IT8323642A1 - "procedimento e dispositivo per il rilevamento senza contatto del novimento di un oggetto" - Google Patents
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Description
"PROCEDIMENTO E DISPOSITIVO PER IL RILEVAMENTO SENZA CON TATTO DEL MOVIMENTO DI UN OGGETTO"
RIASSUNTO
L'oggetto in movimento con struttura otticamente differenziata viene riprodotto attraverso^un 'ottica su un reticolo di trasduttori optoelettrici (A-D). I segnali di uscita di almeno un gruppo di quattro trasduttori (A-)) vengono riuniti in segnali I = A+B - C-D e II = B+C - A-) Si tratta di due segnali sfalsati di un quarto di periodo dai quali viene rilevata la direzione di movimento mediai te un circuito logico. Dalla frequenza dei segnali viene dedotta la velocit?. Mediante conteggio dei segnali dipeh dente dalla direzione pu? essere rilevato il percorso dell'oggetto. La misura ? semplice e offre numerose possi bilit? di utilizzazione.
DESCRIZIONE
La presente invenzione ha per oggetto un procedimento per il rilevamento senza contatto del movimento di un 0? getto con una struttura otticamente differenziata. Sono noti procedimenti e dispositivi a tale scopo, ove in gene rale sono necessari sistemi ottici relativamente dispen diosi con reticoli fissi e mobili e retini prismatici. Ciononostante i sistemi noti permettono una misura della velocit? soltanto relativamente esatta ma non una previ. sione della direzione del movimento rilevato e di conseguen za del percorso eseguito dall'oggetto quando il movimento non avviene sempre nella stessa direzione.
Il compito della presente invenzione consiste nel fornire un procedimento ed un dispositivo che non solo per mettono di rilevare il movimento di un oggetto con mezz: ottici semplici ma consentono anche di rilevare la dire zione di movimento e perci? di avere indicazioni sufficien ti in molti casi sul percorso eseguito dall'oggetto.
Questo scopo viene raggiunto mediante il procedimento se condo la rivendicazione 1. Vantaggiosamente vengono pre visti gruppi ciascuno con quattro trasduttori per ogni com ponente di movimento da rilevare, dai quali trasduttori vengono ricavati segnali sfalsati in fase dai quali ? pos sibile ricavare il movimento per quanto riguarda 1'ampiez za e direzione.
Preferibilmente come trasduttori pu? essere prevista una serie o matrice di fotodiodi, successivamente chiama in breve diodi ove i diodi di posizione corrispondente sono collegati in parallelo in ogni gruppo.
. L?invenzione viene descritta maggiormente sulla bas| del disegno che illustra un esempio di realizzazione ed una variante realizzativa.
La figura 1 presenta schematicamente la disposizione generale del dispositivo di misura,
la figura 2 mostra una serie di diodi come trasdutt? ri opto-elettrici per una componente di movimento,
la figura 3 presenta il collegamento del trasduttore con preamplificatori,
la figura 4 presenta l?andamento di diversi segnali in funzione del movimento di una macchia luminosa lungo il trasduttore,
la figura 5 presenta un circuito per la formazione ?i somme e differenze dei segnali dei trasduttori,
la figura 6 presenta un circuito logico per la detet minazione dei segnali riferiti alla direzione di movimento, la figura 7 presenta segnali di ingresso e di uscita del circuito secondo la figura 6 e
la figura8 presenta schematicamente un trasduttore per il rilevamento di due componenti di movimerto.
La figura 1 presenta come un oggetto piatto 1, che ? mobile nel piano XY, viene riprodotto da un?ottica 2 ra? presentata schematicamente su un trasduttore 3 opto-elettro nico. Poich? i movimento dell'oggetto 1 debbono essere rilevati in entrambe le direzioni XY, il trasduttore 3 illustrato in figura 1 ? realizzato come matrice di diod quadrata del tipo indicato in figura 8. Questa matrice ? rappresentata in figura 1 quasi sull'oggetto 1. I diodi sono riuniti in gruppi quadrati ciascuno di 16 diodi. Si ritorner? successivamente ancora brevemente su come pu? avvenire una misura di velocit? o misura di percorso in due componenti di direzione.
Per la spiegazione dell'idea basilare dell'invenzione tuttavia per il momento viene chiarito, in base alle figure 2-7, un esempio semplice per la rilevazione della velocit? o del percorso di un oggetto in una direzione.
Il dispositivo di misura ? costruito nello stesso modoco me quello secondo figura 1, ma al posto della matrice di (Jiodi 3 ? prevista una serie di diodi 3a secondo la figur^ 2. Questa serie di diodi ? parallela alla direzione da rile vare, ad esempio la direzione X, cio? punti immagine de.1 l'oggetto 1 muoventesi davanti all'ottica 2 si spostano in direzione longitudinale sulla serie di diodi. Punti im magine di differente luminosit? provocano perci? nei dio di segnali variabili, ove ogni punto o segnale passa sul la serie di diodi con una velocit? proporzionale alla ve locit? dell'oggetto. Perci? in modo di per-s? noto si ve rificano treni di segnali periodici la cui frequenza ? proporzionale alla velocit? dell'oggetto ed inversamente proporzionale alla larghezza di ogni diodo. Come accenna to in figura 2 ed illustrato in figura 3, i diodi della serie sono collegati in gruppi di quattro diodi A,B,C,D successivi, ove tutti i diodi A, tutti i diodi B, tutti i diodi C e tutti i diodi D sono collegati fra loro in serie. Perci? si ottengono quattro uscita A,B,C,D che coi tengono ciascuna un amplificatore operazionale 4. Le use., te secondo la figura 3 sono collegate, secondo la figura 5, con circuiti di addizzione e sottrazzione, dei quali ne ? illustrato uno solo. Struttura e funzionamento del circuito secondo la figura 5 sono evidenti di per se e non richiedono di essere illustrati qui pi? dettagliata mente. All'uscita I ? presente il segnale I come segue:
I = (A+B) - (C+D)
Un secondo circuito identico ai cui ingressi sono posti i segnali nella successione B,C,A,D, forniscono il seguer. te segnale:
II = (B+C) - (A+D)
Perci? in un canale vengono sommati i segnali dei due pri mi diodi A e B, e vengono sottratti alla somma dei segna li dei due ultimi diodi C e D di ogni gruppo. Se si consl dera l?andamento di un punto immagine rispettivamente di una macchia luminosa o di una macchia d'ombra su un gru? ?o di diodi A-D come periodo di 360? oppure 2 // , si vede senz'altro che i segnali A+B e C+D sono in controfase o opposizione di fase. Dalla differenza di questi segnai vengono eliminate le componenti come ad esempio la lumi nosit? media del particolare dell'oggetto considerato eh non derivano dall'andamento dai punti immagine. Perci? si ottiene un segnale che presenta una frequenza proporzi naie solo alla velocit? di movimento da rilevare. Lo ste so vale per il segnale II, che tuttavia ? spostato di 90? o/??2 rispetto al periodo indicato sopra. In figura sono illustrati questi rapporti, ove in figura 4 in alto in direzione verticale ? riportato il tempo di movimento 0 di passaggio di un punto immagine rispettivamente la direzione longitudinale della serie di diodi, mentre in direzione orizzontale sono rappresentate diverse posizio i di un punto luminoso 5 passante sulla serie di diodi. E' ovvio che per la prima posizione del punto luminoso a sj? nistra in basso il segnale A+B ? massimo, il segnale C+D ? minimo, il segnale B+C ? ad un valore medio ed il segnale A+D ? pure ad un valore medio. Per la seconda posizione da sinistra del punto immagine o punto luminos 1 segnali A+B e C+D si trovano ad un valore medio, mentr il segnale B+C presenta un valore massimo ed il segnale A+D presenta un valore minimo. Si nota facilmente che in tal modo i segnali citati sopra hanno un andamento perio dico, ma sono sfasati. Di volta in volta i segnali A+B e C+D nonch? i segnali B+C e A+D sono in opposizione di fase fornisce segnali con la stessa frequenza ed ampiejz za doppia, ove i segnali di disturbo citati sopra vengonj) eliminati. In ogni caso per semplificare la rappresenta zione, questi segnali di disturbo non vengono rappresent? ti nei segnali A+B, C+D, B+C e A+D.
Perci? sulle uscite I e II dei circuiti secondo la figura 5 si ottengono i segnali sfasati rappresentati in figura 7, che sono indicati pure con le II. Questi segn? li vengono inviati agli ingressi del circuito logico se condo la figura 6. Poich? tutti gli elementi circuitali di questo circuito sono rappresentati chiaramente, ? su perflua una descrizione di questo circuito e del suo fun zionamento. Basti citare che le porte UND 6 e 7 con i ri spettivi ingressi RC e l'invertitore 8 successivamente aci un fronte di salita del segnale II rispettivamente succes sivamente ad un fronte di discesa del segnale II fornisce? no un impulso di uscita di durata relativamente breve f_i no alla scarica del condensatore C che decide con il r? sto della logica se una serie di impulsi secondo la figu ra 7 appare sull'uscita 9 oppure sull'uscita 10. I segni "+" e sulle uscite 9 e 10 significano che una serie di impulsi indica un movimento in avanzamento, una serie di impulsi sull'uscita 10 indica un movimento all'indietro I due segnali I e II sfalsati di un quarto di periodo pei mettono la decisione tra movimento in avanzamento e movi mento a ritroso mediante il circuito logico secondo la f: gura 6, ove nell'avanzamento (+) si verificano impulsi nel segnale decrescente II e segnale basso I nonch? con segnale crescente II e segnale alto I. Nel movimento a ritroso (-) al contrario si verificano degli impulsi con il segnale II crescente e segnale I basso e con segnale II decrescente e segnale I alto. Come citato, in tal modo per una determinata direzione di movimento si verificano degli impulsi solo su un ingresso 9 oppure 10 e questi idi pulsi indicano non solo la direzione di movimento median te la loro presenza, ma anche la velocit? attraverso la loro frequenza. In un contattore di avanzamento e di mov_i mento all'indietro non illustrato possono essere sommati gli impulsi apparenti sull'uscita 9 e possono essere sot. tratti gli impulsi risultanti sull'uscita 10, cosicch? 1? stato di conteggio fornisce un'espressione sull'intero percorso dell'oggetto. In un ulteriore circuito non illu strato e di per s? noto dalla relativa frequenza degli iih pulsi, sia di un segnale I o II, sia da un segnale da una delle uscite 9 o 10 si pu? determinare la velocit? momen tanea dell'oggetto. Quindi ? possibile rilevare il movimen to dell'oggetto per quanto riguarda direzione e ampiezza ove con ampiezza si deve intendere sia la velocit? momen tanea sia anche lo spostamento totale eseguito da un de^
Claims (8)
1. Procedimento per la rilevazione senza contatto 1 movimento di un oggetto (1) con struttura otticamente di ferenziata, caratterizzato dal fatto che l'oggetto (1) viene riprodotto su un reticolo (3,3a)di trasduttori (3) optoelettric i e viene ricavato il movimento da porzioni con andamento periodico dei segnali nascenti sui trasdut tori, e che da gruppi (A-D) di trasduttori vengono ricava ti segnali sfasati dai quali pu? essere ricavato il movi mento per quanto riguarda ampiezza e direzione.
2. Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratte rizzato dal fatto che per ogni componente di movimento da rilevare sono previsti gruppi di quattro trasduttori da A a D, datquali vengono ricavati i segnali
I = (A+B) - (C+D) nonch?
II = (B+C) - (D+A)
3. Procedimento secondo la rivendicazione 2, carat_ terizzato dal fatto che i segnali I ed II vengono fom it come segnali rettangolari periodici ad un circuito logie nel quale viene valutata la direzione di movimento.
4. Procedimento secondo la rivendicazione 3, caratte rizzato dal fatto che viene eseguita una misurazione di percorso mediante conteggio di impulsi.
5. Procedimento secondo una delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzato dal fatto che ? prevista una matri ce (3) di trasduttori e dal fatto che sono previsti segni, li per la rilevazione dell'ampiezza e direzione di due componenti di movimento (figura 8).
6. Dispositivo per l'esecuzione del procedimento se condo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che come trasduttori ? prevista una serie di fotodiodi (3a) oppure una matrice di fotodiodi (3), i fotodiodi (A-D) di posizioni corrispondenti essendo collegati in paralle lo in ogni gruppo.
7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratte rizzato da un circuito (figura 5) per la formazione di si gnali
I = (A+B) - (C+D) e
II = (B+C) - (D+A)
dai segnali dei fotodiodi da A fino D, e da un circuito logico (figura 6) per la formazione di segnali di indica zione della direzione (+,-) dai segnali sfalsati I ed II.
8. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, con una matrice di fotodiodi (3), caratterizzato dal fatto che fc todiodi (11,12,13,14,. 41,42,43,44) disposti in file corrispondenti di ogni gruppo rispettivamente fotodiodi (11,21,31,41, . 14,24,34,44) disposti in corrispondent colonne sono collegate reciprocamente, ove i segnali di uscita da riga di fotodiodi servono per la rilevazione de movimento in una direzione di coordinate ed i segnali di uscita dalle colonne di fotodiodi servono per la rilevazi :ie del movimento nell'altra direzione della coordinata.
1. Procedimento per la rilevazione senza contatto d(1 movimento di un oggetto (1) con struttura otticamente di ferenziata, caratterizzato dal fatto che l?oggetto (1) viene riprodotto su un reticolo (3,3a)di trasduttori (3) optoelettrici e viene ricavato il movimento da porzioni con andamento periodico dei segnali nascenti sui trasdut tori, e che da gruppi (A-D) di trasduttori vengono ricava ti segnali sfasati dai quali pu? essere ricavato il movj. mento per quanto riguarda ampiezza e direzione.
2. Procedimento secondo la rivendicazione 1, carattii rizzato dal fatto che per ogni componente di movimento da rilevare sono previsti gruppi di quattro trasduttori da A a D, datquali vengono ricavati i segnali
I = (A+B) - (C+D) nonch?
II = (B+C) - (D+A)
3. Procedimento secondo la rivendicazione 2, carat terizzato dal fatto che i segnali I ed II vengono fornit come segnali rettangolari periodici ad un circuito logie nel quale viene valutata la direzione di movimento.
4. Procedimento secondo la rivendicazione 3, caratti rizzato dal fatto che viene eseguita una misurazione di percorso mediante conteggio di impulsi.
5. Procedimento secondo una delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzato dal fatto che ? prevista una matri ce (3) di trasduttori e dal fatto che sono previsti segn? li per la rilevazione dell'ampiezza e direzione di due componenti di movimento (figura 8).
6. Dispositivo per l'esecuzione del procedimento se condo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che come trasduttori ? prevista una serie di fotodiodi (3a) oppure una matrice di fotodiodi (3), i fotodiodi (A-D) di posizioni corrispondenti essendo collegati in parali^ lo in ogni gruppo.
7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratt^ rizzato da un circuito (figura 5) per la formazione di se gnali
I = (A+B) - (C+D) e
II = (B+C) - (D+A)
dai segnali dei fotodiodi da A fino D, e da un circuito logico (figura 6) per la formazione di segnali di indica zione della direzione (+,-) dai segnali sfalsati I ed II 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, con una matrice di fotodiodi (3), caratterizzato dal fatto che fc todiodi (11,12,13,14,. 41,42,43,44) disposti in file corrispondenti di ogni gruppo rispettivamente fotodiodi (11,21,31,41, . 14,24,34,44) disposti in corrispondent colonne sono collegate reciprocamente, ove i segnali di uscita da riga di fotodiodi servono per la rilevazione dell movimento in una direzione di coordinate ed i segnali di jscita dalle colonne di fotodiodi servono per la rilevaz ne del movimento nell'altra direzione della coordinata.
La presente invenzione ha per oggetto un procedimento per il rilevamento senza contatto del movimento di un og getto con una struttura otticamente differenziata. Sono noti procedimenti e dispositivi a tale scopo, ove in gene rale sono necessari sistemi ottici relativamente dispen diosi con reticoli fissi e mobili e retini prismatici.
Ciononostante i sistemi noti permettono una misura della velocit? soltanto relativamente esatta ma non una previ sione della direzione del movimento rilevato e di consegiten za del percorso eseguito dall'oggetto quando il movimento non avviene sempre nella stessa direzione.
Il compito della presente invenzione consiste nel fornire un procedimento ed un dispositivo che non solo por mettono di rilevare il movimento di un oggetto con mezz: ottici semplici ma consentono anche di rilevare la dir? zione di movimento e perci? di avere indicazioni suffici^n ti in molti casi sul percorso eseguito dall'oggetto.
Questo scopo viene raggiunto mediante il procedimento s? condo la rivendicazione 1. Vantaggiosamente vengono pre visti gruppi ciascuno con quattro trasduttori per ogni con ponente di movimento da rilevare, dai quali trasduttori vengono ricavati segnali sfalsati in fase dai quali ? po:; sibile ricavare il movimento per quanto riguarda l?ampie:; za e direzione.
Preferibilmente come trasduttori pu? essere prevista una serie o matrice di fotodiodi, successivamente chiamaci in breve diodi ove i diodi di posizione corrispondente sono collegati in parallelo in ogni gruppo.
L'invenzione viene descritta maggiormente sulla basti del disegno che illustra un esempio di realizzazione ed una variante reaiizzativa.
La figura 1 presenta schematicamente la disposizione generale del dispositivo di misura,
la figura 2 mostra una serie di diodi come trasduttd) ri opto-elettrici per una componente di movimento,
la figura 3 presenta il collegamento del trasduttor^ con preamplificatori,
la figura 4 presenta l'andamento di diversi segnali in funzione del movimento di una macchia luminosa lungo il trasduttore,
la figura 5 presenta un circuito per la formazione ?i somme e differenze dei segnali dei trasduttori,
la figura 6 presenta un circuito logico per la deteh minazione dei segnali riferiti alla direzione di movimento, la figura 7 presenta segnali di ingresso e di uscita del circuito secondo la figura 6 e
la figura8 presenta schematicamente un trasduttore per il rilevamento di due componenti di movimerto.
La figura 1 presenta come un oggetto piatto 1, che ? mobile nel piano XY, viene riprodotto da un'ottica 2 rag presentata schematicamente su un trasduttore 3 opto-eletUro nico. Poich? i movimento dell'oggetto 1 debbono essere rilevati in entrambe le direzioni XY, il trasduttore 3 illustrato in figura 1 ? realizzato come matrice di diod . quadrata del tipo indicato in figura 8. Questa matrice ? rappresentata in figura 1 quasi sull'oggetto 1. I diodi sono riuniti in gruppi quadrati ciascuno di 16 diodi. Si ritorner? successivamente ancora brevemente su come pu? avvenire una misura di velocit? o misura di percorso in due componenti di direzione.
Per la spiegazione dell'idea basilare dell'invenzione tuttavia per il momento viene chiarito, in base alle f i gure 2-7, un esempio semplice per la rilevazione della velocit? o del percorso di un oggetto in una direzione.
Il dispositivo di misura ? costruito nello stesso modoco me quello secondo figura 1, ma al posto della matrice di cjiodi 3 ? prevista una serie di diodi 3a secondo la figur^ 2. Questa serie di diodi ? parallela alla direzione da ril? vare, ad esempio la direzione X, cio? punti immagine de^L l'oggetto 1 muoventesi davanti all'ottica 2 si spostano in direzione longitudinale sulla serie di diodi. Punti ir? magine di differente luminosit? provocano perci? nei dio di segnali variabili, ove ogni punto o segnale passa sul la serie di diodi con una velocit? proporzionale alla velocit? dell'oggetto. Perci? in modo di per?? noto si ve rificano treni di segnali periodici la cui frequenza ? proporzionale alla velocit? dell'oggetto ed inversamente proporzionale alla larghezza di ogni diodo. Come accenna to in figura 2 ed illustrato in figura 3, i diodi della serie sono collegati in gruppi di quattro diodi A,B,C,D successivi, ove tutti i diodi A, tutti i diodi B, tutti i diodi C e tutti i diodi D sono collegati fra loro in serie. Perci? si ottengono quattro uscita A,B,C,D che con tengono ciascuna un amplificatore operazionale 4. Le use;, te secondo la figura 3 sono collegate, secondo la figura 5, con circuiti di addizzione e sottrazzione, dei quali ne ? illustrato uno solo. Struttura e funzionamento del circuito secondo la figura 5 sono evidenti di per s? e non richiedono di essere illustrati qui pi? dettagliata mente. All'uscita I ? presente il segnale I come segue:
I = (A+B) - (C+D)
Un secondo circuito identico ai cui ingressi sono posti i segnali nella successione B,C,A,D, forniscono il seguei. te segnale:
II = (B+C) - (A+D)
Perci? in un canale vengono sommati i segnali dei due pri mi diodi A e B, e vengono sottratti alla somma dei segna li dei due ultimi diodi C e D di ogni gruppo. Se si consi dera l'andamento di un punto immagine rispettivamente di una macchia luminosa o di una macchia d'ombra su un gru? po di diodi A-D come periodo di 360? oppure 2 , si vede senz'altro che i segnali A+B e C+D sono in controfase ? opposizione di fase. Dalla differenza di questi segnai vengono eliminate le componenti come ad esempio la lumi nosit? media del particolare dell'oggetto considerato eh non derivano dall'andamento dai punti immagine. Perci? si ottiene uh segnale che presenta una fe quenza proporzi naie solo alla velocit? di movimento da rilevare. Lo ste so vale per il segnale II, che tuttavia ? spostato di 90? 0/^72 rispetto al periodo indicato sopra. In figura sono illustrati questi rapporti, ove in figura 4 in alto in direzione verticale ? riportato il tempo di movimento 0 di passaggio di un punto immagine rispettivamente la direzione longitudinale della serie di diodi, mentre in direzione orizzontale sono rappresentate diverse posiziohi di un punto luminoso 5 passante sulla serie di diodi. E1 ovvio che per la prima posizione del punto luminoso a sinistra in basso il segnale A+B ? massimo, il segnale C+D ? minimo, il segnale B+C ? ad un valore medio ed il segnale A+D ? pure ad un valore medio. Per la seconda posizione da sinistra del punto immagine o punto luminosb 1 segnali A+B e C+D si trovano ad un valore medio, mentre il segnale B+C presenta un valore massimo ed il segnale A+D presenta un valore minimo. Si nota facilmente che in tal modo i segnali citati sopra hanno un andamento peri? dico, ma sono sfasati. Di volta in volta i segnali A+B e C+D nonch? i segnali B+C e A+D sono in opposizione di fase. La sottrazione di questi segnali in opposizione di fase fornisce segnali con -la stessa frequenza ed ampiez^ za doppia, ove i segnali di disturbo citati sopra vengonj) eliminati. In ogni caso per semplificare la rappresenta zione, questi segnali di disturbo non vengono rappresenti ti nei segnali A+B, C+D, B+C e A+D.
Perci? sulle uscite I e II dei circuiti secondo la figura 5 si ottengono i segnali sfasati rappresentati in figura 7, che sono indicati pure con I e II. Questi segnji li vengono inviati agli ingressi del circuito logico se condo la figura 6. Poich? tutti gli elementi circuitali di questo circuito sono rappresentati chiaramente, ? su perflua una descrizione di questo circuito e del suo fun zionamento. Basti citare che le porte UND 6 e 7 con i ri spettivi ingressi RC e l'invertitore 8 successivamente ad un fronte di salita del segnale II rispettivamente succes sivamente ad un fronte di discesa del segnale II fornisce* no un impulso di uscita di durata relativamente breve fi. no alla scarica del condensatore C che decide con il re sto della logica se una serie di impulsi secondo la figu ra 7 appare sull'uscita 9 oppure sull'uscita 10. I segni "+" e sulle uscite 9 e 10 significano che una serie di impulsi indica un movimento in avanzamento, una serie di impulsi sull'uscita 10 indica un movimento all'indieti I due segnali I e II sfalsati di un quarto di periodo pei mettono la decisione tra movimento in avanzamento e movi mento a ritroso mediante il circuito logico secondo la f : gura 6, ove nell?avanzamento (+) si verificano impulsi nel segnale decrescente II e segnale basso I nonch? con segnale crescente II e segnale alto I. Nel movimento a ritroso (-) al contrario si verificano degli impulsi con il segnale II crescente e segnale I basso e con segnale II decrescente e segnale I alto. Come citato, in tal modo per una determinata direzione di movimento si verificano degli impulsi solo su un ingresso 9 oppure 10 e questi idi pulsi indicano non solo la direzione di movimento median te la loro presenza, ma anche la velocit? attraverso la loro frequenza. In un contatore di avanzamento e di mov_i mento all?indietro non illustrato possono essere sommati gli impulsi apparenti sull?uscita 9 e possono essere so_t tratti gli impulsi risultanti sull'uscita 10, cosicch? lo stato di conteggio fornisce un'espressione sull'intero percorso dell'oggetto. In un ulteriore circuito non illu strato e di per s? noto dalla relativa frequenza degli idi pulsi, sia di un segnale I o II, sia da un segnale da una delle uscite 9 o 10 si pu? determinare la velocit? momen tanea dell'oggetto. Quindi ? possibile rilevare il movimen to dell'oggetto per quanto riguarda direzione e ampiezza ove con ampiezza si deve intendere sia la velocit? momen tanea sia anche lo spostamento totale eseguito da un d? terminato punto oppure il percorso? Naturalmente possono essere ottenuti anche valori medi per la rilevazione di una velocit? media.
Mentre in figura 2 sono illustrati solo tre gruppi ciascuno di quattro fotodiodi, in pratica vengono utiliz^ zate serie di diodi notevomente pi? lunghe che sono collfe gate corrispondentemente in gruppi di quattro.
Per quanto riguarda la forma di realizzazione secondo la figura 8 con matrice a diodi ? necessario solamente d L re che i diodi indicati in tale figura con lo stesso nu mero sono collegati assieme. Conformemente a quanto detto sopra, vengono valutate le zone sfasate corrispondenti s:_a nella direzione X come anche nella direzione Y per ott^ nere segnali sfasati I e II rispettivamente I e II , sulla base dei quali possono essere rilevate entrambe le componenti di movimento per quanto riguarda ampiezza e direzione. Dal punto di vista del calcolo valgono:
I = (11+21+31+41) (12+22+32+42) -
X (13+23+33+43) (14+24+34+44)
II = (12+22+32+42) (13+23+33+43) -
X (11+21+31+41) (14+24+34+44)
I = (11+12+13+14) (21+22+23+24) -
y (31+32+33+34) (41+42+43+44)
II = (21+22+23+24) (31+32+33+34) -
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Applications Claiming Priority (1)
Application Number | Priority Date | Filing Date | Title |
---|---|---|---|
CH6600/82A CH665910A5 (de) | 1982-11-12 | 1982-11-12 | Vorrichtung zum beruehrungslosen erfassen von bewegungsgroessen eines bewegten objekts. |
Publications (3)
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