IT202000014749A1 - Gruppo attuatore per una macchina tessile - Google Patents

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IT
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coil
permanent magnets
actuator
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magnetic plates
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IT102020000014749A
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Silvan Borer
Thomas Weber
Lothar Herzog
Marco Schlienger
Andriy Krasovskyy
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Textilma Ag
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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
?Gruppo attuatore per una macchina tessile?
La presente invenzione ha per oggetto un gruppo attuatore per una macchina tessile, e una macchina tessile comprendente tale gruppo attuatore.
In modo in s? ampiamente noto, le macchine tessili sono adatte e trasformare uno o pi? filati in un prodotto tessile (come ad esempio un tessuto, una maglia, un nastro o simili). Nella trattazione che segue si far? riferimento ad una macchina per la tessitura di nastri. Tale riferimento deve essere inteso a scopo esemplificativo e non limitativo e, come la persona esperta pu? ben comprendere, l?invenzione pu? trovare impiego anche in altre macchine simili.
Il funzionamento delle macchine per la tessitura prevede, in modo noto, che nell?area di lavoro i fili di ordito vengano movimentati (sollevati e abbassati) in modo alternato, e che i fili di trama vengano fatti passare attraverso l?apertura (bocca d?ordito) che si viene cos? a formare tra i fili di ordito. In modo in s? noto, i fili di ordito vengono movimentati tramite licci, in accordo con uno schema di tessitura predefinito, mentre i fili di trama vengono movimenti da organi di trama che possono assumere forme diverse nelle diverse tipologie di macchina tessile.
Nelle macchine per la tessitura di nastri, i licci sono montati su apposti telai e vengono movimentati tramite un gruppo attuatore elettromeccanico che viene brevemente descritto di seguito nelle sue caratteristiche essenziali.
In modo noto, il gruppo attuatore comprende una pluralit? di attuatori lineari elettromeccanici, ciascuno dei quali comprende una bobina montata in modo scorrevole tra due piastre magnetiche. Ciascuna delle piastre magnetiche comprende una coppia di magneti permanenti orientati in modo opposto. Inoltre, ogni bobina ? montata su rispettive molle a lamina. Nella posizione di equilibrio, in cui le molle sono indeformate, la bobina si trova a met? tra le due coppie di magneti. Quando la bobina viene alimentata in un primo verso, il campo elettromagnetico che essa genera tende ad allinearla ad una prima coppia di magneti, ed essa si sposta quindi dalla posizione di equilibrio deformando le molle. Quando poi viene invertita l?alimentazione elettrica alla bobina, si inverte anche il campo elettromagnetico che essa genera, in modo che essa tende a spostarsi per allinearsi alla seconda coppia di magneti. Per la prima parte del movimento le molle si scaricano, fornendo una forza concorde a quella generata dal campo elettromagnetico. Invece nella seconda parte del movimento, dopo aver sorpassato la posizione di equilibrio, le molle tornano a deformarsi nel verso opposto. Invertendo nuovamente l?alimentazione elettrica della bobina si ottiene nuovamente lo spostamento, e cos? via.
Una soluzione di questo tipo ? descritta, ad esempio, nel documento brevettuale EP 2069564, a nome della stessa Richiedente.
Tale soluzione, bench? ampiamente impiegata e apprezzata, non ? priva di inconvenienti.
Nella struttura descritta sopra, la distanza tra due piastre magnetiche adiacenti ? definita dalla profondit? delle rispettive molle. Per l?entit? delle forze in gioco infatti, la profondit? delle molle risulta maggiore di quella della bobina e delle relative coppie di magneti. Per questo motivo, allo scopo di limitare il pi? possibile la profondit? complessiva del gruppo attuatore e quindi dell?area di lavoro della macchina, le bobine vengono disposte in modo alternato, ad esempio le bobine nelle posizioni pari sono disposte al di sopra dei licci e le bobine nelle posizioni dispari sono disposte al di sotto dei licci (si veda figura 1).
A questo scopo ? bene notare anche che, a fronte di un dato ingombro degli organi di trama nel loro movimento tra i fili di ordito, maggiore ? la profondit? complessiva del gruppo attuatore e maggiore deve essere necessariamente la corsa verticale di ogni singolo telaio per evitare qualsiasi interferenza tra i fili di ordito e gli organi di trama. Per questo motivo ? preferibile che la profondit? complessiva del gruppo attuatore sia limitata il pi? possibile.
Come si pu? ben vedere dalla figura 4 di EP 2 069564, la disposizione alternata delle bobine consente di limitare la profondit? complessiva del gruppo attuatore ma ne aumenta considerevolmente l?altezza. Naturalmente la grande altezza complessiva del gruppo attuatore influisce sull?ingombro complessivo della macchina di tessitura.
Scopo della presente invenzione ? pertanto quello di superare gli inconvenienti evidenziati sopra in relazione alla tecnica nota.
In particolare, un compito della presente invenzione ? quello di rendere disponibile un gruppo attuatore per macchine tessili avente un ingombro complessivo minore di quelli noti.
Infine, un compito della presente invenzione ? quello di rendere disponibile un gruppo attuatore per macchine tessili che oltre a consentire i vantaggi descritti sopra, mantenga le funzionalit? delle soluzioni note. Tale scopo e tali compiti vengono raggiunti mediante un gruppo attuatore in accordo con la rivendicazione 1 e mediante una macchina tessile in accordo con la rivendicazione 8.
Per meglio comprendere l?invenzione e apprezzarne i vantaggi, vengono di seguito descritte alcune sue forme di realizzazione esemplificative e non limitative, facendo riferimento ai disegni allegati, in cui:
? la figura 1 mostra schematicamente una vista laterale di una macchina per la tessitura di nastri in accordo con la tecnica nota;
? la figura 2 mostra schematicamente una vista laterale di una macchina per la tessitura di nastri in accordo con l?invenzione;
? la figura 3 mostra una vista assonometrica di un gruppo attuatore in accordo con l?invenzione;
? la figura 4 mostra una vista della sezione operata lungo la traccia IV-IV di figura 3 e di figura 6;
? le figure 5 mostrano tre diverse viste della sezione operata lungo la traccia V-V di figura 4;
? la figura 6 mostra una vista della sezione operata lungo la traccia VI-VI di figura 4;
? la figura 7 mostra una vista della sezione operata lungo la traccia VII-VII di figura 6;
? la figura 8 mostra una vista ingrandita di un dettaglio simile a quello indicato con VIII in figura 7; e
? la figura 9 mostra schematicamente una possibile disposizione degli avvolgimenti in una bobina in accordo con l?invenzione.
Nell?ambito della presente trattazione, sono state assunte alcune convenzioni terminologiche al fine di rendere pi? semplice e scorrevole la lettura. Tali convenzioni terminologiche vengono chiarite di seguito con riferimento alle figure allegate, nelle quali la macchina tessile ? raffigurata nel suo orientamento corretto per il funzionamento.
Poich? l?invenzione ? destinata ad essere utilizzata in presenza della accelerazione di gravit?, si intende che quest?ultima definisca in modo univoco la direzione verticale. Analogamente si intende che in base alla accelerazione di gravit? siano definiti in modo univoco i termini ?superiore?, ?sopra? e simili, rispetto ai termini ?inferiore?, ?sotto? e simili.
La direzione verticale definisce inoltre il piano orizzontale. In relazione alla macchina tessile correttamente orientata, il piano orizzontale verr? chiamato di seguito piano xy, dove la direzione y (detta anche profondit? d) ? quella parallela allo sviluppo prevalente dell?ordito e del prodotto tessile in lavorazione, mentre la direzione x (detta anche larghezza w) ? quella parallela allo sviluppo prevalente della trama e quindi perpendicolare alla direzione y.
Ancora in relazione alla macchina tessile, quando essa ? correttamente orientata, ? definita la direzione verticale z (detta anche altezza h). Le direzioni x, y e z formano una terna destrorsa.
Come la persona esperta pu? ben comprendere, le convenzioni qui adottate hanno il solo scopo di semplificare la trattazione e di rendere pi? scorrevole la lettura. Nulla cambierebbe se nella descrizione dell?invenzione venissero adottate convenzioni differenti.
L?invenzione riguarda un gruppo attuatore 20 per una macchina tessile 22, avente una larghezza w, una profondit? d e un?altezza h, in cui:
- il gruppo attuatore 20 comprende una pluralit? n di bobine 24 distribuite lungo la profondit? d;
- il gruppo attuatore 20 comprende una pluralit? n+1 di piastre magnetiche 26 distribuite lungo la profondit? d;
- le piastre magnetiche 26 e le bobine 24 sono alternate lungo la profondit? d in modo che ciascuna bobina 24 sia accolta tra due piastre magnetiche 26 attigue;
- ciascuna piastra magnetica 26 comprende un magnete permanente superiore 28 e un magnete permanente inferiore 30 aventi orientamento opposto;
- i magneti permanenti superiori 28 di tutte le piastre magnetiche 26 hanno uguale orientamento;
- i magneti permanenti inferiori 30 di tutte le piastre magnetiche 26 hanno uguale orientamento;
- ciascuna bobina 24 ? mobile lungo l?altezza h tra una posizione superiore e una posizione inferiore e viceversa, in cui la posizione superiore ? almeno parzialmente compresa tra i magneti permanenti superiori 28 delle due piastre magnetiche 26 attigue e la posizione inferiore ? almeno parzialmente compresa tra i magneti permanenti inferiori 30 delle due piastre magnetiche 26 attigue; e
- ciascuna bobina 24 pu? essere alimentata elettricamente in due versi opposti.
Preferibilmente, la posizione superiore ? completamente compresa tra i magneti permanenti superiori 28 delle due piastre magnetiche 26 attigue e la posizione inferiore ? completamente compresa tra i magneti permanenti inferiori 30 delle due piastre magnetiche 26 attigue.
Come la persona esperta pu? ben comprendere da quanto riportato brevemente sopra, il gruppo attuatore 20 dell?invenzione comprende n attuatori lineari 32, formati ciascuno da una bobina 24 e dalle due piastre magnetiche 26 ad essa adiacenti. Naturalmente ciascuna piastra magnetica 26 ad eccezione della prima e dell?ultima, fa parte contemporaneamente di due attuatori lineari 32.
Vantaggiosamente, ciascuna piastra magnetica 26 ha complessivamente uno sviluppo prevalente nel piano xz e comprende una struttura a cornice 34 all?interno della quale sono montati i magneti permanenti 28, 30. Preferibilmente la struttura a cornice 34 ? realizzata con un materiale che non interferisce con il campo magnetico generato dai magneti permanenti 28, 30, ad esempio con un materiale amagnetico o paramagnetico. Ad esempio la struttura a cornice 34 pu? essere realizzata con un polimero, con un materiale composito o in alluminio.
Vantaggiosamente, i magneti permanenti 28, 30 compresi nelle piastre magnetiche 26 hanno sviluppo prevalente nel piano xz. Pi? in particolare, i magneti permanenti 28, 30 hanno larghezza w e altezza h decisamente maggiori rispetto alla loro profondit? d. A questo scopo si possono confrontare tra loro la figura 6 e la figura 7, disegnate nella stessa scala. In figura 6 si possono apprezzare la larghezza w e l?altezza h dei due magneti permanenti, rispettivamente superiore 28 e inferiore 30, di una piastra magnetica 26. In figura 7 si pu? apprezzare la profondit? d di ciascuna delle piastre magnetiche 26 e delle bobine 24, alternate tra loro. Entro la profondit? d di ciascuna piastra magnetica 26 ? compresa la profondit? d dei relativi magneti permanenti 28, 30.
Ancora con riferimento alle figure 6 e 7, si descrive pi? in dettaglio l?orientamento dei magneti permanenti 28, 30. Come riportato brevemente sopra, in ciascuna piastra magnetica 26 il magnete permanente superiore 28 e il magnete permanente inferiore 30 hanno orientamento opposto. In altre parole, con riferimento a figura 6, se ad esempio la superficie visibile del magnete permanente superiore 28 ne costituisce il polo nord, allora la superficie visibile del magnete permanente inferiore 30 ne costituisce il polo sud, o viceversa. Da ci? deriva che il campo magnetico generato dai due magneti permanenti 28, 30 visibili in figura 6 ? perpendicolare al piano del disegno, entrante in un caso e uscente nell?altro caso.
Inoltre, come riportato brevemente sopra, i magneti permanenti superiori 28 di tutte le piastre magnetiche 26 hanno uguale orientamento tra loro e, rispettivamente, i magneti permanenti inferiori 30 di tutte le piastre magnetiche 26 hanno uguale orientamento tra loro. In altre parole, con riferimento a figura 7, se ad esempio i magneti permanenti superiori 28 generano un campo magnetico orientato da sinistra verso destra, allora i magneti permanenti inferiori 30 generano un campo magnetico orientato da destra verso sinistra, o viceversa. Come la persona esperta pu? ben capire, anche in assenza delle linee di forza in figura 7, i campi magnetici generati dai magneti permanenti superiori 28 e dai magneti permanenti inferiori 30 si richiudono l?uno sull?altro all?esterno del gruppo attuatore 20. Preferibilmente ciascuna piastra magnetica 26 comprende due lamierini metallici 36 (si veda in particolare figura 8) che si estendono nel piano xz e coprono i magneti permanenti 28, 30. In questo modo si ottiene una superficie liscia e resistente all?usura. Inoltre, i lamierini metallici 36 consentono un efficiente diffusione del calore, i cui vantaggi saranno chiari alla luce della successiva descrizione.
Con riferimento alle figure 5, ciascuna delle n bobine 24 comprende almeno un avvolgimento 38, ciascuno dei quali consiste di un filo che forma una pluralit? di spire concentriche e complanari. Preferibilmente il filo ha sezione rettangolare, allo scopo di massimizzare la densit? di metallo nell?avvolgimento 38.
Preferibilmente ciascuna bobina 24 comprende due avvolgimenti 38 accostati tra loro lungo la profondit? d (si veda figura 8). In particolare, con specifico riferimento alla vista schematica di figura 9, i due avvolgimenti 38 sono collegati elettricamente l?uno all?altro in corrispondenza della loro spira pi? interna, cos? che le connessioni elettriche esterne 39 sono disponibili alla loro periferia su lati opposti lungo la direzione della larghezza w, senza alcuna porzione di filo che si sovrapponga agli avvolgimenti 38.
Ciascuna bobina 24 ha sviluppo prevalente nel piano xz. Pi? in particolare, le bobine 24 hanno larghezza w e altezza h decisamente maggiore rispetto alla profondit? d. Preferibilmente le bobine 24 hanno forma complessivamente rettangolare. Pertanto in ciascuna spira e in ciascuna bobina 24, possono essere identificati due tratti orizzontali (disposti prevalentemente lungo x o larghezza) e due tratti verticali (disposti prevalentemente lungo z o altezza). Come gi? accennato sopra, ciascuna bobina 24 pu? essere alimentata elettricamente in due versi opposti, cio?, ancora con riferimento alle figure 5, la bobina 24 pu? essere alimentata in modo che la corrente elettrica circoli in senso orario (alimentazione oraria) o, alternativamente, in modo che la corrente elettrica circoli in senso antiorario (alimentazione antioraria). ? bene notare che, in accordo con la disposizione descritta sopra, alimentando le connessioni elettriche esterne 39 della bobina 24, entrambi i suoi avvolgimenti 38 sono percorsi dalla corrente elettrica nella stessa direzione (o oraria o antioraria).
Come la persona esperta ben sa, quando la bobina 24 ? alimentata in modo che in essa circoli corrente elettrica, essa genera un campo magnetico perpendicolare al piano del disegno. Pi? in particolare, quando la bobina 24 ? alimentata in senso orario, per la regola della mano destra, essa genera un campo magnetico entrante nel piano del disegno. Viceversa, quando la bobina 24 ? alimentata in senso antiorario, per la regola della mano destra, essa genera un campo magnetico uscente dal piano del disegno.
Poich? ciascuna bobina 24 ? accolta tra due piastre magnetiche 26 attigue, essa ? immersa nel campo magnetico statico generato dai magneti permanenti 28, 30. Quando la bobina 24 non ? alimentata, essa si pu? trovare nella posizione di equilibrio rappresentata in figura 5.b. Quando la bobina 24 viene alimentata, ad esempio con alimentazione oraria, essa tende a muoversi nella posizione in cui il proprio campo magnetico entrante si allinea il pi? possibile con il campo magnetico entrante generato dai magneti permanenti, ad esempio portandosi nella posizione superiore rappresentata in figura 5.a. Viceversa, quando la bobina 24 viene alimentata nel verso opposto, cio? con alimentazione antioraria, essa tende a muoversi nella posizione in cui il proprio campo magnetico uscente si allinea il pi? possibile con il campo magnetico uscente generato dai magneti permanenti, nell?esempio portandosi nella posizione inferiore rappresentata in figura 5.c.
In questo modo, come la persona esperta pu? ben comprendere, tramite l?alimentazione elettrica, pu? essere comandato il movimento delle bobine 24, ciascuna in modo indipendente dalle altre. In particolare, il gruppo attuatore 20 dell?invenzione comprende preferibilmente un circuito elettrico di alimentazione per ciascuna bobina 24, in cui tutti i circuiti elettrici di alimentazione delle bobine 24 sono comandati da un?unit? elettronica di controllo. In questo modo ? possibile comandare il movimento dei singoli telai dei licci allo scopo di riprodurre un predeterminato schema di tessitura.
Preferibilmente ciascun attuatore lineare 32 comprende fermi disposti in modo da arrestare il movimento della bobina prima che una qualsiasi delle sue porzioni vada al di sopra dei magneti permanenti superiori 28 o al di sotto dei magneti permanenti inferiori 30.
Preferibilmente ciascuna bobina 24 comprende un?asta di collegamento 40 che si estende lungo l?altezza h. L?asta di collegamento 40 di ciascuna bobina 24 ? destinata ad essere collegata meccanicamente ad un rispettivo telaio dei licci, allo scopo di trasmettere il moto della bobina 24 ai licci e quindi ai fili di ordito.
Vantaggiosamente, tutte le aste di collegamento 40 di tutte le bobine 24 si estendono nella stessa direzione, ad esempio nelle forme di realizzazione rappresentate nelle figure allegate, tutte le aste di collegamento 40 di tutte le bobine 24 si estendono verso l?alto.
Come la persona esperta pu? ben comprendere, questa particolare disposizione delle bobine 24 consente di ridurre notevolmente l?altezza complessiva del gruppo attuatore 20 dell?invenzione rispetto all?altezza dei corrispondenti gruppi attuatori della tecnica nota. A questo scopo si possono confrontare tra loro le figure 1 e 2, disegnate in modo schematico ma con la stessa scala.
Durante il funzionamento del gruppo attuatore 20 si sviluppa una rilevante quantit? di calore nelle bobine 24, prevalentemente per effetto Joule. La rimozione e lo smaltimento di tale calore sono necessari per mantenere la temperatura dei magneti permanenti 28, 30 entro i limiti di funzionamento. Infatti le caratteristiche dei magneti permanenti 28, 30 sono influenzate negativamente dall?innalzamento della temperatura e, in alcuni casi, esiste una temperatura limite oltre la quale essi si smagnetizzano in modo definitivo.
Nelle soluzioni della tecnica nota, la disposizione alternata delle bobine 24 (met? sopra e met? sotto i licci) determina una densit? relativamente bassa nella distribuzione delle piastre magnetiche 26 e delle bobine 24 lungo la profondit? d. In altre parole, nelle soluzioni note che producono una quantit? relativamente bassa di calore per unit? di volume, la distanza tra una due piastre magnetiche 26 adiacenti ? tale che, anche in presenza della bobina 24, rimangono delle intercapedini libere lungo le quali l?aria ? libera di circolare. Nelle soluzioni in accordo con la tecnica nota, il flusso di aria che si genera spontaneamente per convezione ? sufficiente per rimuovere il calore e mantenere i magneti ad una temperatura adatta al funzionamento.
Come la persona esperta pu? ben comprendere, i componenti del gruppo attuatore 20 dell?invenzione sono disposti con una densit? molto maggiore poich? tutte le bobine 24 sono disposte alla stessa altezza lungo una profondit? minore o uguale di quella di un analogo gruppo attuatore 20 della tecnica nota. Di conseguenza, nell?invenzione, ? prodotta una pi? elevata quantit? di calore per unit? di volume mentre le intercapedini libere 42 presenti nel gruppo attuatore 20 sono molto sottili (si veda figura 8). Questo ? il motivo per cui il flusso d?aria che si genera spontaneamente per convezione pu? essere insufficiente per garantire un adeguato raffreddamento.
Preferibilmente dunque il gruppo attuatore 20 dell?invenzione comprende un circuito di raffreddamento che viene descritto di seguito.
Preferibilmente le piastre magnetiche 26 comprendono canali di raffreddamento 44 adatti ad accogliere la circolazione di un liquido di raffreddamento. Figura 6 mostra una forma di realizzazione di una piastra magnetica 26, in cui due canali di raffreddamento 44 sono ricavati nella struttura a cornice 34 e si sviluppano prevalentemente lungo la direzione dell?altezza h. In questa forma di realizzazione il circuito di raffreddamento comprende anche dei collettori 46, ben visibili in figura 7, che si sviluppano prevalentemente lungo la profondit? d del gruppo attuatore 20. I collettori 46 consentono di far circolare il liquido di raffreddamento in tutti i canali di raffreddamento 44.
Inoltre il circuito di raffreddamento comprende componenti esterne al gruppo attuatore 20 e non mostrate nelle figure. Preferibilmente il circuito di raffreddamento comprende anche un serbatoio, un?unit? di raffreddamento, tubi di andata e di ritorno, una pompa di circolazione e un?unit? di controllo.
Nel caso in cui il gruppo attuatore 20 comprenda il circuito di raffreddamento ? preferibile che le strutture a cornice 34 delle piastre magnetiche 26 siano realizzate in un materiale che garantisca una buona trasmissione del calore. Ad esempio le strutture a cornice 34 possono essere realizzate con un polimero termoconduttivo, un materiale composito termoconduttivo o alluminio.
Preferibilmente, ciascuna piastra magnetica 26 dell?invenzione ? configurata in modo tale da massimizzare l?area di contatto tra i magneti permanenti 28, 30 e la struttura a cornice 34. Per esempio, la struttura a cornice 34 pu? comprendere due finestre rettangolari in cui i magneti permanenti 28, 30 sono alloggiati con una piccola interferenza, cos? da ottenere un effettivo contatto lungo tutto il loro perimetro. In alternativa o in aggiunta, pu? essere usata una pasta conduttrice di calore o una colla conduttrice di calore per collegare termicamente e meccanicamente i magneti permanenti 28, 30 alla rispettiva struttura a cornice 34.
A questo riguardo, come brevemente riportato sopra, anche i lamierini metallici 36 possono cooperare nella diffusione del calore cos? da evitare picchi di temperatura indesiderabili.
La forma e la disposizione dei canali di raffreddamento 44 in ciascuna piastra magnetica 26 devono essere definite in modo da ottimizzare la rimozione del calore e da non interferire nel funzionamento dell?attuatore lineare 32.
In accordo con la forma di realizzazione mostrata in figura 6, i canali di raffreddamento 44 di due piastre magnetiche 36 adiacenti sono disposti in prossimit? dei tratti verticali della bobina 24 compresa tra esse, laddove si sviluppa una grande quantit? di calore. In questo modo il liquido di raffreddamento che circola nei canali di raffreddamento 44 consente di rimuovere il calore in modo efficiente, prima che esso innalzi in modo indesiderato la temperatura dei magneti permanenti 28, 30.
In accordo con alcune forme di realizzazione, i canali di raffreddamento 44 hanno una forma studiata per massimizzare la superficie interna, in modo da ottimizzare lo scambio termico tra il liquido di raffreddamento e le pareti del canale di raffreddamento 44. Ad esempio i canali di raffreddamento 44 possono avere una forma a serpentina.
In alcune forme di realizzazione, oltre al circuito di raffreddamento a liquido, il gruppo attuatore 20 pu? comprendere un sistema di ventilazione forzata (non mostrato nelle figure). Ad esempio un ventilatore pu? essere posto al di sotto del gruppo attuatore 20, in modo tale da creare un flusso d?aria forzata che attraversa le intercapedini libere 42 rimuovendo una ulteriore quota di calore. La presenza della ventilazione forzata pu? essere vantaggiosa anche per rimuovere i residui di filati e di fibre che inevitabilmente si accumulano in prossimit? dell?area di lavoro a seguito del funzionamento prolungato della macchina tessile 22.
Il corretto smaltimento del calore consente di ottenere prestazioni ottimali in termini di velocit? e di frequenza di spostamento delle bobine 24.
In accordo con quanto descritto sopra, si intende come le molle non siano necessarie per il corretto funzionamento del gruppo attuatore 20 dell?invenzione. Tuttavia, allo scopo di soddisfare specifiche esigenze, ? possibile aggiungere anche le molle, in modo simile a quanto avviene nelle soluzioni della tecnica nota.
Preferibilmente per?, al posto delle molle, viene adottata una soluzione differente. Preferibilmente il circuito elettrico di alimentazione di ciascuna bobina 24 comprende un condensatore. Il condensatore ? adatto a rappresentare un accumulo temporaneo di energia elettrica da fornire alla bobina 24. In particolare, durante il funzionamento a regime, in cui la bobina 24 si muove continuamente tra la posizione inferiore e la posizione superiore, mentre la bobina 24 transita per la posizione di equilibrio (quella di figura 5.b) essa ha energia cinetica massima. L?energia cinetica si annulla quando la bobina 24 si ferma momentaneamente, ad esempio nella posizione superiore (quella di figura 5.a). Mentre l?energia cinetica diminuisce il condensatore si carica, cos? da costituire un accumulo di energia sotto forma di energia elettrica. Successivamente, quando la bobina 24 deve muoversi verso la posizione inferiore (quella di figura 5.c), il condensatore eroga l?energia accumulata alimentando la bobina 24 stessa e trasformando l?energia elettrica in energia cinetica. In altre parole l?energia cinetica della bobina 24 ? massima nella posizione di equilibrio e nulla nelle posizioni superiore e inferiore, mentre l?energia accumulata nel condensatore ? nulla nella posizione di equilibrio e massima nelle posizioni superiore e inferiore.
In questo modo il condensatore svolge una funzione simile a quella delle molle, accumulando energia mentre la bobina 24 si allontana dalla posizione di equilibrio e restituendola quando la bobina 24 si avvicina nuovamente alla posizione di equilibrio. Si noti inoltre che, a differenza delle molle, ciascun condensatore ? collegato alla rispettiva bobina 24 solo elettricamente e quindi pu? essere posizionato con grande libert? di progetto all?interno della macchina tessile 22. Sia per questo motivo, sia per le dimensioni pi? compatte, l?uso dei condensatori al posto delle molle consente di ottimizzare gli ingombri del gruppo attuatore 20 nella macchina tessile 22.
La presenza dei condensatori consente di ridurre la quantit? di energia elettrica che deve essere assorbita dalla rete per il funzionamento degli attuatori lineari 32.
La descrizione che precede si dilunga sulle caratteristiche tecniche che distinguono l?invenzione rispetto alle soluzioni della tecnica nota. Per tutte le altre caratteristiche, che possono essere comuni alla tecnica nota e all?invenzione, si rimanda eventualmente all?introduzione dove viene descritta e commentata la tecnica nota.
Come la persona esperta pu? ben comprendere, l?invenzione permette di superare gli inconvenienti evidenziati in precedenza con riferimento alla tecnica nota.
In particolare, la presente invenzione rende disponibile un gruppo attuatore 20 per macchine tessili 22 che ha un ingombro complessivo minore di quelli noti. In particolare la profondit? d ridotta del gruppo attuatore 20 consente di ridurre anche la corsa verticale degli attuatori lineari 32 richiesta per la formazione della bocca d?ordito. A sua volta, la corsa verticale ridotta consente di ridurre l?energia relativa che viene persa sotto forma di calore.
Infine, la presente invenzione rende disponibile un gruppo attuatore 20 per macchine tessili 22 che oltre a consentire i vantaggi descritti sopra, mantiene le funzionalit? delle soluzioni note.
? chiaro che le specifiche caratteristiche sono descritte in relazione a diverse forme di realizzazione dell?invenzione con intento esemplificativo e non limitativo. Ovviamente un tecnico del ramo potr? apportare alla presente invenzione ulteriori modifiche e varianti, allo scopo di soddisfare esigenze contingenti e specifiche. Ad esempio le caratteristiche tecniche descritte in relazione ad una forma di realizzazione dell?invenzione potranno essere estrapolate da essa ed applicate ad altre forme di realizzazione dell?invenzione. Tali modifiche e varianti sono peraltro contenute nell?ambito di protezione dell?invenzione, quale definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (17)

RIVENDICAZIONI
1. Gruppo attuatore (20) per una macchina tessile (22), avente una larghezza w, una profondit? d e un?altezza h, in cui:
- il gruppo attuatore (20) comprende una pluralit? n di bobine (24) distribuite lungo la profondit? d;
- il gruppo attuatore (20) comprende una pluralit? n+1 di piastre magnetiche (26) distribuite lungo la profondit? d;
- le piastre magnetiche (26) e le bobine (24) sono alternate lungo la profondit? d in modo che ciascuna bobina (24) sia accolta tra due piastre magnetiche (26) attigue;
- ciascuna piastra magnetica (26) comprende un magnete permanente superiore (28) e un magnete permanente inferiore (30) aventi orientamento opposto;
- i magneti permanenti superiori (28) di tutte le piastre magnetiche (26) hanno uguale orientamento;
- i magneti permanenti inferiori (30) di tutte le piastre magnetiche (26) hanno uguale orientamento;
- ciascuna bobina (24) ? mobile lungo l?altezza h tra una posizione superiore e una posizione inferiore e viceversa, in cui la posizione superiore ? almeno parzialmente compresa tra i magneti permanenti superiori (28) delle due piastre magnetiche (26) attigue e la posizione inferiore ? almeno parzialmente compresa tra i magneti permanenti inferiori (30) delle due piastre magnetiche (26) attigue; e
- ciascuna bobina (24) pu? essere alimentata elettricamente in due versi opposti.
2. Gruppo attuatore (20) in accordo con la rivendicazione 1, in cui ciascuna piastra magnetica (26) comprende una struttura a cornice (34) nella quale sono montati i magneti permanenti (28, 30).
3. Gruppo attuatore (20) in accordo con la rivendicazione 2, in cui la struttura a cornice (34) comprende due finestre rettangolari in cui i magneti permanenti (28, 30) sono alloggiati con una piccola interferenza.
4. Gruppo attuatore (20) in accordo con la rivendicazione 2 o 3, in cui i magneti permanenti (28, 30) sono collegati termicamente e meccanicamente alla rispettiva struttura a cornice (34) per mezzo di una pasta conduttrice di calore o una colla conduttrice di calore.
5. Gruppo attuatore (20) in accordo con una o pi? delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascuna piastra magnetica (26) comprende due lamierini metallici (36) che coprono i magneti permanenti (28, 30).
6. Gruppo attuatore (20) in accordo con una o pi? delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascuna bobina (24) comprende un?asta di collegamento (40) che si estende lungo l?altezza h e destinata ad essere collegata meccanicamente ad un rispettivo telaio dei licci.
7. Gruppo attuatore (20) in accordo con la rivendicazione 6, in cui tutte le aste di collegamento (40) di tutte le bobine (24) si estendono nella stessa direzione.
8. Gruppo attuatore (20) in accordo con una o pi? delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre un circuito di raffreddamento e in cui le piastre magnetiche (26) comprendono canali di raffreddamento (44) adatti ad accogliere la circolazione di un liquido di raffreddamento.
9. Gruppo attuatore (20) in accordo con la rivendicazione 8, in cui ciascuna bobina (24) comprende due tratti verticali disposti prevalentemente lungo l?altezza h e in cui, nelle due piastre magnetiche (26) adiacenti, i canali di raffreddamento (44) sono disposti in prossimit? dei tratti verticali della bobina (24) compresa tra esse.
10. Gruppo attuatore (20) in accordo con una o pi? delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre un sistema di ventilazione forzata.
11. Gruppo attuatore (20) in accordo con la rivendicazione 8, in cui ciascuna bobina (24) comprende almeno un avvolgimento (38) che consiste di un filo che forma una pluralit? di spire concentriche e complanari.
12 Gruppo attuatore (20) in accordo con la rivendicazione 11, in cui il filo ha sezione rettangolare.
13. Gruppo attuatore (20) in accordo con la rivendicazione 11 o 12, in cui ciascuna bobina (24) comprende due avvolgimenti (38) accostati tra loro lungo la profondit? d.
14. Gruppo attuatore (20) in accordo con la rivendicazione 13, in cui i due avvolgimenti (38) sono collegati elettricamente l?uno all?altro in corrispondenza della loro spira pi? interna, cos? che le connessioni elettriche esterne (39) sono disponibili alla loro periferia su lati opposti lungo la direzione della larghezza w.
15. Gruppo attuatore (20) in accordo con una o pi? delle rivendicazioni precedenti, comprendente, per ciascuna bobina (24), un circuito elettrico di alimentazione comprendente un condensatore.
16. Macchina tessile (22) comprendente un gruppo attuatore (20) in accordo con una o pi? delle rivendicazioni precedenti.
17. Macchina tessile (22) in accordo con la rivendicazione 16, in cui la macchina tessile (22) ? una macchina per la tessitura di nastri.
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