IT202100020525A1 - Dispositivo di chiusura per infissi - Google Patents

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IT202100020525A1
IT202100020525A1 IT102021000020525A IT202100020525A IT202100020525A1 IT 202100020525 A1 IT202100020525 A1 IT 202100020525A1 IT 102021000020525 A IT102021000020525 A IT 102021000020525A IT 202100020525 A IT202100020525 A IT 202100020525A IT 202100020525 A1 IT202100020525 A1 IT 202100020525A1
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IT
Italy
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locking element
male locking
closure device
movement
door
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IT102021000020525A
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English (en)
Inventor
Giancarlo Brun
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Mypro Res S R L
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    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05CBOLTS OR FASTENING DEVICES FOR WINGS, SPECIALLY FOR DOORS OR WINDOWS
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    • E05C19/16Devices holding the wing by magnetic or electromagnetic attraction
    • E05C19/163Devices holding the wing by magnetic or electromagnetic attraction a movable bolt being held in the striker by a permanent magnet
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Description

DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale avente titolo ?DISPOSITIVO DI CHIUSURA PER INFISSI?
CAMPO DELL?INVENZIONE
La presente invenzione si riferisce a un dispositivo di chiusura per porte e/o finestre. In particolare, si riferisce a un dispositivo d chiusura per porte e/o finestre che permette di evitare di avere parti esposte dalla porta e/o finestra e/o dallo stipite quando la porta e/o finestra ? aperto.
STATO DELL?ARTE
Dispositivi di chiusura per porte e/o finestre, per esempio serrature con chiavistelli, sono noti. Questi dispositivi sono spesso configurati cos? che, quando la porta e/o finestra ? aperto, parte del chiavistello sporge dalla porta e/o finestra o dallo stipite. Questa configurazione ? esteticamente sgradevole e, in alcuni casi, meccanicamente indesiderata, poich? l?elemento sporgente pu? urtare contro altri elementi in prossimit? o contro utenti della porta e/o finestra.
Inoltre i sistemi noti non permettono di regolare in maniera semplice ed automatica eventuali giochi tra gli elementi di blocco maschio e femmina.
In aggiunta, i sistemi noti richiedono un qualche tipo di attuazione da parte dell?utente nel muovere l?elemento di blocco maschio in quello femmina e/o qualche tipo di attuazione da parte dell?utente nel bloccare il dispositivo. Non sono in commercio dispositivi che, una volta chiuso la porta e/o finestra, automaticamente ne garantiscano il mantenimento in posizione chiusa senza un?attuazione da parte dell?utente, come girare una chiave, o senza un attuatore elettromeccanico.
SOMMARIO DELL?INVENZIONE
L?invenzione si riferisce quindi generalmente a un dispositivo di chiusura nel quale l?elemento maschio sia interno ad una prima parte e venga estratto automaticamente solo in prossimit? di un elemento femmina, per esempio tramite un?attrazione magnetica.
In particolare, una forma d?implementazione pu? riferirsi a un dispositivo di chiusura per una porta e/o finestra rispettivamente a uno stipite, comprendente una prima parte montabile su uno tra porta e/o finestra e stipite, una seconda parte montabile sull?altro tra porta e/o finestra e stipite, dove la prima parte comprende un elemento di blocco maschio mobile rispetto alla prima parte, dove la seconda parte comprende un elemento di blocco femmina e un magnete, dove il dispositivo di chiusura ? configurato cos? che l?elemento di blocco maschio sia attratto dal magnete in direzione della seconda parte.
In alcune forme d?implementazione, la prima parte pu? comprendere dei mezzi di mantenimento configurati cos? da impedire il rientro dell?elemento di blocco maschio nella prima parte in seguito all?estrazione dell?elemento di blocco maschio dalla prima parte.
In alcune forme d?implementazione, i mezzi di mantenimento possono comprendere
- un elemento con sezione variabile,
- un elemento mobile posizionato almeno parzialmente all?interno dell?elemento con sezione variabile,
- uno o pi? elementi d?interferenza, posizionati tra l?elemento con sezione variabile e l?elemento mobile, e - un elemento di ritenuta configurato cos? da ritenere gli uno o pi? elementi d?interferenza.
In alcune forme d?implementazione, l?elemento di blocco maschio pu? avere un?estremit? frontale, in direzione della seconda parte, avente una forma sostanzialmente convessa. In alcune forme d?implementazione, in posizione chiusa della porta e/o finestra, il magnete pu? essere posizionato in posizione sostanzialmente opposta all?elemento di blocco maschio rispetto all?elemento di blocco femmina.
In alcune forme d?implementazione, la seconda parte pu? comprende un telaio e l?elemento di blocco femmina pu? essere implementato come una cavit? nel telaio.
In alcune forme d?implementazione, la cavit? pu? avere una sezione che diminuisce di larghezza all?aumentare della distanza dalla prima parte.
In alcune forme d?implementazione, la cavit? pu? avere una sezione con forma sostanzialmente a V.
In alcune forme d?implementazione, la seconda parte pu? comprendere uno o pi? elementi di smorzamento configurati cos? da smorzare l?ingresso dell?elemento di blocco maschio nella cavit?.
In alcune forme d?implementazione, il telaio pu? comprendere una o pi? sedi per rispettivamente l?uno o pi? elementi di smorzamento.
In alcune forme d?implementazione, la prima parte pu? comprendere dei mezzi di sblocco configurati cos? da agire sull?elemento di ritenuta cos? da permettere il rientro dell?elemento di blocco maschio nella prima parte.
In alcune forme d?implementazione, i mezzi di sblocco possono essere configurati cos? da spingere l?elemento di ritenuta in direzione della seconda parte.
In alcune forme d?implementazione, l?elemento di ritenuta pu? comprende una superficie di spinta comprendente almeno una regione con forma sostanzialmente concava, i mezzi di sblocco possono comprendere un elemento di conversione e un rullino, il rullino pu? essere almeno parzialmente contenuto nella regione con forma sostanzialmente concava, l?elemento di conversione e il rullino possono configurati cos? che un movimento dell?elemento di conversione in una direzione sostanzialmente perpendicolare a una direzione di movimento dell?elemento di blocco maschio causi un movimento del rullino tale per cui il rullino viene spinto almeno parzialmente fuori dalla regione con forma sostanzialmente concava causando un movimento della superficie di spinta in direzione della seconda parte.
In alcune forme d?implementazione, il dispositivo di chiusura pu? inoltre comprendere almeno una maniglia connessa ai mezzi di sblocco.
In alcune forme d?implementazione, il dispositivo di chiusura pu? inoltre comprendere un elemento elastico configurato cos? da posizionare i mezzi di sblocco in una posizione nella quale i mezzi di sblocco non esercitano un?azione di sblocco. In alcune forme d?implementazione, la prima parte pu? comprendere inoltre almeno un elemento scorrevole connesso in maniera solidale all?elemento di blocco maschio, e almeno un elemento di ritorno, configurato da agire sull?almeno un elemento scorrevole, cos? da, in assenza di altre forze agenti sull?elemento di blocco maschio, causare un movimento dell?elemento di blocco maschio tale da ritrarre l?elemento di blocco maschio nella prima parte.
In alcune forme d?implementazione, i mezzi di sblocco possono comprendere un elemento di interferenza, e la prima parte pu? comprendere inoltre un elemento di blocco, configurato cos? da avere una prima posizione nella quale l?elemento di blocco ? in interferenza con l?elemento di interferenza e una seconda posizione nella quale l?elemento di blocco non ? in interferenza con l?elemento di interferenza.
BREVE ELENCO DELLE FIGURE
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell?invenzione risulteranno meglio evidenziati dall?esame della seguente descrizione dettagliata di forme di realizzazione preferite, ma non esclusive, illustrata a titolo indicativo e non limitativo, col supporto dei disegni allegati.
Nei disegni gli stessi numeri di riferimento identificano gli stessi componenti.
In particolare:
- la figura 1 illustra schematicamente un dispositivo di chiusura 1000 per una porta e/o finestra I illustrato in posizione chiusa, a destra, e in posizione aperta, a sinistra; - la figura 2 illustra schematicamente una vista esplosa di una prima parte 2100;
- la figura 3A illustra schematicamente una vista esplosa di una seconda parte 3200;
- la figura 3B illustra schematicamente una vista in sezione lungo il piano tratteggiato di figura 3A;
- la figura 4A illustra schematicamente una vista esplosa di una seconda parte 4200;
- la figura 4B illustra schematicamente una vista assemblata della seconda parte 4200;
- la figura 4C illustra schematicamente due viste in sezione lungo il piano tratteggiato di figura 4A, con un elemento di blocco maschio 21 10 in posizione rispettivamente aperta e chiusa;
- la figura 5A illustra schematicamente una vista di una seconda parte 5200;
- la figura 5B illustra schematicamente una vista in sezione lungo il piano tratteggiato di figura 5A;
- le figure 6A-6C illustrano schematicamente delle viste in sezione dell?elemento di blocco maschio e dei mezzi di mantenimento, rispettivamente in posizione di porta e/o finestra aperto, di porta e/o finestra chiuso e in posizione di sblocco della porta e/o finestra;
- la figura 7 illustra schematicamente una vista esplosa di una prima parte 7100;
- le figure 8A-8B illustrano schematicamente delle viste in sezione di mezzi di sblocco 7140, rispettivamente in posizione chiusa e in posizione di sblocco;
- le figure 9A-9B illustrano schematicamente delle viste in sezione di una prima parte 9100 e di una seconda parte 4200, in posizione rispettivamente di porta e/o finestra aperto e di porta e/o finestra chiuso;
- la figura 10A illustra schematicamente una vista esplosa di elementi di una prima parte 10100,
- la figura 10B illustra schematicamente una vista in sezione, presa lungo la linea A-A di figura 10C, di elementi di una prima parte 10100,
- la figura 10C illustra schematicamente due viste, di elementi di una prima parte 10100, in posizione bloccata, a sinistra, e in posizione sbloccata, a destra,
- la figura 11 illustra schematicamente una vista esplosa di un dispositivo di chiusura 1 1000,
- le figure 12A e 12B illustrano schematicamente viste assemblate di un dispositivo di chiusura 12000,
- le figure 12C e 12D illustrano schematicamente viste ingrandite di parti del dispositivo di chiusura 12000.
DESCRIZIONE DI FORME D?IMPLEMENTAZIONE
PREFERITE
Nella seguente descrizione dettagliata si descriveranno diverse forme d?implementazione con riferimento alle figure. Sar? tuttavia chiaro che la presente invenzione non ? limitata alle forme d?implementazione illustrate e/o descritte. In particolare, sar? chiaro che diverse caratteristiche appartenenti a diverse forme d?implementazione possono essere combinate tra di loro per realizzare ulteriori forme d?implementazione. Sar? inoltre chiaro che non tutte le caratteristiche appartenenti a una singola forma d?implementazione sono da ritenersi necessarie per l?implementazione dell?addetta forma. In particolare, in alcuni casi, alcune caratteristiche potrebbero essere descritte solo per chiarire il funzionamento specifico della forma d?implementazione descritte pur non essendo strettamente necessarie alla realizzazione dell?invenzione. Inoltre, caratteristiche singole di una prima e di una seconda forma d?implementazione potranno essere combinate tra di loro cos? da risultare in una terza forma d?implementazione dell?invenzione senza necessariamente richiedere l?implementazione di tutte le altre caratteristiche della prima e seconda forma d?implementazione.
In maniera generale, l?invenzione si riferisce a un dispositivo di chiusura per porte e/o finestre I che permette di evitare parti sporgenti dalla porta e/o finestra quando questo ? in una posizione aperta, al contrario di soluzioni classiche nelle quali il chiavistello ? generalmente esposto esternamente alla porta e/o finestra in fase di apertura.
L?invenzione ? particolarmente vantaggiosa quando utilizzata con porte e/o finestre montate in maniera incernierata. Come per esempio visibile in figura 1 , la porta e/o finestra I si chiude su uno stipite S tramite una rotazione su delle cerniere non illustrate, nella direzione indicata dalla freccia.
Il dispositivo di chiusura 1000 pu? essere vantaggiosamente utilizzato con una porta e/o finestra I di questo tipo e comprende generalmente una prima parte 1 100, montabile su uno tra porta e/o finestra I e stipite S, e una seconda parte 1200 montabile sull?altro tra porta e/o finestra I e stipite S. Nella configurazione di figura 1 , la prima parte 1100 ? montata sulla porta e/o finestra I, mentre la seconda parte 1200 ? montata sullo stipite S. Sar? tuttavia chiaro che l?implementazione opposta ? tuttavia possibile.
Come visibile in figura 2, in maniera generale, la prima parte 1100 comprende un elemento di blocco maschio 21 10 mobile rispetto alla prima parte 1100. L?elemento di blocco maschio 21 10 ha una funzione concettualmente simile a quella di un chiavistello. In particolare, come risulter? evidente dalla descrizione seguente, l?elemento di blocco maschio 21 10 pu? essere mosso rispetto alla prima parte 1 100 cos? da andare a posizionarsi in una posizione di interferenza con un rispettivo elemento di blocco femmina della seconda parte 1200, impedendo l?apertura della porta e/o finestra I.
In maniera generale, la seconda parte 1200 comprende quindi un elemento di blocco femmina e un magnete 3220, che verranno descritti pi? in dettaglio nel seguito.
Il dispositivo di chiusura 1000 pu? quindi essere configurato cos? che l?elemento di blocco maschio 21 10 sia attratto dal magnete 3220 in direzione della seconda parte 1200. Questa configurazione permette vantaggiosamente di estrarre automaticamente l?elemento di blocco maschio 2110 dalla prima parte 1100 nel momento in cui la porta e/o finestra I si trova in fase di chiusura, e quindi in posizione prossima rispetto allo stipite S. Nelle rimanenti posizioni della porta e/o finestra I, come risulter? pi? evidente dalla descrizione seguente, l?elemento di blocco maschio 21 10, non essendo sufficientemente attratto dal magnete 3220 potr? rimanere in una posizione pi? interna della prima parte 1 100, evitando quindi di sporgere dalla porta e/o finestra I.
Preferibilmente, in alcune forme di implementazione, l?elemento di blocco maschio 21 10 potr? essere attratto dal magnete 3220 in direzione della seconda parte 1200 con una forza sufficiente ad estrarre l?elemento di blocco maschio 21 10 dalla prima parte 1 100 solo in una regione prossima alla chiusura della porta e/o finestra I sullo stipite S. In alcune forme di implementazione, questa regione prossima alla chiusura potr? essere preferibilmente compresa in un intervallo inferiore a 10? di apertura della porta e/o finestra I rispetto allo stipite S, misurati con il centro nelle cerniere della porta e/o finestra I, preferibilmente ancora pi? in un intervallo inferiore a 5?.
Risulta dunque evidente che l?invenzione permette di avere una porta e/o finestra I senza elementi sporgenti quando aperto, e di estrarre automaticamente l?elemento maschio 21 10 in fase di chiusura della porta e/o finestra I grazie alla presenza del magnete 3220 nella seconda parte 1200. Sar? chiaro all?esperto nel settore che questo approccio pu? essere implementato con una pluralit? di soluzioni meccanicamente diverse tra di loro. Nel seguito, alcune forme d? implementazione particolarmente vantaggiose dell?invenzione verranno descritte cos? da illustrare come questo approccio funzionale possa essere implementato. Risulter? tuttavia evidente che l?invenzione non ? limitata alle forme di implementazione specificatamente descritte e che forme di implementazione meccanica alternative possono risultare nello stesso approccio funzionale descritto sopra. In alcune forme di implementazione, la forza del magnete 3220 pu? essere configurata cos? da essere sufficiente a mantenere l?elemento di blocco maschio 21 10 in posizione estratta durante la fase di chiusura della porta e/o finestra I. In alcune forme di implementazione, in aggiunta alla forza esercitata dal magnete 3220, ? vantaggioso mantenere l?elemento di blocco maschio 2110 in posizione estratta rispetto alla prima parte 1100, cos? da fornire una chiusura pi? sicura della porta e/o finestra I.
In queste forme di implementazione, come per esempio visibile in figura 2, la prima parte 2100 pu? comprendere dei mezzi di mantenimento 2120 configurati cos? da impedire il rientro dell?elemento di blocco maschio 21 10 nella prima parte 2100 in seguito all?estrazione dell?elemento di blocco maschio 21 10 dalla prima parte 2100.
In maniera generale, i mezzi di mantenimento 2120 potranno essere configurati cos? da permettere l?estrazione dell?elemento di blocco maschio 2110 dalla prima parte 2100 e impedire il ritorno dell?elemento di blocco maschio 21 10 nella prima parte 2100, in assenza di un?apposita operazione di sblocco. Risulter? evidente alle persone esperte nel settore che questo comportamento pu? essere implementato da diverse soluzioni meccaniche, per esempio da una struttura con un cricchetto, o altro.
La figura 2 illustra una possibile implementazione di questo concetto funzionale, senza necessariamente limitare l?invenzione alla forma di implementazione specificatamente illustrata.
In particolare, nella forma di implementazione illustrata in figura 2, i mezzi di mantenimento 2120 comprendono un elemento con sezione variabile 2122, un elemento mobile 2121 posizionato almeno parzialmente all?interno dell?elemento con sezione variabile 2122, uno o pi? elementi d?interferenza 2125, posizionati tra l?elemento con sezione variabile 2122 e l?elemento mobile 2121 , e un elemento di ritenuta 2124 configurato cos? da ritenere gli uno o pi? elementi d?interferenza.
In maniera pi? dettagliata, in alcune forme di implementazione, l?elemento mobile 2121 pu? essere un elemento meccanico di forma generalmente allungata connesso in maniera solidale all?elemento di blocco maschio 2110. Preferibilmente, l?elemento mobile 2121 ha una forma generalmente allungata lungo un asse longitudinale sostanzialmente perpendicolare a una direzione di estensione principale dell?elemento di blocco maschio 21 10. In figura 2 l?elemento mobile 2121 presenta una sezione sostanzialmente circolare lungo un piano perpendicolare al suo asse longitudinale. L?invenzione non ? tuttavia limitata a questa configurazione, altre forme per la sezione saranno possibili come risulter? evidente alla persona esperta nel settore.
In alcune forme di implementazione, l?elemento con sezione variabile 2122 possiede una cavit? avente una sezione variabile. In particolare, la sezione pu? essere definita come la sezione della cavit? lungo un piano perpendicolare all?asse longitudinale dell?elemento mobile 2121. Preferibilmente, tale sezione misurata in una prima posizione dell?elemento con sezione variabile 2122 ha un?area maggiore rispetto a tale sezione misurata in una seconda posizione dell?elemento con sezione variabile 2122. In maniera specifica, la prima posizione ? preferibilmente pi? vicina all?elemento di blocco maschio 210 rispetto alla seconda posizione. In alcune forme di implementazione, la sezione dell?elemento con sezione variabile 2122 preferibilmente viene ridotta gradualmente tra la prima posizione e la seconda posizione.
Grazie a questa configurazione, posizionando gli elementi di interferenza 2125 all?interno dell?elemento con sezione variabile 2122, tra la superficie interna dell?elemento con sezione variabile 2122 e la superficie esterna dell?elemento mobile 2121 , sar? possibile creare un?interferenza che impedisca all?elemento mobile 2121 di muoversi in direzione di allontanamento dalla seconda parte 1200, cio? in direzione X negativa con riferimento alle figure.
In forma di implementazione preferita dell?invenzione, gli elementi di interferenza 2125 possono essere implementati da delle sferette, sar? tuttavia chiaro che l?invenzione non ? limitata a questa forma di implementazione e forme alternative, per esempio dei rullini, potranno essere implementate.
Nella forma di implementazione illustrata in figura 2, gli elementi di interferenza 2125 sono ritenuti da un elemento di ritenuta 2124. Nella forma di implementazione illustrata, l?elemento di ritenuta 2124 ha una forma sostanzialmente tubolare con una sua superficie esterna, posizionata almeno parzialmente internamente alla cavit? dell?elemento con sezione variabile 2122, e una zona tubolare interna, all?interno della quale pu? essere posizionato almeno parzialmente l?elemento mobile 2121. Grazie a questa configurazione, l?elemento di ritenuta 2124 permette vantaggiosamente di mantenere gli elementi di interferenza 2125 in una posizione predeterminata. Inoltre, come risulter? evidente dalla descrizione seguente, l?elemento di ritenuta 2124 pu? essere vantaggiosamente utilizzato per sbloccare i mezzi di mantenimento 2120.
Nella forma di implementazione illustrata, i mezzi di mantenimento 2120 possono inoltre comprendere un elemento di spinta 2123, per esempio una molla, posizionato rispettivamente tra l?elemento con sezione variabile 2122 e l?elemento di ritenuta 2124, cos? da fornire una forza che tende ad allontanare questi due elementi l?uno rispetto all?altro. In questa maniera, come risulter? evidente agli esperti nel settore, i mezzi di mantenimento 2120 tendono a posizionare l?elemento di interferenza 2125 in una posizione d?interferenza, del movimento dell?elemento mobile 2121 rispetto alla prima parte 2100. Questo permette di assicurare che, un eventuale movimento dell?elemento mobile 2121 in direzione X negativa sia bloccato. Risulter? evidente che implementazioni alternative dell?elemento di spinta 2123 possono essere implementate, per esempio sar? possibile implementarlo tramite una molla di richiamo, o un magnete, che agisca sull?elemento di ritenuta 2124 in maniera da fornire una forza su di esso in una direzione X negativa.
Inoltre, nella forma di implementazione illustrata, la prima parte 2100 comprende un telaio, schematicamente illustrato da due componenti 2130A e 2130B, che fornisce supporto almeno per i mezzi di mantenimento 2120.
Le figure da 6A a 6C illustrano schematicamente una possibile modalit? di funzionamento dei mezzi di mantenimento 2120.
In particolare, in figura 6A, il dispositivo di chiusura si trova in una posizione aperta. In questa posizione, la distanza tra una zona di battuta dell?elemento di spinta 2123 sull?elemento con sezione variabile 2122 e una zona di battuta dell?elemento di spinta 2123 sull?elemento di ritenuta 2124 ? indicata come DIA. In maniera analoga, una distanza tra l?estremit? dell?elemento con sezione variabile 2122 e l?elemento di blocco maschio 21 10 ? indicata come D2A.
La figura 6B illustra schematicamente una posizione chiusa del dispositivo di chiusura. Come schematicamente illustrato dalla freccia, nella posizione chiusa, l?elemento di blocco maschio 21 10 si ? mosso in direzione X positiva cos? da andare ad impegnare l?elemento di blocco femmina, non illustrato. Questo movimento causa un aumento della distanza D2A, come indicato dalla distanza D2B. Il posizionamento dell?elemento di blocco maschio 21 10 all?interno dell?elemento di blocco femmina garantisce la chiusura della porta e/o finestra I sullo stipite S.
La figura 6C illustra schematicamente l?operazione di sblocco della chiusura dell?elemento di chiusura. In particolare, come schematicamente illustrato dalla freccia agente sull?elemento di ritenuta 2124, l?elemento di ritenuta 2124 pu? essere mosso in direzione X positiva, cio? in direzione dell?elemento con sezione variabile 2122, cos? da ridurre la distanza DIA nella distanza DIB. Questo movimento causa il corrispettivo movimento degli elementi di interferenza 2125 rispetto all?elemento con sezione variabile 2122. L?interferenza degli elementi di interferenza sull?elemento mobile 2121 viene quindi a mancare permettendo a quest?ultimo di muoversi rispetto all?elemento con sezione variabile 2122. Questa libert? di movimento permette quindi all?elemento di blocco maschio 21 10, montato sull?elemento mobile 2121 di muoversi in direzione X negativa, cio? verso la prima parte 2100, come schematicamente illustrato dalla freccia agente sull?elemento di blocco maschio 21 10. Il movimento in direzione X negativa dell?elemento di blocco maschio 2110 potr? essere causato da diversi fattori, che verranno descritti in dettaglio nel seguito.
Risulter? dunque evidente che, grazie alla presenza dell?elemento di spinta 2123, in assenza di una forza agente sull?elemento di ritenuta 2124 nella direzione sostanzialmente indicata dalla freccia schematicamente illustrata in figura, il dispositivo di chiusura rimarr? in una posizione chiusa bloccata. Nel momento in cui una forza viene invece esercitata sull?elemento di ritenuta 2124 sar? possibile procedere allo sblocco del dispositivo di chiusura come precedentemente descritto. Al terminare dell?azione di questa forza, l?elemento di ritenuta 2124 potr? tornare nella posizione illustrata in figura 6A, garantendo quindi un nuovo blocco in seguito ad una nuova chiusura.
In forme d?implementazione preferite, come visibile in figura 2, l?elemento di blocco maschio 21 10 pu? presentare un?estremit? frontale 21 1 1 , in direzione della seconda parte 1200, avente una forma sostanzialmente convessa. Nella forma di implementazione illustrata, l?estremit? frontale 21 1 1 presenta una forma sostanzialmente arrotondata, tale implementazione non ? tuttavia limitante, e forme alternative potranno essere implementate, per esempio con una sezione sostanzialmente triangolare.
Come risulter? pi? evidente dalla descrizione seguente, in particolare con riferimento alla figura 4C, la forma sostanzialmente convessa dell?estremit? frontale 21 11 permette vantaggiosamente all?elemento di blocco maschio 21 10 di essere gradualmente spinto all?interno della prima parte 1 100, in fase di apertura della porta e/o finestra I, grazie all?interferenza meccanica tra la forma sostanzialmente convessa dell?estremit? frontale 21 1 1 e la forma di una cavit? 3232 che sar? descritta pi? in dettaglio in seguito. Sar? tuttavia evidente che l?invenzione non ? limitata alla presenza di una forma sostanzialmente convessa per l?estremit? frontale 21 1 1.
La figura 3A illustra schematicamente una vista esplosa di una seconda parte 3200. In questa forma di implementazione, come visibile, in posizione chiusa della porta e/o finestra I, il magnete 3220 ? posizionato in posizione sostanzialmente opposta all?elemento di blocco maschio 21 10, rispetto all?elemento di blocco femmina 3210. Grazie a questa configurazione, il magnete 3220 potr? quindi attrarre elemento di blocco maschio 21 10 in direzione dell?elemento di blocco femmina 3210, cio? in direzione X positiva.
In forme di implementazione preferita, la seconda parte 3200 comprende un telaio 3230. Il telaio 3230 pu? essere configurato cos? che l?elemento di blocco femmina 3210 sia implementato come una cavit? 3232 nel telaio 3230. Preferibilmente, inoltre, il telaio 3230 pu? comprendere una sede 3231 per il magnete 3220, in posizione sostanzialmente opposta alla cavit? 3232.
Preferibilmente, la cavit? 3232 ha una sezione che diminuisce di larghezza all?aumentare della distanza dalla prima parte 1100. Pi? in dettaglio, la sezione, come visibile in figura 3B, pu? essere presa lungo un piano XZ perpendicolare ad una direzione Y di maggiore estensione longitudinale dell?elemento di blocco femmina 3210. La larghezza della sezione, misurata quindi in direzione Z, diminuisce gradualmente all?allontanarsi dalla prima parte 1100, o, in altre parole, all?avvicinarsi al magnete 3220. Grazie a questa forma, ? vantaggiosamente possibile spingere gradualmente l?elemento di blocco maschio 21 10 al di fuori della cavit? 3232. In particolare, come risulta pi? evidente dalla figura 4C, un movimento in direzione sostanzialmente parallela a Z, causato dalla rotazione della porta e/o finestra I sulle proprie cerniere, causa una spinta in direzione sostanzialmente parallela a X delle elemento di blocco maschio 21 10 grazie alla forma sostanzialmente convessa della cavit? 3232, cos? da accompagnare l?elemento di blocco maschio 21 10 al di fuori dell?elemento di blocco femmina 3210.
In alcune forme di implementazione, la cavit? 3232 ha una sezione con forma sostanzialmente a V. Preferibilmente, un asse di simmetria della forma a V ha una direzione sostanzialmente corrispondente a quella di estensione longitudinale dell?elemento mobile 2121 quando il dispositivo di chiusura si trova in una posizione chiusa. Questa forma permette vantaggiosamente di eliminare degli eventuali giochi tra l?elemento di blocco maschio 21 10 e l?elemento di blocco femmina 3210.
La figura 3A illustra inoltre degli elementi di connessione 3240, per esempio delle viti, configurati cos? da connettere il telaio 3230 allo stipite S. Sar? tuttavia chiaro che forme di implementazione alternativa per gli elementi di connessione 3240 e/o per la connessione del telaio 3230 allo stipite S saranno implementabili.
Le figure 4A-4C illustrano schematicamente una possibile alternativa per la seconda parte 4200. In particolare, la seconda parte 4200 differisce dalla seconda parte 3200 in quanto presenta uno o pi? elementi di smorzamento 4250 configurati cos? da smorzare l?ingresso dell?elemento di blocco maschio 2110 nella cavit? 3232. Preferibilmente, il telaio 4230 comprende una o pi? sedi 4232 per rispettivamente l?uno o pi? elementi di smorzamento 4250. Nella forma di implementazione illustrata in figura 4A, gli elementi di smorzamento 4250 possono essere per esempio implementati da degli anelli di materiale sostanzialmente elastico inseriti in sedi 4232 implementate sostanzialmente come scanalature nel telaio 4230. Come visibile in figura 4C, gli anelli mantengono una forma sostanzialmente circolare in assenza dell?elemento di blocco maschio 2110. Nel momento in cui l?elemento di blocco maschio 2110 si avvicina alla seconda parte 4200, l?attrazione del magnete 3220 sull?elemento di blocco maschio 21 10 fa s? che l?elemento di blocco maschio 21 10 vada ad entrare nella cavit? 3232, impattando quindi sugli anelli e deformandoli di conseguenza. La presenza degli anelli in quanto elementi di smorzamento 4250 permette di controllare l?ingresso dell?elemento di blocco maschio 21 10 all?interno della cavit? 3232 ed evitare una generale rumorosit? del dispositivo. Inoltre, l?implementazione degli elementi di smorzamento 4250 fornisce una configurazione chiusa del dispositivo nella quale tra l?elemento di blocco maschio 21 10 elemento di blocco femmina 3210 viene a posizionarsi almeno parzialmente l?elemento di smorzamento 4250 garantendo quindi che eventuali giochi presenti tra l?elemento di blocco maschio 21 10 e l?elemento di blocco femmina 3220 siano compensati dalla caratteristica elastica dell?elemento di smorzamento 4250. Questa configurazione permette quindi inoltre vantaggiosamente di assicurare che il dispositivo di chiusura abbia una posizione chiusa sostanzialmente stabile. Le figure 5A e 5B illustrano schematicamente una forma di implementazione alternativa per gli elementi di smorzamento. In particolare, gli elementi di smorzamento 5250 sono implementati come delle alette elasticamente montate nella cavit? 3232 preferibilmente con una estremit? delle alette 5250 connessa al telaio 5230 in una zona della cavit? 3232 prossima alla sua estremit? in direzione della prima parte 1 100. In questa maniera, come risulter? evidente alla persona esperta nel settore, l?ingresso nella cavit? 3232 dell?elemento di blocco maschio 21 10 potr? causare una flessione delle alette 5250 ottenendo lo stesso effetto di smorzamento e di compensazione dei giochi precedentemente descritto. Sar? chiaro che gli elementi di smorzamento 5250 possono essere realizzati indipendentemente dal telaio 5230 e montati su di questo, oppure possono essere ricavati dal materiale del telaio stesso.
Nella descrizione precedente, l?operazione di sblocco del dispositivo di chiusura ? stata schematicamente descritta come risultante dall?applicazione di una forza causante un movimento delle elemento di ritenuta 2124 in direzione X positiva, cio? in direzione dell?elemento con sezione variabile 2122. Sar? chiaro che diverse soluzioni meccaniche possono essere implementate per causare questo tipo di forza agente sull?elemento di ritenuta 2124 e risultare quindi nello sblocco del dispositivo di chiusura e quindi nell?apertura della porta e/o finestra I. La figura 7 illustra una possibile implementazione specifica che permette di ottenere questo tipo di movimento. Sar? tuttavia chiaro che l?invenzione non ? limitata alla configurazione di figura 7.
In generale, la prima parte 7100 pu? quindi inoltre comprendere dei mezzi di sblocco 7140 configurati cos? da agire sull?elemento di ritenuta 7124 cos? da permettere il rientro dell?elemento di blocco maschio 21 10 nella prima parte 7100. In particolare, i mezzi di sblocco 7140 possono essere configurati cos? da spingere l?elemento di ritenuta 7124 in direzione della seconda parte 1200, cio? in direzione X positiva, o, in altre parole, in direzione dell?elemento con sezione variabile 2122.
In maniera pi? specifica, come visibile in figura 7, l?elemento di ritenuta 7124 pu? comprende una superficie di spinta 7125 comprendente almeno una regione con forma sostanzialmente concava. La forma sostanzialmente concava della superficie di spinta 7125 ? inoltre visibile in figura 8A e 8B.
I mezzi di sblocco 7140 possono quindi comprendere un elemento di conversione 7141 e un rullino 7142, dove il rullino 7142 pu? essere almeno parzialmente contenuto nella regione con forma sostanzialmente concava. Preferibilmente, il rullino 7142 presenta una forma sostanzialmente convessa avente una sezione di dimensione comparabile alla sezione concava della superficie di spinta 7125. Detto in altri termini, ? possibile inserire almeno parzialmente il rullino 7142 all?interno della sezione concava della superficie di spinta 7125, come particolarmente illustrato in figura 8A.
L?elemento di conversione 7141 e il rullino 7142 sono quindi configurati cos? che un movimento dell?elemento di conversione 7141 in una direzione sostanzialmente perpendicolare a una direzione di movimento dell?elemento di blocco maschio 21 10 causi un movimento del rullino 7142 tale per cui il rullino 7142 viene spinto almeno parzialmente fuori dalla regione con forma sostanzialmente concava causando un movimento della superficie di spinta 7125 in direzione della seconda parte 1200. Questo comportamento risulta particolarmente evidente comparando le figure 8A e 8B.
L?almeno parziale uscita del rullino 7142 dalla superficie di spinta 7125 causa un movimento della superficie di spinta in direzione X positiva, e quindi un conseguente movimento dell?elemento di ritenuta 7124, causando quindi l?operazione di sblocco precedentemente descritta.
Risulter? chiaro che la forma d?implementazione specifica descritta ? solo una delle possibili implementazioni e che, per esempio, il rullino 7142 invece di essere un elemento separato, pu? essere implementato tramite una regione con una forma sostanzialmente simile, ricavata nell?elemento di conversione 7141.
Come visibile in figura 7, il dispositivo di chiusura comprende inoltre almeno una maniglia 7150 connessa ai mezzi di sblocco 7140.
Questa configurazione risulta particolarmente vantaggiosa in quanto sar? possibile spingere in direzione Z sulla maniglia 7150 causando un corrispondente movimento dei mezzi di sblocco 7140, e quindi risultare nell?operazione di sblocco. Questo tipo di movimento ? particolarmente vantaggioso in quanto la spinta sulla maniglia 7150 non solo risulta nello sblocco del dispositivo di chiusura ma anche nel movimento della porta e/o finestra I. Risulta quindi evidente che con un solo movimento ? possibile sbloccare ed aprire la porta e/o finestra I.
In generale quindi l?azione di una forza in direzione Z, cio? in una direzione sostanzialmente perpendicolare al piano della porta e/o finestra I pu? essere convertita dall?elemento di conversione 7141 in una forza avente direzione X, cio? sostanzialmente parallela all?asse di estensione longitudinale dell?elemento mobile 2121 risultante nell?operazione di sblocco precedentemente descritta. Sar? evidente che la conversione tra una forza applicata in direzione Z e una forza risultante in direzione X pu? essere ottenuta con diverse configurazioni meccaniche, per esempio con diversi tipi di leveraggi, diversi dai mezzi di sblocco 7140 descritti. Risulta quindi evidente che dei mezzi di sblocco 7140 funzionalmente configurati cos? da convertire una forza agente in direzione Z con una forza agente in direzione X potranno essere implementati in forme di implementazione alternativa dell?invenzione, indipendentemente dalla loro realizzazione meccanica.
Inoltre, nonostante l?azione dei mezzi di sblocco 7140 descritti precedentemente risulti particolarmente vantaggiosa in quanto un singolo movimento permette di sbloccare ed aprire la porta e/o finestra I, l?invenzione non ? limitata questa forma di implementazione. In forme alternative di implementazione, sar? possibile agire sulla maniglia 7150 con una rotazione, e configurare i mezzi di sblocco 7140 cos? che la rotazione della maniglia 7150 risulti in una rotazione dei mezzi di sblocco 7140 e la rotazione di questi ultimi risulti in una forza in direzione X agente sull?elemento di ritenuta 7124. A titolo di esempio, sar? possibile configurare l?elemento di conversione 7141 come una camma che agisce sulla superficie 7125.
In forme di implementazione preferite, come illustrato schematicamente in figura 7, il dispositivo di chiusura potr? inoltre comprendere un elemento elastico 7160, per esempio una molla a forma sostanzialmente lamellare, montata sul telaio della prima parte 7100. L?elemento di conversione 7141 potr? inoltre vantaggiosamente prevedere una sede per l?elemento elastico 7160. Questa configurazione permette vantaggiosamente di riportare l?elemento di conversione 7141 in una posizione tale per cui il rullino ? in una posizione di massimo contenimento nella regione con forma sostanzialmente concava. Sar? chiaro che forme di implementazione meccaniche alternative potranno ottenere lo stesso effetto funzionale. L?invenzione potr? quindi essere implementata tramite un qualsiasi elemento elastico 7160 configurato cos? da posizionare i mezzi di sblocco 7140 in una posizione nella quale i mezzi di sblocco 7140 non esercitano un?azione di sblocco sui mezzi di mantenimento. Nella forma di implementazione illustrata in figura 7, il dispositivo prevede due maniglie 7150 che possono quindi essere rispettivamente montate internamente ed esternamente rispetto alla porta e/o finestra I. Risulter? evidente dalla descrizione precedente, che la vantaggiosa conversione dell?azione di spinta, o di tiro, sulla maniglia si tradurr? in un?operazione di sblocco e di apertura della porta e/o finestra contemporanea per qualsiasi delle maniglie 7150, indipendentemente dalla loro posizione interna o esterna rispettivamente alla porta e/o finestra I. L?invenzione non ? tuttavia limitata a questa forma di implementazione e saranno possibili forme di implementazione comprendenti anche una sola maniglia interna o esterna.
Nella descrizione precedente, il rientro dell?elemento di blocco maschio 2110 all?interno della prima parte 2100 ? stato descritto come risultante dall?azione di interferenza dell?elemento di blocco maschio con le pareti della cavit? 3232 dell?elemento di blocco femmina 3210.
In alternativa, o in aggiunta, come illustrato in figura 9A e 9B, la prima parte 9100 pu? inoltre comprendere almeno un elemento scorrevole 9170 connesso in maniera solidale all?elemento di blocco maschio 21 10, e almeno un elemento di ritorno 9180, configurato da agire sull?almeno un elemento scorrevole 9170, cos? da, in assenza di altre forze agenti sull?elemento di blocco maschio 21 10, causare un movimento dell?elemento di blocco maschio 21 10 tale da ritrarre l?elemento di blocco maschio 21 10 nella prima parte 9100.
In particolare, nella forma di implementazione illustrata, due elementi scorrevoli 9170 sono presenti, l?invenzione non ? tuttavia limitata questo numero specifico. Inoltre, nonostante l?elemento di ritorno 9180 sia illustrato come una molla agente in compressione su uno degli elementi scorrevoli 9170, l?invenzione non ? limitata questa forma di implementazione. Per esempio, l?elemento di ritorno 9180 potrebbe essere implementato come una molla agente in trazione sull?elemento scorrevole 9170, o una lamina, o un magnete, o un elastico, etc.
Risulta dunque evidente che, in assenza di altre forze esercitate sulle elemento di blocco maschio 21 10, l?azione dell?elemento di ritorno 9180 sull?elemento scorrevole 9170 causer? un movimento dell?elemento di blocco maschio 21 10 in direzione di rientro nella prima parte 9100, garantendo quindi che l?elemento di blocco maschio 2110 non rimanga esposto esternamente dalla prima parte 9100 in posizione aperta della porta e/o finestra I.
In alcune forme di implementazione dell?invenzione, come per esempio illustrato in figura 10A- 10C, i mezzi di sblocco 10140 possono comprendere un elemento di interferenza 10144, e la prima parte 10100 pu? comprendere inoltre un elemento di blocco 10191, configurato cos? da avere una prima posizione nella quale l?elemento di blocco 10191 ? in interferenza con l?elemento di interferenza 10144 e una seconda posizione nella quale l?elemento di blocco 10191 non ? in interferenza con l?elemento di interferenza 10144.
Nella forma d?implementazione illustrata, un elemento di controllo blocco 10190, per esempio una manopola, pu? essere connessa in posizione esterna alla prima parte 10100 e agente sull?elemento di blocco 10191, interno alla prima parte 10100. In questa maniera ? possibile controllare, dal lato della prima parte dal quale ? previsto l?elemento di controllo blocco 10190, se sia permesso di sbloccare o meno il dispositivo. In particolare, nella posizione illustrata in figura 10A e 10B, il posizionamento dell?elemento di blocco 10191 impedisce il movimento in direzione Z dell?elemento di interferenza 10144 e di conseguenza dell?elemento di conversione 7141 , rendendo impossibile sbloccare il dispositivo e quindi garantendo la sicurezza della chiusura della porta e/o finestra I.
Inoltre, in alcune forme d?implementazione, sar? possibile che l?elemento 10190 presenti sul lato opposto rispetto alla una forma tale per cui il dispositivo possa essere sbloccato in caso di emergenza. Per esempio, sul lato opposto alla manopola, l?elemento 10190 pu? presentare una forma nella quale pu? essere inserito un attrezzo avente forma complementare, tramite un apposito foro nella parte 2130B del telaio. Il semplice foro, in assenza dello strumento di sblocco, non permette quindi lo sblocco del dispositivo, che quindi non ? facilmente apribile dal lato 2130B. In compenso, la possibilit? di sbloccare il dispositivo dal lato 2130B con un apposito attrezzo, per esempio un cacciavite o un altro attrezzo avente una testa appositamente sagomata, permette vantaggiosamente di garantire la possibilit? di uno sblocco di emergenza del dispositivo. In figura 10A, per esempio, l?elemento 10190 ? configurato con un incavo per inserire un cacciavite a taglio nel lato opposto alla manopola.
Nonostante alcune forme d?implementazione permettano gi? di bloccare il dispositivo di chiusura in posizione chiusa, sar? evidente che sar? possibile ulteriormente montare un chiavistello, per assicurare una chiusura con chiave. Un esempio ? illustrato in figura 1 1 , dove si pu? vedere come la prima parte possa ulteriormente comprendere un chiavistello 1 1300, che potr? essere configurato in qualsiasi modo noto. In questo caso, la seconda parte 11200 potr? ulteriormente comprendere un elemento di blocco 11211 per il chiavistello, anch?esso implementabile in qualsiasi maniera nota.
La figura 12A illustra schematicamente una vista assemblata di un dispositivo di chiusura 12000 che comprende uno o pi? elementi di chiusura aggiuntivi 12300. Gli elementi di chiusura aggiuntivi 12300 permettono di avere punti di chiusura aggiuntivi rispetto al singolo punto di chiusura dei dispositivi di chiusura precedentemente descritti.
Gli elementi di chiusura aggiuntivi 12300 sono connessi alla prima parte 12100 tramite un elemento di attuazione 12400 configurato cos? da propagare un movimento di sblocco dalla prima parte 12100 all?uno o pi? elementi di chiusura 12300. L?elemento di attuazione nella figura illustrata ? implementato da un?asta, sar? tuttavia chiaro che implementazioni alternative, per esempio tramite un cavo, sono possibili.
Ciascuno degli elementi di chiusura aggiuntivi 12300 opera concettualmente in maniera analoga ai dispositivi di chiusura precedentemente descritti e comprende in particolare una prima parte, 12310, ed una seconda parte, non illustrata. La seconda parte potr? essere implementata da una qualsiasi delle seconde parti precedentemente descritte.
La prima parte 12310 comprende un elemento di blocco maschio 1231 1 , simile a quanto precedentemente descritto, connesso a degli elementi di mantenimento 12312, analoghi a quanto precedentemente descritto. AH?avvicinarsi dell?elemento di blocco maschio 12311 alla seconda parte, non illustrata, questo sar? quindi estratto dalla prima parte e rimarr? bloccato nella seconda parte, come precedentemente descritto. Da questa posizione, lo sblocco pu? essere operato, in maniera analoga a quanto precedentemente descritto, con un movimento, verso destra in figura 12A, dell?elemento con di ritenuta 12313.
In particolare, come visibile in figura 12B, un movimento dell?elemento di ritenuta 2124, o dei mezzi di sblocco, causa, tramite un elemento di conversione 12410, un movimento dell?elemento di attuazione 12400. Il movimento dell?elemento di attuazione 12400 causa a sua volta, tramite un elemento di conversione 12420, un movimento dell?elemento di ritenuta 12313. Preferibilmente il movimento degli elementi di ritenuta 2124 e 12313 ? nella stessa direzione. Preferibilmente il movimento dell?elemento di attuazione ? in direzione sostanzialmente perpendicolare alla direzione del movimento degli elementi di ritenuta. Gli elementi di conversione 12410, 12420 saranno quindi implementabili con una qualsiasi configurazione meccanica, per esempio con delle camme, che permetta di effettuare questo tipo di conversione.
Ad esempio, come visibile in figura 12C, l?elemento di conversione 12420 potr? comprendere un rullino 12421, connesso all?elemento di attuazione 12400. L?elemento di ritenuta 12313 potr? comprendere una sede concava per il rullino 12421. Al muoversi in direzione Y dell?elemento di attuazione 12400 corrisponder? quindi un movimento del rullino rispetto alla sede, che causer? il movimento in direzione X dell?elemento di ritenuta 12313.
In maniera analoga, come visibile in figura 12D, i mezzi di conversione 12410 potranno comprendere una camma 1241 1, connessa ai mezzi di sblocco. La camma potr? agire su una sede convessa dell?elemento di attuazione 12400 cos? che un movimento in direzione Z dei mezzi di sblocco possa risultare in un movimento in direzione Y dell?elemento di attuazione 12400.
Nonostante l?invenzione sia stata descritta con riferimento a determinate forme d?implementazione che comprendono ciascuna una o pi? caratteristiche specifiche sar? chiaro che l?invenzione non ? da considerarsi limitata a tali forme d?implementazione e che forme d?implementazione alternative possono essere ottenute dalla combinazione di una o pi? caratteristiche di forme d?implementazione descritte.

Claims (18)

RIVENDICAZIONI
1. Dispositivo di chiusura (1000, 1 1000, 12000) per una porta e/o finestra rispettivamente a uno stipite, comprendente: una prima parte (1 100, 2100, 7100, 9100, 10100, 1 1 100, 12100) montabile su uno tra porta e/o finestra e stipite, una seconda parte (1200, 3200, 4200, 5200, 1 1200) montabile sull?altro tra porta e/o finestra e stipite,
dove la prima parte (1 100, 2100, 7100, 9100, 10100, 1 1 100, 12100) comprende un elemento di blocco maschio (2110) mobile rispetto alla prima parte (1 100, 2100, 7100, 9100, 10100, 1 1 100, 12100),
dove la seconda parte (1200, 3200, 4200, 5200, 11200) comprende un elemento di blocco femmina (3210) e un magnete (3220),
dove il dispositivo di chiusura ( 1000, 1 1000, 12000) ? configurato cos? che l?elemento di blocco maschio (21 10) sia attratto dal magnete (3220) in direzione della seconda parte (1200, 3200, 4200, 5200, 1 1200).
2. Il dispositivo di chiusura (1000, 1 1000, 12000) secondo la rivendicazione 1 ,
dove la prima parte (2100, 7100, 9100) comprende dei mezzi di mantenimento (2120) configurati cos? da impedire il rientro dell?elemento di blocco maschio (21 10) nella prima parte (2100, 7100, 9100) in seguito all?estrazione dell?elemento di blocco maschio (21 10) dalla prima parte.
3. Il dispositivo di chiusura (1000, 1 1000, 12000) secondo la rivendicazione 2,
dove i mezzi di mantenimento (2120) comprendono
- un elemento con sezione variabile (2122),
- un elemento mobile (2121) posizionato almeno parzialmente aH?interno dell?elemento con sezione variabile (2122),
- uno o pi? elementi d?interferenza (2125), posizionati tra l?elemento con sezione variabile (2122) e l?elemento mobile (2121), e
- un elemento di ritenuta (2124, 7124) configurato cos? da ritenere gli uno o pi? elementi d?interferenza (2125).
4. Il dispositivo di chiusura (1000, 1 1000, 12000) secondo la rivendicazione 2 o 3,
dove l?elemento di blocco maschio (21 10) ha un?estremit? frontale (2111), in direzione della seconda parte (1200, 3200, 4200, 5200, 1 1200), avente una forma sostanzialmente convessa.
5. Il dispositivo di chiusura (1000, 11000, 12000) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti,
dove, in posizione chiusa della porta e/o finestra, il magnete (3220) ? posizionato in posizione sostanzialmente opposta all?elemento di blocco maschio (21 10) rispetto all?elemento di blocco femmina (3210).
6. Il dispositivo di chiusura (1000, 1 1000, 12000) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti,
dove la seconda parte (3200, 4200, 5200) comprende un telaio (3230, 4230, 5230) e
dove l?elemento di blocco femmina (3210) ? implementato come una cavit? (3232) nel telaio (3230, 4230, 5230).
7. Il dispositivo di chiusura (1000, 1 1000, 12000) secondo la rivendicazione 6,
dove la cavit? (3232) ha una sezione che diminuisce di larghezza all?aumentare della distanza dalla prima parte (1 100, 2100, 7100, 9100, 10100, 1 1 100, 12100).
8. Il dispositivo di chiusura (1000, 1 1000, 12000) secondo la rivendicazione 6,
dove la cavit? (3232) ha una sezione con forma sostanzialmente a V.
9. Il dispositivo di chiusura (1000, 11000, 12000) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 6-8,
dove la seconda parte (4200, 5200) comprende uno o pi? elementi di smorzamento (4250, 5250) configurati cos? da smorzare l?ingresso dell?elemento di blocco maschio (21 10) nella cavit? (3232).
10. Il dispositivo di chiusura (1000, 1 1000, 12000) secondo la rivendicazione 9,
dove il telaio (4230) comprende una o pi? sedi (4232) per rispettivamente l?uno o pi? elementi di smorzamento (4250).
1 1. Il dispositivo di chiusura (1000, 1 1000, 12000) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti e la rivendicazione 3,
dove la prima parte (7100) comprende dei mezzi di sblocco (7140, 10140) configurati cos? da agire sull?elemento di ritenuta (7124) cos? da permettere il rientro dell?elemento di blocco maschio (21 10) nella prima parte (7100).
12. Il dispositivo di chiusura (1000, 11000, 12000) secondo la rivendicazione 1 1,
dove i mezzi di sblocco (7140, 10140) sono configurati cos? da spingere l?elemento di ritenuta (7124) in direzione della seconda parte (1200, 3200, 4200, 5200, 1 1200).
13. Il dispositivo di chiusura (1000, 11000, 12000) secondo la rivendicazione 1 1 o 12,
dove l?elemento di ritenuta (7124) comprende una superficie di spinta (7125) comprendente almeno una regione con forma sostanzialmente concava,
dove i mezzi di sblocco (7140, 10140) comprendono un elemento di conversione (7141) e un rullino (7142), dove il rullino pu? essere almeno parzialmente contenuto nella regione con forma sostanzialmente concava,
dove l?elemento di conversione (7141) e il rullino (7142) sono configurati cos? che un movimento dell?elemento di conversione (7141) in una direzione sostanzialmente perpendicolare a una direzione di movimento dell?elemento di blocco maschio (2110) causi un movimento del rullino (7142) tale per cui il rullino (7142) viene spinto almeno parzialmente fuori dalla regione con forma sostanzialmente concava causando un movimento della superficie di spinta (7125) in direzione della seconda parte (1200, 3200, 4200, 5200, 1 1200).
14. Il dispositivo di chiusura (1000, 1 1000, 12000) secondo la rivendicazione 13, comprendente inoltre
almeno una maniglia (7150) connessa ai mezzi di sblocco (7140, 10140).
15. Il dispositivo di chiusura (1000, 1 1000, 12000) secondo la rivendicazione 13 o 14, comprendente inoltre
un elemento elastico (7160) configurato cos? da posizionare i mezzi di sblocco (7140) in una posizione nella quale i mezzi di sblocco (7140) non esercitano un?azione di sblocco.
16. Il dispositivo di chiusura (1000, 1 1000, 12000) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove la prima parte (9100, 10100) comprende inoltre
almeno un elemento scorrevole (9170) connesso in maniera solidale all?elemento di blocco maschio (2110), e
almeno un elemento di ritorno (9180), configurato da agire sull?almeno un elemento scorrevole (9170), cos? da, in assenza di altre forze agenti sull?elemento di blocco maschio (21 10), causare un movimento dell?elemento di blocco maschio (21 10) tale da ritrarre l?elemento di blocco maschio (21 10) nella prima parte (9100).
17. Il dispositivo di chiusura (1000, 1 1000, 12000) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti e la rivendicazione 1 1 ,
dove i mezzi di sblocco (10140) comprendono un elemento di interferenza (10144), e
dove la prima parte (10100) comprende inoltre un elemento di blocco (10191), configurato cos? da avere una prima posizione nella quale l?elemento di blocco (10191) ? in interferenza con l?elemento di interferenza (10144) e una seconda posizione nella quale l?elemento di blocco (10191) non ? in interferenza con l?elemento di interferenza (10144).
18. Il dispositivo di chiusura (12000) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre uno o pi? elementi di chiusura aggiuntivi (12300) connessi alla prima parte (12100) tramite un elemento di attuazione (12400) configurato cos? da propagare un movimento di sblocco dalla prima parte (12100) all?uno o pi? elementi di chiusura (12300).
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