ITNA20070013A1 - Sistema per la realizzazione di controsoffittature che, avvalendosi di un giunto ed altri vari accessori, rende anche possibile il recupero in sito delle strutture e dei pannelli dei tradizionali controsoffitti preesistenti costruiti con struttura a - Google Patents

Sistema per la realizzazione di controsoffittature che, avvalendosi di un giunto ed altri vari accessori, rende anche possibile il recupero in sito delle strutture e dei pannelli dei tradizionali controsoffitti preesistenti costruiti con struttura a Download PDF

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ITNA20070013A1
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    • E04BUILDING
    • E04BGENERAL BUILDING CONSTRUCTIONS; WALLS, e.g. PARTITIONS; ROOFS; FLOORS; CEILINGS; INSULATION OR OTHER PROTECTION OF BUILDINGS
    • E04B9/00Ceilings; Construction of ceilings, e.g. false ceilings; Ceiling construction with regard to insulation
    • E04B9/22Connection of slabs, panels, sheets or the like to the supporting construction
    • E04B9/24Connection of slabs, panels, sheets or the like to the supporting construction with the slabs, panels, sheets or the like positioned on the upperside of, or held against the underside of the horizontal flanges of the supporting construction or accessory means connected thereto
    • E04B9/26Connection of slabs, panels, sheets or the like to the supporting construction with the slabs, panels, sheets or the like positioned on the upperside of, or held against the underside of the horizontal flanges of the supporting construction or accessory means connected thereto by means of snap action of elastically deformable elements held against the underside of the supporting construction

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Description

Brevetto per invenzione industriale dal titolo:
SISTEMA PER LA REALIZZAZIONE DI CONTROSOFFITTATURE CHE, AVVALENDOSI DI UN GIUNTO ED ALTRI VARI ACCESSORI, RENDE ANCHE POSSIBILE IL RECUPERO IN SITO DELLE STRUTTURE E DEI PANNELLI DEI TRADIZIONALI CONTROSOFFITTI PREESISTENTI COSTRUITI CON STRUTTURA A RETICOLO DI PROFILATI A "T ROVESCIA" ,
RIASSUNTO DELLA DESCRIZIONE
Il brevetto si riferisce ad una serie di elementi che realizzano un sistema complesso, attraverso l'uso dei quali è possibile montare varie tipologie di controsoffitto utilizzando, come struttura portante, la tradizionale maglia a reticolo costituita da profilati a "T rovescia".
Tale modo di operare consentirà anche di ricontrosoffittare ambienti già precedentemente controsoffittati, cambiandone compieta-mente effetto estetico o funzionale, evitando lo smontaggio e lo smaltimento, in maniera differenziata, dei materiali che li costituivano, recuperandoli integralmente in sito ed in più continuando a sfruttarne le caratteristiche d'isolamento termico ed assorbimento acustico.
Gli elementi del trovato, che consentono il raggiungimento di questi obiettivi, sono:
• Il "Giunto" scatolare;
• Pannelli a tenuta;
• Tozzetti aperti (o nascosti);
• Tozzetti a vista;
• Pannelli cornice;
il sistema è completato da altri elementi già utilizzati tradizionalmente quali:
• I profilati a "T" rovescia;
• La barra o doga;
• I pannelli costituenti la parte di completamento e finitura a vista del soffitto
DESCRIZIONE
Sono note diverse tipologie di controsoffittature e varie tecniche per realizzarle, notevole sviluppo hanno avuto le controsoffittature modulari che possono essere di vario tipo. Tra le tipologie che possono rappresentare l'arte nota, nei confronti del trovato, possiamo elencare principalmente tre tipi:
• CONTROSOFFITTATURE MODULARI COSTITUITE DA PANNELLI A TENUTA STAGNA PER CAMERE BIANCHE
Questo tipo di controsoffitto viene costruito da aziende specializzate che realizzano allestimenti per i settori chimico, farmaceutico ed alimentare, ma viene progettato e costruito artigianalmente di volta in volta con modalità differenti da caso a caso.
<■>CONTROSOFFITTO MODULARE COSTITUITO DA BARRE LINEARI (DOGHE) E PANNELLI, DI VARIA FORMA O MATERIALE, APPOGGIATI SU QUESTE
Questo tipo di controsoffitto è prodotto solitamente da aziende che operano nella produzione di strutture per controsoffitti in fibra e/o metallici. È essenzialmente basato su profilati aperti a base larga con forma ad omega rovescia che vanno sospesi con apposite sospensioni ad ancora e che possono formare un reticolo a maglia quadrata o rettangolare attraverso l'uso dì opportuni accessori che fanno parte del sistema. I modelli prodotti dalle aziende più attente alla qualità riportano anche delle asole per permetterne 1'integrazione con i profilati a T rovescia per ottenere una maggiore versatilità d’uso.
• CONTROSOFFITTO CASSETTONATO·
Questo tipo di controsoffitto è stato tradizionalmente prodotto artigianalmente in legno o in gesso colato in stampo. Negli ultimi anni alcune aziende hanno iniziato a proporre soluzioni di controsoffitti cassettonatì realizzati con pannelli di cartongesso, utilizzando le più svariate tipologie di profilati metallici per cartongesso esistenti in commercio.
Attualmente, nel mondo, sono montati milioni di metri quadrati di controsoffitti aventi , come struttura portante, profilati a "T rovescia" i quali si incastrano fra loro a formare un reticolo con svariate dimensioni di maglia. Questi controsoffitti, realizzati specialmente allo scopo di nascondere l'impiantistica o di protezione al fuoco dei solai, vengono periodicamente rinnovati.
Motivo della loro grande diffusione è da ricercare nelle applicazioni, tra cui:
a. risultano particolarmente semplici e rapidi da montare, per cui può essere montato anche da personale non specializzato;
b . la semplicità di montaggio favorisce la scelta del sistema per grandi superfici e, per sopperire all'enorme richiesta, sono prodotti con processi ad alta produttività e quindi risultano economicamente molto competitivi.
Scopo del presente brevetto è quello di offrire una metodologia che permetta di utilizzare le tradizionali strutture a maglia, realizzate attraverso il mutuo aggancio di profilati a T rovescia, come struttura portante di varie tipologie di controsoffittature proposte in svariate forme e materiali. Operando in tal modo, in caso di necessità di ricontrosoffittare ambienti che erano già dotati di controsoffitto, si potrà ottenere anche il recupero e l'integrale riuso di tutti i materiali che componevano il preesistente controsoffitto in fibra minerale, o similari, direttamente in sito. Ciò, non solo per evitare il problema dello smaltimento dei materiali che componevano i preesistenti controsoffitti, ma anche per evitare i tempi necessari al loro smantellamento ed al montaggio di nuovi materiali acquistati per la nuova realizzazione ex-novo. Infatti, potendo evitare di smontare la struttura a maglie preesistente, si risparmia non solo il costo di smontaggio e smaltimento differenziato dei materiali che costituivano il vecchio controsoffitto, ma anche quello dovuto all'acquisto ed al rimontaggio dei fissaggi, degli elementi per la sospensione e delle strutture portanti e, seppure i pannelli preesistenti possano essere sporchi o danneggiati esteticamente (vedi i pannelli in fibra minerale danneggiati dal percolo di acqua o liquami dovuti a perdite di impianti tecnologici, o dalla polvere o dalla fuliggine} , possono essere riutilizzati integralmente conservando le caratteristiche funzionali d'isolamento termico ed assorbimento acustico.
Gli elementi del trovato, che consentono il raggiungimento di questi obiettivi, sono:
• Il "Giunto", costituito da un elemento scatolare aperto con sezione ad omega sia secondo l'asse longitudinale che trasversale, destinato ad essere posto a cavallo della struttura a "T rovescia per supportare direttamente gli elementi di finitura del controsoffitto (pannelli) oppure altri elementi intermedi che a loro volta supporteranno gli elementi decorativi o di finitura del controsoffitto. Il giunto sarà necessario soprattutto quando gli elementi di finitura del soffitto saranno particolarmente pesanti.
• Il "Tozzetto aperto" , costituito da un elemento scatolare parsile-lepipedo con la faccia superiore intagliata con sagoma atta a ricevere le alette portate dal giunto in modo da accoppiarsi ad esso preferibilmente per rotazione oppure, in alternativa, ad incastro amovibile (clip a scatto) o per slittamento tra due guide ricavate sullo stesso. Tale tozzetto potrà anche essere prodotto in maniera che gli intagli sulla parte superiore possano agganciare direttamente sulle falde della "T rovescia" nel caso che i materiali di finitura da supportare siano sufficientemente leggeri e non richiedano necessariamente l'utilizzo del giunto. • Il "Tozzetto a vista" è costituito da un "tozzetto aperto" il quale sarà ricoperto da una camicia o cuffia decorativa in lamiera verniciata, od altro idoneo materiale, al quale sarà applicato nella parte inferiore, a vista, un elemento decorativo in legno od altro idoneo materiale. Tale tozzetto potrà anche essere prodotto in un singolo elemento in maniera che gli intagli sulla parte superiore possano agganciare direttamente sulle falde della "T rovescia" nel caso che i materiali di finitura da supportare siano sufficientemente leggeri e non richiedano necessariamente l'utilizzo del giunto. • Il "Pannello a tenuta" è un pannello metallico sagomato in maniera che sulla parte superiore, nascosta, del perimetro riporti delle parti piane su cui sono applicate delle guarnizioni elastiche che, nella fase di montaggio del controsoffitto, garantiscano l'aderenza perfetta sulla parte inferiore della struttura a "T rovescia". Tali pannelli saranno fissati al "giunto" attraverso molle elastiche in filo di acciaio armonico.
• Il "Pannello Cornice” è un pannello scatolare, con dimensioni modulari multiple del passo della maglia realizzata con i profilati a "T rovescia", avente la caratteristica dì presentare una sezione trasversale con forma a "C" (con ripiegature verso l'interno) ed una sezione longitudinale con forma ad "omega" (con ripiegature verso l'esterno).
Fin qui abbiamo descritto quelli che sono gli elementi tipici che caratterizzano il trovato, il sistema sarà completo da altri elementi che non fanno parte del trovato, ma sono utilizzati semplicemente a completamento del sistema, e sono:
• I profilati a "T rovescia" con cui viene realizzata la maglia strutturale che supporterà gli altri elementi .
• La "Barra o Doga" che è un elemento con prevalente sviluppo lineare avente la caratteristica di presentarsi con sezione trasversale uguale al "Pannello Cornice", ma non presentando le ripiegature di testata. Tale elemento è prolungabile attraverso un giunto lineare a forma di "U" posto internamente ai due profilati da congiungere.
• Il "Pannello di Completamento" è il pannello di chiusura finale delle controsoffittature realizzate col nostro sistema.
DESCRIZIONE DEL GIUNTO ( tavola I )
Il giunto (fig.l) è un elemento scatolare aperto con sezione trasversale e longitudinale ad omega (fig.l.A), realizzato preferibilmente attraverso stampaggio a freddo od a caldo di idonei materiali.
Tale elemento può essere ricavato (questa è solo una delle tante possibilità di realizzazione e non ne esaurisce gli intenti produttivi) attraverso lo stampaggio a freddo di lamiera: in una prima fase, secondo una forma a croce<(>fig.2) con ali di opportuna lunghezza alle cui terminazioni risultano parti con forma a punta di freccia<(>fig. 2 particolare A). Su tali terminazioni sono presenti tagli (fig.2 part.A elem.Al) ed asole (fig.2 part.A elem.A2) ricavate con lo scopo di accogliere ulteriori accessori adatti al montaggio delle varie tipologie di controsoffitto .
In una seconda fase le terminazioni a freccia vengono ripiegate, tutte nello stesso verso (fig.3), in corrispondenza delle sfinestrature, e successivamente anche le ali della croce verranno a loro volta ripiegate, determinando così la sezione ad omega (fig.lA).
DESCRIZIONE DELL'ACCESSORIO "TOZZETTO APERTO " (Tavole II, III e IV )
L'accessorio "tozzetto aperto" (fig.4) è un elemento scatolare aperto con sezione trasversale e longitudinale ad "U" (fig.4.A) realizzato preferibilmente attraverso stampaggio a freddo od a caldo di idoneo materiale, esso subisce le seguenti lavorazioni:
1. in una prima fase la lamiera subirà una tranciatura secondo una forma a croce con ali corte (fig.5), sulla cui parte centrale saranno ricavate:
• una sfinestratura in forma complessa a poligonale chiusa (fig.5 part.Al), atta ad accogliere ad incastro, per rotazione, le parti terminali a punta di freccia presenti sul giunto;
• una serie di sfinestrature quadrate (fig.5 part.A2), atte ad accogliere le linguette di aggancio presenti sia sulla "Cuffia di copertura" {che è una delle varianti del "Coperchio decorativo" di cui parleremo nel successivo punto) che servirà per trasformare il "Tozzetto aperto" in "Tozzetto a vista", e sia sui pannelli di congiunzione dei tozzetti (che denomineremo "Pannelli Cornice") per il fissaggio degli stessi in fase di montaggio del controsoffitto.
2. in una seconda fase vengono ripiegate le ali costituenti la forma a croce, tutte nello stesso verso, in corrispondenza delle scantonature angolari, determinando così la sezione ad U (fig.4.A).
Tale accessorio potrà essere realizzato con vari materiali, varie tecniche ed in svariate forme tra cui potremmo menzionare (Tav. Ili) la forma allungata (fig 4.B), o la forma parallelepipeda a croce (fìg.4.C).
In alternativa alla rotazione sono previste altre possibilità di fissaggio meccanico al giunto tra esse citiamo, solo a titolo esemplificativo e non esaustivo, anche: l'incastro elastico amovibile (con la clip a scatto ricavata, come nel caso di fig. 4.D, riportata) od ancora lo slittamento tra due guide ricavate sulla parte superiore dell'accessorio (fig. 4.E).
Altra variante che si intende rivendicare è quella in cui si prevede che gli intagli realizzati sulla parte superiore dell'accessorio, durante la prima fase di lavorazione precedentemente descritta, possano accoppiarsi direttamente alle falde della "T rovescia" (fig. 4.F di Tav. IV).
Ciò è possibile prevedendo una diversa forma delle sfinestrature (figg.4.H e 4.1), in forme complesse a poligonali chiuse, con successive imbutiture e ripiegature tali da accogliere, per rotazione (fig.4.F), od a scatto (fig.4.G), le ali laterali del profilato a "T rovescia". Così, sempre a titolo esemplificativo e non esaustivo, possiamo descrivere una delle possibili varianti di sfinestrature, realizzate nella prima fase di lavorazione del "Tozzetto aperto", atte ad accogliere, le ali laterali del profilato strutturale a "T rovescia"(figg. 4.F part.A e 4.G part.A): tali sfinestrature con parti ripiegate e/o imbutite saranno uguali e disposte in maniera simmetrica rispetto alle diagonali ed agli assi del quadrato che rappresenta la faccia superiore dell'accessorio "Tozzetto aperto" in modo tale che le parti ripiegate e/od imbutite, a seguito della rotazione che si effettuerà intorno all'asse passante per il centro dell'accessorio, o la spinta dal basso, durante la fase di montaggio, vadano a sovrapporsi alle falde del profilato a "T rovescia" costituente la struttura portante.
DESCRIZIONE DELL'ACCESSORIO "TOZZETTO A VISTA" (tavole V e VI)
L'accessorio "tozzetto a vista" è un elemento parallelepipedo scatolare chiuso (fig.6) destinato ad essere utilizzato in tutti quei casi in cui nel montaggio del controsoffitto sia previsto il mantenimento in vista di un nodo (vedi ad esempio alcuni tipi di controsoffitti cassettonati) .
Esso sarà realizzato preferibilmente attraverso l'accoppiamento del "Tozzetto aperto", descritto in precedenza (fig.4 Tav.II), con un accessorio "Coperchio decorativo" (fig.8 Tav.vi), ma potrà anche essere realizzato in una variante "monocorpo" che non preveda quindi l'utilizzo del sopracitato "Tozzetto aperto".
Il "Coperchio decorativo", è destinato a mascherare la parte aperta inferiore ed, in alcune versioni, le parti laterali del "Tozzetto aperto", realizzandone la finitura per ottenere l'elemento "Tozzetto a vista" (fig.6). Nel caso in cui il "Coperchio decorativo" ricoprirà anche le parti laterali del "Tozzetto aperto" lo identificheremo col nome "Cuffia".
Il sopraccitato accessorio "Coperchio decorativo" (fig.8 Tav.VI) è un piccolo pannello la cui faccia inferiore potrà presentare molte varianti estetiche piane, come a titolo esemplificativo e non esaustivo, possiamo citare la superficie forata (che nel caso della fig.7A è mostrato con fori quadrati), od in bassorilievo (che nel caso della fig.7B è disegnato con forma piramidale), e può essere ricavata attraverso lo stampaggio a freddo di lamiera verniciata, od altro idoneo materiale, stampaggio a caldo, termoformatura sottovuoto di fogli in materiale plastico, colatura di gesso od altro idoneo materiale o fresatura di legno ecc. secondo le tecniche di lavorazione tipiche dei materiali con cui sarà realizzato.
Nel caso in cui la "Cuffia" (Coperchio decorativo) sarà ricavata attraverso stampaggio di lamiere subirà le seguenti procedure di lavorazione:
1. una prima fase di lavorazione in cui la quadrotta di lamiera od il nastro subiranno tranciature di margine (fig.9 Tav.VI), secondo una forma a croce con ali corte, dei tagli che formeranno le linguette destinate a bloccare la "Cuffia" al "Tozzetto aperto" trasformandolo in "Tozzetto a vista" e tagli terminali a 45°, che ne determineranno i limiti di ripiegatura per la successiva fase e le forature e/o imbutiture sulla superficie che sarà destinata a rimanere in vista;
2. una seconda fase di lavorazione, la piegatura che darà la forma di un parallelepipedo aperto sulla parte superiore che nella successiva fase, quella di accoppiamento con il "Tozzetto aperto" andrà a conformare l'elemento finito.
Nella Tav.VI, fig.9 part.A, sono evidenziate le linguette di aggancio presenti alla "Cuffia" di copertura del "Tozzetto aperto" per il fissaggio intimo delle due componenti nella composizione del "Tozzetto a vista".
Se per l'elemento "Cuffia" non sarà utilizzata una lamiera preverniciata, l'elemento "Tozzetto a vista", così ottenuto, sarà sottoposto ad una ulteriore lavorazione: quella della verniciatura.
Nella sezione (fig.S.A) si possono notare le alette ripiegate (part.A) che determineranno il fissaggio della "Cuffia" al "Tozzetto aperto".
Per la realizzazione di quei controsoffitti che non prevedano la necessità di lasciare a vista anche le parti laterali del "Tozzetto aperto" il "Tozzetto a vista" sarà realizzato inserendo il "Coperchio decorativo" nella parte inferiore aperta del "Tozzetto aperto" (Tav.V, figg. 6 Bis).
Nella sezione fig. 6.C si può notare un "Coperchio decorativo" realizzato in legno fissato nel "Tozzetto aperto" a formare il "Tozzetto a vista.
Se il "Tozzetto a vista" sarà realizzato nella "variante monocorpo", escludendo di conseguenza l'uso dell'accessorio "Tozzetto aperto", presenterà sulla parte superiore gli stessi elementi di aggancio al giunto già previsti per il "Tozzetto aperto".
Ovviamente anche il "Tozzetto a vista", così come già spiegato per il "Tozzetto aperto", potrà essere prodotto nella variante in cui, nel montaggio di controsoffitti realizzati con materiali sufficientemente leggeri, si possa escludere l'utilizzo del "Giunto": in tal caso il "Tozzetto a vista", riporterà sulla faccia superiore gli elementi precedentemente descritti ed illistrati per l'aggancio alle falde dei profilati a "T rovescia" costituenti la struttura del controsoffitto.
DESCRIZIONE DEL PANNELLO PER LA REALIZZAZIONE DEI SOFFITTI A TENUTA ERMETICA (tavole VII, Vili e IX)
Il pannello (fig.10), grazie alla sua forma in sezione (fig.lOA), aderisce perfettamente ai profilati a "T rovescia" creando una chiusura "ermetica" tra l'ambiente controsoffittato ed il volume rimanente sull'estradosso del controsoffitto.
Nella figura 10B è mostrata, con veduta in sezione, la modalità di accoppiamento fra la struttura a T rovescia ed i pannelli a tenuta (come si può notare la guarnizione in idoneo materiale elastico, crea una perfetta aderenza tra la struttura ed i pannelli).
Il pannello, di forma quadrata o rettangolare, può essere ricavato attraverso lo stampaggio a freddo di lamiera od altro idoneo materiale; esso è un elemento con sezione scatolare aperta, riportante, ai quattro angoli, accessori a forma triangolare (fig.ll Tav. Vili).
In una prima fase le quadrotte di lamiera subiranno una tranciatura dei margini, secondo una forma a croce con ali corte e con tagli terminali a 45° (fig.14 Tav.Vili), che ne determineranno i limiti di ripiegatura. Sui quattro lati saranno ricavati dei tagli, determinando delle alette (fig.14 part.A) che serviranno, una volta realizzato il pannello, ad accogliere e bloccare gli accessori di forma triangolare (fig.lS.C Part.A Tav.IX) necessari al fissaggio delle molle al pannello.
In una seconda fase saranno realizzate tre pieghe per lato: la prima in un verso e le altre due nell'altro verso, ottenendo così il profilo finale del pannello (fig.lO.A Tav VII) ed in particolare il margine di aderenza del pannello ai profilati a T rovescia (fig.lOB Tav. VII) che ne costituiranno la struttura portante.
Nella terza fase saranno inseriti gli accessori triangolari completi di molle (fig.lS.A Tav.IX) e dopo averli accostati negli angoli del pannello (fig.lS.B Tav.IX) saranno bloccati ripiegando le alette ricavate sulla parte superiore del pannello (fig. 15 C Part. A Tav . IX) .
Gli accessori a triangolo potranno anch'essi essere ricavati per stampaggio a freddo di lamiere ed avranno un alloggiamento imbutito (bugna, fig.ll part.A Tav.VIII) per 1'incapsulamento di un tondino che bloccherà al pannello le molle a compressione (fig.12 Tav.VIII), realizzate preferibilmente in filo armonico di idonea sezione, che servono per ottenere la trazione dei pannelli e farli aderire ai profilati a T rovescia. Tali molle saranno attraversate dal tondino (fig.13 part.A) ed infilate nell'asola (fig.ll part.B) presente sull'accessorio triangolare ed il tondino rimarrà bloccato sotto la bugna dell'accessorio stesso (fig 13 Tav Vili).
infine (fig.15.D Tav. IX), sulle falde superiori del pannello, verrà applicata una guarnizione d'idoneo materiale elastico che garantisce la chiusura, l'adesione e la tenuta, una volta che i pannelli saranno montati sotto la struttura a "T rovescia".
DESCRIZIONE DEL PANNELLO CORNICE (tavola X)
Il "pannello cornice" (fig.16) è un elemento scatolare aperto ricavato preferibilmente attraverso profilatura e stampaggio di lamiere di acciaio, alluminio od altro idoneo materiale. Tale elemento potrà anche essere prodotto con altri materiali, attraverso varie tecnologie di trasformazione, a caldo od a freddo, quelle più idonee per le lavorazioni dei materiali stessi.
Se sarà ricavato attraverso stampaggio di lamiere subirà:
1. una prima fase di lavorazione in cui la quadrotta di lamiera od il nastro subirà: tranciature di margine (fig.17), secondo una forma a croce con ali corte, dei tagli che formeranno le linguette destinate al bloccaggio di sicurezza del "pannello cornice" al "Tozzetto a vista" (fig.17 part.A) e tagli terminali a 45°, che ne determineranno i limiti di ripiegatura per la successiva fase;
2. una seconda fase di lavorazione, la piegatura che darà la forma di un parallelepipedo aperto sulla parte superiore con ripieghe interne in senso trasversale (vedi sezione 16 A) e ripieghe verso l'esterno in senso longitudinale (vedi sezione 16 B).
DESCRIZIONE DELLA BARRA 0 DOGA
La barra o doga è un elemento profilato a "C" avente sezione trasversale uguale al pannello cornice realizzato preferibilmente attraverso profilatura dì lamiere di acciaio, alluminio od altro idoneo materiale. Sarà agganciato al giunto attraverso l'accessorio "Tozzetto aperto" realizzato in una delle tante possibili varianti precedentemente citate.
La barra potrà essere anche prodotta in altri vari materiali, attraverso le tecnologie di trasformazione, a caldo od a freddo, più idonee per le lavorazioni dei materiali stessi.
DESCRIZIONE DEL PANNELLO AD APPOGGIO
Il "pannello ad appoggio" è l'elemento di chiusura finale del controsoffitto, potrà essere realizzato per stampaggio a freddo di lamiera, in gesso colato in stampo, in cartongesso, in materie plastiche termoformate sottovuoto ecc.
Secondo quanto descritto ed illustrato si possono realizzare diverse metodologie di montaggio del controsoffitto utilizzando gli elementi che sono alla base del sistema.
A titolo di esempio indicativo e non vincolativo, vengono descritti alcuni di questi montaggi.
METODOLOGIA DI MONTAGGIO DI UN CONTROSOFFITTO A BARRE LINEARI PANNELLI SU STRUTTURA A " T ROVESCIA (tavole XI e XII)
Il giunto (1) sarà inserito dall'alto (fig.18), preferibilmente nell'incrocio di aggancio tra i profilati a T rovescia (2) (fig.18) costituenti la struttura primaria e secondaria (fig.19), e sarà pronto per accogliere un ulteriore accessorio "Tozzetto aperto" (3) (fig.20), aperto inferiormente, che sarà fissato meccanicamente al giunto, senza viti, semplicemente attra-verso rotazione (fig.2l e 22) o incastro elastico amovibile (clip a scatto) od ancora per slittamento nelle sedi ricavate sullo stesso e rimarrà occultato dalle barre lineari (4) (fig.23) che saranno successivamente inserite infilandole o scattandole (fig.24) a cavallo di quest'ultimo; tali barre lineari potranno essere prolungate (fig.25) attraverso un giunto lineare (5) (fig.25) che rimarrà nascosto al loro interno ed hanno la funzione di supportare i pannelli (6) (fig.26), di varie geometrie anche non piane, che verranno semplicemente appoggiati su di esse (fig.26) ottenendo l'effetto finale (fig.27).
METODOLOGIA DI MONTAGGIO DI UN CONTROSOFFITTO CASSETTONATO
(tavole XIII e XIV)
Il giunto (1) sarà inserito dall'alto (figg.28 e 29) e sarà pronto per accogliere un "Tozzetto a vista" (7) (fig.30), decorativo o non, che verrà fissato al giunto, senza viti, ma semplicemente attraverso rotazione (fig.31) o slittamento nelle sedi opportunamente ricavate sullo stesso. Sui tozzetti, fissati sotto l'incrocio tra i profilati a T rovescia (2), costituenti la struttura primaria e secondaria, saranno fissati dei pannelli rettangolari, i pannelli cornice (8), inserendoli per slittamento tra il "Tozzetto a vista" (7) ed il profilato a T rovescia (2) (fig.33) ottenendo così una riquadratura larga (fig.34) pronta ad accogliere i pannelli di tamponamento (9) (fig.35). Tali pannelli potranno essere ulteriormente fissati attraverso ripiegamento di linguette presenti sul bordo del pannello in apposite sfinestrature ricavate sulla parte superiore del tozzetto. Infine, negli spazi vuoti rimanenti, saranno montati, in appoggio, altri pannelli ottenibili in vari materiali ed in svariate forme ottenendo l'effetto finale (fig.36).
METODOLOGIA DI MONTAGGIO DEL CONTROSOFFITTO A TENUTA ERMETICA (tavola XV)
Il giunto (1) sarà inserito dall'alto (fig.37), preferibilmente nell'incrocio tra i profilati a T rovescia (2) costituenti la struttura primaria e secondaria, e sarà pronto per accogliere le molle di aggancio (lo) dei pannelli (11) (fig.38), metallici (o di altro idoneo materiale) che, grazie ad una parte piana su cui è posta una guarnizione (12) a tenuta, ed alla tensione delle sopraccitate molle (fig.39), aderiranno perfettamente sotto la falda piana della T rovescia (2) ottenendo così una chiusura ermetica (figg.40 e 41).
Innumerevoli sono i vantaggi ottenibili attraverso l'utilizzo del sistema che si propone.
I più importanti sono;
• Realizzazione di controsoffitti con effetti estetici e materiali variabili utilizzando come struttura portante i profilati a T rovescia che, per la loro semplicità di montaggio ed economicità, sono i preferiti dagli installatori di controsoffitti e da altre categorie di artigiani.
• Rivendite di materiali per finiture edili, grazie a questa innovazione, possono ridurre le tipologie di profilati strutturali da stoccare in magazzino potendo coprire, con una sola tipologia di profilati strutturali, una maggior gamma di tipologie di controsoffitto.
• Possibilità di montare in tempi differenti la parte strutturale e la parte in vista, dilazionando le due fasi, lasciando così possibilità di intervento agli impiantisti senza arrecare danni (come spesso accade in cantiere) alle parti del controsoffitto che rimarranno in vista.
• Unificando l'utilizzo dei profilati strutturali si possono chiudere più rapidamente i cantieri potendo già consegnare gli elementi costituenti l'orditura portante nel frattempo che ci si approvvigiona degli elementi di finitura personalizzata del controsoffitto richiesto.
• Utilizzando questa metodologia si ottiene una maggiore possibilità di personalizzazione dei controsoffitti rispetto alla offerta attuale.
• Si possono recuperare direttamente in cantiere i vecchi controsoffitti in fibra, o similari, anche se i pannelli sono sporchi o danneggiati.
• Si evitano i tempi ed i costi necessari allo smantellamento del vecchio controsoffitto.
• Recuperando integralmente i materiali che componevano il vecchio controsoffitto, si evita di doverli selezionare e di trasportare a discarica (si consideri che tali materiali sono di varia origine e perciò sono soggetti ad essere smaltiti in luoghi differenti ed inoltre, specialmente quando si è in presenza di controsoffitti molto vecchi, alcuni di tali materiali richiedono di essere trattati come rifiuti speciali).
• In caso di sostituzione del controsoffitto preesistente non occorrerà acquistare ed installare nuovamente tutte le componenti necessarie alla sospensione del controsoffitto, non saranno necessari ulteriori elementi portanti e non si dovrà procedere all'acquisto di materiali isolanti se non nel caso in cui siano richieste prestazioni termiche od acustiche maggiorate rispetto a quelle del controsoffitto preesistente. In ogni caso tutti i pannelli recuperati potranno essere riutilizzati integrandoli con i nuovi, ottenendo così un notevole risparmio sulla realizzazione ed un notevole vantaggio ecologico.
• E' possibile rinnovare l'aspetto estetico del vecchio controsoffitto con costi molto ridotti.
• E' possibile realizzare controsoffitti a chiusura ermetica sfruttando le vecchie strutture portanti: si pensi, ad esempio, ad un locale precedentemente destinato al commercio di abbigliamento (tipo di commercio non soggetto a prescrizioni di carattere sanitario che coinvolga i controsoffitti) che dovrà essere trasformato in locale destinato al taglio e vendita delle carni (tipo di commercio che, essendo nel settore delle lavorazioni degli alimenti, è sottoposto a rigide regole sanitarie); in tal caso, il comune soffitta in materiale fibroso potrà essere riutilizzato conservandone le caratteristiche di isolamento e protezione al fuoco dei solai, incapsulando il vecchio controsoffitto nel nuovo semplicemente utilizzando il giunto ed i pannelli a tenuta stagna.
• Aumento degli operatori che potranno cimentarsi nella realizzazione di controsoffitti, aumentandone l'offerta e la varietà: infatti, essendo la struttura a T rovescia di facile montaggio (viene già spesso utilizzata anche da imbianchini e falegnami per realizzare controsoffitti a quadrotte), potrà procurare ulteriore manodopera nel settore, aumentando l'offerta.
All'idea di soluzione potranno essere apportate variazioni formali e strutturali nell'ambito del medesimo concetto inventivo, che resta definito dalle rivendicazioni che seguono.

Claims (22)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema per la realizzazione di controsoffittature caratterizzato dal fatto che avvalendosi di un giunto scatolare posto a cavallo di profilati a ”T" rovescia si accoppia e con un tozzetto o con delle molle che lo fissano a detto profilato dando luogo ad un elemento di supporto per pannelli e barre di tompagnatura del controsoffitto.
  2. 2. Sistema, come e per lo scopo della precedente rivendicazione caratterizzato dal fatto di utilizzare come struttura portante le maglie costituite da profilati a "T" rovescia del tipo che si usano comunemente per il montaggio dei controsoffitti.
  3. 3. Sistema, come e per lo scopo delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che il giunto scatolare è realizzato in idoneo materiale ed è appositamente progettato per essere inserito a cavallo dei profilati a "T" rovescia per il sostegno di altri elementi accessori, o direttamente gli elementi di finitura nel montaggio di controsoffitti, tale giunto ha una forma ad omega nelle sezioni verticali e presenta delle alette ripiegate verso l'esterno, atte ad essere inserite in apposite sedi previste al tozzetto (aperto od a vista) per sostenerlo.
  4. 4. Sistema, come e per lo scopo delle precedenti rivendi cazioni, caratterizzato dal fatto che prevede un "tozzetto aperto" costituito da un elemento scatolare parallelepipedo con la faccia superiore intagliata con sagoma atta a ricevere le alette portate dal giunto in modo da potersi accoppiare ad esso per rotazione o con sistemi equivalenti.
  5. 5. Sistema, come e per lo scopo delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che prevede un "tozzetto a vista" costituito da un tozzetto aperto ricoperto da una camicia o cuffia o da un tappo.
  6. 6. Sistema, come e per lo scopo delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che prevede un "pannello a tenuta" costituito da un pannello sagomato in modo che sulla parte superiore nascosta del perimetro riporta delle parti piane atte a ricevere delle guarnizioni che nel montaggio del controsoffitto garantiscono la perfetta aderenza con la parte inferiore della struttura a "T" rovescia.
  7. 7. Sistema, come e per lo scopo delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che prevede un "pannello cornice" scatolare con dimensioni modulari realizzata con i profilati a "T" rovescia, avente la caratteristica di presentare una sezione trasversale a "C" (con ripiegature verso l'interno) ed una sezione longitudinale con forma ad omega (con ripiegature verso 1 ' esterno) .
  8. 8. Sistema, come e per lo scopo della precedente rivendicazione, caratterizzato dal fatto che per il sostegno degli elementi costituenti la finitura a vista, è utilizzato un giunto sagomato, posto a cavallo del profilato a "T" rovescia.
  9. 9. Sistema, come e per lo scopo delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che per il sostegno dei cosiddetti "Tozzetti" è utilizzato un giunto sagomata, posto a cavallo del profilato a ”T" rovescia.
  10. 10. Sistema, come e per lo scopo delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che per il sostegno degli elementi costituenti la finitura a vista dei controsoffitti, è utilizzato un "Tozzetto aperto", sostenuto dal giunto posto a cavallo dei profilato a "T" rovescia.
  11. 11. Sistema, come e per lo scopo delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che per il sostegno degli elementi costituenti la finitura a vista dei controsoffitti, è utilizzato un "Tozzetto a vista", sostenuto dal giunto posto a cavallo dei profilato a "T" rovescia.
  12. 12. Sistema, come e per lo scopo delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che per il sostegno degli elementi costituenti la finitura a vista dei controsoffitti, è utilizzato un "Tozzetto aperto'', montato direttamente sulle falde del profilato a ”T" rovescia.
  13. 13. Sistema, come e per lo scopo delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che per il sostegno degli elementi costituenti la finitura a vista dei controsoffitti, è utilizzato un "Tozzetto a vista", montato direttamente sulle falde del profilato a "T" rovescia.
  14. 14. Sistema, come e per lo scopo delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che il tozzetto aperto può essere occultato inserendo su di esso barre lineari (doghe).
  15. 15. Sistema, come e per lo scopo delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che sulle barre lineari (doghe) verranno appoggiati gli altri elementi di finitura a vista del controsoffitto.
  16. 16. Sistema come e per lo scopo delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto il "tozzetto aperto" può ricevere un rivestimento (od un tappo) e rimanere in vista.
  17. 17. Sistema come e per lo scopo delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che il tozzetto può rimanere a vista, in quanto sui suoi bordi vengono semplicemente poggiati i "Pannelli Cornice".
  18. 18. Sistema come e per lo scopo delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che prevede appositi "Pannelli Cornice" costituiti da una struttura a vasca avente la forma di un parallelepipedo aperto superiormente con ripiegature interne in senso trasversale e ripiegature verso l'esterno in senso longitudinale.
  19. 19. Sistema, come e per lo scopo delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che sui pannelli cornice verranno appoggiati gli altri elementi di finitura a vista del controsoffitto.
  20. 20. Sistema come e per lo scopo delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto di essere composto da pannelli, riportanti ai quattro angoli delle molle armoniche che saranno infilate nelle asole del giunto e sagomati in modo tale che nel montaggio rimanga una fuga e atti ad ottenere controsoffitti ispezionabili a struttura seminascosta.
  21. 21. Sistema come e per lo scopo delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto di essere composto da pannelli, opportunamente sagomati e riportanti ai quattro angoli delle molle armoniche che saranno infilate nelle asole del giunto, atti ad ottenere controsoffitti ispezionabili a struttura nascosta.
  22. 22. Sistema come e per lo scopo delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che i pannelli a struttura nascosta possono realizzare una chiusura ermetica tra il volume dell'ambiente controsoffittato ed il volume all'estradosso del controsoffitto attraverso l'incollaggio di apposite guarnizioni elastiche che, nella fase dì montaggio del controsoffitto, garantiscono il perfetto contatto con la parte inferiore della struttura a "T rovescia".
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