ITUB20154589A1 - Cerniera a scomparsa invisibile per porte strutturalmente perfezionata con regolazione di posizione. - Google Patents

Cerniera a scomparsa invisibile per porte strutturalmente perfezionata con regolazione di posizione. Download PDF

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ITUB20154589A1
ITUB20154589A1 ITUB2015A004589A ITUB20154589A ITUB20154589A1 IT UB20154589 A1 ITUB20154589 A1 IT UB20154589A1 IT UB2015A004589 A ITUB2015A004589 A IT UB2015A004589A IT UB20154589 A ITUB20154589 A IT UB20154589A IT UB20154589 A1 ITUB20154589 A1 IT UB20154589A1
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Elia Migliorini
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Kuantica S R L
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Description

DESCRIZIONE
CERNIERA A SCOMPARSA INVISIBILE PER PORTE
STRUTTURALMENTE PERFEZIONATA CON REGOLAZIONE DI
POSIZIONE
La presente invenzione ha per oggetto una cerniera a scomparsa invisibile per porte strutturalmente perfezionata.
Il tipo di cerniere cosiddetto "a scomparsa invisibile" viene usato per un posizionamento nascosto tra una porta e un relativo stipite. Generalmente le cerniere di questo tipo comprendono due corpi di collegamento, uno lato-stipite e uno lato-porta, inseribili rispettivamente nello stipite e nello spessore della porta. I due corpi di collegamento sono collegati tra loro da un dispositivo di articolazione, generalmente composto da bracci di cerniera strutturati in modo tale da garantire il movimento relativo dei due corpi di collegamento (e, quindi, della porta rispetto allo stipite). A porta chiusa, i bracci di cerniera vengono accolti in un vano di alloggiamento formato in combinazione dai due corpi di collegamento che si affacciano l'uno all'altro, rendendo così la cerniera invisibile da ambedue i lati della porta. Una struttura di supporto dei corpi di collegamento fa da tramite tra il dispositivo di articolazione e lo stipite o la porta, in particolare interagendo con e/o supportando, in corrispondenza di sue due porzioni estreme, mezzi di fissaggio della cerniera allo stipite o alla porta. Detti mezzi di fissaggio possono essere impegnati direttamente alla struttura di supporto o agire tra essa e lo stipite o la porta per mezzo di uno o più elementi intermedi.
In alcuni casi la cerniera prevede un numero limitato di componenti: il corpo di collegamento si riduce sostanzialmente alla relativa struttura di supporto (a meno dei mezzi di fissaggio e degli eventuali elementi intermedi) e la cerniera, quindi, si riduce sostanzialmente alle due strutture di supporto collegate l'una all'altra tramite il dispositivo di articolazione. Solitamente, tuttavia, la cerniera presenta un maggior numero di componenti, specialmente quando in essa si realizzano una o più regolazioni di posizione lungo una o più rispettive direzioni nello spazio. In questo caso uno o entrambi i corpi di collegamento comprendono, oltre alla struttura di supporto, uno o più corpi mobili e/o uno o più inserti mobili associati in vario modo alla struttura di supporto (e da questa direttamente o indirettamente supportati), ciascuno mobile rispetto agli altri e/o alla struttura di supporto per una rispettiva regolazione di posizione. Nel corpo di collegamento si realizza quindi una struttura generalmente annidata, nella quale il dispositivo di articolazione è impegnato a ciascun corpo di collegamento direttamente sul corpo mobile o sugli inserti mobili maggiormente distali dalla struttura di supporto. Nell'arte nota, la struttura di supporto e i corpi mobili in essa annidati generalmente presentano una cavità centrale e, da parti opposte di questa, delle porzioni di flangia piana per l'impegno di mezzi di fissaggio e/o di regolazione. Le movimentazioni dei vari corpi mobili e/o inserti mobili gli uni rispetto agli altri, e/o rispetto alla struttura di supporto, vengono realizzate agendo su rispettivi mezzi di regolazione. Anche il dispositivo di articolazione può essere più o meno complesso, in funzione degli elementi che lo compongono e delle loro forme.
In generale, per poter garantire le movimentazioni e/o le regolazioni necessarie, ciascuno dei componenti principali la cerniera (le strutture di supporto, i corpi mobili e/o gli inserti mobili, i bracci o gli elementi di braccio che compongono il dispositivo di articolazione) deve presentare forme geometricamente complesse e caratterizzate da numerosi particolari, ciascuno dei quali deve essere realizzato con precisione per garantire il corretto funzionamento della cerniera. In particolare, in una cerniera dotata di corpi mobili e/o inserti mobili, a presentare una certa complessità è un dettaglio utile per una regolazione di posizione. Nello specifico si tratta di realizzare, in una flangia piana di un corpo mobile e/o di un inserto mobile, una sede per inserire la testa di un attuatore di regolazione, la quale permetta la rotazione dell’ attuatore di regolazione attorno ad un asse e, al contempo, ne impedisca la traslazione lungo lo stesso asse. Si tratta generalmente di una scanalatura di alloggiamento localmente complementare alla forma dell'attuatore stesso.
La complessità della struttura delle componenti principali della cerniera e l’elevata precisione richiesta nella loro realizzazione, si accompagnano all'esigenza di realizzare tali componenti principali della cerniera in un materiale che presenti una resistenza meccanica adeguata a permettere alla cerniera di sorreggere porte di peso anche considerevole.
Per ottenere il risultato richiesto, comunemente si ricorre all'uso di strutture in materiale metallico, ottenute per fusione e stampaggio a iniezione con la forma necessaria. In generale viene utilizzata una lega di zinco e alluminio che garantisce l'ottenimento, in stampi opportuni, delle forme volute con la precisione necessaria. Tale materiale, tuttavia, presenta un limite di tenuta meccanica che costringe alla realizzazione di strutture che, nelle loro parti, presentano spessori differenziati e considerevoli, con la conseguenza del consumo di una grande quantità di materiale e di un incremento di costi. In alcune applicazioni i componenti vengono realizzati con la medesima tecnologia, ma utilizzando come materiale il più performante acciaio. Tuttavia lo stampaggio a iniezione per fusione dell’acciaio è una tecnologia complessa, che necessita di numerose fasi di lavorazione e, non garantendo la precisione delle varie parti, richiede uno stampaggio a iniezione per fasi successive e/o lavorazioni meccaniche eseguite sul pezzo formato successivamente allo stampaggio a iniezione. Ancora una volta si verifica l'utilizzo di spessori di materiale non indifferenti, con il conseguente uso (e perdita) di considerevoli quantità di materiale. Per cercare di ovviare a questo inconveniente senza rinunciare alle caratteristiche meccaniche dell'acciaio, in alcuni casi si rinuncia alla complessità della struttura di alcuni dei componenti della cerniera e si realizzano la struttura di supporto e i corpi mobili come semplici fogli di lamiera in acciaio stretti e longilinei, la cui parte centrale è ripiegata a "U", Uno o più fogli di lamiera possono essere posti l'uno sull'altro a realizzare la struttura di supporto e i relativi corpi mobili (in particolare annidando l'una dentro l'altra le porzioni a "U" dei fogli di lamiera e appoggiando l'una sull'altra le rimanenti porzioni dei fogli di lamiera che si trovano da parti opposte di detta sagoma a "U"). Per ottenere la rigidità meccanica necessaria a sostenere porte di peso non trascurabile con le cerniere così ottenute, i fogli di lamiera utilizzati devono presentare uno spessore molto elevato, rendendo così necessario l'uso di una grande quantità di materiale e assai difficoltosa (per la rigidità del materiale da lavorare) la produzione delle componenti della cerniera così realizzate. Le cerniere ottenute, poi, presentano una struttura aperta che, oltre a risultare esteticamente poco gradevole, può creare problemi di installazione nello stipite o nell'anta. Una volta installata la cerniera nei corrispondenti scassi nello stipite o nell'anta, infatti, spesso si richiede la schiumatura con materiali espansi (in particolare poliuretano) di parte dello scasso e/o dello stipite o dell'anta; il fatto che la cerniera presenti una struttura aperta non garantisce che le componenti di movimentazione della cerniera stessa (bracci, mezzi di regolazione, ecc.) siano salvaguardate dall'essere invase dal materiale di schiumatura, con conseguente degrado della loro funzionalità. Per eliminare quest'ultimo inconveniente, sono note cerniere nelle quali alla struttura di supporto, realizzata nella maniera suddetta, viene aggiunto a scopo di protezione e di miglioramento estetico un involucro in plastica (ottenuto generalmente per stampaggio). Pur parzialmente risolvendo l'inconveniente, questa soluzione richiede l'uso di una ulteriore lavorazione e di un componente in un materiale diverso, appositamente realizzato.
In generale, poi, i bracci che compongono il dispositivo di articolazione presentano forme tridimensionali complesse che vengono an eh 'esse realizzate per stampaggio a iniezione di materiale metallico fuso, con tutti i problemi sopra descritti. Laddove si rinunci parzialmente alla complessità della forma dei bracci, realizzando i medesimi come pacchi di lamierini metallici piatti sovrapposti gli uni agli altri, ci si ritrova comunque con l'inconveniente di dover usare una grande quantità di materiale in una configurazione esteticamente poco apprezzabile.
Uno scopo della presente invenzione è quello di ovviare agli inconvenienti sopra lamentati, mettendo a disposizione una cerniera a scomparsa invisibile per porte strutturalmente perfezionata in cui almeno uno dei componenti principali presenti una struttura che sia ottenibile semplicemente con un materiale ad alte prestazioni meccaniche e ottenendo un notevole risparmio del materiale medesimo.
Uno scopo della presente invenzione è quello di ovviare agli inconvenienti sopra lamentati, mettendo a disposizione una cerniera a scomparsa invisibile per porte strutturalmente perfezionata in cui almeno la struttura di supporto sia configurata in modo da essere ottenibile semplicemente con un materiale ad alte prestazioni meccaniche e ottenendo un notevole risparmio del materiale medesimo.
Uno scopo della presente invenzione è quello di ovviare agli inconvenienti sopra lamentati, mettendo a disposizione una cerniera a scomparsa invisibile per porte strutturalmente perfezionata in cui almeno un corpo mobile e/o un inserto mobile sia configurato in modo da essere ottenibile semplicemente con un materiale ad alte prestazioni meccaniche e ottenendo un notevole risparmio del materiale medesimo.
Uno scopo della presente invenzione è quello di ovviare agli inconvenienti sopra lamentati, mettendo a disposizione una cerniera a scomparsa invisibile per porte strutturalmente perfezionata in cui almeno la struttura di un inserto mobile e/o di un corpo mobile sia configurata in modo tale da rendere possibile realizzare semplicemente in esso una sede per l'inserimento di una testa di un attuatore di regolazione, l’inserto mobile e/o il corpo mobile e detta sede essendo ottenuti con un materiale ad alte prestazioni meccaniche, nello stesso tempo realizzando un notevole risparmio del materiale medesimo.
Uno scopo della presente invenzione è quello di ovviare agli inconvenienti sopra lamentati, mettendo a disposizione una cerniera a scomparsa invisibile per porte strutturalmente perfezionata in cui almeno una parte del dispositivo di articolazione sia configurata in modo da essere ottenibile semplicemente con un materiale ad alte prestazioni meccaniche e ottenendo un notevole risparmio del materiale medesimo.
Uno scopo della presente invenzione è quello di ovviare agli inconvenienti sopra lamentati, mettendo a disposizione una cerniera a scomparsa invisibile per porte strutturalmente perfezionata in cui tutte le componenti principali della cerniera siano configurate in modo da essere ottenibili semplicemente con un materiale ad alte prestazioni meccaniche e ottenendo un notevole risparmio del materiale medesimo.
Questi scopi ed altri ancora, che meglio appariranno nel corso della descrizione che segue, vengono raggiunti, in accordo con la presente invenzione, da una cerniera invisibile per porte strutturalmente perfezionata avente caratteristiche strutturali e funzionali in accordo con le allegate rivendicazioni indipendenti, forme realizzati ve ulteriori della medesima essendo individuate nelle allegate e corrispondenti rivendicazioni dipendenti.
L’invenzione è esposta più in dettaglio nel seguito con l’aiuto dei disegni, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa.
Figura 1 mostra: in (a) una vista prospettica di una cerniera secondo l'invenzione in una prima variante e in (b) la medesima con mostrine di copertura applicate sulle porzioni estreme a scopo estetico. La cerniera è mostrata in condizione di completa apertura
Figura 2 mostra una seconda variante di cerniera in una vista analoga a quella di figura 1(a). La cerniera è mostrata in condizione di completa apertura
Figura 3 è una vista esplosa della cerniera di cui alle figure 1(a) e 1(b). In figura 3 è inoltre indicata con "(a)" una vista esplosa di una variante del primo corpo di collegamento di una cerniera secondo l’invenzione, detta variante essendo ciò che differenzia la variante della cerniera di figura 2 dalla variante di cerniera delle figure 1(a) e 1(b).
Figura 4 mostra una prima variante di una struttura di supporto per il primo corpo di collegamento della cerniera secondo l'invenzione, in particolare per la cerniera di figura 1(a): in vista frontale anteriore (dettaglio (a)), in sezione longitudinale nel piano A-A di figura 4(a) (dettaglio (b)), in vista prospettica anteriore (dettaglio (c)), in vista prospettica posteriore (dettaglio (d)).
- Figura 5 mostra una seconda variante di una struttura di supporto per il primo corpo di collegamento della cerniera secondo l'invenzione, in particolare per la cerniera di figura 2: in vista frontale anteriore (dettaglio (a)), in sezione longitudinale nel piano Α'-Α' di figura 5(a) (dettaglio (b)), in vista prospettica anteriore (dettaglio (c)), in vista prospettica posteriore (dettaglio (d)).
Figura 6 illustra una struttura di supporto per il secondo corpo di collegamento della cerniera secondo l'invenzione, in particolare: in vista frontale anteriore (dettaglio (a)), in sezione longitudinale nel piano B-B di figura 6(a) (dettaglio (b)), in vista prospettica anteriore (dettaglio (c)), in vista prospettica posteriore (dettaglio (d)).
Figura 7 mostra una prima variante di un primo corpo mobile del primo corpo di collegamento della cerniera secondo l'invenzione, in particolare per la cerniera di figura 1(a): in vista frontale anteriore (dettaglio (a)), in pianta dall'alto (dettaglio (b)), in pianta dal basso (dettaglio (c)), in vista prospettica anteriore (dettaglio (d)), in vista prospettica posteriore (dettaglio (e)) e in vista prospettica anteriore ruotata (dettaglio (f)).
Figura 8 mostra una seconda variante di un primo corpo mobile del primo corpo di collegamento della cerniera secondo l'invenzione, in particolare per la cerniera di figura 2: in vista frontale anteriore (dettaglio (a)), in pianta dall'alto (dettaglio (b)), in pianta dal basso (dettaglio (c)), in vista prospettica anteriore (dettaglio (d)), in vista prospettica posteriore (dettaglio (e)) e in vista prospettica anteriore ruotata (dettaglio (f)).
Figura 9 mostra un primo corpo mobile del secondo corpo di collegamento della cerniera secondo l'invenzione: in vista frontale anteriore (dettaglio (a)), in pianta dall'alto (dettaglio (b)), in pianta dal basso (dettaglio (c)), in vista prospettica anteriore (dettaglio (d)), in vista prospettica posteriore (dettaglio (e)) e in vista prospettica posteriore ruotata (dettaglio (f)).
Figura 10 mostra un secondo corpo mobile del secondo corpo di collegamento della cerniera secondo l'invenzione: in vista frontale anteriore (dettaglio (a)), in pianta dall'alto (dettaglio (b)), in pianta dal basso (dettaglio (c)), in vista prospettica anteriore (dettaglio (d)), in vista prospettica posteriore (dettaglio (e)) e in vista prospettica anteriore ruotata (dettaglio
(0).
Figura 11 mostra l'impegno del secondo corpo mobile di figura 10 all'interno del primo corpo mobile di figura 9, rispettivamente in vista frontale anteriore (dettaglio (a)) e in sezione nel piano C-C di figura 11(a) (dettaglio (b)). Figura 12 illustra in vista prospettica parzialmente esplosa una variante del sistema per Γ applicazione delle mostrine di copertura alle parti estreme dei corpi di collegamento della cerniera secondo l'invenzione.
Figura 13 illustra un particolare ingrandito del primo corpo mobile di figura 7; in vista prospettica anteriore (dettaglio (a)), in vista prospettica posteriore (dettaglio (b)), in vista in pianta dall'alto (dettaglio (c)).
Figura 14 illustra una variante di inserti mobili per la cerniera secondo l'invenzione, in particolare una coppia di detti inserti mobili: in vista frontale anteriore (dettaglio (a)), in vista prospettica anteriore (dettaglio (b)) e in vista prospettica posteriore (dettaglio (c).
Figura 15 illustra un primo braccio del dispositivo di articolazione della cerniera secondo l'invenzione : in vista prospettica anteriore (dettaglio (a)), in vista prospettica posteriore (dettaglio (b)), in vista frontale posteriore (dettaglio (c)), in pianta dall'alto (dettaglio (d)), in sezione longitudinale lungo il piano indicato con D-D in figura 15(d) (dettaglio (e)), in sezione trasversale nel piano indicato con D'-D' in figura 15(c) (dettaglio (f)).
Figura 16 illustra una variante del primo braccio del dispositivo di articolazione della cerniera di figura 15: in vista prospettica anteriore (dettaglio (a)), in vista prospettica posteriore (dettaglio (b)), in vista frontale posteriore (dettaglio (c)), in pianta dall'alto (dettaglio (d)), in sezione longitudinale lungo il piano indicato con D"-D" in figura 16(d) (dettaglio (e)), in sezione trasversale nel piano indicato con D'"-D'" in figura 16(c) (dettaglio (f)).
Figura 17 illustra un secondo braccio del dispositivo di articolazione della cerniera secondo l'invenzione: in vista prospettica anteriore (dettaglio (a)), in vista prospettica posteriore (dettaglio (b)), in vista frontale posteriore (dettaglio (c)), in pianta dall'alto (dettaglio (d)), in sezione longitudinale lungo il piano indicato con E-E in figura 17(d) (dettaglio (e)), in sezione trasversale nel piano indicato con E"-E" in figura 17(c) (dettaglio (f)), in sezione trasversale nel piano indicato con E'-E' in figura 17(c) (dettaglio (g)).
Figura 18 illustra una variante del secondo braccio del dispositivo di articolazione della cerniera di figura 17; in vista prospettica anteriore (dettaglio (a)), in vista prospettica posteriore (dettaglio (b)), in vista frontale posteriore (dettaglio (c)), in pianta dall'alto (dettaglio (d)), in sezione longitudinale lungo il piano indicato con E"'-E"' in figura 18(d) (dettaglio (e)), in sezione trasversale nel piano indicato con E<v>-E<v>in figura 18(c) (dettaglio (f)), in sezione trasversale nel piano indicato con E<IV>-E<1V>in figura 18(c) (dettaglio (g)).
- Figura 19 illustra una prima biella del dispositivo di articolazione della cerniera secondo l'invenzione: in vista prospettica anteriore (dettaglio (a)), in vista prospettica posteriore (dettaglio (b)), in vista frontale posteriore (dettaglio (c)), in pianta dall’alto (dettaglio (d)), in sezione longitudinale lungo il piano indicato con F-F in figura 19(d) (dettaglio (e)), in sezione trasversale nel piano indicato con F'-F<1>in figura 19(c) (dettaglio (f)), in sezione trasversale nel piano indicato con F"-F" in figura 19(c) (dettaglio (g))·
Figura 20 illustra una variante della prima biella del dispositivo di articolazione della cerniera di figura 19: in vista prospettica anteriore (dettaglio (a)), in vista prospettica posteriore (dettaglio (b)), in vista frontale posteriore (dettaglio (c)), in pianta dall'alto (dettaglio (d)), in sezione longitudinale lungo il piano indicato con F"-F" in figura 20(d) (dettaglio (e)), in sezione trasversale nel piano indicato con F<1V>-F<1V>in figura 20(c) (dettaglio (f)), in sezione trasversale nel piano indicato con F<v>-F<v>in figura 20(c) (dettaglio (g)).
Figura 21 illustra una seconda biella del dispositivo di articolazione della cerniera secondo l'invenzione: in vista prospettica anteriore (dettaglio (a)), in vista prospettica posteriore (dettaglio (b)), in vista frontale posteriore (dettaglio (c)), in pianta dall'alto (dettaglio (d)), in sezione longitudinale lungo il piano indicato con G-G in figura 21(d) (dettaglio (e)), in sezione trasversale nel piano indicato con G'-G' in figura 21(c) (dettaglio (f)).
Figura 22 illustra una variante della seconda biella del dispositivo di articolazione della cerniera di figura 21; in vista prospettica anteriore (dettaglio (a)), in vista prospettica posteriore (dettaglio (b)), in vista frontale posteriore (dettaglio (c)), in pianta dall'alto (dettaglio (d)), in sezione longitudinale lungo il piano indicato con G"-G" in figura 22(d) (dettaglio (e)), in sezione trasversale nel piano indicato con G'"-G'" in figura 22(c) (dettaglio (f)).
Figure da 23 a 28 illustrano altrettante fasi di assemblaggio di una cerniera secondo l'invenzione nella variante di figura 1(a), in particolare: in figure 23(a) e 23(b) Γ inserimento di boccole di scorrimento alle estremità della prima e della seconda biella e, rispettivamente, del primo e del secondo braccio del dispositivo di articolazione; in figura 24(a) l'assemblaggio del dispositivo di articolazione e il suo montaggio, mediante i relativi perni, sul primo corpo mobile del primo corpo di collegamento e sul secondo corpo mobile del secondo corpo di collegamento e in figura 24(b) il relativo risultato finale in pianta dall’alto; nelle figure 25(a), 25(b) Γ inserimento del secondo corpo mobile del secondo corpo di collegamento all'interno del primo corpo mobile del secondo corpo di collegamento; in figure 26(a) e 26(b) il montaggio degli eccentrici di regolazione della posizione del secondo corpo mobile del secondo corpo di collegamento rispetto al primo corpo mobile del secondo corpo di collegamento; in figura 27(a) l'inserimento del gruppo costituito dal primo e dal secondo corpo mobile del secondo corpo di collegamento all'interno della rispettiva struttura di supporto; in figura 27(a) e 27(b) il montaggio dell'eccentrico di regolazione della posizione del primo corpo mobile del secondo corpo di collegamento rispetto alla relativa struttura di supporto; sempre in figura 27(a) e 27(b) il montaggio della vite di blocco del primo corpo mobile del secondo corpo di collegamento sulla struttura di supporto di quest’ultimo; in figura 28(a) finserimento, nelle rispettive sedi di alloggiamento, degli attuatori della regolazione della posizione del primo corpo mobile del primo corpo di collegamento rispetto alla relativa struttura di supporto e, in figura 28(b) il montaggio del primo corpo mobile del primo corpo di collegamento nella relativa struttura di supporto.
Figura 29 illustra le analoghe fasi di assemblaggio di cui alla figura 28, con riferimento alla variante di cerniera di figura 2, nello specifico: in figura 29(a) sono mostrate due fasi del montaggio, sulla struttura di supporto del primo corpo di collegamento, di una variante dell'attuatore di regolazione della posizione del primo corpo mobile del primo corpo di collegamento rispetto alla relativa struttura di supporto.
Nelle allegate figure con il riferimento numerico 1 è complessivamente indicata una cerniera secondo l'invenzione. La cerniera 1 in generale comprende: un primo corpo di collegamento 2a destinato ad essere inserito alP interno di una rispettiva cavità di alloggiamento ricavata nello stipite o nell’anta della porta; un secondo corpo di collegamento 2b destinato ad essere inserito all 'interno di una rispettiva cavità di alloggiamento ricavata nell’anta o nello stipite della porta; un dispositivo di articolazione 3 che connette tra loro il primo 2a e il secondo 2b corpo di collegamento permettendone il movimento relativo tra una condizione di chiusura, corrispondente alla chiusura della porta, e una condizione di completa apertura, corrispondente alla completa apertura della porta. Il primo corpo di collegamento 2a si sviluppa: in profondità lungo una prima direzione XI nello spazio coincidente con la direzione di inserimento nella rispettiva cavità di alloggiamento nello stipite o nell'anta; in larghezza lungo una seconda direzione YI nello spazio perpendicolare alla prima direzione XI; in lunghezza lungo una terza direzione ZI nello spazio perpendicolare sia alla prima XI che alla seconda Y1 direzione. Il secondo corpo di collegamento 2b si sviluppa: in profondità lungo una quarta direzione X2 nello spazio coincidente con la direzione di inserimento nella rispettiva cavità di alloggiamento nell'anta o nello stipite; in larghezza lungo una quinta direzione Y2 nello spazio perpendicolare alla quarta direzione X2; in lunghezza lungo una sesta direzione Z2 nello spazio perpendicolare sia alla quarta X2 che alla quinta Y2 direzione. La prima direzione XI è quindi la direzione della profondità XI del primo corpo di collegamento 2a, mentre la quarta direzione X2 è la direzione della profondità nel secondo corpo di collegamento 2b; la seconda direzione Y1 è la direzione della larghezza del primo corpo di collegamento 2a, mentre la quinta direzione Y2 è la direzione della larghezza del secondo corpo di collegamento 2b; la terza direzione ZI è la direzione della lunghezza del primo corpo di collegamento 2a, mentre la sesta direzione Z2 è la direzione della lunghezza del secondo corpo di collegamento 2b, Le due teme cartesiane (ΧΙ,ΥΙ,ΖΙ) e (X2,Y2,Z2) così definite sono mostrate a scopo illustrativo nelle figure 1(a), 3, 4(c), 4(d), 5(c), 5(d), 6(c), 6(d), 7(d), 7(e), 8(d), 8(e), 9(d), 9(e), 10(d), 10(e), 12, 13(b), 14(b), 14(c), Nella condizione di chiusura il primo 2a e il secondo 2b corpo di collegamento definiscono in combinazione tra loro una sede in cui viene racchiuso il dispositivo di articolazione 3, Il primo 2a e il secondo 2b corpo di collegamento presentano due fianchi 21a, 22a; 2Ib, 22b contrapposti rispetto ad un piano definito dalla direzione della profondità XI, X2 e dalla direzione della lunghezza ZI, Z2. Di detti due fianchi 21 a, 22a; 2Ib, 22b quello interno 2 la, 21b è il fianco che nel movimento di apertura-chiusura della cerniera 1 percorre la traiettoria più breve, quello esterno essendo l'altro 22a, 22b,
11 primo 2a o il secondo 2b corpo di collegamento comprende una struttura di supporto 4a, 4b, Preferibilmente, come illustrato nelle figure, sia il primo 2a che il secondo 2b corpo di collegamento comprende una rispettiva struttura di supporto 4a, 4b.
La struttura di supporto 4a, 4b a sua volta comprende una parte centrale 40a, 40b e due parti estreme 41 a, 4Ib, collocate da parti opposte della parte centrale 40a, 40b lungo la direzione della lunghezza ZI, Z2 del rispettivo corpo di collegamento 2a, 2b. La parte centrale 40a, 40b è destinata ad alloggiare parte del dispositivo di articolazione 3. Questo può essere fatto direttamente o, come si vedrà anche nel seguito (e come, in particolare e preferibilmente, illustrato nelle figure allegate), mediante corpi intermedi. Le due parti estreme 41 a, 41b sono destinate ad interagire con e/o alloggiare mezzi di fissaggio del corpo di collegamento 2a, 2b allo stipite o all'anta.
Secondo una prima soluzione inventiva, illustrata in particolare nelle figure da 4 a 6, la struttura di supporto 4a, 4b è sagomata a partire da un unico foglio metallico in un unico pezzo concavo avente concavità rivolta in una direzione opposta alla direzione della profondità XI, X2 del corpo di collegamento 2a, 2b e definita da un fondo 42a, 42b della struttura di supporto 4a, 4b e da pareti laterali 43 a, 43b della struttura di supporto 4a, 4b che realizzano un bordo perimetrale del fondo 42a, 42b continuo, unito al fondo 42a, 42b senza soluzione di continuità del materiale di cui è costituito detto unico foglio metallico e circondante completamente il fondo 42a, 42b secondo una curva chiusa attorno alla direzione della profondità XI, X2 del corpo di collegamento 2a, 2b. Essendo sostanzialmente scatolare, composta da un unico foglio metallico sagomato che realizza contemporaneamente sia il fondo 42a, 42b che le relative pareti laterali 43a, 43b (che racchiudono il fondo 42a, 42b su tutti i lati sia nella parte centrale 40a, 40b che nelle parti estreme 4 la, 41b senza soluzione di continuità), la struttura di supporto 4a, 4b presenta una forma che è in grado di resistere alle sollecitazioni meccaniche in maniera estremamente efficace e può quindi essere realizzata con un materiale in foglio, per esempio in acciaio, che presenta uno spessore che, a parità di caratteristiche meccaniche, è notevolmente minore di quello delle cerniere dell'arte nota, ottenendo un notevole risparmio di materiale e di costi. Inoltre, la sostanziale scatolarità della struttura di supporto 4a, 4b protegge la cerniera in caso di necessità di schiumatura della cavità di alloggiamento con poliuretano espanso o simile materiale. La struttura di supporto 4a, 4b così configurata può essere ottenuta con la tecnica dell'imbutitura (detta anche "drawing", o "deep drawing ') secondo le pratiche del settore. Le pareti laterali 43a, 43b possono presentare un'altezza dal fondo 42a, 42b non uniforme e/o variata in funzione delle esigenze (in particolare per consentire l'alloggiamento e/o il passaggio di altre parti della cerniera 1, per esempio di porzioni del dispositivo di articolazione 3). La continuità tra pareti laterali 43 a, 43b e fondo 42a, 42b della struttura di supporto 4a, 4b non implica l'assenza assoluta di aperture. Senza pregiudicare sostanzialmente la tenuta meccanica della struttura di supporto 4a, 4b possono essere previste localmente delle aperture in corrispondenza della giunzione tra fondo 42a, 42b e bordo perimetrale dello stesso, oppure in altre parti della struttura di supporto 4a, 4b. Nello specifico, nella zona di giunzione tra il proprio fondo 42a, 42b e le proprie pareti laterali 43 a, 43b e/o sul proprio fondo 42a, 42b e/o sulle proprie pareti laterali 43a, 43b la struttura di supporto 4a, 4b prevede una o più aperture passanti localizzate 44a, 44b realizzate a scopo di alleggerimento della struttura e/o di servizio funzionale. In particolare, in corrispondenza di almeno una di dette una o più aperture passanti localizzate 44a, 44b il fondo 42a, 42b è ripiegato a formare un manicotto 45a, 45b che almeno parzialmente circonda detta almeno una di dette una o più aperture passanti localizzate 44a, 44b e si protende in allontanamento dal fondo 42a, 42b per una distanza predeterminata verso l'interno o verso l'esterno della concavità della struttura di supporto 4a, 4b, Come si vedrà anche nel seguito, queste aperture passanti 44a, 44b possono essere utilizzate per l'impegno di viti di serraggio o di mezzi di regolazione della posizione. Nel caso in cui sia presente il manicotto 45 a, 45b quest'ultimo (eventualmente filettato) può servire come guida per le viti e/o per i mezzi di regolazione. In alcuni casi, l'apertura passante 42a, 42b può non avere una connotazione direttamente funzionale e il manicotto 45a, 45b creato attorno ad essa può essere utilizzato come elemento di guida. Le aperture passanti possono essere ottenute per foratura dell'unico foglio metallico da cui è sagomata la struttura di supporto. I manicotti relativi possono anch'essi essere ottenuti nel corso delle operazioni di imbutitura.
Come illustrato nelle figure, il fondo 42a, 42b della struttura di supporto 4a, 4b è sagomato e comprende, lungo la direzione della lunghezza ZI, Z2 del corpo di collegamento 2a, 2b una pluralità di porzioni di pavimento 420a, 420b ciascuna delle quali si sviluppa prevalentemente in un rispettivo piano parallelo alla direzione della lunghezza ZI, Z2 e alla direzione della larghezza Yl, Y2 del corpo di collegamento 2a, 2b. Il fondo 42a, 42 b della struttura di supporto 4a, 4b inoltre comprende una o più porzioni trasversali 421 a, 42 Ib ciascuna delle quali si sviluppa prevalentemente in un rispettivo piano parallelo alla direzione della profondità XI, X2 e raccorda tra loro, senza soluzioni di continuità nel materiale costituente detto unico foglio metallico, due contigue e diverse porzioni di pavimento 420a, 420b. In corrispondenza di dette porzioni trasversali 42 la, 42 Ib il bordo perimetrale realizzato dalle pareti laterali 43 a, 43b si raccorda con dette porzioni trasversali 42 la, 42 Ib senza soluzione di continuità nel materiale costituente detto unico foglio metallico. In particolare, preferibilmente, come illustrato nelle figure, almeno una o più delle una o più porzioni trasversali 421 a, 42 Ib del fondo 42a, 42b della struttura di supporto 4a, 4b si sviluppa prevalentemente in un rispettivo piano parallelo sia alla direzione della profondità XI, X2 che alla direzione della larghezza Yl, Y2.
La struttura di supporto 4a, 4b sagomata da un unico foglio metallico quindi può comprendere zone di diversa profondità per 1 alloggiamento di altre componenti della cerniera 1 o per altri scopi. La parte centrale 40a, 40 b della struttura di supporto 4a, 4b può comprendere una o più delle porzioni di pavimento 420a, 420b del fondo 42a, 42b, ciascuna collocata ad una sua propria profondità predeterminata lungo la direzione della profondità XI, X2 del corpo di collegamento 2a, 2b. Le parti estreme 4 la, 41b della struttura di supporto 4a, 4b possono comprendere a loro volta una o più delle porzioni di pavimento 420a, 420b del fondo 42a, 42b, ciascuna collocata ad una sua propria profondità predeterminata lungo la direzione della profondità XI, X2 del corpo di collegamento 2a, 2b, preferibilmente inferiore a quella delle porzioni di pavimento 420a, 420b della parte centrale 40a, 40b. Questo tipo di struttura può consentire l'alloggiamento di ulteriori parti della cerniera 1 nella parte centrale 40a, 40b della struttura di supporto 4a, 4b, in particolare Γ alloggiamento di almeno parte del dispositivo di articolazione I, mantenendo contenuti gli ingombri della cerniera I nella direzione della profondità XI, X2 del corpo di collegamento 2a, 2b. Preferibilmente, le parti estreme 4 la, 41 b della struttura di supporto 4a, 4b comprendono ciascuna una rispettiva porzione 410a, 4I0b distale dalla parte centrale 40a, 40b e una rispettiva porzione 41 la, 41 Ib prossimale alla parte centrale 40a, 40b, La porzione prossimale 41 la, 41 Ib comprende una o più delle porzioni di pavimento 420a, 420b del fondo 42a, 42b, ciascuna collocata ad una sua propria profondità predeterminata lungo la direzione della profondità XI, X2 del corpo di collegamento 2a, 2b che è inferiore a quella delle porzioni di pavimento 420a, 420b della parte centrale 40a, 40b. La porzione distale 410a, 410b comprende a sua volta una o più delle porzioni di pavimento 420a, 420b del fondo 42a, 42b, ciascuna collocata ad una sua propria profondità predeterminata lungo la direzione della profondità XI, X2 del corpo di collegamento 2a, 2b che è inferiore a quella delle porzioni di pavimento 420a, 420b della porzione prossimale 41 la, 41 lb. In questo modo si realizza una struttura nella quale le varie porzioni della struttura di supporto 4a, 4b, tutte sagomate dallo stesso unico foglio metallico, sono tutte concave, le parti estreme 4 la, 41b presentando così delle cavità per l'alloggiamento di altre parti della cerniera 1. Una struttura siffatta è sempre tutta ottenibile per imbutitura dall'unico foglio metallico da cui è sagomata la struttura di supporto 4a, 4b. Nelle figure 4, 5, 6 è illustrato un caso particolare di questa struttura, in cui sia nella parte centrale 40a, 40b che nelle porzioni distale 410a, 41 la e prossimale 41 la, 41 lb della struttura di supporto 4a, 4b il fondo 42a, 42b presenta una unica, rispettiva porzione di pavimento 420a,420b e le sole rispettive porzioni trasversali 411 a, 41 lb necessarie a delimitare e connettere tra loro dette porzioni di pavimento 420a,420b, Preferibilmente, i mezzi di fissaggio del corpo di collegamento 2a, 2b (in particolare allo stipite, o alla porta) sono alloggiati nelle parti estreme 41 a, 41b, preferibilmente in una porzione 41 Oa, 410b delle parti estreme 41 a, 41b distale dalla parte centrale 40a, 40b (in particolare, nello specifico, in quella concava sopra descritta e illustrata, tra le altre, nelle figure da 4 a 6. Vantaggiosamente, in una forma di realizzazione dell'invenzione illustrata in particolare nella figura 12, i mezzi di fissaggio del corpo di collegamento 2a, 2b (in particolare allo stipite o alla porta) comprendono, per ciascuna parte estrema 41 a, 41b un inserto distanziale 202 inseribile in una cavità della parte estrema 41 a, 41b, (preferibilmente nella porzione distale 410a,410b). L'inserto distanziale 202 presenta un foro passante 203 (preferibilmente con apertura di ingresso a pareti svasate) che quando l'inserto distanziale 202 è alloggiato nella parte estrema 41a, 41b si pone in corrispondenza di un foro passante 200 praticato sul fondo 42a, 42b della struttura di supporto 4a, 4b, I mezzi di fissaggio del corpo di collegamento 2a, 2b inoltre comprendono una vite di fissaggio 201 inseribile contemporaneamente nel foro passante 203 dell'inserto distanziale 202 e nel foro passante 200 del fondo 42a, 42b per fissare il corpo di collegamento 2a, 2b al relativo stipite o alla relativa porta. L'inserto distanziale 202 prevede un foro ausiliario 204 per l'inserimento di una vite di blocco 205 per una mostrina 206 di copertura della parte estrema 41 a, 41b della struttura di supporto 4a, 4b. L'inserto distanziale 202 è sagomato come un unico corpo concavo da un rispettivo ulteriore unico foglio metallico e inserito nella parte estrema 4 la, 41 b della struttura di supporto 4a, 4b con concavità rivolta nella direzione della profondità XI, X2 del corpo di collegamento 2a, 2b (figura 12).
Tutto quanto sopra descritto relativamente alla struttura di supporto 4a, 4b può essere realizzato solo in uno dei due corpi di collegamento 2a, 2b o in entrambi. Il primo 2a e/o il secondo 2b corpo di collegamento comprende inoltre uno o più inserti mobili alloggiati nella struttura di supporto 4a, 4b mobili rispetto a quest'ultima per una regolazione di posizione della cerniera 1 e destinati ad impegnare, direttamente o indirettamente, parte del dispositivo di articolazione 3. Detti inserti mobili possono essere posizionati in entrambi i corpi di collegamento 2a, 2b (in particolare nella relativa struttura di supporto 4a, 4b) o solo in uno di essi. Preferibilmente ciascuno di detti uno o più inserti mobili è sagomato a partire da un rispettivo unico foglio metallico, come si descriverà in dettaglio nel seguito. Detti inserti mobili possono essere alloggiati anche in uno o più corpi intermedi a loro volta inseriti nella struttura di supporto 4a, 4b, Detti corpi intermedi possono essere, per esempio, corpi mobili come saranno descritti nel seguito. Detti inserti mobili possono coincidere essi stessi con uno o più corpi mobili, come ancora una volta descritto nel seguito.
Il primo 2a e/o il secondo 2b corpo di collegamento (preferibilmente entrambi, come anche successivamente sarà descritto) comprende almeno un inserto mobile 5 a, 5b. Detto almeno un inserto mobile 5a, 5b preferibilmente e vantaggiosamente è sagomato a partire da un rispettivo unico foglio metallico in un unico pezzo comprendente una porzione 500a, 500b trasversale alla direzione della lunghezza ZI, Z2 del corpo di collegamento 2a, 2b. Detta porzione 500a, 500b trasversale, da un proprio lato 50 la, 50 lb rivolto in direzione opposta rispetto alla direzione della profondità XI, X2 del corpo di collegamento 2a, 2b, si prolunga, senza soluzione di continuità nel materiale costituente l'unico foglio metallico da cui è sagomato detto almeno un inserto mobile 5a, 5b e ripiegandosi attorno ad un asse parallelo alla direzione della larghezza Yl, Y2 del corpo di collegamento 2a, 2b, in porzioni di flangia piana 533, 533'. Dette porzioni di flangia piana 533, 533' giacciono parallelamente ad un piano definito da una direzione parallela alla direzione della larghezza Yl, Y2 del corpo di collegamento 2a, 2b e da una direzione parallela alla direzione della lunghezza ZI, Z2 del corpo di collegamento 2a, 2b. A dette porzioni di flangia piana 533, 533' è operativamente impegnato un organo di regolazione 7, 8 della posizione di detto almeno un inserto mobile 5 a, 5b rispetto alla struttura di supporto 4a, 4b. Nella sua forma più semplice, l'inserto mobile 5 a, 5b può essere realizzato per semplice piegatura e tranciatura di un foglio metallico in una semplice struttura a "L", una delle cui appendici realizza la porzione di flangia piana 533, 533'; oppure può essere realizzato per semplice piegatura e tranciatura di un foglio metallico in una semplice struttura a "U" dotata di appendici opposte che realizzano ciascuna una corrispondente porzione di flangia piana. In questa veste semplice, tuttavia, si richiede un elevato spessore del foglio metallico per garantire una adeguata resistenza meccanica. Secondo l'invenzione, preferibilmente, detto almeno un inserto mobile 5 a, 5b è sagomato a partire da un rispettivo unico foglio metallico in un unico pezzo concavo avente concavità definita da un fondo 52a, 52b dell'almeno un inserto mobile 5a, 5b e da pareti laterali 53 a, 53b dell'almeno un inserto mobile 5 a, 5b che si alzano dal fondo 52a, 52b in direzione opposta a quella della profondità XI, X2 del corpo di collegamento 2a, 2b e si sviluppano prevalentemente parallelamente a detta direzione della profondità XI, X2 realizzando un bordo perimetrale del fondo 52a, 52b continuo, unito al fondo 52a, 52b senza soluzione di continuità del materiale di cui è costituito detto rispettivo unico foglio metallico e circondante il fondo 52a, 52b su almeno due lati consecutivi secondo una curva che si sviluppa attorno alla direzione della profondità XI, X2 del corpo di collegamento 2a, 2b. Di detti almeno due lati consecutivi il primo (indicato con I nella figura 14(c)) è parallelo alla direzione della larghezza Yl, Y2 del corpo di collegamento 2a, 2b, il secondo (indicato con II nella figura 14(c)) è parallelo alla direzione della lunghezza ZI, Z2 del corpo di collegamento 2a, 2b. I lati consecutivi primo I e secondo II sopra citati sono intesi in modo puramente geometrico, per indicare semplicemente da quale parte attorno alla direzione della profondità XI, X2 si sviluppa il corrispondente tratto della curva definita dal bordo perimetrale. Ovviamente, detta curva può essere un arco più o meno completo di cerchio o qualsiasi altra curva geometrica opportuna (arco ellittico, parabolico o genericamente curvo, porzione di retta, linea spezzata, ecc..., oppure una qualsiasi opportuna combinazione delle medesime). Negli esempi illustrati a scopo esemplificativo, ma non limitativo, nelle figure le pareti laterali formanti il bordo perimetrale sono rappresentate come elementi sostanzialmente piani con raccordi curvi, più o meno pronunciati, alle altre porzioni dell’ inserto mobile 5a, 5b. La parete laterale 53a, 53b corrispondente al primo lato I coincide con detta porzione 500a, 500b trasversale alla direzione della lunghezza ZI, Z2 del corpo di collegamento 2a, 2b. In questo modo, l'inserto mobile 5a, 5b presenta una struttura scatolare che permette la sua realizzazione per imbutitura da un foglio metallico di spessore contenuto, con risparmio di materiale e di costi. Come illustrato in particolare in figura 14, l'inserto mobile 5a può avere una struttura sostanzialmente a "L" e comprendere quindi una sola porzione di flangia piana 533. Nel caso in cui esso presenti una struttura concava come quella illustrata in figura 14 e sopra descritta, il bordo perimetrale del suo fondo 52a circonda quest'ultimo solo su due lati consecutivi (il primo I e il secondo II), in modo da permettere agevolmente (se del caso) l'impegno diretto del dispositivo di articolazione 3 (indicato schematicamente in tratteggio in figura 14(a)) sull'inserto mobile 5a. Questa condizione è illustrata in figura 14 con riferimento agli inserti mobili 5 a del primo corpo di collegamento 2a, ma si intende che analoga configurazione potrebbe essere realizzata anche per gli inserti mobili 5b del secondo corpo di collegamento 2b. Preferibilmente, la cerniera 1 comprende un ulteriore inserto mobile 5a, 5b identico e simmetrico a detto almeno un inserto mobile 5a, 5b rispetto ad un piano mediano del corpo di collegamento 2a, 2b parallelo sia alla direzione della larghezza Yl, Y2 che alla direzione della profondità XI, X2 del corpo di collegamento 2a, 2b. Questa condizione è illustrata in figura 14 con riferimento agli inserti mobili 5 a del primo corpo di collegamento 2a, ma si intende che analoga configurazione potrebbe essere realizzata anche per gli inserti mobili 5b del secondo corpo di collegamento 2b. La cerniera 1 preferibilmente comprende inoltre un ulteriore organo di regolazione 7, 8 della posizione di detto ulteriore inserto mobile 5 a, 5b rispetto alla struttura di supporto 4a, 4b operativamente impegnato su detto ulteriore inserto mobile 5a, 5b. Vantaggiosamente, detto almeno un inserto mobile 5a, 5b e detto ulteriore inserto mobile 5 a, 5b sono resi tra loro solidali dalla parte del dispositivo di articolazione 3 alloggiata nel corpo di collegamento 2a, 2b (come illustrato in tratteggio in figura 14(a) per il primo corpo di collegamento 2a, rappresentazione che si intende estensibile, riguardo a questa caratteristica, anche al secondo corpo di collegamento 2b). In particolare, preferibilmente, detto almeno un inserto mobile 5 a, 5b e detto ulteriore inserto mobile 5a, 5b sono resi tra loro solidali da/in corrispondenza di almeno un asse fisso di rotazione 3 la, 31b del dispositivo di articolazione 3.
In alternativa alla configurazione dei due inserti mobili simmetrici separati (preferibilmente mantenuti solidali dall'impegno con il dispositivo di articolazione 3) f almeno un inserto mobile 5a, 5b può essere almeno un corpo mobile 5 a, 5b come di seguito descritto (oppure, a seconda delle esigenze, essere inserito in almeno un corpo mobile 5 a, 5b, 6b come di seguito descritto).
Nello specifico, almeno un inserto mobile 5a, 5b è almeno un corpo mobile 5 a, 5b sagomato a partire da un rispettivo unico foglio metallico in un unico pezzo concavo avente concavità definita da un fondo 52a, 52b di detto almeno un corpo mobile 5a, 5b e da pareti laterali 53a, 53b di detto almeno un corpo mobile 5a, 5b che si alzano dal fondo 52a, 52b in direzione opposta a quella della profondità XI, X2 del corpo di collegamento 2a, 2b e si sviluppano prevalentemente parallelamente a detta direzione della profondità XI, X2 realizzando un bordo perimetrale del fondo 52a, 52b continuo, unito al fondo 52a, 52b senza soluzione di continuità del materiale di cui è costituito detto rispettivo unico foglio metallico e circondante il fondo 52a, 52b su almeno tre lati consecutivi secondo una curva che si sviluppa attorno alla direzione della profondità XI, X2 del corpo di collegamento 2a, 2b. Con riferimento, in particolare, alle figure da 7 a 9, di detti almeno tre lati consecutivi il primo I e il terzo III sono paralleli alla direzione della larghezza Yl, Y2 del corpo di collegamento 2a, 2b, il secondo II essendo parallelo alla direzione della lunghezza ZI, Z2 del corpo di collegamento 2a, 2b. Anche in questo caso i lati consecutivi primo I, secondo, II e terzo III sopra citati sono intesi in modo puramente geometrico, per indicare semplicemente da quale parte attorno alla direzione della profondità XI, X2 si sviluppa il corrispondente tratto della curva definita dal bordo perimetrale. Ovviamente, detta curva può essere un arco più o meno completo di cerchio o qualsiasi altra curva geometrica opportuna (arco ellittico, parabolico o genericamente curvo, porzione di retta, linea spezzata, ecc,.., oppure una qualsiasi opportuna combinazione delle medesime). Negli esempi illustrati a scopo esemplificativo, ma non limitativo, nelle figure le pareti laterali formanti il bordo perimetrale sono rappresentate come elementi sostanzialmente piani con raccordi curvi, più o meno pronunciati, alle altre porzioni di detto almeno un corpo mobile 5a, 5b. La parete laterale 53 a, 53b corrispondente al primo lato I coincide con detta porzione 500a, 500b trasversale alla direzione della lunghezza ZI, Z2 del corpo di collegamento 2a, 2b. In particolare, anche in questo caso detta porzione 500a, 500b trasversale, da un proprio lato 50 la, 50 Ib rivolto in direzione opposta rispetto alla direzione della profondità XI, X2 del corpo di collegamento 2a, 2b, si prolunga, senza soluzione di continuità nel materiale costituente l'unico foglio metallico da cui è sagomato detto almeno un inserto mobile 5a, 5b (che realizza detto almeno un corpo mobile 5a, 5b) e ripiegandosi attorno ad un asse parallelo alla direzione della larghezza Yl, Y2 del corpo di collegamento 2a, 2b, in porzioni di flangia piana 533, 533'. Dette porzioni di flangia piana 533, 533' giacciono parallelamente ad un piano definito da una direzione parallela alla direzione della larghezza Yl, Y2 del corpo di collegamento 2a, 2b e da una direzione parallela alla direzione della lunghezza ZI, Z2 del corpo di collegamento 2a, 2b. A dette porzioni di flangia piana 533, 533' è operativamente impegnato un organo di regolazione 7, 8 della posizione di detto almeno un inserto mobile 5 a, 5b (che realizza detto almeno un corpo mobile 5a, 5b) rispetto alla struttura di supporto 4a, 4b.
Come illustrato nelle figure da 7 a 9, preferibilmente la parete laterale 53 a, 53b corrispondente al terzo lato III realizza una ulteriore porzione 500a, 500b trasversale alla direzione della lunghezza ZI, Z2 del corpo di collegamento 2a, 2b identica a quella realizzata dalla parete laterale 53 a, 53b corrispondente al primo lato I e ad essa simmetrica rispetto ad un piano mediano del corpo di collegamento 2a, 2b parallelo sia alla direzione della larghezza Yl, Y2 che alla direzione della profondità XI, X2 del corpo di collegamento 2a, 2b. Nello specifico, anche questa ulteriore porzione 500a, 500b trasversale, da un proprio lato 50 la, 50 Ib rivolto in direzione opposta rispetto alla direzione della profondità XI, X2 del corpo di collegamento 2a, 2b, si prolunga, senza soluzione di continuità nel materiale costituente l'unico foglio metallico da cui è sagomato detto almeno un inserto mobile 5a, 5b (che realizza detto almeno un corpo mobile 5a, 5b) e ripiegandosi attorno ad un asse parallelo alla direzione della larghezza Yl, Y2 del corpo di collegamento 2a, 2b, in ulteriori, rispettive porzioni di flangia piana 533, 533' che giacciono parallelamente ad un piano definito da una direzione parallela alla direzione della larghezza Yl, Y2 del corpo di collegamento 2a, 2b e da una direzione parallela alla direzione della lunghezza ZI, Z2 del corpo di collegamento 2a, 2b, A dette ulteriori rispettive porzioni di flangia piana 533, 533' è operativamente impegnato un ulteriore organo di regolazione 7, 8 della posizione di detto almeno un inserto mobile 5 a, 5b rispetto alla struttura di supporto 4a, 4b.
In una forma dell'invenzione (si vedano in particolare le figure diverse dalla figura 14) e sia in presenza che in assenza di uno o più degli inserti mobili sopra descritti (che possono o meno essere utilizzati a seconda delle esigenze, e che possono coincidere o meno con l'almeno un corpo mobile come sopra descritto), il primo 2a e/o il secondo 2b corpo di collegamento comprende un primo corpo mobile 5 a, 5b alloggiato nella struttura di supporto 4a, 4b mobile rispetto a ques t'ultima per una regolazione di posizione della cerniera 1 e destinato ad alloggiare parte del dispositivo di articolazione 3, la struttura di supporto 4a, 4b così realizzando una struttura di alloggiamento per il primo corpo mobile 5a, 5b. Detto primo corpo mobile 5a, 5b (si vedano in particolare le figure 7, 8, 9) è sagomato a partire da un rispettivo unico foglio metallico in un unico pezzo concavo avente concavità definita da un fondo 52a, 52b del primo corpo mobile 5a, 5b e da pareti laterali 53a, 53b del primo corpo mobile 5a, 5b che si alzano dal fondo 52a, 52b in direzione opposta a quella della profondità XI, X2 del corpo di collegamento 2a, 2b e si sviluppano prevalentemente parallelamente a detta direzione della profondità XI, X2 realizzando un bordo perimetrale del fondo 52a, 52b continuo, unito al fondo 52a, 52b senza soluzione di continuità del materiale di cui è costituito detto rispettivo unico foglio metallico e circondante il fondo 52a, 52b su almeno tre lati consecutivi secondo una curva che si sviluppa attorno alla direzione della profondità XI, X2 del corpo di collegamento 2a, 2b. Di detti almeno tre lati consecutivi il primo I e il terzo III sono paralleli alla direzione della larghezza Yl, Y2 del corpo di collegamento 2a, 2b, mentre il secondo II è parallelo alla direzione della lunghezza ZI, Z2 del corpo di collegamento 2a, 2b.
Anche in questo caso i lati consecutivi primo I, secondo, II e terzo III sopra citati sono intesi in modo puramente geometrico, per indicare semplicemente da quale parte attorno alla direzione della profondità XI, X2 si sviluppa il corrispondente tratto della curva definita dal bordo perimetrale. Ovviamente, detta curva può essere un arco più o meno completo di cerchio o qualsiasi altra curva geometrica opportuna (arco ellittico, parabolico o genericamente curvo, porzione di retta, linea spezzata, ecc..,, oppure una qualsiasi opportuna combinazione delle medesime). Negli esempi illustrati a scopo esemplificativo, ma non limitativo, nelle figure le pareti laterali formanti il bordo perimetrale sono rappresentate come elementi sostanzialmente piani con raccordi curvi, più o meno pronunciati, alle altre porzioni del primo corpo mobile 5 a, 5b.
D primo 2a e/o il secondo 2b corpo di collegamento comprende inoltre un secondo corpo mobile. Nelle figure, detto secondo corpo mobile è indicato come 6b ed illustrato nel solo secondo corpo di collegamento 2b, In generale, tuttavia, la cerniera 1 secondo l'invenzione può prevedere una struttura annidata con un tale secondo corpo mobile anche sul primo corpo di collegamento 2a, in funzione delle esigenze. Pertanto, e salvo diversa esplicita menzione, nel seguito si intenderà possibile anche sul primo corpo di collegamento 2a la presenza di un secondo corpo mobile 6b con analoghe caratteristiche. Il secondo corpo mobile 6b è alloggiato nel primo corpo mobile 5b, mobile rispetto a quest'ultimo per una ulteriore regolazione di posizione della cerniera 1 e destinato ad alloggiare parte del dispositivo di articolazione 3. Il primo corpo mobile 5b così realizza una struttura di alloggiamento per il secondo corpo mobile 6b. Detto secondo corpo mobile 6b è sagomato a partire da un rispettivo unico foglio metallico in un unico pezzo concavo avente concavità definita da un fondo 62b del secondo corpo mobile 6b e da pareti laterali 63b del secondo corpo mobile 6b che si alzano dal fondo 62b in direzione opposta a quella della profondità X2 del corpo di collegamento 2b e si sviluppano prevalentemente parallelamente a detta direzione della profondità X2 realizzando un bordo perimetrale del fondo 62b continuo, unito al fondo 62b senza soluzione di continuità del materiale di cui è costituito detto rispettivo unico foglio metallico e circondante il fondo 62b su almeno tre lati consecutivi secondo una curva che si sviluppa attorno alla direzione della profondità X2 del corpo di collegamento 2b, Di detti almeno tre lati consecutivi il primo Γ e il terzo III' sono paralleli alla direzione della larghezza Y2 del corpo di collegamento 2b, il secondo ΙΓ è parallelo alla direzione della lunghezza Z2 del corpo di collegamento 2b.
Il primo 2a e/o il secondo 2b corpo di collegamento può comprendere una pluralità di secondi corpi mobili 6b alloggiati l'uno nell'altro ciascuno mobile rispetto all'altro e rispetto al primo corpo mobile 5b per una rispettiva ulteriore regolazione di posizione della cerniera 1, Il primo corpo mobile 5b così realizza una struttura di alloggiamento per il primo dei secondi corpi mobili 6b di detta pluralità e ciascun secondo corpo mobile 6b, a sua volta, così realizza una rispettiva struttura di alloggiamento per il secondo corpo mobile 6b in esso alloggiato. Anche se nelle figure è illustrata la presenza di un solo secondo corpo mobile 6b, è evidente come possano esserne previsti uno o più altri, inseriti l’uno nell’altro a formare una corrispondente struttura annidata. Ciascuno di detti secondi corpi mobili 6b è sagomato a partire da un rispettivo unico foglio metallico in un unico pezzo concavo avente concavità definita da un rispettivo fondo 62b e da rispettive pareti laterali 63b che si alzano dal fondo 62b in direzione opposta a quella della profondità X2 del corpo di collegamento 2b e si sviluppano prevalentemente parallelamente a detta direzione della profondità X2 realizzando un bordo perimetrale del fondo 62b continuo, unito al fondo 62b senza soluzione di continuità del materiale di cui è costituito detto rispettivo unico foglio metallico e circondante il fondo 62b su almeno tre lati consecutivi secondo una curva che si sviluppa attorno alla direzione della profondità X2 del corpo di collegamento 2b. Di detti almeno tre lati consecutivi il primo Γ e il terzo III" sono paralleli alla direzione della larghezza Y2 del corpo di collegamento 2b, il secondo ΙΓ essendo parallelo alla direzione della lunghezza Z2 del corpo di collegamento 2b.
Anche in questo caso, relativamente al secondo corpo mobile 6b (o a uno qualsiasi dei secondi corpi mobili 6b della rispettiva pluralità di secondi corpi mobili 6b), i lati consecutivi primo Γ, secondo, ΙΓ e terzo III’ sopra citati sono intesi in modo puramente geometrico, per indicare semplicemente da quale parte attorno alla direzione della profondità X2 si sviluppa il corrispondente tratto della curva definita dal bordo perimetrale. Ovviamente, detta curva può essere un arco più o meno completo di cerchio o qualsiasi altra curva geometrica opportuna (arco ellittico, parabolico o genericamente curvo, porzione di retta, linea spezzata, ecc..., oppure una qualsiasi opportuna combinazione delle medesime). Negli esempi illustrati a scopo esemplificativo, ma non limitativo, nelle figure le pareti laterali formanti il bordo perimetrale sono rappresentate come elementi sostanzialmente piani con raccordi curvi, più o meno pronunciati, alle altre porzioni del secondo corpo mobile 6b.
Essendo sostanzialmente scatolare, composto da un unico foglio metallico sagomato che realizza contemporaneamente sia il fondo 52a, 52b, 62b che le relative pareti laterali 53 a, 53b, 63b (che racchiudono senza soluzione di continuità il fondo 52a, 52b, 63b su almeno tre lati consecutivi, di cui uno parallelo alla direzione della lunghezza ZI, Z2 del corpo collegamento 2a, 2b), un corpo mobile 5a, 5b, 6b come sopra descritto (anche l' almeno un corpo mobile che può realizzare uno dei sopra descritti inserti mobili) presenta una forma che è in grado di resistere alle sollecitazioni meccaniche in maniera estremamente efficace e può quindi essere realizzato con un materiale in foglio, per esempio in acciaio, che presenta uno spessore che, a parità di caratteristiche meccaniche, è notevolmente minore di quello delle cerniere dell'arte nota, ottenendo un notevole risparmio di materiale e di costi. Un corpo mobile 5 a, 5b, 6b così configurato può essere ottenuto con la tecnica dell'imbutitura (detta anche "drawing", o "deep drawing") secondo le pratiche del settore. Le pareti laterali 53a, 53b, 63b possono presentare un'altezza dal fondo 52a, 52b, 62b non uniforme e/o variata in funzione delle esigenze (in particolare per consentire l'alloggiamento e/o il passaggio di altre parti della cerniera 1, per esempio di porzioni del dispositivo di articolazione 3), La continuità tra pareti laterali 53a, 53b, 63b e fondo 52a, 52b, 63b del corpo mobile 5a, 5b, 6b non implica l'assenza assoluta di aperture. Senza pregiudicare sostanzialmente la tenuta meccanica del corpo mobile 5a, 5b, 6b possono essere previste localmente delle aperture in corrispondenza della giunzione tra fondo 52a, 52b, 62b e bordo perimetrale dello stesso, oppure in altre parti del corpo mobile 5 a, 5b, 6b. Nello specifico, nella zona di giunzione tra il proprio fondo 52a, 52b, 62b e le proprie pareti laterali 53a, 53b, 63b e/o sul proprio fondo 52a, 52b, 62b e/o sulle proprie pareti laterali 53a, 53b, 63b il corpo mobile 5 a, 5b, 6b prevede una o più aperture passanti localizzate realizzate a scopo di alleggerimento della struttura e/o di servizio funzionale.
In almeno uno dei corpi mobili 5 a, 5b, 6b scelto tra il primo corpo mobile 5 a, 5b, il secondo corpo mobile 6b o i corpi mobili 6b della pluralità dei corpi mobili (preferibilmente in più di uno e ancor più preferibilmente in tutti i corpi mobili 5 a, 5b, 6b), la parete laterale 53 a, 53b, 63b corrispondente al primo lato I, Γ e la parete laterale 53a, 53b, 63b corrispondente al terzo lato III, ΙΙΓ del bordo perimetrale del rispettivo fondo 52a, 52b, 62b si prolungano, senza soluzione di continuità nel materiale costituente l'unico foglio metallico da cui è sagomato detto almeno uno dei corpi mobili 5a, 5b, 6b e ripiegandosi attorno ad un asse parallelo alla direzione della larghezza Yl, Y2 del corpo di collegamento 2a, 2b, in porzioni di flangia piana 533, 533', 633 giacenti in un piano definito da una direzione parallela alla direzione della larghezza Yl, Y2 del corpo di collegamento 2a, 2b e da una direzione parallela alla direzione della lunghezza ZI, Z2 del corpo di collegamento 2a, 2b, In particolare, dette pareti laterali 53a, 53b, 63b corrispondenti al primo Ι,Γ e al terzo lato III, ΙΙΓ del bordo perimetrale del rispettivo fondo 52a, 52b, 62b realizzano ciascuna una rispettiva porzione 500a, 500b, 600b trasversale alla direzione della lunghezza ZI, Z2 del corpo di collegamento 2a, 2b che da un proprio lato 501 a, 50 Ib, 60 Ib rivolto in direzione opposta rispetto alla direzione della profondità ZI , Z2 del corpo di collegamento 2a, 2b si prolunga, ripiegandosi attorno ad un asse parallelo alla direzione della larghezza Yl, Y2 del corpo di collegamento 2a, 2b, nelle corrispondenti porzioni di flangia piana 533, 533', 633. In dette porzioni di flangia piana 533, 533’, 633 possono essere impegnati corrispondenti attuatori di regolazione 7, 8 per la regolazione di posizione della cerniera 1.
La configurazione della cerniera I, qualora si desideri realizzare una regolazione di posizione (o più di una di dette regolazioni), può comprendere uno o più inserti mobili (anche sotto forma di corrispondenti corpi mobili) e/o uno o più corpi mobili su un corpo di collegamento o sull'altro o su entrambi secondo una qualsiasi combinazione a seconda delle esigenze.
In particolare, in aggiunta a quanto già detto, il primo 2a e/o il secondo 2b corpo di collegamento può comprendere inoltre uno o più inserti mobili alloggiati nel corpo mobile 5a, 5b, 6b distale da un fondo della parte centrale 40a, 40b della struttura di supporto 4a, 4b nella direzione opposta alla direzione della profondità XI, X2 del corpo di collegamento 2a, 2b, Detti uno o più inserti mobili sono mobili rispetto a detto corpo mobile 5 a, 5b, 6b distale per una regolazione di posizione della cerniera 1 e sono destinati ad impegnare, direttamente o indirettamente, parte del dispositivo di articolazione 3, Preferibilmente, anche ciascuno di detti uno o più inserti mobili è sagomato a partire da un rispettivo unico foglio metallico. Preferibilmente, inoltre uno o tutti di detti uno o più inserti mobili possono essere realizzati come sopra descritto, in particolare come corpi mobili.
In quanto segue, e salvo esplicita menzione, si descriveranno le caratteristiche comuni a un qualsiasi corpo mobile sottintendendo che esse si possano applicare ai corpi mobili che realizzano gli inserti mobili e/o ad uno qualsiasi dei corpi mobili sopra menzionati.
Preferibilmente, detto secondo lato II, ΙΓ di almeno uno dei corpi mobili 5 a, 5b, 6b del corpo di collegamento 2a, 2b (preferibilmente di due o più di essi, ancor più, preferibilmente di tutti i corpi mobili 5 a, 5b, 6b del corpo di collegamento 2a, 2b) è situato in corrispondenza del fianco interno 21 a, 21b del corpo di collegamento 2a, 2b. Questo permette di irrigidire la struttura là dove, solitamente, si concentra lo sforzo per effetto del cambiamento di configurazione del dispositivo di articolazione 3 nel passaggio della cerniera dalla condizione di chiusura a quella di apertura.
Vantaggiosamente, il bordo perimetrale di almeno uno dei corpi mobili 5 a, 5b, 6b del corpo di collegamento 2a, 2b (preferibilmente di due o più di essi, ancor più preferibilmente di tutti) è chiuso attorno al fondo 52a, 52b, 62b del corpo mobile 5a, 5b, 6b stesso, circondandolo anche su un suo quarto IV, IV lato parallelo e opposto al secondo II, ΙΓ. L'altezza della corrispondente parete laterale su detto quarto lato IV, IV può essere anche molto limitata, a seconda delle esigenze. Anche questo quarto lato IV, IV va inteso in senso puramente geometrico come sopra chiarito in relazione al primo Ι,Γ, secondo 11,11 e terzo III, Iir lato.
Come già anticipato, nella zona di giunzione tra il proprio fondo 52a, 52b, 62b e le proprie pareti laterali 53a, 53b, 63b e/o sul proprio fondo 52a, 52b, 62b e/o sulle proprie pareti laterali 53a, 53b, 63b almeno uno dei corpi mobili 5a, 5b, 6b del corpo di collegamento 2a, 2b prevede una o più aperture passanti localizzate realizzate a scopo di alleggerimento della struttura e/o di servizio funzionale.
Opportunamente, almeno uno dei corpi mobili 5 a, 5b, 6b del corpo di collegamento 2a, 2b, (preferibilmente due o più, ancor più preferibilmente tutti) comprende:
- una rispettiva parte centrale 50a, 50b, 60b destinata ad alloggiare parte del dispositivo di articolazione 3 e inserita in una parte centrale 40a, 40b, 50a,50b della rispettiva struttura di alloggiamento 4a, 4b, 5a, 5b;
- due rispettive parti estreme 5 la, 51b, 61b collocate da parti opposte della parte centrale 50a, 50b, 60b lungo la direzione della lunghezza ZI, Z2 del rispettivo corpo di collegamento 2a, 2b e accoppiate con una, preferibilmente la rispettiva, struttura di alloggiamento 4a, 4b, 5a, 5b su due parti estreme 41 a, 41b, 5 la, 51b di quest'ultima collocate da parti opposte della parte centrale 40a, 40b, 50a, 50b lungo la direzione della lunghezza ZI, Z2 del rispettivo corpo di collegamento 2a, 2b.
Le parti estreme 5 la, 51b, 61b di detto almeno uno dei corpi mobili 5a, 5b, 6b possono coincidere con le rispettive porzioni di flangia piana 533, 533', 633 sopra descritte. Le parti estreme 5 la, 51b, 6 la, 61b di detto almeno uno dei corpi mobili 5a, 5b, 6b sono accoppiate alla struttura di alloggiamento 4a, 4b, 5a, 5b su porzioni di dette due parti estreme 41a, 41b, 5 la, 51b della struttura di alloggiamento 4a, 4b, 5a, 5b prossimali alla sua parte centrale 40a, 40b, 50a, 50b. In particolare, preferibilmente, ciò si verifica per il primo corpo mobile (5a, 5b) nei confronti della struttura di supporto 4a, 4b, In questo caso, l'accoppiamento può sfruttare la guida e/o le sedi offerte alle parti estreme 5 la, 51b del primo corpo mobile 5a, 5b dalle zone definite da corrispondenti porzioni di pavimento 420a, 420b e porzioni trasversali 42 la, 42 Ib del fondo 42a, 42b della struttura di supporto 4a, 4b in combinazione con corrispondenti tratti delle pareti laterali 43a, 43b del fondo 42a, 42b della struttura di supporto 4a, 4b. Il corpo mobile 5 a, 6b (e/o, corrispondentemente, l'inserto mobile 5 a, o gli inserti mobili 5a) maggiormente distale nella direzione opposta alla direzione della profondità XI, X2 del corpo di collegamento 2a, 2b da un fondo della parte centrale 40a, 40b della struttura di supporto 4a, 4b, supporta almeno un asse fisso 3 la, 31b di rotazione del dispositivo di articolazione 3 parallelo alla direzione della lunghezza ZI, Z2 del corpo di collegamento 2a, 2b, Preferibilmente, detto almeno un asse fisso 3 la, 31b di rotazione è collocato in corrispondenza del fianco interno 2 la, 21b del corpo di collegamento 2a, 2b. Su detto corpo mobile 5a, 6b maggiormente distale, in corrispondenza del fianco interno 2 la, 21b del corpo di collegamento 2a, 2b le pareti laterali 53 a, 63b corrispondenti al primo I, Γ e al terzo III, III' lato del bordo perimetrale presentano ciascuna una rispettiva appendice 530a, 630b che si aggetta verso l'esterno del corpo mobile 5a, 6b in direzione opposta alla direzione della profondità XI, X2 del corpo di collegamento 2a, 2b. Dette rispettive appendici 530a, 630b sono l'una allineata con l'altra lungo un asse parallelo alla direzione della lunghezza ZI, Z2 del corpo di collegamento 2a, 2b e supportano detto almeno un asse fisso 3 la, 31b di rotazione del dispositivo di articolazione 3. Come visibile anche in figura 14, detta caratteristica si può ritrovare anche negli inserti mobili 5 a che non si realizzano come corpi mobili, in particolare come prolungamento della porzione trasversale 500a.
Vantaggiosamente, in aggiunta o in alternativa, su detto corpo mobile 5 a, 6b maggiormente distale la parete laterale 53a, 63b corrispondente al secondo II, ΙΓ lato del bordo perimetrale presenta una o più rispettive appendici sagomate (non illustrate) che si aggettano verso l'esterno del corpo mobile 5 a, 6b in direzione opposta alla direzione della profondità XI, X2 del corpo di collegamento 2a, 2b, allineate tra loro lungo un asse parallelo alla direzione della lunghezza ZI, Z2 del corpo di collegamento 2a, 2b per supportare e/o mantenere in guida detto almeno un asse fisso 3 la, 31b di rotazione del dispositivo di articolazione 3, Dette appendici sagomate possono essere sagomate sotto forma di porzione cilindrica ottenuta ripiegando il prolungamento della parete laterale 53a, 63b attorno ad un asse parallelo alla direzione della lunghezza ZI, Z2 del corpo di collegamento 2a, 2b, In questo caso può essere prevista una pluralità di appendici sagomate coassiali distribuite sulla lunghezza di detta parete laterale, oppure una sola appendice sagomata che si estende per tutta la lunghezza di detta parete laterale lungo la direzione della lunghezza Z1,Z2 del rispettivo corpo di collegamento 2a,2b. Detto corpo mobile 5a, 6b maggiormente distale supporta, in particolare, la parte di dispositivo di articolazione 3 che è supportata dal corpo di collegamento 2a, 2b.
Nella cerniera 1 almeno un corpo mobile 5 a, 5b, 6b è mobile in guida lungo la direzione della larghezza Yl, Y2 o lungo la direzione della lunghezza ZI, Z2 del rispettivo corpo di collegamento 2a, 2b rispetto alla relativa struttura di alloggiamento 4a, 4b, 5 a, 5b per una regolazione di posizione della cerniera 1 lungo detta direzione. Nelle allegate figure, è illustrata la situazione in cui si tratta di almeno un corpo mobile 5b, 6b appartenente al secondo corpo di collegamento 2b. Tuttavia si fa presente che una struttura analoga potrebbe essere realizzata anche sul primo corpo di collegamento 2a, in aggiunta o in alternativa a seconda delle esigenze. Pertanto, salvo esplicita menzione restrittiva, anche se nella descrizione che segue verranno utilizzati i numeri di riferimento che si riferiscono a componenti del secondo corpo mobile 2b, resta inteso che il contenuto potrà applicarsi ad una analoga struttura realizzata sul primo corpo di collegamento 2a. Inoltre, come già detto, il fatto che le figure illustrino sul primo corpo di collegamento 2a una struttura annidata che prevede la sola struttura di supporto 4a e un solo corpo di collegamento 5a (o un solo inserto mobile 5 a, o una sola coppia di inserti mobili 5 a; si veda in particolare la figura 14), mentre sul secondo corpo di collegamento 2b si illustri una struttura annidata che prevede struttura di supporto 4b, primo corpo mobile 5b e secondo corpo mobile 6b, non esclude che la cerniera secondo l’invenzione possa prevedere sui due corpi di collegamento 2a, 2b strutture annidate in maniera diversa, con un diverso numero di elementi e/o con raggiunta di ulteriori corpi intermedi (eventualmente mobili an eh’ essi).
Come si renderà esplicito nella descrizione che segue, anche se la soluzione tecnica è specificata rispetto ad una particolare struttura annidata del secondo corpo di collegamento 2b, sarà evidente che la medesima soluzione può essere applicata in una diversa successione tra struttura di supporto e relativo/relativi corpo mobile/corpi mobili. In particolare, essa potrebbe essere realizzata su una porzione della struttura annidata del primo corpo mobile 2a.
Come detto, quindi, nella cerniera 1 almeno un corpo mobile 5 a, 5b, 6b è mobile in guida lungo la direzione della larghezza Yl, Y2 o lungo la direzione della lunghezza ZI, Z2 del rispettivo corpo di collegamento 2a, 2b rispetto alla relativa struttura di alloggiamento 4a, 4b, 5a, 5b per una regolazione di posizione della cerniera 1 lungo detta direzione. Nelle figure è illustrata la forma di realizzazione in cui l'almeno un corpo mobile 5a, 5b, 6b con queste caratteristiche si trova sul secondo corpo di collegamento 2b. Tuttavia, anche se non illustrata, è chiaramente possibile anche una situazione in cui questa struttura potrebbe essere realizzata sul primo corpo di collegamento 2a, o su entrambi. Detto almeno un corpo mobile 5a, 5b, 6b che gode della suddetta caratteristica potrebbe essere il primo corpo mobile 5b del secondo corpo di collegamento 2b e detta relativa struttura di alloggiamento 4a, 4b, 5a, 5b essere la struttura di alloggiamento 4b del primo corpo mobile 5b del secondo corpo di collegamento 2b, in particolare la struttura di supporto 4b del secondo corpo di collegamento 2b, Detto almeno un corpo mobile 5 a, 5b, 6b potrebbe essere il secondo corpo mobile 6b del secondo corpo di collegamento 2b, e detta relativa struttura di alloggiamento essere la struttura di alloggiamento 5b del secondo corpo mobile 6b del secondo corpo di collegamento 2b, in particolare il primo corpo mobile 5b del secondo corpo di collegamento 2b. Detto almeno un corpo mobile 5a, 5b, 6b potrebbe essere un ulteriore secondo corpo mobile 6b del secondo corpo di collegamento 2b, e detta relativa struttura di alloggiamento essere la struttura di alloggiamento di detto ulteriore secondo corpo mobile 6b del secondo corpo di collegamento 2b, in particolare il secondo corpo mobile 6b del secondo corpo di collegamento 2b in cui è alloggiato detto ulteriore secondo corpo mobile 6b del secondo corpo di collegamento 2b, Pertanto, anche se la descrizione che segue viene fatta in relazione alle figure, con riferimento alla situazione in cui detto almeno un corpo mobile 5a, 5b, 6b è il secondo corpo mobile 6b del secondo corpo di collegamento 2b, e detta relativa struttura di alloggiamento è la struttura di alloggiamento 5b del secondo corpo mobile 6b del secondo corpo di collegamento 2b, in particolare il primo corpo mobile 5b del secondo corpo di collegamento 2b, i suoi contenuti sono identicamente riportabili ad una qualsiasi delle situazioni sopra descritte (nei quali casi le caratteristiche descritte qui di seguito potrebbero essere corrispondentemente riportate sugli e/o riferite agli elementi in essi corrispondenti).
Con particolare riferimento alle figure 11(a) e 11(b), in corrispondenza del fondo 52b di detta relativa struttura di alloggiamento 5b è ricavata una sede 522 per l'inserimento di una porzione sagomata 624 del fondo 62b di detto almeno un corpo mobile 6b che è alloggiato in detta relativa struttura di alloggiamento 5b. In detta sede 522 è prevista una corsa per la regolazione di posizione di detto almeno un corpo mobile 6b nella propria struttura di alloggiamento 5b lungo la direzione della larghezza Y2 o lungo la direzione della lunghezza Z2 del rispettivo corpo di collegamento 2b per una regolazione di posizione della cerniera 1 lungo detta direzione. Preferibilmente, come illustrato nelle figure, detta corsa di regolazione è lungo la direzione della larghezza Y2 rispetto alla relativa struttura di alloggiamento 5b. Vantaggiosamente, la porzione sagomata 624 del fondo 62b di detto almeno un corpo mobile 6b inserita nella sede 522 completa, a meno della corsa di regolazione, il fondo 52b di detta relativa struttura di alloggiamento 5b, Preferibilmente lo spessore dell'unico foglio metallico da cui è sagomata la struttura di alloggiamento 5b che presenta la sede 520 sul proprio fondo 52b è sostanzialmente uguale allo spessore dell'unico foglio metallico da cui è sagomato il corpo mobile 6b alloggiato in detta struttura di alloggiamento 5b. Preferibilmente, detta relativa struttura di alloggiamento 5b presenta sul proprio fondo 52b un'apertura passante che realizza detta sede 522, racchiusa su propri quattro lati da una cornice 523 (figura 9(a)) continua appartenente a detto proprio fondo 52b. Nell'apertura passante della sede 522 viene inserita la porzione sagomata 624 del fondo 62b di detto almeno un corpo mobile 6b che è alloggiato in detta relativa struttura di alloggiamento 5b. Tra detta porzione sagomata 642 e detta cornice 523 è definita la corsa per la regolazione di posizione di detto almeno un corpo mobile 6b nella propria struttura di alloggiamento 5b lungo la direzione della larghezza Y2 o lungo la direzione della lunghezza Z2 del rispettivo corpo di collegamento 2b rispetto alla relativa struttura di alloggiamento 5b per una regolazione di posizione della cerniera 1 lungo detta direzione. Preferibilmente, come illustrato nelle figure, la corsa di regolazione viene definita lungo la direzione della larghezza Y2.
Vantaggiosamente, la cerniera 1 comprende mezzi di accoppiamento 55, 65 di detto almeno un corpo mobile 6b con detta relativa struttura di alloggiamento 5b collocati tra il fianco esterno 22b del rispettivo corpo di collegamento 2b (illustrato in tratteggio schematicamente in figura 11(a)) e un piano di mezzeria dello stesso corpo di collegamento 2b definito da una direzione parallela alla direzione della profondità X2 del corpo di collegamento 2b e da una direzione parallela alla direzione della lunghezza Z2 del corpo di collegamento 2b. La cerniera 1 inoltre comprende elementi 56, 66 di interferenza contro la rotazione di detto almeno un corpo mobile 6b attorno ad un asse parallelo alla direzione della lunghezza Z2 del corpo di collegamento 2b e passante per detti mezzi di accoppiamento 55, 65. Detti elementi 56, 66 di interferenza sono preferibilmente collocati da parte opposta dei mezzi di accoppiamento 55, 65 rispetto a detto piano di mezzeria del corpo di collegamento 2b, ancor più preferibilmente collocati in corrispondenza del fianco interno 21b del corpo di collegamento 2b (illustrato in tratteggio schematicamente in figura 11(a)). Detti mezzi 55, 65 di accoppiamento possono essere realizzati sotto forma di fori per falloggiamento di viti di blocco dell'almeno un corpo mobile 6b sulla propria struttura di alloggiamento 5b e/o per falloggiamento di uno o più attuatori di regolazione 8' della posizione dell'almeno un corpo mobile 6b rispetto alla propria struttura di alloggiamento 5b,
In una soluzione realizzativa non illustrata, detta relativa struttura di alloggiamento di detto almeno un corpo mobile 6b potrebbe essere direttamente la struttura di supporto 4b del corpo di collegamento 2b. In una soluzione realizzativa dell'invenzione illustrata nelle figure, detta relativa struttura di alloggiamento di detto almeno un corpo mobile 6b è un ulteriore corpo mobile 5b, compreso fra la struttura di supporto 4b e detto almeno un corpo mobile 6b e mobile in una sua propria struttura di alloggiamento 4b lungo l'altra direzione, tra le direzioni della larghezza Y2 e della lunghezza Z2 del corpo di collegamento 2b, rispetto a quella lungo la quale è mobile detto almeno un corpo mobile 6b, Preferibilmente, detto almeno un corpo mobile 6b è mobile lungo la direzione della larghezza Y2, mentre detto ulteriore corpo mobile 5b è mobile lungo la direzione della lunghezza Z2 del corpo di collegamento 2b, Come illustrato nelle figure, in particolare in figura 11(a), gli elementi 56, 66 di interferenza contro la rotazione di detto almeno un corpo mobile 6b comprendono:
- una linguetta 532 sporgente dalla parete laterale 53b del fondo 52b dell'ulteriore corpo mobile 5b corrispondente al fianco interno 21b del corpo di collegamento 2b, ripiegata trasversalmente a detta parete laterale 5b attorno ad un asse parallelo alla direzione della lunghezza Z2 del corpo di collegamento 2b verso l'interno di quest'ultimo e ricavata da detta parete laterale 53b senza soluzione di continuità nel materiale costituente l'unico foglio metallico da cui è sagomato l'ulteriore corpo mobile 5b;
- una porzione 632, preferibilmente un bordo libero, della parete laterale 63b del fondo 62b di detto almeno un corpo mobile 6b corrispondente al fianco interno 21b del corpo di collegamento 2b a riscontro su e/o in impegno con detta linguetta 532.
Preferibilmente, come già anticipato in precedenza in relazione alla struttura di un generico corpo mobile della cerniera 1, tanto in detto almeno un corpo mobile 6b, quanto nell'ulteriore corpo mobile 5b, le pareti laterali 53b, 63b corrispondenti al primo I, Γ e al terzo III, ΙΙΓ lato del bordo perimetrale del rispettivo fondo 52b, 62b si prolungano ciascuna, senza soluzione di continuità nel materiale costituente l'unico foglio metallico da cui è sagomato detto almeno un corpo mobile 6b e senza soluzione di continuità nel materiale costituente l'unico foglio metallico da cui è sagomato l'ulteriore corpo mobile 5b, ripiegandosi attorno ad un asse parallelo alla direzione della larghezza Y2 del corpo di collegamento 2b, in porzioni di flangia piana 533', 633 giacenti in un piano definito da una direzione parallela alla direzione della larghezza Y2 del corpo di collegamento 2b e da una direzione parallela alla direzione della lunghezza Z2 del corpo di collegamento 2b. Come illustrato in particolare in figura 11(a) (ma visibile anche nelle figure 1(1), 2, 25(b), 26(a), 27(a), 28(b), 29(b)), le porzioni di flangia piana 633 di detto almeno un corpo mobile 6b sono in appoggio sulle porzioni di flangia piana 533' deH'ulteriore corpo mobile 5b. Sulle porzioni di flangia piana 533', 633 sono previste corrispondenti aperture e/o sedi passanti per l'alloggiamento e/o il bloccaggio di:
- viti di fissaggio di detto almeno un corpo mobile 6b rispetto a detto ulteriore corpo mobile 5b e/o deirulteriore corpo mobile 5b rispetto alla relativa struttura di alloggiamento 4b, e/o;
- parti di attuatori 8, 8’ della regolazione della posizione di detto almeno un corpo mobile 6b rispetto a detto ulteriore corpo mobile 5b e/o dell· ulteriore corpo mobile 5b rispetto alla relativa struttura di alloggiamento 4b,
Come accennato nell'introduzione, uno scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una cerniera a scomparsa invisibile per porte strutturalmente perfezionata in cui almeno la struttura di un inserto mobile e/o di un corpo mobile sia configurata in modo tale da rendere possibile realizzare semplicemente in esso una sede per l'inserimento di una testa di un attuatore di regolazione, Γ inserto mobile e/o il corpo mobile e detta sede essendo ottenuti con un materiale ad alte prestazioni meccaniche, nello stesso tempo realizzando un notevole risparmio del materiale medesimo. Qui di seguito si descriverà questa soluzione con riferimento in particolare alle figure la, 3 (escludendo il dettaglio indicato con "a"), 7, 13, 14, 28 che la illustrano realizzata su un inserto mobile e/o un corpo mobile appartenente al promo corpo di collegamento 2a, per cui si useranno i numeri di riferimento relativi al primo corpo mobile 2a. Tuttavia, come già accennato sopra per altri particolari della cerniera 1 secondo l'invenzione, quanto viene di seguito descritto potrebbe analogamente essere realizzato sul secondo corpo mobile 2b (in particolare su elementi corrispondenti e in maniera corrispondente) e per una regolazione lungo una direzione diversa rispetto a quella per la quale la soluzione è specificamente illustrata nelle figure sopra citate. La descrizione che segue si farà riferimento, salvo diversa esplicita menzione, ad un inserto mobile 5a, 5b o a un corpo mobile 5a, 5b, 6b in una qualsiasi delle varianti sopra descritte. Nella descrizione che segue si specifica, inoltre, una struttura per l'impegno, in almeno una delle porzioni di flangia piana 533, 533', 633 di detto inserto mobile 5a, 5b corpo mobile 5 a, 5b, 6b, di un corrispondente attuatore di regolazione 7, 8, 8’. Inoltre, anche in tutte le situazioni in cui si è in precedenza descritta la presenza di più porzioni di flangia piana 533, 533', 633 simmetriche rispetto ad un piano parallelo alla direzione della profondità XI, X2 e alla direzione della larghezza Yl, Y2 del corpo di collegamento 2a, 2b (o perché in due inserti mobili 5a, 5b simmetrici rispetto a tale piano e resi preferibilmente solidali tra loro dal dispositivo di articolazione 3; o perché collocate da parti opposte, lungo la direzione della lunghezza ZI, Z2 del corpo di collegamento 2a, 2b in un corpo mobile 5a, 5b, 6b) potrebbe essere realizzata la struttura che si descrive di seguito.
La cerniera 1 comprende almeno un attuatore di regolazione 7. L'attuatore 7 è impegnato in una delle porzioni di flangia piana 533 di un corrispondente inserto mobile 5 a o di un corrispondente corpo mobile 5a (in particolare e preferibilmente uno per ogni porzione di flangia piana avente le caratteristiche di seguito descritte). L'attuatore di regolazione 7 comprende, lungo una propria direzione di sviluppo, una testa 70 e uno stelo 71. L'attuatore 7 prevede una riduzione di diametro sullo stelo 71 rispetto alla testa 70 lungo la propria direzione di sviluppo. Tale riduzione di diametro è realizzata consecutivamente alla testa 70 almeno per una lunghezza predeterminata lungo lo stelo 71. Nelle figure, la riduzione di diametro rispetto alla testa 70 è caratteristica di tutto lo stelo 71, ma potrebbe essere anche localizzata per una porzione predeterminata della lunghezza dello stelo a seconda delle esigenze. Inoltre, lo stelo 71, qui rappresentato con una forma cilindrica, potrebbe avere forme diverse a seconda delle esigenze e/o del tipo di attuatore di regolazione utilizzato (per esempio; vite di regolazione, elemento eccentrico o simili). Detto attuatore di regolazione 7 è inserito, con la propria direzione di sviluppo parallela alla direzione della profondità XI del corpo di collegamento 2a, in una scanalatura di alloggiamento 72. La scanalatura di alloggiamento 72 si sviluppa perpendicolarmente alla direzione della profondità XI del corpo di collegamento 2a. La scanalatura di alloggiamento 72 presenta un'estremità 720 aperta per rinserimento dell'attuatore di regolazione 7 e una sezione trasversale che lungo la direzione della profondità XI del corpo di collegamento 2a è localmente complementare a detta riduzione di diametro sullo stelo 71 rispetto alla testa 70 in modo tale che l'attuatore 7 è libero di ruotare attorno ad un asse parallelo alla direzione della profondità XI del corpo di collegamento 2a ma non di traslare lungo tale asse. L'asse di rotazione dell'attuatore 7 può essere l'asse comune a testa 70 e stelo 71 (come nelle figure, in cui è raffigurato un attuatore 7 sotto forma di vite di regolazione, come di seguito descritto); tuttavia l'asse di rotazione potrebbe non coincidere con un asse di simmetria dell'attuatore 7 (e l'attuatore potrebbe non avere alcun asse di simmetria), come nel caso di un eccentrico di regolazione (soluzione non illustrata).
Lo stelo 71 è impegnato su porzioni del corpo di collegamento 2a in modo tale che a rotazioni in versi opposti dell'attuatore 7 attorno a detto asse parallelo alla direzione della profondità XI del corpo di collegamento 2a corrispondono movimenti opposti del corpo mobile 5a rispetto alla struttura di supporto 4a lungo una direzione di regolazione. In particolare e nello specifico, lo stelo 71 può essere filettato e impegnato in un foro filettato (eventualmente dotato di manicotto filettato) ricavato sul fondo 42a della struttura di supporto 4a (in particolare, come illustrato nelle figure, in una delle parti estreme 4 la, preferibilmente in una sua porzione prossimale 41 la). La scanalatura di alloggiamento 72 è realizzata sulla porzione di flangia piana 533 come di seguito descritto. Come precedentemente detto, almeno un inserto mobile 5a, 5b, o almeno un corpo mobile 5a, 5b (in particolare un primo corpo mobile 5a del primo corpo di collegamento 2a, o un corrispondente corpo mobile 5b, 6b sul secondo corpo di collegamento 2b) è sagomato a partire da un rispettivo unico foglio metallico in un unico pezzo comprendente una porzione 500a, 500b trasversale alla direzione della lunghezza ZI, Z2 del corpo di collegamento 2a, 2b che da un proprio lato 50 la, 50 Ib rivolto in direzione opposta rispetto alla direzione della profondità XI, X2 del corpo di collegamento 2a, 2b si prolunga, senza soluzione di continuità nel materiale costituente l'unico foglio metallico da cui è sagomato detto almeno un inserto mobile 5 a, 5b o detto almeno un corpo mobile 5 a, 5b, ripiegandosi attorno ad assi paralleli alla direzione della larghezza Yl, Y2 del corpo di collegamento 2a, 2b a formare la porzione di flangia piana 533, 533'. Nello specifico, preferibilmente, detta porzione 500a trasversale alla direzione della lunghezza ZI del corpo di collegamento 2a, da detto proprio lato 501 a rivolto in direzione opposta rispetto alla direzione della profondità XI del corpo di collegamento 2a si prolunga, senza soluzione di continuità nel materiale costituente l'unico foglio metallico da cui è sagomato detto almeno un inserto mobile 5a o detto almeno un corpo mobile 5 a e ripiegandosi consecutivamente attorno a rispettivi assi paralleli alla direzione della larghezza Yl del corpo di collegamento 2a, in:
- un primo tratto 502a parallelo sia alla direzione della larghezza Yl che alla direzione della lunghezza ZI del corpo di collegamento 2a e che si sviluppa lungo la direzione della lunghezza ZI del corpo di collegamento 2a in allontanamento dalla parte centrale 40a della struttura di supporto 4a;
- un secondo tratto 503a consecutivo e trasversale al primo 502a, preferibilmente parallelo almeno alla direzione della larghezza Yl, ancor più preferibilmente parallelo anche alla direzione della profondità XI, del corpo di collegamento 2a;
- un terzo tratto 504a, consecutivo al secondo, parallelo sia alla direzione della larghezza Yl che alla direzione della lunghezza ZI del corpo di collegamento 2a.
11 terzo tratto 504a è affacciato al primo tratto 502a ad una distanza predeterminata da quest'ultimo nella direzione della profondità XI del corpo di collegamento 2a e si sviluppa lungo la direzione della lunghezza ZI del corpo di collegamento 2a in avvicinamento alla parte centrale 40a della struttura di supporto 2a. La distanza tra il primo 502a e il terzo 504a tratto corrisponde all'altezza della testa 70 dell'attuatore 7 nella direzione di sviluppo dell'attuatore 7. La scanalatura 72 di alloggiamento è definita dallo spazio tra il primo 502a e il terzo 504a tratto, in combinazione con un'asola 721 praticata nel terzo tratto 504a. Detta asola 721 si sviluppa dall' interno del terzo tratto 504a fino ad un proprio estremo 722 aperto posizionato in corrispondenza di un lato perimetrale del terzo tratto 504a. Nell'asola 721 è inseribile lo stelo 71 dell'attuatore 7, L'inserimento dello stelo 71 dell'attuatore 7 nell'asola 721 è reso possibile almeno in corrispondenza di detta riduzione di diametro dello stelo 71 rispetto alla testa 70.
La struttura di cui sopra è realizzabile semplicemente mediante operazioni di ulteriore ripiegatura, in quell'unico foglio metallico da cui è sagomato l'inserto mobile 5a o il corpo mobile 5a di cui trattasi, di quella parte che realizza la porzione di flangia piana 533. Pertanto l'inserto mobile 5a, nella sua forma più semplice (ottenuta ripiegando un foglio metallico), può essere realizzato per piegatura (con operazioni di tranciatura e/o taglio che permettano la realizzazione dell'asola 721 e/o dell'estremità 720 aperta della scanalatura 72 di alloggiamento). Preferibilmente, come detto, l'inserto mobile 5 a e/o il corpo mobile 5a (in particolare quello con cui può coincidere l'inserto mobile) è realizzato con una struttura scatolare sagomata da un unico foglio metallico e che può essere realizzata per imbutitura. In quest'ultimo caso, la struttura di cui sopra è realizzabile semplicemente mediante operazioni di ulteriore ripiegatura, in quell'unico foglio metallico da cui è sagomato l'inserto mobile 5a o il corpo mobile 5 a di cui trattasi, di quella parte che realizza la porzione di flangia piana 533, in particolare con operazioni di nanciatura e/o taglio che permettano la realizzazione dell'asola 721 e/o deH'estremità 720 aperta della scanalatura 72 di alloggiamento. Come già detto nel corso della presente descrizione, nel caso del corpo mobile 5a (in particolare quello con cui può coincidere l'inserto mobile), la struttura scatolare può avere il fondo 52a chiuso su almeno tre lati I, II, II dal relativo bordo perimetrale. In questo caso, preferibilmente, come già detto in precedenza in generale, la parete laterale 53a corrispondente al terzo lato III realizza una ulteriore porzione 500a trasversale alla direzione della lunghezza ZI del corpo di collegamento 2a identica a quella realizzata dalla parete laterale 53 a corrispondente al primo lato I e ad essa simmetrica rispetto ad un piano mediano del corpo di collegamento 2a parallelo sia alla direzione della larghezza Y1 che alla direzione della profondità XI del corpo di collegamento 2a. La cerniera I inoltre comprende un secondo attuatore 7 di regolazione analogo al primo e inseribile nella scanalatura di alloggiamento 72 definita nell'ulteriore porzione 500a trasversale. A tale ulteriore porzione 500a trasversale si applica quindi una descrizione identica a quella sopra data per la porzione trasversale 500a posta sull'altro estremo del corpo mobile 5a e si possono definire anche per essa, rispettivamente, tutte le medesime parti con le medesime caratteristiche (e utilizzando nelle figure, come fatto, gli stessi riferimenti numerici).
Nella forma di realizzazione illustrata nelle figure 3 (escludendo il dettaglio "a"), 7, 14, 28 l'asola 721 presenta il proprio estremo aperto 722 in corrispondenza di un lato perimetrale del terzo tratto 504a che è parallelo alla direzione della lunghezza ZI del corpo di collegamento 2a. Detto lato perimetrale del terzo tratto 504a preferibilmente è quello corrispondente al fianco esterno 22a del corpo di collegamento 2a. L'estremità 720 aperta della scanalatura di alloggiamento 72 è quindi composta dallo spazio compreso tra primo 502a e terzo 504a tratto della porzione trasversale 500a in combinazione con festremo aperto 722 dell'asola 721. Nella forma di realizzazione illustrata nella figura 13, l'asola 721 presenta il proprio estremo aperto 722 in corrispondenza di quel lato perimetrale del terzo tratto 504a che è parallelo alla direzione della larghezza Y1 del corpo di collegamento 2a e che viene condiviso con il secondo tratto 503a. Sul secondo tratto 503a è praticata una apertura passante 723 comunicante con festremo aperto 722 dell'asola 721 e definente in combinazione con detto estremo aperto 722 l'estremità 720 aperta della scanalatura di alloggiamento 72.
Vantaggiosamente, sul primo tratto 502a del prolungamento della porzione trasversale 500a è ricavata un'apertura passante 505 per permettere ad un utente di accedere con un utensile alla testa delfattuatore 7 di regolazione dalla parte frontale del corpo di collegamento 2a. Detta apertura passante 505 si trova in corrispondenza di un estremo 723 chiuso dell'asola 721 opposto alfestremo 722 aperto. Il prolungamento della porzione trasversale 500a formato dai rispettivi primo 502a, secondo 503a e terzo 504a tratto è inserito in una rispettiva cavità di alloggiamento e guida 46a nel corpo di collegamento 2a, Detta cavità di alloggiamento e guida 46a è preferibilmente ricavata nella struttura di supporto 4a, in particolare in corrispondenza di una rispettiva porzione 41 la della parte estrema 4 la della struttura di supporto 4a che è prossimale alla parte centrale 40a (figura 28 e figura 4).
In corrispondenza di uno dei fianchi 2 la, 22a del corpo di collegamento 2a, preferibilmente in corrispondenza del fianco interno 2 la, le porzioni trasversali 550a presentano ciascuna una rispettiva appendice 530a che, senza soluzione di continuità nel materiale di cui è costituito l'unico foglio metallico da cui è sagomato detto almeno uno degli inserti mobili 5 a, o almeno uno dei corpi mobili 5a, si aggetta verso l'esterno in direzione opposta a quella della profondità XI del corpo di collegamento 2a per supportare almeno un asse fisso 31a di rotazione del dispositivo di articolazione 3. In questo caso, preferibilmente, il primo tratto 502a del prolungamento della porzione trasversale 500a è a lato di detta appendice 530a, verso il fianco 22a, 21 a opposto del corpo di collegamento 2a, preferibilmente il fianco esterno 22a. Questa struttura, visibile in particolare nelle figure 7, 13 e 14, è vantaggiosa in quanto può essere ottenuta facilmente dall'unico foglio metallico da cui è sagomato l'inserto mobile o corpo mobile 5 a. Infatti l'appendice 530a può essere ottenuta dalla porzione di foglio metallico da cui è ottenuto il primo tratto 502a, tagliando il foglio metallico stesso in corrispondenza dell'appendice 530a e mantenendo quest'ultima ferma mentre si ripiega il primo tratto 502a (ad un angolo di circa 90° rispetto al piano in cui rimane l'appendice 530a).
Vantaggiosamente, il terzo tratto 504a del prolungamento della porzione trasversale 500a, senza soluzione di continuità nel materiale di cui è costituito l'unico foglio metallico da cui è sagomato detto almeno uno degli inserti mobili e/o dei corpi mobili 5 a, si estende lateralmente verso il fianco 2 la, 22a del corpo di collegamento 2a in corrispondenza del quale è realizzata l'appendice 530a, ivi presentando una ripiegatura attorno ad un asse parallelo alla direzione della lunghezza ZI del corpo di collegamento 2a a formare una propaggine 510a di riscontro e guida su pareti del corpo di collegamento 2a, preferibilmente su pareti della struttura di supporto 4a. Opportunamente, la propaggine 510a di riscontro e guida è dimensionata, sagomata e posizionata in modo tale da non ostruire una possibilità di accesso all'asse fisso 31 a di rotazione del dispositivo di articolazione 3 supportato dall' appendice 530a, Il secondo tratto 503 a è localizzato preferibilmente attorno ad un piano di mezzeria del corpo di collegamento 2a definito da una direzione parallela alla direzione della profondità XI e da una direzione parallela alla direzione della lunghezza ZI del corpo di collegamento 2a.
La struttura delle porzioni di flangia piana 533 sopra descritta può essere utilizzata per l'alloggiamento di un eccentrico di regolazione. In questo caso la regolazione dell'inserto mobile o corpo mobile 5a rispetto alla relativa struttura di alloggiamento 4a può essere eseguita lungo o la direzione della larghezza YI del corpo di collegamento 2a, o lungo la direzione della lunghezza ZI del corpo di collegamento 2a. In una forma di realizzazione illustrata nelle figure, l'attuatore 7 inserito nella scanalatura di alloggiamento 72 è girevole attorno all' asse longitudinale dello stelo 71. Lo stelo 71 è filettato ed impegnato in una corrispondente madrevite 73 ricavata sul corpo di collegamento 2a. Preferibilmente la madrevite 73 è ricavata su un fondo della struttura di supporto 4a, ancor più preferibilmente su un fondo della parte estrema 4 la che corrisponde alla posizione dell'attuatore 7 di regolazione. La posizione di detto almeno un inserto mobile o almeno uno dei corpi mobili 5 a potendo quindi essere regolata in versi opposti lungo la direzione della profondità XI del corpo di collegamento 2a svitando e avvitando l'attuatore 7 di regolazione, realizzando così una corrispondente regolazione di posizione della cerniera I.
In generale, nella cerniera 1 almeno uno dei corpi mobili 5a, 5b, 6b è mobile in guida lungo la direzione della profondità XI, X2 del rispettivo corpo di collegamento 2a, 2b rispetto alla relativa struttura di alloggiamento 4a, 4b, 5b per una regolazione di posizione della cerniera 1 lungo detta direzione. Preferibilmente in detto almeno uno dei corpi mobili 5a, 5b, 6b, le pareti laterali 53 a, 53b, 63b corrispondenti al primo I, Γ e al terzo III, III' lato del bordo perimetrale del rispettivo fondo 52a, 52b, 62b si prolungano ciascuna, senza soluzione di continuità nel materiale costituente l'unico foglio metallico da cui è sagomato detto almeno uno dei corpi mobili 5a, 5b, 6b e ripiegandosi attorno ad un asse parallelo alla direzione della larghezza Yl, Y2 del corpo di collegamento 2a, 2b, in porzioni di flangia piana 533, 533', 633 giacenti in un piano definito da una direzione parallela alla direzione della larghezza Yl, Y2 del corpo di collegamento 2a, 2b e da una direzione parallela alla direzione della lunghezza ZI, Z2 del corpo di collegamento 2a, 2b. A ciascuna di dette porzioni di flangia piana 533, 533, 633 è impegnato un corrispondente organo di regolazione 7, 7', 8 della posizione di detto almeno uno dei corpi mobili 5a, 5b, 6b rispetto alla relativa struttura di alloggiamento 4a, 4b, 5b.
Come già sopra descritto e come illustrato in particolare in relazione al primo corpo di collegamento 2a (come detto, a puro titolo di esempio, potendosi la medesima cosa fare anche sul secondo corpo di collegamento 2b), il corpo mobile 5a può prevedere delle porzioni di flangia piana 533 sagomate in un primo 502a, secondo 503a e terzo 504a tratto come sopra descritto a realizzare una scanalatura di alloggiamento 72 per un attuatore di regolazione 7 (in particolare per la sua testa 70). Una soluzione alternativa a questa è illustrata in particolare nelle figure 2, 3(a), 8, 29, sempre con riferimento al primo corpo di alloggiamento 2a, ma in senso puramente esemplificativo, potendosi la medesima struttura realizzare anche sul secondo corpo di collegamento 2b; inoltre, anche se la soluzione è descritta con riferimento ad un corpo mobile 5a la cui struttura di alloggiamento è direttamente la struttura di supporto 4a, nulla vieta di realizzare la medesima soluzione anche in un corpo mobile maggiormente annidato all'interno del rispettivo corpo di alloggiamento (detto corpo mobile potendo essere anche un elemento intermedio in detta struttura annidata e non necessariamente l'elemento maggiormente distale dalla struttura di supporto). Con tale avvertenza, nella soluzione alternativa illustrata in particolare nelle figure 2, 3(a), 8, 29, in detto almeno uno dei corpi mobili 5a, 5b, 6b (il corpo mobile esemplificativamente indicato con il riferimento numerico 5 a), le pareti laterali 53a corrispondenti al primo I e al terzo III lato del bordo perimetrale del rispettivo fondo 52a si prolungano ciascuna, senza soluzione di continuità nel materiale costituente l'unico foglio metallico da cui è sagomato detto almeno uno dei corpi mobili 5a e ripiegandosi attorno ad un asse parallelo alla direzione della larghezza Y1 del corpo di collegamento 2a, in porzioni di flangia piana 533 giacenti in un piano definito da una direzione parallela alla direzione della larghezza Y1 del corpo di collegamento 2a e da una direzione parallela alla direzione della lunghezza ZI del corpo di collegamento 2a, In ciascuna di dette porzioni di flangia piana 533 è praticata una corrispondente apertura passante 54'a per l'inserimento di un organo di regolazione T della posizione di detto almeno uno dei corpi mobili 5 a rispetto alla relativa struttura di alloggiamento 4a. In una forma re alizzati va non illustrata nelle figure, ma facilmente deducibile, l'apertura passante può essere un foro passante 54'a in cui è inserito lo stelo di una vite di regolazione che si va a impegnare in un filetto corrispondente, realizzato in parti del corpo mobile 2a diverse da detto almeno uno dei corpi mobili 5a. Preferibilmente il filetto in cui si impegna la vite di regolazione è realizzato nella relativa struttura di alloggiamento 4a, Per impedire il movimento di traslazione della vite di regolazione lungo il proprio asse rispetto alla porzione di flangia piana 533, sono previsti mezzi di blocco selettivo di detta traslazione che non impediscono la rotazione della vite attorno al proprio asse, per esempio un anello di arresto (preferibilmente del tipo cosiddetto "Seeger"). L'apertura passante può anche essere un'asola che risulta aperta in corrispondenza di un bordo laterale libero della porzione di flangia piana 533. In questo caso, oltre alla vite di regolazione impegnata come sopra descritto, è possibile utilizzare un attuatore di regolazione 7' sotto forma di un elemento filettato che prevede, in corrispondenza e al di sotto di una propria testa, una riduzione di diametro per una lunghezza assiale pari allo spessore della porzione di flangia piana 533, in modo tale da permetterne l'inserimento nell'asola bloccandone la traslazione assiale, ma nello stesso tempo permettendone la libera rotazione attorno all'asse. L'elemento filettato può essere poi impegnato in un filetto corrispondente, realizzato in parti del corpo mobile 2a diverse da detto almeno un corpo mobile 5a. Preferibilmente il filetto in cui si impegna l'elemento filettato è realizzato nella relativa struttura di alloggiamento 4a. Nella forma di realizzazione espressamente illustrata nelle figure citate, in corrispondenza dell'apertura passante 54' a la porzione di flangia piana 533 è ripiegata a formare un corrispondente manicotto 57 filettato che circonda detta apertura passante 54'a e si protende in allontanamento dalla porzione di flangia piana 533 per una distanza predeterminata verso l'interno del corpo di collegamento 2 a lungo la direzione della profondità XI. In ciascun manicotto 57 filettato è impegnato un corrispondente perno filettato 570 girevolmente vincolato alla relativa struttura di alloggiamento 4a e/o alla struttura di supporto 4a con il proprio asse longitudinale parallelo alla direzione della profondità e senza libertà di traslare lungo detto proprio asse longitudinale. Il perno filettato 570 realizza l'attuatore di regolazione 7 Rotazioni in versi opposti del perno filettato 570 determinano movimenti opposti del corpo mobile 5a lungo la direzione della profondità XI del corpo di collegamento 2a, Ciascuna di dette porzioni di flangia piana 533 si prolunga, su un proprio bordo laterale e senza soluzione di continuità nel materiale di cui è costituito l'unico foglio metallico da cui è sagomato detto almeno uno dei corpi mobili 5 a, in una o più porzioni ripiegate attorno ad un asse parallelo alla direzione della lunghezza ZI e/o alla direzione della larghezza Y1 del corpo di collegamento 2a ed aventi almeno una parte giacente in un piano parallelo alla direzione della profondità XI del corpo di collegamento 2a, a formare una o più corrispondenti linguette 534 di riscontro su pareti della relativa struttura di alloggiamento 4a e/o della struttura di supporto 4a. Dette linguette 534 di riscontro almeno coadiuvano la guida del movimento di detto almeno uno dei corpi mobili 5a lungo la direzione della profondità XI del corpo di collegamento 2a. Almeno una linguetta 534 di riscontro è realizzata in corrispondenza dell'estremità della porzione di flangia piana 533 che si trova in corrispondenza del primo I e/o del terzo III lato. Almeno una linguetta 534 di riscontro è realizzata in corrispondenza di uno dei fianchi 2 la, 22a del corpo di collegamento 2a, preferibilmente in corrispondenza del fianco interno 2 la. La linguetta 534 di riscontro ricavata sul fianco 2 la, 21b del corpo di collegamento 2a, qualora corrispondente al fianco del corpo di collegamento 2a in corrispondenza del quale è collocato l'almeno un asse fisso 3 la, 31b del dispositivo di articolazione 3, deve essere sagomata opportunamente in modo tale da permettere l'inseri mento dei relativi perni di rotazione.
In una forma di realizzazione preferita, illustrata nelle figure, il primo corpo di collegamento 2a comprende una rispettiva struttura di supporto 4a e un rispettivo primo corpo mobile 5a mobile rispetto alla struttura di supporto 4a, che ne è la struttura di alloggiamento, lungo la direzione della profondità XI del primo corpo di collegamento 2a. Detto rispettivo primo corpo mobile 5 a è un corpo mobile secondo una qualsiasi delle varianti descritte in precedenza e adattabili ad una regolazione di posizione lungo la direzione della profondità XI, X2 del rispettivo corpo mobile 2a, 2b. H secondo corpo di collegamento 2b comprende una rispettiva struttura di supporto 4b, un rispettivo primo corpo mobile 5b avente la rispettiva struttura di supporto 4b come propria struttura di alloggiamento, e un rispettivo secondo corpo mobile 6b avente il rispettivo primo corpo mobile 5b come propria struttura di alloggiamento. Detto rispettivo primo corpo mobile 5b è mobile rispetto alla struttura di supporto 4b lungo la direzione della lunghezza Z2 del secondo corpo di collegamento 2b. Detto rispettivo secondo corpo mobile 6b è mobile rispetto al rispettivo primo corpo mobile 5b lungo la direzione della larghezza Y2 del secondo corpo di collegamento 2b. La struttura annidata del secondo corpo di collegamento 2b è realizzata secondo una qualsiasi delle varianti descritte in precedenza in cui almeno un corpo mobile (in questo caso corrispondente al "rispettivo secondo corpo mobile 6b" di cui sopra) è alloggiato dentro una rispettiva struttura di alloggiamento, in particolare realizzata da un ulteriore corpo mobile (in questo caso corrispondente al "rispettivo primo corpo mobile 5b" di cui sopra), il quale è a sua volta alloggiato dentro una rispettiva struttura di alloggiamento (in particolare la struttura di supporto 4b).
Nella cerniera 1 secondo l'invenzione, il dispositivo di articolazione 3 che connette tra loro il primo 2a e il secondo 2b corpo di collegamento comprende almeno un primo braccio 32 avente una propria prima estremità 32a impegnata direttamente o indirettamente sul primo corpo di collegamento 2a e una propria seconda estremità 32b, opposta alla prima, impegnata direttamente o indirettamente sul secondo corpo di collegamento 2b. Il dispositivo di articolazione 3 comprende almeno un secondo braccio 32' avente una propria prima estremità 32'a impegnata direttamente o indirettamente sul primo corpo di collegamento 2a e una propria seconda estremità 32’b, opposta alla prima, impegnata direttamente o indirettamente sul secondo corpo di collegamento 2b. La sesta direzione Z2 nello spazio, che è la direzione della lunghezza Z2 del secondo corpo di collegamento 2b, è parallela alla terza direzione ZI nello spazio, che è a sua volta la direzione della lunghezza ZI del primo corpo di collegamento 2a nello spazio.
Detto primo braccio 32 è sagomato a partire da un rispettivo unico foglio metallico in un unico pezzo concavo con concavità rivolta verso un piano di riferimento parallelo alla direzione della lunghezza ZI, Z2 dei corpi di collegamento 2a, 2b e passante per le estremità 32a, 32b del primo braccio 32. Il piano di riferimento del primo braccio 32 è indicato nelle figure 15(d), 15(f), 16(d), 16(f) da una linea tratteggiata T che ne rappresenta la traccia nel piano del foglio (che, nelle figure 15(d), 15(f), 16(d), 16(f) risulta perpendicolare alla direzione della lunghezza ZI, Z2 dei corpi di collegamento 2a, 2b).
Detta concavità dell'unico pezzo concavo in cui è sagomato detto primo braccio 32 è definita, in combinazione:
- da un fondo 320 sagomato del primo braccio 32 che, in proiezione ortogonale su un piano perpendicolare alla direzione della lunghezza ZI, Z2 dei corpi di collegamento 2a, 2b (piano del foglio nelle figure 15(d), 15(f), 16(d), 16(f)), segue una curva concava con concavità rivolta verso il primo piano di riferimento, detta curva collegando tra loro le estremità 32a, 32b del primo braccio 32, detto fondo 320 prevedendo inoltre un primo 322 e un secondo 323 lato trasversale che sono disposti da parti opposte del fondo 320 lungo la direzione della lunghezza ZI, Z2 dei corpi di collegamento 2a, 2b e che si sviluppano trasversalmente a detta direzione della lunghezza ZI, Z2, preferibilmente perpendicolarmente ad essa;
- almeno in corrispondenza del primo 322 e del secondo 323 lato trasversale del fondo 320 da pareti laterali 321 del primo braccio 32 che si alzano dal fondo 320 in allontanamento da questo verso il primo piano di riferimento, ivi realizzando corrispondenti tratti di un bordo perimetrale del fondo 320 ciascuno dei quali è continuo e unito al fondo senza soluzione di continuità nel materiale costituente detto rispettivo unico foglio metallico.
Un primo lato longitudinale 324 del fondo 320, corrispondente alla prima estremità 32a del primo braccio 32, e un secondo lato longitudinale 325 del fondo 320, corrispondente alla seconda estremità 32b del primo braccio 32, tra loro opposti e che si sviluppano parallelamente alla direzione della lunghezza ZI, Z2, idealmente definiscono con il primo 322 e il secondo 323 lato trasversale una figura geometrica che in proiezione ortogonale sul piano di riferimento è sostanzialmente quadrilatera. Una tale proiezione è visibile in figura 15(c) e 16(c), dove per individuare detta figura sostanzialmente quadrilatera occorre prolungare idealmente i due lati trasversali 233, 323 fino alle estremità indicate con 32a, 32b.
Detto secondo braccio 32' è sagomato a partire da un rispettivo unico foglio metallico in un unico pezzo concavo con concavità rivolta verso un rispettivo piano di riferimento parallelo alla direzione della lunghezza ZI, Z2 dei corpi di collegamento 2a, 2b e passante per le estremità 32'a, 32'b del secondo braccio 32'. Il piano di riferimento del secondo braccio 32' è indicato nelle figure 17(d), (f),(g), 18(d),(f),(g) da una linea tratteggiata T che ne rappresenta la traccia nel piano del foglio (che, nelle figure 17(d), (f),(g), 18(d), (f),(g) risulta perpendicolare alla direzione della lunghezza ZI, Z2 dei corpi di collegamento 2a, 2b).
Detta concavità dell'unico pezzo concavo in cui è sagomato detto secondo braccio 32' è definita, in combinazione:
- da un fondo 320' sagomato del secondo braccio 32' che, in proiezione ortogonale su un piano perpendicolare alla direzione della lunghezza ZI, Z2 dei corpi di collegamento 2a, 2b (piano del foglio nelle figure 17(d),(f),(g), 18(d), (f),(g)), segue una curva concava con concavità rivolta verso il rispettivo piano di riferimento, detta curva collegando tra loro le estremità 32'a, 32'b del secondo braccio 32', detto fondo 320' prevedendo inoltre un primo 322' e un secondo 323' lato trasversale che sono disposti da parti opposte del fondo 320' lungo la direzione della lunghezza ZI, Z2 dei corpi di collegamento 2a, 2b e che si sviluppano trasversalmente a detta direzione della lunghezza ZI Z2, preferibilmente perpendicolarmente ad essa;
- almeno in corrispondenza del primo 322' e del secondo 323' lato trasversale del fondo 320' da pareti laterali 32 Γ del secondo braccio 32' che si alzano dal fondo 320' in allontanamento da questo verso il rispettivo primo piano di riferimento, ivi realizzando corrispondenti tratti di un bordo perimetrale del fondo 320' ciascuno dei quali è continuo e unito al fondo senza soluzione di continuità nel materiale costituente detto rispettivo unico foglio metallico.
Un primo lato longitudinale 324’ del fondo 320', corrispondente alla prima estremità 32’a del secondo braccio 32', e un secondo lato longitudinale 325' del fondo 320', corrispondente alla seconda estremità 32'b del secondo braccio 32', tra loro opposti e che si sviluppano parallelamente alla direzione della lunghezza ZI, Z2, idealmente definiscono con il primo 322' e il secondo 323' lato trasversale una figura geometrica che in proiezione ortogonale sul rispettivo piano di riferimento è sostanzialmente quadrilatera. Una tale proiezione è visibile in figura 17(c), 17(e), 18(c), 18(e), dove per individuare detta figura sostanzialmente quadrilatera occorre tenere conto del tratteggio che completa idealmente il primo lato longitudinale 324'.
Detta curva formata dal primo braccio 32 e/o dal secondo braccio 32' in proiezione ortogonale su un piano perpendicolare alla direzione della lunghezza ZI, Z2 del primo e del secondo corpo di collegamento 2a, 2b può essere una linea spezzata (composta da due o più segmenti consecutivi), un arco di curva (in particolare di circonferenza e/o di ellisse) e/o combinazioni delle medesime, disegnando varie forme in detto pano perpendicolare (per esempio a "V" a "U" o simili). Le curve corrispondenti ai due bracci 32, 32' possono essere tra loro simmetriche, uguali o diverse a seconda delle esigenze.
Una tale struttura tridimensionale concava, alla quale contribuiscono le pareti laterali 321, 321' e il fondo 320, 320' (anch'esso con una proiezione ortogonale concava nel piano perpendicolare alla direzione della lunghezza ZI, Z2 dei corpi di collegamento 2a, 2b), conferisce ad un braccio 32, 32' una buona resistenza meccanica, che permette di realizzare il pezzo con un unico foglio metallico di spessore limitato, con notevole risparmio di materiale e/o incremento di prestazione rispetto ai corrispondenti bracci dell'arte nota, a parità di forma geometrica generale dei bracci. Il pezzo può essere realizzato per imbutitura. Il dispositivo di articolazione 3 potrebbe essere composto da un solo braccio 32, 32', o da due o più bracci 32, 32'. In una configurazione comprendente almeno il primo 32 e il secondo braccio 32', preferibilmente, come illustrato nelle figure, detto secondo braccio 32' è incernierato al primo braccio 32 in corrispondenza di un asse comune R di rotazione parallelo alla direzione della lunghezza ZI, Z2 dei corpi di collegamento 2a, 2b e passante tra le due estremità 32a, 32b, 32'a, 32'b di ciascun braccio 32, 32'. Vantaggiosamente, sempre come mostrato nelle figure, almeno in corrispondenza dell'asse comune R di rotazione, porzioni di un braccio 32, 32' contigue a porzioni di un altro braccio 32', 32 affacciano le une alle altre le proprie pareti laterali 321,321' che si sviluppano trasversalmente, preferibilmente perpendicolarmente, alla direzione della lunghezza ZI, Z2 dei corpi di collegamento 2a, 2b (si vedano, in particolare, le figure 1, 2, 3 24, 26-29. Questo tipo di accoppiamento è particolarmente visibile in figura 27(b) e in figura 28). Il dispositivo di articolazione 3 può anche comprendere una pluralità di bracci 32, 32' incernierati l'uno all'altro in corrispondenza dell'asse comune R di rotazione parallelo alla direzione della lunghezza ZI, Z2 dei corpi di collegamento 2a, 2b e passante tra le due estremità 32a, 32b, 32'a, 32'b di ciascun braccio 32, 32'. Tutti i bracci presentano strutture concave tridimensionali con caratteristiche simili (anche se, come vedremo, in un certo senso complementari tra loro, almeno in proiezione ortogonale su un piano parallelo al piano di riferimento T, T' di ciascuno braccio).
Vantaggiosamente, i bracci 32, 32' del dispositivo di articolazione 3 tra loro accoppiati in corrispondenza dell'asse comune R di rotazione realizzano una struttura che lungo la direzione della lunghezza ZI, Z2 dei corpi di collegamento 2a, 2b presenta una lunghezza sostanzialmente pari a quella della sede in cui viene racchiuso il dispositivo di articolazione 3. In questo modo si ottiene una cerniera I molto più resistente, in particolare alla flessione conseguente all'apertura della porta.
In corrispondenza del primo 322, 322' e/o del secondo 323, 323' lato trasversale del fondo 320, 320' di un braccio 32, 32' il fondo 320, 320' stesso si prolunga, allargandosi, lungo il primo 324, 324' e/o lungo il secondo 325, 325' lato longitudinale oltre detto primo 322, 322' e/o secondo 323, 323' lato trasversale. Una soluzione di questo genere per il primo braccio 32 è illustrata in curve continue sul primo lato longitudinale 324 e (alternativamente o in aggiunta) in curve tratteggiate sul secondo lato longitudinale 325 nelle figure 15(c) e 16(c). Una soluzione di questo genere per il secondo braccio 32' è illustrata sempre in curve tratteggiate sul primo lato longitudinale 324' e (alternativamente o in aggiunta) sul secondo lato longitudinale 325' nelle figure 17(c), 17(e) e 18(c), 18(e). Come illustrato in particolare nelle porzioni in curva continua delle figure sopra citate (e anche nelle restanti figure che illustrano i bracci 32, 32'), la parete laterale 321, 32Γ corrispondente a detto primo 322, 322' e/o secondo 323, 323' lato trasversale si prolunga, senza soluzione di continuità del materiale costituente detto rispettivo unico foglio metallico da cui è sagomato il braccio 32, 32', per una distanza predeterminata lungo detto prolungamento del primo 324, 324' e/o del secondo 325, 325' lato longitudinale a prolungare il corrispondente tratto di bordo perimetrale del fondo 320, 320' in una configurazione che in proiezione ortogonale sul rispettivo piano di riferimento T, T assume una configurazione almeno a "L". Preferibilmente la parete laterale 321, 32Γ corrispondente a detto primo 322, 322' e/o secondo 323, 323' lato trasversale si prolunga, senza soluzione di continuità del materiale costituente detto rispettivo unico foglio metallico da cui è sagomato il braccio 32, 32' fino ad una estremità del primo 324, 324' e/o del secondo 325, 325' lato longitudinale, ripiegandosi su quest'ultima e prolungando corrispondentemente il tratto di bordo perimetrale del fondo 320, 320' corrispondente al primo 322, 322' e/o al secondo 323, 323' lato trasversale del fondo 320, 320' mantenendolo continuo e unito al fondo 320, 320' senza soluzione di continuità del materiale costituente l'unico foglio metallico da cui è sagomato il braccio 32, 32'.
Si crea così sul primo e/o sul secondo lato longitudinale del fondo, in corrispondenza della giunzione con il primo e/o il secondo lato trasversale, una configurazione localmente a gradino e/o a "Z" e/o a "S", a seconda di come è orientato il braccio corrispondente, come ben visibile, per esempio, in figura 15 (se si considera, una alla volta, la parte superiore o la parte inferiore del braccio 32 in corrispondenza del primo lato longitudinale 324).
I prolungamenti vengono irrigiditi dal prolungarsi anche delle pareti laterali 321, 32 Γ oltre che del fondo 320, 320'.
Con riferimento sempre alle figure 15(c) e 16(c) per il primo braccio 32, nonché alle figure 17(c), 17(e) e 18(c), 18(e) per il secondo braccio 32', sia in corrispondenza del primo 322, 322' che del secondo 323, 323' lato trasversale del fondo 320, 320', il fondo 320, 320' stesso si prolunga, allargandosi, lungo il primo 324, 324' e/o lungo il secondo 325, 325' lato longitudinale sia oltre detto primo 322, 322' che oltre detto secondo 323, 323' lato trasversale. Le pareti laterali 321, 32 Γ corrispondenti a detto primo 322, 322' e secondo 323, 323' lato trasversale si prolungano ciascuna, senza soluzione di continuità del materiale costituente detto rispettivo unico foglio metallico da cui è sagomato il braccio 32, 32', lungo il rispettivo prolungamento del primo 324, 324' e/o del secondo 325, 325' lato longitudinale a prolungare il corrispondente tratto di bordo perimetrale del fondo 320, 320' in una configurazione che in proiezione ortogonale sul rispettivo primo piano di riferimento assume una configurazione sostanzialmente speculare rispetto ad un piano di mezzeria del fondo 320, 320' perpendicolare al piano di riferimento del braccio 32, 32'.
D fondo 320, 320' del braccio 32, 32' si proietta così sul piano di riferimento in una figura a forma di "T" o di "H". La forma a "T" ha il "gambo", o rebbo, orizzontale (si veda anche il numero di riferimento 329 in figura 23(b)) e il "cappello" (il tratto corrispondente al primo e/o al secondo lato longitudinale 324, 324', 325, 325') che può anche essere asimmetrico, in funzione delle esigenze. Anche la forma a "H" può presentare il tratto orizzontale non esattamente a metà altezza. I prolungamenti verticali della forma a "H" non sono necessariamente di lunghezza uguale tra loro, ma possono essere realizzati ciascuno di una propria lunghezza predeterminata in funzione delle esigenze.
Preferibilmente, anche in questo caso, le pareti laterali 321, 32Γ corrispondenti sia a detto primo 322, 322' che a detto secondo 323, 323' lato trasversale si prolungano, senza soluzione di continuità del materiale costituente detto rispettivo unico foglio metallico da cui è sagomato il braccio 32, 32', fino alle due estremità del primo 324, 324' e/o del secondo 325, 325' lato longitudinale, ripiegandosi su queste ultime e prolungando corrispondentemente il tratto di bordo perimetrale del fondo 320, 320' corrispondente al primo 322, 322' e al secondo 323, 323' lato trasversale del fondo 320, 320' mantenendolo continuo e unito al fondo 320, 320' senza soluzione di continuità del materiale costituente l'unico foglio metallico da cui è sagomato il braccio 32, 32'.
Si crea così sul primo e/o sul secondo lato longitudinale del fondo, sia in corrispondenza della giunzione con il primo che con il secondo lato trasversale, una configurazione localmente a gradino e/o a "Z" e/o a "S", a seconda di come è orientato il braccio corrispondente, come ben visibile, per esempio, in figura 15 (se si considera, una alla volta, la parte superiore o la parte inferiore del braccio 32 in corrispondenza del primo lato longitudinale 324).
In una forma di realizzazione del dispositivo di articolazione 3, il fondo 320, 320' e le relative pareti laterali 321, 32 Γ di un braccio 32, 32' realizzano una struttura che in proiezione ortogonale sul piano di riferimento del braccio 32, 32' assume una configurazione simmetrica rispetto ad un asse di mezzeria del braccio 32, 32' parallelo alla direzione della lunghezza ZI, Z2 dei corpi di collegamento 2a, 2b. Ciò significa che il fondo 320, 320' si prolunga anche lungo il secondo lato longitudinale 323, 323' allargandosi, con le pareti laterali 321, 32Γ del primo e/o del secondo lato trasversale 322, 322' che realizzano la stessa struttura a "L" e/o a "S" e/o a "Z" o a gradino. Se ciò accade in corrispondenza di entrambi i lati trasversali 322, 322', il fondo 320, 320' (e anche il braccio corrispondente, 32, 32', ovviamente...) assume una configurazione che proiettata sul piano di riferimento del braccio è ad "H".
Se ciò accade solo in corrispondenza del primo o del secondo dei lati trasversali 322, 322', il fondo 320, 320' (e anche il braccio corrispondente, 32, 32', ovviamente...) assume una configurazione che proiettata sul piano di riferimento del braccio è ad "U" o ad "U" rovesciata. Si vedano, per esempio, la figura 15(d) e la figura 16(d), considerando la parte tratteggiata ad integrazione di quella in linea continua e considerando una alla volta le porzioni della figura che si trovano una da una parte e una dall'altra della traccia del piano di sezione D'-D', D'"-D'" (la porzione di figura opposta a detta traccia dovendosi pensare senza tratteggi e prolungamenti dei lati longitudinali): la porzione della figura al di sopra della traccia del piano di sezione D’-D’, D'"-D"' illustra una configurazione a "U", mentre quella al di sotto illustra una configurazione a "U" rovesciata. Con riferimento in particolare alle figure 17 e 18, nonché alla figura 23, sul fondo 320' di un braccio 32' sono realizzate una o più asole 326' passanti, che si sviluppano parallelamente sia al primo 322' che al secondo 323' lato trasversale del fondo 320'. Nelle figure citate, questa caratteristica è illustrata nel secondo braccio 32' e i riferimenti numerici vengono assegnati di conseguenza. Tuttavia la medesima struttura (o struttura analoga) potrebbe anche essere realizzata sul primo braccio 32, o su uno qualsiasi dei bracci 32, 32' che compongono il dispositivo di articolazione 3. Questa osservazione vale per la descrizione nel dettaglio che segue e per i relativi particolari.
Ciascuna delle una o più asole passanti 326' presenta almeno:
- un primo 326 'a e un secondo 326'b bordo trasversale, che si sviluppa trasversalmente, preferibilmente perpendicolarmente, alla direzione della lunghezza ZI, Z2 dei corpi di collegamento 2a, 2b;
- almeno un primo bordo longitudinale 326'c che, posto sul lato dell'asola 326' passante rivolto verso il primo 324' o verso il secondo 325' lato longitudinale del fondo 320', si sviluppa parallelamente alla direzione della lunghezza ZI, Z2 dei corpi di collegamento 2a, 2b (nelle figure il primo bordo longitudinale 326'c è esplicitamente indicato in corrispondenza del secondo lato 325' del braccio 32'). Lungo il primo bordo trasversale 326'a, lungo il primo bordo longitudinale 326'c e lungo il secondo bordo trasversale 326'b, pareti trasversali 32 Γ del braccio 32' si alzano dal fondo 320' in allontanamento da questo verso il piano di riferimento T' e ivi formano un rispettivo tratto di bordo perimetrale del fondo 320' continuo, unito al fondo senza soluzione di continuità del materiale costituente l'unico foglio metallico da cui è sagomato il braccio 32' e che circonda tutta l'asola 326' passante su tutti i detti bordi.
Detta una o più asole 326' del fondo 320' si prolungano, assieme al relativo bordo perimetrale, sino al secondo 325' o, rispettivamente, al primo 324' lato longitudinale, dove sono aperte (nelle figure la parte aperta dell'una o più asole 326' del fondo 320' è esplicitamente indicata e illustrata in corrispondenza del primo lato 324' del braccio 32'). Il secondo 325' o, rispettivamente, il primo 324' lato longitudinale del fondo 320' ne risulta così interrotto in una serie di tratti successivi pari al numero delle asole passanti 326' aumentato di una unità. Il braccio 32' presenta così una serie di rebbi 329' sagomati che si dipartono dal primo 324' o dal secondo 325' lato longitudinale del fondo 320' (nelle figure è illustrato il caso di rebbi 329' sagomati che si dipartono dal secondo lato 325' del braccio 32'). Pertanto, i rebbi 329' sagomati si dipartono dalla prima 32'a o, rispettivamente, dalla seconda 32'b estremità del braccio 32' stesso (nelle figure, in particolare, è illustrato il caso in cui i rebbi 329' sagomati si dipartono dalla seconda estremità 32'b), a realizzare, quando il primo 324' e il secondo 325' lato longitudinale del fondo non si prolungano al di là dei lati trasversali 322', 323' del medesimo, una struttura a "C" formata dai due rebbi 329’ sagomati estremi e dalla prima 32'a o dalla seconda 32'b estremità (nelle figure: dalla seconda estremità 32'b). In una soluzione non illustrata esplicitamente nelle figure, ma facilmente deducibile da quanto descritto e illustrato, tale struttura a "C" può eventualmente racchiudere uno o più ulteriori rebbi 329' sagomati tra i due rebbi 329' sagomati estremi, a formare una struttura a pettine. Quando il primo 324' o il secondo 325' lato longitudinale si prolunga oltre i due lati trasversali 322', 323' del fondo 320', il braccio 32' assume una struttura a "L" o a "T" comprendente un pettine con uno o più rebbi 329' sagomati ulteriori rispetto a quello che produrrebbe la base della "L" o il gambo (orientato orizzontalmente) della "T". Se anche il secondo 325' o, rispettivamente, il primo 324' lato longitudinale si prolunga oltre i due lati trasversali 322' 323' del fondo 320', il bordo perimetrale del fondo 320' corrispondente al primo 322' e/o al secondo 323' lato trasversale del fondo 320' assume una forma a "U" o, rispettivamente, a "U" rovesciata.
Ovviamente, le strutture qui descritte non possono mai essere simmetriche rispetto ad un piano di mezzeria del braccio 32' parallelo alla direzione della lunghezza ZI, Z2 dei corpi di collegamento 2a, 2b, essendo le asole 326' passanti aperte su un lato. In alternativa, in una forma di realizzazione illustrata solo schematicamente in tratteggio nelle figure 17(c), 17(e) e nelle figure 18(c), 18(e), detta una o più asole 326' del fondo 320' sono chiuse in corrispondenza di un loro secondo bordo longitudinale 326'd opposto al primo 326'c, il tratto di bordo perimetrale del fondo 320' corrispondente a ciascuna delle una o più asole 326' racchiudendo tutta l'asola 326' corrispondente su tutti i propri bordi. Il secondo 325' e/o il primo 324' lato longitudinale del fondo 320' ne risulta così continuo. Il braccio 32' presenta così una struttura a telai etto chiuso, eventualmente prolungata in corrispondenza di uno o entrambi i propri lati longitudinali 324', 325', e che internamente presenta o un unico buco o una sorta di "griglia" che con elementi trasversali attraversa l'apertura interna al tei aietto. Ovviamente, questa struttura può essere simmetrica rispetto ad un piano di mezzeria del braccio 32' parallelo alla direzione della lunghezza ZI, Z2 dei corpi di collegamento 2a, 2b.
Con le forme fin qui descritte si possono realizzare strutture con almeno due bracci impegnati l'uno sull'altro in maniera complementare. Per esempio, prendendo sempre a riferimento una proiezione ortogonale del braccio 32, 32' sul proprio piano di riferimento T, T, si possono impegnare complementarmente l'una con l'altra; una struttura a "U" e una corrispondente struttura a "U" rovesciata; una struttura a "T" con una corrispondente struttura a "C" (per esempio come accade ai bracci 32, 32' illustrati nelle figure 1 e 3); una struttura a "T" (come quella del primo braccio 32) accoppiata con una struttura a tei aietto chiuso, o ad "O" (come quella del secondo braccio 32', completata con la chiusura del primo lato longitudinale 324'); una struttura ad "H" (come quella del primo braccio 32 di figura 15(c) completata come dal corrispondente tratteggio in corrispondenza del secondo lato longitudinale 325) combinata con una corrispondente struttura a "C" (come quella del secondo braccio 32' illustrata a tratto continuo per esempio in figura 17(c)) i cui rebbi si inseriscano negli spazi superiore e inferiore della struttura ad "H"; una struttura "L" con una corrispondente struttura a "L" rovesciata; e così via.,. . Π braccio può anche essere a struttura semplice (con un fondo che, in proiezione sul piano di riferimento, è rettangolare e avente le pareti laterali sui due lati trasversali) e combinarsi con un altro braccio semplice e/o con altri bracci semplici, oppure con uno o più bracci secondo una qualsiasi delle forme precedenti, a seconda delle necessità, della convenienza strutturale o simile. Ovviamente, alla luce di quanto descritto e illustrato, si possono realizzare anche strutture con un numero di bracci maggior di due, per esempio accoppiati l'uno all'altro e su un asse comune di rotazione che passa tra le loro estremità, in modo opportuno.
Preferibilmente, in ciascuna asola 326' che nel fondo 320' di un braccio 32' si sviluppa parallelamente al primo 322' e/o al secondo 323' lato trasversale del fondo 320' è inserito un corrispondente rebbo 329 di un altro braccio 32 sviluppantesi parallelamente al primo 322 e/o al secondo 323 lato trasversale del rispettivo fondo 320, in una configurazione sostanzialmente complementare almeno in corrispondenza dell’asse comune R di rotazione.
Opportunamente, in corrispondenza di almeno un'estremità 32a, 32b, 32'a, 32'b del braccio 32, 32' il fondo 320, 320' si prolunga da almeno tratti del, o da tutto il, corrispondente lato longitudinale 324, 325, 324', 325' verso l'esterno e trasversalmente alla direzione della lunghezza ZI, Z2 dei corpi di collegamento 2a, 2b ripiegandosi cilindricamente su se stesso attorno ad un asse parallelo alla direzione della lunghezza ZI, Z2 dei corpi di collegamento 2a, 2b a formare almeno in parte una sede cilindrica 327a, 327b, 327'a, 327'b, continua almeno a tratti lungo il proprio asse, per l'alloggiamento di almeno un corrispondente perno per la definizione di un rispettivo asse di rotazione Ra, Rb, R'a, R'b.
La sede cilindrica 327 a, 327b, 327’a, 327'b (o uno o più dei suoi tratti se discontinua) ha i propri estremi a contatto con corrispondenti pareti laterali 321, 321' del braccio 32, 32' che corrono trasversalmente (preferibilmente perpendicolarmente) alla direzione della lunghezza ZI, Z2 dei corpi di collegamento 2a, 2b, Nelle figure 16 e 18 sono illustrate sedi cilindriche 327a, 327b, 327'a, 327'b che si ripiegano davanti a un bordo di dette pareti laterali 321, preferibilmente fino ad arrivare a contatto con il medesimo. In figura 18 sul primo lato longitudinale 324' sono presenti due tratti di sedi 327’a (o, se si vuole, due sedi 327 'a separate): uno in corrispondenza di un primo rebbo del fondo 320' e l'altro in corrispondenza di un secondo rebbo del fondo 320'. Tali tratti separati definiscono un asse di rotazione indicato con R'a. Sul secondo lato longitudinale 325' è presente un'unica sede 327’b che si sviluppa per tutta la lunghezza di detto secondo lato longitudinale 325', Tale unica sede definisce un asse di rotazione indicato con R'b. In figura 16 è visibile una configurazione analoga. Una sede 327a si sviluppa per tutto il primo lato longitudinale 324 del fondo 320 (nel caso specifico fino ai prolungamenti di quest'ultimo al di là del primo 322 e/o del secondo 323 lato trasversale del fondo 320) andando a contatto con i bordi dei prolungamenti delle pareti laterali 321 che costeggiano il primo 322 e il secondo 323 lato trasversale del fondo 320. Questa sede definisce un asse di rotazione indicato con Ra. Una sede 327b, localizzata in corrispondenza del secondo lato longitudinale 325, si sviluppa per tutta la larghezza di un rebbo del fondo 320. Quest'ultima sede definisce un asse di rotazione indicato con Rb.
Preferibilmente, là dove è possibile, si adotta una configurazione in cui la sede cilindrica 327a, 327b, 327'a, 327'b (o uno o più dei suoi tratti se discontinua) è preferibilmente compresa tra dette corrispondenti pareti laterali 321, 32 Γ del braccio 32, 32'. Tra dette corrispondenti pareti laterali 321, 32Γ del braccio 32, 32' e detti estremi a contatto vi può essere discontinuità nel materiale costituente l'unico foglio metallico da cui è sagomato il braccio 32, 32' (quest'ultima caratteristica rendendo in particolare più semplice la realizzazione del braccio per imbutitura seguita da operazioni di perforazione o taglio e piegatura). Nelle figure 15 e 17 sono illustrate sedi cilindriche 327a, 327b, 327'a, 327’b che presentano questa caratteristica. In figura 17 sul primo lato longitudinale 324' sono presenti due tratti di sedi 327'a (o, se si vuole, due sedi 327'a separate): uno in corrispondenza di un primo rebbo del fondo 320' e l'altro in corrispondenza di un secondo rebbo del fondo 320'. Tali tratti separati definiscono un asse di rotazione indicato con R'a. Ciascuno dei due tratti separati è inserito tra corrispondenti tratti di pareti laterali 32 Γ corrispondenti ai lati lunghi del rispettivo rebbo. Sul secondo lato longitudinale 325' sono presenti due sedi 327'b, una in corrispondenza di un estremo e l'altra in corrispondenza dell'altro estremo del secondo lato longitudinale 325'. Tali sedi definiscono un asse di rotazione indicato con R'b. Ciascuna sede è a contatto con la faccia interna di una parete laterale 32 Γ che corrisponde al lato trasversale 322', 323' in corrispondenza del quale la sede è collocata. In figura 15 è visibile una configurazione analoga. Due sedi 327a, una in corrispondenza di un estremo e l'altra in corrispondenza dell’ altro estremo del primo lato longitudinale 324'. Questa sede definisce un asse di rotazione indicato con Ra. Ciascuna sede è a contatto con la faccia interna di una parete laterale 321 che corrisponde al lato trasversale 322, 323 in corrispondenza del quale la sede è collocata (nello specifico la porzione di parete laterale 321 che ne è il prolungamento sino all'estremità del primo lato longitudinale 324). Una sede 327b, localizzata in corrispondenza del secondo lato longitudinale 325, si sviluppa per tutta la larghezza di un rebbo del fondo 320. Quest'ultima sede definisce un asse di rotazione indicato con Rb. Detta sede è inserita tra corrispondenti tratti di pareti laterali 321 corrispondenti ai lati lunghi del rispettivo rebbo. In corrispondenza delle sedi cilindriche 327a, 327b, 327'a, 327’b le pareti laterali 321, 32Γ preferibilmente presentano fori 328, 328' passanti per permettere il passaggio di corrispondenti perni.
In generale, nelle pareti laterali 321, 321' del braccio 32, 32' che corrono trasversalmente (preferibilmente perpendicolarmente) alla direzione della lunghezza ZI, Z2 dei corpi di collegamento 2a, 2b sono praticati uno o più fori passanti 328, 328' per Γ inserimento di almeno un perno per la definizione di uno o più rispettivi assi di rotazione R, Ra, Rb, R'a, R’b. Come illustrato esemplificativamente nelle figure 15(b), 15(e), 16(b), 16(e) (illustrazione data a scopo esemplificativo con riferimento al primo braccio 32, ma si intende che la medesima caratteristica potrebbe essere realizzata anche sul secondo braccio 32’ o su uno qualsiasi dei bracci 32, 32' a seconda delle esigenze), in corrispondenza di almeno uno di detti fori passanti 328 la corrispondente parete laterale 321 del braccio 32 si prolunga lungo l'asse del foro passante 328 in un rispettivo manicotto. Due pareti laterali 321 consecutive lungo la direzione della lunghezza ZI, Z2 dei corpi di collegamento 2a, 2b e dotate di foro passante 328 con manicotto presentano preferibilmente detti manicotti che si sviluppano coassialmente l'uno verso l'altro o in direzione opposta.
Il primo braccio 32 ha la prima estremità 32a incernierata sul primo corpo di collegamento 2a in corrispondenza di un rispettivo asse di rotazione Ra parallelo alla direzione della lunghezza ZI del primo corpo di collegamento 2a. Il secondo braccio 32' ha la seconda estremità 3b' incernierata sul secondo corpo di collegamento 2b in corrispondenza di un rispettivo asse di rotazione R'b.
Il primo braccio 32 ha la seconda estremità 32b mobile di moto guidato rispetto al secondo corpo di collegamento 2b e il secondo braccio 32' ha la prima estremità 32'a mobile di moto guidato rispetto al primo corpo di collegamento 2a. In generale, l'asse di rotazione Rb definito in corrispondenza della seconda estremità 32b del primo braccio 32 e l'asse di rotazione R'a definito in corrispondenza della prima estremità 23'a del secondo braccio 32' non saranno fissi nello spazio rispetto ad alcuno dei corpi di collegamento 2a, 2b, ma si muoveranno di moto guidato esattamente come la rispettiva estremità 32b, 32'a del braccio 32, 32'. In una soluzione non illustrata nelle figure, la prima estremità 32'a del secondo braccio 32' è impegnata in una rispettiva guida di scorrimento sul primo corpo di collegamento 2a, e/o la seconda estremità 32b del primo braccio 32 è impegnata in una rispettiva guida di scorrimento sul secondo corpo di collegamento 2b. In presenza di inserti mobili 5a, 5b e/o di corpi mobili 5a, 5b, 6b alloggiati in rispettive strutture di alloggiamento sui copri di collegamento 2a, 2b, le guide di scorrimento sono preferibilmente realizzate sugli inserti mobili 5a, 5b e/o sui corpi mobili 5a, 5b, 6b maggiormente distali dalle rispettive strutture di supporto 4a, 4b. In una soluzione illustrata nelle figure allegate, il dispositivo di articolazione 3 comprende inoltre una prima biella 33 avente una propria prima estremità 33a incernierata alla seconda estremità 32b del primo braccio 32 in un corrispondente asse di rotazione Rb e una propria seconda estremità 33b opposta alla prima e incernierata al secondo corpo di collegamento 2b in un corrispondente asse di rotazione Rlb. Il moto della seconda estremità 32b del primo braccio 32 (e, quindi anche del corrispondente asse di rotazione Rb) rispetto al secondo corpo di collegamento 2b è guidato dalla prima biella 33. Il dispositivo di articolazione 3 inoltre comprende una seconda biella 33' avente una propria prima estremità 33 a incernierata al primo corpo di collegamento 2a in un corrispondente asse di rotazione Ria e una propria seconda estremità 33'b opposta alla prima e incernierata alla prima estremità 32'a del secondo braccio 32' in un corrispondente asse di rotazione R'a. Il moto della prima estremità 32'a del secondo braccio 32' (e, quindi anche del corrispondente asse di rotazione R'a) rispetto al primo corpo di collegamento 2a è guidato dalla seconda biella 33'. In presenza di una pluralità di bracci 32, 32' (in particolare aventi un asse di rotazione R comune), è possibile prevedere una corrispondente pluralità di bielle 33, 33'.
Con riferimento ora in particolare alle figure da 19 a 22 si illustra una specifica e vantaggiosa struttura della prima 33 e della seconda 33' biella. La struttura è simile a quella già descritta per il primo 32 e/o per il secondo 32' braccio, per cui le convenzioni utilizzate nella descrizione saranno le medesime.
Detta prima 33 e/o detta seconda 33' biella è sagomata a partire da un rispettivo unico foglio metallico in un unico pezzo concavo con concavità rivolta verso un rispettivo piano di riferimento parallelo alla direzione della lunghezza ZI, Z2 dei corpi di collegamento 2a, 2b e passante per le estremità 33 a, 33b, 33 'a, 33'b della prima 33 o, rispettivamente, della seconda 33' biella.
Il piano di riferimento della prima biella 33 è indicato nelle figure 19(f), 19(g) e 20(g), dove è rappresentato con la sua traccia su un piano perpendicolare alla direzione della lunghezza ZI, Z2 dei corpi di collegamento 2a, 2b (si veda la corrispondente linea tratteggiata) e indicato con il simbolo di riferimento Tl. Il piano di riferimento della seconda biella 33' è indicato nelle figure 21(f) e 22(f), dove è rappresentato con la sua traccia su un piano perpendicolare alla direzione della lunghezza ZI, Z2 dei corpi di collegamento 2a, 2b (si veda la corrispondente linea tratteggiata) e indicato con il simbolo di riferimento Tl'.
Detta concavità del pezzo concavo in cui è sagomata la prima 33 e/o la seconda biella 33' è definita, in combinazione, rispettivamente;
- da un fondo 330, 330' sagomato della prima 33, rispettivamente della seconda 33' biella che, in proiezione ortogonale su un piano perpendicolare alla direzione della lunghezza ZI, Z2 dei corpi di collegamento 2a, 2b, segue una curva che collega tra loro le estremità 33 a, 33b, 33'a, 33 'b della prima 33, rispettivamente della seconda 33' biella, detto fondo 330, 330' prevedendo inoltre un primo 332, 332' e un secondo 333, 333' lato trasversale che sono disposti da parti opposte del fondo 330, 330' lungo la direzione della lunghezza ZI, Z2 dei corpi di collegamento 2a, 2b e che si sviluppano trasversalmente a detta direzione della lunghezza ZI, Z2, preferibilmente perpendicolarmente ad essa;
- almeno in corrispondenza del primo 332, 332' e del secondo 333, 333' lato trasversale del fondo 330, 330' da pareti laterali 331, 33 Γ della prima 33, rispettivamente della seconda 33' biella che si alzano dal fondo 330, 330' in allontanamento da questo verso il piano di riferimento Tl, ΤΓ, ivi realizzando corrispondenti tratti di un bordo perimetrale del fondo 330, 330' ciascuno dei quali è continuo e unito al fondo senza soluzione di continuità nel materiale costituente detto rispettivo unico foglio metallico.
La curva che il fondo 330, 330' sagomato della prima 33, rispettivamente della seconda 33' biella definisce in proiezione ortogonale su un piano perpendicolare alla direzione della lunghezza ZI, Z2 dei corpi di collegamento 2a, 2b può essere un segmento di retta (come illustrato nelle figure), o qualsiasi altra curva conveniente, in particolare una curva concava con concavità rivolta verso il piano di riferimento Tl, ΤΓ della biella 33, 33' secondo tutte le modalità descritte per il primo 32 e/o per il secondo 32' braccio.
Un primo lato longitudinale 334, 334' del fondo 330, 330', corrispondente alla prima estremità 33a, 33'a della prima 33, rispettivamente della seconda 33' biella, e un secondo lato longitudinale 335, 335' del fondo 330, 330', corrispondente alla seconda estremità 32b, 32'b della prima 33, rispettivamente della seconda 33' biella, tra loro opposti e che si sviluppano parallelamente alla direzione della lunghezza ZI, Z2, idealmente definiscono con il primo 332, 332' e il secondo 333, 333' lato trasversale una figura geometrica che in proiezione ortogonale sul piano di riferimento è sostanzialmente quadrilatera.
Mettendo in corrispondenza la figura 17 con la figura 19, da una parte, e la figura 18 con la figura 20 dall'altra, è possibile rilevare una stretta analogia tra le forme di realizzazione del secondo braccio 32' e le forme di realizzazione della prima biella 33. Se si prescinde dal fatto che la curva che il fondo 330 sagomato della prima biella 33 definisce in proiezione ortogonale su un piano perpendicolare alla direzione della lunghezza ZI, Z2 dei corpi di collegamento 2a, 2b è, nella forma illustrata nelle figure, un segmento di retta (mentre per il secondo braccio 32' è una curva sagomata in maniera diversa), ciò che distingue prima biella 33 e secondo braccio 32' è principalmente (a meno di altri dettagli minori) il fatto che in proiezione ortogonale sui rispettivi piani di riferimento: la prima biella 33 ha rebbi molto più corti del secondo braccio 32'; il fondo 330 della prima biella 33 e il suo prolungamento in corrispondenza del secondo lato longitudinale 335 definiscono una superficie proporzionalmente più ampia di quella dei rebbi, rispetto a quanto non facciano il fondo 320' del secondo braccio 32' e il suo prolungamento in corrispondenza del secondo lato longitudinale 325'. Analogamente, mettendo in corrispondenza la figura 15 con la figura 21, da una parte, e la figura 16 con la figura 22 dall'altra, è possibile rilevare una stretta analogia tra le forme di realizzazione del primo braccio 32 e le forme di realizzazione della seconda biella 33'. Se si prescinde dal fatto che la curva che il fondo 330' sagomato della seconda biella 33' definisce in proiezione ortogonale su un piano perpendicolare alla direzione della lunghezza ZI, Z2 dei corpi di collegamento 2a, 2b è, nella forma illustrata nelle figure, un segmento di retta (mentre per il primo braccio 32 è una curva sagomata in maniera diversa), ciò che distingue seconda biella 33' e primo braccio 32 è principalmente (a meno di altri dettagli minori) il fatto che in proiezione ortogonale sui rispettivi piani di riferimento: la seconda biella 33' ha rebbo molto più corto del primo braccio 32; la parte del fondo 330' della seconda biella 33' che si prolunga, in corrispondenza del primo lato longitudinale 334', oltre il primo 332' e/o il secondo 333' lato trasversale, definisce una superficie proporzionalmente più ampia di quella del rebbo, rispetto a quanto non faccia la corrispondente porzione del fondo 320 del primo braccio 32 che si prolunga oltre il primo 322 e/o il secondo 323 lato trasversale in corrispondenza del primo lato longitudinale 324. Rilevate queste strette analogie, è possibile applicare direttamente anche alla prima 33 e/o alla seconda biella 33' tutto quanto specificato in relazione al secondo 32' e, rispettivamente al primo 32 braccio secondo tutte le loro possibili varianti (con l'unica avvertenza che la prima e la seconda biella 33, 33' non sono generalmente accoppiate tra loro su un unico asse di rotazione, come invece accade al primo e al secondo braccio 32, 32'). In particolare si può notare come sulla prima 33 e/o sulla seconda biella 33' si possano realizzare sedi 309, 309' sostanzialmente cilindriche aventi caratteristiche analoghe a quelle 327a, 327b, 327'a, 327'b realizzate sul primo 32 e/o sul secondo 32' braccio, in particolare con una relazione analoga tra sedi 309, 309' e rispettive pareti 331, 33 Γ laterali del fondo 330, 330'. Altrettanto analogamente, le pareti laterali 331, 33 Γ del fondo 330, 33Γ della prima 33 e/o della seconda 33' biella possono presentare (in particolare in corrispondenza delle sedi 309, 309' come in figure 19 e 21) fori passanti 308, 308' per scopi analoghi a quelli descritti in relazione al primo 32 e al secondo 32' braccio. Analogamente possono essere estese tutte le caratteristiche del primo 32 e/o del secondo braccio 32' alla seconda 33' e/o alla prima 33 biella, rispettivamente. In una forma di realizzazione non illustrata, il fondo 320, 320’ di almeno un braccio 32, 32' del dispositivo di articolazione 3 comprende una fascia centrale corrispondente alla posizione dell'asse di rotazione R comune che si prolunga oltre il primo 322, 322' e oltre il secondo 323, 323' lato trasversale del fondo 320, 320' verso l'esterno di quest'ultimo. Il tratto di bordo perimetrale realizzato dalle pareti laterali 321, 321' del braccio 32, 32' che corrisponde al primo 322, 322' e/o al secondo 323, 323' lato trasversale del fondo 320, 320' segue il bordo di tale fascia centrale e si interrompe al più in corrispondenza di una estremità di tale fascia centrale distale dal primo 322, 322' e/o dal secondo 323, 323' lato trasversale del fondo 320, 320'.
Nelle figure da 23 a 29 è schematicamente illustrato un esempio non limitativo della successione delle fasi di assemblaggio della cerniera 1. In figura 23 è illustrato l'inserimento nei fori passanti dei bracci 32, 32' (figura 23(b)) e delle eventuali bielle 33, 33' (figura 23(a)) di corrispondenti boccole (preferibilmente in materiale plastico) per diminuire gli attriti tra le parti e, preferibilmente, allo stesso tempo anche ridurre i giochi tra le varie componenti del dispositivo di articolazione 3. I componenti del dispositivo di articolazione 3, in particolare i bracci 32, 32' (e, se presenti, le bielle 33, 33') vengono accoppiati tra loro e sui corpi di collegamento 2a, 2b (in particolare alla struttura di supporto 4a, 4b e/o agli inserti mobili 5 a, 5b e/o ai corpi mobili 5 a, 5b, 6b maggiormente distali dalla struttura di supporto 4a, 4b. Nello specifico, come illustrato in figura 24, sul primo corpo mobile 5 a del primo corpo di collegamento 2a e sul secondo corpo mobile 6b del secondo corpo di collegamento 2b) con corrispondenti perni di articolazione (figura 24). In presenza di strutture più o meno annidate, si assemblano gli inserti mobili 5a, 5b e/o i corpi mobili 5a, 5b, 6b con le rispettive strutture di alloggiamento (figure 25-29). In particolare, nella forma di realizzazione illustrata nelle figure, il secondo corpo mobile 6b del secondo corpo di collegamento 2b (eventualmente già provvisto del suo collegamento al dispositivo di articolazione) viene inserito nel corrispondente primo corpo mobile 5b del secondo corpo di collegamento con le proprie porzioni di flangia piana 633 a contatto su rispettive porzioni di flangia piana 533' del primo corpo mobile 5b del primo corpo di collegamento 2b (figura 25). Il secondo corpo mobile 6b del secondo corpo di collegamento 2b viene poi fissato sul rispettivo primo corpo mobile 5b inserendo in corrispondenti fori e/o sedi passanti delle porzioni di flangia piana 533', 633 dei mezzi di fissaggio e/o degli attuatori di regolazione 8' (figura 26, dove in particolare si utilizzano due eccentrici 8’ per la regolazione lungo la direzione della larghezza Y2 del secondo corpo di collegamento 2b). Il primo corpo mobile 5b del secondo corpo di collegamento viene poi inserito nella rispettiva struttura di alloggiamento, ossia nella struttura di supporto 4b del secondo corpo di collegamento 2b (in particolare con le proprie porzioni di flangia piana 533' in corrispondenza delle parti estreme 41 b della struttura di supporto 4b), e ivi bloccato in posizione (figura 27, dove in particolare si utilizzano un attuatore di regolazione 8, per esempio un eccentrico, e una vite di blocco 8"), Si inserisce poi il primo corpo mobile 5a del primo corpo di collegamento 2a nella corrispondente struttura di alloggiamento, ossia la struttura di supporto 4a del primo corpo di collegamento 2a (figure 28 o 29). In un caso (figura 28) si inseriscono gli attuatori di regolazione 7 della posizione del primo corpo mobile 5 a nelle rispettive scanalature 72 di alloggiamento e poi si inserisce il primo corpo mobile 5 a nella struttura di supporto 4a, impegnando il filetto dello stelo 71 degli attuatori 7 con corrispondenti madreviti sul fondo 42a della struttura di supporto 4a (realizzate in particolare sulle porzioni 41 la prossimali delle parti 4 la estreme della struttura di supporto 4a). In un caso alternativo (figura 29) si bloccano alla traslazione gli attuatori 7 (realizzati come perni filettati) sul fondo 42a della struttura di supporto 4a, in particolare sulle porzioni 41 la prossimali delle parti 4 la estreme della struttura di supporto 4a, e poi si impegna il filetto degli attuatori 7 sulle corrispondenti madreviti realizzate nelle porzioni di flangia piana 533 del primo corpo mobile 5a.
In generale, anche per quanto riguarda le caratteristiche di un braccio 32, 32' e/o di una biella 33, 33', la continuità tra pareti laterali e fondo non implica l'assenza assoluta di aperture. Senza pregiudicare sostanzialmente la tenuta meccanica di detto braccio 32, 32' e/o biella 33, 33' si possono prevedere localmente delle aperture nella giunzione tra fondo e bordo perimetrale e/o sul fondo e/o sulle pareti laterali.
L’invenzione consegue importanti vantaggi.
Ciascuna delle componenti principali della cerniera (strutture di supporto dei corpi di collegamento; inserti mobili e/o corpi mobili; dispositivo di articolazione, in particolare ciascuna delle sue componenti sotto forma di bracci e/o bielle) separatamente presenta una struttura che ne ottimizza le caratteristiche meccaniche e permette l'uso di un materiale di buona resistenza meccanica su spessori minori di quelli dell'arte nota, con conseguente risparmio di materiale e di costi. Ciascuna di tali componenti della cerniera, separatamente, in quanto sagomata da un unico corrispondente foglio metallico in una struttura tridimensionale concava e/o scatolare specifica, può essere realizzata con la tecnica dell'imbutitura, eventualmente coadiuvata da limitate operazioni di piegatura e/o taglio e/o perforazione. Con tali componenti possono essere realizzate cerniere ottenute (almeno nelle loro parti principali) in tutto o in parte per imbutitura. Si rende possibile futili zzo di acciaio ad alte prestazioni meccaniche in fogli di spessore limitato, a parità di portata in peso della cerniera finale, permettendo di mettere a disposizione un prodotto che unisca alte prestazioni a costi limitati.
L’invenzione così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo che la caratterizza.
Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti. In pratica, tutti i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi, a seconda delle esigenze.

Claims (37)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Cerniera ( 1) a scomparsa invisibile per porte del tipo comprendente: - un primo corpo di collegamento (2a) destinato ad essere inserito all’ interno di una rispettiva cavità di alloggiamento ricavata nello stipite o nell’anta della porta, il primo corpo di collegamento (2a) sviluppandosi: in profondità lungo una prima direzione (XI) nello spazio coincidente con la direzione di inserimento nella rispettiva cavità di alloggiamento nello stipite o nell'anta; in larghezza lungo una seconda direzione (Yl) nello spazio perpendicolare alla prima direzione (XI); in lunghezza lungo una terza direzione (ZI) nello spazio perpendicolare sia alla prima (XI) che alla seconda (Yl) direzione; - un secondo corpo di collegamento (2b) destinato ad essere inserito all 'interno di una rispettiva cavità di alloggiamento ricavata nell’anta o nello stipite della porta, il secondo corpo di collegamento (2b) sviluppandosi: in profondità lungo una quarta direzione (X2) nello spazio coincidente con la direzione di inserimento nella rispettiva cavità di alloggiamento nell'anta o nello stipite; in larghezza lungo una quinta direzione (Y2) nello spazio perpendicolare alla quarta direzione (X2); in lunghezza lungo una sesta direzione (Z2) nello spazio perpendicolare sia alla quarta (X2) che alla quinta (Y2) direzione; - un dispositivo di articolazione (3) che connette tra loro il primo (2a) e il secondo (2b) corpo di collegamento permettendone il movimento relativo tra una condizione di chiusura, corrispondente alla chiusura della porta, e una condizione di completa apertura, corrispondente alla completa apertura della porta; nella condizione di chiusura il primo (2a) e il secondo (2b) corpo di collegamento definendo in combinazione tra loro una sede (30) in cui viene racchiuso il dispositivo di articolazione (3), il primo (2a) e/o il secondo (2b) corpo di collegamento comprendendo una struttura di supporto (4a,4b) a sua volta comprendente: - una parte centrale (40a,40b) destinata ad alloggiare parte del dispositivo di articolazione (3); - due parti estreme (4Ia,41b), collocate da parti opposte della parte centrale (40a,40b) lungo la direzione della lunghezza (Z1,Z2) del rispettivo corpo di collegamento (2a,2b) e destinate ad interagire con e/o alloggiare mezzi (20) di fissaggio del corpo di collegamento (2a,2b) allo stipite o all'anta; il primo (2a) e il secondo (2b) corpo di collegamento presentando due fianchi (21a,22a;21b,22b) contrapposti rispetto ad un piano definito dalla direzione della profondità (XI, X2) e dalla direzione della lunghezza (Z1,Z2), di detti due fianchi (21a,22a;21b,22b) quello interno (21a,21b) essendo il fianco che nel movimento di apertura- chiusura della cerniera (1) percorre la traiettoria più breve, quello esterno essendo l'altro (22a,22b); il primo (2a) e/o il secondo (2b) corpo di collegamento comprendendo inoltre un primo corpo mobile (5a,5b) alloggiato nella struttura di supporto (4a,4b) mobile rispetto a quest' ultima per una regolazione di posizione della cerniera (1) e destinato ad alloggiare parte del dispositivo di articolazione (3), la struttura di supporto (4a,4b) così realizzando una struttura di alloggiamento per il primo corpo mobile (5a,5b), caratterizzata dal fatto che detto primo corpo mobile (5a,5b) è sagomato a partire da un rispettivo unico foglio metallico in un unico pezzo concavo avente concavità definita da un fondo (52a,52b) del primo corpo mobile (5a,5b) e da pareti laterali (53a,53b) del primo corpo mobile (5a,5b) che si alzano dal fondo (52a,52b) in direzione opposta a quella della profondità (XI, X2) del corpo di collegamento (2a,2b) e si sviluppano prevalentemente parallelamente a detta direzione della profondità (XI, X2) realizzando un bordo perimetrale del fondo (52a,52b) continuo, unito al fondo (52a,52b) senza soluzione di continuità del materiale di cui è costituito detto rispettivo unico foglio metallico e circondante il fondo (52a,52b) su almeno tre lati consecutivi secondo una curva che si sviluppa attorno alla direzione della profondità (XI, X2) del corpo di collegamento (2a,2b), di detti almeno tre lati consecutivi il primo (I) e il terzo (III) essendo paralleli alla direzione della larghezza (Y1,Y2) del corpo di collegamento (2a,2b), il secondo (II) essendo parallelo alla direzione della lunghezza (Z1,Z2) del corpo di collegamento (2a,2b).
  2. 2. Cerniera secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il primo (2a) e/o il secondo (2b) corpo di collegamento comprende inoltre un secondo corpo mobile (6b) alloggiato nel primo corpo mobile (5b), mobile rispetto a quest'ultimo per una ulteriore regolazione di posizione della cerniera (1) e destinato ad alloggiare parte del dispositivo di articolazione (3), il primo corpo mobile (5b) così realizzando una struttura di alloggiamento per il secondo corpo mobile (6b), detto secondo corpo mobile (6b) essendo sagomato a partire da un rispettivo unico foglio metallico in un unico pezzo concavo avente concavità definita da un fondo (62b) del secondo corpo mobile (6b) e da pareti laterali (63b) del secondo corpo mobile (6b) che si alzano dal fondo (62b) in direzione opposta a quella della profondità (X2) del corpo di collegamento (2b) e si sviluppano prevalentemente parallelamente a detta direzione della profondità (X2) realizzando un bordo perimetrale del fondo (62b) continuo, unito al fondo (62b) senza soluzione di continuità del materiale di cui è costituito detto rispettivo unico foglio metallico e circondante il fondo (62b) su almeno tre lati consecutivi secondo una curva che si sviluppa attorno alla direzione della profondità (X2) del corpo di collegamento (2b), di detti almeno tre lati consecutivi il primo (Γ) e il terzo (ΙΙΓ) essendo paralleli alla direzione della larghezza (Y2) del corpo di collegamento (2b), il secondo (ΙΓ) essendo parallelo alla direzione della lunghezza (Z2) del corpo di collegamento (2b).
  3. 3, Cerniera secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che il primo (2a) e/o il secondo (2b) corpo di collegamento comprende una pluralità di secondi corpi mobili (6b) alloggiati l'uno nell'altro ciascuno mobile rispetto all'altro e rispetto al primo corpo mobile (5b) per una rispettiva ulteriore regolazione di posizione della cerniera (1), il primo corpo mobile (5b) così realizzando una struttura di alloggiamento per il primo dei secondi corpi mobili (6b) di detta pluralità e ciascun secondo corpo mobile (6b), a sua volta, così realizzando una rispettiva struttura di alloggiamento per il secondo corpo mobile (6b) in esso alloggiato, ciascuno di detti secondi corpi mobili (6b) essendo sagomato a partire da un rispettivo unico foglio metallico in un unico pezzo concavo avente concavità definita da un rispettivo fondo (62b) e da rispettive pareti laterali (63b) che si alzano dal fondo (62b) in direzione opposta a quella della profondità (X2) del corpo di collegamento (2b) e si sviluppano prevalentemente parallelamente a detta direzione della profondità (X2) realizzando un bordo perimetrale del fondo (62b) continuo, unito al fondo (62b) senza soluzione di continuità del materiale di cui è costituito detto rispettivo unico foglio metallico e circondante il fondo (62b) su almeno tre lati consecutivi secondo una curva che si sviluppa attorno alla direzione della profondità (X2) del corpo di collegamento (2b), di detti almeno tre lati consecutivi il primo (Ι') e il terzo (III') essendo paralleli alla direzione della larghezza (Y2) del corpo di collegamento (2b), il secondo (ΙΓ) essendo parallelo alla direzione della lunghezza (Z2) del corpo di collegamento (2b).
  4. 4. Cerniera secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il primo (2a) e/o il secondo (2b) corpo di collegamento comprende inoltre uno o più inserti mobili alloggiati nel corpo mobile (5a,5b;6b) distale da un fondo della parte centrale (40a,40b) della struttura di supporto (4a,4b) nella direzione opposta alla direzione della profondità (XI, X2) del corpo di collegamento (2a,2b), detti uno o più inserti mobili essendo mobili rispetto a detto corpo mobile (5a,5b;6b) distale per una regolazione di posizione della cerniera (1) e destinati ad impegnare, direttamente o indirettamente, parte del dispositivo di articolazione (3), ciascuno di detti uno o più inserti mobili essendo sagomato a partire da un rispettivo unico foglio metallico.
  5. 5. Cerniera secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto secondo lato ( II, II' ) di almeno uno dei corpi mobili (5a,5b;6b) del corpo di collegamento (2a,2b), preferibilmente di tutti i corpi mobili (5a,5b;6b) del corpo di collegamento (2a,2b), è situato in corrispondenza del fianco interno (21a,21b) del corpo di collegamento (2a,2b),
  6. 6. Cerniera secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il bordo perimetrale di almeno uno dei corpi mobili (5a,5b;6b) del corpo di collegamento (2a,2b) è chiuso attorno al fondo (52a,52b;62b) del corpo mobile (5a,5b;6b) stesso, circondandolo anche su un suo quarto (IV, IV) lato parallelo e opposto al secondo (II, ΙΓ).
  7. 7. Cerniera secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che nella zona di giunzione tra il proprio fondo (52a,52b;62b) e le proprie pareti laterali (53a,53b;63b) e/o sul proprio fondo (52a,52b;62b) e/o sulle proprie pareti laterali (53a,53b;63b) almeno uno dei corpi mobili (5a,5b;6b) del corpo di collegamento (2a,2b) prevede una o più aperture passanti localizzate (54a,54b;64b) realizzate a scopo di alleggerimento della struttura e/o di servizio funzionale.
  8. 8. Cerniera secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che almeno uno dei corpi mobili (5a,5b;6b) del corpo di collegamento (2a,2b), comprende: - una rispettiva parte centrale (50a,50b;60b) destinata ad alloggiare parte del dispositivo di articolazione (3) e inserita in una parte centrale (40a,40b;50a,50b) della rispettiva struttura di alloggiamento (4a,4b;5a,5b); - due rispettive parti estreme (51a,51b;61b) collocate da parti opposte della parte centrale (50a,50b;60b) lungo la direzione della lunghezza (Z1,Z2) del rispettivo corpo di collegamento (2a,2b) e accoppiate con una, preferibilmente la rispettiva, struttura di alloggiamento (4a,4b;5a,5b) su due parti estreme (41a,41b;51a,51b) di quest'ultima collocate da parti opposte della parte centrale (40a,40b;50a,50b) lungo la direzione della lunghezza (Z1,Z2) del rispettivo corpo di collegamento (2a,2b), in particolare su porzioni di dette due parti estreme (41a,41b;51a,51b) della struttura di alloggiamento (4a,4b;5a,5b) prossimali alla sua parte centrale (40a,40b;50a,50b),
  9. 9. Cerniera secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il corpo mobile (5a,6b) maggiormente distale nella direzione opposta alla direzione della profondità (XI, X2) del corpo di collegamento (2a,2b) da un fondo della parte centrale (40a,40b) della struttura di supporto (4a,4b), supporta almeno un asse fisso (31a,31b) di rotazione del dispositivo di articolazione (3) parallelo alla direzione della lunghezza (Z1,Z2) del corpo di collegamento (2a,2b).
  10. 10. Cerniera secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che detto almeno un asse fisso (31a,31b) di rotazione è collocato in corrispondenza del fianco interno (21a,21b) del corpo di collegamento (2a,2b).
  11. 11. Cerniera secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che su detto corpo mobile (5a,5b;6b) maggiormente distale, in corrispondenza del fianco interno (21a,21b) del corpo di collegamento (2a,2b) le pareti laterali (53a,53b;63b) corrispondenti al primo (Ι;Γ) e al terzo (ΙΙΙ,ΙΙΓ) lato del bordo perimetrale presentano ciascuna una rispettiva appendice (530a,530b;630b) che si aggetta verso l'esterno del corpo mobile (5a,5b;6b) in direzione opposta alla direzione della profondità (XI, X2) del corpo di collegamento (2a,2b), dette rispettive appendici (530a,530b;630b) essendo l’una allineata con l'altra lungo un asse parallelo alla direzione della lunghezza (Z1,Z2) del corpo di collegamento (2a,2b) e supportando detto almeno un asse fisso (31a,31b) di rotazione del dispositivo di articolazione (3).
  12. 12. Cerniera secondo la rivendicazione 10 o 11, caratterizzata dal fatto che su detto corpo mobile (5a,5b;6b) maggiormente distale la parete laterale (53a,53b;63b) corrispondente al secondo ( II, II' ) lato del bordo perimetrale presenta una o più rispettive appendici sagomate che si aggettano verso l'estemo del corpo mobile (5a,5b;6b) in direzione opposta alla direzione della profondità (XI, X2) del corpo di collegamento (2a,2b), allineate tra loro lungo un asse parallelo alla direzione della lunghezza (Z1,Z2) del corpo di collegamento (2a,2b) per supportare e/o mantenere in guida detto almeno un asse fisso (31) di rotazione del dispositivo di articolazione (3).
  13. 13. Cerniera secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che almeno un corpo mobile (5a,5b;6b) è mobile in guida lungo la direzione della larghezza (Y1,Y2) o lungo la direzione della lunghezza (Z1,Z2) del rispettivo corpo di collegamento (2a,2b) rispetto alla relativa struttura di alloggiamento (4a,4b;5a,5b) per una regolazione di posizione della cerniera (1) lungo detta direzione.
  14. 14. Cerniera secondo la rivendicazione 13, caratterizzata dal fatto che in corrispondenza del fondo (52b) di detta relativa struttura di alloggiamento (5b) è ricavata una sede (522) per l'inserimento di una porzione sagomata (624) del fondo (62b) di detto almeno un corpo mobile (6b) che è alloggiato in detta relativa struttura di alloggiamento (5b), in detta sede (522) essendo prevista una corsa per la regolazione di posizione di detto almeno un corpo mobile (6b) nella propria struttura di alloggiamento (5b) lungo la direzione della larghezza (Y2) o lungo la direzione della lunghezza (Z2) del rispettivo corpo di collegamento (2b), preferibilmente lungo la direzione della larghezza (Y2), rispetto alla relativa struttura di alloggiamento (5b) per una regolazione di posizione della cerniera (1) lungo detta direzione.
  15. 15. Cerniera secondo la rivendicazione 14, caratterizzata dal fatto che detta relativa struttura di alloggiamento (5b) presenta sul proprio fondo (52b) un'apertura passante che realizza detta sede (522), racchiusa su propri quattro lati da una cornice (523) continua appartenente a detto proprio fondo (52b), nella quale viene inserita la porzione sagomata (624) del fondo (62b) di detto almeno un corpo mobile (6b) che è alloggiato in detta relativa struttura di alloggiamento (5b), tra detta porzione sagomata (642) e detta cornice (523) essendo definita la corsa per la regolazione di posizione di detto almeno un corpo mobile (6b) nella propria struttura di alloggiamento (5b) lungo la direzione della larghezza (Y2) o lungo la direzione della lunghezza (Z2) del rispettivo corpo di collegamento (2b), preferibilmente lungo la direzione della larghezza (Y2), rispetto alla relativa struttura di alloggiamento (5b) per una regolazione di posizione della cerniera (1) lungo detta direzione.
  16. 16. Cerniera secondo la rivendicazione 14 o 15, caratterizzata dal fatto che la porzione sagomata (624) del fondo (62b) di detto almeno un corpo mobile (6b) inserita nella sede (522) completa, a meno della corsa di regolazione, il fondo (52b) di detta struttura di alloggiamento (5b).
  17. 17. Cerniera secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 13 a 16, caratterizzata dal fatto di comprendere: - mezzi di accoppiamento (55,65) di detto almeno un corpo mobile (6b) con detta relativa struttura di alloggiamento (5b) collocati tra il fianco esterno (22b) del rispettivo corpo di collegamento (2b) e un piano di mezzeria dello stesso corpo di collegamento (2b) definito da una direzione parallela alla direzione della profondità (X2) e da una direzione parallela alla direzione della lunghezza (Z2) del corpo di collegamento (2b); - elementi (56,66) di interferenza contro la rotazione di detto almeno un corpo mobile (6b) attorno ad un asse parallelo alla direzione della lunghezza (Z2) del corpo di collegamento (2b) e passante per detti mezzi di accoppiamento (55,65), detti elementi (56,66) di interferenza essendo preferibilmente collocati da parte opposta dei mezzi di accoppiamento (55,65) rispetto a detto piano di mezzeria del corpo di collegamento (2b), ancor più preferibilmente collocati in corrispondenza del fianco interno (21b) del corpo di collegamento (2b).
  18. 18. Cerniera secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 13 a 17, caratterizzata dal fatto che detta relativa struttura di alloggiamento di detto almeno un corpo mobile (6b) è un ulteriore corpo mobile (5b), compreso fra la struttura di supporto (4b) e detto almeno un corpo mobile (6b) e mobile in una sua propria struttura di alloggiamento (4b) lungo l'altra direzione, tra le direzioni della larghezza (Y2) e della lunghezza (Z2) del corpo di collegamento (2b), rispetto a quella lungo la quale è mobile detto almeno un corpo mobile (6b).
  19. 19. Cerniera secondo la rivendicazione 17, caratterizzata dal fatto che detta relativa struttura di alloggiamento di detto almeno un corpo mobile (6b) è un ulteriore corpo mobile (5b) compreso fra la struttura di supporto (4b) e detto almeno un corpo mobile (6b) e mobile nell'altra direzione tra le direzioni della larghezza (Y2) e della lunghezza (Z2) del corpo di collegamento (2b) rispetto a quella lungo la quale è mobile detto almeno un corpo mobile (6b), gli elementi (56,66) di interferenza contro la rotazione di detto corpo mobile (6b) comprendendo: - una linguetta (532) sporgente dalla parete laterale (53b) del fondo (52b) dell'ulteriore corpo mobile (5b) corrispondente al fianco interno (2 Ib) del corpo di collegamento (2b), ripiegata trasversalmente a detta parete laterale (5b) attorno ad un asse parallelo alla direzione della lunghezza (Z2) del corpo di collegamento (2b) verso l'interno di quest'ultimo e ricavata da detta parete laterale (53b) senza soluzione di continuità nel materiale costituente l'unico foglio metallico da cui è sagomato l'ulteriore corpo mobile (5b); - una porzione (632), preferibilmente un bordo libero, della parete laterale (63b) del fondo (62b) di detto almeno un corpo mobile (6b) corrispondente al fianco interno (21b) del corpo di collegamento (2b) a riscontro su e/o in impegno con detta linguetta (532).
  20. 20. Cerniera secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 13 a 19, caratterizzata dal fatto che detta relativa struttura di alloggiamento di detto almeno un corpo mobile (6b) è un ulteriore corpo mobile (5b), compreso fra la struttura di supporto (4b) e detto almeno un corpo mobile (6b) e mobile nella propria struttura di alloggiamento (4b) lungo l'altra direzione, tra le direzioni della larghezza (Y2) e della lunghezza (Z2) del corpo di collegamento (2b), rispetto a quella lungo la quale è mobile detto almeno un corpo mobile (6b), e dal fatto che tanto in detto almeno un corpo mobile (6b), quanto nell' ulteriore corpo mobile (5b), le pareti laterali (53b;63b) corrispondenti al primo (Ι,Γ) e al terzo (ΙΙΙ,ΙΙΓ) lato del bordo perimetrale del rispettivo fondo (52b;62b) si prolungano ciascuna, senza soluzione di continuità nel materiale costituente l'unico foglio metallico da cui è sagomato detto almeno un corpo mobile (6b) e senza soluzione di continuità nel materiale costituente l'unico foglio metallico da cui è sagomato l'ulteriore corpo mobile (5b), ripiegandosi attorno ad un asse parallelo alla direzione della larghezza (Y2) del corpo di collegamento (2b), in porzioni di flangia piana (533';633) giacenti in un piano definito da una direzione parallela alla direzione della larghezza (Y2) del corpo di collegamento (2b) e da una direzione parallela alla direzione della lunghezza (Z2) del corpo di collegamento (2b), le porzioni di flangia piana (633) di detto almeno un corpo mobile (6b) essendo in appoggio sulle porzioni di flangia piana (533') dell'ulteriore corpo mobile (5b).
  21. 21. Cerniera secondo la rivendicazione 20, caratterizzata dal fatto che sulle porzioni di flangia piana (533';633) sono previste corrispondenti aperture e/o sedi passanti per l'alloggiamento e/o il bloccaggio di: - viti di fissaggio di detto almeno un corpo mobile (6b) rispetto a detto ulteriore corpo mobile (5b) e/o dell'ulteriore corpo mobile (5b) rispetto alla relativa struttura di alloggiamento (4b), e/o; - parti di attuatori della regolazione della posizione di detto almeno un corpo mobile (6b) rispetto a detto ulteriore corpo mobile (5b) e/o dell'ulteriore corpo mobile (5b) rispetto alla relativa struttura di alloggiamento (4b).
  22. 22. Cerniera secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che almeno uno dei corpi mobili (5a,5b;6b) è mobile in guida lungo la direzione della profondità (XI, X2) del rispettivo corpo di collegamento (2a,2b) rispetto alla relativa struttura di alloggiamento (4a,4b,5b) per una regolazione di posizione della cerniera (1) lungo detta direzione.
  23. 23. Cerniera secondo la rivendicazione 22, caratterizzata dal fatto che in detto almeno uno dei corpi mobili (5 a), le pareti laterali (53a) corrispondenti al primo (I) e al terzo (III) lato del bordo perimetrale del rispettivo fondo (52a) si prolungano ciascuna, senza soluzione di continuità nel materiale costituente l'unico foglio metallico da cui è sagomato detto almeno uno dei corpi mobili (5a) e ripiegandosi attorno ad un asse parallelo alla direzione della larghezza (Yl) del corpo di collegamento (2a), in porzioni di flangia piana (533) giacenti in un piano definito da una direzione parallela alla direzione della larghezza (YI) del corpo di collegamento (2a) e da una direzione parallela alla direzione della lunghezza (ZI) del corpo di collegamento (2a), in ciascuna di dette porzioni di flangia piana (533) essendo praticata una corrispondente apertura passante (54'a) per l'inserimento di un organo di regolazione (7') della posizione di detto almeno uno dei corpi mobili (5 a) rispetto alla relativa struttura di alloggiamento (4a).
  24. 24. Cerniera secondo la rivendicazione 23, caratterizzata dal fatto che in corrispondenza dell' apertura passante (54'a) la porzione di flangia piana (533) è ripiegata a formare un corrispondente manicotto (57) filettato che circonda detta apertura passante (54'a) e si protende in allontanamento dalla porzione di flangia piana (533) per una distanza predeterminata verso l'interno del corpo di collegamento (2a) lungo la direzione della profondità (XI), in ciascun manicotto (57) filettato essendo impegnato un corrispondente perno filettato (570) girevolmente vincolato alla relativa struttura di alloggiamento (4a) e/o alla struttura di supporto (4a) con il proprio asse longitudinale parallelo alla direzione della profondità e senza libertà di traslare lungo detto proprio asse longitudinale.
  25. 25. Cerniera secondo la rivendicazione 24, caratterizzata dal fatto che ciascuna di dette porzioni di flangia piana (533) si prolunga, su un proprio bordo laterale e senza soluzione di continuità nel materiale di cui è costituito l'unico foglio metallico da cui è sagomato detto almeno uno dei corpi mobili (5 a), in una o più porzioni ripiegate attorno ad un asse parallelo alla direzione della lunghezza (ZI) e/o alla direzione della larghezza (Yl) del corpo di collegamento (2a) ed aventi almeno una parte giacente in un piano parallelo alla direzione della profondità (XI) del corpo di collegamento (2a), a formare una o più corrispondenti linguette (534) di riscontro su pareti della relativa struttura di alloggiamento (4a) e/o della struttura di supporto (4a) e almeno coadiuvanti la guida del movimento di detto almeno uno dei corpi mobili (5a) lungo la direzione della profondità (XI) del corpo di collegamento (2a).
  26. 26. Cerniera secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che in almeno uno dei corpi mobili (5a) la parete laterale (53a) corrispondente al primo lato (I) e la parete laterale (53 a) corrispondente al terzo lato (III) realizzano ciascuna una rispettiva porzione (500a) di detto almeno uno dei corpi mobili (5a) trasversale alla direzione della lunghezza (ZI) del corpo di collegamento (2ab) che da un proprio lato (501a) rivolto in direzione opposta rispetto alla direzione della profondità (XI) del corpo di collegamento (2a) si prolunga, senza soluzione di continuità nel materiale costituente l'unico foglio metallico da cui è sagomato detto almeno uno dei corpi mobili (5 a) e ripiegandosi consecutivamente attorno a rispettivi assi paralleli alla direzione della larghezza (Yl) del corpo di collegamento (2a), in: - un primo tratto (502a) parallelo sia alla direzione della larghezza (Yl) che alla direzione della lunghezza (ZI) del corpo di collegamento (2a) e che si sviluppa lungo la direzione della lunghezza (ZI) del corpo di collegamento (2a) in allontanamento dalla parte centrale (40a) della struttura di supporto (4a); - un secondo tratto (503a) consecutivo e trasversale al primo, preferibilmente parallelo almeno alla direzione della larghezza (Yl), ancor più preferibilmente parallelo anche alla direzione della profondità (XI), del corpo di collegamento (2a); - un terzo tratto (504a) consecutivo al secondo, parallelo sia alla direzione della larghezza (Yl) che alla direzione della lunghezza (ZI) del corpo di collegamento (2a), affacciato al primo tratto (502a) ad una distanza predeterminata da quest'ultimo nella direzione della profondità (XI) del corpo di collegamento (2a) e che si sviluppa lungo la direzione della lunghezza (ZI) del corpo di collegamento (2a) in avvicinamento alla parte centrale (40a) della struttura di supporto (4a); la cerniera (1) inoltre comprendendo, per ciascuna porzione trasversale (500a) di detto almeno uno dei corpi mobili (5a), un attuatore di regolazione (7) che comprende lungo una propria direzione di sviluppo una testa (70) e uno stelo (71) e prevede una riduzione di diametro sullo stelo (71) rispetto alla testa (70) lungo la propria direzione di sviluppo e consecutivamente alla testa (70) per una lunghezza predeterminata lungo lo stelo (71), detto attuatore di regolazione (7) essendo inserito, con la propria direzione di sviluppo parallela alla direzione della profondità (XI) del corpo di collegamento (2a), in una scanalatura di alloggiamento (72) che: si sviluppa perpendicolarmente alla direzione della profondità (XI) del corpo di collegamento (2a), presenta un'estremità (720) aperta per l'inserimento dell'attuatore di regolazione (7) e una sezione trasversale che lungo la direzione della profondità (XI) del corpo di collegamento (2a) è localmente complementare a detta riduzione di diametro sullo stelo (71) rispetto alla testa (70) in modo tale che l'attuatore (7) è libero di ruotare attorno ad un asse parallelo alla direzione della profondità (XI) del corpo di collegamento (2a) ma non di traslare lungo tale asse, lo stelo (71) essendo impegnato su porzioni del corpo di collegamento (2a) in modo tale che a rotazioni in versi opposti dell'attuatore (7) attorno a detto asse parallelo alla direzione della profondità (XI) del corpo di collegamento (2a) corrispondono movimenti opposti di detto almeno uno dei corpi mobili (5 a) rispetto alla struttura di supporto (4a) lungo una direzione di regolazione; la distanza tra il primo (502a) e il terzo (504a) tratto corrispondendo all'altezza della testa (70) dell'attuatore (7) nella direzione di sviluppo dell'attuatore (7), la scanalatura (72) di alloggiamento essendo definita dallo spazio tra il primo (502a) e il terzo (504a) tratto in combinazione con un'asola (721) praticata nel terzo tratto (504a) e sviluppantesi dairinterno di questo fino ad un proprio estremo (722) aperto posizionato in corrispondenza di un lato perimetrale del terzo tratto (504a) e nella quale è inseribile lo stelo (71) dell'attuatore (7) almeno in corrispondenza di detta riduzione di diametro.
  27. 27. Cerniera secondo la rivendicazione 26, caratterizzata dal fatto che l'asola (721) presenta il proprio estremo aperto (722) in corrispondenza di un lato perimetrale del terzo tratto (504a) che è parallelo alla direzione della lunghezza (ZI) del corpo di collegamento (2a), detto lato perimetrale del terzo tratto (504a) preferibilmente essendo quello corrispondente al fianco esterno (22a) del corpo di collegamento (2a).
  28. 28. Cerniera secondo la rivendicazione da 26 o 27, caratterizzata dal fatto che l'asola (721) presenta il proprio estremo aperto (722) in corrispondenza di quel lato perimetrale del terzo tratto (504a) che è parallelo alla direzione della larghezza (Yl) del corpo di collegamento (2a) e che viene condiviso con il secondo tratto (503a), sul secondo tratto (503a) essendo praticata una apertura passante (723) comunicante con l'estremo aperto (722) dell'asola (721) e definente in combinazione con detto estremo aperto (722) l'estr entità (720) aperta della scanalatura di alloggiamento (72).
  29. 29. Cerniera secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 26 a 28, caratterizzata dal fatto che sul primo tratto (502a) del prolungamento della porzione trasversale (500a) è ricavata un'apertura passante (505) per permettere ad un utente di accedere con un utensile alla testa dell'attuatore (7) di regolazione dalla parte frontale del corpo di collegamento (2a).
  30. 30. Cerniera secondo la rivendicazione 29, caratterizzata dal fatto che detta apertura passante (505) si trova in corrispondenza di un estremo (723) chiuso dell'asola (721) opposto all'estremo (722) aperto.
  31. 31. Cerniera secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 26 a 30, caratterizzata dal fatto che il prolungamento della porzione trasversale (500a) formato dai rispettivi primo (502a), secondo (503a) e terzo (504a) tratto è inserito in una rispettiva cavità di alloggiamento e guida (46a) nel corpo di collegamento (2a),
  32. 32. Cerniera secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 26 a 31, caratterizzata dal fatto che; - in corrispondenza di uno dei fianchi (21a,22a) del corpo di collegamento (2a), preferibilmente in corrispondenza del fianco interno (2 la), le porzioni trasversali (550a) presentano ciascuna una rispettiva appendice (530a) che, senza soluzione di continuità nel materiale di cui è costituito l'unico foglio metallico da cui è sagomato detto almeno uno dei corpi mobili (5a), si aggetta verso l'esterno in direzione opposta a quella della profondità (XI) del corpo di collegamento (2a) per supportare almeno un asse fìsso (3 la) di rotazione del dispositivo di articolazione (3); - il primo tratto (502a) del prolungamento della porzione trasversale (500a) essendo a lato di detta appendice (530a), verso il fianco (22a,21a) opposto del corpo di collegamento (2a), preferibilmente il fianco esterno (22a).
  33. 33. Cerniera secondo la rivendicazione 32, caratterizzata dal fatto che il terzo tratto (504a) del prolungamento della porzione trasversale (500a), senza soluzione di continuità nel materiale di cui è costituito l'unico foglio metallico da cui è sagomato detto almeno uno dei corpi mobili (5a), si estende lateralmente verso il fianco (21a,22a) del corpo di collegamento (2a) in corrispondenza del quale è realizzata l'appendice (530ab), ivi presentando una ripiegatura attorno ad un asse parallelo alla direzione della lunghezza (ZI) del corpo di collegamento (2a) a formare una propaggine (510a) di riscontro e guida su pareti del corpo di collegamento (2a), preferibilmente su pareti della struttura di supporto (4a).
  34. 34. Cerniera secondo la rivendicazione 31, caratterizzata dal fatto che la propaggine (510a) di riscontro e guida è dimensionata, sagomata e posizionata in modo tale da non ostruire una possibilità di accesso all'asse fisso (3 la) di rotazione del dispositivo di articolazione (3) supportato dall'appendice (530a).
  35. 35. Cerniera secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 26 a 34, caratterizzata dal fatto che fattuatore (7) inserito nella scanalatura di alloggiamento (72) è girevole attorno all'asse longitudinale dello stelo (71).
  36. 36. Cerniera secondo la rivendicazione 35, caratterizzata dal fatto che lo stelo (71) è filettato ed impegnato in una corrispondente madrevite (73) ricavata sul corpo di collegamento (2a), preferibilmente su un fondo della struttura di supporto (4a), ancor più preferibilmente della parte estrema (4 la) che corrisponde alla posizione dell'attuatore (7) di regolazione, la posizione di detto almeno uno dei corpi mobili (5a) potendo quindi essere regolata in versi opposti lungo la direzione della profondità (XI) del corpo di collegamento (2a) svitando e avvitando fattuatore (7) di regolazione, realizzando così una corrispondente regolazione di posizione della cerniera (1).
  37. 37. Cerniera secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che: - il primo corpo di collegamento (2a) comprende una rispettiva struttura di supporto (4a) e un rispettivo primo corpo mobile (5a) mobile rispetto alla struttura di supporto (4a), che ne è la struttura di alloggiamento, lungo la direzione della profondità (XI) del primo corpo di collegamento (2a), detto rispettivo primo corpo mobile (5 a) essendo l'almeno uno dei corpi mobili secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 22 a 25, o secondo la rivendicazione 35, o secondo la rivendicazione 36; - il secondo corpo di collegamento (2b) comprende una rispettiva struttura di supporto (4b), un rispettivo primo corpo mobile (5b) avente la rispettiva struttura di supporto (4b) come propria struttura di alloggiamento, e un rispettivo secondo corpo mobile (6b) avente il rispettivo primo corpo mobile (5b) come propria struttura di alloggiamento, detto rispettivo primo corpo mobile (5b) essendo mobile rispetto alla struttura di supporto (4b) lungo la direzione della lunghezza (Z2) del secondo corpo di collegamento (2b), detto rispettivo secondo corpo mobile (6b) essendo mobile rispetto al rispettivo primo corpo mobile (5b) lungo la direzione della larghezza (Y2) del secondo corpo di collegamento (2b), la struttura annidata del secondo corpo di collegamento (2b) essendo secondo la rivendicazione 18, o secondo la rivendicazione 19, o secondo la rivendicazione 20 o 21 quando dipende direttamente o indirettamente dalla rivendicazione 18 o dalla rivendicazione 19, dove detto almeno un corpo mobile è detto rispettivo secondo corpo mobile (6b), mentre detto ulteriore corpo mobile è detto rispettivo primo corpo mobile (5b).
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