IT201900019253A1 - Dispositivo di ancoraggio ad un parafango di un veicolo. - Google Patents

Description

TITOLO: DISPOSITIVO DI ANCORAGGIO AD UN PARAFANGO DI UN VEICOLO

DESCRIZIONE

Il presente trovato ha per oggetto un parafango per veicoli, in particolare per autocarri od autotreni od autoarticolati od autosnodati o rimorchi o semirimorchi.

Oggigiorno è noto, in ambito di costruzione di rimorchi per trasporto su strada, ricorrere, nelle operazioni di allestimento del rimorchio stesso, all'aggiunta di accessori di allestimento, richiesti da normativa, quali dei parafanghi.

Il rimorchio è composto da una struttura i cui principali componenti sono i travi o profili o longheroni longitudinali, ai quali sono fissati inferiormente gli assali che portano le ruote e superiormente le sovrastrutture che costituiscono la configurazione specifica di carico (vano, vano frigo, pianale, cisterna e altro).

Vengono sfruttati detti longheroni come base di fissaggio per dei supporti, che definiamo tubi o tubi flangiati, che vengono così utilizzati per fissare il parafango tramite opportuno dispositivo .

I parafanghi di tipo noto sono usualmente costituiti da un corpo unico, metallico o in materia plastica, avente una forma arcuata di circa 180 gradi che circonda la superficie superiore delle ruote del veicolo, al quale vengono successivamente associati ulteriori elementi quali ad esempio paraspruzzi e/o elementi che assolvono a funzioni antispray ed elementi per il fissaggio al veicolo.

Per associare il parafango al veicolo è noto utilizzare un dispositivo di ancoraggio costituito da un cursore, di forma sostanzialmente parallelepipeda, scorrevolmente e selettivamente associabile ad un binario ricavato sulla superficie del parafango non rivolta verso il pneumatico .

Ad una estremità del cursore è girevolmente associata una appendice, rigida, di forma semicircolare, la cui altra estremità libera può essere appoggiata al cursore stesso.

In corrispondenza di detta estremità libera è ricavato un foro sede per il gambo filettato di una vite, resa solidale al cursore.

E' quindi previsto un dado di serraggio della appendice al cursore.

Per associare il parafango al veicolo si parte dalla condizione in cui, dopo aver associato il dispositivo al parafango, la appendice è disaccoppiata dal cursore stesso; si può quindi posizionare quest ' ultimo al di sotto di un tubo flangiato sporgente dal veicolo al di sopra del pneumatico ruotando poi la appendice sul medesimo.

Successivamente si ruota la appendice posizionando il gambo filettato nel foro e serrando i componenti tra loro mediante il predisposto dado, venendosi a definire un occhiello che avvolge il tubo.

Alternativamente si accoppia preventivamente il dado al gambo filettato senza serrarlo, così da permettere di infilare lateralmente il parafango facendo scorrere la appendice parzialmente serrata sul tubo, per poi serrare il dado una volta posizionato in modo ottimale il parafango.

Tale soluzione presenta alcuni inconvenienti: si riscontra infatti una difficoltà nell 'accoppiare il dado al gambo filettato, potendosi, dato lo spazio ristretto, perdere il dado in fase di accoppiamento.

Inoltre anche serrare il dado al gambo filettato della vite non è agevole quando lo spazio è limitato, non essendo possibile, ad esempio, entrare con un avvitatore.

Qualora si dovesse avvitare il dado a mano si compirebbe una operazione lenta, il tempo necessario dovendosi moltiplicare per il numero di dispositivi da applicare e per il numero dei parafanghi .

In alcuni casi, inoltre, non c'è la possibilità di infilare il parafango dal fianco, costringendo l'operatore ad infilarlo da sotto.

In ogni caso la operazione di connessione del tubo al parafango risultano lunghe e/o complesse.

Compito principale di quanto forma oggetto del presente trovato è quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati, eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata e quindi escogitando un dispositivo che permetta di conseguire, in modo rapido ed agevole, l'ancoraggio ad un veicolo di un parafango.

Nell'ambito del compito sopra esposto un altro importante scopo è quello di realizzare un trovato che permetta di conseguire tale ancoraggio anche in condizioni di poco spazio presente tra il parafango ed il veicolo.

Un altro scopo del trovato è quello di conseguire l'ancoraggio senza dover utilizzare particolari utensili.

Ancora uno scopo è quello di ottenere un trovato che alla caratteristiche precedenti accomuni quella di contenere i tempi di installazione sia che si debba accoppiare il parafango da sotto che di lato rispetto ad un tubo solidale al veicolo.

Non ultimo scopo è quello di realizzare un trovato che risulti strutturalmente semplice, il medesimo presentando costi realizzativi contenuti.

Il compito e gli scopi accennati, nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da un dispositivo di ancoraggio (1) ad un tubo (3) associato ad un veicolo e ad un parafango (2) dotato di almeno un binario (5), che si caratterizza per il fatto di presentare un cursore (7), scorrevolmente e selettivamente associabile a detto binario (5), da cui sporge e risulta solidale una prima appendice (11) semicircolare ed elasticamente deformabile, a detto cursore (7) essendo articolata, frontalmente alla estremità (13), attigua a detto cursore (7), di detta prima appendice (11), una seconda appendice (15) dotata di primi mezzi (16a,16b) di bloccaggio della sua posizione rispetto a controsagomati secondi mezzi (17a,17b) di presa presenti su detta estremità (13) di detta prima appendice (11) e su detto cursore (7), dette prima e seconda appendice (11,15), addossabili alla superficie laterale (24) di detto tubo (3), presentando terzi mezzi di bloccaggio temporaneo (25) della posizione rispetto a detto tubo (3) e parafango (2) .

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare, ma non esclusiva, forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle tavole di disegni allegate, in cui:

la figura 1 illustra, in una vista di tre quarti laterale, il dispositivo di ancoraggio serrato ad un supporto dì un veicolo;

la figura 2 illustra il dispositivo di cui alla figura precedente in una vista dall'alto;

la figura 3 è una vista operata secondo il piano di sezione III-III di figura 2 in una prima condizione di bloccaggio;

la figura 3a è una vista operata secondo il piano di sezione III-III di figura 2 nella condizione finale di bloccaggio;

le figure 4, 5, 6 e 7 illustrano il dispositivo in varie viste nella condizione aperta;

la figura 8 illustra il dispositivo di ancoraggio associato nella condizione aperta ad un supporto di un veicolo.

Negli esempi di realizzazione che seguono, singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno in realtà essere intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.

Inoltre è da notare che tutto quello che nel corso della procedura di ottenimento del brevetto si rivelasse essere già noto, si intende non essere rivendicato ed oggetto di stralcio (disclaimer) dalle rivendicazioni.

Con riferimento alle figure precedentemente citate, si è indicato con il numero 1 un dispositivo di ancoraggio ad un parafango 2 e ad tubo 3, flangiato o meno, di un veicolo, in particolare per autocarri od autotreni od autoarticolati od autosnodati o rimorchi o semirimorchi .

Il parafango 2, che presenta trasversalmente una conformazione arcuata, circa a C, e che giace sostanzialmente su un arco di circonferenza, presenta, sulla superficie esterna 4 rivolta da parte opposta al pneumatico, almeno un binario 5 presentante almeno una sede 6, disposta longitudinalmente al parafango 2 stesso, sede per un controsagomato cursore 7, ivi scorrevolmente e selettivamente associabile.

Il cursore 7 presenta preferibilmente una conformazione rettangolare in pianta e, in sezione trasversale, a T a definire una testa 8 piana ed un gambo 9 ad una cui estremità risulta resa solidale, tramite un raccordo 10 di voluta conformazione, una prima appendice 11 avente conformazione sostanzialmente semicircolare e che presenta una estremità 12 libera ed una estremità 13 attigua a detto, sottostante, cursore 7.

La prima appendice 11 risulta elasticamente deformabile potendo detta estremità 12 libera flettersi in direzione di detto, sottostante, cursore 7.

In corrispondenza e frontalmente a detta estremità 13 di detta prime appendice 11 è articolata a detto cursore 7, tramite una linguetta deformabile 14 che funge da cerniera, una seconda appendice 15.

Quest' ultima è dotata di primi mezzi 16a,16b di bloccaggio della sua posizione rispetto a controsagomati secondi mezzi 17a,17b di presa presenti su detta estremità 13 di detta prima appendice 11 e su detto cursore 7.

I primi mezzi 16a di bloccaggio sono costituiti da un nottolino 18 cilindrico che si sviluppa trasversalmente alla estremità di detta seconda appendice 15 associata a detta linguetta deformabile 14.

I secondi mezzi 17a di presa sono costituiti da un arpione 19 sporgente, in direzione di detta seconda appendice 15, da detta testa 8 piana a ridosso di detta estremità 13.

Ad un sollevamento di detta seconda appendice 15 corrisponde il posizionamento di detto nottolino 18 di fronte a detto arpione 19: una successiva pressione operata sulla appendice 15 corrisponde l'aggancio ed il bloccaggio temporaneo di detta seconda appendice 15 a detto arpione 19.

I primi mezzi 16b di bloccaggio sono costituiti da una sede 20 ricavata trasversalmente a detta seconda appendice 15 in corrispondenza della sua estremità 21 libera.

I secondi mezzi 17b di presa sono costituiti da un cuneo 22 sporgente, in direzione di detta seconda appendice 15, da detta estremità 12 libera di detta prima appendice 11.

Detto cuneo 22 presenta una conformazione controsagomata a detta sede 20 ed è dotato di un primo dente 23a e di un distinto secondo dente 23b di aggancio temporaneo a detta sede 20 stessa.

Il primo ed il secondo dente 23a,23b sono disposti paralleli e leggermente distanziati tra loro .

Dopo aver bloccato detta seconda appendice 15 a detto arpione 19 basterà far agganciare il dente 23a a detta sede 20 per conseguire un primo bloccaggio temporaneo tra dette prima e seconda appendice 11,15; un successivo spostamento di detta seconda appendice 15 permette di conseguire l'aggancio del secondo dente 23b alla sede 20 così da conseguire l'aggancio temporaneo, ma stabile, tra dette prima e seconda appendice 11,15.

Così facendo si ottiene una sede od occhiello di contenimento per detto tubo 3 la cui superficie laterale 24 si dispone a ridosso di terzi mezzi di bloccaggio temporaneo 25 della posizione di dette prima e seconda appendice 11,15 rispetto a detto tubo 3.

I terzi mezzi di bloccaggio temporaneo 25 sono costituiti da una o più serie di tasselli o gommini 26, vantaggiosamente in materia plastica comprimibile, associati e sporgenti trasversalmente alle superfici di detta prima appendice 11 ed estremità 13 che sono affacciate a detto tubo 3.

Si ha così che parte delle superfici di dette prima e seconda appendice 11,15 sono serrate a morsa su detto tubo 3 una volta conseguito il bloccaggio tra dette prima e seconda appendice 11,15.

Uno sbloccaggio, per eventuale manutenzione o sostituzione, è altrettanto agevole essendo sufficiente forzare il disaccoppiamento di detto dente 23 da detta sede 20 agevolato dalla deformazione elastica del cuneo 22.

A costituire detti terzi mezzi di bloccaggio temporaneo 25 concorrono una coppia di dentelli 27,28 sporgenti da detta estremità 13 i quali permettono di bloccare il cursore 7 al parafango 2 tramite una interazione con il binario 5.

Il posizionamento del secondo dente 23b in corrispondenza della sede 20 permette di generare una pre-compressione sia sulla superficie interna della prima e della seconda appendice 11,15 che dei dentelli 27,28 sulla superficie del binario 5, bloccando il dispositivo al parafango 2.

Si è così constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissati, essendosi escogitato un dispositivo che permette di conseguire, in modo rapido ed agevole, l'ancoraggio ad un veicolo di un parafango, sia che si debba accoppiare il parafango da sotto che di lato rispetto ad un tubo solidale al veicolo.

Il dispositivo permette inoltre di conseguire tale ancoraggio anche in condizioni di poco spazio presente tra il parafango ed il veicolo, senza utilizzare particolari utensili.

Naturalmente il trovato è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del medesimo concetto inventivo.

Naturalmente i materiali impiegati nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti il trovato potranno essere più pertinenti a seconda delle specifiche esigenze.

I diversi mezzi per effettuare certe differenti funzioni non dovranno certamente coesistere solo nella forma di realizzazione illustrata, ma potranno essere di per sé presenti in molte forme di realizzazione, anche non illustrate.

Le caratteristiche indicate come vantaggiose, opportune o simili, possono anche mancare od essere sostituite da equivalenti.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di ancoraggio (1) ad un tubo (3) associato ad un veicolo e ad un parafango (2) dotato di almeno un binario (5), che si caratterizza per il fatto di presentare un cursore (7), scorrevolmente e selettivamente associabile a detto binario (5), da cui sporge e risulta solidale una prima appendice (11) semicircolare ed elasticamente deformabile, a detto cursore (7) essendo articolata, frontalmente alla estremità (13), attigua a detto cursore (7), di detta prima appendice (11), una seconda appendice (15) dotata di primi mezzi (16a,16b) di bloccaggio della sua posizione rispetto a controsagomati secondi mezzi (17a,17b) di presa presenti su detta estremità (13) di detta prima appendice (11) e su detto cursore (7), dette prima e seconda appendice (11,15), addossabili alla superficie laterale (24) di detto tubo (3), presentando terzi mezzi di bloccaggio temporaneo (25) della posizione rispetto a detto tubo (3) e parafango (2).
2. 2. Dispositivo di ancoraggio (1) come alla rivendicazione 1 che si caratterizza per il fatto che detta prima appendice (11), avente conformazione sostanzialmente semicircolare, presenta una estremità (12) libera ed una estremità (13) attigua a detto, sottostante, cursore (7), detta prima appendice (11) risultando elasticamente deformabile potendo detta estremità (12) libera flettersi in direzione di detto, sottostante, cursore (7.)
3. 3. Dispositivo di ancoraggio (1) come alle rivendicazioni 1 e 2 che si caratterizza per il fatto che in corrispondenza e frontalmente a detta estremità (13) di detta prima appendice (11) è articolata a detto cursore (7), tramite una linguetta deformabile (14) che funge da cerniera, detta seconda appendice (15) la quale presenta primi mezzi (16a,16b) di bloccaggio della sua posizione rispetto a controsagomati secondi mezzi (17a,17b) di presa presenti su detta estremità (13) di detta prima appendice (11) e su detto cursore (7), detti primi mezzi (16a) di bloccaggio essendo costituiti da un nottolino (18) cilindrico che si sviluppa trasversalmente alla estremità di detta seconda appendice (15) associata a detta linguetta deformabile (14).
4. 4. Dispositivo di ancoraggio (1) come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detti secondi mezzi (17a) di presa sono costituiti da un arpione (19) sporgente, in direzione di detta seconda appendice (15), da detta testa (8) piana a ridosso di detta estremità (13).
5. 5. Dispositivo di ancoraggio (1) come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che ad un sollevamento di detta seconda appendice (15) corrisponde il posizionamento di detto nottolino (18) di fronte a detto arpione (19), ad una successiva pressione operata su detta appendice (15) corrispondendo l'aggancio ed il bloccaggio temporaneo di detta seconda appendice (15) a detto arpione (19).
6. 6. Dispositivo di ancoraggio (1) come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detti primi mezzi (16b) di bloccaggio sono costituiti da una sede (20) ricavata trasversalmente a detta seconda appendice (15) in corrispondenza della sua estremità (21) libera, detti secondi mezzi (17b) di presa essendo costituiti da un cuneo (22) sporgente, in direzione di detta seconda appendice (15), da detta estremità (12) libera di detta prima appendice (11).
7. 7. Dispositivo di ancoraggio (1) come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detto cuneo (22) presenta una conformazione controsagomata a detta sede (20) ed è dotato di un primo dente (23a) e di un distinto secondo dente (23b) di aggancio temporaneo a detta sede (20) stessa a definire una sede od un occhiello di contenimento per detto tubo (3) la cui superficie laterale (24) si dispone a ridosso di terzi mezzi di bloccaggio temporaneo (25) della posizione di dette prima e seconda appendice (11,15) rispetto a detto tubo (3), detti primo e secondo dente (23a,23b) essendo disposti paralleli e leggermente distanziati tra loro.
8. 8. Dispositivo di ancoraggio (1) come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detti terzi mezzi di bloccaggio temporaneo (25) sono costituiti da una o più serie di tasselli o gommini (26), in materia plastica comprimibile, associati e sporgenti trasversalmente alle superfici di detta prima e appendice (11) ed estremità (13) che sono affacciate a detto tubo (3).
9. 9. Dispositivo di ancoraggio (1) come alle rivendicazioni 1 e 2 che si caratterizza per il fatto che detto cursore (7) è bloccato a detto parafango (2) per la presenza di una coppia di dentelli (27,28) sporgenti da detta estremità (13), che interagiscono con detto binario (5).
10. 10. Dispositivo di ancoraggio (1) come alle rivendicazioni 1 e 2 che si caratterizza per il fatto che a costituire detti terzi mezzi di bloccaggio temporaneo (25) concorrono una coppia di dentelli (27,28) sporgenti da detta estremità (13), che interagiscono con detto binario (5).