ITBO20060385A1 - Dispositivo a bassa inerzia per rilevare la direzione ed eventualmente anche l'intensita' di un flusso d'aria e per generare segnali elettrici correlati, particolarmente per le macchine automatiche di spruzzatura di vernici od altri prodotti - Google Patents

Dispositivo a bassa inerzia per rilevare la direzione ed eventualmente anche l'intensita' di un flusso d'aria e per generare segnali elettrici correlati, particolarmente per le macchine automatiche di spruzzatura di vernici od altri prodotti Download PDF

Info

Publication number
ITBO20060385A1
ITBO20060385A1 ITBO20060385A ITBO20060385A1 IT BO20060385 A1 ITBO20060385 A1 IT BO20060385A1 IT BO20060385 A ITBO20060385 A IT BO20060385A IT BO20060385 A1 ITBO20060385 A1 IT BO20060385A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
vane
air flow
same
average
cabin
Prior art date
Application number
Other languages
English (en)
Inventor
Massimo Dovadola
Andrea Zanelli
Original Assignee
Cefla Soc Coop Arl
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Cefla Soc Coop Arl filed Critical Cefla Soc Coop Arl
Priority to ITBO20060385 priority Critical patent/ITBO20060385A1/it
Publication of ITBO20060385A1 publication Critical patent/ITBO20060385A1/it

Links

Landscapes

  • Application Of Or Painting With Fluid Materials (AREA)
  • Spray Control Apparatus (AREA)

Description

DESCRIZIONE dell 'invenzione industriale dal titolo:
“Dispositivo a bassa inerzia per rilevare la direzione ed eventualmente anche l’intensità di un flusso d’aria e per generare segnali elettrici correlati, particolarmente per le macchine automatiche di spruzzatura di vernici od altri prodotti”
TESTO DELLA DESCRIZIONE
Il trovato fa riferimento in particolare alle spruzzatrici automatiche, dotate di una cabina attraversata da un trasportatore orizzontale sul quale appoggiano ed avanzano i prodotti da trattare a prevalente estensione piana, ed all’interno della quale operano, mobili su uno o su più assi, degli equipaggi automatici che spruzzano sui prodotti in transito dei prodotti di trattamento quali ad esempio vernici, mordenti, impregnanti, colle od altri prodotti. Queste macchine sono usualmente dotate di mezzi per l’immissione naturale o forzata di aria ambiente e filtrata, usualmente dalla parte alta della cabina e lateralmente al percorso dei pezzi da trattare, sono dotate di bocche aspiranti contenenti dei filtri e collegate usualmente ad un comune condotto anch’esso dotato di filtri e collegato alla bocca di un aspiratore che scarica nell’atmosfera. A monte dell’aspiratore è spesso prevista una valvola parzializzatrice che attualmente viene per lo più regolata con un comando manuale, per variare la portata dell’aria aspirata. In altri casi, la variazione della portata dell’aria aspirata viene effettuata regolando, sempre con un comando manuale, la velocità di rotazione del ventilatore di scarico. E’ importante controllare correttamente i rapporti tra il flusso d’aria in ingresso nella cabina e quello in scarico, per far si che la cabina stessa venga attraversata da un flusso d’aria che costantemente procede verso lo scarico e trasporta con se i vapori di solvente, le nebbie e quant’altro di volatile prodotto nella fase di spruzzatura e di nebulizzazione all’interno della cabina, in modo che questi prodotti possano essere abbattuti dai mezzi di filtrazione di vario tipo che operano nel circuito di scarico, affinché l’aria venga riversata nell’atmosfera sostanzialmente priva di inquinanti. Il flusso d’aria che circola nella cabina, può subire delle perturbazioni attraverso le aperture di ingresso e di scarico dei prodotti od altre aperture di servizio della cabina, in quanto attraverso queste aperture la cabina stessa è in comunicazione con l’ambiente esterno di lavoro che è usualmente -ventilato e le cui condizioni possono ad esempio variare con l’apertura di porte e portoni dell’edificio nel quale opera la macchina e posti nelle vicinanze della stessa macchina, oppure per variazioni della detta ventilazione o per il movimento di persone o di mezzi nell’ambiente ed in corrispondenza della macchina o per variazioni barometriche all’esterno ed all’interno dell’edificio. Lo stesso flusso d’aria all’interno della cabina di spruzzatura può essere perturbato anche dal progressivo intasamento dei filtri previsti nei circuiti di ingresso e principalmente dei filtri posti nel circuito di scarico per abbattere i prodotti volatili generati nella fase di spruzzatura, i quali filtri progressivamente si intasano ed inevitabilmente diminuiscono la portata dell’aria attraverso il condotto di scarico.
Nelle macchine di tipo noto può pertanto verificarsi che, anche se il rapporto tra le sezioni dei condotti e delle aperture d’ingresso dell’aria e del condotto di scarico, ed anche se il rapporto tra le prevalenze dei ventilatori operanti nei circuito di aspirazione e di scarico, sono inizialmente calcolati in modo tale che la cabina di spruzzatura risulti in depressione rispetto all’ambiente esterno, per le ragioni dianzi dette, dalle aperture della cabina di spruzzatura può uscire aria con le nebbie del materiale spruzzato, con tutti i problemi di sicurezza e di igiene che ne conseguono. Per ovviare a questi inconvenienti, poiché una delle criticità del problema risiede nella velocità del flusso d’aria da rilevare che è tipicamente prossima ai limiti inferiori di rilevazione degli strumenti anemometrici reperibili sul mercato, in una precedente domanda di brevetto italiano n. B02003A-234 a nome della stessa richiedente, viene descritto un dispositivo per rilevare la direzione e la velocità del flusso d’aria in corrispondenza di almeno una delle aperture della cabina di spruzzatura e che comprende dei mezzi per subordinare alle eventuali variazioni di questi parametri, delle variazioni automatiche di funzionamento dei mezzi di circolazione dell’ aria nella stessa cabina, per far si che il flusso dell’ aria attraverso le aperture della cabina medesima, risulti sempre mediamente entrante e con una velocità di valor medio stabilito. Secondo la forma esecutiva descritta in tale domanda di brevetto anteriore, il dispositivo sensibile al flusso dell’aria comprende una ventola a più pale che ruota su un asse orizzontale, che è di piccolo peso e quindi di bassa inerzia, che ruota su cuscinetti od altri supporti a basso coefficiente d’attrito e che di preferenza è circoscritta coassialmente da una camicia statorica, tubolare, come negli anemometri di tipo Richard. Il senso di rotazione della ventola e la sua velocità di rotazione, vengono rilevati da un trasduttore di tipo optoelettronico, in modo che il sistema risulti sicuro anche in presenza di prodotti volatili infiammabili od esplosivi. Attraverso una unità di conversione ottico/digitale, i segnali prodotti dal trasduttore vengono inviati ad una unità di elaborazione e di processo predisposta per agire automaticamente, tramite apposita interfaccia, sulla serranda di parzializzazione del flusso d’aria in scarico dalla cabina, e/o sulla velocità di rotazione dei ventilatori di scarico e/o di mandata, in modo che la detta ventola dell’anemometro ruoti costantemente e mediamente nel senso che indica l’ingresso dell’aria nella cabina e ad una velocità mediamente definita, indice di un corretto funzionamento del circuito di ventilazione interno della cabina di spruzzatura.
La soluzione dianzi detta ha presentato in alcuni casi problemi di lettura legati essenzialmente al progressivo deposito sui suoi componenti di polveri del prodotto di verniciatura. Per ovviare a questi problemi il trovato propone un dispositivo come dall’annessa rivendicazione 1 e basato sulla seguente idea di soluzione. In corrispondenza di almeno un lato dell’apertura attraverso la quale occorre effettuare il controllo di cui trattasi e sporgente nella luce interna di tale apertura, viene collocata almeno una banderuola oscillante, con mezzi elastici antagonisti che in mancanza di circolazione d’aria collocano tale banderuola in una posizione equidistante nei confronti di una coppia di sensori contrapposti e che in presenza di un flusso d’aria capace di vincere l’azione di tali mezzi elastici antagonisti, consentono l’avvicinamento della stessa banderuola ad uno od all’altro di tali sensori, in modo da rilevare attraverso il sensore che genera segnale o maggior segnale, il senso entrante od uscente del flusso d’aria e per rilevare, eventualmente attraverso l’intensità del detto segnale, il valore della velocità del medesimo flusso d’aria.
Maggiori caratteristiche del trovato, ed i vantaggi che ne derivano, appariranno meglio evidenti dalla seguente descrizione di una forma preferita di realizzazione dello stesso, illustrata a puro titolo d’esempio, non limitativo, nelle figure delle due tavole allegate di disegno, in cui:
- La fig. 1 illustra uno schema a blocchi dell’apparato col dispositivo di cui trattasi, montato su una macchina spruzzatrice evidenziata anch’essa in modo schematico e secondo una sezione longitudinale;
- La fig. 2 illustra il dispositivo in elevazione laterale;
- Le figg. 3 e 4 illustrano il dispositivo in prospettiva e visto rispettivamente dall’ interno e dall’ esterno della camera di spruzzatura.
Nelle figure 1 e 2, anche con riferimento allo stato dell’arte anteriore descritta nella domanda di brevetto citata in premessa, con C è indicata la cabina della macchina di spruzzatura, dotata superiormente di una parte nota CI con mezzi di ventilazione VI per Γ immissione nella stessa camera di aria ambiente, filtrata e che nella parte bassa, sui fronti opposti, reca delle porte Al ed A2 presso le quali sono collocati, all’interno od all’esterno della stessa cabina, i rulli di rinvio delle estremità di un trasportatore orizzontale a tappeto T che marcia ad esempio nel senso della freccia F. I pezzi P da verniciare vengono alimentati al trasportatore T da un trasportatore esterno Tl, mentre a valle, un trasportatore esterno T2 raccoglie ed allontana i pezzi che nella percorrenza del ramo superiore del trasportatore T vengono verniciati da equipaggi di spruzzatura Z operanti all’interno della cabina C e che sono governati automaticamente da sistemi noti. Sul ramo inferiore del trasportatore T operano dei sistemi noti e non illustrati, che rimuovono dallo stesso tappeto la vernice posta all’esterno e tutt’intorno ai pezzi verniciati e che permettono al medesimo tappeto di tornare pulito nella percorrenza del ramo attivo superiore. Nella cabina C, lateralmente al trasportatore T sono previste delle bocche aspiranti B collegate ad un condotto di scarico comune D, che attraverso una eventuale valvola parzializzatrice VP è collegato alla bocca d’aspirazione di un elettroventilatore di adatta prevalenza V2, che usualmente scarica nell’atmosfera, all’esterno dell’edificio nel quale opera la macchina di cui trattasi. Il problema tecnico da risolvere in questo tipo di macchine è il seguente: Fare in modo che attraverso le porte di ingresso e di uscita Al ed A2 della cabina C, permanga un flusso d’aria mediamente entrante e con velocità bassa e mediamente compresa entro valori prestabiliti. Per risolvere questo problema, in una qualsiasi adatta apertura della cabina C, ad esempio in corrispondenza di un punto qualsiasi di almeno una delle porte Al od A2, in una parte della luce di tale porta che non viene interessata dai pannelli in transito P ma che è comunque interessata dal flusso d’aria che entra ed esce dalla cabina C, viene collocato un dispositivo 1 del tipo più avanti detto, in grado di fornire un segnale elettrico indicativo della direzione del flusso d’aria, se entrante od uscente, ed eventualmente anche un segnale elettrico proporzionale alla velocità dello stesso flusso. Questi segnali vengono raccolti da una eventuale interfaccia 2 o direttamente da una unità di elaborazione e di processo 3 dotata di uno o più ingressi 4 di regolazione o programmazione e che attraverso un’interfaccia 5 è in grado di emettere un segnale di allarme o di comandare ad esempio un attuatore 6 a doppio senso di rotazione e con motore a controllo elettronico della velocità e della fase, che aziona la valvola parzializzatrice VP, in modo da mantenere nella cabina C un flusso d’aria mediamente entrante e con velocità mediamente compresa in un valore ottimale prestabilito. In alternativa e/od in combinazione all’azionamento della farfalla della valvola parzializzatrice VP, l’interfaccia 5 può essere predisposta per variare la velocità di rotazione del ventilatore di scarico V2 e/o del ventilatore di ingresso VI. Sempre dalla figura 1 si rileva che all’unità di processo 3 possono essere collegati dei mezzi 7 che interagiscono automaticamente col canale di regolazione 4 e che forniscono dei segnali elettrici proporzionali a delle variabili ambientali, ad esempio alla pressione atmosferica dell’ambiente nel quale opera la macchina spruzzatrice, in modo che l’operato della stessa unità 3 risulti automaticamente adeguato anche a queste variabili. L’unità di elaborazione e processo 3 è dotata di un’uscita attestata a mezzi di segnalazione 8, ad esempio di tipo ottico, che indicano il corretto funzionamento dell’apparato e della cabina di spruzzatura C e che possono essere certificati come funzione di sicurezza ai sensi delle vigenti normative. La stessa unità 3 può infine essere dotata di un’uscita attestata a mezzi di segnalazione 9 ad esempio di tipo ottico e/od acustico, che indicano il non corretto funzionamento dell’apparato a causa di inconvenienti che potranno essere eventualmente segnalati dalla stessa unità 3, ad esempio attraverso una porta seriale collegata ad un circuito interno di autodiagnosi e collegabile ad un PC di interrogazione/programmazione.
Con riferimento alle figure 2, 3 e 4 si rileva che il dispositivo 1 secondo il trovato, comprende una banderuola 10 piatta e ad esempio di forma rettangolare, di adatte dimensioni sia frontali che in spessore, disposta orizzontalmente nel senso della lunghezza e sporgente ad esempio al di sotto del ramo orizzontale superiore di una apertura della cabina C, ad esempio dell’apertura di ingresso Al, essendo tale banderuola collocata ad esempio nella parte intermedia di tale lato superiore dell’apertura Al od essendo collocata in corrispondenza delle estremità di tale lato, comunque in posizione di non interferenza coi pannelli P da trattare. La banderuola 10 è stata ricavata con operazioni di taglio, da un foglio di spessore limitato e con caratteristiche costruttive note, in fibra di carbonio ed è dotata di pezzo, in corrispondenza delle estremità, con disposizione simmetrica e tra loro parallela, di due estensioni rettilinee ed ascendenti 110 che vengono fissate con la loro estremità superiore, ad esempio con viti 11, alle estremità della testa di un telaio rigido di supporto 12. Nella soluzione qui considerata, il telaio 12 ha una forma a T, è ad esempio metallico e con la propria testa è ad esempio fissato con viti 13 al rialzo intermedio 114 di una traversina 14 a sua volta fissa con le estremità ai montanti dell’apertura Al della cabina C, chiusa da un pannello di tamponamento 15 che può essere predisposto in modo amovibile, ad esempio per facilitare all’occorrenza l’ispezionamento interno della stessa cabina C in occasione di manutenzioni ordinarie e/o straordinarie.
Il gambo verticale del telaio 12, presenta al di sopra della banderuola 10 un tratto 112 piegato orizzontalmente, orientato verso l’esterno della cabina C e che passa al di sotto del tamponamento 15 e tale tratto di gambo 112 è ad esempio dotato di asole longitudinali 16 per potervi fissare con bulloni 17 e con possibilità di registrazione delle slitte piatte 18 e 19 che possono essere anch’esse asolate e che in corrispondenza della banderuola 10 presentano dei tratti verticali e discendenti 118, 119 sui quali sono fissati dei sensori di prossimità 20, 20’, ad esempio di tipo induttivo. Con 218 e 219 sono indicate delle estremità esterne e piegate delle slitte 18, 19, attraverso le quali è possibile muovere longitudinalmente tali slitte nella fase di messa a punto del dispositivo. Quando il dispositivo di cui trattasi è a riposo e la cabina C è inattiva, i sensori 20, 20’ devono risultare ad una uguale distanza da una porzione delle opposte facce della banderuola 10 sulla quale è fissato un inserto metallico 21, formato ad esempio da un piccolo bullone, da un ribattino, da un rivetto o da un qualsiasi altro adatto mezzo, in modo che gli stessi sensori 20, 20’ generino un Segnale elettrico sostanzialmente uguale. E’ evidente come il sistema composto dalla banderuola 10 che forma una vela a bassa inerzia immersa trasversalmente nel flusso d’aria da controllare e composto dalle appendici 110 a flessibilità bidirezionale, equilibrata e nota, sia in grado di rilevare la direzione del flusso d’aria in ingresso od in uscita dalla porta della cabina C e come il cambiamento di stato della stessa vela 10 possa essere discriminato elettricamente attraverso le parti 20, 20’, 21 ed attraverso l’interfaccia 2 e/od il processore 3, che sono predisposti per verificare se lo stesso flusso è mediamente entrante od uscente. In situazioni di funzionamento normale ed ideale della macchina, il corpo 21 portato dalla vela 10 deve risultare vicino al sensore interno 20 e lontano dal sensore esterno 20’ e se questa condizione non sussiste, intervengono automaticamente le unità 2 e 3 per crearla. Secondo una soluzione più evoluta, entrambi i sensori od almeno quello interno 20 e l’interfaccia 2, possono essere tali da produrre un segnale di intensità variabile e proporzionale alla distanza del corpo metallico 21 dal sensore, in modo da rilevare oltre alla direzione, anche l’intensità del flusso d’aria intercettato dalla vela 10 che nella unità di elaborazione 3 può essere comparata con un valore prefissato. Se l’unità 3 rileva un segnale elevato e quindi il superamento del valore di soglia prefissato, la stessa unità 3 comanda attraverso l’interfaccia 5 le regolazioni necessarie per riportare la velocità del flusso al valore prefissato.
Nell’ambito del trovato rientra anche la variante costruttiva che prevede l’impiego di un solo sensore, ad esempio del solo sensore interno 20.
E’ evidente come il dispositivo descritto mantenga inalterata la propria sensibilità nel tempo, anche se sulla vela 10, 110 e/o sui sensori 20, 20’ dovessero depositarsi tracce del prodotto spruzzato all’intemo della cabina C. Va comunque rilevato che la faccia attiva del sensore interno 20 è opposta al flusso d’aria eventualmente uscente e che porta le nebbie di prodotto che potrebbero sporcarla e che lo stesso sensore protegge col proprio corpo la parte centrale attiva della vela 10, provvista dell’inserto metallico 21. La faccia attiva del sensore esterno 20’ è comunque protetta dalla vela 10. Il dispositivo è quindi sufficientemente autoprotetto contro lo sporco ed è comunque realizzato in modo tale che le varie parti che lo compongono possono essere facilmente smontate, pulite con solvente e poi altrettanto facilmente rimontate. Occorrendo, l’interfaccia 2 e/od il processore 3 possono essere dotati di mezzi di autotaratura, in modo da adeguarsi automaticamente alle variazioni di risposta del o dei sensori a causa dell’eventuale progressivo deposito sul dispositivo di una parte delle nebbie del prodotto spruzzato nella cabina C.
Nelle figure 3 e 4, con 22 sono indicate delle canalette fissate ad esempio alla traversa 14, aperte all’esterno della cabina C, utili per sostenere i cavi elettrici 120 che collegano i sensori 20, 20’ ai mezzi di elaborazione e di processo 2 e/o 3.
Il corretto dimensionamento del dispositivo, per quanto attiene lo spessore del materiale che compone la vela 10 con le relative bretelle flessibili 110, per ciò che attiene la dimensione e/o la forma di questi componenti 10, 110, nonché la massa e la forma dell’inserto metallico 21 e la distanza da questo dei sensori 20, 20’ ed infine anche la collocazione del dispositivo nei confronti dell’apertura A, può essere facilmente desunto per via sperimentale, per cui non si entra qui nel merito di dettagli costruttivi dello stesso dispositivo.
Resta inteso che il dispositivo come descritto, deve intendersi protetto anche nell 'abbinamento a macchine o ad impianti diversi dalle spruzzatrici, ma che hanno esigenze analoghe, ad esempio anche in abbinamento ai forni di essiccazione od asciugatura dei manufatti verniciati od altrimenti trattati, con la collocazione del dispositivo in corrispondenza delle porte di ingresso o di uscita , od in corrispondenza dei condotti di presa o di scarico dell’aria degli stessi forni, in modo da garantire le condizioni di ventilazione richieste, sia per scopi tecnologici, sia per finalità di sicurezza, ad esempio in modo da garantire un numero di ricambi tali da evitare la formazione di atmosfere potenzialmente infiammabili od altrimenti pericolose. Resta infine inteso che la descrizione si è riferita ad una forma preferita di realizzazione del trovato, al quale possono essere apportate numerose varianti e modifiche costruttive, che possono ad esempio riferirsi all’uso di materiale diverso da quello indicato per la costruzione del complesso oscillante 10, 110. Altre varianti potrebbero riferirsi all’uso di sensori 20, 20’ diversi da quelli induttivi. Queste e tutte quelle piccole modifiche che sono per altro intuibili ai tecnici del ramo, non esulano dall’ambito del trovato come sopra esposto, come illustrato e come a seguito rivendicato. Nelle rivendicazioni, i riferimenti riportati tra parentesi sono puramente indicativi e non limitativi dell’ambito di protezione delle stesse rivendicazioni.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo a bassa inerzia per rilevare almeno la direzione di un flusso d’aria e per generare segnali elettrici proporzionali, particolarmente per le macchine automatiche di spruzzatura di vernici od altri prodotti o per altre macchine od impianti dotati di mezzi per la circolazione forzata d’aria nel loro interno e per i quali è necessario mantenere automaticamente, rispetto all’ ambiente esterno, una depressurizzazione interna con valori mediamente prestabiliti, del tipo che comprende dei mezzi per rilevare almeno la direzione del flusso d’aria in corrispondenza di almeno un’apertura della cabina di spruzzatura e che comprende dei mezzi per subordinare a questo parametro la eventuale produzione di un segnale d’allarme e/o l’eventuale variazione automatica di funzionamento dei mezzi di circolazione forzata dell’aria nella stessa cabina, affinché il flusso dell’aria attraverso le porte d’ingresso (Al) e di uscita (A2) della medesima cabina risulti sempre mediamente entrante, caratterizzato dal comprendere in corrispondenza di almeno un lato dell’apertura attraverso la quale occorre effettuare il detto controllo e sporgente nella luce interna di tale apertura, almeno una banderuola oscillante (10) di caratteristiche dimensionali note e con mezzi elastici antagonisti anch’essi di caratteristiche note e che in mancanza di circolazione d’aria collocano tale banderuola in una posizione di riposo, mentre in presenza di un flusso d’aria capace di vincerne l’azione, gli stessi mezzi elastici antagonisti consentono lo spostamento della banderuola dalla detta posizione di riposo e mezzi sono previsti per rilevare tale spostamento e per generare un segnale indicativo almeno del senso entrante od uscente del flusso d’aria ed utile per gli scopi di allarme o di regolazione automatica sopraddetti.
  2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1), in cui la detta banderuola (10) è realizzata con materiale flessibile ed è fissata con proprie estensioni od appendici (110) ad almeno un supporto fisso (12), in modo da realizzare essa stessa i mezzi elastici antagonisti che la sollecitano nella posizione di riposo.
  3. 3) Dispositivo secondo la rivendicazione 2), in cui la banderuola (10) è ricavata da un foglio di piccolo ed adatto spessore, in fibra di carbonio e/od altro adatto materiale equivalente e sulla parte più a sbalzo di tale banderuola (10) viene fissato preferibilmente in posizione mediana almeno un piccolo inserto metallico (21), preferibilmente di tipo bifronte, la cui posizione nello spazio viene rilevata da sensori contrapposti (20, 20’).
  4. 4) Dispositivo secondo la rivendicazione 3), in cui i detti sensori (20, 20’) sono ad esempio di tipo induttivo.
  5. 5) Dispositivo secondo la rivendicazione 2), in cui i detti sensori (20, 20’), unitamente ad una relativa interfaccia (2) e ad una unità di processo (3), sono predisposti ed impiegati per produrre un segnale di tipo ON-OFF e quindi per rilevare almeno il senso mediamente entrante od uscente del flusso d’aria nella o dalla cabina di verniciatura e per comandare i mezzi di regolazione (5) per far si che il flusso d’aria attraverso le porte di ingresso (Al) e di uscita (A2) della stessa cabina risulti sempre mediamente entrante.
  6. 6) Dispositivo secondo la rivendicazione 3), in cui i detti sensori (20, 20’), unitamente ad una relativa interfaccia (2) e ad una unità di processo (3), sono predisposti ed impiegati per produrre, oltre al segnale di tipo ON-OFF che indica il senso mediamente entrante od uscente del flusso d’aria nella o dalla cabina di verniciatura, anche un segnale di intensità proporzionale alla velocità del flusso d’aria intercettato dalla banderuola (10) e questo segnale viene usato per pilotare automaticamente ed in modo proporzionale i mezzi di regolazione (5) per far si che il flusso d’aria attraverso le porte d’ingresso (Al) e d’uscita (A2) della cabina risulti mediamente entrante e con una velocità di valor medio stabilito.
  7. 7) Dispositivo secondo una qualsiasi o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dall’impiegare almeno uno dei detti sensori (20, 20’), ad esempio almeno il sensore interno (20).
  8. 8) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui la banderuola (10) ha forma rettangolare, è disposta con la maggior dimensione parallelamente al lato dell’apertura in corrispondenza del quale viene collocata sporgente e sul lato che è rivolto verso l’esterno, la stessa banderuola presenta con disposizione simmetrica una o più appendici od estensioni (110) che formano i mezzi elastici antagonisti del dispositivo e che con la loro estremità sono fissate ad un supporto (12) posto all 'interno della cabina di spruzzatura (C).
  9. 9) Dispositivo secondo la rivendicazione 8), in cui le dette appendici od estensioni (110) della banderuola (10) sono in numero di due, sono rettilinee, perpendicolari alla stessa banderuola e sono poste simmetricamente a breve distanza dalle estremità della medesima banderuola (10).
  10. 10) Dispositivo secondo la rivendicazione 9), in cui le dette appendici flessibili (110) della banderuola (10) vengono fissate ad esempio con viti (11) alle estremità della testa di un telaio rigido (12) a forma di T, ad esempio metallico, fisso con la stessa testa, al rialzo (114) di una traversina (14) a sua volta fissa con le estremità ai montanti dell’apertura (Al) della cabina (C), chiusa da un pannello di tamponamento (15), essendo previsto che il gambo del detto telaio (12) presenti al di sopra della banderuola (10), un tratto (112) piegato a squadro, orientato verso l’esterno della cabina (C) e che passa al di sotto del detto tamponamento (15) e tale tratto di gambo (112) è predisposto per potervi fissare con bulloni (17) e con possibilità di registrazione, delle slitte piatte (18, 19) che in corrispondenza della banderuola (10) presentano dei tratti (118, 119) paralleli tra loro e nei confronti della stessa banderuola (10), sui quali sono fissati dei sensori di prossimità (20, 20’) che a dispositivo a riposo sono ad esempio ad ugual distanza dalle opposte facce della detta banderuola (10) e che rilevano la presenza su questa del detto inserto metallico bifronte (21).
  11. 11) Dispositivo secondo la rivendicazione 10), in cui il sistema con la banderuola (10) che forma una vela immersa trasversalmente nel flusso d’aria da controllare e con le relative appendici od estensioni (110) con flessibilità bidirezionale e nota, è in grado di rilevare la direzione del flusso d’aria in ingresso od in uscita dalla porta della cabina (C) ed il cambiamento di stato della stessa vela (10) viene discriminato attraverso i sensori (20, 20’) con l’inserto (21) ed attraverso una eventuale interfaccia (2) e/od un processore (3), che sono predisposti per rilevare se lo stesso flusso d’aria è mediamente entrante od uscente, essendo previsto che in situazioni di normale esercizio, il detto inserto (21) debba risultare vicino al sensore interno (20).
  12. 12) Dispositivo secondo la rivendicazione 11) caratterizzato dall’essere predisposto per rilevare anche la velocità del flusso d’aria intercettato dalla banderuola (10), ad esempio attraverso l’intensità del segnale prodotto dal sensore al quale è maggiormente vicino l’inserto metallico (21) della vela (10), essendo previsto che in situazioni di normale esercizio, tale inserto (21) debba risultare più vicino al sensore interno (20) e ad una distanza mediamente prefissata da tale sensore interno, senza toccarlo od essergli troppo vicino, in quanto questa condizione sarebbe significativa di una velocità di flusso entrante eccessiva, che dovrebbe essere automaticamente corretta ed attenuata dal detto processore (3).
  13. 13) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le varie parti che lo compongono possono essere facilmente smontate, pulite con solvente e quindi facilmente rimontate.
  14. 14) Dispositivo secondo una qualsiasi o più delle rivendicazioni precedenti, in cui la detta interfaccia (2) e/od il processore (3) possono essere dotati di mezzi di autotaratura per potersi adeguare alle variazioni di risposta dei sensori (20, 20’), causate dall’ eventuale progressivo deposito sullo stesso dispositivo di una parte delle nebbie del prodotto spruzzato nella cabina (C).
  15. 15) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui parallelamente al lato dell’apertura (Al) in corrispondenza della quale è collocata la trave (14) di supporto dello stesso dispositivo, sono previste una o più canalette (22) fisse alla detta traversa (14) e predisposte per sostenere i cavi elettrici (120) che collegano il od i sensori (20, 20’) all’interfaccia (2) o direttamente al processore (3).
  16. 16) Dispositivo per apparati adibiti al mantenimento automatico di una depressurizzazione a valori mediamente prestabiliti all’interno della cabina di una macchina per la spruzzatura di vernici od altri prodotti od all’interno di altre macchine od impianti che richiedono un tale controllo, collocato ad esempio nella mezzeria del lato superiore della bocca d’ingresso o di uscita della detta cabina (C) od in corrispondenza dei fianchi di tali bocche, realizzato in particolare, in tutto o sostanzialmente come descritto, come illustrato nelle figure delle due tavole allegate di disegno e per gli scopi sopra esposti.
ITBO20060385 2006-05-19 2006-05-19 Dispositivo a bassa inerzia per rilevare la direzione ed eventualmente anche l'intensita' di un flusso d'aria e per generare segnali elettrici correlati, particolarmente per le macchine automatiche di spruzzatura di vernici od altri prodotti ITBO20060385A1 (it)

Priority Applications (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
ITBO20060385 ITBO20060385A1 (it) 2006-05-19 2006-05-19 Dispositivo a bassa inerzia per rilevare la direzione ed eventualmente anche l'intensita' di un flusso d'aria e per generare segnali elettrici correlati, particolarmente per le macchine automatiche di spruzzatura di vernici od altri prodotti

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
ITBO20060385 ITBO20060385A1 (it) 2006-05-19 2006-05-19 Dispositivo a bassa inerzia per rilevare la direzione ed eventualmente anche l'intensita' di un flusso d'aria e per generare segnali elettrici correlati, particolarmente per le macchine automatiche di spruzzatura di vernici od altri prodotti

Publications (1)

Publication Number Publication Date
ITBO20060385A1 true ITBO20060385A1 (it) 2007-11-20

Family

ID=40258213

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
ITBO20060385 ITBO20060385A1 (it) 2006-05-19 2006-05-19 Dispositivo a bassa inerzia per rilevare la direzione ed eventualmente anche l'intensita' di un flusso d'aria e per generare segnali elettrici correlati, particolarmente per le macchine automatiche di spruzzatura di vernici od altri prodotti

Country Status (1)

Country Link
IT (1) ITBO20060385A1 (it)

Similar Documents

Publication Publication Date Title
US7959722B2 (en) Device and process for separating wet paint overspray
KR101975918B1 (ko) 에어 샤워 시스템
JPS63275763A (ja) 合成無端フィラメントからスピンフリースを製造する方法
JPH1096657A (ja) 粉体質量流量測定装置、およびこれを適用した静電粉体塗装装置
EP3578274A1 (de) Sicherheitswerkbank mit geregeltem umluftstrom sowie verfahren zu deren betrieb
US20210395044A1 (en) Elevator having function of removing dust adhered to object aboard
JP6669684B2 (ja) 壁面噴流を持つドラフトチャンバ
ITBO20060385A1 (it) Dispositivo a bassa inerzia per rilevare la direzione ed eventualmente anche l'intensita' di un flusso d'aria e per generare segnali elettrici correlati, particolarmente per le macchine automatiche di spruzzatura di vernici od altri prodotti
JP4713239B2 (ja) バイオ関係実験室用のエアシャワ装置
SE465454B (sv) Anordning foer paaverkan av gasburna partiklars roerelser vid ett roerligt don t ex faergpartiklars roerelse vid en maalningsautomat i en sprutbox
PL178033B1 (pl) Kabina do obróbki wyrobów, zwłaszcza malowania
JP6669685B2 (ja) 壁面噴流が導かれるドラフトチャンバ
KR200479561Y1 (ko) 이중에어커튼이 구비된 클린부스
JP2017164676A (ja) 異物除去装置
KR102198319B1 (ko) 이동식 야외 에어로졸 평가장치
JP6900616B2 (ja) 塗装ブース
JP2018187542A (ja) 塗装ブース
JPH0719572Y2 (ja) 塗装設備
CN210079842U (zh) 一种喷枪喷涂装置
JP2001056268A (ja) 排煙装置
KR102327675B1 (ko) 공기 청정 마스크
KR102463130B1 (ko) 팬필터유닛 제어 방법 및 장치
JP3092437B2 (ja) 塗装ブース
EP0230147A3 (en) Air curtain housing for conveyor mechanism
JP2013029298A (ja) 垂直一様流排気装置(略称バーチカルプルブース)