
- La fig. 5 è una vista in sezione della parte del sistema installato di figura 4, con la cerniera, illustrato con l’anta in posizione aperta;
- Le figg. 6 e 7 illustrano in prospettiva e rispettivamente in posizione chiusa ed aperta, una delle cerniere impiegate nel sistema di portello di cui trattasi;
- Le figg. 6a e 7a sono viste laterali della cerniera rispettivamente chiusa ed aperta; - Le figg. 6b e 7b sono viste frontali della cerniera rispettivamente chiusa ed aperta; - Le figg. 6c e 7c sono viste rispettivamente in pianta dall’alto ed in pianta dal basso della cerniera rispettivamente chiusa ed aperta.
Nelle figure da 1 a 4, con S è indicata la superficie esterna della parete sulla quale viene predisposta perpendicolarmente una semplice imbotte o mastra M con forma e dimensioni correlate e leggermente superiori a quelle del sistema di portello di cui trattasi che deve chiudere tale apertura M e che fondamentalmente comprende: un telaio di supporto 1 realizzato in uno od in più pezzi, con qualsiasi adatti materiali o combinazione di materiali e con qualsiasi tecnica adeguata; almeno un’anta mobile 2 di forma correlata a quella del detto telaio1, realizzata anch’essa in uno o due pezzi e con qualsiasi adatti materiali o combinazione di materiali; due o più cerniere 3 del tipo cosiddetto a ragno per la presenza di otto piedi di appoggio delle leve d’articolazione, atte a collegare con articolazione a libro la detta anta mobile 2 al relativo telaio di supporto 1 e che consentono una rotazione dell’anta stessa fino a 180° circa (vedi oltre); una o più chiusure 4 di qualsiasi adatto tipo, associate all’anta mobile 2, atte a consentire il blocco in chiusura della stessa anta sul relativo telaio di supporto 1.
Dalle figure da 1 a 4 si rileva che il telaio 1 può essere realizzato ad esempio in ferro, in lega d’alluminio, in acciaio inossidabile e/od altri materiali anche non metallici e può essere formato in più pezzi tra loro saldati od in un sol pezzo con adatta lavorazione alle macchine utensili. telaio 1 comprende un colletto 101 dotato di asole verticali 5 per poter essere ancorato e fissato con viti 6 (fig. 4) sulla superficie laterale interna della mastra M sulla quale lo stesso colletto 101 può essere fissato di preferenza in combinazione almeno iniziale con le dette viti 6, od in alternativa a queste, con collanti strutturali o con sigillanti 7 che chiudono a tenuta e rifiniscono il gap esistente tra lo stesso colletto 101 e la relativa sede di contenimento M. Il colletto 101 è collegato attraverso una piccola parete a squadro 201, ad un collare di passaggio 301 divergente verso l’esterno ed il cui bordo libero è opportunamente arrotondato per la cooperazione a tenuta con la guarnizione dell’anta mobile 2 della quale si dirà più avanti, essendo tale colletto caratterizzato da una collocazione decentrata rispetto al collare di fissaggio 101, in modo che la detta parete intermedia 201 presenti una porzione più ampia delle altre, come indicato ad esempio con 20 Γ, sulla quale sono montate in sostanziale allineamento col colletto 101, delle coppie di forcelle 401 ricavate da squadretti fissati in opera con degli inserti inferiori di ancoraggio 40Γ e con viti 401”. Le forcelle 401 sono dotate di fori filettati 8 per il fissaggio di una delle basette d’estremità 103 delle cerniere 3 più avanti dette, che con le opposte basette 503 sono fissate su ponticelli 9 solidali ad una estensione 102 dell’anta mobile 2 che con la parte restante presenta una forma scatolare, con una cornice 202 atta a contenere una guarnizione 10 per la cooperazione a tenuta col bordo esterno del detto collare di passaggio 301 e che in almeno una zona contrapposta alle cerniere, presenta una sede 11 atta a contenere una chiusura 4 ad esempio a barilotto rotante, con un braccio di leva 12 che coopera con una battuta 13 fissa su una porzione interna della parete 101 del telaio 1, per mantenere l’anta 2 in una posizione stabile e bloccata di chiusura. La chiusura 4 può essere azionabile attraverso una piccola leva a scomparsa e può essere dotata di una serratura a chiave cifrata. Resta comunque inteso che al posto della chiusura 4 illustrata nei disegni, può essere usata una qualsiasi altra chiusura del tipo usualmente montato nei sistemi a portello per l’uso di cui trattasi. Resta altresì inteso che l’anta mobile 2 illustrata nel dettaglio di figura 4 è puramente esemplificativa e che la stessa può essere realizzata in qualsiasi altro adatto modo e per soddisfare qualsiasi specifica necessità, ad esempio di coibentazione termoacustica, di ventilazione od altre. L’anta mobile 2 può essere realizzata in diversi tipi di materiali, ad esempio in lega d’alluminio, in ferro, in acciaio inossidabile e/od altri materiali anche non metallici, ad esempio in fibra di vetro, di carbonio od in PVC e può essere prodota in più pezzi tra loro saldati, oppure per lavorazione alle macchine utensili o per stampaggio.
Le cerniere 3 impiegate possono essere realizzate anch’esse in qualsiasi materiale o combinazione di materiali, ad esempio in lega di alluminio, in ferro, in acciaio inossidabile, titanio, in adate materie plastiche e con qualsiasi adato tipo di lavorazione alle macchine utensili, per microfusione e/o con qualsiasi altra tecnologia.
Dalle figure 4, 5, 6 e 7 si rileva che le cerniere 3 comprendono una baseta 103 da fissare al telaio 1, dotata sulle proprie ali d’estremità 103’ di asole verticali 14 per il fissaggio registrabile con viti 15 ai deti fori 8 delle forcelle 401 del telaio 1. La baseta 103 è dotata di due scanalature trasversali, parallele e di uguali dimensioni 16, 16’ tra le quali è collocata la porzione ringrossata e mediana 103” della basetta 103 dotata perpendicolarmente di un foro filetato e passante per Γ alloggiamento di un grano 17 utile per l’eventuale registrazione in opera del sistema di cui tratasi e che interagisce contro una parte della superficie interna dell’apertura M o contro parti di collegamento delle forcelle di supporto 401 o con altra parte fissa del telaio 1. Allentando temporaneamente le viti di fissaggio 15 è possibile agire sul grano 17 che sposta la baseta 103 dalle forcelle 401, per registrare la centratura dell’anta mobile nei confronti del telaio 1. A registrazione eseguita, si rifissano a fondo le dete viti 15, inserendo degli appositi spessori (non illustrati) tra le ali 103’ delle basete 103 e le relative forcelle di supporto 401.
In due posizioni diverse delle dete scanalature 16, 16’, sono fulcrati per mezzo di perni 18, 18’ e 19, 19’, avvitati in sedi filetate della deta posizione mediana 103” della basetta 103, delle rispetive coppie di leve piate e di differente forma e lunghezza, delle quali quelle più corte 203, 203’ hanno forma ad archeto e sono fulcrate ai perni esterni 18, 18’, mentre quelle più lunghe 303, 303’ hanno una forma a spezzata e sono fulcrate ai perni interni 19, 19’. Queste più lunghe leve 303, 303’ sono a loro volta articolate con le loro estremità distali e tramite un perno di articolazione 20 (vedi oltre), a coppie di leve corte ed esterne 403, 403’, anch’esse a forma di archetto ed uguali a quelle 203, 203’, a loro volta fulcrate per mezzo di perni 21, 21 ’ all’altra basetta 503 della cerniera, quella che con le proprie ali 503’, con proprie asole orizzontali 22 e con viti 23 è fissata sui ponticelli inferiori 9 dell’anta mobile 2 del sistema di cui trattasi. Le leve corte 203, 203’ della basetta 103, sono articolate con la loro estremità distale e per mezzo di un perno di articolazione 24, all’ estremità di una coppia di leve lunghe, interne ed a forma di spezzata 603, 603’ che con una loro parte intermedia sono interfulcrate per mezzo di un perno 25 alla parte intermedia ed interna delle dette leve lunghe 303, 303’ e l’estremità distale di tali leve 603, 603’ è fulcrata mediante perni 26, 26’ alla detta basetta 503 fissa all’anta mobile 2. Dalle figure 6, 6b e 7c appare come la basetta 503 sia dotata in posizione simmetrica di quattro scanalature trasversali e parallele 27 tra le quali è prevista una porzione intermedia 503” provvista trasversalmente di sedi filettate nelle quali si avvitano le dette coppie di perni di fulcro 21, 21’ e 26, 26’. I perni 24, 25 e 20 sono dotati di ringrossi intermedi che ne evitano spostamenti assiali indesiderati. Questi perni vengono collocati tra le leve della cerniera prima che queste vengano fulcrate alle opposte basette di estremità tramite i detti perni avvitati e di diversa lunghezza 18, 18’, 19, 19’ e 21, 2Γ, 26, 26’. Dalle figure 4, 5 e 6a, 7a appare evidente come con una rotazione di circa 105°-120° delle leve 203, 203’ e 303, 303’ sia possibile realizzare con le cerniere 3 di cui trattasi una rotazione fino a 180° della basetta mobile 503 collegata all’anta 2, così che quest’ultima può passare dalla posizione di chiusura illustrata nella figura 4 a quella di apertura illustrata nella figura 5, con disposizione sostanzialmente parallela alla parete S. Per evitare che nella fase d’apertura l’anta 2 tocchi la parete S e/o per limitare l’angolo d’apertura della stessa anta, ad esempio a circa 175°, è possibile montare in almeno uno od in entrambi i perni 26, 26’ nella porzione di questi che altrimenti rimarrebbe libera in quanto attraversa la scanalatura 27 interessata dalle leve 403, 403’, un inserto 28 con una spianatura che appoggia sul fondo della detta scanalatura 27 e contro il quale, a portello aperto, opera in battuta almeno una delle dette leve 403, 403’ come appare dalle figure 5 e 7a. Realizzando con un profilo adeguato il detto inserto 28 e la porzione della o delle leve 403, 403’ che è destinata a cooperare con questo, oppure sostituendo allo stesso inserto 28 una pinza elastica appropriata, o predispondendo sulle estremità di una delle leve della cerniera un mezzo atto a cooperare a scatto od a frizione con parti opportunamente predisposte delle basette, oppure collegando tra loro delle articolazioni intermedie della cerniera con delle molle di qualsiasi tipo, sarà possibile realizzare un fermo che trattiene l’anta 2 in posizione aperta, il tutto in modo intuibile e facilmente realizzabile dai tecnici del ramo.
E’ evidente come il sistema di portello secondo il trovato possa essere montato con facilità, con rapidità, con ampia possibilità di registrazione e sostanzialmente finito in una semplice mastra M perpendicolare alla superficie S e come, grazie alle cerniere adottate, il telaio 1 di supporto dell’anta mobile possa risultare compreso nell’ingombro in pianta della stessa anta.
Resta inteso che al sistema di portello come descritto ed illustrato, possono essere apportate tutte quelle piccole modifiche che conseguono pari utilità e che adottano lo stesso concetto innovativo, il tutto per altro senza abbandonare il principio informatore del ritrovato, come descritto, illustrato e come a seguito rivendicato. Nelle rivendicazioni, i riferimenti riportati tra parentesi sono puramente indicativi e non limitativi dell’ ambito di protezione nelle stesse rivendicazioni.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema di portello articolato e prefabbricato, per uso nautico o per altri usi, ad installazione semplificata e rapida su superfici orizzontali, verticali od inclinate, del tipo che comprende un telaio anulare di supporto da fissare sul perimetro dell’ apertura da chiudere, che comprende almeno un’anta mobile di tamponamento del detto telaio e che comprende delle cerniere per collegare detta anta a detto telaio e predisposte per consentire all’anta stessa un movimento d’apertura e di chiusura a libro, con rotazione angolare anche fino sostanzialmente a circa 180°, caratterizzato dal fatto che il detto telaio (1) è compreso nella proiezione in pianta dell’anta mobile (2), è collegato alla stessa anta per mezzo di due o più cerniere a ragno (3) che alloggiano in una sede prevista all’esterno del collare di passaggio (301) dello stesso telaio e della parte (202) dell’anta (2) che è destinata a cooperare con detto collare (301) di preferenza con Γ interposizione di una guarnizione di tenuta (10), essendo lo stesso telaio (1) dotato inferiormente di un colletto (101) predisposto con qualsiasi adatti mezzi utili per il fissaggio dello stesso alla parete laterale interna dell’apertura da chiudere col sistema a portello di cui trattasi, apertura ora realizzabile sotto forma di semplice imbotte o mastra (M) perpendicolare alla superficie (S) con tale apertura.
  2. 2. Sistema di portello secondo la rivendicazione 1), caratterizzato dall’avere una forma correlata e dimensioni in pianta leggermente inferiori a quelle dell’apertura da chiudere (M), essendo il detto colletto inferiore (101) del telaio (1), dotato di asole (5) che con la maggior dimensione sono parallele all’asse di detto telaio e per mezzo delle quali lo steso telaio può essere fissato con viti (6) sulla superficie laterale interna della mastra (M) sulla quale il detto colletto (101) può essere anche fissato, di preferenza in combinazione almeno iniziale con le dette viti (6), con collanti strutturali o con sigillanti (7) che chiudono a tenuta e rifiniscono il gap esistente tra detto colletto (101) e la relativa sede di contenimento, il tutto essendo previsto per far si che lo stesso sistema di portello possa essere correttamente centrato e livellato nei confronti dell’apertura da chiudere e possa essere fissato a questa in modo saldo ed in condizioni di tenuta.
  3. 3. Sistema di portello secondo la rivendicazione 1), in cui il detto colletto di fissaggio (101) del telaio (1) è collegato tramite una piccola parete a squadro (201) ad un collare di passaggio (301) divergente verso Γ esterno, il cui bordo libero è opportunamente arrotondato e la cui collocazione è opportunamente decentrata rispetto al detto collare (101) in modo che la detta parete orizzontale (201) presenti una porzione (201 ’) più ampia delle altre, sulla quale, in sostanziale allineamento col detto colletto (101), sono fissate delle coppie di forcelle (401) con dei fori (8) per il fissaggio di una delle basette d’estremità (103) delle dette cerniere a ragno (3), che con le altre basette (503) sono fissate su ponticelli (9) solidali ad una estensione (102) dell’anta mobile (2) che con la parte restante presenta una forma ad esempio scatolare, con una cornice (202) atta a contenere una guarnizione (10) per la cooperazione a tenuta col bordo esterno del detto collare di passaggio (301) e che in almeno ima zona usualmente contrapposta alle dette cerniere (3), presenta almeno una sede (11) atta a contenere una qualsiasi adatta chiusura (4) che interagisce con parti solidali al detto telaio (1) e che provvede a mantenere l’anta (2) in una posizione stabile e ad esempio bloccata di chiusura.
  4. 4. Sistema di portello secondo la rivendicazione 3), in cui le dette basette (103) delle cerniere (3), fissate alle dette coppie di forcelle (401) del telaio (1), sono dotate di ali d’estremità (103’) con rispettive asole trasversali (14) atte ad essere attraversate da viti (15) di fissaggio ai fori (8) di dette forcelle (401), mentre le altre basette (503) delle stesse cerniere, sono dotate alle estremità di ali (503’) con delle rispettive asole longitudinali (22) per il fissaggio con viti (23) ai detti ponticelli (9) dell’anta mobile (2), il tutto in modo da consentire ampia possibilità di registrazione dell’anta mobile (2) nei confronti del telaio fisso di supporto (1).
  5. 5. Sistema di portello secondo la rivendicazione 4), in cui il corpo intermedio (103”) delle basette (103) delle cerniere (3), atte ad essere fissate alle dette coppie di forcelle (401) del telaio (1), è dotato di una sede passante e filettata nella quale opera un grano di registro (17) che interagisce con una porzione laterale dell apertura (M) nella quale è fissato lo stesso sistema di cui trattasi o con parti solidali al telaio (1), per consentire eventuali registrazioni dell’anta mobile, ottenibili col temporaneo allentamento delle viti (15) che fissano in opera le stesse basette (103), le quali viti vengono poi strette a fondo inserendo appositi spessori tra le ali (103’) di tali basette e le relative forcelle di supporto (401).
  6. 6. Sistema di portello secondo la rivendicazione 1), in cui la basetta (103) delle cerniere (3) che è fissa alle forcelle di supporto (401) del telaio fisso (1), è dotata di due scanalature trasversali, parallele e di uguali dimensioni (16, 16’) nelle quali sono fulcrati in due posizioni diverse, per mezzo di perni (18, 18’, 19, 19’), delle rispettive coppie di leve piatte e di differente forma e lunghezza, delle quali quelle più corte (203, 203’) hanno forma ad archetto e sono fiderai e ai perni più esterni (18, 18’), mentre quelle più lunghe (303, 303’) hanno una forma a spezzata, sono fulcrate ai perni più interni (19, 19’) e con le loro estremità distali sono articolate mediante un perno di articolazione (20), a coppie di leve corte ed esterne (403, 403’), anch’esse a forma di archetto e preferibilmente uguali a quelle dianzi dette (203, 203’), a loro volta fulcrate per mezzo di perni (21, 21 ’) all’altra basetta (503) della cerniera (3) fissa all’anta mobile (2) del sistema di cui trattasi e che con le loro estremità distali sono collegate per mezzo di un perno d’articolazione (24), all’estremità di una coppia di leve lunghe, interne ed a forma di spezzata (603, 603’) che con una loro parte intermedia sono interfulcrate per mezzo di un perno (25) alla parte intermedia ed interna delle dette leve lunghe (303, 303’) e l’estremità distale di tali leve (603, 603’) è fulcrata mediante perni (26, 26’) alla detta basetta (503) fissa all’anta mobile (2).
  7. 7. Sistema di portello secondo la rivendicazione 6), in cui i detti perni intermedi (20, 24, 25) sono dotati di rispettive parti intermedie ringrossate che ne evitano spostamenti assiali indesiderati e tali perni vengono collocati tra le dette leve lunghe e corte della cerniera (3) prima che questo gruppo di leve venga fulcrato alle opposte basette di estremità (103, 503) tramite i detti perni di diversa lunghezza (18, 18’, 19, 19’, 21, 2Γ, 26, 26’) avvitati in corrispondenti porzioni ringrossate e mediane (103”, 503”) di dette basette (103, 503).
  8. 8. Sistema di portello secondo la rivendicazione 6), in cui per evitare che nella fase d’apertura l’anta (2) tocchi la parete (S) sulla quale è prevista l’apertura (M) chiusa dallo stesso sistema di cui trattasi, o per limitare l’angolo d’apertura della stessa anta, ad esempio a circa 175°, è possibile montare in almeno uno od in entrambi i detti perni interni (26, 26’) della basetta (503) fissa alla detta anta mobile (2), nella porzione di tali perni che altrimenti rimarrebbe libera in quanto attraversa la scanalatura (27) interessata dalle leve corte (403, 403’), un inserto (28) con una spianatura che appoggia sul fondo della detta scanalatura (27) e contro il quale a portello aperto opera in battuta almeno una delle dette leve corte (403, 403’).
  9. 9. Sistema di portello secondo la rivendicazione 8), caratterizzato dal fatto che realizzando con un profilo adeguato il detto inserto (28) e la porzione della o delle leve corte (403, 403’) destinata a cooperare con detto inserto, oppure sostituendo allo stesso inserto (28) una pinza elastica appropriata, o predisponendo sulle estremità di una delle leve della cerniera un mezzo atto a cooperare a scatto od a frizione con parti opportunamente predisposte delle basette (103, 503), oppure collegando tra loro delle articolazioni intermedie delle cerniere (3) con delle molle di qualsiasi tipo, è possibile realizzare un fermo che trattiene l’anta (2) in posizione aperta.
  10. 10. Sistema di portello articolato e prefabbricato, ad installazione semplificata e rapida, per uso nautico o per altri usi, realizzato in particolare, in tutto o sostanzialmente come descritto, come illustrato nelle figure delle quattro tavole allegate di disegno e per gli scopi sopra esposti.
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