IT9020453A1 - Pressa di vulcanizzazione con due stampi azionati disgiuntamente fra loro particolarmente per pneumatici di veicoli - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

La presente invenzione riguarda una pressa di vulcanizzazione, particolarmente per pneumatici di veicoli, del tipo comprendente un basamento, un primo stampo comprendente un contenitore inferiore e un controstampo superiore, con il contenitore inferiore operativamente alloggiato nel basamento, una colonna di guida affiancata a detto stampo ed innalzantesi verticalmente rispetto al basamento, un braccio di movimentazione montato a sbalzo sulla colonna di guida e predisposto a traslare verticalmente lungo la colonna medesima ed a ruotare attorno all'asse della stessa, un primo coperchio fissato sotto al braccio di movimentazione, detto primo controstampo superiore essendo fissato sotto a detto coperchio, detto primo coperchio essendo traslabile, su movimentazione di detto braccio, da una condizione di apertura in cui il primo controstampo superiore risulta sollevato dal primo contenitore inferiore, ad una condizione di chiusura in cui il primo controstampo superiore è operativamente accoppiato con il primo contenitore inferiore. La pressa in oggetto è particolarmente studiata per effettuare la vulcanizzazione di pneumatici per autoveicoli e, pertanto, la presente descrizione verrà fatta con riferimento a questo tipo di lavorazione. Non è tuttavia escluso che le soluzioni innovative proposte dall'invenzione possano essere sfruttate su presse atte alla vulcanizzazione di qualsiasi altro articolo in gomma.

Come è noto, per eseguire la vulcanizzazione dei pneumatici vengono utilizzate presse che comprendono generalmente un basamento alloggiente la porzione inferiore (contenitore) di uno o più (generalmente due) stampi di vulcanizzazione, nella quale viene introdotto il pneumatico da vulcanizzare. Avvenuto il corretto posizionamento del pneumatico, sul basamento viene calata una traversa mobile, collegata cinematicamente al basamento tramite un sistema a "biella e manovella", al di sotto della quale è fissato un corrispondente numero di controstampi superiori, che si accoppiano ai contenitori inferiori obbligando ciascun pneumatico ad assumere una determinata conformazione nel corso del processo di vulcanizzazione. Più in particolare, è previsto che all'interno del pneumatico racchiuso fra contenitore inferiore e controstampo superiore venga gonfiata, mediante vapore in pressione, una camera in materiale elastomerico che spinge con forza il pneumatico stesso contro le pareti dello stampo. Contemporaneamente il vapore contenuto nella camera, unitamente al vapore che viene fatto circolare attraverso le varie parti dello stampo e in prossimità del medesimo, trasmette al pneumatico il calore necessario allo svolgimento del processo di vulcanizzazione.

Ultimato tale processo la trave, e con essa (il) i controstampi superiori, vengono sollevati dal basamento ed eventualmente traslati lateralmente rispetto ad esso, per consentire lo scarico dei pneumatici vulcanizzati e l'introduzione in ciascun contenitore inferiore di un nuovo pneumatico da vulcanizzare.

Il brevetto FR-A-2.266.591 descrive un particolare tipo di pressa, la quale comprende un basamento contenente un contenitore inferiore, un braccio di movimentazione montato a sbalzo su una colonna di guida verticale, disposta a fianco del contenitore inferiore, per traslare verticalmente lungo la colonna stessa e per ruotare attorno all'asse della medesima, ed un coperchio, solidale con il controstampo superiore, fissato sotto al braccio, il coperchio essendo cosi traslabile da una condizione di apertura in cui il controstampo superiore risulta sollevato da detto contenitore inferiore ed eventualmente anche ruotato lateralmente rispetto ad esso, ad una condizione di chiusura in cui il controstampo superiore è operativamente accoppiato con il contenitore inferiore .

Al braccio di movimentazione è associato un organo di presa che, operando attraverso un apertura ricavata al centro del coperchio e al centro del controstampo superiore, si presta ad effettuare l'impegno dei pneumatici in lavorazione. In questa pressa è quindi possibile, mediante l'organo di presa, effettuare il prelievo del pneumatico finito dal contenitore inferiore per depositarlo su un dispositivo di raccolta disposto a fianco del basamento. In questa pressa pertanto, il braccio ed il relativo meccanismo per la sua movimentazione rimangono praticamente inattivi per la maggior parte del ciclo di vulcanizzazione, circa il 30% secondo una stima indicata nello stesso brevetto.

Le presse note, sia quelle a traversa mobile sia quelle a braccio rotante, costruite secondo gli insegnamenti sopra illustrati, presentano quindi, allo stato attuale della tecnica, ancora alcuni problemi di produttività. Infatti tali presse possono effettuare un solo ciclo di vulcanizzazione per volta, col risultato che, durante lo svolgimento del processo di vulcanizzazione, le presse rimangono praticamente inattive; in particolare la pressa a braccio rotante mantiene il braccio di movimentazione, cioè uno degli azionamenti più costosi, fermo sul coperchio dello stampo, e quindi inutilizzato, dal momento che il coperchio, per sicurezza, viene già mantenuto chiuso con altri mezzi. Scopo principale della presente invenzione è sostanzialmente quello di risolvere i problemi della tecnica nota sopra citati, in particolare realizzando una pressa del tipo indicato, il cui braccio di movimentazione possa essere utilizzato più volte durante un ciclo di vulcanizzazione, cioè abbia la possibilità di abbandonare il coperchio in condizioni di chiusura sul rispettivo contenitore inferiore per essere portato ad operare su uno o più altri stampi, adibiti alla vulcanizzazione di altri pneumatici. Un ulteriore scopo dell'invenzione è quello di limitare considerevolmente le dispersioni di calore attraverso il coperchio durante la fase di vulcanizzazione.

Questi scopi ed altri ancora, che meglio appariranno nel corso della presente descrizione, vengono sostanzialmente raggiunti da una pressa di vulcanizzazione del tipo sopra indicato, caratterizzata dal fatto che comprende almeno un secondo stampo provvisto di un contenitore inferiore e di un controstampo superiore, con detto contenitore inferiore operativamente alloggiato nel basamento, affiancato alla colonna di guida ed angolarmente spostato rispetto a detto primo contenitore inferiore, almeno un secondo coperchio impegnante detto secondo controstampo superiore, e mezzi di connessione amovibile, associati al braccio di movimentazione per impegnare detto braccio, in modo amovibile, a detto primo coperchio e a detto secondo coperchio, singolarmente e selettivamente .

Ulteriori caratteristiche e vantaggi appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una forma di esecuzione preferita ma non esclusiva di una pressa di vulcanizzazione, particolarmente per pneumatici di veicoli, secondo la presente invenzione, fatta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, forniti a solo scopo indicativo e pertanto non limitativo, nei quali:

la figura 1 mostra, in alzato ed in parziale sezione, la pressa in posizione di apertura durante l'estrazione di uno dei pneumatici dal relativo contenitore inferiore;

la figura 2 è una sezione parziale, eseguita secondo la traccia I-I di figura 3, illustrante la pressa in oggetto durante la vulcanizzazione contemporanea di due pneumatici;

la figura 3 è una vista schematica dall'alto della pressa nelle condizioni operative di figura 1.

Con riferimento alle figure citate, con 1 è stata complessivamente indicata una pressa di vulcanizzazione, particolarmente per pneumatici di veicoli, provvista, secondo la presente invenzione, di almeno due stampi ciascuno sostanzialmente costituito da un contenitore inferiore (3, 28) montato su un comune basamento 2 e da un controstampo superiore (13, 30) mobile sul contenitore inferiore. Un braccio di movimentazione 15 si estende a sbalzo da una colonna di guida 21 innalzantesi verticalmente dal basamento 2, disposta fra gli stampi in posizione affiancata e simmetrica rispetto ai contenitori inferiori 3 e 28. In altre parole, l'interasse fra il primo stampo e la colonna 21 è uguale all'interasse fra il secondo stampo e la colonna stessa.

Nell'esempio indicativo illustrato gli stampi, noti e convenzionali, e pertanto solo schematicamente rappresentati, sono del tipo cosiddetto "centripeto"; in particolare, con riferimento alla figura 1, il contenitore inferiore 3 comprende un anello portasettori 4 disposto su una piastra di base 2a portata superiormente dal basamento 2. L'anello portasettori 4 definisce al suo interno una sede troncoconica sulla quale è scorrevolmente guidata, in senso assiale, una pluralità di settori 5 portanti rispettive matrici 5a destinate ad operare sul battistrada di un pneumatico 6 in lavorazione. I settori 5 sono scorrevolmente appoggiati su un anello portaguancia inferiore 7 a cui è fissata una guancia inferiore 8 destinata ad operare su uno dei fianchi del pneumatico 6. La guancia inferiore 8 e l'anello portaguancia 7 sono a loro volta appoggiati ad una piastra riscaldante inferiore 9 di configurazione anulare, all'interno della quale circola un fluido riscaldante, generalmente vapore, che in modo noto viene fatto circolare anche nelle restanti parti dello stampo.

Sempre in modo noto, la piastra riscaldante inferiore 9 è fissata alla sommità di un manicotto di sollevamento 10 scorrevolmente guidato attraverso la piastra di base 2a e sottoposto all’azione di un attuatore idraulico non illustrato o mezzi similari che provocano il sollevamento della piastra riscaldante stessa dalla piastra di base 2a. Al sollevamento della piastra riscaldante 9 corrisponde un sollevamento della guancia inferiore 8, dell’anello portaguancia 7 e dei settori 5 che, scorrendo sulle pareti interne dell'anello portasettori 4, si divaricano radialmente rispetto all'asse dello stampo portandosi in condizione di apertura.

All'interno del contenitore inferiore 3 opera convenzionalmente una camera di vulcanizzazione 12 in materiale elastomerico che, quando il contenitore è in condizione di apertura, risulta alloggiata in condizioni ripiegate all’interno del manicotto di sollevamento 10. In modo ben noto ai tecnici del ramo, la camera 12 si presta ad essere estesa e gonfiata con vapore in pressione all'interno del pneumatico 6 nel corso del processo di vulcanizzazione (figura 2).

Al contenitore inferiore 3 è inoltre associato un primo controstampo superiore 13 che risulta fissato, in modo preferibilmente amovibile, come poi si vedrà, sotto ad un primo coperchio 14, a sua volta vincolato in modo amovibile al di sotto di una piastra di supporto 15a facente parte del braccio di movimentazione 15. Il controstampo superiore 13 comprende una guancia superiore 16 che riceve calore da una piastra riscaldante superiore 17 analoga alla piastra riscaldante inferiore 9 e fissata sotto al coperchio 14.

La guancia superiore 16 è predisposta per operare sul fianco del pneumatico 6 opposto a quello su cui opera la guancia inferiore 8, e risulta rigidamente vincolata ad un anello portaguancia superiore 18 in corrispondenza del quale è effettuato il fissaggio del controstampo superiore 13, nel suo complesso, al coperchio 14.

Il braccio di movimentazione 15 è mobile, su comando di un attuatore di sollevamento 22, lungo la colonna di guida 21 per spostare verticalmente il coperchio 14, nonché le parti ad esso collegate, da una condizione di apertura in cui, come da figura 1, il controstampo superiore risulta sollevato dal contenitore inferiore 3, ad una condizione di chiusura in cui, come da figura 2, il controstampo superiore 13 è operativamente accoppiato con il contenitore inferiore stesso. Nella condizione di chiusura, il coperchio viene convenzionalmente ancorato al basamento 2 mediante mezzi noti che garantiscono la chiusura dello stampo durante il processo di vulcanizzazione, contro la pressione del fluido agente all’interno dello stampo, indipendentemente dall'azione del braccio 15· Tali mezzi possono essere convenientemente quelli descritti nel brevetto italiano N. 944.055 della Richiedente medesima, sostanzialmente costituiti da un tamburo cilindrico 23 solidale col basamento 2, contenente il contenitore inferiore 3, provvisto, lungo il suo bordo superiore, di una dentatura 23a che interagisce, a seguito di una rotazione angolare del tamburo o della dentatura stessa, comandata da mezzi attuatori noti, con una pluralità di denti di presa l4a sporgenti radialmente dal bordo circonferenziale del coperchio medesimo.

Come già detto, il braccio di movimentazione 15 risulta anche rotante attorno all'asse della colonna di guida 21.

Più precisamente, nell'esempio raffigurato è previsto che l'intera colonna 21 venga fatta ruotare su se stessa, su azione di un attuatore rotativo 24 operante alla base della medesima. A seguito di questo movimento rotatorio, il braccio 15 viene scostato lateralmente rispetto al contenitore inferiore 3. e può quindi essere sfruttato per effettuare operazioni di presa e/o deposito dei pneumatici 6 in lavorazione.

L'impegno dei pneumatici 6 al braccio 15 può avvenire, in modo noto e convenzionale, ad opera di un organo di presa 25 fissato al braccio stesso ed operante attraverso una apertura 26 ricavata al centro del coperchio 14, della piastra riscaldante superiore 17 e della guancia superiore 16.

In accordo con la presente invenzione, il coperchio 14 viene fissato al braccio di movimentazione 15 mediante mezzi di connessione amovibile in sé noti e per esempio convenientemente costituiti da una serie di chiavistelli 27 montati sulla piastra 15a, girevolmente impegnati attraverso la medesima con il suddetto coperchio, ed azionati da rispettivi attuatori, non raffigurati in quanto noti. Tali chiavistelli 27 presentano ciascuno, alla propria estremità inferiore, una testa 27a di configurazione sostanzialmente ellittica la quale, quando è disposta secondo un orientamento prefissato, si presta a scorrere liberamente in una apertura ad essa controsagomata realizzata attraverso il coperchio 14. Quando le rispettive teste 27a risultano correttamente inserite attraverso le rispettive aperture del coperchio 14, i chiavistelli 27 vengono fatti ruotare angolarmente per far sì che le teste stesse interferiscano con la superficie inferiore del coperchio in modo da fissarlo saldamente alla piastra 15a solidale col braccio 15·

Gli attuatori summenzionati si prestano anche a riportare i chiavistelli nella posizione originaria per consentire alle teste 27a di sfilarsi dal coperchio 14, determinando il disimpegno di quest'ultimo dal braccio 15-Grazie alla possibilità di svincolarsi dal primo coperchio 14, il braccio di movimentazione 15 si presta ad essere sfruttato per effettuare, mentre avviene la vulcanizzazione di un pneumatico 6 all'interno del primo contenitore inferiore 3 il prelievo o il deposito di altri pneumatici 6 in corrispondenza di altri contenitori inferiori predisposti sul basamento 2.

Il secondo contenitore inferiore 28 (Figura 2) è strutturalmente identico al primo contenitore inferiore 3. Per questo motivo, le varie parti costituenti il secondo contenitore inferiore 28 e quelle ad esso associate sono state indicate con gli stessi riferimenti numerici adottati con riferimento al primo contenitore inferiore 3 e non vengono ulteriormente descritte. Al secondo contenitore inferiore 28 è associato un secondo coperchio 29 che impegna amovibilmente un secondo controstampo superiore 30. Anche il secondo coperchio 29 ed il secondo controstampo 30 sono sostanzialmente identici al primo coperchio 14 e al primo controstampo 13, per cui una loro descrizione dettagliata risulta superflua. I vari componenti del secondo coperchio 29 sono stati indicati con gli stessi riferimenti numerici precedentemente adottati per il primo coperchio 14 ed il primo controstampo 13·

In accordo con una ulteriore caratteristica della presente invenzione, è anche prevista la presenza di almeno una cupola di isolamento 31 amovibilmente impegnabile da mezzi di vincolo amovibile associati al braccio 15, per essere posizionata alternativamente sul primo coperchio 14 e sul secondo coperchio 29 quando ciascun coperchio è in condizione di chiusura sul rispettivo contenitore inferiore 3. 28 in fase di vulcanizzazione e deve essere disimpegnato dal braccio 15 nel corso della vulcanizzazione del pneumatico 6. In particolare, la cupola di isolamento 31 presenta rispettive aperture di innesto 31a che si prestano ad essere operativamente impegnate dalle teste 27a dei chiavistelli 27 per ottenere la connessione della cupola stessa al braccio di movimentazione 15. L'adozione della cupola di isolamento 31 limita considerevolmente dispersioni di calore attraverso l'apertura 26 del coperchio 14 o 30 in fase di vulcanizzazione.

Peraltro risulterà evidente che la suddetta dispersione di calore può essere eliminata anche con altri mezzi, alternativi alla cupola, qui descritta per maggior completezza di informazione.

Si può per esempio provvedere ciascun coperchio con il suo proprio organo di presa 25; in questo caso evidentemente la piastra 15a dovrà essere provvista di un adatto foro in corrispondenza di tale organo di presa per consentire lo spostamento del braccio 15 da un contenitore all'altro previo sfilamento della piastra 15 dal dispositivo 25 mediante traslazione verticale del braccio lungo la colonna di guida.

In alternativa possono essere previsti sul coperchio 14 mezzi di otturazione, ad esempio a diaframma, atti ad otturare il foro lasciato libero dall'organo di presa, solidale col braccio 15, spostatosi sullo stampo adiacente.

Dopo quanto descritto in senso prevalentemente strutturale, il funzionamento della pressa di vulcanizzazione in oggetto risulta il seguente.

In figura 2 è illustrata una fase operativa in cui il braccio di movimentazione 15 risulta impegnato, su azione dei chiavistelli 27. sul secondo coperchio 29 disposto in condizione di chiusura sul secondo contenitore 28, dov'è iniziata la vulcanizzazione di un pneumatico 6. Facendo sempre riferimento alla fase operativa illustrata in figura 2, il primo coperchio 14 risulta disposto in condizioni di chiusura sul primo contenitore 3. nel quale ha avuto inizio, antecedentemente alla chiusura del secondo contenitore 28, la vulcanizzazione di un altro pneumatico 6. Sul primo coperchio 14 risulta disposta la cupola di isolamento 31. che è stata posizionata dal braccio di movimentazione 15 prima che quest'ultimo impegnasse il secondo coperchio 28.

Quando sta per avere termine la vulcanizzazione del pneumatico 6 disposto nel primo contenitore 3, i chiavistelli 27 vengono azionati dai rispettivi attuatori, in modo da disimpegnare il coperchio 29 dal braccio di movimentazione 15. che viene sollevato dall'attuatore 22 abbandonando il coperchio stesso in condizione di chiusura sul secondo stampo 28. Con una rotazione angolare comandata dall'attuatore rotativo 24, il braccio di movimentazione 15 viene portato sopra alla cupola di isolamento 31. e viene successivamente abbassato sulla medesima per impegnarla su azione dei chiavistelli 27. A questo punto, il braccio di movimentazione 15 viene risollevato e spostato per depositare la cupola di isolamento lateralmente al primo stampo o, preferibilmente, sul secondo coperchio 29. Una volta avvenuto il disimpegno della cupola di isolamento 31, il braccio di movimentazione 15 viene riportato sopra al primo coperchio 14 e viene impegnato al medesimo, sempre su azione dei chiavistelli 27.

Nel frattempo, la camera di vulcanizzazione 12, precedentemente tenuta in condizione operativa, viene sgonfiata e ripiegata all'interno del manicotto di sollevamento 10, in condizione di riposo. Il primo coperchio 14 viene disimpegnato dal basamento 2 e viene quindi sollevato (Figura 1) dal primo contenitore 3. che si dispone contemporaneamente in condizione di apertura tramite sollevamento della piastra riscaldante inferiore 9 su azione del corrispondente attuatore che agisce sul manicotto di sollevamento 10. Nel frattempo, l’organo di presa 25 è stato attivato, impegnando il pneumatico 6 vulcanizzato. Conseguentemente, il pneumatico 6 viene estratto dal contenitore inferiore 3 per effetto del sollevamento del coperchio 14 da parte del braccia di movimentazione 15. A questo punto il braccio di movimentazione 15 viene fatto ruotare su comando dell'attuatore rotativo 24 per lasciar cadere il pneumatico 6 vulcanizzato su un convenzionale dispositivo di raccolta 32 operante adiacentemente al basamento 2 (Figura 3)· primo contenitore inferiore 3 in condizione di apertura si presta ora a ricevere un nuovo pneumatico 6 da vulcanizzare, predisposto su una convenzionale linea di alimentazione 33 estendentesi adiacentemente al basamento 2. Il prelievo del nuovo pneumatico 6 dalla linea di alimentazione 33 può essere ad esempio effettuato direttamente su azione del braccio 15 tramite l'organo di presa 25, oppure, come nell'esempio realizzativo di figura 3. su azione di un elemento di presa ausiliario 34 associato al basamento 2 ed asservito ad entrambi i contenitori inferiori 3, 28. Quando il nuovo pneumatico 6 da vulcanizzare è stato introdotto nel primo contenitore inferiore 3, il primo coperchio 14 viene riposizionato in condizione di chiusura sul contenitore inferiore stesso e, con la disposizione della camera in condizione operativa all'interno del contenitore chiuso, si dà inizio a un nuovo ciclo di vulcanizzazione. Il braccio di movimentazione 15 rimane vincolato al primo coperchio 14 in modo da impedire la fuoriuscita di calore dalla suddetta apertura 26, fino a quando sta per avere termine la vulcanizzazione del pneumatico racchiuso nel secondo stampo.

Quando si verifica questa situazione, i chiavistelli 27 disimpegneranno il primo coperchio 14 dal braccio di movimentazione 15 che si porterà sopra la cupola di isolamento 31 per impegnarla e trasportarla nuovamente al di sopra del primo coperchio 14. La cupola di isolamento 31 viene quindi depositata sul primo coperchio 14, dopo di che il braccio di movimentazione 15 andrà ad impegnare il secondo coperchio 29 per effettuare le successive operazioni di apertura del secondo contenitore 28, scarico del pneumatico 6 vulcanizzato e richiusura del contenitore 28, previa introduzione del nuovo pneumatico da vulcanizzare.

La pressa secondo l'invenzione può essere ulteriormente migliorata se il braccio di movimentazione 15 viene anche sfruttato per eseguire la sostituzione di uno o entrambi gli stampi.

A tal fine, gli stampi possono essere fissati sulla pressa con noti dispositivi di aggancio automatico, quali ad esempio quelli descritti nel brevetto italiano No 1.176.523 della attuale Richiedente: secondo una conveniente forma di attuazione tali dispositivi comprendono una prima serie di chiavistelli 19 circonferenzialmente distribuiti sul coperchio 14, azionati da rispettivi attuatori, non illustrati, montati sulla piastra 15a. e girevolmente impegnati attraverso il suddetto coperchio con l'anello 18, ed una seconda serie di chiavistelli 20, anch'essa associata al coperchio 14, che, in modo analogo a quanto precedentemente detto, sono azionati da rispettivi attuatori, non illustrati, sempre montati sulla piastra 15a del braccio di movimentazione 15, girevolmente impegnati attraverso il coperchio 14 con una corrispondente sede ricavata nel bordo superiore 4a dell'anello portasettori 4. Infine, i contenitori inferiori 3, 28 devono essere vincolati anche al basamento tramite corrispondenti dispositivi di blocco, di per sé noti, ad esempio simili ai già citati chiavistelli 19 e 20, e pertanto non illustrati.

Il procedimento di cambio degli stampi è noto ad esempio dal già citato brevetto italiano della Richiedente e pertanto risulta superflua una sua dettagliata descrizione, del resto facilmente intuibile sulla base della descrizione della pressa, sopra riportata. Ad ogni modo, dopo che lo stampo è stato svincolato dal basamento e reso solidale col braccio di movimentazione 15. il braccio viene sollevato per allontanare lo stampo dal basamento 2 e trasportarlo al di sopra di una linea cambio stampi 35 {Figura 3) disposta adiacentemente al basamento 2. Il deposito dello stampo sulla linea cambio stampi 35 avviene disimpegnando i primi chiavistelli 19 e i secondi chiavistelli 20 dalle corrispondenti sedi sullo stampo, dopo di chè sarà possibile, tramite i suddetti chiavistelli, effettuare l'impegno di un nuovo stampo che dovrà essere fissato sul basamento 2 per eseguire la vulcanizzazione di pneumatici aventi caratteristiche differenti da quelli precedentemente lavorati. Nella forma realizzativa illustrata, i primi chiavistelli 19 ed i secondi chiavistelli 20 sono montati sui rispettivi coperchi 14 e 29 e vi rimangono impegnati quando i coperchi stessi sono svincolati dal braccio di movimentazione 15, scollegandosi pertanto anche dai rispettivi attuatori, i quali sono invece convenientemente montati sempre sulla piastra di supporto 15a del braccio di movimentazione 15. Nulla vieta, tuttavia, la possibilità che anche tali chiavistelli 19 e 20 siano vincolati alla suddetta piastra 15a, e pertanto permanentemente collegati ai rispettivi attuatoti: in questo caso evidentemente i suddetti chiavistelli dovranno abbandonare il coperchio dello stampo insieme al braccio di movimentazione, all’atto di ogni operazione di disimpegno del suddetto braccio dal coperchio 14, 29-Apparirà ancora chiaro che il braccio dì movimentazione 15 non è necessariamente vincolato ad un unico coperchio per volta, come illustrato a scopo puramente esemplificativo nella precedente descrizione, ma potrebbe governare più di un coperchio contemporaneamente, con conseguente possibilità dì servire un maggior numero di stampi, multiplo di quelli contemporaneamente operati dal suddetto braccio.

La presente invenzione raggiunge gli scopi proposti. Infatti, grazie alla possibilità di svincolare il braccio di movimentazione dai coperchi degli stampi, la pressa in oggetto si rivela in grado di asservire altri stampi durante il ciclo di vulcanizzazione svolgentesi in uno di essi. Ciò consente di incrementare notevolmente la produttività rispetto alle presse di vulcanizzazione note. Va infatti considerato che la presenza di due o più stampi azionabili separatamente fra loro consente di effettuare contemporaneamente non solo la lavorazione di due o più pneumatici uguali, ma, qualora se ne rilevasse la necessità, anche la lavorazione di differenti tipi dì pneumatici, cioè richiedenti tempi di vulcanizzazione diversi l'uno dall'altro: tale condizione operativa sarà naturalmente possìbile solo se durante l' esercizio della pressa non si verificherà mai la necessità di operare su entrambi gli stampi contemporaneamente. E' chiaro infine che all’invenzione così concepita possono essere apportate numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo che la caratterizza.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1) Pressa di vulcanizzazione, particolarmente per pneumatici di veicoli, comprendente un basamento, un primo stampo comprendente un contenitore inferiore ed un controstampo superiore, con detto contenitore inferiore operativamente alloggiato nel basamento, una colonna di guida affiancata al contenitore inferiore ed innalzantesi verticalmente rispetto al basamento, un braccio di movimentazione montato a sbalzo sulla colonna e predisposto per traslare verticalmente lungo la colonna stessa e per ruotare attorno all'asse della medesima, un primo coperchio fissato sotto al braccio di movimentazione, con detto primo controstampo superiore fissato sotto a detto coperchio, detto primo coperchio essendo traslabile, su movimentazione di detto braccio, da una condizione di apertura in cui detto primo controstampo superiore risulta sollevato da detto primo contenitore inferiore, ad una condizione di chiusura in cui detto primo controstampo superiore è operativamente accoppiato con detto primo contenitore inferiore, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un secondo stampo, comprendente un contenitore inferiore ed un controstampo superiore, con detto contenitore inferiore operativamente alloggiato nel basamento, affiancato alla colonna di guida e spostato angolarmente rispetto a detto primo contenitore inferiore, almeno un secondo coperchio con detto secondo controstampo superiore fissato sotto a detto secondo coperchio e mezzi di connessione amovibile, associati al braccio di movimentazione per impegnare detto braccio, in modo amovibile, a detto primo coperchio e a detto secondo coperchio, singolarmente e selettivamente.
2. 2) Pressa di vulcanizzazione secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di connessione amovibile comprendono una serie di chiavistelli impegnati girevolmente al braccio di movimentazione, azionabili in rotazione e portanti inferiormente ciascuno una testa sostanzialmente ellittica predisposta ad essere inserita in una sede ad essa controsagomata ricavata in detti primo e secondo coperchio e ad essere ruotata angolarmente per interferire con la superficie inferiore del coperchio stesso onde fissare quest’ultimo al braccio di movimentazione.
3. 3) Pressa di vulcanizzazione secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che in ciascun stampo detto coperchio e detto controstampo superiore sono fissati fra loro con primi dispositivi di aggancio automatico per impegnare detto coperchio, in modo amovibile, a detto controstampo superiore.
4. 4) Pressa di vulcanizzazione secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che in ciascun stampo detto coperchio e detto contenitore inferiore sono collegabili fra loro con secondi dispositivi di aggancio automatico per impegnare detto coperchio, in modo amovibile, a detto contenitore inferiore.
5. 5) Pressa di vulcanizzazione secondo le rivendicazione 3 e 4, caratterizzata dal fatto che detti primi e secondi dispositivi di aggancio automatico sono fissati a detto braccio di movimentazione.
6. 6) Pressa di vulcanizzazione secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che comprende mezzi di riduzione della dispersione di calore da detti stampi in condizione di chiusura.
7. 7) Pressa di vulcanizzazione secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che detti mezzi comprendono una cupola di isolamento amovibilmente impegnabile da mezzi di vincolo amovibile e predisposta ad essere calata selettivamente su detti primo e secondo coperchio quando questi ultimi sono in condizione di chiusura.
8. 8) Pressa di vulcanizzazione secondo la rivendicazione 7. caratterizzata dal fatto che detti mezzi di vincolo amovibile sono gli stessi mezzi di connessione amovibile operanti fra detti coperchi e detto braccio di movimentazione.
9. 9) Pressa di vulcanizzazione secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che comprende almeno un organo di presa associabile a detto braccio di movimentazione per impegnare amovibilmente un pneumatico in lavorazione al braccio stesso, detto organo di presa operando attraverso un'apertura presentata, in posizione centrale, da ciascuno di detti coperchi, e da ciascuno di detti controstampi superiori.
10. 10) Pressa di vulcanizzazione secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che ciascun coperchio comprende un proprio organo di presa.