IT201900009717A1 - Impianto e processo per l’asportazione superficiale di difetti su bramme - Google Patents

Impianto e processo per l’asportazione superficiale di difetti su bramme Download PDF

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Carlo Mattanza
Dario Bosio
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Danieli Off Mecc
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    • B22CASTING; POWDER METALLURGY
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    • B22D11/00Continuous casting of metals, i.e. casting in indefinite lengths
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Description

TITOLO: IMPIANTO E PROCESSO PER L’ASPORTAZIONE SUPERFICIALE DI DIFETTI SU BRAMME
CAMPO DELLA TECNICA
L’invenzione riguarda un impianto per l’asportazione di difetti superficiali su bramme che devono essere laminate, con per esempio un sistema a portale mobile che trasla rispetto alla lunghezza della bramma da trattare che è dotato di una o più teste utensili atte alla piallatura dei difetti presenti sulla superficie della bramma. Con l’impianto proposto, l’asportazione, di uno spessore costante di materiale su tutta la superficie, segue il profilo della bramma onde evitare asportazioni superflue, In alternativa, è possibile asportare solo difetti localizzati, presenti sulla superficie della bramma.
STATO DELLA TECNICA
La bramma, che può essere lunga anche oltre 15 metri, spessa anche 300 mm e larga circa tre metri con un peso massimo di circa 60 tonnellate e può presentare una superficie non perfettamente piana, ma ondulata o arcuata fino a 60 mm sulla lunghezza e 5 mm/metro sulla larghezza, necessita di un’asportazione superficiale con uno spessore costante per l’eliminazione dei difetti prima di essere laminata.
Nello stato dell’arte questa pulizia viene eseguita in apposite macchine molatrici, che utilizzano dischi di molatura che producono durante le varie passate un elevato quantitativo di fumi, polvere e rumore, che obbligano i produttori a chiudere tali macchine in tunnel insonorizzati e aspiranti, con aggravio economico per la filtrazione dell’aria e la predisposizione di un gruppo di pulizia fumi.
Lo stato dell’arte conosce diversi tipi di molatrici o fresatrici: il documento US 2009/0314457 A1 descrive cilindri dotati di utensili di taglio che ruotano con la superficie esterna sulla bramma da lavorare e necessitano di sistemi complessi di raffreddamento degli utensili da taglio. Una molatrice a cilindro che è adattabile a diversi spessori della bramma è descritta in US 4,197,043. Un altro genere di molatrici è descritto nel brevetto US 3,954,044 che propone due dischi molatrici sovrapposti ruotanti tra i quali passa la bramma per essere lavorata con le superfici circolari dei dischi.
Il disco di molatura nelle macchine più recenti è disposto in verticale ed asporta il materiale con il lato del disco e non con la faccia piatta. Questo per consentire una riduzione dell’attrito del disco stesso con il prodotto.
Va detto che sia il tunnel che la cabina contenenti le molatrici sono rinforzati, perché capita sovente che i dischi di mola durante l’uso si cricchino ed inizino a perdere schegge o possano esplodere. Data l’elevata velocità di rotazione dei dischi durante la molatura dette schegge sono equiparabili a proiettili e non si può prevedere da che parte vadano. Pertanto per l’incolumità degli operatori è necessario che la macchina in questione sia confinata.
ESPOSIZIONE DELL’INVENZIONE
Considerando quanto sopra risulta evidente la necessità di proporre un impianto e processo alternativo per l’asportazione di difetti su bramme che superi i suddetti inconvenienti e che in particolare renda superfluo il confinamento della macchina in tunnel e la predisposizione di apparecchi aspiranti.
Ulteriore scopo dell’invenzione è di proporre un impianto e processo alternativo che permetta la lavorazione a velocità elevate fino ai 60 metri/minuto e limiti l’asportazione del materiale superficiale, ad esempio a 2 – 3 mm per ogni passata e che possibilmente sia in grado di permettere avanzamenti laterali durante la lavorazione rispetto al senso longitudinale della bramma di 15 – 20 mm.
Obiettivo principale è di fornire un impianto e un processo in grado di asportare uno spessore costante di materiale, seguendo la conformazione della bramma, limitando perciò l’asportazione a quei 2 – 3 mm di profondità di passata fino alla eliminazione completa dei difetti.
Altro obiettivo dell’invenzione è di fornire un impianto o una macchina che sia in grado di eliminare difetti su bramme in modo mirato interessando durante la lavorazione possibilmente solo le zone recanti i difetti da eliminare. Un tale trattamento specifico dei difetti automatico, apparentemente finora non è mai stato realizzato per la lavorazione superficiale di bramme prima della loro laminazione, eviterebbe la lavorazione della superficie intera con risparmi di tempo, consumo energetico e quantità del materiale asportato.
Lo scopo viene raggiunto da un impianto di piallatura per l’asportazione superficiale di difetti su bramme che comprende
(a) una struttura di appoggio definente un piano con estensione longitudinale per sostenere una bramma;
(b) almeno una struttura di supporto che è disposta trasversalmente sopra detto piano di appoggio e che è mobile lungo l’estensione longitudinale del piano di appoggio, e (c) una o più teste utensili di piallatura supportata/e da detta struttura di supporto che è/sono mobile/i lungo la struttura di supporto trasversalmente all’estensione longitudinale del piano di appoggio e che è/sono sollevabili e abbassabili rispetto al piano di appoggio.
La testa utensile di piallatura è quindi spostabile nelle direzioni x (lunghezza della barra ovvero estensione longitudinale del piano d’appoggio), y (larghezza della bramma ovvero lungo la struttura di supporto) e z (distanza dalla superficie della bramma). Lo spostamento della struttura di supporto lungo l’estensione longitudinale del piano di appoggio può in forma esemplare avvenire su guide disposte parallelamente e lateralmente rispetto al piano di appoggio. Vantaggiosamente, l’impianto di piallatura comprende un’unità di controllo per portare la testa utensile in una determinata posizione sulla bramma.
Il termine “trasversalmente” indica sia una posizione perpendicolare preferita della almeno una struttura di supporto sia una sua posizione obliqua rispetto all’estensione longitudinale del piano d’appoggio. In forma esemplare, una struttura di supporto nel senso dell’invenzione può essere formata da un ponte o da uno o più bracci.
Preferibilmente, l’impianto di piallatura secondo l’invenzione lavora a controllo numerico. Vantaggiosamente, la testa utensile è una testa utensile multiasse (quattro assi controllati x, y, z, c).
Le teste utensili di piallatura sono vantaggiosamente delle teste piallatrici che con la lavorazione della superficie, eventualmente sia in senso longitudinale che laterale o trasversale, asportano vantaggiosamente uno spessore fino a 2-3 mm per ogni passata.
Il numero delle teste utensili e gli assi all’interno della macchina piallatrice secondo l’invenzione può variare, preferibilmente sono due teste utensili situate alle estremità della struttura di supporto a forma di ponte, cioè un portale, e mobili, avvicinandosi o allontanandosi tra di essi, per coprire la larghezza di una bramma appoggiata sulla struttura di appoggio. La mobilità in direzione z permette l’avvicinamento e l’allontanamento dell’utensile verso o dalla bramma per posizionare l’utensile e per mantenere costante l’asportazione di 2-3 mm prevista. La spostabilità delle teste nelle direzioni x, y e z permette un posizionamento (e quindi trattamento) mirato su qualsiasi zona della superficie della bramma.
Preferibilmente, l’impianto di piallatura comprende una prima guida per muovere la testa ovvero la struttura di supporto lungo l’asse longitudinale della bramma o del piano d’appoggio, una seconda guida per muovere la testa utensile di piallatura lungo l’asse traversale y o la larghezza della bramma.
Se il cliente richiede l’asportazione dei difetti anche sui bordi longitudinali, può essere previsto il montaggio di un’unità di fresatura bordi, denominata asse z3, che consente di lavorare il bordo successivamente alla lavorazione del piano con una specifica corsa della struttura di supporto. Gli assi dell’unità di fresatura sono anch’essi controllati da un controllo numerico e la stessa è comandata da un motore specifico. La fresatura dei bordi è una lavorazione opzionale e quindi il montaggio di relative unità di fresatura è facoltativo.
Una terza guida può essere prevista per muovere la testa utensile in direzione ortogonale rispetto al piano di appoggio; la seconda e la terza guida fanno parte della struttura di supporto e montate sulla stessa che scorre lungo la prima guida.
In una variante molto vantaggiosa dell’invenzione, l’impianto di piallatura comprende (d) un sistema di rilevazione superficiale della qualità della bramma, e precisamente un sistema di rilevazione superficiale atto a realizzare una mappatura dei difetti in termini di posizione ed estensione sulla superficie della bramma, e
(e) un’unità di controllo atta a ricevere i dati sulla qualità della bramma dal sistema di rilevazione superficiale e di comandare il posizionamento e l’azionamento sulla superficie della bramma di detta una o più teste utensili in base ai dati ricevuti per eliminare detti difetti.
Vantaggiosamente, la mappatura della superficie è completa. Permette un’asportazione a spessore costante e la localizzazione dei difetti e conseguentemente un lavoro in maniera localizzata.
Preferibilmente, l’impianto di piallatura oggetto della presente soluzione collaborerà con un sistema di rilevazione superficiale della qualità della bramma, che attraverso un sistema a scansione video, laser, tastatori o simili, effettuerà una mappatura 2D (bidimensionale) e/o 3D (tridimensionale) della conformazione superficiale del prodotto da pulire.
L’impianto secondo l’invenzione può essere allestito per la fresatura della bramma, sostituendo le teste di piallatura con relative teste di fresatura.
Le teste utensili di piallatura possono essere montate sulla traversa del portale su carri ciascuno montato su una slitta verticale.
In una variante preferita dell’invenzione detta/e testa/e utensile/i di piallatura comprende/sono ciascuna un disco portautensili che presenta due corone di utensili poste una dietro l’altra in cui ogni corona comprende lungo il suo perimetro una pluralità di utensili che sono sfalsati l’uno rispetto al seguente e precedente, in cui gli utensili della corona posteriore sono sfalsati rispetto agli utensili della corona anteriore e in cui il disco ovvero le corone è/sono ruotabile/i.
In altre parole: gli utensili all’interno di una corona sono posizionati in forma perimetralmente distanziati, preferibilmente a distanze angolari uguali, per esempio di 30°; e gli utensili tra una corona e l’altra non sono posizionati in forma allineata tra di essi ma gli utensili della seconda corona sono collocati negli spazi lasciati tra gli utensili della prima corona.
Se un utensile è a contatto con la bramma, gli altri utensili non lo sono ed è possibile asportare in modo molto preciso un singolo difetto sulla bramma posizionando e azionando la testa utensile sul difetto da eliminare. Mediante la rotazione del disco ovvero delle corone di un angolo che corrisponde alla sfasatura degli utensili tra una corona e l’altra è possibile portare un altro utensile a contatto con la bramma. Una siffatta testa utensile permette cambiare l’utensile tra il movimento di andata e di ritorno ruotando minimamente il disco portautensili. Le teste utensili di piallatura vantaggiosamente non devono ruotare durante la lavorazione di un difetto, ma effettuano rotazioni di piccole entità solo tra un movimento di andata e un movimento di ritorno. Il trattamento mirato, quando non richiesto quello completo di tutta la superficie, di zone difettose e non dell’intera superficie della bramma evita l’asportazione di materiale anche da zone non difettose. Inoltre lavorando per asportazione di truciolo, non espone la zona circostante a fumo e rumore eccessivo, pertanto l’impianto di piallatura secondo l’invenzione non necessita più di protezioni del tipo menzionato inizialmente.
In forma esemplare, ogni corona è dotata di dodici utensili che sono sfasati di 30° tra di essi, mentre le due corone frontale e posteriore sono a loro volta sfasate di 15°, in modo da permettere l’asportazione sia in andata (corona frontale) che in ritorno (corona posteriore). In questo senso, preferibilmente, la testa di taglio è radialmente movimentata da un motore, che viaggia assieme ad essa trasportato dalla struttura di supporto o portale lungo la lunghezza della bramma. In andata è quindi “attiva” una corona, durante il ritorno l’altra. Ovviamente il numero di utensili per corona e quindi la misura di sfasamento può variare.
Il motore, in andata, setta la testa utensile con la corona frontale o anteriore atta a presentare l’utensile di taglio in interferenza con il difetto vantaggiosamente rilevato dal sistema di rilevazione superficiale e il portale muove il tutto lungo la bramma asportando il difetto in funzione dei dati rilevati. In ritorno il motore setta invece l’utensile appartenente alla corona posteriore, sfalsando la testa di 15°, spostandosi di posizione, il cosiddetto avanzamento della macchina, in prossimità del difetto da rimuovere nella passata successiva.
La presenza di una pluralità di utensili per corona garantisce in forma vantaggiosa la continuità di lavorazione, in caso di cambio di un utensile o inserto per usura o per rottura. Basta semplicemente ruotare di 30° il disco per mettere a disposizione un nuovo utensile.
Vantaggiosamente, ogni utensile è un utensile a più taglienti. Possono, per esempio, essere previsti utensili/inserti a quattro taglienti; ciò perché quando risulta necessario, la testa viene sostituita con un’altra già pronta, mentre quella smontata viene rigenerata rimontando gli inserti ruotati dalla parte dei taglienti non ancora usurati, pronta per una successiva sostituzione. In un’altra variante preferita dell’invenzione, gli utensili o inserti possono essere sagomati in modo noto per riuscire a rompere il truciolo, che su una lunghezza di metri creerebbe notevoli difficoltà per favorire la movimentazione del portale e la pulizia della bramma nelle diverse passate.
Vantaggiosamente, il disco ovvero le sue corone è/sono appoggiabile/i con il suo/loro perimetro sulla bramma quando è appoggiata sulla struttura di appoggio.
In un’ulteriore variante preferita dell’invenzione, l’impianto di piallatura comprende un dispositivo per monitorare l’assorbimento di potenza della macchina come indicatore dell’usura degli utensili. L’usura dell’utensile viene in questo caso quindi monitorata in funzione dell’assorbimento di potenza da parte della macchina. Un aumento dell’assorbimento elettrico dei motori che movimentano il portale, implica una probabile usura eccessiva, e quindi il dispositivo posiziona un nuovo utensile non usurato, scelto tra quelli previsti per ciascuna corona del disco.
Un’altra variante preferita del sistema prevede la presenza di un sistema automatico di movimentazione per prelevare la bramma e ribaltarla di 180° e consentire così l’eliminazione dei difetti anche sulla superficie opposta della bramma.
Vantaggiosamente, l’impianto di piallatura è dotato di un sistema di prelevamento che permette di prelevare la bramma da uno stallo fisso o mobile per depositarla sulla struttura di appoggio e/o per prelevare la bramma dalla struttura d’appoggio per depositarla su uno stallo fisso o mobile, dal quale, per esempio, un carroponte la preleva per portarla in laminazione o stoccaggio.
Un altro aspetto dell’invenzione concerne un impianto di produzione di nastri metallici che comprende nell’ordine seguente
(i) un impianto di colata di bramme,
(ii) un impianto di piallatura secondo l’invenzione,
(iii) un impianto di laminazione,
e inoltre
(iv) un primo sistema di trasporto atto a trasportare una bramma uscente dall’impianto di colata all’impianto di piallatura e
(v) un secondo sistema di trasporto per trasportare la bramma lavorata nell’impianto di piallatura nell’impianto di laminazione,
in cui detti sistemi di trasporto sono sistemi discontinui o sistemi continui (o endless). La presente invenzione prevede, per esempio, che la bramma venga prelevata dalla placca di raffreddamento a valle colata, ovvero da un’apposita area di stoccaggio, mediante ad esempio un carroponte o un veicolo con pinza, e depositata in uno stallo di sostegno appartenente all’impianto di piallatura per la scansione e il rilevamento dei difetti e la successiva pulizia. In alternativa, è possibile prevedere questo trattamento anche in linea tra colata e laminazione in impianti di tipo endless, seppure appaia piuttosto complesso avere la certezza di riuscire ad effettuare una pulizia dei difetti compatibile con i tempi di una produzione continua, soprattutto in presenza di tanti difetti, ma in questo caso si potrebbe prevedere un numero elevato di teste utensili che lavorano contemporaneamente.
Un ultimo aspetto dell’invenzione riguarda un processo di piallatura di una bramma che comprende le seguenti fasi:
(I) preparazione di una bramma tramite colata,
(II) piallatura di detta bramma asportando difetti sulla superficie della bramma tramite una o più teste utensili che vengono movimentate sopra la superficie della bramma in direzione della lunghezza e/o larghezza della stessa,
in cui ciascuna testa utensile comprende preferibilmente un disco portautensili che comprende a sua volta due corone di utensili poste una dietro l’altra in cui ogni corona comprende lungo il suo perimetro una pluralità di utensili che sono sfalsati l’uno rispetto al seguente e precedente, in cui gli utensili della corona posteriore sono sfalsati rispetto agli utensili della corona anteriore e in cui il disco ovvero le corone è/sono ruotabile/i, e in cui
durante il movimento in andata lungo la lunghezza della bramma viene utilizzato un utensile di una delle due corone, in particolare di quella frontale, e durante il ritorno viene utilizzato un utensile dell’altra corona, in particolare di quella posteriore, avendo ruotato prima dell’inversione della direzione di avanzamento il disco di tanti gradi quanti corrispondono allo sfalsamento degli utensili tra una corona e l’altra. Preferibilmente, il processo viene eseguito con un impianto di piallatura secondo l’invenzione.
In una variante del processo di piallatura secondo l’invenzione, tra la fase (I) e la fase (II) c’è una fase intermedia in cui avviene la mappatura dei difetti della bramma e nella fase (II) la testa utensile viene avvicinata alla superficie della bramma solo nei punti dove sono stati individuati dei difetti. Preferibilmente, dopo aver lavorato una superficie della bramma la stessa viene ribaltata e viene ripetuta la fase (II) eventualmente preceduta da una fase intermedia di scansione.
Le caratteristiche descritte per un aspetto dell’invenzione possono essere trasferite mutatis mutandis agli altri aspetti dell’invenzione.
Come sopra illustrato, l’invenzione ha raggiunto tutti gli obiettivi, in particolare di mettere a disposizione un impianto di piallatura per l’eliminazioni di difetti su bramme che non necessiti di particolari protezioni contro schegge, polveri, fumi o rumore, che permette un lavoro che interessi in modo mirato solo le zone delle bramme che presentano dei difetti e che permette velocità, profondità di asportazione materiale e avanzamento della macchina come desiderati e descritti inizialmente.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata dell’esempio di realizzazione preferito, ma non esclusivo, di un impianto di piallatura, di un impianto per la produzione di nastri e di un processo di piallatura, illustrati a titolo esemplificativo e non limitativo, con l’ausilio delle unite tavole di disegno in cui gli stessi numeri di riferimento nelle figure identificano gli stessi elementi o componenti.
DESCRIZIONE DEL PREFERITO ESEMPIO DI ESECUZIONE
La fig.1 illustra un esempio esecutivo di un impianto di piallatura con due teste utensili di piallatura in una vista in pianta dall’alto.
La fig.2 illustra l’esempio esecutivo dell’impianto di piallatura della figura 1 in una vista laterale.
La fig.3 illustra un dettaglio della figura 1.
La fig.4 illustra un dettaglio della figura 2.
La fig.5 illustra il dettaglio dell’esempio esecutivo delle figure 3 e 4 in una vista frontale. La fig.6 illustra una testa utensile dell’impianto di piallatura delle figure da 1 a 5 nella posizione in andata in una vista frontale (a sinistra) e in una vista laterale (a destra).
La fig.7 illustra la stessa testa utensile della figura 6 nella posizione di ritorno in una vista frontale (a sinistra) e in una vista laterale (a destra).
La fig.8 illustra in un diagramma a flusso un processo di piallatura secondo l’invenzione.
La figura 1 illustra un esempio esecutivo dell’impianto di piallatura 2 con due teste utensili destra e sinistra 4 in una vista in pianta dall’alto. Le due teste utensili destra e sinistra 4 sono supportate da una struttura di supporto 6 che è spostabile lungo delle guide o rotaie 8 parallele e sotto la quale è posizionabile tra le guide 8 una bramma 10 (non rappresentata). La struttura di supporto 6 è spostabile avanti e indietro tra una posizione terminale A alla posizione terminale B.
La figura 2 illustra l’esempio esecutivo dell’impianto di piallatura della figura 1 in una vista laterale. A destra si nota la struttura di supporto 6 con le teste utensili destra e sinistra 4 nella posizione iniziale A, a sinistra è evidenziato come la struttura di supporto 6 ha raggiunto, percorrendo lungo le guide 8 e quindi lungo la bramma 10, la posizione B.
La figura 3 illustra un dettaglio della figura 1. Lungo un primo sistema di guide 12 le rispettive teste utensili destra e sinistra 4 sono spostabili trasversalmente rispetto all’estensione longitudinale della bramma 10; il movimento di ogni testa 4 viene azionato e guidato da un relativo sistema motore-albero 14. Si notano diverse inclinazioni delle due teste 4 interessando sia la superficie, sia lo spigolo della bramma 10. Un altro sistema di movimentazione (non rappresentato) sposta la struttura di supporto 6 lungo le guide 8 (non rappresentate).
La figura 4 illustra un dettaglio della figura 2, e precisamente la struttura di supporto 6 con i sistemi di movimentazione delle teste utensili 4 lungo le guide 12 trasversalmente (sistema motore-albero 14 destro e sinistro) rispetto alla lunghezza della bramma 10 (non rappresentata) e per alzare e abbassare (sistema a motore destro e sinistro 16) le teste utensili 4 lungo le guide verticali 18 destra e sinistra dalla e verso la bramma 10. Ogni testa utensile 4 comprende un disco 20 che presenta due corone di utensili 20a e 20b, uno anteriore o frontale 20a e uno posteriore 20b.
La figura 5 illustra il dettaglio dell’esempio esecutivo delle figure 3 e 4 in una vista frontale. Si notano le guide 12 e 18 rispettivamente per lo spostamento trasversale e verticale delle teste utensili 4. Si notano i dischi 20 dotati di una pluralità di utensili di taglio. Il movimento trasversale è gestito da relativi sistemi motore-albero 14, mentre il movimento verticale è gestito da relativi sistemi a motore 16. Le teste 4 comprendono sistemi per ruotare i dischi 20.
La fig.6 illustra una testa utensile 4 di piallatura dell’impianto di piallatura 2 delle figure da 1 a 5 nella posizione in andata in una vista frontale (a sinistra) e in una vista laterale (a destra). Nella vista frontale si notano parti delle guide trasversali 12 e verticali 18. Il disco 20 è dotato di una pluralità di utensili 22a appartenenti alla corona 20a e una pluralità di utensili 22b appartenenti alla corona 20b. Gli utensili, qui in totale 24 (12 per la corona 20a e 12 per la corona 20b), visibili nella vista frontale a sinistra si alternano nell’appartenenza alle due corone. Ogni singolo utensile visibile nella vista frontale è affiancato da due utensili che appartengono a un’altra corona rispetto all’utensile di riferimento. Nell’immagine a destra, la freccia a mostra la direzione di spostamento della testa utensile 4 in andata. Le due corone 20a e 20b comprendono ciascuna una pluralità di utensili, qui 12, sfasati attorno al perimetro circolare di 30° all’interno di una corona e di 15° tra utensili di due corone diverse. L’utensile 22a della corona anteriore 20a tocca la bramma 10 (non rappresentata) ed elimina con la traslazione della testa utensile 4 il difetto.
La fig. 7 illustra la stessa testa utensile della figura 6 nella posizione di ritorno in una vista frontale (a sinistra) e in una vista laterale (a destra). La freccia b mostra la direzione di spostamento della testa utensile 4 durante il ritorno. Rispetto alla figura 6, il disco 20 è stato ruotato dell’angolo α, qui 15°, portando un utensile 22b della corona posteriore 20b in una posizione lavorativa atta a entrare in contatto con la superficie della bramma 10 (non rappresentata), mentre l’utensile 22a nella posizione di contatto nella figura 6 si è spostato più in alto verso destra in una posizione fuori contatto con la bramma 10 (non rappresentata). La fig.8 illustra in un diagramma di flusso un processo di piallatura secondo l’invenzione. In una prima fase 100 l’unità di controllo dell’impianto di piallatura autorizza la predisposizione di una bramma con difetti superficiali sul piano d’appoggio dell’impianto di piallatura. Nella fase successiva 200, la stessa unità di controllo attiva la mappatura dei difetti superficiali della bramma con uno scanner laser che a sua volta invia la mappa rilevata all’unità di controllo che successivamente comanda nella terza fase 300 la testa utensili di piallatura in modo da posizionarla e azionarla sui difetti rilevati per eliminarli. In una quarta fase 400 e a lavorazione compiuta, l’unità di controllo autorizza il ribaltamento di 180° della bramma o il suo prelevamento. Nella fase 500, l’unità di controllo dà l’inizio a un nuovo ciclo di piallatura che può iniziare con il posizionamento di una nuova bramma o con la predisposizione della bramma ribaltata sul piano di appoggio per lavorare anche il lato opposto.
In fase esecutiva, all’impianto di piallatura, all’impianto di produzione di nastri metallici e al processo di piallatura, oggetto dell’invenzione, potranno essere apportate ulteriori modifiche o varianti esecutive non descritte. Qualora tali modifiche o tali varianti dovessero rientrare nell’ambito delle rivendicazioni che seguono, si dovranno ritenere tutte protette dal presente brevetto.
In pratica i materiali impiegati, nonché le dimensioni, i numeri e le forme purché compatibili con l'uso specifico, potranno essere qualsiasi, a seconda delle esigenze. Inoltre, tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Impianto di piallatura (2) per l’asportazione superficiale di difetti su bramme (10) comprendente (a) una struttura di appoggio definente un piano di appoggio con estensione longitudinale per sostenere una bramma (10); (b) almeno una struttura di supporto (6) che è disposta trasversalmente sopra detto piano di appoggio e che è mobile lungo l’estensione longitudinale del piano di appoggio, e (c) una o più teste utensili di piallatura (4) supportata/e da detta struttura di supporto (6) che è/sono mobile/i lungo la struttura di supporto (6) trasversalmente all’estensione longitudinale del piano di appoggio e che è/sono sollevabili e abbassabili rispetto al piano di appoggio.
  2. 2) Impianto di piallatura (2) secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che comprende (d) un sistema di rilevazione superficiale della qualità della bramma (10), e precisamente un sistema di rilevazione superficiale atto a realizzare una mappatura dei difetti in termini di posizione ed estensione sulla superficie della bramma, e (e) un’unità di controllo atta a ricevere i dati sulla qualità della bramma (10) dal sistema di rilevazione superficiale e di comandare il posizionamento e l’azionamento sulla superficie della bramma di detta una o più teste utensili (4) in base ai dati ricevuti per eliminare detti difetti.
  3. 3) Impianto di piallatura (2) secondo la rivendicazione 1 o 2 caratterizzato dal fatto che detta/e testa/e utensile/i (4) comprende/ono ciascuna un disco portautensili (20) che comprende due corone di utensili (20a, 20b) poste una dietro l’altra in cui ogni corona comprende lungo il suo perimetro una pluralità di utensili (22a, 22b) che sono sfalsati l’uno rispetto al seguente e precedente, in cui gli utensili (22b) della corona posteriore (20b) sono sfalsati rispetto agli utensili (22a) della corona anteriore (20a) e in cui il disco (20) è ruotabile.
  4. 4) Impianto di piallatura (2) secondo la rivendicazione 3 caratterizzato dal fatto che ogni utensile (22a, 22b) è un utensile a più taglienti.
  5. 5) Impianto di piallatura (2) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 3 o 4 caratterizzato dal fatto che detto disco (20) è appoggiabile con il suo perimetro sulla bramma (10) quando è appoggiata sulla struttura di appoggio.
  6. 6) Impianto di piallatura (2) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di comprendere un dispositivo per monitorare l’assorbimento di potenza della macchina come indicatore dell’usura degli utensili.
  7. 7) Impianto di piallatura (2) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre un sistema di movimentazione per prelevare la bramma (10) e ribaltarla di 180°.
  8. 8) Impianto di produzione di nastri metallici comprendente nell’ordine seguente (i) un impianto di colata di bramme (10), (ii) un impianto di piallatura (2) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, (iii) un impianto di laminazione, e inoltre (iv) un primo sistema di trasporto atto a trasportare una bramma uscente dall’impianto di colata all’impianto di piallatura (2) e (v) un secondo sistema di trasporto per trasportare la bramma (10) lavorata nell’impianto di piallatura (2) nell’impianto di laminazione in cui detti sistemi di trasporto sono sistemi discontinui o sistemi continui.
  9. 9) Processo di piallatura di una bramma (10) comprendente le seguenti fasi: (I) preparazione di una bramma tramite colata, (II) piallatura di detta bramma (10) asportando difetti sulla superficie della bramma tramite una o più teste utensili (4) che vengono movimentate sopra la superficie della bramma (10) in direzione della lunghezza e/o larghezza della stessa, in cui ciascuna testa utensili (4) comprende preferibilmente un disco portautensili (20) che comprende due corone di utensili (20a, 20b) poste una dietro l’altra in cui ogni corona comprende lungo il suo perimetro una pluralità di utensili (22a, 22b) che sono sfalsati l’uno rispetto al seguente e precedente, in cui gli utensili (22b) della corona posteriore (20b) sono sfalsati rispetto agli utensili (22a) della corona anteriore (20a) e in cui il disco (20) è ruotabile, e in cui durante il movimento in andata lungo la lunghezza della bramma (10) viene utilizzato un utensile (22a) di una delle due corone, in particolare di quella frontale (20a), e durante il ritorno viene utilizzato un utensile (22b) dell’altra corona, in particolare di quella posteriore (20b), avendo ruotato prima dell’inversione della direzione di avanzamento il disco (20) di tanti gradi quanti corrispondono allo sfalsamento degli utensili (22a, 22b) tra una corona e l’altra (20a, 20b).
  10. 10) Processo di piallatura secondo la rivendicazione 9, in cui tra la fase (I) e la fase (II) c’è una fase intermedia in cui avviene la mappatura dei difetti della bramma (10) e che nella fase (II) la testa utensili (4) viene avvicinata alla superficie solo nei punti dove sono stati individuati dei difetti.
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