IT202100017582A1 - Staffa di connessione di lamiere per la riduzione del rumore dovuto alla dilatazione termica delle lamiere. - Google Patents

Staffa di connessione di lamiere per la riduzione del rumore dovuto alla dilatazione termica delle lamiere. Download PDF

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Marco Oliosi
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    • E04BUILDING
    • E04DROOF COVERINGS; SKY-LIGHTS; GUTTERS; ROOF-WORKING TOOLS
    • E04D3/00Roof covering by making use of flat or curved slabs or stiff sheets
    • E04D3/36Connecting; Fastening
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    • E04D3/363Connecting; Fastening by specially-profiled marginal portions of the slabs or sheets with snap action
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    • E04D2003/3612Separate fastening elements fixed to the roof structure and comprising plastic parts for avoiding thermal bridges

Description

Descrizione di Brevetto di Invenzione Industriale avente per titolo:
?STAFFA DI CONNESSIONE DI LAMIERE PER LA RIDUZIONE DEL RUMORE DOVUTO ALLA DILATAZIONE TERMICA DELLE LAMIERE?
CAMPO TECNICO DELL?INVENZIONE
La presente invenzione riguarda una staffa o clip di connessione di lamiere di una copertura ad una sottostruttura, la quale presenta accorgimenti volti a ridurre il rumore derivante dalla dilatazione termica delle lamiere.
La presente invenzione riguarda poi un?unit? di copertura o rivestimento di pareti di edifici includente una pluralit? di staffe.
STATO DELLA TECNICA ANTERIORE
Le lastre o lamiere metalliche di copertura di edifici vengono solitamente fissate, ad esempio a scatto a staffe o clip a loro volta vincolate a rispettive sottostrutture.
Sono state spesso utilizzate clip o staffe in resina acetalica, la quale riduce, sebbene non elimina, il fenomeno cosiddetto ?slip-stick?, secondo il quale, allorch? le lamiere si dilatano al variare della temperatura di installazione, le lamiere rimangono inizialmente adese alle staffe e quindi si distaccano da esse determinando un fastidioso rumore.
Nonostante, la poliammide non sia in grado di impedire il fenomeno dello slip-stick, rimane il materiale che, senza l?additivazione di miscele anti UV, resiste meglio alle alte temperature e ai raggi UV. Per cui, risulta essere il materiale pi? idoneo per l?ottenimento di staffe per la realizzazione di costruzioni in paesi caldi.
In ogni caso, indipendentemente del materiale di realizzazione delle staffe, ? molto sentita l?esigenza di eliminare o ridurre il fenomeno dello slip-stick tra lamiere metalliche e sottostanti staffe.
SCOPI DELL?INVENZIONE
Uno scopo della presente invenzione ? quello di fornire una nuova staffa o clip di connessione di lamiere di una copertura ad una sottostruttura.
Un altro scopo della presente invenzione ? quello di fornire una staffa o clip come suddetto che consenta di ridurre o diminuire sensibilmente il fenomeno dello slip-stick tra lamiere e staffa, vale a dire l?adesione delle lamiere alle sottostanti staffe e quindi i rumori determinati da eventuali dilatazioni delle lamiere.
Un altro scopo della presente invenzione ? quello di fornire una staffa o clip che sia in grado di resistere meglio a temperature elevate.
Un altro scopo della presente invenzione ? quello di fornire una nuova unit? di copertura o rivestimento di tetti o pareti di edifici.
Conformemente ad un aspetto dell?invenzione ? prevista una staffa o clip secondo la rivendicazione 1.
Le rivendicazioni dipendenti si riferiscono ad esempi di realizzazione preferiti e vantaggiosi dell?invenzione.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Altre caratteristiche e vantaggi dell?invenzione saranno maggiormente evidenti dalla descrizione di un esempio di realizzazione di una staffa e di un?unit?, illustrate a titolo indicativo negli uniti disegni in cui:
- le figure da 1 a 5 sono viste, rispettivamente, prospettiche e frontale, dall?alto e laterale di una staffa secondo lo stato della tecnica anteriore,
- le figure da 6 a 10 sono viste, rispettivamente, prospettiche e frontale di una staffa o clip secondo la presente invenzione,
- la figura 11 mostra una vista prospettica leggermente dall?alto di un?unit? di copertura o rivestimento secondo la presente invenzione,
- la figura 12 ? una vista laterale dell?unit? di figura 11, e
- la figura 13 ? una vista in scala ingrandita di un particolare di figura 12. Negli uniti disegni parti o componenti uguali sono contraddistinti dagli stessi numeri di riferimento.
ESEMPI DI REALIZZAZIONE DELL?INVENZIONE
Con riferimento alle figure da 1 a 5, si ? illustrata una staffa o clip A di connessione non in accordo con l?invenzione e che non ? in grado di risolvere i problemi tecnici risolti da quest?ultima.
Nelle figure da 6 a 10, si ? invece illustrata una staffa o clip 1 secondo la presente invenzione, di connessione di lastre o lamiere 2a, 2b di un?unit? di copertura o rivestimento 3 per tetti o pareti, quali facciate di edifici, ad una sottostruttura.
Tale staffa 1 pu? essere realizzata in un materiale adatto qualsiasi, quale un metallo, ad esempio in alluminio, volendo estruso o anche in plastica, quale una poliammide. Di preferenza, la staffa 1 ? realizzata in un sol pezzo o in un pezzo unico.
La staffa 1 presenta una sommit? 1a che ?, in uso, la parte distante dalla sottostruttura e prossimale alle lastre o lamiere 2a, 2b, un fondo 1b, che ?, in uso, la parte a ridosso o a contatto con la sottostruttura, e presenta pure fianchi o lati 1c, 1d che collegano sommit? 1a e fondo 1b.
La staffa 1 comprende poi un fronte 1e e un retro 1f, vale a dire le due facce o superfici sostanzialmente ortogonali alle altre componenti della staffa sopra descritte, come pure ortogonali allo sviluppo longitudinale delle lastre o lamiere 2a, 2b o meglio delle estremit? o bordi 2c, 2d sovrapposte delle stesse.
La staffa 1 comprende poi una faccia di base 4 preposta ad essere poggiata su una sottostruttura, come pure una faccia aggettante 5 delimitante almeno una zona di connessione, in particolare in recesso e/o sporgente CZ1, CZ2 per il vincolo di almeno una lastra o lamiera 2a, 2b di un?unit? di copertura o di un?estremit? di tale lastra o lamiera 2a, 2b.
Di preferenza, la faccia aggettante 5 delimita almeno due zone di connessione, in particolare in recesso e/o sporgenti CZ1, CZ2, ciascuna per il vincolo di una rispettiva lamiera 2a, 2b di una copertura o di un?estremit? della stessa lamiera 2a, 2b, cosicch? una zona di connessione CZ1 sia preposta a supportare un?estremit? di una prima lastra o lamiera 2a e l?altra zona di connessione CZ2 sia preposta a supportare un?estremit? di una seconda lastra o lamiera 2b accoppiata o connessa all?estremit? della prima lastra o lamiera 2a. La faccia aggettante 5 costituisce in sostanza la sommit? 1a della staffa, mentre la faccia di base 4 costituisce il fondo 1b.
Peraltro, una staffa 1 o meglio la rispettiva faccia aggettante 5 comprende in corrispondenza dell?almeno una zona di connessione CZ1, CZ2 una pluralit? di tratti adiacenti e successivi 5a-5b curvi e/o piani tra loro inclinati o comunque non allineati, i quali tratti sono preposti a venire in contatto con una lastra o una lamiera 2a, 2b, almeno un tratto della pluralit? di tratti definendo aree in risalto 6 e/o aree incavate 7 preposte a limitare la superficie di contatto tra la staffa e una lastra o lamiera 2a, 2b rispetto ad un tratto liscio o tratto di faccia liscio, vale a dire con una superficie uniforme, priva di asperit?, di solchi, increspature e similari.
Chiaramente, con tale espressione si intende che le aree in risalto 6 e/o aree incavate 7 su un tratto 5a-5e sono preposte a limitare la superficie di contatto tra la staffa e una lastra o lamiera 2a, 2b rispetto al caso in cui fosse utilizzato un tratto liscio con le medesime dimensioni di larghezza e lunghezza del tratto 5a-5e avente le aree in risalto 6 e/o le aree incavate 7.
Di preferenza, le aree incavate 6 sono incavate rispetto allo sviluppo principale del rispettivo tratto per un valore tra 0,1 e 1 mm, di preferenza tra 0,1 e 0,5 mm.
Volendo, le aree in risalto 7 sono sporgenti rispetto allo sviluppo principale del rispettivo tratto per un valore tra 0 e 0,5 mm, di preferenza tra 0,05 e 0,2 mm o tra 0,1 e 0,2 mm.
Le aree in risalto 6 e/o incavate 7 presentano una larghezza tra circa 12 e circa 50 mm e una lunghezza tra circa 8 e 16 mm.
Le aree in risalto 6 e/o le aree incavate 7 possono avere una configurazione adatta qualsiasi, regolare o irregolare, ad esempio a sviluppo lineare, circolare, poligonale regolare o irregolare, ondulato o sinusoidale, puntiforme, eccetera.
Peraltro, le aree in risalto 6 e/o le aree incavate 7 potrebbero avere tutte la medesima configurazione nel rispettivo tratto di faccia aggettante 5 o anche differente, secondo una geometria complessa.
Inoltre, i tratti potrebbero avere tutti aree in risalto 6 e/o le aree incavate 7 con la medesima configurazione oppure anche uno differente dall?altro o dagli altri.
Secondo l?esempio di realizzazione non limitativo illustrato in figure, le aree in risalto 6 e/o le aree incavate 7 definiscono un?alternanza di creste e valli, una rugosit? e/o una zigrinatura su almeno un tratto della faccia aggettante 5.
La zigrinatura pu? essere formata da fasce in risalto 6 sostanzialmente lineari alternate a fasce incavate 7 sostanzialmente lineari.
In tal caso, la distanza tra fasce in risalto 6 adiacenti e successive e/o tra fasce incavate adiacenti e successive varia tra 0,5 e 5 mm, di preferenza tra 1 e 3 mm.
Secondo l?esempio di realizzazione non limitativo illustrato in figure, le fasce in risalto 6, 7 sono allineate in una direzione parallela alla direzione dal fronte 1e al retro 1f della staffa, ma naturalmente, potrebbero essere allineate anche lungo una direzione parallela alla direzione da un fianco 1c all?altro 1d o anche lungo un?altra direzione.
In alternativa o in aggiunta, le aree in risalto 6 e/o le aree incavate 7 potrebbero definire un tratto di superficie rugosa o con alternanza di avvallamenti e protuberanze o in ogni caso un tratto di superficie che non ? liscia e quindi garantisce che il contatto con una sovrastante lamiera non sia sostanzialmente continuo o uniforme.
Peraltro, le area in risalto 6 e/o le aree incavate 7 occupano di preferenza tutta la larghezza, vale a dire la dimensione dal fronte 1e al retro 1f, del rispettivo tratto della faccia aggettante 5 o in alternativa, anche una percentuale di tale tratto, ad esempio maggiore del 60%, del 70% o dell?80%.
Secondo l?esempio di realizzazione non limitativo illustrato in figure, la faccia aggettante 5 delimita una o una coppia di zone di connessione CZ1, CZ2.
Ciascuna zona di connessione CZ1, CZ2 pu? presentare delle zone in recesso e/o sporgenti, ad esempio dall?interno verso l?esterno o meglio dalla mezzeria verso un rispettivo fianco 1c, 1d, prima una zona in recesso e quindi una zona sporgente o viceversa.
Pi? in particolare, con riferimento ad un piano ortogonale alla direzione fronte 1e-retro 1f, la faccia aggettante 5 da un piano (di fatto definito dalla direzione sommit? 1a-fondo 1b e da quella fronte 1e-retro 1f) o linea (di fatto parallela alla direzione sommit? 1a-fondo 1b) di mezzeria m-m o da una zona intermedia tra i due fianchi 1c, 1d e verso un primo fianco 1c presenta:
- un tratto mediano o ad uncino 5a delimitante una prima concavit? C1 rivolta verso tale primo fianco 1c, e/o
- un primo tratto 5b di avvicinamento alla faccia di base 4, il quale primo tratto 5b ? inclinato rispetto alla direzione da un fianco 1c all?altro 1d ed ? dritto o leggermente curvo, e/o
- un primo tratto curvo o ad U 5c definente una seconda concavit? C2 rivolta verso il rispettivo tratto ad uncino 5a e lontano dal primo fianco 1c, e/o - un secondo tratto curvo o ad U 5d definente una terza concavit? C3 rivolta lontano dal tratto ad uncino 5a e verso il primo fianco 1c, e/o
- un secondo tratto 5e di avvicinamento alla faccia di base 4, anch?esso inclinato rispetto alla direzione da un fianco 1c all?altro 1d e dritto o leggermente curvo, il quale secondo tratto 5e sfocia o termina in corrispondenza del primo fianco 1c della staffa 1, volendo con una parte finale 5f sostanzialmente parallela ad una direzione da un fianco 1c all?altro 1d.
Con riferimento all?espressione di avvicinamento alla faccia di base 4, essa indica che il primo tratto 5b e il secondo tratto 5e presentano la rispettiva estremit? prossimale al piano di mezzeria m-m della staffa 1 che ? ad una distanza dalla faccia di base 4 maggiore rispetto alla distanza da quest?ultimo della loro estremit? distale dalla mezzeria m-m, cosicch? il primo 5b e il secondo 5e tratto si avvicinano alla faccia di base 4 nel passaggio dall?estremit? prossimale all?estremit? distale.
Volendo, il primo tratto 5b e il secondo tratto 5e su un lato della staffa 1, vale a dire tra il piano di mezzeria m-m o zona intermedia e il primo fianco 1c, sono tra loro paralleli.
Il tratto ad uncino 5a pu? presentare estremit? libera ad un?altezza o distanza dalla faccia di base 4 maggiore rispetto agli altri componenti della faccia aggettante 5.
Per quanto riguarda il primo tratto curvo o ad U 5c, la seconda concavit? C2 definita dallo stesso pu? essere leggermente inclinata verso l?alto o rivolta lontano dalla faccia di base 4.
Relativamente ora alla terza concavit? C3, essa pu? essere leggermente inclinata verso il basso o rivolta verso la faccia di base 4.
Di preferenza, la configurazione sopra descritta ? prevista da un piano di mezzeria m-m o da una zona intermedia sia verso il primo 1c che verso il secondo 1d fianco della staffa 1. Ancora pi? di preferenza, una staffa 1 ? simmetrica rispetto ad un piano di mezzeria o zona intermedia, a parte l?eventuale presenza di fori di cui si dir? in seguito.
A tal riguardo, in aggiunta a quanto sopra descritto, la faccia aggettante 5 a partire dal piano di mezzeria o da una zona intermedia tra i due fianchi 1c, 1d e verso il secondo fianco 1d presenta un tratto mediano o ad uncino 5a delimitante una prima concavit? C1 rivolta verso tale secondo fianco 1d e lontano dall?altro tratto mediano o ad uncino 5a, un primo tratto 5b di avvicinamento alla faccia di base 4, il quale primo tratto 5b ? inclinato rispetto alla direzione da un fianco 1c all?altro 1d e dritto o leggermente curvo, un primo tratto curvo o ad U 5c definente una seconda concavit? C2 rivolta verso il rispettivo tratto ad uncino 5a e lontano dal secondo fianco 1d, un secondo tratto curvo o ad U 5d definente una terza concavit? C3 rivolta lontano dal tratto mediano o ad uncino 5a e verso il secondo fianco e un secondo tratto 5e di avvicinamento alla faccia di base 4, anch?esso inclinato rispetto alla direzione da un fianco 1c all?altro 1d e dritto o leggermente curvo, il quale secondo tratto 5e sfocia o termina in corrispondenza del secondo fianco 1d della staffa 1, volendo con una parte finale 5f sostanzialmente parallela ad una direzione da un fianco 1c all?altro 1d.
In tal caso, pu? essere delimitata una scanalatura GR tra i due tratti ad uncino 5a, la quale non ? passante dalla sommit? 1a al fondo 1b della staffa 1. La faccia aggettante 5 pu? includere poi una coppia di tratti laterali esterni 5h, ciascuno definente un rispettivo fianco 1c, 1d ed ergentesi da un rispettivo lato della faccia di base 4.
In sostanza, ciascuna zona di connessione CZ1, CZ2 ? definita da rispettivi tratti 5a-5e o dalle concavit? C1 e C2 definite dagli stessi.
In sostanza, ciascuna zona di connessione ? definita da rispettivi spezzoni o dalle concavit? e finestre definite dagli stessi.
Vantaggiosamente, la staffa 1 potrebbe presentare una configurazione come sopra descritto che ? costante o meno nella direzione fronte 1e-retro 1f.
In merito a ci?, la parte di superficie definita da un secondo tratto curvo o ad U 5d e dall?adiacente e successivo secondo tratto di avvicinamento 5e potrebbe non avere configurazione costante in direzione fronte 1e-retro 1f.
Con riferimento a tale aspetto, un secondo tratto curvo 5d potrebbe avere due primi tratti laterali 5d1, 5d2 definenti una prima apertura 8 tra di essi.
In alternativa o in aggiunta anche un secondo tratto di avvicinamento 5e potrebbe avere due secondi tratti laterali 5e1, 5e2 definenti una seconda apertura 9 tra di essi, che potrebbe essere la continuazione della prima apertura 8 definita tra i due primi tratti laterali 5d1, 5d2 dell?adiacente e precedente secondo tratto curvo 5d.
Peraltro, potrebbe essere prevista anche almeno una parete di irrigidimento 11 nella staffa 1 in corrispondenza di un secondo tratto curvo 5d o di un secondo tratto di avvicinamento 5e.
Volendo, tale parete di irrigidimento 11 pu? presentare estremit? libera 11a di connessione a ponte tra i suddetti tratti laterali 5d1, 5d2 o 5e1, 5e2.
In merito a ci?, tale estremit? libera 11a pu? essere prevista in corrispondenza di uno spigolo, ad esempio pi? esterno, definito dalla superficie del secondo tratto curvo 5d.
Pi? in particolare, secondo l?esempio di realizzazione illustrato in figure, un secondo tratto curvo 5d ? configurato a U con tre segmenti consecutivi e tra loro inclinati, vale a dire: un primo segmento 5d3 con larghezza pari all?estensione fronte 1d-retro 1e della staffa 1 e che si diparte da un rispettivo primo tratto curvo o ad U 5c, quindi un secondo segmento 5d4 ortogonale al primo segmento e comprendente due tratti tra loro definenti una prima parte dell?apertura 8 e quindi un terzo segmento 5d5 ortogonale al secondo segmento 5d4 e, volendo parallelo al primo segmento 5d3, il quale terzo segmento 5d5 definisce una seconda parte dell?apertura 8.
I due primi tratti laterali 5d1, 5d2, nella zona tra il primo segmento 5d3 e il secondo segmento 5d4 definiscono l?apertura 8.
In tal caso, la parete 11 pu? estendersi nella zona tra i due primi tratti laterali 5d1, 5d2 e da una faccia del primo segmento 5d3 opposta a quella definente la terza concavit? C3, fino allo spigolo tra secondo segmento 5d4 e il terzo segmento 5d5.
Vantaggiosamente, aree in risalto 6 e/o aree incavate 7 sono previste in almeno uno tra tratto/i mediano/i o ad uncino 5a, primo/i tratto/i 5b di avvicinamento alla faccia di base 4, primo/i tratto/i curvo/i o ad U 5c, secondo/i tratto/i curvo/i o ad U 5d e secondo/i tratto/i 5e di avvicinamento. Ancora pi? vantaggiosamente, aree in risalto 6 e/o aree incavate 7 sono previste su due, tre, quattro o tutti tali tratti 5a-5e.
Ancora pi? vantaggiosamente, le aree in risalto 6 e/o aree incavate 7 si estendono per almeno il 60%, 70%, 80% o 90% della larghezza o l?estensione fronte 1d-retro 1e della staffa o meglio del rispettivo tratto 5a-5e, volendo per tutta tale larghezza o estensione.
Preferibilmente, le aree in risalto 6 e/o aree incavate 7 occupano almeno il 60%, 70%, 80% o 90% della lunghezza del rispettivo tratto 5a-5e.
Volendo, potrebbero essere previsti uno, due o pi? fori o asole H passanti per l?inserimento di viti o bulloni o mezzi di vincolo di lamiere ad una sottostruttura. A tal riguardo, di preferenza, tali fori H sono formati solo su un lato o in una met? o in una sola zona di connessione della staffa 1, poich? quest?ultima ha un verso di montaggio, nel senso che si vincola una lastra alla staffa e quindi si fissa quest?ultima mediante viti inserite nei fori H ad una sottostruttura per poi vincolare una seconda lastra alla staffa.
Chiaramente, i fori potrebbero essere previsti anche in entrambe le zone di connessione CZ1, CZ2, sebbene poi in opera solo quelli in una zona di connessione sarebbe utilizzati per l?inserimento di viti o bulloni o mezzi di vincolo di lamiere ad una sottostruttura.
Secondo l?esempio di realizzazione non limitativo illustrato in figure, il/i foro/i H ?/sono previsto/i in un primo tratto di avvicinamento 5b.
Chiaramente, la staffa 1 pu? presentare una configurazione sostanzialmente piena o anche cava in direzione dal fronte 1e al retro 1f, e possono quindi essere previste delle pareti intermedie 12a, 12b di connessione a ponte tra la faccia di base 4 e la faccia aggettante 5.
Nel caso in cui la staffa 1 fosse cava, la faccia aggettante 5 potrebbe costituire la faccia esterna di una rispettiva parete aggettante e potrebbero poi essere previste una faccia frontale 1e e una faccia sul retro 1f.
Le pareti intermedie 12a, 12b possono essere ad esempio disposte con giacitura parallele alla direzione fronte 1e - retro 1f od ortogonale a tale direzione o inclinata rispetto a tali direzioni.
Con riferimento specifico all?esempio di realizzazione illustrato in figure, sono previste due pareti di irrigidimento 12a estendentisi in direzione da un fianco 1c all?altro 1d e due pareti di irrigidimento 12b estendentisi in direzione fronte 1e - retro 1f.
In tal caso, la faccia di base 4 pu? essere costituita solo da una cornice definita, di fatto, dal bordo inferiore della parete aggettante 5 e non costituisce una parete piena.
Chiaramente, possono essere previste anche altre cavit? di alleggerimento 12c, ad esempio in corrispondenza tra i primi tratti laterali 5d1, 5d2 e la faccia di base 5 e/o tra i secondi tratti laterali 5e1, 5e2 e la faccia di base 5. In tal caso, le cavit? di alleggerimento 12c possono essere ad esempio aperte verso il fronte o verso il retro della staffa 1.
In accordo con la presente invenzione ? fornita anche un?unit? 3 di copertura o rivestimento di pareti di edifici, ad esempio di un tetto o di una parete verticale.
L?unit? 3 comprende una pluralit? di staffe o clip 1 secondo la presente invenzione come pure una pluralit? di lastre o lamiere 2a, 2b.
Coppie di lamiere 2a, 2b adiacenti sono vincolate in corrispondenza di una staffa 1 o di una pluralit? di staffe 1 allineate, con l?estremit? 2c di una prima lamiera 2a di una coppia essendo vincolata, ad esempio alloggiata, volendo a scatto entro una prima zona di connessione CZ1 di una prima staffa 1 o di ciascuna staffa e l?estremit? 2d di una seconda lamiera 2b di una coppia essendo vincolata, ad esempio alloggiata, volendo a scatto entro una seconda zona di connessione CZ2 della prima staffa o di ciascuna staffa.
Chiaramente, coppia di lamiere adiacenti 2a, 2b presentano rispettive estremit? 2c, 2d sovrapposte.
Pi? in particolare, due lastre o lamiere 2a, 2b adiacenti comprendono rispettive estremit? sovrapposte o giuntate 2c, 2d, le quali lamiere o lastra 2a, 2b sono fissabili alla superficie del tetto o ad una parete da rivestire o coprire mediante una o una pluralit? di staffe 1.
A tal proposito, la copertura o il rivestimento del tetto o parete comprende normalmente una pluralit? di lastre e quindi una pluralit? di bordi o estremit? sovrapposte o giuntate 2c, 2d di lastre o lamiere adiacenti 2a, 2b, le quali risulteranno disposte allineate in file e distanziate ad intervalli regolari.
Il numero delle file di bordi o estremit? giuntate 2c, 2d necessarie per realizzare una copertura o rivestimento di un determinato tetto o superficie dipende ovviamente dalle dimensioni del tetto o della parete e dalle sue particolari caratteristiche.
Le estremit? giuntate 2c, 2d comprendono una prima estremit? o un primo bordo laterale 2c di una prima lastra 2a ed una seconda estremit? o un secondo bordo laterale 2d di un?altra o seconda lastra 2b adiacente e successivo alla prima.
Preferibilmente, la prima lastra 2a e la seconda lastra 2b sono accoppiabili, con il rispettivo primo bordo laterale 2c ed il secondo bordo laterale 2d ad una o pi? staffe di supporto 1 in modo da realizzare una superficie continua.
Pi? in particolare, l?unit? di copertura o rivestimento 3 comprende normalmente una pluralit? di staffe 1 disposte allineate in file e distanziate ad intervalli regolari, ciascuna fila di staffe essendo preposta a supportare bordi di rispettive coppie di lastre o lamiere 2a, 2b.
Il numero delle file di staffe 1 necessarie per realizzare una copertura o rivestimento di un determinato tetto dipende ovviamente dalle dimensioni del tetto stesso e dalle sue particolari caratteristiche.
La lastra 2a, 2b oppure le estremit? o bordi laterali 2c, 2d accoppiati o sovrapposti di lastre 2a, 2b adiacenti definiscono di preferenza costolature o nervature 13 con svolgimento longitudinale o parallelo alla direzione fronte 1eretro 1f delle staffe 1 e quindi dell?unit? 3.
Peraltro, le lastre 2a, 2b potrebbero essere tutte uguali e presentare ciascuna una prima estremit? 2c preposta ad impegnare o sovrapporsi ad una seconda estremit? 2d di una prima lastra adiacente e (presentare) un?altra estremit? 2d configurata come la seconda estremit? 2d di una prima lastra adiacente impegnata dalla propria prima estremit? 2c e preposta ad essere sovrapposta da una prima estremit? 2c di una seconda lastra adiacente.
Per definire la configurazione di tali costolature 13, si considerer? quale prima direzione x-x, la direzione di sviluppo longitudinale della lastra 2a, 2b o dei bordi laterali 2c, 2d accoppiati o sovrapposti di due lastre 2a, 2b, quale seconda direzione y-y, che ? ortogonale alla prima direzione, la direzione da un lato all?altro della costolatura 13 e come terza direzione z-z la direzione ortogonale alla prima x-x e alla seconda y-y direzione e che va dalla sommit? della costolatura 13 verso la base della stessa connessa alle restanti parti dei pannelli 2a, 2b.
Ebbene, una costolatura 13 presenta fronte o sezione trasversale presa lungo un piano ortogonale alla prima direzione x-x e in cui giacciono la seconda y-y e la terza z-z direzione, costante lungo tutto lo sviluppo longitudinale delle lastre 2a, 2b o lungo la prima direzione x-x.
Il fronte o la sezione trasversale della superficie esterna di una costolatura 13, vale a dire la superficie rivolta lontano dalla parete da rivestire, a partire dalla mezzeria e verso ciascun lato presenta una porzione di sommit? 14, dalla quale si diparte verso la base una prima parte 15, 16, volendo leggermente curva o sostanzialmente piana, ad esempio leggermente inclinata rispetto ad un piano in cui giacciono la prima x-x e la terza z-z direzione.
In uso, la terza direzione z-z corrisponde alla direzione dalla sommit? 1a al fondo 1b di una staffa 1, la seconda direzione y-y corrisponde alla direzione da un fianco 1c all?altro 1d di una staffa 1, mentre la prima direzione x-x corrisponde alla direzione dal fronte 1e al retro 1f di una staffa 1.
Peraltro, la porzione di sommit? 14 potrebbe essere curva con concavit? rivolta verso la base, oppure presentare due parti curve 14a, 14b con concavit? rivolta verso la base delimitanti tra di essi una parte in recesso 14c.
La prima parte 15, 16 pu? terminare con uno spallamento interno o definente un incavo 17, 18.
A partire dal tratto definente un incavo 17, 18, pu? dipartirsi una seconda parte 19, 20, ad esempio leggermente curva o a spezzoni inclinati con inclinazione complessiva rispetto ad un piano in cui giacciono la prima x-x e la terza y-y direzione, maggiore rispetto alla prima parte 15, 16.
Continuando in direzione di allontanamento rispetto alla mezzeria, la costolatura 13 pu? presentare, sia da un lato che dall?altro, una parte arcuata 21, 22 definente con la seconda parte 19, 20 una zona incavata 23, 24.
Chiaramente, la costolatura 13 potrebbe anche non essere simmetrica rispetto ad un piano passante per la prima x-x e per la terza y-y direzione.
Come si noter?, le conformazioni rispettivamente della porzione terminale dei bordi laterali 2c, 2d potrebbero essere tali da fornire una accurata sovrapposizione tra le parti, che garantisce una superficie continua di copertura in modo da evitare la penetrazione di acqua o corpi estranei.
Come gi? accennato, una copertura o rivestimento secondo la presente invenzione pu? essere costituita da una pluralit? di prime lastre 2a e seconde lastre 2b, di lunghezza prefissata, accoppiate in corrispondenza delle rispettive estremit? 2c, 2d a staffe 1 posizionate in una o pi? file e tra loro regolarmente intervallate, per ottenere una superficie continua.
A tal riguardo, parte di un?estremit? 2c di una prima lastra 2a pu? essere parzialmente alloggiata e vincolata, ad esempio a scatto o per inserimento forzato in una prima zona di connessione CZ1 di una staffa 1 o di una pluralit? di staffe allineate e parte di un?estremit? 2d di una seconda lastra 2b adiacente e vincolata all?estremit? 2c della prima lastra 2a ? alloggiata e vincolata, ad esempio a scatto o per inserimento forzato in una zona di connessione CZ2 della staffa 1 o di una pluralit? di staffe allineate.
In merito a tale aspetto, con riferimento all?esempio di realizzazione non limitativo illustrato in figure, la porzione di sommit? 14 avvolge, di fatto, i tratti mediani o ad uncino 5a e quest?ultimi si impegnano negli spallamenti interni o incavi 17, 18 delle prime parti 15, 16.
La seconda parte 19, 20 invece ? rasente e, volendo a contatto direttamente con i primi tratti 5b di avvicinamento, mentre le parti arcuate 21, 22 avvolgono, i secondi tratti curvi o ad U 5d e i secondi tratti 5e di avvicinamento con le zone incavate 23, 24 alloggiate nelle seconde concavit? C2.
Pertanto, la copertura o rivestimento comprende, in una forma di realizzazione preferita, una pluralit? di staffe 1 disposte in fila e tra loro equidistanziate, ed una pluralit? di prime e seconde lastre 2a, 2b accoppiate alle staffe 1 in modo alternato.
Naturalmente, le dimensioni delle lastre 2a, 2b ed il loro numero pu? essere qualsiasi in relazione alle specifiche esigenze di applicazione.
Per il montaggio di un?unit? 3 secondo la presente invenzione, si realizzano invece delle staffe 1, delle lastre o lamiere 2a, 2b e, volendo dei listelli 25.
Successivamente si vincolano le staffe 1 alla sottostruttura, volendo sui listelli 25 a loro volta vincolati, volendo mediante viti o bulloni, alla sottostruttura.
Per vincolare le staffe 1 alla sottostruttura o ai listelli 25, si inseriscono delle viti o bulloni nei fori H raggiungendo cos? i listelli 25 o la sottostruttura.
Infine, si dispongono le lastre o lamiere 2a e si innestano o vincolano le rispettive estremit? 2c, 2d nelle zone di connessione CZ1, CZ2 e anche tra di loro.
Come si avr? modo di appurare, grazie ad una nuova staffa o clip di connessione di lamiere di una copertura ad una sottostruttura ? possibile diminuire il fenomeno dello slip-stick tra staffe 1 e lamiere 2, 3, vale a dire l?adesione delle lamiere alle sottostanti staffe e quindi i rumori determinati da eventuali dilatazioni delle lamiere.
In merito a ci?, le aree in risalto 6 e/o aree incavate 7, volendo l?alternanza di creste e valli, la rugosit? e/o la zigrinatura riducono la superficie o area di contatto tra lamiere 2a, 2b e rispettivi tratti 5a-5e della faccia aggettante 5 delle staffe 1 rispetto allo stato della tecnica anteriore e pi? in particolare rispetto a tratti di faccia aggettante lisci, vale a dire con una superficie uniforme, priva di asperit?, di solchi o increspature.
Chiaramente, con ci? si intende che le aree in risalto 6 e/o aree incavate 7 su un tratto 5a-5e sono preposte a limitare la superficie di contatto tra la staffa 1 e una lastra o lamiera 2a, 2b rispetto al caso in cui fosse utilizzato un tratto di faccia liscio con le medesime dimensioni di larghezza e lunghezza del tratto di faccia 5a-5e avente le aree in risalto 6 e/o le aree incavate 7.
In merito a ci?, ? evidente che grazie ad una presente invenzione la superficie o zona di contatto tra lamiere 2a, 2b e staffe 1 sar? solo in corrispondenza delle aree in risalto 6 delle staffe, mentre non si avr? contatto in corrispondenza delle aree incavate 7 e, di preferenza, neppure nella parte di passaggio dalle aree in risalto 6 alle aree incavate 7.
Pertanto, una staffa secondo la presente pu? essere realizzata efficacemente anche in materiali quali la poliammide, che garantiscono una buona resistenza a temperature esterne alte, ma che non forniscono prestazioni soddisfacenti nei confronti del fenomeno dello slip-stick.
Modifiche e varianti dell?invenzione sono possibili entro l?ambito di protezione definito dalle rivendicazioni.

Claims (17)

RIVENDICAZIONI
1. Staffa o clip di connessione di lastre o lamiere (2a, 2b) di un?unit? di copertura o rivestimento (3) per tetti o pareti di edifici ad una sottostruttura, comprendente una faccia di base (4) preposta ad essere poggiata su una sottostruttura, come pure una faccia aggettante (5) delimitante almeno una zona di connessione (CZ1, CZ2) per il vincolo di almeno una lastra o lamiera (2a, 2b) di un?unit? di copertura o rivestimento (3), in cui detta faccia aggettante (5) comprende in corrispondenza di detta almeno zona di connessione (CZ1, CZ2) una pluralit? di tratti adiacenti e successivi (5a-5e) curvi e/o piani tra loro inclinati o comunque non allineati, i quali tratti (5a-5e) sono preposti a venire in contatto con una lastra o una lamiera (2a, 2b), almeno un tratto (5a-5e) di detta pluralit? di tratti definendo aree in risalto (6) e/o aree incavate (7) preposte a limitare la superficie di contatto tra la staffa e una lastra o lamiera (2a, 2b) rispetto ad un tratto liscio.
2. Staffa o clip secondo la rivendicazione 1, in cui dette aree incavate (6) sono incavate rispetto allo sviluppo principale del rispettivo tratto (5a-5e) per un valore tra 0,1 e 1 mm.
3. Staffa o clip secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui dette aree in risalto (7) sono sporgenti rispetto allo sviluppo principale del rispettivo tratto (5a-5e) per un valore tra 0 e 0,5 mm.
4. Staffa o clip secondo la rivendicazione 1 o 2 o 3, in cui dette aree in risalto (6) e/o incavate (7) presentano una larghezza tra circa 12 e circa 50 mm e una lunghezza tra circa 8 e 16 mm.
5. Staffa o clip secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, in cui dette aree in risalto (6) e/o incavate (7) sono a sviluppo lineare, circolare, poligonale regolare o irregolare, ondulato o sinusoidale o puntiforme.
6. Staffa o clip secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, in cui dette aree in risalto (6) e/o incavate (7) definiscono un?alternanza di creste e valli, una rugosit? e/o una zigrinatura su almeno un tratto (5a-5e) di detta faccia aggettante (5).
7. Staffa o clip secondo la rivendicazione 6, in cui detta zigrinatura ? formata da fasce in risalto (6) sostanzialmente lineari alternate a fasce incavate (7) sostanzialmente lineari.
8. Staffa o clip secondo la rivendicazione 7, in cui la distanza tra fasce in risalto (6) adiacenti e successive e/o tra fasce incavate (7) adiacenti e successive varia tra 0,5 e 5 mm.
9. Staffa o clip secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, in cui detta faccia aggettante (5) delimita almeno due zone di connessione (CZ1, CZ2) ciascuna per il vincolo di una rispettiva lastra o lamiera (2a, 2b) di un?unit? di copertura (3) e in cui entrambe dette zone di connessione (CZ1, CZ2) includono una pluralit? di tratti adiacenti e successivi (5a-5e) curvi e/o piani tra loro inclinati o comunque non allineati, i quali tratti (5a-5e) sono preposti a venire in contatto con una lastra o una lamiera (2a, 2b), almeno un tratto di detta pluralit? di tratti definendo aree in risalto (6) e/o aree incavate (6) preposte a limitare la superficie di contatto tra la staffa e una lastra o lamiera (2a, 2b) rispetto ad un tratto liscio.
10. Staffa o clip secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, in cui detta faccia aggettante (5) presenta un tratto mediano o ad uncino (5a) delimitante una prima concavit? (C1) rivolta verso un rispettivo primo (1c) o secondo (1d) fianco, detto tratto mediano o ad uncino (5a) definendo aree in risalto (6) e/o aree incavate (6) preposte a limitare la superficie di contatto tra la staffa e una lastra o lamiera (2a, 2b) rispetto ad un tratto liscio.
11. Staffa o clip secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, in cui detta faccia aggettante (5) presenta un primo tratto (5b) di avvicinamento alla faccia di base (4), il quale primo tratto (5b) ? inclinato rispetto alla direzione da un fianco (1c) all?altro (1d) ed ? dritto o leggermente curvo, detto primo tratto (5b) di avvicinamento definendo aree in risalto (6) e/o aree incavate (6) preposte a limitare la superficie di contatto tra la staffa e una lastra o lamiera (2a, 2b) rispetto ad un tratto liscio.
12. Staffa o clip secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, in cui detta faccia aggettante (5) a partire da un piano o linea di mezzeria (m-m) o da una zona intermedia tra i due fianchi (1c, 1d) e verso un rispettivo primo (1c) o secondo (1d) fianco presenta un primo tratto curvo o ad U (5c) definente una seconda concavit? (C2) rivolta lontano dal rispettivo primo (1c) o secondo (1d) fianco, detto primo tratto curvo o ad U (5c) definendo aree in risalto (6) e/o aree incavate (6) preposte a limitare la superficie di contatto tra la staffa e una lastra o lamiera (2a, 2b) rispetto ad un tratto liscio.
13. Staffa o clip secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, in cui detta faccia aggettante (5) a partire da un piano o linea di mezzeria (m-m) o da una zona intermedia tra i due fianchi (1c, 1d) e verso un rispettivo primo (1c) o secondo (1d) fianco presenta un secondo tratto curvo o ad U (5d) definente una terza concavit? (C3) rivolta verso il rispettivo primo (1c) o secondo (1d) fianco, detto secondo tratto curvo o ad U (5d) definendo aree in risalto (6) e/o aree incavate (6) preposte a limitare la superficie di contatto tra la staffa e una lastra o lamiera (2a, 2b) rispetto ad un tratto liscio.
14. Staffa o clip secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, in cui detta faccia aggettante (5) a partire da un piano o linea di mezzeria (m-m) o da una zona intermedia tra i due fianchi (1c, 1d) e verso un rispettivo primo (1c) o secondo (1d) fianco presenta un secondo tratto (5e) di avvicinamento alla faccia di base (4) inclinato rispetto alla direzione da un fianco (1c) all?altro (1d) e dritto o leggermente curvo, il quale secondo tratto (5e) sfocia o termina in corrispondenza del rispettivo primo (1c) o secondo (1d) fianco della staffa, detto secondo tratto (5e) di avvicinamento definendo aree in risalto (6) e/o aree incavate (6) preposte a limitare la superficie di contatto tra la staffa e una lastra o lamiera (2a, 2b) rispetto ad un tratto liscio.
15. Staffa o clip secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, in cui detta faccia aggettante (5) a partire da un piano o linea di mezzeria (m-m) o da una zona intermedia tra i due fianchi (1c, 1d) e verso un primo fianco (1c) presenta un tratto mediano o ad uncino (5a) delimitante una prima concavit? (C1) rivolta verso tale primo fianco (1c), un primo tratto (5b) di avvicinamento alla faccia di base (4), il quale primo tratto (5b) ? inclinato rispetto alla direzione da un fianco (1c) all?altro (1d) ed ? dritto o leggermente curvo, un primo tratto curvo o ad U (5c) definente una seconda concavit? (C2) rivolta verso il rispettivo tratto ad uncino (5a) e lontano dal primo fianco (1c), un secondo tratto curvo o ad U (5d) definente una terza concavit? (C3) rivolta lontano dal tratto ad uncino (5a) e verso il primo fianco (1c) e un secondo tratto (5e) di avvicinamento alla faccia di base (4), anch?esso inclinato rispetto alla direzione da un fianco (1c) all?altro (1d) e dritto o leggermente curvo, il quale secondo tratto (5e) sfocia o termina in corrispondenza del primo fianco (1c) della staffa, in cui almeno uno tra detto tratto mediano o ad uncino (5a), detto primo tratto (5b) di avvicinamento, detto primo tratto curvo o ad U (5c), detto secondo tratto curvo o ad U (5d) e detto secondo tratto (5e) di avvicinamento, definisce aree in risalto (6) e/o aree incavate (6) preposte a limitare la superficie di contatto tra la staffa e una lastra o lamiera (2a, 2b) rispetto ad un tratto liscio.
16. Staffa o clip secondo la rivendicazione 15, in cui detta faccia aggettante (5) a partire dal piano di mezzeria e verso il secondo fianco (1d) presenta un tratto mediano o ad uncino (5a) delimitante una prima concavit? (C1) rivolta verso tale secondo fianco (1d) e lontano dall?altro tratto mediano o ad uncino (5a), un primo tratto (5b) di avvicinamento alla faccia di base (4), il quale primo tratto (5b) ? inclinato rispetto alla direzione da un fianco (1c) all?altro (1d) e dritto o leggermente curvo, un primo tratto curvo o ad U (5c) definente una seconda concavit? (C2) rivolta verso il rispettivo tratto ad uncino (5a) e lontano dal secondo fianco (1d), un secondo tratto curvo o ad U (5d) definente una terza concavit? (C3) rivolta lontano dal tratto mediano o ad uncino (5a) e verso il secondo fianco e un secondo tratto (5e) di avvicinamento alla faccia di base (4), anch?esso inclinato rispetto alla direzione da un fianco (1c) all?altro (1d) e dritto o leggermente curvo, il quale secondo tratto (5e) sfocia o termina in corrispondenza del secondo fianco (1d) della staffa, in cui nella zona tra il piano di mezzeria e il secondo fianco (1d) almeno uno tra detto tratto mediano o ad uncino (5a), detto primo tratto (5b) di avvicinamento, detto primo tratto curvo o ad U (5c), detto secondo tratto curvo o ad U (5d) e detto secondo tratto (5e) di avvicinamento, definisce aree in risalto (6) e/o aree incavate (6) preposte a limitare la superficie di contatto tra la staffa e una lastra o lamiera (2a, 2b) rispetto ad un tratto liscio.
17. Unit? di copertura o rivestimento di pareti di edifici comprendente una pluralit? di staffe o clip secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni come pure una pluralit? di lastre o lamiere, in cui coppie di lamiere (2a, 2b) adiacenti sono vincolate in corrispondenza di una staffa o di una pluralit? di staffe allineate, con l?estremit? (2c) di una prima lamiera (2a) di una coppia essendo vincolata entro detta almeno una zona di connessione (CZ1) di una prima staffa o di ciascuna staffa e l?estremit? (2d) di una seconda lamiera (2b) di una coppia essendo vincolata entro detta almeno una zona di connessione (CZ2) della prima staffa o di ciascuna staffa.
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* Cited by examiner, † Cited by third party
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EP1172497A2 (en) * 2000-07-10 2002-01-16 Iscom Spa A laying process for a metal cover and covering structure for implementing such a process
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