ITBO20070764A1 - Macchina per la produzione e l'erogazione di prodotti alimentari ghiacciati quali granite, sorbetti e simili. - Google Patents

Macchina per la produzione e l'erogazione di prodotti alimentari ghiacciati quali granite, sorbetti e simili. Download PDF

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ITBO20070764A1
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Gino Cocchi
Estruch Vicente Escriva
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Carpigiani Group Ali Spa
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    • A23FOODS OR FOODSTUFFS; TREATMENT THEREOF, NOT COVERED BY OTHER CLASSES
    • A23GCOCOA; COCOA PRODUCTS, e.g. CHOCOLATE; SUBSTITUTES FOR COCOA OR COCOA PRODUCTS; CONFECTIONERY; CHEWING GUM; ICE-CREAM; PREPARATION THEREOF
    • A23G9/00Frozen sweets, e.g. ice confectionery, ice-cream; Mixtures therefor
    • A23G9/04Production of frozen sweets, e.g. ice-cream
    • A23G9/22Details, component parts or accessories of apparatus insofar as not peculiar to a single one of the preceding groups
    • A23G9/28Details, component parts or accessories of apparatus insofar as not peculiar to a single one of the preceding groups for portioning or dispensing

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Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
MACCHINA PER LA PRODUZIONE E L’EROGAZIONE DI PRODOTTI ALIMENTARI GHIACCIATI QUALI GRANITE. SORBETTI E SIMILI.
La presente invenzione concerne una macchina per la produzione e l’erogazione di prodotti alimentari ghiacciati quali granite, sorbetti e simili.
Macchine di questo tipo, comunemente note con il nome di granitori o sorbettiere, comprendono generalmente una vasca trasparente, nella quale viene mescolato e raffreddato un fluido che è destinato ad essere erogato, in forma di granita o di sorbetto, mediante un rubinetto posto in prossimità del fondo della vasca stessa.
La vasca è chiusa superiormente da un coperchio amovibile e contiene, nella sua parte inferiore, un elemento agitatore del tipo a coclea ed un evaporatore di un circuito frigorifero.
Generalmente la vasca presenta una forma parallelepipeda, ad eccezione della sua parte inferiore, la quale è arrotondata in modo da avvolgere parzialmente la periferia sostanzialmente cilindrica del gruppo agitatore-evaporatore ed evitare, in tal modo, che possano formarsi zone di ristagno del prodotto.
Il rubinetto comprende solitamente un corpo cilindrico all'interno del quale è scorrevolmente inserito e guidato uno stantuffo movimentato da un’apposita leva contro l’azione antagonista di mezzi elastici. Lo stantuffo è mobile in direzione verticale tra una posizione abbassata di chiusura, in cui occlude un’apertura ricavata nella parete frontale della vasca e che sfocia su una porzione laterale del corpo cilindrico, ed una posizione sollevata di apertura, in cui libera l’apertura attraverso la quale fluisce il prodotto che può pertanto uscire attraverso un estremità inferiore del corpo cilindrico.
Lo stantuffo presenta due guarnizioni anulari reciprocamente distanziate lungo il proprio asse longitudinale. Nella posizione di chiusura, la guarnizione anulare inferiore giace al di sotto dell’apertura ricavata nella vasca mentre la guarnizione anulare superiore giace al di sopra di tale apertura, in modo da impedire al prodotto di uscire attraverso il condotto definito dal corpo cilindrico. Nella posizione di apertura, la guarnizione anulare inferiore viene portata al di sopra dell’apertura.
Pertanto, quando lo stantuffo è nella posizione di chiusura, parte del prodotto trafila tra i bordi dell’apertura e la porzione dello stantuffo che è compresa tra le due guarnizioni anulari, fino riempire parzialmente l’interstizio delimitato da una parete interna del condotto e dallo stantuffo stesso.
Anche durante il movimento dello stantuffo, il prodotto rimane in tale interstizio, trattenuto dalle guarnizioni anulari, e, dato che non viene rimescolato e raffreddato come il resto del prodotto contenuto nella vasca, ne vengono compromesse le caratteristiche alimentari. Inoltre, dal momento che la vasca ed il corpo cilindrico sono realizzati in materiale trasparente, il ristagno del prodotto nell’interstizio compromette l’estetica della macchina e l’effetto sui possibili acquirenti. E’ pertanto necessario svuotare frequentemente la vasca, per smontare lo stantuffo e pulire il rubinetto.
Un altro inconveniente riscontrato nelle macchine di tipo noto è dato dal fatto che, poiché il prodotto da erogare è una sostanza semifluida a temperatura prossima a quella di congelamento, spesso il suo scorrimento, sia attraverso la apertura della vasca che attraverso il rubinetto, può essere ostacolato dalla formazione di agglomerati di ghiaccio.
In tali circostanze, l’operatore che sta utilizzando la macchina può istintivamente inserire le dita all’interno del condotto, fino a raggiungere l’apertura di scarico della vasca, per rimuovere meccanicamente l’ostruzione di ghiaccio formatasi.
T ale operazione può comportare gravi conseguenze per l’operatore, sia a seguito di un possibile contatto delle dita con la coclea rotante sia a seguito del rilascio improvviso dello stantuffo sottoposto all’azione dei sopracitati mezzi elastici.
La concreta possibilità che nel corso del normale utilizzo della macchina possano verificarsi infortuni per l’operatore costituisce un ulteriore notevole inconveniente per le macchine di tipo noto.
Uno scopo della presente invenzione è quello di realizzare una macchina per la produzione e l’erogazione di prodotti alimentari ghiacciati quali granite, sorbetti e simili che eviti il ristagno di prodotto in zone del rubinetto dove il prodotto stesso non può essere mantenuto nelle condizioni adatte alla sua conservazione.
Altro scopo della presente invenzione è quello di realizzare una macchina per la produzione e l’erogazione di prodotti alimentari ghiacciati quali granite, sorbetti e simili che consenta di limitare la frequenza delle operazioni di pulizia e/o manutenzione del rubinetto.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di realizzare una macchina per la produzione e l’erogazione di prodotti alimentari ghiacciati quali granite, sorbetti e simili il cui rubinetto sia di pratico e sicuro utilizzo.
Secondo la presente invenzione, per il raggiungimento dei suddetti scopi, viene realizzata una macchina per la produzione e l’erogazione di prodotti alimentari ghiacciati quali granite, sorbetti e simili comprendente le caratteristiche presenti in una o più delle rivendicazioni allegate.
La presente invenzione verrà ora descritta, a puro titolo di esempio non limitativo, con riferimento ai disegni allegati, nei quali:
- la figura 1 è una vista prospettica di una macchina realizzata in accordo con la presente invenzione;
- la figura 2 è una vista prospettica di un particolare della macchina di figura 1 , ed in particolare mostra un rubinetto che costituisce l’oggetto della presente invenzione;
- la figura 3 è una vista prospettica in esploso del rubinetto di figura 2; - la figura 4 mostra in sezione il rubinetto di figura 2, in una posizione di chiusura;
- le figure 5a e 5b mostrano in sezione il rubinetto di figura 2, rispettivamente in una posizione di semiapertura ed in una posizione di totale apertura, secondo una prima modalità di azionamento del rubinetto; e
- le figure 6a e 6b mostrano in sezione il rubinetto di figura 2, rispettivamente in una posizione di semiapertura ed in una posizione di totale apertura, secondo una seconda modalità di azionamento del rubinetto.
Con riferimento alla figura 1 , con il numero 1 di riferimento è indicata nel suo complesso una macchina per la produzione e l’erogazione di prodotti alimentari ghiacciati quali granite, sorbetti e simili.
La macchina 1 comprende una base 2 contenente al suo interno un circuito frigorifero di tipo noto e non illustrato.
Sulla base 2 è montata una vasca 3 trasparente di contenimento, nella quale viene lavorato, precisamente mescolato e raffreddato, un fluido che è destinato ad essere erogato, in forma di granita, sorbetto o simile, mediante un rubinetto 4 disposto in prossimità del fondo della vasca 3 stessa ed in grado di regolare ed interrompere il flusso del prodotto da erogare.
La vasca 3 presenta una camera 5 inferiore, sostanzialmente cilindrica, che si sviluppa attorno ad un asse 6 orizzontale, ed una camera 7 superiore, che sfocia nella camera 5, costituendo per quest’ultima una bocca di carico dall’alto.
La camera 7 presenta una forma sostanzialmente parallelepipeda ed è chiusa superiormente da un coperchio 8 amovibile.
Attorno all'asse 6 la camera 5 è delimitata, al fondo e lateralmente, da un’unica parete 9 di forma sostanzialmente tubolare cilindrica, mentre, nella direzione dell’asse 6, la camera 5 è delimitata anteriormente da una parete 10, rivolta frontalmente verso l’operatore e supportante il rubinetto 4. Sempre nella direzione dell’asse 6, dalla parte opposta della parete 10, la camera 5 presenta una apertura 11. La parete 10 anteriore e l’apertura 11 posteriore sono entrambe circolari.
La camera 5 contiene, e circonda totalmente, un organo agitatore 12 del tipo a coclea ed un evaporatore 13, quest’ultimo facente parte del sopracitato circuito frigorifero.
L’agitatore 12 è posto in rotazione attorno all’asse 6, ed attorno all’evaporatore 13, da un motore, non illustrato, il quale è montato su una spalla 14 della base 2 che chiude a tenuta la sopracitata apertura 11.
Secondo quanto illustrato, ad esempio nelle figure 2, 3 e 4, la parete 10 frontale della vasca 3 presenta inferiormente un foro 15 di scarico del prodotto, al di sopra del quale la stessa parete 10 supporta, con due proprie appendici 16 piane, parte del rubinetto 4. Le appendici 16 presentano entrambe una medesima forma sostanzialmente triangolare e si estendono a squadra dalla parete 10, fra loro distanziate e parallele secondo rispettivi piani di giacitura verticali.
II rubinetto 4 comprende un condotto 17 di erogazione, il quale, con una sua porzione 17a, è collegato al foro 15 di scarico, e precisamente si estende longitudinalmente dalla parete 10, a partire dal bordo anulare della parete 10 che delimita il foro 15.
La porzione 17a del condotto 17 presenta, per la sua intera lunghezza, una forma tubolare cilindrica, si estende longitudinalmente in una direzione ortogonale alla parete 10, ossia parallela all’asse 6, e porta un beccuccio 18 di erogazione alla sua estremità longitudinalmente opposta al foro 15. Il beccuccio 18 terminale di erogazione del condotto 17 è rivolto verso il basso, ossia verso la base 2.
II rubinetto 4 comprende inoltre un tappo 19, il quale è mobile fra una posizione A di apertura del condotto 17 (figure 5b, 6b), per consentire l’erogazione del prodotto attraverso il condotto 17, ed una posizione C di chiusura del condotto 17 (figura 4), per evitare la fuoriuscita del prodotto attraverso il condotto 17.
Secondo quanto illustrato nella figura 4, nella posizione C di chiusura il tappo 19 è inserito coassialmente a tenuta all’interno della porzione 17a del condotto 17. In particolare, il tappo 19, che preferibilmente è realizzato in pezzo unico in materiale elastico deformabile, è formato da un corpo 20 cilindrico circondato, in corrispondenza di una sua estremità assiale, da una guarnizione 21 anulare di tenuta e raschiamento. Almeno quest’ultima è interamente inserita a tenuta all’interno della porzione 17a del condotto 17 nella sopracitata posizione C di chiusura. Secondo quanto illustrato nelle figure 5b e 6b, nella citata posizione A di apertura, il tappo 19 risulta sostanzialmente estratto dalla porzione 17a del condotto 17. In particolare il tappo 19 presenta una parete 19a, rivolta verso il foro 15 della vasca 3 e definente, in corrispondenza della citata posizione A di apertura, una parete deviatrice del flusso del prodotto in erogazione. Più precisamente, la parete 19a risulta sostanzialmente parallela all’asse del beccuccio 18, definendo con quest’ultimo un corretto orientamento del flusso di erogazione del prodotto dal rubinetto 4.
Il rubinetto 4 comprende inoltre un gruppo 22 di comando del tappo 19 per impartire a quest’ultimo un movimento sostanzialmente rotatorio fra le sopracitate posizioni A e C, di apertura e chiusura. E’ qui opportuno precisare che il movimento completo del tappo 19, da e verso la posizione C, è consentito dalla sua deformabilità che gli consente di seguire un percorso lineare, all'interno della porzione 17a del condotto 17, quando invece ad esso il gruppo 22 di comando impartirebbe un moto puramente rotatorio.
II gruppo 22 di comando è del tipo a leva e comprende un primo bilanciere 23 incernierato alla parete 10 frontale della vasca 3. In particolare, il bilanciere 23 è incernierato alle estremità frontali delle appendici 16 a mezzo di un perno 24 ortogonale alle appendici 16 stesse. In altre parole, il bilanciere 23 è atto a ruotare, rispetto alla vasca 3 che lo supporta, attorno ad un asse 25 avente una direzione ortogonale quella dell’asse 6.
Da bande opposte del perno 24, il bilanciere 23 presenta un primo braccio 26 di azionamento ed un secondo braccio 27 di supporto del tappo 19. In tal modo, ad un avvicinamento del braccio 26 alla parete 10 frontale della vasca 3 corrisponde un movimento di estrazione del tappo 19 dal condotto 17, mentre ad un allontanamento del braccio 26 dalla parete 10 corrisponde un movimento di inserimento del tappo 19 nel condotto 17.
Il braccio 27 porta, alla sua estremità che, in uso, è disposta immediatamente al di sotto del tappo 19, una paratia 28, fungente da paraspruzzi, la quale, nella posizione A di apertura del tappo 19, risulta affacciata al beccuccio 18 per definire con quest’ultimo una guida di efflusso del prodotto erogato. A tale scopo, la paratia 28 ed il beccuccio 18 sono disposti e conformati l'uno verso l’altro ricurvi a guisa di profili semitubolari reciprocamente affacciati.
Il gruppo 22 di comando comprende inoltre un elemento elastico, costituito da una molla 29, il quale è interposto fra il braccio 26 e la parete 10 per esercitare una azione antagonista alla apertura del condotto 17 e per mantenere il tappo 19 nella sopracitata posizione C di chiusura in assenza di azioni esterne sul rubinetto 4.
Oltre al bilanciere 23, il gruppo 22 di comando comprende un ulteriore bilanciere 30, il quale è collegato al bilanciere 23 a mezzo di una cerniera 31 prossima e parallela al perno 24. In particolare, la cerniera 31 comprende due perni 32, estendentisi coassialmente da bande opposte del bilanciere 23 e paralleli al perno 24.
Il bilanciere 30 è atto a ruotare, rispetto al bilanciere 23, attorno ad un asse 33 parallelo all'asse 25, ed è direttamente azionabile dall’ utilizzatore della macchina 1 per muovere, in modo indiretto, il bilanciere 23. A tale scopo, il bilanciere 30 presenta un braccio 34, definente un’impugnatura del gruppo 22 di comando ed atto ad impegnare in battuta il bilanciere 23, e l’altro suo braccio 35 atto ad impegnare in battuta la parete 10 della vasca 3.
In uso, secondo una prima modalità di azionamento del rubinetto 4, il braccio 34 del bilanciere 30 impegna in battuta il braccio 26 del bilanciere 23 in una rotazione solidale dei bilancieri 23 e 30 che porta entrambi i bracci 26 e 34 in avvicinamento alla parete 10 della vasca 3. All avicinamento del braccio 26 alla parete 10 frontale della vasca 3 corrisponde, come detto, un movimento di estrazione del tappo 19 dal condotto 17.
In alternativa, secondo un’altra modalità di azionamento del rubinetto 4, il braccio 35 del bilanciere 30 impegna in battuta la parete 10 della vasca 3 in una rotazione contrapposta dei bilancieri 23 e 30 che porta il braccio 34 del bilanciere 30 in allontanamento dalla parete 10 ed il braccio 26 del bilanciere 23 in avvicinamento alla parete 10. Anche i questo caso, aH’awicinamento del braccio 26 alla parete 10 frontale della vasca 3 corrisponde un movimento di estrazione del tappo 19 dal condotto 17.
In altre parole, il medesimo movimento di estrazione del tappo 19 può essere ottenuto sia spingendo il braccio 34 verso la parete 10 che tirando il braccio 34 in allontanamento dalla parete 10.
A tale versatilità del rubinetto 4 va aggiunta una sua notevole efficacia di funzionamento, in quanto nel passaggio dalla posizione C di chiusura alla posizione A di apertura il movimento iniziale del tappo 19 determina, quando quest’ultimo è ancora accoppiato a tenuta al condotto 17, una depressione all’interno del condotto 17 stesso. Tale depressione facilita la rimozione di eventuali agglomerati di ghiaccio formatisi nel condotto 17 ed inoltre garantisce una sicura estrazione del prodotto dalla vasca 3.
E’ inoltre importante sottolineare come il movimento del tappo 19, sia in apertura che in chiusura, determini una pulizia del condotto 17, grazie alla azione di raschiamento della guarnizione 21 raschiante.
Infine, come risulta evidente dalla descrizione sopra riportata, il rubinetto 4 non risulta affetto da alcun ristagno di prodotto in zone dove il prodotto stesso non può essere mantenuto nelle condizioni adatte alla sua conservazione. Infatti, come è evidente dalla figura 4, il condotto 17, quando chiuso dal tappo 19, contiene del prodotto che è in pieno contatto con quello contenuto nel resto della vasca 3 e che, insieme a quest’ultimo, è soggetto ad un continuo ricircolo all'interno della vasca 3.
L’invenzione così concepita è suscettibile di evidente applicazione industriale; può essere altresì oggetto di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; tutti i dettagli possono essere sostituiti, inoltre, da elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina per [a produzione e l’erogazione di prodotti alimentari ghiacciati quali granite, sorbetti e simili, comprendente una vasca (3) di contenimento e lavorazione del prodotto da erogare, detta vasca (3) presentando una parete (10) dotata di un foro (15) di scarico del prodotto; la macchina (1) comprendendo inoltre un rubinetto (4), presentante un condotto (17) di erogazione collegato a detto foro (15) di scarico, e atto a regolare ed interrompere il flusso del prodotto da erogare; la macchina (1) essendo caratterizzata dal fatto che il rubinetto (4) comprende un tappo (19) mobile fra una posizione (A) di apertura del condotto (17), per consentire l’erogazione del prodotto attraverso il condotto (17), ed una posizione (C) di chiusura del condotto (17), per evitare la fuoriuscita del prodotto attraverso il condotto (17) stesso; nella detta posizione di chiusura (C) il tappo (19) essendo inserito a tenuta all’interno di almeno una porzione (17a) del condotto (17) che si estende longitudinalmente a partire da detto foro (15) in una direzione trasversale a detta parete (10).
  2. 2. Macchina secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che nella detta posizione (A) di apertura, il tappo (19) è estratto, almeno parzialmente, dalla porzione (17a) del condotto (17).
  3. 3. Macchina secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che il tappo (19) presenta una parete (19a) rivolta verso il foro (15) di scarico, detta parete (19a) definendo, nella detta posizione (A) di apertura del tappo (19), una parete deviatrice del flusso del prodotto in erogazione.
  4. 4. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, carat terizzata dal fatto che detta porzione (17a) del condotto (17) si estende da detta parete (10) in una direzione ortogonale alla parete (10) stessa.
  5. 5. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzata dal fatto che detta parete (10) è una parete frontale di detta vasca (3).
  6. 6. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzata dal fatto che detto tappo (19) comprende una guarnizione (21) anulare raschiante.
  7. 7. Macchina secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che detto tappo (19) è realizzato interamente in materiale elastico.
  8. 8. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da l a 7, caratterizzata dal fatto che il rubinetto (4) comprende mezzi di comando (22) del tappo (19) per impartire al tappo (19) stesso, fra le dette posizioni di apertura e chiusura (A, C), un movimento sostanzialmente rotatorio.
  9. 9. Macchina secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di comando (22) del tappo (19) sono del tipo a leva e comprendono un primo bilanciere (23) incernierato a detta parete (10) della vasca (3); il primo bilanciere (23) presentando un primo braccio (26) di azionamento ed un secondo braccio (27) di supporto del tappo (19).
  10. 10. Macchina secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di comando (22) del tappo (19) comprendono un elemento elastico (29) interposto fra detto primo braccio (26) e detta parete (10) per esercitare una azione antagonista alla apertura del condotto (17) e per mantenere il tappo (19) nella detta posizione (C) di chiusura.
  11. 11. Macchina secondo la rivendicazione 9 o 10, caratterizzata dai fatto che detti mezzi di comando (22) del tappo (19) comprendono un secondo bilanciere (30) incernierato a detto primo bilanciere (23); il secondo bilanciere (30) presentando un terzo braccio (34), definente un’impugnatura di azionamento dei detti mezzi di comando (22), ed un quarto braccio (35) atto ad impegnare in battuta detta parete (10) delia vasca (3).
  12. 12. Macchina secondo la rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto che il terzo braccio (34) impegna in battuta il primo braccio (26) in una rotazione solidale di primo e secondo bilanciere (23, 30) che, secondo una prima modalità di azionamento del rubinetto (4), porta il primo ed il terzo braccio (26, 34) in avvicinamento a detta parete (10) della vasca (3).
  13. 13. Macchina secondo la rivendicazione 11 o 12, caratterizzata dal fatto che il quarto braccio (35) impegna in battuta detta parete (10) della vasca (3) in una rotazione contrapposta di primo e secondo bilanciere (26, 30) che, secondo una seconda modalità di azionamento del rubinetto (4), porta il terzo braccio (34) in allontanamento da detta parete (10) della vasca (3) ed il primo braccio (26) in avvicinamento a detta parete (10) della vasca (3).
  14. 14. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 9 a 13, caratterizzata dal fatto che detto condotto (17) comprende un beccuccio (18) disposto alla sua estremità longitudinalmente opposta a detto foro (15).
  15. 15. Macchina secondo la rivendicazione 14, caratterizzata dai fatto che detto secondo braccio (27) del primo bilanciere (23) porta una paratia (28), fungente da paraspruzzi, la quale, nella detta posizione (A) di apertura del tappo (19), risulta affacciata al beccuccio (18) per definire con quest’ultimo una guida di efflusso del prodotto erogato.
  16. 16. Macchina secondo la rivendicazione 15, caratterizzata dal fatto che detta paratia (28) e detto beccuccio (18) sono disposti e conformati l’uno verso l’altro ricurvi a guisa di profili semitubolari reciprocamente affacciati.
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