IT201900002097U1 - Sistema di supporto per attrezzature, in particolare per imbarcazioni - Google Patents

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IT201900002097U1
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IT
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cavity
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IT202019000002097U
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Inventor
Maurizio Giovanni Cattaneo
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Nautinox S R L
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Description

Domanda di brevetto per modello di utilità dal titolo:
Sistema di supporto per attrezzature, in particolare per imbarcazioni
DESCRIZIONE CAMPO TECNICO DEL TROVATO
Il presente trovato è relativo a un sistema di sostegno, in particolare per applicazioni in campo nautico. In dettaglio, il trovato è relativo a un sistema di sostegno componibile, del tipo adatto in particolare a essere installato e usato sulla plancia di una imbarcazione, ad esempio da diporto, laddove il sistema è configurabile sia in una posizione non operativa o di riposo (in cui non genera ingombro sulla plancia dell’imbarcazione) e una posizione operativa o di lavoro in cui permette di sostenere attrezzature quali funi, cavi, vele, teli ombreggianti, pali tendalino e attrezzature simili, ma anche maniglie e accessori simili, ad esempio quando utilizzato in combinazione con una scaletta per la discesa, ad esempio in acqua, e rispettivamente la risalita.
Ancora più in dettaglio, il presente trovato è relativo a un sistema di supporto del tipo suddetto che comprende inoltre almeno un elemento di vincolo atto ad essere fissato alla detta imbarcazione (ad esempio alla plancia), e almeno un elemento di sostegno, detti elemento di vincolo e elemento di sostegno essendo atti a essere vincolati reciprocamente, laddove con detto elemento di vincolo fissato alla detta base di supporto e con detti elemento di vincolo e elemento di sostegno vincolati reciprocamente, detto elemento di sostegno è atto a sostenere dette attrezzature quali funi, vele, teli ombreggianti, pali tendalino e attrezzature simili, ma anche, come anticipato, maniglie o accessori simili che ne permettono l’utilizzo in combinazione con una scaletta o sistema di discesa e risalita.
DESCRIZIONE DELLO STATO DELLA TECNICA NOTA
Sono noti in campo nautico e in particolare utilizzati su imbarcazioni da diporto sistemi di sostegno allo scopo di posizionare e/o sostenere attrezzature quali funi, cavi, ma anche vele, tende parasole e/o ombreggianti, pali tendalino e attrezzature simili. Secondo le soluzioni più comuni, detti sistemi di tipo noto comprendono essenzialmente un elemento di sostegno conformato a barra o palo e fissato rigidamente all’imbarcazione, in particolare alla plancia.
Detti sistemi noti di tipo “fisso” comportano però un ingombro permanente e quindi sono spesso di ostacolo alle operazioni di navigazione, e inoltre compromettono notevolmente l’aspetto estetico generale delle imbarcazioni sulle quali sono installati.
Allo scopo di superare o almeno minimizzare gli inconvenienti di cui sopra sono state proposte in passato soluzioni secondo le quali l’elemento di sostegno può essere alternativamente montato e smontato a seconda delle esigenze e/o circostanze.
Tipicamente, dette soluzioni comprendono un elemento di vincolo atto a essere fissato in modo sostanzialmente permanente all’imbarcazione, e un elemento di sostegno atto a essere alternativamente vincolato all’elemento di vincolo e rispettivamente svincolato dall’elemento di vincolo, laddove detto elemento di vincolo è conformato a definire una cavità accessibile attraverso una apertura, e laddove detti elemento di vincolo e elemento di sostegno sono atti a essere vincolati e svincolati reciprocamente per inserimento e estrazione nella e rispettivamente dalla detta cavità di una porzione di estremità di detto elemento di sostegno conformato sostanzialmente a barra o palo.
Dette soluzioni, seppur apprezzabili in quanto permettono in effetti almeno di ridurre gli inconvenienti delle soluzioni con elemento di sostegno fisso, non sono tuttavia esenti da svantaggi che ne hanno limitato l’impiego su larga scala.
Le soluzioni con elemento di sostegno mobile o rimovibile sono infatti di due tipi, laddove secondo un primo tipo l’elemento di vincolo è fissato in modo sostanzialmente permanente alla plancia in modo da sporgere dalla plancia stessa, mentre secondo le soluzioni del secondo tipo, l’elemento di vincolo è alloggiato, anche in questo caso in modo sostanzialmente permanente, al di sotto della o comunque in modo da non sporgere o sporgere solo minimamente dalla superficie calpestabile della plancia.
Si evince quindi che le soluzioni del primo tipo, pur limitando l’impatto negativo sull’aspetto estetico generale dell’imbarcazione, non risolvono in modo soddisfacente il problema dell’ingombro, laddove al contrario, l’elemento di vincolo costituisce un fattore di rischio in quanto elemento di inciampo per gli occupanti dell’imbarcazione o naviganti.
D’altra parte, le soluzioni del secondo tipo comportano il problema che la cavità dell’elemento di vincolo, rimane aperta in assenza dell’elemento di sostegno, e costituisce quindi un ricettacolo sia per l’acqua marina che per quella piovana, con problemi connessi di infiltrazione, corrosione e cattivi odori dovuti al ristagno.
Scopo del presente trovato è quindi quello di proporre una soluzione atta a superare o almeno limitare gli inconvenienti riscontrati nelle soluzioni di tipo noto.
In particolare, uno scopo del presente trovato è quello di proporre una soluzione comprensiva sia di un elemento di vincolo destinato ad essere vincolato in modo sostanzialmente permanente all’imbarcazione, ad esempio alla plancia, che di un elemento di sostegno mobile, e cioè atto a essere alternativamente vincolato al detto elemento di vincolo in posizione tale da costituire un sostegno efficace per attrezzature del tipo suddetto, e svincolato dal detto elemento di vincolo, laddove con l’elemento di sostegno svincolato o rimosso dall’elemento di vincolo, quest’ultimo non sporga dalla superficie calpestabile della plancia e non costituisca un ricettacolo per sporcizia, acqua marina e/o piovana e elementi simili.
DESCRIZIONE DEL PRESENTE TROVATO
In considerazione sia degli inconvenienti riscontrati nei sistemi di risalita di tipo noto, che degli scopi di cui sopra, forma oggetto del presente trovato un
sistema di supporto, in particolare per imbarcazioni, detto sistema comprendendo un elemento di vincolo atto a essere fissato a una base di supporto, ad esempio alla plancia di una detta imbarcazione, detto sistema comprendendo inoltre un elemento di sostegno, detti elemento di vincolo e elemento di sostegno essendo atti a essere vincolati reciprocamente, laddove con detto elemento di vincolo fissato alla detta base di supporto e con detti elemento di vincolo e elemento di sostegno vincolati reciprocamente, detto elemento di sostegno è atto a sostenere attrezzature quali funi, vele o attrezzature simili, ma anche a svolgere la funzione di palo tendalino o maniglia, laddove detto elemento di vincolo è conformato a definire una cavità accessibile attraverso una apertura, e laddove detti elemento di vincolo e elemento di sostegno sono atti a essere vincolati e svincolati reciprocamente per inserimento e estrazione nella e rispettivamente dalla detta cavità di una porzione di estremità di detto elemento di sostegno; laddove detto elemento di vincolo comprende mezzi di chiusura commutabili tra una prima posizione di chiusura in cui chiudono l’apertura di accesso a detta cavità e una posizione di apertura in cui l’accesso alla detta cavità è possibile attraverso la detta apertura di accesso, e laddove l’inserimento nella e rispettivamente l’estrazione dalla detta cavità di detta porzione di estremità di detto elemento di sostegno si traducono nella commutazione di detti mezzi di chiusura da detta prima posizione in detta seconda posizione e rispettivamente da detta seconda posizione in detta prima posizione.
Secondo una forma di realizzazione, detti mezzi di chiusura comprendono un tappo alloggiato nella detta cavità e atto a essere commutato tra dette prima posizione e seconda posizione, laddove detto tappo è conformato in modo da chiudere la detta apertura in modo per contrasto di forma e dimensioni quando posizionato nella detta prima posizione.
Secondo una forma di realizzazione, detti mezzi di chiusura comprendono primi mezzi elastici alloggiati nella detta cavità e posizionati rispetto al detto tappo in posizione tale per cui la commutazione di detto tappo dalla detta prima posizione nella detta seconda posizione avviene contro la resistenza elastica di detti primi mezzi elastici, mentre la commutazione di detto tappo dalla detta seconda posizione alla detta prima posizione avviene grazie alla risposta elastica di detti primi mezzi elastici.
Secondo una forma di realizzazione, detti primi mezzi elastici comprendono una molla elicoidale.
Secondo una forma di realizzazione, detto tappo è conformato in modo da chiudere la detta apertura per contrasto di forma e dimensioni in modo sostanzialmente estetico o almeno in modo da impedire l’infiltrazione di liquidi nella detta cavità quando posizionato nella detta prima posizione.
Secondo una forma di realizzazione, detta cavità è definita da un corpo tubolare atto a essere alloggiato in una sede di alloggiamento corrispondente di detta base di supporto.
Secondo una forma di realizzazione, detto elemento di vincolo comprende mezzi di vincolo atti a vincolare rigidamente il detto elemento di vincolo alla detta base di supporto con il detto corpo tubolare alloggiato nella detta cavità di alloggiamento corrispondente di detta base di supporto.
Secondo una forma di realizzazione, detti mezzi di vincolo comprendono una flangia che si estende radialmente dalla superficie esterna del detto corpo cavo ed è atta a essere fissata a una porzione di detta base di supporto esterna a detta sede di alloggiamento corrispondente di detta base di supporto.
Secondo una forma di realizzazione, detti elemento di vincolo e elemento di sostegno sono conformati a definire un attacco reciproco del tipo a scatto.
Secondo una forma di realizzazione, detto elemento di supporto comprende un chiavistello atto a essere commutato tra una prima posizione esterna in cui sporge all’esterno di detta porzione di estremità di detto elemento di sostegno e una seconda posizione interna in cui non sporge da detta porzione di estremità di detto elemento di sostegno, laddove detto elemento di vincolo definisce una sede di impegno atta a essere impegnata da detto chiavistello in posizione esterna con la detta porzione di estremità di detto elemento di sostegno inserita nella detta cavità di detto elemento di vincolo.
Secondo una forma di realizzazione, detto chiavistello è atto a essere commutato automaticamente dalla detta posizione esterna alla detta posizione interna durante l’inserimento della detta porzione di estremità del detto elemento di sostegno nella detta cavità di detto elemento di vincolo.
Secondo una forma di realizzazione, detto elemento di sostegno comprende secondi mezzi elastici, laddove, durante l’inserimento di detta porzione di estremità di detto elemento di sostegno nella detta cavità di detto elemento di vincolo, la commutazione del detto chiavistello dalla detta posizione esterna alla detta posizione interna avviene per contrasto contro detto elemento di vincolo e contro la resistenza elastica di detti secondi mezzi elastici, e laddove, durante l’estrazione di detta porzione di estremità di detto elemento di sostegno dalla detta cavità di detto elemento di vincolo, la commutazione del detto chiavistello dalla detta posizione interna alla detta posizione esterna avviene grazie alla reazione elastica di detti secondi mezzi elastici.
Secondo una forma di realizzazione, detto elemento di sostegno comprende mezzi di attivazione che, con la detta porzione di estremità di detto elemento di sostegno inserita nella detta cavità di detto elemento di vincolo sono accessibili dall’esterno di detto elemento di sostegno, laddove con la detta porzione di estremità di detto elemento di sostegno inserita nella detta cavità di detto elemento di vincolo, l’attivazione per pressione di detti mezzi di attivazione si tramuta nella commutazione di detto chiavistello dalla detta prima posizione esterna nella detta seconda posizione interna.
Secondo una forma di realizzazione, detti secondi mezzi elastici comprendono un elemento elastico conformato a V con due estremità libere, e laddove la commutazione del detto chiavistello dalla detta posizione esterna alla detta posizione interna e/o l’attivazione per pressione dei detti mezzi di attivazione si tramutano nella deformazione elastica di detto elemento elastico conformato a V con avvicinamento reciproco delle dette due estremità libere.
Secondo una forma di realizzazione, almeno uno di detti elemento di sostegno e elemento di vincolo è realizzato in materiale resistente alla corrosione, in particolare da acqua e/o aria salmastra.
Eventuali ulteriori forme di realizzazione del presente trovato sono definite dalle rivendicazioni.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
Ulteriori vantaggi, obiettivi e caratteristiche nonché forme di realizzazione del presente trovato sono chiariti nel seguito per mezzo della descrizione seguente delle forme di realizzazione del presente trovato rappresentate nelle tavole di disegno allegate; nei disegni, caratteristiche e/o parti componenti corrispondenti o equivalenti del presente trovato sono identificate dagli stessi numeri di riferimento. In particolare, nelle figure:
- la figura 1 mostra una vista in sezione longitudinale del sistema secondo una forma di realizzazione del presente trovato con l’elemento di sostegno svincolato dall’elemento di vincolo;
- la figura 2 mostra una vista laterale del sistema secondo una forma di realizzazione del presente trovato con l’elemento di sostegno svincolato dall’elemento di vincolo;
- la figura 3 mostra una ulteriore vista laterale del sistema secondo una forma di realizzazione del presente trovato con l’elemento di sostegno svincolato dall’elemento di vincolo;
- la figura 4 mostra una vista in sezione longitudinale del sistema secondo una forma di realizzazione del presente trovato con l’elemento di sostegno vincolato all’elemento di vincolo;
- La figura 5 mostra una vista laterale del sistema secondo una forma di realizzazione del presente trovato con l’elemento di sostegno vincolato all’elemento di vincolo;
- la figura 6 mostra una ulteriore vista laterale del sistema secondo una forma di realizzazione del presente trovato con l’elemento di sostegno vincolato all’elemento di vincolo;
- la figura 7 mostra una vista in pianta del sistema secondo una forma di realizzazione del presente trovato.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEL PRESENTE TROVATO.
Gli esempi di attuazione del trovato di seguito descritti si riferiscono a un sistema di sostegno particolarmente adatto per l’impiego in campo nautico, in particolare per imbarcazioni, ad esempio da diporto.
Va peraltro notato che la soluzione proposta secondo il trovato trova applicazione efficace e conveniente anche in campi diversi da quello nautico.
Nelle figure il sistema di supporto o sostegno secondo la forma di realizzazione del presente trovato in esse rappresentata è identificato dal riferimento 10; come rappresentato, il sistema 10 comprende un elemento di vincolo 30 costituito da un primo componente sostanzialmente tubolare 301 (cilindrico nell’esempio non limitativo illustrato), e un secondo componente 302 di forma corrispondente a quella dell’elemento 301, laddove il componente 302 è alloggiato all’interno del componente 301 e definisce una cavità interna 32, il componente 301 essendo atto a sua volta, come rappresentato a essere alloggiato in una sede corrispondente (di forma e dimensioni interne sostanzialmente corrispondenti alla forma e dimensioni esterne del componente 301) di una base di supporto 40 (schematizzata mediante tratteggio), ad esempio della plancia di una imbarcazione. A tale scopo, dalla superficie esterna del componente tubolare 301 si estende una flangia 31 conformata a corona circolare (secondo una vista in pianta dall’alto, figura 7), laddove la flangia 31 comprende una pluralità di fori passanti 32 per il fissaggio della flangia 31 alla superficie superiore 41 della base 40 mediante ad esempio viti e secondo modalità di per sé note e quindi non descritte più in dettaglio per ragioni di sintesi.
Dalle figure è quindi apprezzabile uno dei vantaggi offerti dal sistema secondo il trovato e cioè il fatto che l’elemento 30, quando fissato alla base 40 secondo le modalità descritte, non sporge dalla base e quindi evita il rischio che qualcuno possa inciampare nell’elemento 30, laddove l’elemento 30 non ostacola i movimenti di persone e/o cose sulla plancia 40, e non impatta sull’aspetto estetico dell’imbarcazione.
Il componente esterno 301, detto anche camicia esterna 301, è quindi delimitato radialmente da una parete sostanzialmente cilindrica di spessore predefinito e uniforme, mentre la parete esterna del componente 302 che delimita radialmente la cavità interna 32 presenta un ispessimento 303, laddove quindi la camera 32 presenta un diametro ridotto in corrispondenza dell’ispessimento 303, e laddove l’ispessimento 303 definisce una superficie di battuta (o di fine corsa, si veda la descrizione seguente) 304 conformata a corona circolare. Inoltre, la porzione di estremità del componente 301 opposta alla flangia 31 è chiusa per mezzo di una base circolare 33, sulla quale vi è posto a battuta l’ispessimento 303 del componente 301, laddove l’ispessimento 303 alloggia al proprio interno la porzione di estremità di una molla elicoidale 35, la molla 35 essendo alloggiata nell’ispessimento 303 parzialmente (figura 1) o interamente (figura 4) a seconda del proprio grado di estensione e/o compressione.
Sull’estremità della molla 35 vi è fissato un tappo 36 configurato e dimensionato per chiudere in modo sostanzialmente ermetico per contrasto di forma e dimensioni l’apertura 37 definita dalla flangia 31 e mediante la quale la cavità 32 è posta in comunicazione con l’esterno. In particolare, il diametro dell’apertura 37 è sostanzialmente corrispondente al diametro interno del componente 302, laddove il tappo 36, conformato sostanzialmente a bicchiere, comprende una porzione cilindrica piena 360 e una porzione cilindrica cava 362 che è sovrapposta alla porzione piena 360 e alloggia un elemento discoide 361, laddove dal bordo perimetrale della porzione 360 si estendono una pluralità di sporgenze 363 che impegnano ognuna una scanalatura o guida longitudinale 305 ricavata nella parte della parete esterna del componente 302 con spessore minore (inferiore a quello dell’ispessimento 303), laddove le sporgenze 363, con il tappo 36 a chiudere l’apertura 37 come rappresentato in figura 1, sono poste ognuna a battuta contro la flangia 31, e laddove il tappo 36, in mancanza di azioni esterne agenti su di esso, è mantenuto nella posizione di chiusura di figura 1 grazie all’azione della molla 35. Il tappo 36 è quindi atto a essere commutato per traslazione dalla posizione di chiusura di figura 1 a quella di apertura di figura 4 e viceversa, laddove la commutazione del tappo 36 dalla posizione di chiusura a quella di apertura avviene contro la resistenza elastica della molla 35, mentre al contrario la commutazione dalla posizione di apertura a quella di chiusura avviene grazie o è almeno favorita dalla reazione elastica della molla 35, e laddove il tappo, durante la propria traslazione dalla posizione di chiusura a quella di apertura e viceversa, è guidato dalle sporgenze 363 impegnate ognuna in una scanalatura longitudinale 305.
Dalle figure e da quanto finora esposto è quindi possibile apprezzare un ulteriore vantaggio offerto dal sistema secondo il presente trovato rispetto ai sistemi secondo l’arte nota, e cioè il fatto che, con l’elemento di sostegno 20 svincolato dall’elemento di vincolo 30, la cavità 32 è chiusa dal tappo 36 che evita quindi l’accumulo di detriti e/o sporcizia, ma anche di acqua piovana e/o marina, nella cavità 32.
Ancora come rappresentato, il componente 302 è mantenuto in posizione coassiale alla camicia cilindrica del componente 301 mediante una pluralità di grani 38 ognuno provvisto di una filettatura esterna che impegna una filettatura interna di un foro passante corrispondente ricavato nella camicia cilindrica del componente 301, laddove la porzione di estremità di ogni grano 38 posizionata internamente al componente 301 impegna un foro corrispondente dell’ispessimento 303 del componente 301.
In merito all’elemento 20, di cui per ragioni di chiarezza solo una porzione di estremità 21 è rappresentata nelle figure, lo stesso è costituito da un elemento tubolare delimitato radialmente da una camicia o parete cilindrica il cui diametro esterno coincide sostanzialmente (è solo leggermente inferiore) al diametro interno dell’apertura 37 definita dalla flangia 31 e della parte del componente 301 con spessore minore, la detta porzione di estremità 21 essendo chiusa da un tappo a pressione 22 dalla cui superficie esterna si estendono una pluralità di lamelle 33 deformabili per contrasto contro la superficie interna della porzione tubolare di estremità 21.
Si evince quindi chiaramente che l’inserimento progressivo della porzione di estremità 21 nella cavità 32 attraverso l’apertura 37 si traduce nella commutazione progressiva per traslazione del tappo 36 dalla posizione di chiusura a quella di apertura (contro l’azione di spinta della molla 35), mentre al contrario l’estrazione progressiva della porzione di estremità 21 dalla cavità 32 si traduce nella commutazione automatica del tappo 36 dalla posizione di apertura a quella di chiusura (sotto la spinta elastica della molla 35.
L’elemento 20 comprende inoltre un chiavistello 23 commutabile sostanzialmente trasversalmente all’asse longitudinale di simmetria della porzione di estremità 21 tra una posizione esterna (figura 1) in cui sporge all’esterno della porzione di estremità 21, e una posizione interna in cui sostanzialmente non sporge dalla porzione 21. La commutazione del chiavistello 23 dalla posizione esterna a quella interna avviene in automatico durante l’inserimento della porzione 21 nella cavità 32, grazie all’azione di contrasto esercitata dal bordo dell’apertura 37 contro la superficie inclinata 24 del chiavistello 23 contro la resistenza elastica di una molla 25 conformata a V e comprensiva di due stremità libere 26, laddove la commutazione del detto chiavistello 23 dalla detta posizione esterna alla detta posizione interna si tramuta nella deformazione elastica di detto molla conformata a V con avvicinamento reciproco delle dette due estremità libere 26.
Infine, l’elemento di sostegno 20 comprende un pulsante di attivazione atto a essere commutato per pressione lungo la direzione indicata dalla freccia F1, il detto pulsante 27 essendo accessibile dall’esterno dalla porzione di estremità 21 ed essendo collegato sia al chiavistello 23 che alla molla 25, (ad una estremità libera 26), laddove anche la commutazione del pulsante 27 lungo la freccia F1 avviene contro la resistenza della molla 25, e laddove la commutazione del pulsante 27 nel senso della freccia F1 si traduce sia nell’avvicinamento reciproco delle estremità libere 26 che nella commutazione del chiavistello 23 dalla posizione esterna in quella interna.
In considerazione di quanto sopra riportato, l’utilizzo del sistema secondo il presente trovato può essere riassunto come segue.
Con l’elemento di vincolo alloggiato nella cavità della plancia 40 e fissato alla plancia stessa, ad esempio mediante le viti passanti attraverso i fori 32, il posizionamento dell’elemento di sostegno in posizione di utilizzo di figura 4, (in cui come anticipato è atto a sostenere attrezzature quali cavi, funi, golene, ma anche vele, teli ombreggianti o simili), prevede che la porzione 21 dell’elemento 20 venga inserita progressivamente nella cavità 32 dell’elemento 30. Durante una prima fase, come anticipato, l’inserimento progressivo della porzione di estremità 21 nella cavità 32 attraverso l’apertura 37 si traduce nella commutazione progressiva per traslazione del tappo 36 dalla posizione di chiusura verso quella di apertura (contro l’azione di spinta della molla 35), laddove durante una seconda fase successiva a detta prima fase, l’ulteriore inserimento progressivo della porzione di estremità 21 nella cavità 32 si traduce nella commutazione del chiavistello 23 dalla posizione esterna a quella esterna, mentre durante l’ultima fase dell’inserimento, il tappo 36 viene portato a battuta contro la superficie 304 dell’ispessimento 303. Con il tappo 36 a battuta contro la superficie 304 la porzione 21 è posizionata nella propria posizione di fine corsa, laddove in detta posizione di fine corsa il chiavistello 23 è posizionato all’altezza di una pluralità di sedi o aperture di impegno 39 ricavate nella camicia esterna del componente 302. Mediante quindi una semplice rotazione dell’elemento 20, il chiavistello 23 viene quindi portato in corrispondenza di almeno una delle sedi 39 e quindi messo in condizione di commutare dalla posizione interna alla posizione esterna grazie alla spinta della molla 25, in questo modo impegnando la detta apertura o sede 39, e quindi evitando lo svincolo (la fuoriuscita) accidentale della porzione 21 dall’elemento 30, i due elementi 20 e 30 essendo quindi vincolati reciprocamente in modo altrettanto affidabile.
Al contrario, la rimozione dell’elemento 20 dall’elemento 30 richiede che si agisca in pressione sul pulsante 27 commutandolo nel senso della freccia F1 contro la resistenza della molla 25, e quindi svincolando il chiavistello 23 dalla sede o apertura 39.
Con il chiavistello 23 svincolato dalla sede 39 la porzione 21 può essere estratta progressivamente e completamente dalla sede 32, laddove l’estrazione progressiva e fino a completamento della porzione 21 dalla sede 32 si traduce nel riposizionamento in automatico del tappo 36 nella posizione di chiusura di figura 1 sotto la spinta elastica della molla elicoidale 35.
Si è quindi dimostrato per mezzo della descrizione dettagliata precedente del sistema di sostegno secondo le forme di realizzazione del presente trovato rappresentate nelle tavole di disegno e delle relative modalità di funzionamento, che il sistema secondo il presente trovato permette di raggiungere gli scopi prefissati e quindi di superare gli inconvenienti riscontrati nei sistemi di sostegno secondo lo stato della tecnica nota.
In particolare, il sistema di sostegno secondo il presente trovato permette lo svincolo e il vincolo affidabile dell’elemento di vincolo e dell’elemento di sostegno secondo modalità semplici e immediate, laddove con l’elemento di sostegno svincolato o rimosso dall’elemento di vincolo, quest’ultimo non sporge dalla superficie calpestabile della plancia e non costituisce un ricettacolo per sporcizia, acqua (sia marina che piovana) e elementi simili.
Sebbene il sistema di risalita secondo il presente trovato sia stato chiarito per mezzo della descrizione dettagliata delle sue forme di realizzazione rappresentate nelle tavole di disegno, il presente trovato non è limitato alle forme di realizzazione rappresentate e descritte.
Ad esempio, sia l’elemento 20 che l’elemento 30 potranno avere, secondo il trovato, forma diversa da quella cilindrica, il trovato permettendo inoltre la più vasta gamma di materiali per la realizzazione di detti elemento di sostegno e/o di vincolo.
Lo scopo del presente trovato è quindi definito dalle rivendicazioni.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema di supporto (10), in particolare per imbarcazioni, detto sistema comprendendo un elemento di vincolo (30) atto a essere fissato a una base di supporto, ad esempio alla plancia (40) di una detta imbarcazione, detto sistema (10) comprendendo inoltre un elemento di sostegno (20), detti elemento di vincolo (30) e elemento di sostegno (20) essendo atti a essere vincolati reciprocamente, laddove con detto elemento di vincolo (30) fissato alla detta base di supporto (40) e con detti elemento di vincolo (30) e elemento di sostegno (20) vincolati reciprocamente, detto elemento di sostegno (20) è atto a sostenere attrezzature quali funi, vele, teli ombreggianti o simili, ma anche a svolgere la funzione di palo tendalino, laddove detto elemento di vincolo (30) comprende un componente 302 conformato a definire una cavità (32) accessibile attraverso una apertura, e laddove detti elemento di vincolo (30) e elemento di sostegno (20) sono atti a essere vincolati e svincolati reciprocamente per inserimento e estrazione nella e rispettivamente dalla detta cavità (32) di una porzione di estremità (21) di detto elemento di sostegno (20); caratterizzato dal fatto che detto elemento di vincolo (30) comprende mezzi di chiusura (36) commutabili tra una prima posizione di chiusura in cui chiudono detta apertura di accesso a detta cavità (32) e una posizione di apertura in cui l’accesso alla detta cavità (32) è possibile attraverso la detta apertura di accesso, e dal fatto che l’inserimento nella e rispettivamente l’estrazione dalla detta cavità (32) di detta porzione di estremità (21) di detto elemento di sostegno (20) si traducono nella commutazione di detti mezzi di chiusura (36) da detta prima posizione in detta seconda posizione e rispettivamente da detta seconda posizione in detta prima posizione.
  2. 2. Sistema (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di chiusura (36) comprendono un tappo (36) alloggiato nella detta cavità (32) e atto a essere commutato tra dette prima posizione e seconda posizione, e dal fatto che detto tappo (36) è conformato in modo da chiudere la detta apertura di accesso per contrasto di forma e dimensioni quando posizionato nella detta prima posizione.
  3. 3. Sistema (10) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di chiusura (36) comprendono primi mezzi elastici (35) alloggiati nella detta cavità (32) e posizionati rispetto al detto tappo (36) in posizione tale per cui la commutazione di detto tappo (36) dalla detta prima posizione nella detta seconda posizione avviene contro la resistenza elastica di detti primi mezzi elastici (35), mentre la commutazione di detto tappo (36) dalla detta seconda posizione alla detta prima posizione avviene grazie alla risposta elastica di detti primi mezzi elastici (35).
  4. 4. Sistema (10) secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi elastici (35) comprendono una molla elicoidale.
  5. 5. Sistema (10) secondo una delle rivendicazioni 3 e 4, caratterizzato dal fatto che detto tappo (36) è conformato in modo da chiudere la detta apertura di accesso alla detta cavità (32) per contrasto di forma e dimensioni in modo sostanzialmente ermetico o almeno in modo da impedire l’infiltrazione di liquidi nella detta cavità quando posizionato nella detta prima posizione.
  6. 6. Sistema (10) secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che detto componente (302) è alloggiato in un ulteriore componente tubolare (301) atto a sua volta a essere alloggiato in una sede di alloggiamento corrispondente di detta base di supporto (40).
  7. 7. Sistema (10) secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto elemento di vincolo (30) comprende mezzi di vincolo atti a vincolare rigidamente il detto elemento di vincolo (30) alla detta base di supporto (40) con il detto componente tubolare (301) alloggiato nella detta cavità o sede di alloggiamento corrispondente di detta base di supporto (40).
  8. 8. Sistema (10) secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di vincolo comprendono una flangia (31) che si estende radialmente dalla superficie esterna del detto componente tubolare (301) ed è atta a essere fissata a una porzione di detta base di supporto (40) esterna a detta sede di alloggiamento corrispondente di detta base di supporto (40).
  9. 9. Sistema (10) secondo una delle rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzato dal fatto che detti elemento di vincolo (30) e elemento di sostegno (20) sono conformati a definire un attacco reciproco del tipo a scatto.
  10. 10. Sistema (10) secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detto elemento di sostegno comprende un chiavistello (23) atto a essere commutato tra una prima posizione esterna in cui sporge all’esterno di detta porzione di estremità (21) di detto elemento di sostegno (20) e una seconda posizione interna in cui non sporge da detta porzione di estremità (21) di detto elemento di sostegno (20), e dal fatto che detto componente (302) di detto elemento di vincolo (30) definisce una sede di impegno (39) atta a essere impegnata da detto chiavistello (23) in posizione esterna con la detta porzione di estremità (21) di detto elemento di sostegno (20) inserita nella detta cavità (32) di detto componente (302).
  11. 11. Sistema (10) secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detto chiavistello (23) è atto a essere commutato automaticamente dalla detta posizione esterna alla detta posizione interna durante l’inserimento della detta porzione di estremità (21) del detto elemento di sostegno (20) nella detta cavità (32) di detto componente (302).
  12. 12. Sistema (10) secondo una delle rivendicazioni 10 e 11, caratterizzato dal fatto che detto elemento di sostegno (20) comprende secondi mezzi elastici (25), dal fatto che, durante l’inserimento di detta porzione di estremità (21) di detto elemento di sostegno (20) nella detta cavità (32) di detto componente (320), la commutazione del detto chiavistello (23) dalla detta posizione esterna alla detta posizione interna avviene per contrasto contro detto elemento di vincolo (30) e contro la resistenza elastica di detti secondi mezzi elastici (25), e dal fatto che, durante l’estrazione di detta porzione di estremità (21) di detto elemento di sostegno (20) dalla detta cavità (32) di detto componente (302), la commutazione del detto chiavistello (23) dalla detta posizione interna alla detta posizione esterna avviene grazie alla reazione elastica di detti secondi mezzi elastici (25).
  13. 13. Sistema (10) secondo una delle rivendicazioni da 10 a 12, caratterizzato dal fatto che detto elemento di sostegno (20) comprende mezzi di attivazione (27) che, con la detta porzione di estremità (21) di detto elemento di sostegno (20) inserita nella detta cavità (32) di detto componente (302) sono accessibili dall’esterno di detto elemento di sostegno (20), e dal fatto che con la detta porzione di estremità (21) di detto elemento di sostegno (20) inserita nella detta cavità (32) di detto componente (302), l’attivazione per pressione di detti mezzi di attivazione (27) si tramuta nella commutazione di detto chiavistello (23) dalla detta prima posizione esterna nella detta seconda posizione interna.
  14. 14. Sistema (10) secondo una delle rivendicazioni da 12 a 13, caratterizzato dal fatto che detti secondi mezzi elastici (25) comprendono un elemento elastico conformato a V con due estremità libere (26), e dal fatto che la commutazione del detto chiavistello (23) dalla detta posizione esterna alla detta posizione interna e/o l’attivazione per pressione dei detti mezzi di attivazione (27) si tramutano nella deformazione elastica di detto elemento elastico conformato a V con avvicinamento reciproco delle dette due estremità libere (26).
  15. 15. Sistema (10) secondo una delle rivendicazioni da 1 a 14, caratterizzato dal fatto che almeno uno di detti elemento di sostegno (20) e componente (301) di detto elemento di vincolo (30) è realizzato in materiale resistente alla corrosione, in particolare da acqua e/o aria salmastra.
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