IT201900001781A1 - Dispositivo di connessione per una struttura di supporto di un controsoffitto - Google Patents

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IT201900001781A1
IT201900001781A1 IT102019000001781A IT201900001781A IT201900001781A1 IT 201900001781 A1 IT201900001781 A1 IT 201900001781A1 IT 102019000001781 A IT102019000001781 A IT 102019000001781A IT 201900001781 A IT201900001781 A IT 201900001781A IT 201900001781 A1 IT201900001781 A1 IT 201900001781A1
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IT
Italy
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connection device
retaining flaps
fixing seat
abutment elements
laminated body
Prior art date
Application number
IT102019000001781A
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English (en)
Inventor
Lino Fava
Gianluca Fava
Elisabetta Fava
Original Assignee
Metalstampi Srl
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E04BUILDING
    • E04BGENERAL BUILDING CONSTRUCTIONS; WALLS, e.g. PARTITIONS; ROOFS; FLOORS; CEILINGS; INSULATION OR OTHER PROTECTION OF BUILDINGS
    • E04B9/00Ceilings; Construction of ceilings, e.g. false ceilings; Ceiling construction with regard to insulation
    • E04B9/18Means for suspending the supporting construction
    • E04B9/183Means for suspending the supporting construction having a lower side adapted to be connected to a channel of the supporting construction
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E04BUILDING
    • E04BGENERAL BUILDING CONSTRUCTIONS; WALLS, e.g. PARTITIONS; ROOFS; FLOORS; CEILINGS; INSULATION OR OTHER PROTECTION OF BUILDINGS
    • E04B9/00Ceilings; Construction of ceilings, e.g. false ceilings; Ceiling construction with regard to insulation
    • E04B9/18Means for suspending the supporting construction
    • E04B9/20Means for suspending the supporting construction adjustable
    • E04B9/205Means for suspending the supporting construction adjustable by means of a resilient clip

Description

Descrizione del brevetto per invenzione industriale avente per titolo:
“DISPOSITIVO DI CONNESSIONE PER UNA STRUTTURA DI SUPPORTO DI UN CONTROSOFFITTO"
SETTORE TECNICO DELL’INVENZIONE
[0001] La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo di connessione per una struttura di supporto di un controsoffitto. Specificamente, la presente invenzione si riferisce ad un dispositivo di connessione includente componenti assemblabili tra loro in modo efficace. Inoltre, la presente invenzione si riferisce ad un metodo per l’assemblaggio dei componenti del dispositivo di connessione.
STATO DELLA TECNICA ANTERIORE
[0002] Nello stato della tecnica sono note strutture di supporto di controsoffitti, o strutture portanti, cioè strutture che supportano pannelli che vengono disposti al di sotto di un soffitto regolare. In questo stato, i pannelli formano una superficie piana che determina una diminuzione dell'altezza utile del locale in cui vengono installati, e che definisce eventualmente un vano tecnico al di sopra di essa.
[0003] Tipicamente, la struttura di supporto comprende barre di aggancio che sono fissate al soffitto regolare e che si estendono lungo la direzione verticale, cioè lungo la direzione della forza di gravità. Specificamente, le barre di aggancio prevedono, in corrispondenza di un’estremità superiore, un gancio/anello atto ad impegnare un rispettivo anello/gancio fissato sul soffitto regolare.
[0004] Inoltre, la struttura di supporto comprende un telaio di installazione che viene collegato in corrispondenza delle estremità inferiori delle barre di aggancio e sul quale vengono installati, ovvero fissati, i pannelli formando il controsoffitto. Tipicamente, il telaio di installazione comprende una pluralità di profili metallici che vengono opportunamente disposti e fissati tra loro in modo da costituire un telaio adatto all’installazione dei pannelli.
[0005] Infine, la struttura di supporto comprende dispositivi di connessione atti a collegare le barre di aggancio al telaio di installazione in modo da sostenere quest’ultimo ad un’opportuna distanza dal soffitto regolare.
[0006] Nello stato della tecnica sono noti tali dispositivi di connessione e nel documento brevettuale DE29617249 ne viene descritto un esempio. Facendo riferimento a Figg. 1 e 2 allegate alla presente descrizione, un dispositivo di connessione 10 di tipo noto comprende un corpo laminato 12, provvisto di una base di ancoraggio 14 accoppiabile ad un profilo metallico 18, ed una molletta di regolazione 16 atta a trattenere un’estremità inferiore di una barra di aggancio 24.
[0007] Il corpo laminato 12 è formato da una piastra opportunamente piegata che si estende lungo una direzione verticale ovvero, in condizioni operative, lungo la direzione della forza di gravità. In corrispondenza dell’estremità inferiore del corpo laminato 12 è formata la base di ancoraggio 14 che prevede opportune scanalature 20 atte ad accoppiarsi scorrevolmente con sezioni del profilo metallico 18 del telaio di installazione (il profilo metallico è mostrato solo in Fig.1 mediante un una linea trattodue-punti). Specificamente, la base di ancoraggio 14 e le scanalature 20 hanno una conformazione tale da impedire, quando accoppiati, uno spostamento relativo del dispositivo di connessione 10 e del profilo metallico 18 lungo la direzione verticale e lungo una direzione trasversale al profilo metallico 18.
[0008] La molletta di regolazione 16 è formata a partire da una piastra che viene opportunamente sagomata e piegata in modo da definire una porzione centrale di impegno e due porzioni oblique. Queste ultime prevedono fori, coassiali lungo la direzione verticale, che sono atti a ricevere la barra di aggancio 24 in modo scorrevole quando viene applicata su di esse un’opportuna deformazione elastica (la barra di aggancio è mostrata solo in Fig. 1 mediante un una linea tratteggiata). Successivamente, rimuovendo la deformazione elastica dalle porzioni oblique, queste sono atte a trattenere elasticamente, ovvero bloccare, la barra di aggancio 24 mediante attrito attraverso i rispettivi fori.
[0009] Specificamente, la molletta di regolazione 16 è formata inizialmente distinta dal corpo laminato 12 in modo da semplificarne il procedimento di formatura, generalmente condotto mediante piegatura di una piastra metallica opportunamente sagomata. Successivamente, in un procedimento di assemblaggio, la molletta di regolazione 16 viene fissata al corpo laminato 12 mediante mezzi di fissaggio 22, quali ad esempio rivetti (vedere Fig.2).
[0010] Facendo riferimento a Fig. 3 allegata alla presente descrizione e facente riferimento a medesimi numeri di riferimento per elementi equivalenti a quelli del dispositivo di Figg.1 e 2, viene mostrato un ulteriore dispositivo di connessione 10 di tipo noto. Specificamente, nel documento brevettuale WO2013/034996 viene descritto un dispositivo di connessione 10 provvisto di lembi di ritegno 24 plasticamente deformati, mediante piegatura, che sono atti a fissare la molletta di regolazione 16 esercitando su questa una forza di chiusura lungo una direzione perpendicolare alla direzione verticale per il serraggio dei lembi. Tuttavia, in condizioni di utilizzo, il peso del telaio di installazione e dei pannelli installati su di esso (di seguito definito “peso del controsoffitto”) tende a spostare lungo la direzione verticale il corpo laminato 12 in direzione opposta rispetto alla molletta di regolazione 16. Questo avviene poiché il peso del controsoffitto supera la forza di attrito tra i lembi di ritegno 24, plasticamente deformati, e la superficie della molletta di regolazione 16 sulla quale sono in battuta. Quindi, con questa struttura è eventualmente necessario prevedere mezzi di fissaggio, quali ad esempio rivetti, oppure è necessario prevedere uno sbalzo o risalto su una faccia della porzione centrale di impegno della molletta di regolazione 16 in modo da impedirne uno spostamento rispetto al corpo laminato 12 lungo la direzione verticale.
[0011] Sebbene i dispositivi di connessione 10 di tipo noto offrano importanti vantaggi, tuttavia presentano alcuni inconvenienti che devono essere superati. In particolare, è probabile che il dispositivo di connessione 10 di tipo noto non garantisca una funzionalità accurata ed affidabile.
[0012] Una causa principale di questo inconveniente è la struttura di fissaggio della molletta di regolazione 16 al corpo laminato 12 che, se non adeguata o non stabile, deteriora la funzionalità del dispositivo di connessione 10. Specificamente, in condizioni di utilizzo il corpo laminato 12, collegato al telaio di fissaggio, e la molletta di regolazione 16, collegata al soffitto attraverso la barra di aggancio, tendono a spostarsi tra loro in direzioni opposte lungo la direzione verticale per effetto del peso del controsoffitto che, quindi, applica una forza in trazione sul dispositivo di connessione 10.
[0013] In questo stato, uno sbalzo in dispositivi di connessione 10 provvisti di lembi di ritegno 24 plasticamente deformabili, quali quelli del documento WO2013/034996, non garantisce un fermo, accurato e affidabile fissaggio della molletta di regolazione 16 al corpo laminato 12. Questo è generalmente causato dalla conformazione sostanzialmente arrotondata dello sbalzo, la cui estensione è limitata in fase di formatura dalla conformazione della molletta di regolazione 16, e dalla possibilità che i lembi di ritegno 24 e/o lo sbalzo possano deformarsi, per effetto del peso del controsoffitto, vanificando la funzionalità di quest’ultimo. Quest’inconveniente può essere risolto applicando elevate forze di chiusura per il serraggio dei lembi di ritegno 24 in modo da incrementare l’attrito tra i lembi di ritegno 24 plasticamente deformati e la molletta di regolazione 16. Tuttavia, non è certo che l’attrito sia sufficiente a contrastare il peso del controsoffitto, e l’eventuale deformazione dei lembi di ritegno e/o dello sbalzo, sempre per effetto del peso del controsoffitto, non viene impedita. Inoltre, il procedimento per la formatura dello sbalzo su una faccia della porzione centrale di impegno della molletta di regolazione 16 richiede un’ulteriore fase rispetto alla fase di sagomatura e piegatura di una piastra, incrementando conseguentemente tempi e costi di realizzazione del dispositivo di connessione 10. Infine, la conformazione dello sbalzo, e quindi la sua funzionalità, è limitata in fase di formatura dalle caratteristiche della porzione centrale di impegno della molletta di regolazione 16, quale ad esempio lo spessore di questa, e dai materiali utilizzati.
[0014] Diversamente, come nel documento DE29617249, l’utilizzo di rivetti 22 garantisce un fermo fissaggio della molletta di regolazione 16 al corpo laminato 12. Tuttavia, è probabile che i rivetti 22 possano interferire con eventuali nervature formate sulla superficie del corpo laminato 12 e che sono atte a conferire a quest’ultimo opportune caratteristiche meccaniche, quali ad esempio una incrementata rigidezza. In altre parole, in fase di progettazione la disposizione delle eventuali nervature sulla superficie del corpo laminato 12 è limitata dalla necessità di lasciare regioni libere per il fissaggio mediante rivetti 22. Quest’inconveniente è particolarmente probabile quando le dimensioni del dispositivo di connessione 10 sono relativamente piccole rispetto alle dimensioni dei rivetti 22 che, tipicamente, sono standardizzate.
[0015] Inoltre, la molletta di regolazione 16 assicura il bloccaggio della barra di aggancio mediante attrito che è indotto dalle sue caratteristiche geometriche e/o elastiche. Pertanto, è probabile che l’utilizzo di mezzi di fissaggio, quali rivetti 22 nel documento DE29617249, oppure l’applicazione di elevate forze di chiusura per il serraggio dei lembi di ritegno 24, nel documento WO2013/034996, induca una variazione della conformazione originaria della molletta di regolazione 16. Conseguentemente, la variazione della conformazione originaria della molletta di regolazione 16 modifica le sue caratteristiche geometriche e/o elastiche atte a trattenere elasticamente la barra di aggancio, ad esempio disallineando tra loro i fori delle porzioni oblique. Inoltre, la variazione della conformazione originaria della molletta di regolazione 16 genera su quest’ultima un tensionamento che, mantenuto in condizioni operative, ne può causare una rottura successiva all’installazione. Specificamente, il grado di variazione della conformazione originaria della molletta di regolazione 16 è funzione di una pluralità di parametri, quali ad esempio la forza applicata per il fissaggio dei rivetti 22 o dei lembi di ritegno 24, che non sono controllabili in modo omogeneo e semplice durante il procedimento di assemblaggio del dispositivo di connessione 10. Quest’inconveniente è particolarmente probabile quando il corpo laminato 12 e/o la molletta di regolazione 16 prevedono spessori relativamente piccoli. Quindi, mollette di regolazione 16 variamente deformate non assicurano accuratezza e affidabilità di dispositivi di connessione 10 per il collegamento del telaio di installazione alle barre di aggancio.
[0016] Di conseguenza, vi è la necessità di realizzare un dispositivo di connessione per una struttura di supporto di un controsoffitto ed un metodo per il suo assemblaggio che superino gli inconvenienti descritti precedentemente.
RIASSUNTO DELL’INVENZIONE
[0017] Compito della presente invenzione riguarda la realizzazione di un dispositivo di connessione per una struttura di supporto di un controsoffitto comprendente un corpo laminato ed una molletta di regolazione, formati distinti tra loro, che siano mutuamente fissabili in modo fermo senza impiegare mezzi di fissaggio separati, quali rivetti. In modo particolare, nella presente invenzione il corpo laminato e la molletta di regolazione sono fissabili tra loro in modo da inibire, in condizioni di utilizzo, un loro spostamento relativo in trazione lungo la direzione verticale per effetto del peso del controsoffitto.
[0018] Nell’ambito del compito esposto sopra, uno scopo della presente invenzione è quello di realizzare un dispositivo di connessione per una struttura di supporto di un controsoffitto comprendente un corpo laminato ed una molletta di regolazione che siano fissabili tra loro in modo accurato, affidabile e semplice.
[0019] Un ulteriore scopo riguarda la realizzazione di un dispositivo di connessione per una struttura di supporto di un controsoffitto comprendente un corpo laminato ed una molletta di regolazione che siano realizzabili in modo semplice, riducendo al minimo le fasi per la loro formatura.
[0020] Un ulteriore scopo riguarda la realizzazione di un dispositivo di connessione per una struttura di supporto di un controsoffitto comprendente un corpo laminato ed una molletta di regolazione che siano fissabili tra loro senza indurre una variazione della conformazione originaria della molletta di regolazione.
[0021] Quindi, in questo stato il dispositivo di connessione garantisce una funzionalità accurata ed affidabile.
[0022] Il compito e gli scopi indicati sopra, ed altri che meglio appariranno nel seguito della descrizione, vengono raggiunti mediante un dispositivo di connessione per una struttura di supporto di un controsoffitto come definito nella rivendicazione 1, ed un metodo per il suo assemblaggio come definito nella rivendicazione 12.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
[0023] Le ulteriori caratteristiche ed i vantaggi del dispositivo di connessione per una struttura di supporto di un controsoffitto, secondo la presente invenzione, diverranno evidenti nella descrizione seguente relativa a forme di realizzazione preferite date a puro titolo di esempio, non limitativo, con riferimento alle seguenti figure, in cui:
- Fig.1 è una vista prospettica di un dispositivo di connessione noto dello stato della tecnica;
- Fig.2 è una vista posteriore del dispositivo di connessione di Fig.1;
- Fig. 3 è una vista prospettica di un ulteriore dispositivo di connessione noto dello stato della tecnica;
- Fig. 4 è una vista prospettica di un dispositivo di connessione in uno stato assemblato, secondo una prima forma di realizzazione della presente invenzione;
- Fig.5 è una vista prospettica del dispositivo di connessione di Fig.4 in uno stato non assemblato;
- Fig. 6 è una vista prospettica ingrandita di un componente del dispositivo di connessione di Fig.5;
- Fig.7 è una vista anteriore del dispositivo di connessione di Fig.4;
- Fig.8 è una vista laterale del dispositivo di connessione di Fig.4;
- Fig. 9 è una vista prospettica di un dispositivo di connessione in uno stato assemblato, secondo una seconda forma di realizzazione della presente invenzione;
- Fig.10 è una vista prospettica del dispositivo di Fig.9 in uno stato non assemblato;
- Fig. 11 è una vista prospettica di un dispositivo di connessione in uno stato assemblato, secondo una terza forma di realizzazione della presente invenzione;
- Fig.12 è una vista prospettica del dispositivo di Fig.11 in uno stato non assemblato;
- Fig. 13 è una vista prospettica di un dispositivo di connessione in uno stato assemblato, secondo una quarta forma di realizzazione della presente invenzione;
- Fig.14 è una vista prospettica del dispositivo di Fig.13 in uno stato non assemblato;
- Fig. 15 è una vista prospettica di un dispositivo di connessione in uno stato parzialmente assemblato, secondo una quinta forma di realizzazione della presente invenzione;
- Fig.16 è una vista prospettica del dispositivo di Fig.15 in uno stato non assemblato;
- Fig. 17 è una vista prospettica di un dispositivo di connessione in uno stato assemblato, secondo una sesta forma di realizzazione della presente invenzione.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL’INVENZIONE
[0024] Nella descrizione che segue, termini quali “sopra”, “sotto”, “alto”, “basso”, “superiore”, “inferiore”, “verticale”, “orizzontale”, “laterale”, e simili si riferiscono ad un dispositivo di connessione per una struttura di supporto di un controsoffitto secondo la presente invenzione nel normale assetto di utilizzo, come mostrato nelle figure allegate.
[0025] Facendo riferimento a Figg. 4, 5, 6, 7 e 8 un dispositivo di connessione 100 secondo una prima forma di realizzazione preferita della presente invenzione comprende un corpo laminato 200 ed una molletta di regolazione 300 che sono inizialmente formati distinti, preferibilmente con un materiale metallico quale ad esempio acciaio, e che successivamente sono fissabili tra loro.
[0026] Il dispositivo di connessione 100, quando assemblato e nel normale assetto di utilizzo, è generalmente disposto con un orientamento simile a quello mostrato in Fig. 4, cioè il corpo laminato 200 è rivolto verso il basso per l’accoppiamento ad un profilo metallico di un telaio di installazione del controsoffitto (non mostrato nelle figure) e la molletta di regolazione 300 è rivolta verso l'alto per l’accoppiamento ad un elemento di aggancio, quale una barra di aggancio (non mostrata nelle figure).
[0027] Facendo riferimento a Fig. 5, il corpo laminato 200 comprende, in corrispondenza di una sua estremità superiore, una sede di fissaggio 202 che si estende sostanzialmente lungo un asse verticale del corpo laminato 200 e che definisce la porzione del corpo laminato 200 in corrispondenza della quale avviene l’accoppiamento con la molletta di regolazione 300, come spiegato in seguito. La sede di fissaggio 202 ha una forma sostanzialmente a piastra rettangolare provvista di due superfici maggiori sostanzialmente parallele, quali facce, collegate tra loro da bordi sostanzialmente ortogonali ad esse e definenti lo spessore della sede di fissaggio 202.
[0028] Specificamente, un piano che contiene l'asse verticale del corpo laminato 200 sopra menzionato e che divide il dispositivo di connessione 100 in due zone laterali, o lato destro e lato sinistro, verrà indicato di seguito come "piano mediano". Rispetto a tale piano mediano, nella presente descrizione, vengono individuati "bordi laterali" o "zone laterali" del corpo laminato 200 e della molletta di regolazione 300 che giacciono opposti rispetto al piano mediano. In altre parole, il piano mediano individua "bordi laterali" del corpo laminato 200 e della sua sede di fissaggio 202, e “bordi laterali" della molletta di regolazione 300 e di una sua porzione di impegno 302 descritta di seguito, che giacciono in zone opposte rispetto al piano mediano.
[0029] Mentre, un piano che è perpendicolare all'asse verticale del corpo laminato 200 sopra menzionato e che divide la sede di fissaggio 202 del corpo laminato 200 in una zona superiore e una zona inferiore, verrà indicato di seguito come "piano trasversale". Rispetto a tale piano trasversale, nella presente descrizione, vengono individuati un "bordo superiore” e un “bordo inferiore”, o un “zona superiore” e un “zona inferiore” della sede di fissaggio 202 del corpo laminato 200, e della porzione di impegno 302 della molletta di regolazione 300, che giacciono in zone opposte rispetto al piano mediano.
[0030] Dal bordo inferiore della sede di fissaggio 202 del corpo laminato 200 si estende una base di ancoraggio 204. In questa prima forma di realizzazione, la base di ancoraggio 204 è formata da una piastra che, in corrispondenza della sua porzione inferiore, è piegata su se stessa per due volte con angoli di 90 gradi, cioè prevede una porzione avente una sezione a U quando presa lungo il piano mediano (vedere Fig. 8). Inoltre, la base di ancoraggio 204 prevede, sui bordi laterali opposti della porzione piegata, scanalature 206 che sono atte a ricevere scorrevolmente sezioni di un profilo metallico del telaio di installazione del controsoffitto (non mostrato nelle figure).
[0031] Inoltre, la sede di fissaggio 202 del corpo laminato 200 comprende solidali ad essa almeno due lembi di ritegno 208 plasticamente deformabili. Specificamente, i lembi di ritegno 208 si estendono da ciascuno dei due bordi laterali opposti della sede di fissaggio 202. In questa prima forma di realizzazione, i lembi di ritegno 208 hanno una forma a piastra rettangolare e sono formati in corrispondenza di ciascuno dei due bordi laterali opposti della sede di fissaggio 202. Tuttavia, questa forma di realizzazione non è limitativa e i lembi di ritegno 208 possono eventualmente essere formati su una faccia della sede di fissaggio 202 in prossimità di ciascuno dei due bordi laterali opposti di questa.
[0032] Inoltre, i lembi di ritegno 208 si estendono preferibilmente lungo una direzione sostanzialmente parallela al piano mediano, cioè, si estendono in direzione sostanzialmente perpendicolare alla sede di fissaggio 202. Tuttavia, questa forma di realizzazione non è limitativa e i lembi di ritegno 208 possono eventualmente estendersi lungo una direzione sostanzialmente perpendicolare al piano mediano, cioè, possono eventualmente estendersi lungo una direzione sostanzialmente parallela, ovvero complanare, alla sede di fissaggio 202.
[0033] Inoltre, i lembi di ritegno 208 sono formati con un materiale plasticamente deformabile preferibilmente metallico, quale ad esempio acciaio, e prevedono preferibilmente una conformazione e dimensioni, quale lo spessore, adatti a permetterne una deformazione plastica mediante piegatura. In altre parole, nella presente invenzione, il materiale, la conformazione e gli spessori con cui sono formati i lembi di ritegno 208 sono adatti a permetterne una deformazione plastica. In una forma preferita di realizzazione il corpo laminato 200, la sede di fissaggio 202, la base di ancoraggio 204 e i lembi di ritegno 208 sono formati a partire da un’unica piastra avente per esempio uno spessore di 0.5 mm e che è costituita da acciaio, tuttavia questa scelta di materiale e la formatura a partire da un’unica piastra non sono limitative.
[0034] Nella prima forma di realizzazione, i lembi di ritegno 208 sono due e sono formati rispettivamente in corrispondenza di ciascuno dei due bordi laterali opposti della sede di fissaggio 202 del corpo laminato 200. Inoltre, sono atti ad essere deformati plasticamente mediante piegatura in modo da estendersi, quando piegati, almeno parzialmente in una direzione perpendicolare al piano mediano. In altre parole, i lembi di ritegno 208 sono atti ad essere deformati plasticamente mediante piegatura verso la sede di fissaggio 202 da cui si estendono in modo da disporsi almeno parzialmente paralleli a questa. In questo stato, come verrà spiegato in seguito, viene fissata la molletta di regolazione 300 al corpo laminato 200.
[0035] Facendo riferimento a Figg.5 e 6, la molletta di regolazione 300 è formata da una piastra, preferibilmente in acciaio, piegata una pluralità di volte per definire una pluralità di porzioni comprendente una porzione di impegno 302 e due porzioni oblique 304. La porzione di impegno 302 si frappone tra le due porzioni oblique 304 in modo da formare, in questa forma di realizzazione, una lamina avente sostanzialmente una sezione a C quando presa lungo il piano mediano (vedere Fig.8).
[0036] Inoltre, la porzione di impegno 302 ha una forma sostanzialmente a piastra rettangolare provvista di due superfici maggiori parallele, quali facce, collegate tra loro da bordi sostanzialmente ortogonali ad esse e definenti lo spessore della porzione di impegno 302.
[0037] Specificamente la porzione di impegno 302 della molletta di regolazione 300 è atta ad accoppiarsi con la sede di fissaggio 202 del corpo laminato 200, mentre le due porzioni oblique 304 sono atte a trattenere elasticamente una barra di aggancio (non mostrata nelle figure).
[0038] Le porzioni oblique 304, infatti, prevedono rispettivi fori 306 coassiali atti a ricevere scorrevolmente la barra di aggancio e trattenerla elasticamente con le modalità note nello stato della tecnica. Specificamente, l’asse dei fori 306 coincide con una direzione verticale Z che, in condizioni operative, è parallela alla direzione della forza di gravità.
[0039] La porzione di impegno 302 della molletta di regolazione 300 ha una forma sostanzialmente a piastra rettangolare, si estende sostanzialmente parallelamente alla direzione verticale Z, ed è atta ad accoppiarsi con la sede di fissaggio 202 del corpo laminato 200. In altre parole, la porzione di impegno 302 della molletta di regolazione 300 ha una conformazione atta ad accoppiarsi a quella della sede di fissaggio 202 del corpo laminato 200.
[0040] Inoltre, la porzione di impegno 302 comprende almeno due elementi di battuta 310 che si estendono sporgenti da ciascuno dei due suoi bordi laterali opposti. Specificamente, gli elementi di battuta 310 si estendono lungo una direzione almeno parzialmente perpendicolare alla direzione verticale Z, cioè si estendono lungo una direzione avente una componente perpendicolare alla direzione verticale Z che non è nulla.
[0041] In questa prima forma di realizzazione, gli elementi di battuta 310 si estendono sostanzialmente complanari alla porzione di impegno 302 lungo una direzione perpendicolare al piano mediano. Tuttavia, questa forma di realizzazione non è limitativa e in un’ulteriore forma di realizzazione gli elementi di battuta 310 si estendono lungo una direzione inclinata rispetto alla direzione perpendicolare al piano mediano. In altre parole, gli elementi di battuta 310 si estendono dai bordi laterali opposti della porzione di impegno 302 lungo una direzione almeno parzialmente perpendicolare alla direzione verticale Z, cioè lungo una direzione avente una componente perpendicolare alla direzione verticale Z che non è nulla.
[0042] Specificamente, in questa prima forma di realizzazione, la porzione di impegno 302 comprende due canali 318 che sono formati rispettivamente in corrispondenza di ciascuno dei due bordi laterali opposti della porzione di impegno 302. Ciascun canale 318, quale apertura, ha un profilo sostanzialmente a forma di C che è definito da una pluralità di porzioni comprendenti l’elemento di battuta 310 disposto più in basso rispetto ad un elemento di fine-corsa 312, e una prima base 314 che collega tra loro l’elemento di battuta 310 e l’elemento di fine-corsa 312. Inoltre, l’elemento di fine-corsa 312 è sostanzialmente parallelo all’elemento di battuta 310, e la prima base 314 è sostanzialmente parallela alla direzione verticale Z e in questa forma di realizzazione corrisponde sostanzialmente al bordo laterale della porzione di impegno 302. In altre parole, l’elemento di battuta 310 e l’elemento di fine-corsa 312 definiscono rispettivamente una prima parete ed una seconda parete del canale 318, mentre la prima base 314 ne definisce un fondo.
[0043] In una forma di realizzazione preferita, facendo riferimento a Fig. 6, la prima base 314 è collegata all’elemento di battuta 310 attraverso un primo incavo 311, di forma arcuata, e l’elemento di fine-corsa 312 è collegato alla prima base 314 attraverso un secondo incavo 313, anch’esso di forma arcuata. In altre parole, il primo incavo 311 e il secondo incavo 313 creano porzioni di depressione nei punti di collegamento tra il fondo e le corrispondenti pareti del rispettivo canale 318. Vantaggiosamente, i primi incavi 311 assicurano precisione nell’impegno degli elementi di battuta 310 dei canali 318 mediante i rispettivi lembi di ritegno 208 durante un procedimento di piegatura di questi ultimi, come spiegato in seguito. Infatti, i primi incavi 311 fungono da regione di scarico che è atta a ricevere porzioni di bordo dei lembi di ritegno 208 che vengono deformate a seguito di un procedimento di piegatura, come spiegato in seguito. Analogamente, i secondi incavi 313 assicurano precisione nell’impegno degli elementi di fine-corsa 312 dei canali 318 della molletta di regolazione 300 mediante i rispettivi lembi di ritegno 208 del corpo laminato 200.
[0044] In una forma di realizzazione preferita, considerando una direzione perpendicolare al piano mediano, la distanza tra i due lembi di ritegno 208 del corpo laminato 200, in corrispondenza dei bordi laterali della sede di fissaggio 202 da cui si estendono, è sostanzialmente uguale, ovvero corrisponde, alla distanza tra i due rispettivi canali 318 della molletta di regolazione 300. In altre parole, la distanza tra i due lembi di ritegno 208 del corpo laminato 200, in corrispondenza dei bordi laterali della sede di fissaggio 202 da cui si estendono, è sostanzialmente uguale, ovvero corrisponde, alla distanza tra i due rispettivi elementi di battuta 310 della molletta di regolazione 300.
[0045] Inoltre, in una forma di realizzazione preferita, considerando una direzione parallela alla direzione verticale Z, la distanza tra l’elemento di battuta 310 e l’elemento di fine-corsa 312 del medesimo canale 318 è maggiore o uguale alla dimensione del rispettivo lembo di ritegno 208 in corrispondenza dei bordi laterali della sede di fissaggio 202 da cui si estende (di seguito definita “altezza” del lembo di ritegno). In una forma di realizzazione maggiormente preferita, la distanza tra l’elemento di battuta 310 e l’elemento di fine-corsa 312 del medesimo canale 318 è sostanzialmente uguale all’altezza del rispettivo lembo di ritegno 208 a meno di un lasco preferibilmente previsto in fase di progettazione per facilitare una fase di assemblaggio, come spiegato di seguito.
[0046] Facendo riferimento in modo particolare a Figg.4 e 5, durante il procedimento di assemblaggio del dispositivo di connessione 100, la porzione di impegno 302 della molletta di regolazione 300 viene fissata alla sede di fissaggio 202 del corpo laminato 200 nel modo seguente.
[0047] Innanzitutto, la porzione di impegno 302 viene accoppiata alla sede di fissaggio 202 in modo che i lembi di ritegno 208 del corpo laminato 200 impegnino dall’alto, in condizioni di utilizzo, i rispettivi elementi di battuta 310 dei rispettivi canali 318 della molletta di regolazione 300.
[0048] Successivamente, i lembi di ritegno 208 vengono deformati plasticamente mediante sostanzialmente una loro rotazione attorno ai bordi della sede di fissaggio 202 da cui si estendono mantenendo, allo stesso tempo, l’impegno con i rispettivi elementi di battuta 310. Specificamente, la rotazione viene condotta in modo da disporre i lembi di ritegno 208 almeno parzialmente paralleli alla faccia operativamente libera della porzione di impegno 302 e almeno parzialmente in battuta su di essa. In altre parole, i lembi di ritegno 208 del corpo laminato 200 vengono deformati plasticamente mediante piegatura verso la porzione di impegno 302 della molletta di regolazione 300 fino a portarli in battuta a questa ed applicando, quindi, una forza di chiusura per il serraggio dei lembi di ritegno 208.
[0049] Nella prima forma di realizzazione i lembi di ritegno 208 sono formati estendendosi perpendicolarmente alla sede di fissaggio 202. In questo stato, non è necessaria una fase di piegatura dei lembi di ritegno 208 per renderli adatti ad impegnare i rispettivi elementi di battuta 310 dei rispettivi canali 318. Tuttavia, è possibile prevedere una forma di realizzazione in cui i lembi di ritegno 208 sono inizialmente formati in modo da estendersi sostanzialmente complanari alla sede di fissaggio 202. In questo stato, quindi, è necessaria una preventiva fase di piegatura dei lembi di ritegno 208 per renderli adatti ad impegnare i rispettivi elementi di battuta 310 dei canali 318.
[0050] Preferibilmente, il procedimento di fissaggio viene realizzato mediante un apparato/dispositivo di assemblaggio automatico. Specificamente, l’apparato/dispositivo di assemblaggio è atto ad accoppiare la porzione di impegno 302 della molletta di regolazione 300 alla sede di fissaggio 202 del corpo laminato 200 attraverso i rispettivi canali 318 e lembi di ritegno 208. Successivamente l’apparato/dispositivo di assemblaggio è atto a deformare plasticamente questi ultimi mediante piegatura come descritto precedentemente. Tuttavia, è possibile prevedere un procedimento di assemblaggio eseguito manualmente mediante utensili adatti.
[0051] Vantaggiosamente, con questa configurazione la molletta di regolazione 300 è fissabile al corpo laminato 200 senza impiegare mezzi di fissaggio separati, quali rivetti. In particolare, gli elementi di battuta 310 dei canali 318 della molletta di regolazione 300 impediscono ai rispettivi lembi di ritegno 208, e al corpo laminato 200 ad essi solidale, uno spostamento relativo in trazione lungo la direzione verticale Z per effetto del peso del controsoffitto.
[0052] Specificamente, in fase di progettazione, è possibile regolare ampiamente ed efficacemente la dimensione, considerando una direzione parallela alla direzione verticale Z, degli elementi di battuta 310 dei canali 318 e l’altezza dei rispettivi lembi di ritegno 208. Pertanto, vengono garantite proprietà meccaniche adatte ad impedire una deformazione dei lembi di ritegno 208 e dei rispettivi elementi di battuta 310 per effetto del peso del controsoffitto.
[0053] Inoltre, vantaggiosamente, l’impegno dei canali 318 mediante i rispettivi lembi di ritegno 208 e la successiva deformazione di questi ultimi verso ed in battuta sulla porzione di impegno 302 garantiscono un fissaggio accurato ed affidabile. Infatti, in questo stato, viene impedito uno spostamento relativo della molletta di regolazione 300 rispetto al corpo laminato 200 lungo una direzione perpendicolare alla sede di fissaggio 202 oltre ad uno spostamento relativo lungo la direzione verticale Z per effetto del peso del controsoffitto.
[0054] Nella forma di realizzazione maggiormente preferita, descritta precedentemente, la distanza tra i due lembi di ritegno 208 e la distanza tra i due rispettivi elementi di battuta 310 sono sostanzialmente uguali tra loro, ovvero corrispondono, e, inoltre, la distanza tra l’elemento di battuta 310 e l’elemento di finecorsa 312 del medesimo canale 318 è sostanzialmente uguale all’altezza del lembo di ritegno 208. In questo stato, vantaggiosamente, viene impedito anche uno spostamento relativo della molletta di regolazione 300 rispetto al corpo laminato 200 lungo una direzione perpendicolare al piano mediano e lungo la direzione verticale Z a causa, in quest’ultimo caso, di una eventuale sollecitazione di compressione che induce un avvicinamento della molletta di regolazione 300 alla base di ancoraggio 204 del corpo laminato 200.
[0055] Inoltre, il fissaggio della moletta di regolazione 300 al corpo laminato 200 è garantito dalle loro caratteristiche di forma che sono adatte a consentire l’impegno dei canali 318 con i rispettivi lembi di ritegno 208. In questo stato, gli elementi di battuta 310 dei canali 318 sono atti a sostenere operativamente i rispettivi lembi di ritegno 208 impedendo lo spostamento relativo della moletta di regolazione 300 rispetto al corpo laminato 200 lungo la direzione verticale Z per effetto del peso del controsoffitto. Conseguentemente, essendo principalmente legato a caratteristiche di forma che sono ampiamente e facilmente regolabili in fase di progettazione, il fissaggio della moletta di regolazione 300 al corpo laminato 200 risulta essere accurato ed affidabile. Al contrario, in dispositivi di connessione di tipo noto che prevendono lembi di ritegno plasticamente deformabili, come nel documento WO2013/034996, lo spostamento relativo della moletta di regolazione rispetto al corpo laminato lungo la direzione verticale per effetto del peso del controsoffitto è impedito solamente dall’attrito generato dalla forza di chiusura per il serraggio dei lembi di ritegno.
[0056] Inoltre, nel dispositivo di connessione 100 della presente invenzione non è necessario applicare elevate forze di chiusura per il serraggio dei lembi di ritegno 208, ed è quindi improbabile indurre una variazione della conformazione originaria della molletta di regolazione 300. Conseguentemente, è improbabile una modifica delle caratteristiche geometriche e/o elastiche della molletta di regolazione 300 che permettono di trattenere elasticamente, ovvero bloccare, la barra di aggancio.
[0057] Infine, vantaggiosamente, il corpo laminato 200 e la molletta di regolazione 300 sono formate in modo semplice mediante sagomatura di una piastra e successiva piegatura. Specificamente, la formatura dei lembi di ritegno 208 e dei canali 318 viene realizzata nella medesima fase di sagomatura del corpo laminato 200 e della molletta di regolazione 300, con evidenti vantaggi in termini di costi e tempi per la produzione del dispositivo di connessione 100.
[0058] Risulta chiaro come la presente invenzione possa essere realizzata in altre forme di realizzazione senza allontanarsi dall’ambito rivendicato.
[0059] Di seguito vengono descritte ulteriori forme di realizzazione della presente invenzione che prevedono modifiche relative ad alcuni elementi del dispositivo di connessione 100. Quindi, gli elementi che risultano sostanzialmente invariati non saranno descritti nuovamente e verranno utilizzati gli stessi riferimenti numerici.
[0060] Facendo riferimento a Figg. 9 e 10, viene mostrato un dispositivo di connessione 100 secondo una seconda forma di realizzazione della presente invenzione, in cui gli elementi di battuta 310 definiscono parzialmente rispettive asole 316 che sostituiscono i canali 318 previsti nella prima forma di realizzazione. In altre parole, gli elementi di battuta 310 sono ricavati nelle rispettive asole 316. I rimanenti elementi del dispositivo di connessione 100 in questa seconda forma di realizzazione sono sostanzialmente invariati rispetto a quelli della prima forma di realizzazione e svolgono le medesime funzioni.
[0061] Specificamente, le due asole 316, quali aperture, sono formate in corrispondenza di ciascuno dei due bordi laterali opposti della porzione di impegno 302 e, come nella prima forma di realizzazione, i rispettivi elementi di battuta 310 si estendono sporgenti da ciascuno dei due bordi laterali opposti della porzione di impegno 302.
[0062] Inoltre, l’elemento di battuta 310 e l’elemento di fine-corsa 312 definiscono rispettivamente una prima parete ed una seconda parete della rispettiva asola 316. Mentre, la prima base 314, sostanzialmente corrispondente al bordo laterale della porzione di impegno 302, definisce un fondo dell’asola 316 la quale è, infine, chiusa da una seconda base 314a.
[0063] Il dispositivo di connessione 100 secondo la seconda forma di realizzazione prevede i medesimi vantaggi della prima forma di realizzazione, tuttavia la fase di sagomatura dei canali 318 nella prima forma di realizzazione risulta essere più semplice rispetto alla fase di sagomatura delle asole 316 nella seconda forma di realizzazione.
[0064] Facendo riferimento a Figg. 11 e 12, viene mostrato un dispositivo di connessione 100 secondo una terza forma di realizzazione della presente invenzione, in cui gli elementi di battuta 310 definiscono almeno parzialmente, ovvero formano, rispettivi aggetti che sostituiscono i canali 318 previsti nella prima forma di realizzazione. I rimanenti elementi del dispositivo di connessione 100 in questa terza forma di realizzazione sono sostanzialmente invariati rispetto a quelli della prima forma di realizzazione e svolgono le medesime funzioni.
[0065] Specificamente, i due elementi di battuta 310 si estendono sporgenti da ciascuno dei due bordi laterali opposti della porzione di impegno 302 e, a differenza della prima forma di realizzazione, non sono previsti gli elementi di fine-corsa 312 dei canali 318 e le prime basi 314 coincidono sostanzialmente con i bordi laterali opposti della porzione di impegno 302.
[0066] Come nella prima forma di realizzazione, in questa forma di realizzazione le prime basi 314, che corrispondono sostanzialmente ai bordi laterali della porzione di impegno 302, sono collegate ai rispettivi elementi di battuta 310 preferibilmente attraverso rispettivi primi incavi 311 di forma arcuata.
[0067] Il dispositivo di connessione 100 secondo la terza forma di realizzazione prevede i medesimi vantaggi della prima forma di realizzazione ad esclusione di quello ottenuto mediante l’elemento di fine-corsa 312 dei canali 318 nella prima forma di realizzazione. Infatti, come detto precedentemente, nella prima forma di realizzazione l’elemento di fine-corsa 312 impedisce, o eventualmente limita, spostamenti relativi della molletta di regolazione 300 rispetto al corpo laminato 200 lungo la direzione verticale Z a causa di una eventuale sollecitazione di compressione.
[0068] Facendo riferimento a Figg. 13 e 14, viene mostrato un dispositivo di connessione 100 secondo una quarta forma di realizzazione della presente invenzione. Specificamente, in questa forma di realizzazione, i due canali 318 sono formati in corrispondenza di ciascuno dei due bordi laterali opposti della sede di fissaggio 202 del corpo laminato 200, mentre i due lembi di ritegno 208 si estendono da ciascuno dei due bordi laterali opposti della porzione di impegno 302 della molletta di regolazione 300. Specificamente, i lembi di ritegno 208 sono preferibilmente formati in modo da estendersi sostanzialmente complanari alla porzione di impegno 302.
[0069] Pertanto, in questa forma di realizzazione, i due elementi di battuta 310 si estendono sporgenti da ciascuno dei due bordi laterali opposti della sede di fissaggio 202. Specificamente, a differenza della prima forma di realizzazione, nella quarta forma di realizzazione il canale 318 ha un profilo che è definito da una pluralità di porzioni comprendenti l’elemento di battuta 310 disposto più in alto rispetto ad un elemento di fine-corsa 312, e una prima base 314 che collega tra loro l’elemento di battuta 310 e l’elemento di fine-corsa 312. I rimanenti elementi del dispositivo di connessione 100 in questa quarta forma di realizzazione sono sostanzialmente invariati rispetto a quelli della prima forma di realizzazione e svolgono le medesime funzioni.
[0070] Con questa configurazione, la porzione di impegno 302 della molletta di regolazione 300 viene fissata alla sede di fissaggio 202 del corpo laminato 200 mediante piegatura dei lembi di ritegno 208. Tuttavia, a differenza della prima forma di realizzazione, la porzione di impegno 302 viene accoppiata alla sede di fissaggio 202 in modo che i lembi di ritegno 208 impegnino dal basso, in condizioni di utilizzo, i rispettivi elementi di battuta 310 dei rispettivi canali 318. Successivamente, i lembi di ritegno 208 vengono deformati plasticamente mediante sostanzialmente una loro rotazione attorno ai bordi della porzione di impegno 302 da cui si estendono mantenendo, allo stesso tempo, l’impegno con i rispettivi elementi di battuta 310. Specificamente, la rotazione viene condotta in modo da disporre i lembi di ritegno 208 almeno parzialmente paralleli alla faccia operativamente libera della sede di fissaggio 202 e almeno parzialmente in battuta su di essa. In altre parole, i lembi di ritegno 208 della molletta di regolazione 300 vengono deformati plasticamente mediante piegatura verso la sede di fissaggio 202 del corpo laminato 200 fino a portarli in battuta a questa ed applicando, quindi, una forza di chiusura per il serraggio dei lembi di ritegno 208.
[0071] Il dispositivo di connessione 100 secondo la quarta forma di realizzazione prevede i medesimi vantaggi della prima forma di realizzazione, tuttavia durante il procedimento di assemblaggio del dispositivo di connessione 100, che prevede la deformazione dei lembi di ritegno 208 della molletta di regolazione 310, non viene completamente inibita una eventuale variazione della conformazione originaria della molletta di regolazione 300. Nonostante questo, come nella prima forma di realizzazione, nella quarta forma di realizzazione vantaggiosamente non è necessario applicare elevate forze di chiusura per il serraggio dei lembi di ritegno 208 per garantire il fissaggio della porzione di impegno 302 della molletta di regolazione 300 alla sede di fissaggio 202 del corpo laminato 200.
[0072] Facendo riferimento a Figg. 15 e 16, viene mostrato un dispositivo di connessione 100 secondo una quinta forma di realizzazione della presente invenzione.
In questa forma di realizzazione, a differenza della seconda forma di realizzazione descritta in precedenza facendo riferimento a Figg.9 e 10, le due asole 316 e i rispettivi due lembi di impegno 208 sono formati in prossimità di ciascuno dei due bordi opposti rispetto ad un piano trasversale della porzione di impegno 302 e della sede di fissaggio 202. Si noti che in Fig.15 il dispositivo di connessione 100 è rappresentato in uno stato parzialmente assemblato in cui la porzione di impegno 302 è accoppiata alla sede di fissaggio 202, in modo che gli elementi di battuta 310 delle rispettive asole 316 siano impegnati dai lembi di ritegno 208, e questi ultimi non sono stati ancora piegati.
[0073] Ciascuna asola 316, quale apertura, prevede una prima parete ed una seconda parete definite rispettivamente dall’elemento di battuta 310 e dall’elemento di fine-corsa 312 che sono collegati tra loro attraverso la prima base 314 e la seconda base 314a. In altre parole, la porzione di impegno 302 comprende due elementi di battuta 310 che, in questa forma di realizzazione, sono formati su ciascuno dei due bordi trasversali opposti di questa. Specificamente, un primo elemento di battuta 310 superiore corrisponde sostanzialmente al bordo trasversale superiore della porzione di impegno 302, e un secondo elemento di battuta 310 inferiore è collegato al bordo trasversale inferiore della porzione di impegno 302, attraverso la prima base 314 e la seconda base 314a, ed è distanziato da questo. Inoltre, gli elementi di battuta 310 si estendono lungo una direzione almeno parzialmente perpendicolare alla direzione verticale Z, cioè si estendono lungo una direzione avente una componente perpendicolare alla direzione verticale Z che non è nulla.
[0074] Il dispositivo di connessione 100 secondo la quinta forma di realizzazione prevede i medesimi vantaggi della prima forma di realizzazione ad esclusione di quello ottenuto dalla possibilità di regolare ampiamente l’altezza dei lembi di ritegno 208. Specificamente, in fase di progettazione, non è possibile regolare ampiamente l’altezza dei rispettivi lembi di ritegno 208 poiché questa è limitata dallo spessore della piastra dalla quale sono formati. Nonostante questo, come nella prima forma di realizzazione, nella quinta forma di realizzazione, vantaggiosamnete gli elementi di battuta 310 delle asole 316 della molletta di regolazione 300 impediscono ai rispettivi lembi di ritegno 208, e al corpo laminato 200 ad essi solidale, uno spostamento relativo in trazione lungo la direzione verticale Z per effetto del peso del controsoffitto.
[0075] Facendo riferimento a Fig. 17, viene mostrato un dispositivo di connessione 100 secondo una sesta forma di realizzazione sostanzialmente identica a quella della prima forma di realizzazione, ad esclusione della conformazione della base di ancoraggio del corpo laminato. I rimanenti elementi del dispositivo di connessione 100 in questa sesta forma di realizzazione sono sostanzialmente invariati rispetto a quelli della prima forma di realizzazione e svolgono le medesime funzioni.
[0076] Il dispositivo di connessione 100 in questa forma di realizzazione comprende una base di ancoraggio 210 che è formata da una piastra sostanzialmente rettangolare disposta lungo l’asse verticale del corpo laminato 200. In prossimità dell’estremità inferiore del corpo laminato 200 è previsto un foro di fissaggio 212 che è collegato con il bordo inferiore della base di ancoraggio 204 attraverso una fenditura 214.
[0077] Specificamente, il foro di fissaggio 212 e la fenditura 214 hanno una conformazione adatta a ricevere scorrevolmente e trattenere, mediante accoppiamento di forma, una porzione di un profilo metallico del telaio di installazione (non mostrato nelle figure). Pertanto, secondo la presente invenzione, il dispositivo di connessione 100 per una struttura di supporto di un controsoffitto comprende un corpo laminato 200 provvisto di una base di ancoraggio la cui conformazione non è limitata dalle forme di realizzazione descritte precedentemente.
[0078] Risulta chiaro come sia possibile prevedere ulteriori forme di realizzazione senza allontanarsi dall’ambito rivendicato.
[0079] Ad esempio, è possibile prevedere un dispositivo di connessione 100 analogo a quello della quarta forma di realizzazione, descritto in precedenza facendo riferimento a Figg.13 e 14, in cui la sede di fissaggio 202 prevede, in corrispondenza dei suoi bordi laterali opposti, asole 316 in sostituzione dei canali 318.
[0080] Inoltre, è possibile prevedere un dispositivo di connessione 100, analogo a quello della prima forma di realizzazione, in cui in corrispondenza di ciascun bordo laterale della porzione di impegno 302 della molletta di regolazione 300 è formata una pluralità di elementi di battuta 310 che si estendono sporgenti da ciascuno dei due bordi laterali opposti della porzione di impegno 302. A questa pluralità di elementi di battuta 310 è associata una corrispondente pluralità di lembi di ritegno 208 in corrispondenza o in prossimità di ciascuno dei due bordi laterali opposti della sede di fissaggio 202 del corpo laminato 200. Risulta chiaro come sia possibile prevedere una pluralità di elementi di battuta 310 associati ad una corrispondente pluralità di lembi di ritegno 208 in una qualsiasi delle precedenti forme di realizzazione descritte precedentemente.
[0081] Da quanto fino ad ora descritto è evidente come siano stati raggiunti importanti risultati, superando gli inconvenienti dello stato della tecnica, rendendo possibile la realizzazione di un dispositivo di connessione 100 per una struttura di supporto di un controsoffitto comprendente un corpo laminato 200 ed una molletta di regolazione 300, formati distinti tra loro, che sono mutuamente fissabili in modo fermo senza impiegare mezzi di fissaggio separati, quali rivetti. In modo particolare, nella presente invenzione il corpo laminato 200 e la molletta di regolazione 300 sono fissabili tra loro in modo da inibire, in condizioni di utilizzo, un loro spostamento relativo in trazione lungo la direzione verticale Z per effetto del peso del controsoffitto.
[0082] Inoltre, le conformazioni del corpo laminato 200 e della molletta di regolazione 300 ad esso associata garantiscono un accurato ed affidabile mutuo fissaggio.
[0083] Inoltre, il corpo laminato 200 e la molletta di regolazione 300 prevedono conformazioni realizzabili in modo semplice, riducendo al minimo le fasi per la loro formatura.
[0084] Infine, le conformazioni del corpo laminato 200 e della molletta di regolazione 300 ad esso associata garantiscono un mutuo fissaggio che inibisce la variazione della conformazione della molletta di regolazione 300.
[0085] In questo stato il dispositivo di connessione 100 secondo la presente invenzione garantisce una funzionalità accurata ed affidabile, ovvero garantisce una maggiore sicurezza di installazione di una struttura di supporto di un controsoffitto rispetto a dispositivi di connessione di tipo noto.
[0086] Naturalmente i materiali e le attrezzature utilizzati per la realizzazione della presente invenzione, nonché la forma e le dimensioni dei singoli componenti, potranno essere i più idonei a seconda delle specifiche esigenze.

Claims (12)

  1. Rivendicazioni del brevetto per invenzione industriale avente per titolo: “DISPOSITIVO DI CONNESSIONE PER UNA STRUTTURA DI SUPPORTO DI UN CONTROSOFFITTO" RIVENDICAZIONI 1. Un dispositivo di connessione (100) per una struttura di supporto di un controsoffitto comprendente: una molletta di regolazione (300) comprendente una porzione di impegno (302) frapposta tra porzioni oblique (304) che sono provviste ciascuna di un foro (306), detti fori (306) essendo coassiali lungo una direzione verticale (Z), un corpo laminato (200) comprendente una sede di fissaggio (202) ed una base di ancoraggio (204, 210), detta sede di fissaggio (202) e detta porzione di impegno (302) essendo accoppiabili tra loro per fissare mutuamente detto corpo laminato (200) a detta molletta di regolazione (300), caratterizzato dal fatto che una tra detta sede di fissaggio (202) e detta porzione di impegno (302) comprende solidali almeno due lembi di ritegno (208) plasticamente deformabili formati in corrispondenza o in prossimità di ciascuno di due suoi bordi opposti, l’altra tra detta porzione di impegno (302) e detta sede di fissaggio (202) comprende almeno due elementi di battuta (310) formati in corrispondenza di ciascuno di due suoi bordi opposti, detti elementi di battuta (310) estendendosi lungo una direzione almeno parzialmente perpendicolare a detta direzione verticale (Z), detta sede di fissaggio (202) di detto corpo laminato (200) essendo fissabile a detta porzione di impegno (302) di detta molletta di regolazione (300) mediante piegatura di detti lembi di ritegno (208) verso e in battuta sull’altra tra detta sede di fissaggio (202) e detta porzione di impegno (302), in cui ciascuno di detti lembi di ritegno (208) è atto ad impegnare operativamente dall’alto uno rispettivo di detti elementi di battuta (310) quando questi ultimi sono formati su detta porzione di impegno (302), e ciascuno di detti lembi di ritegno (208) è atto ad impegnare operativamente dal basso uno rispettivo di detti elementi di battuta (310) quando questi ultimi sono formati su detta sede di fissaggio (202).
  2. 2. Il dispositivo di connessione (100) secondo la rivendicazione 1, in cui detti almeno due lembi di ritegno (208) plasticamente deformabili sono formati in corrispondenza o in prossimità di ciascuno di due bordi laterali opposti di quella tra detta sede di fissaggio (202) e detta porzione di impegno (302) da cui si estendono, e detti almeno due elementi di battuta (310) si estendono sporgenti da ciascuno di due bordi laterali opposti dell’altra tra detta porzione di impegno (302) e detta sede di fissaggio (202).
  3. 3. Il dispositivo di connessione (100) secondo la rivendicazione 2, in cui detti almeno due elementi di battuta (310) definiscono almeno parzialmente rispettive aperture (316, 318) di detta porzione di impegno (302) adatte a ricevere operativamente i rispettivi lembi di ritegno (208).
  4. 4. Il dispositivo di connessione (100) secondo la rivendicazione 3, in cui dette aperture sono costituite da asole (316).
  5. 5. Il dispositivo di connessione (100) secondo la rivendicazione 3, in cui dette aperture sono costituite da canali (318).
  6. 6. Il dispositivo di connessione (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 5, in cui dette aperture (316, 318) comprendono: rispettive prime basi (314) che si estendono dai rispettivi elementi di battuta (310) lungo una direzione almeno parzialmente parallela a detta direzione verticale (Z), rispettivi elementi di fine-corsa (312) che si estendono da rispettive prime basi (314) lungo una direzione almeno parzialmente perpendicolare a detta direzione verticale (Z), detti elementi di battuta (310), dette prime basi (314) e detti elementi di fine-corsa (312) definendo almeno parzialmente le rispettive aperture (316, 318).
  7. 7. Il dispositivo di connessione (100) secondo la rivendicazione 6, in cui dette prime basi (314) si collegano ai rispettivi elementi di battuta (310) attraverso rispettivi primi incavi (311) e detti elementi di fine-corsa (312) si collegano alle rispettive prime basi (314) attraverso rispettivi secondi incavi (313), detti primi incavi (311) e detti secondi incavi (313) essendo atti a ricevere operativamente porzioni dei rispettivi lembi di ritegno (208) piegati.
  8. 8. Il dispositivo di connessione (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 5, in cui detti elementi di battuta (310) si estendono sporgenti dai bordi laterali e si collegano a questi attraverso rispettivi primi incavi (311) atti a ricevere operativamente porzioni dei rispettivi lembi di ritegno (208) piegati.
  9. 9. Il dispositivo di connessione (100) secondo le rivendicazioni 6 o 7, in cui la distanza tra detti elementi di battuta (310) e detti elementi di fine-corsa (312) di ciascuna di dette aperture (316, 318) è uguale a o maggiore di un’altezza nella direzione verticale (Z) dei rispettivi lembi di ritegno (208) in corrispondenza dei bordi laterali di quella tra detta sede di fissaggio (202) e detta porzione di impegno (302) da cui si estendono.
  10. 10. Il dispositivo di connessione (100) secondo la rivendicazione 1, in cui detti almeno due lembi di ritegno (208) plasticamente deformabili sono formati in corrispondenza o in prossimità di ciascuno di due bordi trasversali opposti di quella tra detta sede di fissaggio (202) e detta porzione di impegno (302) da cui si estendono, e detti almeno due elementi di battuta (310) sono formati in corrispondenza di ciascuno di due bordi trasversali opposti dell’altra tra detta porzione di impegno (302) e detta sede di fissaggio (202).
  11. 11. Il dispositivo di connessione (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 10, in cui la distanza tra detti lembi di ritegno (208), in corrispondenza dei bordi di quella tra detta sede di fissaggio (202) e detta porzione di impegno (302) da cui si estendono, corrisponde alla distanza tra i rispettivi elementi di battuta (310).
  12. 12. Metodo per l’assiemaggio di un dispositivo di connessione (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 11, comprendente le fasi di: a) impegnare operativamente dall’alto mediante ciascuno di detti lembi di ritegno (208) uno rispettivo di detti elementi di battuta (310) quando questi ultimi sono formati su detta porzione di impegno (302), e impegnare operativamente dal basso mediante ciascuno di detti lembi di ritegno (208) uno rispettivo di detti elementi di battuta (310) quando questi ultimi sono formati su detta sede di fissaggio (202), b) mantenere l’impegno tra detti lembi di ritegno (208) e i rispettivi elementi di battuta (310), e c) fissare mutuamente detta sede di fissaggio (202) di detto corpo laminato (200) a detta porzione di impegno (302) di detta molletta di regolazione (300) mediante piegatura di detti lembi di ritegno (208) verso e in battuta sull’altra tra detta sede di fissaggio (202) e detta porzione di impegno (302).
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