ITBO20080254A1

ITBO20080254A1 - Metodo e macchina per la realizzazione di un involucro sigillato attorno ad un articolo e confezione cosi ottenuta.

Info

Publication number: ITBO20080254A1
Application number: IT000254A
Authority: IT
Inventors: Marco Carrara; Daniele Civolani
Original assignee: Azionaria Costruzione Macchine Spa
Priority date: 2008-04-23
Filing date: 2008-04-23
Publication date: 2009-10-24
Also published as: CN102066201A; RU2010147647A; WO2009130227A1; EP2282943B1; EP2282943A1; ES2776468T3; BRPI0907323B1; RU2493061C2; US20110120903A1; BRPI0907323A2

Description

D E S C R I Z I O N E

dell'invenzione industriale dal titolo:

<M>Metodo e macchina per la realizzazione di un involucro sigillato attorno ad un articolo e confezione così ottenuta ”

La presente invenzione è relativa ad un metodo e ad una macchina per la realizzazione di un involucro sigillato attorno ad un articolo e ad una confezione così ottenuta.

Nelle macchine impacchettatrici per la realizzazione di involucri sigillati attorno a rispettivi articoli, è noto utilizzare una unità di incarto, la quale viene alimentata con una successione di articoli da incartare e con un nastro continuo di materiale da incarto, che è normalmente un materiale impermeabile e termosaldabile.

La realizzazione degli involucri sigillati attorno ai rispettivi articoli viene ottenuta, normalmente, saldando tra loro i bordi liberi longitudinali del nastro in modo tale da definire attorno agli articoli un involucro tubolare, saldando trasversalmente l’involucro tubolare in corrispondenza delle rispettive estremità di ciascun articolo in modo da conferire a ciascun involucro sigillato ottenuto una forma “a sacchetto” e distaccando, quindi, gli involucri sigillati l’uno dall’altro.

Tale pratica, benché comunemente adottata per la sua semplicità di attuazione, presenta tuttavia notevoli limiti derivanti dal fatto che, per come viene eseguita, essa risulta, normalmente, poco precisa sia dal punto di vista della manipolazione degli articoli durante le fasi di incarto, sia dal punto di vista estetico per quanto riguarda gli involucri sigillati, dal momento che difficilmente si riesce ad ottenere una buona adesione dell'involucro sigillato attorno agli articoli; problema, quest’ultimo, che si rivela particolarmente gravoso nel caso in cui l’articolo da sigillare sia un articolo delicato e frangibile.

Sono state recentemente proposte alcune metodologie che prevedono più fasi di piegatura e la realizzazione di diversi cordoni di saldatura. Tuttavia, queste metodologie si sono dimostrate non completamente soddisfacenti poiché durante alcune fasi è necessario piegare e/o riscaldare il foglio di materiale da incarto in corrispondenza un elevato numero di strati di materiale da incarto sovrapposti. In questi casi, la piegatura e/o la trasmissione di calore per effettuare la stabilizzazione e la sigillatura dell’involucro risultano essere non ottimali.

Scopo della presente invenzione è fornire un metodo, una macchina ed una confezione, i quali siano privi, almeno in parte, degli inconvenienti dell’arte nota e siano, nel contempo, di facile ed economica attuazione.

Secondo la presente invenzione vengono fomiti una macchina, un metodo ed una confezione, secondo quanto licitato nelle rivendicazioni indipendenti sotto riportate e, preferibilmente, in una qualsiasi delle rivendicazioni dipendenti direttamente o indirettamente dalle menzionate rivendicazioni indipendenti.

La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:

- la figura 1 è una vista schematica laterale, con particolari asportati per chiarezza, di una macchina in accordo con la presente invenzione;

- le figure da 2 a 7 illustrano fasi successive della realizzazione di un incarto attorno ad un articolo secondo un metodo in accordo con la presente invenzione;

- la figura 8 è una vista schematica, dall’alto di particolari della macchina della figura 1 in due diverse posizioni operative (in tratteggio ed in linea continua);

- la figura 9 è una vista schematica e frontale di particolari della macchina della figura 1 in due diverse posizioni operative (in tratteggio ed in linea continua);

- la figura 10 è una vista schematica e frontale di particolari della macchina della figura 1 ;

- la figura 11 è una vista schematica e laterale di particolari della macchina della figura 1 ;

- le figure da 12 a 15 illustrano schematicamente e con particolari asportati per chiarezza alcune fasi operative della realizzazione dell’involucro in corrispondenza di una zona della macchina della figura 1;

- la figura 16 illustra la fase operativa della figura 13 da una diversa prospettiva; e

- la figura 17 illustra una porzione della figura 1 in scala ingrandita. Nella figura 1 , con 1 è indicata nel suo complesso una macchina per la realizzazione di un involucro 2 sigillato attorno ad un articolo 3 di forma sostanzialmente parallelepipeda.

Facendo particolare riferimento alla figura 2, l’articolo 3 comprende due pareti di estremità 4 (di cui solo una illustrata nella figura 2) tra loro affacciate; due pareti laterali maggiori 5 (di cui solo una illustrata nella figura 2), le quali sono tra loro affacciate e trasversali (in particolare ortogonali) alle pareti di estremità 4; due pareti laterali minori 6, e le quali sono tra loro affacciate e trasversali (in particolare ortogonali) alle pareti di estremità 4 ed alle pareti laterali maggiori 5.

La macchina 1 (illustrata nella figura 1) è atta realizzare l’involucro 2 a partire da un foglio 7 di materiale da incarto seguendo le fasi illustrate nelle figure da 2 a 7, mentre l’articolo 3 viene convogliato lungo un percorso P di avanzamento. Il foglio 7 presenta una forma sostanzialmente rettangolare ed è, preferibilmente, realizzato di materiale termosaldabile ed impermeabile.

Con riferimento alla figura 7, l'involucro 2 realizzato attorno all’articolo 3 risulta sostanzialmente aderente all’articolo 3 stesso, comprende due porzioni laterali maggiori 8; due porzioni laterali minori 9 trasversali alle porzioni laterali maggiori 8; e due porzioni di estremità 10 trasversali alle porzioni laterali maggiori 8 e minori 9. L’involucro 2 è ermeticamente chiuso attorno all’articolo 3 lungo tre lati tramite rispettive chiusure sigillate, di cui una è disposta in corrispondenza di una porzione laterale maggiore 8 e le rimanenti due sono disposte in corrispondenza di rispettive porzioni di estremità 10. L’involucro 2 assieme all’articolo 3 definiscono assieme una confezione che può essere soggetta ad ulteriori fasi di lavorazione od essere, eventualmente, direttamente commerciabile. Nella forma di attuazione illustrata, le porzioni laterali maggiori 8 presentano un’estensione superficiale maggiore dell’estensione superficiale delle porzioni laterali minori 9; secondo varianti non illustrate, le porzioni laterali maggiori 8 presentano un’estensione superficiale sostanzialmente identica all’estensione superficiale delle porzioni laterali minori 9.

Secondo quanto illustrato nella figura 1, la macchina 1 include un gruppo convogliatore 11 per convogliare l’articolo 3 ad un dispositivo di piegatura 12 comprendente un’unità 13 di spinta ed una ruota 14 d’incarto.

La ruota 14 d’incarto è girevole a passo attorno ad un asse 15 perpendicolare al foglio della figura 1, ed è provvista di una pluralità di tasche 16 uniformemente distribuite attorno all’asse 15 ed ate, ciascuna, a ricevere, in corrispondenza di una stazione 17 di carico, un rispetivo articolo 3 e trasportare l’articolo 3 stesso lungo un trato semicircolare del percorso P fino ad una stazione di scarico 17’.

L’unità 13 di spinta è ata a convogliare l’articolo 3 in una direzione A trasversale (in particolare perpendicolare) all’asse 15 in modo che l’articolo 3 stesso intercetti il foglio 7 ed entri, assieme al foglio 7, nella rispettiva tasca 16. In uso, mentre l’articolo 3 entra nella tasca 16 il foglio 7 viene piegato ad U in modo che tale foglio 7 sporga dai lati liberi dell’articolo 3 stesso con due coppie, disposte da parti opposte dell’articolo 2, di lembi 18 ed una coppia di lembi 19 e 19’. I lembi 18, 19 e 19’ di ciascuna coppia sono tra loro affacciati e sostanzialmente paralleli (si veda la figura 2). I lembi 18 sporgono oltre alle rispetive pareti di estremità 4 dell’articolo 3 parallelamente all’asse 15. I lembi 19 e 19’ sporgono oltre ad una rispetiva parete laterale minore 6 trasversalmente all’asse 15; il lembo 19 presenta una larghezza maggiore della larghezza del lembo 19’.

La macchina 1 (figure 1 e 17) comprende, inoltre, un dispositivo di saldatura 20 per sovrapporre e saldare i lembi 19 e 19’ in modo da otenere un involucro parziale 21, il quale presenta un forma sostanzialmente tubolare e due estremità aperte 22, ed un lembo di sigillatura 23 che sporge verso l’esterno trasversalmente all’involucro parziale 21 (si veda la figura 3). L’involucro parziale 21 comprende le porzioni laterali maggiori e minori 8 e 9, le quali sono tra loro collegate mediante rispettivi spigoli 24 laterali. Il lembo di sigillatura 23 sporge verso l’esterno da un rispettivo spigolo 24 laterale e si estende lungo tale spigolo 24 laterale.

Il dispositivo di saldatura 20 (figure 1 e 17) è dotato di un elemento 25 sostanzialmente fìsso, il quale è disposto in corrispondenza della stazione 17 di carico e di un elemento 26, il quale è mobile in una direzione trasversale alla direzione A tra una posizione di apertura (rappresentata nella figura 17 in linea continua) ed una posizione di chiusura (rappresentata nella figura 17 in linea tratteggiata). Almeno uno tra gli elementi 25 e 26 è un elemento termosaldante (vale a dire atto trasferire calore al foglio 7 per effettuare la saldatura dei lembi 19 e 19’); vantaggiosamente, entrambi gli elementi 25 e 26 sono termosaldanti. In uso, mentre l’articolo 3 viene inserito nella tasca 16, l’elemento 26 è in posizione di apertura; una volta che l’articolo 3 è disposto all’interno della tasca 16 l’elemento 26 si muove verso l’elemento 25 in modo da ripiegare il lembo 19 contro il lembo 19’ ed in modo che tali lembi 19 e 19’ siano serrati tra gli elementi 25 e 26.

Il dispositivo di saldatura 20 include, inoltre, un elemento 27 termosaldante disposto a valle della stazione 17 di carico ed a monte della stazione 17’ di scarico per sigillare, preferibilmente a tenuta di fluido, tra loro i lembi 19 e 19’ in modo da ottenere il lembo di sigillatura 23. In uso, l’elemento 27 oscilla attorno ad un rispettivo asse (non illustrato) sostanzialmente parallelo all’asse 15 per entrare in contato con i lembi 19 e 19’ durante le fasi stazionarie del movimento della ruota 14.

Secondo una variante non illustrata, la macchina 1 comprende una pluralità di elementi 27 disposti in successione tra la stazione 17 di carico e la stazione 17’ di scarico.

Secondo una forma di attuazione non illustrata, la macchina 1 è priva deirelemento 27; in questo caso, i lembi 19 e 19’ vengono tra loro sigillati dagli elementi 25 e 26 in corrispondenza della stazione 17 di carico.

Secondo ulteriori varianti, nessuno degli elementi 25 e 26 sono termosai danti; in questo caso, i lembi 19 e 19’ vengono tra loro sigillati dall’ elemento o dagli elementi 27.

La macchina 1 è anche dotata di un dispositivo di piegatura 28 per ripiegare il lembo di sigillatura 23 contro una rispettiva porzione laterale maggiore 8. Il dispositivo di piegatura 28 comprende un tegolo fìsso (di per sé noto e non illustrato), il quale è disposto lungo la periferia della ruota 14 per ripiegare il lembo di saldatura 23 trasversalmente (in particolare, perpendicolarmente) alla rispettiva porzione laterale maggiore 8, uno spingitore 29 per convogliare l’articolo 3 in una direzione sostanzialmente radiale all’asse 15 ed in modo che il lembo di sigillatura 23 venga ripiegato contro la rispettiva porzione laterale maggiore 8 per contrasto con un elemento di piegatura 30 fisso. Lo spingitore 29 è disposto in corrispondenza di una stazione di scarico 17’. Il dispositivo di piegatura 28 comprende, inoltre, un testa scaldante 31 disposta in corrispondenza di una stazione 32 di stabilizzazione lungo il percorso P. La testa scaldante 31 e mobile trasversalmente al percorso P per accoppiarsi con il lembo di sigillatura 23 per stabilizzare il lembo di sigillatura 23 stesso contro la porzione laterale maggiore 8.

La macchina 1 include un convogliatore 33 atto ad avanzare l’articolo 3 nella direzione A lungo un tratto sostanzialmente lineare del percorso P, dalla stazione 32 di stabilizzazione, attraverso una stazione 34 di chiusura, in corrispondenza della quale le estremità aperte 22 dell’involucro parziale 21 vengono chiuse in modo da ottenere dei lembi di sigillatura 35, ad una stazione 36 di piegatura, in corrispondenza della quale i lembi sigillatura 35 vengono ripiegati.

Il convogliatore 33 comprende un nastro (parzialmente illustrato nella figura 1), il quale presenta un ramo operativo 37 ed è avvolto ad anello attorno a due pulegge (di per sé note e non illustrate) girevoli attorno a rispettivi assi paralleli all'asse 15. Gli articoli 3 sono disposti sul convogliatore 33 in modo da presentare le estremità aperte 22, il lembo di sigillatura 23 e le porzioni laterali minori 9 trasversali alla direzione A.

In corrispondenza della stazione 34 di chiusura, da ciascun lato del convogliatore 33, sono disposti un rispettivo dispositivo divaricatore 38, il quale è atto a deformare una rispettiva estremità aperta 22 dell’ involucro parziale 21 in modo da definire due lembi affacciati, ed un rispettivo dispositivo di saldatura 39, il quale è atto a serrare e sigillare, preferibilmente a tenuta di fluido, i menzionati lembi affacciati in modo da realizzare la rispettiva porzione di estremità 10 chiusa ed il relativo lembo di sigillatura 35, il quale sporge dalla porzione di estremità 10 e definisce una chiusura della porzione di estremità 10 stessa.

Il dispositivo divaricatore 38 comprende due bracci 40, i quali sono mobili tra una posizione chiusa di riposo (illustrata in linea tratteggiata nella figura 8) ed una posizione aperta di stiro (illustrata in linea continua nella figura 8).

Il dispositivo di saldatura 39 comprende un’unità a pinza dotata di due ganasce 41 termosaldanti mobili tra una posizione aperta di riposo (illustrata in linea tratteggiata nella figura 8) ed una posizione chiusa di saldatura (illustrata in linea continua nella figura 8).

In uso, quando i bracci 40 vengono portati nella posizione aperta di stiro all’ interno della rispettiva estremità aperta 22 le ganasce 41 vengono fatte avvicinare. Appena prima, che le ganasce 41 raggiungano la posizione chiusa di saldatura, i bracci 40 vengono riportati nella posizione chiusa di riposo; in questo modo viene realizzata una sigillatura completa lungo tutto il lembo di sigillatura 35.

Facendo particolare riferimento alle figure 10 e 11, la macchina 1 comprende, inoltre, un dispositivo di piegatura 42, il quale è disposto in corrispondenza della stazione 36 di piegatura ed è atto a ripiegare i lembi di sigillatura 35 contro le rispettive porzioni di estremità 10. Il dispositivo di piegatura 42, comprende un convogliatore 43, il quale è atto ad avanzare l’articolo 3 lungo un tratto sostanzialmente lineare del percorso P, e due piastre 44 (di cui solo una illustrata), le quali sono sostanzialmente fìsse e disposte da bande opposte del percorso P per ripiegare per contrasto i lembi di sigillatura 35, ciascuno, contro la rispettiva porzione di estremità 10 (si vedano, in particolare, le figure 12, 13 e 16).

In particolare, il convogliatore 43 comprende un elevatore 45 atto a trasportare Γ articolo 3 trasversalmente alle porzioni laterali maggiori 8 in una direzione trasversale alla direzione A ed, in particolare, sostanzialmente verticale.

Secondo la forma di attuazione illustrata, i lembi di saldatura 35 presentano una lunghezza tale che, una volta ripiegati, si estendono, ciascuno, fino ad un relativo spigolo 24’ di raccordo tra la rispettiva porzione di estremità 10 ed una porzione laterale maggiore 8 (si vedano, in particolare, le figure 6 e 7). Secondo alcune varianti non illustrate, i lembi di saldatura 35 sono più corti e non raggiungono il relativo spigolo 24’.

Si noti che dopo che i lembi di sigillatura 35 sono stati ripiegati contro la relativa porzione di estremità 10, ciascun lembo di sigillatura 35 comprende due rispettive alette 46 che sporgono lateralmente e da bande opposte della relativa porzione di estremità 10.

Il dispositivo di piegatura 42 comprende, inoltre, quattro profili 47 di ribaltamento, ciascuno dei quali è conformato in modo tale che ciascuna aletta scorrendo lungo il relativo profilo 47 viene ripiegata di circa 180° contro la rispettiva porzione di estremità 10 (si veda in particolare la sequenza delle figure da 13 a 15).

In particolare, ciascun profilo 47 comprende un primo tratto 48, il quale è atto a ripiegare la rispettiva aletta 46 di circa 90° in modo da portare l’aletta sostanzialmente perpendicolare alla rispettiva porzione di estremità 10 (figura 14), ed un secondo tratto 49, il quale segue il tratto 48 ed è atto a portare l’aletta 46 contro l’estremità 10 (figura 15).

La macchina 1 comprende, inoltre, un gruppo convogliatore 50 disposto a valle del dispositivo di piegatura 42 per convogliare l’articolo 3 trasversalmente alle pareti laterali minori 6, lungo un tratto sostanzialmente lineare ed orizzontale del percorso P, dalla stazione 36 di piegatura ad una stazione 51 di uscita. Due piastre scaldanti (di per sé note e non illustrate) sono disposte da bande opposte del gruppo convogliatore per stabilizzare i lembi di sigillatura 35 e le alette 46 contro le rispettive porzioni di estremità 10.

Il funzionamento della macchina 1 viene ora descritto a partire da un istante in cui l’articolo 3 è disposto all’interno della rispettiva tasca 16 ed il foglio 7 è piegato a forma di U attorno all’articolo 3 stesso. A questo punto, l’elemento 25 ripiega il lembo 19 contro il lembo 19’ e, quindi, la ruota 14 effettua un primo passo portando l’articolo 3 in corrispondenza dell’elemento 27 termosaldante, che entra in contatto con il lembo di sigillatura 23. Durante questo movimento, il menzionato tegolo (non illustrato) ripiega per contrasto il lembo di sigillatura 23 in modo che il lembo di sigillatura 23 stesso si orientato perpendicolarmente alla rispettiva porzione laterale maggiore 8.

Quando l’articolo 3 raggiunge la stazione di scarico 17’ lo spingitore 29 estrae l’articolo 3 dalla tasca 16 e lo alimenta al convogliatore 33. Mentre l’articolo 3 viene alimentato al convogliatore 33 il lembo di sigillatura 23 viene ripiegato contro la porzione laterale maggiore 8 dall’elemento di piegatura 30 e stabilizzato in tale posizione dalla testa scaldante 31.

A questo punto, i dispositivi divaricatori 38 deformano le estremità aperte 22; i dispositivi di saldatura 39 realizzano le porzioni di estremità 10 e i lembi di sigillatura 35; ed il convogliatore 33 alimenta l’articolo 3 al dispositivo di piegatura 42.

Quando l’articolo 3 raggiunge la stazione 36 di piegatura, l’elevatore 45 sposta l’articolo 3 stesso verso l’alto in modo che i lembi di sigillatura 35 intercettino, ciascuno, la rispettiva piastra 44 e si ripieghino contro la relativa porzione di estremità 10. Mentre l’articolo 3 viene sollevato, le alette 46 vengono ripiegate di circa 1 80° scorrendo sui relativi profili 47.

A questo punto, il gruppo convogliatore 50 trasporta l’articolo 3 tra due piastre scaldanti (di per sé note e non illustrate) per stabilizzare i lembi di sigillatura 35 e le alette 46 contro le rispettive porzioni di estremità 10 ed ottenere l’involucro 2.

Dalla descrizione sopra riportata risulta chiaro che quanto oggetto della presente invenzione presenta diversi vantaggi rispetto allo stato dell’arte.

A questo riguardo, è importante sottolineare che, ad esempio, la posizione del lembo di sigillatura 23 sulla porzione laterale maggiore 8 permette di ottenere una saldatura delle estremità aperte 22 particolarmente buona. Se il lembo di sigillatura 23 si trovasse in corrispondenza di una delle porzioni laterali minori 9, la deformazione causata dal dispositivo divaricatore 38 e la sigillatura effettuata dal dispositivo di saldatura 39 sarebbero più difficoltose a causa di un aumento degli spessori del materiale da incarto da deformare e saldare; inoltre, si avrebbe un incrementato rischio di disaccoppiamento tra il lembo di saldatura 23 e la rispettiva porzione laterale minore 9 (in particolare mentre le estremità aperte 22 vengono deformate).

Si noti anche che l’utilizzo dei profili 47 che permettono di ripiegare le alette 46 di circa 180° risulta essere particolarmente vantaggioso permettendo di velocizzare in modo significativo i tempi di produzione e riducendo sostanzialmente gli ingombri.

Claims

RIV E N DI C AZI ON I 1) Metodo per realizzare un involucro (2) sigillato attorno ad un articolo (3), il metodo comprendendo le fasi di: piegare attorno all’articolo (3) un foglio (7) di materiale da incarto in modo che tale foglio (7) piegato presenti una coppia di lembi (19, 19’) sporgenti tra loro affacciati e sostanzialmente paralleli; sovrapporre e saldare i lembi (19, 19’) della coppia in modo da ottenere un involucro parziale (21), il quale presenta una forma sostanzialmente tubolare e due estremità aperte (22), ed un primo lembo di sigillatura (23) che sporge verso l’esterno trasversalmente all’ involucro parziale (21); ripiegare il primo lembo di sigillatura (23) contro una superficie esterna dell’involucro parziale (21); e, successivamente, serrare e saldare le estremità aperte (22) dell’involucro parziale (21).
2) Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui il foglio (7) di materiale da incarto viene piegato e saldato attorno all’articolo (3) in modo che l’involucro parziale (21) comprenda due porzioni laterali maggiori (8), le quali sono disposte da bande opposte dell’articolo (3); e due porzioni laterali minori (9), le quali sono disposte da bande opposte dell’articolo (3), sono trasversali alle porzioni laterali maggiori (8) e sono collegate alle porzioni laterali maggiori (8) stesse mediante rispettivi spigoli (24) laterali; il primo lembo di sigillatura (23) estendendosi sostanzialmente lungo un rispettivo spigolo (24) laterale e venendo ripiegato contro una delle porzioni laterali maggiori (8) deirinvolucro parziale (21); le estremità aperte (22) dell’involucro parziale (21) venendo chiuse e saldate mediante pinzatura in modo da ottenere due secondi lembi di sigillatura (35) sostanzialmente trasversali al primo lembo di sigillatura (23) ed alle porzioni laterali minori (9).
3) Metodo secondo la rivendicazione 2, in cui il primo lembo di sigillatura (23) viene, dapprima, ripiegato in modo da sporgere sostanzialmente ortogonalmente alla detta relativa porzione laterale maggiore (8), mantenuto in tale posizione e, successivamente, portato contro la relativa porzione laterale maggiore (8) stessa.
4) Metodo secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui l’articolo (3) comprende due pareti di estremità (4) tra loro sostanzialmente affacciate; due pareti laterali maggiori (5), le quali sono trasversali alle pareti di estremità (4) e sono tra loro sostanzialmente affacciate (5); e due pareti laterali minori (6), le quali sono trasversali alle pareti di estremità (4) e alle pareti laterali maggiori (5); il foglio (7) venendo piegato e saldato in modo che ciascuna porzione laterale maggiore (8) dell’involucro parziale (21) sia disposta in corrispondenza di una rispettiva parete laterale maggiore (5) e che ciascuna porzione laterale minore (9) dell’involucro sia disposta in corrispondenza di una rispettiva parete laterale minore (6).
5) Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, e comprendente le fasi di: deformare mediante un dispositivo divaricatore (38) almeno una delle estremità aperte (22) dell’involucro parziale (21) in modo da definire due lembi affacciati; serrare e saldare i lembi affacciati in modo da realizzare una rispettiva porzione di estremità (10) chiusa ed un secondo lembo di sigillatura (35), il quale sporge dalla porzione di estremità (10) e definisce una chiusura della porzione di estremità stessa (10).
6) Metodo secondo la rivendicazione 5, e comprendente le fasi di: ripiegare il secondo lembo di sigillatura (35) contro la porzione di estremità (10) in modo che due alette (46) del secondo lembo di sigillatura (35) sporgano lateralmente dalla porzione di estremità (10) e da bande opposte della porzione di estremità (10) stessa; ripiegare ciascuna aletta (46) contro la porzione di estremità (10).
7) Metodo secondo la rivendicazione 5 o 6, in cui la piegatura delle alette (46) contro la porzione di estremità avviene mentre il foglio (7), piegato attorno all’ articolo (3), viene convogliato in una direzione sostanzialmente parallela alla detta porzione di estremità (10) ed alle dette alette (46), in particolare trasversalmente alle porzioni laterali maggiori (8).
8) Metodo secondo la rivendicazione 5 o 7, in cui le alette (46) vengono ripiegate sostanzialmente di circa 180° contro la porzione di estremità (10) scorrendo, ciascuna, su un relativo profilo (47) di un dispositivo di piegatura (42).
9) Confezione comprendente un articolo (3) ed un involucro (2) sigillato ripiegato attorno all’articolo (3); l’involucro (2) comprendendo due porzioni laterali maggiori (8), due porzioni laterali minori (9) trasversali alle porzioni laterali maggiori (8) e due porzioni di estremità (10) trasversali alle porzioni laterali maggiori e minori (8, 9); l’involucro (2) essendo caratterizzato dal fatto di presentare una prima chiusura sigillata, la quale è disposta in corrispondenza di una delle porzioni laterali maggiori (8), e seconde chiusure sigillate, le quali sono trasversali alla prima chiusura sigillata e sono disposte, ciascuna, in corrispondenza di una rispettiva porzione di estremità (10).
10) Confezione secondo la rivendicazione 9, in cui la prima chiusura sigillata comprende un primo lembo di sigillatura (23) ripiegato sulla rispettiva porzione laterale maggiore (8); ciascuna seconda sigillatura comprende un secondo lembo di sigillatura (35) ripiegato contro la rispettiva porzione di estremità (10).
11) Confezione secondo la rivendicazione 10, in cui ciascuna seconda sigillatura (35) comprende due alette (46) ripiegate contro la rispettiva porzione di estremità (10).
12) Confezione secondo una delle rivendicazioni da 9 a 11, in cui l’involucro (2) è ottenuto o ottenibile secondo un metodo di una delle precedenti da 1 a 8.
13) Macchina per realizzare un involucro (2) sigillato attorno ad un articolo (3), la macchina (1) comprendendo: un primo dispositivo di piegatura (12) per piegare ad U attorno all’articolo (3) un foglio (7) di materiale da incarto in modo che tale foglio (7) piegato presenti per ciascun lato libero dell’articolo (3) una coppia di lembi (18, 19, 19’) sporgenti tra loro affacciati e sostanzialmente paralleli; un primo dispositivo di saldatura (20) per sovrapporre e saldare i lembi (19, 19’) di una coppia in modo da ottenere un involucro parziale (21), il quale presenta una forma sostanzialmente tubolare e due estremità aperte (22), ed un primo lembo di sigillatura (23) che si sporge verso l’esterno trasversalmente all’involucro parziale (21); un secondo dispositivo di piegatura (28) per ripiegare il primo lembo di sigillatura (23) contro una superficie esterna del foglio (7); un secondo dispositivo di saldatura (39) per saldare le estremità aperte (22) dell’involucro parziale (21).
14) Macchina secondo la rivendicazione 13, in cui il primo dispositivo di piegatura (12) ed il primo dispositivo di saldatura (20) sono atti a piegare e saldare il foglio (7) attorno all’articolo (3) in modo che l’involucro parziale (21) comprenda due porzioni laterali maggiori (8), le quali sono disposte da bande opposte dell’articolo (3); e due porzioni laterali minori (9), le quali sono disposte da bande opposte dell’articolo (3), sono trasversali alle porzioni laterali maggiori (8) e sono collegate alle porzioni laterali maggiori (8) stesse mediante rispettivi spigoli (24) laterali; il primo lembo di sigillatura (23) estendendosi lungo un rispettivo spigolo (24) laterale; il secondo dispositivo di piegatura (28) essendo atto a ripiegare il primo lembo di sigillatura contro una delle porzioni laterali maggiori (8) dell’involucro parziale (21); il secondo dispositivo di saldatura (39) comprendendo almeno una unità a pinza per chiudere e saldare le estremità aperte (22) dell’involucro parziale (21) in modo da otenere due secondi lembi di sigillatura (35) trasversali al primo lembo di sigillatura (23) ed alle porzioni laterali minori (9).
15) Macchina secondo la rivendicazione 14, in cui l’unità a pinza comprende due ganasce (41) termosaldanti.
16) Macchina secondo una delle rivendicazioni da 13 a 15, in cui il primo dispositivo di piegatura (12) comprende almeno una tasca (16) ed un’unità (13) di spinta per alimentare l’articolo (3) trasversalmente al foglio (7) all’interno della tasca (16), in modo che il foglio (7) venga spinto nella tasca (16) dall’articolo (3) e si pieghi ad U attorno all’articolo (3) stesso.
17) Macchina secondo una delle rivendicazioni da 13 a 16, e comprendente almeno un dispositivo divaricatore (38) per deformare almeno una delle estremità aperte (22) dell’involucro parziale (21) in modo da definire due lembi affacciati; il secondo dispositivo di saldatura (39) essendo ato a serrare e saldare i deti lembi affacciati in modo da realizzare una rispetiva porzione di estremità (10) chiusa ed un secondo lembo di sigillatura (35), il quale sporge dalla porzione di estremità (10) e definisce una chiusura della porzione di estremità (10) stessa.
18) Macchina secondo la rivendicazione 17, e comprendente un terzo dispositivo di piegatura (42) per ripiegare il secondo lembo di sigillatura (35) contro la relativa porzione di estremità (10) in modo che due alete (46) del secondo lembo di sigillatura (10) sporgano lateralmente e da bande opposte della porzione di estremità (10) stessa; il terzo dispositivo di piegatura (42) essendo, inoltre, atto ripiegare ciascuna aletta (46) contro la porzione di estremità (10).
19) Macchina secondo la rivendicazione 18, e comprendente un dispositivo convogliatore (43) per avanzare l’articolo (3) lungo un tratto dì un percorso (P) di alimentazione, il quale tratto è a valle del secondo dispositivo di saldatura (39) ed in corrispondenza del terzo dispositivo di piegatura (42), in una direzione trasversale al secondo lembo di sigillatura (35), il quale sporge dalla porzione di estremità (10); il terzo dispositivo di piegatura (42) comprendendo almeno un elemento di riscontro (44) sostanzialmente fisso, il quale è atto ad entrare in contatto con il secondo lembo di sigillatura (35) per ripiegare il secondo lembo di sigillatura (35) stesso contro la porzione di estremità (10).
20) Macchina secondo la rivendicazione 18 o 19, in cui il terzo dispositivo di piegatura (42) comprende almeno due profili (47) conformati in modo tale che ciascuna aletta (46), scorrendo lungo il relativo profilo (47), venga ripiegata di circa 180° gradi contro la rispettiva porzione di estremità (10).