IT9021560U1 - "dispositivo di sostegno di rocche di filato durante operazioni di tintura" - Google Patents

Description

"Dispositivo di sostegno di rocche di filato durante operazioni di tintura"

Nella tecnica della tintura dei filati sono note macchine comprendenti contenitori a pressione, o autoclavi, nei quali vengono inserite le rocche di filato disposte su una apposita intelaiatura per formare file verticali di rocche sovrapposte. I contenitori vengono quindi riempiti con un flusso continuo di liquido di tintura per permeare le rocche che successivamente sono estratte e centrifugate per eliminare l’eccedenza di liquido. L'intelaiatura è generalmente formata da un elemento di base portante delle aste verticali sulle quali vengono infilate file di rocche sovrapposte, per essere poi bloccate da un elemento superiore a sua volta innestante le estremità superiori delle aste. La lunghezza delle aste è la massima altezza accoglibile nella macchina e contraddistingue quindi la capacità di carico del dispositivo di tintura.

Una tale soluzione è svantaggiosa per produzioni flessibili, dirette cioè alla tintura di piccoli e variabili quantitativi di filati, essendo possibile tingere solo quantità multiple della invariabile capacità di carico della macchina imposta dalle dimensioni fisse dell'intelaiatura.

Inoltre, la conformazione molto estesa in verticale delle aste di accoglimento delle rocche è piuttosto svantaggiosa per la automatizzazione, ad esempio attraverso piccoli bracci robotizzati, delle operazioni di carico e scarico delle rocche dal telaio. Altro problema della tecnica nota, particolarmente sentito nel caso di rocche del tipo a tubetto centrale deformabile, è dovuto al peso delle numerose rocche impilate nelle aste, il quale comprime fortemente le rocche più basse generandovi disuniformità nell'assorbimento del colorante rispetto alle rocche superiori, meno compresse.

Infine, dopo le operazioni di tintura è necessario eliminare l'eccesso di liquido colorante che impregna le rocche. A tale fine, nella tecnica nota le rocche vengono estratte dall'intelaiatura utilizzata per la tintura, poco adatta a resistere a forze radiali, e poste in una macchina centrifugante, così da eliminare gli eccessi di liquido in modo energeticamente economico specialmente per piccole produzioni, per poi eventualmente essere passate in un essicatoio per completarne l'asciugatura. Tali operazioni comportano ulteriori operazioni di manipolazione delle rocche, con i conseguenti rallentamenti ed elevati costi.

Scopo generale del presente trovato è quello di ovviare agli inconvenienti sopra menzionati fornendo un dispositivo di sostegno di rocche in autoclavi di tintura che consenta il carico automatico o manuale e modulare di rocche, inoltre senza sensibili disuniformità di compressione fra rocche a diversa quota nella macchina e che eviti la necessità di manipolazioni intermedie delle rocche durante tutto il processo di tintura.

In vista di tale scopo si è pensato di realizzare, secondo il trovato, un dispositivo di sostegno per rocche di filato in autoclavi di tintura comprendente una struttura di supporto composta da un fondo da cui esce un albero centrale, da una pluralità di moduli comprendenti ciascuno un piatto forato centralmente per essere infilato sull'albero e dal quale escono ortogonalmente perni cavi per accogliere ciascuno una o più rocche impilate, da un coperchio bloccabile sull'albero per trattenere una pluralità di moduli, essendo presenti in ciascun modulo elementi di accoppiamento e centraggio complementare con gli altri moduli.

Per rendere più chiara la spiegazione dei principi innovativi del presente trovato ed i suoi vantaggi rispetto alla tecnica nota si descriverà di seguito,.con l'aiuto dei disegni allegati, una possibile realizzazione esemplificativa e non limitativa applicante tali principi. Nei disegni:

-figura 1 rappresenta una vista schematica in alzata laterale, parzialmente sezionata, di un contenitore di tintura con una dispositivo di supporto secondo il presente trovato;

-figura 2 rappresenta una vista schematica in pianta di un elemento modulare di supporto del dispositivo di figura 1;

-figura 3 rappresenta una vista sezionata lungo la linea III-III di figura 2;

-figura 4 rappresenta una vista in alzata laterale parzialmente sezionata del dispositivo di supporto disposto in una macchina centrifugatrice.

Con riferimento alle figure, in figura 1 è mostrata una sezione verticale di una macchina di tintura, indicata genericamente con 10. Tale dispositivo comprende un contenitore cilindrico sigillabile 11 con una condotta di mandata 12 ed una condotta di ritorno 13 per il liquido di tintura. Il contenitore ha parte superiore apribile per l'inserimento di un dispositivo asportabile 14 di supporto di rocche di filato 13.

Fino a qui è sostanzialmente tecnica nota.

Secondo i principi innovativi del presente trovato, il dispositivo di supporto 14 comprendente un elemento di base a forma discoidale 15 sul quale è verticalmente fissato un albero 16 disposto per atteggiarsi coassialmente al contenitore 11.

Sull'albero 16 sono infilati dei moduli di supporto composti ciascuno da una base discoidale o piatto 17 centralmente forato, con perni cilindrici verticali cavi 18 disposti circonferenzialmente equidistanti, come mostrato in figura 2.

Come meglio si vede in figura 3, dove è mostrato un singolo modulo 20, ogni perno 18 ha inferiormente un elemento di innesto 19 formato ad Y e disposto parzialmente sporgente dalla superficie inferiore della base discoidale 17.

Vantaggiosamente, i cilindri 18 si accoppiano a formare condotti verticali ed hanno superficie laterale traforata per erogare attraverso le rocche un flusso di liquido di tintura proveniente inferiormente dalla base 15 formata cava in 25 per costituire un collettore di distribuzione del liquido proveniente dal condotto 12.

Nel caso di rocche con tubetto centrale deformabile per la tintura a rocca compressa, i cilindri 18 sono di altezza inferiore alla somma delle altezze delle rocche che vanno calzate in essi, come ad esempio mostrato in figura 3 per cilindri ciascuno vantaggiosamente accogliente due rocche.

L'assemblaggio del telaio 14 avviene ponendo sui cilindri di ciascun modulo 20 le rispettive rocche ed infilando poi i moduli sull'albero centrale 16 così da sovrapporli con gli elementi 19 di ogni modulo disposti per fungere da guida sul modulo subito inferiore.

Come mostrato a titolo di esempio in figura 1, i moduli sovrapposti per giungere a riempire l'albero 16 sono tre.

Per l'uso, dopo avere posizionato i moduli sull'albero 16, viene superiormente applicato un elemento di blocco o coperchio superiore 21 avente una parte discoidale 22 portante inferiormente elementi di guida 23 e mezzi di aggancio 24 alla estremità libera dell'albero 16. Basta spingere verso il basso l'elemento superiore 21, comprimendo le rocche nei moduli, in modo che gli elementi di guida 23 si innestano nei corrispondenti cilindri 18, e i mezzi di aggancio 24 si fissano nelle rispettive sedi nella estremità dell'albero 16.

In tale condizione la altezza della somma di rocche su ogni cilindro è pari alla lunghezza di quest'ultimo.

L'innesto di ogni elemento 19 sul corrispondente cilindro del modulo subito inferiore conferisce una buona rigidità alla struttura.

Il telaio può così essere inserito nel contenitore di tintura 11 ed il processo di colorazione può essere avviato secondo le fasi di tecnica nota ben conosciute dal tecnico e perciò non ulteriormente descritte .

Al termine del processo di tintura il telaio 14 è sufficientemente rigido da potere essere inserito con l'albero 16 fra i mandrini 28, 29 di una macchina centrifugatrice 26, come schematicamente mostrato in figura 4.

La rotazione del telaio è prodotta da un motoriduttore elettrico 30. All'azionamento ad alta velocità l'eccesso di liquido viene eliminato dalle rocche per raccogliersi sul fondo del contenitore 27 da dove viene evacuato mediante un condotto 31. Dopo tale eliminazione II telaio 14 può essere trasferito in una macchina di asciugatura sostanzialmente di tecnica nota e perciò non mostrata.

Dovrebbe essere a questo punto ovvio come si siano raggiunti gli scopi prefissati fornendo un dispositivo di supporto modulare avente innumerevoli vantaggi rispetto ai telai di tecnica nota.

Ad esempio, a differenza di quanto accade in tecnica nota è possibile caricare la macchina 10 con un numero di rocche variabile, così da adattare la produzione a seconda delle esigenze particolari. A tale scopo è possibile inserire sull'albero 16 uno o più moduli vuoti, le rocche presenti essendo sempre correttamente bloccate dalla presenza dei piani 17 e dai cilindri 18. Alternativamente, possono facilmente essere immaginati, in corrispondenza delle altezze di ogni singolo modulo, dei mezzi di blocco dell'elemento superiore 21 in posizione intermedia lungo l'albero 16, così da potere inserire sull'albero 16 solo il numero di moduli necessari per il contenimento delle rocche da tingere e quindi ugualmente posizionare e bloccare correttamente l'elemento superiore 21 sopra l'ultimo modulo inserito qualunque sia il numero totale dei moduli presenti.

Naturalmente, nel caso di inserimento di moduli vuoti, i fori sui perni 18 di essi devono essere otturati per permettere la circolazione a pressione del liquido attraverso le rocche presenti. A tale scopo possono essere previsti dei tubetti a tenuta da calzare sui perni rimasti liberi o, in alternativa, dei moduli 20 con perni non forati. In ogni caso, il contenitore 11 può essere riempito di liquido di tintura solo fino a coprire tutte le rocche effettivamente presenti, così da minimizzare l'uso di liquido.

Un altro notevole vantaggio del trovato è quello di facilitare il posizionamento automatizzato delle rocche sui supporti. Infatti, un primo braccio robotizzato può facilmente porre le rocche sui moduli singoli, di dimensioni limitate, e successivamente i moduli così caricati possono essere infilati sull'albero 16 manualmente o mediante un secondo braccio robotizzato.

Ulteriore vantaggio del trovato è quello di permettere l'immagazzinamento delle rocche di filato già inserite nei moduli singoli, così da essere facilmente manipolabili in gruppi, per essere poi rapidamente inseribili su alberi 16 al momento della tintura.

Il fatto che le rocche direttamente sovrapposte siano in numero limitato (vantaggiosamente due per ogni cilindro 18) fa si che il peso gravante sulle rocche sovrapposte nei moduli sia pressoché costante fra cima e base dell'intelaiatura. Si ottiene così una elevata uniformità di assorbimento del colorante per tutte le rocche presenti nel dispositivo .

Inoltre, grazie alla robustezza e rigidità del supporto è possibile effettura tutte le operazioni di tintura senza mai togliere le rocche da esso, così da manipolare le rocche solo quando sono asciutte: all'inizio prima della tintura per porle nel supporto e alla fine della centrifugazione e asciugatura per toglierle dal supporto ed imballarle o avviarle a lavorazioni successive.

Si eliminano così tutte le fasi di manipolazione intermedie, necessarie in tecnica nota, e che, specialmente nel caso di tintura non ancora asciutta, possono provocare difetti di tintura.

Naturalmente, la descrizione sopra fatta di una realizzazione applicante i principi innovativi del presente trovato è riportata a titolo esemplificativo di tali principi innovativi e non deve perciò essere presa a limitazione dell'ambito di privativa qui rivendicato.

Ad esempio, il numero massimo di rocche per ogni modulo ed il numero massimo di moduli per ogni dispositivo possono essere diversi da come esemplificativamente mostrato nei disegni allegati. E' inoltre evidente che gli elementi di guida ed innesto 19 possono essere disposti alla sommità di ogni cilindro invece che alla estremità inferiore, in modo da innestare ognuno il cilindro immediatamente superiore.

Ovviamente, nel caso di rocche con tubetto interno di tipo non deformabile la lunghezza dei cilindri 18 sarà realizzata uguale a quella delle somma delle rocche da inserire in ognuno di essi.

Claims (6)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di sostegno per rocche di filato durante operazioni di tintura, in particolare in autoclavi di tintura, comprendente una struttura di supporto composta da un fondo da cui esce un albero centrale, da una pluralità di moduli comprendenti ciascuno un piatto forato centralmente per essere infilato sull'albero e dal quale escono ortogonalmente perni cavi per accogliere ciascuno una o più rocche impilate, da un coperchio bloccabile sull'albero per trattenere una pluralità di moduli, essendo presenti in ciascun modulo elementi di accoppiamento e centraggio complementare con gli altri moduli.
2. 2. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i perni cavi accoppiati costituisco condotti di scorrimento del liquido di tintura, i perni essendo radialmente forati per erogare liquido attraverso le rocche.
3. 3. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i mezzi di accoppiamento ed innesto comprendono sporgenze rastremate sporgenti da una estremità di ciascun perno per l'innesto nelle estremità complementari dei perni del modulo accoppiato .
4. 4. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la lunghezza di ogni perno è minore della lunghezza totale delle rocche infilate su di esso così che al posizionamento del coperchio di bloccaggio le rocche vengono longitudinalmente compresse insieme ai loro tubetti centrali fino ad assumere lunghezza totale uguale a quella dei perni corrispondenti .
5. 5. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i piatti orizzontali dei moduli sono di forma discoidale e i cilindri di ogni modulo sono disposti equidistanti fra di loro e dal bordo del piano.
6. 6. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di avere estremità dell'albero innestabili in complementari mandrini in una macchina di centrifugazione, per la eliminazione dell'eccesso di liquido di tintura dalle rocche in esso,