IT201900011220A1

IT201900011220A1 - Apparato divaricatore e metodo per divaricare cordoni di impasto alimentare per la produzione di grissini, taralli o altri prodotti alimentari realizzati a partire da cordoni di impasto alimentare

Info

Publication number: IT201900011220A1
Application number: IT102019000011220A
Authority: IT
Inventors: Gianvito Campanella
Original assignee: Gianvito Campanella
Priority date: 2019-07-09
Filing date: 2019-07-09
Publication date: 2021-01-09

Description

DESCRIZIONE

del brevetto per invenzione industriale dal titolo:

“APPARATO DIVARICATORE E METODO PER DIVARICARE CORDONI DI IMPASTO ALIMENTARE PER LA PRODUZIONE DI GRISSINI, TARALLI O ALTRI PRODOTTI ALIMENTARI REALIZZATI A PARTIRE DA CORDONI DI IMPASTO ALIMENTARE”

Campo tecnico

Il campo tecnico della presente invenzione è quello relativo agli impianti di lavorazione di impasti alimentari. In particolare, il campo tecnico della presente invenzione è quello relativo agli impianti di lavorazione di impasti alimentari destinati alla produzione di grissini, taralli o altri prodotti alimentari realizzati a partire da cordoni di impasto alimentare. Nello specifico, la presente invenzione si riferisce ad un apparato divaricatore (o separatore/spaziatore) di cordoni di impasto alimentare e ad un metodo per divaricare tali cordoni di impasto alimentare. Stato dell’arte

Sono oggi largamente disponibili sul mercato molte differenti tipologie di prodotti alimentari realizzati mediante lavorazione di cordoni di impasto alimentare. Solo a titolo di esempio sono citabili i grissini, per i quali la lavorazione dei cordoni di impasto alimentare si limita sostanzialmente al taglio a misura dei cordoni stessi e alla relativa cottura, e i taralli in cui prima della cottura i cordoni di impasto devono essere tagliati e manipolati per assumere la forma tipica dei taralli. Naturalmente, questi sono solo due di molti altri prodotti alimentari disponibili sul mercato realizzati a partire da cordoni di impasto alimentare. Sostanzialmente tutti gli impianti per la produzione di prodotti alimentari realizzati mediante lavorazione di cordoni di impasto alimentare sono composti da almeno due stazioni o apparati in serie. Il secondo, o apparato di valle, è peculiare per il prodotto finale che si intende realizzare. Il primo, o apparato di monte, è invece comune a tutti gli impianti e comprende un dispositivo di caricamento di blocchi di impasto alimentare, per esempio una tramoggia, un dispositivo trafilatore configurato per trasformare il blocco di impasto alimentare in una pluralità di cordoni, un piano di avanzamento configurato per far avanzare i cordoni lungo una direzione principale di avanzamento e un dispositivo divaricatore configurato per creare fra i cordoni uno spazio nella direzione trasversale a quella di avanzamento. Tale spazio è necessario per consentire all’apparato posto a valle del piano di avanzamento di poter manipolare o generalmente eseguire lavorazioni in sicurezza sui singoli cordoni. Per dispositivo trafilatore ai fini della presente invenzione si intende ogni tipo di dispositivo in grado di erogare cordoni di impasto alimentare. Per esempio tale dispositivo trafilatore può essere realizzato in forma di un dispositivo estrusore oppure in forma di una coppia di rulli a gole tangenti. Per esecuzione di lavorazioni in sicurezza si intende sia la possibilità di poter afferrare e manipolare un singolo cordone senza il rischio di urtare i cordoni posti a fianco sia la possibilità di permettere ai singoli cordoni di poter lievitare ed espandersi trasversalmente senza toccarsi fra loro.

Sono oggi note differenti tipologie di apparati divaricatori configurati per divaricare o separare trasversalmente fra loro i cordoni di impasto alimentare rispetto alla loro configurazione con cui sono erogati dal trafilatore. Ai fini della presente invenzione quindi anche il dispositivo trafilatore fa parte (insieme al piano di avanzamento) dell’apparato divaricatore poiché già la posizione iniziale di uscita dal dispositivo trafilatore influenza le successive fasi di divaricamento dei cordoni. Premessa doverosa che giustifica la presenza di un divaricatore in questi impianti è il semplice fatto che non è vantaggioso in termini di costi, ingombri e peso prevedere un trafilatore che sia già a priori configurato per erogare cordoni fra loro spaziati trasversalmente di quanto voluto. Tale soluzione richiederebbe trafilatori troppo ingombranti trasversalmente al nastro. È per questo motivo che è solito prevedere appositi divaricatori operanti a valle dei trafilatore così che questi ultimi siano di ridotte dimensioni. Come si vedrà nel seguito, la presente invenzione permetterà di ridurre ulteriormente l’ingombro trasversale del dispositivo trafilatore. Tornando alla tecnica nota, è quindi oggi noto prevedere trafilatori che erogano sul nastro di avanzamento una pluralità di cordoni di impasto alimentare disposti uno di fianco all’altro lungo la direzione trasversale a quella di avanzamento del nastro. In tale fase i cordoni sono fra loro separati trasversalmente da una piccola distanza minima o addirittura sono fra loro in contatto laterale. A partire da tale configurazione è noto prevedere un dispositivo divaricatore che agisce durante l’avanzamento dei cordoni sul nastro e configurato in modo tale che al termine del nastro fra i cordoni vi sia la spaziatura trasversale desiderata (maggiore di quella iniziale). Quindi, attualmente, tutti gli apparati divaricatori noti comprendono un dispositivo trafilatore che eroga sul nastro di avanzamento una pluralità di cordoni di impasto ravvicinati uno di fianco all’altro lungo la direzione trasversale di avanzamento. Le differenti realizzazioni differiscono fra loro su come vengono divaricati i cordoni mentre avanzano sul nastro.

Un prima tecnica nota prevede un piano di avanzamento in forma di una pluralità di rulli ad asse ortogonale alla direzione di avanzamento in cui fra i rulli vengono disposti una pluralità di file di pioli. La distanza trasversale fra i pioli di ogni fila aumenta lungo la direzione di avanzamento così fa formare piste di divaricazione dei cordoni. Per utilizzare tale divaricatore è necessaria una fase preliminare da eseguire manualmente in cui un operatore indirizza la testa di un cordone lungo una corsia definita dai pioli. Una volta introdotta, i pioli costituiscono una guida fissa che obbliga i cordoni ad avanzare nelle corsie che via via si allontano fra loro trasversalmente. Tale soluzione presenta molti svantaggi. Oltre alla suddetta necessaria fase manuale preliminare, in caso di rottura di un cordone l’operatore deve necessariamente intervenire nuovamente per indirizzare il capo libero del cordone rotto nella giusta corsia. Tale limite rende questa soluzione assolutamente non adatta ad impasti “fragili” o che presentano una bassa elasticità, come per esempio gli impasti alimentari senza glutine. Una soluzione con i medesimi difetti prevede la presenza di un nastro a sezione trasversale crescente lungo la direzione di avanzamento e elementi deviatori disposti lungo il nastro.

Una terza soluzione oggi nota prevede la presenza sul nastro di avanzamento, o subito a monte dello stesso, un rullo sul piano del nastro avente un asse disposto lungo un tratto curvilineo (per esempio a semi cerchio o semi ellisse). Per effetto di tale curvatura a C i cordoni di impasto che transitano sul rullo vengono deviati lateralmente di una quantità di spazio funzione del punto di impatto con il rullo stesso. I cordoni laterali infatti impatteranno con un rullo in una zona di maggiore curvatura e saranno quindi deviati maggiormente dei cordoni interni. In questo modo avviene una divaricazione dei cordoni progressiva dalle file centrali a quelle laterali. Passato il rullo curvo i cordoni avanzano sul nastro. Tale soluzione presenta molti svantaggi. Il primo è che la spaziatura fra i cordoni non è omogenea (le file centrali saranno più ravvicinate di quelle laterali) ed inoltre l’ingombro sia longitudinale sia trasversale del piano di avanzamento è incrementato per la presenza del rullo curvo.

Una quarta tipologia prevede la presenza di due nastri di avanzamento fra loro disposti a 90° e collegati da un rullo avente asse nel piano a 45° rispetto ai nastri. Per effetto del rinvio a 45° i cordoni si distanziano fra loro maggiormente passando da un nastro all’altro. Grosso limite di tale soluzione è il grande ingombro richiesto nonché il fatto che la separazione garantita è di assai piccola entità. Per distanze trasversali maggiori è addirittura necessario prevedere un ulteriore nastro e un secondo rullo a 45°.

Descrizione dell’invenzione

A partire da tale tecnica nota uno scopo della presente invenzione è quello di realizzare un nuovo ed inventivo apparato divaricatore e un metodo per divaricare cordoni di impasto alimentare destinati alla produzione di grissini, taralli o altri prodotti alimentari realizzati a partire da cordoni di impasto alimentare.

In particolare, scopo della presente invenzione è quello di realizzare apparato divaricatore di ingombri notevolmente ridotti o contenuti e che sia adatto a lavorare qualsiasi tipo di impasto alimentare (anche quindi impasto senza glutine o addizionato di cereali o simili) senza richiedere l’intervento manuale di un operatore.

In accordo con tali scopi, la presente invenzione (secondo la sua definizione più generale) è relativa a un apparato divaricatore, ossia un apparato per divaricare o separare o incrementare la distanza trasversale fra cordoni di impasto alimentare (in seguito solo cordoni). In particolare i cordoni di impasto alimentare della presente invenzione sono cordoni per la produzione di grissini, taralli o altri prodotti alimentari realizzati a partire da tali cordoni. Per cordone si intende un elemento sostanzialmente filiforme. Tale apparato divaricatore comprende:

- un dispositivo trafilatore configurato per generare almeno una fila di cordoni (lungo la direzione verticale di gravità) in cui i cordoni sono disposti uno sostanzialmente contigui uno all’altro a partire da un blocco di pasta alimentare; - un piano di avanzamento configurato per ricevere per gravità i cordoni in uscita dal dispositivo trafilatore e per far avanzare i cordoni lungo una direzione di avanzamento (come si vedrà gli assi dei cordoni quando adagiati sul piano di avanzamento sono paralleli alla direzione di avanzamento);

- un dispositivo divaricatore configurato per incrementare la distanza fra i cordoni lungo una direzione trasversale alla direzione di avanzamento rispetto alla distanza trasversale presente fra i cordoni quando erogati dal dispositivo trafilatore.

Entrando nel dettaglio dei dispositivi sopra elencati, il piano di avanzamento può essere un unico nastro rinviato su rulli trasversali, dei piccoli nastri paralleli longitudinali, dei rulli ad assi trasversali oppure ogni altro dispositivo equivalente. Infatti, l’unica funzione richiesta al piano di avanzamento è quella di far avanzare i cordoni verso valle lungo la direzione di avanzamento. Il dispositivo trafilatore può essere realizzato in forma di un estrusore oppure in forma di due rulli a gole tangenti oppure in altre forme purché siano in grado di generare cordoni di pasta alimentare.

Il dispositivo trafilatore può essere anche dotato di un caricatore verticale o tramoggia nel quale riporre il blocco di pasta che sarà man mano trasformato in forma di cordoni. Preferibilmente, il dispositivo trafilatore si trova in posizione sollevata in corrispondenza di un’estremità nel piano di avanzamento e in mezzeria rispetto al piano stesso. Come sarà rappresentato nelle figure, preferibilmente il dispositivo trafilatore della presente invenzione è configurato per erogare contemporaneamente due file di cordoni.

A partire da tale struttura (ulteriori dettagli sono stati tralasciati perché in generale i suddetti elementi sono noti al tecnico del ramo e inoltre perché l’invenzione può essere declinata in vari modi), secondo l’aspetto principale della presente invenzione il dispositivo trafilatore è configurato per generare almeno una fila di cordoni in cui tali cordoni sono disposti uno dietro all’altro lungo la direzione di avanzamento.

Tale disposizione di erogazione dei cordoni è completamente opposta a tutte le soluzione oggi in commercio e di fatto supera un preconcetto tecnico. Infatti, tutti i trafilatori oggi noti e in uso per la realizzazione di cordoni di impasti alimentari erogano una fila di cordoni in cui i cordoni sono disposti uno di fianco all’altro lungo la direzione trasversale così che siano già pronti ad essere deposti sul piano di avanzamento paralleli fra loro e paralleli alla direzione di avanzamento. Al contrario la presente invenzione eroga una o due file di cordoni uno dietro l’altro lungo direzione di avanzamento. Tale aspetto consente di ridurre di molto l’ingombro trasversale del dispositivo trafilatore e con minore ingombro si riducono conseguentemente i pesi e i costi relativi.

Preferibilmente, secondo la presente invenzione il dispositivo divaricatore è configurato, ossia è posizionato appositamente, sulla verticale fra il dispositivo trafilatore e il piano di avanzamento in modo tale da intercettare i cordoni prima che raggiungano il piano di avanzamento. Conseguentemente, i cordoni quando raggiungono il piano di avanzamento sono già disposti paralleli fra loro e alla direzione di avanzamento e distanziati fra loro trasversalmente della quantità di spazio desiderato (e regolabile dall’utente).

Anche tale soluzione supera una sorta di preconcetto tecnico degli apparati attuali che infatti manipolano i cordoni solo dopo averli adagiati sul piano di avanzamento. Al contrario, secondo la presente invenzione una volta deposti sul piano di avanzamento i cordoni non vengono manipolati (almeno non allo scopo di divaricarli) e quindi la lunghezza longitudinale del piano di avanzamento può essere notevolmente ridotta rispetto alla tecnica nota nella quale quota parte della lunghezza era dedicata alla sola manipolazione dei cordoni.

Preferibilmente, il dispositivo divaricatore comprende dispositivi di avanzamento trasversale configurati per ricevere i cordoni di una fila in caduta dal dispositivo trafilatore e per movimentare lungo direzione trasversale i singoli cordoni per distanze trasversali differenti prima di deporre i cordoni sul piano di avanzamento. Come emergerà della descrizione delle figure, il dispositivo divaricatore può comprendere una pluralità di rulli o nastri posti uno di fianco all’altro lungo la direzione trasversale e aventi estensione lungo la direzione di avanzamento a decrescere dal punto di ricezione dei cordoni. Tale realizzazione risulta estremamente vantaggiosa perché consente di lavorare tipologie di impasto anche con bassa elasticità come impasti senza glutine o impasti ai cereali ecc. Inoltre con tale soluzione anche in caso di rottura di un cordone non è richiesto l’intervento manuale di un operatore per ripristinare in uso l’apparato. Inoltre tali rulli o nastri possono essere regolati lungo la direzione trasversale per variare come desiderato la distanza da impostare fra i cordoni.

Preferibilmente, i dispositivi di avanzamento trasversale del dispositivo divaricatore sono motorizzati e azionati in modo sincronizzato con la velocità di erogazione dei cordoni dal dispositivo trafilatore e la velocità di avanzamento del piano di avanzamento lungo la direzione di avanzamento.

Come apparirà nella seguente descrizione delle figure, preferibilmente il dispositivo trafilatore è configurato per generare due file di cordoni lungo la direzione di avanzamento nella mezzeria del piano di avanzamento. In tal caso il dispositivo divaricatore è simmetrico rispetto alla mezzeria del piano di avanzamento.

La presente invenzione è stata fino a qui descritta in termini di apparato, tuttavia la presente invenzione può essere ulteriormente generalizzata in forma di un metodo prescindendo così dalla forma fisica degli elementi coinvolti. Quindi, la presente invenzione si riferisce anche ad un metodo per divaricare cordoni di impasto alimentare, in particolare cordoni di impasto alimentare per la produzione di grissini, taralli o altri prodotti alimentari realizzati a partire da cordoni. Tale metodo comprende le fasi di:

a) generare almeno una fila di cordoni in cui i cordoni sono disposti uno contiguo all’altro a partire da un blocco di pasta alimentare;

b) far avanzare i cordoni lungo una direzione di avanzamento; c) incrementare la distanza fra i cordoni (rispetto alla distanza presente al momento dell’erogazione dal dispositivo trafilatore) lungo una direzione trasversale alla direzione di avanzamento;

in cui secondo l’invenzione la fase a) è eseguita in modo tale che almeno una fila di cordoni è disposta lungo la direzione di avanzamento.

Come menzionato in precedenza, preferibilmente la fase c) è eseguita prima della fase b). Preferibilmente la fase c) è eseguita facendo far avanzare i cordoni lungo la direzione trasversale per lunghezze differenti. Preferibilmente l’avanzamento trasversale della fase c), l’avanzamento longitudinale della fase b) e la velocità di generazione della fase a) sono sincronizzati.

Descrizione di una forma di attuazione dell’invenzione Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno chiari dalla descrizione che segue di un suo esempio non limitativo di attuazione, con riferimento alle figure dei disegni annessi, in cui:

– la figura 1 è una vista prospettica schematica di un esempio di un apparato divaricatore secondo la presente invenzione;

– la figura 2 è una vista in pianta di una parte dell’apparato divaricatore di figura 1; e

– la figura 3 è una vista prospettica schematica di alcuni componenti dell’apparato divaricatore di figura 1.

Entrando nel dettaglio della descrizione delle figure allegate, la figura 1 mostra una vista prospettica schematica di un esempio di un apparato divaricatore 1 secondo la presente invenzione. Tale apparato divaricatore 1 comprende una tramoggia 3 di caricamento di un blocco di pasta inferiormente alla quale è previsto un dispositivo trafilatore 4 dotato di una relativa motorizzazione 11 e configurato per convertire il blocco di pasta in cordoni 2. Al di sotto del dispositivo trafilatore 4 (ovvero sulla verticale) è presente un nastro 5 dotato di relativa motorizzazione 12 e configurato per far avanzare i cordoni 2 lungo la direzione di avanzamento 6. Il riferimento 8 in figura 1 indica invece la direzione trasversale alla direzione di avanzamento 6. Il piano di avanzamento 5 è tenuto in posizione da una apposita struttura di sostegno 13. Come visibile nell’esempio di figura 1, da una parte il dispositivo trafilatore 4 è configurato per erogare due file verticali di cordoni 2 in cui in ogni fila i cordoni 2 sono disposti uno dietro l’altro lungo la direzione di avanzamento 6 e dall’altra parte i cordoni 2 quando raggiungono il nastro 5 sono disposti fra loro paralleli spaziati e paralleli alla direzione di avanzamento 6. Per passare alla prima configurazione di fuoriuscita dal dispositivo trafilatore 4 alla seconda configurazione in cui avanzano sul nastro 5 è presente un apposito dispositivo divaricatore 7 spazialmente disposto fra il dispositivo trafilatore 4 e il nastro 5. I dettagli del dispositivo divaricatore 7 di figura 1 saranno chiariti nella descrizione della figura numero 3. Per il momento si anticipa che il dispositivo divaricatore 7 è dotato di una motorizzazione 10 in modo tale che il suo azionamento sia sincronizzato con l’azionamento del nastro 5 e del dispositivo trafilatore 4.

La figura 2 permette di apprezzare al meglio come avvenga la manipolazione dei cordoni 2 dalla prima configurazione di fuoriuscita dal dispositivo trafilatore 4 alla seconda configurazione in cui avanzano sul nastro 5. La figura 2 evidenzia come le due file di cordoni erogate dal dispositivo trafilatore 4 siano sostanzialmente a cavallo della mezzeria M del nastro mentre il dispositivo divaricatore 7 prende in carico i cordoni 2 ancora verticali e li movimenta per distanze differenti lungo la direzione trasversale 8. In particolare, i cordoni 2 di testa delle file sono movimentati trasversalmente non di molto mentre i cordoni 2 posteriori sono movimentati trasversalmente per quantità di spazio via via maggiore.

Con riferimento alla figura 3 è visibile come tale funzione viene raggiunta, ossia è visibile il dispositivo divaricatore 7 in forma di una pluralità di rulli motorizzati 9 ad asse longitudinale e a sviluppo longitudinale via via minore lungo la direzione trasversale 8 a partire dalla mezzeria M. Così i cordoni 2 frontali collaborano con rulli 9 o nastri a sviluppo trasversale minore ma a sviluppo longitudinale maggiore e vengono deposti prima sul nastro (prima significa più vicini alla mezzeria). I cordoni posteriori sono intercettati da rulli 9 a sviluppo longitudinale minore ma a sviluppo trasversale maggiore e quindi sono deposti sul nastro 5 con maggiore distanza dalla mezzeria M.

Risulta infine evidente che all’invenzione qui descritto possono essere apportate modifiche e varianti senza uscire dall’ambito delle rivendicazioni allegate.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Un apparato divaricatore (1) per divaricare cordoni di impasto alimentare (2), in particolare cordoni di impasto alimentare per la produzione di grissini, taralli o altri prodotti alimentari realizzati a partire da cordoni; l’apparato divaricatore (1) comprendendo: - un dispositivo trafilatore (4) configurato per generare almeno una fila di cordoni (2) a partire da un blocco di pasta alimentare; - un piano di avanzamento (5) configurato per ricevere per gravità i cordoni (2) e per movimentare i cordoni (2) lungo una direzione di avanzamento (6); - un dispositivo divaricatore (7) configurato per incrementare la distanza fra i cordoni (2) lungo una direzione trasversale (8) alla direzione di avanzamento (6); caratterizzato dal fatto che il dispositivo trafilatore (4) è configurato per generare almeno una fila di cordoni (2) in cui i cordoni (2) sono disposti uno dietro all’altro lungo la direzione di avanzamento (6).
2. Apparato divaricatore come rivendicato nella rivendicazione 1, in cui il dispositivo divaricatore (7) è posizionato fra il dispositivo trafilatore (4) e il piano di avanzamento (5) in modo tale da distanziare i cordoni (2) in caduta dal dispositivo trafilatore (4) prima di raggiungere il piano di avanzamento (5).
3. Apparato divaricatore come rivendicato nella rivendicazione 2, in cui il dispositivo divaricatore (7) comprende dispositivi di avanzamento trasversale (9) configurati per ricevere i cordoni (2) di una fila in caduta dal dispositivo trafilatore (4) e per movimentare lungo direzione trasversale (8) i singoli cordoni (2) lungo distanze differenti prima di alimentare i cordoni (2) al piano di avanzamento (5).
4. Apparato divaricatore come rivendicato nella rivendicazione 3, in cui il dispositivo divaricatore (7) comprende una pluralità di rulli (9) posti uno di fianco all’altro lungo la direzione trasversale (8) e aventi estensione lungo la direzione di avanzamento (6) a decrescere dal punto di ricezione dei cordoni (2).
5. Apparato divaricatore come rivendicato nella rivendicazione 4, in cui il dispositivo divaricatore (7) comprende un motore (10) di azionamento dei rulli (9); i rulli (9) essendo azionati in modo sincronizzata con la velocità di erogazione dei cordoni (2) dal dispositivo trafilatore (4) e la velocità di avanzamento del piano di avanzamento (5) lungo la direzione di avanzamento (6).
6. Apparato divaricatore come rivendicato nella rivendicazione 4 o 5, in cui il dispositivo trafilatore (4) è configurato per generare due file di cordoni (2) lungo la direzione di avanzamento (6) nella mezzeria del piano di avanzamento (5); il dispositivo divaricatore (7) essendo simmetrico rispetto alla mezzeria del piano di avanzamento (5).
7. Un metodo per divaricare cordoni di impasto alimentare (2), in particolare cordoni di impasto alimentare per la produzione di grissini, taralli o altri prodotti alimentari realizzati a partire da cordoni; il metodo comprendendo le fasi di: a) generare almeno una fila di cordoni (2) a partire da un blocco di pasta alimentare; b) movimentare lungo una direzione di avanzamento (6) i cordoni (2); c) incrementare la distanza fra i cordoni lungo una direzione trasversale (8) alla direzione di avanzamento (6); caratterizzato dal fatto che la fase a) è eseguita in modo tale che i cordoni (2) di ogni fila sono disposti uno dietro l’altro lungo la direzione di avanzamento (6).
8. Metodo come rivendicato nella rivendicazione 7, in cui la fase c) è eseguita prima della fase b).
9. Metodo come rivendicato nella rivendicazione 8, in cui la fase c) è eseguita avanzando i cordoni (2) lungo la direzione trasversale (8).
10. Metodo come rivendicato nella rivendicazione 9, in cui l’avanzamento trasversale della fase c), l’avanzamento longitudinale della fase b) e la velocità di generazione della fase a) sono sincronizzati.