IT202100017594A1 - Staffa di connessione di lamiere con accorgimenti volti a limitare i segni provocati su quest’ultime - Google Patents

Staffa di connessione di lamiere con accorgimenti volti a limitare i segni provocati su quest’ultime Download PDF

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IT202100017594A1
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Marco Oliosi
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Description

Descrizione di Brevetto di Invenzione Industriale avente per titolo:
?STAFFA DI CONNESSIONE DI LAMIERE CON ACCORGIMENTI VOLTI A LIMITARE I SEGNI PROVOCATI SU QUEST?ULTIME?
CAMPO TECNICO DELL?INVENZIONE
La presente invenzione riguarda una staffa o clip di connessione di lamiere di una copertura ad una sottostruttura, la quale presenta una struttura tale da limitare i segni che la staffa determina sulle lamiere, in particolare dopo un contatto prolungato con esse.
La presente invenzione riguarda poi un?unit? di copertura o rivestimento di pareti di edifici includente una pluralit? di staffe.
STATO DELLA TECNICA ANTERIORE
Le lastre o lamiere metalliche di copertura di edifici vengono solitamente fissate, ad esempio a scatto a staffe o clip a loro volta vincolate a rispettive sottostrutture.
Tali staffe presentano una configurazione configurata con zone di connessione in recesso alternate a zone di connessione sporgenti nelle quali zone sono impegnabili rispettivi tratti di lamiere.
Tuttavia, spesso succede che sulle porzioni delle lamiere vincolate in zone in recesso delimitate dalle staffe ed a stretto contatto con parti di quest?ultime, a seguito del camminamento sulle lamiere degli operatori o comunque in generale all?applicazione sulle lamiere di carichi puntuali, appaiono dei segni o macchie indesiderate visibili all?esterno delle lamiere che rovinano chiaramente l?estetica di quest?ultime.
SCOPI DELL?INVENZIONE
Uno scopo della presente invenzione ? quello di fornire una nuova staffa o clip di connessione di lamiere di una copertura ad una sottostruttura.
Un altro scopo della presente invenzione ? quello di fornire una staffa o clip come suddetto che consenta di limitare i segni o macchie che la staffa determina sulle lamiere, in particolare dopo un contatto prolungato con esse.
Un altro scopo della presente invenzione ? quello di fornire una staffa come sopra indicato che garantisca un vincolo rapido ed efficace per parti di una lamiera.
Un altro scopo della presente invenzione ? quello di fornire una nuova unit? di copertura o rivestimento di tetti o pareti di edifici.
Conformemente ad un aspetto dell?invenzione ? prevista una staffa o clip secondo la rivendicazione 1.
Le rivendicazioni dipendenti si riferiscono ad esempi di realizzazione preferiti e vantaggiosi dell?invenzione.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Altre caratteristiche e vantaggi dell?invenzione saranno maggiormente evidenti dalla descrizione di un esempio di realizzazione di una staffa e di un?unit?, illustrate a titolo indicativo negli uniti disegni in cui:
- le figure da 1 a 5 sono viste, rispettivamente, prospettiche e frontale, dall?alto e laterale di una staffa secondo lo stato della tecnica anteriore,
- le figure da 6 a 9 sono viste, rispettivamente, prospettiche e frontale di una staffa o clip secondo la presente invenzione,
- le figure da 10 a 13 sono viste secondo rispettive tracce di figura 1, - la figura 11 mostra una vista prospettica leggermente dall?alto di un?unit? di copertura o rivestimento secondo la presente invenzione,
- la figura 12 ? una vista laterale dell?unit? di figura 11, e
- la figura 13 ? una vista in scala ingrandita di un particolare di figura 12. Negli uniti disegni parti o componenti uguali sono contraddistinti dagli stessi numeri di riferimento.
ESEMPI DI REALIZZAZIONE DELL?INVENZIONE
Con riferimento alle figure da 1 a 5, si ? illustrata una staffa o clip A di connessione non in accordo con l?invenzione e che non ? in grado di risolvere i problemi tecnici risolti da quest?ultima.
Nelle figure da 6 a 10, si ? invece illustrata una staffa o clip 1 secondo la presente invenzione, di connessione di lastre o lamiere 2a, 2b di un?unit? di copertura o rivestimento 3 per tetti o pareti, quali facciate di edifici, ad una sottostruttura.
Tale staffa 1 pu? essere realizzata in un materiale adatto qualsiasi, quale un metallo, ad esempio in alluminio, volendo estruso o anche in plastica, quale una poliammide. Di preferenza, la staffa 1 ? realizzata in un sol pezzo o in un pezzo unico.
La staffa 1 presenta una sommit? 1a che ?, in uso, la parte distante dalla sottostruttura e prossimale alle lastre o lamiere 2a, 2b, un fondo 1b, che ?, in uso, la parte a ridosso o a contatto con la sottostruttura, e presenta pure fianchi o lati 1c, 1d che collegano sommit? 1a e fondo 1b.
Come si comprender?, se la staffa viene utilizzata per la realizzazione di pareti verticali, la sommit? 1a e il fondo 1b sarebbero, in uso, alla medesima altezza, per cui tali espressioni non indicano necessariamente che una (sommit?) ? necessariamente sopra all?altra (fondo) allorch? la staffa viene istallata, ma sono utilizzate solo per definire la rispettiva posizione, in uso, rispetto ad una sovrastruttura.
La staffa 1 comprende poi un fronte 1e e un retro 1f, vale a dire le due facce o superfici sostanzialmente ortogonali alle altre componenti della staffa sopra descritte, come pure ortogonali allo sviluppo longitudinale delle lastre o lamiere 2a, 2b o meglio delle estremit? o bordi 2c, 2d sovrapposte delle stesse.
La staffa 1 comprende poi una faccia di base 4 preposta ad essere poggiata su una sottostruttura, come pure una faccia aggettante 5 delimitante almeno una zona di connessione, in particolare in recesso e/o sporgente CZ1, CZ2 per il vincolo di almeno una lastra o lamiera 2a, 2b di un?unit? di copertura o di un?estremit? di tale lastra o lamiera 2a, 2b.
Di preferenza, la faccia aggettante 5 delimita almeno due zone di connessione, in particolare in recesso e/o sporgenti CZ1, CZ2, ciascuna per il vincolo di una rispettiva lamiera 2a, 2b di una copertura o di un?estremit? della stessa lamiera 2a, 2b, cosicch? una zona di connessione CZ1 sia preposta a supportare un?estremit? di una prima lastra o lamiera 2a e l?altra zona di connessione CZ2 sia preposta a supportare un?estremit? di una seconda lastra o lamiera 2b accoppiata o connessa all?estremit? della prima lastra o lamiera 2a.
La faccia aggettante 5 costituisce in sostanza la sommit? 1a della staffa, mentre la faccia di base 4 costituisce il fondo 1b.
La faccia di base 4 pu? essere costituita da una parete piena o anche solo da una cornice definita, di fatto, dal bordo inferiore della parete aggettante 5 o dei fianchi e del fronte della staffa, nel qual caso la faccia di base 4 non costituisce una parete piena.
La faccia di base 4 definisce o individua, sia nel caso in cui essa sia costituita da una faccia piena che qualora essa costituisca una cornice o comunque sia definita da estremit? di rispettive pareti, un piano ideale di appoggio, orizzontale, verticale o inclinato rispetto alla verticale, della staffa 1 su una sottostruttura.
Peraltro, una staffa 1 o meglio la rispettiva faccia aggettante 5 comprende in corrispondenza dell?almeno una zona di connessione CZ1, CZ2 una pluralit? di tratti adiacenti e successivi 5a-5f curvi e/o piani tra loro inclinati o comunque non allineati, i quali tratti sono preposti a venire in contatto con una lastra o una lamiera 2a, 2b.
Peraltro, la distanza di almeno una porzione di un tratto 5d, 5e dei tratti della faccia aggettante 5 rispetto alla faccia di base 4 o meglio del rispettivo piano di appoggio, varia in direzione dal fronte 1e al retro 1f della staffa, cos? da fornire un supporto per una sovrastante lamiera 2a, 2b che non ? costante per tutta l?estensione dal fronte 1e al retro 1f di tale porzione.
Di preferenza, tale porzione di almeno un tratto 5d, 5e nel passaggio dal fronte 1e al retro 1f presenta sviluppo inclinato od ondulato o con pi? spezzoni uno inclinato rispetto agli altri.
Peraltro, la porzione di almeno un tratto 5d, 5e, nel passaggio dal fronte 1e al retro 1f potrebbe anche presentare sviluppo curvo o anche in parte rettilineo e in parte curvo.
Volendo, tale sviluppo pu? essere valutato con riferimento a piani paralleli in ciascuno dei quali giace la direzione dalla sommit? 1a al fondo 1b e la direzione dal fronte 1e al retro 1f della staffa 1. In merito a ci?, si vedano le figure da 5 a 8 che illustrano sezione prese lungo tracce e che sono di fatto definite ciascuna lungo un rispettivo piano come ora indicato.
Volendo, l?almeno un tratto 5d, 5e presenta almeno due primi spezzoni 5d1, 5d2, 5e1, 5e2 definenti una prima 8 o una seconda 9 apertura tra di essi.
A tal riguardo, tali spezzoni 5d1 e 5d2 o 5e1 e 5e2, di preferenza, non sono allineati, ma, nel passaggio dal fronte 1e al retro 1f presentano sviluppo inclinato uno rispetto all?altro. Anche in tale caso, tale sviluppo pu? essere valutato con riferimento a piani paralleli in ciascuno dei quali giace la direzione dalla sommit? 1a al fondo 1b e la direzione dal fronte 1e al retro 1f della staffa.
Vantaggiosamente, ciascuno di tali spezzoni 5d1, 5d2, 5e1, 5e2 presenta la distanza rispetto alla faccia di base 4 o meglio del rispettivo piano di appoggio che aumenta dall?esterno verso l?interno della staffa 1, vale a dire a partire dal fronte 1e o dal retro 1f in direzione di un piano di mezzeria intermedio tra essi 1e-1f.
Grazie a tale accorgimento, le estremit? esterne 5d6, 5e6 di ciascuno spezzone 5d1, 5d2, 5e1, 5e2 sono ad un livello differente e, in uso, inferiore o pi? vicino alla faccia di base 4, rispetto alle rispettive estremit? interne 5d7, 5e7 e inoltre tale livello degrada gradualmente e continuamente dall?esterno verso l?interno.
Secondo l?esempio di realizzazione non limitativo illustrato in figure, l?almeno un tratto 5d, 5e nel passaggio dal fronte 1e al retro 1f presenta un primo spezzone 5d1, 5e1 con almeno una porzione 5d5, 5e1 a distanza via via crescente rispetto alla faccia di base 4, un?apertura 8, 9 e quindi un secondo spezzone 5d2, 5e2 con almeno una porzione 5d5, 5e2 a distanza via via decrescente rispetto alla faccia di base 4.
Vantaggiosamente, la prima apertura 8 potrebbe avere estensione in direzione fronte 1e-retro 1f tra circa 3/2 e 3 volte l?estensione in tale direzione di uno dei primi spezzoni 5d1, 5d2.
Preferibilmente, la seconda apertura 9 potrebbe avere estensione in direzione fronte 1e-retro 1f tra circa 3/2 e 3 volte l?estensione in tale direzione di uno dei primi spezzoni 5d1, 5d2 o dei secondi spezzoni 5e1, 5e2.
Con riferimento a tale aspetto, l?inclinazione del tratto 5d, 5e o meglio di rispettivi spezzoni pu? essere anche molto ridotta.
In merito a ci?, la distanza di ciascuno spezzone 5d1, 5d2, 5e1, 5e2 rispetto alla faccia di base 4, nella direzione dal fronte 1e al retro 1f, pu? aumentare tra 1 e 10 mm, ad esempio 2, 3, 4 o 5 mm nel passaggio dall?esterno verso l?interno della staffa.
Come si comprender?, potrebbe anche non essere prevista una prima 8 e/o una seconda 9 apertura. In merito a ci?, i tratti 5d e 5e o rispettive porzioni potrebbero presentare, in direzione dal fronte 1e al retro 1f distanza dalla faccia di base crescente, quindi decrescente e poi nuovamente crescente, oppure anche crescente e quindi decrescente o, come sopra indicata, anche tale da seguire uno sviluppo ondulato.
Secondo l?esempio di realizzazione non limitativo illustrato in figure, la faccia aggettante 5 delimita una o una coppia di zone di connessione CZ1, CZ2.
Ciascuna zona di connessione CZ1, CZ2 pu? presentare delle zone in recesso e/o sporgenti, ad esempio dalla mezzeria verso un rispettivo fianco 1c, 1d, prima una zona in recesso e quindi una zona sporgente o viceversa.
Pi? in particolare, con riferimento ad un piano ortogonale alla direzione fronte 1e-retro 1f, la faccia aggettante 5 da un piano (di fatto definito dalla direzione sommit? 1a-fondo 1b e da quella fronte 1e-retro 1f) o linea (di fatto parallela alla direzione sommit? 1a-fondo 1b) di mezzeria m-m o da una zona intermedia tra i due fianchi 1c, 1d e verso un primo fianco 1c presenta:
- un tratto mediano o ad uncino 5a delimitante una prima concavit? C1 rivolta verso tale primo fianco 1c, e/o
- un primo tratto 5b di avvicinamento alla faccia di base 4, il quale primo tratto 5b ? inclinato rispetto alla direzione da un fianco 1c all?altro 1d ed ? dritto o leggermente curvo, e/o
- un primo tratto curvo o ad U 5c definente una seconda concavit? C2 rivolta verso il rispettivo tratto ad uncino 5a e lontano dal primo fianco 1c, e/o - un secondo tratto curvo o ad U 5d definente una terza concavit? C3 rivolta lontano dal tratto ad uncino 5a e verso il primo fianco 1c, e/o
- un secondo tratto 5e di avvicinamento alla faccia di base 4, anch?esso inclinato rispetto alla direzione da un fianco 1c all?altro 1d e dritto o leggermente curvo, il quale secondo tratto 5e sfocia o termina in corrispondenza del primo fianco 1c della staffa 1, volendo con una parte finale 5f sostanzialmente parallela ad una direzione da un fianco 1c all?altro 1d.
Con riferimento all?espressione di avvicinamento alla faccia di base 4, essa indica che il primo tratto 5b e il secondo tratto 5e presentano la rispettiva estremit? prossimale al piano di mezzeria m-m della staffa 1 che ? ad una distanza dalla faccia di base 4 maggiore rispetto alla distanza da quest?ultimo della loro estremit? distale dalla mezzeria m-m, cosicch? il primo 5b e il secondo 5e tratto si avvicinano alla faccia di base 4 nel passaggio dall?estremit? prossimale all?estremit? distale.
Volendo, il primo tratto 5b e il secondo tratto 5e su un lato della staffa 1, vale a dire tra il piano di mezzeria m-m o zona intermedia e il primo fianco 1c, sono tra loro paralleli.
Il tratto ad uncino 5a pu? presentare estremit? libera ad un?altezza o distanza dalla faccia di base 4 maggiore rispetto agli altri componenti della faccia aggettante 5.
Per quanto riguarda il primo tratto curvo o ad U 5c, la seconda concavit? C2 definita dallo stesso pu? essere leggermente inclinata verso l?alto o rivolta lontano dalla faccia di base 4.
Relativamente ora alla terza concavit? C3, essa pu? essere leggermente inclinata verso il basso o rivolta verso la faccia di base 4.
Di preferenza, la configurazione sopra descritta ? prevista da un piano di mezzeria m-m o da una zona intermedia sia verso il primo 1c che verso il secondo 1d fianco della staffa 1. Ancora pi? di preferenza, una staffa 1 ? simmetrica rispetto ad un piano di mezzeria o zona intermedia, a parte l?eventuale presenza di fori di cui si dir? in seguito.
A tal riguardo, in aggiunta a quanto sopra descritto, la faccia aggettante 5 a partire dal piano di mezzeria o da una zona intermedia tra i due fianchi 1c, 1d e verso il secondo fianco 1d presenta un tratto mediano o ad uncino 5a delimitante una prima concavit? C1 rivolta verso tale secondo fianco 1d e lontano dall?altro tratto mediano o ad uncino 5a, un primo tratto 5b di avvicinamento alla faccia di base 4, il quale primo tratto 5b ? inclinato rispetto alla direzione da un fianco 1c all?altro 1d e dritto o leggermente curvo, un primo tratto curvo o ad U 5c definente una seconda concavit? C2 rivolta verso il rispettivo tratto ad uncino 5a e lontano dal secondo fianco 1d, un secondo tratto curvo o ad U 5d definente una terza concavit? C3 rivolta lontano dal tratto mediano o ad uncino 5a e verso il secondo fianco e un secondo tratto 5e di avvicinamento alla faccia di base 4, anch?esso inclinato rispetto alla direzione da un fianco 1c all?altro 1d e dritto o leggermente curvo, il quale secondo tratto 5e sfocia o termina in corrispondenza del secondo fianco 1d della staffa 1, volendo con una parte finale 5f sostanzialmente parallela ad una direzione da un fianco 1c all?altro 1d.
In tal caso, pu? essere delimitata una scanalatura GR tra i due tratti ad uncino 5a, la quale non ? passante dalla sommit? 1a al fondo 1b della staffa 1.
La faccia aggettante 5 pu? includere poi una coppia di tratti laterali esterni 5h, ciascuno definente un rispettivo fianco 1c, 1d ed ergentesi da un rispettivo lato della faccia di base 4.
In sostanza, ciascuna zona di connessione CZ1, CZ2 ? definita da rispettivi tratti 5a-5e o dalle concavit? C1 e C2 e finestre definite dagli stessi.
Vantaggiosamente, la staffa 1 potrebbe presentare una configurazione come sopra descritto che ? costante o meno nella direzione fronte 1e-retro 1f.
In merito a ci?, la parte di superficie definita da un secondo tratto curvo o ad U 5d e/o dall?adiacente e successivo secondo tratto di avvicinamento 5e potrebbe non avere configurazione costante in direzione fronte 1e-retro 1f.
Con riferimento a tale aspetto, come gi? in parte indicato, un secondo tratto curvo 5d potrebbe avere due primi spezzoni laterali 5d1, 5d2 definenti la prima apertura 8 e parte di una seconda apertura 9 tra di essi.
In alternativa o in aggiunta anche un secondo tratto di avvicinamento 5e potrebbe avere due secondi spezzoni laterali 5e1, 5e2 definenti una parte della seconda apertura 9 tra di essi, che potrebbe essere la continuazione di una parte della seconda apertura 9 definita tra i due primi spezzoni laterali 5d1, 5d2 dell?adiacente e precedente secondo tratto curvo 5d.
Con riferimento alla configurazione dei tratti 5d e 5e, gli stessi potrebbero essere configurati come sopra indicato.
Peraltro, potrebbe essere prevista anche almeno una parete di irrigidimento 11 nella staffa 1 in corrispondenza di un secondo tratto curvo 5d o di un secondo tratto di avvicinamento 5e.
Volendo, tale parete di irrigidimento 11 pu? presentare estremit? libera 11a di connessione a ponte tra i suddetti spezzoni laterali 5d1, 5d2 o 5e1, 5e2.
In merito a ci?, tale estremit? libera 11a pu? essere prevista in corrispondenza di uno spigolo, ad esempio pi? esterno, definito dalla superficie del secondo tratto curvo 5d.
Pi? in particolare, secondo l?esempio di realizzazione illustrato in figure, un secondo tratto curvo 5d ? configurato a U con tre segmenti consecutivi e tra loro inclinati, vale a dire: un primo segmento 5d3 con larghezza pari all?estensione fronte 1d-retro 1e della staffa 1 e che si diparte da un?estremit? di un rispettivo primo tratto curvo o ad U 5c, quindi un secondo segmento 5d4 ortogonale o inclinato rispetto al primo segmento e comprendente due tratti tra loro definenti una prima apertura 8 e quindi un terzo segmento 5d5 ortogonale o inclinato rispetto al secondo segmento 5d4 e, volendo parallelo al primo segmento 5d3, il quale terzo segmento 5d5 definisce una prima parte dell?apertura 9. Ciascuno secondo spezzone laterale 5e1, 5e2 potrebbe definire la continuazione di un rispettivo terzo segmento 5d5 di un rispettivo primo spezzone laterale 5d1, 5d2.
Secondo l?esempio di realizzazione non limitativo illustrato in figure, la porzione di tratti di faccia aggettante 5 con una distanza rispetto alla faccia di base 4 che varia in direzione dal fronte 1e al retro 1f della staffa potrebbe essere costituita dagli spezzoni 5d1, 5d2 del terzo segmento o segmenti 5d5 e/o dai secondi spezzoni laterali 5e1, 5e2.
Naturalmente, come sopra indicato, gli spezzoni 5d1, 5d2 del terzo segmento o segmenti 5d5 come pure i secondi spezzoni laterali 5e1, 5e2 nel passaggio dal fronte 1e al retro 1f potrebbero presentare sviluppo rettilineo o anche curvo o in parte rettilineo e in parte curvo, ad esempio con una configurazione come una parte o segmento di una parete laterale di un cilindro o di una sfera o in altro adatto modo.
I due primi tratti laterali 5d1, 5d2, nella zona tra il primo segmento 5d3 e il secondo segmento 5d4 definiscono la prima apertura 8.
In tal caso, la parete 11 pu? estendersi nella zona tra i due primi spezzoni laterali 5d1, 5d2 e da una faccia del primo segmento 5d3 opposta a quella definente la terza concavit? C3, fino allo spigolo tra secondo segmento 5d4 e il terzo segmento 5d5.
La parete 11, in sostanza, separa la prima 8 e la seconda 9 apertura.
Volendo, potrebbero essere previsti uno, due o pi? fori o asole H passanti per l?inserimento di viti o bulloni o mezzi di vincolo di lamiere ad una sottostruttura. A tal riguardo, di preferenza, tali fori H sono formati solo su un lato o in una met? o in una sola zona di connessione della staffa 1, poich? quest?ultima ha un verso di montaggio, nel senso che si vincola una lastra alla staffa e quindi si fissa quest?ultima mediante viti inserite nei fori H ad una sottostruttura per poi vincolare una seconda lastra alla staffa.
Chiaramente, i fori potrebbero essere previsti anche in entrambe le zone di connessione CZ1, CZ2, sebbene poi in opera solo quelli in una zona di connessione sarebbe utilizzati per l?inserimento di viti o bulloni o mezzi di vincolo di lamiere ad una sottostruttura.
Secondo l?esempio di realizzazione non limitativo illustrato in figure, il/i foro/i H ?/sono previsto/i in un primo tratto di avvicinamento 5b.
Chiaramente, la staffa 1 pu? presentare una configurazione sostanzialmente piena o anche cava in direzione dal fronte 1e al retro 1f, e possono quindi essere previste delle pareti intermedie 12a, 12b di connessione a ponte tra la faccia di base 4 e la faccia aggettante 5.
Nel caso in cui la staffa 1 fosse cava, la faccia aggettante 5 potrebbe costituire la faccia esterna di una rispettiva parete aggettante e potrebbero poi essere previste una faccia frontale 1e e una faccia sul retro 1f.
Le pareti intermedie 12a, 12b possono essere ad esempio disposte con giacitura parallele alla direzione fronte 1e - retro 1f od ortogonale a tale direzione o inclinata rispetto a tali direzioni.
Con riferimento specifico all?esempio di realizzazione illustrato in figure, sono previste due pareti di irrigidimento 12a estendentisi in direzione da un fianco 1c all?altro 1d e due pareti di irrigidimento 12b estendentisi in direzione fronte 1e - retro 1f.
Chiaramente, possono essere previste anche altre cavit? di alleggerimento 12c, ad esempio in corrispondenza tra i primi tratti laterali 5d1, 5d2 e la faccia di base 5 e/o tra i secondi spezzoni laterali 5e1, 5e2 e la faccia di base 5. In tal caso, le cavit? di alleggerimento 12c possono essere ad esempio aperte verso il fronte o verso il retro della staffa 1.
In accordo con la presente invenzione ? fornita anche un?unit? 3 di copertura o rivestimento di pareti di edifici, ad esempio di un tetto o di una parete verticale.
L?unit? 3 comprende una pluralit? di staffe o clip 1 secondo la presente invenzione come pure una pluralit? di lastre o lamiere 2a, 2b.
Coppie di lamiere 2a, 2b adiacenti sono vincolate in corrispondenza di una staffa 1 o di una pluralit? di staffe 1 allineate, con l?estremit? 2c di una prima lamiera 2a di una coppia essendo vincolata, ad esempio alloggiata, volendo a scatto entro una prima zona di connessione CZ1 di una prima staffa 1 o di ciascuna staffa e l?estremit? 2d di una seconda lamiera 2b di una coppia essendo vincolata, ad esempio alloggiata, volendo a scatto entro una seconda zona di connessione CZ2 della prima staffa o di ciascuna staffa.
Chiaramente, coppie di lamiere adiacenti 2a, 2b presentano rispettive estremit? 2c, 2d sovrapposte.
Pi? in particolare, due lastre o lamiere 2a, 2b adiacenti comprendono rispettive estremit? sovrapposte o giuntate 2c, 2d, le quali lamiere o lastra 2a, 2b sono fissabili alla superficie del tetto o ad una parete da rivestire o coprire mediante una o una pluralit? di staffe 1.
A tal proposito, la copertura o il rivestimento del tetto o parete comprende normalmente una pluralit? di lastre e quindi una pluralit? di bordi o estremit? sovrapposte o giuntate 2c, 2d di lastre o lamiere adiacenti 2a, 2b, le quali risulteranno disposte allineate in file e distanziate ad intervalli regolari.
Il numero delle file di bordi o estremit? giuntate 2c, 2d necessarie per realizzare una copertura o rivestimento di un determinato tetto o superficie dipende ovviamente dalle dimensioni del tetto o della parete e dalle sue particolari caratteristiche.
Le estremit? giuntate 2c, 2d comprendono una prima estremit? o un primo bordo laterale 2c di una prima lastra 2a ed una seconda estremit? o un secondo bordo laterale 2d di un?altra o seconda lastra 2b adiacente e successivo alla prima.
Preferibilmente, la prima lastra 2a e la seconda lastra 2b sono accoppiabili, con il rispettivo primo bordo laterale 2c ed il secondo bordo laterale 2d ad una o pi? staffe di supporto 1 in modo da realizzare una superficie continua.
Pi? in particolare, l?unit? di copertura o rivestimento 3 comprende normalmente una pluralit? di staffe 1 disposte allineate in file e distanziate ad intervalli regolari, ciascuna fila di staffe essendo preposta a supportare bordi di rispettive coppie di lastre o lamiere 2a, 2b.
Il numero delle file di staffe 1 necessarie per realizzare una copertura o rivestimento di un determinato tetto dipende ovviamente dalle dimensioni del tetto stesso e dalle sue particolari caratteristiche.
La lastra 2a, 2b oppure le estremit? o bordi laterali 2c, 2d accoppiati o sovrapposti di lastre 2a, 2b adiacenti definiscono di preferenza costolature o nervature 13 con svolgimento longitudinale o parallelo alla direzione fronte 1eretro 1f delle staffe 1 e quindi dell?unit? 3.
Peraltro, le lastre 2a, 2b potrebbero essere tutte uguali e presentare ciascuna una prima estremit? 2c preposta ad impegnare o sovrapporsi ad una seconda estremit? 2d di una prima lastra adiacente e (presentare) un?altra estremit? 2d configurata come la seconda estremit? 2d di una prima lastra adiacente impegnata dalla propria prima estremit? 2c e preposta ad essere sovrapposta da una prima estremit? 2c di una seconda lastra adiacente.
Per definire la configurazione di tali costolature 13, si considerer? quale prima direzione x-x, la direzione di sviluppo longitudinale della lastra 2a, 2b o dei bordi laterali 2c, 2d accoppiati o sovrapposti di due lastre 2a, 2b, quale seconda direzione y-y, che ? ortogonale alla prima direzione, la direzione da un lato all?altro della costolatura 13 e come terza direzione z-z la direzione ortogonale alla prima x-x e alla seconda y-y direzione e che va dalla sommit? della costolatura 13 verso la base della stessa connessa alle restanti parti dei pannelli 2a, 2b.
Ebbene, una costolatura 13 presenta fronte o sezione trasversale presa lungo un piano ortogonale alla prima direzione x-x e in cui giacciono la seconda y-y e la terza z-z direzione, costante lungo tutto lo sviluppo longitudinale delle lastre 2a, 2b o lungo la prima direzione x-x.
Il fronte o la sezione trasversale della superficie esterna di una costolatura 13, vale a dire la superficie rivolta lontano dalla parete da rivestire, a partire dalla mezzeria e verso ciascun lato presenta una porzione di sommit? 14, dalla quale si diparte verso la base una prima parte 15, 16, volendo leggermente curva o sostanzialmente piana, ad esempio leggermente inclinata rispetto ad un piano in cui giacciono la prima x-x e la terza z-z direzione.
In uso, la terza direzione z-z corrisponde alla direzione dalla sommit? 1a al fondo 1b di una staffa 1, la seconda direzione y-y corrisponde alla direzione da un fianco 1c all?altro 1d di una staffa 1, mentre la prima direzione x-x corrisponde alla direzione dal fronte 1e al retro 1f di una staffa 1.
Peraltro, la porzione di sommit? 14 potrebbe essere curva con concavit? rivolta verso la base, oppure presentare due parti curve 14a, 14b con concavit? rivolta verso la base delimitanti tra di essi una parte in recesso 14c.
La prima parte 15, 16 pu? terminare con uno spallamento interno o definente un incavo 17, 18.
A partire dal tratto definente un incavo 17, 18, pu? dipartirsi una seconda parte 19, 20, ad esempio leggermente curva o a spezzoni inclinati con inclinazione complessiva rispetto ad un piano in cui giacciono la prima x-x e la terza y-y direzione, maggiore rispetto alla prima parte 15, 16.
Continuando in direzione di allontanamento rispetto alla mezzeria, la costolatura 13 pu? presentare, sia da un lato che dall?altro, una parte arcuata 21, 22 definente con la seconda parte 19, 20 una zona incavata 23, 24.
Chiaramente, la costolatura 13 potrebbe anche non essere simmetrica rispetto ad un piano passante per la prima x-x e per la terza y-y direzione.
Come si noter?, le conformazioni rispettivamente della porzione terminale dei bordi laterali 2c, 2d potrebbero essere tali da fornire una accurata sovrapposizione tra le parti, che garantisce una superficie continua di copertura in modo da evitare la penetrazione di acqua o corpi estranei.
Come gi? accennato, una copertura o rivestimento secondo la presente invenzione pu? essere costituita da una pluralit? di prime lastre 2a e seconde lastre 2b, di lunghezza prefissata, accoppiate in corrispondenza delle rispettive estremit? 2c, 2d a staffe 1 posizionate in una o pi? file e tra loro regolarmente intervallate, per ottenere una superficie continua.
A tal riguardo, parte di un?estremit? 2c di una prima lastra 2a pu? essere parzialmente alloggiata e vincolata, ad esempio a scatto o per inserimento forzato in una prima zona di connessione CZ1 di una staffa 1 o di una pluralit? di staffe allineate e parte di un?estremit? 2d di una seconda lastra 2b adiacente e vincolata all?estremit? 2c della prima lastra 2a ? alloggiata e vincolata, ad esempio a scatto o per inserimento forzato in una zona di connessione CZ2 della staffa 1 o di una pluralit? di staffe allineate.
In merito a tale aspetto, con riferimento all?esempio di realizzazione non limitativo illustrato in figure, la porzione di sommit? 14 avvolge, di fatto, i tratti mediani o ad uncino 5a e quest?ultimi si impegnano negli spallamenti interni o incavi 17, 18 delle prime parti 15, 16.
La seconda parte 19, 20 invece ? rasente e, volendo a contatto direttamente con i primi tratti 5b di avvicinamento, mentre le parti arcuate 21, 22 avvolgono, i secondi tratti curvi o ad U 5d e i secondi tratti 5e di avvicinamento con le zone incavate 23, 24 alloggiate nelle seconde concavit? C2.
Pertanto, la copertura o rivestimento comprende, in una forma di realizzazione preferita, una pluralit? di staffe 1 disposte in fila e tra loro equidistanziate, ed una pluralit? di prime e seconde lastre 2a, 2b accoppiate alle staffe 1 in modo alternato.
Naturalmente, le dimensioni delle lastre 2a, 2b ed il loro numero pu? essere qualsiasi in relazione alle specifiche esigenze di applicazione.
Per il montaggio di un?unit? 3 secondo la presente invenzione, si realizzano invece delle staffe 1, delle lastre o lamiere 2a, 2b e, volendo dei listelli 25.
Successivamente si vincolano le staffe 1 alla sottostruttura, volendo sui listelli 25 a loro volta vincolati, volendo mediante viti o bulloni, alla sottostruttura.
Per vincolare le staffe 1 alla sottostruttura o ai listelli 25, si inseriscono delle viti o bulloni nei fori H raggiungendo cos? i listelli 25 o la sottostruttura.
Infine, si dispongono le lastre o lamiere 2a e si innestano o vincolano le rispettive estremit? 2c, 2d nelle zone di connessione CZ1, CZ2 e anche tra di loro.
In merito a quanto sopra, dal momento che la distanza di almeno una porzione di un tratto 5d, 5e dei tratti della faccia aggettante 5 rispetto alla faccia di base 4 o meglio del rispettivo piano di appoggio, varia in direzione dal fronte 1e al retro 1f della staffa, si ottiene un supporto per una sovrastante lastra 2a, 2b che non ? costante per tutta l?estensione dal fronte 1e al retro 1f di tale tratto.
In funzione di ci?, una sovrastante lamiera 2a, 2b, non poggia in maniera uniforme in corrispondenza del tratto 2d e/o 2e e ci? garantisce la riduzione o limitazione rispetto ad una staffa tradizionale, dei segni o macchie che la staffa determina sulle lamiere in particolare dopo un contatto prolungato con esse.
Con riferimento ad esempio all?esempio di realizzazione non limitativo dell?invenzione secondo cui le estremit? esterne di ciascuno spezzone 5d1, 5d2, 5e1, 5e2 sono ad un livello differente e, in uso, inferiore, rispetto alle rispettive estremit? interne, una sovrastante lamiera, in uso, pogger? solo in corrispondenza di una porzione, quali le estremit? interne di tali spezzoni 5d1, 5d2, 5e1, 5e2 e non sull?intera superficie o estensione fronte 1e-retro 1f degli stessi.
Si comprender? quindi come le eventuali macchie o segni determinate dalla staffa su una sovrastante lamiera sarebbero inferiori, ci? comportando un evidente miglioramento rispetto allo stato della tecnica anteriore.
Modifiche e varianti dell?invenzione sono possibili entro l?ambito di protezione definito dalle rivendicazioni.

Claims (18)

RIVENDICAZIONI
1. Staffa o clip di connessione di lastre o lamiere (2a, 2b) di un?unit? di copertura o rivestimento (3) per tetti o pareti di edifici ad una sottostruttura, comprendente una faccia di base (4) preposta ad essere poggiata su una sottostruttura, come pure una faccia aggettante (5) delimitante almeno una zona di connessione (CZ1, CZ2) per il vincolo di almeno una lastra o lamiera (2a, 2b) di un?unit? di copertura o rivestimento (3), in cui detta faccia aggettante (5) comprende in corrispondenza di detta almeno zona di connessione (CZ1, CZ2) una pluralit? di tratti adiacenti e successivi (5a-5e) curvi e/o piani tra loro inclinati o comunque non allineati, i quali tratti (5a-5e) sono preposti a venire in contatto con una lastra o una lamiera (2a, 2b),
detta staffa presentando
- una sommit? (1a) che ?, in uso, la parte distante da una sottostruttura e prossimale a lastre o lamiere (2a, 2b),
- un fondo (1b), che ?, in uso, la parte a ridosso o a contatto con una sottostruttura,
- fianchi o lati (1c, 1d) che collegano sommit? (1a) e fondo (1b), e
- un fronte (1e) e un retro (1f), vale a dire le due facce o superfici sostanzialmente ortogonali alle altre facce o superfici della staffa ed, in uso, ortogonali allo sviluppo longitudinale di sovrastanti estremit? o bordi (2c, 2d) sovrapposte di lastre o lamiere (2a, 2b),
in cui la distanza di almeno una porzione (5d5, 5e1, 5e1) di almeno un tratto (5d, 5e) di detti tratti della faccia aggettante (5) rispetto a detta faccia di base (4) varia in direzione dal fronte (1e) al retro (1f) della staffa.
2. Staffa secondo la rivendicazione 1, in cui detta almeno una porzione (5d5, 5e1, 5e1) di detto almeno un tratto (5d, 5e) nel passaggio dal fronte (1e) al retro (1f) presenta sviluppo inclinato od ondulato o con pi? spezzoni uno inclinato rispetto agli altri.
3. Staffa secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto almeno un tratto (5d, 5e) presenta almeno due primi spezzoni (5d1, 5d2, 5e1, 5e2) definenti almeno un?apertura (8, 9) tra di essi.
4. Staffa secondo la rivendicazione 3, in cui detti spezzoni (5d1, 5d2, 5e1, 5e2) non sono allineati, ma nel passaggio dal fronte (1e) al retro (1f) presentano sviluppo inclinato uno rispetto agli altri.
5. Staffa secondo la rivendicazione 4, in cui ciascuno di detti spezzoni (5d1, 5d2, 5e1, 5e2) presenta distanza rispetto a detta faccia di base (4) che aumenta dall?esterno verso l?interno della staffa.
6. Staffa secondo la rivendicazione 5, in cui detto almeno un tratto (5d, 5e) nel passaggio dal fronte (1e) al retro (1f) presenta un primo spezzone (5d1, 5e1) a distanza via via crescente rispetto a detta faccia di base (4), detta apertura (8, 9) e quindi un secondo spezzone (5d2, 5e2) a distanza via via decrescente rispetto a detta faccia di base (4).
7. Staffa secondo la rivendicazione 6, in cui la distanza di ciascuno spezzone (5d1, 5d2, 5e1, 5e2) rispetto alla faccia di base (4) aumenta tra 1 e 10 mm nel passaggio dall?esterno verso l?interno della staffa.
8. Staffa o clip secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, in cui detta faccia aggettante (5) delimita almeno due zone di connessione (CZ1, CZ2) ciascuna per il vincolo di una rispettiva lastra o lamiera (2a, 2b) di un?unit? di copertura (3) e in cui entrambe dette zone di connessione (CZ1, CZ2) includono una pluralit? di tratti adiacenti e successivi (5a-5e) curvi e/o piani tra loro inclinati o comunque non allineati, i quali tratti (5a-5e) sono preposti a venire in contatto con una lastra o una lamiera (2a, 2b), in cui, in corrispondenza di ciascuna zona di connessione (CZ1, CZ2), la distanza di almeno una porzione di detti tratti della faccia aggettante (5) rispetto a detta faccia di base (4) varia in direzione dal fronte (1e) al retro (1f) della staffa.
9. Staffa o clip secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, in cui detta faccia aggettante (5) a partire da un piano o linea di mezzeria (m-m) o da una zona intermedia tra i due fianchi (1c, 1d) e verso un rispettivo primo (1c) o secondo (1d) fianco presenta un secondo tratto curvo o ad U (5d) definente una terza concavit? (C3) rivolta verso il rispettivo primo (1c) o secondo (1d) fianco, in cui la distanza di una porzione (5d5) di detto secondo tratto curvo o ad U (5d) rispetto a detta faccia di base (4) varia in direzione dal fronte (1e) al retro (1f) della staffa.
10. Staffa secondo la rivendicazione 9, in cui detto secondo tratto curvo (5d) ? configurato a U con tre segmenti consecutivi e tra loro inclinati, vale a dire un primo segmento (5d3) con larghezza pari all?estensione fronte (1d)-retro (1e) della staffa (1) e che si diparte da un rispettivo primo tratto curvo o ad U (5c), quindi un secondo segmento (5d4) ortogonale o inclinato rispetto al primo segmento (5d3) e comprendente due spezzoni (5d1, 5d2) tra loro definenti una prima apertura (8) e quindi un terzo segmento (5d5) ortogonale o inclinato rispetto al secondo segmento (5d4), il quale terzo segmento (5d5) definisce una parte di una seconda apertura (9), detto terzo segmento (5d5) costituendo la porzione di detto tratto (5d, 5e) la cui distanza rispetto a detta faccia di base (4) varia in direzione dal fronte (1e) al retro (1f) della staffa.
11. Staffa o clip secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, in cui detta faccia aggettante (5) a partire da un piano o linea di mezzeria (m-m) o da una zona intermedia tra i due fianchi (1c, 1d) e verso un rispettivo primo (1c) o secondo (1d) fianco presenta un secondo tratto (5e) di avvicinamento alla faccia di base (4) inclinato rispetto alla direzione da un fianco (1c) all?altro (1d) e dritto o leggermente curvo, il quale secondo tratto (5e) sfocia o termina in corrispondenza del rispettivo primo (1c) o secondo (1d) fianco della staffa, in cui la distanza di una porzione di detto secondo tratto (5e) di avvicinamento rispetto a detta faccia di base (4) varia in direzione dal fronte (1e) al retro (1f) della staffa.
12. Staffa o clip secondo la rivendicazione 9 o 10 o 11, in cui detta faccia aggettante (5) a partire da un piano o linea di mezzeria (m-m) o da una zona intermedia tra i due fianchi (1c, 1d) e verso un primo fianco (1c) presenta un tratto mediano o ad uncino (5a) delimitante una prima concavit? (C1) rivolta verso tale primo fianco (1c), un primo tratto (5b) di avvicinamento alla faccia di base (4), il quale primo tratto (5b) ? inclinato rispetto alla direzione da un fianco (1c) all?altro (1d) ed ? dritto o leggermente curvo, un primo tratto curvo o ad U (5c) definente una seconda concavit? (C2) rivolta verso il rispettivo tratto ad uncino (5a) e lontano dal primo fianco (1c), un secondo tratto curvo o ad U (5d) definente una terza concavit? (C3) rivolta lontano dal tratto ad uncino (5a) e verso il primo fianco (1c) e un secondo tratto (5e) di avvicinamento alla faccia di base (4), anch?esso inclinato rispetto alla direzione da un fianco (1c) all?altro (1d) e dritto o leggermente curvo, il quale secondo tratto (5e) sfocia o termina in corrispondenza del primo fianco (1c) della staffa.
13. Staffa o clip secondo la rivendicazione 12, in cui detta faccia aggettante (5) a partire dal piano di mezzeria e verso il secondo fianco (1d) presenta un tratto mediano o ad uncino (5a) delimitante una prima concavit? (C1) rivolta verso tale secondo fianco (1d) e lontano dall?altro tratto mediano o ad uncino (5a), un primo tratto (5b) di avvicinamento alla faccia di base (4), il quale primo tratto (5b) ? inclinato rispetto alla direzione da un fianco (1c) all?altro (1d) e dritto o leggermente curvo, un primo tratto curvo o ad U (5c) definente una seconda concavit? (C2) rivolta verso il rispettivo tratto ad uncino (5a) e lontano dal secondo fianco (1d), un secondo tratto curvo o ad U (5d) definente una terza concavit? (C3) rivolta lontano dal tratto mediano o ad uncino (5a) e verso il secondo fianco e un secondo tratto (5e) di avvicinamento alla faccia di base (4), anch?esso inclinato rispetto alla direzione da un fianco (1c) all?altro (1d) e dritto o leggermente curvo, il quale secondo tratto (5e) sfocia o termina in corrispondenza del secondo fianco (1d) della staffa, in cui nella zona tra il piano di mezzeria e il secondo fianco (1d) la distanza di almeno uno tra detto secondo tratto curvo o ad U (5d) e detto secondo tratto (5e) di avvicinamento varia in direzione dal fronte (1e) al retro (1f) della staffa.
14. Staffa secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni da 9 a 13, comprendente almeno una parete di irrigidimento (11) in corrispondenza di un secondo tratto curvo (5d) o di un secondo tratto di avvicinamento (5e).
15. Staffa secondo la rivendicazione 14, in cui detta parete di irrigidimento (11) presenta estremit? libera (11a) di connessione a ponte tra spezzoni laterali (5d1, 5d2; 5e1, 5e2) di detto secondo tratto curvo (5d) o di detto secondo tratto di avvicinamento (5e).
16. Staffa secondo le rivendicazioni 10 e 14 o 10 e 15, in cui detta parete di irrigidimento (11) si estende nella zona tra i due primi spezzoni laterali (5d1, 5d2) e da una faccia del primo segmento (5d3) opposta a quella definente una rispettiva terza concavit? (C3), fino allo spigolo tra il secondo segmento (5d4) e il terzo segmento (5d5).
17. Unit? di copertura o rivestimento di pareti di edifici comprendente una pluralit? di staffe o clip secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni come pure una pluralit? di lastre o lamiere, in cui coppie di lamiere (2a, 2b) adiacenti sono vincolate in corrispondenza di una staffa o di una pluralit? di staffe allineate, con l?estremit? (2c) di una prima lamiera (2a) di una coppia essendo vincolata entro detta almeno una zona di connessione (CZ1) di una prima staffa o di ciascuna staffa e l?estremit? (2d) di una seconda lamiera (2b) di una coppia essendo vincolata entro detta almeno una zona di connessione (CZ2) della prima staffa o di ciascuna staffa, in cui le lamiere (2a, 2b) non poggiano in maniera uniforme in corrispondenza di detta almeno una porzione (5d5, 5e1, 5e2) di un tratto (5d, 5e) di detta faccia aggettante (5) con distanza variabile rispetto a detta faccia di base (4) in direzione dal fronte (1e) al retro (1f) della staffa, ci? garantendo la riduzione o limitazione dei segni o macchie che la staffa determina sulle lamiere.
18. Unit? di copertura secondo la rivendicazione 17 comprendente una pluralit? di staffe o clip secondo una qualunque delle rivendicazioni da 3 a 6, in cui le lamiere (2a, 2b) poggiano solo in corrispondenza di una porzione (5d5, 5e1, 5e2) di detti spezzoni (5d1, 5d2, 5e1, 5e2) e non sull?intera estensione fronte (1e)-retro (1f) degli stessi.
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US20080184666A1 (en) * 2005-04-29 2008-08-07 Iscom Spa Roofing Assembly Having High Resistance For Use With Roofs Of Residential And Industrial Buildings
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