IT201800004807A1 - Dispositivo per la interconnessione temporanea di accessori ad un autotreno o ad un autoarticolato. - Google Patents

Dispositivo per la interconnessione temporanea di accessori ad un autotreno o ad un autoarticolato. Download PDF

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Description

TITOLO: DISPOSITIVO PER LA INTERCONNESSIONE TEMPORANEA DI ACCESSORI AD UN AUTOTRENO O AD UN AUTOARTICOLATO
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto un dispositivo per la interconnessione temporanea di accessori ad un autotreno o ad un autoarticolato.
Oggigiorno si intende per autotreno un convoglio costituito da una unità di trazione (o autoveicolo o autocarro) e da una o più unità rimorchiate (o rimorchio) , queste ultime sprovviste di motore.
L'autoarticolato è simile all'autotreno e ne differisce per il fatto che esso è composto da un trattore stradale, e quindi un veicolo provvisto di cabina ma non di vano di carico, dove al posto di quest'ultimo vi è una ralla sulla quale appoggia (e viene fissato) una parte del semirimorchio .
In ambito di costruzione di rimorchi e semirimorchi per trasporto su strada, nelle operazioni di allestimento degli stessi si ricorre all'aggiunta di accessori di allestimento, alcuni richiesti da normativa ed altri di mera personalizzazione, quali, a titolo esemplificativo, parafanghi, barre laterali anti incastro, cassette porta attrezzi, serbatoi per acqua lavamani.
Nella tecnica nota ogni accessorio di allestimento ha un suo specifico mezzo di supporto generalmente dettato dalla conformazione dell'accessorio stesso e dalle esigenze strutturali/ geometriche dell'insieme .
L'eterogeneità delle soluzioni è amplificata quando si ricorre a fissaggio dell'accessorio al pianale, quando esso è usato in alternativa al telaio .
Esempi di interconnessione ad esempio di un parafango sono illustrati nei brevetti FR2440306A1, DE8417557U1 e DE8708265U1.
Altri accessori, quali ad esempio serbatoi, scatole o contenitori, sono usualmente supportati da apposite staffe, ad essi usualmente avvitate o saldate, a loro volta associate ad una parte del telaio di un componente l'autotreno o l 'autoarticolato .
Questi fissaggi sono a volte a posizione fissa, come nel caso di staffe/supporti ricavati da profili di lamiera, a volte regolabili, lungo uno o due piani, come spesso avviene con i supporti tubolari e sistemi a loro dedicati (parafanghi) , e quasi sempre fanno affidamento a fissatori convenzionali quali viti, bulloni/dadi usati indipendentemente o in abbinamento a morsetti o occhielli serrati mediante dadi e/o bulloni.
Gli svantaggi ascrivibili alla tecnica nota si ripercuotono a diversi livelli nella costruzione ed uso ad esempio del rimorchio, quali la necessità di utilizzare supporti specifici per ogni accessorio il che rende necessario effettuare interventi meccanici specifici sul telaio, quali fori, saldature ed imbullonatura, che oltre ad essere onerosi richiedono un ancoraggio che deve essere assai solido, per evitare che le vibrazioni comportino ad esempio un allentamento degli ancoraggi .
Questo limita o impedisce in alcuni casi di effettuare una modifica della posizione dell'accessorio dopo la sua messa in opera.
Inoltre i mezzi meccanici usati per ottenere un fissaggio puntuale dei supporti al telaio, quali rivetti , bulloni, dadi , spesso si dimostrano inaffidabili per effetto di corrosione, tipica dell'ambiente salino in cui i veicoli spesso si trovano ad operare.
Inoltre la eventuale sostituzione di accessori di allestimento, data la non regolabilità dei supporti al telaio tradizionalmente usati, vincola l'utente alla scelta di accessori solo identici agli originali, dovendo essere associati a ben precisi e conformati supporti, ed inoltre impedisce ogni ulteriore successiva personalizzazione del rimorchio dettata da contesti di uso diversi o evoluzione dei contesti stessi .
Da parte dell'allestitore/costruttore del rimorchio il fissaggio di supporti tradizionali per gli accessori sono inoltre operazioni onerose dal punto di vista di tempi e numero ed eterogeneità di operazioni, dando origine ad indici di non conformità superiori, tipiche di contesti non standardizzati.
Infatti avendo ogni tipo di accessorio esigenze di essere sorretto in funzione alle forze e sollecitazioni a cui è soggetto in normali condizioni di uso, ogni tipo di accessorio, data anche la sua specifica forma, richiede uno specifico tipo di supporto, e spesso questo cambia anche tra accessori simili di marche/case produttrici diverse; tale eterogeneità di soluzioni può dimostrarsi penalizzante in ambiti altamente industrializzati di montaggio, dove la ripetibilità porta efficienza, e la eterogeneità inefficienza .
La regolabilità della posizione dell'accessorio nel suo assetto finale è inoltre spesso difficilmente attuabile a supporti montati, specialmente in altezza, in quanto l'altezza a cui vengono montate ad esempio le staffe è determinante e immutabile una volta che esse sono fissate .
La regolabilità della posizione dell'accessorio in profondità, cioè la posizione dell'accessorio rispetto al filo esterno del veicolo a staffe montate potrebbe essere possibile, in casi particolari, solamente adottando soluzioni di staf faggio tubolare, ad esempio per i parafanghi.
In altre situazioni, salvo apportare modifiche in opera, è la posizione di montaggio delle staffe a determinare la posizione precisa dell'accessorio.
La non regolabilità dei supporti dopo la prima installazione rende più macchinoso il processo di miglioramento nel tempo del rimorchio per via della mancata flessibilità di tali metodi noti di fissaggio .
Compito principale di quanto forma oggetto del presente trovato è quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati, eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata e quindi escogitando un dispositivo che permetta di essere interconnesso ad un autotreno o ad un autoarticolato con rapidità, precisione e ripetibilità così da permettere il montaggio ad esso degli accessori.
Nell'ambito del compito sopra esposto un altro importante scopo è quello di realizzare un dispositivo che permetta, anche una volta interconnesso un accessorio, di effettuare una successiva regolazione del suo posizionamento.
Un ulteriore scopo consiste nel realizzare un dispositivo che presenti una elevata adattabilità alle variabili dimensionali rilevabili nei telai più comunemente usati in strutture di rimorchi di vario tipo.
Ancora uno scopo consiste nel realizzare un dispositivo che presenti un uso ridotto di parti metalliche al fine di ridurre l'inaffidabilità derivante da corrosione.
Un altro scopo consiste nell'ottenere un dispositivo che non richieda interventi di modifica al telaio del veicolo per la sua applicazione .
Non ultimo scopo è quello di realizzare un trovato che permetta di raggiungere una standardizzazione nei componenti sia a lato industriale dell'allestimento che nella fase di ricambistica dopo vendita, e che risulti strutturalmente semplice, il medesimo presentando costi realizzativi contenuti.
Il compito e gli scopi accennati, nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da un dispositivo (1) per la interconnessione temporanea di accessori ad un autotreno o ad un autoarticolato che si caratterizza per il fatto di essere costituito da un corpo scatolare o supporto (3) presentante superiormente primi mezzi di ancoraggio e bloccaggio temporaneo e selettivo ad una staffa (2) costituente il telaio di detti autotreno od autoarticolato, detto corpo scatolare o supporto (3) presentando lateralmente e frontalmente secondi mezzi per la interconnessione temporanea di detti accessori.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare, ma non esclusiva, forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle tavole di disegni allegate, in cui:
la figura 1 illustra, in una prima vista di tre quarti laterale, il dispositivo;
la figura 2 illustra, in una seconda vista di tre quarti laterale, il dispositivo;
la figura 3 illustra il dispositivo in un esploso;
la figura 4 illustra, in una vista dall'alto, , il dispositivo;
la figura 5 illustra il dispositivo in una vista laterale nella fase precedente il suo accoppiamento ad una parte del telaio di un autotreno o di un autoarticolato;
la figura 6 è una vista operata secondo il piano di sezione VI-VI di figura 4;
la figura 7 illustra, in una vista analoga a quella di figura 5, la fase di posizionamento del dispositivo ad una parte del telaio di un autotreno o di un autoarticolato;
la figura 8 illustra, in una vista analoga alla precedente, l'accoppiamento finale del dispositivo ad una parte del telaio di un autotreno o di un autoarticolato;
la figura 9 illustra, in una vista dall'alto, il dispositivo in posizione di chiusura;
la figura 10 illustra, in un particolare, una vista operata secondo il piano di sezione IX-IX di figura 9.
Negli esempi di realizzazione che seguono, singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno in realtà essere intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.
Inoltre è da notare che tutto quello che nel corso della procedura di ottenimento del brevetto si rivelasse essere già noto, si intende non essere rivendicato ed oggetto di stralcio (disclaìmer ) dalle rivendicazioni.
Con riferimento alle figure precedentemente citate, si è indicato con il numero 1 un dispositivo per la interconnessione temporanea di accessori, quali ad esempio parafanghi, barre laterali anti incastro, cassette porta attrezzi, serbatoi per acqua lavamani, ad un autotreno o ad un autoarticolato.
Nella particolare forma realizzativa illustrata tale interconnessione temporanea avviene in corrispondenza direttamente del telaio di detti autotreno o autoarticolato, in particolare in corrispondenza di una staffa 2, costituente il telaio, del tipo conformato a T rovesciata.
Il dispositivo 1 è costituito da un corpo scatolare o supporto 3, realizzato preferibilmente in materia plastica, presentante una conformazione essenzialmente parallelepipeda a definire superiormente una rotaia 4 presentante una superficie superiore piana 4a presentante in pianta una conformazione sostanzialmente rettangolare, di appoggio per la testa 5 della staffa 2.
A costituire detti primi mezzi di ancoraggio e bloccaggio temporaneo e selettivo a detta staffa 2 concorre un primo cursore 6 scorrevolmente posizionabile in corrispondenza della rotaia 4. Il primo cursore 6 è costituito da un cavallotto presentante in sezione trasversale una conformazione essenzialmente a C a definire una base 7 conformata ad L una cui prima ala 8a si dispone, in uso, su un piano inclinato rispetto a quello di giacitura della superficie superiore piana 4a e la cui seconda ala 8b si dispone, in uso, su un piano sostanzialmente parallelo a quello di giacitura della superficie superiore piana 4a.
Dalla base 7 sporgono una coppia di spalle 9a, 9b le quali sono scorrevolmente posizionabili a ridosso delle superfici laterali 10a,10b della rotaia 4.
Il primo cursore 6 è mantenuto, a riposo, leggermente sollevato rispetto alla superficie superiore piana 4a per la presenza di una coppia di braccetti 11a,11b, elasticamente deformabili e presentanti una conformazione leggermente arcuata, i quali sporgono dalle estremità di ciascuna spalla 9a,9b rivolta verso la seconda ala 8b.
I braccetti 11a,11b poggiano in corrispondenza di predisposti gradini 12a,12b ricavati alle estremità terminali delle superfici laterali 10a, 10b della rotaia 4.
La estremità terminale 13 della seconda ala 8b rivolta, in uso, verso la superficie superiore piana 4a presenta una conformazione vantaggiosamente arcuata definendosi, tra quest' ultima e la sottostante coppia di braccetti 11a,11b, una prima sede 14 per una delle estremità della testa 5 della staffa 2.
In corrispondenza della prima ala 8a è ricavato un primo foro 15 che risulta inclinato rispetto al piano di giacitura della seconda ala 8b ed in corrispondenza del quale sono posizionabili la testa 16a e il gambo 16b di una vite 16 con la interposizione di una predisposta rondella 17.
In corrispondenza della superficie superiore 4a è ricavata, per parte della lunghezza di detta rotaia 4 e per la altezza di detto corpo scatolare 3, una seconda sede 18 la quale presenta una inclinazione sostanzialmente pari a quella del primo foro 15 che comunica con una, sottostante, terza sede 19 ricavata all'interno del corpo scatolare 3.
Tale terza sede 19 presenta una estensione superiore a quella della seconda sede 18 ed alloggia scorrevolmente al suo interno un secondo cursore 20, di forma essenzialmente parallelepipeda, presentante una superficie superiore 21a dentata, su quest'ultima essendo ricavato un secondo foro 22, posto sostanzialmente in asse con il primo foro 15, in corrispondenza del quale è posizionabile il gambo 16b della vite 16 ed al quale è associato, senza consentirne una rotazione, un predisposto dado 23.
La superficie superiore 21a dentata interagisce a salterello con una contro dentata superficie inferiore 21b ricavata in corrispondenza del cielo della terza sede 19.
La inclinazione della superficie superiore 21a dentata e della superficie inferiore 21b contro dentata sono tali da bloccare selettivamente il posizionamento del secondo cursore 20, una volta serrata la vite 16 al dado 23, in una voluta posizione entro la terza sede 19.
In corrispondenza della estremità del corpo scatolare 3 attigua alla seconda ala 8b del primo cursore 6 sporge, perpendicolarmente alla superficie superiore 4a, una appendice 24 conformata sostanzialmente ad L una cui terza ala 25 è rivolta in direzione del primo cursore 6.
Lo scorrimento di detto secondo cursore 20 è liberamente consentito nel verso del suo avvicinamento alla appendice 24.
La dimensione ed il posizionamento della terza ala 25 è tale da definire una quarta sede 26 per l'altra delle estremità della testa 5 della staffa 2 .
Per consentire un adattamento alla particolare conformazione e spessore della testa 5 della staffa 2, in corrispondenza della quarta ala 27 della appendice 24 è scorrevolmente posizionatile, entro una apposita cavità 24a ricavata secondo un opportuno piano inclinato, un tassello 28 dotato di un dente 29 sporgente, in uso, oltre la terza ala 25.
Come illustrato nella figura 7, la dimensione del dente 29 è tale da permettere il corretto posizionamento di una estremità della testa 5 della staffa 2 nella fase di ancoraggio del dispositivo 1.
Lo scorrimento del cursore 20 entro la terza sede 19 è forzato in direzione della appendice 24 da un predisposto elemento elasticamente deformabile 30 quale un elastico, interposto tra un dentino 31 di aggancio sporgente inferiormente alla superficie inferiore 21b in una zona sottostante la appendice 24, ed il cursore 20 stesso .
Nella fase di posizionamento della testa 5 della staffa 2 sul dispositivo 1, come illustrato nella figura 7, si ha che la dimensione del dente 29 è tale da permettere il corretto posizionamento di una estremità della testa 5 della staffa 2 nella fase di ancoraggio del dispositivo 1.
Mantenendo il primo cursore 6 sufficientemente distanziato dalla appendice 24, si ruota il corpo scatolare 3 sino a portare la testa 5 a ridosso della superficie superiore piana 4a e quindi si sposta il primo cursore 6 collocando la estremità terminale 13 della seconda ala 8b sopra la testa 5.
Così facendo si consegue l'ancoraggio del corpo scatolare 3 alla staffa 2, il suo bloccaggio conseguendosi serrando la vite 16 sino a serrare il secondo cursore 20 sulla superficie inferiore 21b ricavata in corrispondenza del cielo della terza sede 19.
Per agevolare il posizionamento della testa 5 sulla rotaia 4 si ha che sulle estremità terminali 32a,32b dei braccetti 11a,11b è ricavato uno scanso 33a,33b atto ad impegnarsi temporaneamente con predisposti dentini 34a,34b sporgenti trasversalmente ed esternamente a detta superficie superiore piana 4a ad una dovuta distanza da detta appendice 24.
Vantaggiosamente in tale condizione il primo cursore 6 arriva a fine corsa battendo su un predisposto riscontro 36a,36b presente alle estremità di dette superfici laterali 10a, 10b opposte alle appendice 24.
Per conseguire l'ancoraggio del corpo scatolare 3 alla staffa 2 costituente il telaio, la deformazione elastica imprimibile ai braccetti Ila, llb permette il disaccoppiamento dei dentini 34a,34b dagli scansi 33a,33b e l'elemento elasticamente deformabile 30 aiuta lo spostamento del secondo cursore 20, del primo cursore 6, della vite 16 e del dado 23.
Il corpo scatolare o supporto 3 presenta inoltre, sulle superfici laterali 35a,35b e frontale 36, opposta alla appendice 24, secondi mezzi per la interconnessione temporanea di detti accessori (non illustrati) i quali sono costituiti, rispettivamente, da una coppia di risalti 37a,37b e da una sede assiale 38.
Ciascun elemento di detta coppia di risalti 37a,37b risulta conformato ad L e la cui quinta ala libera 39a,39b è rivolta da parte opposta a detta appendice 24.
In corrispondenza di detti secondi mezzi coopereranno controsagomati mezzi di aggancio ricavati su detti accessori.
Si è così constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissati, essendosi escogitato un dispositivo che permette di essere interconnesso in modo rapido e semplice ad un autotreno o ad un autoarticolato, tale interconnessione essendo ripetibile e permettendo una successiva regolazione del suo posizionamento.
Il dispositivo presenta una elevata adattabilità alle variabili dimensionali di una staffa costituente i telai più comunemente usati in strutture di rimorchi di vario tipo e risulta esente da corrosione se realizzato in materia plastica .
Il dispositivo permette infine di raggiungere una standardizzazione nei componenti sia a lato industriale dell'allestimento che nella fase di ricambistica dopo vendita.
Naturalmente il trovato è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del medesimo concetto inventivo.
Naturalmente i materiali impiegati nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti il trovato potranno essere più pertinenti a seconda delle specifiche esigenze.
I diversi mezzi per effettuare certe differenti funzioni non dovranno certamente coesistere solo nella forma di realizzazione illustrata, ma potranno essere di per sé presenti in molte forme di realizzazione, anche non illustrate.
Le caratteristiche indicate come vantaggiose, opportune o simili, possono anche mancare od essere sostituite da equivalenti.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (1) per la interconnessione temporanea di accessori ad un autotreno o ad un autoarticolato che si caratterizza per il fatto di essere costituito da un corpo scatolare o supporto (3) presentante superiormente primi mezzi di ancoraggio e bloccaggio temporaneo e selettivo ad una staffa (2) costituente il telaio di detti autotreno od autoarticolato, detto corpo scatolare o supporto (3) presentando lateralmente e frontalmente secondi mezzi per la interconnessione temporanea di detti accessorr .
  2. 2 . Dispositivo (1) come alla rivendicazione 1 che si caratterizza per il fatto che detto corpo scatolare o supporto (3) presenta una conformazione essenzialmente parallelepipeda a definire superiormente una rotaia (4) presentante una superficie superiore piana (4a) presentante in pianta una conformazione sostanzialmente rettangolare, di appoggio per la testa (5) di detta staffa (2) .
  3. 3. Dispositivo (1) come alle rivendicazioni 1 e 2 che si caratterizza per il fatto che a costituire detti primi mezzi di ancoraggio e bloccaggio temporaneo e selettivo a detta staffa (2) concorre un primo cursore (6) scorrevolmente posizionabile in corrispondenza di detta rotaia (4), detto primo cursore (6) essendo costituito da un cavallotto presentante in sezione trasversale una conformazione essenzialmente a C a definire una base (7) conformata ad L una cui prima ala (8a) si dispone, in uso, su un piano inclinato rispetto a quello di giacitura di detta superficie superiore piana (4a) e la cui seconda ala (8b) si dispone, in uso, su un piano sostanzialmente parallelo a quello di giacitura di detta superficie superiore piana (4a), da detta (7) sporgendo una coppia di spalle (9a,9b) le quali sono scorrevolmente posizionabili a ridosso delle superf ici laterali (10a,10b) di detta rotaia (4).
  4. 4. Dispositivo (1) come alle rivendicazioni 1 e 3 che si caratterizza per il fatto che detto primo cursore (6) è mantenuto, a riposo, leggermente sollevato rispetto detta superficie superiore piana (4a) per la presenza di una coppia di braccetti (11a,11b), elasticamente deformabili e presentanti una conformazione leggermente arcuata, i quali sporgono dalle estremità di ciascuna di dette spalle (9a,9b) rivolta verso detta seconda ala (8b), detti braccetti (11a,11b) poggiando in corrispondenza di predisposti gradini (12a,12b) ricavati alle estremità terminali di dette superfici laterali (10a,10b) di detta rotaia (4).
  5. 5. Dispositivo (1) come alle rivendicazioni 1 e 4 che si caratterizza per il fatto che la estremità terminale (13) di detta seconda ala (8b) rivolta, in uso, verso detta superficie superiore piana (4a) presenta una conformazione vantaggiosamente arcuata definendosi, tra quest' ultima e detta, sottostante, coppia di braccetti (lla,llb), una prima sede (14) per una delle estremità di detta testa (5) di detta staffa (2).
  6. 6. Dispositivo (1) come alle rivendicazioni 1 e 5 che si caratterizza per il fatto che in corrispondenza di detta prima ala (8a) è ricavato un primo foro (15) che risulta inclinato rispetto al piano di giacitura di detta seconda ala (8b) ed in corrispondenza del quale sono posizionabili la testa (16a) ed il gambo (16b) di una vite (16) con la interposizione di una predisposta rondella (17), in corrispondenza di detta superficie superiore (4a) essendo ricavata, per parte della lunghezza di detta rotaia (4) e per la altezza di detto corpo scatolare (3), una seconda sede (18) la quale presenta una inclinazione sostanzialmente pari a quella di detto primo foro (15) che comunica con una, sottostante, terza sede (19) ricavata all'interno di detto corpo scatolare (3) .
  7. 7 . Dispositivo (1) come alle rivendicazioni 1 e 6 che si caratterizza per il fatto che detta terza sede (19) presenta una estensione superiore a quella di detta seconda sede (18) ed alloggia scorrevolmente al suo interno un secondo cursore (20), di forma sostanzialmente parallelepipeda, presentante una superficie superiore (21a) dentata, su quest' ultima essendo ricavato un secondo foro (22), posto sostanzialmente in asse con detto primo foro (15), in corrispondenza del quale è posizionabile detto gambo (16b) di detta vite (16) ed al quale è associato, senza consentirne una rotazione, un predisposto dado (23), detta superficie superiore (21a) dentata interagendo a salterello con una contro dentata superficie inferiore (21b) ricavata in corrispondenza del cielo di detta terza sede (19) , la inclinazione di detta superficie superiore (21a) dentata e di detta superficie inferiore (21b) contro dentata sono tali da bloccare selettivamente il posizionamento di detto secondo cursore (20), una volta serrata detta vite (16) a detto dado (23), in una voluta posizione entro detta terza sede (19) .
  8. 8. Dispositivo (1) come alle rivendicazioni 1 e 7 che si caratterizza per il fatto che in corrispondenza della estremità di detto corpo scatolare (3) attigua a detta seconda ala (8b) di detto primo cursore (6) sporge, perpendicolarmente a detta superficie superiore (4a), una appendice (24) conformata sostanzialmente ad L una cui terza ala (25) è rivolta in direzione di detto primo cursore (6) lo scorrimento di detto secondo cursore (20) essendo liberamente consentito nel verso del suo avvicinamento a detta appendice (24), la dimensione ed il posizionamento di detta terza ala (25) essendo tale da definire una quarta sede (26) per l'altra delle estremità di detta testa (5) di detta staffa (2) .
  9. 9. Dispositivo (1) come alle rivendicazioni 1 e 8 che si caratterizza per il fatto che per consentire un adattamento alla conformazione e spessore di detta testa (5) di detta staffa (2), in corrispondenza di detta quarta ala (27) di detta appendice (24) è scorrevolmente posizionatile, entro una apposita cavità (24a) ricavata secondo un opportuno piano inclinato, un tassello (28) dotato di un dente (29) sporgente, in uso, oltre detta terza ala (25), la dimensione di detto dente (29) essendo tale da permettere il corretto posizionamento di una estremità di detta testa (5) nella fase di ancoraggio di detto dispositivo (1).
  10. 10 . Dispositivo (1) come alle rivendicazioni 1 e 9 che si caratterizza per il fatto che lo scorrimento di detto cursore (20) entro detta terza sede (19) è forzato in direzione di detta appendice (24) da un predisposto elemento elasticamente deformabile (30), quale un elastico, interposto tra un dentino (31) di aggancio sporgente inferiormente a detta superficie inferiore (21b) in una zona sottostante detta appendice (24), e detto cursore (20) stesso, nella fase di posizionamento di detta testa (5) la dimensione di detto dente (29) essendo tale da permettere il corretto posizionamento di una estremità di detta testa (5) nella fase di ancoraggio di detto dispositivo (1) .
  11. 11. Dispositivo (1) come alle rivendicazioni 1 e 10 che si caratterizza per il fatto che per agevolare il posizionamento di detta testa (5) sul detta rotaia (4) si ha che sulle estremità terminali (32a,32b) di detti braccetti (11a,11b) è ricavato uno scanso (33a,33b) atto ad impegnarsi temporaneamente con predisposti dentini (34a,34b) sporgenti trasversalmente ed esternamente a detta superficie superiore piana (4a) ad una dovuta distanza da detta appendice (24), in tale condizione detto primo cursore (6) arrivando a fine corsa battendo su un predisposto riscontro (36a,36b) presente alle estremità di dette superfici laterali (10a,10b) opposte a detta appendice (24 ).
  12. 12. Dispositivo (1) come alle rivendicazioni 1 e 11 che si caratterizza per il fatto che la deformazione elastica imprimibile a detti braccetti (11a,11b) permette il disaccoppiamento di detti dentini (34a,34b) da detti scansi (33a,33b) e detto elemento elasticamente deformabile (30) aiuta lo spostamento di detto secondo cursore (20), di detto primo cursore (6), di detta vite (16) e di detto dado (23).
  13. 13. Dispositivo (1) come alle rivendicazioni 1 e 12 che si caratterizza per il fatto che detto corpo scatolare o supporto (3 (presenta, sulle superfici laterali (35a,35b) e frontale (36), opposta a detta appendice (24), secondi mezzi per la interconnessione temporanea di detti accessori i quali sono costituiti, rispettivamente, da una coppia di risalti (37a,37b) e da una sede assiale (38), ciascun elemento di detta coppia di risalti (37a,37b) risultando conformato ad L e la cui quinta ala libera (39a,39b) è rivolta da parte opposta a detta appendice (24).
  14. 14 . Dispositivo 1) come alle rivendicazioni 1 e 13 che si caratterizza per il fatto che in corrispondenza di detti secondi mezzi coopereranno controsagomati mezzi di aggancio ricavati su detti accessori.
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