ITBO20000071A1 - Metodo ed apparato per l' alimentazione di custodie per dvd o per cd , originariamente vuote e chiuse , a mezzi per l' apertura , per la per - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE dell’invenzione industriale dal titolo:
“Metodo ed apparato per l’ alimentazione di custodie per DVD o per CD, originariamente vuote e chiuse, a mezzi per l’apertura, per la personalizzazione esterna, per il riempimento e per la chiusura delle stesse custodie ”
TESTO DELLA DESCRIZIONE
Il trovato concerne un metodo ed un relativo apparato per automatizzare una pluralità di operazioni che a tutt’oggi vengono in genere svolte manualmente e che consistono nell’ aprire delle custodie per DVD o per CD originariamente vuote, nel personalizzarle con una locandina esterna, quindi nel riempirle col disco e con un eventuale pieghevole ed infine nel chiuderle.
Il procedimento secondo il trovato è caratterizzato dalla successione delle seguenti fasi operative:
- Estrazione di una custodia vuota e chiusa da una pila di custodie e trasferimento della stessa custodia in una stazione d’ apertura;
- Apertura della custodia con rotazione oltre i 180° delle due parti che la compongono, in modo che tali parti risultino orientate con l’ interno verso l’alto e siano disposte a formare una “V” rovesciata;
- Traslazione della custodia aperta in una stazione attigua di parcheggio dove la stessa custodia viene trattenuta per i lati lunghi e liberi delle due parti che la compongono, che rimangono con la disposizione primitiva a “V” rovesciata ed in modo che la copertina esterna di plastica trasparente risulti libera e si disponga per gravità verso il basso, aprendo la tasca da essa formata;
- Apertura a rombo della tasca esterna della custodia posta nella stazione di parcheggio ed inserimento nella tasca stessa di una locandina di personalizzazione predisposta con un profilo ondulato;
- Abbandono a se stessa della custodia esternamente personalizzata nella stazione di parcheggio, in modo che tale custodia cada su mezzi che la trasferiscono aperta ed in piano verso successive fasi di riempimento e di chiusura.
Maggiori caratteristiche del trovato ed i vantaggi che ne derivano, appariranno meglio evidenti dalla seguente descrizione di una forma preferita di realizzazione dello stesso, illustrata a puro titolo d’esempio, non limitativo, nelle figure delle sei tavole allegate di disegno, in cui:
La fig. 1 illustra in prospettiva ed aperta una delle custodie di cui trattasi;
La fig. 2 è una vista a blocchi ed in pianta di una macchina con l’apparato di cui trattasi;
Le figg. 3, 4 e 5 sono viste laterali, schematiche e con parti in sezione del magazzino delle custodie vuote e dei mezzi di estrazione e di contrasto che ciclicamente trasferiscono la custodia di fondo dallo stesso magazzino alla stazione d’apertura;
La fig. 6 illustra il magazzino delle custodie dal fronte esterno, in parte sezionato e con l’ estrattore nella posizione di inizio ciclo;
Le figg. 7 ed 8 sono viste rispettivamente in elevazione laterale ed in pianta dall’alto del mezzo di contrasto col relativo carro di supporto;
Le figg. 9, 10, 11 e 12 sono viste in elevazione laterale e con parti in sezione della stazione di apertura delle custodie, ripresa in fasi successive del proprio ciclo di lavoro;
Le figg. 13 e 14 sono viste frontali della stazione di apertura delle custodie e della stazione attigua di parcheggio, riprese in fasi successive del loro ciclo operativo;
La fig. 15 illustra in prospettiva e lateralmente la stazione di parcheggio, nella fase di figura 14;
Le figg. 16, 17, 18 e 19 sono ulteriori viste laterali della stazione di parcheggio ripresa in fasi successive del proprio ciclo di lavoro;
Le figg. 20 e 21 sono viste laterali e schematiche delle stazioni di riempimento e di chiusura delle custodie.
La custodia C illustrata nella figura 1 è del tipo usualmente impiegato per il contenimento di un disco DVD ed è composta da due parti C1 e C2 intercollegate a libro tramite un dorso D, con la parte C2 che porta sulla faccia interna una sede in rilievo S per il supporto del disco. La parte C1 porta in rilievo sulla faccia interna ed in conrispondenza del lato lungo esterno, delle linguette flessibili M alle quali è possibile agganciare un pieghevole di complemento al contenuto del disco inserito nella detta parte C2. Sui lati lunghi ed esterni, le parti C1 e C2 della custodia portano dei recessi mediani ed uguali RI, R2 che a custodia chiusa si sovrappongono e danno orìgine ad un unico recesso R (vedi oltre) ad impronta rettangolare, utile per inserirvi le dita delle mani nella fase di apertura della , stessa custodia. Sugli stessi lati lunghi ed esterni, le parti C1 e C2 della custodia portano delle appendici complementari E che cooperano reciprocamente a scatto per chiudere la custodia stessa.
Ai lati lunghi delle parti C1 e C2 della custodia è saldata una copertina A di materia plastica trasparente, che riveste esternamente la custodia stessa e che ha la funzione di creare una tasca esterna T nella quale poter inserire una locandina che appare attraverso la detta copertina e che è utile per personalizzare la custodia medesima e/od il contenuto del disco in essa collocato.
L’apparato di cui trattasi, come illustrato schematicamente nella figura 2, comprende un magazzino 1 nel quale le custodie C vuote e chiuse vengono disposte orizzontalmente e vengono impilate una sull’altra, con la parte C2 rivolta in alto e col recesso R nella direzione F2 di inserimento ciclico di una custodia in una stazione 2 attigua al magazzino, nella quale la stessa custodia viene aperta e le sue parti C1 e C2 vengono inclinate verso al basso a formare una “V” rovesciata. Nella stazione 2, la parte C2 della custodia aperta è prossima al magazzino 1. Con 102 è indicato lo spazio impegnato da una parte dei mezzi di contrasto (vedi oltre) che cooperano al trasferimento ciclico di una custodia dal magazzino 1 alla stazione 2 e che provvedono poi all’apertura della stessa custodia nella stazione 2. Lateralmente alla stazione 2 è prevista ima stazione di parcheggio 3 nella quale viene traslata come indicato con F3, la .custodia aperta nella stazione 2 e dove la tasca esterna T della stessa custodia viene aperta ed in essa viene inserita, come indicato con F4, una locandina di personalizzazione prelevata da una stazione 4. La stazione di parcheggio 3 è collocata sulla mezzeria di un sottostante canale di trasporto rettilineo 5 nel quale la detta stazione scarica la custodia, personalizzata, aperta e disposta in piano. Il canale di trasporto 5 è dotato di denti di spinta 105 che con un movimento intermittente trasferiscono la custodia in una stazione 6 che provvede all’ inserimento di un disco nella sede S ed all’eventuale inserimento di un pieghevole sotto le linguette M della parte C1 della stessa custodia e poi in una stazione finale di chiusura 7. La custodia, personalizzata, riempita e chiusa esce infine dalla parte terminale del canale di trasporto 5, come indicato dalla freccia F5.
L’apparato di cui trattasi comprende essenzialmente le parti 1, 2 e 3 anzidette, che debbono intendersi protette anche indipendentemente dagli altri componenti della macchina esposta con riferimento alla figura 2.
Dalle figure 3 e 6 si rileva che il magazzino 1 comprende una struttura parallelepipediforme e verticale 101 nella quale le custodie vuote e chiuse C vengono disposte orizzontalmente e vengono impilate una sull’altra in giusta quantità e con l’orientamento già detto. La struttura 101 è aperta lateralmente nella parte bassa per consentire la fuoriuscita della custodia di fondo che appoggia su un piano centrale e fisso 201. In corrispondenza del dorso D della custodia di fondo, parallelamente a questo ed al l’esterno del magazzino 1, è disposta a riposo la barra di estrazione o estrattore 8 avente un’altezza uguale o leggermente inferiore allo spessore di una custodia, avente il fronte 108 rivolto verso il magazzino, con un profilo rientrante e la cui parete di fondo è ad un livello tale da transitare senza interferenza sul piano 201, essendo su tale parete inferiore fissata una coppia di linguette molleggiate 208 che sporgono per un giusto tratto a sbalzo dal fronte 108 dell’estrattore 8 e che hanno una collocazione laterale al piano 201, per non interferire con questo. Una estremità dell’estrattore 8 è solidale ad un carro 308 che scorre su ima coppia di guide 9 orizzontali, ortogonali allo stesso estrattore e sostenute da una parte 10 del telaio fìsso dell’apparato, essendo tale parte 10 dotata di un’asola 11 parallela alle guide 9, che è attraversata da un’appendice 12 solidale al carro 308 e collegata allo stelo di un cilindro a pressione di fluido 13, anch’esso parallelo alle guide 9 ed ancorato col corpo all’esterno della detta parte 10 di telaio.
Quando l’estrattore 8 è nella posizione di inizio ciclo di figura 3, la sua estremità più lontana al carro 308 coopera col rullino ad asse verticale 14 montato sul piede di una leva 1S posta verticalmente su un fianco del magazzino 1, articolata orizzontalmente in 16 a tale fianco e sollecitata da mezzi elastici alla cooperazione con l’estrattore. In questa condizione, un’appendice 113 della leva 15, che attraversa un’apertura laterale del magazzino 1, è in posizione distante dal fianco della penultima custodia di fondo del magazzino stesso. In contrapposizione all’appendice mobile 115, sull 'altro fianco del magazzino 1 è di preferenza prevista un’analoga appendice 17 che può essere fìssa od associata ad una leva equivalente a quella 15, tale per cui quando l’estrattore compie la propria corsa attiva di lavoro ed abbandona il rullino 14, la penultima custodia di fondo del magazzino venga pinzata lateralmente tra le appendici 115, 17 e permanga nella posizione sollevata in cui si trova, con tutte le custodie soprastanti, cosi che l’estrattore possa compiere la propria corsa di andata e di ritorno senza minimamente interferire con le custodie soprastanti la custodia estratta. Solo dopo che l’estrattore 8 ha attraversato in ritorno il fondo del magazzino 1 ed ha cooperato col rullino 14, determinando l’allontanamento reciproco delle appendici 115-17, la pila di custodie dello stesso magazzino si riporta in appoggio sul piano fisso 201.
Dalle figure 3, 7 ed 8 si rileva che custodia C di fondo del magazzino 1, interessata sul dorso D dall’ estrattore 8, ha il recesso R opposto al dorso stesso, impegnato dal risalto frontale 118 della base minore di un mezzo di contrasto 18 di forma piatta e sostanzialmente trapezoidale, posto sul piano orizzontale, dotato in corrispondenza di una zona d’angolo della base maggiore di un rullino folle 218 e solidale con la stessa base maggiore ad uno stelo 19 parallelo alle guide 9 dell’estrattore. Lo stelo 19 è sostenuto girevolmente per l’estremità opposta a quella che porta il contrastò 18, dall’estremità della parte orizzontale 120 di una leva 20 sagomata ad “L”, posta trasversalmente al detto stelo e lateralmente ad un carro 21 al quale la detta parte 120 di leva è fulcrata con un asse 22 ortogonale e superiore allo stesso stelo 19. La parte verticale 220 della leva 20 è collegata in 23 ad una molla di trazione 24 ancorata in 25 al carro 21 e che mantiene la stessa parte 220 di leva normalmente in battuta contro un registro 26 solidale al detto carro 21, affinchè lo stelo 19 del contrasto 18 possa rimanere orizzontale o possa oscillare verso l’alto a seconda delle necessità (vedi oltre). Lo stelo 19 sporge dalla parte 120 della leva 20 con un piccolo tratto al quale è fissato a squadro un braccetto 27 articolato in 28 allo stelo di un piccolo cilindro a pressione di fluido 29, articolato col corpo in 30 alla sommità della parte 220 della detta leva 20. Per l’azione del cilindro 29, il contrasto 18 può passare dalla posizione orizzontale di inizio ciclo ad una posizione verticale o di costa che lo vede ruotare di 90° e disporsi col rullino 218 in basso (vedi oltre). Il carro 21 scorre su guide orizzontali 31 sostenute da parti 32 del telaio fisso dell’apparato, essendo sulle dette guide previste delle molle elicoidali 33 che si caricano quando il detto carro giunge alla fine della corsa di maggior allontanamento dal magazzino 1. Dalla figura 8 appare come il carro 21 sia dotato lateralmente di un’appendice 34 che attraversa un’asola orizzontale della parte 10 fissa del telaio dell’apparato e che è a sua volta attraversata scorrevolmente dallo stelo orizzontale 35 con testa 135 di un cilindro a pressione di fluido, non illustrato, ancorato col corpo all’esterno della detta parte 10 di telaio e contrapposto al cilindro 13 che aziona l’estrattore 8 di figura 6. Quando lo stelo 35 viene azionato in retrazione, la sua testa 135 va in battuta contro l’appendice 34 e sposta il carro 21 del contrasto 18 nella posizione di inizio ciclo illustrata in figura 3, col risalto 118 dello stesso contrasto che impegna il recesso R della custodia di fondo del magazzino 1. Dopo questa fase, lo stelo 35 ritorna nella posizione di massima estensione, essendo previsto che il contrasto 18 segua la custodia di fondo estratta dal magazzino 1 dall’estrattore 8 ed essendo previsto che il carro 21 del contrasto scorra sulle proprie guide 31 con un giusto attrito o frizionamento.
Dalla successione delle figure 3, 4 e 5 appare che la custodia C di fondo estratta dal magazzino 1, appena abbandona la parete di fondo 201, viene trattenuta saldamente per il recesso R dal contrasto 18 e per il dorso D dall’ estrattore 8. Per effetto della reazione esercitata sulla custodia dal contrasto frizionato 18, il dorso D della stessa custodia estratta impegna il fronte in recesso 108 dell’estrattore 8, anche in seguito alla flessione verso il basso delle linguette inferiori 208.
Le guide 31 del carro 21 del contrasto 18, impegnano la parte 102 dello schema a blocchi di figura 2. Quando la custodia C giunge nella stazione di apertura 2 di figura 2, il carro 21 del contrasto 18 è giunto alla fine della corsa di ritorno ed ha caricato le molle 33. In giusta fase il contrasto 18 viene ruotato di 90° come dalla figura 9, determinando l’apertura della custodia e per l’azione delle dette molle 33 lo stesso contrasto entra tra le parti C1 e C2 della custodia aperta che è ancora trattenuta per il dorso D dall’estrattore 8 che in giusta fase si arresta. Sotto l’azione del rullino 218 del contrasto 18, che viene ora spostato attivamente in direzione del magazzino 1, la parte inferiore C1 della custodia ruota verso il basso e col proprio lato lungo tocca la parte bassa di uno dei piani inclinati a doppio spiovente 36 della stazione di apertura 2, appoggiando contro la spondina di arresto 37 e superando un dente molleggiato 38 che trattiene la stessa parte C1 della custodia. In giusta fase alla corsa di ritorno del contrasto 18, intervengono anche delle leve arcuate 39 calettate su un albero 40 che a comando viene ruotato per mezzo di una leva di estremità 41 e di un cilindro 42 a pressione di fluido, in modo che le dette leve arcuate emergano dal lato basso del piano 36 per spingere e trattenere su questo la parte C1 della custodia in fase di apertura, come illustrato nella figura 10.
In successione di fase l’estrattore 8 ritorna nel magazzino 1 unitamente al contrasto 18 che, come illustrato nella successione delle figure 10 e 11, si inserisce sempre più nella custodia C, ruotando la parte C2 in allontanamento da quella C1 e portandola in parziale appoggio sul secondo piano inclinato 36’ della stazione di apertura 2 dove la stessa semicustodia C2 viene definitivamente appoggiata da una o più leve arcuate 39’ calettate sull’albero 40’ azionato dal complesso 4Γ-42’ e dove la medesima semicustodia viene trattenuta da una spondina d’appoggio 37’ e da un dente molleggiato 38’. In successione di fase, come illustrato nelle figure 12 e 13, il contrasto 18 che ha abbandonato il contatto con la semicustodia C2 adagiata sul piano 36’, viene ruotato di 90° e riportato nella condizione di inizio ciclo affinchè il suo risalto frontale 118 possa inserirsi nel recesso R della custodia di fondo del magazzino 1. Le leve arcuate 39, 39’ vengono riportate nella posizione di riposo, per consentire alla custodia aperta nella stazione 2 di poter essere traslata nella stazione attigua di parcheggio 3 da parte di un traslatore 43 solidale ad un carro 44 che scorre su guide 45 poste sotto ai piani 36, 36’ e che è collegato allo stelo 146 di un cilindro di azionamento a pressione di fluido 46. Trattenuta dai soli denti molleggiati 38, 38’ la custodia C può liberamente scorrere sui piani 36, 36’ e nei confronti dei detti denti e rimane con le parti C1 e C2 nella posizione inclinata a doppio spiovente almeno per la prima parte della corsa di traslazione, necessaria per passare sotto al controllo dei mezzi della stazione 3. Al trattenimento nella corretta posizione inclinata delle parti C1 e C2 della custodia in fase di traslazione, contribuisce anche il traslatore 43 dotato superiormente di risalti 143 che sormontano la parte intermedia e più alta della stessa custodia, impedendo il sollevamento delle semicustodie C1 e C2 dai piani 36, 36’.
I piani 36, 36’ della stazione di apertura 2 e tutti i mezzi a questi associati, compreso il traslatore 43, sono collocati ad una quota inferiore rispetto al percorso di una custodia nella fase di estrazione dal magazzino 1 da parte defi’ estrattore 8 e del contrasto 18, per cui questa fase di estrazione può essere attuata contemporaneamente alla fase di traslazione di una custodia aperta dalla stazione 2 a quella attigua 3, a guadagno della produttività dell’apparato di cui trattasi.
Dalle figure 13 e 16 si rileva che la stazione 3 è dotata di una coppia di guide 47, 47’ con profilo ad “L”, allineate ad i lati lunghi e bassi dei piani 36, 36’, sulle quali la custodia appoggia e scorre coi lati lunghi e liberi delle parti C1 e C2. La stessa stazione 3 comprende dei contrasti piani 48, 48’ che sormontano le parti C1 e C2 della custodia per mantenerle nella posizione a “V” rovesciata ed in appoggio sulle dette guide 47, 47’. I contrasti 48, 48’ possono essere registrati nella posizione ed adattati al formato della custodia, mediante i supporti snodabili 148, le guide verticali 248 ed il gruppo vitemadrevite di registro 348.
Dalla figura 15 si rileva che le guide 47, 47’ sono sostenute da coppie di leve 49, 49’ rivolte verso l’alto e fulcrate in 50, 50’ a supporti 51, 51’ solidali alla parte fìssa 52 del telaio dell’apparato, essendo una di ognuna delle dette coppie di leve dotata di un prolungamento 149, 149’ oltre il fulcro 50, 50’. Il prolungamento 149 è articolato in 53 ad un tirante 54 a sua volta articolato in 53’ alla leva contrapposta 49, sotto al filiera 50’. La distanza che intercorre tra i punti 53 e 50 è uguale a quella che esiste tra i punti 53’, 50’, in modo che le leve 49, 49’ si muovano con uno spostamento autocentrante di avvicinamento e di allontanamento reciproco, assicurato da un cilindro a pressione di fluido 55 articolato in 56 all’estremità superiore del prolungamento 149’ della leva 49’ ed ancorato con l’altra estremità ad un supporto fisso 57. Il cilindro 55 è ad esempio a semplice effetto ed è attivo solo in retrazione. Ad una delle leve 49, sotto al fulcro 50, è ancorata una molla 58 ancorata con l’altra estremità ad un supporto fisso 59, per sollecitare le leve 49, 49’ nella posizione di riposo che vede le guide 47, 47’ allineate ai piani 36, 36’ della stazione 2, per ricevere da questa la custodia aperta. Una battuta registrabile 60 è montata sulla leva 49 con la molla 58 e normalmente appoggia contro il dorso del supporto 59.
Quando la custodia viene trasferita dalla stazione 2 a quella 3, la copertina A di plastica trasparente, non più sostenuta da alcun mezzo, si dispone per gravità verso il basso, con una disposizione casuale, come indicato ad esempio con segno a trattini nella figura 16, aprendo in parte la tasca esterna T della custodia. Sul fianco della stazione 3 che è opposto a quello rivolto verso la stazione 2, è previsto in posizione mediana e sollevato un dito 61 portato dallo stelo di un cilindro verticale 62 montato su un carrello 63 mobile su guide orizzontali 64 sotto lazione di un cilindro orizzontale di cui è visibile lo stelo 65. Il dito 61 è tale da inserirsi nella tasca T della custodia trasferita dalla stazione 2 a quella 3 ed a trasferimento avvenuto il detto dito 61 viene abbassato come dalle figure 14 e 16, per tendere verso il basso la copertina A e per aprire la tasca T fino a farle assumere una sezione romboidale.
In successione di fase, i bracci con ventose aspiranti 66 (figg. 15 e 17) di una stazione nota 4 del tipo descritto nel brevetto italiano n° 1.249.227 di proprietà della stessa richiedente, prelevano dalla sommità di una pila una locandina L, la piegano ad omega ed in questa condizione di ingombro contenuto e di indeformabilità la inseriscono nella tasca T della custodia, come dalla figura 17. 1 bracci 66 si neutralizzano e ritornano a riposo ed anche il dito 61 viene estratto dalla tasca come illustrato nella figura 18, dopo di che si attiva il cilindro 55 di figura 15 per allontanare reciprocamente le guide 47, 47’ e consentire la caduta della custodia nel canale di trasporto 5, come dalla figura 19, dopo di che le dette guide tornano a riposo.
Il canale di trasporto 5 si attiva e con uno dei propri denti 105 trasferisce la custodia aperta nella stazione 6 dove mezzi noti inseriscono un disco P nella sede S, come dalla figura 20, dopo di che la stessa custodia viene trasferita nella stazione 7 dove mezzi noti Q provvedono a chiudere la stessa custodia con rotazione e ribaltamento della parte C1 su quella C2 e con l’ attivazione di un pressore Z che attiva i detti mezzi E di chiusura a scatto della custodia medesima. In ima delle stazioni 6 e/o 7 o in una stazione intermedia, possono essere previsti dei mezzi per inserire un pieghevole nella parte C1 della custodia, sotto alle linguette M. la custodia personalizzata, riempita e chiusa, viene infine scaricata dal trasportatore 5, come indicato in figura 2 dalla freccia F5. Resta inteso che le fasi delle figure 20 e 21 sono state qui descritte a puro titolo di esempio per dimostrare una possibile applicazione industriale dell’ apparato secondo l’invenzione che deve intendersi protetto nell’abbinamento ad una qualsiasi macchina anche non rettilinea adibita al trasporto delle custodie aperte in successive stazioni di riempimento e di chiusura.
Resta pertanto inteso che la descrizione si è riferita ad una forma preferita di realizzazione del trovato, alla quale possono essere apportate numerose varianti e modifiche, soprattutto costruttive, il tutto per altro senza abbandonare il principio informatore dell’ invenzione, come sopra esposto, come illustrato e come a seguito rivendicato. Nelle rivendicazioni, i riferimenti riportati tra parentesi sono puramente indicativi e non limitativi dell’ambito di protezione delle stesse rivendicazioni.
Claims (1)
- RIVENDICAZIONI 1) Metodo per l’ alimentazione di custodie per DVD o CD, originariamente vuote e chiuse, a mezzi per l’apertura, per la personalizzazione esterna, per il riempimento e per la chiusura delle stesse custodie, caratterizzato dalla successione delle seguenti fasi: Estrazione di una custodia (C) vuota e chiusa da una stazione di alimentazione (1) provvista di una pila di custodie e trasferimento della custodia estratta in una stazione di apertura (2); - Apertura della custodia, con rotazione oltre i 180° tra le due parti (Cl, C2) che compongono la custodia stessa, in modo che le semi custodie risultino orientate verso l’alto con la parte interna e siano disposte a formare una “V” rovesciata; - Trasferimento della custodia aperta, con spostamento lungo un asse parallelo al suo dorso (D), in una stazione attigua di parcheggio (3) dove la stessa custodia (C) viene trattenuta per i lati liberi e lunghi delle due parti (Cl, C2) che la compongono, le quali rimangono con la disposizione primitiva a “V” rovesciata, il tutto in modo che la copertina esterna (A) di plastica trasparente della custodia, si disponga per gravità verso il basso, aprendo in parte la tasca (T) esterna da essa formata; - Apertura completa con profilo romboidale, della tasca esterna (T) della custodia posta nella stazione di parcheggio ed inserimento nella tasca stessa di una locandina (L) di personalizzazione predisposta con apposito profilo ondulato; - Abbandono a se stessa della custodia con la locandina nella tasca esterna e trasferimento della medesima custodia aperta e disposta su di un piano, verso successive fasi di riempimento e di chiusura; 2) Apparato particolarmente adatto per l’attuazione del metodo di cui alla rivendicazione 1), caratterizzato dal comprendere: - Un magazzino (1) nel quale le custodie (C) vuote e chiuse vengono disposte orizzontalmente ed impilate una sull’ altra con un orientamento prestabilito; - Dei mezzi (8, 18) per estrarre dal detto magazzino (1) la custodia di fondo e per trasferire la stessa in una stazione di apertura (2); - Dei mezzi (14-17) per trattenere temporaneamente sollevata dal fondo (201) del magazzino, tutte le custodie soprastanti quella di fondo che ciclicamente viene estratta, per consentire il libero movimento di ritorno dei mezzi di estrazione di tale ultima custodia; - Dei mezzi (18-33, 36-42, 36’-42’) per aprire la custodia nella stazione di apertura (2), disponendo le due parti (Cl, C2) della stessa custodia con Tinterno verso l’alto ed esternamente in appoggio su due sottostanti piani (36, 36’) posti in modo da formare un doppio spiovente, col dorso (D) della custodia posto tra le parti alte di tali piani, essendo previsti dei mezzi (38, 38’) per trattenere la custodia sui detti piani di appoggio, con la possibilità di scorrere su questi, parallelamente al dorso; .- Dei mezzi (43-46) per traslare la custodia aperta dalla stazione di apertura (2) ad una attigua stazione di parcheggio (3) dotata di guida parallele (47, 47’) che sostengono la custodia per i lati lunghi e dotata di contrasti (48, 48’) per trattenere la stessa custodia in appoggio sulle dette guide; - Dei mezzi (61) che si inseriscono temporaneamente nella parte mediana e ad ima estremità della tasca esterna (T) della custodia trasferita nella stazione di parcheggio e che successivamente si abbassano per tendere verso il basso la copertina trasparente (A) che definisce la detta tasca, per conferire a quest 'ultima una sezione a losanga; - Dei mezzi (66) che inseriscono nella tasca aperta della custodia, nella stazione di parcheggio, una locandina di personalizzazione (L), visibile attraverso la copertina trasparente (A) che definisce la detta tasca e che poi tornano a riposo unitamente ai detti mezzi (61) d’apertura della tasca stessa; - Dei mezzi (49-60) per allontanare reciprocamente le dette guide (47, 47’) che sostengono la custodia nella stazione di parcheggio, per consentire a tale custodia di cadere aperta ed in piano in sottostanti mezzi di trasporto (5) che poi la trasferiranno nelle successive stazioni di riempimento (6) e di chiusura (7). 3) Apparato secondo la rivendicazione 2), in cui il magazzino con la pila delle custodie (C) vuote e chiuse, è dotato di una parete di fondo (201) che interessa la detta pila solo nella zona centrale per consentire il transito lateralmente a se stesso di linguette inferiori (208) di cui è dotata la barra di estrazione od estrattore (8) che a comando scorre sopra alla detta parete di fondo per estrarre la custodia inferiore della detta pila, essendo il detto estrattore (8) vincolato con una estremità ed a sbalzo ad un carro (308) con annessi mezzi di guida (9) e di movimentazione rettilinea ed alterna (13) ed essendo lo stesso estrattore di altezza leggermente inferiore allo spessore di una custodia per non strisciare contro la penultima custodia di fondo della pila, ed il fronte anteriore dell’estrattore essendo dotato di un profilo rientrante (108) che con le dette linguette (208) preferibilmente flessibili, forma una sede per il contenimento e lo snodo del dorso (D) delle custodie ciclicamente estratte dal magazzino (1) e che col dorso stesso sono orientate tutte in direzione dell’ estrattore allorché nella posizione di inizio ciclo, a monte della pila di custodie posta nel detto magazzino (1). 4) Apparato secondo la rivendicazione 3), in cui sulle paréti laterali del magazzino (1) sono previste delle appendici (17, 115) che sono tutte od in parte montate su rispettive leve oscillanti (15) dotate di un rullino (14) che da parte di mezzi elastici è portato a cooperare con l’ estrattore (8) che neutralizza le dette appendici quando è nella posizione di inizio ciclo a monte della pila di custodie immagazzinate e che invece attiva le stesse appendici quando lascia il magazzino per estrarre la custodia di fondo, in modo che le medesime appendici agiscano sui fianchi della penultima custodia di fondo della pila per trattenerla sollevata, essendo tale condizione mantenuta fino a quando l’estrattore ritorna nella detta posizione di inizio ciclo. 5) Apparato secondo le rivendicazioni precedenti, in cui il recesso mediano (R) della custodia di fondo del magazzino (1), opposto al dorso (D) della stessa custodia che è rivolto dalla parte dell’estrattore (8), è impegnato dal risalto frontale (118) di un mezzo di contrasto (18) ad esempio di forma sostanzialmente trapezoidale, solidale con la base maggiore ad uno stelo (19) allineato alla corsa del detto estrattore e che con l’estremità opposta è portato girevole dall’estremità più a sbalzo della parte inferiore (120) di una leva ad “L” (20) che con la detta parte inferiore è fulcrata, ortogonalmente al detto stelo, ad un carro (21) che scorre con giusta frizione su relative guide (31) orizzontali e parallele alle guide del carro dell’estrattore (8), essendo previsti dei mezzi (35, 135) per avvicinare il contrasto (18) alla custodia da estrarre dal magazzino di alimentazione (1) e che poi si neutralizzano in modo che il contrasto rimanga a contatto con la custodia spinta e sostenuta dall’estrattore per sostenerla a sua volta mentre il suo carro (21) scorre con frizione sulle relative guide, essendo la leva (20) che porta il contrasto (18), sollecitata da una molla (24) contro una battuta registrabile (26) portata dal carro (21), affinchè lo stelo (19) del contrasto rimanga in posizione orizzontale o, se necessario, possa oscillare verso l’alto in contrasto alla detta molla, essendo lo stesso stelo del contrasto dotato in estremità ed a squadro di un braccio di leva (27) articolato allo stelo di un cilindro di azionamento (29) a sua volta ancorato col corpo sulla sommità della parte verticale (220) della detta leva oscillante (20), ed essendo tale cilindro strutturato in modo da portare a comando il contrasto (18) dalla posizione orizzontale di presa della custodia, alla posizione verticale o di costa per l’apertura della stessa custodia. 6) Apparato secondo la rivendicazione 5), in cui il contrasto (18) è dotato di un rullino folle (218) sul fianco che risulta orientato in basso nella fase di apertura della custodia, in modo che lo stesso contrasto abbia a scorrere sulla custodia medesima con un attrito volvente. 7) Apparato secondo la rivendicazione 5), in cui sono previsti dei mezzi elastici (33) che si caricano quando il carro (21) del contrasto (18) giunge alla fine della corsa di estrazione della custodia e di trasferimento della stessa nella stazione di apertura (2), il tutto in modo che quando il contrasto viene ruotato di 90° e posizionato di costa per aprire la custodia, i detti mezzi elastici abbiano a distendersi ed a spingere immediatamente il contrasto tra le parti (Cl, C2) della custodia aperta. 8) Apparato secondo le rivendicazioni precedenti in cui la stazione (2) di apertura delle custodie comprende due piani fissi (36, 36’), posti a doppio spiovente sotto alla custodia in fase di apertura da parte del mezzo di contrasto (18), in modo da sostenere le due parti (Cl, C2) della custodia aperta che col proprio dorso (D) si dispone tra i lati alti e reciprocamente distanziati dei detti piani i quali sono dotati sul lato lungo e basso di spondine (37, 37’) per il contenimento della custodia aperta e sono dotati di denti oscillanti e molleggiati (38, 38’) sotto i quali si inseriscono a scatto i lati liberi e lunghi delle due semicustodie (Cl, C2) che permangono cosi aperte, con possibilità di traslare verso l’attigua stazione di parcheggio (3). 9) Apparato secondo le rivendicazioni precedenti, in cui nella stazione (2) di apertura delle custodie sono previste delle leve curve (39, 39’) azionate da rispettivi attuatoli (42, 42’), che intervengono in fase col contrasto (18) per aprire la custodia e per portare le due parti (Cl, C2) che la compongono, in appoggio sui piani inclinati (36, 36’) della detta stazione di apertura, essendo previsto che tali leve curve vengano neutralizzate quando la custodia viene traslata dalla stazione di apertura (2) all’attigua stazione di parcheggio (3). 10) Apparato secondo le rivendicazioni precedenti, in cui sotto alla stazione di apertura (2) sono previste le guide (45) ed i mezzi (46) per la movimentazione di un carro (44) che porta orientato verso l’alto un traslatore (43) normalmente disposto su un fianco della detta stazione e che a comando transita tra i piani inclinati (36, 36’) per trasferire la custodia aperta nell’attigua stazione di parcheggio (3). 11) Apparato secondo la rivendicazione 10), in cui il traslatore (43) è dotato superiormente di risalti (143) che sormontano la zona dorsale della custodia in fase di traslazione verso la stazione di parcheggio (3), per mantenere la custodia stessa nella disposizione a “V” rovesciata. 12) Apparato secondo le rivendicazioni precedenti, in cui i piani inclinati (36, 36’) della stazione di apertura ed il traslatore (43) sono collocati ad una quota inferiore rispetto al percorso di una custodia in fase di estrazione dal magazzino di alimentazione (1) e di trasferimento sulla stessa stazione d’apertura, in modo che tale fase di estrazione abbia a poter essere realizzata anche durante la fase di traslazione di una custodia dalla stazione di apertura (2) a quella laterale di parcheggio (3). 13) Apparato secondo la rivendicazione 2), in cui le guide (47, 47’) della stazione di parcheggio (3) sono portate da leve oscillanti (49, 49’) tra loro intercollegate da un tirante (54) per ima movimentazione autocentrante e collegate ad un cilindro di movimentazione (55) che le aziona in apertura, nonché collegate ad una molla (58) che le richiama nella posizione di riposo dove le stesse leve sono mantenute dall’appoggio di una loro battuta registrabile (60) contro un supporto fisso (59). 14) Apparato secondo la rivendicazione 13), in cui i piani di contrasto (48, 48’) sono sostenuti da una struttura snodata (148), da mezzi verticali di guida (248) e da un registro a vite-madrevite (348), che consentono di adattare gli stessi piani di contrasto a custodie di diverso formato. 15) Apparato secondo la rivendicazione 2), in cui sul fianco della stazione di parcheggio (3) che è opposto a quello rivolto verso la stazione di apertura (2), è previsto in allineamento alla mezzeria della stessa stazione di parcheggio un dito orizzontale (61) che si inserisce nella tasca (T) della custodia traslata in tale stazione di parcheggio e che è montato su un attuatore di sollevamento ed abbassamento (62) che a comando abbassa il detto dito per l’apertura della detta tasca, essendo tale attuatore montato su un carro (63) che da un proprio attuatore (65) è portato a scorrere su guide orizzontali (64), per avvicinare prima e per allontanare poi il detto dito (61) alla e dalla tasca, rispettivamente per la detta fase di apertura e dopo la fase di inserimento nella tasca stessa della locandina di personalizzazione (L). 16) Apparato secondo la rivendicazione 2), in cui sul fianco della stazione di parcheggio (3) nel quale opera il dito (61) di apertura della tasca esterna (T) della custodia posta in tale stazione, opera una stazione di tipo noto (4) che con propri bracci aspiranti e mobili (66) preleva ciclicamente una locandina (L) da una pila di alimentazione, dispone tale locandina con un profilo ondulato, la inserisce nella detta tasca (T) e poi arretra a riposo. 17) Metodo ed apparato per l’alimentazione di custodie per DVD o per CD inizialmente vuote e chiuse, a mezzi per l’ apertura, per la personalizzazione esterna, per il riempimento e per la chiusura delle stesse custodie, concepiti e realizzati in tutto o sostanzialmente come descritto, come illustrato e per gli scopi sopra esposti.
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