IT201600099509A1 - Staffa di collegamento e supporto - Google Patents

Description

"STAFFA DI COLLEGAMENTO E SUPPORTO"

CAMPO DI APPLICAZIONE

Il presente trovato si riferisce a una staffa di collegamento e supporto, che può trovare applicazione nella realizzazione di strutture reticolari per controsoffitti con un metodo specifico di applicazione e con una conformazione definita.

STATO DELLA TECNICA

È noto che nella realizzazione di controsoffitti si ottengono strutture reticolari collegando tra loro profilati, eventualmente utilizzando opportuni giunti di collegamento, ottenendo reticoli normalmente quadrati o rettangolari.

Tali strutture reticolari sono normalmente tenute sospese mediante tiranti, o con altri mezzi, ancorati a una struttura stabile superiore.

I profilati hanno generalmente una sagoma a T rovesciata, ma sono noti anche profilati aventi una diversa conformazione.

I giunti di collegamento che collegano due profilati conseguenti si inseriscono normalmente in corrispondenza di fori, o incavi, presenti nello spessore del gambo verticale dei profilati che incidono ortogonalmente sull’asse di tali due profilati.

Nei nodi del reticolo formato dai profilati, ed al di sotto di essi, sono normalmente associati pannelli di copertura e nobilitazione mediante opportuni elementi di fissaggio, ad esempio di tipo elastico.

Elementi elastici di fissaggio ad esempio possono presentare un aspetto filiforme e sono conformati in modo da creare una “V” che va ad insistere nelle estremità di opportune sedi di mezzi che cooperano con il citato reticolo in vari modi.

Un inconveniente della tecnica nota è che i nodi del reticolo normalmente non sono stabili, e quindi i profilati possono muoversi uno rispetto all’altro, modificando la struttura reticolare e rendendo improponibile l’associazione dei pannelli di copertura e nobilitazione, ovvero modificando la loro disposizione.

È noto applicare opportune staffe in corrispondenza di questi nodi o giunti, in modo da limitare il movimento tra i profilati e creare nel contempo mezzi per il posizionamento e la connessione dei pannelli di copertura e nobilitazione.

Ad esempio, il documento US3785110 descrive staffe applicabili dal basso, in cui le ali di base della staffa fungono inoltre da giunto di collegamento per i profilati, i quali sono tagliati a lunghezza prefissata. Queste staffe sono associate alle estremità dei profilati inserendo le ali di base della staffa, mediante reciproci mezzi di accoppiamento.

Sono note anche staffe, come descritte nel documento WO 2008/090579, applicabili dall’alto ed aventi una forma scatolare che si associa ad una base coordinata. Queste staffe accettano la presenza di profilati lunghi e paralleli collegati, a distanza voluta, da specifici profilati a creare i nodi del reticolo in cui vengono applicate tali staffe. Tuttavia, questa tipologia di staffe è costosa, complicata e richiede una pluralità di componenti, la cui installazione non è semplice e il cui ingombro in magazzino è elevato.

Sono note anche dal documento US-A-2006/02 18871 staffe definite da una piastra configurata per supportare profilati in rispettive sedi di alloggiamento, tali sedi di alloggiamento presentando un piano di base unico a forma di croce.

Detto piano di base presenta, alle estremità esterne delle sedi di alloggiamento dei profilati, piccoli risalti sporgenti superiormente ed aventi funzione di contenimento laterale dei profilati.

Sono anche presenti, una per braccio della croce, e tra detti risalti ed il centro della croce, delle linguette che si elevano ad L sopra al piano di base e che posizionano lateralmente e, nel contempo, limitano verticalmente il movimento del profilato.

L’installazione della staffa prevede che un profilato a T sia posizionato obliquamente sulla staffa e poi fatto scorrere sotto la linguetta e lungo il braccio della croce ad esso deputato, nonché posizionato tra i risalti sporgenti, con ciò condizionando, però in modo insufficiente, il profilato sul piano orizzontale, oltre a lasciargli una certa libertà sul piano verticale.

Questo sistema non rende stabile e sicura la cooperazione tra profilati e staffa, poiché sia in fase di installazione che in fase di utilizzo si possono creare condizioni di spostamento reciproco laterale e/o verticale, con pericolosità della tenuta e della struttura del reticolo.

Un ulteriore svantaggio di questa soluzione realizzativa è quello di non ammettere anche un inserimento del profilato in senso parallelo al piano di base.

Un altro svantaggio è definito dal fatto che non è prevista la possibilità di utilizzare forcelle elastiche a V per l’aggancio del pannello di copertura e nobilitazione sottostante.

Un ulteriore svantaggio è dato dal fatto che l’inserimento del profilato lungo l’asse del piano di appoggio non è guidato.

Ancora, tale tipologia di staffa impone l’utilizzo di pannelli di copertura e nobilitazione specifici.

In aggiunta, l’installazione della staffa mediante rotazione comporta un’elevata difficoltà di installazione, ad esempio a causa di un non preciso posizionamento dei profilati all’ interno delle sedi di alloggiamento.

Esiste pertanto la necessità di realizzare una staffa perfezionata che possa superare almeno uno degli inconvenienti della tecnica nota.

Uno scopo del presente trovato è realizzare una staffa di collegamento e supporto, applicabile dal basso, ovvero per inserimento del profilato dall’alto, ovvero ancora per scorrimento assiale alla rispettiva sede, che realizzi un corretto, sicuro e stabile posizionamento dei profilati tra loro e rispetto alla staffa.

È un altro scopo il realizzare un reciproco posizionamento preciso e voluto dei profilati.

Un altro scopo del presente trovato è realizzare una staffa di collegamento e supporto che sia installabile in modo rapido, semplice e sicuro.

È pure uno scopo il realizzare una staffa che blocchi il profilato sul piano di base evitando nel contempo un suo eventuale spostamento laterale e verticale.

È pure uno scopo il realizzare una staffa che permetta di applicare i pannelli di copertura e nobilitazione utilizzando le forcelle elastiche a V. E un ulteriore scopo il realizzare una staffa che permetta l’utilizzo di qualunque tipo di pannello di copertura e nobilitazione.

Un ulteriore scopo è realizzare una staffa che costituisca un facile mezzo di connessione per i pannelli di copertura e nobilitazione.

E un ulteriore scopo il realizzare la staffa con semplici operazioni in modo rapido e definitivo.

È pure uno scopo il realizzare le staffe mediante stampo partendo da una striscia di lamiera.

Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.

ESPOSIZIONE DEL TROVATO

Il presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del trovato, o varianti dell’idea di soluzione principale.

In accordo con i suddetti scopi, una staffa di collegamento e supporto è ottenuta per stampaggio partendo da una striscia di lamiera.

E pure uno scopo l’ottenere la staffa finita mediante semplici piegature ottenibili anche mediante stampo sequenziale.

In accordo con detti scopi, una staffa di collegamento e supporto finita e pronta per l’uso, in accordo con il presente trovato, è definita da due sedi di appoggio e trattenimento, prima e seconda, poste intersecate tra loro, vantaggiosamente a croce, ed in ciascuna delle quali è installabile almeno un profilato.

La prima e la seconda sede di appoggio e trattenimento definiscono un piano di appoggio comune, configurato per supportare e correttamente posizionare tra loro i profilati, ed i profilati rispetto alla staffa.

Sono altresì presenti corpi con funzioni multiple, posti negli angoli della croce definita dalle sedi di appoggio e sopraelevantisi rispetto ad essi, configurati per evitare spostamenti laterali e verticali dei profilati. In accordo con un aspetto del trovato, la staffa, secondo il trovato, interdice gli spostamenti verticali mediante le linguette elastiche, che si posizionano a scatto, in modo removibile, sulle ali di base del profilato, posizionato nella rispettiva sede di appoggio e trattenimento, bloccandole verticalmente, trattenendo correttamente e stabilmente tale profilato sulle, e nelle, rispettive sedi di appoggio e trattenimento.

Secondo una variante, i corpi con funzioni multiple sono definiti da prime pareti laterali continue che si estendono sostanzialmente verticali dal limite longitudinale delle rispettive sedi di appoggio e trattenimento.

La parete verticale presenta una linguetta elastica che è abilitata a cooperare in modo stabile con la parte superiore dell’ala della testa del profilato.

Dette pareti laterali continue proseguono con estensioni laterali poste superiormente e vantaggiosamente, ma non necessariamente, parallele al piano di appoggio. Secondo una variante, dette estensioni laterali presentano almeno una parte con una conformazione ad angolo che sostanzialmente coincide con l’angolo relativo della croce generata dalle due sedi di appoggio e trattenimento.

Tali estensioni laterali sono provviste di opportuni mezzi per l’aggancio degli elementi di fissaggio dei pannelli di copertura e nobilitazione e proseguono con pareti posizionatrici, elasticamente mobili, che si pongono circa verticali alla sede di appoggio contigua a quella definita dal braccio della croce da cui si estende la citata parete verticale.

Il presente trovato si riferisce inoltre ad un metodo di installazione di tale staffa di collegamento e supporto, che prevede di associare i profilati con le rispettive ali di base a sedi di appoggio e trattenimento, ortogonali tra loro, di una staffa di collegamento e supporto, in modo che le ali di base siano vincolate lateralmente da corpi con funzioni multiple, i quali inoltre sono atti ad agire verticalmente sulle ali di base del profilato mediante linguette elastiche bloccandole verticalmente.

ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI

Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fomite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:

- la fig. 1 è una vista prospettica dall’alto di una staffa di collegamento e supporto, oggetto del trovato;

- la fig. 2 è una vista prospettica parziale, dall’alto, di un nodo di un telaio, utilizzante una staffa secondo il trovato, con un pannello di nobilitazione in fase di applicazione;

- la fig. 3 è una vista laterale del nodo di fig. 2 in una prima direzione; - la fig. 4 è una vista laterale del nodo di fig. 2 in una seconda direzione; - la fig. 5 è una vista in pianta di un corpo sagomato piano della staffa di fig. 1.

Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.

DESCRIZIONE DI UNA FORMA DI REALIZZAZIONE

Una struttura reticolare, generalmente utilizzata nella realizzazione di controsoffitti, è formata da una pluralità di profilati 11 lineari e/o curvi. I profilati 11 , che nel caso illustrato hanno una sagoma a T rovesciata, presentano il gambo verticale della T 12, disposto in uso verso l’alto, e le ali di base della T 13, disposte in uso verso il basso. Il presente trovato, tuttavia, può essere utilizzato anche con uno o più profilati 1 1 aventi conformazioni o sagome diverse, ad esempio a U, a L, ecc.

In una struttura reticolare, almeno due profilati 11 conseguenti possono essere collegati tra loro da un giunto di collegamento 14.

Facendo riferimento alla fig. 5, si rileva che la staffa 10 secondo il trovato è ottenibile, nella sua formulazione base, mediante unica tranciatura da una striscia di lamiera di spessore opportuno.

Si noti la specularità della suddetta formulazione di base, sia rispetto all’asse x che rispetto all’asse y.

Va da sé che questa specularità è scelta per semplificare le azioni di piegatura, ma anche rinunciando alla specularità si può ottenere la stessa staffa di collegamento e supporto 10.

Detta azione di tranciatura è indicata con linee continue, mentre le azioni di piegatura sono indicate con linee tratteggiate.

Due linee tratteggiate vicine individuano una piegatura che può essere raccordata in regione delle caratteristiche della base del profilato 1 1. L’azione di piegatura può essere effettuata secondo sequenze diverse, ad esempio mediante uno stampo a passo, ovvero con una pressa piegatrice e riscontri.

Una sequenza di piegatura può essere esemplificativamente la seguente:

- esecuzione delle pieghe A e D;

- esecuzione della piega B;

- esecuzione della piega C;

Come illustrato in fig. 2, ad esempio, il giunto di collegamento 14 collega, in modo noto, l’estremità di due profilati 11 attraverso un foro 15 presente sul gambo verticale 12 di un ulteriore profilato 11. Nell’esempio di fig. 2 il secondo profilato 11 che viene ad associarsi al giunto di collegamento 14 non è illustrato per permettere la visione di particolari altrimenti nascosti.

Nella fig. 2 sono rappresentati anche i pannelli di copertura e nobilitazione 29 e gli elementi di fissaggio 28, tutti di per sé noti.

Con riferimento alla fig. 1, la staffa di collegamento e supporto 10 finita e pronta per l’utilizzo, di cui alla fig. 5, in accordo con il presente trovato, viene definita da una prima e da una seconda sede di appoggio e trattenimento 16, 17, poste sullo stesso piano di appoggio 21 ed intersecate tra loro, nel caso a forma di croce, secondo un primo asse 18 ed un secondo asse 19. L’angolo a tra il primo e il secondo asse 18, 19, nel caso è uguale a 90°.

Dette prima 16 e seconda 17 sede di appoggio e trattenimento sono configurate per supportare e correttamente posizionare tra loro i profilati 11, ed i profilati 11 rispetto alla staffa 10.

Sono altresì presenti corpi con funzioni multiple 22, configurati per evitare spostamenti laterali e verticali dei profilati 11 e provvisti di linguette elastiche 23.

Vantaggiosamente, i corpi con funzioni multiple 22 hanno un’altezza che varia dal 40% all’ 80% della larghezza delle sedi di appoggio e trattenimento 16, 17 e quindi della base del profilato 11, vantaggiosamente tra il 50% e il 70%.

In accordo con un aspetto del trovato, la staffa 10 interdice gli spostamenti verticali dei profilati mediante le linguette elastiche 23, che si posizionano a scatto, in modo removibile, sulle ali di base 13 del profilato 11 bloccandole verticalmente, trattenendo correttamente e stabilmente tale profilato 1 1 sulle, e nelle, rispettive sedi di appoggio e trattenimento 16, 17.

Vantaggiosamente, le linguette elastiche 23 non raggiungono il piano di appoggio 21 e sono abilitate a cooperare in modo stabile sulla parte superiore di un’ala di base 13 del profilato 11.

Secondo una variante, i corpi con funzioni multiple 22 sono definiti da pareti laterali continue 25, che si estendono sostanzialmente verticali dal limite longitudinale del piano di appoggio 21.

In accordo, le pareti laterali continue 25 sono provviste di linguette elastiche 23 come sopra descritte.

Le pareti laterali continue 25 proseguono con estensioni laterali 26 poste superiormente, le quali sono vantaggiosamente, ma non necessariamente, parallele al piano di appoggio 21.

Secondo una variante, le estensioni laterali 26 presentano una conformazione ad angolo che coincide sostanzialmente con l’angolo relativo della croce.

Le estensioni laterali 26 sono configurate per consentire all’operatore una presa della staffa 10 migliore, semplificandone la fase di installazione.

In accordo con una variante realizzativa, le estensioni laterali 26 sono provviste di almeno un mezzo a foro 27 per l’aggancio di elementi di fissaggio 28 per un pannello di copertura e nobilitazione 29.

Secondo una variante realizzativa, i corpi con funzioni multiple 22 presentano inoltre pareti posizionatrici elastiche 30, ricavate in continuità con le estensioni laterali 26, che si pongono circa verticali sul piano di appoggio 21 sottostante.

Ad esempio, tali pareti posizionatrici elastiche 30 sono sporgenti verso il piano di appoggio 21 di un angolo β compreso tra 1° e 10°.

Vantaggiosamente anche dette pareti posizionatrici elastiche 30 non raggiungono il piano di appoggio 21 e sono abilitate a cooperare in modo stabile con un’ala di base 13 del profilato 11.

Tra la parete posizionatrice elastica 30 e il piano di appoggio 21 è presente un altro interspazio di bloccaggio testa profilato 24.

In accordo con un aspetto del presente trovato, la staffa di collegamento e supporto 10 può essere ottenuta da un corpo sagomato piano 33, ad esempio una lamiera metallica.

Non si esclude tuttavia che la staffa di collegamento e supporto 10, in accordo con il presente trovato, possa essere realizzata in materiali diversi, ad esempio in materiale polimerico.

II presente trovato comprende inoltre un metodo di installazione che prevede di associare tali profilati 11 con le rispettive ali di base 13 a sedi di appoggio e trattenimento 16, 17, ortogonali tra loro e giacenti sullo stesso piano di appoggio 21, di una staffa di collegamento e supporto 10, in modo che le ali di base 13 siano vincolate lateralmente da corpi con funzioni multiple 22, i quali inoltre sono atti ad agire verticalmente sulle ali di base 13 del profilato 11 mediante linguette elastiche 23, bloccandole verticalmente.

Il metodo di installazione in accordo con il presente trovato, inoltre, risulta essere estremamente rapido, sicuro e semplice.

E chiaro che alla staffa di collegamento e supporto 10 e al relativo metodo di installazione fin qui descritti possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti e/o fasi, senza per questo uscire dal ambito del presente trovato.

E anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz’altro realizzare molte altre forme equivalenti di staffa di collegamento e supporto 10 e relativo metodo di installazione, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell’ambito di protezione da esse definito.

Claims (11)

1. RIVENDICAZIONI 1. Staffa di collegamento e supporto per controsoffitti, definita da due sedi di appoggio e trattenimento (16, 17) poste sullo stesso piano di appoggio (21) e definenti un’area centrale comune sostanzialmente quadrata, in ciascuna di dette sedi di appoggio e trattenimento (16, 17) essendo installabile almeno un profilato (11), caratterizzata dal fatto che dette sedi di appoggio e trattenimento (16, 17) sono conformate per vincolare lateralmente detto profilato (11) mediante corpi con funzioni multiple (22) presentanti ai loro lati linguette elastiche (23) abilitate ad evitare che detto profilato (11) si sposti verticalmente.
2. 2. Staffa come nella rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto corpo con funzioni multiple (22) è definito da almeno una parete laterale continua (25).
3. 3. Staffa come nelle rivendicazioni 1 o 2, caratterizzata dal fatto che detto corpo con funzioni multiple (22) è definito da almeno una parete posizionatrice elastica (30).
4. 4. Staffa come nelle rivendicazioni 2 o 3, caratterizzata dal fatto che dette pareti laterali continue (25) sono affacciate tra loro rispetto ad una stessa sede di appoggio e trattenimento (16, 17).
5. 5. Staffa come nelle rivendicazioni 3 o 4, caratterizzata dal fatto che dette pareti posizionatrici elastiche (30) sono affacciate tra loro rispetto ad una stessa sede di appoggio e trattenimento (16, 17).
6. 6. Staffa come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzata dal fatto che una stessa sede di appoggio e trattenimento (16, 17) presenta affacciate una parete laterale continua (25) ed una parete posizionatrice elastica (30).
7. 7. Staffa come una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che una parete laterale continua (25) è collegata ad una parete posizionatrice elastica (30) da un’estensione laterale (26).
8. 8. Staffa come nelle rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che dette estensioni laterali (26) presentano mezzi a foro (27) per l’aggancio di elementi di fissaggio (28).
9. 9. Staffa come nella rivendicazione 7 o 8, caratterizzata dal fatto che detta estensione laterale (26) presenta una linguetta elastica (23).
10. 10. Staffa come nelle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto corpo con funzioni multiple (22) si estende verticale da dette sedi di appoggio e trattenimento (16, 17) per un’altezza compresa tra il 40% e l’80% della larghezza di detta sede di appoggio e trattenimento (16, 17).
11. 11. Metodo di installazione di una staffa di collegamento e supporto (10) come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 10, caratterizzato dal fatto che detto metodo prevede di collegare tra loro almeno due profilati (11), associando detti profilati (11) con rispettive ali di base (13) a sedi di appoggio e trattenimento (16, 17), ortogonali tra loro e giacenti sullo stesso piano di appoggio (21), di una staffa di collegamento e supporto (10), in modo che dette ali di base (13) siano vincolate lateralmente da corpi con funzioni multiple (22), detti corpi con funzioni multiple (22) essendo atti ad agire verticalmente su dette ali di base (13) di detto profilato (11) mediante linguette elastiche (23), bloccandole verticalmente.