IT201900017105A1 - Macchinario per il recupero e la rimozione di rifiuti o detriti galleggianti da corsi d’acqua - Google Patents
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Description
MACCHINARIO PER IL RECUPERO E LA RIMOZIONE DI RIFIUTI O DETRITI
GALLEGGIANTI DA CORSI D’ACQUA
La presente invenzione riguarda un macchinario per la rimozione di materiale galleggiante da un corso d’acqua.
In particolare, la presente invenzione riguarda un macchinario configurato per recuperare e rimuovere rifiuti e/o detriti galleggianti, con particolare riferimento a rifiuti plastici, quali contenitori, imballaggi o similari, prelevandoli da un corso d’acqua.
Oggigiorno si assiste al crescente fenomeno dello sversamento nei corsi d’acqua di tonnellate di rifiuti di plastica determinando un’emergenza ambientale di grande entità per l’inquinamento prodotto.
Tali rifiuti, una volta giunti nei mari o negli oceani sono costantemente esposti alla luce solare e, con il passare del tempo, degradano fino a decomporsi in frammenti di piccole dimensioni, invisibili all’occhio nudo. Si parla perciò di microplastica, la quale rimane in sospensione nelle acque o si deposita sul fondale causando danni irreparabili all’ecosistema. La microplastica, a causa delle sue dimensioni estremamente ridotte risulta impossibile da recuperare e smaltire e, inoltre, può essere ingerita inavvertitamente dalla fauna acquatica mettendo a rischio la vita di numerose specie, compresa quella dell’uomo.
Per contrastare il crescente fenomeno dei rifiuti plastici nei corsi d’acqua sono state sviluppate numerose soluzioni che prevedono la realizzazione di barriere acquatiche in grado di intercettare e trattenere i rifiuti plastici galleggianti da recuperare.
Una di tali soluzioni comprende una barriera galleggiante, di forma tubolare, in grado di raccogliere i rifiuti sfruttando il moto delle onde.
Una ulteriore soluzione comprende un sistema di reti fisse e di imbarcazioni a pescaggio ridotto per il contenimento e la raccolta della plastica galleggiante e semiaffondata proveniente dai fiumi. Le reti sono installate tra gli argini di un fiume, anche per lunghi periodi, e permettono di trattenere la plastica trasportata dai fiumi al mare, senza essere invasive. Il sistema permette infatti lo scorrimento libero delle acque senza alterarne la portata e la velocità, così come il passaggio di animali acquatici e dei detriti fluviali naturali, che afferiscono al mare. Per la raccolta dei rifiuti di plastica accumulati nella rete è previsto l’utilizzo di imbarcazioni in PVC specifiche per acque basse, che provvedono alla raccolta differenziata meccanizzata o manuale dei rifiuti accumulati e al successivo riposizionamento della rete.
Il documento CN 208701635 descrive un apparecchio per intercettare e recuperare dei rifiuti galleggianti da un fiume. L’apparecchio presenta una struttura a portale a cui è collegato un primo nastro trasportatore atto a prelevare i rifiuti dall’acqua e a convogliarli verso un nastro trasportatore orizzontale per conferirli verso un punto di raccolta. Un mulino ad acqua aziona l’apparecchio.
Tale apparecchio permette di automatizzare la raccolta dei rifiuti galleggianti da un fiume ma appare limitato nel suo impiego per via dell’ampiezza del bacino di raccolta oltre al fatto che la sua conformazione determina una barriera che ostacola il deflusso di detriti galleggianti che potrebbero incastrarsi nella struttura stessa compromettendone il funzionamento.
Il documento CN 109577301 descrive una ulteriore soluzione per una apparecchiatura per il recupero di rifiuti galleggianti comprendente una barriera da installare nel corso d’acqua, per deviare i rifiuti galleggianti verso un dispositivo di raccolta che preleva i rifiuti dall’acqua per convogliarli verso una zona di recupero.
Anche tale soluzione, analogamente alla precedente, risulta limitata nella sua attuazione in quanto la barriera costituisce un ostacolo, che di fatto impedisce l’eventuale navigabilità del corso d’acqua o il deflusso di detriti di grandi dimensioni quali tronchi o similari e, inoltre, non permette al sistema di adattarsi alle variazioni del livello idrometrico del corso d’acqua stesso.
Il documento CN 206346165 descrive un sistema per la raccolta di rifiuti galleggianti comprendente un sistema di ceste posizionate affiancate tra loro, allineate trasversali alla direzione di avanzamento del corso d’acqua e collegate in posizione affiancata tra loro lungo un albero azionabile in rotazione per ruotare le ceste tra una posizione di raccolta, in cui sono parzialmente immerse nell’acqua, e una posizione di scarico, in cui sono sollevate dall’acqua per rilasciare il materiale recuperato in appositi contenitori di raccolta.
Si avverte la necessità di migliorare lo stato della tecnica nel settore del recupero di rifiuti galleggianti lungo i corsi d’acqua e, inoltre, di superare gli inconvenienti sopra indicati in merito alla capacità di recuperare efficientemente tali rifiuti o detriti galleggianti.
Lo scopo della presente invenzione è, pertanto, quello di consentire in modo semplice, affidabile, efficiente ed economico il recupero di rifiuti o detriti galleggianti lungo un corso d’acqua, nell’ambito di una soluzione tecnica facilmente installabile in prossimità del corso d’acqua stesso e integrabile nell’ambiente circostante.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello realizzare un macchinario per il recupero e la rimozione di rifiuti e/o detriti galleggianti di impiego flessibile e che sia facilmente adattabile alle dimensioni del corso d’acqua.
Forma oggetto specifico della presente invenzione, un macchinario per il recupero di materiale galleggiante da un corso d’acqua comprendente una struttura di supporto galleggiante, un sistema di cattura configurato per intercettare e raccogliere il materiale galleggiante trascinato dal corso d’acqua, un sistema di trasporto per convogliare verso un punto di raccolta il materiale intercettato e raccolto dal sistema di cattura, e un sistema di ancoraggio configurato per collegare la struttura di supporto ad almeno una sponda o al fondo del corso d’acqua, in cui il sistema di ancoraggio comprende dei tiranti configurati per essere operativamente collegati ad una estremità ad un rispettivo tratto di della struttura di supporto e all’estremità opposta ad un rispettivo palo vincolato lungo una sponda del corso d’acqua o al fondo del corso d’acqua.
Secondo un altro aspetto della presente invenzione, il macchinario per il recupero di materiale galleggiante da un corso d’acqua può comprendere un sistema di collegamento configurato per definire un collegamento mobile per la struttura di supporto ad una sponda del corso d’acqua, in cui il sistema di cattura e il sistema di trasporto possono essere operativamente collegati alla struttura di supporto, ed in cui il sistema di collegamento comprende almeno un giunto configurato per consentire una rotazione e/o una traslazione della struttura di supporto, del sistema di cattura e del sistema di trasporto relativamente alla sponda del corso d’acqua.
Secondo un ulteriore aspetto della presente invenzione, il sistema di collegamento può comprendere una struttura di fissaggio configurata per essere vincolata ad una sponda del corso d’acqua, una rampa di collegamento interposta tra la struttura di fissaggio e la struttura di supporto, in cui l’almeno un giunto è configurato per collegare reciprocamente la struttura di fissaggio e la rampa di collegamento.
Secondo un aspetto aggiuntivo della presente invenzione, la struttura di fissaggio può essere configurata come una struttura a portale comprendente almeno una prima colonna ed almeno una seconda colonna collegate reciprocamente a rispettive estremità di sommità tramite un traverso, in cui l’almeno un giunto è un collare cilindrico collegato mobile lungo l’almeno una prima colonna o in cui la struttura di fissaggio può comprendere almeno una prima colonna configurata per essere vincolata a terra e l’almeno un giunto è un collare cilindrico collegato mobile lungo l’almeno una prima colonna.
Secondo un altro aspetto della presente invenzione, l’almeno un giunto può essere configurato per ruotare e traslare lungo l’almeno una prima colonna.
Secondo un ulteriore aspetto della presente invenzione, la struttura di supporto può comprendere almeno un gruppo di supporto che si protende da una porzione di sommità della struttura di supporto e almeno un dispositivo di galleggiamento primario operativamente collegato all’almeno un gruppo di supporto in posizione diametralmente opposta alla porzione di sommità.
Secondo un aspetto aggiuntivo della presente invenzione, l’almeno un gruppo di supporto comprende elementi di supporto verticale che si sviluppano paralleli tra loro lungo una direzione ortogonale o sostanzialmente ortogonale alla direzione di avanzamento del corso d’acqua, ed elementi di supporto trasversale che risultano inclinati rispetto alla direzione di avanzamento e agli elementi di supporto verticale.
Secondo un altro aspetto della presente invenzione, l’almeno un gruppo di supporto può comprendere almeno tre elementi di supporto verticale delimitanti una struttura a prisma a base triangolare.
Secondo un ulteriore aspetto della presente invenzione, l’almeno un gruppo di supporto comprende un ulteriore elemento di supporto verticale allineato parallelo agli elementi di supporto verticale e interposto tra due degli elementi di supporto verticale, in cui gli elementi di supporto trasversale sono collegati ad una loro estremità alla porzione di sommità di un rispettivo tra gli elementi di supporto verticale e in corrispondenza di una loro estremità opposta ad un’estremità di fondo dell’ulteriore elemento di supporto verticale.
Secondo un aspetto aggiuntivo della presente invenzione, il macchinario per il recupero di materiale galleggiante da un corso d’acqua può comprendere almeno un giunto di torsione interposto tra l’almeno un gruppo di supporto e l’almeno un dispositivo di galleggiamento primario configurato per consentire una torsione del dispositivo di galleggiamento primario intorno ad una seconda direzione perpendicolare alla direzione di scorrimento del corso d’acqua.
Secondo un altro aspetto della presente invenzione, il sistema di cattura comprende almeno un telaio di supporto di un nastro di raccolta, in cui l’almeno un telaio può essere collegato rotante alla struttura di supporto intorno ad un asse di rotazione orientato parallelo alla prima direzione, il nastro di raccolta essendo inclinato rispetto alla struttura di supporto e presentando almeno una estremità di fondo configurata per essere immersa per almeno un tratto nel corso d’acqua Secondo un ulteriore aspetto della presente invenzione, il sistema di cattura comprende un sistema di galleggiamento secondario configurato per garantire un affondamento prestabilito di una estremità di fondo dell’almeno un nastro di raccolta nel corso d’acqua.
Secondo un aspetto aggiuntivo della presente invenzione, il macchinario per il recupero di materiale galleggiante può comprendere un dispositivo di ammortizzamento collegato in corrispondenza di una sua prima estremità all’almeno un gruppo di supporto, tramite una prima cerniera, e in corrispondenza di una sua seconda estremità opposta all’almeno un telaio del sistema di cattura, tramite una seconda cerniera, in cui la struttura di supporto, il dispositivo di ammortizzamento e il sistema di cattura definiscono un telaio a geometria variabile.
Secondo un altro aspetto della presente invenzione, il macchinario per il recupero di materiale galleggiante da un corso d’acqua può comprendere un sistema di copertura può comprendere almeno una prima intelaiatura operativamente collegata al sistema di cattura ed almeno una seconda intelaiatura operativamente collegata alla struttura di supporto, superiormente al sistema di trasporto, almeno una prima copertura supportata dall’almeno una prima intelaiatura ed almeno una seconda copertura supportata dall’almeno una seconda intelaiatura a copertura rispettivamente del sistema di cattura e del sistema di trasporto.
Secondo un ulteriore aspetto della presente invenzione, la struttura di supporto galleggiante, il sistema di cattura, il sistema di trasporto e il sistema di ancoraggio sono configurati modulari per adattare la dimensione del macchinario per il recupero di materiale galleggiante lungo la prima direzione in funzione della dimensione del corso d’acqua.
Risultano evidenti i vantaggi offerti dal macchinario per il recupero di rifiuti galleggianti secondo l’invenzione.
Infatti, il macchinario di recupero secondo l’invenzione consente in modo semplice, semi-automatico ed economico di recuperare i rifiuti galleggianti trasportati dalla corrente lungo il corso d’acqua in cui è installato pur nell’ambito di una soluzione di impiego flessibile e tale da non costituire una barriera di intralcio, che potrebbe ostacolare l’eventuale passaggio di imbarcazioni, garantendo lo scorrimento naturale del corso d’acqua nonché la navigabilità dello stesso.
Il macchinario di recupero secondo l’invenzione, inoltre, è di tipo automatizzato o semiautomatizzato per limitare l’intervento di operatori preposti al suo funzionamento, richiedendo una presenza limitata di personale addetto alla sorveglianza del macchinario o per l’eventuale esecuzione di una sua manutenzione.
Il macchinario di recupero secondo l’invenzione è facilmente implementabile in prossimità di ponti o strutture similari presenti lungo un corso d’acqua, senza richiedere modifiche sostanziali agli stessi.
Ulteriormente, il macchinario di recupero secondo l’invenzione è in grado di evitare l’accumulo di detriti di grandi dimensioni, quali tronchi o similari, potendo essere movimentato relativamente al corso d’acqua stesso.
Inoltre, il macchinario di recupero secondo l’invenzione è configurato per salvaguardare eventuale fauna che popola il corso d’acqua lungo cui il macchinario stesso è installato.
La presente invenzione verrà ora descritta, a titolo illustrativo, ma non limitativo, secondo sue preferite forme di realizzazione, con particolare riferimento alle Figure dei disegni allegati, in cui:
la Figura 1 mostra una vista schematica dall’alto del macchinario per il recupero di rifiuti galleggianti secondo l’invenzione;
la Figura 2 mostra una vista prospettica laterale di alcuni componenti del macchinario per il recupero di rifiuti secondo l’invenzione;
le Figure 3 e 4 mostrano delle viste prospettiche schematiche, da differenti angolazioni, di alcuni componenti del macchinario per il recupero di rifiuti secondo l’invenzione;
la Figura 5 mostra una vista prospettica frontale di alcuni componenti del macchinario per il recupero di rifiuti di cui a Figura 2;
la Figura 6 mostra una vista prospettica in dettaglio di alcuni componenti del macchinario per il recupero di rifiuti secondo l’invenzione;
la Figura 7 illustra una vista prospettica dall’alto di dettaglio di alcuni componenti per il collegamento a terra del macchinario per il recupero di rifiuti secondo l’invenzione;
le Figure 8 e 9 mostrano rispettivamente una vista prospettica e una vista frontale di un componente del macchinario per il recupero di rifiuti secondo l’invenzione;
la Figura 10 mostra una vista prospettica di dettaglio di alcuni componenti del macchinario per il recupero secondo l’invenzione;
la Figura 11 mostra una vista schematica dall’alto di una ulteriore versione di un componente del macchinario per il recupero secondo l’invenzione;
la Figura 12 mostra una vista prospettica di un ulteriore componente del macchinario per il recupero secondo l’invenzione.
Nelle Figure numeri di riferimento identici saranno utilizzati per elementi analoghi.
Con riferimento alla allegata Figura 1, si può osservare che una preferita forma di realizzazione di un macchinario configurato per raccogliere rifiuti e/o detriti galleggianti trasportati da un corso d’acqua 2, quale un fiume, è indicato complessivamente con 1.
Il macchinario per il recupero e la rimozione di rifiuti e/o detriti galleggianti 1, di seguito indicato come macchinario di recupero 1 per brevità, comprende una struttura di supporto 200 alla quale sono operativamente collegati un sistema di cattura 300, configurato per intercettare materiale galleggiante, quale rifiuti e/o detriti, trascinato dal corso d’acqua 2 lungo cui è installato il macchinario di recupero 1 ed un sistema di trasporto 400 per convogliare verso un punto di raccolta il materiale intercettato e raccolto dal sistema di cattura 300.
Il macchinario di recupero 1 comprende poi un sistema di ancoraggio 600 configurato per collegare la struttura di supporto 200 ad una sponda del corso d’acqua 2.
La struttura di supporto 200 è galleggiante in modo da evitare, di preferenza, la realizzazione di pilastri od opere permanenti le quali potrebbero determinare degli ostacoli ed impedire l’eventuale navigabilità del corso d’acqua 2 stesso.
In particolare, la struttura di supporto 200 comprende una porzione di sommità 220 che si sviluppa lungo una prima direzione 201, ed è delimitata lateralmente tra una prima parete 202 ed una seconda parete 203 (si vedano in particolare Figure 2-4).
Secondo una preferita forma di realizzazione, la porzione di sommità 220 è realizzata tramite una struttura a griglia, per consentire l’eventuale fuoriuscita di acqua attraverso la porzione di sommità 220 stessa.
La porzione di sommità 220 definisce la sommità della struttura di supporto 200, lungo la quale sono movimentabili i rifiuti o i detriti catturati e prelevati dal corso d’acqua 2 e trasportati fino ad un punto di raccolta, secondo modalità che saranno esposte nel prosieguo.
La struttura di supporto 200 comprende poi almeno un gruppo di supporto, indicato complessivamente con 204, che si sviluppa lungo una direzione normale alla porzione di sommità 220, inferiormente alla stessa.
In dettaglio, l’almeno un gruppo di supporto 204 presenta una estremità di sommità collegata alla porzione di sommità 220 e una rispettiva estremità di fondo collegata ad un corrispondente dispositivo di galleggiamento primario 205 (si vedano ad esempio Figure 2 e 7).
Di fatto, l’almeno un gruppo di supporto 204 e il corrispondente dispositivo di galleggiamento primario 205 supportano la porzione di sommità 220 della struttura di supporto 200 facendola galleggiare sul corso d’acqua 2.
L’almeno un gruppo di supporto 204 si protende dalla porzione di sommità 220, al di sotto della stessa, vale a dire che l’almeno un gruppo di supporto 204 è interposto in uso tra la porzione di sommità 220 della struttura di supporto 200 e un rispettivo dispositivo di galleggiamento primario 205.
L’almeno un gruppo di supporto 204 comprende degli elementi di supporto verticale 206, che si sviluppano paralleli tra loro lungo una direzione ortogonale o sostanzialmente ortogonale alla direzione di avanzamento del corso d’acqua 2, ed elementi di supporto trasversale 207 che risultano inclinati rispetto alla direzione di avanzamento del corso d’acqua 2 e agli elementi di supporto verticale 206. Gli elementi di supporto verticale 206 e gli elementi di supporto trasversale 207 sono operativamente collegati tra loro, come meglio descritto di seguito.
Con riferimento alla preferita forma di realizzazione illustrata a titolo esemplificativo nelle allegate Figure 3 e 4, la struttura di supporto 200 comprende tre gruppi di supporto 204 allineati tra loro, in posizione distanziata, lungo la prima direzione 201.
Si intende che sono possibili ulteriori versioni del macchinario di recupero 1 comprendenti un numero differente di gruppi di supporto 204 in funzione della lunghezza del macchinario di recupero 1 lungo la prima direzione 201, nonché di specifiche esigenze, nell’ambito di una soluzione di impiego flessibile.
Secondo una preferita forma di realizzazione, l’almeno un gruppo di supporto 204 comprende elementi di supporto verticale 206 operativamente collegati a elementi di supporto trasversale 207.
Nel dettaglio, con riferimento alla preferita forma di realizzazione illustrata nelle allegate Figure 3 e 4, ciascuno dei gruppi di supporto 204 comprende tre elementi di supporto verticale 206 che delimitano una struttura a prisma a base triangolare, in cui i tre elementi di supporto verticale 206 sono posti ciascuno in corrispondenza di un vertice del triangolo di base.
Ciascun gruppo di supporto 204 comprende un ulteriore elemento di supporto verticale 208, allineato parallelo agli elementi di supporto verticale 206 e interposto tra due elementi di supporto verticale 206. Più precisamente, l’ulteriore elemento di supporto verticale 208 è posto in corrispondenza della mezzeria o sostanzialmente della mezzeria di un lato del triangolo che in uso si affaccia controcorrente lungo il corso d’acqua 2 (in altre parole lungo il lato frontale che in uso è investito dalla corrente del corso d’acqua 2).
L’ulteriore elemento di supporto verticale 208 si estende lungo una direzione normale alla direzione di scorrimento del corso d’acqua 2, analogamente a quanto descritto in relazione agli elementi di supporto verticale 206 e permette di irrigidire ulteriormente l’almeno un gruppo di supporto 204.
Si evidenzia che gli elementi di supporto trasversale 207 sono collegati ad una loro estremità alla porzione di sommità ad un rispettivo elemento di supporto verticale 204 e in corrispondenza di una loro estremità opposta al fondo dell’ulteriore elemento di supporto verticale 208 (si vedano Figure 3 e 4).
In pratica, gli elementi di supporto trasversale 207 delimitano i vertici di una piramide a base triangolare, il cui vertice è in corrispondenza di un punto di collegamento tra ciascun gruppo di supporto 204 ed un rispettivo dispositivo di galleggiamento primario 205.
Ciascun gruppo di supporto 204 è configurato per supportare saldamente la struttura di supporto 200, scaricando efficacemente il carico verticale agente sulla stessa, nell’ambito di una soluzione dal peso contenuto e aperta, vale a dire che presenta ridotte porzioni chiuse che potrebbero gravare il carico agente sulla struttura di supporto 200 quando investite da correnti d’acqua o d’aria.
A titolo esemplificativo, una alternativa conformazione di un gruppo di supporto 204, non illustrata nelle allegate figure, comprende elementi di supporto verticale disposti paralleli tra loro ed è priva di elementi di supporto trasversale. Più in dettaglio, il gruppo di supporto 204 secondo tale versione può presentare uno sviluppo in pianta a base triangolare, analogamente alla precedente versione e comprendere quindi tre elementi di supporto verticale. Ciascuno degli almeno tre elementi di supporto verticale è posizionato in corrispondenza di un rispettivo dei vertici del triangolo che delimita lo sviluppo in pianta del gruppo di supporto. Si evidenzia che sono possibili ulteriori versioni comprendenti un differente sviluppo in pianta e, di conseguenza, un differente numero di elementi di supporto verticale, pur nell’ambito di una soluzione in cui ciascuno degli elementi di supporto verticale è posto in corrispondenza di un vertice del poligono che definisce lo sviluppo in pianta di ciascun gruppo di supporto 204. A titolo esemplificativo, ma non limitativo, una alternativa versione di un gruppo di supporto 204 può presentare uno sviluppo in pianta a base quadrata o rettangolare e comprendere quattro elementi di supporto verticale.
Una preferita forma di realizzazione dell’almeno un dispositivo di galleggiamento primario 205 (si vedano Figure 8 e 9) comprende un corpo galleggiante che presenta uno scafo conformato a singola V, in grado di offrire una sufficiente superficie di planata garantendo una buona stabilità d’assetto.
Ciascun corpo galleggiante presenta un asse di sviluppo longitudinale 209 il quale, di preferenza, è orientato parallelo o sostanzialmente parallelo alla corrente del corso d’acqua 2, delimitando quindi, in pianta, un angolo 210 con la prima direzione 201 della struttura di supporto 200 (si veda Figura 1).
Il macchinario di recupero 1 può comprendere almeno un giunto di torsione, non illustrato nelle allegate Figure, per il collegamento tra l’almeno un gruppo di supporto 204 e un rispettivo dispositivo di galleggiamento primario 205.
Più in dettaglio, l’almeno un giunto di torsione determina il collegamento tra i singoli elementi di supporto verticale 206, l’ulteriore elemento di supporto verticale 208 dell’almeno un gruppo di supporto 204 e il rispettivo dispositivo di galleggiamento primario 205 dell’almeno un gruppo di supporto.
A titolo esemplificativo ma non limitativo, il giunto di torsione comprende almeno una molla di torsione, di tipo noto nel settore.
L’almeno un giunto di torsione è configurato per consentire la torsione del dispositivo di galleggiamento primario 205 intorno ad una seconda direzione 214 perpendicolare al piano di galleggiamento, ovvero ortogonale all’asse longitudinale 209 (e quindi alla direzione di scorrimento del corso d’acqua 2) ed all’asse trasversale dell’almeno un dispositivo di galleggiamento primario 205, in modo tale da poter variare il proprio assetto e adattarsi alla direzione del corso d’acqua 2 (si vedano Figure 5 e 7-9).
Il giunto di torsione così configurato limita le spinte che agiscono in direzione orizzontale, vale a dire lungo un piano su cui giace la direzione di avanzamento della corrente del corso d’acqua 2, le quali si scaricano poi sulla struttura di supporto 200.
Come detto, un sistema di cattura 300 è operativamente collegato alla struttura di supporto 200.
Il sistema di cattura 300 comprende almeno un nastro di raccolta 301 azionabile selettivamente in movimento, almeno un telaio di supporto 302 che supporta il nastro di raccolta 301, e organi di collegamento rotante per il collegamento dell’almeno un telaio 302 alla struttura di supporto 200 (si veda il dettaglio illustrato in Figura 10).
Secondo una preferita forma di realizzazione illustrata nelle allegate Figure (si veda in particolare Figura 10), gli organi di collegamento rotante comprendono una coppia di staffe 310 che si protendono da un fianco della porzione di sommità 220, in particolare dalla seconda parete 203 (vale a dire dalla parete che si affaccia controcorrente rispetto alla direzione di avanzamento del corso d’acqua 2) e sono configurate per supportare l’estremità di sommità 304 dell’almeno un telaio 302, da lati opposti, tramite un collegamento rotante.
A tale proposito, l’almeno un telaio 302 può comprendere due perni 311 ciascuno dei quali si protende da un rispettivo lato dell’estremità di sommità 304, in cui ciascuno dei perni 311 impegna un rispettivo foro circolare 312 realizzato lungo ciascuna delle staffe 310, per determinare così un collegamento rotante tra la struttura di supporto 200 e ciascuno dei telai 302 compresi nel macchinario di recupero 1.
Si intende che secondo ulteriori forme di realizzazione, non illustrate nelle allegate figure, gli organi di collegamento rotante possono essere configurati in modo differente rispetto a quanto sopra descritto pur nell’ambito di una soluzione configurata per consentire almeno una rotazione dell’almeno un telaio 302 intorno ad un asse parallelo alla prima direzione 201 della struttura di supporto 200, per garantire una mobilità del sistema di cattura 300 in grado di assicurare un corretto pescaggio anche in presenza di una variazione del livello idrometrico e in presenza di moti ondosi o di una superficie di pelo libero increspata.
In particolare, l’almeno un telaio 302 è collegato in corrispondenza di una sua estremità di sommità 304 ad un fianco della porzione di sommità 220 della struttura di supporto 200 e all’estremità opposta o estremità di fondo 305 ad almeno un dispositivo di galleggiamento secondario 306.
L’almeno un telaio 302 comprende almeno un primo rullo 307, posizionato in corrispondenza della estremità di sommità 304, ed almeno un secondo rullo 308, posizionato in corrispondenza dell’estremità di fondo 305, intorno ai quali è posto un nastro di raccolta 301 ad assumere una configurazione ad anello di tipo noto (si veda Figura 6).
L’almeno un primo rullo 307 è motorizzato, ad esempio tramite un gruppo motore elettrico non illustrato nelle allegate figure, per determinare la movimentazione del nastro di raccolta 301 lungo l’almeno un telaio 302.
Il dispositivo di galleggiamento secondario 306 comprende almeno un galleggiante configurato per mantenere l’estremità di fondo 305 immersa per almeno un tratto al di sotto del pelo libero dell’acqua e, di conseguenza, per mantenere l’estremità di fondo del nastro di raccolta 301 immersa anch’essa per una distanza predefinita, in modo da garantire il recupero di materiale galleggiante in corrispondenza del pelo libero del corso d’acqua 2.
A titolo esemplificativo, il dispositivo di galleggiamento secondario 306 può essere configurato come un galleggiante che si sviluppa trasversalmente all’almeno un telaio 302.
Di preferenza, il nastro di raccolta 301 è realizzato in rete, in un materiale resistente all’acqua e all’usura determinata dagli agenti atmosferici, in cui le maglie della rete presentano una dimensione tale da garantire la raccolta di materiali di dimensione ridotta, pur evitando una eccessiva resistenza al fluire dell’acqua attraverso le maglie stesse. A titolo esemplificativo, ma non limitativo, le maglie dell’almeno un nastro di raccolta 301 possono presentare un’ampiezza compresa tra 2 e 5 mm, opzionalmente pari a 3mm.
Nella allegata Figura 10 è illustrato il nastro di raccolta 301 in forma di rete, in cui l’ampiezza delle maglie è stata appositamente ingrandita per evidenziare la struttura del nastro di raccolta 301 stesso.
Opzionalmente, lungo l’almeno un nastro di raccolta 301 possono essere disposti dei listelli (non illustrati nelle allegate figure) posizionati trasversalmente rispetto all’almeno un nastro di raccolta 301 stesso. I listelli sono distanziati tra loro con passo costante e definiscono elementi di impegno per trattenere il materiale da movimentare verso il sistema di trasporto 400.
Opzionalmente, i listelli presentano delle forature per consentire l’avvolgimento e l’impegno dell’almeno un nastro di raccolta 301 intorno agli stessi, favorendo l’azione di presa esercitata dai medesimi sul materiale galleggiante.
L’almeno un telaio 302 è inclinato rispetto alla porzione di sommità 220 della struttura di supporto 200 in modo da definire uno scivolo o un piano di raccolta inclinato con una pendenza tale da consentire il trasferimento del materiale galleggiante rimosso dal corso d’acqua 2, verso il sistema di trasporto 400.
Di preferenza, l’inclinazione tra la porzione di sommità 220 della struttura di supporto 200 e l’almeno un telaio 302 è pari ad un angolo 309 delimitato tra la porzione di sommità 220 della struttura di supporto 200 e il nastro di raccolta 301, compreso tra 30 e 60 gradi, opzionalmente compreso tra 40 e 50 gradi (si veda Figura 6).
Nella allegata Figura 5 è illustrato un macchinario di recupero 1 comprendente un sistema di raccolta 300 che comprende a sua volta tre nastri di raccolta 301 affiancati in successione tra loro lungo la prima direzione 201, pur intendendo che sono possibili ulteriori forme di realizzazione comprendenti un numero maggiore o minore di nastri di raccolta 301 in funzione delle dimensioni del corso d'acqua 2 lungo cui installare il macchinario di recupero 1.
Si evidenzia che il numero complessivo di nastri trasportatori 301 compresi nel sistema di cattura 300 è in funzione della lunghezza richiesta al macchinario di recupero 1lungo la prima direzione 201, nell’ambito quindi di una soluzione di impiego flessibile le cui dimensioni (intese come estensione lungo la prima direzione 201) possono essere modificate in funzione di specifiche esigenze di impiego (i.e. in funzione dell’ampiezza trasversale del bacino del corso d’acqua 2 in cui installare il macchinario di recupero 1).
Si evidenzia che anche l’estensione della struttura di supporto 200, del sistema di trasporto 400 e del sistema di ancoraggio 600 lungo la prima direzione 201 può essere modificata, nell’ambito di una soluzione modulare.
Il macchinario di recupero 1 comprende un sistema ammortizzante interposto tra il sistema di cattura 300 e la struttura di supporto 200.
Più in dettaglio, il sistema ammortizzante comprende almeno un dispositivo di ammortizzamento 211, quale un elemento telescopico a molla o idraulico, collegato ad una sua prima estremità ad un gruppo di supporto 204, tramite una prima cerniera, e all’estremità opposta all’almeno un telaio 302 che si protende dal macchinario di recupero 1 in corrispondenza di tale gruppo di supporto 204, tramite una seconda cerniera.
In particolare, il sistema ammortizzante comprende un primo supporto 212 che si protende dall’ulteriore elemento di supporto verticale 208, per il collegamento del sistema ammortizzante alla struttura di supporto 200, ed un secondo supporto 213 collegato all’almeno un telaio 302 in modo tale da non interferire con l’almeno un nastro di raccolta 301.
Il primo supporto 212 è di preferenza configurato come una staffa che si protende ortogonale o inclinata dall’ulteriore elemento di supporto verticale 208 (si vedano ad esempio Figure 2, 3 e 4). Il secondo supporto 213 è invece di preferenza configurato come un elemento a “C” i cui due bracci di estremità sono collegati ai fianchi dell’almeno un telaio 302, tramite collegamenti a cerniera.
Il dispositivo di ammortizzamento 211 è incernierato al primo supporto 212 e al secondo supporto 213 per consentire il movimento relativo tra l’almeno un telaio 302 su cui è fornito l’almeno un nastro di raccolta 301 e la struttura di supporto 200.
Il sistema ammortizzante permette di limitare le sollecitazioni trasmesse alla struttura di supporto 200 a seguito di eventuali impatti di oggetti di dimensioni e peso considerevoli contro il sistema di cattura 300.
Di fatto, il sistema di cattura 300 e il sistema ammortizzante, unitamente alla struttura di supporto 200 definiscono un telaio a geometria variabile per garantire le condizioni ottimali di pescaggio del sistema di cattura 300 pur nell’ambito di una soluzione di impiego sicuro.
In pratica, almeno una porzione del nastro di raccolta 301 risulta sempre immersa nel corso d’acqua ed eventuali fluttuazioni dovute al moto ondoso/vorticoso del corso d’acqua 2 possono essere compensate a fronte della mobilità del sistema di cattura 300 che è mantenuto in galleggiamento tramite il dispositivo di galleggiamento secondario 306 e della struttura di supporto 200 attraverso l’almeno un dispositivo di galleggiamento primario 205.
Con riferimento a quanto descritto in relazione alla struttura di supporto 200, si osserva che il dispositivo di galleggiamento primario 205 e il dispositivo di galleggiamento secondario 306 sono dimensionati in modo tale da bilanciare il peso della struttura di supporto 200, del sistema di cattura 300 e del sistema di trasporto 400, in modo da garantire il corretto posizionamento del macchinario di recupero 1 lungo il corso d’acqua 2. In particolare, il dispositivo di galleggiamento secondario 306 è configurato per garantire un affondamento prestabilito del nastro di raccolta 301 del sistema di cattura 300 per le finalità precedentemente descritte.
Il sistema di trasporto 400 del macchinario di recupero 1 è configurato per movimentare selettivamente il materiale recuperato del sistema di cattura 300 verso un punto di raccolta lungo la prima direzione 201.
A tale proposito, il sistema di trasporto 400 è posizionato lungo la struttura di supporto 200 in modo da ricevere il materiale proveniente dal sistema di cattura 300.
Il sistema di trasporto 400 è operativamente collegato alla porzione di sommità 220 della struttura di supporto 200, lungo la quale si sviluppa.
Il sistema di trasporto 400 comprende almeno un nastro trasportatore 401 supportato da una serie di rulli, non illustrati in dettaglio nelle allegate figure, i quali sono operativamente collegati alla prima parete 202 ed alla seconda parete 203, girevoli intorno a rispettivi assi di rotazione orientati trasversali (ortogonali) alla prima direzione 201.
I rulli di appoggio dell’almeno un nastro trasportatore 401 possono comprendere dei rulli motorizzati, atti a comandare l’avanzamento dell’almeno un nastro trasportatore 401 e dei rulli folli i quali fungono esclusivamente da supporto per l’almeno un nastro trasportatore 401, secondo modalità alla portata della persona esperta del ramo che non saranno quindi ulteriormente descritte.
L’azionamento dei rulli motorizzati può avvenire tramite motori elettrici, opportunamente sincronizzati tra loro, in funzione dell’estensione dell’almeno un nastro trasportatore 401 e del sistema di trasporto 400 lungo la prima direzione 201.
Il sistema di trasporto 400 può comprendere una pluralità di nastri trasportatori 401 posti in successione tra loro lungo la prima direzione 201, in modo da definire un unico percorso di avanzamento per il materiale recuperato dal sistema di cattura 300, nell’ambito di una soluzione di agevole assemblaggio, installazione e manutenzione.
A titolo esemplificativo, nella allegata Figura 10 sono illustrati schematicamente due nastri trasportatori 401 in successione tra loro lungo la prima direzione 201. Si evidenzia come la struttura di supporto 200, e in particolare la porzione di sommità 220 può comprendere più moduli o sezioni che si sviluppano lungo la prima direzione 201, collegate reciprocamente tramite un collegamento rotante, ad esempio un doppio giunto rotante 402.
Di preferenza, i singoli moduli presentano una lunghezza compatibile con quella del nastro trasportatore 401, permettendo così di suddividere la lunghezza della struttura di supporto 200 lungo la prima direzione 201 in singoli tratti articolati tra loro.
Il collegamento rotante permette la mobilità relativa tra un primo nastro trasportatore 401 ed un successivo nastro trasportatore 401 per consentire la mobilità relativa tra gli stessi e, quindi, dell’intera struttura di supporto 200 che può flettersi rispetto alla prima direzione 201, adattandosi, seguendo, almeno in parte, il moto ondoso del corso d’acqua 2.
Secondo una preferita forma di realizzazione, il macchinario di recupero 1 comprende un sistema di collegamento 500 che collega il macchinario di recupero 1 alla sponda del corso d’acqua 2.
Di preferenza, il sistema di collegamento 500 è configurato per definire un collegamento mobile tra la struttura di supporto 200 e, conseguentemente, il sistema di cattura 300 e il sistema di trasporto 400, e la sponda del corso d’acqua 2.
In particolare, il sistema di collegamento 500 comprende almeno un giunto 501 a due gradi di libertà operativamente collegato ad una estremità di detta struttura di supporto 200, per consentirne una rotazione e una traslazione relativamente alla sponda del corso d’acqua 2, come meglio descritto di seguito.
Nel dettaglio, il sistema di collegamento 500 comprende una struttura di fissaggio 502 configurata per essere vincolata ad una sponda del corso d’acqua 2 di installazione del macchinario di recupero 1, una rampa di collegamento 503 a cui è collegata la struttura di supporto 200, e l’almeno un giunto 501 che collega reciprocamente la struttura di fissaggio 502 e la rampa di collegamento 503.
Con riferimento alla preferita forma di realizzazione illustrata nella allegata Figura 7, nella quale è stato omesso il sistema di cattura 300, la struttura di fissaggio 502 è configurata come una struttura a portale comprendente almeno una prima colonna 504, almeno una seconda colonna 505 collegate reciprocamente alle rispettive estremità di sommità tramite un traverso 506.
L’almeno un giunto 501 presenta almeno due gradi di libertà per consentire la rotazione e la traslazione della rampa di collegamento 503 relativamente alla struttura di fissaggio 502.
Nel dettaglio, l’almeno un giunto 501 è configurato come un collare cilindrico ed è collegato mobile lungo l’almeno una prima colonna 504 per consentire la rotazione e/o la traslazione della rampa di collegamento 503 relativamente ad un asse 507 che corrisponde all’asse di sviluppo longitudinale dell’almeno una prima colonna 504 stessa.
Attraverso il sistema di collegamento 500 è quindi possibile regolare l’angolo di inclinazione 508 della prima direzione 201 della struttura di supporto 200 relativamente alla sponda del corso d’acqua 2 a cui è collegato il macchinario di recupero 1 (si veda Figura 1).
A parità di lunghezza della struttura di supporto 200 lungo la prima direzione 201, regolando l’angolo di inclinazione 508 si varia il tratto trasversale del corso d’acqua 2 dal quale prelevare i rifiuti galleggianti. Inoltre, potendo avvicinare il macchinario di recupero 1 alla sponda si libera parzialmente il corso d’acqua 2 stesso. Si supera in questo modo un inconveniente delle apparecchiature di recupero dello stato dell’arte che prevedono la realizzazione di strutture permanenti lungo il bacino del corso d’acqua 2.
Secondo alternative forme di realizzazione, non illustrate nelle allegate figure, la struttura di fissaggio 502 può comprendere una unica prima colonna 504 vincolata a terra tramite tiranti, per contrastare le sollecitazioni e i momenti a cui è soggetta in uso, garantendo un supporto stabile per il giunto 501 e, quindi, per la struttura di supporto ad esso operativamente collegata.
Inoltre, il collare cilindrico agisce da manicotto e permette di regolare la quota di funzionamento del macchinario di recupero 1, vale a dire la distanza della struttura di supporto 200 da terra, o in altre parole la distanza relativa tra la struttura di supporto 200 e la sommità dell’argine lungo cui il macchinario di recupero 1 è installato.
Si evidenzia che poter variare la quota di funzionamento del macchinario di recupero 1 permette di mantenere il sistema di cattura 300 in piena efficienza garantendone il pescaggio indipendentemente dalle variazioni del livello idrometrico del corso d’acqua 2, ad esempio per compensare lievi variazioni dovute all’increspatura del pelo libero del corso d’acqua 2 o variazioni più consistenti in caso di piena o di abbassamento del corso d’acqua 2.
Il macchinario di recupero 1 comprende un sistema di ancoraggio 600, per collegare la struttura di supporto 200 lungo la sponda del corso d’acqua 2 e mantenerla in posizione.
Il sistema di ancoraggio 600 comprende dei tiranti 601 configurati per essere operativamente collegati ad una estremità ad un rispettivo tratto della struttura di supporto 200 e all’estremità opposta ad un rispettivo palo 602 vincolato lungo la sponda del corso d’acqua 2 (si veda Figura 1).
Ciascun tirante 601 è collegato alla struttura di supporto 200 ad una distanza predefinita in modo da distribuire uniformemente gli sforzi lungo la struttura di supporto 200 stessa.
Si evidenzia che la struttura di supporto 200, in corrispondenza della porzione di sommità 220, comprende dei supporti non illustrati in dettaglio nelle allegate figure, vincolati alla prima parete 202 a cui assicurare un’estremità di ciascun tirante 601.
A titolo esemplificativo, i supporti per i tiranti 601 lungo la struttura di supporto 200 possono ciascuno comprendere un piolo o un aggancio, ad esempio di forma anulare, a cui assicurare saldamente una estremità di un rispettivo tirante 601. Si evidenzia come ciascun supporto per i tiranti 601 è previsto ad una distanza dalla porzione di sommità 220 tale da non interferire con la movimentazione dei rifiuti o del materiale galleggiante recuperato tramite il sistema di cattura 300 e movimentato lungo il sistema di trasporto 400.
Ciascun supporto per i tiranti 601 si sviluppa lungo una direzione normale alla porzione di sommità 220 (vale a dire normale alla direzione di scorrimento del corso d’acqua 2 e alla prima direzione 201).
Almeno uno dei pali 602, di preferenza quello posizionato lungo la sponda del corso d’acqua 2 maggiormente distale dal sistema di collegamento 500, può essere motorizzato e azionabile in rotazione intorno ad un proprio asse per avvolgere/svolgere il tirante 601 e determinare la rotazione della struttura di supporto 200 rispettivamente in avvicinamento/allontanamento rispetto alla sponda del corso d’acqua 2.
Una forma di realizzazione alternativa del sistema di fissaggio è illustrata schematicamente nella allegata Figura 11 e indicata complessivamente con 650.
Tale versione del sistema di fissaggio 650 si differenzia dalla precedente in relazione alla presenza di un unico palo 652 a cui sono operativamente collegati i tiranti 651.
In particolare, il palo 652 comprende un assieme di pulegge 655 che differiscono tra loro per la misura dei rispettivi diametri esterni, a cui sono collegati i tiranti 651.
L’assieme di pulegge 655 è compreso tra una puleggia di fondo 656 ed una puleggia di sommità 657 tra le quali sono posizionate delle pulegge intermedie 658.
La puleggia di fondo 656 presenta un diametro esterno maggiore rispetto a quello di tutte le altre pulegge comprese nell’assieme di pulegge 655, mentre la puleggia di sommità 657 presenta il diametro esterno minore rispetto a quello di tutte le altre pulegge comprese nell’assieme di pulegge 655, le quali presentano un diametro progressivamente decrescente dalla puleggia di fondo 656 alla puleggia di sommità 657.
Con il termine “diametro esterno” si intende indicare il diametro della superficie esterna di una delle pulegge compresa nell’assieme di pulegge 655, lungo la quale viene avvolto un rispettivo tirante 651.
Nella allegata Figura 11 sono illustrate schematicamente le posizioni limiti che possono essere assunte dalla struttura di supporto 200. Questa infatti è movimentabile tra una posizione di lavoro estratta, nella quale è disposta trasversale al corso d’acqua 2, ed una posizione di riposo ritratta (illustrata con una linea a tratto discontinuo), nella quale è disposta addossata alla sponda del corso d’acqua 2.
La movimentazione della struttura di supporto 200 è comandata dalla rotazione del palo 652 a cui sono collegati i singoli tiranti 651.
La presenza di un unico palo 652 limita l’ingombro del sistema di ancoraggio 650 che invece di estendersi lungo un tratto di un argine del corso d’acqua 2 occupa una porzione pari al diametro esterno della puleggia di fondo 656.
Nella allegata Figura 11 sono illustrati quattro tiranti 651 che definiscono rispettivi punti di collegamento 658, 659, 660 e 661 lungo la prima direzione 201 della struttura di supporto 200 e i relativi percorsi effettuati a seguito della rotazione di quest’ultima.
In particolare, si evidenzia che il palo 652 è posizionato lungo una sponda del corso d’acqua 2 in posizione tale che, con la struttura di supporto 200 in posizione di riposo ritratta, il tirante 651 più distale dal sistema di collegamento 500 risulta allineato ortogonale o sostanzialmente ortogonale alla prima direzione 201, per determinare il completo richiamo della struttura di supporto 200, addossandola lungo il fianco del corso d’acqua 2. Si intende che con la struttura di supporto 200 addossata al fianco del corso d’acqua 2 tra la struttura di supporto 200 e il fianco vi è sufficiente spazio per alloggiare il sistema di cattura 300 che si protende dalla porzione di sommità 220 della struttura di supporto 200.
Secondo una alternativa forma di realizzazione non illustrata nelle allegate Figure, il macchinario di recupero 1 è privo del sistema di collegamento 500 e risulta vincolato in posizione rispetto agli argini del corso d’acqua 2. Secondo tale forma di realizzazione, il sistema di ancoraggio 600 è configurato per vincolare saldamente la struttura di supporto 200 al fondo del corso d’acqua 2 e, a tale proposito, comprende dei tiranti a fondo vincolati al fondo del corso d’acqua 2. Tale sistema di ancoraggio può essere preferito rispetto alla precedente forma di realizzazione nel caso in cui il corso d’acqua presenti un bacino elevato attraversato da una forte corrente che potrebbe danneggiare il sistema di collegamento 500, di tipo mobile.
Si osserva che nel caso in cui sia utilizzato un sistema di ancoraggio di tipo fisso, il macchinario di recupero 1 può essere orientato in modo da non ostacolare l’eventuale navigabilità del corso d’acqua 2 e mantenere comunque una luce di passaggio per le imbarcazioni.
Il macchinario di recupero 1 comprende un sistema di accumulo 700 posizionato a valle del sistema di trasporto 400 (si veda lo schema di Figura 1).
Il sistema di accumulo 700 funge da punto di raccolta per il materiale recuperato dal sistema di cattura 300 e movimentato tramite il sistema di trasporto 400.
A titolo esemplificativo, il sistema di accumulo 700 comprende almeno un bacino di raccolta, quale un cassone eventualmente di tipo rimorchiabile, nel quale confluisce il materiale recuperato.
Opzionalmente, il macchinario di recupero 1 comprende un sistema di selezione e pressatura del materiale recuperato in grado di operare una prima selezione, con riferimento alla possibilità di separare le materie plastiche da altri materiali e una pressatura del materiale plastico così selezionato in modo da ottenere un imballaggio compatto, facilmente trasportabile verso successive aree di trattamento non illustrate nelle allegate figure in quanto non formano oggetto della presente invenzione.
Opzionalmente, il macchinario di recupero 1 può comprendere organi di sollevamento, non illustrati nelle allegate Figure, operativamente collegati al giunto 501 per movimentarlo lungo l’almeno una prima colonna 504, in modo tale da determinare il sollevamento/abbassamento della struttura di supporto 200, ad esempio per liberare eventuale materiale galleggiante ingombrante incastrato nel sistema di cattura 300, con riferimento ad esempio a tronchi od oggetti ingombranti difficilmente recuperabili tramite il sistema di cattura 300.
Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, il macchinario di recupero 1 può comprendere un sistema di copertura, indicato complessivamente con 800, configurato per fornire una copertura almeno del sistema di cattura 300 e/o del sistema di trasporto 400.
Con riferimento alla forma di realizzazione illustrata a titolo esemplificativo ma non limitativo nella allegata Figura 12, il sistema di intelaiatura 800 comprende almeno una prima intelaiatura 801 operativamente collegata al sistema di cattura 300 ed almeno una seconda intelaiatura 802 operativamente collegata alla struttura di supporto 200, e in particolare alla porzione di sommità 220, superiormente al sistema di trasporto 400.
Il sistema di copertura 800 comprende almeno un primo telone o prima copertura 803, supportato dall’almeno una prima intelaiatura 801, superiormente al sistema di cattura 300, e/o almeno un secondo telone o seconda copertura 804 supportato dall’almeno una seconda intelaiatura 802, superiormente al sistema di trasporto 400.
Il sistema di copertura 800 funge da barriera di contenimento per evitare che eventuali rifiuti o detriti galleggiante recuperati e raccolti tramite il sistema di cattura 300 e quindi trasportati a terra attraverso il sistema di trasporto 400 possano essere dispersi ad opera del vento.
Inoltre, l’almeno un primo telone 803 e l’almeno un secondo telone 804 possono essere decorati per facilitare l’integrazione del macchinario di recupero 1 anche da un punto di vista estetico nell’ambiente di installazione.
Il macchinario di recupero 1 secondo la presente invenzione è in grado di raggiungere gli scopi preposti, potendo realizzare in modo efficace e agevole la raccolta e la rimozione di rifiuti o detriti galleggianti da un corso d’acqua 2, nell’ambito di una soluzione di pratico impiego e tale da non costituire una barriera per il normale scorrimento del corso d’acqua o per l’eventuale navigabilità del corso d’acqua 2 stesso.
Inoltre, la struttura del macchinario di recupero 1 è modulare, nel senso che variando il numero di nastri di raccolta 301 da disporre affiancati tra loro lungo la prima direzione 201 della struttura di supporto 200 è possibile adattare le dimensioni del macchinario di recupero 1 a quelle di un corso d’acqua 2, ottimizzandole.
In proposito, si deve tenere presente che anche la struttura di supporto 200 è modulare, per poter adattare la lunghezza complessiva del macchinario di recupero 1 lungo la prima direzione 201 in funzione delle dimensioni del corso d’acqua 2 lungo cui lo stesso viene installato.
In particolare, le dimensioni della struttura di supporto 200 lungo la prima direzione 201 possono essere variate in funzione del numero di porzioni di sommità 220 supportate da rispettivi gruppi di supporto 204 provvisti, a loro volta, di rispettivi dispositivi di galleggiamento primario 205 e di rispettivi tratti del nastro trasportatore 401, così come il dispositivo di galleggiamento secondario 306 può essere realizzato in modo modulare, collegando tra loro una rispettiva pluralità di elementi di galleggiamento.
Le dimensioni del macchinario di recupero 1 possono quindi essere adattate a quelle del corso d’acqua 2 in cui si intende installare il macchinario di recupero 1 stesso, semplicemente posizionando in serie un numero variabile di moduli affiancati tra loro lungo la prima direzione 201. Il numero di tali moduli varia in funzione della dimensione del corso d’acqua 2 senza dover riprogettare ogni volta il macchinario di recupero 1 stesso.
Per dimensione del corso d’acqua 2 si intende indicare l’ampiezza del bacino che delimita il corso d’acqua 2 stesso, la quale si estende lungo una direzione sostanzialmente trasversale a quella di scorrimento del corso d’acqua 2.
Si intende che ciascuno dei suddetti moduli definisce almeno una porzione della struttura di supporto 200, del sistema di cattura 300 e del sistema di trasporto 400 ed è configurato per essere operativamente collegato alla sponda di un corso d’acqua 2 o al fondo del corso d’acqua 2 tramite il sistema di ancoraggio 600, conformemente a quanto sopra descritto.
Secondo un aspetto della presente invenzione, il macchinario di recupero 1 comprende un sistema di protezione comprendente almeno un dissuasore acustico e/o visivo configurato per emettere un segnale acustico e/o visivo in grado di allontanare eventuali specie volatili che popolano la zona di installazione del macchinario di recupero 1, per evitare che gli stessi possano avvicinarsi al medesimo e restare impigliati ad esempio nel sistema di cattura 300.
Il macchinario di recupero 1 può comprendere almeno una recinzione atta a delimitare la zona di installazione del macchinario 1 stesso con lo scopo di allontanare la fauna terrestre e proteggere la struttura da furti e attacchi vandalici; in tal senso è richiesta la presenza del personale di sicurezza.
Il macchinario di recupero 1 comprende una unità logica, non illustrata in dettaglio nelle allegate Figure, alla quale sono operativamente collegati il sistema di cattura 300, il sistema di trasporto 400, il sistema di ancoraggio 600 nonché l'eventuale sistema di protezione e/o il sistema di accumulo 700 qualora presente.
L'unità logica controlla selettivamente l'azionamento dell’almeno un nastro di raccolta 301 per comandarne la movimentazione nel momento in cui una telecamera, o appositi sensori di rilevamento, rilevano la presenza di una quantità prestabilita di rifiuti galleggianti in corrispondenza della porzione di fondo 305 dell’almeno un nastro di galleggiamento 301. Successivamente all’azionamento dell’almeno un nastro di galleggiamento 301, l’unità logica controlla l’azionamento del nastro trasportatore 401 per determinare la movimentazione del materiale recuperato dal sistema di cattura 300, in modo da approvvigionarlo verso il sistema di accumulo 700.
Di fatto, il macchinario di recupero 1 è azionabile selettivamente nell’ambito di una soluzione in grado di limitare il consumo energetico richiesto per il proprio funzionamento, ottimizzandolo.
In quel che precede sono state descritte le preferite forme di realizzazione e sono state suggerite delle varianti della presente invenzione, ma è da intendersi che gli esperti del ramo potranno apportare modificazioni e cambiamenti senza con ciò uscire dal relativo ambito di protezione, come definito dalle rivendicazioni allegate.
Claims (15)
- RIVENDICAZIONI 1. Macchinario per il recupero di materiale galleggiante (1) da un corso d’acqua (2) comprendente: una struttura di supporto (200) galleggiante, un sistema di cattura (300) configurato per intercettare e raccogliere detto materiale galleggiante trascinato da detto corso d’acqua (2), un sistema di trasporto (400) per convogliare verso un punto di raccolta detto materiale intercettato e raccolto da detto sistema di cattura (300), ed un sistema di ancoraggio (600) configurato per collegare detta struttura di supporto (200) ad almeno una sponda o al fondo di detto corso d’acqua (2), in cui detto sistema di ancoraggio (600) comprende dei tiranti (601) configurati per essere operativamente collegati ad una estremità ad un rispettivo tratto di detta struttura di supporto (200) e all’estremità opposta ad un rispettivo palo (602) vincolato lungo una sponda di detto corso d’acqua (2) o al fondo di detto corso d’acqua (2).
- 2. Macchinario per il recupero di materiale galleggiante (1) da un corso d’acqua (2) secondo la rivendicazione 1, comprendente un sistema di collegamento (500) configurato per definire un collegamento mobile di detta struttura di supporto (200) ad una sponda di detto corso d’acqua (2), in cui detto sistema di cattura (300) e detto sistema di trasporto (400) sono operativamente collegati a detta struttura di supporto (200), ed in cui detto sistema di collegamento (500) comprende almeno un giunto (501) configurato per consentire una rotazione e/o una traslazione di detta struttura di supporto (200), di detto sistema di cattura (300) e di detto sistema di trasporto (400) relativamente a detta sponda di detto corso d’acqua (2).
- 3. Macchinario per il recupero di materiale galleggiante (1) da un corso d’acqua (2) secondo la rivendicazione 2, in cui detto sistema di collegamento (500) comprende una struttura di fissaggio (502) configurata per essere vincolata ad una sponda di detto corso d’acqua (2), una rampa di collegamento (503) interposta tra detta struttura di fissaggio (502) e detta struttura di supporto (200), in cui detto almeno un giunto (501) è configurato per collegare reciprocamente detta struttura di fissaggio (502) e detta rampa di collegamento (503).
- 4. Macchinario per il recupero di materiale galleggiante (1) da un corso d’acqua (2) secondo la rivendicazione 3, in cui detta struttura di fissaggio (502) è configurata come una struttura a portale comprendente almeno una prima colonna (504) ed almeno una seconda colonna (505) collegate reciprocamente a rispettive estremità di sommità tramite un traverso (506), in cui detto almeno un giunto (501) è un collare cilindrico collegato mobile lungo detta almeno una prima colonna (504) od in cui detta struttura di fissaggio (502) comprende almeno una prima colonna (504) configurata per essere vincolata a terra e detto almeno un giunto (501) è un collare cilindrico collegato mobile lungo detta almeno una prima colonna (504).
- 5. Macchinario per il recupero di materiale galleggiante (1) da un corso d’acqua (2) secondo una delle rivendicazioni da 2 a 4, in cui detto almeno un giunto (501) è configurato per ruotare e traslare lungo detta almeno una prima colonna (504).
- 6. Macchinario per il recupero di materiale galleggiante (1) da un corso d’acqua (2) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta struttura di supporto (200) comprende almeno un gruppo di supporto (204) che si protende da una porzione di sommità (220) di detta struttura di supporto (200) e almeno un dispositivo di galleggiamento primario (205) operativamente collegato a detto almeno un gruppo di supporto (204) in posizione diametralmente opposta a detta porzione di sommità (220).
- 7. Macchinario per il recupero di materiale galleggiante (1) da un corso d’acqua (2) secondo la rivendicazione 6, in cui detto almeno un gruppo di supporto (204) comprende elementi di supporto verticale (206), che si sviluppano paralleli tra loro lungo una direzione ortogonale o sostanzialmente ortogonale alla direzione di avanzamento di detto corso d’acqua (2), ed elementi di supporto trasversale (207) che risultano inclinati rispetto a detta direzione di avanzamento e a detti elementi di supporto verticale (206).
- 8. Macchinario per il recupero di materiale galleggiante (1) da un corso d’acqua (2) secondo la rivendicazione 6 o 7, in cui detto almeno un gruppo di supporto (204) comprende almeno tre elementi di supporto verticale (206) delimitanti una struttura a prisma a base triangolare.
- 9. Macchinario per il recupero di materiale galleggiante (1) da un corso d’acqua (2) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 8, in cui detto almeno un gruppo di supporto (204) comprende un ulteriore elemento di supporto verticale (208) allineato parallelo a detti elementi di supporto verticale (206) e interposto tra due di detti elementi di supporto verticale (206), in cui detti elementi di supporto trasversale (207) sono collegati ad una loro estremità alla porzione di sommità di un rispettivo tra detti elementi di supporto verticale (204) e in corrispondenza di una loro estremità opposta ad un’estremità di fondo di detto ulteriore elemento di supporto verticale (208).
- 10. Macchinario per il recupero di materiale galleggiante (1) da un corso d’acqua (2) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 9, comprendente almeno un giunto di torsione interposto tra detto almeno un gruppo di supporto (204) e detto almeno un dispositivo di galleggiamento primario (205) configurato per consentire una torsione di detto dispositivo di galleggiamento primario (205) intorno ad una seconda direzione (214) perpendicolare alla direzione di scorrimento di detto corso d’acqua (2).
- 11 Macchinario per il recupero di materiale galleggiante (1) da un corso d’acqua (2) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto sistema di cattura (300) comprende almeno un telaio (302) di supporto di un nastro di raccolta (301), in cui detto almeno un telaio (302) è collegato rotante a detta struttura di supporto (200) intorno ad un asse di rotazione orientato parallelo a detta prima direzione (201), detto nastro di raccolta (301) essendo inclinato rispetto a detta struttura di supporto (200) e presentando almeno una estremità di fondo configurata per essere immersa per almeno un tratto in detto corso d’acqua (2).
- 12. Macchinario per il recupero di materiale galleggiante (1) da un corso d’acqua (2) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto sistema di cattura (300) comprende un sistema di galleggiamento secondario (306) configurato per garantire un affondamento prestabilito di una estremità di fondo (305) di detto almeno un nastro di raccolta (301) in detto corso d’acqua (2).
- 13. Macchinario per il recupero di materiale galleggiante (1) da un corso d’acqua (2) secondo la rivendicazione 11, comprendente un dispositivo di ammortizzamento (211) collegato in corrispondenza di una sua prima estremità a detto almeno un gruppo di supporto (204), tramite una prima cerniera, e in corrispondenza di una sua seconda estremità opposta a detto almeno un telaio (302) di detto sistema di cattura (300), tramite una seconda cerniera, in cui detta struttura di supporto (200), detto dispositivo di ammortizzamento (211) e detto sistema di cattura (300) definiscono un telaio a geometria variabile.
- 14. Macchinario per il recupero di materiale galleggiante (1) da un corso d’acqua (2) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un sistema di copertura (800) comprendente almeno una prima intelaiatura (801) operativamente collegata a detto sistema di cattura (300) ed almeno una seconda intelaiatura (802) operativamente collegata a detta struttura di supporto (200), superiormente a detto sistema di trasporto (400), almeno una prima copertura (803) supportata da detta almeno una prima intelaiatura (801) ed almeno una seconda copertura (804) supportata da detta almeno una seconda intelaiatura (802) a copertura rispettivamente di detto sistema di cattura (300) e di detto sistema di trasporto (400).
- 15. Macchinario per il recupero di materiale galleggiante (1) da un corso d’acqua (2) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta struttura di supporto (200) galleggiante, detto sistema di cattura (300), detto sistema di trasporto (400) e detto sistema di ancoraggio (600) sono configurati modulari per adattare la dimensione di detto macchinario per il recupero di materiale galleggiante (1) lungo detta prima direzione (201) in funzione della dimensione di detto corso d’acqua (2).
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