IT202000018013A1 - Seggiola per un impianto di trasporto aereo a fune - Google Patents

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Günther Steger
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    • B61RAILWAYS
    • B61BRAILWAY SYSTEMS; EQUIPMENT THEREFOR NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
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    • B61B12/002Cabins; Ski-lift seats

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  • Transportation (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
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  • Mobile Radio Communication Systems (AREA)

Description

DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale dal titolo:
?SEGGIOLA PER UN IMPIANTO DI TRASPORTO AEREO A FUNE?
Campo tecnico
Il campo tecnico della presente invenzione si riferisce agli impianti di trasporto aereo a fune in cui passeggeri vengono trasportati lungo un percorso predefinito in unit? di traposto alimentate in successione una dietro l?altra in una posizione sospesa nel vuoto, ossia sollevate rispetto al terreno sottostante appese ad una fune.
All?interno di questo specifico campo tecnico, la presente invenzione si riferisce ad un particolare tipo di unit? di traposto noto come seggiola. Queste seggiole comprendono dispositivi di protezione che devono essere azionati manualmente dai passeggeri all?inizio del viaggio dopo l?imbarco. La presente invenzione affronter? quindi i problemi legati alla movimentazione dei suddetti dispositivi di protezione per offrire una soluzione nuova e inventiva rispetto a quanto fino ad ora proposto dalla tecnica nota.
Stato dell?arte
Come indicato nel capito precedente, la presente invenzione si riferisce ad una seggiola per un impianto di traposto aereo a fune. Una seggiola di questo tipo, ben nota al tecnico del ramo, comprende una pluralit? di sedili o sedute poste una di fianco all?altra e un braccio di sospensione da un lato collegato alla fila di sedute e dall?altro lato dotato di un dispositivo di accoppiamento alla fune dell?impianto di trasporto. L?imbarco e lo sbarco dei passeggeri dalla seggiola avviene in corrispondenza di apposite stazioni disposte alle estremit? opposte dell?impianto ed eventualmente anche in posizioni intermedie. Per facilitare l?imbarco e lo sbarco nelle stazioni le seggiole vengono temporaneamente arrestate oppure fatte avanzare a bassa velocit? senza interruzione di avanzamento.
In modo noto, oltre alle sedute e al braccio di sospensione le seggiole comprendono anche dispositivi di protezione dei passeggeri. In particolare, la seggiola pu? comprendere una barra di sicurezza, solitamente dotata di poggiapiedi, configurata per proteggere i passeggeri da accidentali cadute durante il viaggio. In alternativa o in combinazione con la barra di sedute, le seggiole possono essere dotate eventualmente di una cupola di protezione configurata per proteggere i passeggeri dagli agenti atmosferici esterni.
E? noto prevedere che tali dispositivi di protezione, ovvero sia la barra di sicurezza sia la cupola, siamo mobili fra due posizioni. In una prima posizione i dispositivi di protezione non ostacolano lo sbarco e l?imbarco dei passeggeri e in una seconda posizione, a passeggeri seduti, i dispositivi di protezione si trovano in una posizione tale rispetto ai passeggeri da assolvere la loro funzione protettiva. Nella prima posizione la barra di sicurezza, per esempio, si trova in una posizione distale dalle sedute sostanzialmente al di sopra delle stesse. Nella seconda posizione la barra sicurezza si trova invece in una posizione prossimale alle sedute sostanzialmente di fronte alle stesse. Solitamente il movimento fra la prima e la seconda posizione ? di tipo rotatorio. Infatti la barra di sicurezza ? collegata per mezzo di un apposito telaio ad un perno di rotazione generalmente posizionato dietro lo schienale delle sedute. Sia movimento della cupola di protezione sia le sue posizioni di riposo e di lavoro sono assimilabili a quelli della barra di sicurezza. Infatti la cupola comprende una porzione di protezione sagomata a cupola che termina in corrispondenza di una barra di estremit? frontale che nella prima posizione si trova sostanzialmente nella medesima posizione della barra di sicurezza descritta in precedenza. In stazione e durante le fasi di imbarco e sbarco, la barra di sicurezza e la barra frontale della cupola si trovano nella prima posizione sollevata per non ostacolare l?imbarco e lo sbarco dei passeggeri. Ultimata la fase di imbarco la barra di sicurezza e la barra frontale della cupola devono trovarsi nella seconda posizione fino alla prossima procedura di sbarco. Il passaggio dalla prima alla seconda posizione avviene per azionamento manuale dei passeggeri. L?obbligo di chiusura della barra ? segnalata lungo la zona di uscita stazione mediante apposita segnaletica. In corrispondenza dello sbarco il passaggio dalla seconda alla prima posizione pu? avvenire in modo automatico oppure ancora tramite azionamento manuale dei passeggeri. La movimentazione della cupola avviene nel medesimo modo con l?unica differenza che la chiusura della cupola medesima non ? obbligatoria ma a discrezione dei passeggeri.
Come descritto in precedenza nella prima posizione la barra di sicurezza o la barra frontale della cupola si trovano nella suddetta posizione distale dalle sedute (sopra le sedute). Tale posizione distale rappresenta un compromesso fra due differenti esigenze. La prima esigenza vorrebbe che tali barre fossero il pi? lontano possibile (sopra la sagoma del passeggero) per non interferire con lo sbarco e l?imbarco dei passeggeri. Tuttavia tale lontananza deve tenere conto dell?altra esigenza, ossia il vincolo (normato EN 13796) che tali barre devono essere raggiungibili per la loro chiusura anche da parte di bambini o passeggeri di bassa statura. Per tale motivo, attualmente le barre non possono distare pi? di 850 mm dalle sedute. Per facilitare l?afferraggio delle barre, queste ultime sono dotate di maniglie e/o cordini configurati per sporgere localmente verso le sedute e realizzare punti di afferraggio in posizione pi? ravvicinata rispetto ai passeggeri. Secondo la tecnica nota tali cordini sono a tutti gli effetti dei semplici cordini realizzati in materiale non deformabile (tessuto non elastico o plastica) in modo tale che sin da subito un movimento di tiro del cordino genera un corrispondente trascinamento della barra di sicurezza o della cupola di protezione.
La condizione appena descritta della tecnica nota, in cui la posizione delle barre ? come detto un compromesso fra le due suddette esigenze e i suddetti cordini in tessuto non elastico o plastica, presenta alcuni inconvenienti legati alle prime fasi di tiro dei cordini stessi.
La lunghezza dei cordini non pu? essere eccessiva perch? altrimenti si tornerebbe nella condizione di avere un ostacolo all?imbarco e allo sbarco dei passeggeri e quindi per persone di bassa statura i primi tratti di azionamento/movimentazione dei cordini noti non risulta ideale. Infatti per tali passeggeri il primo afferraggio del cordino avviene con una posizione del braccio sostanzialmente distesa e in tale posizione risulta non semplice generare un forza di tiro tale da trascinare la barra o la cupola. Solo una volta superato un primo tratto di movimentazione delle barre il braccio che afferra il cordino assume una posizione pi? angolata e quindi in grado di generare una forza di tiro senza particolare sforzo. Per persone di bassa statura la generazione della forza di tiro per generare il primo movimento del cordino risulta tale che questi passeggeri spesso assolvono tale procedura sporgendosi in piedi dal sedile e generando una situazione di potenziale rischio.
Descrizione dell?invenzione
A partire da tale tecnica nota uno scopo della presente invenzione ? quello di realizzare una seggiola per un impianto di trasporto aereo a fune in grado di superare il problema sopra citato della tecnica nota. In particolare, scopo della presente invenzione ? realizzare una seggiola in cui la movimentazione tramite cordino della barra di sicurezza o della cupola di protezione non richieda sforzi particolari nel primo tratto di azionamento in cui, per passeggeri di bassa statura, il braccio ? in posizione quasi distesa e quindi non in grado di generare forza di tiro in modo semplice.
In accordo con tale scopo, la presente invenzione ? relativa a una seggiola per un impianto di trasporto a fune in cui la seggiola comprende:
- una fila di sedili o sedute poste una di fianco dall?altra; - un dispositivo di protezione mobile rispetto alle sedute fra una prima posizione distale in cui non ostacolano l?imbarco e lo sbarco dei passeggeri e una seconda posizione prossimale alle sedute in cui esercita la funzione protettiva dei passeggeri durante il trasporto; e
- una pluralit? di dispositivi cordino accoppiati al dispositivo di protezione; ogni dispositivo cordino essendo configurato per essere afferrato e movimentato manualmente dai passeggeri seduti sulle sedute per movimentare il dispositivo di protezione dalla prima posizione alla seconda posizione.
Una lista non esaustiva di dispositivi di protezione comprende una barra di sicurezza, configurata per proteggere i passeggeri da eventuali cadute durante il trasporto, e una cupola di protezione da eventuali agenti atmosferici esterni. Il tecnico del ramo ben conosce tali dispositivi di protezione, la loro conformazione e il loro utilizzo. In estrema sintesi sia la barra di sicurezza sia la cupola di protezione (in particolare la barra frontale della cupola di protezione) durante le fasi di imbarco e sbarco dei passeggeri in stazione si trova in una posizione distale dalle sedute sostanzialmente sopra di esse. Tale distanza deve evitare ingombri durante le fasi di imbarco e sbarco dei passeggeri e deve consentire ai passeggeri stessi, anche quelli di bassa statura o a eventuali bambini, di azionarli manualmente. Per facilitare l?afferraggio ? noto prevedere una pluralit? di cordini vincolati alla barra di sicurezza e alla cupola che per gravit? pendono verso i passeggeri. In tal modo i passeggeri possono afferrare l?estremit? dei cordini che sono pi? vicini a loro rispetto alla barra. Il movimento dei dispositivi di protezione pu? essere rotatorio attorno ad un perno posto dietro le sedute oppure di altro tipo. L?unico vincolo richiesto ? che alla fine del movimento i dispositivi di protezione siano in una posizione prossimale rispetto alle sedute tale da erogare la loro funzione protettiva.
In tale configurazione la presente invenzione introduce in modo inventivo un miglioramento sostituendo il noto e semplice cordino in materiale tessile o plastico sostanzialmente inestensibile con un vero e proprio ?dispositivo cordino?. Quindi, secondo l?aspetto principale della presente invenzione ogni classico cordino di movimentazione delle barre di sicurezza e delle cupole di protezione nelle seggiole di un impianto di trasporto aereo a fune ? sostituito da un dispositivo cordino configurato in modo tale che per effetto del tiro manuale dei passeggeri per un primo tratto di movimentazione presenti un comportamento elastico cos? da allungarsi senza generare un trascinamento del dispositivo di protezione. Solo in un secondo tratto di movimentazione successivo al primo il dispositivo cordino ? configurato per non allungarsi ulteriormente e per presentare un comportamento rigido cos? da generare il trascinamento del dispositivo di protezione ad esso collegato.
Vantaggio di tale dispositivo cordino ? quindi quello di posticipare la richiesta di forza di tiro per movimentare il dispositivo di protezione dalla fase iniziale di afferraggio e movimentazione del cordino ad una seconda fase in cui il braccio del passeggero non ? pi? nella configurazione distesa ma si trova in una configurazione pi? angolata e maggiormente in grado quindi di generare una adeguata forza di tiro. Durante il primo tratto con braccio disteso la forza richiesta ? solo quella necessaria ad allungare il dispositivo cordino mentre nella seconda fase la forza richiesta deve essere in grado di movimentare il dispositivo di protezione.
Un dispositivo cordino in grado di presentare i suddetti due comportamenti in serie (elastico inizialmente e rigido non allungabile successivamente) pu? essere realizzato in vari modi. La presente invenzione prevede due realizzazioni preferenziali che saranno descritte in seguito con riferimento ai disegni allegati.
Secondo una prima forma di attuazione dell?invenzione il dispositivo cordino comprende un cordino integrato in un elemento elastico o in una molla e/o realizzato in materiale configurato per allungarsi elasticamente per effetto del tiro manuale dei passeggeri fino al raggiungimento di un allungamento massimo oltre il quale nessun ulteriore allungamento ? possibile. Per propriet? elastica non si intende quindi la propriet? elastica intrinseca di quasi ogni materiale per cui per piccoli allungamenti comunque ? riscontrabile tale comportamento ma ai fini della presente invenzione ci si riferisce ad un materiale che garantisca almeno un allungamento pari a circa il 10% della lunghezza a riposo.
Secondo un?altra forma di attuazione dell?invenzione il dispositivo cordino comprende due elementi fra loro uniti in serie ossia un dispositivo a molla avente una prima estremit? vincolata al dispositivo di protezione e un cordino realizzato in materiale standard non allungabile (tessuto o plastica) connesso alla seconda estremit? del dispositivo a molla. In tal caso l?allungamento del primo tratto di tiro ? delegato al dispositivo a molla il quale quindi ? configurato per allungarsi o deformarsi elasticamente per effetto del tiro manuale dei passeggeri fino al raggiungimento di un allungamento o deformazione massima oltre la quale nessun ulteriore allungamento ? possibile.
In tale seconda forma di attuazione dell?invenzione, il dispositivo a molla comprende preferibilmente una molla a lamina. Ancora pi? preferibilmente tale molla a lamina ? sagomata ad uncino con estremit? curva connessa alla barra in modo tale che a riposo la molla sia sostanzialmente orizzontale e il cordino quindi si trovi fra una posizione ancora pi? prossima alle sedute.
Descrizione di una forma di attuazione dell?invenzione Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno chiari dalla descrizione che segue di alcuni esempi non limitativi di attuazione, con riferimento alle figure dei disegni annessi, in cui:
? la figura 1 mostra una seggiola per un impianto di trasporto aereo dotata di una cupola di protezione e di un primo esempio attuativo di un dispositivo cordino secondo la presente invenzione;
? la figura 2 mostra una seggiola di figura 1 dopo un primo tratto di azionamento del dispositivo cordino;
? la figura 3 mostra una seggiola per un impianto di trasporto aereo dotata di una cupola di protezione e di un secondo esempio attuativo di un dispositivo cordino secondo la presente invenzione;
? la figura 4 mostra una seggiola di figura 3 dopo un primo tratto di azionamento del dispositivo cordino;
? la figura 5 mostra una seggiola di figura 3 dopo un secondo tratto di azionamento del dispositivo cordino;
? la figura 6 mostra una seggiola per un impianto di trasporto aereo dotata di una barra di sicurezza e di un dispositivo cordino del tipo delle figure 3-5;
? le figure 7-9 mostrano viste ingrandite di un dispositivo cordino del tipo delle figure 3-5.
Con riferimento alle figure allegate, la figura 1 mostra una seggiola 1 per un impianto di trasporto aereo a fune. Come ben noto al tecnico del ramo una seggiola 1 di questo tipo comprende una pluralit? di sedute o sedili 2 posti uno di fianco all?altro lungo una fila sostanzialmente continua. In figura 1 la freccia F1 indica la direzione di movimento della seggiola 1, la freccia F2 la direzione di gravit? e la freccia F3 la direzione trasversale alla direzione di movimento F1. Le sedute o sedili 2 sono posti uno di fianco all?altro lungo la direzione trasversale F3. La figura 1 mostra una vista schematica della seggiola 1 lungo la direzione trasversale F3 e quindi ? visibile una sola seduta 2 occupata dal relativo passeggero. La figura 1 mostra poi, in modo noto, la presenza di un poggiapiedi 3, di un bracciolo 4 e di dispositivo di protezione in forma di una cupola 5 configurata per proteggere il passeggero dagli agenti atmosferici durante il trasporto. Come noto una seggiola 1 di questo tipo (ossia per un impianto di trasporto aereo a fune) comprende anche un braccio di sospensione che a partire dalle sedute 2 si sviluppa lungo la direzione verticale F2. L?estremit? opposta del braccio di sospensione comprende una morsa per il selettivo accoppiamento con la fune dell?impianto di trasporto. Per semplicit? tale braccio di sospensione 6 ? visibile solo in parte in figura 6. Come mostrato, e come noto, la cupola comprende una barra frontale 7, una barra posteriore 8 e una porzione curva 9 che unisce tali barre ed ? configurata per proteggere i passeggeri. La cupola ? mobile attorno ad un perno trasversale 10 (schematizzato in figura 1) per passare dalla posizione mostrata a quella di lavoro (visibile in figura 5). In particolare la figura 1 mostra la cupola in una prima posizione in cui in tale posizione non costituisce ostacolo ai passeggeri che devono imbarcarsi o abbandonare la seggiola 1. Come visibile infatti in tale posizione la barra frontale 7 ? sostanzialmente al di sopra della sagoma dei passeggeri. Come descritto in precedenza la posizione della barra 7 ? un compromesso (soggetto a norme) per evitare di ingombrare i passeggeri e per consentire la movimentazione manuale della cupola 5. Infatti, prima di lasciare la stazione la cupola 5 deve essere movimentata dai passeggeri per raggiungere, a partire dalla posizione di figura 1, la sua posizione di corretto uso in cui la barra 7 ? sostanzialmente prossima al passeggero (vedere per esempio figura 5). Per offrire un aiuto ai passeggeri, soprattutto a quelli di bassa statura o ai bambini, la barra 7 ? dotata di una pluralit? di cordini tramite i quali i passeggeri possono movimentare la cupola 5 senza raggiungere direttamente la barra 7. La presente invenzione riguarda in particolare proprio tale cordino che da semplice elemento in tessuto e plastica ? sostituito con un vero e proprio innovativo dispositivo. In figura 1 ? mostrato un primo esempio di un dispositivo cordino secondo la presente invenzione ed ? identificato con il riferimento 11. Come visibile tale dispositivo cordino 11 comprende una prima estremit? vincolata alla barra 7 della cupola 5 e una seconda estremit? liber? 12 (eventualmente dotata di un pomellino) che per gravit? pende verso il passeggero. La posizione della seconda estremit? 12 ? sostanzialmente la medesima posizione prevista attualmente per i cordini noti in cui per afferrare il cordino i passeggeri seduti sulle sedute 2 (come detto in precedenza soprattutto ai passeggeri di bassa statura) devono stendere quasi completamente il braccio.
La figura 2 mostra una fase successiva di uso del dispositivo cordino 11 successiva a quella di afferraggio mostrata in figura 1. In tale figura si nota come il dispositivo cordino 11 si sia allungato per effetto del tiro del passeggero senza tuttavia aver trascinato in rotazione la cupola fino a raggiungere una lunghezza tale per cui il braccio del passeggero non ? pi? in condizione distesa ma angolata. In tale posizione di figura 2 il passeggero pu? molto pi? facilmente generare una forza di tiro rispetto alla posizione con braccio disteso di figura 1. Tale allungamento del dispositivo cordino 11 ? permesso per il fatto che il dispositivo cordino 11 di questo esempio incorpora una molla o ? realizzato in un materiale configurato per allungarsi elasticamente per effetto del tiro manuale dei passeggeri fino al raggiungimento di un allungamento massimo oltre al quale nessun ulteriore allungamento ? possibile. A partire dalla configurazione di figura 2, ogni ulteriore azione di tiro sul dispositivo cordino 11 generer? un movimento della cupola 5. Tuttavia la forza richiesta per tale trascinamento sar? facilmente erogata dal passeggero in virt? del fatto che il suo braccio non sar? pi? disteso ma angolato.
La figura 3 mostra una seggiola 1 del tutto simile a quella delle figure precedenti. L?unica differenza ? la presenza di un secondo esempio di un dispositivo cordino 13 secondo la presente invenzione. Anche in tale esempio il principio generale della presente invenzione ? garantito come visibile dalla figura 4 in cui durante le prime fasi di azionamento la cupola 5 non viene trascinata e il braccio del passeggero passa senza particolare sforzo dalla configurazione distesa a quella angolata. Tale dispositivo cordino 13 sar? descritto nel dettaglio con riferimento alle figure 7-9 ma gi? nelle figure 3 e 4 ? possibile apprezzare come secondo tale esempio il dispositivo cordino 13 comprende una molla 14 accoppiata alla barra 7 e un cordino 15in materiale non allungabile accoppiato all?altra estremit? della molla 14. Per effetto dallo sviluppo della molla lungo la direzione F1 verso le sedute 2, come visibile in figura 3 l?estremit? 12 del dispositivo cordino 13 si trova non in asse verticale (direzione F2) con la barra 7 ma in posizione ancora pi? vicina al passeggero. Il primo tratto di movimentazione del dispositivo cordino 13 senza trascinamento della cupola 5 avviene vincendo la forza della molla 14 che passa dalla configurazione orizzontale a quella verticale lungo la direzione F2. Come per l?esempio precedente solo oltre tale allungamento / deformazione della molla 14 un ulteriore tiro genera la rotazione della cupola 5. La figura 5 mostra proprio la posizione della cupola 5 dopo il secondo movimento del dispositivo cordino 13. In tale figura si nota come nella seconda posizione la molla 14 (rilasciata) assume uno sviluppo verticale lungo la direzione F2 cos? che la prima estremit? del cordino 15 sia in posizione rialzata rispetto alla barra 7. In tal modo anche l?estremit? libera 12 del cordino 15 ? in posizione maggiormente sollevata e al disopra della posizione dei piedi del passeggero. Vantaggiosamente quindi tale dispositivo cordino 13 pu? essere disposto sulla barra 7 anche in corrispondenza delle sedute 2 e non fra una seduta e l?altra come avviene oggi.
La figura 6 mostra una differente seggiola 1 in cui non ? presente la cupola 5 ma ? visibile una barra di sicurezza 16 (di tipo noto). Come per la cupola 9 degli esempi precedenti, anche la barra 16 durante le fasi di imbarco e sbarco ? in posizione sollevata e deve essere abbassata dagli utenti prima di lasciare la stazione. La figura 6 mostra come anche tale barra 16 pu? essere dotata del dispositivo cordino secondo la presente invenzione, per esempio dotata di un dispositivo cordino 13 o 11. La dinamica di azionamento, primo allungamento senza trascinamento della barra 16 e successiva fase di trascinamento sono identiche a quanto descritto nelle figure precedenti. Naturalmente ? possibile prevedere una seggiola dotata sia della barra di sicurezza 16 sia della cupola 9 in cui entrambi i dispositivi di protezione sono dotati di dispositivi cordini secondo la presente invenzione.
Infine le figure 7-9 mostrano viste ingrandite del dispositivo cordino 13 citato con riferimento alle figure 3-5 in cui ? possibile vedere come la molla 14 sia una molla a lamina avente un?estremit? ad uncino che abbraccia almeno parzialmente la relativa barra da trascinare.
Risulta infine evidente che all?invenzione qui descritta possono essere apportate modifiche e varianti senza uscire dall?ambito delle rivendicazioni allegate.

Claims (9)

RIVENDICAZIONI
1. Una seggiola per un impianto di trasporto a fune; la seggiola (1) comprendendo:
- una fila di sedili (2) o sedute poste una di fianco dall?altra;
- un dispositivo di protezione (5, 16) mobile rispetto alle sedute (2) fra una prima posizione distale in cui non ostacola l?imbarco e lo sbarco dei passeggeri e una seconda posizione prossimale alle sedute (2) in cui esercita la funzione protettiva dei passeggeri durante il trasporto; e - una pluralit? di dispositivi cordino (11) accoppiati al dispositivo di protezione (5, 16); ogni dispositivo cordino (11) essendo configurato per essere afferrato e movimentato manualmente dai passeggeri seduti sulle sedute (2) per movimentare per trascinamento il dispositivo di protezione (5, 16) dalla prima posizione alla seconda posizione; caratterizzato dal fatto che
ogni dispositivo cordino (11) ? configurato in modo tale che per un primo tratto di movimentazione presenti un comportamento elastico generando un allungamento senza trascinamento del dispositivo di protezione (5, 16) e per un secondo tratto di movimentazione successivo al primo presenti un comportamento rigido generando il trascinamento del dispositivo di protezione (5, 16).
2. Seggiola come rivendicato nella rivendicazione 1, in cui il dispositivo di protezione (5, 16) ? una barra di sicurezza (16) configurata in modo tale che nella seconda posizione protegga i passeggeri da cadute dalle sedute (2); il dispositivo cordino (11) essendo direttamente collegato alla barra di sicurezza (16) o a maniglie sporgenti dalla barra di sicurezza (16).
3. Seggiola come rivendicato nella rivendicazione 1, in cui il dispositivo di protezione (5, 16) ? una cupola (9) configurata in modo tale che nella seconda posizione protegga i passeggeri da agenti atmosferici; la cupola (9) comprendendo una barra frontale (7), il dispositivo cordino (11) essendo direttamente collegato alla barra frontale (7) o a maniglie sporgenti dalla barra frontale (7).
4. Seggiola come rivendicato in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il dispositivo cordino (11) comprende un cordino realizzato in materiale configurato per allungarsi elasticamente per effetto del tiro manuale dei passeggeri fino al raggiungimento di un allungamento massimo.
5. Seggiola come rivendicato in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 1 a 3, in cui il dispositivo cordino (11) comprende un dispositivo a molla (13) connesso al dispositivo di protezione (5, 16) e un cordino realizzato in materiale non allungabile; il dispositivo a molla (13) essendo configurato per allungarsi elasticamente per effetto del tiro manuale dei passeggeri fino al raggiungimento di un allungamento massimo.
6. Seggiola come rivendicato nella rivendicazione 5, in cui il dispositivo a molla (13) comprende una molla (14) a lamina avente una prima estremit? accoppiata al dispositivo di protezione e una seconda estremit? libera accoppiata al cordino.
7. Seggiola come rivendicato nella rivendicazione 6, in cui la molla a lamina (14) ? sagomata in modo tale che a riposo sia sostanzialmente orizzontale e il cordino (15) si trovi fra una posizione intermedia fra la prima estremit? della molla e le sedute e in posizione di lavoro sia sostanzialmente verticale.
8. Seggiola come rivendicato in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i dispositivi cordini (11) sono accoppiati al dispositivo di protezione (5, 16) in posizione tale da essere in corrispondenza di ogni seduta (2).
9. Seggiola come rivendicato in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 1 a 8, in cui i dispositivi cordini (11) sono accoppiati al dispositivo di protezione in posizione tale da essere in corrispondenza dello spazio fra le sedute (2).
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