ITBO20070178A1 - Dispositivo per il prelievo di articoli da una stazione di alimentazione e per il deposito degli stessi in corrispondenti alveoli di un nastro alveolato - Google Patents

Dispositivo per il prelievo di articoli da una stazione di alimentazione e per il deposito degli stessi in corrispondenti alveoli di un nastro alveolato Download PDF

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ITBO20070178A1 IT000178A ITBO20070178A ITBO20070178A1 IT BO20070178 A1 ITBO20070178 A1 IT BO20070178A1 IT 000178 A IT000178 A IT 000178A IT BO20070178 A ITBO20070178 A IT BO20070178A IT BO20070178 A1 ITBO20070178 A1 IT BO20070178A1
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Description

DISPOSITIVO PER IL PRELIEVO DI ARTICOLI DA UNA STAZIONE DI ALIMENTAZIONE E PER IL DEPOSITO DEGLI STESSI IN CORRISPONDENTI ALVEOLI DI UN NASTRO ALVEOLATO
DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
L’invenzione si inserisce nel settore tecnico delle macchine automatiche, a passo o in continuo, preposte al confezionamento di prodotti tipo pastiglie, compresse e simili entro gli alveoli di un nastro termoformato, per ottenere le cosiddette confezioni “blister”.
Nelle suddette macchine, note anche dai tecnici del settore come “blisteratrici”, secondo uno schema costruttivo abbastanza comune a molte realizzazioni, è prevista una prima linea operativa nella quale il nastro, liscio, viene svolto da una bobina e condotto in una stazione di formatura in cui sono realizzati gli alveoli, per stampaggio termoplastico; il nastro termoformato prosegue quindi verso una stazione di riempimento in cui i prodotti sono selezionati, ordinati ed alimentati ad organi di inserimento, che provvedono a riempire ogni alveolo, solitamente un solo prodotto per alveolo.
A valle della stazione di riempimento sono previste ulteriori stazioni nelle quali il nastro termoformato, con gli alveoli pieni, viene sigillato, controllato, tranciato per separare un blister dall’altro; i blister conformi sono quindi alimentati verso una stazione d’uscita, mentre quelli difettosi sono deviati in una stazione di scarto. Nella macchina blisteratrice riveste particolare importanza la stazione di riempimento, ed in particolare la soluzione tecnica utilizzata per realizzare i citati organi di inserimento.
Sono note varie forme di realizzazione per i citati organi di inserimento.
Una soluzione nota prevede di disporre immediatamente al disopra del nastro alveolato una sorta di vaschetta aperta sul fondo, nella quale i prodotti sono alimentati in esubero e sono indotti ad entrare nei sottostanti alveoli in transito, per gravità e con l’ausilio di mezzi atti a garantire l’ingresso di un solo prodotto per alveolo, la sua corretta disposizione all’interno dello stesso e una preferita distribuzione degli articoli nella vaschetta, in quantità maggiore a monte e minore a valle.
Tale soluzione ha il vantaggio di non prevedere particolari organi a formato né per quanto riguarda il prodotto né per la disposizione o l’orientamento degli alveoli nel blister, per cui non sono necessarie sostituzioni di componenti al variare del formato e della dislocazione degli alveoli.
L’inserimento del prodotto negli alveoli, si è rivelato migliore con forme discoidali rispetto a quelle oblunghe; in quest’ultimo caso le difficoltà di inserimento aumentano se gli alveoli hanno disposizione trasversale rispetto alla direzione di avanzamento del nastro termoformato; inoltre, l’accentuato rimescolamento del prodotto nella vaschetta è risultato nocivo per l’integrità di alcuni tipi di compresse più friabili di altre.
Una ulteriore soluzione nota descrive come ordinare i prodotti verso una serie di canali di discesa, disposti allineati con le corrispondenti file di alveoli in sottostante transito e sfocianti a filo della facciata superiore del nastro termoformato.
In ciascun canale viene a formarsi una fila di prodotti che viene trattenuta, in fondo, dal nastro termoformato stesso, nelle zone tra un alveolo e l’altro, mentre è consentito il rilascio di un prodotto, per gravità, al passaggio di ognuna delle concavità definenti gli stessi alveoli.
In varianti realizzative di quest’ultima soluzione, sono previsti organi d’intercettazione alla base delle file di prodotti nei canali di discesa, aperti in relazione di fase con il passaggio degli alveoli.
Tale soluzione necessita di un complesso sistema di piani vibranti per l’alimentazione dei canali di discesa, realizzati a formato, quindi da sostituire ad ogni cambio di prodotto.
La conformazione dei canali, specifica per ogni prodotto, non evita che, talvolta, si possano verificare incagli dei prodotti con conseguente arresto della discesa, più o meno frequenti secondo la forma dei prodotti medesimi; inoltre, la medesima soluzione presenta maggiore funzionalità, con forme oblunghe di prodotto, se gli alveoli sono disposti parallelamente alla direzione di avanzamento del nastro termoformato.
Un’altra soluzione insegna ad utilizzare un nastro “master” nel quale sono realizzati alveoli aventi la stessa forma e disposizione di quelli del nastro termoformato.
Il nastro “master” si sviluppa con percorso ad anello chiuso in cui sono definiti un ramo superiore ed uno inferiore, con quest’ultimo disposto contraffacciato al disopra del nastro termoformato, in opportuna relazione di fase con lo stesso, in modo che i rispettivi alveoli risultino mutuamente allineati nella zona di percorso comune.
I prodotti sono inseriti negli alveoli del nastro “master” in corrispondenza del relativo ramo superiore; detti alveoli sono forati alla base e sono posti in comunicazione con una sorgente del vuoto che li pone in depressione, così da trattenere i prodotti inseriti sia nel tratto curvo di raccordo che in una parte del ramo inferiore, sino ad un prefissato punto in cui l’aspirazione viene interrotta consentendo ai prodotti di cadere nei corrispondenti sottostanti alveoli del nastro termoformato.
E’ altresì previsto (vedasi WO2005/075293) di utilizzare un nastro “master” con alveoli a formato, in questo caso disposto a fianco del nastro alveolato, perpendicolarmente a quest’ultimo.
I prodotti sono inseriti negli alveoli del nastro “master” in corrispondenza della zona di questo più lontana dal nastro termoformato e quando giungono nella zona più vicina sono prelevati, in aspirazione, mediante una testa avente organi di presa multipli, portata da un braccio robotizzato in grado di trasferirla sul nastro termoformato per consentire il deposito dei prodotti negli alveoli di quest’ultimo. Se il nastro termoformato è azionato in continuo, il braccio robotizzato è in grado di movimentare opportunamente la testa per inseguire lo stesso nastro, per un tratto sufficiente a consentire lo scarico dei prodotti.
Le soluzioni con il nastro “master”, dal canto loro, hanno il vantaggio di preparare al meglio i prodotti per l’inserimento nei rispettivi alveoli, portando fuori linea le problematiche che possono riguardare particolari forme dei prodotti e/o disposizione degli alveoli sul nastro termoformato, che possono portare a difficoltà di inserimento, limitando con ciò il pericolo di avere blister difettosi; il lato negativo di questo risiede in una maggiore complessità degli organi, nel loro costo elevato e nell’eccessiva “rigidità” del sistema, che costringe ad interventi lunghi e laboriosi per adeguare la macchina al cambio formato dei prodotti e/o dei blister.
Le citate soluzioni note, pertanto, presentano aspetti vantaggiosi ed altri svantaggiosi che, di volta in volta, rendono preferibile l’una o l’altra in funzione della particolare applicazione; viene però a mancare, in ciascuna, una sufficiente flessibilità operativa necessaria per sfruttare al meglio la macchina al variare delle produzioni richieste, in particolare al variare del formato degli articoli e della mutua disposizione degli alveoli nel nastro alveolato.
Le soluzioni di cui sopra possono essere utilizzate sia con macchine azionate a passo che in continuo; la velocità di queste ultime rappresenta una ulteriore variabile che può modificare, in maniera evidentemente diversa l’una dall’altra, la funzionalità operativa di dette soluzioni.
Scopo della presente invenzione è perciò quello di proporre un dispositivo per il prelievo di articoli da una stazione di alimentazione e per il deposito degli stessi in corrispondenti alveoli di un nastro alveolato, conformato in modo che il suo funzionamento non sia influenzato dalla forma dei prodotti e/o della disposizione degli alveoli sul relativo blister.
Ancora uno scopo dell’invenzione riguarda la volontà di proporre un dispositivo che offra un funzionamento ottimale anche con elevate velocità operative della macchina blisteratrice a cui è associato, contribuendo in modo significativo a garantire l’affidabilità di quest’ultima.
Un altro scopo dell’invenzione consiste nel proporre un dispositivo costituito da un numero limitato di organi e, tra questi, minimizzare quelli a formato, così da ottenere un’elevata flessibilità con costi di realizzazione il più possibile limitati. Le caratteristiche dell’invenzione saranno rese evidenti nella seguente descrizione di preferite forme di realizzazione del dispositivo in oggetto, in accordo con quanto riportato nelle rivendicazioni e con l’ausilio delle allegate tavole di disegno, nelle quali:
• la Fig. 1 illustra una vista schematica in pianta di una testa operativa del dispositivo, in una prima forma di realizzazione, durante una fase di prelievo degli articoli, e di una porzione di nastro termoformato con alveoli da riempire; • la Fig.2 illustra, in scala ingrandita, una sezione della testa secondo il piano II-II di Fig.1;
• la Fig. 3 illustra parzialmente, in scala ulteriormente ingrandita, un’unità di presa del dispositivo, in sezione verticale;
• la Fig. 4 illustra, in una vista simile alla Fig. 1, la testa operativa in una fase di riempimento degli alveoli di un blister;
• la Fig.5 illustra, in scala ingrandita, una sezione secondo il piano V-V di Fig.4; • la Fig.6 illustra, in scala ingrandita, una vista simile alla Fig.1, con la testa del dispositivo resa conforme ad un tipo di articolo e ad una particolare disposizione degli alveoli;
• la Fig. 7 illustra una vista analoga alla Fig. 6, con la testa del dispositivo resa conforme allo stesso tipo di articolo di detta Fig.6 ma con diversa disposizione degli alveoli;
• la Fig.8 illustra, in vista prospettica, un’unità di presa del dispositivo di cui alle Figg. 6 e 7;
• la Fig. 9 illustra una vista simile alle Figg. 6, 7, con il dispositivo in una seconda forma di realizzazione;
• le Figg.10 e 11 illustrano altrettante sezioni secondo il piano X-X di Fig.9, con il dispositivo in due fasi operative successive;
• le Figg. 12 e 13 illustrano, con viste simili alla Fig. 9, una terza forma di realizzazione del dispositivo, in due fasi operative del prelievo degli articoli ; • la Fig.14 illustra una vista in sezione secondo il piano XIV-XIV di Fig.13;
• la Fig. 15 illustra, in scala ingrandita, una sezione secondo il piano XV-XV di Fig. 14;
• la Fig. 16 illustra, secondo la stessa vista di Fig. 14, la testa del dispositivo in una fase di riempimento degli alveoli di un blister;
• le Figg. 17, 18, 19 illustrano, con viste simili alla Fig. 9, una quarta forma di realizzazione del dispositivo, a due teste operative, in successive fasi per il riempimento di un blister con alveoli di due forme diverse per due articoli diversi.
Con riferimento alle figure da 1 a 8, è stato indicato con 100 il dispositivo in oggetto, nel suo complesso, in una prima forma di realizzazione.
Con riferimento alle figure da 9 a 11 il dispositivo, in una seconda forma di realizzazione, è stato indicato con 200.
Con riferimento alle figure da 12 a 16 il dispositivo, in una terza forma di realizzazione, è stato indicato con 300.
Con riferimento alle figure da 17 a 19 il dispositivo, in una quarta forma di realizzazione, è stato indicato con 400.
Il dispositivo, in una qualsiasi delle forme di realizzazione sopra indicate e nel seguito descritte, è destinato, preferibilmente, ad essere associato ad una macchina blisteratrice del tipo noto citata in premessa, non illustrata in dettaglio, nella quale è prevista una linea di trasporto L atta a far avanzare un nastro alveolato termoformato 1 sino ad una stazione di riempimento SR, in cui il dispositivo opera l’inserimento di articoli 2, ad esempio compresse, pastiglie o simili, in corrispondenti alveoli 11, realizzati nel nastro termoformato 1 con ordine prestabilito, a definire una successione di porzioni 10 di nastro alveolato, nel seguito indicate come confezioni blister, o semplicemente blister, individuati nelle figure, per maggiore chiarezza, da linee tratteggiate di separazione.
A valle della stazione di riempimento SR sono previste, in modo noto, ulteriori stazioni, non illustrate, nelle quali il nastro termoformato 1, con gli alveoli 11 pieni, viene controllato, sigillato e tranciato per separare un blister 10 dall’altro.
Per semplicità di descrizione ed illustrazione, si è considerata una macchina blisteratrice azionata a passo; ogni blister 10, quindi, sosta nella stazione di riempimento SR il tempo necessario all’attuazione, mediante il dispositivo, delle fasi operative.
Il dispositivo 100, nella prima forma di realizzazione, comprende una testa operativa 101 provvista di un gruppo di unità di presa a depressione 102 sviluppate verso il basso con asse verticale e costituite, ciascuna, da un corpo allungato nella cui estremità inferiore è sagomata una sede 102A, comunicante con un condotto aspirante 102B realizzato assialmente nel corpo della relativa unità di presa 102 (Figg.2, 3).
I condotti aspiranti 102B sono collegati a organi d’intercettazione (o di consenso), non illustrati, la cui apertura/chiusura rispettivamente consente/impedisce il collegamento della stessa unità 102 con una sorgente del vuoto, esterna alla testa operativa 101, anch’essa non illustrata.
Ogni sede 102A è sagomata a formato per ricevere e trattenere un corrispondente articolo 2 con assetto ed orientamento prefissato.
Le unità di presa 102 vincolate alla testa operativa 101 mediante organi di collegamento 103, sono mutuamente disposte a definire, secondo un piano orizzontale, una mappatura conforme alla mappatura degli alveoli di un corrispondente blister.
Nella prima forma di realizzazione del dispositivo 100 è previsto un numero di unità di presa 102 pari a quello degli alveoli 11 di ogni blister, con gli organi di collegamento 103 di tipo fisso, costituiti, ad esempio, da una placca a cui le stesse unità di presa 102 sono rese solidali.
L’esempio di cui alle figure da 1 a 5 è riferito ad articoli 2 di forma discoidale, con i fianchi bombati, da inserire, con assetto disteso, in sei alveoli 11 a pianta circolare, previsti in ogni blister 10, mediante un gruppo di altrettante unità di presa 102.
Per tali articoli 2 le sedi 102A sono sagomate in modo complementare ad uno di detti fianchi bombati (si veda in particolare la Fig. 3) mentre non è necessario prevedere una prefissata posizione angolare dei corpi delle unità di presa 102 per definire un particolare orientamento dell’articolo 2 sul piano orizzontale.
L’esempio di cui alle figure da 6 a 8 è riferito ad articoli 2 di forma oblunga, con sezione trasversale rotonda, da inserire, con assetto disteso, in alveoli 11 a pianta oblunga, previsti in ogni blister 10.
Per questi ultimi articoli 2 le sedi 102A sono sagomate in modo da accoppiarsi con la parte superiore dell’articolo 2, quando questo è in assetto disteso, definendone l’orientamento sul piano orizzontale (si veda in particolare la Fig. 8), mentre il corpo di ciascuna unità di presa 102 è disposto con una posizione angolare tale che la relativa sede 102A abbia uguale orientamento rispetto a quello del corrispondente alveolo 11 sul blister 10.
Nella Fig. 6 è illustrato il caso in cui sono previsti sei alveoli 11, disposti con uno stesso orientamento diagonale rispetto al blister 10; a lato del nastro termoformato 1 è visibile, in pianta, la testa operativa 101 con le sei unità di presa 102 orientate in modo che le relative sedi 102A abbiano la stessa inclinazione diagonale degli alveoli 11 (linee tratteggiate).
Nella Fig. 7 è illustrato un altro caso, nel quale sono previsti otto alveoli 11, di cui quattro centrali disposti a croce e quattro d’angolo con orientamento diagonale; analogamente, a lato del nastro termoformato 1 è visibile, in pianta, la testa operativa 101, con le otto unità di presa 102 aventi posizione ed orientamento conforme a quello degli alveoli 11 (linee tratteggiate).
Organi di movimentazione 104, portano la testa operativa 101 e la movimentano secondo corse di andata e di ritorno, rispettivamente da una stazione di alimentazione o prelievo P degli articoli 2 (Figg.1, 2, 6, 7) ad una di rilascio R degli stessi, in corrispondenza del citato blister 10 (Figg.4, 5), e viceversa.
Gli organi di movimentazione 104, di cui è rappresentata schematicamente la sola porzione terminale nella Fig. 2, sono di tipo sostanzialmente noto e sono costituiti, ad esempio, da un braccio robotizzato ad assi cartesiani oppure antropomorfo, dotato di idonei movimenti controllati elettronicamente, in accordo con le modalità di avanzamento del nastro termoformato 1.
Nella prima forma di realizzazione, la stazione di prelievo P è definita da una vasca 105 (Figg. 1, 2, 4) in cui gli articoli 2 sono disposti alla rinfusa e nella quale sono previsti organi, non illustrati, atti a mantenere un prefissato livello degli articoli 2, il più possibile omogeneo nelle varie zone della stessa vasca 105.
Il funzionamento del dispositivo 100 prevede una prima fase in cui la testa operativa 101 viene posizionata, dagli organi di movimentazione 104, in corrispondenza della stazione di prelievo P ed abbassata nella vasca 105 in modo che le unità di presa 102 si “immergano” nel cumulo degli articoli 2 (Figg. 1 e 2), con gli organi d’intercettazione dei condotti aspiranti 102B aperti.
Gli organi di movimentazione 104, a questo punto, imprimono alla testa operativa 101 uno o più movimenti orizzontali, di ampiezza e verso prefissati (frecce F nella Fig. 2), per agevolare l’impegno spontaneo, per aspirazione, di un corrispondente articolo 2 in ciascuna sede 102A (Figg.2 e 3).
Dopo un tempo prestabilito, la testa 101 viene sollevata e trasferita nella stazione di rilascio R, insieme agli articoli 2 trattenuti per aspirazione dalle relative unità di presa 102 (Fig.4).
La chiusura degli organi d’intercettazione, con il conseguente ripristino della pressione atmosferica nei condotti 102B, determina il disimpegno degli articoli 2 dalle sedi 102A e la caduta degli stessi, entro i corrispondenti sottostanti alveoli 11 (Fig. 5).
Nel caso in cui il dispositivo 100 sia associato a macchine blisteratrici con avanzamento continuo del nastro termoformato 1, gli organi di movimentazione 104 devono consentire alla testa 101 una corsa d’inseguimento del blister 10 tale da consentire lo scarico degli articoli 2 negli alveoli 11.
Il dispositivo 100 può comprendere mezzi di controllo, non illustrati, atti a verificare che tutte le sedi 102A abbiano prelevato un corrispondente articolo 2, garantendo perciò il riempimento di tutti gli alveoli 11; detti mezzi possono essere, ad esempio, associati a ciascuna unità di presa 102 e determinare la presenza o meno dell’articolo 2 mediante misurazione della depressione esistente nel condotto aspirante 102B.
Il dispositivo 200, nella seconda forma di realizzazione, comprende i medesimi organi sopra descritti con riferimento alla prima forma di realizzazione, rispetto alla quale differisce unicamente per la presenza di organi convogliatori 201 atti ad interporsi tra la testa operativa 101 ed il blister 10, nella fase di riempimento degli alveoli 11, per guidare gli articoli 2 scaricati dalle unità di presa 102 ed eventualmente correggerne errati orientamenti, così da renderli conformi a quelli dei sottostanti alveoli 11.
I citati organi convogliatori 201 sono costituiti, ad esempio, da una piastra in cui sono realizzati condotti ad imbuto 202, coassiali con gli alveoli 11, aventi ciascuno la relativa sezione superiore d’imbocco 202A, preferibilmente circolare, di area adeguatamente maggiore a quella della corrispondente unità di presa 102, e la sezione inferiore d’uscita 202B sagomata a formato in accordo con l’alveolo 11 e con l’orientamento di questo sul piano orizzontale.
La piastra 201 è disposta al disopra del blister 10, nella stazione di rilascio R, e, secondo una preferita soluzione costruttiva, viene associata a mezzi d’azionamento, non illustrati, atti ad abbassarla in una posizione di lavoro W, in cui le citate sezioni inferiori d’uscita 202B sono il più possibile vicine agli alveoli 11 (Fig. 10), ed a sollevarla in una posizione di riposo Y, scostata dal nastro termoformato 1 (Fig.11).
La seconda forma di realizzazione è rivolta, prevalentemente, all’inserimento di articoli 2 di forma oblunga, ad esempio simili a quelli di cui alle Figg. 6, 7, 8, per i quali può essere più probabile una presa non perfettamente centrata nella sede 102A, da parte di una o più unità 102 (si veda a tal proposito, la Fig. 10). Il funzionamento del dispositivo 200, nella citata seconda forma di realizzazione, è del tutto simile al precedente per quanto riguarda la fase di prelievo degli articoli 2 dalla postazione P; la testa 101 viene quindi spostata in corrispondenza della stazione di rilascio R, ad una quota tale che gli articoli 2, anche se non presi in modo corretto, restino al disopra della piastra 201, con quest’ultima predisposta nella citata posizione di lavoro W (si veda ancora la Fig.10).
Gli articoli 2, rilasciati dalle unità di presa 102, imboccano i corrispondenti condotti ad imbuto 202 e raggiungono, per gravità, i sottostanti alveoli 10, adeguando eventuali errati orientamenti per inserirsi in questi ultimi.
In relazione di fase con la corsa di ritorno della testa operativa 101, la piastra 201 viene sollevata nella sua posizione di riposo Y (Fig. 11) per consentire al nastro termoformato 1 di avanzare senza pericoli di strisciamento.
Il dispositivo 300, nella terza forma di realizzazione, comprende i medesimi organi sopra descritti con riferimento alla prima forma di realizzazione, rispetto alla quale differisce per:
− la stazione di prelievo P, nella quale è previsto, in luogo della vasca 105, un alimentatore 305 nel quale gli articoli 2 sono ordinati, l’uno a ridosso dell’altro, su file parallele aventi lo stesso interasse delle file di alveoli 11 di ciascun blister 10, considerate in direzione trasversale alla direzione di avanzamento del nastro termoformato 1, con le dette file di articoli 2 mantenute a riscontro di una battuta anteriore 305A del citato alimentatore 305 (Figg.12, 14);
− la conformazione delle unità di presa 302, che devono presentare, nella direzione di sviluppo delle file di articoli 2, una dimensione inferiore a quella di questi ultimi, nella stessa direzione (Figg.13, 14);
− la conformazione degli organi di collegamento 303, non più di tipo fisso, ma dotati di mezzi motorizzati, non illustrati in dettaglio, ad esempio a slitta, atti a variare l’interasse delle relative unità di presa 302, secondo le direzioni di sviluppo delle rispettive file di articoli 2, tra un valore minimo, corrispondente a quello degli articoli 2 mutuamente addossati (Fig.13 e linee tratteggiate in Fig. 14), ed uno massimo, corrispondente a quello degli alveoli 11 nella citata direzione trasversale al nastro termoformato 1 (Fig. 16 e linee continue in Fig. 14).
Il funzionamento del dispositivo 300, nella terza forma di realizzazione, prevede che quando la testa operativa 101, al termine della sua corsa di ritorno, giunge in corrispondenza della stazione di prelievo P, gli organi di collegamento 303 abbiano predisposto le unità di presa 302 nella posizione di interasse minimo, per consentire loro, in seguito all’abbassamento della stessa testa 101, di prelevare, dalla testa di ogni fila dell’alimentatore 305, un corrispondente numero di articoli 2 (Fig. 13 e linee tratteggiate in Fig.14).
In relazione di fase con il sollevamento della testa 101, i detti organi di collegamento 303 provvedono a distanziare nuovamente le unità di presa 302 al valore corrispondente all’interasse degli alveoli 11 (Fig.14).
Successivamente, con modalità analoghe a quanto già detto, la testa operativa 101 compie la sua corsa di andata verso la stazione di rilascio R per depositare gli articoli 2 nei corrispondenti alveoli 11.
Nelle figure da 12 a 16 è illustrata una condizione in cui gli alveoli 11 sono orientati perpendicolarmente al nastro termoformato 1; per orientamenti diversi degli alveoli 11, è possibile utilizzare proficuamente gli organi convogliatori 201 descritti con riferimento a detta seconda forma di realizzazione.
Il dispositivo 400, nella quarta forma di realizzazione, è destinato al riempimento di blister 10 con primi e secondi articoli 2A, 2B aventi caratteristiche diverse, ad esempio come forma e/o come colore.
In ogni blister 10, conseguentemente, sono previsti primi alveoli 11A, atti a ricevere i primi articoli 2A, e secondi alveoli 2B, previsti per detti secondi articoli 2B.
Il riempimento dei citati primi e secondi alveoli 11A, 11B, è effettuato mediante due teste operative 401A, 401B disposte in serie, rispettivamente prima e seconda, ciascuna delle quali associata ad organi che possono essere, in alternativa, simili a quanto descritto con riferimento alle citate prima, seconda e terza forma di realizzazione; per semplicità di rappresentazione, nelle Figg. 17, 18, 19 si è considerata una condizione di similitudine con la prima forma di realizzazione. Come chiaramente deducibile dalle suddette figure, quindi, la prima testa operativa 401A, con relative unità di presa 402, debitamente dislocate ed orientate, provvede ad inserire i primi articoli 2A nei corrispondenti primi alveoli 11A, mentre la seconda testa 401B, posizionata a valle, provvede ad inserire i secondi articoli 2B nei restanti secondi alveoli 11B.
Ovviamente è possibile prevedere un numero di teste superiore a due se gli articoli da inserire nello stesso blister sono, a loro volta, più di due.
In ulteriori varianti realizzative non illustrate, riferite ad ognuna delle forme di realizzazione sin qui descritte, è previsto che il dispositivo 100, 200, 300, 400 disponga di organi multipli per riempire, contemporaneamente, più di un blister per ogni ciclo operativo.
Da quanto sopra detto, risultano evidenti le vantaggiose caratteristiche del dispositivo proposto, in particolare per quanto riguarda la funzionalità e la versatilità d’uso, che restano costanti indipendentemente dalla forma degli articoli e/o dalla disposizione degli alveoli sul relativo blister.
Grazie a detta flessibilità operativa del dispositivo, è possibile adattare facilmente ogni macchina blisteratrice a diversi formati, sia di prodotto che di confezione blister, mantenendo un alto standard di affidabilità, incrementando, in tal modo, le possibilità di sfruttamento della macchina stessa.
Un altro vantaggio, derivante dalla conformazione del dispositivo, riguarda il ridotto numero dei componenti a formato, cioè le unità di presa e gli organi di posizionamento, che, in pratica, possono costituire un unico insieme sostituibile con una sola, rapida, operazione.
L’idea di soluzione alla base del dispositivo in oggetto, sia nelle forme di realizzazione indicate a titolo di esempio che in altre possibili non descritte, permette di ottenere prestazioni ottimali per diversi modelli di blisteratrici, anche per quelle operanti ad elevate velocità.
Le peculiarità del dispositivo proposto, consentono di riempire blister aventi, al limite, tutti i rispettivi alveoli di forma diversa per altrettanti differenti articoli, orientati a piacere; queste condizioni risultano improponibili con le soluzioni note, se non a prezzo di enormi complicazioni, con aumento di ingombri e costi.
La possibilità appena enunciata permette di abbinare articoli diversi nel medesimo blister, ad esempio per particolari cicli terapeutici, con evidenti vantaggi, commerciali per il produttore e pratici per il consumatore.
Il dispositivo sopra descritto, in sostanza, è costituito da pochi elementi di semplice concezione, di costo limitato, movimentati tramite organi (bracci robotizzati) ampiamente collaudati, i quali hanno un costo in sé non trascurabile, però già definito, non soggetto a imprevedibili aumenti nel corso della sperimentazione e sicuramente congruo rispetto alle prestazioni offerte.
Si intende comunque che quanto sopra detto ha valore esemplificativo e non limitativo, pertanto al dispositivo, in una qualsiasi delle forme di realizzazione indicate, ovvero in altre, potranno essere introdotte modifiche di dettaglio, per ragioni costruttive e/o funzionali, che si considerano sin d’ora rientranti nel medesimo ambito protettivo definito dalle sottoriportate rivendicazioni.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo per il prelievo di articoli da una stazione di alimentazione articoli e per il deposito degli stessi in corrispondenti alveoli di un nastro alveolato, caratterizzato dal fatto di comprendere: almeno un gruppo di unità di presa a depressione 102, 302, 402, ciascuna delle quali sagomata a formato, per ricevere e trattenere un corrispondente articolo 2 con assetto ed orientamento prefissati; organi di collegamento 103, 303 di dette unità di presa ad una testa operativa 101, 401A , 401B, definenti per le stesse unità di presa una mappatura conforme a quella di corrispondenti alveoli 11, 11A, 11B previste in detto nastro alveolato 1; organi 104 per la movimentazione di detta testa operativa secondo corse di andata e ritorno, rispettivamente tra detta stazione P di alimentazione articoli 2 ad una stazione di rilascio R di questi ultimi nei citati corrispondenti alveoli del nastro alveolato; organi di consenso, attivati in relazione di fase con detti organi di movimentazione 10, previsti per attivare tali unità di presa in detta stazione di alimentazione, con aggancio di altrettanti articoli mediante le stesse unità, e per disattivare le stesse unità in detta stazione di rilascio con disimpegno di detti articoli da queste ultime e loro caduta nei sottostanti citati corrispondenti alveoli del nastro alveolato.
  2. 2) Dispositivo secondo la riv.1, caratterizzato dal fatto che è previsto un numero di unità di presa pari agli alveoli di una confezione blister di detto nastro alveolato, e dal fatto che la mappatura di detta unità di presa è conforme a quella degli alveoli di detta confezione blister.
  3. 3) Dispositivo secondo la riv. 1, caratterizzato dal fatto che sono previste teste operative 401A, 402B, disposte in serie, provviste di relativi gruppi di unità di presa 402 e destinate ad inserire, in tempi successivi, articoli 2A, 2B, diversi tra loro, in corrispondenti alveoli 11A, 11B di detto nastro alveolato.
  4. 4) Dispositivo secondo la riv. 3, caratterizzato dal fatto che i citati alveoli definiscono una confezione blister.
  5. 5) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di prevedere organi convogliatori 201 atti ad interporsi tra una relativa testa operativa 101, 401A, 401B ed il citato nastro alveolato 10, in un tempo precedente al riempimento di detti alveoli, previsto per guidare gli articoli 2, 2A, 2B, rilasciati dalle suddette unità di presa 102, 302, 402, ad assumere un prefissato orientamento sul piano orizzontale, conforme a quello di relativi sottostanti alveoli 11, 11A, 11B di detto blister 10.
  6. 6) Dispositivo secondo la riv. 5, caratterizzato dal fatto che detti organi convogliatori 201 sono costituiti da una piastra in cui sono realizzati condotti ad imbuto 202, coassiali con detti alveoli 11, 11A, 11B, aventi ciascuno la relativa sezione superiore d’imbocco 202A di area maggiore a quella di una corrispondente unità di presa 102, 302, 402, e la sezione inferiore d’uscita 202B sagomata a formato in accordo con il relativo alveolo 11, 11A, 11B e con l’orientamento di questo rispetto ad un piano orizzontale.
  7. 7) Dispositivo secondo la riv. 5 o 6, caratterizzato dal fatto che detti organi convogliatori 201 sono associati a mezzi d’azionamento atti a definire, per gli stessi, una posizione abbassata di lavoro W, in cui le citate sezioni inferiori d’uscita 202B sono immediatamente al disopra di detti alveoli 11, 11A, 11B, ed una sollevata di riposo Y, in cui le stesse sezioni 202B sono distanziate da questi ultimi.
  8. 8) Dispositivo secondo la riv. 1 o 2 o 3 o 4 o 5 o 6, caratterizzato dal fatto che le dette unità di presa 102, 302, 402 comprendono, ciascuna, un corpo allungato, sviluppato verso il basso con asse verticale e sagomato inferiormente a definire una sede 102A avente forma e dimensione conformi alla forma e dimensione di detti articoli 2, 2A, 2B, ed orientamento su un piano orizzontale corrispondente a quello di un rispettivo alveolo 11, 11A, 11B del citato nastro alveolato 10.
  9. 9) Dispositivo secondo la riv. 8, caratterizzato dal fatto che nel corpo di dette unità di presa sono realizzati altrettanti condotti longitudinali che sfociano in corrispondenza di dette sedi 102A e risultano interessati da detti organi di consenso.
  10. 10) Dispositivo secondo la riv. 1, caratterizzato dal fatto che i citati organi di collegamento 103 sono di tipo fisso e recano solidali il detto gruppo di unità di presa 102, 402.
  11. 11) Dispositivo secondo la riv.1, caratterizzato dal fatto che nella citata stazione di alimentazione P è prevista almeno una vasca 105 in cui detti articoli 2, 2A, 2B sono disposti alla rinfusa, a definire un cumulo nel quale le citate unità di presa a depressione 102, 302, 402, portate dalla relativa testa operativa azionata da detti organi di movimentazione 104 sono atte ad introdursi parzialmente.
  12. 12) Dispositivo secondo la riv. 11, caratterizzato dal fatto che in detta vasca 105 sono previsti organi atti a mantenere un prefissato livello di detti articoli 2, 2A, 2B, omogeneo nelle varie zone della stessa vasca 105 13) Dispositivo secondo la riv. 11, caratterizzato dal fatto che i citati organi di movimentazione 104 sono atti ad imprimere, a detta testa operativa 101, 401A, 401B, movimenti orizzontali di ampiezza e verso prefissati, in relazione di fase con l’introduzione delle citate unità di presa 102, 302, 402 nel cumulo di articoli 2, 2A, 2B per agevolare il detto impegno spontaneo di questi ultimi nelle citate sedi 102A. 14) Dispositivo secondo la riv. 1 o 13, caratterizzato dal fatto che detti organi di movimentazione 104 sono costituiti da almeno un braccio robotizzato ad assi cartesiani con movimenti controllati elettronicamente. 15) Dispositivo secondo la riv. 1 o 13, caratterizzato dal fatto che detti organi di movimentazione 104 sono costituiti da almeno un braccio robotizzato a movimenti antropomorfi controllati elettronicamente. 16) Dispositivo secondo la riv. 1 o 2 o 3, caratterizzato dal fatto che nella citata stazione di alimentazione P è previsto almeno un alimentatore 305 nel quale detti articoli 2, 2A, 2B sono ordinati, l’uno a ridosso dell’altro, su file parallele aventi lo stesso interasse di file dei citati alveoli 11, 11A, 11B presenti in detto nastro alveolato 10, con le dette file di articoli 2, 2A, 2B mantenute a riscontro di una battuta anteriore 305A presente nello stesso alimentatore 305. 17) Dispositivo secondo la riv. 16, caratterizzato dal fatto che i citati organi di collegamento 303 sono dotati di mezzi motorizzati, atti a variare l’interasse delle relative unità di presa 302, secondo le direzioni di sviluppo delle rispettive file di articoli 2, 2A, 2B nei suddetti alimentatore 305 e nastro alveolato 10, tra un valore minimo, corrispondente a quello degli stessi articoli 2, 2A, 2B, mutuamente addossati in detto alimentatore 305, ed uno massimo, corrispondente a quello dei citati alveoli 11, 11A, 11B nel medesimo nastro alveolato 10. 18) Dispositivo secondo la riv.17, caratterizzato dal fatto che le dette unità di presa 302 presentano, nella direzione di sviluppo delle citate file di articoli 2, 2A, 2B nell’alimentatore 305, una dimensione inferiore a quella di questi ultimi, nella stessa direzione. 19) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che sono previsti mezzi di controllo, associati alla testa operativa 101 atti a verificare la presenza, nelle unità di presa 102, 302, 402 di un corrispondente articolo 2, 2A, 2B, successivamente a detta fase di prelievo. 20) Dispositivo secondo la riv. 19, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di controllo sono del tipo a misurazione di depressione.
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