ITBO20000013A1 - Casco aerodinamico in particolare per l' attivita' sciistica . - Google Patents

Casco aerodinamico in particolare per l' attivita' sciistica . Download PDF

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ITBO20000013A1
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Renata Fusi
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Description

CASCO AERODINAMICO. IN PARTICOLARE PER INATTIVITÀ SCIISTICA.
Il presente trovato concerne un casco aerodinamico per attività sportive, in particolare per l'attività sciistica.
Secondo una forma tradizionale di casco il medesimo presenta un guscio esterno conformato secondo un’unica superficie sferica che assicura un buon compromesso tra la penetrabilità nell’aria nella situazione in cui ['utilizzatore guarda nel senso di avanzamento o di marcia normale e il casco viene ad essere disposto longitudinalmente con la superficie anteriore frontale del medesimo casco che si posiziona trasversalmente alla direzione di avanzamento, e la penetrabilità neH’aria del medesimo casco, nella situazione in cui l’utilizzatore gira il capo di lato, per controllare quello che succede nell’intorno o posteriormente, in cui detto casco viene a disporsi con la propria superficie laterale posizionata trasversalmente alla citata direzione di avanzamento o di marcia.
Un problema relativo a tali conformazioni secondo un'unica superficie sferica concerne tuttavia una resistenza aerodinamica troppo elevata nella situazione normale di avanzamento.
Tale effetto svantaggioso è dovuto al distacco dei filetti fluidi dalla superficie del casco in un punto immediatamente a valle del punto di massima larghezza della superficie sferica. Tale distacco genera dei moti turbolenti dell'aria che abbattono la capacità di penetrazione nell’aria del detto casco e che, inoltre, provocano vibrazioni e colpi al citato corpo (casco) che penetra nell’ana.
È altresì noto, in particolare da brevetto statunitense n° US-A-5,271,102 una realizzazione di casco integrale, in particolare per l’attività motociclistica, che comprende un guscio esterno avente una parte frontale di protezione della parte anteriore della testa, la quale è sotto forma di una superficie sostanzialmente sferica per la protezione della superfìcie frontale della testa, una parte posteriore estendentesi trasversale per la protezione della parte posteriore della testa, ed una parte intermedia di prolungamento della superficie anteriore, tra detta parte anteriore sferica e detta parte posteriore trasversale, che definisce una superficie di prolungamento sostanzialmente cilindrica terminante con un bordo terminale di distacco del filetto di fluido che scorre a contatto con la superficie del casco, il quale bordo terminale è leggermente curvato verso il basso e giace su un unico piano trasversale verticale.
ln particolare, in corrispondenza di detto bordo terminale la superficie di prolungamento e la superficie di posteriore del casco si connettono definendo un angolo leggermente ottuso tra queste superfici.
Un tal genere di conformazione è vantaggiosa dal punto di vista aerodinamico, in quanto la detta superficie di prolungamento consente di estendere posteriormente, rispetto ai caschi tradizionali totalmente sferici, in misura maggiore il punto di distacco dei filetti fluidi dalla superfìcie del casco, con diminuzione delle resistenza aerodinamica alla penetrazione neN'aria che detto casco presenta.
Questa conformazione è tuttavia svantaggiosa, in quanto definisce una sagoma laterale del casco che, soprattutto a causa di questo prolungamento posteriore della porzione frontale, risulta essere piuttosto asimmetrica e, quindi, quando l'utilizzatore del casco cerca di girarsi di lato per controllare quello che succede nell'intorno o posteriormente, provvede una superficie laterale che si dispone trasversalmente alla direzione di marcia che provvede una notevole resistenza all'aria, e che, soprattutto in caso di movimenti rotatori laterali repentini del capo dell’utilizzatore, può far sì che il casco riceva dei colpi bruschi che sollecitano notevolmente il collo dell’utilizzatore del casco, con rischio di comprometterne l'equilibrio.
Secondo un’altra forma realizzativa, descritta in questo documento anteriore statunitense, il casco presenta un corpo principale sferico che definisce la parte frontale e posteriore del medesimo ed una porzione di prolungamento intermedia, disposta tra detta parte frontale e detta parte posteriore, la quale porzione di prolungamento è ottenuta tramite una fascia circonferenziale aggiuntiva al corpo sferico del casco che definisce una superficie o striscia posteriore estendentesi su un piano verticale, circonferenzialmente per l'intera estensione periferica del casco, e da cui sporge posteriormente la parte posteriore della superficie sferica del casco.
Tale configurazione non consente tuttavia una elevata penetrabilità del casco in quanto la fascia cilindrica aggiunta presenta, in corrispondenza del punto di contatto con la superficie sferica del medesimo casco , una discontinuità con la superficie sferica frontale che genera comunque un distacco prematuro e una certa turbolenza dei filetti fluidi che corrono sulla superficie del casco, in questo modo compromettendo le speranze di maggiore penetrabilità nell'aria che una tale configurazione di casco presenta.
Secondo un’altro aspetto svantaggioso rivelato in questo documento anteriore statunitense, l'aerazione del capo dell'utilizzatore del casco viene attuata tramite un passaggio d'aria che entra nella parte frontale del medesimo casco, passa poi attraverso il capo e la superficie interna del casco e viene quindi richiamato all'esterno, attraverso fori praticati nella superficie posteriore del casco, grazie alla depressione che si genera a valle di detta superficie posteriore del casco.
Un tale genere di aerazione della testa dell’utilizzatore del casco non risulta essere ottimale, in quanto l'aria scorre, con difficoltà, per il sostanziale impedimento che la testa, a contatto con il rivestimento interno del casco, genera al passaggio di detta aria, ed inoltre per il fatto che detti flussi d’aria di raffreddamento interessano solamente la faccia e la nuca dell’utilizzatore e non interessano in modo sostanziale la parte superiore della testa, che è invece la parte che più è soggetta a sudorazione e riscaldamento eccessivo.
Secondo un primo aspetto vantaggioso è stato provvisto un casco, in particolare per l’attività sciistica, comprendente un guscio esterno presentante una parte frontale di protezione della parte anteriore della testa, la quale è sotto forma di una superficie sostanzialmente sferica, una parte posteriore estendentesi trasversalmente per la protezione della parte posteriore della testa ed una parte superiore centrale sotto forma di superficie di prolungamento disposta tra la detta superficie anteriore e la superficie posteriore, detta superficie di prolungamento prolungandosi con continuità a partire da detta porzione sferica e terminando con un bordo posteriore, il casco presenta inoltre una prima e seconda opposte parti laterali estendentesi da dette superfici frontale, di prolungamento e posteriore per la protezione delle parti laterali del testa, in cui da detto bordo terminale posteriore della detta superficie di prolungamento si prolunga una superficie rientrante definente almeno un angolo con detta superficie di prolungamento, e in cui, tra detta superficie rientrante e detta superficie posteriore, è prevista una superficie di raccordo estendentesi posteriormente e che è ribassata rispetto alia detta superficie di prolungamento.
In questo modo si ottiene un casco che presenta una elevata penetrabilità nell’aria quando orientato secondo il senso di marcia normale e nel contempo presenta una conformazione compatta, sostanzialmente priva di estensioni che ne renderebbero eccessivamente asimmetrica la sagoma laterale, e che, dunque, evita il verificarsi di colpi bruschi all'utilizzatore, quando questo gira il capo disponendo il casco orientato con la sua parte laterale posizionata trasversalmente rispetto alla direzione di avanzamento o di marcia normale.
Infatti, la detta superficie di prolungamento permette una buona penetrabilità neH’aria, mentre la detta superficie rientrante verso la parte interna del casco e la superficie di raccordo a valle di questa definiscono una sorta di rientranza o scalino che evita al presente casco di presentare una estensione eccessivamente allungata posteriormente che renderebbe il presente casco eccessivamente asimmetrico, quando visto di lato.
Secondo un'altro aspetto vantaggioso è previsto un casco, in particolare per l’attività sciistica, comprendente un guscio esterno presentante una parte frontale di protezione della parte anteriore della testa, la quale è sotto forma di una superficie sostanzialmente sferica, una parte posteriore estendentesi trasversalmente per la protezione della parte posteriore della testa ed una parte superiore centrale sotto forma di superficie di prolungamento disposta tra la detta superficie anteriore e la superficie posteriore, detta superficie di prolungamento prolungandosi con continuità a partire da detta porzione sferica e terminando con un bordo posteriore, il casco presenta inoltre una prima e seconda opposte parti laterali estendentesi da dette superfici frontale, di prolungamento e posteriore per la protezione delle parti laterali del testa, in cui dette prima e seconda parti laterali si prolungano con un ampio raggio di curvatura superiore al raggio di curvatura della detta parte frontale.
In questo modo dette parti laterali si possono prolungare maggiormente verso il basso e in corrispondenza della zone laterali delle guance del volto dell’utilizzatore, rispetto ai caschi noti aventi parti laterali che giacciono sulla singola superficie sferica del casco, avvolgendo meglio, dei caschi secondo la tecnica nota, le parti laterali della testa in corrispondenza di dette zone delle guance.
Secondo un'ulteriore aspetto vantaggioso è previsto un casco, in particolare per l'attività sciistica, comprendente un guscio esterno presentante una parte frontale di protezione della parte anteriore della testa, la quale è sotto forma di una superficie sostanzialmente sferica, una parte posteriore estendentesi trasversalmente per la protezione della parte posteriore della testa ed una parte superiore centrale sotto forma dì superfìcie di prolungamento disposta tra la detta superficie anteriore e la superficie posteriore, detta superficie di prolungamento prolungandosi con centinuità a partire da detta porzione sferica e terminando con un bordo posteriore, il casco presenta inoltre una prima e seconda opposte parti laterali estendentesi da dette superfici frontale, di prolungamento e posteriore per la protezione delle parti laterali del testa, in cui almeno detta porzione di prolungamento è conformata in modo tale da definire un corpo di casco che, a partire dalla detta superficie frontale fino alla parte posteriore del medesimo, si estende in larghezza.
Questa conformazione di casco definisce, quando vista in pianta dall’alto, una sorta di conformazione generale che diverge dalla parte frontale verso la parete posteriore del casco. Questa conformazione divergente è in grado di fornire al casco una maggiore penetrabilità neH’aria.
Inoltre questa conformazione rende il presente casco comodo da indossare in quanto consente di non restringere eccessivamente le parti laterali del casco in corrispondenza della parte posteriore, come accade invece con i caschi tradizionali totalmente sferici.
Secondo un altro aspetto vantaggioso il casco viene dotato di mezzi per consentire l’entrata di un flusso d’aria all'interno del casco e di mezzi per consentire l’uscita di un flusso d'aria dall'interno del casco; detti mezzi per consentire l'uscita di un flusso d’aria dall’interno del casco comprendendo, valle del detto bordo terminale della superficie di prolungamento, una pluralità di fori distribuiti posizionati in vicinanza di detto bordo terminale.
A valle del bordo di distacco del fluido si forma una sorta di depressione che provvede a richiamare verso l’esterno l’aria che trova entro il guscio. Questa configurazione di aperture di uscita consente una elevata portata di uscita, mantenendo nel contempo una certa resistenza strutturale del guscio esterno in corrispondenza di dette aperture di uscita.
Secondo un altro aspetto vantaggioso la presente realizzazione di casco comprende, oltre al guscio esterno, una calotta interna, preferibilmente in polistirolo espanso stampato, dei mezzi canale sono definiti tra detta calotta esterna e detta calotta interna, e delle rispettive aperture sono previste per consentire rispettivamente l’entrata e l’uscita di un flusso d’aria entro i detti mezzi canale; inoltre, delle cavità sono previste in detta calotta interna, dette cavità sboccando rispettivamente entro i detti mezzi canale e la superficie inferiore della calotta interna per definire rispettivi condotti secondari per un flusso d'aria che viene richiamato, per effetto del passaggio del detto flusso principale di aria, entro i mezzi canale.
In questo modo si ottiene la possibilità di raffreddare la testa ed, in particolare la parte superiore della testa, prelevando da questa aria calda, la parte superiore della testa che è quella più soggetta sudorazione surriscaldamento.
Le rivendicazioni secondarie espongono altri aspetti vantaggiosi del trovato.
I soprariferiti ed ulteriori aspetti vantaggiosi del presente casco risulteranno comunque maggiormente evidenti dalla lettura della descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano forme di realizzazione puramente esemplificative e non limitative, in cui:
la figura 1 illustra una vista in prospettiva di una prima realizzazione preferita di casco del presente trovato;
la figura 2A illustra una vista in alzato laterale del casco secondo la prima realizzazione del presente trovato;
la figura 2B illustra una vista schematica illustrante le curvature che interessano l'alzato laterale del casco secondo il presente trovato;
la figura 3A illustra una vista in alzato frontale del casco secondo la prima realizzazione del presente trovato;
la figura 3B illustra una vista schematica illustrante le curvature che interessano l'alzato frontale del casco secondo il presente trovato;
la figura 4 illustra una vista in alzato posteriore del casco secondo la prima realizzazione del presente trovato;
la figura 5A illustra una vista dall’alto del casco secondo la prima realizzazione del presente trovato, avente l’otturatore in condizione chiusa e illustrante le curvature che interessano questa vista;
la figura 5B illustra una vista dall’alto del casco secondo la prima realizzazione del presente trovato, avente l'otturatore in condizione aperta;
la figura 6 illustra una vista schematica in sezione, conforme alla linea VI-VI delle figure 7 e 8, mostrante il percorso di un canale per un flusso d’aria del casco, secondo la prima realizzazione del presente trovato;
la figura 7 illustra una vista dall'alto del solo guscio interno del casco secondo la prima realizzazione del presente trovato;
la figura 8 illustra una vista in alzato posteriore del solo guscio interno del casco secondo la prima realizzazione del presente trovato;
la figura 9 illustra un particolare della sede che riceve un elemento definente un canale di aerazione in corrispondenza di una orecchia laterale del casco secondo la prima realizzazione del presente trovato;
la figura 10 illustra una vista in prospettiva di una seconda realizzazione preferita di casco del presente trovato del presente trovato;
la figura 11 illustra una vista in alzato posteriore di una terza realizzazione di casco secondo il presente trovato.
Nelle figure da 1 a 9 dei disegni allegati, viene illustrata una realizzazione preferita 10 di casco aerodinamico preferibilmente utilizzato per la pratica dello sci.
Con particolare riferimento alla figura 1 , si evince come il presente casco sia sotto forma di un casco 10 che è anteriormente aperto che un guscio o calotta esterna 12, che presenta, sostanzialmente, una parte frontale 14 a protezione della fronte e della parte anteriore della calotta cranica, una parte intermedia 16 atta a proteggere la parte superiore di tale calotta cranica, una parte posteriore 18 atta a proteggere la parte posteriore della testa e parti laterali 24, 26 di protezione delle parti laterali della testa e, parzialmente, del volto del’utilizzatore.
La parte frontale 14 del casco presenta un profilo tridimensionale sostanzialmente sotto forma di una superficie sferica che è delimitato da un bordo anteriore 13, a partire dal quale la detta superficie sferica presenta un profilo crescente in altezza fino ad un livello massimo.
In linea generale, il casco, quando indossato, risulta essere orientato rispetto ad un asse longitudinale definente la direzione di avanzamento, ad esempio un'asse longitudinale del tipo schematizzato, con linea a tratti e punti, in figura 2A, che viene contrassegnato con il riferimento “L”.
La parte posteriore 18 del guscio esterno 12 è sotto forma di una superficie prolungantesi trasversalmente e che risulta essere opportunamente bombata nel modo che verrà meglio descritto in seguito.
La parte superiore centrale 16 del casco, che è disposta tra la detta superficie anteriore 14 e la superficie posteriore 18, è sotto forma di una superficie di prolungamento che si raccorda senza soluzione di continuità, ovvero senza presentare angoli, con la detta superficie anteriore sferica 14 e termina posteriormente con un bordo netto 17 definente un punto di distacco del filetti fluidi dalla superficie del casco, come illustrato dalle frecce "F" di figura 2A.
In conformità ad un aspetto vantaggioso del presente casco, è previsto che, da detto bordo terminale posteriore 17 della detta superficie di prolungamento 18, si prolunghi una superficie rientrante 20 definente almeno un angolo con detta superficie di prolungamento 16.
Tra detta superficie rientrante 20 e detta superficie posteriore 18, è prevista una superficie di raccordo 22 estendentesi posteriormente, la quale risulta essere ribassata rispetto alla detta superficie di prolungamento 16.
Tali superfici rientrante 20 e ribassata 22 definiscono un sorta di gradino posteriore che conferisce al casco, quando visto di lato, una forma particolarmente compatta (vedi figura 2A).
Secondo un’altro aspetto vantaggioso è previsto che detta porzione di prolungamento 16 e dette parti laterali 24, 26 siano conformate in modo tale da definire un corpo di casco che, a partire dalla detta superficie frontale fin alla parte posteriore del medesimo, si estenda in larghezza, ovvero, detto in altro modo, risulti complessivamente convergente verso la parte anteriore.
Questo fatto è ben evidenziato in detta figura 5A, laddove la vista pianta del casco mostra come il guscio esterno del medesimo casco presenti una sorta di conformazione convergente verso la parte frontale.
Questa conformazione, fornisce al casco una elevata penetrabilità neH’aria. Infatti la superficie laterale di distacco dei filetti fluidi viene in questo modo ad essere in questo modo anch’essa spostata aH’indietro rispetto ai caschi tradizionali di tipo sferico, aumentando così l'aerodinamicità del presente casco.
Inoltre, questa conformazione rende il presente casco particolarmente comodo da indossare, grazie al fatto che evita di restringere le parti laterali del casco in corrispondenza della parte posteriore, come accade invece con i caschi tradizionali totalmente sferici.
Come illustra la vista in pianta dall'alto di figura 5A, preferibilmente, il prolungamento posteriore 16 presenta delle porzioni laterali 16a, 16b che sono definite da rispettive superfici sostanzialmente sferiche aventi un ampio raggio di curvatura e che si raccordano, senza soluzione di continuità (senza creare angolature), con detta superficie sferica frontale 14.
Come illustra la detta figura 5A, le superfici sferiche (una sola indicata con il riferimento C16b essendo mostrata in detta figura 5A), che definiscono le dette porzioni laterali 16a, 16b della superficie di prolungamento 16, sono tali da presentare una curvatura superiore a quella della superficie sferica frontale (indicata con il riferimento C14 in detta figura 5A) in modo tale da definire un allargamento della sagoma trasversale del casco rispetto alla larghezza della parte frontale 14.
In questo modo si garantisce la citata conformazione allargata, definente un profilo aerodinamico avente elevata penetrabilità nell’aria.
Secondo un ulteriore aspetto del presente casco, detta superficie di prolungamento 16 presenta una parte superiore centrale 16c che si estende secondo una superficie sferica presentante un ampio raggio di curvatura (indicata schematicamente con il riferimento C’16 in figura 2B) superiore al raggio di curvatura della parte anteriore sferica 14 (indicata schematicamente con il riferimento C14 in figura 2B).
In questo modo si definisce una superficie di prolungamento 14 di contatto per il flusso di fluido che corre sulla superficie superiore del casco che tende, in considerazione delle lunghezza relativa al raggio di curvatura della sfera C'16, ad avvicinarsi ad una superficie cilindrica tangente alla detta superficie sferica 14 della parte frontale e che consente un flusso particolarmente lineare dei detti filetti fluidi e quindi elevata penetrabilità neH'aria del presente casco.
li presente casco è dotato altresì di mezzi per consentire l’entrata di un flusso d'aria all'interno del casco e di mezzi per consentire l’uscita di un flusso d’aria dall'interno del casco.
In modo vantaggioso, i mezzi per consentire l’uscita di un flusso d’aria dall’interno del casco comprendono una pluralità di fori allungati 34 ricavati e trasversalmente distribuiti in detta superficie rientrante 20, immediatamente valle del detto bordo terminale 17 della superfìcie di prolungamento 16.
A valle del bordo 17 di distacco del fluido si forma una depressione che provvede a richiamare verso l’esterno l'aria che si trova entro il guscio 14. Questa configurazione di aperture di uscita consente inoltre una elevata portata di uscita, mantenendo nel contempo una certa resistenza strutturale del guscio esterno in corrispondenza di dette aperture di uscita, in particolare in presenza di azioni perpendicolari alla superficie di prolungamento 16.
La presenza di una superficie di raccordo 22 a valle dei fori 34 consente inoltre di mantenere una certa velocità del fluido a valle del bordo terminale, che consente una elevata capacità estrattiva, attraverso le aperture 34, nei confronti dell’aria che si trova all'interno del casco.
Secondo un altro aspetto vantaggioso la presente realizzazione di casco comprende una calotta interna 11 (mostrata singolarmente nelle figure 8 e 9), preferibilmente in polistirolo espanso stampato.
Come illustra la sezione di figura 7, dei mezzi canale 31 sono definiti tra detta calotta esterna 12 e detta calotta interna 11, e rispettive aperture (indicate nelle figure con i riferimenti numerici 32, 34, 35) per consentire rispettivamente l'entrata e l’uscita di un flusso d'aria entro i detti mezzi canale 31.
Delle cavità sono previste, indicate complessivamente con il riferimento numerico 36, in detta calotta interna 11. Queste cavità 36 presentano estremità sboccanti rispettivamente entro i detti mezzi canale 31 ed entro la superficie inferiore 11a della calotta interna 11 per definire rispettivi condotti derivati per un flusso d’aria richiamato, per una sorta di effetto Venturi causato dal passaggio del detto flusso principale di aria, entro i detti mezzi canale 31. In questo modo si ottiene la possibilità di raffreddare, prelevando aria calda, la parte superiore della testa che è quella più soggetta sudorazione e surriscaldamento.
Come è evidente in particolare dalla figura 4, il bordo terminale posteriore 17 presenta una concavità rivolta verso il basso e detta superficie rientrante 20 è sotto forma di una striscia arcuata che presenta anch’essa la concavità rivolta verso il basso. Questa superficie rientrante 20 presenta una larghezza sostanzialmente uniforme, rastremantesi leggermente, ovvero diminuendo leggermente in larghezza, in corrispondenza delle estremità laterali 20a, 20b.
Come è evidente in particolare dalla figura 2A, la superficie rientrante 20 definisce con la detta superficie di prolungamento 16 un angolo sostanzialmente retto.
Come illustra in particolare la figura 2B, detta superficie di raccordo 22 è sotto forma di una striscia giacente su di una superficie sferica (indicata con il riferimento C22 in figura 2B) ad ampio raggio in particolare avente sostanzialmente lo stesso raggio di curvatura della parte superiore 16c della superficie di prolungamento.
Come illustra la figura 2B, detta superficie di raccordo posteriore 22 è orientata in modo tale da presentare una inclinazione generale maggiore della detta porzione superiore 16c della superficie di prolungamento 16.
Inoltre, come è evidente in particolare dalla figura 2A, detta superficie di raccordo 22, tra detta superficie rientrante 20 e detta superficie posteriore 18, termina con un bordo 23 e si collega alla detta superficie posteriore 18 definendo almeno un angolo con questa. In particolare, detta superficie di raccordo posteriore 22 definisce sia con la detta superficie rientrante 22, sia con la detta superficie posteriore 18, un angolo ottuso.
Come è evidente in particolare dalla figura 4, il bordo 23 di collegamento alla superficie rientrante è arcuato e presenta la concavità rivolta verso il basso. In corrispondenza di zone 23a, 23b, situate ai fianchi di detto bordo 23, la detta superficie posteriore 18 si raccorda, senza creare angolature, con la detta superficie di raccordo inclinata 22.
Come illustrano le figure 2B e 5A, la detta superficie posteriore 18 è trasversalmente e verticalmente secondo rispettivi raggio di curvatura C18 e C’18 definendo nella zona immediatamente a valle del bordo 23, di collegamento di questa con la superficie di raccordo 22, una conformazione ad ampio raggio di curvatura tale da definire una zona posteriore quasi appiattita che provvede una forma comoda da indossare per l'utilizzatore del casco.
Come è particolarmente evidente dalla figura 3B, la prima e la seconda parti laterali 24, 26, o almeno i bordi interni di queste, si prolungano con un ampio raggio di curvatura (uno solo indicato in figura 3B con il riferimento C24) ben superiore al raggio di curvatura (C14) della detta parte frontale sferica 14.
ln questo modo dette parti laterali avvolgono meglio le parti laterali della testa, prolungandosi in misura maggiore, rispetto a quanto avviene per i caschi analoghi della tecnica nota, in corrispondenza delle zone laterali delle guance del volto dell’utilizzatore.
Come illustrato dette prima e seconda parti laterali 24, 26 sono in particolare sotto forma di superfici convesse aventi la convessità rivolta verso l’esterno del casco.
Dette parti laterali 24, 26 presentano una conformazione allungata che si prolunga sulla superficie del casco fino a giungere in prossimità dei bordi laterali della porzione rientrante 22.
Le porzioni di laterali 24, 26 presentano un profilo periferico sostanzialmente ellittico che, dispone il suo lato lungo obliquamente rispetto aN'orientamento longitudinale del casco medesimo (vedi ad esempio figura 2A).
Dette parti laterali presentano inoltre rispettive porzioni sporgenti 28, 30 allungate verso l’esterno e simmetricamente disposte entro le dette parti laterali 24, 26. Queste porzioni allungate sporgenti 28, 30 sono internamente cave e presentano estremità 28a, 28b, 30a, 30b aperte per definire un canale di aerazione tra la superficie interna di detto elemento sporgente 28 e 30 la corrispondente sede di ricevimento di queste porzioni 28, 30 sporgenti.
Una di queste sedi di ricevimento in corrispondenza di dette orecchie 24, 26, indicata con il riferimento numerico 24a è mostrata in figura 9. Questa sede 24a presenta aperture 24'a di comunìcazione con la parte interna della testa.
Preferibilmente, le porzioni allungate sporgenti 28, 30 presentano un profilo bombato verso l'esterno e zone estreme appiattite 28c, 28d, 30c, 30d, dette aperture estreme sono ricavate in corrispondenza del bordo trasversale perpendicolare di raccordo tra il profilo bombato 28, 30 e le corrispondenti zone estreme appiattite 28c, 28d, 30c, 30d.
Come illustrano in particolare le figure 6, 7 e 8, detti mezzi canale 31 sono definiti da avvallamenti prolungantesi entro la calotta interna.
Come illustrano in particolare le figure 5A e 5B, una pluralità di aperture 32 sono previste per l’entrata dell’ana entro il casco in corrispondenza della parte anteriore della calotta esterna 12.
Dette aperture di entrata sono distribuite longitudinalmente sulla parte anteriore della superficie sferica frontale 14 della calotta esterna e comprendono una prima ed una seconda aperture di entrata laterali disposte in posizione avanzata rispetto ad una seconda coppia di aperture più interna in senso trasversale.
Dette aperture 32 di entrata dell’aria sboccano in corrispondenti canali longitudinali 38a, 38'a (mostrati nelle figure da 6 a 8) definenti dei mezzi di convogliamento per un rispettivo flusso principale d’aria.
In modo vantaggioso, almeno un primo ed un secondo 38a di detti primi canali longitudinali convergono in corrispondenti canale collettori longitudinali, indicati con i riferimenti 30b nelle citate figure. Si ottiene così il convogliamento in un unico canale di un flusso proveniente da più canali di ingresso, ottenendo un rilevante flusso di aria, che presenta quindi una elevata velocità e conseguente elevata capacità di richiamo di un flusso secondario d’aria dalla testa attraverso le citate cavità 36.
Inoltre, secondo la presente realizzazione di calotta interna, può essere previsto altresì un canale longitudinale 38a che sfoci in almeno un primo ed un secondo primi canali longitudinali derivati 38'a per distribuire il flusso d’aria convogliato verso corrispondenti zone della calotta interna 11 e concentrare un flusso maggiore di aria entro canali predefiniti 38a di prelievo di aria dall’interno del casco. Questo canale non è al momento attivo, non essendo prevista alcuna apertura di ingresso nella calotta esterna. In altre forme realizzative del presente casco una tale apertura potrebbe tuttavia essere prevista.
Come illustrato in dette figure 6, 7 e 8, le cavità di estrazione 36 sboccano in corrispondenza dei canali collettori longitudinali 38b.
In particolare, come illustrato, le cavità di estrazione 36 sono in corrispondenza della estremità di immissione entro il rispettivo canale collettore longitudinale 38b e/o in corrispondenza della estremità di uscita del medesimo canale 38b.
Secondo un modo di realizzazione preferito delle presente calotta 11 in polistirolo espanso, dette cavità di estrazione 36 sono sotto forma di fori cilindrici ottenuti tramite una corrispondente porzione a perno che si prolunga in modo sostanzialmente perpendicolare dalla superficie dello stampo che consente la realizzazione della presente calotta. Detti perni sporgenti per la realizzazione della cavità 36 sono disposte in modo tale da facilitare l’estrazione dello stampo dalla calotta stampata. Detto stampo di ottenimento della calotta non essendo mostrato nelle figure allegate.
Come mostra in particolare la figura 6, secondo la presente realizzazione, in corrispondenza di detta aperture di entrata 34, i mezzi canale presentano un abbassamento 38' atto a favorire l’ingresso del flusso d’aria, mentre a valle della sezione allargata 38’ di ingresso i detti canali presentano una sezione ridotta per aumentare la velocità del flusso d’aria che corre entro di essi.
Come già riferito, detti mezzi canale sboccano in corrispondenza di aperture 34 previste in corrispondenza di una superficie rientrante 22 estendentesi perifericamente e trasversalmente alla calotta esterna 12.
Come mostra in particolare la figura 6, un canale trasversale 38c è previsto in corrispondenza di detto porzione rientrante forata 20 della calotta esterna. Questo canale trasversale 38c consente di distribuire il flusso d’aria su una ampia area di uscita. Si evita il rischio, dovuto alle tolleranze, costruttive che delle aperture di uscita 34 non siano posizionate affatto o non siano perfettamente posizionate in corrispondenza di un rispettivo canale longitudinale.
Detti canali sboccano inoltre all'esterno tramite una ampia apertura 35, ottenuta tramite un canale trasversale inferiore 39, tra la calotta interna e la calotta esterna in corrispondenza del bordo inferiore posteriore 19 del casco.
A tal fine dei canali longitudinali verticali 38e sboccanti inferiormente sono derivati dal detto canale trasversale 38c.
Come illustrato, i canali longitudinali collettori 38b divergono in canali longitudinali 38d sboccanti entro il detto canale collettore trasversale 38c, dal quale sono derivati dei canali 38f convergenti in detti canali posteriori principali 38e.
Come illustrato, delle cavità 36, che sono previste in detta calotta 11 per l’estrazione di un flusso d’aria calda proveniente dalla testa, sono altresì previste in corrispondenza dei canali posteriori principali, e, in particolare, sono predisposte in vicinanza o in corrispondenza di zone periferiche della faccia superiore della calotta interna così da consentire di ricavare detti fori tramite perni sporgenti dalla superficie dello stampo, che sono orientati secondo la direzione di estrazione del medesimo stampo rispetto alla calotta in polistirolo, così da consentire la realizzazione dei fori direttamente in un unica operazione di stampaggio della calotta interna.
Come illustrano in particolare le figure 5A e 5b, un otturatore 40 a forma generale di Ύ" è spostabile lungo la superficie del casco per chiudere rispettivamente aprire, in modo regolabile, dette aperture 32 di entrata deH'aria.
I mezzi otturatore 40 sono sotto forma di un elemento curvato che si adatta alla conformazione curva della superficie esterna del casco ed sono spostabili in una pluralità di posizioni comprese tra una posizione avanzata di chiusura ed una posizione arretrata di massima apertura.
L’otturatore 40 presenta un bordo anteriore curvato 42 adattantesi, nella posizione di chiusura contro una corrispondente sede ribassata della calotta esterna 12 del casco.
Detta sede ribassata presenta un bordo ribassato anteriore arcuato 44 dalle cui estremità si prolungano rispettivi bordi laterali ribassati 46, 48 prolungantesi verso la parte posteriore parallelamente ai bordi laterali del detto otturatore 40.
L’otturatore presenta altresì una sede allungata 50 in corrispondenza dell’ala centrale che si prolunga nel corpo definente le ali laterali della Y definente, la quale definisce dei mezzi di impegno per il dito dell’utilizzatore in vista dello spostamento dell'otturatore medesimo.
I mezzi di guida del detto otturatore sono previsti sul detto guscio esterno, detti mezzi di guida essendo sotto forma di fenditure longitudinali 52, 54, 56 che ricevono corrispondenti perni 58, 60, 62 di scorrimento solidali al detto otturatore 40. Detti perni 58, 60, 62 presentano una testa allargata cooperante con la superfieie interna del detto guscio per il ritegno con frizione dell’otturatore al medesimo guscio esterno (questo fatto non essendo particolarmente mostrato nelle figure allegate).
Come illustra la figura 5A, detti mezzi di guida del detto otturatore comprendono una fenditura centrale 56 ed una coppia di fenditure laterali 52, 54 longitudinalmente in posizione avanzata rispetto alla fenditura centrale.
Tali fenditure guida presentano bordi laterali di guida e un bordo posteriore definente dei mezzi di arresto dell'otturatore nella posizione di massima apertura.
La fenditura centrale 56 presente inoltre un bordo anteriore che definisce dei mezzi di arresto anteriore dello spostamento del detto otturatore.
Le fenditure laterali 52, 54 si prolungano inoltre anteriormente in una porzione allargata definente una corrispondente apertura 32 di entrata deH’aria.
Il casco comprende altresì un rivestimento interno, indicato con R nelle figure, in materiale morbido e permeabile aH'aria atto a ricoprire le apertura di uscita posteriori 35. Dei fori possono essere previsti in detto materiale di rivestimento per facilitare il passaggio d'aria dalla testa verso l’esterno.
In corrispondenza della superficie posteriore 18 del casco, può utilizzato una staffa di ritegno, indicata in tratteggio, per una fascia di attacco del casco.
La successiva figura 10 mostra una seconda realizzazione di casco. Il casco di questa seconda realizzazione preferita è sostanzialmente simile al casco della prima realizzazione e non è quindi necessario ricommentarlo nei dettagli. In questa figura 10 gli elementi simili a quelli della prima realizzazione preferita sono indicati con gli stessi riferimenti numerici.
Il casco di questa seconda realizzazione si differenzia dal casco della prima realizzazione per il fatto che la prima e seconda parti laterali (qui indicate con i riferimenti numerici 24' e 26’) del guscio esterno 12 si prolungano con corrispondenti porzioni anteriori 28", 30", in materiale morbido, che consentono una comoda e avvolgente tenuta attorno al mento dell’utilizzatore.
Dette porzioni inferiori di prolungamento 28", 30" presentano una porzione esterna E in materiale resistente all’usura che viene fissato tramite una pluralità di chiodi o rivetti C alla calotta esterna 12 del casco.
Da detta strato esterno E, ad esempio sotto forma di una pelle sintetica, sporge internamento uno strato più morbido, indicato con I in figura, ad esempio dello stesso materiale che realizza il rivestimento interno R del casco.
Come indicato il cinghiolo G di attacco del casco al mento del portatore è, vantaggiosamente, attaccato direttamente queste porzioni 28" e 30".
In questa seconda realizzazione preferita inoltre non vengono provviste in corrispondenza delle parti laterali bombate verso l'esterno 24, 26 le porzioni allungate sporgenti che definiscono i canali di areazione in corrispondenza delle orecchie. In questa seconda realizzazione rimangono in vista le sedi o incavi allungati a losanga che si prolungano centralmente alle dette porzioni laterali oblique 24', 26. Una sola di dette sedi indicata con il riferimento numerico 26"a essendo mostrata in figura 10.
Secondo una variante di questa seconda realizzazione, sarebbe altresì possibile il fatto di predisporre dei cinghioli di ritegno al mento dell’utilizzatore che sono fissati direttamente dal guscio esterno e si prolungano all’esterno della superficie E del prolungamento morbido, agendo su questo lato esterno per spingerlo a contatto del volto dell’utilizzatore.
Secondo una terza realizzazione preferita di casco, illustrata in figura 11 , la quale è sostanzialmente simile alla prima realizzazione preferita e che non deve quindi essere ridescritta nei dettagli, è previsto che i detti fori di uscita in corrispondenza della superficie rientrante 20 siano distribuiti in una prima ed una seconda pluralità di fori, nel presente caso composte ciascuna da due rispettivi fori 134’, 134' e 134", 134", le quali sono distanziate tra loro definendo una ampia zona centrale 120' in materiale pieno in detta striscia rientrante 20.
Questa configurazione dei fori di uscita permette di avere una struttura di guscio esterno che in corrispondenza della zona centrale è maggiormente resistente agli urti, pur garantendo, nel contempo, una rilevante azione di raffreddamento delle testa dell'utilizzatore del casco.
In tutte le realizzazioni preferite, il guscio esterno 12 viene preferibilmente realizzato in fibre di carbonio, policarbonato, ABS, mentre il guscio o calotta interna 11 viene preferibilmente realizzato, tramite stampaggio, in polistirolo espanso.
Il rivestimento interno viene, a sua volta, preferibilmente realizzato in tessuto, eventualmente a più strati, con l’uso di microfibra.
Le soprariferite realizzazioni di casco sono preferibilmente utilizzabili da uno sciatore, altri impieghi dei medesimi in altre attività sportive o del tempo libero, ad esempio per il motociclismo possono essere immaginati. Gli aspetti innovativi qui illustrati non devono comunque essere intesi come esclusivi delle forme realizzative di casco qui descritte, questi aspetti innovativi potrebbero trovare applicazione in altri tipi di casco per attività sportive diverse da quelle sopra accennate.
Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti neH’ambito del concetto inventivo. Inoltre, tutti i dettagli possono essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (43)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Casco (10), in particolare per l'attività sciistica, comprendente un guscio esterno (12) presentante una parte frontale (14) di protezione della parte anteriore della testa, la quale è sotto forma di una superficie sostanzialmente sferica, una parte posteriore (18) estendentesi trasversalmente per la protezione della parte posteriore della testa ed una parte superiore centrale (16) sotto forma di superficie di prolungamento (16) disposta tra la detta superficie anteriore e la superficie posteriore, detta superficie di prolungamento (16) prolungandosi con continuità a partire da detta porzione sferica (14) e terminando con un bordo posteriore (17), il casco presenta inoltre una prima e seconda opposte parti laterali (24, 26) estendentesi da dette superfici frontale (14), di prolungamento (16) e posteriore (18) per la protezione delle parti laterali del testa; caratterizzato dal fatto che da detto bordo terminale posteriore (17) della detta superficie di prolungamento (16) si prolunga una superficie rientrante (20) definente almeno un angolo con detta superficie di prolungamento (16), e dal fatto che tra detta superficie rientrante (20) e detta superficie posteriore (18), è prevista una superficie di raccordo (22) estendentesi posteriormente e ribassata rispetto alla detta superficie di prolungamento (16).
  2. 2. Casco secondo la rivendicazione 1 o la parte precaratterizzante della rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detta porzione di prolungamento (16) definisce, a partire dalla detta superfide frontale sostanzialmente fino alla parte posteriore del medesimo casco, un corpo di casco che si estende in larghezza.
  3. 3. Casco secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti 1 e 2, caratterizzato dal fatto che detto prolungamento posteriore (16) presenta delle porzioni laterali (16a, 16b) che sono definite da rispettive superfici sostanzialmente sferiche aventi un ampio raggio di curvatura raccordantesi senza soluzione di continuità con detta superficie sferica frontale (14).
  4. 4. Casco secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta superficie di prolungamento (16) presenta una parte superiore (16c) che si estende secondo una superficie sferica presentante un ampio raggio di curvatura superiore al raggio di curvatura della parte anteriore sferica (14).
  5. 5. Casco secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti o secondo la parte precaratterizzante della rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi (32) per consentire l’entrata di un flusso d’aria all'interno del casco e mezzi (34, 134', 134", 35) per consentire l’uscita di un flusso d’aria dall’interno del casco.
  6. 6. Casco secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi per consentire l’uscita di un flusso d’aria dall'interno del casco comprendono una pluralità di fori (34, 134', 134") distribuiti immediatamente valle del detto bordo terminale (17) della superficie di prolungamento (16).
  7. 7. Casco secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detti fori di fuoriuscita (34, 134', 134") sono allineati tra loro.
  8. 8. Casco secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, 6 e 7, caratterizzato dal fatto che detti fori di fuoriuscita (34, 134', 134") sono sotto forma di fori allungati parallelamente al bordo terminale (17).
  9. 9. Casco secondo una qualsiasi delie rivendicazioni precedenti da 6 a 8, caratterizzato dal fatto che detti fori di fuoriuscita (34) sono realizzati in detta superficie rientrante (20) immediatamente valle del detto bordo terminale (17) della superficie di prolungamento (16).
  10. 10. Casco secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti o secondo la parte precaratterizzante della rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto di comprendere una calotta interna (11), mezzi canale (31), e rispettive aperture (32; 34, 134’, 134", 35) per consentire rispettivamente l’entrata e l’uscita di un flusso d’aria entro i detti mezzi canale (31), delle cavità (36) essendo previste in detta calotta interna (11), dette cavità (36) sboccando rispettivamente entro i detti mezzi canale (31) e la superficie inferiore (11a) della calotta interna (11) per definire rispettivi condotti derivati per un flusso richiamato, dalla parte interno del casco, per effetto del passaggio del detto flusso principale di aria entro i mezzi canale (31).
  11. 11. Casco secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detti mezzi canale (31) sono definiti tra detta calotta esterna (12) e detta calotta interna (11).
  12. 12. Casco secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto bordo terminale posteriore (17) presenta la concavità rivolta verso il basso.
  13. 13. Casco secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dai fatto che detta superficie rientrante (20) è sotto forma di una striscia arcuata, estendetesi sostanzialmente per l'intera larghezza casco, ed avente la concavità rivolta verso il basso.
  14. 14. Casco secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta superficie rientrante (20) definisce con la detta superficie di prolungamento (16) un angolo sostanzialmente retto.
  15. 15. Casco secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta superficie di raccordo (22) tra detta superficie rientrante (20) e detta superficie posteriore termina con un bordo estendentesi trasversalmente (23) e si collega alla detta superficie posteriore (18) definendo almeno un angolo con questa.
  16. 16. Casco secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta superficie di raccordo posteriore (22) è orientata in modo tale da presentare una inclinazione generale maggiore rispetto alla detta porzione superiore (16c) della superficie di prolungamento (16).
  17. 17. Casco secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dai fatto che detta superficie posteriore (18) presenta una conformazione ad ampio raggio di curvatura nella zona immediatamente a valle del bordo (23) di collegamento di questa con la detta superficie di raccordo (22).
  18. 18. Casco secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti o la parte precaratterizzante della rivendicazione 1 , caratterizzato dai fatto che dette prima e seconda parti laterali (24, 26) si prolungano con un ampio raggio di curvatura superiore al raggio di curvatura della detta parte frontale (14).
  19. 19. Casco secondo la rivendicazione 18, caratterizzato dal fatto che dette prima e seconda parti laterali (24, 26) sono sotto forma di superfici convesse aventi la convessità rivolta verso l'esterno del casco.
  20. 20. Casco secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti 18 e 19, caratterizzato dal fatto che dette parti laterali (24, 26) presentano una conformazione allungata che si prolunga sulla superficie del casco fino a giungere in prossimità dei bordi laterali (24, 26) della porzione rientrante (22).
  21. 21. Casco secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, da 18 a 20, caratterizzato dal fatto che dette porzioni laterali del guscio esterno (24, 26) presentano un profilo periferico sostanzialmente ellittico.
  22. 22. Casco secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 18 a 21, caratterizzato dal fatto che dette parti laterali presentano rispettive porzioni allungate sporgenti (28, 30) verso l’esterno simmetricamente disposte entro le dette parti laterali (24, 26), le quali sono internamente cave e presentano estremità (28a, 28b; 30a, 30b) aperte per definire un canale di aerazione in corrispondenza delle orecchie.
  23. 23. Casco secondo la rivendicazione 22, caratterizzato dal fatto che dette porzioni allungate sporgenti (28, 30) presentano un profilo bombato e zone estreme appiattite (28c, 28d; 30c, 30d), dette aperture estreme sono ricavate in corrispondenza del bordo trasversale perpendicolare di raccordo tra il profilo esternamente bombato di dette porzioni allungate sporgenti (28, 30) e dette zone estreme appiattite (28c, 28d; 30c, 30d).
  24. 24. Casco secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, da 10 a 23, caratterizzato dal fatto che detti mezzi canale (31) sono definiti da avvallamenti prolungantesi entro la calotta interna.
  25. 25. Casco secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 5 a 21 , caratterizzato dal fatto di presentare almeno una o più aperture (32) di entrata deH’aria entro il casco in corrispondenza della parte anteriore della calotta esterna (12).
  26. 26. Casco secondo la rivendicazione 25, caratterizzato dal fatto che dette aperture di entrata sono distribuite longitudinalmente sulla parte anteriore della superficie sferica frontale (14) della calotta esterna (12).
  27. 27. Casco secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti 25 e 26, caratterizzato dal fatto che dette aperture di entrata dell’aria sboccano in corrispondenti canali longitudinali (38a, 38'a) definenti dei mezzi di convogliamento per un rispettivo flusso d’aria.
  28. 28. Casco secondo la rivendicazione 27, caratterizzato dal fatto che almeno un primo ed un secondo (38a) di detti primi canali longitudinali convergono in un corrispondente canale collettore longitudinale (38b).
  29. 29. Casco secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti 27 e 28, caratterizzato dal fatto che un primo canale longitudinale (38a) sfocia in almeno un primo ed un secondo canali longitudinali derivati (38'a) per distribuire il flusso d'aria convogliato verso corrispondenti zone della calotta interna (11).
  30. 30. Casco secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 27 a 29, caratterizzato dal fatto che le cavità (36) di estrazione sboccano in corrispondenza dei canali collettori longitudinali (38a).
  31. 31 . Casco secondo la rivendicazione 30, caratterizzato dal fatto che le cavità di estrazione (36) sono in corrispondenza della estremità di immissione entro il rispettivo canale collettore longitudinale e/o in corrispondenza della estremità di uscita del medesimo.
  32. 32. Casco secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 25 a 31, caratterizzato dal fatto che, in corrispondenza di detta apertura di entrata (32), i mezzi canale presentano una zona abbassata (38') atta a favorire l’ingresso del flusso d’aria entro il corrispondente canale.
  33. 33. Casco secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 8 a 32, caratterizzato dal fatto che detti mezzi canale sboccano in corrispondenza di aperture (34, 134’, 134") previste in corrispondenza di una superficie rientrante (22) estendentesi perifericamente e trasversalmente alla calotta esterna (12).
  34. 34. Casco secondo la rivendicazione 33, caratterizzato dal fatto di comprendere un canale trasversale (38c) in corrispondenza di detto porzione rientrante forata (20) nella detta calotta esterna.
  35. 35. Casco secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 8 a 34, caratterizzato dal fatto che detti mezzi canale sboccano all'esterno tramite una apertura (35) tra la calotta interna e la calotta esterna in corrispondenza del bordo inferiore posteriore (19) del casco.
  36. 36. Casco secondo la rivendicazione 35, caratterizzato dal fatto che detti canali longitudinali verticali (38e) sboccanti inferiormente si prolungano dal detto canale trasversale (38c).
  37. 37. Casco secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 25 a 36, caratterizzato dal fatto che mezzi otturatore (40) sono previsti per chiudere rispettivamente aprire e chiudere dette aperture di entrata.
  38. 38. Casco secondo la rivendicazione 37, caratterizzato dal fatto che i mezzi di guida dell’otturatore comprendono almeno una fenditura di guida per un corrispondente perno solidale all'otturatore che si prolunga anteriormente in una porzione allargata definente una apertura di entrata deN'aria (32).
  39. 39. Casco secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un rivestimento interno (R) in materiale morbido e permeabile all'aria che ricoprire l’apertura di uscita posteriore (35).
  40. 40. Casco secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti o la parte precaratterizzante della rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto di comprendere prima e seconda parti laterali (24', 26') del guscio esterno (12) che si prolungano con una porzione anteriore in materiale in materiale morbido (E, I).
  41. 41. Casco secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 5 a 33, caratterizzato dal fatto che detti fori di uscita sono distribuiti secondo una prima ed una seconda pluralità di fori, (134', 134', 134", 134”), le quali sono distanziate trasversalmente tra loro definendo una ampia zona centrale (120') in detta' striscia rientrante (20).
  42. 42. Casco secondo la rivendicazione 40, caratterizzato dal fatto che dei cinghioli di ritegno al mento dell utilizzatore sono fissati direttamente dal guscio esterno e si prolungano all’esterno della superficie esterna (E) del prolungamento morbido (E, I) per spingerlo a contatto del volto dell’utilizzatore.
  43. 43. Casco secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati scopi.
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