ITBO20010046A1 - Centro di lavorazione e controllo numerico per la fornitura dei bordidi pannelli e di piani per l'industria del mobile - Google Patents

Description

DESCRIZIONE dell invenzione industriale dal titolo:

“Centro di lavorazione a controllo numerico, per la finitura dei bordi di pannelli e di piani per l’industria del mobile”

TESTO DELLA DESCRIZIONE

Il trovato concerne un centro di lavorazione a controllo numerico per eseguire automaticamente tutte le operazioni necessarie alla finitura dei bordi di pannelli e piani per l’industria del mobile, quali ad esempio le operazioni di levigatura, di applicazione di una tinta e relativa essiccazione, di applicazione di una vernice di fondo e relativo indurimento e di levigatura e lucidatura finale della superficie verniciata.

In particolare il trovato tratta dei perfezionamenti costruttivi e funzionali al centro di lavorazione a controllo numerico descritto nella domanda di brevetto n. MI98A-2474 di proprietà della stessa richiedente, che in breve comprende una tavola rotante ad asse verticale, dotata di mezzi a depressione per sostenere il pannello orizzontalmente e per il baricentro e montata su una coppia di slitte orizzontali e tra loro ortogonali. Su una slitta parallela alla slitta di traslazione della tavola girevole, sono montate una di fianco all’altra le unità di lavorazione del bordo del pannello. Una unità di elaborazione è predisposta per apprendere la forma e l’orientamento del pannello e comanda gli spostamenti del complesso della tavola rotante con le relative slitte e della slitta con le unità di lavorazione, in modo che il bordo del pannello venga lavorato ciclicamente dalle diverse unità di lavoro, secondo un programma prestabilito.

Un centro di lavorazione così composto, soprattutto a causa della collocazione affiancata ed in linea delle varie unità di lavoro, presenta i seguenti inconvenienti: un ingombro in pianta notevole;

- dei tempi morti notevoli nel posizionamento successivo delle diverse unità di lavoro nei confronti del pannello da lavorare;

le unità di lavoro sono difficilmente accessibili per le operazioni di registrazione, di impostazione e per le ordinarie manutenzioni;

per poter operare su parti concave del profilo dei pannelli, è necessario montare le unità di lavoro su lunghe slitte di posizionamento a sbalzo, per evitare che il pannello interferisca con le unità di lavoro vicine.

Un primo scopo del trovato è ovviare a questi e ad altri inconvenienti, predisponendo le unità di lavoro su una giostra rotante e ad esempio asse verticale.

Un ulteriore scopo del trovato è la realizzazione di mezzi utili per il posizionamento automatico corretto dei pannelli nei confronti dei mezzi di trasferimento degli stessi sulla tavola rotante.

Questi ed altri scopi e caratteristiche del trovato, ed i vantaggi che ne derivano, appariranno evidenti dalla seguente descrizione di una forma preferita di realizzazione dello stesso, illustrata a puro titolo d’esempio, non limitativo, nelle figure delle due tavole allegate di disegno, in cui:

la fig. 1 è una vista schematica ed in pianta del centro di lavorazione secondo il trovato;

la fig. 2 illustra altri dettagli del centro rilevati secondo la linea di sezione II-II di figura 1 ;

- la fig. 3 è una vista schematica e laterale dei mezzi di posizionamento automatico dei pannelli nella stazione utile per il carico della tavola rotante;

- la fig. 3a illustra lateralmente la bandella mobile di primo posizionamento e di centratura del pannello, alla fine della corsa attiva di lavoro;

- figg. 4 e 5 sono viste schematiche ed in pianta dei mezzi di secondo posizionamento e di centratura dei pannelli nella stazione utile per il carico della tavola rotante, ripresi nell’intervento su pannelli di forma diversa,

- la fig. 4a illustra in pianta dei dettagli dei mezzi di secondo posizionamento e di centratura dei pannelli.

Nelle figure 1 e 2, con 1 è indicata una tavola rotante ad asse verticale, il cui equipaggio mobile è dotato di mezzi a depressione ed è predisposto per sostenere e per bloccare orizzontalmente il pannello P da lavorare che col baricentro è allineato all’asse di rotazione di tale equipaggio di presa. La tavola rotante 1 è montata su una coppia di guide orizzontali ed ortogonali 2 e 3 e tutti questi componenti sono azionati da rispettivi motori a controllo elettronico della velocità e della fase e sono predisposti per far si che il pannello bloccato sulla tavola 1 possa essere movimentato in modo da disporre in progressione i vari punti del suo bordo in corrispondenza di un punto X di una linea L che costituisce la linea di separazione ideale tra la zona Cp interessata dalle parti 1, 2 e 3 di movimentazione del pannello stesso e la zona Cu nella quale sono collocate le diverse stazioni di lavoro del pannello medesimo. Nella Zona Cu è infatti prevista, in allineamento all’asse longitudinale di mezzeria della slitta 3, perpendicolare alla linea L, una giostra 4, ad esempio ad asse verticale (vedi oltre), sulla quale sono montate con un distanziamento angolare reciproco prefissato, le varie unità di lavoro U del centro di lavorazione che si desidera realizzare, quali ad esempio una unità di prima levigatura a nastro e/od a mole abrasive Ul, una unità di verniciatura a depressione U2, una unità U3 di asciugatura agli infrarossi, una unità U4 di catalizzazione ai raggi ultravioletti, una unità U5 di verniciatura a spruzzo, ed una unità U6 di levigatura fine. Resta inteso che il numero ed il tipo delle unità di lavorazione poste sulla giostra 4, possono variare a seconda dei cicli di lavorazione che si intendono realizzare sul bordo dei pannelli, senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione. Ogni unità di lavorazione od almeno la sua testa di lavoro, sarà vincolata alla giostra 4 in modo tale che quando la stessa unità di lavoro è nella posizione angolare di massima vicinanza alla slitta 3, la relativa testa di lavoro possa operare sul bordo del pannello P posto sulla tavola 1, in corrispondenza di un punto predeterminato della linea di confine L, quale il punto X sopra detto. La giostra 4 sarà dotata di mezzi di moto di precisione governabili a distanza e tali da portare ciclicamente la testa delle varie unità di lavoro in corrispondenza del detto punto X. Per questo scopo ed anche per poter operare sui bordi a profilo convesso dei pannelli, le unità di lavorazione saranno montate sulla giostra 4 in modo da poter compiere almeno i seguenti tipi di spostamento: uno spostamento rettilineo orizzontale di avvicinamento e di allontanamento nei confronti del pannello P, come indicato con FI, uno spostamento rettilineo verticale di sollevamento ed abbassamento come indicato con F2, una oscillazione attorno ad un asse orizzontale e parallelo alla linea di confine L, come indicato con F3.

Lateralmente alla giostra 4 sono collocati, da una parte i componenti 5 di alimentazione delle unità di lavoro e dei mezzi aspiranti, mentre dall’altra parte è collocato il quadro elettrico 6 di comando e di elaborazione, che controlla il funzionamento automatico di tutti i motori delle parti che compongono il centro di lavorazione, ivi comprese quelle preposte all’alimentazione ed allo scarico di un pannello sulla e dalla tavola 1.

fri contrapposizione alla giostra di posizionamento 4, sono infatti previsti i mezzi di alimentazione e scarico dei pannelli, che possono ad esempio essere costituiti da una rulliera rettilinea, orizzontale e motorizzata 7, parallela alla linea ideale L, coi rulli perpendicolari a tale linea, o che possono essere costituiti da due rulliere rettilinee e motorizzate 7’, 7”, tra loro parallele, perpendicolari alla detta linea L e quindi coi rulli paralleli a tale linea, come illustrato nella stessa figura 1 con segno a trattini, in modo da poter essere servite da uno stesso operatore. Un tratto delle rulliere dianzi dette è collocato all’intemo di una cabina 8 che contiene tutte le parti descritte del centro di lavorazione, ivi compreso il quadro di elaborazione e di comando 6 che vantaggiosamente reca rivolte verso l’esterno le parti operative per poter essere azionate e controllate da personale posto all’ esterno della cabina 8. La cabina 8, in funzione del tipo di unità di lavorazione montate sulla giostra 4, potrà essere una semplice cabina insonorizzante o potrà comprendere anche un sistema noto e non illustrato di ventilazione e filtrazione, per la raccolta e l’abbattimento dei solventi, del pulviscolo delle vernici e/o del materiale che compone i pannelli e risultante dalla levigatura. Il sistema di ventilazione e di filtrazione sarà tale da mantenere la cabina stessa in lieve depressione rispetto all’ambiente esterno, in modo che attraverso le aperture impegnate dalla o dalle rulliere di alimentazione e scarico dei pannelli, entri aria dall’esterno. La cabina sarà dotata anche di apposite porte di servizio, indicate ad esempio con 108.

All’interno della cabina 8, a ponte tra il tratto di rulliera che alimenta i pannelli e le stazioni K1 e K2 nelle quali si posiziona ciclicamente la tavola rotante 1 per la presa e per lo scarico dei pannelli stessi, come indicato in figura 1 rispettivamente con segno a trattini e con segno a tratto e punto, sono previste delle rispettive guide aeree 9, 9’, rettilinee, fisse, perpendicolari alla linea di confine L, sulle quali scorrono dei rispettivi carrelli 10 che portano un elevatore 11, con una testa 111 dotata di mezzi ad aspirazione per la presa di un pannello.

Come illustrato nella figura 3, sul tratto della rulliera 7 che serve la stazione K1 di carico dei pannelli, sono previste superiormente e trasversalmente due strutture a portale 12, 12’ che coi loro montanti scorrono su guide rettilinee e fisse 13 e sono collegate ad un sistema di movimentazione autocentrante che ha come riferimento zero il piano verticale ideale Y contenente il centro della testa di presa 111, essendo il detto sistema composto ad esempio da madreviti 14, 14’ solidali ai portali e cooperanti con viti destre e sinistre 15, 15’ parallele alle guide 13 ed azionate da un motoriduttore 16 controllato dal centro di elaborazione 6. In funzione della forma e delle dimensioni dei pannelli P da lavorare, alimentati sulla rulliera 7 con la loro maggior dimensione orientata nel senso d’avanzamento della stessa rulliera (fig. 1), le strutture a portale 12, 12’ si posizionano automaticamente in modo che una bandella 17 fissa longitudinalmente all’architrave del portale 12’ ed orientata verso il basso, quasi a toccare la rulliera 7, risulti disposta rispetto all’asse Y con una distanza pari alla metà della lunghezza del pannello. Sull’architrave del portale 12 sono montate delle guide trasversali 18 sulle quali scorre un carrello 19 collegato allo stelo parallelo alle dette guide, di martinetti pneumatici 20, fissati col corpo a staffe 21 solidali alla detta architrave. Al carrello 19 è articolata in 22 una bandella 23 orientata verso il basso, che giunge a breve distanza dalla rulliera 7 e la cui faccia rivolta verso i cilindri 20 è normalmente in appoggio contro battute registrabili 24 portate da appendici solidali al carrello 19. Quando il pannello P alimentato dalla rulliera motorizzata 7, giunge in corrispondenza del portale 12, solleva per spinta la bandella oscillante 23 che poi scende per gravità non appena il pannello stesso l’ha oltrepassata. Quando il pannello giunge a contatto con la bandella fissa 17, dei sensori optoelettronici 25 rilevano questa condizione, comandano l’arresto della rulliera 7 e comandano l attivazione dei cilindri 20 che avvicinano la bandella 23 al pannello in modo che questo si disponga correttamente nel contatto con le bandelle 17 e 23 di cui trattasi. In questa fase la bandella 23 rimane verticale per l’appoggio contro le battute posteriori 24. Dei pressostati collegati alla mandata dei cilindri 20 rilevano che il pannello si è correttamente posizionato ed allineato tra le dette bandelle di prima centratura e comandano Γ attivazione dei mezzi a seguito descritti. Dalle figure 1 e 4 si rileva che in corrispondenza del fianco della rulliera 7 che è rivolto verso la tavola rotante 1, è prevista almeno una coppia di rulli o di battute verticali 26, la cui posizione è registrabile con distanza simmetrica dal piano di riferimento Y. Sulle architravi dei portali 12, 12’ sono montati longitudinalmente dei servosistemi lineari 27, 27’ (figg. 3, 4), ad azionamento pneumatico, al cui equipaggio mobile sono vincolati dei bracci 28, 28’ orientati nello spazio che intercorre tra i detti portali ed ai quali sono fulcrate verticalmente in 29, 29’ delle piastre orizzontali 30, 30’ che portano delle coppie di rullini verticali 31, 3 Γ, orientati verso il basso e che giungono a breve distanza dalla rulliera 7. Dall’azione di mezzi elastici 32 (fig.

4a) agenti sull’estremità delle piastre 30, 30’ ed ancorate ad un’appendice dei bracci 28, 28’, i rullini 31, 31 ’ sono mantenuti costantemente rivolti verso il pannello da posizionare e possono adattarsi a forme anche non rettilinee ed inclinate (fig. 5) dei lati dei pannelli da posizionare. Le piastre coi rullini 31, 3Γ sono normalmente in una posizione arretrata di riposo, per non interferire col pannello che si inserisce tra i portali 12, 12’ e solo quando interviene il comando dei pressostati di fine corsa dei cilindri 20, i servosistemi lineari 27, 27’ si attivano per portare le coppie di rullini 31, 3Γ a spingere il pannello, col fronte opposto, contro le battute fisse 26, mentre in giusta fase si allenta la pressione dei cilindri 20 o questi arretrano lievemente per evitare che il pannello strisci contro le bandelle 17, 23. Se il pannello da posizionare ha il lato rivolto verso i rullini di spinta 31, 3Γ che è inclinato, come nell’esempio di figura 5, le piastre 30, 30’ con gli stessi rullini possono essere collocate in una posizione di partenza tale da giungere poi a contatto col pannello con corse uguali. Anche i cilindri che azionano l’equipaggio mobile dei servosistemi 27, 27’ sono dotati di pressostati che rilevano il fine corsa dei rullini 31, 31 ’ e che comandano il successivo intervento dei cilindri 20 per ricompattare il pannello contro le bandelle 17 e 23.

Quando i due sistemi di compattamento e di centratura hanno entrambi compiuto la loro corsa attiva di lavoro, viene comandata la discesa della testa di presa 111 che nel frattempo si è posizionata esattamente sul baricentro del pannello, essendo il carro 10 azionato da un motore a controllo elettronico della velocità e della fase governato dal quadro di comando 6. Quando il pannello è stato preso dalla testa 111 , i mezzi di accostamento dianzi detti ritornano a riposo e dalla stessa testa 111 il pannello viene sollevato e trasferito sulla tavola rotante 1 ferma nella stazione K1 , dopo di che la stessa testa 111 ritorna nella posizione di attesa per la presa di un successivo pannello.

Resta inteso che mezzi equivalenti a quelli descritti, potranno essere previsti per automatizzare l’alimentazione dei pannelli alla testa di presa 111 anche nel caso in cui le rulliere di alimentazione e di scarico siano nella posizione indicata in figura 1 con 7’ e 7”. Se le rulliere sono in questa diversa collocazione, poiché i tempi di lavorazione del centro sono relativamente lunghi e poiché ampio è il tempo disponibile per il corretto posizionamento di un pannello nella stazione di centratura per la presa da parte della testa 111, il posizionamento del pannello stesso contro degli appositi mezzi di riferimento potrà essere diversamente effettuato manualmente da un operatore, il tutto in modo intuibile e facilmente realizzabile dai tecnici del ramo.

Il centro di lavorazione secondo il trovato funziona nel modo seguente. L’operatore provvede ad impostare sul pannello dell’unità di comando e di elaborazione 6, con l’ausilio di un adatto programma di gestione, le caratteristiche relative alla forma ed alle dimensioni del o dei pannelli da lavorare e la successione delle diverse fasi di lavorazione che devono essere eseguito sullo stesso pannello. E’ evidente che questa fase di impostazione dei dati viene eseguita solo in concomitanza con l’inizio e col variare della forma del pannello o delle fasi del ciclo di lavoro che di volta in volta debbono essere eseguite dal centro di lavoro. I cicli di lavorazione, le posizioni delle battute nella stazione di centratura del pannello sulla rulliera 7 e le diverse forme dei pannelli già trattati, possono essere richiamati dalla memoria dell’unità 6 con codici di facile memorizzazione, così da consentire una programmazione pressoché immediata del centro nel caso di pannelli o di cicli di lavoro già conosciuti dalla stessa unità 6.

In alternativa, anche la fase di apprendimento della forma e delle dimensioni del pannello potrà essere resa automatica, munendo il centro di lavorazione di tastatori o sensori noti di tipo meccanico o di tipo optoelettronico, attraverso i quali l’unità 6 potrà rilevare le suddette caratteristiche del pannello.

Il pannello alimentato dalla rulliera 7 viene correttamente posizionato in corrispondenza del dispositivo di presa 111 della guida 9 come già descritto, viene preso e trasferito sulla tavola rotante 1 inserita nella stazione di carico K1 e predisposta per afferrare il pannello in modo che il suo baricentro risulti rigorosamente allineato all’asse di rotazione della stessa tavola. In base al particolare programma di lavoro preselezionato, l’unità 6 provvede nel frattempo a comandare od ha comandato la rotazione della giostra 4, per far si che la prima unità di lavoro risulti posizionata sul punto X della linea ideale di confine L. Se il pannello ha parti del proprio bordo con una conformazione concava, come illustrato nella figura 1, l’unità di lavoro prescelta, tramite la slitta degli spostamenti orizzontali FI viene estesa in modo da risultare ulteriormente distanziata dalle unità di lavoro vicine, affinché con queste non abbia ad interferire il pannello da lavorare che col proprio bordo viene progressivamente portato a cooperare con l’unità di lavoro attiva.

L’unità 6 controlla il movimento delle slitte 2, 3 e la rotazione della tavola rotante 1, ed in funzione della forma e delle dimensioni del pannello posto sulla stessa tavola 1, porta in successione ordinata tutti i punti del bordo dello stesso pannello o della porzione di questo destinata ad essere lavorata, in corrispondenza della testa di. lavoro posizionata nel punto X. Come detto in precedenza, per semplicità di programmazione dell’unità 6, l’unità di lavoro attiva rimane ferma nel punto X dove può eventualmente compiere movimenti di sollevamento o di abbassamento F2 e movimenti di oscillazione F3 attorno ad un asse parallelo alla linea L, mentre ogni ulteriore movimento necessario per la lavorazione del bordo del pannello è demandato alla rotazione della tavola 1 ed allo spostamento combinato di questa sulle slitte ortogonali 2 e 3.

Quando una unità di lavoro ha ultimato il proprio compito, il complesso 1, 2, 3 riporta il pannello nella posizione K3 di maggior distanza dalla giostra 4 che in giusta fase viene attivata per portare nel punto X l’unità di lavoro successiva, secondo il programma di lavoro preordinato e tutto il ciclo si ripete fino alla completa lavorazione del bordo del pannello.

Ad esecuzione avvenuta delle diverse lavorazioni, che possono interessare una o più volte le unità di lavoro poste sulla giostra 4, la tavola rotante 1 viene portata nella stazione K2 dove la testa afferratrice 111 della guida 9’ prowederà a prelevare il pannello lavorato ed a trasferirlo sul tratto finale di scarico della rulliera 7 o sulla rulliera 7” espressamente dedicata a questa funzione.

Nel frattempo la giostra 4 si predispone per l’inizio di un successivo ciclo di lavoro e la testa afferratrice 111 della guida 9 si predispone per trasferire nella stazione di carico K1 un successivo pannello, così che a scarico avvenuto del pannello lavorato, la tavola rotante 1 può traslare direttamente da K2 a K1 per la presa del successivo pannello.

Resta inteso che la descrizione si è riferita ad una forma preferita di realizzazione del trovato, al quale possono essere apportate numerose varianti costruttive, le quali possono ad esempio riferirsi al fatto che la giostra 4 presenti il proprio asse opportunamente inclinato di un angolo compreso tra zero e novanta gradi rispetto alla verticale, ed abbia il punto più alto o più basso rivolto verso il complesso della tavola 1 con le slitte 2, 3. Questa variante offrirebbe il vantaggio che l’unità di lavoro ciclicamente attiva risulterebbe ad una quota superiore od inferiore a quella delle unità consecutive che in tal modo non interferirebbero col bordo del pannello, anche se questo oltrepassa la linea di confine L durante la movimentazione da parte del complesso 1, 2, 3. Questa stessa variante consentirebbe pertanto di limitare lo spostamento delle unità di lavoro nel senso radiale indicato con FI. Questa e tutte quelle varianti per altro intuibili dai tecnici del ramo, non esulano dal trovato, come sopra esposto, come illustrato e come a seguito rivendicato. Nelle rivendicazioni, i riferimenti riportati tra parentesi sono puramente indicativi e non limitativi dell’ambito di protezione delle stesse rivendicazioni.

Claims (17)

1. RIVENDICAZIONI 1) Centro per la lavorazione automatica del bordo di pannelli o di piani per l’industria del mobile, caratterizzato dal comprendere: - una tavola rotante (1), con mezzi a depressione predisposti per sostenere il pannello da lavorare in modo che il suo baricentro risulti allineato all’asse di rotazione di tale tavola che è montata su almeno due gruppi guida e slitta orizzontali e tra loro ortogonali (2, 3), essendo tali mezzi azionati da rispettivi motori a controllo elettronico della velocità e della fase; - una giostra (4) sulla quale sono disposte con distanziamento angolare prefissato, due o più unità (U) per la lavorazione del bordo dei pannelli, che da parte dei mezzi di rotazione precisa della stessa giostra, possono essere portate selettivamente in una posizione angolare prefissata di avvicinamento alla tavola rotante (1) col pannello da lavorare; - una unità di elaborazione e di controllo (6) atta ad apprendere la forma, le dimensioni e l’orientamento del pannello da lavorare ed atta a comandare i motori della tavola rotante (1) e delle relative slitte ortogonali (2, 3) per muovere il bordo del pannello nella cooperazione con quella ciclicamente posizionata delle unità di lavoro ed atta a comandare il motore della giostra (4) di posizionamento delle unità di lavorazione, secondo un programma di lavoro prestabilito.
2. 2) Centro di lavorazione secondo la rivendicazione 1), in cui la tavola rotante (1) e la giostra (4) con le unità di lavoro (U) sono disposte col loro asse verticalmente.
3. 3) Centro di lavorazione secondo la rivendicazione 1), in cui la tavola rotante (1) è disposta col proprio asse verticalmente, mentre la giostra (4) con le unità di lavoro (U) è disposta col proprio asse con una inclinazione compresa tra zero e novanta gradi rispetto alla verticale e presenta il punto più alto o più basso della propria periferia rivolto verso il complesso della detta tavola rotante (1) con le relative slitte ortogonali (2, 3).
4. 4) Centro di lavorazione secondo la rivendicazione 1), in cui le unità di lavoro (U) poste sulla giostra (4) comprendono delle unità di levigatura grossa e fine (Ul, U6), delle unità di verniciatura (U2, U5) e delle unità (U3, U4) di essiccazione e/o di indurimento della superficie verniciata.
5. 5) Centro di lavorazione secondo la rivendicazione 1), in cui le unità di lavoro (U) poste sulla giostra di posizionamento (4) sono dotate di mezzi di sollevamento e di abbassamento (F2).
6. 6) Centro di lavorazione secondo la rivendicazione 1), in cui le unità di lavoro (U) poste sulla giostra di posizionamento (4) sono dotate di mezzi per l’oscillazione (F3) attorno ad un asse orizzontale e perpendicolare al raggio ideale che collega ogni unità all’asse della stessa giostra.
7. 7) Centro di lavorazione secondo la rivendicazione 1), in cui le unità di lavoro (U) poste sulla giostra di posizionamento (4) sono dotate di mezzi di spostamento radiale (FI), per l’allontanamento e ravvicinamento nei confronti dell’asse di rotazione della stessa giostra.
8. 8) Centro di lavorazione secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dall’essere chiuso con le varie parti accessorie (5, 6) all’interno di una cabina insonorizzata (8), munita di luci di ingresso e di uscita dei pannelli e di porte di servizio (108) e provvista di un sistema di ventilazione e di filtrazione dell’aria, per l’eliminazione dei solventi e del pulviscolo di risulta dalle operazioni di levigatura, di verniciatura e di essiccazione od indurimento della vernice.
9. 9) Centro di lavorazione secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal comprendere una rulliera motorizzata di alimentazione (7, 7’) che attraversa la luce di ingresso della cabina (8) per inserire ciclicamente in questa uno dei pannelli (P) da lavorare, che da parte di appositi mezzi viene correttamente orientato e posizionato contro riferimenti fissi e che da parte di altri adatti mezzi viene prelevato e trasferito sui mezzi di presa a depressione della tavola rotante (1), in modo che il baricentro del pannello risulti allineato all’asse di rotazione della stessa tavola e caratterizzato altresì dal comprendere una ulteriore rulliera motorizzata di scarico (7, 7”) che attraversa la luce di uscita della detta cabina (8) e dal comprendere dei mezzi per trasferire a comando il pannello lavorato dalla detta tavola rotante (1) sulla detta rulliera di scarico.
10. 10) Centro di lavorazione secondo la rivendicazione (9), caratterizzato dal fatto che le rulliere di alimentazione e di scarico dei pannelli sono sostituite da un’unica rulliera (7) o da rulliere allineate, che attraversano la cabina (8) parallelamente alla slitta (2) di traslazione della tavola rotante (1).
11. 11) Centro di lavorazione secondo la rivendicazione (9), caratterizzato dal fatto che le rulliere di alimentazione e di scarico dei pannelli sono costituite da rulliere motorizzate separate (7’, 7”), parallele tra loro e nei confronti della slitta (3) della tavola rotante (1) orientata in direzione della giostra (4) con le unità di lavoro (U).
12. 12) Centro di lavorazione secondo la rivendicazione 1), caratterizzato dal comprendere dei mezzi coi quali l’apprendimento della forma e delle dimensioni del pannello avviene con l’inserimento di dati nell’unità di elaborazione e di controllo (6).
13. 13) Centro di lavorazione secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal comprendere un tastatore di tipo meccanico o di tipo optoelettronico per esplorare la forma e le dimensioni del pannello da lavorare e per trasmettere i relativi dati all’unità di elaborazione e di controllo (6).
14. 14) Centro di lavorazione secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l’apprendimento dell 'orientamento del pannello e della posizione del suo baricentro nei confronti dei mezzi di presa, sono assicurati dal posizionamento del pannello stesso contro battute di riferimento in parte fisse, in parte regolabili ed in parte mobili, collocate sul tratto della rulliera (7, 7’) di alimentazione che entra nella cabina (8) del centro di cui trattasi.
15. 15) Centro di lavorazione secondo la rivendicazione 14), caratterizzato dal fatto che se la rulliera (7) d’alimentazione dei pannelli è allineata alla rulliera di scarico, la detta rulliera d’alimentazione è dotata trasversalmente e sopra al tratto terminale ed interno alla cabina del centro, di due strutture a portale (12, 12’) scorrevoli su guide (13) parallele all’asse longitudinale della detta rulliera e collegate ad un sistema di movimentazione autocentrante, ad esempio a vite e madrevite (14, 14’, 15, 15’) con motoriduttore (16) governato dal centro di elaborazione e di controllo (6), per posizionare i detti portali con una distanza reciproca correlata alle dimensioni ed alla forma dei pannelli da lavorare, essendo il portale (12) sotto al quale deve transitare il pannello (P) da posizionare, dotato longitudinalmente di una bandella a scomparsa (23), ad esempio di tipo oscillante, che si solleva automaticamente a contatto col pannello stesso e che poi toma bassa per gravità dopo il transito di tale pannello che si arresta in battuta contro una bandella (17) fissa longitudinalmente all’altro portale (12’), essendo una delle dette bandelle montata su mezzi di guida (18) paralleli all’asse longitudinale della rulliera (7) ed essendo collegata a mezzi di movimentazione (20) che a comando avvicinano reciprocamente le due bandelle per realizzare un primo movimento di centratura del pannello nei confronti dei successivi mezzi di presa e di trasferimento, essendo sull’architrave dei detti portali, montati longitudinalmente dei servosistemi lineari (27, 27’) al cui equipaggio mobile sono collegate delle battute oscillanti (30, 31, 30’, 3Γ) che in seguito all’attivazione dei detti servosistemi spingono il pannello posizionato tra le dette bandelle (17, 23), parallelamente a queste e contro battute fisse e registrabili (26) poste in prossimità del fianco della rulli era che è rivolto verso la tavola rotante (1), il tutto in modo da realizzare un secondo movimento di centratura del pannello, ortogonale al movimento precedente, essendo previsti dei sensori (25) per arrestare la rulliera (7) quando il pannello tocca la detta bandella fissa e per comandare l’intervento dei detti attuatori lineari di secondo posizionamento, ed essendo previsti dei sensori ad esempio di tipo pressostatico nei cilindri di azionamento dei vari equipaggi mobili dei detti sistemi di accostamento, per rilevare l’avenuto posizionamento del pannello e per comandare l’attivazione dei mezzi preposti alla presa ed al trasferimento del pannello stesso sulla tavola rotante (1).
16. 16) Centro di lavorazione secondo le rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi adibiti alla presa ed al trasferimento dei pannelli dalla rulliera di alimentazione (7. 7’) sulla tavola rotante (1) e poi dalla stessa tavola rotante alla rulliera di scarico (7, 7”), comprendono delle stazioni (Kl, K2) distanti dalla giostra (4) delle unità operative (U), nelle quali viene portata la detta tavola rotante ed in allineamento con tali stazioni e con le dette rulli ere comprende delle guide aeree, rettilinee e fisse (9, 9’) sulle quali scorrono dei rispettivi carri motorizzati (10) che portano con interposti mezzi di sollevamento e di abbassamento (11) delle rispettive teste di presa (111) con mezzi di afferramento a depressione, essendo i motori di traslazione dei detti carri del tipo a controllo elettronico della velocità e della fase ed essendo governati dal centro di elaborazione e di controllo (6) che assicura la presa dei pannelli esattamente per il loro baricentro.
17. 17) Centro di lavorazione a controllo numerico, per la finitura dei bordi di pannelli e di piani per l industria del mobile, realizzato in particolare, in tutto o sostanzialmente, come descritto, come illustrato nelle figure delle due tavole allegate di disegno e per gli scopi sopra esposti.