IT201900005414A1 - Macchina per la lavorazione di polveri cosmetiche - Google Patents

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IT201900005414A1
IT201900005414A1 IT102019000005414A IT201900005414A IT201900005414A1 IT 201900005414 A1 IT201900005414 A1 IT 201900005414A1 IT 102019000005414 A IT102019000005414 A IT 102019000005414A IT 201900005414 A IT201900005414 A IT 201900005414A IT 201900005414 A1 IT201900005414 A1 IT 201900005414A1
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IT
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compacting
press
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Inventor
Marco Lorenzato
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Lorenzato S R L
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B30PRESSES
    • B30BPRESSES IN GENERAL
    • B30B15/00Details of, or accessories for, presses; Auxiliary measures in connection with pressing
    • B30B15/32Discharging presses
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B30PRESSES
    • B30BPRESSES IN GENERAL
    • B30B11/00Presses specially adapted for forming shaped articles from material in particulate or plastic state, e.g. briquetting presses, tabletting presses
    • B30B11/02Presses specially adapted for forming shaped articles from material in particulate or plastic state, e.g. briquetting presses, tabletting presses using a ram exerting pressure on the material in a moulding space
    • B30B11/08Presses specially adapted for forming shaped articles from material in particulate or plastic state, e.g. briquetting presses, tabletting presses using a ram exerting pressure on the material in a moulding space co-operating with moulds carried by a turntable
    • B30B11/10Presses specially adapted for forming shaped articles from material in particulate or plastic state, e.g. briquetting presses, tabletting presses using a ram exerting pressure on the material in a moulding space co-operating with moulds carried by a turntable intermittently rotated

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Description

MACCHINA PER LA LAVORAZIONE DI POLVERI COSMETICHE
DESCRIZIONE
Campo di applicazione
La presente invenzione è generalmente applicabile nel campo tecnico delle macchine per la lavorazione di polveri cosmetiche, ed ha per oggetto una pressa per polveri cosmetiche.
Stato della Tecnica
Le polveri cosmetiche sono sostanzialmente di due tipologie, libere o compatte. Al fine di realizzare queste ultime, sono note apposite macchine manuali o semiautomatiche per compattare polveri cosmetiche al fine di realizzare prodotti cosmetici quali ombretti per occhi, fard, ciprie, terra e simili.
Generalmente vengono utilizzate macchine comprendenti più stazioni di lavorazione, quali stazioni di caricamento, compattatura e scarico.
Tali macchine noto sono migliorabili, in particolare per quanto riguarda la stazione di scarico e la stazione di compattatura.
In particolare, quest’ultima comprende generalmente presse o compattatrici.
Tali presse note sono migliorabili, in particolare per quanto riguarda l’efficienza, la precisione durante le fasi di lavorazione e la flessibilità di utilizzo, cioè la possibilità di utilizzare la stessa pressa per differenti lavorazioni.
Presentazione dell’invenzione
Scopo della presente invenzione è superare almeno parzialmente gli inconvenienti sopra illustrati, mettendo a disposizione macchina per la lavorazione di polveri cosmetiche di elevata funzionalità e di costo contenuto.
Altro scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una macchina per la lavorazione di polveri cosmetiche particolarmente versatile.
Altro scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una macchina per la lavorazione di polveri cosmetiche che possa essere impiegata in differenti lavorazioni.
Altro scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una macchina per la lavorazione di polveri cosmetiche particolarmente efficiente.
Questi scopi, così come altri che appariranno più chiari nel seguito, sono raggiunti da una pressa per polveri cosmetiche in accordo con quanto qui descritto, illustrato e/o rivendicato.
Le rivendicazioni dipendenti definiscono forme di realizzazione vantaggiose dell’invenzione.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di una pressa per polveri cosmetiche, illustrata a titolo di esempio non limitativo con l'ausilio delle unite tavole di disegno in cui:
la FIG.1 è una vista assonometrica schematica di una macchina 100;
la FIG. 2 è vista laterale parzialmente sezionata di alcuni particolari della macchina 100;
le FIGG. 3 e 4 sono una vista schematica dall’alto e laterale di alcuni particolari della macchina 100.
Descrizione dettagliata di alcuni esempi di realizzazione preferiti Facendo riferimento alle figure citate, si descrive una macchina 100 per la lavorazione di polveri cosmetiche comprendente una o più stazioni di lavorazione.
Ad esempio, come schematicamente illustrato in Fig. 1, la macchina 100 potrà comprendere una stazione di carico 110, una stazione di riempimento 120, una strazione di compattatura 130 e una stazione di scarico 140.
Opportunamente, la stazione di compattatura 130 potrà comprendere una pressa 1 per compattare polveri cosmetiche al fine di realizzare polveri cosmetiche compatte, cioè prodotti cosmetici quali ombretti per occhi, fard, ciprie, terra, fondotinta, blush e simili.
Tali macchine sono talvolta chiamate “compattatrici” in quanto pressano e/o compattano le polveri.
Essenzialmente la pressa 1 potrà comprendere una parte mobile 10, e una parte fissa 20 che include un elemento di riscontro 21 per la parte mobile 10.
Le polveri da compattare potranno essere disposte all’interno di uno stampo, il quale potrà essere formato sostanzialmente da due parti 15, 25 ognuna delle quali presenta una rispettiva superficie di lavoro 16, 26, queste ultime essendo destinate a rimanere sostanzialmente affacciate.
In questo caso, la parte 15 potrà definire la parte mobile 10 mentre la parte 25 potrà definire la parte fissa 20. In particolare, la parte 15 potrà quindi scorrere tra una posizione di inizio corsa in cui la distanza tra le superfici di lavoro 16, 26 è massima e una posizione di fine corsa in cui la distanza reciproca tra le superfici di lavoro 16, 26 è minima così da pressare le polveri cosmetiche.
Si comprende che tale forma di realizzazione non è esclusiva in quanto si potrebbe movimentare la parte 25 e mantenere fissa la parte 15 senza per questo uscire dall’ambito di tutela della presente invenzione.
Preferibilmente, potranno essere presenti uno o più fondelli 5 per contenere le polveri. I fondelli 7 potranno quindi essere interposti tra le superfici di lavoro 16, 26.
Opportunamente, potrà essere presente un elemento di supporto 22, ad esempio una piastra, che potrà essere sagomata in modo da accogliere uno o più fondelli 5. Ad esempio, la piastra 22 potrà comprendere almeno una zona operativa 23 che potrà comprendere una o più sedi 27 per i fondelli 5. Le sedi 27 potranno essere un foro o un foro cieco con dimensione sostanzialmente pari alla dimensione dei fondelli 5.
Opportunamente, le sedi 27 potranno essere configurate in modo che una volta posizionati i fondelli 5 nelle stesse, gli stessi fondelli 5 non sporgano rispetto alla piastra 22.
Secondo una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva dell’invenzione, l’elemento di riscontro 21 fisso e quindi la parte 25 dello stampo potrà essere posto superiormente, mentre la parte 15 dello stampo potrà essere posta inferiormente in modo che le superfici di lavoro 26, 16 delle parti 15, 25 dello stampo siano reciprocamente affacciate.
La piastra 22 potrà esser almeno parzialmente interposta tra la parte mobile 10 e la parte fissa 20 in modo che le sedi 27 siano in corrispondenza delle parti 15, 25 dello stampo. In particolare, le sedi 27 per i fondelli 5 potranno essere restare durante l’uso in posizioni predeterminate.
Opportunamente, la pressa 1 potrà inoltre comprendere mezzi attuatori 40 per promuovere la movimentazione della parte mobile 10, cioè della parte 15 dello stampo. Ad esempio potrà essere presente un cilindro 11 scorrevole lungo lo stesso asse X.
Tali mezzi 40 potranno essere di tipologia in se nota, ad esempio potranno comprendere un circuito idraulico e mezzi motore elettrici e/o pneumatici agenti sullo stesso.
Più in dettaglio, la parte mobile 10 potrà comprendere una piastra porta stampo 12 la quale potrà quindi supportare la parte 15 dello stampo. Opportunamente, il cilindro 11 potrà agire sulla piastra porta stampo 12 per movimentare la stessa.
Opportunamente, potranno essere previsti mezzi 30 per guidare la movimentazione dell’elemento mobile 10 ed in particolare della piastra porta stampo 12, ad esempio una pluralità di colonne di guida 31. In altre parole, piastra porta stampo 12, e quindi la parte 15 dello stampo, potrà scorrere lungo un asse X parallelamente alla colonne di guida 31.
Ad esempio, la parte fissa 20 potrà essere solidamente accoppiata con le colonne di guida 31, le quali potranno essere in numero di quattro. D’altra parte, la piastra porta stampo 12 potrà comprendere opportuni fori per consentire lo scorrimento della stessa rispetto alle colonne di guida 31.
In questo modo, all’atto della chiusura dello stampo, la piastra porta stampo 12 potrà scorrere in modo da avvicinare la parte 15 alla parte 25 dello stampo in modo che la superficie 26 interagisca con la polvere nei fondelli 5 in modo da compattare le polveri cosmetiche ivi contenute.
In altre parole, la superficie 16 potrà insistere sui fondelli 5 mentre la superficie 26 potrà insistere sulla polvere cosmetica contenuta nei fondelli 5.
Opportunamente, potrà essere prevista un’unità logica di elaborazione dati 50, un’unità di memorizzazione dati operativamente collegata con la prima ed eventualmente mezzi di controllo 52 operativamente collegati con l’unità logica di elaborazione dati 50 azionabili da un operatore.
Ad esempio, l’unità logica di elaborazione dati 50 potrà comprendere almeno una scheda PLC, l’unità di memorizzazione potrà essere un circuito elettronico o simili di tipo in sé noto, mentre i mezzi di controllo 52 potranno comprendere schermi touch screen, bottoni, manopole, tastiere o simili.
In particolare, l’unità logica di elaborazione dati 50 potrà essere operativamente collegata i mezzi attuatori 40. In questo modo potrà essere possibile controllare l’azione dei primi, ad esempio attivandoli/disattivandoli.
Secondo un particolare aspetto dell’invenzione, potranno essere previsti mezzi di regolazione 53 operativamente collegati con l’unità logica di controllo 50 e agenti sui mezzi attuatori 40 in modo che la movimentazione del cilindro 11, cioè lo scorrimento della parte 15 dello stampo tra le posizioni di inizio e fine corsa avvenga con una velocità predeterminata V1, V2.
I mezzi di regolazione 53 potranno quindi essere dei mezzi di regolazione della velocità.
Preferibilmente i mezzi di regolazione 53 potranno essere operativamente collegati con i mezzi di controllo 52 in modo che questi ultimi controllino i primi. In altre parole, l’operatore potrà regolare la velocità V1, V2 di movimentazione del cilindro 11 mediante i mezzi di controllo 52 ad esempio, mediante lo schermo touch-screen 52.
Ad esempio, i mezzi di regolazione 53 potranno comprendere un inverter 53’ mentre i mezzi di controllo 52 potranno agire sull’inverter 53’ in modo da modificarne i parametri di frequenza e ampiezza.
Vantaggiosamente, la regolazione delle velocità V1, V2 di movimentazione del cilindro 11 potrà consentire di effettuare differenti lavorazioni con la medesima macchina 100 e/o con la medesima pressa 1.
Si comprende quindi che i mezzi attuatori 40 potranno essere attivati automaticamente e/o manualmente. In particolare, mezzi di regolazione 53 potranno essere attivati in modo completamente automatico grazie all’unità di memorizzazione oppure, preferibilmente, in modo manuale dall’operatore grazie ai mezzi di controllo 52.
La velocità di movimentazione del cilindro 11, cioè la velocità di apertura e/o di chiusura delle parti 15, 25 dello stampo, potrà essere sostanzialmente costante oppure potrà variare lungo uno o più tratti della corsa della parte 15.
In particolare, i mezzi di regolazione 53 potranno regolare la velocità di apertura e/o di chiusura su almeno un tratto della corsa del cilindro 11. La lunghezza di tale tratto potrà essere differente. Eventualmente la lunghezza di tale tratto potrà essere predeterminata dall’utente mediante gli stessi mezzi di controllo 52.
Eventualmente, la lunghezza di tale tratto potrà definire l’intera corsa del cilindro 11. Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, i mezzi di regolazione 53 potranno essere configurati per regolare la movimentazione del cilindro 11 in modo che lo stesso abbia velocità differenti lungo tratti differenti durante l’apertura e/o la chiusura dello stampo. Ad esempio, i mezzi di regolazione 53 potranno essere configurati in modo che il cilindro 11 sia movimentato dai mezzi 40 con una velocità V1 per un tratto T1 e con una velocità V2 per un tratto T2.
Grazie a tale caratteristica, la pressa 1 potrà essere particolarmente versatile in modo da adattarsi a differenti lavorazioni e/o a differenti tipologie di polveri compatte.
Inoltre, il tratto T1 potrà corrispondere la movimentazione del cilindro 11 dalla posizione aperta alla posizione chiusa mentre il tratto T2 potrà corrispondere la movimentazione del cilindro 11 dalla posizione chiusa alla posizione aperta. In particolare, la velocità V2 del tratto T2 potrà essere particolarmente bassa, mentre la velocità V1 del tratto T1 potrà essere relativamente elevata in modo da consentire la corretta compattatura delle polveri.
Grazie a tale caratteristica si potrà quindi avere un risparmio energetico.
Eventualmente, i differenti valori della velocità durante la corsa del cilindro 11, siano essi costanti o variabili, potranno essere memorizzati nei mezzi di memorizzazione in modo che la movimentazione del cilindro 11 e in generale la pressata, cioè la chiusura dello stampo, e/o l’apertura dello stesso potrà essere sostanzialmente automatica.
Inoltre, grazie all’unità logica di elaborazione 50 e all’unità di memorizzazione tali operazioni potranno essere eseguite in automatico. Infatti, i mezzi di regolazione 53 potranno essere collegati con l’unità logica di elaborazione dati 50 in modo che il valore della velocità ed eventualmente la sua variazione potrà essere determinata/variata dall’operatore mediante i mezzi di controllo 52.
Potranno inoltre essere previsti apposti sistemi di rilevamento della posizione reciproca dell’elemento mobile 10 e dell’elemento fisso 20. In questo modo i mezzi attuatori 40 potranno essere attivati/disattivati e/o la velocità di chiusura/apertura potrà essere variata in particolari tratti della corsa del cilindro 11 con elevata precisione, preferibilmente in modo automatico.
Si comprende che la pressa 1 potrà comprendere ulteriori parti o elementi di supporto di tipo in se noto.
Ad esempio, potrà essere prevista una struttura di supporto 2 per supportare la parte mobile 10 e fissa 20.
Preferibilmente, ma non esclusivamente, i mezzi di guida 30 potranno essere configurati per guidare lo scorrimento della piastra porta stampo 12 lungo un asse X che potrà essere sostanzialmente verticale.
Ad esempio, le colonne di guida 31 potranno essere sostanzialmente verticali, mentre l’elemento di riscontro 21 potrà essere posto sostanzialmente orizzontale.
Secondo un particolare aspetto dell’invenzione, potranno inoltre essere previsti mezzi 90 per trattenere i fondelli 5 nelle sedi 27.
Grazie a questi ultimi, i fondelli 5 potranno essere trattenuti nelle rispettive posizioni predeterminate durante lo scorrimento dell’elemento mobile 10.
Preferibilmente, i mezzi 90 potranno essere selettivamente attivabili/disattivabili in modo manuale oppure automatico.
In questo modo, i fondelli 5 potranno essere trattenuti nelle posizioni predeterminate solamente per alcuni intervalli temporali, ad esempio, durante lo scorrimento dell’elemento mobile 10 o in generale durante la fase di compattatura.
Opportunamente potrà essere prevista una calamita 91 posta in corrispondenza della pressa 1 configurata per agire sui fondelli 5 per trattenere questi ultimi nelle posizioni predeterminate.
Preferibilmente potrà essere prevista un’elettrocalamita 91 in modo tale che la stessa sia selettivamente attivabile/disattivabile.
Eventualmente potranno essere presenti mezzi sensori e/o un’unità logica di elaborazione dati operativamente collegati con l’elettrocalamita 91 in modo che questa sia attivi/disattivi automaticamente.
Si comprende che i fondelli 5 potranno essere in materiale ferromagnetico. Ad esempio, i fondelli 5 sono realizzati in materiale metallico.
In particolare, l’elettrocalamita 91 potrà essere posta in corrispondenza della piastra 22, preferibilmente in corrispondenza della parte 15 dello stampo.
Più in dettaglio, l’elettrocalamita 91 potrà essere posta in corrispondenza di quest’ultima dalla parte opposta rispetto alla parte comprendente la superficie 16, cioè la parte affacciata alla parte 25 dello stampo.
Ad esempio, la piastra porta stampo 12 potrà comprendere una faccia operativa 12’ rivolta verso la parte 15 dello stampo e destinata ad entrare in contatto con la stessa per chiudere lo stampo, e una faccia operativa 12’’ opposta alla faccia 12 destinata ad entrare in contatto con il cilindro 11.
L’elettrocalamita 91 potrà quindi essere posta in corrispondenza di tale faccia operativa 12’’, preferibilmente in corrispondenza delle sedi 27 in modo da agire sui fondelli 5 quando sono in quest’ultima.
Secondo un particolare aspetto dell’invenzione, l’elettrocalamita 91 potrà essere spaziata dalla faccia operativa 12’’ in modo da non entrare in contatto con la stessa.
Ad esempio, l’elettrocalamita 91 e la piastra 12 potranno essere spaziate di una distanza maggiore di 10 mm, preferibilmente maggiore di 20 mm.
L’elettrocalamita 91 potrà essere sostanzialmente solidale con l’elemento mobile 10, ad esempio potrà essere accoppiata con quest’ultimo in modo noto.
Secondo una differente forma di realizzazione non mostrata nelle figure allegate, potranno essere previsti mezzi per realizzare il vuoto all’interno delle sedi 27 in modo da trattenere i fondelli 5 all’interno delle stesse.
Secondo un particolare aspetto dell’invenzione, la piastra 22 potrà essere mobile in un piano π sostanzialmente trasversale rispetto all’asse X in modo da definire un piano di lavoro mobile.
Opportunamente, la piastra 22 potrà presentare una o più zone operative 23 comprendente le sedi 27 per i fondelli 5. In particolare, la piastra 22 potrà essere mobile tra almeno una posizione di lavoro in cui la zona 23 è interposta tra le parti 15 e 25 dello stampo in modo da consentire la pressatura delle polveri compatte e una posizione distale dalle stesse.
In altre parole, quando la piastra 22 è nella posizione di lavoro sopra descritta i fondelli 5 potranno essere interni alla pressa 1, mentre quando la piastra 22 è nella posizione distale sopra descritta i fondelli 5 potranno essere fuori dalla pressa 1 in modo da consentire il caricamento e/o lo scaricamento e/o il riempimento delle polveri e/o del fondello.
Opportunamente, la pressa 1 potrà essere configurata in modo tale che la movimentazione della piastra 22 corrisponda l’avanzamento lungo una direzione d di avanzamento della zona operativa 23 tra le stazioni di carico 110, riempimento 120, compattatura 130 e scarico 140.
Opportunamente, inoltre, la piastra 22 potrà comprendere una pluralità di zone operative 23 in modo che all’atto della movimentazione di una zona operativa 23 da una stazione di lavoro alla successiva, le altre zone di lavoro passino da una rispettiva stazione di lavoro ad una successiva, preferibilmente lungo la stessa direzione d di avanzamento.
Ad esempio, la movimentazione di una zona operativa 23 dalla stazione di compattatura 130 alla stazione di scarico 140 potrà corrispondere alla movimentazione della zona operativa 23 successiva dalla stazione di riempimento 120 alla stazione di compattatura 130.
La direzione d di avanzamento potrà quindi essere sostanzialmente rettilinea oppure circolare.
Eventualmente tale movimentazione potrà essere automatizzata. Eventualmente, inoltre, potranno essere previsti sensori 54 per rilevare la presenza dei fondelli 5 all’interno di una o più stazioni di lavorazione.
Preferibilmente, la piastra 22 potrà ruotare attorno ad un asse X’ sostanzialmente parallelo all’asse X nel piano π in modo che la direzione d di avanzamento sia sostanzialmente circolare.
Ad esempio, la struttura di supporto 2 potrà presentare una sede anulare 24 per la piastra 22 la quale potrà avere anch’essa forma anulare.
In questo modo, la sede anulare 24 potrà fare da guida per la piastra 22 durante la sua rotazione.
Secondo un particolare aspetto dell’invenzione le stazioni 110, 120, 130 e 140 potranno essere angolarmente spaziate in modo tale che la rotazione della piastra mobile 22 corrisponda il passaggio della zona operativa 23 da una stazione alla successiva.
Eventualmente, le stazioni 110, 120, 130 e 140 potranno essere angolarmente spaziate in modo uguale, ad esempio ogni 90°, mentre la piastra mobile 22 potrà comprende quattro zone operative 23 in modo che ogni 90° di rotazione ogni zona operativa 23 passi da una stazione alla stazione successiva.
La stazione di carico 110 potrà prevedere il carico dei fondelli 5 nelle apposite sedi 27 della piastra mobile 22. In seguito alla rotazione di quest’ultima, i fondelli 5 si troveranno in corrispondenza della stazione di riempimento 120 in modo che gli stessi possano essere riempiti con la polvere cosmetica.
Un’ulteriore rotazione della piastra mobile 22 potrà consentire ai fondelli 5 di posizionarsi in corrispondenza della stazione di compattatura 130, cioè all’interno della pressa 1. L’ulteriore rotazione della piastra mobile 22 potrà consentire ai fondelli 5 di posizionarsi in corrispondenza della stazione di scarico 140.
I fondelli 5 potranno quindi essere mantenuti in una posizione predeterminata durante la compattatura grazie all’elettrocalamita 91. In altre parole, l’elettrocalamita 91 potrà agire sulle sedi 27 quando la zona operativa 23 con i fondelli 5 è in posizione di pressatura, cioè interna alla stazione di compattatura 130.
Opportunamente, l’elettrocalamita potrà essere spaziata dalla piastra mobile 22 in modo da non ostacolare la rotazione della piastra 22 stessa.
In questo modo si potrà evitare che la polvere presente nell’ambiente e/o fuoriuscente dai fondelli 5 si interponga tra l’elettrocalamita 91 e la piastra 22 ostacolando così la rotazione di quest’ultima.
La stazione di scarico 140 potrà comprendere una superficie di lavoro 146 configurata per supportare almeno un fondello 5 in una posizione predeterminata. Preferibilmente, la zona operativa 23 della piastra di base 22 potrà definire tale superficie di lavoro 146.
La stazione di scarico 140 potrà inoltre comprendere un braccio robotizzato 141 che potrà avere una testa di lavorazione 142 comprendente un’elettrocalamita 145.
Opportunamente, l’elettrocalamita 145 potrà essere configurata per agire sul fondello 5 in modo da rimuovere lo stesso dalla sede 27.
Ad esempio, la testa di lavorazione 142 potrà includere una piastra 143 sostanzialmente piana avente dimensioni sostanzialmente pari a quelle del fondello. L’elettrocalamita 145 potrà quindi essere posta in corrispondenza della piastra 143 oppure potrà essere solidalmente accoppiata con la stessa. Eventualmente l’elettrocalamita 145 potrà includere la piastra 143.
La piastra 143 e l’elettrocalamita 145 potranno definire la testa di lavorazione 142. Opportunamente, l’elettrocalamita 145 potrà essere selettivamente attivabile/disattivabile in modo automatico oppure manuale. Allo scopo potranno essere previsti sensori di rilevamento della posizione 54 di tipo in sé noto.
In questo modo, una volta che la testa di lavorazione 142 è in prossimità oppure in contatto con il fondello 5, si potrà attivare l’elettrocalamita 145 in modo da movimentare il fondello 5 dalla sede 27 ad un opportuno piano di scarico, cioè in modo da scaricare i fondelli 5.
Eventualmente, la testa di lavorazione 142 potrà essere configurata per agire su una pluralità di fondelli 5 contemporaneamente. Ad esempio, potranno essere previste una pluralità di piastre 143 oppure una piastra 143 di dimensioni elevate.
In questo modo la movimentazione del fondello 5 potrà essere particolarmente precisa e si potrà evitare lo spargimento di polveri nell’ambiente e/o sulla macchina 1.
L’invenzione è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nelle rivendicazioni allegate. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire dall'ambito di tutela del trovato definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Una macchina per la lavorazione di polveri cosmetiche comprendente: - una stazione di caricamento (110) di almeno un fondello (5); - una stazione di riempimento (120) dell’almeno un fondello (5) con la polvere cosmetica; - una stazione di compattatura (130) della polvere cosmetica; - una stazione di scarico (140) del fondello (5) con la polvere cosmetica compattata; in cui detta stazione di scarico (140) comprende: - almeno una superficie di lavoro (146) configurata per supportare l’almeno un fondello (5) in una posizione predeterminata; - un braccio robotizzato (141) per scaricare l’almeno un fondello (5) da detta almeno una superficie di lavoro (146); in cui detto braccio robotizzato (141) comprende almeno una testa di lavorazione (142) che include un’elettrocalamita (145), quest’ultima essendo configurata per agire sull’almeno un fondello (5) in modo da consentire la movimentazione di quest’ultimo per scaricarlo da detta superficie di lavoro (146).
  2. 2. Macchina in accordo con la rivendicazione precedente, comprendente mezzi di controllo (143) agenti su detta almeno una elettrocalamita (145) per selettivamente attivare/disattivare quest’ultima.
  3. 3. Macchina in accordo con la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di controllo (143) sono configurati per attivare automaticamente detta almeno un elettrocalamita (145) quando quest’ultima è in corrispondenza di detta almeno una superficie di lavoro (146).
  4. 4. Macchina in accordo con la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di controllo (143) agiscono anche su detto braccio robotizzato (141) per attivarlo automaticamente quando i fondelli (5) sono sulla superficie di lavoro (146).
  5. 5. Macchina in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente almeno una piastra di base (22) che include almeno una zona operativa (23) definente detta almeno una superficie di lavoro (146), detta piastra di base (22) essendo configurata in modo da estendersi attraverso dette stazioni di caricamento (110), riempimento (120), compattatura (130) e scarico (140).
  6. 6. Macchina in accordo con la rivendicazione precedente, in cui detta piastra di base (22) è mobile in modo tale che la sua movimentazione corrisponda l’avanzamento di detta almeno una zona operativa (23) lungo una direzione di avanzamento passante attraverso dette stazioni di caricamento (110), riempimento (120), compattatura (130) e scarico (140).
  7. 7. Macchina in accordo con la rivendicazione precedente, in cui detta piastra di base (22) presenta forma sostanzialmente circolare o anulare, quest’ultima ruotando attorno ad un primo asse (X’) in modo che detta direzione di avanzamento sia sostanzialmente circolare, dette stazioni di caricamento (110), riempimento (120), compattatura (130) e scarico (140) essendo angolarmente spaziate e poste lungo detta direzione di avanzamento.
  8. 8. Macchina in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta stazione di compattatura (130) comprende una pressa (1), quest’ultima comprendendo: - un elemento di riscontro (25) e un elemento mobile (15), comprendenti una prima superficie di lavoro (16) e seconda superficie di lavoro (26) suscettibili di restare affacciate durante l’uso; - mezzi attuatori (40) per promuovere la movimentazione di detto elemento mobile (15) tra una posizione di inizio corsa in cui dette prima e seconda superficie di lavoro (16, 26) presentano distanza reciproca massima e una posizione di fine corsa in cui dette prima e seconda superficie di lavoro (16, 26) presentano distanza reciproca minima così da pressare le polveri cosmetiche in modo da realizzare campioni e/o pastiglie; - un elemento di supporto (22) avente almeno una sede (27) per supportare l’almeno un fondello (5) in una posizione predeterminata interposta tra detti elemento di riscontro (25) e elemento mobile (15).
  9. 9. Macchina in accordo con la rivendicazione precedente, in cui detta pressa comprende inoltre mezzi (90) per trattenere l’almeno un fondello (5) in detta sede (27) durante almeno un tratto dello scorrimento di detto elemento mobile (15) tra la posizione di inizio e fine corsa.
  10. 10. Macchina in accordo con la rivendicazione 8 o 9, in cui detta pressa (1) comprende mezzi di regolazione (53) operativamente collegati con detti mezzi attuatori (40) per regolare la velocità di movimentazione di detto elemento mobile (15) lungo almeno un primo tratto della corsa in modo che si muova con almeno una prima velocità predeterminata (V1), la pressa comprendendo inoltre mezzi di controllo (52) azionabili dall’operatore agenti su detti mezzi di regolazione (53).
IT102019000005414A 2019-04-09 2019-04-09 Macchina per la lavorazione di polveri cosmetiche IT201900005414A1 (it)

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Citations (2)

* Cited by examiner, † Cited by third party
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GB1128672A (en) * 1964-12-15 1968-10-02 Davy & United Eng Co Ltd Article handling apparatus
GB2219242A (en) * 1988-05-31 1989-12-06 Oreal Controlling the speed of a punch, during the gas removal stage of powder compression

Patent Citations (2)

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