ITNA20000048A1 - Procedimento di fabbricazione di profilati curvabili facilmente a mano,che possono essere irrigiditi senza l'ausilio di ulteriore materiale - Google Patents

Procedimento di fabbricazione di profilati curvabili facilmente a mano,che possono essere irrigiditi senza l'ausilio di ulteriore materiale Download PDF

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Description

RIASSUNTO DELLA DESCRIZIONE
Mediante un particolare procedimento innovativo di fabbricazione che prevede la tranciatura di asole su lastre piane, preferibilmente metalliche, e successiva profilatura, si realizzano profili curvabili facilmente a mano ed irrigiditi mediante pinza-punzonatrice o viti di struttura che realizzano il bloccaggio permanentemente del materiale costituente il profilo stesso anche senza l’ausilio di costolature di irrigidimento realizzate con materiale di apporto.
Questa peculiarità rappresenta la parte innovativa dell’ idea di soluzione del trovato, che conferisce ai profilati ottenibili con tale procedimento caratteristiche altrettanto innovative non presenti su nessun altro profilo attualmente in commercio.
L’idea di soluzione del presente brevetto si ritrova sui diversi profili ottenibili, in mode· da offrire una vasta gamma tale da poterli utilizzare sia per le più frequenti richieste sia per soluzioni tecniche particolari.
TITOLO PROCEDIMENTO DI FABBRICAZIONE DI PROFILATI CURVABILI FACILMENTE A MANO, CHE POSSONO ESSERE IRRIGIDITI SENZA L’AUSILIO DI ULTERIORE MATERIALE DI APPORTO E PROFILATI COSI’ OTTENUTI, UTILIZZABILI COME STRUTTURE CURVE PER PARETI, CONTROSOFFITTI E SIMILARI.
, DESCRIZIONE
Negli ultimi anni, nel settore dell’edilizia prefabbricata leggera ed in particolare nelle finiture tecniche d’ interni, si c avuta una notevole crescita nei consumi di strutture metalliche portanti, sulle quali vengono fissate, mediante viti, pannelli di gesso rivestito.
Grazie alla leggerezza di queste strutture ed alla facilità di movimentazione e di montaggio, la tecnologia “a secco” risulta essere l’ideale per le ristrutturazioni e per interventi “scenografici” negli ambienti abitativi e non.
I progettisti possono proporre soluzioni architettoniche, anche curve, in quanto esistono in commercio profili metallici curvabili facilmente a mano che consentono di ottenere manufatti quali archi, pareti curve, controsoffitti curvi e tutti i tipi di volte.
II principio su cui si basano questi profili consiste ncll’aver compattato dei profilati, preventivamente asolati, che presentano delle ripieghe di materiale che svolgono la funzione di “cerniere”, grazie alle quali si ottengono rotazioni reciproche dei segmenti scatolari consentendone la curvabilità a mano di tutto il profilo; per irrigidirlo definitivamente, occorre però avvitarvi sopra una dima o una struttura rigida di costolatura in maniera tale da bloccare gli “snodi”e quindi le rotazioni. Inoltre, l’attuale stato dell’arte, presenta altre tipologie di profili curvabili a mano, basati su intagli ed asolature di snervamento del materiale che necessitano, anch’essi, di dime d’irrigidimento da fissare sul profilo per bloccarlo nella forma voluta.
L’idea di soluzione del presente brevetto per invenzione industriale consiste in un procedimento di fabbricazione di profilati e dei profilati stessi tali da poterli curvare facilmente a mano e di bloccarne la sagomatura ottenuta adoperando una pinzapunzonatrice o viti di struttura o altri idonei sistemi di fissaggio, senza utilizzare dime o costolature rigide che bloccano il profilo curvato nella forma voluta.
Per ottenere questo risultato sono state studiate delle opportune tranciature sul nastro piano di partenza che realizzano asolature a passo, longitudinali e/o trasversali oblique che, unitamente a successive ripiegature a schiaccia e piegature ortogonali, danno luogo ad un profilato con le caratteristiche sopra descritte.
Il nastro piano viene preventivamente tranciato sia con asole longitudinali che con asole trasversali oblique rispetto all’asse centrale, ulteriori tranciature con asporto di materiale possono essere previste anche per ricavare opportuni innesti che consentono l’accoppiamento con profili secondari mediante il loro inserimento a scatto.
La profilatura del nastro tranciato ό fatta in funzione del tipo di tranciatura realizzata in precedenza e del tipo di sezione del profilato che si vuole ottenere. Il procedimento innovativo di fabbricazione dei profilati c concepito in maniera tale da realizzare una contemporaneità di eventi tali da poter far coesistere tre concetti meccanici ed i rispettivi principi trasferendoli ai profilati ottenibili da tale procedimento e che di seguito vengono singolarmente descritti in dettaglio.
Il concetto meccanico alla base della presente invenzione che consente la curvabilità del profilo, utilizza il principio dell’ indebolimento del materiale, mediante asolatura a passo longitudinalmente al profilato, tale da aversi una segmentazione ravvicinata della superfìcie curvata, approssimabile molto ad una linea curva continua.
Il concetto meccanico alla base delia presente invenzione che consente la rotazione reciproca di superfici contrapposte e sovrapposte utilizza il principio della piega a schiaccia che realizza il ribaltamento di 180° di una parte della superfìcie posizionandola contrapposta e sovrapposta alla restante parte di superficie.
Il concetto meccanico alla base dell’invenzione che consente autobloccaggio e il conseguente irrigidimento del profilo utilizza il principio della sovrapposizione di superfici contrapposte in aderenza tra loro vincolandole reciprocamente mediante un opportuno metodo di fissaggio quale la punzonatura o il fissaggio mediante viti di struttura.
Durante l’operazione di curvatura del profilo avviene, contemporaneamente, una rotazione intorno ad un asse perpendicolare al piano della curvatura oltre ad uno scivolamento, l’una sull’altra, delle superimi asolate contrapposte; tali superfici possono essere parzialmente collegate tra loro o completamente disgiunte.
Una volta raggiunta la posizione voluta, si bloccano reciprocamente tali superfici, mediante viti di struttura autoperforanti o adoperando un particolare attrezzo di uso comune, deto “pinza suocera” che, punzonando le superfici, produce un’intrusione del materiale con ribavatura risvoltata, ottenendo cosi il fissaggio tra le superfici ed il bloccaggio della rotazione.
Quest’operazione viene ripetuta lungo tuto il profilo nelle zone indebolite dalle asole.
I tre conceti meccanici sopra descriti coesistono in tutte le tipologie di profili illustrati sulle tavole allegate.
Le applicazioni pratiche sono notevoli: parete curva, arco in parete, perimetrale curvo, volte a bote, velette curve, strutura a T’ curva, strutura ad Ή’ curva, controsoffitti ondulati, perimetrali curvi rivestiti per soffiti metallici, ecc.
I vantaggi che si ottengono sono evidenti c consistono prevalentemente in:
• minor tempo di realizzazione delle strutture curve;
• minori costi di materiale;
• minore spreco di materiale;
• eliminazione delle sagome di irrigidimento dei profili curvati;
• maggiore sicurezza nella tenuta della struttura portante curva sospesa;
• facilità d’integrazione con le attuali tipologie di profili esistenti;
• creazione di un ‘sistema’ completo di profili fimzionanti tutti con lo stesso principio di curvabilità e di autoirrigidimento.
L’idea di soluzione del trovato verrà meglio compresa facendo riferimento alle tavole allegate, ove essa è mostrata anche con esempi applicativi dati a scopo indicativo e non vincolativo.
La l'avola I in fìg.1 mostra un nastro, preferibilmente metallico, sul quale sono state realizzate due file di asole oblique che tagliano i rispettivi bordi laterali del nastro, lunghe circa 1⁄4 della larghezza del nastro; in fig. 2 il nastro è stato ripiegato “a schiaccia” rispetto all’asse centrale; la fig. 3 mostra il profilo con sezione ad ‘L’ ottenuto piegando ortogonalmente in mezzeria il nastro di fìg. 2, in fig. 4 è mostrata la sezione, mentre in fig. 5 il profilo è curvato ed irrigidito mediante viti di struttura, in una conformazione ad ‘S’ per dimostrare le possibilità di curvatura sia ad angolo concavo che convesso.
La Tavola II in fìg. 6 mostra un nastro, preferibilmente metallico, sul quale sono state realizzate delle asolature a passo di forma a ‘Z’, che raggiungono i 2/3 della larghezza del nastro; la fig. 7 mostra il profilo con sezione ad 'L’ ottenuto per doppio ripiegamento del nastro asolato, il primo “a schiaccia” ed il secondo a 90°, entrambi di 1/3 della larghezza del nastro; la fìg. 8 mostra in sezione il profilo ottenuto, mentre le figg. 9 c 10 mostrano il profilo curvato ed irrigidito mediante viti di struttura, sia con curvatura concava che convessa.
La Tavola III in fig. 11 mostra un nastro, preferibilmente metallico, con asole a passo di forma a ‘Z’, posizionate centralmente e che occupano 1⁄2 della larghezza del nastro; in fig. 12 è mostrato il profilo con sezione a ‘T’ ottenuto con un ripiegamento “a schiaccia” rispetto all’asse centrale e due ripiegamenti a 90° contrapposti; la fig. 13 mostra una possibile variante applicativa del profilo a ‘T’ con l’inserimento ad infilo di un profilo piano di rivestimento, la fig. 14 mostra la sezione del profilo di fig. 12, mentre la fig. 15 mostra il profilo di fig. 13 curvato ed irrigidito mediante viti di struttura.
La Tavola IV in fig. 16 mostra un nastro, preferibilmente metallico, con due file parallele di asole a passo di forma a ‘Z’ disposte sui lati esterni del nastro, che lasciano non asolata una parte centrale di nastro pari alla metà della larghezza; in fig. 17 è mostrato il profilo ottenuto per ripiegamento della zona asolata, fino a configurarlo con sezione a ‘U' come mostrato in fig. 18; la fig. 19 illustra una possibile applicazione del profilo utilizzato come guida ad arco, nella quale sono stati inseriti dei montanti di sostegno c di irrigidimento della struttura portante da rivestire; la fig. 20 mostra il particolare descritto in precedenza.
La l'avola V in fig. 21 mostra un profilo ottenuto da un nastro, preferibilmente metallico, previa asolatura e profilatura avente sezione ad ‘omega’, come mostrato in fig. 22, mentre in fig. 23 è illustrato il profilo curvato ed irrigidito mediante viti di struttura, sul quale è stato agganciato ‘a scatto’ un profilo secondario; tale struttura è sospesa mediante gancio di sospensione e molla di regolazione; la fig. 24 mostra una applicazione della struttura sopra descritta per la realizzazione di una volta a botte.
La Tavola VI in fig. 25 mostra una particolare struttura a ‘T’ .curvata ed irrigidita con pinza-punzonatrice, ottenuta applicando ad un normale profilo per struttura a ‘T’ il principio innovativo del presente brevetto; tale struttura è mostrata sia con curvatura concava che convessa, la fig. 26 mostra la sezione della struttura a ‘T’; la fig. 27 mostra un particolare accorgimento di intaglio di materiale concepito per evitare l’accavallamento delle supcrfìci quando il profilo è curvato internamente alla zona asolata; la fig. 28 mostra il profilo di fig. 3 sulla cui parte asolata è stato applicato un particolare nastro estensibile che consente al profilo così composto di essere utilizzato come perimetrale curvo per finiture di controsoffitti metallici, come illustrato in fig. 29.
La Tavola VII, nelle figg. da 30 a 39, riporta alcune delle possibili sezioni di profili ai quali è applicata l’idea di soluzione del presente brevetto.
Con riferimento alle figure il profilo di fig. 3 è essenzialmente ottenuto da un nastro (1), preferibilmente metallico, dopo aver realizzato asole oblique (2) e (2’) a passo, parallele tra loro che tranciano i bordi laterali, e successivamente ripiegato a schiaccia lungo l’asse longitudinale (3) con ulteriore piegata di 90° lungo l’asse (4); in questo modo sul profilo si possono individuare i punti (4’) che rappresentano i centri degli assi di rotazione (4”) giacenti sul piano ortogonale a tali assi, il quale contiene anche le asolature dei bordi contrapposti.
Una volta curvato il profilo secondo la sagomatura desiderata, si bloccano reciprocamente le estremità delle superfìci contrapposte mediante apposite viti di struttura autoperforanti (5); l’operazione di bloccaggio avviene facilmente in quanto si troverà sempre del materiale contrapposto, grazie alle asolature oblique (2) e (2’). Se le asole oblique non sono disgiunte ma collcgate tra loro mediante una terza asola, si ottiene un’asolatura complessiva a forma di Z sulla quale si individuano le asole (6) e (6”) parallele tra loro e l’asola (6’) di giunzione, posizionata longitudinalmente sul nastro ( 1') lungo l’asse di piegatura a schiaccia (7’); piegando di 90° lungo l’asse (7) si ottiene il profilo ad ‘L’ mostrato in fig. 7.
Anche per questo profilo la curvatura avviene perchè si realizza la coesistenza dei principi meccanici esplicitati in precedenza, così come l irrigidimento cd il bloccaggio reciproco delle facce contrapposte mediante viti di struttura (5); in questo caso il profilo risulta essere ancora più irrigidito rispetto al profilo illustrato in fig. S in quanto le superfici contrapposte sono parzialmente collegate tra loro grazie alle dorsali (7”) che impediscono lo slittamento delle facce in quelle zone del profilo.
Se si effettua Fasciatura a ‘Z’ centralmente ad un nastro (1”) sul quale sono lasciate non tranciate le estremità laterali, ripiegando a schiaccia il nastro lungo l’asse (8) e piegando con un angolo di 90° le due estremità in maniera divergente, si ottiene il profilo illustrato in fig. 12, sul quale è possibile inserire ad infilo un profilo (9) di rivestimento come illustrato in fig. 15; tale struttura trova applicazioni pratiche nella realizzazione di controsoffitti metallici curvi.
Se si effettua l'asolatura a ‘Z’ su entrambe i lati di un nastro (1''') , lasciando la parte centrale non tranciata e si effettuano ripiegature a schiaccia lungo gli assi longitudinali (10) e (10”) risvoltando il materiale sulla stessa faccia del nastro, con successive piegature a 90° lungo gli assi (10’) e (10”’) si ottiene il profilo illustrato in fig. 17 che si curva e si irrigidisce mediante viti di struttura (5) o punzonature (11): entrambi i sistemi di bloccaggio sono validi, così come sono applicabili altri sistemi che realizzano lo stesso scopo finale.
Il profilo sopra descritto con sezione ad ‘U’ è mostrato, in una possibile applicazione, in fig. 19, inserito in una struttura portante per la realizzazione di un arco in una parete, mentre la figura 20 mostra la guida ad ‘U’, curvata ed irrigidita, nella quale sono stati inseriti dei profili-montanti (12).
Se si effettua l’asolatura a ‘Z’ congiuntamente ad altre particolari asolatine (13) e (14) i cui scopi sono di consentire una facile ed efficace sospensione (16) e (17) e l’inserimento a scatto di profili secondari (15), si ottiene il profilo illustrato in fig, 23, mentre in fig. 24 è mostrata una possibile applicazione sia del profilo appena descrito ed utilizzato come traversina a scatto curva (18) che del profilo perimetrale curvo (18’) anch’esso già descritto ed illustrato in fig. 9.
Se si effettua l’asolatura a ‘Z’ su un normale profilo per struttura a T’, struttura comunemente utilizzata per la realizzazione di moduli per pannellature di controsoffitti, si ottiene una interessante ed innovativa soluzione tecnica di struttura a ‘T’ curva, illustrata in fig. 25.
Miglioramenti tecnici, funzionali c prestazionali dei profili possono essere ottenuti intervenendo sugli spessori dei materiali, sulla forma delle asole, sulle tecniche di bloccaggio; ad esempio, in fig. 27, è illustrato un intaglio (19) che favorisce la non sovrapposizione del materiale (20) durante la curvatura “chiusa”, mentre in fig. (28), il profilo del tipo di fig. 3, presenta un rivestimento in pvc elasticizzato (21) e incollato sulle superfìci asolate (23) che consente a tale profilo (24) di poter essere utilizzato come perimetrale curvo di finitura per controsoffittature metalliche, così come mostrato in fig. 29 in un'applicazione intorno ad un pilastro curvo, sul quale il profilo viene fissato lungo la superficie non asolata (22).
In conclusione, si è dimostrato che, pur trattandosi di profili aventi differenti sezioni, essi hanno però in comune lo stesso concetto inventivo che consente loro la facile curvabilità a mano e l autoirrigidimento, senza dover far ricorso ad altro materiale aggiuntivo esterno che conferisce loro il bloccaggio delle zone snervate ed indebolite dalle asolature.
All’idea di soluzione potranno essere apportate variazioni formali e strutturali nell’ambito del medesimo concetto inventivo che resta definito dalle rivendicazioni che seguono.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1- Procedimento per la fabbricazione di profilati curvabili facilmente a mano caratterizzato dal fatto che partendo da un nastro, preferibilmente metallico, prevede la tranciatura di asole di opportuna forma longitudinali e/o trasversali oblique a passo determinato, quindi sono previste una o più piegature a schiaccia per creare comunque una o più costolature longitudinali, sono previste ancora piegature ortogonali rispetto a tali costolature, ponendo a condizione che la piegatura a schiaccia venga realizzata sull’asse delle asolature longitudinali avendo riguardo a che gli assi delle piegature ortogonali passino per le estremità delle asolature trasversali oblique, allo scopo di assicurare la presenza contemporanea sia di superfici contrapposte e sovrapposte sia di asolature oblique di indebolimento contrapposte aventi ciascuna almeno un’estremità che appartiene a quello che sarà centro di rotazione delle superfici divise dalle asole stesse ; la coesistenza di queste condizioni assicura ai profilati così ottenuti di assumere forme curve grazie allo scivolamento relativo delle superfici divise dalle asolature ed il bloccaggio reciproco con il conseguente irrigidimento del profilato secondo la sagomatura voluta. 2- Procedimento come e per lo scopo della precedente rivendicazione caratterizzato dal fatto che il nastro è tranciato con asolature trasversali oblique a passo posizionate parallelamente tra loro sulle fasce laterali lasciando libera la supcrfìcc centrale del nastro tra le due file di asolature, quindi esso è ripiegato a schiaccia lungo l’asse centrale longitudinale e successivamente piegato ortogonalmente lungo l’asse longitudinale passante per un’estremità delle asole trasversali oblique ottenendo un profilo con sezione a ‘L’ (TAV. I) 3- Procedimento come e per lo scopo delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fetto che ciascuna asolatura longitudinale è collcgata alle estremità con asolature trasversali oblique per dar luogo ad un’asolatura complessivamente a ‘Z’ che c posizionata a passo centralmente rispetto alla larghezza del nastro, lasciando libere le due fasce laterali che vengono ripiegate ortogonalmente rispetto alla superficie asolata la quale c piegata a schiaccia lungo l’asse delle asolature longitudinali ottenendo un profilo con sezione a ‘T' (Tav. III). 4- Procedimento come e per lo scopo delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che il nastro c tranciato con l’asolatura a ‘Z’ a passo, di cui la rivendicazione 3. posizionata in modo da lasciare libera una sola superfìcie laterale che viene ripiegata ortogonalmente rispetto alla superficie asolata la quale è piegata a schiaccia lungo l’asse delle asolature longitudinali ottenendo un profilo con sezione a ‘L’ (Tav. II). 5- Procedimento come e per lo scopo delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che il nastro è tranciato con l’asolatura a ‘Z’ a passo posizionata parallelamente su entrambe le fàsce laterali del nastro lasciando libera la superfìcie centrale che separa le due file di asolature laterali le quali vengono ripiegate a schiaccia lungo gli assi delle asolature longitudinali, successivamente queste superfici ripiegature vengono piegate ortogonalmente rispetto alla superficie libera piana ottenendo un profilo con sezione a ‘U' (Tav. IV). 6- Procedimento come e per lo scopo delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che il nastro, dopo la tranciatura con le asolature a ’Z’ a passo e successive ripiegature, presenta libere sia una superfìcie laterale che la superficie tra le due file di asolature a ‘Z’, ottenendo un profilo con sezione a ‘F’ (fig.36). 7- Procedimento come c per lo scopo delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che il nastro, dopo la tranciatura con le asolature a ‘Z’ a passo e successive ripiegature, presenta libere sia le due superfici laterali che la superficie centrale tra le due file di asolature a ‘Z’, ottenendo un profilo con sezione composta a ‘doppia T’ (fig. 37) 8- Procedimento come e per lo scopo delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che la presenza di superfici contrapposte e sovrapposte rende possibile il loro bloccaggio c quindi l’irrigidimento dell’intero profilo secondo la sagomatura desiderata mediante semplice punzonatura delle predette superfici o mediante il loro fissaggio con viti di struttura o altri sistemi simili. 9- Profilati ottenuti secondo il procedimento precedentemente descritto e rivendicato, parte dei quali illustrati in sezione sulla Tav. VII. 10- Profilati ottenuti secondo il procedimento precedentemente descritto e rivendicato caratterizzati dal fatto che la forma delle asole può essere opportunamente realizzata allo scopo di migliorare le prestazioni di curvabilità e di irrigidimento della struttura desiderata, (fig. 27) 11- Profilati ottenuti secondo quanto previsto dalle rivendicazioni precedenti caratterizzati dal fatto che, con riferimento alla configurazione di cui alla rivendicazione 3, prevedono una opportuna sagomatura delle fasce laterali longitudinali libere per consentire l’innesto a scatto di idonei profili secondari allo scopo di realizzare strutture curve complesse (Tav. V). 12- Profilati ottenuti secondo quanto previsto dalle rivendicazioni precedenti caratterizzati dal fatto che, con riferimento alla configurazione di cui alla rivendicazione 3, prevedono sia l’applicazione di una fascia di materiale di collegamento delle fasce longitudinali non asolate sia di ulteriori ed opportune asole a passo tra le zone di superfìcie asolata per consentire l’innesto di profili secondari similari allo scopo di realizzare struture curve modulari (fig. 25). 13- Profilati otenuti secondo quanto previsto dalle rivendicazioni precedenti caratterizzati dal fatto che, con riferimento alla configurazione di cui alla rivendicazione 2, prevedono sulle superfici asolate l’applicazione di una pellicola adesiva di materiale plastico estensibile al fine di realizzare finiture perimetrali curve ottenendo il bloccaggio della sagomatura senza viti né punzonatura (figg. 28 e 29),
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