ITBO20090416A1

ITBO20090416A1 - Granitore.

Info

Publication number: ITBO20090416A1
Application number: IT000416A
Authority: IT
Inventors: Gino Cocchi; Estruch Vicente Escriva
Original assignee: Carpigiani Group Ali Spa
Priority date: 2009-06-29
Filing date: 2009-06-29
Publication date: 2010-12-30
Also published as: EP2269469A2; IT1394665B1; EP2269469A3; CN101933555A; ES2635648T3; EP2269469B1

Description

DESCRIZIONE

Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo

"GRANITORE"

La presente invenzione ha per oggetto un granitore.

Nell'ambito della presente invenzione, con il termine "granitore" si intende una macchina appositamente atta alla produzione ed all'erogazione di bevande ghiacciate quali granite, sorbetti e simili.

I granitori attualmente noti comprendono generalmente una vasca trasparente nella quale viene mescolata e raffreddata, per mezzo di una coclea e di un evaporatore, una bevanda destinata ad essere erogata in forma di granita, sorbetto, cremini o simili prodotti. L'erogazione Ã ̈ realizzata mediante un rubinetto posto in prossimitÃ del fondo della vasca stessa.

La bevanda Ã ̈ generalmente costituita da una miscela di acqua o latte ed uno sciroppo o polveri aromatizzanti che conferiscono alla bevanda il sapore ed il colore desiderato .

E' molto comune la situazione in cui sono previsti due o piÃ¹ granitori affiancati ciascuno dei quali preposto all'erogazione di una bevanda ghiacciata avente un aroma diverso.

Nei casi in cui si desideri una miscela di due diverse bevande, tuttavia, si rende necessario realizzare due successive erogazioni da due granitori differenti, e mescolare successivamente le due bevande per ottenere la bevanda desiderata. CiÃ² puÃ² essere realizzato, per esempio, erogando la prima bevanda in un bicchiere riempiendo il bicchiere per metÃ , e successivamente riempire il bicchiere con l'altra bevanda e quindi mescolare.

Tale situazione, oltre ad essere laboriosa e scomoda da realizzare, implica la necessitÃ di mescolare la bevanda con rischio di fuoriuscite della bevanda stessa dal bicchiere nel caso di eccessivo riempimento.

Inoltre, risulta alquanto difficile dosare esattamente le proporzioni di ciascuna delle due bevande ed eventuali eccessi di una o dell'altra bevanda sono difficilmente rimediabili a meno di scartare parte della bevanda precedentemente erogata. Infatti, un'eccessiva erogazione di una delle due bevande puÃ² portare all'impossibilitÃ di ripristinare un'adeguata proporzione tra le due bevande, per esempio nel caso si sia versata troppa prima bevanda nel bicchiere.

In questo contesto, il compito tecnico alla base della presente invenzione Ã ̈ proporre un granitore che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.

In particolare, Ã ̈ scopo della presente invenzione mettere a disposizione un granitore in grado di realizzare in modo semplice e rapido l'erogazione di una bevanda costituita dalla miscela di due bevande aventi gusti diversi.

Ulteriore scopo della presente invenzione Ã ̈ proporre un granitore che presenti elevata flessibilitÃ operativa. Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un granitore comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o piÃ¹ delle unite rivendicazioni.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un granitore come illustrato negli uniti disegni in cui: - la figura 1 Ã ̈ una vista prospettica di un granitore secondo la presente invenzione;

- la figura 2 Ã ̈ una vista frontale di una porzione del granitore di figura 1;

- la figura 3 Ã ̈ una vista prospettica ingrandita di un particolare del granitore di figura 1;

- la figura 4 Ã ̈ una vista prospettica di una parte del granitore di figura 1 con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre;

- la figura 5 Ã ̈ una vista prospettica della parte di granitore di figura 4 con ulteriori parti asportate per meglio evidenziarne altre;

- la figura 6 Ã ̈ una vista prospettica ed in sezione secondo un piano verticale della parte di granitore di figura 4 con ulteriori parti asportate per meglio evidenziarne altre;

- la figura 7 Ã ̈ una vista prospettica in esploso di un componente del granitore secondo la presente invenzione; - le figure da 8 a 10 sono rappresentazioni prospettiche del componente di figura 7 in accordo con una sequenza di posizioni operative successive.

Con riferimento alle figure annesse, con 1 Ã ̈ complessivamente rappresentato un granitore secondo la presente invenzione.

Come visibile nelle figure 1 e 2, il granitore 1 comprende un basamento 2 e due vasche 3, 4 superiormente montate sul basamento 2 e definenti ciascuna una camera di congelamento per il contenimento di una bevanda generalmente composta da uno sciroppo o da polveri aromatizzanti e da acqua o latte per realizzare, rispettivamente, una granita, un sorbetto, un cremino e simili.

In ciascuna vasca sono alloggiati mezzi di raffreddamento ed agitazione 5, 6 di tipo noto e comprendenti preferibilmente un cilindro evaporatore munito esternamente di una coclea rotante attorno ad un proprio asse di rotazione orizzontale. I mezzi di raffreddamento ed agitazione 5, 6 hanno la funzione di abbassare la temperatura della bevanda fino a far assumere alla bevanda una struttura parzialmente ghiacciata tipica di una granita, sorbetto, cremino o simili .

Il cilindro evaporatore fa parte di un circuito frigorifero le cui rimanenti parti, ed i rispettivi mezzi di regolazione, sono alloggiate all'interno del basamento 2 del granitore 1.

Ciascuna vasca 3, 4 Ã ̈ inoltre superiormente chiusa da un coperchio 7, 8 removibile per consentire il rabbocco della bevanda.

Ciascuna vasca 3, 4 Ã ̈ definita da una porzione inferiore 3a, 4a di forma sostanzialmente cilindrica e sostanzialmente controsagomata all'inviluppo della sagoma esterna della coclea, ed una porzione superiore 3b, 4b di forma sostanzialmente scatolare definente un serbatoio di ricezione e di raccolta della bevanda alimentata al granitore 1.

Ciascuna vasca 3, 4 presenta anteriormente un erogatore 9, 10 di tipo noto. L'erogatore 9, 10 Ã ̈ applicato alla porzione inferiore 3a, 4a della rispettiva vasca 3, 4 ed, in particolare, su una superficie frontale di detta porzione inferiore 3a, 4a, vale a dire una superficie perpendicolare all'asse di rotazione della coclea.

Le due vasche 3, 4 sono stabilmente disposte in posizione reciproca affiancata lungo le proprie pareti laterali, in posizione tale che gli assi di rotazione delle coclee siano paralleli.

Vantaggiosamente, come visibile nelle figure 5 e 6, ciascuna vasca 3, 4 comprende un'apertura 11 preferibilmente laterale, vale a dire rivolta verso l'altra vasca 3, 4 e, preferibilmente, affacciata all'apertura 11 dell'altra vasca 3, 4. In corrispondenza di tale apertura 11 ha origine un condotto di collegamento 12 il quale Ã ̈ preferibilmente realizzato di pezzo con la rispettiva vasca 3, 4. Il condotto di collegamento 12 sporge rispetto alla sagoma esterna della rispettiva vasca 3, 4, ed in particolare rispetto alla sagoma esterna sostanzialmente cilindrica della porzione inferiore 3a, 4a della vasca 3, 4, per coprire almeno parzialmente la distanza che separa l'apertura 11 della vasca 3 dall'apertura 11 dell'altra vasca 4.

I due condotti di collegamento 11 sono preferibilmente allineati lungo una medesima direzione, vale a dire si sviluppano attorno ad un medesimo asse.

Vantaggiosamente, i due condotti di collegamento 11 conducono ad un erogatore comune 13 il quale definisce, insieme ai citati due erogatori 9, 10, un terzo erogatore (figura 3).

Preferibilmente, in accordo con la forma realizzativa sopra descritta e come visibile in figura 2, 1'erogatore comune 13 Ã ̈ localizzato in posizione intermedia tra le due vasche 3, 4.

Vantaggiosamente, l'erogatore comune 13 realizza l'erogazione di una bevanda premiscelata comprendente entrambe le bevande contenute nelle due diverse vasche 3, 4.

Ciascun condotto di collegamento 12 si estende da una rispettiva vasca 3, 4 all'erogatore comune 13 per porre quest'ultimo in comunicazione di fluido con le vasche 3, 4. Preferibilmente, i condotti di collegamento 12 sono orizzontali (figure 5 e 6).

Vantaggiosamente, il granitore 1 comprende mezzi valvolari atti a chiudere ed aprire il flusso delle bevande in ciascun condotto di collegamento 12 per regolare l'erogazione delle due bevande attraverso l'erogatore comune 13.

In maggior dettaglio, i mezzi valvolari sono illustrati in figura 4 e nelle figure da 6 a 10.

I mezzi valvolari comprendono, per ciascun condotto di collegamento 12, una valvola 14 configurabile in una pluralitÃ di configurazioni operative comprese tra una configurazione di chiusura (figura 8) in cui ostruisce completamente il flusso della bevanda nel rispettivo condotto di collegamento 12, ed una configurazione di apertura (figura 10) in cui consente il passaggio e l'erogazione della bevanda attraverso il condotto di collegamento 12.

La valvola 14 Ã ̈ preferibilmente applicata ad una porzione d'estremitÃ del condotto di collegamento 12, da parte opposta rispetto alla vasca 3, 4.

I due condotti di collegamento 12 presentano rispettive sezioni di uscita 12a tra loro affacciate e, pertanto, le due valvole 14 sono disposte in posizione reciproca affiancata.

Nelle configurazioni operative intermedie, una delle quali illustrata in figura 9, la valvola 14 Ã ̈ atta ad assumere inoltre almeno una configurazione definente una sezione di passaggio ridotta per la bevanda rispetto alla configurazione di apertura. In altre parole, le posizioni operative intermedie della valvola 14 costituiscono diversi gradi di parzializzazione dell'erogazione della bevanda.

La figura 7 mostra nel dettaglio la struttura della valvola 14.

La valvola 14 comprende un accoppiatore 21 stabilmente accoppiabile, per esempio mediante interferenza, alla citata porzione dÃ¬ estremitÃ del condotto di collegamento 12. In particolare, l'accoppiatore 21 presenta una flangia di accoppiamento che puÃ² essere calzata mediante forzamento esternamente alla citata porzione di estremitÃ del condotto di collegamento 12. L'accoppiatore 21 presenta una sezione di passaggio definente un'apertura di efflusso della bevanda dal condotto di collegamento 12 all'esterno.

L'accoppiatore 21 presenta, nella propria porzione inferiore, un beccuccio di erogazione 22 definente uno scivolo per facilitare l'efflusso della bevanda erogata dalla vasca 3, 4 verso un bicchiere sottostante.

In configurazione assemblata (figura 2), i due beccucci 22 sono rivolti l'uno verso l'altro e definiscono, in cooperazione reciproca, un'unica sezione comune di uscita (o condotto di erogazione) della bevanda miscelata in un bicchiere sottostante.

In configurazione assemblata, i due beccucci 22 possono essere in contatto reciproco od essere tra loro distanziati e delimitare solo parzialmente un condotto comune di uscita sostanzialmente verticale disposto a valle dei condotti di collegamento 12. All'interno del condotto comune di uscita le due bevande, qualora erogate contemporaneamente, possono miscelarsi prima della definitiva erogazione all'interno del contenitore (bicchiere) sottostante. La bevanda in tal caso viene erogata in forma giÃ premiscelata.

Ciascuna valvola 14 comprende un corpo elasticamente deformabile 16 avente una sagoma tale da occludere interamente, ed a tenuta, la citata sezione di passaggio dell'accoppiatore 21. Il corpo deformabile Ã ̈ preferibilmente realizzato in un corpo unico ed in un materiale elastomero, preferibilmente silicone e puÃ² essere realizzato in corpo unico tramite un procedimento di costampaggio.

Il corpo deformabile 16 definisce quindi un elemento di chiusura per il rispettivo condotto di collegamento 12. Il corpo deformabile 16 presenta una prima porzione 16a, superiore, stabilmente ancorabile all'accoppiatore 21 ed, in particolare, ad una porzione superiore dell'accoppiatore 21. A tale scopo, come visibile in figura 7, l'accoppiatore 21 presenta una sporgenza longitudinale 17 la quale Ã ̈ stabilmente insegnabile in un corrispondente primo foro 18 della prima porzione 16a del corpo deformabile 16. In configurazione assemblata (figura 6), il corpo deformabile 16 Ã ̈ stabilmente fissato all'accoppiatore 21 e, quindi, al condotto di collegamento 12 mediante inserimento stabile della citata sporgenza longitudinale 17 dell'accoppiatore 21 nel primo foro 18 della prima porzione 16a del corpo deformabile 16.

Il corpo deformabile 16 presenta una seconda porzione 16b la quale Ã ̈ solidale alla prima porzione 16a ed Ã ̈ mobile rispetto a quest'ultima mediante deformazione elastica del corpo deformabile 16 attorno ad una linea di giunzione "Z". La linea di giunzione "Z" Ã ̈ preferibilmente deformabile.

La seconda porzione 16b del corpo deformabile 16 Ã ̈ atta a definire, mediante flessione attorno alla linea di giunzione "Z", le citate configurazioni di apertura e di chiusura, nonchÃ© le configurazioni intermedie, della valvola 14. La seconda porzione 16b Ã ̈ sostanzialmente controsagomata alla citata sezione di passaggio dell'accoppiatore 21 per definire una chiusura a tenuta in grado di sigillare la citata sezione di passaggio verso eventuali trafilamenti di bevanda nella citata configurazione di chiusura della valvola 14.

Ciascuna valvola 14 comprende inoltre un organo di attuazione 15, preferibilmente nella forma di una leva girevole, il quale Ã ̈ azionato manualmente da un utilizzatore ed agisce sul corpo deformabile 16 per far assumere alla valvola 14 le citate configurazioni di apertura e di chiusura ed anche le citate configurazioni intermedie. Vantaggiosamente, l'organo di attuazione 15 Ã ̈ del tipo atto a regolare con continuitÃ la variazione di configurazione della valvola 14, in modo da realizzare una pluralitÃ di configurazioni intermedie comprese tra la configurazione di apertura e la configurazione di chiusura.

La leva 15 Ã ̈ preferibilmente girevole attorno ad un asse di basculamento "Y" orizzontale, in modo da poter essere facilmente premuta da un utilizzatore per attivare l'erogazione della rispettiva bevanda. La rotazione della leva 15 attorno all'asse di basculamento "Y" Ã ̈ ottenuto mediante accoppiamento girevole tra una porzione cilindrica 15a della leva 15 ed una corrispondente sede cilindrica 21a dell'accoppiatore 21 entro cui Ã ̈ girevolmente inserita la citata porzione cilindrica 15a della leva 15.

Preferibilmente, l'asse di basculamento "Y" della leva 15 Ã ̈ trasversale, ed ancor piÃ¹ preferibilmente perpendicolare, alla citata linea di giunzione "Z" attorno alla quale si deforma la citata seconda porzione 16b del corpo deformabile 16.

In particolare, la leva 15 Ã ̈ mobile tra una posizione di riposo, illustrata in figura 8 e corrispondente alla configurazione di chiusura della valvola 14, ed una posizione di erogazione, illustrata in figura 10 e corrispondente alla configurazione di apertura della valvola 14. Inoltre, la leva 15 puÃ² assumere una pluralitÃ di posizioni comprese tra le citate posizioni di riposo e di erogazioni, corrispondenti alla citata pluralitÃ di configurazioni operative intermedie della valvola 14 ed una delle quali illustrata in figura 9. La posizione di figura 9 della leva 15 Ã ̈ ruotata di un angolo intermedio tra le posizioni di chiusura ed apertura delle figure 8 e 10.

La seconda porzione 16b del corpo deformabile 16 Ã ̈ collegata alla leva 15 per ricevere dalla leva 15 una movimentazione verso la configurazione di apertura.

Preferibilmente, la leva 15 Ã ̈ collegata alla citata seconda porzione 16b del corpo deformabile 16 mediante un collegamento bidirezionale, in modo tale che da un lato la pressione della leva 15 determini una flessione della seconda porzione 16b del corpo deformabile 16 verso la configurazione di apertura, e dall'altro lato il ritorno elastico della seconda porzione 16b del corpo deformabile 16 verso la configurazione di chiusura tenda a riportare la leva 15 nella posizione di riposo.

Il collegamento tra leva 15 e corpo deformabile 16 Ã ̈ realizza mediante un elemento di collegamento 19 illustrato in dettaglio nelle figure da 8 a 10. L'elemento di collegamento 19 presenta una prima estremitÃ stabilmente collegata alla citata seconda porzione 16b del corpo deformabile 16 per realizzare una trazione della citata seconda porzione 16b in avvicinamento alla leva 15. In altre parole, la configurazione di apertura della seconda porzione 16b del corpo deformabile 16 Ã ̈ definita da un allontanamento della citata seconda porzione 16b dalla rispettiva vasca 3, 4, e ciÃ² implica un avvicinamento della citata seconda porzione 16b alla leva 15.

L'elemento di collegamento 19 presenta inoltre una seconda estremitÃ 19b opposta alla prima e rotazionalmente collegata alla leva 15. In maggior dettaglio, la leva 15 presenta una sede 24, definita per esempio da una coppia di nervature parallele 25, entro cui Ã ̈ scorrevolmente alloggiata la citata seconda estremitÃ 19b dell'elemento di collegamento 19. La citata seconda estremitÃ 19b dell'elemento di collegamento 19 Ã ̈ preferibilmente dotata di un profilo esterno sostanzialmente sferico in grado di consentire all'elemento di collegamento 19 di ruotare rispetto alla leva 15 secondo una pluralitÃ di direzioni diverse ed, allo stesso tempo, di scorrere lungo la sede 24. In altre parole, l'accoppiamento tra la citata seconda estremitÃ 19b dell'elemento di collegamento 19 e la leva 15 Ã ̈ del tipo a cerniera scorrevole, preferibilmente sferica.

Preferibilmente la leva 15 Ã ̈ incernierata all'accoppiatore 21 in un punto compreso tra una porzione della leva 15 atta ad essere premuta da un utilizzatore ed il punto di accoppiamento tra la leva 15 e l'elemento di collegamento 21. In tal modo, una pressione sulla leva 15 esercitato da un utilizzatore determina un sollevamento del punto di accoppiamento tra la leva 15 e l'elemento di collegamento 21, il quale a sua volta determina una rotazione della seconda porzione 16b del corpo deformabile 16 rispetto alla prima porzione 16a attorno alla linea di giunzione "Z".

Vantaggiosamente, nella configurazione assemblata del granitore 1, le due leve 15 sono tra loro disposte in posizione affiancata e sono entrambe atte ad azionare in apertura le valvole 14 mediante pressione delle leve 15 stesse in corrispondenza di apposite porzioni di impegno 26.

Inoltre, le due leve 15 sono disposte ad una distanza reciproca tale da consentire ad un utilizzatore di premere contemporaneamente le due leve 15 in modo indipendente tra loro, in particolare con due dita diverse della medesima mano (preferibilmente indice e medio).

Preferibilmente, le porzioni di impegno 26 delle due leve 15 sono disposte ad una distanza reciproca minima preferibilmente inferiore a 0,5cm ed ancor piÃ¹ preferibilmente tra l,5cm a 2,5cm.

In uso, un utilizzatore puÃ² ottenere in modo molto rapido e semplice una miscela di due diverse bevande ghiacciate contenute nelle due vasche 3, 4,semplicemente posizionando un bicchiere al di sotto della sezione di uscita comune, vale a dire sotto i beccucci 22, ed azionando opportunamente le due leve 15.

In particolare:

- le due leve possono essere azionate alternatamente per ottenere una bevanda definita da due o piÃ¹ strati successivi alternati delle due bevande;

- le due leve possono essere azionate contemporaneamente per realizzare un'erogazione simmetrica delle due bevande giÃ premiscelate tra loro (le due bevande si premiscelano appena entrano in contatto nella sezione comune di uscita;

- le due leve possono essere azionate contemporaneamente ed in misura diversa per ridurre la quantitÃ di una delle due bevande e variare quindi la concentrazione di una delle due bevande nella bevanda risultante.

La presente invenzione raggiunge gli scopi proposti, superando gli inconvenienti lamentati nella tecnica nota .

La configurazione del granitore, con due leve di comando dell'erogazione affiancate ed azionabili da una sola mano dell'utilizzatore consente una rapida e semplice erogazione anche contemporanea del contenuto di ciascuna vasca.

Inoltre, la bevanda erogata, originata da due bevande differenti, puÃ² essere erogata giÃ premiscelata e quindi non necessita di ulteriori mescolamenti. Questo vantaggio Ã ̈ particolarmente importante quando il livello di riempimento del bicchiere Ã ̈ prossimo al valore massimo .

Peraltro, ciascuna leva Ã ̈ associata ad una sola bevanda. E' quindi possibile regolare in tempo reale la quantitÃ e la proporzione reciproca delle due bevande erogate, con possibilitÃ di erogazione di bevande in proporzioni sempre diverse e determinabili con precisione e, quindi, con evidenti vantaggi in termini di flessibilitÃ di impiego .

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Granitore comprendente: - una prima vasca (3) per il contenimento di una prima bevanda ghiacciata; - una seconda vasca (4), separata da detta prima vasca (3), per il contenimento di una seconda bevanda ghiacciata; - mezzi di erogazione (12, 13, 14) associati a detta prima e seconda vasca (3, 4) ed atti ad erogare dette bevande ghiacciate da dette prima e seconda vasca (3, 4) verso una medesima stazione di erogazione comune.
2 . Granitore secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di erogazione (12, 13, 14) comprendono un erogatore comune (13), una coppia di condotti di collegamento (12) ciascuno interposto tra l'erogatore comune (13) ed una rispettiva vasca (3, 4) per porre in comunicazione di fluido l'erogatore comune (13) con detta vasca (3, 4), e mezzi valvolari (14) attivi su detti condotti di collegamento (12) per consentire ed interrompere in modo indipendente tra loro le comunicazioni di fluido tra l'erogatore comune (13) e dette vasche (3, 4).
3. Granitore secondo la rivendicazione 2, in cui detti mezzi valvolari (14) comprendono due valvole (14) azionabili indipendentemente tra loro e ciascuna disposta su un rispettivo condotto di collegamento (12) per consentire ed interrompere in modo regolato la comunicazione di fluido tra la rispettiva vasca (3, 4) e detto erogatore comune (13).
4 . Granitore secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui detti condotti di collegamento (12) si estendono in allontanamento dalle rispettive vasche (3, 4) e presentano rispettive sezioni di uscita (12a) sostanzialmente affacciate tra loro per erogare rispettivi flussi di bevanda verso detta stazione di erogazione comune.
5. Granitore secondo la rivendicazione 3 o 4, in cui ciascuna di dette valvole (14) comprende un organo di azionamento (15) azionabile da un dito di un utilizzatore per abilitare ed interrompere 1'erogazione della bevanda della rispettiva vasca (3, 4), ed in cui detti organi di azionamento (15) sono reciprocamente disposti in posizione tale da essere azionabili contemporaneamente mediante dita della stessa mano dell'utilizzatore .
6. Granitore secondo le rivendicazioni 4 e 5, in cui ciascuna di dette valvole (14) Ã ̈ disposta in corrispondenza della sezione di uscita (12a) del rispettivo condotto di collegamento (12).
7 . Granitore secondo la rivendicazione 5 o 6, in cui ciascuna di dette valvole (14) Ã ̈ atta ad assumere almeno una configurazione di apertura in cui abilita l'erogazione della rispettiva bevanda attraverso l'erogatore comune (13) ed una configurazione di chiusura in cui interrompe l'erogazione della bevanda, ed in cui ciascun organo di azionamento (15) Ã ̈ mobile tra una posizione di riposo corrispondente a detta configurazione di chiusura della valvola (14) ed una posizione di erogazione corrispondente a detta configurazione di apertura della valvola (14); detto organo di azionamento (15) essendo inoltre atto ad assumere una pluralitÃ di posizioni, intermedie tra dette posizioni di riposo e di erogazione, corrispondenti a configurazioni della valvola (14) intermedie tra detta configurazione di apertura e detta configurazione di chiusura per parzializzare l'erogazione della bevanda dalla rispettiva vasca (3, 4) verso detto condotto di erogazione comune (13).
8. Granitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 a 7, in cui ciascuna di dette valvole (14) comprende un accoppiatore (21), stabilmente collegabile al rispettivo condotto di collegamento (12) e presentante una sezione di passaggio in comunicazione di fluido con il condotto di collegamento (12) ed attraverso cui viene erogata la bevanda, ed un elemento di chiusura (16) disposto su detto accoppiatore (21) per aprire e chiudere a tenuta detta sezione di passaggio; detto organo di azionamento (15) essendo attivo su detto elemento di chiusura (16) per comandare l'apertura e la chiusura di detta sezione di passaggio.
9. Granitore secondo la rivendicazione 8, in cui detto elemento di chiusura (16) presenta una prima porzione (16a) fissata a detto accoppiatore (21) ed una seconda porzione (16b) collegata alla prima porzione (16a) lungo una linea di giunzione (Z) ed attiva su detta sezione di passaggio per occludere a tenuta il rispettivo condotto di collegamento (12); detta seconda porzione (16b) dell'elemento di chiusura (16) essendo comandata dall'organo di azionamento (15) e mobile rispetto alla prima porzione (16a) attorno a detta linea di giunzione (Z) per definire dette configurazioni di apertura e di chiusura della valvola (14).
10. Granitore secondo la rivendicazione 9, in cui detto elemento di chiusura (16) comprende un corpo deformabile (16) mobile tra una configurazione indeformata in cui occlude detta sezione di passaggio ed una configurazione elasticamente deformata in cui detta seconda porzione (16b) Ã ̈ elasticamente deformata rispetto alla prima porzione (16a) attorno a detta linea di giunzione (Z) ed apre almeno parzialmente detta sezione di passaggio in modo tale che detta seconda porzione (16a) del corpo deformabile (16) sia mantenuta spinta nella configurazione di chiusura mediante ritorno elastico di detto corpo deformabile (16).
11. Granitore secondo la rivendicazione 9 o 10, in cui detto organo di azionamento (15) comprende una leva (15) incernierata all'accoppiatore (21) attorno ad un asse di basculamento (Y) trasversale, preferibilmente perpendicolare, a detta linea di giunzione (Z), ed in cui detta valvola (14) comprende inoltre un elemento di collegamento (19) interposto tra la leva (15) e la seconda porzione (16b) dell'elemento di chiusura (16) per far ruotare detta seconda porzione (16) dell'elemento di chiusura (16) attorno a detta linea di giunzione (Z) a seguito della rotazione della leva (15) attorno a detto asse di basculamento (Y).
12. Granitore secondo la rivendicazione 11, in cui detto elemento di collegamento (19) presenta una prima estremitÃ (19a) rotazionalmente solidale alla seconda porzione (16a) dell'elemento di chiusura (16) ed una seconda estremitÃ (19b), opposta alla prima (19a), incernierata alla leva (15), preferibilmente mediante una cerniera scorrevole.
13. Granitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 8 a 12, in cui ciascun accoppiatore (21) presenta una porzione inferiore di uscita prospiciente verso il basso per definire uno scivolo di invito per la bevanda erogata verso un contenitore sottostante, le due porzioni di uscita di detti accoppiatori (21) delimitando almeno parzialmente un condotto comune di erogazione delle bevande, disposto a valle di detti condotti di collegamento (12) rispetto ad una direzione di flusso della bevanda erogata.
14. Granitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 13, in cui ciascuna di dette vasche (3, 4) Ã ̈ equipaggiata con un rispettivo erogatore (9, 10) posto in comunicazione di fluido con detta vasca (3, 4) e non con l'altra vasca (3, 4), detto erogatore comune (13) definendo un terzo erogatore di detto granitore (1).