IT201800020011A1

IT201800020011A1 - sistema e metodo di bloccaggio per ripiani

Info

Publication number: IT201800020011A1
Application number: IT102018000020011A
Authority: IT
Inventors: Bruno Sponga; Marco Pianca
Original assignee: Bortoluzzi Sistemi Spa
Priority date: 2018-12-18
Filing date: 2018-12-18
Publication date: 2020-06-18
Also published as: US20220061531A1; EP3897298A1; CN113226119A; JP2022514119A; WO2020128769A1; BR112021011724A2

Description

“SISTEMA E METODO DI BLOCCAGGIO PER RIPIANI”

DESCRIZIONE

L'invenzione si riferisce ad un sistema e metodo di bloccaggio per ripiani di mobili o scaffali.

È noto che i mobili o gli armadi sono arredati con ripiani che spesso non sono scorrevoli ed estraibili orizzontalmente, ovvero il ripiano è fissato alle pareti del mobile. Per motivi di economicità e facilità di montaggio, il fissaggio avviene tra una spina sporgente dalla parete e un corrispondente incavo verticale del ripiano.

Chiaramente lo svantaggio maggiore è che il ripiano si può sollevare accidentalmente, poiché solo il suo peso lo vincola al mobile.

Migliorare questo stato dell’arte è lo scopo principale dell'invenzione, la quale è definita nelle allegate rivendicazioni, in cui quelle dipendenti definiscono varianti vantaggiose.

Un altro scopo è realizzare un ripiano del tipo sopra citato che sia semplice da produrre e facile da montare.

Un altro scopo è realizzare un ripiano del tipo sopra citato che sia economico da produrre.

Un altro scopo è realizzare un migliorato assieme dato da un ripiano del tipo sopra citato e mezzi per fissarlo alla parte del mobile.

Si propone un ripiano, di mobile o scaffale, bloccabile ad un elemento fisso sporgente dalla parete del mobile o scaffale, in cui

il ripiano comprende una superficie d’appoggio per l’appoggio di oggetti e i fianchi opposti del ripiano comprendono ciascuno una scanalatura superficiale che ha

un invito/ingresso alla base del fianco e

una estremità cieca

raccordati da un canale che devia (ad es. sostanzialmente di 90°) rispetto ad una normale alla superficie d’appoggio,

la scanalatura essendo configurata in modo che l’elemento fisso possa essere inserito nell’ingresso e collocato alla estremità cieca scorrendo lungo il canale.

In questo modo si può incastrare l’elemento fisso alla fine della scanalatura senza che possa uscire. La geometria della scanalatura superficiale, che non è dritta ma con almeno un cambio di direzione, assicura che l’elemento fisso non possa uscire dalla scanalatura superficiale se il ripiano viene sollevato verticalmente.

Un altro aspetto dell’invenzione riguarda un sistema per bloccare un ripiano di un mobile o scaffale ad un elemento fisso sporgente dalla parete del mobile o scaffale, comprendente

un ripiano come in una qualsiasi delle precedenti sopracitate varianti,

un elemento fisso sporgente dalla parete del mobile o scaffale,

la scanalatura e l’elemento fisso essendo configurati in modo che la scanalatura sia accoppiabile all’elemento fisso portando quest’ultimo all’estremità cieca percorrendo in successione il primo e secondo tratto.

Un altro aspetto dell’invenzione riguarda un metodo per bloccare un ripiano di un mobile o scaffale ad un elemento fisso sporgente dalla parete del mobile o scaffale, comprendente le fasi di

realizzare sui fianchi del ripiano una scanalatura superficiale che è formata dal raccordo di almeno un primo tratto che è – in uso – verticale e

un secondo tratto che è angolato rispetto al primo e ha un’estremità cieca,

in modo che la scanalatura sia accoppiabile all’elemento fisso portando quest’ultimo all’estremità cieca percorrendo in successione il primo e secondo tratto.

Di seguito alcune preferite varianti per questi aspetti dell’invenzione.

Secondo una preferita forma di realizzazione, che semplifica il montaggio, il canale comprende un primo tratto raccordato ad un secondo tratto,

il primo tratto essendo sostanzialmente ortogonale ad un piano immaginario in cui giace la superficie di appoggio e avendo ad un’estremità detto ingresso, e

il secondo tratto essendo angolato rispetto al primo e terminando con detta estremità cieca.

Secondo una più preferita forma di realizzazione, l primo e secondo tratto sono disposti sostanzialmente a 90 gradi uno rispetto all’altro.

Per facilitare il montaggio, preferibilmente il secondo tratto è sostanzialmente parallelo al detto piano immaginario.

Per migliorare la stabilità del ripiano, preferibilmente il ripiano comprende un sottosquadro che si estende sotto il perimetro del canale almeno in corrispondenza dell’estremità cieca; così nel sottosquadro può far presa l’elemento fisso.

Preferibilmente il ripiano comprende un sottosquadro che si estende sotto il perimetro del secondo tratto e preferibilmente anche del primo.

Per facilitare l’inserimento dell’elemento fisso nella scanalatura. i bordi del primo tratto sono convergenti verso una zona di raccordo con secondo tratto.

Preferibilmente l’elemento fisso comprende un gambo di fissaggio al mobile e una testa sporgente a forma di fungo, in cui il perimetro del canale, almeno nella parte in corrispondenza dell’estremità cieca e/o nella parte deviata da detta normale, è più stretto della detta testa.

Preferibilmente le dimensioni del gambo sono tali da consentirgli di entrare nella larghezza del primo e secondo tratto, le dimensioni della testa essendo maggiori della larghezza del primo e secondo tratto e tali da consentirle di entrare solo nel sottosquadro.

Preferibilmente il sistema comprende un elemento incastrabile nel primo tratto per bloccare l’elemento fisso dentro il secondo tratto.

Ancor più preferibilmente l’elemento incastrabile comprende una porzione deformabile elasticamente adattata per premere contro il ripiano quando l’elemento incastrabile è inserito nel primo tratto.

Preferibilmente l’elemento incastrabile comprende una porzione deformabile elasticamente adattata per premere i brodi del primo tratto quando l’elemento incastrabile è inserito nel primo tratto.

Preferibilmente nel metodo vi è la fase di intrappolare l’elemento fisso dentro il secondo tratto occludendo il primo tratto, ad es. inserendo un ostacolo nel secondo tratto. Tale ostacolo può essere ad es. configurato come il suddetto elemento incastrabile.

I vantaggi dell’invenzione saranno ancora più chiari dalla seguente descrizione di un preferito esempio di sistema, riferimento facendo all’allegato disegno in cui

- Fig.1 mostra una vista tridimensionale di un ripiano per mobile o scaffale;

- Fig.2 mostra una vista in sezione verticale del ripiano secondo il piano VI-VI di fig. ;

- Figg.3-4 mostrano viste tridimensionali di un componente di bloccaggio;

- Fig.5 mostra una vista frontale del componente di fig.4;

- Fig.6 mostra una vista in sezione verticale del componente di fig.4 secondo il piano VI-VI di fig.5;

- Fig.7 mostra una sequenza di montaggio per il ripiano di fig.1.

Nelle figure numeri uguali indicano parti uguali o concettualmente simili, e gli elementi sono descritti come in uso. Per non affollare le figure alcuni riferimenti numerici sono omessi.

Fig. 1 mostra un ripiano 12 comprendente una cornice formata da un segmento frontale 14, un segmento di fondo 16 e due segmenti laterali 18. I segmenti 14, 16, 18 sono ad es. parti tubolari con estremità tagliate a 90 gradi per combaciare tra loro, e sono assemblati per formare una cornice complessiva rettangolare o quadrata. Il fondo del ripiano 12 è indicato con F, e giace su un piano in uso orizzontale, ovvero ortogonale ad un asse Y.

I segmenti laterali 18 sono ciascuno dotati sui fianchi di almeno due uguali aperture o asole 20, che possono essere scavate nel materiale o ottenute per asportazione di materiale.

Ogni asola 20 è formata dall’unione di un tratto verticale 22, parallelo all’asse Y, e un tratto orizzontale 24, orientato a circa 90 gradi rispetto al primo nel verso della lunghezza del segmento 18.

Il tratto verticale 22 si estende dal bordo inferiore del segmento 18 fino a circa metà altezza, e si rastrema in larghezza. Il tratto orizzontale 24 ha sostanzialmente una larghezza costante.

Sia i bordi del tratto verticale 22 che quelli del tratto orizzontale 24 sono dotati di un sottosquadro.

Il fissaggio del ripiano ad una parete 40 avviene per mezzo di quattro supporti 50, due per ogni segmento 18. I supporti 50 hanno un gambo 52 fissato nella parete 40 e una testa sporgente 54 a forma di fungo, v. fig.2 e 7a.

Il gambo 52 ha dimensioni tali da poter essere infilata e poter scorrere nel tratto verticale 22 (fig.7b) e poi lungo il tratto orizzontale 54, fino a finecorsa (fig.7c).

La distanza tra i bordi del tratto verticale 52 è maggiore della larghezza della testa 54.

La distanza tra i bordi del tratto orizzontale 24 è sostanzialmente uguale alla larghezza del gambo 52, quindi a inferiore alla larghezza della testa 54, che può rimanere intrappolata nel sottosquadro.

Per montare il pannello 12 (fig.7a) lo si avvicina ai supporti 50.

Allineando i supporti 50 ai tratti verticali 22 si fanno entrare i supporti 50 dentro ai tratti verticali 22 (fig.

7b) abbassando il ripiano 12.

Poi, spostando orizzontalmente il ripiano 12, si inseriscono i supporti 50 dentro il rispettivo tratto orizzontale 24 (fig.7c), con un movimento che porta i supporti 50 alla fine del rispettivo tratto orizzontale 24 (fig.7c).

Già nella configurazione di fig. 7c il ripiano 12 non può essere svincolato dai supporti 50 con uno spostamento ordinario. In particolare, i supporti 50 si oppongono ad un sollevamento verticale.

In una variante preferita, il ripiano 12 è bloccato in posizione statica sui supporti 50 tramite almeno un elemento di bloccaggio, in particolare un elemento inserito/inseribile nell’asola 20 per chiudere un tratto orizzontale 24 e impedire così uno spostamento retrogrado del supporto 50 ivi piazzato.

Un preferito elemento di bloccaggio 80 è mostrato nelle figg.3÷6 e fig.7d.

Esso è un blocchetto, ad es. in plastica o gomma o materiale deformabile, formato dall’unione di un elemento parallelepipedo a base circa rettangolare 82 sovrapposto ad un rilievo a base troncoconica 84, che hanno una base corta su uno stesso piano. La base rettangolare dell’elemento 82 è larga quanto l’ingresso del tratto 22, mentre il perimetro del rilievo troncoconico 84 è complementare ai margini del tratto 22. Ne deriva che l’elemento 80 può essere inserito di misura nel tratto 22. A inserimento avvenuto i bordi dell’elemento parallelepipedo 82 sono scivolati nel sottosquadro del tratto 22 mentre il perimetro del rilievo 84 è in battuta sui bordi del tratto 22 (fig.7d).

Vantaggiosamente l’elemento di bloccaggio 80 rimane stabile nel tratto 22 grazie alla pressione del sottosquadro sull’elemento 82.

Vantaggiosamente l’elemento di bloccaggio 80 riempie la cavità del tratto 22 grazie al rilievo 84, evitando discontinuità nel volume del segmento 18.

Per evitare che l’elemento di bloccaggio 80 si sfili dal tratto 22, è preferibile modificare l’elemento di bloccaggio 80.

Ad es. il rilievo 84 comprende un incavo centrale 86 che ne divide la parte rastremata in due parti 88. Le parti 88 possono avvicinarsi una all’altra flettendo leggermente durante l’inserimento nel tratto 22, e tornando elasticamente in posizione premono contro i bordi del tratto 22, migliorando l’ancoraggio sul segmento 18.

In alternativa o combinazione elemento di bloccaggio 80 può comprendere un’aletta flessibile 90 che a riposo sporge dal piano della base rettangolare dell’elemento parallelepipedo 82 e che può flettere per rientrare maggiormente in tale base (sporgendo meno). Quando l’elemento di bloccaggio 80 è infilato nel tratto 22, l’aletta 90 preme elasticamente contro una parete del tratto 22, e per attrito aumenta la forza di ’ancoraggio al segmento 18.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Ripiano (12) di mobile o scaffale bloccabile ad un elemento fisso (50) sporgente dalla parete del mobile o scaffale, in cui il ripiano comprende una superficie d’appoggio (F) per l’appoggio di oggetti e i fianchi (18) opposti del ripiano comprendono ciascuno una scanalatura superficiale (20) avente un ingresso (22) alla base del fianco e una estremità cieca raccordati da un canale (22, 24) che devia rispetto ad una normale alla superficie d’appoggio, la scanalatura essendo configurata in modo che l’elemento fisso possa essere inserito nell’ingresso e collocato alla estremità cieca scorrendo lungo il canale.
2. Ripiano secondo la rivendicazione 1, in cui il canale comprende un primo tratto (22) raccordato ad un secondo tratto (24), il primo tratto essendo sostanzialmente ortogonale ad un piano immaginario in cui giace la superficie di appoggio (F) e avendo ad un’estremità detto ingresso, e il secondo tratto essendo angolato rispetto al primo e terminando con detta estremità cieca.
3. Ripiano secondo la rivendicazione 1, in cui il primo e secondo tratto (22. 24) sono disposti sostanzialmente a 90 gradi uno rispetto all’altro.
4. Ripiano secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, comprendente un sottosquadro che si estende sotto il perimetro del canale almeno in corrispondenza dell’estremità cieca.
5. Ripiano secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, in cui i bordi del primo tratto sono convergenti verso una zona di raccordo con il secondo tratto.
6. Sistema per bloccare un ripiano (12) di un mobile o scaffale ad un elemento fisso (50) sporgente dalla parete del mobile o scaffale, comprendente un ripiano (12) come ad una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, un elemento fisso (50) sporgente dalla parete del mobile o scaffale, la scanalatura (20) e l’elemento fisso essendo configurati in modo che la scanalatura sia accoppiabile all’elemento fisso portando quest’ultimo all’estremità cieca percorrendo in successione il primo e secondo tratto.
7. Sistema secondo la rivendicazione 6, in cui l’elemento fisso comprende un gambo (52) di fissaggio al mobile e una testa sporgente (54) a forma di fungo, in cui il perimetro del canale, almeno nella parte in corrispondenza dell’estremità cieca e/o nella parte deviata da detta normale, è più stretto della detta testa.
8. Sistema secondo la rivendicazione 6 o 7, in cui le dimensioni del gambo (52) sono tali da consentirgli di entrare nella larghezza del primo e secondo tratto (22, 24), le dimensioni della testa (54) essendo maggiori della larghezza del primo e secondo tratto e tali da consentirle di entrare solo nel sottosquadro.
9. Sistema secondo la rivendicazione 6 o 7 o 8, comprendente un elemento (80) incastrabile nel primo tratto per bloccare l’elemento fisso dentro il secondo tratto.
10. Metodo per bloccare un ripiano (12) di un mobile o scaffale ad un elemento fisso (50) sporgente dalla parete del mobile o scaffale, comprendente le fasi di realizzare sui fianchi (18) del ripiano una scanalatura superficiale (20) che è formata dal raccordo di almeno un primo tratto (22) che è – in uso – verticale e un secondo tratto (24) che è angolato rispetto al primo e ha un’estremità cieca, in modo che la scanalatura sia accoppiabile all’elemento fisso portando quest’ultimo all’estremità cieca percorrendo in successione il primo e secondo tratto.