ITMI972187A1 - Impianto per la lavorazione di filati in rocche - Google Patents

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Description

Impianto per la lavorazione di filati in rocche
La presente invenzione si riferisce ad un impianto di lavorazione, in particolare tintura, di rocche di filato.
Nella tecnica nota sono conosciuti impianti di tintura nei quali macchine con contenitori cilindrici verticali accolgono le rocche, infilate su aste che sono fisse in sostegni detti "portamateriali", posizionati all'interno dei contenitori. L'operatore deve perciò infilare le rocche sulle aste nei portamateriali, inserire il portamateriale nella macchina, avviare il ciclo di tintura, alla fine del ciclo rimovere il portamateriale, estrarre le rocche dal portamateriale, trasferirle in macchine di centrifugazione e poi di asciugatura. Per ogni operazione, le rocche devono essere rimosse dai supporti della macchina precedente e collocate sui supporti della macchina successiva. Ciò comporta un dispendio di tempo e la scomodità di dovere manipolare le rocche bagnate. Inoltre, è necessario personale che presso ogni macchina esegua tutte le operazioni di carico e scarico.
Sistemi di movimentazione automatica sono stati proposti. La complessità di tali sistemi era però eccessiva, con alti costi ed elevati rischi di inceppamenti e guasti. Inoltre, gli ingombri di tali impianti eramo molto elevati.
Scopo generale della presente invenzione è ovviare agli inconvenienti sopra menzionati fornendo un impianto di lavorazione di filati in rocche che permetta la movimentazione automatica delle rocche, con bassa complessità e limitati ingombri e costi.
In vista di tale scopo si è pensato di realizzare, secondo l'invenzione, un impianto per la tintura e il trattamento di filati in rocche, comprendente almeno una stazione di lavorazione con un dispositivo di lavorazione accogliente rocche impilate su aste verticali, caratterizzato dal fatto che il dispositivo ha una apertura superiore di carico e scarico delle rocche e le aste verticali sono innestate rimuovibilmente in sedi in tale dispositivo, essendo inoltre presente una unità di presa delle aste la quale è mobile verticalmente e orizzontalmente per disporsi superiormente all'apertura del dispositivo di lavorazione per afferrare le aste e sollevarle, con le rocche in esse, fuori dal dispositivo o inserirle in posto nel dispositivo.
Per rendere più chiara la spiegazione dei principi innovativi della presente invenzione ed i suoi vantaggi rispetto alla tecnica nota si descriverà di seguito, con l’aiuto dei disegni allegati, una possibile realizzazione esemplificativa applicante tali principi. Nei disegni:
-figura 1 rappresenta una vista in pianta schematica e parziale di un impianto secondo l'invenzione;
-figura 2 rappresenta una vista parziale in sezione presa lungo la linea II-II di figura 1, con l'impianto in una fase operativa; -figura 3 rappresenta una vista parziale in sezione presa lungo la linea III-III di figura 1, con l'impianto in un'altra fase operativa;
-figura 4 rappresenta una vista parziale in sezione presa lungo la linea IV-IV di figura 1, con l’impianto in una terza fase operativa;
-figura 5 rappresenta una vista parziale in sezione presa lungo la linea IV-IV di figura 1, con l'impianto in una terza fase operativa;
-figura 6 rappresenta una vista parziale in sezione longitudinale di un'asta portarocche innestata da mezzi di presa secondo l'invenzione.
-figura 7 rappresenta una vista parziale in sezione di un particolare di un impianto secondo l'invenzione.
Con riferimento alle figure, in figura 1 è mostrato un impianto per la tintura e il trattamento di filati in rocche, indicato genericamente con 10. L'impianto comprende almeno una stazione di lavorazione con un dispositivo di lavorazione accogliente rocche 24 impilate su aste verticali 25. Ad esempio, in figura sono mostrate due stazioni di tintura 11, una stazione di centrifugazione 12, una stazione di asciugatura 13 e una pluralità di stazioni di sosta o parcheggio 14 che permettono il deposito e il sostegno delle aste in posizione verticale in attesa di essere trasferite ad una successiva stazione di lavoro.
Come sarà chiaro dal seguito, ciascun dispositivo di asciugatura, centrifugazione, asciugatura o sosta ha una apertura superiore di carico e scarico delle rocche sulle aste e ha sedi sulle quali le aste verticali sono innestate rimuovibilmente.
L'impianto comprende anche una unità 15 di presa delle aste la quale è mobile verticalmente e orizzontalmente per disporsi superiormente all'apertura del dispositivo di lavorazione per afferrare le aste e sollevarle, con le rocche in esse, fuori dal dispositivo o inserirle in posto nel dispositivo.
L’unità 15 è ad esempio costituita da un elevatore 16 supportato da un carroponte 17 per il movimento orizzontale secondo una prima direzione 18 (lungo rotaie 20) e una seconda direzione 19 (lungo rotaie 21) fra loro ortogonali.
L'unità di presa e traslazione è cosi mobile fra i dispositivi delle stazioni per portare in sequenza in essi le aste con infilate le rocche.
Le rocche possono essere inserite sulle aste in una stazione iniziale 22 di sostegno delle aste in posizione verticale.
Una unità di controllo 23, ad esempio un adatto elaboratore opportunamente programmato (sostanzialmente di tecnica nota e perciò non ulteriormente mostrato o descritto) comanda il ciclo di operazioni eseguite dall'impianto.
In figura 2 è mostrata una sezione dell'unità dì trasferimento 15 disposta sopra un dispositivo di tintura accogliente rocche da tingere. Come si vede in tale figura, l'elevatore 16, traslato dal carroponte 17, comprende una pluralità di elementi di afferramento o pinze 26, disposti secondo una circonferenza per afferrare le estremità superiori delle aste 25, analogamente disposte nelle varie stazioni per essere equamente spaziate lungo una circonferenza
Vantaggiosamente, l'elevatore scorre all'interno di un elemento di guida 27 che guida lateralmente le rocche durante il movimento verticale delle aste prese dall'elevatore. E' cosi evitato alle rocche di oscillare durante il movimento verticale e la traslazione orizzontale. L'elemento di guida comprende un primo cilindro esterno 28 e un secondo cilindro interno 29, fra loro coassiali per individuare uno spazio toroidale entro il quale scorrono le pinze di presa. A tale scopo, il cilindro interno 29 ha fenditure verticali 30 per il passaggio di bracci 31 di sostegno delle pinze all’elevatore. In figura 2 è mostrato l'elevatore completamente sollevato. In figura 4 è mostrato abbassato in posizione di presa di aste in un dispositivo di trattamento.
In figura 6 è mostrata esemplificativamente una possibile struttura di una delle pinze di presa 26. Tale pinza comprende una sede conica inferiore 32 di invito per l'estremità 33 di un'asta 25. Sulla sommità della sede conica è presente un alloggiamento 34 che riceve l’estremità dell'asta. Ai lati dell'alloggiamento sono presenti attuatori 35 di inserimento in essa di coltelli 36 che cosi innestano un bordo 37 sull’estremità dell'asta. Alla discesa delle pinze sulle aste in una stazione, le estremità delle aste entrano nella sede 34 e rimangono bloccate all'azionamento degli attuatori 35 in modo che l'elevatore possa sollevare le aste. Le pinze sono sospese all'elevatore indipendentemente una dall'altra, cosi da permettere un movimento oscillante di centraggio delle pinze sulle aste.
Tornando alla figura 2, in essa è mostrata una possibile realizzazione di un dispositivo' di tintura ad asse verticale. Tale dispositivo è formato da un contenitore 39 ad asse verticale, con un coperchio 45 di chiusura comandata. Prossimi al fondo del contenitore sono disposti supporti 40 con le sedi 41 per l'innesto rimuovibile delle estremità inferiori delle aste. Le estremità delle aste e le sedi hanno mezzi a tenuta per la connessione dell'interno delle aste, realizzate cave, con condotti 42 di alimentazione di liquido di tintura che sono presenti nei supporti 40 e che sono a loro volta connessi a mezzi 54 di circolazione del liquido. Come esemplificativamente mostrato in figura 6, i mezzi di connessione a tenuta comprendono nel supporto una bocca di innesto 42 per l'accoglimento a tenuta dell 'estermità inferiore 43 dell'asta, opportunamente rastremata per l'invito. Le aste sono forate radialmente per permettere l'immissione del liquido di tintura all’interno delle rocche. Per limitare la quantità di liquido di tintura necessario e per evitare guidare lateralmente le rocche durante il loro inserimento nel contenitore 39, il dispositivo 11 ha camera di accoglimento delle rocche che è realizzata toroidale grazie ad una parete interna 44 coassiale alla parete del contenitore cilindrico 39. Il funzionamento della macchina di tintura è sostanzialmente di tecnica nota e non sarà qui ulteriormente descritto o mostrato. In figura 3 è mostrata schematicamente la macchina di centrifugazione 12 carica. Il dispositivo di centrifugazione 12 comprende un contenitore 47 ad asse verticale, con una parete laterale interna 48, rotante con le colonne formate dalle rocche sulle aste, di appoggio delle rocche durante la loro rotazione attorno all'asse del contenitore. Un coperchio 50 chiude a comando la centrifuga durante il funzionamento. Una parete cilindrica interna 49, rotante con le colonne, realizza uno spazio toroidale di guida e accoglimento delle rocche. Alla rotazione della centrifuga (mediante mezzi motori non mostrati) le rocche si appoggiano lateralmente alla parete 48 e il liquido in esse viene evacuato senza danno per il filato.
In figura 4, è mostrato schematicamente il dispositivo di asciugatura 13 il quale comprende un contenitore 51 ad asse verticale accogliente le rocche sulle aste. Un coperchio 52 chiude a comando il contenitore. Prossimi al fondo del contenitore sono disposti supporti 53 con sedi 41 per l'innesto rimuovibile delle estremità inferiori delle aste. Come già mostrato in figura 6, le estremità delle aste e le sedi hanno mezzi per la connessione dell'interno delle aste a condotti 56 di alimentazione di aria di asciugatura che sono presenti nei supporti. Un gruppo 57 di circolazione di aria calda alimenta l'aria di asciugatura ai supporti. Una parete interna 61 costituisce guida per le rocche. Come visibile in figura 7, vantaggiosamente, sia la macchina di tintura 11 che la macchina di asciugatura 13 hanno un coperchio che, in posizione di chiusura, costituisce impedimento allo sfilamento degli estremi inferiori delle aste dalle rispettive sedi, grazie ad un cordolo interno 46. Si evita cosi che la pressione del liquido di tintura o dell’aria di asciugatura spinga le aste fuori dalle sedi inferiori.
In figura 5 è mostrata schematicamente una stazione di sosta 14, 22. La stazione comprende un basamento 58 con sedi 42 per l'innesto delle estermità inferiori delle aste. Il basamento è circondato da una parete cilindrica 59 di contenimento e guida delle rocche sulle aste innestate, in esso. Coassiale e interna alla parete cilindrica 59 è presente una seconda parete cilindrica 60 per realizzare uno spazio toroidale di accoglimento delle rocche sulle aste.
Durante il funzionamento dell'impianto, l'operatore deve posizionare (manualmente o mediante mezzi meccanici) le aste sui supporti innestati nella stazione dì sosta iniziale 22, infilare le rocche e bloccarle alle aste con piattelli di estremità.
Dopo di ciò è avviato il ciclo di lavorazione. L'elevatore si porta sulla verticale della stazione 22, si abbassa e preleva le aste con le rocche fissate ad esse. L'unità di presa si sposta sulla successiva stazione di lavoro (ad esempio la stazione di tintura 11) ed inserisce le rocche in essa come mostrato in figura 2. E' quindi avviato il ciclo di tintura al termine del quale l'apparecchio di tintura si apre e l'elevatore preleva le rocche per trasportarle alla successiva stazione, ad esempio di sosta. L'uso di due apparecchi di tintura permette di tingere contemporaneamente due gruppi di rocche, ottimizzando i tempi relativamente lunghi della tintura con i tempi più brevi della centrifugazione e asciugatura.
Il gruppo tinto viene trasportato alla stazione di centrifugazione e successivamente alla stazione di asciugatura per poi essere evacuato dall'impianto.
Fra ogni stazione di lavorazione, il gruppo di rocche può eventualmente essere temporanemente alloggiato in una stazione intermedia di sosta, così da avere una funzione di "polmone" per compensare differenze nei tempi delle varie lavorazioni o imprevisti temporanei.
A questo punto è chiaro come si siano raggiunti gli scopi prefissati, fornendo un impianto che permetta il carico, lo scarico e il trasferimento di rocche in e fra varie stazioni di lavorazione.
Naturalmente, la descrizione sopra fatta di una realizzazione applicante i principi innovativi della presente invenzione è riportata a titolo esemplificativo di tali principi innovativi e non deve perciò essere presa a limitazione dell'ambito di privativa qui rivendicato. Ad esempio, le stazioni possono essere in numero e tipo differente da come mostrato. Può anche essere utilizzata una sola stazione di tintura e/o nessuna stazione di sosta, a seconda dei tempi richiesti dallo specifico utilizzo.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Impianto per la tintura e il trattamento di filati in rocche comprendente almeno una stazione di lavorazione con un dispositivo di lavorazione accogliente rocche impilate su aste verticali, caratterizzato dal fatto che il dispositivo ha una apertura superiore di carico e scarico delle rocche e le aste verticali sono innestate rimuovibilmente in sedi in tale dispositivo, essendo inoltre presente una unità di presa delle aste la quale è mobile verticalmente e orizzontalmente per disporsi superiormente all'apertura del dispositivo di lavorazione per afferrare le aste e sollevarle, con le rocche in esse, fuori dal dispositivo o inserirle in posto nel dispositivo.
  2. 2. Impianto secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che le stazioni di lavoro sono almeno tre, comprendenti un dispositivo di tintura, un dispositivo di centrifugazione e un dispositivo di asciugatura, l’unità di presa essendo mobile fra i tre dispositivi per portare in sequenza in essi le aste con infilate le rocche.
  3. 3. Impianto secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere una ulteriore stazione iniziale di sosta e sostegno delle aste in posizione verticale per l'inserimento di rocche in esse.
  4. 4. Impianto secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che fra le stazioni di lavoro sono presenti stazioni di parcheggio per il sostegno delle aste in posizione verticale in attesa di essere trasferite ad una successiva stazione di lavoro.
  5. 5. Impianto secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la stazione di lavoro comprende un dispositivo di tintura comprendente a sua volta un contenitore ad asse verticale, prossimi al fondo del quale sono disposti supporti con le sedi per l'innesto rimuovibile delle estremità delle aste, le estremità delle aste e le sedi avendo mezzi per la connessione dell'interno delle aste, realizzate cave, e condotti di alimentazione di liquido di tintura presenti nei supporti.
  6. 6. Impianto secondo rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che i mezzi di connessione comprendono nel supporto una bocca di innesto per l'accoglimento a tenuta dell’estermità inferiore dell 'asta.
  7. 7. Impianto secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la staz'ione di lavoro comprende un dispositivo di asciugatura comprendente a sua volta un contenitore ad asse verticale prossimi al fondo del quale sono disposti supporti con le sedi per l'innesto rimuovibile delle estremità delle aste, le estremità delle aste e le sedi avendo mezzi per la connessione dell'interno delle aste, realizzate cave, e condotti di alimentazione di aria di asciugatura presenti nei supporti.
  8. 8. Impianto secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la stazione di lavoro comprende un dispositivo di centrifugazione comprendente a sua volta un contenitore ad asse verticale rotante, con parete laterale interna di appoggio delle rocche sulle aste durante la loro rotazione attorno all’asse del contenitore .
  9. 9. Impianto secondo rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che il dispositivo ha camera di accoglimento delle rocche che è realizzata toroidale e accoglie in essa le rocche equamente spaziate lungo la circonferenza.
  10. 10. Impianto secondo rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che l'unità di presa comprende un elevatore con pinze disposte secondo una circonferenza per afferrare le estremità superiori delle aste, analogamente disposte.
  11. 11. Impianto secondo rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che l'elevatore è supportato da un carroponte per il movimento orizzontale.
  12. 12. Impianto secondo rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che l'elevatore scorre all'interno di un elemento di guida delle rocche durante il movimento verticale delle aste.
  13. 13. Impianto secondo rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che l’elemento di guida comprende un primo e un secondo secondo cilindro fra loro coassiali per individuare uno spazio toroidale entro il quale scorrono le pinze di presa, le pareti interne ed esterne che definiscono lo spazio toroidale guidando'le rocche durante il movimento verticale delle aste prese dalle pinze.
  14. 14. Impianto secondo rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che le pinze sono appese all'elevatore, indipendentemente una dall'altra, in modo oscillante.
  15. 15. Impianto secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che le sedi accolgono un estremo inferiore delle aste, il dispositivo avendo un coperchio di chiusura dell’apertura superiore il quale, in posizione di chiusura, costituisce impedimento allo sfilamento degli estremi inferiori delle aste dalle rispettive sedi.
  16. 16. Impianto secondo rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che la stazione di sosta comprende un basamento con sedi di innesto delle estermità inferiori delle aste, il basamento essendo circondato da una parete cilindrica di contenimento e guida di rocche su aste innestate in esso.
  17. 17. Impianto secondo rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che le stazioni di parcheggio comprendono un basamento con sedi di innesto delle estermità inferiori delle aste, il basamento essendo circondato da una parete cilindrica di contenimento e guida di rocche su aste innestate in esso.
  18. 18. Impianto secondo rivendicazioni 16 o 17, caratterizzato dal fatto che coassiale ed interna alla parete cilindrica è presente una seconda parete cilindrica per realizzare uno spazio toroidale di accoglimento delle rocche sulle aste.
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