ITBO20070560A1 - Metodo ed apparato per il controllo di fase, in una macchina confezionatrice, tra una pellicola di materiale di imballaggio ed un corrispondente prodotto da imballare. - Google Patents

Metodo ed apparato per il controllo di fase, in una macchina confezionatrice, tra una pellicola di materiale di imballaggio ed un corrispondente prodotto da imballare. Download PDF

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Gianfranco Loperfido
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Tissue Machinery Co Spa
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Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
METODO ED APPARATO PER IL CONTROLLO DI FASE. IN UNA MACCHINA CONFEZIONATRICE. TRA UNA PELLI-COLA DI MATERIALE DI IMBALLAGGIO ED UN CORRI-SPONDENTE PRODOTTO DA IMBALLARE,
La presente invenzione si riferisce al confezionamento automatizzato di prodotti in carta per uso igienico e/o domestico e concerne, in particolare, un metodo ed un apparato attuatore de! metodo previsti per il controllo di fase in una macchina confezionatrice, tra una pellicola di materiale di imballaggio ed un corrispondente prodotto da imballare.
Le macchine automatiche per imballaggio dei sopra citati prodotti hanno parti componenti, messe in movimento da attuatori autonomi e coordinate cinematicamente tra loro in funzione di interdipendenze dettate dal compimento del caratteristico ciclo di lavoro.
Le interdipendenze sono gestite in funzione della posizione angolare correntemente assunta da un organo rotante intorno ad un proprio asse.
Tale organo, che può essere attuato ad esempio da un particolare albero motore della macchina, da un particolare disco rotante, oppure da un particolare motore - opera in funzione di “master”, indipendente, al quale le motorizzazioni delle restanti parti mobili della macchina sono poi subordinate e dipendenti, in forma di “slave”.
Le motorizzazioni dipendenti sono controllate. Un controllo frequentemente impiegato è il controllo in retroazione.
In esso, notoriamente, la variabile dì uscita è rilevata, misurata, e comparata con un valore di riferimento. L’errore derivante da tale comparazione, convenientemente trasdotto ed amplificato, costituisce poi l’input per un’azione correttiva da eseguirsi sulla variabile di ingresso.
Nel caso dell’alimentazione della pellicola di imballaggio, la variabile di uscita è costituita dalla posizione corrente assunta da una tacca stampigliata sulla pellicola, la quale durante l’alimentazione delia medesima risulta essere mobile rispetto ad un sistema di riferimento fisso opportunamente collocato nella macchina.
La posizione corrente della tacca consente di controllare che la pellicola di imballaggio ed il prodotto destinatario di esso, pur percorrendo distinti ed autonomi percorsi, pervengano nei sito di associazione reciproca in condizioni tali da far sì che l’imballaggio, una volta completato presenti le parti a stampa che normalmente corredano le pellicole di imballaggio, opportunamente dislocate e centrate rispetto alla confezione del prodotto. In definitiva, quando la tacca viene ad essere rilevata in corrispondenza di un prefissato intorno di un ben determinato angolo di rotazione del “master” , il controllo non comanda alcuna azione correttiva. Quando viceversa, ciò non accade, il controllo mette in atto una o più azioni correttive che, a seconda delle necessità, accelerano o decelerano l’alimentazione della pellicola di imballaggio facendo sì che essa si presenti ali’appuntamento con il prodotto, e nel sito di loro associazione, tempestivamente e nelle condizioni di fase più opportune.
Nelle macchine di imballaggio note, le pellicole sono ridotte in fogli di imballaggio che sono ottenuti a partire da una bobina di erogazione di una striscia continua di una pellicola di materiale di imballaggio associata a mezzi di alimentazione del film. Questi comprendono essenzialmente: organi svolgiteli motorizzati che svolgono la pellicola da una bobina erogatrice, un tamburo di trascinamento e di incisione della pellicola, primi mezzi di traino della pellicola, operanti a bassa velocità e secondi mezzi di traino operanti ad alta velocità. I secondi mezzi di traino esercitano sulla pellicola, durante l’alimentazione, una trazione idonea a produrne lo strappo delle linee di incisione e la conseguente formatura in successione dei vari fogli di imballaggio che sono poi via, via alimentati al sito della macchina deputato all’associazione di fogli e prodotti.
Il riferimento di controllo della relazione posizionale cui corrisponderà una corretta associazione di pellicola e prodotto è un riferimento di posizione fisso localizzato nella macchina a monte di tutti i mezzi di alimentazione. Questo tipo di controllo benché largamente in uso non è esente da possibili inconvenienti.
Infatti, il riferimento di posizione fisso è collocato piuttosto lontano dalla zona di reale associazione di foglio e prodotto; ma, soprattutto, è collocate a monte di una serie di operazioni preparatorie del foglio a partire dalla pellicola che comportano interazioni tra organi meccanici e pellicola, gli uni e l’altra in moto relativo.
Interazioni cioè che comportano modificazioni delle proprietà locali della pellicola (incisione e strappo) che comportano l’avanzamento della pellicola mediante trascinamento impresso da rulli (nell’apparato di svolgimento) o da cinghie o da nastri (nei mezzi di traino a bassa o ad alta velocità), che possono risentire in modo significativo della diversa natura materiale della pellicola (politene o polipropilene); e che possono essere influenzate anche in misura più o meno rilevante anche dai giochi delle parti meccaniche coinvolte.
Per questi motivi la regolazione - che di fatto è da compiersi nel sito di associazione di foglio e prodotto - risulta abbastanza approssimata per la presenza di una molteplicità di possibili cause di disturbo che il sistema di rilievo della posizione corrente della tacca del film ignora completamente. Inoltre, può accadere che a seconda del formato della confezione in produzione, all’interno dei mezzi di traino ad alta velocità possano essere presenti contemporaneamente anche più fogli di imballaggio. Ne consegue che l’azione di accelerazione/decelerazione attuata per regolare uno di essi, di fatto può andare, imprevedibilmente, a sovrapporsi incompatìbilmente alla regolazione degli altri fogli contemporaneamente impegnati nei mezzi di traino ad alta velocità.
Un ulteriore elemento di difficoltà di gestione è rinvenibile nel fatto che la regolazione per differenza di velocità dei mezzi di traino ad alta velocità può non essere molto accurata, proprio per il fatto di avvenire ad una velocità tale da richiede al sistema di controllo brevissimi tempi di risposta.
Per i motivi sopra esposti può accadere dunque che nonostante la presenza di un sistema di controllo dell’alimentazione della pellicola o del foglio di materiale di imballaggio, al momento dell’appuntamento con il prodotto, il foglio può manifestare anticipi o ritardi tali da determinare un decentramento della stampa che in condizioni non infrequenti porta a sfasamenti qualitativamente inaccettabili che in certi casi, in cui il sistema di controllo diviene instabile, costringono all’arresto della produzione, al rifasamento della macchina e ad una successiva ripartenza con tutte le negative ed ovvie conseguenze del caso.
Primario scopo del presente trovato è pertanto quello di fornire un controllo di posizione che sia tale da risultare praticamente indifferente alle cause di disturbo rinvenibili in particolare nei mezzi di alimentazione della pellicola.
Nell’ambito dello scopo sopraddetto, un secondo scopo del trovato è quello di fornire un controllo subordinato unicamente all’errore di posizionamento relativo di pellicola e prodotto direttamente rilevabile nel sito di associazione reciproca di essi.
Un terzo scopo del trovato è quello di eseguire un controllo a bassa velocità, in modo quindi molto più semplice da eseguire e da gestire ed in modo altresì notevolmente più affidabile di quanto non accada invece nella tecnica conosciuta.
Un altro scopo ancora è quello di effettuare il controllo senza interferire in alcun modo sulla durata del ciclo di confezionamento della macchina, la cui tempistica resta quindi disgiunta e del tutto estranea da azioni di controllo quantitativamente e qualitativamente imprevedibili a priori. In accordo con l’invenzione tali scopi sono raggiunti da un sistema di controllo che in particolare si estrinseca in un metodo secondo la rivendicazione 1 e, inoltre, da una quaisiasi rivendicazione dipendente, direttamente o indirettamente, dalla rivendicazione 1 , ed un apparato secondo la rivendicazione 9, inoltre, da una qualsiasi rivendicazione dipendente, direttamente o indirettamente, da tale rivendicazione 9.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata che segue fatta con riferimento alle figure degli uniti disegni in cui:
la figura 1 è uno schema semplificato di una macchina confezionatrice di prodotti in rotolo che utilizza un sistema di controllo conforme all’Invenzione;
la figura 2 è uno schema altrettanto semplificato di una macchina confezionatrice di prodotti in foglio, ripiegati, che utilizza un sistema di controllo conforme all’Invenzione;
la figura 3 è una vista di un dettaglio di figura 1 , illustrato in scala in ingrandimento;
la figura 4 è una vista in pianta di un particolare di una pellicola di materiale di imballaggio utilizzato nelle macchine confezionatrici di cui alle precedenti figure 1 e 2;
la figura 5 è un diagramma di velocità indicativo del funzionamento qualitativo di alcune parti caratteristiche della macchina.
Con riferimento alle figure degli uniti disegni, la figura 1 illustra un apparato 40 per il controllo di fase, tra una pellicola 1 di materiale di imballaggio ridotta in foglio 3 ed un prodotto 4 da imballare, l’uno e l’altro evolventi in modo noto all’interno di una macchina confezionatrice automatica globalmente individuata con 7.
Più in particolare, la macchina 7 confezionatrice è alimentata con una striscia 2 continua di una pellicola 1 di materiale di imballaggio, secondo una direzione di alimentazione indicata con frecce FA nelle allegate figure.
La striscia 2 reca (vedi figura 4) dei riferimenti 14 di posizione integrati nella striscia 2 medesima, i quali sono preferibilmente a stampa e sono stampigliati longitudinalmente alla striscia 2, a passo, secondo una distanza l’uno dall'altro che è prefissata in funzione del formato della confezione finale desiderata.
La striscia 2 è erogata in modo continuo e con modalità del tutto note da una bobina 27. A valle della bobina 27 è presente un controllo 28 d’ansa per regolare la quantità di pellicola 1 erogata in funzione delle variazioni instantanee di domanda della macchina 7. Il controllo 28 è provvisto di una puleggia 29 rototraslabile e flottante, altrimenti nota anche con il nome di ballerino.
A valle del controllo 28 d’ansa e dopo organi 30 di rinvio della striscia 2, la macchina 7 prevede mezzi 8 di alimentazione della pellicola 1 di materiale di imballaggio ad una stazione 18 operativa della macchina 7, remota rispetto alla bobina 27, nella quale avviene l’associazione reciproca tra la pellicola ridotta in foglio 3 ed il prodotto 4.
In particolare, i mezzi 8 di alimentazione comprendono in successione, lungo il percorso della striscia 2: un traino 10 mosso da un motore 9 e prowisto di una coppia di pulegge 36 controrotanti, associate bilateralmente alla striscia 2; un tamburo 11 rotante, prowisto di un utensile 31 di taglio; una coppia di prime cinghie 32 chiuse ad anello intorno a due pulegge 34, contraffacciate tra loro e motorizzate a bassa velocità; ed una ulteriore coppia di seconde cinghie 33 chiuse ad anello intorno a relative coppie di pulegge 35, le quali sono reciprocamente contraffacciate, nonché motorizzate ad una velocità sensibilmente superiore a quella della prima coppia di cinghie 32.
La macchina 7 è prowista inoltre di mezzi 15 di alimentazione dei prodotti 4 da imballare, costituiti da un elevatore 16 che, in allineamento con la stazione 18, trasla trasversalmente alla striscia 2 periodicamente ed alternativamente trasportando ad ogni corsa nella stazione 18 della macchina 7 dei rotoli 4 di carta convenientemente raggruppati, per uso igienico o domestico, destinati ad essere awolti con la pellicola 1 di materiale di imballaggio.
Nel funzionamento della macchina 7 di imballaggio, la striscia 2 continua di pellicola 1 , svolgendosi dalla bobina 27 viene fatta avanzare verso la stazione 18 della macchina 7 per effetto della trazione su di essa applicata dapprima dal traino 10 e poi dalle coppie di cinghie 12 e 13. Quando la striscia 2 transita attraverso il tamburo 11 viene periodicamente intercettata dall’utensile 31 che la recide lungo linee 41 discontinue a tratti che si susseguono a passo costante lungo la striscia 2.
Dopo l'incisione, la striscia 2 continua ad avanzare, come detto per effetto delazione di traino esercitata dalle coppie di cinghie 12 e 13. Ma, poiché le seconde cinghie 33 sono mosse ad una velocità superiore a quella delle prime cinghie 32, la differenza di velocità fa sì che la striscia 2 continua abbia a strapparsi lungo le linee 41 di incisione. Si generano quindi dei fogli 1 che la seconda coppia di cinghie 12 lancia poi ad elevata velocità verso la stazione 18 operativa, ubicata più a valle.
La figura 1 mostra che l’apparato 40 è provvisto anche di mezzi 19 di riferimento, fissi, che comprendono almeno un primo elemento 21 di riferimento posizionale a cui correlare la posizione corrente del riferimento 14 mobile stampigliato sulla striscia 2 quando questa si trova a transitare davanti a tale elemento 21 di riferimento, fisso.
L’apparato 40 comprende anche primi mezzi 22 rilevatori per rilevare ogni volta il passaggio del riferimento 14 di imballaggio quando questo transita davanti al primo elemento 21 di riferimento.
Nel caso di specie, i mezzi 22 rilevatori sono attuati da una fotocellula che viene oscurata ogni volta dal riferimento 14 della striscia 2. E’ del tutto evidente che tali mezzi 22 rilevatori possono assumere numerose forme di attuazione alternative a quella esemplificata, potendo ad esempio essere costituiti da una telecamera, da un sensore di prossimità, o da mezzi ad essi equivalenti.
L’apparato 40 comprende anche un secondo elemento 25 di riferimento fisso collocato a valle dei primo elemento 19 di riferimento fisso e, più in particolare collocato nella stazione 18 operativa della macchina 7. Anche in corrispondenza del secondo elemento 25 di riferimento fisso sono presenti dei mezzi 20 rilevatori atti a rilevare il passaggio del riferimento 14 recato dalla striscia 2 e, preferibilmente, attuati da fotocellule puntate sul percorso della striscia 2.
La macchina 7 comprende inoltre mezzi 23 di controllo dei mezzi 8 di alimentazione, i quali sono atti a gestire la motorizzazione dei mezzi 8 di alimentazione in subordine con gli scostamenti manifestati dal riferimento 14 della pellicola 1 rispetto al primo riferimento 19 fisso, scostamenti che sono correlati al conseguimento di una desiderata condizione di concorrenza di posizione tra foglio 3 e prodotto 4 nella stazione 18 operativa della macchina 7.
Tali mezzi 23 eseguono il controllo di fase fondamentalmente mediante l’esecuzione di due azioni correttive di eventuali scostamenti dalla condizione ottimale del riferimento 14 mobile, rilevati dai primi mezzi 22 rilevatori.
Una prima azione correttiva determina l’alimentazione dei foglio 3 di imballaggio in modo tale che esso esegua sempre una extra corsa 24 concorde alia direzione di alimentazione FA (vedi figura 3 freccia F24) in eccesso, rispetto al primo elemento 19 di riferimento fisso; extracorsa 24 che, ovviamente si manifesta nella stazione 18 di associazione tra foglio 3 e prodotto 4 e che si manifesta quindi sotto forma di un costante sopravanzo rispetto al corrispondente prodotto 4 da avvolgere che, a sua volta si trova ad essere sostanzialmente allineato con l’asse di moto dell’elevatore 16. E’ da precisarsi che per costante sopravanzo si intende che la extracorsa 24 è sempre in eccesso, rispetto all’elemento 19 di riferimento fisso, tuttavia la sua ampiezza potrà essere in generale variabile a causa delle diverse influenze determinate dagli elementi di disturbo accidentale che interessano l'alimentazione della pellicola 1 lungo l’intero suo percorso dalla bobina 27 fino alla stazione 18 operativa.
La seconda azione correttiva è intesa invece a ridurre e, ancor meglio, ad annullare completamente l’ampiezza di detta extra corsa 24 di sopravanzo mediante un arretramento relativo del foglio 3 rispetto al prodotto 4, ovvero mediante un arretramento del foglio 3 che porta quest’ultimo a ripercorrere in senso contrario una parte del percorso già descritto in fase di alimentazione (vedi freccia F24a di figura 3) e opposta al verso di alimentazione FA.
La seconda azione correttiva porta dunque al risultato di allineare il riferimento 14 del foglio 3 con l’elemento di riferimento 19 fisso della stazione 18, qualunque sia l’entità della extracorsa 24 di sopravanzo di volta in volta eseguita. Il raggiungimento di tale condizione fornirà poi il consenso alla prosecuzione del ciclo macchina, ovvero alia materiale esecuzione della fase di avvolgimento.
La riduzione dell’extra corsa 24 di sopravanzo avviene con movimentazione retrograda del foglio 3 di imballaggio attivata dalle cinghie 13 della seconda coppia, ma a velocità ridotta e sensibilmente inferiore alla velocità con cui il foglio 3 di imballaggio era stato precedentemente alimentato. Ciò risulta evidente dalla osservazione della figura 5 nella quale è schematicamente indicato un diagramma del ciclo macchina, nel quale: con al è indicato un angolo di rotazione di un master 50 di sistema cui corrisponde la movimentazione della prima coppia di cinghie 32; con a2, l’angolo di rotazione del master 50 durante il quale avviene la movimentazione veloce della seconda coppia di cinghie 33. Dell’angolo a3 si dirà poco più avanti nella presente relazione.
Una tale regolazione risulta quindi assai accurata e precisa consentendo di fatto il riallìneamento assoluto del riferimento 14: il che garantisce l’esatta centratura della stampa del foglio 3 con il prodotto 4 in tutte le condizioni reali.
Quanto all’angolo a3 di cui alla figura 5, esso rappresenta l’angolo di rotazione cui corrisponde una sosta del ciclo di imballaggio e, durante il quale può effettuarsi il recupero dell’extracorsa 24 di sopravanzo.
Pertanto, se si fa avvenire la riduzione della extra corsa 24 in sovrapposizione con una fase del ciclo macchina in cui è prevista una sosta del foglio 3 di imballaggio ne consegue l’immediato vantaggio di far sì che la regolazione non influenzi in alcun modo la durata del ciclo di imballaggio della macchina 7.
Nella figura 1, il primo elemento 19 di riferimento appare rappresentato nella posizione convenzionale, tradizionalmente posta a monte del traino 10. T uttavia il posizionamento di detto elemento 19 di riferimento può più vantaggiosamente essere attuato direttamente nella stessa stazione 18 di imballaggio.
In tal caso quindi la distanza intercorrente tra il primo 19 ed il secondo riferimento 20 fisso viene a coincidere proprio con l’extracorsa 24 stessa, come mostrato in figura 3.
Una ulteriore variante del trovato può pensarsi anche osservando che essa non è necessariamente vincolata alla presenza del secondo elemento 20 di riferimento fisso. Questo potrebbe addirittura mancare, potendosi ottenere la extra corsa 24 di sopravanzo ad esempio mediante idonea temporizzazione della segnalazione del transito del riferimento 14 nel campo di visione del secondo riferimento 20, fermo restando il fatto che il recupero della extracorsa awerrà anche in questo caso con regressione del moto del foglio 3 fino all'allineamento del riferimento 14 con il riferimento 19 o 20.
La figura 2 mostra un ulteriore esempio in cui l’apparato 40 secondo il trovato è applicato ad una macchina 7 di imballaggio preposta in questo caso al confezionamento di pacchi 6 di fogli ripiegati di carta, quali tovaglioli, asciugamani ecc.
In questo caso, a parte il diverso orientamento della stazione 18 operativa, sono poche le varianti che distinguono questo secondo caso applicativo dalla forma di attuazione di figura 1. Infatti, fermo restando il fatto che ad elementi uguali corrispondono nelle due figure 1 e 2 numeri di riferimento identici e fermo restando il fatto che ci si limiterà alla sola descrizione delle parti diverse delle due macchine, si nota che in figura 2 la seconda coppia di cinghie 33 convoglia il foglio 3 di materiale di imbaliaggio verso la stazione 18 con giacitura verticale avvalendosi anche del contributo di mezzi 42 a depressione d’aria atti a trattenere il foglio 3 in posizione idonea ad essere poi intercettato dal pacco 6 sospinto da uno spintore 17 e quindi ad essere estratto dalla stazione 18 insieme al pacco 6 da una coppia di mezzi 43 traslatori a cinghia.
II trovato così concepito è suscettibile di evidente applicazione industriale; può essere altresì oggetto di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; tutti i dettagli possono essere sostituiti, inoltre, da elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (17)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo di controllo di fase tra una pellicola (1 ; 2; 3) di materiale per imballaggio ed un prodotto (4; 6) da imballare in una macchina (7) confezionatrice automatica, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno: - una fase di alimentazione, secondo una direzione di alimentazione (FA), nella quale la pellicola (1; 2; 3) di imballaggio è alimentata con una extra corsa (24), rispetto ad un primo elemento (21) di riferimento fisso, extra corsa (24) che almeno in una stazione (18) di associazione di pellicola (1; 2; 3) e prodotto (4; 6) è costantemente in sopravanzo rispetto al corrispondente prodotto (4; 6) da imballare; ed - una successiva fase di riduzione, almeno parziale, di detta extra corsa (24) di sopravanzo, attuata mediante un corrispondente arretramento relativo della pellicola (1 ; 2; 3) rispetto al prodotto (4; 6) verso detto primo elemento (21) di riferimento fisso.
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detta fase di riduzione della extra corsa (24) di sopravanzo è attuata con movimentazione della pellicola (1 ; 2; 3) di imballaggio a velocità non superiore alla velocità con cui detta pellicola (1 ; 2; 3) di imballaggio esegue detta extra corsa (24) di sopravanzo e opposta a detta direzione di alimentazione (FA) di detta pellicola (1; 2; 3).
  3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dai fatto che detta fase dì riduzione della extra corsa (24) di sopravanzo è attuata con movimentazione della pellicola (1 ; 2; 3) di imballaggio a velocità sensibilmente inferiore alla velocità con cui detta pellicola (1 ; 2; 3) di imballaggio esegue detta extra corsa (24) di sopravanzo ed opposta a detta direzione di alimentazione (FA) di dette pellicola (1 ; 2; 3).
  4. 4. Metodo secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dai fatto che detta fase di riduzione della extra corsa (24) di sopravanzo è attuata con riferimento ad un primo elemento (19) di riferimento il quale è associato a detta stazione (18) di associazione tra pellicola (1 ; 2, 3) di imballaggio e prodotti (4, 6) da imballare.
  5. 5. Metodo secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato da! fatto che detta fase di correzione è eseguita in sovrapposizione con una corrispondente fase del ciclo operativo di detta macchina (7) cui compete una sosta della pellicola (1 ; 2; 3) di imballaggio.
  6. 6. Metodo secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detta fase di correzione è eseguita con riferimento ad un secondo elemento (25) di riferimento fisso il quale, rispetto al verso di movimento di alimentazione della pellicola (1 ; 2; 3) di imballaggio, è collocato a valle del primo elemento (19) di riferimento.
  7. 7. Metodo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato da! fatto che detta fase di correzione è eseguita con riferimento ad un secondo elemento (25) di riferimento fisso il quale è associato a detta stazione (18) di associazione tra pellicola (1 ; 2; 3) di imballaggio e prodotti (4) da imballare.
  8. 8. Metodo secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato da! fatto che detta extracorsa (24) di sopravanzo è delimitata tra punti estremi corrispondenti alle posizioni relative di detti primo (19) e secondo elemento (25) di riferimento fissi.
  9. 9. Apparato di controllo di fase tra una pellicola (1 ; 2; 3) di materiale di imballaggio ed un prodotto (4; 6) da imballare con detta pellicola {1 ; 2; 3) in una macchina (7) confezionatrice automatica, detta macchina (7) confezionatrice comprendendo: - mezzi (8; 9, 10, 11 , 12, 13) di alimentazione della pellicola (1 ; 2; 3) nei quali la pellicola (1 ; 2; 3) alimentata è prowista di un riferimento (14) di posizione integrato; - mezzi (15; 16, 17) di alimentazione dei prodotti (4; 6) da imballare - una stazione (18) di associazione di pellicola (1 ; 2; 3) e prodotti (4; 6); - mezzi (19, 20; 21) dì riferimento fissi comprendenti almeno un primo elemento (21) di riferimento cui correlare la posizione corrente del riferimento (14) integrato nel foglio (1; 2; 3), la macchina (7) confezionatrice comprendendo inoltre: - primi mezzi (22) rilevatori per rilevare la posizione corrente della pellicola (1 ; 2; 3) di imballaggio almeno rispetto al primo elemento (21) di riferimento dei detti mezzi (19, 20; 21) di riferimento fissi; - mezzi (23) di controllo dei mezzi (8; 9, 10, 11 , 12, 13) di alimentazione atti a gestire la motorizzazione di essi in subordine con gli scostamenti manifestati dal riferimento (14) della pellicola (1 ; 2; 3) rispetto ad almeno detto primo riferimento (19) fisso, ed in relazione con una desiderata concorrenza di posizione tra pellicola (1 ; 2; 3) e prodotto (4; 6) nella stazione (18) di associazione; l’apparato caratterizzandosi per il fatto che detti mezzi (8; 12) di alimentazione della pellicola (1; 2; 3) arrestano detta alimentazione della pellicola (1; 2; 3) di imballaggio in corrispondenza di una sua esecuzione di una extra corsa (24), rispetto ai primo elemento (19) di riferimento fisso, la quale pellicola (1 ; 2; 3), nella stazione (18) di associazione di pellicola (1; 2; 3) e prodotto (4; 6), è costantemente in sopravanzo rispetto al corrispondente prodotto (4; 6) da avvolgere; e i mezzi (8; 12) di alimentazione ritraggono successivamente detta pellicola (1 ; 2; 3) in modo almeno da ridurre convenientemente l'ampiezza di detta extra corsa (24) di sopravanzo precedentemente eseguita.
  10. 10. Apparato secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che la riduzione della extra corsa (24) di sopravanzo avviene con movimentazione retrograda della pellicola (1; 2; 3) di imballaggio a velocità non superiore alla velocità con cui detta pellicola (1 ; 2; 3) di imballaggio esegue detta extra corsa (24) di sopravanzo.
  11. 11. Apparato secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dai fatto che detto primo elemento (19) di riferimento fisso rispetto al quale detta extra corsa (24) di sopravanzo è determinata, è associato alla stazione (18) di associazione tra pellicola (1 ; 2, 3) di imballaggio e prodotti (4, 6) da imballare.
  12. 12. Apparato secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detti mezzi (15; 16, 17) di alimentazione eseguono la movimentazione retrograda della pellicola (1 ; 2; 3) di imballaggio in sovrapposizione con una corrispondente fase del ciclo operativo di detta macchina (7) cui compete una sosta della pellicola (1 ; 2; 3) di imballaggio.
  13. 13. Apparato secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detti mezzi (19, 20; 21 , 25) di riferimento fissi comprendono un secondo elemento (25) di riferimento fisso collocato a valle di detto primo elemento (19) di riferimento fisso rispetto al verso di movimento di alimentazione della pellicola (1; 2; 3) di imballaggio.
  14. 14. Apparato secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che detto secondo elemento (25) di riferimento fisso è associato a detta stazione (18) di associazione tra pellìcola (1; 2; 3) di imballaggio e prodotti (4; 6) da imballare.
  15. 15. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 9 a 14, caratterizzato dal fatto che detta extracorsa (24) di sopravanzo è delimitata dalle posizioni relative di detti primo (19) e secondo elemento (25) di riferimento fissi relative al movimento di alimentazione.
  16. 16. Metodo ed apparato secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detta macchina (7) di imballaggio è preposta a! confezionamento di detti prodotti (4) conformati in forma di rotoli di carta per uso igienico o domestico.
  17. 17. Metodo ed apparato secondo una delle precedenti rivendicazioni da 1 a 15, caratterizzato dal fatto che detta macchina (7) di imballaggio è preposta al confezionamento di detti prodotti (6) conformati in forma di pacchi di fogli di carta per uso igienico o domestico
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ITBO20070560 ITBO20070560A1 (it) 2007-08-03 2007-08-03 Metodo ed apparato per il controllo di fase, in una macchina confezionatrice, tra una pellicola di materiale di imballaggio ed un corrispondente prodotto da imballare.

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