IT202000014812A1 - Macchina per la decorazione a secco di piastrelle ceramiche, con sistema di controllo di un accumulo di composto ceramico - Google Patents

Macchina per la decorazione a secco di piastrelle ceramiche, con sistema di controllo di un accumulo di composto ceramico Download PDF

Info

Publication number
IT202000014812A1
IT202000014812A1 IT102020000014812A IT202000014812A IT202000014812A1 IT 202000014812 A1 IT202000014812 A1 IT 202000014812A1 IT 102020000014812 A IT102020000014812 A IT 102020000014812A IT 202000014812 A IT202000014812 A IT 202000014812A IT 202000014812 A1 IT202000014812 A1 IT 202000014812A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
dispensing
machine according
opening
ceramic compound
ceramic
Prior art date
Application number
IT102020000014812A
Other languages
English (en)
Inventor
Ivan Ghirelli
Franco Gozzi
Paolo Vaccari
Original Assignee
System Ceramics S P A
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by System Ceramics S P A filed Critical System Ceramics S P A
Priority to IT102020000014812A priority Critical patent/IT202000014812A1/it
Priority to EP21733188.3A priority patent/EP4168224A1/en
Priority to US17/999,512 priority patent/US20230234259A1/en
Priority to BR112022023320A priority patent/BR112022023320A2/pt
Priority to PCT/IB2021/054435 priority patent/WO2021255548A1/en
Priority to MX2022014534A priority patent/MX2022014534A/es
Priority to CN202180037527.XA priority patent/CN115666888A/zh
Publication of IT202000014812A1 publication Critical patent/IT202000014812A1/it

Links

Classifications

    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B28WORKING CEMENT, CLAY, OR STONE
    • B28BSHAPING CLAY OR OTHER CERAMIC COMPOSITIONS; SHAPING SLAG; SHAPING MIXTURES CONTAINING CEMENTITIOUS MATERIAL, e.g. PLASTER
    • B28B13/00Feeding the unshaped material to moulds or apparatus for producing shaped articles; Discharging shaped articles from such moulds or apparatus
    • B28B13/02Feeding the unshaped material to moulds or apparatus for producing shaped articles
    • B28B13/0215Feeding the moulding material in measured quantities from a container or silo
    • B28B13/022Feeding several successive layers, optionally of different materials
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B28WORKING CEMENT, CLAY, OR STONE
    • B28BSHAPING CLAY OR OTHER CERAMIC COMPOSITIONS; SHAPING SLAG; SHAPING MIXTURES CONTAINING CEMENTITIOUS MATERIAL, e.g. PLASTER
    • B28B1/00Producing shaped prefabricated articles from the material
    • B28B1/005Devices or processes for obtaining articles having a marble appearance
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B28WORKING CEMENT, CLAY, OR STONE
    • B28BSHAPING CLAY OR OTHER CERAMIC COMPOSITIONS; SHAPING SLAG; SHAPING MIXTURES CONTAINING CEMENTITIOUS MATERIAL, e.g. PLASTER
    • B28B13/00Feeding the unshaped material to moulds or apparatus for producing shaped articles; Discharging shaped articles from such moulds or apparatus
    • B28B13/02Feeding the unshaped material to moulds or apparatus for producing shaped articles
    • B28B13/021Feeding the unshaped material to moulds or apparatus for producing shaped articles by fluid pressure acting directly on the material, e.g. using vacuum, air pressure
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B28WORKING CEMENT, CLAY, OR STONE
    • B28BSHAPING CLAY OR OTHER CERAMIC COMPOSITIONS; SHAPING SLAG; SHAPING MIXTURES CONTAINING CEMENTITIOUS MATERIAL, e.g. PLASTER
    • B28B17/00Details of, or accessories for, apparatus for shaping the material; Auxiliary measures taken in connection with such shaping
    • B28B17/0063Control arrangements
    • B28B17/0081Process control
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B28WORKING CEMENT, CLAY, OR STONE
    • B28BSHAPING CLAY OR OTHER CERAMIC COMPOSITIONS; SHAPING SLAG; SHAPING MIXTURES CONTAINING CEMENTITIOUS MATERIAL, e.g. PLASTER
    • B28B5/00Producing shaped articles from the material in moulds or on moulding surfaces, carried or formed by, in, or on conveyors irrespective of the manner of shaping
    • B28B5/02Producing shaped articles from the material in moulds or on moulding surfaces, carried or formed by, in, or on conveyors irrespective of the manner of shaping on conveyors of the endless-belt or chain type
    • B28B5/026Producing shaped articles from the material in moulds or on moulding surfaces, carried or formed by, in, or on conveyors irrespective of the manner of shaping on conveyors of the endless-belt or chain type the shaped articles being of indefinite length
    • B28B5/027Producing shaped articles from the material in moulds or on moulding surfaces, carried or formed by, in, or on conveyors irrespective of the manner of shaping on conveyors of the endless-belt or chain type the shaped articles being of indefinite length the moulding surfaces being of the indefinite length type, e.g. belts, and being continuously fed

Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
?Macchina per la decorazione a secco di piastrelle ceramiche, con sistema di controllo di un accumulo di composto ceramico?
La presente invenzione ha per oggetto una macchina decoratrice, per la decorazione a secco di piastrelle ceramiche.
L'invenzione si riferisce particolarmente, ma non esclusivamente, alla macchina decoratrice descritta nella pubblicazione PCT/IB2019/060214, il cui contenuto si intende incorporato integralmente nella descrizione che segue.
Nella pubblicazione sopra indicata ? descritta una macchina decoratrice, ideata dalla stessa richiedente, che comprende un elemento di supporto, provvisto di una pluralit? di alveoli di conformazione prestabilita, ad esempio in forma di solcature sostanzialmente rettilinee. L'elemento di supporto ? definito ad esempio da un nastro flessibile, richiuso ad anello attorno ad un percorso chiuso. La macchina comprende inoltre un dispositivo erogatore, predisposto per deporre una prefissata quantit? di materiale in polvere all'interno di uno o pi? prestabiliti alveoli. Il dispositivo erogatore provvede a depositare due o pi? materiali granulari ceramici di caratteristiche diverse, ad esempio per colore o granulometria, in maniera controllata, all'interno di alveoli selezionati, in modo da riprodurre una decorazione all'interno e sulla superficie di uno strato di materiale ceramico.
Un dispositivo di scarico ? predisposto per spostare gli alveoli da una posizione di carico, in cui possono ricevere il materiale in polvere dal dispositivo erogatore, ad una posizione di scarico, in cui possono scaricare il materiale in polvere. Il dispositivo di scarico ? definito sostanzialmente da uno o pi? rulli motorizzati che azionano in scorrimento l'elemento di supporto. Lungo il percorso definito dai rulli l'elemento di supporto presenta un tratto superiore, lungo il quale scorre in avanzamento lungo la direzione longitudinale e lungo il quale gli alveoli sono rivolti verso l'alto, in posizione di carico, ed un tratto inferiore, lungo il quale gli alveoli sono rivolti verso il basso. Nel passaggio dalla posizione di carico alla posizione di scarico, gli alveoli passano da una posizione in cui sono rivolti verso l'alto ad una posizione in cui sono rivolti verso il basso. Durante tale passaggio, ciascun alveolo versa il proprio contenuto verso il basso, su un sottostante piano di deposizione. Tra l'elemento di supporto che reca gli alveoli ed il sottostante piano di deposizione ? previsto un moto relativo, cosicch? il materiale che scende dagli alveoli si deposita formano uno strato continuo che comprende le decorazioni realizzate tramite il dispositivo erogatore. Lo strato deposto sul piano di deposizione ? destinato a subire la pressatura che precede la cottura della piastrella o lastra ceramica.
Per favorire il mantenimento della struttura della decorazione, ? possibile predisporre una barriera di contenimento, disposta e conformata in modo da intercettare il materiale che si scarica dagli alveoli, per guidarne o deviarne la traiettoria in una maniera prestabilita. Tale barriera, in una forma di realizzazione particolarmente efficace, comprende una coppia di pareti tra loro accostate in modo da definire uno spazio di raccolta.
Una prima parete ? collocata in prossimit? del primo rullo, ovvero in prossimit? della zona in cui avviene lo scarico degli alveoli. La prima parete ? disposta e conformata in modo da intercettare il materiale che si scarica dagli alveoli, per guidarne o deviarne la traiettoria all?interno dello spazio di raccolta. La seconda parete ? collocata a monte della prima parete rispetto al verso di avanzamento degli alveoli. La seconda parete ? collocata in modo da non interferire con il materiale che viene proiettato in avanti dagli alveoli, ma per contenere il materiale, intercettato dalla prima parete, che cade verso il basso. In sostanza, le due pareti definiscono una tramoggia che raccoglie il materiale proveniente dagli alveoli e lo deposita sul piano di deposizione.
Il materiale accumulato all?interno dello spazio di raccolta si deposita progressivamente sul piano di deposizione e viene da quest?ultimo trascinato in avanzamento. Accumulandosi all?interno dello spazio di raccolta e, progressivamente, scaricandosi sul piano di deposizione, il materiale mantiene il decoro realizzato con il dispositivo erogatore.
La velocit? relativa tra il piano di deposizione e l'elemento di supporto ? regolata in modo che la quantit? di materiale accumulato nello spazio di raccolta rimanga sostanzialmente costante. Ci? consente di controllare con grande precisione la struttura del decoro, e di trasferire il decoro con la configurazione e la definizione attesa sul piano di deposizione. Ad esempio, la velocit? relativa ? regolata in modo che l'altezza del materiale all'interno dello spazio di raccolta rimanga sostanzialmente costante. Oltre ai vantaggi sopra indicati, il mantenimento dell'altezza costante consente di ridurre il salto del materiale dall'elemento di supporto verso il basso.
In alcuni casi, per mantenere una quantit? costante di materiale all'interno dello spazio di accumulo, non ? sufficiente controllare la velocit? relativa tra l'elemento di supporto ed il piano di deposizione. In particolare, nei casi in cui il materiale ceramico presenti una granulometria non costante, o nei casi in cui vengono impiegati due o pi? materiali ceramici di granulometria molto diversa, possono verificarsi notevoli fluttuazioni della quantit? di materiale accumulato. Tali fluttuazioni possono compromettere la qualit? dello strato che si depone sul piano di deposizione.
Scopo della presente invenzione ? quello di superare l'inconveniente sopra sintetizzato.
Il principale vantaggio offerto della macchina decoratrice secondo la presente invenzione ? quello di mantenere una quantit? costante di materiale all'interno dello spazio di accumulo, anche in presenza di uno o pi? materiali ceramici dotati di granulometria incostante o diversa.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione meglio appariranno dalla descrizione dettagliata che segue di una forma di realizzazione dell?invenzione in oggetto, illustrata a titolo esemplificativo ma non limitativo nelle allegate figure in cui:
? la figura 1 mostra una vista schematica in isometria di una parte della macchina secondo la presente invenzione;
? la figura 2 mostra una vista laterale della macchina di figura 1; ? la figura 3 mostra una schematica in isometria e sezione parziale di un componente della macchina;
? la figura 4 mostra una vista in sezione del componente di figura 3;
? la figura 5 mostra una vista in sezione di una forma di realizzazione alternativa del componente di figura 4;
? la figura 6 mostra una seconda vista in sezione del componente di figura 5;
? la figura 7 mostra una vista schematica laterale della macchina secondo la presente invenzione;
? la figura 8 mostra una vista dall'alto della macchina di figura 7; ? la figura 9 mostra un ingrandimento della zona III di figura 7; ? la figura 10 mostra un ingrandimento della zona V di figura 7; ? la figura 11 mostra schematicamente un semilavorato ottenibile con la macchina secondo la presente invenzione.
La macchina secondo la presente invenzione comprende un gruppo distributore (D), predisposto per erogare, in maniera controllata, un composto ceramico in forma granulare o in polvere. Il composto ceramico pu? essere formato da due o pi? materiali ceramici diversi. Il gruppo distributore (D) ? predisposto per deporre uno strato di composto ceramico su un piano di deposizione (50) sottostante. Tale strato ? destinato ad essere sottoposto a pressatura per realizzare una lastra compatta la quale, successivamente, pu? essere sottoposta a cottura, per trasformarsi in una lastra ceramica. Per ottenere la stesura di uno strato ceramico, il gruppo distributore (D) ed il piano di deposizione (50) sono in moto relativo lungo una direzione longitudinale (Y), tramite mezzi che saranno descritti pi? avanti.
In una preferita, ma non esclusiva forma di realizzazione, il gruppo distributore (D) comprende un dispositivo erogatore (E). Il dispositivo erogatore (E) comprende due o pi? ugelli erogatori (N) ognuno dei quali pu? erogare un materiale ceramico o una miscela di materiali ceramici prefissati, ad esempio di colore e/o tonalit? e/o granulometria diversa. Preferibilmente i vari ugelli (N) sono allineati a formare una barra disposta parallela ad una direzione trasversale (Z), perpendicolare o inclinata rispetto alla direzione longitudinale (Y). In questo modo, il dispositivo erogatore (E) ? in grado di deporre materiale su un fronte di deposizione parallelo alla direzione trasversale (Z).
Due o pi? dispositivi erogatori (E), strutturati come sopra descritto, possono essere collocati in successione, rispetto alla direzione longitudinale (Y), tra loro affiancati, similmente alle barre di stampa di una stampante a getto, del tipo utilizzato comunemente per la decorazione delle piastrelle ceramiche. Ciascun dispositivo erogatore pu? essere caricato con un materiale o composto ceramico di caratteristiche prefissate. L'attivazione controllata dei dispositivi erogatori (E), e degli ugelli erogatori (N) di ciascuno di essi, consente di erogare il composto ceramico in maniera programmata e secondo strutture prefissate, per realizzare ad esempio uno strato (C) comprendente una decorazione (V) in forma di venature o striature di colori e/o tonalit? diverse, come schematizzato in figura 11. Preferibilmente, la decorazione (V) si estende almeno in parte all'interno dello spessore dello strato (C) di composto ceramico. La formazione di una struttura e/o di una particolare decorazione operata dal dispositivo distributore (D) ? sostanzialmente simile a quella operata da una stampante a getto di inchiostro. In sintesi, l'immagine o decorazione ? ottenuta per mezzo dell'erogazione controllata di composto ceramico operata dagli ugelli erogatori (N) del gruppo distributore (D), in maniera analoga all'immagine ottenibile da una stampante a getto di inchiostro per mezzo dell'erogazione controllata di colorante liquido operata dagli ugelli di una stampante a getto di inchiostro.
In particolare, l'immagine o decorazione da realizzare ? scomposta in una serie di volumi o pixel, ciascuno dei quali ? formato da una prefissata quantit? di composto ceramico. L'erogazione della prefissata quantit? di composto ceramico destinata a formare uno specifico pixel ? delegata ad uno o pi? ugelli erogatori (N) che vengono attivati, allo scopo, in una prefissata sequenza.
Ciascun ugello erogatore (N) ? dotato di dispositivi otturatori controllabili digitalmente, per aprirsi e chiudersi e consentire quindi il passaggio del relativo materiale ceramico. Il controllo di ciascun ugello erogatore (N) ? demandato ad un modulo di controllo. Tale modulo di controllo pu? essere destinato anche al controllo degli altri dispositivi che sono parte della macchina secondo la presente invenzione.
In modo noto nel settore, il modulo di controllo citato nella presente descrizione e nelle successive rivendicazioni ? indicato genericamente come singola unit?, ma in effetti pu? essere dotato di moduli funzionali distinti (moduli di memoria o moduli operativi), ciascuno preposto al controllo di un determinato dispositivo o ciclo di operazioni. In sostanza, il modulo di controllo pu? essere costituito da un singolo dispositivo elettronico, programmato per svolgere le funzionalit? descritte, e i diversi moduli funzionali possono corrispondere a entit? hardware e/o a routine software facenti parte del dispositivo programmato. In alternativa o in aggiunta, tali funzionalit? possono essere svolte da una pluralit? di dispositivi elettronici su cui i suddetti moduli funzionali possono essere distribuiti. Le unit? possono avvalersi, inoltre, di uno o pi? processori per l?esecuzione delle istruzioni contenute nei moduli di memoria. Le unit? e i suddetti moduli funzionali possono, inoltre, essere distribuiti su calcolatori diversi in locale o remoto in base all?architettura della rete in cui risiedono.
La macchina secondo la presente invenzione comprende un contenitore di accumulo (F), interposto tra il dispositivo distributore (D) ed il piano di deposizione (50) per accumulare una determinata quantit? di composto ceramico erogato dal dispositivo distributore (D). Il contenitore di accumulo (F) comprende un'apertura di scarico (O) predisposta per consentire il deposito del composto ceramico sul piano di deposizione (50).
Il composto ceramico erogato dal dispositivo distributore (D), prima di depositarsi sul piano di deposizione (50), transita attraverso il contenitore di accumulo (F). Il transito verso il piano di deposizione (50) non ? quindi diretto, bens? il composto ceramico si accumula temporaneamente all'interno del contenitore di accumulo (F) prima di depositarsi sul piano di deposizione (50).
Accumulandosi nel contenitore di accumulo (F), il composto ceramico mantiene la struttura e/o la decorazione predisposta in maniera controllata dal dispositivo distributore (D). In altri termini, l'interposizione del contenitore di accumulo (F) tra il gruppo distributore (D) ed il piano di deposizione (50) favorisce il mantenimento della struttura della decorazione realizzata con il dispositivo distributore (D).
Affinch? il composto ceramico all'interno del contenitore di accumulo (F) non deformi la struttura e/o la decorazione predisposta dal dispositivo distributore (D), ? inoltre importante che la quantit? di composto ceramico raccolta all'interno del contenitore di accumulo (F) si mantenga sostanzialmente constante nel tempo, ed in particolare che il composto ceramico mantenga un livello uniforme all'interno del contenitore di accumulo (F). Pu? infatti accadere che, a causa di locali differenze granulometriche del composto ceramico, dovute ad esempio alla compresenza di granuli o particelle di dimensioni o pesi diversi, vi sia una diversa fluidit? locale del composto ceramico. Tale diversa fluidit? pu? determinare diverse velocit? di flusso del composto ceramico all'interno del contenitore di accumulo (F), e quindi una deformazione della struttura e/o della decorazione predisposti dal dispositivo distributore (D).
Per evitare che ci? accada, la macchina secondo la presente invenzione comprende uno o pi? sensori (S), connessi al gi? citato modulo di controllo che presiede, tra l'altro, al controllo del gruppo distributore (D). I sensori (S) sono predisposti per rilevare un parametro significativo della quantit? di composto ceramico contenuto nel contenitore di accumulo (F) e per elaborare un corrispondente segnale di misura.
Preferibilmente, ma non esclusivamente, almeno un sensore (S) ? predisposto per misurare un livello raggiunto dal composto ceramico all'interno del contenitore di accumulo (F), inteso come altezza raggiunta dal composto ceramico rispetto all'apertura di scarico (O). In una ulteriore soluzione, almeno un sensore (S) ? predisposto per misurare il peso di almeno una parte del composto ceramico all'interno del contenitore di accumulo (F). Ovviamente ? possibile utilizzare contemporaneamente sensori predisposti per la misura del livello e sensori predisposti per la misura del peso. I vari sensori (S) possono essere collocati in posizioni idonee a consentire la misura del rispettivo parametro significativo. Ad esempio, nella forma di realizzazione rappresentata i sensori (S) sono collocati su una parete frontale del contenitore di accumulo (F) e sono predisposti per la misura del livello. Nella preferita forma di realizzazione della macchina sono previsti pi? sensori (S) predisposti per misurare il livello del composto ceramico.
Come gi? accennato, ciascun ugello erogatore (N) ? provvisto di un dispositivo otturatore, attivabile tra una configurazione di flusso, nella quale si determina l'erogazione di un materiale ceramico, ed una configurazione di arresto. Ciascun dispositivo otturatore ? controllato dal modulo di controllo in maniera indipendente dagli altri dispositivi otturatori.
Il modulo di controllo ? predisposto per regolare l'erogazione di composto ceramico operata dal gruppo distributore (D) in funzione del segnale di misura ricevuto dai sensori (S), in modo da mantenere una desiderata quantit? di composto ceramico all'interno del contenitore (F). Preferibilmente, il modulo di controllo ? predisposto per mantenere un prefissato livello di composto ceramico all'interno del contenitore di accumulo (F).
In particolare, il modulo di controllo ? predisposto per comandare un aumento o una riduzione della portata di materiale ceramico, rispettivamente nel caso in cui il livello di composto ceramico sia inferiore o superiore al livello prefissato.
Il segnale prodotto da ciascun sensore (S) pu? essere utilizzato dal modulo di controllo per il comando di uno o pi? ugelli erogatori (N), al fine di regolare la portata di composto ceramico rilasciata da ciascuno dei essi. In questo modo, il controllo del livello nel contenitore di accumulo (F) pu? essere suddiviso in zone distinte, ciascuna delle quali ? sorvegliata da un sensore (S). In particolare, nella soluzione illustrata in figura 1, i sensori (S) sono affiancati tra loro lungo la direzione trasversale (Z), sostanzialmente alla medesima quota e distanziati tra loro di un passo prefissato. Il segnale prodotto da ciascun sensore (S) ? utilizzato per il comando degli erogatori (N) che sono sostanzialmente allineati con quel sensore (S) entro due piani verticali, paralleli alla direzione longitudinale (Y), separati da una prefissata distanza. In questo modo, ? possibile compensare ed equilibrare eventuali disuniformit? locali del livello di composto ceramico, dovute ad una diversa scorrevolezza o fluidit? del composto ceramico stesso.
La variazione della portata di composto ceramico inviata dal gruppo distributore (D) al contenitore di accumulo (F) pu? essere effettuata in diverse modalit?.
Secondo una prima modalit?, la portata ? variata in riduzione, rispetto ad una portata di regime, se il livello di composto rilevato nel contenitore di accumulo (F) ? maggiore del livello prefissato. In sostanza, la portata di regime viene ridotta per un tempo necessario a far scendere il livello di composto ceramico al valore prefissato.
Nella preferita forma di realizzazione della macchina, la riduzione di portata pu? essere limitata alle zone controllate dal sensore (S) o dai sensori (S) che rilevano un aumento del livello di composto ceramico, agendo sui corrispondenti ugelli erogatori (N).
In una seconda modalit?, la portata ? variata in aumento, rispetto ad una portata di regime, se il livello di composto rilevato nel contenitore di accumulo (F) ? minore del livello prefissato. In sostanza, la portata di regime viene aumentata per un tempo necessario a far crescere il livello di composto ceramico al valore prefissato. Nella preferita forma di realizzazione della macchina, l'aumento di portata pu? essere limitato alle zone controllate dal sensore (S) o dai sensori (S) che rilevano una diminuzione del livello di composto ceramico, agendo sui corrispondenti ugelli erogatori (N). ? anche possibile utilizzare contemporaneamente entrambe le modalit?.
La regolazione della portata erogata dal gruppo distributore (D) avviene sostanzialmente regolando la portata erogata da ciascun ugello erogatore (N). In particolare, il modulo di controllo opera la regolazione di portata agendo su uno o pi? dei seguenti parametri: la frequenza del comando di apertura/chiusura del dispositivo otturatore di ciascun ugello erogatore (N);
la durata del comando di apertura/chiusura;
l'intensit? della corrente del segnale di comando di apertura/chiusura;
la tensione del segnale di comando di apertura/chiusura.
In termini generali, la variazione di uno solo dei parametri sopra elencati, mantenendo costanti gli altri, determina una variazione della portata erogata dall'ugello erogatore (N). Variando contemporaneamente, in modo coordinato due o pi? dei parametri sopra elencati, ? parimenti possibile determinare una variazione, pi? o meno rapida, della portata erogata dall'ugello erogatore (N).
In una possibile forma di realizzazione, i dispositivi otturatori sono attivabili tra le configurazioni di flusso e di arresto per effetto di un comando pneumatico. In questa forma di realizzazione, il modulo di controllo ? predisposto per regolare il comando pneumatico a ciascun dispositivo otturatore, variando uno o pi? dei parametri sopra elencati in riferimento al comando penumatico di ciascun dispositivo otturatore.
In generale, il modulo di controllo provvede a regolare la quantit? di composto ceramico erogato dal gruppo distributore (D) in funzione del segnale di misura ricevuto dal sensore o dai sensori (S). In questo modo ? possibile regolare o mantenere la quantit? di composto ceramico raccolta nel contenitore di accumulo (F) ad un valore prefissato, scelto in base alle caratteristiche granulometriche del composto ceramico ed in base alle caratteristiche della decorazione da realizzare.
Il contenitore di accumulo (F) comprende una prima parete (33a) ed una seconda parete (33b), che delimitano uno spazio di raccolta (33c). La prima parete (33a) ? disposta e conformata in modo da intercettare il materiale che proviene dal gruppo distributore (D), per guidarne o deviarne la traiettoria all?interno dello spazio di raccolta (33c). La seconda parete (33b) ? collocata a monte della prima parete (33a) rispetto al verso del moto relativo tra il contenitore di accumulo (F) ed il piano di deposizione (D). La seconda parete (33b) ? collocata in modo da contenere il materiale, intercettato dalla prima parete (33a), che cade verso il basso.
I sensori (S), ad esempio, sono associati alla prima parete (33a).
Lo spazio di raccolta (33c) ? inoltre delimitato da due ulteriori pareti trasversali, non rappresentate, che uniscono le pareti (33a,33b).
Le due pareti (33a,33b) presentano preferibilmente un?inclinazione prossima alla verticale, per limitare gli scorrimenti interni del materiale.
In sostanza, nella forma di realizzazione rappresentata, le due pareti (33a,33b) definiscono una tramoggia che raccoglie il materiale proveniente dal gruppo distributore (D) e lo deposita sul piano di deposizione (50).
L'apertura di scarico (O) ? delimitata dai bordi inferiori delle pareti che definiscono il contenitore (F). In particolare, la prima parete (33a) presenta un bordo inferiore (T) che ? sollevato di una certa quota rispetto al piano di deposizione (50). Il materiale accumulato all?interno dello spazio di raccolta (33c) si deposita progressivamente sul piano di deposizione (50) e viene da quest?ultimo trascinato in avanzamento, passando sotto al bordo inferiore (T) che consente anche di livellare la superficie superiore dello strato continuo (C). Preferibilmente, la seconda parete (33b) presenta un bordo inferiore prossimo al piano di deposizione (50), ad una quota tale da impedire eventuali passaggi di materiale. Accumulandosi all?interno dello spazio di raccolta (33) e, progressivamente, scaricandosi sul piano di deposizione (50), il materiale mantiene la struttura del decoro (V) che si intende realizzare nello strato (C).
Il controllo preciso della quantit? di composto ceramico all'interno del contenitore (F), ottenuto grazie ai sensori (S) ed all'interazione tra questi ultimi, il modulo di controllo ed il gruppo distributore (D), consente di mantenere con grande precisione la struttura del decoro (V), e di trasferire il decoro (V) con la configurazione e la definizione attesa sul piano di deposizione (50).
Una possibile forma di realizzazione dell'ugello erogatore (N), in cui ? previsto un comando pneumatico per l'attivazione delle configurazioni di flusso e di arresto, ? mostrata schematicamente nelle figure 3,4,5. L'ugello erogatore (N) comprende un canale di erogazione (2a), dotato di un asse longitudinale (X). Nella forma di realizzazione rappresentata, il canale di erogazione (2a) ? simmetrico centralmente rispetto all?asse longitudinale (X). Preferibilmente, ma non necessariamente, il canale di erogazione (2a) presenta una sezione circolare su un piano perpendicolare all?asse longitudinale (X), ma potrebbe essere dotato di una sezione ovalizzata o ellissoidale. Il canale di erogazione (2a) potrebbe comunque avere forma diversa, ad esempio potrebbe avere forma prismatica, ovvero potrebbe avere un contorno quadrangolare o poligonale su un piano di sezione perpendicolare all?asse longitudinale (X).
Il canale di erogazione presenta un?apertura di ingresso (21), per l?alimentazione del prodotto, ed un?apertura di uscita (22), per l?erogazione del prodotto.
Preferibilmente il canale di erogazione (2a) ? disposto in modo che l?asse longitudinale presenti un?inclinazione tale da consentire al prodotto di fluire per gravit? dall?apertura di ingresso (21) all?apertura di uscita (22). Ad esempio, il canale di erogazione (2a) ? disposto con l?asse longitudinale (X) orientato verticalmente.
L?apertura di ingresso (21) pu? essere connessa ad un serbatoio o altro dispositivo di alimentazione per prodotto.
Nella forma di realizzazione rappresentata, l?apertura di uscita (22) presenta un contorno quadrangolare su un piano di sezione perpendicolare all?asse longitudinale (X). Inoltre, l?apertura di uscita (22) ? posta all?estremit? di un tratto di uscita (22a) del canale di erogazione (2a) che presenta una conformazione divergente verso l?apertura di uscita (22). Sarebbero comunque possibili altre forme sia per l?apertura di uscita (22), sia per il tratto di uscita (22a), ad esempio una forma cilindrica o tronco conica. La forma illustrata nelle figure offre il vantaggio di consentire l?affiancamento di pi? aperture di uscita (22) in una configurazione compatta.
Il dispositivo erogatore secondo la presente invenzione comprende mezzi aspiratori che, a comando, sono predisposti per trattenere almeno una parte del prodotto all?interno del canale di erogazione (2a), in modo da formare un accumulo che ostruisce il canale di erogazione (2a) ed impedisce il flusso del prodotto. In sostanza, i mezzi aspiratori sono strutturati per provocare un accumulo o ristagno di prodotto che, facendo aumentare l?attrito tra le particelle che formano il prodotto, provoca l?intasamento e l?occlusione del canale di erogazione (2a).
I mezzi aspiratori secondo la presente invenzione offrono l?importante vantaggio di non comprimere o schiacciare il prodotto. Infatti, il prodotto si intasa all?interno del canale di erogazione (2a) sostanzialmente per attrito reciproco delle particelle. Ci? ? molto vantaggioso, ad esempio, nel caso in cui il prodotto ? atomizzato ceramico che, come noto, ? composto di particelle sferiche cave. Il vantaggio di non comprimere o schiacciare il prodotto ? rilevante anche in presenza di un prodotto particolarmente abrasivo.
Nella forma di realizzazione illustrata, i mezzi aspiratori sono posti in comunicazione con il canale di erogazione (2a). I mezzi aspiratori, a comando, attirano e trattengono almeno una parte di prodotto all?interno del canale di erogazione (2a). Ad esempio, i mezzi aspiratori trattengono almeno una parte di prodotto a contatto o in prossimit? di almeno una superficie interna (2c) del canale di erogazione (2a), per formare un accumulo che ostruisce il canale di erogazione (2a). Come gi? sottolineato, il prodotto trattenuto a contatto della superficie interna (2c) del canale di erogazione (2a) riduce la sezione di passaggio di quest?ultimo e forma l?accumulo o intasamento che impedisce il flusso del prodotto. La disattivazione dei mezzi aspiratori libera il prodotto che pu? riprendere a fluire lungo il canale di erogazione (2a).
In sostanza, i mezzi aspiratori sono predisposti per produrre una depressione che viene posta in comunicazione con il canale di erogazione (2a). A tal fine, i mezzi aspiratori comprendono ad esempio una pompa a vuoto, oppure un circuito comprendente un condotto Venturi posto in comunicazione con il canale di erogazione (2a). Sono idonei allo scopo anche altri mezzi e dispositivi in grado di produrre una depressione.
Nella forma di realizzazione illustrata, il dispositivo erogatore comprende una o pi? aperture di aspirazione (23), ricavate attraverso una parete del canale di erogazione (2a) e poste in comunicazione con i mezzi aspiratori. Nella forma di realizzazione rappresentata, il dispositivo comprende un?apertura di aspirazione (23), ricavata attraverso la parete che delimita il canale di erogazione (2a). L?apertura di aspirazione (23) si apre sulla superficie interna (2c) del canale di erogazione (2a). In una possibile forma di realizzazione, non illustrata, il dispositivo erogatore pu? essere dotato di una pluralit? di aperture di aspirazione (23), in forma di micro fori o fori di piccolo diametro, ricavati attraverso la parete del canale di erogazione (2a), che si aprono sulla superficie interna (2c) del canale di erogazione.
Le aperture di aspirazione (23) presenti sono connesse ai mezzi aspiratori.
In una condizione di flusso di prodotto attraverso il canale di erogazione (2a), l?attivazione dei mezzi aspiratori produce un effetto di aspirazione del prodotto in direzione dell?apertura di aspirazione (23). Il prodotto viene quindi attirato e trattenuto a contatto o in prossimit? della superficie interna (2c) del canale di erogazione (2a), formando l?accumulo che occlude il canale (2a) stesso. La disattivazione dei mezzi aspiratori libera l?accumulo di prodotto, consentendo il ripristino del flusso.
I valori di depressione possono variare da 100mb a 400mb.
Preferibilmente, un filtro (A) ? interposto tra ciascuna apertura di aspirazione (23) ed il canale di erogazione (2a). Il filtro (A) impedisce che il prodotto possa fluire attraverso l?apertura di aspirazione (23). In presenza della depressione o aspirazione, ovvero in condizione di attivazione dei mezzi aspiratori, il prodotto aderisce al filtro (A). In una possibile forma di realizzazione, il filtro (A) definisce almeno una porzione della parete del canale di erogazione (2a), ovvero definisce una porzione della superficie interna (2c) del canale di erogazione. Ad esempio, se il canale di erogazione (2a) presenta una conformazione prismatica, il filtro (A) pu? essere realizzato in forma piana, e definire una porzione della parete del canale di erogazione in corrispondenza della quale si apre l?apertura di aspirazione (23). Ci? vale per ogni apertura di aspirazione (23) presente.
In assenza del filtro (A), il prodotto viene trattenuto a contatto della superficie interna (2c) del canale di erogazione (2a). In presenza del filtro (A), il prodotto viene trattenuto almeno in parte a contatto della superficie del filtro (A). Il prodotto trattenuto sulla superficie del filtro (A) si trova quindi in prossimit? della superficie interna (2c) del canale di erogazione (2a), ovvero il filtro (A) ? interposto tra il prodotto e la superficie interna (2c) del canale di erogazione (2a). Il filtro (A) pu? essere di varie strutture note. La struttura del filtro deve essere scelta in relazione alle caratteristiche del prodotto da erogare, ovvero il filtro deve essere in grado di trattenere le particelle o granuli del prodotto da erogare.
Nella forma di realizzazione rappresentata, nella quale il canale di erogazione (2a) ? simmetrico centralmente rispetto all?asse longitudinale (X), il filtro (A) presenta una conformazione tubolare ed ? inserito nel canale di erogazione (2a). Il filtro (A) delimita internamente un passaggio (B), ovvero un foro, che definisce almeno un tratto del canale di erogazione (2a). Il filtro (A) ? sovrapposto all?apertura di aspirazione (23). Ulteriori aperture di aspirazione (23) possono essere eventualmente posizionate sul tratto del canale di erogazione (2a) occupato dal filtro (A).
In questa forma di realizzazione il prodotto fluisce normalmente lungo l?asse longitudinale (X), attraverso il passaggio (B) definito all?interno del filtro (A) lungo il canale di erogazione (2a). In presenza di un comando di attivazione dei mezzi aspiratori, il materiale aderisce e viene trattenuto nel passaggio (B) a contatto del filtro (A), sostanzialmente nella zona dell?apertura di aspirazione (23) e delle ulteriori aperture di aspirazione (23) se presenti.
Nella soluzione rappresentata, il dispositivo erogatore comprende una camera anulare (25) concentrica al filtro (A) e posta in comunicazione con i mezzi aspiratori. Come mostrato in figura 2, la camera anulare (25) ? definita su una parete del canale di erogazione (2a), in forma di una rientranza della parete stessa. Il filtro (A) ? inserito nel condotto di erogazione (2a) sovrapponendosi alla camera anulare (25) e separando la camera (25) stessa dal passaggio (B) disponibile per il flusso del prodotto. Le aperture di aspirazione (23) presenti sono collocate su una parete della camera anulare (25), come mostrato in figura 2. La presenza della camera anulare (25) consente di distribuire l?effetto aspirante o la depressione prodotta dai mezzi aspiratori attorno a tutto il filtro (A). In questo modo, il prodotto viene attirato e trattenuto su una corona circolare, ovvero su una superficie ad anello del filtro (A), formando un accumulo parimenti anulare che ? in grado di occludere molto rapidamente il condotto di erogazione (2a).
Per facilitare il ripristino dell?erogazione del prodotto dopo una fase di arresto, ovvero dopo una fase di attivazione dei mezzi aspiratori, il dispositivo erogatore ? provvisto di mezzi di soffiaggio, posti in comunicazione con il canale di erogazione (2a) e predisposti per produrre una pressione che, in termini di valore assoluto, ? maggiore o uguale alla depressione prodotta dai mezzi aspiratori nel canale di erogazione (2a).
In una possibile forma di realizzazione, una o pi? aperture di soffiaggio (24) sono ricavate attraverso una parete del canale di erogazione (2a). Nella soluzione che prevede il filtro (A), le aperture di soffiaggio (24) sono ricavate in corrispondenza del filtro (A) stesso, per indirizzare il flusso di aria attraverso quest?ultimo e favorire il distacco del prodotto. Nella forma rappresentata, una o pi? aperture di soffiaggio (24) sono posizionate sulla parete della camera anulare (25). In una forma di realizzazione alternativa, il flusso di aria prodotto dai mezzi di soffiaggio potrebbe essere introdotto nel canale di erogazione (2a) attraverso l?apertura o le aperture di aspirazione (23), preventivamente connesse ai mezzi di soffiaggio mediante un distributore, non illustrato, strutturato per connettere alternativamente i mezzi di soffiaggio o i mezzi aspiratori alle aperture di aspirazione (23).
Il controllo del dispositivo erogatore avviene sostanzialmente attraverso il controllo dei mezzi aspiratori e/o dei mezzi di soffiaggio, se presenti.
Nella forma di realizzazione comprendente soltanto i mezzi aspiratori, l?attivazione di questi ultimi trattiene almeno una parte del prodotto a contatto di una parete del canale di erogazione (2a) provocandone l?occlusione. La disattivazione dei mezzi aspiratori libera il prodotto che riprende a fluire lungo il canale di erogazione (2a).
Nel caso siano previsti anche i mezzi di soffiaggio, il controllo dell?erogazione del prodotto pu? avvenire in diverse modalit?. In una prima, l?erogazione del materiale viene comandata disattivando i mezzi aspiratori e, contemporaneamente o successivamente, attivando i mezzi di soffiaggio. In una seconda modalit?, i mezzi aspiratori possono essere mantenuti sempre attivi e, per consentire l?erogazione del prodotto, si attivano i mezzi di soffiaggio il cui effetto contrasta ed annulla l?effetto di trattenimento prodotto dai mezzi aspiratori. Nella soluzione in cui la pressione prodotta dai mezzi di soffiaggio ? sostanzialmente uguale, in valore assoluto, alla depressione prodotta dai mezzi aspiratori, l?attivazione dei mezzi di soffiaggio annulla la depressione prodotta dai mezzi aspiratori, provocando il rilascio del prodotto.
Nella soluzione in cui la pressione prodotta dai mezzi di soffiaggio ? maggiore, in valore assoluto, della depressione prodotta dai mezzi aspiratori, l?attivazione dei mezzi di soffiaggio produce l?immissione di un flusso di aria nel canale di erogazione (2a). L?immissione di un flusso di aria fluidifica il prodotto, provocando un rapido distacco dalla parete del canale di erogazione (2a) e/o dal filtro (A).
L?attivazione/disattivazione dei mezzi aspiratori e/o dei mezzi di soffiaggio secondo un ciclo temporale prestabilito consente di variare in maniera molto precisa la quantit? di prodotto erogato. Ad esempio, ? possibile erogare il prodotto per piccole quantit? successive, definite attraverso corrispondenti cicli di attivazione/disattivazione dei mezzi aspiratori e/o dei mezzi di soffiaggio.
Un prefissato numero di dispositivi erogatori secondo la presente invenzione possono essere disposti lungo una direzione di allineamento (Z), affiancati tra loro, per realizzare una barra di erogazione di prefissata lunghezza. Le aperture di uscita (22) sono affiancate tra loro e sono rivolte in una medesima direzione. Ad esempio, le aperture di uscita (22) sono rivolte verso il basso. Realizzando un?apertura di uscita (22) in forma appiattita, come mostrato nelle figure, ? possibile disporre i dispositivi erogatori relativamente vicini tra loro, accostando maggiormente le aperture di uscita (22). Preferibilmente, le aperture di uscita (22) sono disposte su un medesimo piano di erogazione, preferibilmente orizzontale. La barra di erogazione consente di definire un fronte di erogazione di prefissata lunghezza lungo la direzione di allineamento (Z) dei dispositivi erogatori. Ad esempio, nel caso sopra sintetizzato di deposizione su un sottostante piano mobile, la barra di erogazione, disposta con direzione di allineamento dei dispositivi erogatori trasversale, in particolare perpendicolare, alla direzione di trasporto del piano mobile, consente sostanzialmente di deporre il prodotto per tutta la larghezza del piano mobile, intesa come estensione misurata perpendicolarmente alla direzione di trasporto, senza necessit? di traslare la barra di erogazione trasversalmente alla direzione di trasporto.
Il canale di erogazione (2a), la o le aperture di aspirazione (23) e la o le aperture di soffiaggio (24) presenti sono ricavati in un corpo (200). Per definire la barra di erogazione, due o pi? dispositivi erogatori (2) possono essere accostati tra loro. Due o pi? dispositivi erogatori (2) possono essere ed uniti in corrispondenza di superfici laterali dei rispettivi corpi (200).
Una forma di realizzazione alternativa dell'ugello erogatore (N), attivabile tramite un comando pneumatico, ? illustrata nelle figure 6,7,8,9. L'ugello erogatore (N) comprende un canale di erogazione (2a). Il canale di erogazione presenta un?apertura di ingresso (21), per l?alimentazione del prodotto, ed un?apertura di uscita (22), per l?erogazione del prodotto. Le aperture di ingresso (21) e di uscita (22) possono avere diversi profili. Nella forma di realizzazione illustrata, preferita ma non esclusiva, le aperture (21,22) presentano un profilo quadrangolare allungato, ovvero sono in forma di fessure. Tale conformazione delle aperture di ingresso ed uscita (21,22) consente di accostare tra loro in maniera compatta due o pi? dispositivi erogatori (2).
Preferibilmente l?apertura di uscita (22) ? posta all?estremit? di un tratto di uscita (22a) del canale di erogazione (2a) che presenta un asse longitudinale (X) inclinato in modo da consentire al materiale granulare di fluire per gravit? attraverso l?apertura di uscita (22). Ad esempio, il tratto di uscita (22a) ? orientato verticalmente. Allo stesso modo, anche l?apertura di ingresso (21) presenta un asse longitudinale (X) orientato in modo da favorire l?ingresso del materiale granulare per gravit?. Ad esempio, l?apertura di ingresso (21) ? posta all?estremit? di un tratto di ingresso (21a) orientato verticalmente. Inoltre, il tratto di ingresso (21a) ? conformato a tramoggia, ovvero presenta una sezione decrescente dall?alto verso il basso. Nella forma di realizzazione rappresentata, il tratto di ingresso (21a) ed il tratto di uscita (22a) presentano, su un piano di sezione perpendicolare al rispettivo asse longitudinale (X), un contorno rettangolare allungato. La forma illustrata nelle figure offre il vantaggio di consentire l?affiancamento di pi? aperture di uscita (22) e di pi? aperture di ingresso (21) in una configurazione compatta.
Il canale di erogazione (2a) comprende un tratto intermedio (23) che presenta un asse longitudinale (Xi). Nella forma di realizzazione rappresentata, il tratto intermedio ? concentrico al proprio asse longitudinale (Xi). Preferibilmente, su un piano di sezione perpendicolare al proprio asse longitudinale (Xi), il tratto intermedio presenta un contorno rettangolare. Nella forma di realizzazione rappresentata, il tratto intermedio (23), il tratto di ingresso (21a) ed il tratto di uscita (22a) presentano la stessa larghezza, misurata su un piano di sezione perpendicolare all?asse longitudinale (XI) del tratto intermedio. Ci? consente un flusso omogeneo del materiale granulare.
Su un piano verticale contente l?asse longitudinale (XI), il tratto intermedio presenta una lunghezza (L), misurata come distanza minima tra i bordi delle aperture di ingresso (21) e di uscita (22), ed un?altezza (H), misurata perpendicolarmente alla lunghezza (L). Ad esempio, l?altezza (H) ? misurata tra una zona o bordo di congiunzione (E) tra l?apertura di ingresso (21) ed il tratto intermedio (23), ed una parete di fondo (23a) del tratto intermedio (23).
Il tratto intermedio (23) ? configurato per consentire il deposito e l?accumulo di una prefissata quantit? di materiale granulare proveniente dall?apertura di ingresso (21). In altri termini, il tratto intermedio (23) ? configurato in modo che il materiale granulare, alimentato all?apertura di ingresso (21), si depositi e si accumuli nel tratto intermedio (23) e, in mancanza di ulteriori sollecitazioni, non fluisca lungo il tratto intermedio (23) verso l?apertura di uscita (22). Nella forma di realizzazione rappresentata, preferita ma non esclusiva, il tratto intermedio (23) presenta inclinazione, rispetto ad un piano orizzontale, altezza (H) e lunghezza (L) tali da arrestare il flusso del materiale per gravit? dall?apertura di ingresso (21) verso l?apertura di uscita (22).
Il principio per configurare il tratto intermedio (23) in modo che possa consentire il deposito e l?accumulo del materiale granulare, ovvero in modo che possa arrestare il flusso del materiale granulare dall?apertura di ingresso (21) verso l?apertura di uscita (22), tiene conto dell?angolo di attrito interno (a) del materiale granulare (in inglese ?angle of repose?). Come noto, un materiale granulare, quando deposto per gravit? su un piano orizzontale, forma un cumulo conico il cui angolo di base ? detto appunto ?angolo di attrito interno? o ?angolo di resistenza al taglio? (?angle of repose?).
L?angolo di attrito interno (a) ? misurato rispetto alla parete inferiore (23a) del tratto intermedio (23).
Ad esempio, noto l?angolo di attrito interno (a) del materiale granulare, l?altezza (H), per la cotangente dell?angolo di attrito interno (a), ? inferiore alla lunghezza (L) del tratto intermedio (23):
H?ctg(a) < L
In questo modo, il materiale granulare che proviene dall?apertura di ingresso (21) si dispone in appoggio e si accumula sul fondo del tratto intermedio (23), senza poter raggiungere l?apertura di uscita (22), come mostrato in figura 3a.
Il tratto intermedio (23) ? quindi disallineato rispetto all?apertura di ingresso (21) ed all?apertura di uscita (22), ovvero l?apertura di ingresso (21), il tratto intermedio (23) e l?apertura di uscita (22) non sono tra loro concentrici. Nella forma di realizzazione rappresentata, la parete inferiore (23a) del tratto intermedio (23) presenta un?inclinazione sostanzialmente orizzontale.
La conformazione del tratto intermedio (23) consente quindi di arrestare il flusso del materiale granulare, ovvero di impedire l?erogazione del materiale stesso, senza necessit? di organi meccanici di apertura/chiusura che, oltre ad essere costosi e di controllo problematico, possono danneggiare il materiale granulare. Per consentire il flusso del materiale granulare dal tratto intermedio (23) verso l?apertura di uscita (22), il dispositivo erogatore (2) comprende mezzi motori. Tali mezzi motori sono attivabili a comando per sollecitare il materiale granulare a fluire in avanzamento dal tratto intermedio (23) verso l?apertura di uscita (22). In sostanza, l?azione dei mezzi motori porta in avanzamento il materiale granulare lungo il tratto intermedio (23) fino al tratto di uscita (22a), attraverso il quale il materiale granulare cade per gravit? passando per l?apertura di uscita (22).
In una possibile forma di realizzazione, i mezzi motori comprendono un dispositivo vibrante, predisposto per trasmettere vibrazioni controllate al tratto intermedio (23). Le vibrazioni trasmesse al tratto intermedio (23) sono tali da sollecitare il materiale granulare a fluire verso l?apertura di uscita (22).
Nella forma di realizzazione rappresentata, preferita ma non esclusiva, i mezzi motori comprendono mezzi pneumatici (24,25,26), dotati di un?apertura di soffiaggio (24) collocata lungo il tratto intermedio (23). I mezzi pneumatici (24,25,26) sono attivabili a comando per inviare, all?interno del tratto intermedio (23), un flusso di aria tale da produrre il deflusso verso l?apertura di uscita (22) del materiale granulare depositato ed accumulato nel tratto intermedio (23).
Il flusso d?aria immesso nel tratto intermedio (23) attraverso l?apertura di soffiaggio (24) fluidifica e trascina il materiale granulare verso l?apertura di uscita (22), attraverso la quale il materiale granulare viene erogato all?esterno. Nella forma di realizzazione rappresentata, raggiunta l?apertura di uscita (22), il materiale granulare cade verso il basso per gravit?.
Preferibilmente, ma non necessariamente, l?apertura di soffiaggio (24) ? collocata sulla parete inferiore (23a) del tratto intermedio (23). Tale collocazione dell?apertura di soffiaggio (24) fa si che il flusso di aria agisca anche per sollevare il materiale granulare, favorendone efficacemente il flusso verso l?apertura di uscita (22). Preferibilmente, un filtro (25) ? associato all?apertura di soffiaggio (24). Il filtro (25) ? strutturato per impedire che il materiale granulare possa entrare nell?apertura di soffiaggio (24). Nella forma di realizzazione rappresentata, il canale di erogazione (2a), l?apertura di ingresso (21), l?apertura di uscita (22) e l?apertura di soffiaggio (24) sono ricavati in un corpo (200), illustrato in figura 1.
I mezzi pneumatici (24,25,26) comprendono un dispositivo erogatore (26), ad esempio un compressore, connesso all?apertura di soffiaggio (24). Il dispositivo erogatore (26) ? dotato di mezzi di controllo attivabili a comando per inviare un flusso di aria all?apertura di soffiaggio (24). In una possibile forma di realizzazione, il dispositivo erogatore (26) ? connesso ad un serbatoio di accumulo, a sua volta connesso all?apertura di soffiaggio (24) mediante un condotto di alimentazione. Tale condotto di alimentazione ? provvisto di un?elettrovalvola, associata ad un modulo di controllo che, secondo un ciclo temporale definito, comanda l?apertura e la chiusura dell?elettrovalvola per determinare l?erogazione del materiale granulare attraverso l?apertura di uscita (22).
L?attivazione/disattivazione dei mezzi motori secondo un ciclo temporale prestabilito consente di variare in maniera molto precisa la quantit? di prodotto erogato. Ad esempio, ? possibile erogare il prodotto per piccole quantit? successive, definite attraverso corrispondenti cicli di attivazione/disattivazione dei mezzi motori, siano essi informa di mezzi vibranti o in forma dei mezzi di soffiaggio (24,25,26). In entrambe le soluzioni, il controllo dell?erogazione del materiale granulare non richiede l?intervento di otturatori meccanici, con gli stessi vantaggi gi? indicati in precedenza.
Anche in questa forma di realizzazione, un prefissato numero di dispositivi erogatori secondo la presente invenzione possono essere disposti lungo una direzione di allineamento, affiancati tra loro, per realizzare una barra di erogazione di prefissata lunghezza.
Realizzando un?apertura di uscita (22) in forma appiattita, come mostrato nelle figure, ? possibile disporre i dispositivi erogatori relativamente vicini tra loro, accostando maggiormente le aperture di uscita (22). Tale barra di stampa consente di definire un fronte di erogazione esteso lungo la direzione di allineamento dei dispositivi erogatori. Ad esempio, nel caso sopra sintetizzato di deposizione su un sottostante piano mobile, la barra di stampa disposta con direzione di allineamento dei dispositivi erogatori perpendicolare alla direzione di trasporto del piano mobile consente sostanzialmente di deporre il prodotto per tutta la larghezza del piano mobile, intesa come estensione misurata perpendicolarmente alla direzione di trasporto.
Nella forma di realizzazione illustrata nelle figure da 10 a 13, preferita ma non esclusiva, il gruppo distributore (D) comprende un elemento intermedio (10) di deposizione, provvisto di una pluralit? di alveoli (11) di conformazione e di profondit? o altezza prestabilite. Ciascuno di tali alveoli (11) presenta un'apertura che consente l'ingresso del materiale in polvere ed un successivo scarico del materiale in polvere precedentemente introdotto. Ciascun alveolo (11) ? delimitato da una parete laterale e da un fondo che pu? essere sostanzialmente piano o curvo.
In una forma di realizzazione particolarmente vantaggiosa, l'elemento intermedio (10) comprende un nastro flessibile nel quale sono ricavati gli alveoli (11) che si aprono sulla superficie del nastro stesso. Ad esempio, gli alveoli (11) possono essere ricavati per incisione o per impressione sulla superficie del nastro flessibile. Nella forma di realizzazione illustrata, preferita ma non esclusiva, l'elemento intermedio (10) ? in forma di un nastro flessibile, chiuso ad anello.
In una preferita, ma non esclusiva forma di realizzazione, gli alveoli (11) comprendono una pluralit? di solchi allungati, tra loro paralleli. Tali solchi allungati hanno un fondo chiuso e sono delimitati lateralmente da due pareti, le quali possono essere parallele o inclinate tra loro, convergenti verso il fondo. In una possibile forma di realizzazione, i solchi allungati presentano, su un piano trasversale, una sezione a V. Preferibilmente, gli alveoli (11) sono tra loro adiacenti.
In questa prima forma di realizzazione, gli alveoli (11) possono essere disposti paralleli alla direzione longitudinale (Y) di avanzamento, oppure possono essere inclinati rispetto alla direzione longitudinale (Y) sul medesimo piano di quest'ultima. Preferibilmente, ma non necessariamente, gli alveoli (11) sono tutti in forma di solchi allungati. Inoltre, gli alveoli (11) occupano l'intera superficie dell'elemento intermedio (10). Ci? favorisce il riempimento degli alveoli (11) stessi.
In una seconda possibile forma di realizzazione, non illustrata, gli alveoli (11) hanno una conformazione prismatica, ad esempio presentano un contorno romboidale, ma sono ovviamente possibili altre forme.
Gli ugelli erogatori (21), collocati al disopra dell'elemento intermedio (10), sono predisposti per deporre una prefissata quantit? di materiale in polvere all'interno di uno o pi? prestabiliti alveoli (11).
Il gruppo distributore (D) comprende inoltre un dispositivo di scarico (30), predisposto per spostare gli alveoli (11) da una posizione di carico, in cui possono ricevere il materiale in polvere da ciascun dispositivo erogatore (E), ad una posizione di scarico, in cui possono scaricare il materiale in polvere. In una forma di realizzazione particolarmente vantaggiosa, il dispositivo di scarico (30) ? strutturato per spostare gli alveoli (11) tra una posizione di carico, nella quale sono rivolti verso l'alto per ricevere il materiale in polvere dagli ugelli erogatori (21), ed una posizione di scarico nella quale sono rivolti almeno parzialmente verso il basso per scaricare il materiale in polvere verso il basso sostanzialmente per gravit?. Lo spostamento tra la posizione di carico e la posizione di scarico, operata dal dispositivo di scarico (30), avviene per traslazione lungo una direzione longitudinale (Y) di avanzamento, come sar? meglio chiarito nel seguito.
In una preferita, ma non esclusiva forma di realizzazione, nella quale l'elemento intermedio (10) comprende un nastro flessibile, il dispositivo di scarico (30) comprende una coppia di rulli (31,32) attorno ai quali ? avvolto l'elemento intermedio (10), in modo da definire un percorso chiuso ad anello. Gli alveoli (11) sono rivolti verso l'esterno di tale percorso chiuso.
Lungo il percorso definito dai rulli (31,32) l'elemento intermedio (10) presenta un tratto superiore (10a), lungo il quale scorre in avanzamento lungo la direzione longitudinale (Y) e lungo il quale gli alveoli (11) sono rivolti verso l'alto, in posizione di carico. Il dispositivo di erogazione (E) ? collocato al disopra dell'elemento intermedio (10), ovvero al disopra del tratto superiore dell'elemento intermedio (10), in modo da poter scaricare il materiale in polvere verso il basso e verso gli alveoli (11). In altri termini, nel passaggio dalla posizione di carico alla posizione di scarico, gli alveoli (11) passano da una posizione in cui sono rivolti verso l'alto ad una posizione in cui sono rivolti verso il basso. Durante tale passaggio, ciascun alveolo (11) pu? versare il proprio contenuto verso il basso. Come mostrato schematicamente in figura 13, il passaggio degli alveoli (11) dalla posizione di carico alla posizione di scarico avviene progressivamente lungo il tratto dell'elemento intermedio (10) che gira attorno ad un primo rullo (31). Quando ciascun alveolo (11) si trova rivolto verso il basso, ovvero dopo aver percorso tutto il primo rullo (31), il versamento del contenuto ? sostanzialmente completo. Girando attorno al secondo rullo (32), gli alveoli (11) si portano nuovamente nella posizione di carico, per ricevere una nuova carica di materiale in polvere.
Il caricamento degli alveoli (11) avviene durante un moto di avanzamento dell'elemento intermedio (10) lungo la direzione longitudinale (Y). In sostanza, mentre l'elemento intermedio (10) avanza, gli ugelli (21) inviano il materiale in polvere agli alveoli (11) in maniera selettiva e mirata, in relazione ad una trama decorativa che si intende realizzare.
Non necessariamente, ? possibile prevedere un dispositivo di riempimento (40), predisposto per colmare gli alveoli eventualmente non colmati dagli ugelli erogatori (21) presenti. Il dispositivo di riempimento (40) pu? essere utilizzato per erogare un materiale o composto ceramico specifico per colore e/ o granulometria o altro parametro. In sostanza, il dispositivo di riempimento (40) scarica il proprio materiale per colmare gli alveoli (11) rimasti vuoti o parzialmente vuoti a valle del dispositivo o dei dispositivi erogatori (E), e ricopre gli alveoli (11) eventualmente gi? colmati. Una racla (41) ? disposta a contatto del tratto superiore dell'elemento intermedio (10), a valle del dispositivo di riempimento (40), per rimuovere il materiale in polvere che eccede la profondit? o altezza degli alveoli (11), e sporge quindi dalla superficie superiore dell'elemento intermedio (10). La racla (41) ? preferibilmente solidale al dispositivo di riempimento, ovvero ? definita da un bordo del dispositivo di riempimento (40).
Il piano di deposizione (50) ? collocato al disotto del gruppo distributore (D). Come gi? indicato, tra il gruppo distributore (D) ed il piano di deposizione (50) ? previsto un moto relativo, diretto lungo la direzione longitudinale (Y), che si svolge contemporaneamente allo scarico del composto ceramico da ciascun dispositivo erogatore (E). Ci? consente di deporre il composto ceramico in uno strato continuo (C) sul piano di deposizione (50).
Il moto relativo tra il piano di deposizione (50) ed il gruppo distributore (D) pu? essere ottenuto, ad esempio, facendo scorrere il piano di deposizione (50) lungo la direzione longitudinale (Y), mentre il gruppo distributore (D) ? statico rispetto alla direzione longitudinale (Y). Nella forma di realizzazione rappresentata, l'elemento intermedio (10), pur essendo scorrevole lungo il proprio percorso attorno ai rulli (31,32), ? complessivamente statico lungo la direzione (Y). Lo scorrimento del piano di deposizione (50) pu? essere concorde o opposto rispetto allo scorrimento del tratto superiore dell'elemento intermedio (10) nel proprio moto attorno ai rulli (31,32). Preferibilmente, ma non necessariamente, il piano di deposizione (50) ? in forma di un nastro o tappeto mobile in scorrimento lungo un percorso chiuso definito da due o pi? rulli, come mostrato in figura 1.
Il moto relativo tra il piano di deposizione (50) ed il gruppo distributore (D) comporta il deposito del materiale ceramico in uno strato continuo (C). Regolando la velocit? relativa tra il piano di deposizione (50) ed il gruppo distributore (D) ? possibile regolare lo spessore o altezza dello strato che si forma sul piano di deposizione (50). Nella forma di realizzazione rappresentata, tale variazione pu? essere ottenuta variando la velocit? di scorrimento del piano di deposizione (50) e/o la velocit? di scorrimento dell'elemento intermedio (10).
In una possibile forma di realizzazione della macchina, il modulo di controllo ? predisposto per controllare ciascun dispositivo erogatore (E), e ciascun ugello (N), in modo da riempiere gli alveoli (11) in relazione al decoro (V) che si intende realizzare nello strato (C). A tal fine, il modulo di controllo ? dotato di un algoritmo che consente di elaborare un?immagine del decoro (V) per scomporla in una serie di volumi di materiale in polvere, di colore prefissato, ciascuno dei quali ? attribuito ad un prefissato alveolo (11). Il modulo di controllo regola quindi il funzionamento del dispositivo erogatore (E) in modo che ciascun volume venga introdotto in un prefissato alveolo (11). La corrispondenza tra ciascun volume ed un rispettivo alveolo ? stabilita rendendo note all? modulo di controllo la posizione di ciascun alveolo (11), la velocit? dell?elemento intermedio (10) e la velocit? del piano di deposizione (50), ad esempio mediante encoder, sensori o sistemi ottici noti nel settore. In sostanza, a partire dal decoro (V) che si intende realizzare, il modulo di controllo definisce il numero e la posizione dei volumi di materiale necessari per ottenerlo, ed attribuisce ciascun volume ad un alveolo (11), in relazione alla posizione in cui il volume contenuto nell?alveolo (11) verr? scaricato sul piano di deposizione (50).
Per migliorare la deposizione del materiale sul piano di deposizione (50), conservando la decorazione distribuita negli alveoli (11) per mezzo del dispositivo erogatore (E), ? preferibile ridurre al minimo la distanza tra il tratto superiore dell'elemento intermedio (10) ed il piano di deposizione (50). Ad esempio, la distanza tra il tratto superiore dell'elemento intermedio (10) ed il piano di deposizione (50) pu? essere ridotta disponendo un primo rullo (31) di diametro ridotto.
Nella forma di realizzazione rappresentata, nella quale il gruppo distributore (D) comprende l'elemento intermedio (10), Il contenitore (F) ? collocato in prossimit? del primo rullo (31), ovvero in prossimit? della zona in cui avviene lo scarico degli alveoli (11).
La prima parete (33a), ? collocata in prossimit? del primo rullo (31), ovvero in prossimit? della zona in cui avviene lo scarico degli alveoli (11). La prima parete (33a) ? disposta e conformata in modo da intercettare il materiale che si scarica dagli alveoli (11), per guidarne o deviarne la traiettoria all?interno dello spazio di raccolta (33c). La seconda parete (33b) ? collocata a monte della prima parete (33a) rispetto al verso di avanzamento degli alveoli (11). La seconda parete (33b) ? collocata in modo da non interferire con il materiale che viene proiettato in avanti dagli alveoli (11), ma per contenere il materiale, intercettato dalla prima parete (33a), che cade verso il basso. A tal fine, la seconda parete (33b) presenta un bordo superiore collocato ad una quota inferiore rispetto alla traiettoria seguita dal materiale scaricato dagli alveoli (11). Ad esempio, il bordo superiore della seconda parete (33b) ? collocato al disotto del piano diametrale orizzontale del primo rullo (31).

Claims (15)

RIVENDICAZIONI
1) Macchina per la decorazione a secco di lastre o piastrelle ceramiche, comprendente:
un piano di deposizione (50);
un gruppo distributore (D), predisposto per erogare, in maniera controllata, un composto ceramico in forma granulare o in polvere;
un contenitore di accumulo (F), interposto tra il gruppo distributore (D) ed il piano di deposizione (50) per accumulare una determinata quantit? di composto ceramico erogato dal gruppo distributore (D), e comprendente un'apertura di scarico (O) predisposta per consentire il deposito del composto ceramico sul piano di deposizione (50);
in cui il contenitore di accumulo (F) ed il piano di deposizione (50) sono in moto relativo l'uno rispetto all'altro lungo una direzione longitudinale (Y);
un modulo di controllo, connesso al gruppo distributore (D) e predisposto per controllare e regolare l'erogazione di composto ceramico operata dal gruppo distributore (D);
caratterizzata dal fatto che:
comprende uno o pi? sensori (S), connessi al modulo di controllo e predisposti per rilevare un parametro significativo della quantit? di composto ceramico contenuto nel contenitore di accumulo (F) e per elaborare un corrispondente segnale di misura;
il modulo di controllo ? predisposto per regolare l'erogazione di composto ceramico in funzione del segnale di misura ricevuto, in modo da mantenere una desiderata quantit? di composto ceramico all'interno del contenitore (F).
2) Macchina secondo la rivendicazione 1, in cui:
il gruppo distributore (D) comprende un dispositivo erogatore (E) dotato di una pluralit? di ugelli erogatori (N), ciascuno dei quali ? provvisto un dispositivo otturatore, attivabile tra una configurazione di flusso, nella quale si determina l'erogazione di un materiale ceramico, ed una configurazione di arresto; ciascun dispositivo otturatore ? controllato dal modulo di controllo in maniera indipendente dagli altri otturatori.
3) Macchina secondo la rivendicazione 2, in cui il modulo di controllo ? predisposto per regolare un ciclo temporale di attivazione nelle configurazioni di flusso e di arresto per ciascun dispositivo otturatore.
4) Macchina secondo la rivendicazione 2, in cui i dispositivi otturatori sono attivabili tra le configurazioni di flusso e di arresto per effetto di un comando pneumatico, ed in cui il modulo di controllo ? predisposto per regolare il comando pneumatico a ciascun dispositivo otturatore.
5) Macchina secondo la rivendicazione 1, in cui almeno un sensore (S) ? predisposto per misurare un livello raggiunto dal composto ceramico all'interno del contenitore di accumulo (F).
6) Macchina secondo la rivendicazione 1, in cui almeno un sensore (S) ? predisposto per misurare il peso di almeno una parte del composto ceramico all'interno del contenitore di accumulo (F).
7) Macchina secondo la rivendicazione 2, in cui ciascun ugello erogatore (N) comprende: un canale di erogazione (2a), dotato di un asse longitudinale (X), di un?apertura di ingresso (21) e di un?apertura di uscita (22); in cui i dispositivi otturatori comprendono mezzi aspiratori, predisposti per trattenere, a comando, almeno una parte di materiale granulare o in polvere all?interno del canale di erogazione (2a), in modo da formare un accumulo che ostruisce il canale di erogazione (2a) ed impedisce il flusso di materiale.
8) Macchina secondo la rivendicazione 7, in cui ciascun ugello erogatore (N) comprende una o pi? aperture di aspirazione (23), ricavate attraverso una parete del canale di erogazione (2a) e poste in comunicazione con i mezzi aspiratori.
9) Macchina secondo la rivendicazione 8, in cui ciascun ugello erogatore (N) comprende un filtro (A), interposto tra ciascuna apertura di aspirazione (23) ed il canale di erogazione (2a).
10) Macchina secondo la rivendicazione 2, in cui ciascun ugello erogatore (N) comprende un canale di erogazione (20) dotato di un?apertura di ingresso (21) e di un?apertura di uscita (22), in cui: il canale di erogazione (20) comprende un tratto intermedio (23), che collega le aperture di ingresso (21) e di uscita (22) ed ? dotato di un asse longitudinale (Y); il tratto intermedio (23) presenta una lunghezza (L) ed un?altezza (H), misurate su un piano verticale contenente l?asse longitudinale (Y), in cui l?altezza (H) ? misurata perpendicolarmente alla lunghezza (L);
il tratto intermedio (23) ? configurato per consentire il deposito e l?accumulo di una prefissata quantit? di materiale granulare proveniente dall?apertura di ingresso (21);
in cui i dispositivi otturatori comprendono mezzi motori attivabili a comando per sollecitare il materiale granulare a fluire in avanzamento dal tratto intermedio (23) verso l?apertura di uscita (22).
11) Macchina secondo la rivendicazione 10, in cui i mezzi motori comprendono mezzi pneumatici (24,25,26), dotati di un?apertura di soffiaggio (24) collocata lungo il tratto intermedio (23).
12) Macchina secondo la rivendicazione 11, in cui i mezzi pneumatici (24,25,26) comprendono un dispositivo erogatore (26), connesso all?apertura di soffiaggio (24), che ? dotato di mezzi di controllo attivabili a comando per inviare un flusso di aria all?apertura di soffiaggio (24).
13) Macchina secondo una delle rivendicazioni da 7 a 12, comprendente due o pi? ugelli erogatori (N) secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti, disposti affiancati tra loro lungo una direzione di allineamento (Z), con le aperture di uscita (22) affiancate tra loro e rivolte in una medesima direzione, in modo da definire un fronte di deposizione di prefissata lunghezza.
14) Macchina secondo la rivendicazione 2, in cui:
il gruppo distributore (D) comprende un elemento intermedio (10) di deposizione, provvisto di una pluralit? di alveoli (11), posizionato al disopra del piano di deposizione (50) ed al disotto del dispositivo erogatore (20);
ciascun alveolo (11) presenta un'apertura che consente l'ingresso del materiale in polvere ed un successivo scarico del materiale in polvere precedentemente introdotto;
il gruppo distributore (D) comprende un dispositivo di scarico (30), predisposto per spostare gli alveoli (11) da una posizione di carico, in cui possono ricevere il materiale in polvere da ciascun dispositivo erogatore (E), ad una posizione di scarico, in cui possono scaricare il materiale in polvere verso il basso.
15) Macchina secondo la rivendicazione 14, in cui: l'elemento intermedio (10) comprende un nastro flessibile; il dispositivo di scarico (30) comprende una coppia di rulli (31,32) attorno ai quali ? avvolto l'elemento intermedio (10), in modo da definire un percorso chiuso ad anello; gli alveoli (11) sono rivolti verso l'esterno di tale percorso chiuso.
IT102020000014812A 2020-06-19 2020-06-19 Macchina per la decorazione a secco di piastrelle ceramiche, con sistema di controllo di un accumulo di composto ceramico IT202000014812A1 (it)

Priority Applications (7)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT102020000014812A IT202000014812A1 (it) 2020-06-19 2020-06-19 Macchina per la decorazione a secco di piastrelle ceramiche, con sistema di controllo di un accumulo di composto ceramico
EP21733188.3A EP4168224A1 (en) 2020-06-19 2021-05-21 A machine for dry decoration of ceramic tiles, with a control system for a ceramic mixture accumulation
US17/999,512 US20230234259A1 (en) 2020-06-19 2021-05-21 A machine for dry decoration of ceramic tiles, with a control system for a ceramic mixture accumulation
BR112022023320A BR112022023320A2 (pt) 2020-06-19 2021-05-21 Máquina para decoração a seco de revestimentos cerâmicos, com um sistema de controle de acumulação de mistura cerâmica
PCT/IB2021/054435 WO2021255548A1 (en) 2020-06-19 2021-05-21 A machine for dry decoration of ceramic tiles, with a control system for a ceramic mixture accumulation
MX2022014534A MX2022014534A (es) 2020-06-19 2021-05-21 Una maquina para decoracion en seco de baldosas de ceramica, con un sistema de control apra un acumulacion de mezcla de ceramica.
CN202180037527.XA CN115666888A (zh) 2020-06-19 2021-05-21 有陶瓷混合物积聚控制系统的对瓷砖进行干式装饰的机器

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT102020000014812A IT202000014812A1 (it) 2020-06-19 2020-06-19 Macchina per la decorazione a secco di piastrelle ceramiche, con sistema di controllo di un accumulo di composto ceramico

Publications (1)

Publication Number Publication Date
IT202000014812A1 true IT202000014812A1 (it) 2021-12-19

Family

ID=72473712

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT102020000014812A IT202000014812A1 (it) 2020-06-19 2020-06-19 Macchina per la decorazione a secco di piastrelle ceramiche, con sistema di controllo di un accumulo di composto ceramico

Country Status (7)

Country Link
US (1) US20230234259A1 (it)
EP (1) EP4168224A1 (it)
CN (1) CN115666888A (it)
BR (1) BR112022023320A2 (it)
IT (1) IT202000014812A1 (it)
MX (1) MX2022014534A (it)
WO (1) WO2021255548A1 (it)

Citations (4)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP2065150A1 (en) * 2007-11-27 2009-06-03 SCG Building Materials Co., Ltd. A device for making continuous veining of desired patterns extending through the entire thickness of a product and process of making thereof
CN108225507A (zh) * 2016-12-14 2018-06-29 上海硅酸盐研究所中试基地 粉体自动称量设备及具备该设备的粉体干压成型系统
CN109986689A (zh) * 2017-12-29 2019-07-09 上海悦心健康集团股份有限公司 一种流沙纹理玻化瓷砖制备装置
US20200039108A1 (en) * 2017-03-09 2020-02-06 Sacmi Cooperativa Meccanici Imola Società Cooperativa Plant and method for manufacturing ceramic articles

Family Cites Families (2)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
ES2855030B2 (es) * 2018-09-20 2022-09-02 Scg Building Mat Co Ltd Aparato y metodo de alimentacion de material granular a una planta para la produccion de losas o baldosas
PT3894155T (pt) * 2018-12-10 2023-11-16 System Ceramics S P A Máquina para decoração a seco de ladrilhos

Patent Citations (4)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP2065150A1 (en) * 2007-11-27 2009-06-03 SCG Building Materials Co., Ltd. A device for making continuous veining of desired patterns extending through the entire thickness of a product and process of making thereof
CN108225507A (zh) * 2016-12-14 2018-06-29 上海硅酸盐研究所中试基地 粉体自动称量设备及具备该设备的粉体干压成型系统
US20200039108A1 (en) * 2017-03-09 2020-02-06 Sacmi Cooperativa Meccanici Imola Società Cooperativa Plant and method for manufacturing ceramic articles
CN109986689A (zh) * 2017-12-29 2019-07-09 上海悦心健康集团股份有限公司 一种流沙纹理玻化瓷砖制备装置

Also Published As

Publication number Publication date
MX2022014534A (es) 2022-12-13
CN115666888A (zh) 2023-01-31
US20230234259A1 (en) 2023-07-27
BR112022023320A2 (pt) 2023-01-17
WO2021255548A1 (en) 2021-12-23
EP4168224A1 (en) 2023-04-26

Similar Documents

Publication Publication Date Title
ES2383266T3 (es) Distribuidor de mezclas consistentes en material cerámico o pétreo aglomerado para llenar un molde
CN104136326B (zh) 用于形成包装和填充系统的设备
ITRE20080030A1 (it) &#39;&#39; dispositivo e metodo per l erogazione di materiale solido incoerente &#39;&#39;
EP2065150A1 (en) A device for making continuous veining of desired patterns extending through the entire thickness of a product and process of making thereof
CN113490809A (zh) 用于粉末材料的分配装置
JP2008189389A (ja) 荷空け用マガジン、および、ロッド形状の製品でもって充填されたトレー、特に竪穴式トレーを荷空けするための方法
US6228422B1 (en) Shuttle cutoff for applying granules to an asphalt coated sheet
ES2964544T3 (es) Máquina para decoración en seco de baldosas
ITRE960061A1 (it) Sistema di caricamento degli stampi delle presse ceramiche per la formatura di piastrelle pressosmaltate, e relativi mezzi di attuazione
IT202000014812A1 (it) Macchina per la decorazione a secco di piastrelle ceramiche, con sistema di controllo di un accumulo di composto ceramico
US20220323988A1 (en) A dispensing device for a granular material
IT202100029570A1 (it) Macchina e metodo per la decorazione a secco di piastrelle ceramiche, con sistema di controllo di un accumulo di composto ceramico
IT201800010552A1 (it) Processo per depositare materiale alimentare allo stato fluido in una cavità di formatura di uno stampo
ITMI980458A1 (it) Macchina per la produzione di piastrelle con variazione di colore nella massa
EP3894156B1 (en) Method for decorating in thickness a ceramic slab
IT201800010925A1 (it) Macchina per la decorazione a secco di piastrelle
IT201800001893A1 (it) Macchina per la preparazione e la distribuzione a disegno di polveri per la produzione di piastrelle e lastre con decori a tutto spessore
EP1312451A2 (en) Device for depositing powdered glaze on ceramic tiles
IT202100032054A1 (it) Barra erogatrice per un prodotto granulare o in polvere.
IT202100015842A1 (it) Dispositivo e gruppo di erogazione di materiale fluido
CN116209528A (zh) 用于颗粒状和/或粉末状材料的分配设备
ITMO980236A1 (it) Apparecchiatura per alimentare materiale in polvere allo stampo di una pressa formatrice di prodotti ceramici.
ITMO980142A1 (it) Macchina per la smaltatura di piastrelle ceramiche
ITMO980223A1 (it) Dispositivo per l&#39;alimentazione di una cavita&#39; di formatura di unostampo per prodotti ceramici
ITRE20000074A1 (it) Dispositivo dosatore pneumatico di polvere per il caricamento di stampi ceramici