IT8922455A1 - Cassa per supermercati munita di dispositivi per l'erogazione di borse, la loro apertura ed il loro riempimento con la merce venduta. - Google Patents

Cassa per supermercati munita di dispositivi per l'erogazione di borse, la loro apertura ed il loro riempimento con la merce venduta. Download PDF

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IT8922455A1 IT1989A22455A IT2245589A IT8922455A1 IT 8922455 A1 IT8922455 A1 IT 8922455A1 IT 1989A22455 A IT1989A22455 A IT 1989A22455A IT 2245589 A IT2245589 A IT 2245589A IT 8922455 A1 IT8922455 A1 IT 8922455A1
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Angelo Cappi
Renato Rimondi
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Description

La presente invenzione riguarda le casse usate nei supermercati ed altri punti di vendita ed in particolare una cassa incorporante dispositivi che erogano a richiesta borse di plastica e le aprono consentendo alla cassiera od al cliente di introdurvi direttamente, man mano che vengono conteggiati, gli articoli acquistati dal cliente.
E' noto che attualmente nei supermercati ed altri analoghi punti di vendita gli articoli acquistati da un determinato cliente vengono da questi portati a mano o con un carrello ad un punto cassa dove una cassiera provvede a conteggiarli per il pagamento. Per tale operazione la cassiera preleva uno alla volta gli articoli scelti dal cliente, ne registra il prezzo mediante scanner, oppure manualmente su una tastiera, e li deposita subito dopo su un nastro convogliatore o su un piano inclinato da dove il cliente li potr? a sua volta prelevare dopo il pagamento dell'importo risultante sullo scontrino di cassa. Una volta effettuato il pagamento, il cliente preleva uno alla volta gli articoli acquistati e li introduce in una o pi? borse di plastica messe a sua disposizione dalla cassiera stessa oppure prelevate personalmente da un distributore situato nel supermercato. Questa operazione richiede molto tempo ed ? una delle principali cause delle lunghe code di clienti che spesso si formano in corrispondenza delle casse dei supermercati e simili. Per ovviare a tale inconveniente la cassiera viene di solito affiancata da un assistente che provvede ad inserire nelle borse gli articoli man mano che la cassiera li registra in modo che il cliente non viene distratto durante l'operazione di conteggio degli articoli acquistati e del loro pagamento, in modo che egli si ritrova alla fine di tali operazioni le borse gi? riempite e pronte per l'asportazione. Tuttavia, l'adozione dell'assistente della cassiera, oltre a rappresentare un costo supplementare di personale per la gestione del supermercato, non soddisfa i clienti poich?, sempre per risparmiare tempo, gli articoli vengono inseriti nelle borse alla rinfusa con notevole rischio di rotture, schiac ciamenti, inquinamenti etc. durante il successivo trasporto delle borse.
E' pertanto uno scopo della presente invenzione quello di fornire una cassa atta a ridurre i tempi di passaggio dei clienti senza ricorrere a personale supplementare.
Un altro scopo della presente invenzione ? quello di fornire una cassa in cui gli articoli conteggiati dalla cassiera vengono inseriti in maniera differenziata nelle varie borse in modo da evitare rotture, schiacciamenti etc. durante il loro successivo trasporto.
Un ulteriore scopo della presente invenzione ? quello di fornire una cassa per supermercati in cui gli articoli acquistati da un cliente, man mano che vengono conteggiati dalla cassiera, possono essere introdotti in almeno due borse separate di cui una riservata ai generi alimentari evitando cos? che questi vengano a contatto con articoli inquinanti.
Questi ed altri scopi vengono conseguiti secondo la presente invenzione con una cassa per supermercati e simili comprendente due tramogge per introdurre nelle borse gli articoli appena conteggiati nella cassa, nonch? due dispositivi che erogano automaticamente le borse in plastica, le aprono e le mantengono aperte per accogliere gli articoli direttamente dalle mani della cassiera man mano che essi vengono conteggiati .
Le caratteristiche ed i vantaggi della,cassa per supermercati secondo la presente invenzione risulteranno evidenti agli esperti del ramo dalla seguente dettagliata descrizione di una sua forma realizzativa con riferimento agli annessi disegni in cui: la FIGURA 1 ? una vista prospettica di una cassa secondo la presente invenzione;
la FIGURA 2 ? una vista in elevazione dei dispositivi di erogazione, di apertura e di riempimento delle borse, alloggiati dentro la cassa;
la FIGURA 3 mostra una vista ortogonale a quella della Fig. 2;
la FIGURA 4 mostra una vista dall'alto dei dispositivi illustrati nelle Figg. 2 e 3;
le FIGURE da 5A a 6D mostrano viste in dettaglio del congegno di apertura delle borse durante quattro fasi operative;
le FIGURE da 7 a 9 mostrano in vista prospettica durante tre fasi operative una variante della forma realizzativa delle figure precedenti; e
la FIGURA 10 mostra uno schema a blocchi illustrante il funzionamento della cassa.
Facendo riferimento alla Fig. 1 si vede che la cassa secondo la presente invenzione non appare, nel suo aspetto esteriore, molto diversa da quelle tradizionali. Essa infatti comprende un piano 1 sul quale il cliente appoggia gli articoli da lui prelevati dai vari scaffali, uno scanner 2 che la cassiera utilizza per l'identificazione e conteggio degli articoli, la tastiera 3 che serve alla cassiera per la stessa operazione su articoli non provvisti di codici a barre, un convogliatore 7 dove la cassiera poggia gli articoli gi? conteggiati ed un piano inclinato 8 dal quale il cliente pu? prelevare gli articoli da lui acquistati, nonch? un registratore di cassa 5 ed il parapetto 6 entrambi rappresentati in linee tratteggiate. A differenza delle casse convenzionali, quella secondo la presente invenzione presenta le due bobine di borse 11 e 11' alloggiate sotto il piano 1 e le tramogge 18 e 18' per l'inserimento degli articoli conteggiati di normali dimensioni direttamente in borse di plastica erogate dalle bobine 11, 11' aperte sotto le tramogge 18, 18' e mantenute aperte durante il loro riempimento, nonch? i pozzetti di raccolta 4 e 4'.
Il posto per la cassiera ? costituito dalla rientranza 9 in corrispondenza della parte centrale della cassa. Tale posizione consente alla cassiera sia di avere a portata di mano lo scanner 2, la tastiera 3 e la cassa 5, sia di poter facilmente prelevare gli articoli dal piano 1 ed introdurli nelle tramogge 18 e 18' o poggiarli sul convogliatore 7 se sono cos? ingombranti da non passare attraverso le tramogge. Grazie a tale struttura, la cassiera, dopo aver conteggiato un determinato articolo con lo scanner 2 o la tastiera 3 lo introduce immediatamente con la stessa mano in una delle due tramogge 18, 18' sotto ciascuna delle quali si trova una borsa alimentata e mantenuta in posizione aperta da appositi dispositivi che si trovano all'interno del bancone e che verranno dettagliatamente descritti in seguito.
Quando le borse situate al di sotto delle tramogge 18, 18' sono piene, oppure non vi sono pi? articoli da inserirvi, esse vengono spinte lateralmente fin dentro i pozzetti di raccolta 4 e 4' dai quali possono essere facilmente prelevate dal cliente che nel frattempo ha provveduto al pagamento degli articoli acquistati. I due pozzetti 4 e 4' sono separati tra loro per cui le borse contenenti gli articoli introdotti attraverso la tramoggia 18 e raccoltisi nel pozzetto 4 non possono urtare contro le borse contenenti gli articoli introdotti attraverso la tramoggia 18' e raccoltisi nel pozzetto 4'.
Appare ora evidente come con la cassa secondo la presente invenzione si conseguono tutti gli scopi prefissati e cio? quello di ridurre i tempi di passaggio dei clienti attraverso la cassa, nonch? quello di selezionare direttamente durante il conteggio gli articoli ed inserirli in borse separate a seconda se sono prodotti alimentari o no, fragili oppure no etc. in modo da evitare rotture, schiacciamenti o inquinamenti degli articoli durante il riempimento delle borse e/o il loro successivo trasporto. Infatti con la cassa secondo la presente invenzione il cliente, una volta effettuato il pagamento degli articoli acquistati, non deve provvedere direttamente o indirettamente ad introdurre tali articoli nelle apposite borse per il trasporto, ma se li ritrova gi? dentro le borse nei pozzetti 4, 4' poich? il riempimento delle borse ? avvenuto in modo automatico addirittura durante le operazioni di conteggio effettuate dalla cassiera. Inoltre, la cassiera stessa, sempre durante la operazione di conteggio, ha provveduto a separare opportunamente gli articoli inserendo nella stessa tramoggia, per esempio la 18, tutti i prodotti alimentari o fragili ed inserendo nell'altra gli articoli pi? resistenti o i prodotti non alimentari.
Le borse utilizzate nella cassa secondo la presente invenzione sono simili a quelle tradizionali e sono unite in serie le une alle altre formando un nastro continuo che viene arrotolato in bobina secondo tecnica nota. Nella Fig. 1 si vedono le bobine 11 e 11' che sono appunto costituite ciascuna da 'na molteplicit? di borse unite in serie a forma di nastro continuo avvolto intorno ad un?anima centrale 14. Le estremit? di tale anima centrale sporgono lateralmente e si appoggiano contro il bordo inclinato 15 della parete verticale che copre parzialmente le fiancate dell'alloggiamento delle bobine 11, 11?. I dispositivi incorporati nella cassa, e pertanto non visibili in questa figura, su comando della cassiera provocano lo svolgimento di detti nastri continui di borse dalla bobina 11, 11', li fanno passare sotto la pedana 10, distaccano una borsa singola da ciascun nastro continuo, la aprono e la mantengono saldamente aperta sotto la tramoggia 18, 18? durante il suo riempimento che viene effettuato appunto attraverso detta tramoggia. Le borse piene vengono quindi scaricate dagli stessi dispositivi e messe a disposizione del cliente nei pozzetti 4 e 4?. La struttura ed il funzionamento dei dispositivi incorporati nella cassa secondo la presente invenzione verranno ora dettagliatamente descritti con riferimento alle rimanenti figure.
Facendo riferimento alla Fig. 2 si vede a destra la bobina di borse indicata nel suo complesso con 11. Tale bobina ? costituita da un nastro continuo 12 di borse 13, 3' 13 ", etc. avvolto intorno ad un?anima centrale 14. Le estremit? di quest'anima centrale sporgono lateralmente dai fianchi della bobina 11 e poggiano sul bordo inclinato 15 di un pannello che copre in parte lateralmente l'alloggiamento della bobina 11. Questa poggia inferiormente sul rullo gommato 16 che ne provoca lo srotolamento quando detto rullo gommato viene fatto ruotare dal motoriduttore 17 tramite la catena 19. Il motoriduttore 17 entra in azione ogni volta che il microinterruttore 20 viene premuto dalla leva oscillante 21. Questa leva presenta all'estremit? superiore il rullo 22 attorno al quale passa il nastro continuo 12 di borse 13 che in figura ? illustrato con linea tratteggiata. Quando una borsa 13 dev'essere portata in corrispondenza della tramoggia 18 perch? possa essere aperta e riempita da un cliente, questo preme un interruttore che avvia il motoriduttore 37 che comanda il congegno di erogazione delle borse. Tale congegno trascina verso l'alto il nastro 12 che viene cos? messo in tensione per cui il rullo tenditore 22 riceve una spinta verso l'alto provocando in tal modo il sollevamento dell'estremit? superiore della leva oscillante 21. L'estremit? inferiore della leva 21 va a premere il microinterruttore 20 che avvia il motoriduttore 17 che a sua volta aziona il rullo gommato 21 provocando lo svolgimento della bobina 11. L?inclinazione del bordo 15 del pannello copribobina contro il quale poggiano le estremit? sporgenti dell'anima 14 fa in modo che la bobina 11 graviti sempre sul rullo gommato 16 che ne comanda lo svolgimento.
Il nastro 12 passa quindi intorno ai rulli folli 23 e 24 che lo portano verso il basso fino a farlo afferrare dai due gruppi di cinghie di traino inferiori 25 e 26. Il gruppo di cinghie 25 ? costituito da una molteplicit? di cinghie piatte destinate ad entrare in contatto con una facciata di una borsa 13- Il loro numero ovviamente dipende dalle dimensioni della borsa 13 e nell'esempio realizzativo qui illustrato esse sono nove in modo da agire su tutta la facciata della borsa 13. Il gruppo di cinghie di traino 25 coopera col gruppo di cinghie di traino 26, di pari numero e dimensioni, che agiscono sulla facciata opposta della borsa 13?
I gruppi di cinghie 25 e 26 ruotano rispettivamente intorno ai rulli inferiori 27 e 28 ed ai rulli motori 31 e 32. Il rullo 27 ? provvisto di una leva 29 mediante la quale ? possibile sollevare detto rullo quando bisogna inserire il nastro 12 fra le cinghie 25 e 26 in occasione della sostituzione di una bobina esaurita con una nuova bobina. Il sollevamento del rullo 27 mediante la leva 29, che ? illustrato con linee tratteggiate nella Fig. 2, avviene impiegando un primo rullo interposto 30 come fulcro della leva. Un secondo rullo interposto ? montato fra i rulli inferiori 27, 28 ed i rulli motori 32, 33 e serve a far scorrere in stretto contatto le cinghie 25, 26 le une sotto le altre in corrispondenza della curva verso l'alto del percorso del nastro 12.
Le cinghie 25 e 26 sono azionate dai rulli motori 32 e 33 dei quali solo il 32 ? effettivamente motorizzato mentre il 33 ? collegato al 32 mediante una coppia di ruote dentate ognuna delle quali ? calettata su ciascun rullo. Il rullo 32 viene fatto ruotare dal motoriduttore 37 e la rotazione del rullo 32, grazie alla suddetta coppia di ruote dentate, comporta la rotazione del rullo 33? Sul rullo 32 ? montato anche un pignone 34 che, tramite la catena 38, ? collegato ad un corrispondente pignone 35 montato sul sovrastante rullo superiore 39. In tal modo il moto di rotazione del rullo 32 viene trasferito al rullo superiore 39 e da questo al rullo superiore 40 mediante una coppia di ruote dentate analoga a quella che collega i rulli motori 32 e 33- In tal modo il motoriduttore 37 motorizza sia i rulli 32 e 33 con i rispettivi due gruppi di cinghie inferiori 25 e 26, che i rulli superiori 39 e 40 con le rispettive due coppie di cinghie superiori 41 e 42.
Il pignone 34 ? munito di una ruota libera 36 che consente al rullo 32 di ruotare in senso antiorario, e cio? in senso inverso a quello che comporta il movimento verso l'alto del nastro continuo 12, senza trasmettere il moto al pignone 34 lasciando cos? ferma la catena 38 ed il rullo 39- Sul rullo 39 ? calettata una seconda ruota libera (non visibile in questa figura) che funziona in modo contrario alla ruota libera 36 del pignone 34. Infatti tale ruota libera consente al rullo 39 di ruotare in senso orario, e cio? nel senso di avanzamento verso l'alto del nastro 12, e ne impedisce la rotazione in senso inverso. L'impiego di queste due ruote libere consente di invertire il senso di rotazione dei rulli 32 e 33 e delle rispettive cinghie 25 e 26, mantenendo fermi i rulli 39 e 40 con le rispettive cinghie 41 e 42. Questo accorgimento serve per distaccare una borsa singola 13 dal nastro continuo 12 come verr? meglio descritto in seguito.
Le cinghie 25 e 26 di entrambi i gruppi inferiori premono le une sulle altre intorno al secondo rullo interposto 31 serrando fra esse il nastro continuo 12 di borse che pertanto, quando le cinghie vengono fatte ruotare, viene trascinato verso l'alto in direzione dal sovrastante congegno di apertura delle borse stesse. Anche le cinghie superiori 41 e 42, ruotando affacciate le une contro le altre, serrano tra loro il nastro continuo 12 proveniente dal sottostante congegno erogatore e lo trascinano verso il sovrastante congegno di apertura borse.
Tra il congegno erogatore delle borse ed il sovrastante congegno di apertura delle stesse ? interposto il congegno di riempimento che comprende il motoriduttore 43 che comanda la puleggia motrice 44 la quale, tramite il cavo 45 e la puleggia di rinvio 46, conferisce un movimento di saliscendi alla slitta 47 cui ? fissato il piano di riempimento 48 delle borse. Questo ? costituito da due semipiani separati da una fenditura centrale 49 attraverso la quale possono passare le borse vuote nel loro movimento verso l'alto.
Le singole borse 13 vengono distaccate dal nastro continuo 12, come gi? detto sopra, invertendo il senso di rotazione dei rulli 32 e 33 e delle relative cinghie 25 e 26, mentre i rulli 39 e 40 sono mantenuti saldamente fermi. Ci? si verifica quando il motoriduttore 37 inverte a sua volta il senso di rotazione sotto il comando degli elementi 51, 51* di una fotocellula fra i quali passa il nastro continuo 12. Come gi? detto in precedenza, questo nastro ? costituito da una successione continua di borse 13 in cui il fondo di ciascuna borsa ? unito all'estremit? superiore dei manici della borsa successiva. Ne consegue che nel nastro continuo 12 c'? un'alternanza periodica di pieni e vuoti, i vuoti essendo costituiti dalle zone comprese fra i due manici ed il bordo superiore di ciascuna borsa. Durante il movimento verso l'alto del nastro 12 le zone piene oscurano i due elementi 51 e 51' della fotocellula che invece tornano ad essere illuminati in corrispondenza delle zone vuote del nastro. Pertanto, quando il bordo inferiore di una borsa oltrepassa la linea della fotocellula, gli elementi di questa vengono illuminati e provocano l'inversione del senso di rotazione del motoriduttore 37 e dei rulli 32 e 33 con i rispettivi gruppi di cinghie 25 e 26. Per effetto di tale inversione, che ? consentita dalla ruota libera 36 del pignone 34, i gruppi di cinghie 25 e 26 tirano verso il basso il nastro continuo 12 mentre la prima borsa 13 di tale nastro ? trattenuta fra le due coppie di cinghie 41 e 42 che sono ferme grazie al bloccaggio della ruota libera presente sul rullo 39. Ci? provoca la lacerazione dei due ponticelli di pellicola che uniscono il fondo della borsa 13 all'estremit? superiore dei due manici della successiva borsa del nastro continuo 12.
Ottenuto cos? il distacco della borsa 13 dal nastro continuo 12, il senso di rotazione del motoriduttore 37 ritorna com'era prima dell'inversione per cui i rulli 32 e 33 con le rispettive cinghie 25 e 26 riprendono a trascinare verso l'alto il nastro 12 mentre la singola borsa distaccata viene trascinata dalle cinghie superiori 41 e 42 fin sotto la tramoggia 18.
Quando la borsa 13 ? arrivata in corrispondenza della tramoggia 18 essa viene aperta dall'apposito congegno di apertura ed assume la conformazione illustrata in linee tratteggiate nella Fig. 2. Sempre con linee tratteggiate ? illustrata nella stessa figura la posizione pi? elevata raggiunta dai due semipiani del piano di riempimento 48 delle borse, sui quali poggia il fondo di ciascuna borsa 13 mentre viene riempita. Tali seraipiani si trovano in detta posizione pi? elevata all'inizio del rierapimento della borsa 13 in modo da evitare che i singoli articoli ivi introdotti attraverso la tramoggia 18, abbiano un impatto troppo violento contro il fondo della borsa 13 a causa di un salto eccessivo. Un impatto troppo violento degli articoli contro il fondo della borsa 13 pu? provocarne la deformazione o addirittura la lacerazione, senza tener conto anche del rischio che gli articoli stessi subiscano danni .
Quando lo spazio disponibile all'interno della borsa 13 ? riempito di articoli, il piano di riempimento 48 si abbassa fino a raggiungere una posizione intermedia in cui la borsa 13 viene sottoposta ad una seconda fase di riempimento. Ultimata anche tale seconda fase, il piano di riempimento 48 discende ulteriormente fino a raggiungere la sua posizione pi? bassa (illustrata anch'essa con linea tratteggiata nella Fig. 3) che si trova alla stessa altezza del piano di espulsione 53. Dopo l'abbassamento del piano di riempimento 48 dalla sua posizione intermedia a quella pi? bassa, non viene effettuato alcun riempimento della borsa 13 poich? la differenza di livello fra tali posizioni serve solo a far s? che il livello superiore raggiunto dagli articoli dentro la borsa venga corrispondentemente portato pi? in basso onde evitare che gli articoli urtino contro il congegno di apertura delle borse durante l'espulsione di queste.
Le borse piene 13 vengono spostate lateralmente da un espulsore 54 che le spinge verso l'esterno del dispositivo facendole scivolare sul piano di espulsione 53. Nella Fig. 2 l'espulsore 54 ? illustrato con linea continua nella sua posizione di riposo, mentre ? illustrato con linea tratteggiata nella fase di espulsione della borsa piena 13' illustrata anch'essa in linea tratteggiata. La borsa piena 13' viene accompagnata dall'espulsore 54 fino al pozzetto di raccolta 4.
Il movimento di andirivieni orizzontale dell'espulsore 54 ? comandato da una slitta 56 (illustrata in Fig. 3) collegata mediante un cavo 57 alla puleggia 59 azionata dal motoriduttore 60. Il cavo 57, che trascina in un movimento alternativo orizzontale la slitta 56 con l'espulsore 54 ad essa collegato, ruota intorno anche alla puleggia di rinvio 58.
Il congegno di riempimento del dispositivo secondo la presente invenzione comprende anche una barriera di fotocellule 61 la quale ? situata immediatamente al di sotto del bordo superiore della tramoggia 18. Tali fotocellule rilevano il livello superiore raggiunto dagli articoli inseriti nella borsa 13 e, qualora alla fine del riempimento le fotocellule fossero ancora oscurate, esse impedirebbero il funzionamento del motoriduttore 60 che comanda il movimento dell'espulsore 54. In tal modo viene evitato che una borsa contenente articoli in eccesso venga sottoposta all'azione dell'espulsore con conseguente rischio di inceppare il congegno di apertura delle borse e di danneggiare queste col loro contenuto. Una volta tolti gli articoli in eccesso dalla borsa, le fotocellule 61 sono di nuovo illuminate e non bloccano pi? il motoriduttore 60 per cui l'espulsore 54 pu? funzionare di nuovo.
Il congegno di apertura delle borse comprende una pinza destra 63 cooperante con una pinza sinistra 62 situata di fronte ad essa, ed una coppia di palette ribaltabili 64 e 65 disposte perpendicolarmente alla coppia di pinze 62 e 63. Come si vede in figura, le pinze 62 e 63 sono situate immediatamente al di sotto di due lati opposti della tramoggia 18 mentre lievemente al di sotto degli altri due lati opposti di tale tramoggia sono disposte le palette ribaltabili 64 e 65. Queste palette, quando il dispositivo ? fermo, si trovano in posizione orizzontale ed ostruiscono la tramoggia 18 impedendo che attraverso di essa vangano introdotti articoli quando non c?? una borsa 13 pronta ad accoglierli. Quando invece la borsa 13 ? pronta ad accogliere tali articoli, e cio? si trova nella posizione illustrata in linee tratteggiate nella Fig. 2, le due palette 64 e 65 sono ribaltate verso il basso come mostrato in Fig. 2 dove si vede solo la paletta 64 perch? la paletta 65 si trova in corrispondenza del lato opposto della tramoggia 18. Dietro la paletta 64 sono illustrati con linee tratteggiate i due rulli di rinvio 66 e 67 dei gruppi di cinghie di traino superiori 41 e 42 rispettivamente.
Le pinze 62 e 63 sono comandate dal motoriduttore 70 tramite il cavo 68 e le pulegge 69 e 71. Sotto l'azione traente del cavo 68, le pinze sono suscettibili di spostarsi da una posizione di massima distanza, che ? quella illustrata in Fig. 2, ad una posizione di incontro situata in corrispondenza della mezzeria della tramoggia 18. Quando le due pinze 62 e 63 si incontrano esse afferrano i bordi superiori delle due opposte facciate di una borsa di plastica 13 che viene poi aperta quando le pinze 62 e 63, allontanandosi reciprocamente, allontanano anche le facciate opposte della borsa saldamente afferrate dalle pinze stesse. Immediatamente dopo l'allontanamento reciproco delle pinze 62 e 63 ha luogo il ribaltamento verso il basso delle palette 64 e 65 sotto l'azione dell'elettromagnete 72 (v. Fig. 3).
Quando le palette 64 e 65 sono completamente ribaltate verso il basso, esse mantengono lontani gli altri due lati opposti della borsa 13 e cio? le Fiancate corrispondenti ai soffietti della borsa stessa. In tale posizione la borsa 13 ? quindi completamente aperta a forma di rettangolo immediatamente al di sotto della tramoggia 18, le due opposte facciate essendo saldamente trattenute dalle pinze 62 e 63 e due opposte fiancate essendo fermate dalle palette 64 e 65 ribaltate verso il basso. Il funzionamento del congegno di apertura delle borse verr? descritto in seguito con maggior dettaglio con riferimento alle Figg. da 5A a 6D.
Facendo ora riferimento alla Fig. 3 che ? una vista in elevazione ortogonale a quella della Fig. 2, si vede sulla sinistra (questa volta frontalmente) il dispositivo descritto sopra con riferimento alla Fig. 2. Tale dispositivo ? quello incorporato nella cassa secondo la presente invenzione in corrispondenza della tramoggia 18. Accanto ad esso si vede un dispositivo del tutto analogo che ? quello incorporato nella cassa in corrispondenza della tramoggia 18' . Per chiarezza di illustrazione, le parti di questo secondo dispositivo sono state numerate con gli stessi numeri di riferimento usati per il dispositivo a sinistra, ma con l'aggiunta di 100. Per esempio la borsa 13 ? diventata 113, l'espulsore 54 ? diventato 154 e cosi via.
Nella parte alta a sinistra della Fig. 3 si vede la pinza 63 che trattiene la parte superiore della borsa 13 in posizione aperta. La pinza opposta 62 ovviamente non ? visibile in questa figura, mentre si vedono di profilo le due palette 64 e 65 in posizione ribaltata. Il ribaltamento delle palette 64 e 65 ? comandato dall'elettromagnete 72 tramite la leva basculante 73 che ha un'estremit? unita in modo articolato al mozzo 74 della paletta 64 e l'altra estremit? unita in modo articolato al mozzo 75 della paletta ribaltabile 65. La leva basculante 73 ? unita all'elettromagnete 72 mediante il braccio 76. L'estremit? della leva 73 vicina all'elettromagnete 72 presenta un'appendice 77 che, quando la leva 73 si abbassa, va a premere il sensore 78 che comanda l'eccitazione dell'elettromagnete 72. Per effetto di tale eccitazione il braccio 76 viene spinto verso l'alto provocando la rotazione della leva basculante 73 le cui estremit? fanno ruotare i mozzi 75 e 74 in senso orario e antiorario rispettivamente. La rotazione dei due mozzi comporta il ribaltamento verso l'alto delle palette 65 e 64 solidali ai due mozzi. Il funzionamento di questo meccanismo verr? descritto con maggior dettaglio in seguito facendo riferimento ad altre figure.
Nella Fig. 3 a sinistra si vede la met? superiore della borsa 13 che poggia sul piano 48 pronta ad essere riempita attraverso la tramoggia 18. La met? inferiore della borsa 13 pende invece floscia verso il basso passando attraverso la fenditura 49 che divide i due semipiani del piano di riempimento 48 e che serve appunto al passaggio della borsa nel suo movimento ascendente verso il sovrastante congegno di apertura.
Nella parte bassa sinistra della Fig. 3 si vede il motoriduttore 43 che aziona la puleggia 44 che fa ruotare il cavo di traino 45 della slitta 47 che porta il piano di caricamento 48. Pi? sopra si vede il motoriduttore 37 che motorizza il rullo 32 e, tramite questo, il rullo 33 (non visibile in questa figura) mediante la ruota dentata 79 che ? ingranata con l'analoga ruota dentata 79' calettata sul rullo 33. Il rullo motore 32 ? provvisto del pignone 34 il quale ? collegato tramite la catena 38 al pignone 35 montato sul rullo superiore 39. La catena 38 con i pignoni 34 e 35 fa si che il movimento di rotazione del rullo 32 venga trasferito al rullo 39. La rotazione del rullo 39 provoca la rotazione delle due cinghie superiori 41 disposte alla sua estremit? le quali, ruotando affacciate contro le due cinghie 42 (non visibili in questa figura), trascinano verso l'alto la borsa 13 interposta fra esse. Il rullo 39 ? provvisto della ruota dentata 80 che ? ingranata con un'analoga ruota dentata 80' calettata sul rullo 40 (non visibile in questa figura ).
In Fig. 3 si vede anche la ruota libera 36 che consente al rullo 32 di ruotare in senso inverso quando il motoriduttore 37 inverte il suo movimento. Si vede infine la ruota libera 36' montata sul rullo 39 che impedisce a questo di ruotare quando il rullo 32 inverte il suo senso di rotazione per staccare una singola borsa 13 dal nastro continuo 12.
Nello spazio libero tra i rulli 32 e 39 sono interposte le sei cinghiette tonde 81 che ruotano intorno ai rulli 32 e 39. Tali cinghiette tonde servono a guidare adeguatamente il nastro 12 nel suo movimento di transizione tra il punto in cui ? stato lasciato dal gruppo di cinghie inferiori 25, 26 ed il punto in cui viene afferrato dal gruppo di cinghie superiori 41, 42.
Come si vede in Fig. 3, le due cinghie pi? esterne di quelle inferiori 25 sono affiancate in modo da avere una larghezza doppia delle altre cinque cinghie comprese tra esse. Con questo accorgimento si ottiene un traino pi? corretto delle parti laterali del nastro 13 che corrispondono ai manici delle singole borse 13. La larghezza di dette cinghie esterne accostate ? appunto pressoch? uguale a quella dei manici appiattiti delle borse 13-Nella parte bassa a destra della Fig. 3 ? mostrata la leva 29 mediante la quale ? possibile sollevare il rullo 27 facendolo ruotare intorno al rullo interposto 30 per inserire fra i due gruppi di cinghie inferiori 26 e 27 l'inizio del nastro 12 proveniente da una bobina nuova.
Nella parte alta della Fig. 3 si vede l'espulsore 54 col suo braccio 56 comandato via cavo dalla puleggia motrice 59. Sopra di questa si vede la puleggia 69 che comanda il movimento alternativo delle pinze 62 e 63 e pi? sotto si vede la puleggia di rinvio 46 del cavo che comanda il movimento di saliscendi della slitta 47 che porta il piano di riempimento 48 delle borse.
Nella parte destra della Fig. 3, come gi? detto sopra, si vede il secondo dispositivo (cio? quello montato sotto la tramoggia 18') che ? del tutto identico a quello finora sopra descritto, esso per? si trova in una fase operativa diversa in base al funzionamento coordinato di tutta la cassa. In questo dispositivo la borsa 113 ? stata gi? riempita ed il suo fondo poggia sul piano di riempimento 148 che si trova nella sua posizione pi? bassa. L'espulsore 154 ha iniziato la sua corsa (perpendicolare al piano del disegno) per espellere la borsa piena 113 spingendola nel pozzetto di raccolta 4?.
Facendo riferimento ora alla Fig. 4 si vedono in pianta dall'alto i due dispositivi affiancati sopra descritti. Del dispositivo a sinistra si vede il motoriduttore 70 che tramite le pulegge 69 e 71 fa ruotare il cavo 68 cui sono fissate la staffa 82, che porta la pinza 62, e la staffa 83, che porta la pinza 63? Perpendicolarmente alle due pinze sono disposte le palette ribaltabili 64 e 65 che in questo dispositivo sono in posizione orizzontale e cio? tale da ostruire l'entrata nella borsa 13 di oggetti inavvertitamente introdotti attraverso la tramoggia 18. Nel dispositivo a destra le palette ribaltabili 164 e 165 sono invece in posizione ribaltata mentre la borsa 113 ? totalmente aperta per cui pu? essere riempita.
Nella zona sottostante le palette 64 e 65 si intravedono i due semipiani del piano di riempimento 48 separati dalla fenditura 49 la quale ? attraversata dalla borsa 13, indicata con una linea tratteggiata, mentre viene portata verso l'alto dai gruppi di cinghie superiori 41 e 42.
Nella parte alta della Fig. 4 si vede l'elettromagnete 72 che tramite il braccio 76 ? collegato alla leva basculante 73 avente le estremit? unite in modo articolato ai mozzi 74 e 75 i quali portano rispettivamente le palette ribaltabili 64 e 65. Per motivi di chiarezza di disegno in Fig. 4 non ? illustrato il collegamento fra la leva 73 ed il mozzo 75 mentre ? reso visibile solo quello tra la leva 73 ed il mozzo 74. Tale collegamento ? effettuato mediante l'interposizione della levetta 84 avente un'estremit? imperniata a quella della leva 73 e l'altra estremit? fissata al mozzo 74. Un'analoga leva 85 (non mostrata) effettua l'analogo collegamento tra l'altra estremit? della leva 73 e il mozzo 75 che porta la paletta 65. Il funzionamento di questo meccanismo verr? meglio illustrato in seguito con riferimento alle Figg. da 5A a 6D.
Della pinza 62 ? visibile la parte superiore 93 che ? munita sulla sua faccia inferiore di una molteplicit? di blocchetti gommati 97 distanziati tra loro. Al di sotto della parte 93 c'? l'altra componente 94 della pinza 62. Tale componente (non visibile in questa figura) presenta una serie di rientranze aventi dimensioni e forma pressoch? identiche a quelle dei blocchetti gommati e sono distanziate esattamente come tali blocchetti. Quando le due componenti 93 e 94 della pinza 62 vengono portate a contatto reciproco, i blocchetti gommati 97 disposti sulla superficie inferiore della componente 93 passano attraverso le corrispondenti rientranze della componente 94 fino ad oltrepassarla.
Analogamente la pinza 63 comprende anch'essa due componenti 95 ed 96 che sono identiche a quelle della pinza 62, ma sono montate in modo rovesciato. In figura si vede infatti la parte superiore 96 che copre la sottostante parte 95. Questa presenta sulla sua faccia superiore, cio? quella rivolta verso la componente 96, una serie di blocchetti gommati 98 che possono attraversare le corrispondenti rientranze della parte 96 che si vede in figura. Durante il funzionamento del dispositivo le pinze 62 e 63 arrivano ad incontrarsi e parzialmente comprenetrarsi serrando tra loro la borsa 13 e la struttura delle pinze fa s? che i blocchetti gommati 97 della pinza 62 ed i blocchetti gommati 98 della pinza 63 facciano presa su due facce opposte della borsa 13- ha struttura delle pinze 62 e 63 nonch? il loro funzionamento verr? ora dettagliatamente descritto qui di seguito .
Dalla Fig. 5A alla Fig. 6D ? illustrato il funzionamento del congegno di apertura delle borse che viene mostrato durante quattro diverse fasi operative. Nelle Figg. da 5A a 6D il congegno ? mostrato in una vista in elevazione corrispondente a quella della Fig. 2, mentre nelle Figg. da 6A a 6D il congegno ? mostrato in una vista in elevazione corrispondente a quella della Fig. 3. Nella Fig. 5A sia la pinza 62 che la pinza 63 sono in posizione aperta e, sotto l?azione del motoriduttore 70 tramite il cavo 68, hanno appena iniziato il loro movimento di avvicinamento reciproco come illustrato dalle due freccette sottostanti detta figura. Della pinza 62 si vede la parte superiore 93 recante sotto i blocchetti gommati 97 che servono a conferire alla parte 93 una presa migliore sulla facciata della borsa 13 quando la pinza 62 si richiude con la borsa 13 interposta tra le parti 93 e 94 della pinza stessa. La parte 93 della pinza 62 ? spinta verso la sottostante parte 94 dalla molla 99. Analogamente la molla 100 spinge l'uria contro l?altra le parti 95 e 96 della pinza 63 che, come gi? detto sopra, ha una struttura del tutto identica a quella della pinza 62 con l'unica differenza di essere montata capovolta rispetto ad essa.
Nella Fig. 5A entrambe le pinze sono in posizione aperta. L'apertura della pinza 62 ? dovuta al fatto che la parte superiore 93 ? stata spinta verso l'alto dall'abbassamento della levetta 102 vincendo la resistenza della molla 99- L'abbassamento della levetta 102, che ? fulcrata in 103 alla leva 104, ? stato provocato a sua volta dal perno 105 che sporge dalla parte superiore della leva 104 e che ? stato portato verso il basso dal piano inclinato della scanalatura 106 praticata nel parallelepipedo di materiale poliammidico 107 entro la quale scorre detto perno 105. Come si vede, la scanalatura 106 inizia con un piano inclinato che serve appunto a spingere verso il basso il perno 105 il quale resta abbassato durante tutto il suo tragitto lungo la scanalatura 106, che all'altra estremit? termina con un tratto verticale rivolto verso l?alto attraverso il quale il perno 105 pu? ritornare verso l'alto spinto dalla molla 99?
Analogamente nella pinza 63 la parte inferiore 95 ? spinta verso il basso dal perno 108 che scorre lungo la scanalatura 109 del parallelepipedo 110 di materiale poliammidico . In questo caso la scanalatura 109 non presenta un tratto rivolto verso l'alto poich? il parallelepipedo 110 ? pi? corto del parallelepipedo 107 che gli sta di fronte. Pertanto il perno 108 pu? fuoriuscire dalla scanalatura 109 al termine di questa sotto la spinta della molla 100.
Nella Fig. 5B ? illustrato il momento in cui le due pinze 62 e 63 si incontrano compenetrandosi parzialmente sia in senso orizzontale che in senso verticale mentre la borsa 13 ? interposta tra esse. In questa posizione la borsa 13 ? serrata fra le parti 96 e 94 che si trovano una sopra l'altra. Il perno 105 ? arrivato in corrispondenza del tratto verticale della scanalatura 106 per cui pu? sollevarsi facendo sollevare anche la leva 102 e provocando cos? la decompressione della molla 100 che spinge l'una contro l'altra le parti 93 e 94 della pinza 62 mentre un pezzo di borsa 13 ? interposto fra esse. Analogamente il perno 108, essendo ormai arrivato al termine della scanalatura 109, sar? libero di sollevarsi spingendo l'una contro l'altra le parti 96 e 86 della pinza 63 per serrare anche fra esse il pezzo di borsa 13.
Quando entrambe le pinze sono chiuse, la borsa 13 ha tre tratti limitrofi piegati a zig-zag compresi fra esse. Un tratto compreso fra i blocchetti gommati 97 della parte 93 della pinza 62 e la parte a rientranze 96 della pinza 63 un tratto compreso fra le due parti a rientranze 96 e 94 delle due pinze 63 e 62 rispettivamente, ed il terzo tratto compreso fra i blocchetti gommati 98 della parte 95 della pinza 63 e la parte a rientranze 94 della pinza 62.
Grazie a questo accorgimento, quando le pinze 62 e 63 iniziano il loro movimento di reciproco allontanamento si verifica un loro graduale disimpegno poich? i blocchetti 97 della pinza 62 scorrono fra le rientranze della pinza 63 e i blocchetti 98 della pinza 63 scorrono fra le rientranze della pinza 62. I due tratti di borsa 13 a contatto con i blocchetti gommati 97 e 98 vengono trascinati da questi e, poich? essi sono costituiti da due fogli di plastica sovrapposti (formanti cio? le due facciate della borsa 13) avviene che ciascuno strato, essendo a contatto dei blocchetti gommati 97 e 98 viene saldamente trattenuto da questi mentre la rispettiva superficie interna ? libera di scorrere sulla superficie interna dell'altra facciata grazie al basso coefficiente di attrito del film con cui ? fatta la borsa. Per effetto di queste differenze di attrito si ottiene che quando le due pinze 62 e 63 si allontanano tra loro, portano con s? le due facciate opposte della borsa 3 che viene cos? aperta.
Nella Fig. 5C si vedono appunto le pinze 62 e 63 durante il loro movimento di allontanamento reciproco illustrato in figura dalle due freccette sottostanti. La borsa 13 viene gradualmente aperta dal movimento di allontanamento reciproco delle pinze 62, 63 che sono entrambe chiuse sotto la spinta delle molle 99 e 100 rispettivamente. Durante la sua corsa di ritorno verso l'esterno il perno 105 scorre ancora dentro la scanalatura 106, ma con la leva 104 ormai in posizione inclinata sotto l'azione della molla a spirale 111 (v. Fig. 4) che unisce in modo elastico ed articolato la levetta 102 alla levetta 104. In tale posizione l'appendice 112 della levetta 104 non poggia pi? contro il perno di arresto 101 della levetta 102. Analoga situazione si ? venuta a creare fra le corrispondenti parti che costituiscono la pinza 63.
Nella Fig. 5D si vedono le due pinze 62 e 63 che hanno ormai raggiunto le loro posizioni di massimo allontanamento con le due facciate della borsa 13 distanziate al massimo tra loro. Il perno 105, essendo arrivato nella parte pi? alta dell'imboccatura della scanalatura 106, si ? completamente liberato da questa consentendo cos? alla molla 111 di riportare la levetta 104 in posizione verticale. In tal modo la sua appendice 112 ? tornata a contrastare contro il perno d'arresto 101 della levetta 102. In tale posizione, quando il perno 105 verr? trascinato di nuovo nella scanalatura 106 a causa del movimento di avvicinamento reciproco delle pinze 62 e 63 , esso provocher? l'abbassamento della levetta 102 con sollevamento della parte 93 della pinza 62 che verr? cos? aperta. Per effetto di tale apertura la borsa 13 verr? lasciata libera dalla pinza 62 e analogamente anche dalla pinza 63. Questo evento si verificher? quando, come verr? ulteriormente descritto in seguito, la borsa 13 sar? stata riempita di articoli fino al limite superiore consentito.
Nella Fig. 5D si vede anche la paletta 64 che ? stata ribaltata verso il basso provocando durante tale movimento lo spostamento verso l'esterno della fiancata della borsa 13 compresa tra le due facciate trattenute dalle pinze 62 e 63? La paletta 64, oltre a spingere verso l'esterno detta fiancata, appiattisce anche il soffietto laterale della borsa 13 nonch? il relativo manico. Analogamente agisce col suo ribaltamento verso il basso la paletta 65 che si trova dalla parte opposta (non visibile in questa figura). In tal modo il congegno di apertura con le due pinze 62 e 63 allontanate e le palette 64 e 65 ribaltate mantiene completamente aperta la borsa 13 conferendo alla sua apertura una forma sostanzialmente rettangolare che corrisponde a quella della tramoggia 18 sotto la quale la borsa ? tenuta aperta. Ci? consente un inserimento senza intoppi nella borsa 13 degli articoli acquistati presso il supermercato.
Nelle Figg. da 6A a 6D il movimento di ribaltamento delle palette 64 e 65 ? meglio visibile in successione. Nella Fig. 6A si vedono le due palette 64 e 65 nella loro posizione orizzontale che corrisponde a quella della Fig. 4. In tale posizione le palette 64 e 65 esercitano l'altra loro funzione, e cio? quella di evitare l'inserimento accidentale di mani o di articoli all'interno della borsa 13. Nella Fig. 6A ? mostrata con linee tratteggiate la leva basculante 73 che in effetti non si trova in tale posizione (cio? vicino alla pinza 63 di cui si vedono le parti 95 e 96), bens? (come si vede in Fig. 4) in prossimit? della pinza 62. Questa rappresentazione immaginaria serve solo a meglio illustrare il funzionamento del congegno. La leva basculante 73 pu? oscillare intorno al fulcro 114 ed ? imperniata in 115 al braccio 76 dell?elettromagnete 72. Quando l?elettromagnete 72 non ? eccitato, il braccio 76 si sposta verso il basso provocando l?abbassamento del perno 115 e quindi anche l?abbassamento del braccio della leva 73 a sinistra del fulcro 114. Tale abbassamento comporta la rotazione verso il basso della leva 85 che ha un?estremit? imperniata all'estremit? sinistra della leva 73 e l'altra estre mit? solidale col mozzo 75 della paletta 65. La rotazione verso il basso della leva 85 provoca la rotazione in senso antiorario del mozzo 75 che porta la paletta 65 in posizione orizzontale come illustrato nella Fig. 6A.
Contemporaneamente all?abbassamento del braccio sinistro della leva 73 intorno al fulcro 114 si verifica l'innalzamento del braccio destro della leva 73- Tale innalzamento comporta la rotazione verso l'alto della leva 84 che ha un'estremit? imperniata all?estremit? destra della leva 73 e l'altra estremit? solidale al mozzo 74 della paletta 64. La rotazione verso l'alto della leva 84 provoca la rotazione in senso orario del mozzo 74 che porta la paletta 64 nella posizione orizzontale illustrata nella Fig. 6A.
Come si vede nelle Figg. 6B e 6C, durante la compenetrazione delle pinze 62 e 63 ed il loro successivo allontanamento, le palette ribaltabili 64 e 65 restano nella loro posizione orizzontale per cui l'appendice 77 (illustrata in Fig. 3) della leva 73 preme contro il sensore 78 di sicurezza, facendo s? ch? l'accidentale pressione su una paletta provochi l'immediato arresto della macchina. Per effetto di tale eccitazione il braccio 76 ritorna verso l'alto sollevando il perno 115 e provocando cos? la rotazione della leva 73 intorno al fulcro 114. A causa di tale rotazione, l'estremit? sinistra della leva 73 si solleva sollevando anche l'estremit? della leva 85 imperniata su di essa. Per effetto di tale sollevamento, l'altra estremit? della leva 85, unita al mozzo 75, provoca la rotazione in senso orario di quest'ultimo e il ribaltamento verso il basso della paletta 65 (v. Fig. 6D).
La spinta verso l'alto del braccio 76 comporta anche l'abbassamento dell'estremit? destra della leva 73 e cio? quella sulla quale ? imperniata una estremit? della leva 84. Per effetto di tale abbassamento, l?estremit? opposta della leva 84 provoca la rotazione in senso antiorario del mozzo 74 e quindi il ribaltamento verso il basso della paletta 64 solidale con esso. Come gi? detto sopra, il ribaltamento verso il basso delle palette 64 e 65 libera l?accesso degli articoli alla borsa 13 attraverso la tramoggia 18 e contribuisce a tenere distanziati e coperti i manici e la parte superiore dei soffietti della borsa 13-Facendo ora riferimento alle Figg. da 7 a 9 verr? descritta una variante preferita della forma realizzativa sopra descritta. Tale variante riguarda un dispositivo di sicurezza che consiste in un cancelletto 90 atto a chiudere lo spazio sovrastante il piano di espulsione 53 in modo da lasciarlo sempre libero per il passaggio dell'espulsore 54 e della borsa piena spinta da questo. Tale cancelletto impedisce che una borsa piena gi? espulsa dall'espulsore 54 possa ribaltarsi all'indietro sul piano di espulsione 53 e ostruire cos? il passaggio della successiva borsa piena. Tale cancelletto ? formato da due antine costituite ciascuna da una molteplicit? di stecche orizzontali parallele disposte a pettine lungo un montante 91 , 91' che funge da cardine dell'anta.
Anche l'espulsore 54 ? costituito da una molteplicit? di stecche orizzontali parallele distanziate tra loro esattamente come quelle che formano il cancelletto 90. Tali stecche sono montate l'una sull'altra lungo una spina verticale 92 avente un ingombro leggermente inferiore allo spazio libero lasciato fra le due antine quando sono affiancate in posizione chiusa. L'espulsore 54 ? montato rispetto al cancelletto 90 in modo tale che le stecche che lo compongono siano allo stesso livello degli spazi liberi che intervallano le stecche che compongono le antine del cancelletto. Con questo accorgimento, quando l'espulsore nel suo movimento di andirivieni si incontra col cancelletto 90 in posizione chiusa ? libero di attraversarlo poich? la spina 92 passa nello spazio libero fra le due antine del cancelletto e le stecche dell'espulsore 54 passano fra le singole stecche delle due antine.
Nella Fig. 7 si vede l'espulsore 54 che sta spingendo lungo il piano 53 la borsa 13 che ? rappresentata in linea tratteggiata mentre passa attraverso le due antine aperte del cancelletto 90. Nella Fig. 8 ? illustrato l'espulsore 54 che ha oltrepassato, sempre spingendo la borsa 13 il cancelletto 90 le cui antine si sono richiuse per effetto di due molle di richiamo (non mostrate per semplicit? di disegno) che agiscono sui cardini 91, 91' di dette antine. Nella Fig. 9 ? illustrata una fase operativa successiva nella quale l'espulsore 54 sta ritornardo al suo punto di partenza dopo aver liberamente attraversato il cancelletto 90 in posizione chiusa. Come si vede in figura, la borsa 13 non pu? ribaltarsi all'indietro sul piano 53 poich? ? impedita dal cancelletto 90 le cui antine si aprono solo nella direzione di espulsione della borsa 13- Le molle di richiamo mantengono il cancelletto 90 sempre in posizione chiusa in modo da impedire anche che gli utenti possano introdurre accidentalmente le mani all?interno del dispositivo durante il suo funzionamento .
Un'altra modifica particolarmente vantaggiosa alla forma realizzativa sopra descritta ed illustrata negli annessi disegni riguarda la forma dei pozzetti 4 e 4'. Secondo tale modifica, sia la parete divisoria che separa i due pozzetti, sia la parete laterale del pozzetto 4' sono entrambe inclinate verso l'esterno. Con questo accorgimento le borse 13 e 113 che vengono espulse dagli espulsori 54 e 154 rispettivamente, scorrono sui piani di espulsione 53 e 153 in posizione inclinata e quindi poggiando una fiancata sulle suddette pareti inclinate. Ci? evita che la borsa 13 e 113 si ribalti rovesciando il contenuto; infatti con il suddetto accorgimento le borse hanno maggiore stabilit? in quanto poggiano non solo col fondo sui piani 53 e 153 ma anche con una fiancata sul divisorio inclinato o sulla parete inclinata.
Prima dell'inizio di un turno di lavoro entrambi i dispositivi sono fermi e le palette 64, 65 e 164, 165 sono in posizione orizzontale ostruendo le tramogge 18 e 18' rispettivamente. Quando la cassiera inizia il turno di lavoro essa accende l'interruttore principale della cassa mettendo cos? in funzione un microprocessore che coordina il funzionamento dei due dispositivi incorporati nella cassa e che a questo stadio comanda il loro rifasamento. Per effetto di tale rifasamento le bobine 11 e 11' vengono srotolate e due borse 13 e 113 vengono trascinate verso l'alto dai gruppi di cinghie 25, 26 e 125, 126 prima e dalle cinghiette tonde 81, 181 dopo. Quando il fondo delle borse 13 e 113 hanno sorpassato le cellule fotoelettriche 51, 51' e 15', 151', queste non sono pi? oscurate dalle borse e pertanto azionano i freni elettromagnetici 40 e 140 i quali interrompono la rotazione dei rulli 32, 33 e 132, 133 provocando l?arresto dei gruppi di cinghie 25, 26 e 125, 126. Il movimento dei gruppi di cinghie superiori 41, 42 e 141, 142 provoca il distacco di una singola borsa 13 e 113 dai nastri continui 2, 2? ed il loro sollevamento fin sotto l?imboccatura delle tramogge 18 e 18'. A questo punto le due coppie di pinze 62, 63 e 162, 163 si spostano verso la mezzeria delle tramogge 18 o 18', afferrano le due facciate opposte della borsa 13 o 113 e, ritornando nella loro posizione primitiva sotto l'azione dei motoriduttori 70 o 170, aprono la borsa 13 o 113-Contemporaneamente le due coppie di palette 64, 65 e 164, 165 vengono ribaltate verso il basso liberando l'accesso alla borsa 13 o 113 e trattenendo le fiancate di queste durante le operazioni di riempimento. Nello stesso tempo i piani di riempimento 48 e 148, sotto l'azione dei motoriduttori 43 0 143 sono pervenuti nella loro posizione pi? alta e sostengono la borsa 13 o 113 durante la prima fase del suo riempimento. In questa prima fase la borsa 13 o 113 non poggia sui semipiani del piano di riempimento 48 o 148 col suo fondo, bens? con una zona che si trova di poco al di sopra della met? della borsa stessa. In questa fase infatti circa la met? inferiore della borsa (e quindi anche il fondo di essa) pende floscia verso il basso attraverso la fenditura 49 o 149 che divide i semipiani dei piani di riempimento 48, 48' o 148, 148'.
La cassiera pu? introdurre gli articoli all'interno della met? superiore della borsa 13 o 113 fintanto che il livello degli articoli non raggiunge la barriera di cellule fotoelettriche 61 o 161. A questo punto la cassiera, se ha ancora articoli da conteggiare, preme il pulsante di avviamento di uno o entrambi i dispositivi rimettendo cos? in azione 1 servomotori 43 e/o 143 i quali fanno abbassare i piani di riempimento 48 e/o 148 fino a portarli immediatamente al di sotto del fondo delle borse 13 e/o 113 che vengono cos? sorrette durante tutto il tempo occorrente per il riempimento delle borse stesse. La cassiera pu? quindi infilare altri prodotti all'interno delle borse 13 e/o 113 attraverso le tramogge 18 e/o 18' fino ad esaurimento degli stessi oppure fino a quando il livello superiore raggiunto da tali articoli nelle borse non oscurino le barriere 61 e/o 161. La cassiera preme allora una seconda volta uno o entrambi i pulsanti di avviamento e provoca l'ulteriore abbassamento dei piani di riempimento 48 e/o 148 per una distanza pari all?ingombro verticale dei congegni di apertura. Per effetto di tale ulteriore abbassamento il livello superiore degli articoli nella borsa 13 o 113 viene portato di di sotto dei congegni di apertura. La borsa 13 o 113 potr? essere cos? espulsa lateralmente senza intoppi di sorta dopo essere stata rilasciata dalle pinze azionate dai motoriduttori 70 o 170.
Se per? dopo tale ultimo abbassamento della borsa qualche articolo oscura ancora le fotocellule della barriera 61 o 161, queste bloccano i motoriduttori 60, 70 o 160, 170 impedendo cos? il movimento delle pinze e degli espulsori 54 o 154. La cassiera deve allora togliere dalla borsa gli articoli in eccesso, ripremere il pulsante pertinente ed attendere che, se le cellule non sono pi? oscurate, il motoriduttore 60 o 160 azioni l'espulsore 54 o 154 che spinge lateralmente la borsa piena (rilasciata ormai dalle pinze) lungo il piano di espulsione 53 o 153 fino a farle raggiungere il pozzetto ri raccolta 4 o 4' da dove il cliente pu? prelevare la borsa piena per i manici e portarsela via. Se il cliente ha ancora articoli da far conteggiare, la cassiera premer? ancora una volta i pulsanti di avviamento dei due dispositivi provocando cos? l'inizio di un loro nuovo ciclo operativo.
Il funzionamento dei congegni di erogazione delle borse, dei congegni di apertura delle borse e dei congegni di riempimento ? coordinato in modo noto da un microprocessore. Per questo non occorrono pertanto ulteriori dettagliate descrizioni.
Invece per coordinare il funzionamento dei due dispositivi incorporati nella cassa occorre un programma particolare per soddisfare alcune esigenze sia dei clienti che delle cassiere. E' infatti importante che durante il funzionamento della cassa le due tramogge 18 e 18' non si presentino mai entrambe chiuse. Ci? pu? essere ottenuto coordinando il funzionamento della cassa in modo tale che una tramoggia si pu? chiudere solo quando l'altra ? aperta e vi possono essere introdotti gli articoli man mano che vengono conteggiati. E' importante anche che le due tramogge siano entrambe aperte almeno durante la met? di un ciclo operativo. E' indispensabile anche evitare che le due borse 13 e 113 non vengano espulse simultaneamente onde evitare il rischio di inceppamenti all'ingresso dei pozzetti di raccolta 4 e 4?. E? importante infine che il funzionamento dei due dispositivi venga all'occorrenza reso indipendente in modo che la cassiera possa usare almeno una tramoggia quando l'altra ? bloccata in quanto il dispositivo sottostante ? fermo per la sostituzione della relativa bobina 11 e 11' o per qualsiasi altro motivo.
Il coordinamento del funzionamento dei due dispositivi incorporati nella cassa secondo la presente invenzione verr? ora descritto con riferimento allo schema a blocchi riportato nella Fig. 10. In tale schema ? indicata con "START" l'entrata in funzione della cassa all'inizio dell'orario di lavoro con avviamento del primo e secondo dispositivo incorporati in essa. In seguito a tale accensione si verifica automaticamente il rifasamento 201 della cassa per cui entrambe le tramogge 18 e 18' risultano aperte e immediatamente sotto di esse sono tenute aperte le borse 13 e 113 rispettivamente, pronte ad accogliere la merce acquistata da un determinato cliente man mano che essa viene conteggiata dalla cassiera che presiede tale cassa. Si svolge quindi la fase di caricamento 202 durante la quale la cassiera introduce gli articoli in entrambe le borse 13 e 113 selezionandoli a seconda della loro natura e cio?, per esempio, prodotti alimentari nella borsa 13 e prodotti non alimentari nella borsa 113.
Quando la cassiera vede che gli articoli hanno gi? riempito per esempio la borsa 13, essa viene a trovarsi nella fase 203 per cui provvede a premere il pulsante del primo dispositivo passando cos? attraverso la fase 204 nella fase 205 durante la quale il piano di caricamento 48 del primo dispositivo viene abbassato fino a fargli raggiungere la sua posizione intermedia (illustrata nella Fig. 3 a sinistra). La tramoggia 18 torna pertanto ad essere nella condizione primitiva per cui la cassiera pu? continuare la sua fase di caricamento 202. Tale caricamento proseguir? fino a che la cassiera non vedr? che la merce nella borsa 13 ha raggiunto il livello superiore dopodich? proceder? a premere per la seconda volta il pulsante pervenendo cosi alla fase 206. A questo punto il primo dispositivo abbassa il piano di caricamento fino al suo livello inferiore e, se la barriera di fotocellule 61 ? oscurata, la cassiera riceve un apposito segnale ottico e/o acustico che la invita a togliere gli articoli in eccesso dalla borsa 13. Ci? avviene nella fase 207 e, quando la cassiera ha tolto gli articoli in eccesso, si passa alla fase 208 nella quale viene regolato il coordinamento fra il primo e il secondo dispositivo. Alla fine della fase 207 infatti il secondo dispositivo pu? presentare la tramoggia 18' aperta o chiusa. Se la tramoggia 18' ? aperta si passa nella fase 209 durante la quale si pu? continuare ad introdurre articoli in essa mentre il primo dispositivo provvede ad espellere la borsa 13 piena (fase 210), a distaccare una nuova borsa 13 dal nastro continuo 12 e portarla in corrispondenza della tramoggia 18 (fase 211) e ad aprire tale borsa sotto la tramoggia 18 (fase 212). Si ritorna cos? alla condizione ottimale della fase 202 nel corso della quale si possono introdurre articoli in entrambe le borse poich? la borsa 113 non ? ancora piena (v. fase 209) e la borsa 13 ? stata appena aperta .
Se invece al termine della fase 208 la tramoggia 18' risultasse chiusa, il microprocessore che controlla tutto il sistema di coordinamento dei due dispositivi memorizza la condizione 213 e cio? che la cassiera ha premuto per la seconda volta il tasto di avviamento (fase 206) trovando le fotocellule 61 libere, ma la tramoggia 18' chiusa. Per conseguenza, mentre il primo dispositivo ha espulso la borsa 13 piena e ne ha alimentato e aperta una nuova sotto la tramoggia 18, la tramoggia 18' resta chiusa e viene cos? rispettata la condizione per la quale almeno una tramoggia deve risultare aperta durante il funzionamento della cassa.
Quando la cassiera vede attraverso la tramoggia 18' che anche nella borsa 113 gli articoli hanno raggiunto il livello della barriera 161, essa preme per la prima volta il pulsante di avviamento del secondo dispositivo passando cos? attraverso la fase 214 nella fase 215 nel corso della quale il secondo dispositivo abbassa il piano di riempimento 148 riportando cos? la cassa nella condizione ottimale della fase 202 ovverosia con possibilit? di inserimento degli articoli in entrambe le borse 13 e 113.
Quando gli articoli nella borsa 113 hanno raggiunto all'incirca il livello della barriera di cellule 161, la cassiera preme il pulsante di avviamento del secondo dispositivo per la seconda volta passando cos? alla fase 216. Se le cellule della barriera 161 risultano ancora oscurate, la cassiera riceve un segnale che la invita a togliere gli articoli in eccesso dalla borsa 113 analogamente a quanto era avvenuto nella fase 207 in relazione alla borsa 13-Una volta tolti gli articoli in eccesso dalla borsa 113 si passa alla fase 218 e quindi, se la tramoggia 18 ? chiusa, nella fase 223 in cui il microprocessore memorizza che tale tasto ? stato premuto per la seconda volta analogamente a quanto fatto nella fase 213 in riferimento al primo dispositivo. Se invece la tramoggia 18 ? ancora aperta, si pu? continuare ad introdurvi articoli (fase 219) mentre il secondo dispositivo provvede ad espellere la borsa 113 piena (fase 221), a staccare ed alimentare una seconda borsa 113 e ad aprirla tenendola aperta sotto la tramoggia 18? (fase 222). Si ritorna cos? di nuovo alla condizione ottimale della fase 202 nel corso della quale entrambe le tramogge 18 e 18' sono aperte e disponibili per l'inserimento di articoli nelle rispettive borse 13 e 113-Come risulta dalla precedente descrizione, col funzionamento coordinato dei due dispositivi si ritorna spesso alla fase ottimale 202 nel corso della quale entrambe le tramogge 18 e 18? sono aperte a disposizione della cassiera e ci? risponde ad una precisa esigenza gi? menzionata sopra, e cio? che entrambe le tramogge 18 e 18' siano simultaneamente aperte durante almeno la met? del tempo di un ciclo operativo. Tale coordinamento garantisce inoltre che in nessun momento di un ciclo operativo le due tramogge 18 e 18' siano simultaneamente chiuse rendendo impossibile alla cassiera di inserire articoli nella borsa 13 o 113 costringendola cos? a sospendere le operazioni di conteggio degli articoli acquistati dal cliente presente alla cassa.
Altre aggiunte e/o modifiche possono essere apportate dagli esperti del ramo alle forme realizzative sopra descritte ed illustrate negli annessi disegni restando nell'ambito della presente invenzione; tali forme realizzative sono state infatti riportate solo a titolo esemplificativo e non limitativo dell'invenzione stessa.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Cassa per supermercati caratterizzata dal fatto di comprendere due tramogge (18, 18') per inserire articoli all'interno della cassa, due bobine (11, 11') di borse in plastica unite in serie tra loro e due dispositivi atti ciascuno a distaccare da ciascuna bobina (11, 11') una singola borsa, (13, 13?) e trasferire questa al di sotto di ciascuna tramoggia (18, 18') e mantenerla aperta saldamente sotto di esse per tutto il tempo ocorrente ad inserirvi gli articoli acquistati.
  2. 2. Cassa secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che ciascuno dei due dispositivi incorporati nella cassa comprende un congegno di erogazione atto a svolgere la bobina (11 o 11') e distaccare da essa una singola borsa (13 o 13 ' ), nonch? un congegno di apertura atto ad aprire mediante pinze (62, 63, 162, 163) la borsa (13, 113) proveniente dal congegno di erogazione e mantenerla saldamente aperta durante il suo riempimento.
  3. 3. Cassa secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che il congegno di erogazione in ciascuno dei due dispositivi incorporati nella cassa comprende un rullo gommato (16, 116) azionato da un motoriduttore (17, 117) atto a svolgere dalla bobina (11, 11*) il nastro continuo (12, 12') di borse, due gruppi di cinghie inferiori (25, 26 e 125, 126) affacciate atte a serrare fra esse il nastro (12, 12') di borse proveniente dallo svolgimento della bobina (11, 11') e convogliarlo a due sovrastanti coppie di cinghie superiori (41, 42 e 141, 142) affacciate atte a staccare una singola borsa (13, 113) dal nastro (12, 12') e trasferirla al congegno di apertura.
  4. 4. Cassa secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che in ciascuno dei due dispositivi incorporati nella cassa il congegno di apertura delle borse comprende una coppia di pinze (62, 63 e 162, 163) suscettibili di movimento di andirivieni orizzontale sotto l?azione di un motoriduttore (70, 170) ed atta ad afferrare e divaricare le due opposte facciate della borsa (13, 113) nonch? due palette ribaltabili (64, 65 e 164, 165) azionate da un elettromagnete (72, 172) tramite una leva basculante (73, 173) atte a divaricare e mantenere aperte le due opposte fiancate della borsa (13, 113), detto congegno di apertura essendo disposto immediatamente sotto la tramoggia (18, 18') attraverso la quale gli articoli acquistati vengono introdotti nella borsa (13, 113)?
  5. 5. Cassa secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che almeno uno dei due dispositivi incorporati in essa comprende anche un congegno di riempimento atto a sostenere la borsa (13, 113) durante il suo riempimento e ad espellere la borsa piana dall'interno della cassa.
  6. 6. Cassa secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che il congegno di riempimento comprende un piano (48 o 148) atto a sostenere la borsa (13, 113) durante il suo riempimento e suscettibile di un moto di andirivieni verticale sotto l'azione di un motoriduttore (43, 143), nonch? un espulsore (54, 154) suscettibile di moto di andirivieni orizzontale sotto l'azione di un motoriduttore (60, 160).
  7. 7. Cassa secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che in ciascun dispositivo incorporato in essa i due gruppi di cinghie inferiori (25, 26, 125, 126) del congegno di erogazione delle borse ruotano intorno ad una coppia di rulli motori (33, 34, 133, 134) ed una coppia di rulli inferiori (27, 28, 127, 128), un rullo della coppia inferiore (27, 127) essendo atto ad essere allontanato dall?altro rullo (28, 128) mediante una leva (29, 129) fulcrata su un rullo interposto (30, 130).
  8. 8. Cassa secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che in ciascuno dei due dispositivi incorporati in essa le due coppie di cinghie superiori (41, 42, 141, 142) ruotano intorno ad una coppia di rulli superiori (39, 40, 139, 140) ed una sovrastante coppia di rulli di rinvio (66, 67, 166, 167).
  9. 9. Cassa secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che le coppie di rulli motori (33, 34, 133, 134) sono azionate da motoriduttori (37, 137) e sono collegate alle coppie di rulli superiori (39, 40, 139, 140) mediante una catena (38, 138) che impegna due pignoni (26, 26?, 126, 126') montati rispettivamente su un rullo (32, 39, 132, 139) di ciascuna coppia.
  10. 10. Cassa secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che fra la coppia di rulli inferiori (27, 28, 127, 128) e la coppia di rulli motori (33, 3^, 133, 134) ? montato un altro rullo interposto (31, 131) intorno al quale ruotano affacciate l'una contro l?altra le cinghie dei due gruppi inferiori (25, 26, 125, 126).
  11. 11. Cassa secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto di comprendere una fotocellula (51, 51', 151, 151') atta a rilevare il passaggio del fondo di una borsa (13, 113)?
  12. 12. Cassa secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che il piano di riempimento (48, 148) ? costituito da due semipiani separati da una fenditura (49, 149) atta a lasciare libero il passaggio della borsa (13, 113) nel suo movimento verso l?alto.
  13. 13- Cassa secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che l'espulsore (54, 154) ? costituito da una molteplicit? di stecche orizzontali parallele fissate ad una spina centrale (92, 192) e che alla fine del piano di espulsione (53, 153) ? montato un cancelletto (90, 190) costituito da due antine formate da stecche orizzontali parallele disposte a pettine su montanti (91, 91', 191, 191?) ed apribili solo nella direzione di espulsione delle borse piene.
  14. 14. Cassa secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che ciascuna delle pinze (62, 63, 162, 163) ? costituita da una componente (93, 95, 193, 195) avente una superficie munita di blocchetti gommati (97, 98, 197, 198) e da una seconda componente (94, 96, 194, 196) munita di una molteplicit? di rientranze atte a lasciar libero il passaggio di detti blocchetti gommati, le componenti di ciascuna pinza essendo spinte le une contro le altre da una molla (99, 100, 199, 200).
  15. 15. Cassa secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che l'elettromagnete (72, 172) ? collegato alle palette ribaltabili (64, 65, 164, 165) mediante una leva basculante (73, 173) avente un'estremit? collegata mediante una levetta (85, 185) al mozzo (75, 175) della paletta (65, 165), e l'altra estremit? collegata mediante una levetta (84, 184) al mozzo (74, 174) della paletta (64, 164).
  16. 16. Cassa per supermercati e simili come sostanzialmente sopra descritta ed illustrata negli annessi disegni.
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