ITBO20090117A1 - Unita' di supporto per manufatti ceramici. - Google Patents

Unita' di supporto per manufatti ceramici.

Info

Publication number
ITBO20090117A1
ITBO20090117A1 IT000117A ITBO20090117A ITBO20090117A1 IT BO20090117 A1 ITBO20090117 A1 IT BO20090117A1 IT 000117 A IT000117 A IT 000117A IT BO20090117 A ITBO20090117 A IT BO20090117A IT BO20090117 A1 ITBO20090117 A1 IT BO20090117A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
support
product
supporting
unit according
gripping
Prior art date
Application number
IT000117A
Other languages
English (en)
Inventor
Santo Monteforte
Stefano Scardovi
Original Assignee
Sacmi
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Sacmi filed Critical Sacmi
Priority to ITBO2009A000117A priority Critical patent/IT1392876B1/it
Priority to US13/201,407 priority patent/US8640317B2/en
Priority to BRPI1005964A priority patent/BRPI1005964B1/pt
Priority to PCT/IB2010/050529 priority patent/WO2010097723A1/en
Priority to MX2011009004A priority patent/MX2011009004A/es
Priority to JP2011551549A priority patent/JP2012519091A/ja
Priority to CN201080009744XA priority patent/CN102333626B/zh
Publication of ITBO20090117A1 publication Critical patent/ITBO20090117A1/it
Application granted granted Critical
Publication of IT1392876B1 publication Critical patent/IT1392876B1/it

Links

Classifications

    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B28WORKING CEMENT, CLAY, OR STONE
    • B28BSHAPING CLAY OR OTHER CERAMIC COMPOSITIONS; SHAPING SLAG; SHAPING MIXTURES CONTAINING CEMENTITIOUS MATERIAL, e.g. PLASTER
    • B28B13/00Feeding the unshaped material to moulds or apparatus for producing shaped articles; Discharging shaped articles from such moulds or apparatus
    • B28B13/04Discharging the shaped articles
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B28WORKING CEMENT, CLAY, OR STONE
    • B28BSHAPING CLAY OR OTHER CERAMIC COMPOSITIONS; SHAPING SLAG; SHAPING MIXTURES CONTAINING CEMENTITIOUS MATERIAL, e.g. PLASTER
    • B28B11/00Apparatus or processes for treating or working the shaped or preshaped articles
    • B28B11/24Apparatus or processes for treating or working the shaped or preshaped articles for curing, setting or hardening
    • B28B11/248Supports for drying
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F27FURNACES; KILNS; OVENS; RETORTS
    • F27DDETAILS OR ACCESSORIES OF FURNACES, KILNS, OVENS, OR RETORTS, IN SO FAR AS THEY ARE OF KINDS OCCURRING IN MORE THAN ONE KIND OF FURNACE
    • F27D5/00Supports, screens, or the like for the charge within the furnace
    • F27D5/0006Composite supporting structures
    • YGENERAL TAGGING OF NEW TECHNOLOGICAL DEVELOPMENTS; GENERAL TAGGING OF CROSS-SECTIONAL TECHNOLOGIES SPANNING OVER SEVERAL SECTIONS OF THE IPC; TECHNICAL SUBJECTS COVERED BY FORMER USPC CROSS-REFERENCE ART COLLECTIONS [XRACs] AND DIGESTS
    • Y10TECHNICAL SUBJECTS COVERED BY FORMER USPC
    • Y10TTECHNICAL SUBJECTS COVERED BY FORMER US CLASSIFICATION
    • Y10T29/00Metal working
    • Y10T29/53Means to assemble or disassemble
    • Y10T29/53961Means to assemble or disassemble with work-holder for assembly

Description

UNITA' DI SUPPORTO PER MANUFATTI CERAMICI,
Il presente trovato concerne una unità di supporto per manufatti ceramici, in particolare manufatti ceramici di tipo sanitario.
Nel campo tecnico della realizzazione dei citati sanitari in materiale ceramico (quali, ad esempio, vasi, bidet, lavabi, console, lavelli, lavatoi, piatti doccia, cassette, ecc.) la metodologia ampiamente nota ed utilizzata prevede di ottenere gli stessi sanitari tramite colaggio di un impasto fluido (denominato barbottina, nel gergo del settore, e composta da parte acquosa e parte ceramica in sospensione) in relativi stampi che possono essere in due o più parti e che presentano una nota struttura di tipo poroso.
Lo stampo permette di definire la forma voluta del prodotto - sanitario che, trascorso un predeterminato tempo (necessario per eliminare una quota parte della componente acquosa), viene estratto dallo stampo in una forma già solida e definita "a verde<11>(in cui vi à ̈ comunque ancora una percentuale di acqua compresa tra il 16 ed il 20% rispetto al proprio peso) e quindi ancora passibile di una deformazione plastica.
La permanenza del sanitario all'aria (fase di pre essiccamento detta "a crudo") porta lo stesso a due variazioni principali della propria consistenza definite, la prima intermedia, "a cuoio" (dove nel sanitario vi à ̈ una riduzione dal 30 al 50 % del contenuto iniziale di acqua) e, la seconda quasi definitiva, "a bianco" (dove nel sanitario vi à ̈ un sostanziale azzeramento della percentuale di acqua): in questi due stati il prodotto-sanitario non presenta più elevate caratteristiche di deformabilità plastica.
In uno o più di questi tre diversi stati di consistenza, il manufatto, usualmente, viene sottoposto ad una pluralità di lavorazioni di rifinitura quali, ad esempio, sbavatura, apertura di fori, asolatura, raccordo di superfici ecc.
E<1>quindi necessario che questi manufatti ceramici, indipendentemente dal fatto che siano ottenuti con stampi in resina porosa (alta pressione) o tramite stampi in gesso (quindi a bassa pressione), dopo la loro sformatura, cioà ̈ tolti dallo stampo, siano mantenuti in una posizione stabile e sicura al fine di poter effettuare le successive fasi, sia di essiccamento, che lavorazioni di finitura del manufatto.
Tale supporteria, attualmente, risulta strutturata, diremmo, in modo "rigido", ovvero non risponde a quelle che sono le variazioni lineari e di peso del manufatto (componenti orizzontali e verticali) durante il passaggio nei vari stadi, in particolare dallo stato a "verde" a quello a "cuoio".
Infatti, durante l'essiccamento, la perdita di acqua nel manufatto genera una perdita di peso ed una significativa ritrazione dimensionale del manufatto variabile tra il 2% ed il 4% della sua dimensione originale.
Questi movimenti di assestamento, attualmente, non possono essere adeguatamente seguiti dalle piattaforme su cui poggiano le basi dei manufatti, e dalle eventuali supporterie ausiliarie, quali ad esempio organi di sostegno laterali, che risultano, di fatto, semplici supporti statici.
Questo fattore determina un continuo controllo dello stato del manufatto, con eventuale cambiamento della posizione del supporto in corrispondenza delle citate variazioni del manufatto stesso: tutto ciò à ̈ demandato all'esperienza dell'operatore alla postazione di lavoro. E' ovvio che se tali adattamenti o sostituzioni non avvenissero, il supporto potrebbe generare tensioni e/o deformazioni sul manufatto tali da determinarne lo scarto o la rottura.
Un esempio tipico di queste problematiche à ̈ un manufatto definito vaso "mono pezzo" ("one piece"), cioà ̈ un vaso (ovvero bacino con successiva aggiunta di brida) già provvisto, in corpo unico, di una cassetta per l'acqua parzialmente sporgente dalla parte posteriore del bacino.
Questo manufatto risulta poco stabile per poter essere manipolato dopo la sua sformatura: il suo baricentro, infatti, non permette un certo equilibrio senza l'ausilio di organi di supporto laterali (puntelli) e posteriori atti a permetterne una stabilità durante la gestione post - formatura, come la rifinitura.
Ciò, come detto, comporta un costante controllo del manufatto e relativi riposizionamenti dei puntelli in base ai passaggi di stato del manufatto stesso. Queste operazioni, quindi, comportano l'eventuale blocco delle operazioni di finitura con relativo allungamento dei tempi e rischi elevati di scarto.
Scopo del presente trovato à ̈ pertanto quello di ovviare a questi inconvenienti attraverso la realizzazione di una unità di supporto per manufatti ceramici presentante caratteristiche di auto adattabilità alle variazioni dimensionali del manufatto senza che si inneschino deformazioni o rotture durante i passaggi di stato dello stesso manufatto.
Ulteriore scopo à ̈ quello di provvedere ad un supporto strutturato in modo da permettere una corretta ed equilibrata ventilazione del manufatto supportato ed anche una gestione delle fasi di manipolazione e rifinitura del manufatto stesso.
Altro scopo à ̈ quello di provvedere ad un supporto di estrema elasticità operativa e che permette, oltre al supporto di svariate tipologie di manufatti, la possibilità di operare indipendentemente in impianti con colaggio ad alta pressione ed elevata produttività o colaggio a bassa pressione a produttività standard.
In accordo con l'invenzione, tali scopi vengono raggiunti da una unità di supporto, in particolare da una unità di supporto comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle rivendicazioni annesse .
Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sotto riportate, ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
la figura 1 illustra una unità di supporto per manufatti ceramici, conformemente al presente trovato, in una vista prospettica in esploso con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre;
la figura 2 illustra l'unità di supporto di cui a figura 1 in una configurazione assemblata ed in una vista laterale con alcune parti asportate ed altre in sezione;
la figura 3 illustra un elemento facente parte dell'unità di cui alle figure precedenti in una vista in pianta dall'alto;
- la figura 4 illustra una sezione IV - IV di cui alla figura 3;
la figura 5 illustra l'unità di cui alla figura 2 in una vista posteriore;
la figura 6 illustra una variante realizzativa dell'unità di supporto oggetto del presente trovato in una vista laterale schematica con alcune parti in sezione per meglio evidenziare alcuni particolari.
Conformemente ai disegni allegati, e con particolare riferimento alla figura 1, l'unità in oggetto, indicata globalmente con 100, viene utilizzata per il supporto di manufatti 1 ceramici, in particolare per manufatti 1 in materiale ceramico realizzati tramite colaggio in stampi, ad esempio, di tipo poroso.
L'unità 100 deve supportare il manufatto 1 almeno dalla fase di sformatura dallo stampo (non visibile) ed almeno fino alla fine della fase di essiccazione all'aria (detta anche essiccazione "a cuoio") in cui il manufatto passa da uno stato "a verde" ad uno stato "a cuoio" con relativa perdita di percentuali consistenti di acqua e di ritrazione dimensionale.
In particolare, ma non limitatamente, il supporto in oggetto può essere utilizzato per manufatti di tipo sanitario e, nel caso illustrato, viene utilizzato come esempio un manufatto definito, "mono pezzo" ("one piece"), cioà ̈ un vaso (ovvero bacino con successiva aggiunta di brida) già provvisto, in corpo unico, di una cassetta per l'acqua parzialmente sporgente dalla parte posteriore del bacino.
Ovviamente, la soluzione descritta può essere utilizzata anche per altri manufatti ceramici di tipo sanitario, quali vasi senza cassetta, bidet, lavabi, console, lavelli, lavatoi, piatti doccia, ecc., senza che ciò limiti la portata inventiva della presente soluzione. Osservando sempre la figura 1, l'unità 100 di supporto comprende nei suoi componenti principali:
- un primo elemento 2 di presa e supporto del manufatto 1;
un secondo elemento 3 di supporto di una prima porzione la di base del manufatto 1 (nel caso illustrato la base dello carico) ed atto a sostenere, almeno parzialmente, il peso del manufatto 1 stesso;
degli elementi 4 di reazione elastica su una componente verticale Z, i quali sono disposti ed agenti sul secondo elemento 3.
In particolare, nella soluzione illustrata non limitativa, il primo elemento 2 permette, dopo la presa, di posizionare il manufatto 1 da una postazione di colaggio fino all’appoggio sul medesimo secondo elemento 3.
Ovviamente, nell'esempio illustrato, il primo elemento à ̈ fisicamente separato dal secondo elemento 3.
In una soluzione equivalente, i due elementi 2 e 3 possono essere ottenuti in corpo unico tra loro, senza con ciò limitare la soluzione in oggetto.
Ai due primi elementi 2 e 3 si aggiunge anche una prima superficie 5 di supporto presente sul citato primo elemento 2 di presa e supporto. Questa prima superficie 5 supporta una seconda porzione lb del manufatto 1 (in questo caso la base della cassetta sporgente).
Su questa prima superficie 5 di supporto agiscono degli elementi 6 di regolazione della stessa prima superficie 5 di supporto lungo almeno una prima componente orizzontale X.
Più precisamente questi elementi 6 di regolazione della prima superficie 5 di supporto possono agire anche lungo una seconda componente orizzontale Y e preferibilmente, come vedremo nel seguito della trattazione, questi elementi 6 di regolazione possono operare lungo più componenti orizzontali comprese tra la prima e la seconda componente orizzontale X e Y tra loro ortogonali .
Per quanto riguarda il citato secondo elemento 3 di supporto, questo comprende un secondo piano 7 di appoggio, in quota, di un tratto terminale della citata seconda porzione lb del manufatto 1 supportato dalla citata prima superficie 5 del primo elemento 2. Il secondo piano 7 di appoggio può essere provvisto di organi 8 di regolazione in quota rispetto ad una piattaforma 3a di appoggio della prima porzione la del manufatto potersi mantenere in sostanziale complanarità con la prima superficie 5.
Entrando ora maggiormente nel dettaglio tecnico, il secondo elemento 3 comprende un telaio 21 portante.
Questo telaio 21 Ã ̈ provvisto di:
- una citata piattaforma 3a di appoggio della prima porzione la di base del manufatto 1; piattaforma 3a provvista degli elementi 4 di reazione elastica, interposti tra la stessa piattaforma 3a ed un piano P fisso o calpestabile, e vincolati al telaio 21;
- una prima pluralità di colonne 22 verticali provviste di culle 23 di alloggiamento di perni 24 di accoppiamento stabile presentati dal primo elemento 2; - una seconda pluralità di colonne 25 verticali alloggianti gli organi 8 regolabili di supporto di una piastra 7 complanare con la prima superficie 5 di appoggio .
Secondo quanto illustrato in figura 2, ogni elemento 4 di reazione elastica (qui a titolo di esempio non limitativo ve ne sono tre) può comprendere un corpo tubolare 27 cavo di alloggiamento di una molla 4m, ed un perno 28 di contrasto calzato entro la molla 4m.
Ogni perno 28 à ̈ associato, ad una estremità, alla citata piattaforma 3a, ed, all'altra estremità, risulta a contatto con il piano P fisso o calpestabile.
Tra ogni perno 28 ed il corpo tubolare 27 sono interposti organi 29 regolabili di controllo della corsa di discesa del perno 28, con relativa compressione della molla 4m, in funzione di parametri preimpostabili e dati sia dal tipo di manufatto supportato, che dal peso iniziale dello stesso.
Grazie a questa struttura ogni elemento 4 di reazione elastica presente può essere "settato" indipendentemente rispetto agli altri.
Per quanto riguarda la citata seconda pluralità di colonne 25 verticali, queste ultime risultano tubolari e cave per poter alloggiare gli organi 8 regolabili di supporto della piastra 7 di appoggio (definente il sopra citato secondo piano di appoggio) per la seconda superficie 5.
Gli organi 8 regolabili comprendono relativi cilindri 26 scorrevoli all'interno delle colonne 25 (vedi figure 2 e 5) e possono essere bloccate nella posizione determinata tramite appositi bulloni 26b di ritegno.
Ogni cilindro 26 Ã ̈ provvisto di un terminale 26t semi sferico supportante il piano 7 (vedi figura 2).
Secondo quanto illustrato nelle figure 1, 3 e 4, il citato primo elemento 2 comprende un telaio 16 di base ad "U" o forca supportante:
- organi 17 di accoppiamento ad una unità robotica 18 (qui illustrata con un blocco, in quanto di tipo noto e non facente strettamente parte del trovato) per la movimentazione del medesimo primo elemento 2, e disposti, questi organi 17, sull'estremità aperta della "U";
- un cilindro 19 di scorrimento e centraggio dei bracci della forca 16 disposto sull'estremità chiusa di quest'ultima ed atto a permettere un avvicinamento ed allontanamento dei due bracci su azione dell'unità robotica 18 (vedi freccia F16 di figura 3);
- mezzi 20 di accoppiamento stabile, disposti sulle sue due estremità, con il secondo elemento 3;
- la citata prima superficie 5 di supporto della seconda porzione lb del manufatto 1;
- gli elementi 6 di regolazione della prima superficie 5 lungo più componenti orizzontali comprese tra una prima ed una seconda componente orizzontale X e Y tra loro ortogonali disposti tra il telaio 16 e la prima superficie 5;
- una seconda superficie 9 di supporto complementarmente conformata ad una terza porzione le del manufatto 1, che, in questo caso, Ã ̈ materializzata dalla porzione anteriore esterna e convessa del bacino.
Più in dettaglio, e partendo dall'ordine appena esposto, i citati organi 17 di accoppiamento con l'unità robotica 18 sono costituiti da piastre 17c verticali, le quali sono anche provviste dei citati perni 24 di accoppiamento nelle citate culle 23 del telaio 21 portante del secondo elemento 3.
Sulla parte posteriore del telaio 16 a forca, invece sono presenti delle sedi 20a di accoppiamento con relativi perni 20b verticali di centraggio disposti nella parte inferiore del telaio 21 del secondo elemento 3: in questo modo il primo elemento 2 viene posizionato con precisione e rigidamente mantenuto in configurazione chiusa durante le fasi di essiccazione e finitura del manufatto 1.
Per quanto riguarda la prima superficie 5 di supporto (vedi sempre figure da 1 a 5), questa à ̈ composta da due semiparti 5a, 5b speculari, ognuna delle quali comprende una pluralità di traverse 10, tra loro distanziate, di contatto con la seconda porzione lb di manufattol.
Ogni traversa 10 Ã ̈, preferibilmente provvista di materiale M di contatto con il manufatto 1 con caratteristiche di cedevolezza elastica (gomma o spugna) ed, anche, a basso coefficiente di attrito.
Ognuna di queste parti 5a, 5b à ̈ supportata da una pluralità di perni 11 (in questo caso sono tre per ogni parte) vincolati al telaio 16 e provvisti, all'estremità superiore, di una relativa bussola a sfera 12 di contatto alloggiata in una relativa sede 13, presentata da travi 14 orizzontali di supporto delle parti 5a, 5b. Come chiaramente visibile nelle figure 3 e 4, ogni sede 13 presenta dimensioni perimetrali superiori al diametro della bussola a sfera 12, in modo da permettere una limitata movimentazione della medesima parte 5a, 5b lungo più componenti orizzontali tra le citate prima e seconda componente orizzontale X e Y tra loro ortogonali (vedi relative frecce X e Y e le semi parti 5a , 5b in linea discontinua).
Oltre a ciò, tra un perno 11 di ogni parte 5a, 5b (in particolare quello disposto in prossimità della estremità posteriore del telaio 16) ed una relativa trave 10 di supporto à ̈ interposto un organo elastico 15 atto a permettere il ritorno della relativa parte 5a, 5b ad una predeterminata posizione in corrispondenza di un allontanamento del manufatto 1 essiccato.
La citata seconda superficie 9 di supporto, complementarmente conformata alla terza porzione le del manufatto 1, presenta due semiculle rigide 9a, 9b tra loro contraffacciate a definire un profilo inferiore di accoppiamento con la terza porzione le del manufatto 1. Come chiaramente evidente dalla descrizione del telaio 16 appena effettuata, la prima e la seconda superficie 5 e 9 risultano separate in due semi parti in modo da permettere l'apertura e la chiusura del telaio 16 a forca durante il posizionamento, la presa ed il trasporto del manufatto fino alla zona di essiccamento in cui à ̈ presente il secondo elemento 3.
Come già accennato, le soluzioni costruttive di questa unità possono essere svariate in funzione delle esigenze costruttive e del tipo di manufatto.
In figura 6, ad esempio, à ̈ illustrata una ipotetica struttura di unità 100' supporto per piatti doccia, in cui il primo elemento 2' à ̈ composto da più semi parti analoghe a quelle descritte in precedenza per ottenere una superficie 5' di supporto che, in questo caso, supporta di una prima porzione la' di base (ed in questo caso unica) del manufatto 1' da essiccare.
Questo piano à ̈ provvisto di elementi 6' di regolazione o compensazione della superficie 5' (analoghi come struttura a quelli descritti precedentemente) lungo più componenti orizzontali comprese tra una prima ed una seconda componente orizzontale X e Y tra loro ortogonali disposti tra un telaio 16' e la superficie 5': in questo modo la ritrazione del manufatto 1 viene "seguita" dalla superficie 5'.
In sostanza, il primo elemento 2' viene materialmente supportato da una pluralità di perni 11' vincolati al telaio 16' e provvisti, all'estremità superiore, di una relativa bussola a sfera 12' di contatto alloggiata in una relativa sede 13', presentata da travi 14' orizzontali di supporto delle varie parti definenti la superficie 5'.
Come chiaramente visibile nella figura 6, ogni sede 13' presenta dimensioni perimetrali superiori al diametro della bussola a sfera 12', in modo da permettere una limitata movimentazione della o delle parti definenti la superficie 5' lungo più componenti orizzontali tra le citate prima e seconda componente orizzontale X e Y tra loro ortogonali.
Anche in questo caso à ̈ possibile prevedere la presenza, tra un perno 11' ed una relativa trave 10' di supporto, di un organo elastico 15' atto a permettere il ritorno della relativa parte di superficie 5' ad una predeterminata posizione in corrispondenza di un allontanamento del manufatto 1' essiccato.
Questo primo elemento 2', inoltre, può essere provvisto, anteriormente e posteriormente al telaio 16', di più sedi 20a' di accoppiamento con relativi perni 20b' verticali di centraggio e bloccaggio disposti nella parte inferiore di un telaio 21' di un secondo elemento 3': in questo modo il primo elemento 2' viene posizionato con precisione e rigidamente mantenuto in configurazione stabile durante le fasi di essiccazione e finitura del manufatto 1'.
Ciò non vincola il fatto che il primo elemento 2' possa essere disposto direttamente sul piano calpestabile P definente, in questo caso, direttamente il secondo elemento di supporto.
Una unità 100 così strutturata quindi viene utilizzata nel seguente modo, ovviamente a solo titolo di esempio attuativo.
Il primo elemento 2 viene mosso dall'unità 18 robotica a cui à ̈ associato e portato in una configurazione allontanata le forche del telaio 16 vedi freccia F16) per la presa del manufatto 1 ancora in una postazione di colaggio ed a cui sono state allontanate le parti di stampo.
L'unità 18 robotica posiziona "a collare" il secondo elemento 2 attorno al manufatto 1 e, quindi, porta in configurazione avvicinata le forche del telaio 16 in modo da avvicinare le semiparti definenti la prima e la seconda superficie 5 e 9 e poi farle entrate in contatto con le relative seconde e terze porzioni lb e le del manufatto 1.
A questo punto l'unità robotica 18 preleva il primo elemento 2 e manufatto 1 e lo posiziona sul secondo elemento 3 in modo preciso grazie ai perni alloggiabili nelle culle e le sedi accoppiabili con i perni di centraggio .
In corrispondenza del posizionamento del primo elemento 2, la prima porzione la di base del manufatto 1 viene poggiata sulla piattaforma 3a e, di conseguenza, sugli elementi 4 di reazione elastica che sostengono tutta la struttura .
Le molle 4m, essendo pre - caricate, cedono al peso del manufatto 1 in modo da rendere il posizionamento del manufatto 1 riferito anche alla piastra 7 che sostiene una porzione terminale della cassetta ed anche al posizionamento del primo elemento 2 sul secondo elemento 3.
A questo punto il manufatto 1 à ̈ stabilmente posizionato sull'unità 100 e può rimanere all'aria per la fase di essiccazione a crudo.
Questa operazione genera una perdita considerevole di acqua con relativa perdita di peso che viene compensata con il sollevamento delle molle della piattaforma (compensazione sulla componente verticale Z) in modo da mantenere il manufatto sempre poggiante correttamente sulle due superficie superiori del primo elemento.
Oltre a questo, l'essiccamento comporta una ritrazione globale del manufatto che viene compensata grazie alla possibilità di movimento sia sulla componente verticale Z, come detto più sopra, che sulle componenti orizzontali X e Y grazie al movimento della prima superficie che si adegua alla ritrazione del manufatto. Ovviamente, nel caso in cui la struttura degli elementi 2 e 3 fosse unica, il posizionamento e supporto completo del manufatto sarebbe immediato in tutte le sue superfici in corrispondenza della sua presa dalla stazione di colaggio.
Analogo discorso può essere fatto per la variante realizzativa di figura 6. Diversamente dalla prima soluzione, il manufatto può essere poggiato sulla superficie 5' del primo elemento 2', il quale a sua volta può essere posizionato sul secondo elemento 3' o direttamente su un piano P di supporto o calpestabile. Una unità di supporto così strutturata raggiunge pienamente gli scopi prefissati, grazie alla presenza di due elementi tra loro interagenti e tali da generare una pluralità di vantaggi:
- la regolazione della componente verticale compensa perdite di peso e ritrazione in modo automatico, grazie alla precarica e può gestire il ΔΖ in modo tale da rendere sempre l'altezza del manufatto riferita alle superfici superiori e così da evitare scivolamenti tali da incidere sul manufatto;
- la regolazione sulle componenti orizzontali permette di "seguire" ed adattare la prima superficie al movimento di ritrazione del manufatto senza incidere sulle parti del manufatto in essiccamento;
- la prima superficie à ̈, inoltre, provvista, di travi con superfici elasticamente deformabili o cedevoli per non deformare il manufatto ed, allo stesso tempo, evitare incollaggi pre essiccamento;
- la combinazione tridimensionale di adeguamento delle variazioni peso - dimensioni del manufatto à ̈, sostanzialmente, "automatica" e non deve essere controllata continuamente da un addetto all'impianto; tutta la struttura, soprattutto le superfici di contatto, sono studiate in modo da rendere una omogenea ventilazioni su tutte le parti del manufatto minimizzando i rischi di disomogeneità alla fine del processo;
- tale struttura di supporto permette, inoltre, di poter effettuare alcune operazioni di finitura in stato "a verde" ed anche in stato "a cuoio" in tutta sicurezza e senza spostamenti del manufatto.
Grazie a questa unità, quindi, à ̈ possibile ottenere un posizionamento stabile e sicuro ed un processo di essiccazione più rapido rispetto ad altre soluzioni tradizionali .
Tale soluzione inoltre, risulta adattabile a tutti i tipi di processi di colaggio, in particolare per quelli ad alta pressione dove i colaggi hanno tempi esecutivi rapidi ed à ̈ necessario prevedere supporti adeguati e tali da evitare 1'impegno di componenti umane per il controllo e l'adeguamento della supporteria al variare dello stato del manufatto.
Il trovato così concepito à ̈ suscettibile di evidente applicazione industriale; può essere altresì oggetto dì numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; tutti i dettagli possono essere sostituiti, inoltre, da elementi tecnicamente equivalenti

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Unità di supporto per manufatti (1) ceramici, in particolare per manufatti (1) in materiale ceramico realizzati tramite colaggio in stampi, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno: - un primo elemento (2) di presa e supporto di detto manufatto (1); - un secondo elemento (3) di supporto di una prima porzione (la) di base di detto manufatto (1) ed atto a sostenere il peso di detto manufatto (1); - elementi (4) di reazione elastica su una componente verticale (Z) essendo disposti ed agenti su detto secondo elemento (3).
  2. 2. Unità secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto primo elemento (2) di presa e supporto à ̈ provvisto di almeno una superficie di supporto (5) di una seconda porzione (lb) di detto manufatto (1); elementi (6) di regolazione di detta prima superficie (5) di supporto lungo almeno una prima componente orizzontale (X) essendo previsti agenti su detta superficie (5) di supporto.
  3. 3. Unità secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto primo elemento (2) di presa e supporto à ̈ provvisto di almeno una superficie (5) di supporto di una seconda porzione (lb) di detto manufatto (1); elementi (6) di regolazione di detta prima superficie (5) di supporto lungo almeno una seconda componente orizzontale (Y) essendo previsti agenti su detta superficie (5) di supporto.
  4. 4. Unità secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto primo elemento (2) di presa e supporto à ̈ provvisto di almeno una prima superficie (5) di supporto di una seconda porzione (lb) di detto manufatto (1); elementi (6) di regolazione di detta prima superficie (5) di supporto lungo più componenti orizzontali comprese tra una prima ed una seconda componente orizzontale (X, Y) tra loro ortogonali essendo previsti agenti su detta superficie (5) di supporto.
  5. 5. Unità secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto secondo elemento (3) di supporto o piattaforma comprende un secondo piano (7) di appoggio, in quota, per un tratto terminale di una seconda porzione (lb) di detto manufatto (1) e disposta complanare ad una prima superficie (5) di detto primo elemento (2); detto secondo piano (7) di appoggio essendo provvisto di organi (8) di regolazione in quota rispetto a detta piattaforma (3).
  6. 6. Unità secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detto primo elemento (2) di presa comprende una seconda superficie (9) di supporto complementarmente conformata ad una terza porzione (le) di detto manufatto (1).
  7. 7. Unità secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detta prima superficie (5) di supporto à ̈ composta da due semiparti (5a, 5b) speculari, ognuna delle quali comprende una pluralità di traverse (10), tra loro distanziate, di contatto con detta seconda porzione (lb) di manufatto (1); ogni detta traversa (10) essendo provvista di materiale (M) di contatto con detto manufatto (1) elasticamente cedevole ed a basso coefficiente di attrito.
  8. 8. Unità secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che ogni detta parte (5a, 5b) di detta prima superficie (5) à ̈ supportata da una pluralità di perni (11) provvisti, all'estremità superiore, di una relativa bussola a sfera (12) di contatto alloggiata in una relativa sede (13), presentata da travi (14) di supporto di dette parti (5a, 5b); ogni detta sede (13) essendo dimensionata in modo da permettere una limitata movimentazione della medesima parte (5a, 5b) lungo più componenti orizzontali tra una prima ed una seconda componente orizzontale (X, Y) tra loro ortogonali.
  9. 9. Unità secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che tra almeno un detto perno (11) di ogni detta parte (5a, 5b) ed una relativa trave (10) di supporto à ̈ interposto un organo elastico (15) atto a permettere il ritorno di detta parte (5a, 5b) ad una predeterminata posizione in corrispondenza di un allontanamento di detto manufatto (1).
  10. 10. Unità secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che detta seconda superficie (9) di detto primo elemento (2) presenta due semiculle rigide (9a, 9b) tra loro contraffacciate a definire un profilo inferiore di accoppiamento con detta terza porzione (le) del manufatto (1).
  11. 11. Unità secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto primo elemento (2) comprende un telaio (16) base ad "U" supportante: - organi (17) di accoppiamento ad una unità robotica (18) di movimentazione del medesimo primo elemento (2) e disposti, detti organi (17), sull'estremità aperta di detta "U"; un cilindro (19) di scorrimento e centraggio dei bracci di detta "U" disposto sull'estremità chiusa di quest'ultima ed atto a permettere un avvicinamento ed allontanamento dei detti due bracci su azione di detta unità robotica (18); - mezzi (20) di accoppiamento stabile con detto secondo elemento (3) disposti sull'estremità provvista di detti organi (17) di accoppiamento; - una prima superficie (5) di supporto di una seconda porzione (lb) di detto manufatto (1); - elementi (6) di regolazione di detta prima superficie (5) lungo più componenti orizzontali comprese tra una prima ed una seconda componente orizzontale (X, Y) tra loro ortogonali interposti tra detto telaio (16) e detta prima superficie (5)-- una seconda superficie (9) di supporto complementarmente conformata ad una terza porzione (le) di detto manufatto (1).
  12. 12. Unità secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto secondo elemento (3) comprende un telaio (21) portante: una piattaforma (3a) di appoggio di detta prima porzione (la) di base di detto manufatto (1) e provvista di detti elementi (4) di reazione elastica interposti tra la stessa piattaforma (3a) ed un piano (P) fisso o calpestabile, e vincolati a detto telaio (21); una prima pluralità di colonne (22) verticali provviste di culle (23) di alloggiamento di perni (24) di accoppiamento stabile presentati da detto primo elemento (2); una seconda pluralità di colonne (25) verticali alloggianti organi (8) regolabili di supporto di una piastra (7) di riferimento e parziale appoggio di una seconda porzione (lb) del manufatto (1).
  13. 13. Unità secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che ogni detto elemento (4) di reazione elastica comprende almeno una molla (4m) interposta tra detta piattaforma (3a) e detto piano (P) fisso o calpestabile.
  14. 14. Unità secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che ogni detto elemento (4) di reazione elastica comprende un corpo tubolare (27) cavo di alloggiamento di una molla (4m), ed un perno (28) di contrasto calzato entro detta molla (4m); detto perno (28) essendo associato, ad una estremità, a detta piattaforma (3a), ed, all'altra estremità, essendo a contatto con detto piano (P) fisso o calpestabile.
  15. 15. Unità secondo la rivendicazione 14, caratterizzata dal fatto che tra detto perno (28) e detto corpo tubolare (27) sono interposti organi (29) regolabili di controllo della corsa di discesa di detto perno (28), con relativa compressione di detta molla (4m), in funzione di parametri preimpostabili.
  16. 16. Unità di supporto per manufatti ceramici, in particolare per manufatti (1’) in materiale ceramico realizzati tramite colaggio in stampi, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno: - un primo elemento (2<1>) di presa e supporto di almeno una prima porzione (la') di base di detto manufatto (1'); - un secondo elemento (3', P) di supporto di detto primo elemento (2<1>) con detto manufatto (1'); elementi (6<1>) di regolazione lungo più componenti orizzontali comprese tra una prima ed una seconda componente orizzontale (X, Y) tra loro ortogonali essendo disposti ed agenti su detto primo elemento (2') di presa e supporto.
ITBO2009A000117A 2009-02-27 2009-02-27 Unita' di supporto per manufatti ceramici. IT1392876B1 (it)

Priority Applications (7)

Application Number Priority Date Filing Date Title
ITBO2009A000117A IT1392876B1 (it) 2009-02-27 2009-02-27 Unita' di supporto per manufatti ceramici.
US13/201,407 US8640317B2 (en) 2009-02-27 2010-02-05 Unit for supporting ceramic products
BRPI1005964A BRPI1005964B1 (pt) 2009-02-27 2010-02-05 unidade para o suporte de produtos cerâmicos
PCT/IB2010/050529 WO2010097723A1 (en) 2009-02-27 2010-02-05 Unit for supporting ceramic products.
MX2011009004A MX2011009004A (es) 2009-02-27 2010-02-05 Unidad para soportar productos de ceramica.
JP2011551549A JP2012519091A (ja) 2009-02-27 2010-02-05 セラミック製品を支持するユニット
CN201080009744XA CN102333626B (zh) 2009-02-27 2010-02-05 用于支承陶瓷产品的单元

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
ITBO2009A000117A IT1392876B1 (it) 2009-02-27 2009-02-27 Unita' di supporto per manufatti ceramici.

Publications (2)

Publication Number Publication Date
ITBO20090117A1 true ITBO20090117A1 (it) 2010-08-28
IT1392876B1 IT1392876B1 (it) 2012-04-02

Family

ID=41165506

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
ITBO2009A000117A IT1392876B1 (it) 2009-02-27 2009-02-27 Unita' di supporto per manufatti ceramici.

Country Status (7)

Country Link
US (1) US8640317B2 (it)
JP (1) JP2012519091A (it)
CN (1) CN102333626B (it)
BR (1) BRPI1005964B1 (it)
IT (1) IT1392876B1 (it)
MX (1) MX2011009004A (it)
WO (1) WO2010097723A1 (it)

Families Citing this family (5)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
CN105293054A (zh) * 2015-11-30 2016-02-03 苏州研高自动化科技有限公司 一种o型圈错位装配装置
CN105300441A (zh) * 2015-11-30 2016-02-03 苏州研高自动化科技有限公司 一种过滤片方向检测装置
EP3431421B1 (de) * 2017-07-20 2022-08-31 Becton Dickinson Rowa Germany GmbH Bediengerät für eine kommissioniervorrichtung
CN109955185A (zh) * 2019-03-19 2019-07-02 桐城市畅润电力工程有限公司 一种通信设备安装用辅助装置
CN111422619B (zh) * 2020-04-29 2021-09-17 唐山贺祥智能科技股份有限公司 一种连体坐便器坯体输送系统

Citations (4)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
DE539825C (de) * 1929-02-05 1931-12-04 James Michael Teahen Verfahren und Vorrichtung zur Herstellung von keramischen Gebilden
US5645863A (en) * 1995-06-02 1997-07-08 American Standard Inc. Equipment for unmolding sanitary ware
GB2387169A (en) * 2002-04-05 2003-10-08 Qualcer Ltd Glazing a toilet bowl
DE10339834A1 (de) * 2002-08-22 2005-04-07 Maschinen- Und Stahlbau Julius Lippert Gmbh & Co. Kg Roboter-Greifvorrichtung

Family Cites Families (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
DE102005003501B4 (de) * 2005-01-25 2014-09-04 Saint-Gobain Industriekeramik Rödental GmbH Vorrichtung zum Stützen, Stapeln und Transportieren von Brenngut
DE102005003500A1 (de) * 2005-01-25 2006-07-27 Saint-Gobain Industriekeramik Rödental GmbH Brennguttragevorrichtung mit elastischer Stützenfixierung
ITBO20060660A1 (it) * 2006-09-27 2008-03-28 Sacmi Cooperativa Meccanici Imola Soc Coop Stampo per la produzione di manufatti sanitari in materiale ceramico.

Patent Citations (4)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
DE539825C (de) * 1929-02-05 1931-12-04 James Michael Teahen Verfahren und Vorrichtung zur Herstellung von keramischen Gebilden
US5645863A (en) * 1995-06-02 1997-07-08 American Standard Inc. Equipment for unmolding sanitary ware
GB2387169A (en) * 2002-04-05 2003-10-08 Qualcer Ltd Glazing a toilet bowl
DE10339834A1 (de) * 2002-08-22 2005-04-07 Maschinen- Und Stahlbau Julius Lippert Gmbh & Co. Kg Roboter-Greifvorrichtung

Also Published As

Publication number Publication date
JP2012519091A (ja) 2012-08-23
CN102333626A (zh) 2012-01-25
MX2011009004A (es) 2011-09-21
US8640317B2 (en) 2014-02-04
BRPI1005964A2 (pt) 2018-04-24
WO2010097723A1 (en) 2010-09-02
IT1392876B1 (it) 2012-04-02
CN102333626B (zh) 2013-12-11
US20110297813A1 (en) 2011-12-08
BRPI1005964B1 (pt) 2019-09-10

Similar Documents

Publication Publication Date Title
ITBO20090117A1 (it) Unita&#39; di supporto per manufatti ceramici.
ITBO20060660A1 (it) Stampo per la produzione di manufatti sanitari in materiale ceramico.
ITBO20100173A1 (it) Macchina per la produzione di manufatti ceramici.
ITBO20070503A1 (it) Prodotto sanitario in materiale ceramico.
ITBO20080387A1 (it) Metodo per l&#39;estrazione di manufatti in materiale ceramico ed apparecchiatura attuante tale metodo.
ITBO20070386A1 (it) Unita&#39; per la presa di manufatti ceramici od assimilabili.
EP2531333A1 (en) Plant for the pressure slip casting of hygienic-sanitary articles
CN206707271U (zh) 铝合金建筑楼板的模板支撑装置
RU2587452C2 (ru) Способ загрузки пресс-формы в формовочную машину для формования частей из вспененных пластиков и выгрузки пресс-формы из машины
IT201600095433A1 (it) Gruppo di formatura per la produzione di articoli sanitari
ITBO20090507A1 (it) Metodo per la realizzazione di un manufatto in materiale ceramico, ed impianto attuante tale metodo.
ITMI20011101A1 (it) Macchina per agevolare la disposizione di manufatti, in particolare calze,su forme di confezionamento e di esposizione
ITRE990096A1 (it) Stampo di colatura perfezionato per la formatura di apparecchi igienico sanitari.
DK200300090A (da) Fremgangsmåde til fremstilling af staldgulvselementer med elastisk trædeflade
IT201900008838A1 (it) Stampo e metodo per la realizzazione di manufatti ceramici a sezione non piana
CN201330218Y (zh) 一种玻璃珠压型模具的下模固定装置
ITMI990939A1 (it) Dispositivo per la regolazione in altezza del cestello superiore di una lavastoviglie
EP0020064B1 (en) Mould for casting ceramic material
ITBO20070783A1 (it) Dispositivo di montaggio stampo in macchine per la realizzazione di articoli sanitari.
CH622982A5 (en) Apparatus for the manufacture of ceramic products and process for operation of the apparatus after casting of the product
IT201900016460A1 (it) Attrezzatura per la produzione di articoli sanitari
ITVR20100125A1 (it) Dispositivo di supporto per sanitari sospesi, particolarmente per wc
IT202100010322A1 (it) Struttura di trasferimento di stampi per un apparato di colaggio
ITMC20070032A1 (it) Procedimento per la realizzazione di articoli igienico-sanitari.
ITRE940040A1 (it) Attrezzatura per la sformatura di apparecchi idrosanitari