IT201900003593A1

IT201900003593A1 - “dispositivo e metodo di montaggio per ripiani con striscia di led”

Info

Publication number: IT201900003593A1
Application number: IT102019000003593A
Authority: IT
Inventors: Bruno Sponga
Original assignee: Bortoluzzi Sistemi Spa
Priority date: 2019-03-12
Filing date: 2019-03-12
Publication date: 2020-09-12
Also published as: EP3937728A1; JP2022524143A; US20220151383A1; BR112021017718A2; CN113631062A; WO2020183335A1

Description

“DISPOSITIVO E METODO DI MONTAGGIO

PER RIPIANI CON STRISCIA DI LED”

DESCRIZIONE

L'invenzione si riferisce ad un dispositivo e metodo di montaggio per ripiani, di mobili o scaffali, dotati di striscia a LED.

È noto che i mobili o gli armadi sono arredati con ripiani che spesso hanno incorporata una striscia luminosa a LED. La striscia a LED è di solito montata superficialmente sul segmento frontale della cornice del ripiano, in modo da illuminare verso il basso e agevolare l’utente mentre rovista dentro il mobile.

La striscia a LED è piazzata dentro una sede lineare ricavata nel segmento frontale, e si estende per tutta la lunghezza del segmento. Le estremità della striscia a LED vengono tagliate a 45 gradi , per combaciare con i segmenti laterali della cornice, in corrispondenza del bordo di unione reciproca.

Questo tipo di montaggio ha parecchi inconvenienti.

Innanzitutto, il taglio a 45 gradi eseguito sulle estremità della striscia a LED è un’operazione difficoltosa, che richiede precisione. Ancor più difficoltoso è il taglio a 45 gradi del profilo, di solito metallico o plastico, per creare la sede alla striscia a LED. Tutte queste operazioni comportano errori di fabbricazione, scarti e ore uomo.

Inoltre, c’è un problema di sicurezza elettrica. Il cavetto conduttore che alimenta i LED corre dentro i profili, e con stretti raggi di curvatura per raggiungere i LED. Esiste il rischio che il cavetto si spelli sugli angoli vivi o bave del profilo, e vada poi in cortocircuito sul metallo del ripiano.

Infine, è molto laborioso estrarre la striscia a LED dalla sede, e serve un attrezzo, parecchia forza ed esperienza. L’incuneamento della striscia a LED dentro lo spigolo interno del profilo, nonché l’adattamento a 45 gradi, rende l’estrazione ancora più difficile.

Migliorare questo stato dell’arte è lo scopo principale dell'invenzione, la quale è definita nelle allegate rivendicazioni, in cui quelle dipendenti definiscono varianti vantaggiose.

Un altro scopo è realizzare un migliorato dispositivo e metodo di montaggio per ripiani, di mobili o scaffali, dotati di striscia a LED.

Un altro scopo è realizzare un migliorato ripiano, di mobili o scaffali, dotato di striscia a LED.

Il dispositivo di montaggio è per un primo e secondo segmento lineare cavo di cornice che compongono la cornice di un ripiano, ove la cornice è dotata di una striscia illuminante a LED, e

ove i due detti segmenti lineari sono

allungati lungo un rispettivo asse longitudinale,

dotati di una cavità interna coassiale, e

congiungibili a due loro estremità complementari lungo una rispettiva superficie, ad es. piatta, angolata di un primo angolo rispetto a uno di detti assi longitudinali (ad es. a 45 gradi), in modo che il primo e secondo segmento lineare siano collegabili formando un angolo di 90 gradi, e almeno il primo segmento comprende una scanalatura superficiale, in cui è installabile a vista la striscia illuminante a LED, che si estende da detta superficie angolata verso il centro del segmento.

Il dispositivo di montaggio comprende una faccia piana di dimensioni corrispondenti alla larghezza della scanalatura superficiale per poter essere inserita di misura nella scanalatura superficiale e riempire il tratto della scanalatura superficiale più vicino alla superficie angolata del primo segmento.

Grazie al dispositivo di montaggio la striscia a LED può essere a pianta rettangolare, cioè senza estremità angolate o diagonali, e detta faccia piana occupa il risultante spazio vuoto tra un’estremità della striscia a LED e i bordi congiunti dei due segmenti. Perciò vengono di molto semplificate le operazioni di preparazione e montaggio di una suddetta striscia a LED.

In una variante preferita, ottimale per integrale detta faccia piana, il dispositivo di montaggio comprende un corpo rigido composto da

una prima porzione sagomata e allungata lungo un asse in modo da poter essere inserita coassialmente nella cavità interna del primo segmento lineare in corrispondenza della rispettiva superficie angolata,

una seconda porzione sagomata e allungata lungo un asse in modo da poter essere inserita coassialmente nella cavità interna del secondo segmento lineare in corrispondenza della rispettiva superficie angolata,

una terza porzione che comprende la faccia piana.

In una variante preferita, la terza porzione comprende una superficie di battuta che è

angolata rispetto all’asse della seconda porzione di un angolo pari a detto primo angolo ed è adattata per andare in battuta (preferibilmente combaciando) contro la superficie angolata presente all’estremità del secondo segmento lineare.

La superficie di battuta è vantaggiosa perché favorisce l’accoppiamento e l’allineamento tra il dispositivo di montaggio e il secondo segmento lineare. In più, la superficie di battuta semplifica la costruzione del dispositivo di montaggio perché determina un piedistallo per detta faccia piana.

In una variante preferita, che semplifica la forma e produzione del dispositivo di montaggio, la terza porzione è ricavata integralmente sulla/nella prima porzione.

In una variante preferita, che semplifica la forma e produzione del dispositivo di montaggio, la seconda e/o terza porzione è ricavata come parte sporgente a sbalzo dalla prima porzione.

In una variante preferita, di semplicità strutturale e di migliorato adattamento a segmenti lineari con estremità a 45 gradi (caso in cui il detto primo angolo vale 45 gradi), detta faccia piana è adiacente alla superficie di battuta; in particolare detta faccia piana e la superficie di battuta giacciono su due piani che formano un angolo maggiore o uguale di 90 gradi, in particolare 120 gradi o 135 gradi.

In una variante preferita, detta faccia piana giace su un piano che forma un angolo compreso tra 30 e 60 gradi, in particolare compreso tra 40 e 50 gradi, rispetto ad un piano parallelo al piano comprendente i detti rispettivi assi della prima e seconda porzione.

In una variante preferita, la detta superficie di battuta giace su un piano che è

ortogonale ad un piano comprendente i detti rispettivi assi della prima e seconda porzione, e inclinato di 45 gradi rispetto a ciascuno di detti rispettivi assi della prima e seconda porzione.

Questa configurazione rende migliore l’adattamento della superficie di battuta alle estremità dei segmenti lineari.

In una variante preferita, detta faccia piana è costituita da un’area di forma triangolare, ove un primo lato del triangolo definisce un bordo tra detta faccia piana e la superficie di battuta. In particolare detto triangolo è rettangolo, e detto primo lato è la sua ipotenusa che definisce un bordo tra detta faccia piana e la superficie di battuta.

Preferibilmente un secondo lato di detto triangolo è parallelo al bordo della scanalatura superficiale e/o all’asse della seconda porzione, per meglio tamponare detto spazio vuoto.

Preferibilmente un terzo lato di detto triangolo è ortogonale all’asse longitudinale della scanalatura superficiale, per meglio tamponare detto spazio vuoto.

La forma triangolare della faccia piana ben si adatta a tamponare lo spazio vuoto nella scanalatura superficiale tra l’estremità della striscia a LED e i bordi congiunti dei segmenti lineari.

In una variante preferita, detta faccia piana comprende una indentazione lungo un lato del triangolo, vantaggioso per inserire la punta di un cacciavite e rimuovere la striscia a LED. In particolare l’indentazione è ricavata su detto terzo lato di detto triangolo.

In particolare, una struttura preferita prevede che l’assieme della prima e terza porzione formino un guscio che si estende a sbalzo dal resto del dispositivo. Così la prima e terza porzione sono sottili, leggere e facilmente inseribili nel relativo segmento lineare.

In particolare, per semplicità costruttiva, il guscio comprende tre pareti:

due pareti che giacciono su piani immaginari aventi una retta in comune e paralleli all’asse del primo segmento, le pareti aventi uno spigolo in comune parallelo all’asse del primo segmento, e

una terza parete che è contigua ad almeno una delle altre due e giace su un piano inclinato rispetto a detta retta comune di un angolo pari a detto primo angolo, in modo da essere parallelo a detta superficie angolata.

In particolare una delle due pareti del guscio è costituita da detta superficie piatta e la terza parete è costituita da detta superficie di battuta.

Per facilitare l’inserimento della prima e/o seconda porzione dentro il rispettivo segmento, preferibilmente la prima porzione ha una sezione trasversale, considerata su un piano di sezione ortogonale all’asse della porzione, che è sostanzialmente costante.

Per facilitare l’inserimento della terza porzione dentro l’ingresso della scanalatura superficiale, preferibilmente la terza porzione ha una sezione trasversale, considerata su un piano di sezione ortogonale all’asse della prima porzione, che è sostanzialmente costante.

Per facilitare la curvatura di un cavetto elettrico di alimentazione per la striscia a LED, preferibilmente la prima e terza porzione, o detto guscio, sono raccordate al resto del dispositivo tramite un canale aperto. In particolare, il tratto che raccorda la prima e terza porzione, o detto guscio, al resto del dispositivo presenta uno spigolo che è arrotondato e/o con profilo curvo.

Un altro aspetto dell’invenzione è un primo metodo di montaggio per un primo e secondo segmento lineare cavo come sopra definiti, in cui

un dispositivo di montaggio come sopra definito, in una o ciascuna variante, viene inserito nel primo e secondo segmento.

Un altro aspetto dell’invenzione è un secondo metodo di montaggio per un primo e secondo segmento lineare cavo come sopra definiti, in cui

viene inserito nel primo e secondo segmento un elemento che comprende una porzione comprendente una faccia piana di dimensioni corrispondenti alla larghezza della scanalatura superficiale per poter essere inserita di misura nella scanalatura superficiale e riempire il tratto della scanalatura superficiale più vicino alla superficie angolata del primo segmento.

Il primo e secondo metodo condividono le varianti definite qui sopra per il dispositivo di montaggio. I vantaggi dell’invenzione saranno ancora più chiari dalla seguente descrizione di un preferito esempio di sistema, riferimento facendo all’allegato disegno in cui

- Fig.1 mostra una vista tridimensionale di uno spigolo frontale di un ripiano per mobile o scaffale;

- Fig.2 mostra una vista parziale in pianta dello spigolo di fig.1 ;

- Figg. 3-4 mostrano viste in sezione verticale secondo il piano III-III e IV-IV di fig. 2, rispettivamente, insieme ad un componente isolato;

- Figg. 5-14 mostrano viste tridimensionali con diversi orientamenti spaziali di un componente del ripiano.

Nelle figure numeri uguali indicano parti uguali o concettualmente simili, e gli elementi sono descritti come in uso. Per non affollare le figure alcuni riferimenti numerici sono omessi.

Fig.1 mostra lo spigolo di un ripiano 10 comprendente una cornice formata da un segmento frontale 12, un segmento di fondo (non mostrato) e due segmenti laterali 14. I segmenti 12, 14 sono pezzi tubolari cavi, allungati lungo un rispettivo asse X, Y, e con estremità tagliate a 45 gradi rispetto al proprio asse per formare superfici angolate S in grado di combaciare tra loro (v. fig.1 e 2).

I segmenti 12, 14 sono assemblabili per formare una cornice complessiva rettangolare o quadrata. Il piano 16 di appoggio per oggetti del ripiano 10 giace - in uso - su un piano orizzontale.

Il segmento frontale 12 è dotato di una sede o scanalatura superficiale 22 dentro cui è installabile superficialmente una striscia 20 a LED. Il circuito di alimentazione della striscia 20 a LED è indicato con 20X e i cavetti di alimentazione con 100.

La striscia 20 a LED ha le estremità (fig. 1 e 2) che terminano con pareti ortogonali all’asse longitudinale L della striscia 20 a LED.

Le estremità della striscia 20 a LED sono ciascuna raccordate alla estremità del segmento laterale 14 (la superficie S) tramite una porzione di un componente 30 montato in parte dentro il segmento frontale 12 e in parte il segmento laterale 14 a cavallo della giunzione a 45 gradi tra i segmenti 12, 14 (fig. 2). Ovvero una porzione del componente 30 tampona il tratto della scanalatura superficiale 22 che è più vicino alla superficie S, raccordando a quest’ultima l’estremità della striscia 20 a LED.

Il componente 30 è montato nel ripiano 10 in due esemplari tra loro speculari, uno per ciascuna estremità della striscia 20 e per ciascuna congiunzione angolata tra il segmento 12 e i due segmenti laterali 14. Nel seguito descriveremo per brevità il componente sinistro, qui indicato isolatamente con 30 è ben visibile nelle figg.5÷12.

Il componente 30 comprende due porzioni unite in corrispondenza di uno spigolo 90: una porzione 40 inseribile coassialmente dentro il segmento frontale 12 e una porzione 46 inseribile coassialmente dentro il segmento laterale 14.

La porzione 40 si estende lungo un asse Y2 e la porzione 46 si estende lungo un asse X2. L’asse Y2 e l’asse X2 sono paralleli, rispettivamente, agli assi longitudinali X, Y dei segmenti 12, 14. Pertanto le due porzioni 40, 46 si estendono lungo due direzioni ortogonali tra loro (l’asse Y2 e l’asse X2 sono ortogonali).

Le porzioni 40, 46 sono ciascuna in pezzo unico, e sono comprese nel componente 30 in pezzo unico. Non è però necessario, ancorché vantaggioso, che il componente 30 o le porzioni 40, 46 siano in pezzo unico.

La porzione 40 è formata centralmente da una superficie piatta 58, che si estende longitudinalmente lungo l’asse Y2, da cui si estende ortogonalmente una parete 52 terminante con un opzionale dentino sporgente 54, parallelo alla superficie piatta 58. Da quest’ultima si estende, sul lato opposto rispetto alla parete 52, una seconda parete 56, che risulta giacere su un piano parallelo – e sfalsato rispetto - alla parete 52. Preferibilmente la parete 52 e la superficie piatta 58 sono raccordate da un tratto 57 con sezione trasversale curva.

La superficie piatta 58, lungo l’asse Y2 e verso lo spigolo 90, è più estesa della base della parete 52, sicchè la parete 52 termina prima che la superficie piatta 58 abbia raggiunto lo spigolo 90. Ne deriva che in corrispondenza dello spigolo 90 c’è una porzione libera 80 della superficie piatta 58 a cui si può raccordare la porzione 46.

La porzione 46 è definita in sezione da due pareti 60, 70 disposte come una V, ove il vertice della V forma un angolo di 90 gradi. Le pareti 70, 60 giacciono su un piano ortogonale al piano su cui giacciono la parete 56 e 52.

La parete 70 appartiene ad una faccia piana 72 di dimensioni corrispondenti alla larghezza della scanalatura superficiale 20 (v. anche fig.1) in modo da riempire il tratto della scanalatura 22 più vicino alla superficie angolata S del segmento 12.

La parete 60 appartiene ad una superficie 62. La superficie 62 e la faccia piana 72 giacciono sostanzialmente su piani tra loro ortogonali.

La porzione 46 comprende una opzionale superficie di battuta 74 che è angolata rispetto all’asse Y2 di un angolo pari a all’angolo tra la superficie S e l’asse X. Sicché la superficie di battuta 74 è adattata per andare in battuta contro la superficie angolata S all’estremità del segmento 14.

La faccia piana 72 è costituita da un’area a forma di triangolo rettangolo, ove un primo lato del triangolo definisce un bordo tra la faccia piana 72 e la superficie di battuta 74. Un secondo lato del triangolo è parallelo all’asse X2 e X.

In una variante preferita, la faccia piana comprende una indentazione 76 lungo un lato del triangolo. La superficie 62, la faccia piana 72 e la superficie di battuta 74 formano sorta di un guscio che è sia inseribile nel segmento 12 sia appoggiabile contro l’estremità angolata S del segmento 14.

Nelle figg.7 e 8 è illustrato un cavetto elettrico 100, per indicare come viene posato nel componente 30 per attraversare il segmento 14 e alimentare la striscia a LED 20.

Si noti (ad es-fig.7) come il cavetto 100 curvi di 90 gradi senza incontrare superfici taglienti o raggi di curvatura troppo piccoli. In particolare, lo spigolo della parete 52 e/o del tratto 57 è arrotondato e con profilo curvo, per massimizzare il raggio di curvatura per il cavetto 100.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di montaggio (30) per un primo (12) e secondo (10) segmento lineare cavo di cornice che compongono la cornice di un ripiano, ove la cornice è dotata di una striscia illuminante a LED (20), e ove i due detti segmenti lineari sono allungati lungo un rispettivo asse longitudinale (X, Y), dotati di una cavità interna coassiale, e congiungibili a due loro estremità complementari lungo una rispettiva superficie angolata di un primo angolo rispetto a uno di detti assi longitudinali, in modo che il primo e secondo segmento lineare siano collegabili formando un angolo di 90 gradi, e almeno il primo segmento comprende una scanalatura superficiale (22), in cui è installabile a vista la striscia illuminante a LED (20), che si estende da detta superficie angolata verso il centro del segmento, ove il dispositivo comprende una faccia piana (72) di dimensioni corrispondenti alla larghezza della scanalatura superficiale (22) per poter essere inserita di misura nella scanalatura superficiale e riempire il tratto della scanalatura superficiale più vicino alla superficie angolata del primo segmento.
2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui il dispositivo comprende un corpo rigido composto da una prima porzione (40) sagomata e allungata lungo un asse (Y2) in modo da poter essere inserita coassialmente nella cavità interna del primo segmento lineare in corrispondenza della rispettiva superficie angolata, una seconda porzione (46) sagomata e allungata lungo un asse (X2) in modo da poter essere inserita coassialmente nella cavità interna del secondo segmento lineare in corrispondenza della rispettiva superficie angolata, una terza porzione (72) che comprende la faccia piana (72)
3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, in cui la terza porzione comprende una superficie di battuta (74) che è angolata rispetto all’asse della seconda porzione di un angolo pari a detto primo angolo ed è adattata per andare in battuta contro la superficie angolata presente all’estremità del secondo segmento lineare.
4. Dispositivo secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui la terza porzione è ricavata integralmente sulla/nella prima porzione.
5. Dispositivo secondo la rivendicazione 2 o 3 o 4, in cui la seconda e/o terza porzione è ricavata come parte sporgente a sbalzo dalla prima porzione.
6. Dispositivo secondo una qualsiasi rivendicazione precedente da 3 a 5, in cui detta faccia piana e la superficie di battuta giacciono su due piani che formano un angolo maggiore o uguale di 90 gradi, in particolare 120 gradi o 135 gradi.
7. Dispositivo secondo una qualsiasi rivendicazione precedente da 3 a 6, in cui la superficie di battuta giace su un piano che è ortogonale ad un piano comprendente i detti rispettivi assi della prima e seconda porzione, e inclinato di 45 gradi rispetto a ciascuno di detti rispettivi assi della prima e seconda porzione.
8. Dispositivo secondo una qualsiasi rivendicazione precedente da 3 a 7, in cui la faccia piana è costituita da un’area di forma triangolare, ove un primo lato di tale triangolo definisce un bordo tra detta faccia piana e la superficie di battuta.
9. Dispositivo secondo una qualsiasi rivendicazione precedente da 3 a 8, in cui la prima e terza porzione formano un guscio che si estende a sbalzo dal resto del dispositivo.
10. Metodo di montaggio per un primo (10) e secondo (12) segmento lineare cavo come definiti nella rivendicazione 1, in cui viene inserito nel primo e secondo segmento un elemento (30) che comprende una porzione comprendente una faccia piana (72), ad es. triangolare, di dimensioni corrispondenti alla larghezza della scanalatura superficiale per poter essere inserita di misura nella scanalatura superficiale e riempire il tratto della scanalatura superficiale più vicino alla superficie angolata del primo segmento.